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il Paese
giovedì 11 novembre 2010
nuovo
Cronache
del Salento
Nardò, il ragazzo è finito a terra dopo il violento urto contro il parabrezza di una Station Wagon
Schianto contro auto, grave centauro 16enne
È in prognosi riservata al “Vito
Fazzi” di Lecce il 16enne che, ieri
mattina, a bordo del suo scooter, è
finito contro il parabrezza di una
Opel Astra Station Wagon.
È accaduto, intorno alle 8.20 all’altezza dell’incrocio di Corso Italia, a Nardò.
Pare che sia il conducente dell'auto, che procedeva su via Pompiliano, che il giovane centauro non
abbiano rispettato lo stop, entrando
in collisione. Il 16enne G.P., queste
le iniziali del suo nome, nonostante
indossasse il casco di sicurezza, è
caduto sull'asfalto perdendo i sen-
Mentre i sindacati
pensano a sistemare
gli ex Aams, in vista
del tavolo a Roma
di venerdì, ecco
una proposta
diretta al primo
cittadino
Paolo Perrone
si. È stato lo stesso conducente della vettura, R.C.di 39 anni, essendo
medico, a prestare I primi soccorsi
e ad allertare il 118.
Sul posto, oltre all’ambulanza
che ha trasferito il ragazzo nel nosocomio leccese, sono intervenuti
gli agenti della polizia locale per rilevare l’entità dell’accaduto e ripristinare il traffico veicolare.
Riguardo i mezzi, lo scooter è
andato completamente distrutto,
mentre la vettura ha riportato danni
al parabrezza, andato in mille pezzi
nell'urto, e alla ruota destra.
(Ver.Val.)
Bat, con Yesmoke c’è pure King’s
E l’azienda leader in Bulgaria. Con i fratelli Messina
è disposta a comprare la manifattura di Lecce
• Pierpaolo Spada
Questa notizia potrebbe rappresentare un vero e proprio
shock per British American Tobacco. Con la prima azienda privata di sigarette italiana, con sede a Settimo Torinese, Yesmoke
Tobacco, disposto a rilevare la
manifattura di Lecce subito c’è
anche il gruppo leader del mercato bulgaro, Kings’Tobacco,
detentore nondimeno del 55%
del mercato della produzione e
distribuzione di alcolici in Bulgaria. E’ Carlo Messina, amministratore dell’azienda piemontese, a comunicarcelo, sperando
che gli amministratori locali decidano di dargli ascolto, provando così a mantenere a Lecce la
produzione di sigarette. .Messina è disposto a raggiungere il Salento anche domani e, al fianco
degli imprenditori bulgari, della
King’s, esporre pubblicamente il
suo interessamento in una conferenza stampa. Ma come mai la
King’s si è ritrovata a Settimo
Torinese a parlare con Yesmoke:
“Sono venuti qui da noi - spiega
Carlo Messina - in compagnia
dei produttori dei macchinari per
il confezionamento delle sigarette, perchè hanno maturato la possibilità di uscire dal mercato
Bulgaro dove le condizioni per
operare sono cambiate e investire. Al che gli ho fatto presente
che proprio a Lecce sta per chiudere la manifattura tabacchi, gli
ho annunciato che ho già fatto diversi passi avanti per rilevarla come Yesmoke, e loro hanno subito
espresso il desiderio di investire
con noi qualora riuscissimo a ottenere il sì”.
Già quel “sì” che British American Tobacco non dirà mai, così
cedendo la sua manifattura a un
concorrente ostico come Yesmoke in grado di metterle il bastone
fra le ruote ottenendo l’abolizione (non ancora attuata) del prezzo minimo su sentenza (del 24
giugno 2010) della Corte di Giustizia Europea. Attualmente la
King’s occupa 350 dipendenti in
Buglaria, nella città di Plovdiv
(fonte www.kingstobacco.com)
dove possiede uno stabilimento
rilevato dal Monopolio di Stato. I
suoi brand sono “King” (sigarette
e tabacco in busta) e “Merilyn”.
Si tratta di una vera e propria
cordata, ma la condizione è sempre la stessa: modifica delle leggi
attualmente in vigore in Italia
(prezzo minimo e tassa minima
devono essere abolite per effetto
della sentenza della Corte Europea).
