Standard Accademici per la Dietetica
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Standard Accademici per la Dietetica
Standard Accademici per la Dietetica raccolti dalla Federazione Europea delle Associazioni di Dietisti Definizione del concetto di "Benchmark" La parola "Benchmark" (letteralmente caposaldo) deriva dalla pratica di incidere un segno sul “banco di lavoro” al fine di effettuare misurazioni. Il Benchmark era anche un’incisione su una roccia o una parete di roccia praticata da periti sempre al fine di effettuare misurazioni. In altre parole si tratta di un punto di riferimento fisso con cui confrontarsi. Attualmente, la parola "Benchmarking" viene usata per descrivere un processo comparativo. Versione definitiva: GIUGNO 2005 Traduzione a cura di ANDID Sommario Introduzione 1.0 Introduzione Note informative Come si è giunti alla Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica Finalità del Benchmark Uso del Benchmark Status del Benchmark 2 2 3 4 4 4 2.0 Diffusione e natura della dietetica nel contesto Europeo Il dietista clinico Il dietista amministrativo Il dietista specializzato in salute pubblica o dietista di comunità 5 3.0 6 7 La dietetica come materia e disciplina A Il dietista come professionista sanitario ufficialmente riconosciuto; le attese della professione, dei datori di lavoro e del pubblico B Principi e concetti ritenuti validi dai dietisti professionisti ai fini di garantire o migliorare la salute o il benessere dei pazienti C Conoscenza della materia, comprensione e competenze correlate, basi indispensabili per garantire l’esercizio di una dietetica efficace e sicura 9 10 4.0 Programmi di formazione, insegnamento, apprendimento e valutazione 5.0 Standard minimi e soglia accademici e dei professionisti 6.0 Norme per università e professionisti 15 16 16 Fonti della documentazione 18 Glossario 19 Appendici Appendice I: Statuto dell’EFAD Appendice II: Denominazione ufficiale della professione in ciascun Paese membro Appendice III: Associazioni membri Appendice IV: Relazione EFAD sulla formazione Appendice V: Membri del Gruppo di lavoro 23 26 27 30 49 Revisioni Versione 1 - luglio 2004 Versione 2 - febbraio 2005 Versione definitiva - giugno 2005 Prossima revisione - giugno 2010 Premessa La prima preoccupazione dei dietisti che lavorano nei Paesi d’Europa è la salute nutrizionale dei popoli del continente. Per raggiungere questo scopo essi collaborano con gli operatori della sanità e con altre figure professionali. I dietisti lavorano impegnandosi al meglio perché cibi sani e principi nutrizionali corretti diventino una realtà per le genti d’Europa ed è stato per me un piacere far parte di questo team e di questo network. Uno degli obiettivi della Federazione Europea delle Associazioni di Dietisti (EFAD) è quello di promuovere un alto standard di servizio, con particolare riferimento all'idoneità funzionale e all’idoneità professionale. Lavorando con le 24 Associazioni Nazionali di Dietisti aderenti alla nostra Federazione, abbiamo preso atto che – nello spirito della armonizzazione e della condivisione della best practice – l’EFAD ha un ruolo importante da svolgere, quello di favorire non solo l’approvazione degli standard di formazione ma anche il rispetto di tali standard. La Dichiarazione di Bologna del giugno 1999 chiedeva, entro il 2010, la creazione di una area Europea dell’Istruzione Superiore che fosse coerente, compatibile e competitiva. In seguito, alla Convenzione di Salamanca del marzo 2001, le Università europee hanno dichiarato: “Le Istituzioni europee per l’istruzione superiore prendono atto che i loro studenti necessitano e richiedono qualifiche che si possano utilizzare efficacemente a fini di studio e di carriera in tutta Europa ……. e confermano la loro intenzione di organizzarsi in tal senso in un’ottica di autonomia.” Le Associazioni aderenti all’EFAD si sono inoltre impegnate a Roskilde, nel 2003, a definire le priorità per la armonizzazione della formazione e della pratica professionale dei dietisti in tutta Europa. Nell’ambito di questo impegno, si è concordato di redigere una Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica e ora, due anni dopo, sono lieta di poter dire che il Benchmark è stato formulato e accettato da tutti i membri dell’EFAD. Non ci resta quindi, come dietisti, che darci da fare per l’implementazione del Benchmark in tutti i nostri Paesi membri, al fine di promuovere, con una corretta alimentazione, la salute in tutta Europa. Irene C. I. Mackay FBDA Presidente Onorario Federazione Europea delle Associazioni di Dietisti 1 Norme Europee per dietisti 1.0 Introduzione alla Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica 1.1 Note informative La Dichiarazione di Bologna del 1999, elaborata dai Ministri Europei dell’Istruzione, ha formalizzato il consenso in merito alla creazione di un’Area Europea dell’Istruzione Superiore e si impegna a riformare l’Istruzione Superiore in base a criteri di convergenza. Fra gli obiettivi principali della Dichiarazione di Bologna ricordiamo: • L’adozione di un sistema di lauree chiaro e leggibile, che faciliti il riconoscimento dei corsi, sia a livello professionale sia accademico, in modo da poter sfruttare le qualifiche e le competenze e le capacità acquisite in tutto l’Area Europea dell’Istruzione Superiore. • La convergenza dell’istruzione superiore verso un sistema a due cicli (laurea di primo livello e master), con una precisa descrizione degli obiettivi formativi, competenze e profilo finale (vedi anche il Joint Quality Initiative, 2004). • Definire un sistema di crediti formativi che permetta la trasferibilità o la ammissione (vedi anche il European Credit Transfer System, ECTS). • Promuovere la mobilità di studenti, docenti e personale amministrativo. • Certificare la qualità garantendo elevati standard e la equiparabilità di titoli e qualifiche in tutta Europa. • Definire moduli, corsi e programmi che abbiano una dimensione Europea. La dietetica è una disciplina ormai consolidata i cui principi fondanti si basano nella applicazione della scienza della nutrizione all’alimentazione e nella educazione di gruppi d’individui, malati o sani. La pratica dietetica si è poi diversificata ed evoluta in Europa per soddisfare le esigenze e le richieste dell’utenza in ogni singolo paese. Il Benchmack europeo è stato sviluppato per riflettere queste necessità del contesto europeo. La prima qualifica professionale, in ogni paese, rappresenta la conclusione di un corso di studi che permette l’utilizzo del titolo di Dietista e abilita alla pratica come professionista indipendente. Il titolo è oggetto di regolamenti nazionali in quasi tutti i paesi Europei, tuttavia non è equiparabile a livello Europeo ed è tutelato solo in un numero limitato di Paesi. La Federazione Europea delle Associazioni di Dietisti (EFAD), fondata dalle Associazioni di dietisti dei paesi appartenenti al Consiglio d’Europa, mira a promuovere lo sviluppo della professione e della dietetica sia a livello professionale che scientifico a tutela del comune interesse delle Associazioni aderenti. L’EFAD ha steso diverse relazioni in merito alla formazione e/o al lavoro dei dietisti nei paesi membri dell’ EFAD (1986, 1987, 1990, 1991, 1996, 1999, 2003) che sottolineano i cambiamenti dei corsi di studi che portano alla qualifica in dietetica come pure la diversità del lavoro svolto dai dietisti. Il perseguimento degli obiettivi indicati nella Dichiarazione di Bologna in materia di formazione alla dietetica è coerente con gli scopi dell’EFAD e sottolinea la necessità di sviluppare degli standard comuni in tutta Europa. Qualifiche comparabili rafforzerebbero di fatto il mercato del lavoro e consentirebbero ai dietisti di studiare e lavorare in tutta l’Unione Europea con maggiore facilità. Si riconosce comunque che potrebbe rendersi necessaria un’ulteriore formazione a livello specialistico per permettere l’accesso alla professione nei Paesi membri a dietisti che si siano formati in specializzazioni diverse da quelle in cui intendono impiegarsi. 2 1.2 Come si è giunti alla Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica Un gruppo di esperti nel Regno Unito ha elaborato una dichiarazione di Benchmark per la dietetica attingendo a istituti scolastici superiori, erogatori di servizi ed organismi certificatori legalmente riconosciuti. Questa dichiarazione rappresenta il primo tentativo di esplicitare e pubblicare i requisiti accademici e gli standard dei corsi in dietetica nel Regno Unito. Il lavoro è stato realizzato seguendo le direttive della Quality Assurance Agency (QAA – certificazione di qualità) e pubblicato nel luglio 2001. In occasione dell’Assemblea Generale tenutasi nel settembre 2003, in Danimarca, i delegati della EFAD hanno partecipato a un gruppo di lavoro al fine di valutare l’opportunità e la possibilità di formulare concretamente una Dichiarazione Europea di Benchmark per la dietetica. I delegati delle 18 Associazioni presenti hanno, di comune accordo, individuato le seguenti priorità per l’armonizzazione della formazione e della pratica della dietetica in Europa: 1. Trovare una definizione comune del ruolo dei dietisti in Europa 2. Definire come requisito minimo di qualifica la laurea di primo livello, definita rispetto a un chiaro Benchmark e con un Sistema di Trasferimento dei Crediti Formativi (ECTS) 3. Concordare la Dichiarazione Europea di Benchmark per la formazione dei dietisti in Europa, contenente un Benchmark per il tirocinio pratico. 4. Definire un Benchmark per i docenti di dietetica. 5. Trovare un “linguaggio” comune, definendo con precisione i termini tecnici utilizzati. 6. Costituire un Registro Nazionale dei dietisti per tutelare il titolo di Dietista. 7. Valutare la possibilità di creare un Registro europeo dei dietisti. Un gruppo di lavoro, creato appositamente per far avanzare i lavori, si è incontrato nel febbraio 2004 a Düsseldorf ed ha concordato che la Dichiarazione di Benchmark per la dietetica dovrebbe incoraggiare programmi scolastici focalizzati sui risultati piuttosto che incentrati su curriculum in determinate materie. Questo approccio rispecchia l’attuale posizione dell’Unione Europea in materia di convergenza e libera circolazione. Il documento si è ispirato al documento QAA (2001), il quale è stato debitamente modificato al fine di rispecchiare il lavoro del dietista in Europa. Si è inoltre consultata la Dichiarazione Europea di Benchmark per la fisioterapia (2003). Nel luglio 2004 una bozza del documento è stata fatta circolare tra tutte le Associazioni membre dell’EFAD e tra gli Istituti Superiori di Formazione che offrono corsi di dietetica. Il Gruppo di lavoro si è nuovamente riunito nel settembre 2004, prima dell’Assemblea Generale EFAD di Bordeaux, per valutare le risposte ottenute. I tempi erano stretti e le risposte troppo poche per poter essere ritenute rappresentative. Tuttavia, il consenso sulle priorità stabilite in Danimarca si è rivelato sufficiente a raccomandare ai delegati EFAD di mantenere l’ordine dei lavori prestabilito, limitandosi a combinare le priorità 2 e 3 e ponendo la Dichiarazione Europea di Benchmark per la dietetica come “criterio standard” per una laurea di primo livello. Un secondo workshop si è tenuto a Bordeaux per precisare ed elaborare la Dichiarazione. I delegati hanno concordato sul fatto che, per conferire all’EFAD un mandato a procedere, sarebbero state necessarie le risposte di tutte le Associazioni e di almeno il 50% degli Istituti Superiori di Formazione. Si è infatti ritenuto che fosse indispensabile un accordo ad ampio raggio, soprattutto per lo standard fissato dal Benchmark, in quanto alcuni Paesi non avrebbero potuto, almeno inizialmente, soddisfare tale standard. Il termine ultimo per la formulazione di pareri riguardo alla prima bozza della Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica è stato prorogato al fine di dare a tutte le Associazioni e agli Istituti Superiori di Formazione il tempo sufficiente per rispondere. Le Associazioni si sono inoltre incaricate di far tradurre il Benchmark nella propria lingua nazionale. Una seconda bozza della Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica è stata trasmessa a tutte le Associazioni aderenti perché potessero discuterne i contenuti con i rispettivi Istituti Superiori di Formazione. La ratifica e l’approvazione definitiva della Dichiarazione di Benchmark hanno avuto luogo in occasione dell’Assemblea generale di Ginevra, nel giugno 2005. 