La parola adesso passa a chi
Cgil: “Nel 2009 si è lavorato molto meno, ecco perchè il calo non c’è”
Edilizia, gli incidenti
sono aumentati
Anche nel Salento si assiste a
una graduale diminuzione degli incidenti sul lavoro nei cantieri. Un
dato confortante, solo per poco. Se
sempre meno incidenti accadono
lo si deve anche al minore presenza di operai nei cantieri edili. Calano, le ore di lavoro: rispetto al
2008, il 2009, in provincia di Lecce, evidenzia infatti un emblematico -5,8% che deve far riflettere.
Crisi e insicurezza sul lavoro sono
fenomeno per nulla debellati anche in questo territorio. Motivo per
il quale Fillea e Inca hanno deciso
si tornare in campo con una campagna a livello nazionale (Eric, del
Ruanda, è un iscritto di Fillea) che
fa da contraltare a quella messa in
piedi e sui media da parte del Governo, agli occhi dei sindacalisti
piuttosto fuorviante. “Sicurezza, la
pretende chi si vuol ben” dice lo
spot della campagna istituzionale
dello Stato costata ben 9 milioni di
euro. “Magari”, aggiunge il sindacato che spiega nei manifesti e nei
volantini che saranno distribuiti al-
l'interno dei cantieri (da oggi) che “la
realtà è tutta un'altra cosa”, soprattutto
“quando il datore di lavoro non rispetta le leggi e il Governo lo permette riducendo regole e controlli”. Alessio
Colella, segretario provinciale di Fillea, e Gioacchino Marsano, direttore
provinciale di Inca Lecce, ieri alla sede Cgil, hanno elencato le inadempienze del Governo che rischiano di
attivare conseguenze facilmente intuibili: il Governo depotenzia il Durc
(Documento unico di regolarità contributiva) che, tramite, il sistema delle
Casse Edili ha permesso di far emergere dal nero in edilizia 200mila lavoratori. Non sono più garantire le regole di accesso alla professione dell'imprenditore: chiunque aprendo una
partita Iva può diventarlo. Il piano
straordinario di ispezioni annunciato
dal Governo in estate deve diventare
ordinario: a Lecce, in 178 sono risultate irregolari; su 577 lavoratori, 105
in nero e 105 irregolari. 206 le violazioni accertate in materia di sicurezza
e salute. Persiste il fenomeno di massimi ribassi con incidenti ricadute sui
costi di sicurezza del lavoro. In
provincia di Lecce, solo di finanziamenti pubblici, ci sono 28mln
di euro già stanziati che non possono essere spesi a causa dei vincoli del Patto di Stabilità. Gli infortuni è un capitolo in fase di ridimensionamento, ma non per questo poco amaro. Così come le
morti sul lavoro: da gennaio a novembre 2010: 145 sono le vittime
del lavoro in Italia. Di queste 10
sono avvenute in Puglia, 2 nel Salento. E' qui che Fillea spiega che:
nel 2009 secondo l'Inail, le morti
nelle costruzioni sono diminuite
in termini assoluti dell'1,4% sul
2008, ma se rapportiamo l'andamento infortunistico ai dati reali
del settore, ovvero il numero di
addetti e le ore lavorate, i decessi
sono in realtà aumentati del
15,8% rispetto alle ore lavorate e
dell'11,8 rispetto al numero di addetti. Tanto ancora c'è da fare e il
Governo è il primo attore chiamato a recitare un ruolo di protagonista attivo e positivo. (Ps)
di dovere, ferma restando - la ribadiamo - la disponibilità di
Messina e degli altri imprenditori a parlarne direttamente a Lecce. Il sindaco, il presidente della
Provincia, la Regione, la Confindustria (improbabile interesse),
sono avvisate. Venerdì c0’è un
importante vertice al ministero
dello Sviluppo Economico. Secondo i pronostici la partita sarà
chiusa quel giorno, dopo che
Korus e Iacobucci e Callgest
avranno esposto le proprie credenziali. Tanto, lo si sa già, pagherà Bat per i primi tre anni
d’affitto dello stabilimento di
Lecce. Anche i sindacati, locali e
nazionali, sono avvisati.
I sindacati pensano soprattutto i 59 ex Aams. Come volevasi dimostrare, anche la Cgil è
in campo per assicurare garanzie
agli ex Aams (Monopoli di Stato). E che questo impegno sia stato portato avanti anche al tavolo
ministeriale è fatto certo. La prova è contenuta in un comunicato
affisso nella bacheca della fabbrica, riportante come intestazione “Appunto per il Dott. Castano”, che è il responsabile ministeriale (Sviluppo Economico)
che sta trattando la vertenza Bat.