3 1.3 Qual è la finalità della Dichiarazione Europea di Benchmark ? Le dichiarazioni del Benchmark sono utilizzate per una serie di scopi. • Forniscono una descrizione della natura e delle caratteristiche dei programmi di studio e formazione in dietetica. • Indicano i requisiti generali e gli standard necessari al fine di ottenere un titolo di studio e illustrano in dettaglio le competenze e le capacità che i detentori di detti titoli dovrebbero dimostrare di possedere. • Sono un’importante fonte d’ispirazione esterna per progettare e sviluppare nuovi programmi formativi nel campo della dietetica. • Forniscono orientamenti generali al fine di articolare gli obiettivi formativi legati al programma, ma non specificano in dettaglio il curriculum. • Permettono di divedere e di valutare i risultati di apprendimento previsti per un particolare programma con le aspettative e gli standard stabiliti di comune accordo. • La Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica supporta anche il perseguimento della certificazione interna della qualità. • La Dichiarazione Europea di Benchmark è uno delle sorgenti esterne di informazioni che può essere utilizzata ai fini di una revisione accademica e per elaborare giudizi in merito al raggiungimento o meno di requisiti minimi. • La Dichiarazione Europea di Benchmark introduce varietà e flessibilità nella formulazione dei programmi e promuove l’innovazione nell’ambito di un quadro concettuale generale concordato. La dichiarazione di Benchmark dovrebbe essere utilizzata dai revisori insieme alle specifiche dei programmi di pertinenza, prendendo in debita considerazione la documentazione degli enti certificatori preposti e il documento di valutazione dell’istituto interessato. Tutto ciò fornirà ai revisori un’ampia base su cui documentare i propri giudizi, anziché una sterile lista da spuntare. La Dichiarazione è stata redatta allo scopo di stabilire il livello standard minimo necessario per ottenere la qualifica di dietista in uno qualsiasi dei Paesi aderenti all’EFAD. Essa prescrive, oltre ai requisiti “chiave”, cioè quelli minimi, requisiti supplementari che stabiliscono una vera e propria “soglia” di accesso alle specializzazioni nella dietetica. I dietisti che lavorano in Europa esercitano la loro professione in molte lingue diverse e nell’ambito di diverse culture alimentari. Di conseguenza, quando viene applicato il Benchmark, lo standard minimo raggiunto va rapportato al contesto in cui si sono svolti gli studi. E’ probabile quindi che i dietisti che si spostano da un Paese all’altro, trovandosi a operare con lingue e culture differenti, debbano modificare opportunamente le modalità operative adottate. 1.4 Chi dovrebbe utilizzare la Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica? La Dichiarazione di Benchmark può essere utilizzata da organismi nazionali, governi, autorità sanitarie e scolastiche, formatori nel campo della dietetica e altri che forniscano formazione, elaborino programmi formativi e sviluppino sistemi e norme per la certificazione della qualità sia internamente che esternamente. La Dichiarazione di Benchmark può anche essere utilizzata per informare dietisti, dirigenti, erogatori di servizi e, specificamente, servizi sanitari in merito ai requisiti di cui i dietisti che iniziano a esercitare la professione dovrebbero essere in possesso. Chiunque utilizzi il servizio potrà avere nella dichiarazione un utile indicazione degli attributi e capacità che possono aspettarsi da dietisti operanti nel settore. 1.5 Qual è lo status della Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica? La Dichiarazione non definisce programmi che conducano al conseguimento di un titolo di studio, né a livello nazionale né a livello Europeo; piuttosto essa riconosce la struttura minima su cui deve essere costruito il programma di studio. 4 Riconosce che le richieste dei professionisti e quelle delle autorità legislative hanno bisogno di essere incorporate nel disegno dei programmi. Cerca di incoraggiare gli Istituti Superiori di Formazione ed gli erogatori di servizi a lavorare congiuntamente nell’ideazione e nella realizzazione dei programmi. L’aspetto essenziale è l’ indicazione di requisiti minimi (norme soglia) che uniscono elementi accademici a elementi legati alla pratica professionale. Questo fornisce un riferimento minimo con cui gli istituti di formazione possano confrontarsi e definire i propri standard per il conseguimento del titolo di studio. E’ importante anche sottolineare che, col passare del tempo, la Dichiarazione sarà soggetta a revisioni in modo da riflettere gli sviluppi nel campo della dietetica e le esperienze dei vari istituti, degli erogatori di servizi e di altri operatori del settore in Europa, come pure i processi di riforma accademica. Allo stato attuale, la Dichiarazione Europea di Benchmark per la Dietetica è uno strumento consultivo ma è stata adottata dall’EFAD (sottoscritta da tutte le Associazioni membri) come lo standard da raggiungersi da parte dei dietisti in sede di qualificazione e da mantenere attraverso un processo di formazione professionale continua (CPD). Al fine di promuovere adeguati standard dietetici e un servizio di qualità, l’EFAD si adopererà per favorire la armonizzazione della formazione in campo dietetico in tutta Europa, in modo da consentire ai dietisti di lavorare e muoversi liberamente tra le legislazioni europee. Ringraziamenti L’EFAD esprime la sua gratitudine alla Quality Assurance Agency, Gloucester, Regno Unito per aver permesso che il documento Benchmark Statement for Dietetics (Dichiarazione di Benchmark per la Dietetica) venisse utilizzato come base per il presente testo. 2.0 Diffusione e natura della dietetica nel contesto Europeo I dietisti lavorano in tutta Europa ed a livello internazionale per assicurare un’alimentazione corretta e promuovere la buona salute in tutte le fasce d’età. I dietisti forniscono anche indicazioni di diete speciali al fine di curare patologie e ottimizzare la salute. Inoltre, i dietisti possono lavorare a livello della popolazione, offrendo consulenze in materia di promozione sanitaria e di politiche nutrizionali e nella salute pubblica: La dietetica si basa sulla scienza nutrizionale. Essa studia la composizione degli alimenti, la natura dei nutrienti e come questi vengono metabolizzati dall’organismo, i fabbisogni nutrizionali degli individui durante l’inero ciclo vitale, le ripercussioni dell’alimentazione sulla salute e le modalità con cui gli alimenti possono essere utilizzati al fine di promuovere la salute a livello individuale e di gruppo, minimizzando così il rischio di sviluppare patologie. Si tratta di una disciplina molto vasta, che spazia dalle scienze naturali a quelle cliniche, arrivando fino alla scienza sociale. I dietisti occupano una posizione specifica e dispongono di conoscenze e competenze altrettanto specifiche nell’ambito della scienza nutrizionale; tuttavia, in misura crescente, sono chiamati a conseguire un maggiore livello di specializzazione delle loro conoscenze e competenze al fine di lavorare anche nei diversi settori collegati alla nutrizione. In Europa, l’ EFAD ha adottato come definizione del ruolo del Dietista quello dell’International Congress of Dietetic Associations (IDCA): • Il dietista è una persona in possesso di un qualifica nel campo della Nutrizione e della Dietetica riconosciuta dalla/e autorità nazionale/i. Il dietista applica la scienza della nutrizione all’alimentazione e all’educazione di gruppi di persone o singoli individui, in stato di salute oppure di malattia. • Il campo d’azione della pratica dietetica è tale che i dietisti possono lavorare in una varietà di contesti e svolgere una varietà di funzioni operative. In Europa, i dietisti si trovano ad operare in tre ambiti principali. Tali ambiti possono essere abbastanza ben caratterizzati, come il dietista amministrativo in Svezia, o essere più generici, come è il caso del Regno Unito. Questa Dichiarazione di Benchmark indica le tre aree di specializzazione, riconosciute dall’EFAD, che si possono incontrare e che rientrano nella pratica dietetica in Europa. Esse sono: 5 Dietista amministrativo: dietista che si lavora soprattutto sulla gestione della ristorazione collettiva. E’ sua responsabilità garantire, ad individui o gruppi di individui, l’adeguatezza nutrizionale ed alimenti di qualità, siano essi sani o malati, in istituzioni o comunità Dietista clinico: dietista che ha la responsabilità di pianificare, educare, monitorare, e valutare un piano alimentare clinico al fine di ripristinare una più funzionale salute nutrizionale del paziente/cliente. I dietisti clinici possono lavorare sia nell’ambito delle cure primarie che in istituti. Dietista specializzato in salute pubblica o dietista di comunità: dietista direttamente coinvolto nella promozione della salute e alla formulazione di politiche che conducono alla promozione di determinate scelte alimentari da parte di singoli individui o gruppi al fine di migliorare o conservare la loro salute nutrizionale e minimizzare il rischio di patologie derivate da una cattiva alimentazione. Tutti i dietisti, a prescindere dalla loro specializzazione, interpretano e comunicano a gruppi o singoli individui conoscenze in campo nutrizionale. Raccolgono da singoli clienti o gruppi di persone informazioni in merito alle loro abitudini alimentari, poi le traducono, fanno una valutazione critica dei fabbisogni nutrizionali ed effettuano ricerche in varie discipline al fine di fornire indicazioni pratiche in merito all’assunzione di alimenti e ulteriori consigli utili. I dietisti devono lavorare con professionalità nel rispetto delle proprie responsabilità, dell’etica e delle normative previste sul posto di lavoro, sia nella pubblica sanità, in uno studio privato, nell’industria, nel governo locale, nel settore dell’istruzione o della ricerca. Per diventare un dietista ufficialmente riconosciuto, lo studente deve seguire il prescritto corso universitario di primo ciclo (laurea di I livello), normalmente presso un Istituto superiore di formazione, totalizzando un minimo di 210 crediti ECTS o il loro equivalente (v. anche il par. 4.0, pag. 18), ad esempio, una laurea di primo livello oppure un programma di secondo livello o post lauream. La laurea ottenuta deve prevedere sia una componente accademica che una componente pratica. Questa Dichiarazione di Benchmark fornisce criteri-guida validi per entrambe tali componenti. Di conseguenza, lo studio della dietetica si fonda sui seguenti principi: • L’applicazione della scienza della nutrizione a individui o gruppi, traslando concetti e principi teorici in un concreto piano dietetico terapeutico e in modifiche della dieta. • Acquisizione delle competenze educative e delle capacità che consentano al dietista di mettere gli individui in condizione di assumere il controllo delle proprie scelte alimentari in rapporto alla loro salute. • Integrazione di concetti teorici delle scienze biologiche, cliniche, economiche e sociali con l’applicazione pratica delle stesse alla ristorazione e alle abitudini alimentari. • Capacità di valutare, consigliare e mettere in condizione singoli individui e gruppi, di fare provviste di alimenti adeguati e sicuri. • Sviluppo di forti capacità interpersonali, al fine di comunicare efficacemente, attraverso vari strumenti, a una grande varietà di gruppi e individui. • Capacità di agire come difensori per conto di individui, gruppi e della professione. • Sviluppo di capacità di lavoro di gruppo, collaborativi con altri individui. • Mantenimento e miglioramento della salute sia attraverso il trattamento dietetico della malattia, sia tramite la promozione di una sana nutrizione. • Riflessione critica, auto-valutazione e impegno all’uso della ricerca nella valutazione e miglioramento della pratica della dietetica. 3.0 La dietetica come materia e disciplina La dietetica è una scienza applicata ed interdisciplinare che consiste sostanzialmente nell’applicazione della scienza della nutrizione alla cura di patologie e alla promozione della salute di singoli individui o di gruppi. Preoccupazione primaria è garantire che gli individui traggano i nutrienti appropriati dai cibi che consumano. La dietetica richiede l’integrazione di una vasta gamma di scienze naturali e sociali, in modo che il dietista possa educare e mettere in grado il singolo individuo o il gruppo di migliorare l’alimentazione a vantaggio della loro salute. La manipolazione degli alimenti scelti dagli individui può modificare l’apporto dei nutrienti e ciò può essere utilizzato per correggere squilibri metabolici o per mantenere e migliorare la salute. La dietetica tratta della nutrizione dei singoli, siano essi sani o malati, a livello primario, ma arriva fino alle cure terziarie in servizi medici specializzati per la cura di patologie acute. I dietisti utilizzano le loro capacità interpersonali, conoscenze e competenze anche in altri ambiti quali l’industria (soprattutto alimentare e farmaceutica), la ricerca di base e lo sviluppo, l’istruzione, il governo locale, i media e gli studi privati. 6 La dietetica si fonda sulla scienza della nutrizione. Quest’ultima studia come si nutre l’organismo e gli effetti dei nutrienti assunti sulle funzioni corporee sia in condizioni di salute sia di malattia, gli effetti della dieta sul metabolismo e l’interazione dei geni con i nutrienti. Se la nutrizione per la salute pubblica si concentra sulla promozione della salute attraverso la nutrizione e la prevenzione primaria delle malattie connesse all’alimentazione, la dietetica mira a comprendere gli individui e le modalità in cui sia possibile indurre un cambiamento al fine di conseguire un risultato terapeutico. Dunque, la dietetica consiste essenzialmente nella manipolazione del regime alimentare per apportare miglioramenti alla salute. Ciò richiede un esercizio di riflessione, un ragionamento clinico sistematico e un approccio basato sull’identificazione e la risoluzione dei problemi, come pure la comprensione dei fattori individuali quali, età, sesso, condizione socio-economica, salute o malattie, abitudini alimentari e stile di vita al fine di valutare lo status nutrizionale e fornire gli adeguati consigli dietetici. La pratica della dietetica è strettamente riservata ai dietisti che hanno ricevuto l’adeguata formazione e tirocinio. I requisiti per l’idoneità alla pratica e il riconoscimento ufficiale sono competenza di un Organismo Certificatore. Il detto organismo si assume la responsabilità di garantire una corretta pratica della dietetica attraverso la pubblicazione di una “Dichiarazione di Condotta” e definisce anche i criteri dei programmi di formazione in dietetica. L’Organismo Certificatore e gli Istituti Superiori di Formazione (HEI) dove si svolge l’apprendimento hanno la comune responsabilità di garantire che tutti i laureati che si accingono a esercitare la professione dispongano effettivamente dei requisiti per farlo. La dietetica attinge principalmente alla scienza della nutrizione e alle materie cliniche, quali la terapia dietetica sostenute dalle scienze della vita: biochimica, fisiologia, immunologia, microbiologia, genetica, farmacologia e scienza dell’alimentazione. Lo studente dovrebbe avere una formazione di base in psicologia, sociologia, comunicazione, pedagogia e promozione alla salute. Lo studio di queste discipline consente ai futuri dietisti di acquisire una visione integrata della dietetica e di essere in grado di trasmetterla in modo efficace ed in una prospettiva interdisciplinare. Epidemiologia, gestione, scienze alimentari, servizi di catering, informatica e statistica completano le principali discipline di studio. Si incoraggia lo sviluppo di un dietista aperto alla riflessione con il potenziale di svilupparsi professionalmente attraverso lo studio di metodologie di ricerca, letteratura specifica, nozioni di etica e tirocini per la formazione clinica. Sono previsti due corsi universitari che possono condurre all’esercizio della professione. La laurea di primo livello è la via più praticata per ottenere la qualifica di dietista e l’autorizzazione all’esercizio della professione. Comunque, i soggetti in possesso di una laurea di primo livello di contenuto appropriato (di solito in Scienze umane) possono intraprendere un ciclo di studi di secondo livello, adeguatamente strutturato e organizzato, per ottenere la qualifica di dietista e la relativa registrazione. Entrambi i percorsi prevedono un tirocinio obbligatorio in seno alla struttura formativa. A Il dietista come professionista sanitario ufficialmente riconosciuto; le attese della professione, dei datori di lavoro e del pubblico A1 Autonomia professionale e responsabilità del dietista Il dietista dovrebbe essere in grado di: • mantenere gli standard e i requisiti previsti per il ruolo professionale di dietista; • dimostrare di essere a conoscenza del ruoli degli Enti Certificatori legalmente riconosciuti per la dietetica nel proprio paese; • dimostrare il proprio impegno nei confronti dell’etica e del codice deontologico del dietista nel proprio paese e in Europa; • dimostrare di capire la necessità della formazione professionale continua al fine di mantenere un buon livello di professionalità e credibilità. A2 Rapporti professionali Il dietista dovrebbe essere in grado di: • dimostrare di essere a conoscenza del ruolo del dietista nell’ambito dei servizi sanitari; • riferire con precisione alle persone competenti, oltre a stilare cartelle cliniche e scrivere relazioni tecniche; 7 • • • • • • A3 offrire il proprio contributo e incoraggiare i colleghi a partecipare a ricerche in tutti i campi della dietetica; condividere i risultati di valutazioni o ricerche con i colleghi dietisti e altri professionisti; avviare e mantenere un’efficace collaborazione con agenzie esterne e altri operatori sanitari; tenere nella dovuta considerazione le posizioni morali altrui e gli aspetti giuridici al fine di capire come vengono soddisfatti i bisogni umani nel rispetto delle scelte alimentari e delle fonti di approvvigionamento; utilizzare le proprie capacità interpersonali per mostrare rispetto nei confronti degli altri; utilizzare e gestire il personale di supporto in modo efficace ed efficiente. Competenze personali e professionali del dietista Il dietista dovrebbe essere in grado di: • mostrarsi sicuro di fornire un servizio dietetico di qualità, basato su chiari e concreti fondamenti scientifici; • esercitare la professione senza fare discriminazioni, con dignità, riconoscendo i diritti e l’autonomia di ciascun individuo; • avere consapevolezza dei limiti delle proprie conoscenze ed esperienze e sapere a chi rivolgersi per avere consigli e indicazioni; • dimostrare di capire la necessità d’influenzare e contribuire a tutte quelle attività che consentono a ogni individuo o gruppo di fare scelte alimentari corrette e sicure; • individuare strategie da utilizzare al fine d’influenzare le scelte nutrizionali dell’individuo e all’interno della comunità; • mostrare un’adeguata comprensione dei metodi utilizzati per valutare le proprie prestazioni, sia a livello individuale sia di gruppo; • elaborare un piano di sviluppo professionale che indichi anche i metodi per aggiornarsi sulle conoscenze e l’esercizio della dietetica; • creare delle risorse nell’ambito della dietetica sviluppando adeguati materiali educativi e pacchetti formativi; • mostrare di essere consapevole del proprio ruolo e sfera d’influenza in seno all’organizzazione, in modo da fornire un servizio di qualità; • essere in grado di gestire il cambiamento, l’incertezza e lo stress; • lavorare come membro di una squadra, ma dimostrare al contempo capacità di leadership; • gestire in modo efficace il proprio tempo, risorse e personale al fine di completare gli incarichi e rispettare le scadenze previste; • lavorare con gli altri al fine di creare associazioni e dimostrare di possedere capacità negoziali e conciliatorie A4 Il contesto lavorativo e professionale per l’esercizio della dietetica Il dietista dovrebbe essere in grado di: • mostrare di aver compreso il ruolo del servizio dietetico all’interno dell’organizzazione in cui lavora e la funzione del dirigente professionista, come pure i livelli di responsabilità degli altri colleghi dietisti nel garantire un servizio di qualità; • mostrare di avere dimestichezza con le politiche statali concernenti l’erogazione di servizi sanitari collegati al campo della dietetica; • disporre di conoscenze nei seguenti settori: finanza, economia, pianificazione, appalti e gare, qualità, norme, revisioni e attività di direzione; • essere informato sugli aggiornamenti legislativi in materia di salute e sicurezza al fine d’integrarli nell’esercizio della professione; • mostrare una comprensione adeguata delle questioni politiche collegate alla nutrizione pubblica; • svolgere un ruolo attivo nell’educazione sanitaria e nei programmi di promozione alla salute; • mostrare di avere dimestichezza con l’attuale sistema di erogazione di servizi sanitari, educativi e con le scienze sociali; • mostrare dimestichezza con i servizi di catering per le collettività e la relativa legislazione nazionale per quanto attiene alla dietetica; • mostrare di avere un’adeguata comprensione del ruolo di dietista come consulente che può influenzare positivamente il più ampio contesto sociale, commerciale e politico promuovendo il cambiamento dei fattori che influenzano il comportamento alimentare e gli standard nutrizionali locali e nazionali; • riconoscere il grande valore della ricerca e dell’attività scolastica nell’ambito dell’assistenza sanitaria e per la professione. 8 B Principi e concetti ritenuti validi dai professionisti della dietetica ai fini di garantire o migliorare la salute o il benessere dei pazienti. B1 Valutazione del paziente/cliente e dell’utente Il dietista dovrebbe essere in grado di: • raccogliere informazioni sui fattori medici, nutrizionali (antropometrici e biochimici), sociali, culturali, economici e personali e sull’apporto alimentare; quindi valutare tutte le informazioni pertinenti prima di iniziare la consulenza dietetica più corretta; • mostrare di comprendere i fattori sociali e culturali che plasmano lo stile di vita di ciascuno e che potrebbero influire sull’interazione fra cliente e dietista; • utilizzare le conoscenze di dietetica al fine di valutare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, le informazioni raccolte, ad esempio i bisogni percepiti da un individuo o un gruppo in base alla loro situazione e comportamento; • attribuire priorità diverse alle informazioni raccolte per stabilire adeguati obiettivi dietetici; • registrare in maniera concisa e nel rispetto degli standard stabiliti e del codice di condotta professionale, tutte le necessarie informazioni a sostegno del giudizio professionale del dietista. B2 La pratica della professione in concreto Il dietista dovrebbe essere in grado di: • formulare una consulenza dietetica pratica e creare risorse interpretando, traducendo e valutando criticamente le informazioni che derivano dalle varie discipline che stanno alla base della dietetica; • tradurre le teorie nutrizionali, mediche e sociali in consigli dietetici pratici su alimentazione, cibo e bevande, di individui e gruppi; • pianificare menù per adulti sani e modificarli debitamente per persone, sane e malate, di qualsiasi fascia d’età e cultura, tenendo nella dovuta considerazione le circostanze personali ed eventuali vincoli finanziari; • integrare specifici programmi di educazione alla salute nei programmi sanitari generali; • • • • • • • • • • • B3 utilizzare le conoscenze precise delle recenti teorie di nutrizione umana e di dietetica per sviluppare strategie che garantiscano l’esercizio sicuro della professione; applicare le conoscenze e le competenze specifiche alla promozione della salute nutrizionale e alla gestione della malattia; pianificare, elaborare e rivedere programmi nutrizionali per singoli individui e gruppi; elaborare un piano al fine di conseguire un obiettivo concordato, prendendo in considerazione il contributo della famiglia, degli operatori sanitari e di altri organismi; ad esempio la mensa scolastica e i servizi sociali; stabilire un termine entro il quale rivedere i risultati conseguiti dai singoli e dai gruppi e ridefinire le priorità in base all’esito di questa revisione; applicare le nozioni di sociologia e psicologia al fine di sostenere e motivare i singoli a modificare il proprio comportamento alimentare; intraprendere attività educative che consentano ad altri d’influenzare il comportamento alimentare di singoli individui e gruppi; fare uso delle capacità educative e comunicative, unitamente alla conoscenza di tutti i fattori che guidano le scelte alimentari, per fornire consulenze nutrizionali o dietetiche sia a singoli sia a gruppi; utilizzare le tecnologie dell’informazione per individuare e avere accesso alle informazioni, registrare e gestire i dati relativi ai clienti ed elaborare e analizzare i risultati delle ricerche; gestire le informazioni nel pieno rispetto delle norme etiche e giuridiche previste; pianificare e collaborare attivamente con individui e gruppi. Valutazione dell’esercizio della professione di dietista Il dietista dovrebbe essere in grado di: • monitorare e valutare i risultati di una terapia dietetica e di interventi in ambito nutrizionale; • svolgere una semplice revisione, interpretarne il risultato e riferirlo all’esercizio della dietetica; • utilizzare la ricerca nell’ambito delle discipline di pertinenza come strumento di valutazione del lavoro quotidiano al fine di favorire il progresso delle conoscenze professionali e della pratica; • valutare la pratica dietetica in maniera continua; 9 • • • • • valutare le azioni in ambito nutrizionale riferendosi al più ampio contesto dell’erogazione generale di servizi; riflettere sulle esperienze di dietetica e tradurre tale riflessione in azioni concrete; applicare le conoscenze di dietetica in modo tale da non mettere a repentaglio la salute o l’incolumità di un singolo individuo o di un gruppo; utilizzare i risultati delle ricerche nel campo della dietetica e della nutrizione al fine di basare l’esercizio della professione su chiare prove scientifiche; riconoscere i limiti della propria pratica dietetica. C Conoscenza della materia, comprensione, competenze che sono basi indispensabili per garantire l’esercizio di una pratica dietetica informata, efficace e sicura. C1 Il dietista dovrebbe essere in grado di dimostrare una comprensione sistematica degli aspetti chiave di tutte le discipline alla base della dietetica (indicate in grassetto) Inoltre, per ottenere la qualifica di: • dietista clinico, dovrebbe dimostrare anche una dettagliata conoscenza degli aspetti indicati qui di seguito con carattere CORSIVO, • dietista amministrativo dovrebbe dimostrare anche una dettagliata conoscenza degli aspetti indicati qui di seguito con carattere MAIUSCOLO, e • dietista specializzato in salute pubblica dovrebbe dimostrare anche una dettagliata conoscenza degli aspetti indicati qui di seguito con carattere SOTTOLINEATO Le discipline dovrebbero comprendere: Biochimica • • • Conoscenza della chimica dei processi vitali, inclusa la comprensione