Ovviamente anche i ministri e
sindacati, locali e nazionali, sono
chiamati a esprimersi. In tale
“appunto” si legge chiaramente
la volontà del sindacato, e molti
operai, la maggior parte, non gradisce, non godendo al momento
di quelle garanzie che Bat vorrebbe loro imporre, senza illustrarle, per conto di Korus e Iacobucci, aziende incaricate della riconversione dello stabilimento.
“Attualmente operano nella British American Tobacco, società
che ha rilevato le attività dell’Eti
spa, n. 59 ex dipendenti dell'Eti
posti in esubero dalla Bat a seguito della cessazione delle attività
industriali e ai quali si applicano
gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge 223/91 in quanto
inquadrati ai fini previdenziali
nell'Inpdap.
A tutela di tali lavoratori si
rende perciò necessario il meccanismo della ricollocazione nella
Pa in quanto unico ammortizzatore possibile. Si suggerisce – si
legga attentamente – di inserire
nella legge “Milleproroghe” un
emendamento in tal senso”.
L'Appunto è datato 8 novembre. Ma c'è di più. Perchè in fabbrica il fermento e l'agitazione la
fanno da padrone. Tutti si chiedono cosa faranno di qui a breve.
E le risposte dei capi reparto in
qualche modo arrivano. Pare che
tutte le unità abbiano già avuto
garanzie rispetto alla loro permanenza in fabbrica. In alternativa si prospetterebbe per loro il
trasferimento all'ospedale di
Scoranno, anche pare che che fra
loro la maggior parte sia di Scoranno.
Ugento, due anni di reclusione in carcere per Ungaro e tre per Cesari
Aggredirono padre
e figlio, patteggiano
• Veronica Valente
Hanno patteggiato ieri mattina con il gip Alcide Maritati
due anni di reclusione Ivano
Ungaro, 33enne di Alliste, e
tre anni Manuele Cesari, 29enne di Melissano.
Entrambi accusati del reato
di lesioni aggravate e porto
abusivo d’arma da fuoco nei
confronti di Vincenzo e Daniele Renna, padre e figlio di Torre San Giovanni, marina di
Ugento. L’aggressione, effetto
di una lite nata per futili motivi, risale al 4 settembre scorso.
Quel giorno, intorno alle
15.30, Cesari e Ungaro si recarono in contrada Pedidocchi
nell’abitazione del 43enne
Vincenzo Renna, contro il
quale volarono prima insulti,
poi le mani. La faccenda degenerò quando uno dei due amici, pare Cesari, tirò fuori una
pistola, una Sig Sauer, colpen-
Ivano Ungaro
Manuele Cesari
do con il calcio il padre, e nella
collutazione partì un colpo che ferì al piede sinistro il figlio Daniele,
di 23 anni. I due aggressori, vedendo insanguinare il ragazzo,
probabilmente colti dal rimorso,
lo accompagnarono nell’ospedale
“Ferrari” di Casarano a bordo di
una Mercedes. Furono i medici ad
allertare i carabinieri del posto,
che riuscirono a fermare e ad arre-
stare i due malviventi nel centro di Alliste. Durante la perquisizione, nell’auto vennero
rinvenuti la pistola e un coltello a serramanico. Oltretutto
in casa di Cesari, venne trovata una piccola quantità di hashish per uso personale. Gli
imputati erano difesi dagli avvocati Francesca Conte e Mario Coppola.
Muro Leccese, Nella struttura anche evasione fiscale e un lavoratore in nero
Contributi statali per l’agriturismo
Ma fa un albergo. Denunciato
Aveva ottenuto finanziementi pubblici per oltre
100mila euro per realizzare
un agriturismo. Ma le fiamme
gialle giunte sul posto per le
verifiche hanno trovato un albergo. Pertanto, il titolare, un
imprenditore di Muro leccese,
è stato denunciato all’autorità
giudiziaria per indebita percezione di contributi statali.
Nello specifico, la struttura
era priva dei requisiti previsti
per la somministrazione di
pasti e di bevande costituiti
almeno in parte di propria
produzione. Ma le sorprese
non sono finite qui. I controlli
hanno permesso di portare alla luce una evasione di ricavi
per oltre 144 mila euro e l’impiego in nero di un lavoratore.
Quest’ultima irregolarità è
stata segnalata agli enti Previdenziali ed assistenziali per le
violazioni in materia di sommerso da lavoro. Il servizio
svolto nei giorni scorsi dalla
Guardia di finanza è la prova
della continua attività di monitoraggio su tutto il territorio
provinciale.