delle scienze cellulari e molecolari; Conoscenza dei principali metabolismi e del ruolo dei nutrienti e di altri costituenti alimentari nella chimica dell’organismo umano; Capire l’origine cellulare e molecolare delle patologie e le complicazioni metaboliche che insorgono nelle patologie più comuni quali diabete, iperlipidemia e obesità. Medicina clinica • • • • Solida formazione medica, comprensione della terminologia medica e della classificazione delle patologie; Sapere la differenza fra eziologia e fattori di rischio; Conoscere le modalità con cui i pazienti vengono esaminati al fine di pronunciare una diagnosi, terapie comuni e gestione del paziente. Disporre di un’approfondita conoscenza delle tecniche con cui i pazienti vengono esaminati a fini diagnostici, le terapie e le modalità di gestione dei pazienti più comunemente praticati. Dietetica • • • • • Capire la logica che presiede a un cambiamento dell’alimentazione e dell’apporto di nutrienti e capire come queste alterazioni possono essere utilizzate ai fini della prevenzione o della cura di patologie; Conoscere le tecniche utilizzate per valutare l’apporto dietetico dei cibi, calcolare i relativi nutrienti, sapere come interpretare i risultati e gestire la limitatezza dei dati al fine di elaborare una stima delle esigenze nutrizionali del paziente; Capire come modificare la dieta per gli individui che presentano diverse abitudini alimentari e provengono da culture e contesti socio-economici diversi, avendo consapevolezza del fatto che la biodisponibilità nutrizionale influenzerà il soddisfacimento di determinati requisiti nutrizionali; Mostrare di conoscere i potenziali pericoli legati alla manipolazione della dieta e sapere come gestirne le conseguenze per il singolo; Conoscere la gamma di alimenti disponibili e il loro utilizzo, compresi quelli classificati come farmaci e i prodotti utilizzati per l’alimentazione artificiale che necessitano di prescrizione medica; 10 • Capire le modalità in cui le modifiche del regime alimentare possono essere utilizzate a fini diagnostici e di ricerca. Catering e ristorazione • • • • Conoscenza dei diversi metodi di preparazione, distribuzione e servizio; Capire come la creazione di un menù sia influenzata dalle risorse dell’azienda di catering, ad esempio attrezzatura, risorse umane, disponibilità finanziaria e reperibilità di prodotti e le ripercussioni di tutto questo sulla qualità e la sostenibilità della fornitura alimentare al fine di rispettare determinati standard nutrizionali; Comprensione del controllo di qualità; COMPRENSIONE APPROFONDITA DEI SISTEMI DI PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E SERVIZIO . Competenze culinarie • Conoscenze culinarie e dei diversi metodi di preparazione e presentazione dei cibi affinché vengano soddisfatti i requisiti nutrizionali previsti. Igiene alimentare • • • Conoscenza delle procedure per una corretta manipolazione e preparazione degli alimenti; Conoscenza di base della legislazione vigente e delle procedure riguardanti l’igiene e la manipolazione alimentare, ad esempio il sistema Hazard Analysis Critical Control Point (HACCP); CONOSCENZA APPROFONDITA DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE E DELLE PROCEDURE RIGUARDANTI L’IGIENE E LA MANIPOLAZIONE ALIMENTARE, AD ESEMPIO IL SISTEMA HACCP. Educazione e comunicazione • • • • Conoscenza dei metodi formali ed informali di comunicazione; Possedere e capire le competenze educative verbali e non verbali e riconoscere la necessità di utilizzare le capacità interpersonali al fine di incoraggiare tutti gli utenti a una partecipazione attiva; Capire come queste possono essere influenzate da cultura, età, etnia, genere, credenze religiose e status socio-economico; capire come adattarsi per affrontare potenziali ostacoli all’apprendimento o disabilità fisiche; Conoscere, capire e utilizzare in modo adeguato una vasta gamma di tecniche educative. Documentazione • • Capire i principi alla base di: ricerca scientifica, scienze statistiche, prassi fondate su prove scientifiche ed epidemiologia; capire altresì la necessità della partecipazione dei dietisti a processi di revisione, ricerca e valutazione delle prassi adottate; Conoscere le moderne tecnologie e capire come possono essere utilizzate nella vita quotidiana. Promozione sanitaria pubblica e della salute individuale • • • • • Sapere come incoraggiare singoli individui, gruppi e comunità a operare scelte alimentari sane e sensibilizzare, ad esempio, le autorità locali, le scuole e i servizi per la gioventù, in merito al legame fra nutrizione e salute; Capire come gli studi epidemiologici, descrittivi e analitici, possano essere utilizzati al fine di esaminare il rapporto fra nutrizione e salute; mostrare dimestichezza con gli aspetti demografici, sociali ed economici della vita sia a livello locale sia Europeo e capire quali ripercussioni possano avere in campo sanitario; Avere una conoscenza base delle politiche di salute pubblica a livello nazionale ed Europeo; Avere una profonda comprensione del ruolo del dietista nella promozione, valutazione dei bisogni, pianificazione, direzione, coordinamento e valutazione della componente nutrizionale delle politiche sanitarie pubbliche; Conoscenza degli aspetti economici, politici, sociali e psicologici della nutrizione e delle iniziative per la promozione della salute. 11 Farmacologia • • Conoscenze di farmacologia clinica per capire le basi dell’interazione fra farmaci e nutrienti, l’uso di questi ultimi come sostanze farmacologiche e la terapia farmacologica ove indicata; Conoscere i nomi, le funzioni e le controindicazioni dei farmaci utilizzati nella terapia di patologie, nell’ambito delle quali il dietista svolge un ruolo importante nell’équipe. Immunologia • • Conoscenze dei principi d’immunologia e del ruolo di quest’ultima nell’eziologia di patologie; Conoscere gli effetti dei nutrienti sulla risposta immunologica e il ruolo del dietista nel consigliare un uso corretto di questi agenti. Genetica • • Conoscenza dei principi che governano la genetica al fine di capirne il ruolo nell’eziologia delle patologie; Capire come utilizzare il profilo genetico di un individuo al fine di fornire consigli dietetici più efficaci. Sociologia e politica sociale • • • Conoscere il ruolo del cibo e della alimentazione nell’ambito di un contesto sociale e conoscere la sociologia della salute e della malattia; Capire le nozioni di status, ruoli, reti sociali e mobilità sociale in particolar modo dal punto di vista della salute e dell’assistenza sanitaria, il concetto di socializzazione e la sua applicazione alle varie fasi del ciclo vitale; Essere a conoscenza dei sistemi di classificazione, uso delle classi sociali, problematiche sociali, politica sociale e la disponibilità di servizi sociali rispetto ai modelli di salute, disuguaglianze e comportamenti in campo sanitario. Professionalità nella dietetica • • Conoscere i limiti etici e giuridici unitamente a quelli professionali e personali nell’esercizio della professione; Comprendere e accettare il dovere di mantenere un adeguato livello d’idoneità all’esercizio della professione e la necessità di una formazione permanente gestita autonomamente. Amministrazione • • • • Disporre di nozioni base su come stilare un budget e organizzare gli acquisti; sapere quali sistemi vanno implementati per soddisfare i requisiti legali, gli accordi locali e gli standard di qualità. SAPERE COME STILARE UN BUDGET E ORGANIZZARE GLI ACQUISTI, ALL’INTERNO DI ACCORDI LEGALI E LOCALI, CONSEGUENDO OBIETTIVI LEGATI A STANDARD DI QUALITÀ ; SAPERE COME DOCUMENTARE L’USO DELLE RISORSE; SAPERE COME PIANIFICARE IL CATERING SU VASTA SCALA E COME UTILIZZARE LE RISORSE CORRELATE. Scienza alimentare • • • Conoscenze di chimica degli alimenti e del contenuto nutrizionale di alimenti e pasti; Conoscere come il contenuto nutrizionale dei cibi viene alterato dalla produzione, trasformazione alimentare, distribuzione e metodi di servizio; Adeguata comprensione dell’ etichettatura degli alimenti, delle normative e regolamenti, dei tipi e usi di additivi alimentari e dei metodi di conservazione degli alimenti 12 Gestione e leadership • • • • Conoscenza dei fattori da considerare per guidare, gestire e lavorare in modo efficace con vari individui e gruppi; Comprendere la necessità di stabilire e mantenere rapporti professionali sia in quanto professionista autonomo sia ai fini di una cooperazione in quanto membro di un team; Applicare la conoscenza della leadership alla creazione di un ambiente di lavoro positivo; CONOSCENZA APPROFONDITA DEI PRINCIPI DI MANAGEMENT E LEADERSHIP. Marketing • • • Sapere come vendere l’importanza della nutrizione per una buona salute; Sapere come vendere e promuovere la necessità di un dietista qualificato; CONOSCENZA DELLE STRATEGIE DI MARKETING PER PROMUOVERE LA NECESSITÀ DI UN DIETISTA QUALIFICATO CHE POSSA CONSIGLIARE E FORNIRE UN SERVIZIO NUTRIZIONALE . Nutrizione • • • • Conoscenza dei principi di nutrizione umana, dei fabbisogni nutrizionali e dei meccanismi attraverso i quali la nutrizione contribuisce al mantenimento di buone condizioni di salute; Metodi esistenti per valutare la salute nutrizionale, gli apporti nutrizionali e conoscere i loro limiti; Avere una comprensione dell’impatto dei nutrienti sui meccanismi cellulari e l’espressione dei geni/nutrigenomica; Capire i fattori che determinano le scelte alimentari in Europa e il rapporto tra esercizio fisico, fattori ambientali e sviluppo di malattie. Microbiologia • • Conoscenza delle nozioni essenziali di microbiologia applicata alla salute umana, alle malattie, alla scienza dell’alimentazione e alla preparazione di cibi; Capire la microbiologia clinica legata alla pratica dietetica, i microrganismi più comunemente associati alle infezioni che contagiano interi gruppi di popolazione e come minimizzare la diffusione del contagio. Fisiologia • • Conoscere le funzioni di un corpo umano sano, in particolare negli aspetti che maggiormente interessano un dietista, come ad esempio gli organi viscerali, il sistema endocrino e l’apparato cardiovascolare; Conoscere la fisiologia degli apparati del corpo umano e la loro struttura a livello cellulare che consente di conseguire una conoscenza specialistica del processo patologico, necessaria al dietista. Psicologia • • • Conoscenza del comportamento umano, compresi personalità, dinamiche di gruppo, teorie motivazionali e cambiamento comportamentale unitamente ad alcuni aspetti di counselling; Essere a conoscenza dei modelli di credenze in merito alla salute per capire il comportamento in materia di salute e i fattori che determinano la salute; Capire la dimensione psicologica di fame, sazietà e scelte alimentari e avere dimestichezza con gli aspetti psicologici dei comportamenti alimentari normali o anomali, che possono condurre allo sviluppo di patologie clinicamente definite. 13 C2 Capacità Capacità di autoriflessione in merito alla portata e ai limiti dei seguenti elementi: • • • Il ruolo professionale del dietista, il mantenimento di determinati standard e requisiti ai fini dell’iscrizione a un registro; Il monitoraggio e la valutazione degli effetti del servizio svolto dal dietista. Questi deve conoscere la teoria e le motivazioni alla base di un esercizio ponderato della professione in quanto meccanismo volto al mantenimento o al miglioramento del livello di professionalità offerto La riflessione in merito all’intervento e durante l’intervento e dimostrazione della capacità del dietista di comprendere come questi due processi possano contribuire al progresso dell’esercizio della professione. Capacità di raccogliere e valutare prove e informazioni da una vasta gamma di fonti e trarne conclusioni ragionate o elaborare giudizi sostenibili con particolare riferimento a quanto segue: • • • • • Consapevolezza dei problemi nutrizionali a livello Europeo e mondiale; Capire i principi e integrare le conoscenze di fisiologia e nutrizione con la biochimica; Le modalità con cui le modifiche dietetiche possono essere utilizzate a fini diagnostici e di ricerca; Valutazione critica delle tecniche utilizzate per valutare lo stato nutrizionale di singoli individui e gruppi, quali l’antropometria, i test biochimici e i rilevamenti sulle abitudini alimentari; Conoscenza di base delle tecniche statistiche usate in nutrizione e dietetica. Capacità d’individuare, ricercare, analizzare ed elaborare soluzioni a problemi e capacità di attingere a tecniche analitiche consolidate ove necessario e in particolar modo: • • Assimilare e valutare criticamente nuove nozioni al fine di avviare e promuovere cambiamenti nell’esercizio della professione; Sapere come gestire un complesso progetto pratico, dimostrando un approccio critico alla ricerca e utilizzando idee originali. Esperienza in una vasta gamma di procedure e competenze indispensabili ai fini dell’esercizio della dietetica, quali: • • • • • • • • • • La logica che motiva la modifica dell’apporto dei nutrienti e come queste modifiche possano essere applicate alla prevenzione e/o alla cura di una patologia; Come e perché l’apporto di alcuni nutrienti specifici deve essere modificato nella terapia di alcune patologie; essere in grado di fornire consigli pratici ai clienti che provengono da contesti economici e sociali diversi al fine di attuare le modifiche auspicate; I metodi per fortificare o modificare una dieta; Conoscenza delle varietà di prodotti nutrizionali che sono disponibili (prescrivibili) e come e quando usarli; Essere consapevoli dell’utilità di definire obiettivi, nell’erogazione di un servizio professionale; Sapere come valutare e interpretare dati biochimici e medici pertinenti; Conoscenza e capacità di preparare sia ricette standard sia versioni alternative con quei prodotti specificamente indicati ad uso terapeutico, ad esempio farina senza glutine; Profonda comprensione dei metodi esistenti per raggiungere uno stato nutrizionale ottimale in tutte le condizioni patologiche; Sapere quale azione il paziente deve adottare al fine di seguire un regime alimentare sano, prendendo nella dovuta considerazione vincoli di natura finanziaria e non; Capire le origini, i mutamenti e gli attuali modelli alimentari dei vari gruppi di popolazione. Capacità di raccogliere e interpretare dati al fine di fornire informazioni qualitativamente valide, in particolare capacità di: • • Capire le basi teoriche e pratiche dell’uso dei test biochimici nell’individuazione e gestione degli stati patologici dei pazienti; Essere consapevoli delle modalità in cui le modifiche del regime alimentare possono essere usate a fini diagnostici e di ricerca. 14 Range di capacità comunicative e interpersonali necessarie al fine di conseguire un risultato efficace, fra le quali: • • • • • Conoscenza dei differenti modelli e stili di comunicazione che sono utilizzati quando si interagisce con altri professionisti sanitari, personale addetto al catering e con i clienti; conoscenza della comunicazione interpersonale con colleghi e con il pubblico; Utilizzo delle capacità di comunicazione per stabilire relazioni e sviluppare strategie da utilizzare per la gestione dello stress;delle teorie educative e di apprendimento, comprese le strategie per la promozione sanitaria; Capacità d’identificare gli ostacoli alla comunicazione e le modalità in cui questi possono essere superati; Capacità di scegliere i metodi comunicativi più consoni a una data situazione; Conoscenza, comprensione ed uso di una ampia varietà di tecniche educative. Usare con fiducia la tecnologia al fine di svolgere con efficienza la professione: • • • • Conoscenze pratiche dei metodi comunemente utilizzati nelle ricerche nutrizionali e capacità di valutare i lavori in modo critico; Capacità di utilizzare pacchetti informatici base per l’elaborazione di testi, analisi statistiche e capire come creare banche di dati e fogli di lavoro; Dimostrare di possedere adeguate conoscenze informatiche al fine di comunicare con i colleghi (ad esempio posta elettronica), documentarsi e da utilizzare come strumento didattico; Usare con competenza un programma di analisi nutrizionale per analizzare l’assunzione di alimenti o le ricette. 4.0 Programmi di formazione, insegnamento, apprendimento e valutazione 4.1 Osservazioni generali Le decisioni in materia di strategie, metodi didattici, apprendimento e valutazione spettano ai singoli istituti, tuttavia dovrebbero comunque soddisfare gli obiettivi formativi legati ai programmi delle professioni sanitarie. Non spetta alle dichiarazioni di Benchmark prediligere un particolare approccio o una combinazione di approcci rispetto ad altri. Ciononostante, la presente dichiarazione promuove un approccio integrato dell’applicazione della teoria alla pratica. Il documento sottolinea altresì l’importanza attribuita alla creazione di opportunità d’apprendimento che facilitino l’acquisizione di competenze professionali e a regimi valutativi che garantiscano che queste ultime vengano adeguatamente fornite e valutate. Essenziale alle basi che si vogliono fornire agli studenti come preparazione alla loro carriera, è la disponibilità di programmi accademici e di apprendimento pratico che gettino le basi per uno sviluppo professionale costante nel corso della carriera e la formazione continua al fine di sostenere le migliori prassi e il mantenimento di adeguati standard professionali. 4.2 Sistema Europeo di raccolta e trasferimento crediti (ECTS) ECTS è il sistema Europeo di raccolta e trasferimento crediti nell’ambito dell’istruzione superiore. L’ECTS è stato sviluppato in seno alla UE al fine di migliorare i riconoscimenti accademici e trasferire i crediti accumulati durante i corsi (o sezioni di corsi) seguiti in altri paesi. Il sistema può inoltre essere utilizzato per trasferire crediti all’interno di uno stesso paese. Il sistema a punti ECTS può essere usato anche per valutare il carico di lavoro in termini di tempo. Alcune proposte riguardanti il carico di lavoro sono contenute nel “Tuning Project” (2003), supportato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Socrates; in sostanza, in Europa il carico di lavoro complessivo annuo per studente è di circa 1500 ore distribuite in 25 settimane, il che equivale a circa 25 ore di lavoro per 1 credito. 60 punti ECTS corrispondono, per il corso di laurea di I livello, a un anno intero di studio a tempo pieno (25 settimane); i punti diventano 75 se il periodo di studio dura 45 settimane. Nel Tuning Project si rileva che il carico di lavoro di un’ora di lezione teorica è diverso da quello di un’ora di lavoro pratico. Al momento in cui questa Dichiarazione è redatta, i livelli di studio nell’ambito del corso di laurea di primo livello non sono ancora stati definiti. 15 L’EFAD raccomanda che la formazione dei dietisti Europei (di qualsiasi tipo) abbia un corrispettivo di almeno 210 punti ECTS, equivalenti a tre anni e mezzo di studio, suddivisi come segue: Durata della parte teorica: 180 punti ECTS, equivalente a 2,5-3 anni di teoria. Durata della parte pratica: un minimo di 30 punti ECTS, equivalenti a circa 6-9 mesi di pratica. L’EFAD raccomanda che la formazione di secondo livello dei dietisti europei (per tutte le specializzazioni) comprenda un minimo di 90 punti ECTS, di cui 30 derivanti dall’attività pratica. 5.0 Standard previsti dal Benchmark per la componente pratica della formazione 5.1 Osservazioni generali La componente pratica delle lauree di primo o secondo livello è parte essenziale di ogni percorso di qualificazione per l’esercizio della professione di dietista. La componente pratica permette di dimostrare l’applicazione della teoria in situazioni reali. L’applicazione pratica della dietetica comporta il fatto che gli studenti debbano dimostrare di possedere, sia nella componente accademica (universitaria) sia in quella pratica, cioè sul lavoro, capacità compatibili con il livello “soglia” previsto. I dietisti lavorano in una varietà di situazioni, con individui e gruppi molto diversi tra loro, ed è fondamentale che riescano a dimostrare le loro capacità professionali in ognuna di queste circostanze. La componente pratica consentirà di dimostrare che le conoscenze, le abilità e le attitudini di cui dispongono rispetto ai contenuti e alla disciplina della dietetica (punto 3.0: A, B e C) sono rispondenti agli standard di cui al punto 6.0 (v. sotto). 5.2 Specifiche per la pratica professionale nel campo della dietetica Per soddisfare i requisiti prescritti per l’esercizio della professione, la componente pratica dovrà rispettare le specifiche sotto descritte. Essa si svolgerà in almeno due contesti diversi: a) un contesto in cui individui e gruppi sono sani e in forma, ad es. scuole, posti di lavoro b) un contesto in cui individui e gruppi sono malati, ad es. cliniche, ospedali Individui e gruppi dovranno essere rappresentativi di un ampio spettro di età, condizioni patologiche, culture ed esigenze particolari. Quando le lauree di primo o secondo livello comprendono una specializzazione particolare, potrebbe essere necessario e auspicabile ampliare la gamma delle esperienze pratiche. 6.0 Norme per università e professionisti I requisiti minimi che i laureati dovrebbero avere sono riportati di seguito. Inoltre, se esiste un’area di specializzazione (indicata in colore) nel primo o nel secondo livello di studio, questa viene indicata come limite soglia per quella specializzazione. Il conseguimento di questi standard dovrà rispettare i requisiti legali stabiliti dall’Ente Certificatore preposto in un dato paese membro. 6.1 La professione del dietista Il Dietista dovrebbe essere in grado di: • • • riconoscere il potenziale e i limiti della dietetica in quanto disciplina pratica nel rispetto dei vincoli etici e giuridici definiti dal paese in cui viene esercitata la professione; integrare la sua personale comprensione delle questioni etiche e il codice deontologico (specifico di ogni paese) con gli interventi di dietetica in determinate, specifiche situazioni; dimostrare la capacità di aggiornare costantemente le proprie conoscenze e l’esercizio della professione al fine di adattarsi ai cambiamenti di circostanze e all’evoluzione della scienza dietetica; 16 • essere molto autonomi nell’esercizio professionale della dietetica, il che prevede processi quali: valutazione, pianificazione, esecuzione e capacità di decidere in merito a un intervento dietetico sicuro; • • guidare e dirigere il lavoro di altri ed essere responsabile di un corretto uso delle risorse; lavorare con efficienza come professionista ed esprimere giudizi di natura professionale basati sulla conoscenza degli aspetti chiave della dietetica; • in quanto professionista consapevole, accettare la propria responsabilità, in un rapporto fra colleghi da pari a pari e ricorrendo a qualche consiglio, al fine di definire e conseguire obiettivi di gruppo e personali; mostrare di avere un’adeguata conoscenza dell’ambiente lavorativo nel contesto dell’esercizio della dietetica; mostrare di comprendere come sono organizzate la promozione e l’educazione sanitaria; avere una comprensione critica del ruolo e delle basi teoriche di azioni di interventi dietetici per la salute pubblica; riconoscere l’importanza d’intraprendere ricerche e attività accademiche ed essere in grado di contribuire al progresso delle conoscenze in dietetica. • • • 6.2 Applicazione di principi e concetti Il dietista dovrebbe essere in grado di: • • • • • • • • • 6.3 scegliere e usare adeguati metodi di analisi dietetici e nutrizionali e adeguate tecniche di valutazione nell’esercizio della professione; valutare i fattori sociali, culturali, finanziari e personali unitamente alle informazioni mediche e nutrizionali per trovare una risposta giustificata e convincente ad un problema dietetico; utilizzare interventi dietetici in un ampio range di casi terapeutici in linea con le norme dietetiche stabilite, alcune delle quali sono di primaria importanza per la disciplina; essere in grado di consigliare, con un elevato livello di autonomia e di capacità comunicativa, i singoli o chi si prende cura di essi in merito a scelte dietetiche clinicamente efficaci; indurre un cambiamento nelle scelte alimentari o nutrizionali che possa essere registrato e monitorato in maniera consona a una sicura prassi dietetica; valutare criticamente nuovi concetti, argomenti e prove provenienti da una vasta gamma di teorie correnti o ricerche in discipline correlate e utilizzare tali conoscenze per analizzare nuove problematiche riscontrate nell’esercizio della dietetica; dare prova di creatività nella risoluzione dei problemi, affrontati con colleghi più esperti o in gruppi di pari, nei casi in cui le valutazioni si basino su una serie limitata d’informazioni e dati; comunicare in maniera efficace con i propri pari, lo staff e i colleghi più esperti, compresi quanti hanno una particolare esperienza in questo campo; essere consapevoli dei propri limiti ed essere pronti ad chiedere consigli al fine di migliorare i risultati personali e le interazioni con gli altri. Conoscenza e comprensione della materia Il dietista dovrebbe essere in grado di: • • • • • • • mostrare una comprensione sistematica e integrata delle principali materie di studio, come specificato alla lettera C; attingere alle fonti d’informazione indicate alla lettera C, al fine di risolvere problemi e pianificare strategie d’intervento dietistico; attingere alle conoscenze personali in materia di metodi di ricerca, accennati alla lettera C, per valutare in modo critico la letteratura pubblicata relativamente a nutrizione, dietetica e campi affini; comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni relativamente a dieta e salute, in diversi formati adatti a esperti, non esperti, gruppi o singoli individui; esprimere giudizi basati sulla conoscenza di aspetti essenziali della dietetica e mostrare responsabilità nel conseguire gli obiettivi, di gruppo o personali, prefissati; usare con disinvoltura le moderne tecnologie al fine di analizzare il contenuto di nutrienti nei regimi alimentari, intraprendere indagini e promuovere educazione sanitaria e alimentare; descrivere i limiti degli strumenti di valutazione nutrizionale e delle dosi giornaliere raccomandate di nutrienti. 17 REFERENZE BIBLIOGRAFICHE La Dichiarazione di Bologna, consultare: http://europa.eu.int/comm/education/policies/educ/bologna/bologna.pdf European Credit Transfer System: consultare: http://europa.eu.int/comm/education/programmes/socrates/ects_en.html EFAD; articoli approvati settembre 2003. EFAD, Education Programmes and Work of Dietitians in the Member Countries of EFAD 2003. EFAD, Education Programmes and Work od Dietitians in the Member States of EFAD 1999 EFAD, The Work of Dietitians in Europe 1996 EFAD, Training Programmes for Dietitians in the Member States of EFAD, 1991 EFAD, The Role and Training of Dietitians in Europe, 1988 EFAD, The Job Field of Dietitians, Now and in Future, 1986 European Region of the World Confederation for Physical Therapy, European Physiotherapy Benchmark Statement 2003 Joint Quality Initiative, Shared «Dublin»’s descriptors : Ottobre 2004, consultare: http://www.jointquality.org/content/ierland/Complete_set_Dublin_Descriptors_2004_1.31.doc Towards the European Higher Education Area; European Ministers of Higher Education 1999 Tuning: Tuning Educational Structures in Europe, consultare: www.relint.deusto.es/TuningProject/index.htm ou www.let.rug.nl/TuningProject/index.htm Quality Assurance Agency for Higher Education, UK; Benchmark Statements for Dietetics, 2001 18 Glossario Accertamento La raccolta di informazioni sulle condizioni di salute di un paziente, tenendo conto di tutta la gamma dei relativi fattori contestuali, al fine di porre una diagnosi clinica e formulare un piano di gestione. Apprendimento autogestito Apprendimento avviato dallo studente in forma autonoma. Apprendimento continuo Il costante processo di apprendimento ed evoluzione – comprendente la formazione professionale continua – in cui tutti devono impegnarsi in tempi di rapidi cambiamenti. Autonomia professionale Potere che ha il professionista di decidere in merito alla gestione del paziente/cliente in base alla propria competenza ed esperienza professionale. Codici deontologici Si tratta di codici formulati dai professionisti della dietetica o inseriti in regolamenti o leggi nazionali e costituiti da norme e principi etici che formano una componente obbligatoria della pratica professionale. Descrittori di Dublino Questi descrittori vengono riportati per esteso alla fine del glossario. Dichiarazione di Benchmark Un’iniziativa intrapresa sotto l’egida della Quality Assurance Agency (QAA), finalizzata a descrivere la natura e le caratteristiche dei programmi di formazione superiore in uno specifico ambito e nel contempo rappresentare le aspettative generali rispetto ai requisiti da soddisfare per ottenere qualificazioni ad un dato livello e definire gli attributi e le capacità che i possessori di tali qualifiche dovrebbero essere in grado di dimostrare. Formazione professionale continua (FPC) Il processo attraverso il quale i professionisti aggiornano, mantengono e perfezionano la propria conoscenza, abilità ed esperienza al fine di conservare la capacità di esercitare. E’ un processo sistematico e costante nel tempo. Formazione universitaria La componente accademica della formazione. Idoneità professionale Un livello di pratica professionale tale da dimostrare un grado di conoscenza e comprensione, abilità e competenza, attitudine e rispetto del codice di condotta adeguati al ruolo svolto, nonché l’impegno a mantenere tale livello. Interprofessionale Il termine si riferisce all’attività di due o più professionisti attivi in campi disciplinari diversi che collaborano insieme in modo integrato, creando una nuova modalità di esercizio della professione. 19 Istituto Superiore di formazione (ISF) Un’istituzione che fornisce una preparazione corrispondente ad una laurea di primo livello. Libero professionista Persona che svolge un’attività professionale autonoma. Nutrigenomica Lo studio di come vari alimenti interagiscano con particolari geni, aumentando il rischio di sviluppare determinate patologie. Multidisciplinare Termine riferito alla sinergia tra due o più campi disciplinari. Pratica basata sull’evidenza scientifica L’impegno a utilizzare, nel processo decisionale, le più valide prove scientifiche disponibili, il che comporta l’integrazione del giudizio professionale individuale dei praticanti con l’evidenza acquisita attraverso la ricerca sistematica. Pratica non discriminatoria Pratica professionale attraverso la quale individui, gruppi e organizzazioni operano attivamente al fine di garantire che nessuno (pazienti, assistenti sanitari, colleghi, studenti) sia o possa essere sfavorito direttamente o indirettamente, nelle medesime circostanze, rispetto ad altri a motivo della propria età, colore della pelle, credenze, condanne penali, cultura, disabilità, etnia o nazionalità, sesso, stato civile, condizioni di salute anche mentale, cittadinanza, aspetto fisico, orientamento politico, razza, religione, responsabilità nei confronti di dipendenti, identità e orientamento sessuale, classe sociale. Problem solving Esercizi e processi che permettono agli studenti di esaminare le conoscenze di cui dispongono e sviluppare il proprio apprendimento al fine di formulare una soluzione rispetto a un quesito o un tema loro proposti; il problem solving ha lo scopo di potenziare l’apprendimento da parte degli studenti e sviluppare le loro abilità concettuali e metodologiche, migliorando in generale il loro approccio alla pratica professionale. Ragionamento clinico Il pensiero critico e analitico associato al processo decisionale clinico. Riflessione / riflessione sull’azione Riflessione successiva a un evento. Spesso comporta un approfondito esame della situazione in tutti i suoi aspetti e la discussione della stessa con un collega. Implica autoconsapevolezza; dovrebbe essere orientata all’azione e produrre dei cambiamenti all’iter instaurato. Riflessione critica Comporta un esame di motivazioni e approcci, nonché dei concetti/delle ipotesi su cui gli stessi si fondano. L’esame si basa sulla valutazione del contesto e tiene conto delle influenze sociali, personali e storiche sullo status professionale. Riflessione in corso d’azione Significa essere consci di ciò che si sta facendo = pensare e agire allo stesso tempo. 20 Risorsa Il potenziale o i beni di cui può usufruire una persona o un’organizzazione – es.: tempo, denaro, attrezzature, collaboratori, conoscenze specialistiche personali – per aiutare o sostenere altri in caso di bisogno. Sistema europeo di trasferimento dei crediti formativi (ECTS) ECTS è il sistema europeo di trasferimento crediti nel campo della formazione superiore e del perfezionamento professionale, sviluppato nell’Unione Europea per migliorare il riconoscimento accademico e trasferire i crediti acquisiti con corsi di studio o parti di corsi seguiti in altri Paesi. Il sistema è utilizzabile anche per trasferire crediti all’interno dello stesso Paese. Il sistema a punti ECTS può essere usato per valutare il carico di lavoro in termini di tempo. Strumento Mezzo o metodo utilizzato. Teorie sull’apprendimento Idee già consolidate sulle modalità di promozione dell’apprendimento. Tirocinio pratico/tirocinio di formazione clinica Un periodo di formazione svolto sul posto di lavoro, che dà la possibilità di tradurre la teoria in pratica. Utente Chiunque riceva un servizio dietetico – pazienti, clienti, pubblico, servizi di catering, industria alimentare. Valutazione Verifica e valutazione della qualità dell’assistenza in modo da individuare aree di eventuale miglioramento. 21 I “Descrittori di Dublino” (2004) I titoli attestanti il completamento del primo ciclo vengono riconosciuti agli studenti che • hanno dimostrato il possesso di conoscenze e di capacità di comprensione in un campo di studio che costituisce uno sviluppo della formazione generale di livello secondario e che si situa tipicamente a un livello che, oltre a riferirsi alla manualistica avanzata, include aspetti che dipendono da conoscenze innovative per il proprio campo di studiosono in grado di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in modo adeguato a un approccio professionale alla propria attività (lavoro o vocazione), e posseggono competenze tipicamente dimostrate dalla capacità di ideazione, argomentazione e soluzione di problemi all’interno del proprio campo di studiohanno l’abilità di raccogliere e interpretare dati rilevanti (di solito all’interno del proprio campo di studio) a sostegno di giudizi che includono la riflessione su questioni sociali, scientifiche ed etichesono in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni sia agli specialisti sia ai non specialisti • hanno sviluppato le abilità di apprendimento necessarie per intraprendere ulteriori studi con un alto grado di autonomia I titoli attestanti il completamento del secondo ciclo vengono riconosciuti agli studenti che • hanno dimostrato il possesso di conoscenze e capacità di comprensione che presuppongono, estendono e/o potenziano quelle tipicamente associate al titolo di primo livello, e che forniscono la base o l’opportunità per sviluppi e/o applicazioni originali di idee, spesso in un contesto di ricercasono in grado di applicare le proprie conoscenze, capacità di comprensione e abilità nella soluzione dei problemi in situazioni nuove e non familiari, all’interno di contesti più ampi (o multidisciplinari) collegati al proprio campo di studiohanno l’abilità di integrare le conoscenze e di gestire la complessità, e di formulare giudizi che, pur utilizzando informazioni incomplete e limitate, includano una riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle proprie conoscenze e ai giudizi espressisono in grado di comunicare le proprie conclusioni, unitamente alle conoscenze e alla struttura logica ad esse sottostanti, sia agli specialisti sia ai non specialisti, in modo chiaro e privo di ambiguità • posseggono le abilità di apprendimento che permettono loro di continuare a studiare in modo largamente auto-diretto o del tutto autonomo I titoli attestanti il completamento del terzo ciclo vengono riconosciuti agli studenti che • hanno dimostrato la comprensione sistematica di un campo di studio e la padronanza di abilità pratiche e metodi di ricerca associati con quel campohanno dimostrato l’abilità di concepire, progettare, realizzare e adattare un processo di ricerca di dimensioni rilevanti, con la dovuta integrità scientificahanno fornito un contributo di ricerca originale, che amplia le frontiere della conoscenza grazie allo sviluppo di una quantità rilevante di lavoro scientifico, una parte del quale merita la pubblicazione su riviste nazionali o internazionali con referee • sono capaci di svolgere analisi critiche, valutazioni e sintesi di idee nuove e complesse • sono in grado di comunicare con i propri pari, con la comunità scientifica più ampia e con la società in generale, relativamente ai contenuti dell’area in cui sono esperti • sono capaci di promuovere, in contesti accademici e professionali, il progresso tecnologico, sociale e culturale in una società basata sulla conoscenza. 22 Appendice I Statuto EFAD STATUTO I DENOMINAZIONE Le Associazioni di Dietisti costituiscono una Federazione con la denominazione di Federazione Europea delle Associazioni di Dietisti (EFAD) II SCOPI Gli scopi dell’EFAD sono i seguenti: • promuovere lo sviluppo della professione di dietista • sviluppare la dietetica a livello scientifico e professionale, nel comune interesse delle Associazioni membri facilitare le comunicazioni tra le Associazioni nazionali dei dietisti e le altre organizzazioni, sia professionali che educative che governative • favorire migliori condizioni nutrizionali per le popolazioni dei Paesi membri del Consiglio d’Europa. Tali scopi saranno perseguiti in collaborazione con le Associazioni membri e con varie organizzazioni internazionali. L’EFAD non ha alcuna finalità politica, religiosa o finanziaria. III SEDE LEGALE La Sede legale dell’EFAD è presso la segreteria incaricata. IV MODALITA’ DI ASSOCIAZIONE Possono associarsi a pieno titolo alla Federazione le Associazioni Nazionali di Dietisti di ogni Paese membro del Consiglio d’Europa e i cui soci rispondono alla definizione di dietista data dall’EFAD. Lo status di “osservatori” è invece concesso alle Associazioni Nazionali di Dietisti di ogni Paese che godono della condizione di osservatori nel Consiglio d’Europa e i cui soci rispondono alla definizione di dietista data dall’EFAD. Possono affiliarsi alla Federazione tutte le altre Associazioni di dietisti e nutrizionisti che abbiano rilevanza per il rispettivo settore. Le persone che si sono distinte in attività al servizio della Federazione possono essere dichiarate soci onorari. V ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA L’Assemblea Generale Ordinaria è composta dai rappresentanti di tutte le Associazioni membri e viene convocata ogni due anni. La convocazione, contenente una bozza dell’ordine del giorno, viene inviata dal Segretario onorario almeno sei mesi prima della data fissata per l’assemblea. 23 Ogni Associazione membro ha diritto a un solo voto e può esprimerlo anche per delega. Le deliberazioni riguardanti modifiche allo Statuto saranno adottate esclusivamente a maggioranza di 2/3 dei voti espressi. Per tutte le altre questioni, sarà sufficiente la maggioranza semplice dei voti espressi. In caso di parità tra voti favorevoli e contrari, il Presidente Onorario avrà diritto al voto decisivo. VI ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA L’Assemblea Generale Straordinaria può essere convocata dal Presidente Onorario dietro richiesta scritta di un quarto delle Associazioni membri dell’EFAD. Il motivo della convocazione dell’Assemblea Generale Straordinaria dev’essere esplicitato per iscritto a ciascuna Associazione membro almeno due mesi prima della data fissata per l’assemblea. Ogni Associazione membro ha diritto a un solo voto e può esprimerlo anche per delega. Le delibere riguardanti modifiche allo Statuto saranno assunte esclusivamente a maggioranza di 2/3 dei voti espressi. Per tutte le altre questioni, sarà sufficiente la maggioranza semplice dei voti espressi. In caso di parità tra voti favorevoli e contrari, il Presidente Onorario avrà diritto al voto decisivo. VII COMITATO ESECUTIVO L’EFAD è diretta e rappresentata da un Comitato esecutivo composto da un Presidente onorario e dai rappresentanti di quattro delle Associazioni membri, uno dei quali svolgerà le funzioni di Segretario Onorario e un altro quelle di Tesoriere Onorario. Un’Associazione membro può avere un solo rappresentante in seno al Comitato esecutivo. I rappresentanti delle Associazioni membri in seno al Comitato esecutivo, e il Presidente onorario del Comitato stesso, sono eletti dall’Assemblea Generale tra i membri a pieno titolo dell’EFAD, per un periodo di quattro anni. Tutti i componenti del Comitato esecutivo possono essere rieletti. Il Comitato esecutivo può sospendere o escludere in qualsiasi momento un’Associazione membro o anche il Presidente Onorario, per motivi che dovranno essere illustrati all’Assemblea Generale nella successiva seduta. I posti vacanti saranno riassegnati tempestivamente, al più tardi mediante elezione in occasione della successiva Assemblea Generale. Il Comitato esecutivo si riunisce almeno una volta all’anno. Ogni membro del Comitato esecutivo ha diritto a un solo voto. Le delibere del Comitato sono assunte a semplice maggioranza dei voti espressi. In caso di parità tra voti favorevoli e contrari, il Presidente Onorario avrà diritto al voto decisivo. Oltre al Comitato esecutivo, saranno autorizzati a rappresentare l’EFAD due membri del Comitato esecutivo stesso (uno dei quali dovrebbe essere il Presidente Onorario), agenti in solido. A prescindere da quanto sopra, il Tesoriere onorario è autorizzato a ricevere ed effettuare pagamenti a nome della Federazione ma fino ad un importo limite da stabilirsi dall’Assemblea Generale per periodi della durata massima di due anni. VIII RISORSE FINANZIARIE Le risorse dell’EFAD consistono: 24 - nelle quote delle Associazioni membri, stabilite dall’Assemblea Generale su proposta del Comitato esecutivo; - in sovvenzioni e altre risorse previste dalla legge. IX SCIOGLIMENTO DELL’EFAD Lo scioglimento dell’EFAD può essere deciso solo in sede di Assemblea Generale Straordinaria. Lo scioglimento dell’EFAD può essere deciso solo a maggioranza di 2/3 dei voti espressi. In caso di scioglimento dell’EFAD, l’Assemblea Generale Straordinaria decide a maggioranza semplice in merito alla destinazione dei fondi residui. X REGOLAMENTAZIONE DEL PERIODO DI INTERIM Il Comitato esecutivo può stabilire delle regole per il periodo di interim, ma tali regole devono essere approvate, modificate o annullate dalla successiva Assemblea Generale. Questo articolo ha lo scopo di garantire la continuità di amministrazione dell’EFAD. XI LINGUA Le lingue ufficiali dell’EFAD sono l’inglese e il francese; l’inglese è designato come lingua primaria. Questo Statuto è stato approvato dall’Assemblea Generale dell’EFAD tenutasi a Roskilde, Danimarca, nel settembre 2003 Irene C I Mackay Presidente Onorario Heidrun Blochwitz Tesoriere Onorario 25 Appendice II Denominazione ufficiale della professione in ciascun Paese membro Paese Titolo (nella lingua nazionale) Austria Diplomierte(r) Diätassistentin und Ernahrungsmedizinische Beraterin Belgio Gegradueende in voedingsen Dietkunde; Gradué en diététique Danimarca Klinisk Diaetist Catering Manager (dietisti amministrativi) Finlandia Laillistettu Ravitsemusterapeutti Francia Diététicien Germania staatlich. anerkannter Diätassistent Grecia Dietitian Nutritionist Irlanda Nutritionist/Dietitian; Community Dietitian; Community Nutritionist Islanda Naeringarraogjafi Italia Dietista Lussemburgo Diététicien Norvegia Klinisk Ernoeringsfysiolog (dietisti clinici) Kostokonom (dietisti amministrativi) Paesi Bassi Dietist Regno Unito Registered Dietitian Spagna Diplomado en Nutricion Humana y Dietetica (dietisti clinici) Svezia Dietist (dietisti clinici) Kostekonom (dietisti amministrativi) Svizzera Ernaehrungsberaterin Turchia Diyetisyen; Dietitian Ungheria Dietetikus 26 Appendice III Associazioni membri Associazione Dietisti austriaca Verband der Diplom-Diätassistentinnen und ernährungsmedizinischen Beraterinnen Österreichs Grüngasse 9 /Top 20 A-1050 Wien Austria Tel.: +43 1 602 7960 Fax: +43 1 600 3824 Email: [email protected] Internet: www.ernaehrung.or.at Numero soci: 569 Associazione Fiamminga Nutrizionisti & Dietisti Vlaamse Vereniging van Voedingskundigen en Diëtisten v.z.w. Vergote Square 43 B-1030 Brussel Belgio Tel.: +32 478 48 20 48 Fax: 02/3808360 Email: [email protected] Internet: www.vvvd.be Numero soci: 600 Associazione Dietisti Ciprioti (CyDA) µ P.O.Box: 28823 2083 Nicosia Cipro Tel.: +357 22673473 or +357 22669575 Fax: +357 22665762 Email: [email protected] Internet: www.cydadiet.org Numero soci: 111 Associazione Danese per la Dietetica e la Nutrizione Kost & Ernaeringsforbundet Nørre Voldgade 90 DK-1358 København Danimarca Tel.: +45 33 41 46 60 Fax: +45 33 41 46 70 Email: [email protected] Internet: www.kost.dk Numero soci: 1552 Associazione Danese Dietisti clinici The Association of Danish Clinical Dietitians Emdrupvej 28 A. DK-2100 København Danimarca Tel.: +45 3332 0039 Fax: +45 3321 2810 Email: [email protected] Internet: www.diaetist.dk Numero soci: 435 Associazione finlandese Nutrizionisti Clinici e di Salute Pubblica Ravitsemusterterapeuttien Yhdistys ry Pohjoinen Makasiinikatu 6 A 8 FIN-00130 Helsinki Finlandia Tel.: +358 9 25 11 16 30 Fax: +358 9 65 71 68 Email: [email protected] Internet: www.rty.fi Numero soci: 588 Associazione Dietisti francofoni Association de Diététiciens de Langue Française 35, Allée de Vivaldi F-75012 Paris Francia Tel.: +33 1 40 02 03 40 Fax: +33 1 40 02 03 40 Email: [email protected] Internet: www.adlf.org Numero soci: 2238 Associazione Dietisti tedesca Verband der Diätassistenten – Deutscher Bundesverband e.V P.O,Box 10 51 12 D-40042 Düsseldorf Germania Tel.: +49 211 162175 Fax: +49 211 357389 Email: [email protected] Internet: www.vdd.de Numero soci: 3000 27 Associazione Dietisti greca The Hellenic Dietetic Association Erythrou Stavrou 8-10 Gr-11526 Athenai Grecia Tel.: +30 210 698 4400 Fax: +30 210 698 4400 Email: [email protected] Internet: www.had.gr Numero soci: 400 Associazione Nazionale Dietisti ungheresi Magyar Dietetikusok Orságos Szövetsége Arany Janos 31 H-1051 Budapest Ungheria Tel.: 06 36 374 13 47 Fax: 06 36 374 13 47 Email: [email protected] Internet: www.diet.hu Numero soci: 1300 Associazione Dietisti Islandese Næringarrádgjafafélag Ospedale Nazionale di Reykjavik Næringastofa Landspitalinn IS-101 Reykjavik Islanda Tel.: Fax: Email: Internet: Numero soci: 40 Istituto irlandese di Nutrizione & Dietetica Irish Nutrition and Dietetic Institute Ashgrove House Kill Avenue Dun Loaghaire Co. Dublin Irlanda Tel.: +35 32 80 48 39 Fax: +35 32 80 42 99 Email: [email protected] Internet: www.indi.ie Numero soci: 405 Appendice III Associazioni membri Associazione Dietisti italiana Associazione Nazionale Dietisti c/o Cogest M&C Vicolo S. Silvestro 6 I-37122 Verona Italia Tel.: +39 045 800 8035 Fax: +39 045 800 8035 Email: [email protected] Internet: www.dietistiandid.it Numero soci: 700 Associazione Dietisti lussemburghesi Association Nationale des Diététiciens du Luxembourg BP 62 L-7201 Walferdange Lussemburgo Tel.: +352 26 55 27 28 Fax: +352 26 55 27 28 Email: [email protected] Internet: www.andl.lu Numero soci: 53 Associazione Dietisti Olandese Nederlandse Vereniging van Diëtisten Boterstraat 1a Postbus 341 NL-5340 AH Oss Paesi Bassi Tel.: +31 412 624 543 Fax: +31 412 637 736 Email: [email protected] Internet: www.nvdietist.nl Numero soci: 21812 Associazione Dietisti norvegese Norsk Forening for Ernæring og Dietetikk NFED PB 9202 Grønland N-0134 Oslo Norvegia Tel.: +47 21 01 36 60 Fax: +47 21 01 36 60 Email: [email protected] Internet: www.matomsorg.no Numero soci: 454 28 Società Polacca di Dietetica Polskie Towarzystwo Dietetyki c/o A. Rudnicka ul. Komorowskiege 8/5 PL 30-106 Kraków Polonia Tel.: +48 0 1033 12 42 12 419 Fax: +48 0 1033 12 64 49 997 Email: [email protected] Internet: www.ptd.republika.pl Numero soci: 617 Associazione Nutrizionisti e Dietisti della Slovenia Zbornica Nutricionistov - Dietetikov Slovenije Zaloska 2 P.O.Box 2061 Si-1001 Ljubljana Slovenia Tel.: +386 1 589 22 12 Fax: +386 1 589 22 33 Email: [email protected] Internet: Numero soci: 81 Appendice III Associazioni membri Associazione Dietisti spagnola Associacion Espanola de Dietistas/Nutricion Consello de Cent 314, ppi B E-08007 Barcelona Spagna Tel.: +34 93 487 00 80 Fax: +34 93 487 53 12 Email: [email protected] Internet: www.aedn.es Numero soci: 553 Associazione Dietisti svedese Svensk Dietistförening SDF Box 12069 S-102 22 Stockholm Svezia Tel.: +46 8 598 99 024 Fax: +46 8 598 99 055 Email: [email protected] Internet: www.kostochnaring.se Numero soci: 1112 Associazione svedese Dietisti clinici Dietisternas Riksförbund Elisabet Rothenberg Agrifack Lilla Nygatan 14 Box 2062 S-10312 Stockholm Svezia Tel.: +46 7 06 41 45 81 Fax: Email: [email protected] Internet: www.drf.nu Numero soci: 777 Associazione Dietisti svizzera Schweizerischer Verband diplomierter ErnährungsberaterInnen SVDE Geschäftsstelle SVDE Stadthof Bahnhofstrasse 7b CH-6210 Sursee Svizzera Tel.: +41 41 926 07 97 Fax: +41 41 926 07 99 Email: [email protected] Internet: www.svde.ch Numero soci: 733 Associazione Dietisti turca Türkiye Diyetisyenler Dernegi Talatpasa Bulvari Gevher Nesibe Ishani 113/44 Hamamonu Ankara Turchia Tel.: +90 (312) 311 96 49 Fax: +90 (312) 309 13 10 Email: [email protected] Internet: www.tdd.org.tr Numero soci: 900 Associazione Dietisti britannica The British Dietetic Association 5th Floor, Charles House 148/9 Great Charles St Queensway. Birmingham B3 3HT Regno Unito Tel.: +49 121 200 8080 Fax: +49 121 200 8081 Email: [email protected] Internet: www.bda.uk.com Numero soci: 5367 29 Appendice IV Relazione EFAD sulla formazione EFAD – Federazione Europea delle Associazioni di Dietisti I PROGRAMMI DI FORMAZIONE E IL LAVORO DI DIETISTA NEI PAESI MEMBRI DELL’EFAD Indagine commissionata dall’EFAD nel 2001 Dati raccolti nel 2002 Relazione predisposta nel 2003 da Carole Middelton e Margaret Lawson dell’Associazione Dietisti britannica, Mary-Ann Soerensen dell’Associazione Dietisti danese e da Karin Hadell dell’Associazione Dietisti svedese. 30 Relazione EFAD sulla formazione IL DIETISTA: FORMAZIONE E LAVORO Premessa: in occasione dell’Assemblea Generale dell’EFAD tenutasi nel 2001 ad Assisi si è deciso di procedere all’aggiornamento delle relazioni 1999 sui programmi di formazione e sul lavoro dei dietisti nei Paesi membri dell’EFAD. Le Associazioni dei dietisti britannici, danesi e svedesi si sono offerte di lavorare insieme alla predisposizione della relazione. Alla base della relazione stessa sta la definizione di “dietista” approvata dall’EFAD: “Il dietista è una persona in possesso di una qualifica legalmente riconosciuta nel campo della Nutrizione e della Dietetica, che applica la scienza della nutrizione all’alimentazione e all’educazione di gruppi di persone o di singoli individui, sia malati che sani.” Obiettivi: obiettivo della relazione era quello di raccogliere dati sui programmi di formazione e gli ambiti di lavoro dei dietisti nei Paesi membri dell’EFAD al fine di poter comparare le situazioni dei vari Paesi. Un secondo obiettivo era quello di verificare l’eventuale esistenza di correlazioni tra il livello e la durata dei programmi di formazione da una parte e il tipo di lavoro e il livello di responsabilità e indipendenza sul lavoro dall’altra. Metodologia: nel 2002 è stato inviato alle 21 Associazioni membri dell’EFAD un questionario contenente 13 domande sui programmi di formazione di base, cinque domande sui programmi di perfezionamento professionale e 19 domande sull’ambiente di lavoro. Da tener presente che la Lituania è uscita dall’EFAD successivamente alla pubblicazione della relazione del 1999. I Paesi membri interessati dalla relazione sono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria. Risultati: 19 Associazioni nazionali di dietisti hanno rinviato il questionario compilato. Non sono invece stati rinviati i questionari di Polonia e Slovenia. Islanda e Lussemburgo non figurano nella sezione riguardante la formazione in quanto non hanno in corso programmi nazionali di formazione per dietisti. PROGRAMMI DI FORMAZIONE PER DIETISTI – FORMAZIONE DI BASE Le risposte sono state suddivise in due gruppi: Paesi membri con programmi di formazione che si concludono con una laurea di I livello o equivalente e Paesi membri con altri tipi di programmi di formazione. Tabella 1 Programmi che prevedono una laurea di I livello Austria Danimarca Grecia Italia Paesi Bassi Spagna Turchia Belgio Finlandia Irlanda Norvegia Regno Unito Svezia Ungheria Programmi che non prevedono una laurea di I livello Francia Germania Norvegia Spagna Svizzera Norvegia e Spagna offrono programmi di formazione di due tipi: con o senza laurea di I livello. Dopo la relazione del 1999 la Danimarca è passata da un programma senza laurea di I livello a un programma con laurea di I livello. I programmi di formazione permettono di conseguire le qualifiche di dietista amministrativo, clinico o generico (v. più avanti le definizioni di questi tre profili) nei seguenti Paesi: 31 Tabella 2 Con laurea di I livello Dietista amministrativo Danimarca Svezia Ungheria Senza laurea di I livello Norvegia Dietista clinico Danimarca Finlandia Grecia Irlanda Norvegia Regno Unito Svezia Ungheria Dietista generico Austria Belgio Grecia Italia Paesi Bassi Spagna Turchia Ungheria Svizzera Francia Germania Spagna Dietista amministrativo: il dietista amministrativo è un dietista la cui formazione è focalizzata sulla gestione dei servizi nutrizionali rivolti a gruppi di persone, in condizioni di salute o malattia, e che è responsabile di tale gestione all’interno di un’istituzione o di una comunità. Dietista clinico: un Dietista clinico è un dietista la cui formazione è incentrata sulla nutrizione e la dietetica clinica e che è responsabile della prevenzione e del trattamento dietologico di singoli individui in un’istituzione o in una comunità. Dietista generico: il dietista generico è un dietista che dispone di una formazione sia in materia di nutrizione e dietetica clinica che in gestione dei servizi di ristorazione e che ha la responsabilità generale di ambedue questi aspetti nell’ambito di un’istituzione o di una comunità. In Danimarca e Svezia i programmi di formazione si articolano in due settori differenziati, quello amministrativo e quello clinico. In Norvegia sono previsti due diversi programmi di formazione, uno biennale senza laurea di I livello per dietisti amministrativi e uno quinquennale universitario per dietisti clinici. In Grecia esistono programmi di formazione sia per i dietisti clinici che per quelli generici, ma non si dispone di informazioni sul fatto che il programma sia lo stesso per entrambe le specializzazioni o sia diviso in due rami. Requisiti a livello nazionale Nei seguenti Paesi membri sono previsti specifici requisiti in relazione ai programmi di formazione per dietisti: Tabella 3 Con laurea di I livello: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia e Ungheria Senza laurea di I livello: Francia, Germania e Svizzera Nei seguenti Paesi membri NON sono previsti requisiti in relazione ai programmi di formazione per dietisti Tabella 4 Con laurea di I livello: Irlanda e Turchia Senza laurea di I livello: Norvegia 32 I responsabili dell’osservanza dei requisiti nazionali sono: Tabella 5 Un’autorità legale, ad es. il Ministero della Sanità o Con laurea di I livello: Austria, Belgio, Danimarca, dell’Istruzione: Finlandia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia e Ungheria L’Associazione nazionale o organizzazione o istituzione: un altro tipo Senza laurea di I livello: Francia, Germania, Spagna e Svizzera di Con laurea di I livello: Belgio, Norvegia e Turchia Le Associazioni nazionali dei dietisti possono influire sui requisiti nazionali nei seguenti Paesi: Con laurea di I livello: Austria, Belgio, Danimarca, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, e Regno Unito. Senza laurea di I livello: Germania . Le Associazioni nazionali dei dietisti NON possono influire sui requisiti nazionali nei seguenti Paesi: Con laurea di I livello: Finlandia, Irlanda, Spagna, Svezia e Ungheria Senza laurea di I livello: Francia, Spagna e Svizzera Rispetto al 1999, sembra che un minor numero di Associazioni abbia un’influenza sui requisiti nazionali. Durata della formazione La durata complessiva della formazione, dalla scuola primaria al conseguimento del titolo di dietista, varia da 13 a 18 anni tra i vari Paesi, in aumento rispetto al range del 1999 (11 – 17,5) Tabella 6 Con laurea di I livello 13 anni 14 anni 15 anni 16 anni 17 anni 18 anni Senza laurea di I livello Germania Francia Austria, Belgio, Danimarca (15,5), Norvegia, Spagna, Svizzera (15-16) Svezia (15-16),Turchia Grecia, Italia, Spagna, Ungheria Finlandia, Irlanda (17,5), Regno Unito Norvegia, Paesi Bassi Durata complessiva del percorso formativo di dietista La durata complessiva delle formazione come dietista varia da tre a cinque anni per i programmi che prevedono la laurea di I livello e da due a tre anni per quelli che non la prevedono. Alcuni Paesi stabiliscono un periodo di formazione minimo per ottenere la qualifica ma prevedono anche la possibilità di frequentare uno o più anni di formazione integrativi (Svezia e Svizzera). In termini di settimane o ore, un corso triennale in un Paese può prevedere tante settimane o ore quante un corso quadriennale in un altro Paese. Le ore di studio (comprese conferenze, seminari, prove pratiche, lezioni private) vanno da 20 a 50 a settimana (con una media di 40). 33 Tabella 7 Paese Con laurea di I livello Austria Belgio Danimarca Finlandia Grecia Irlanda Italia Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Spagna Svezia Turchia Ungheria Senza laurea di I livello Francia Germania Norvegia Spagna Svizzera Durata anni complessiva - Durata complessiva settimane - Durata complessiva - ore 3 3 3,5 5 4 4,5 3 5 4 4 3 3-4 4 4 132 83 140 184 146 154 125 200 160 172 90 120-160 118 130 >6500 4500-5500 5500-6500 >6500 <3500 5500-6500 Nessuna risposta 5500-6500 5500-6500 >6500 3500-4500 5500-6500 <3500 3500-4500 2 3 2 2 3 70 146 80 70 138 3500-4500 5500-6500 <3500 <3500 5500-6500 Requisiti per l’ammissione alla formazione Tutti i Paesi, eccetto Belgio e Italia, prescrivono speciali requisiti per l’ammissione alla formazione. Non è descritto il livello delle materie previste. Tabella 8 Scienze naturali: Matematica: Lingua madre: Lingua inglese: Esperienza pratica: Con laurea I livello Austria, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Norvegia, Regno Unito, Spagna, Svezia, Turchia, Ungheria Austria, Danimarca, Grecia, Irlanda, Norvegia, Regno Unito, Spagna, Svezia, Turchia Austria, Danimarca, Grecia, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito Spagna, Svezia, Turchia, Ungheria Austria, Danimarca,Norvegia, Svezia, Ungheria Nessuno dei Paesi con programmi di laurea di I livello prescrive il requisito dell’esperienza pratica. 34 Senza laurea di I livello Francia, Germania, Norvegia, Spagna,Svizzera Francia, Svizzera Germania, Svizzera Germania, Norvegia, Norvegia, Spagna, Germania, Norvegia Norvegia (diploma di cuoco, con tirocinio pratico nella cucina di un ospedale o di altro istituto) Svizzera ( 6 mesi di lavoro in una cucina dietetica o in un reparto ospedaliero) Programma teorico Le materie teoriche sono divise in cinque gruppi: Tabella 9 Scienze di base: fisica, chimica, biochimica e genetica, biologia, fisiologia e istologia, anatomia, matematica, statistica, metodologia di ricerca, informatica Scienze della nutrizione: nutrizione, dietetica, medicina, scienza dell’alimentazione, microbiologia tecnologica e analitica, tecniche di preparazione degli alimenti, valutazione sensoriale, valutazione nutrizionale, sicurezza e igiene degli alimenti. Amministrazione del servizio di tecniche gestionali, organizzazione dell’assistenza sanitaria, ristorazione: programmazione e produzione degli alimenti, legislazione, aspetti economici, attrezzature, approvvigionamento, marketing. Educazione alimentare e Promozione sanitaria, filosofia ed etica, sociologia, psicologia, metodi nutrizione collettiva: didattici, comunicazione, cultura alimentare, epidemiologia, servizi alla comunità. Varie: Si richiedeva che le risposte indicassero le percentuali rispetto al periodo di studio complessivo, ma alcuni Paesi non hanno incluso nei calcoli la parte pratica del programma di formazione, altri invece lo hanno fatto. In alcuni Paesi ci sono programmi differenti da Università a Università. Nei Paesi Bassi, il 40% del programma teorico è configurato come “apprendimento orientato ai problemi”, con integrazione di tutti e cinque i gruppi di materie. Inoltre, c’è qualche incertezza nella definizione delle materie da intendersi come “varie”. Con laurea di I livello e senza laurea di I livello La materia più importante sembra essere, in tutti i Paesi, “Scienze della nutrizione”, salvo che in Belgio dove viene data più importanza alle scienze di base e in Norvegia e Svezia (ramo amministrativo) dove il primo posto spetta all’amministrazione dei servizi di ristorazione. Il secondo posto spetta in quasi tutti i Paesi alle scienze di base. In Belgio, per seconde vengono le scienze della nutrizione, in Finlandia l’educazione alimentare e la ristorazione collettiva. Nei Paesi Bassi, all’educazione alimentare e la ristorazione collettiva è stato assegnato lo stesso numero di ore delle scienze di base. In alcuni Paesi i corsi comprendono anche materie non direttamente legate alla professione di dietista (lingue, religione, nozioni di pronto soccorso). Materie quali la fisica o la matematica sono incluse nei corsi in alcuni Paesi, mentre in altri sono richieste per l’ammissione ai corsi. In Irlanda sono comprese le lingue (non è specificato quali), in Spagna e Turchia è prevista la “lingua estera” e in Francia il programma prevede lo studio del francese (che comunque non è richiesto per l’ammissione). Programma pratico In tutti i Paesi la formazione prevede una parte pratica, che può includere: a) dietetica clinica, promozione sanitaria, assistenza sanitaria primaria b) catering pratico (cucina) c) gestione del servizio di catering La percentuale detenuta dalla parte pratica sulla formazione complessiva varia dall’1,5% al 51%. 35 Tabella 10 Con laurea di I livello Austria Italia Turchia Grecia Belgio, Irlanda Ungheria, Paesi Bassi Regno Unito Finlandia, Spagna Danimarca Svezia Norvegia % 51 40 29 26 22 19 16 13 12 8 1,5 Senza laurea di I livello Svizzera Francia Germania Spagna Norvegia % 50 29 27 14 0 La Norvegia (senza laurea di I livello) non ha un programma pratico in quanto il diploma di cuoco richiesto per l’ammissione alla formazione ha essenzialmente contenuti pratici. Con laurea di I livello Tutti i Paesi dedicano gran parte della pratica alla dietetica clinica, anche quelli che formano dietisti generici. Solo in Svezia gli studenti del ramo amministrativo dedicano la maggior parte del periodo di formazione pratica alla gestione del catering. Senza laurea di I livello Anche nei programmi che non prevedono la laurea di I livello, il programma pratico è destinato in gran parte alla clinica dietetica. In Spagna, il programma pratico è equamente suddiviso in dietetica clinica, catering pratico e industria dell’alimentazione. In tutti i Paesi, superare il programma pratico è condizione obbligatoria per ottenere il titolo di dietista. Tesi di progetto/tesi di studio In tutti i Paesi che prevedono la laurea di I livello è obbligatorio, per passare l’esame di qualificazione, presentare una tesi di progetto o di studio (2,3–40 settimane) realizzata con metodologia di ricerca. Nella maggior parte dei Paesi che non prevedono la laurea di I livello è richiesta invece una tesi più breve (1,5-15 settimane). In Germania non è richiesta alcuna tesi per passare l’esame. Tabella 11 Con laurea di I livello <10 settimane 10-15 settimane 15-20 settimane 40 settimane Nessuna informazione sul numero richieste per la tesi di progetto. Senza laurea di I livello 1-3 settimane 4-6 settimane 15 settimane Nessuna informazione sul numero richieste per la tesi di progetto di Austria, Turchia Irlanda, Svezia, Regno Unito Danimarca, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Spagna, Ungheria Norvegia settimane Belgio e Italia di Spagna Norvegia Francia settimane Svizzera 36 Registrazione/autorizzazione, titolo protetto La laurea è spesso legata a un’autorizzazione o registrazione di qualche tipo. Tabella 12 Registrazione/autorizzazione Registrazione/autorizzazio da parte di autorità legali, ad ne da parte di altre autorità es. Ministero della Sanità riconosciute dallo Stato Con laurea di I livello Danimarca (specializzazione clinica) Finlandia Ungheria Islanda Italia Lussemburgo Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Turchia Senza laurea di I livello Francia Germania Svizzera Titolo protetto Nessuna registrazione/autorizza- governo zione Belgio Austria Danimarca (specializzazione amministrativa) Danimarca (specializzazione clinica) Grecia Irlanda Spagna Svezia Finlandia Islanda Italia Lussemburgo Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Svezia (specializzazione clinica) Ungheria Norvegia Spagna Francia Germania Norvegia Svizzera dal Alcuni Paesi prescrivono adempimenti obbligatori per mantenere l’autorizzazione, ad es. la formazione continua (Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Ungheria). Numero di dietisti che ogni anno superano gli esami di qualificazione Per poter fare una comparazione, il numero di dietisti è stato rapportato alla popolazione del Paese. Il numero di dietisti che si qualificano ogni anno e ogni 100.000 persone va da 0,11 a 3,81. Tabella 13 Paese Dietisti esaminati/anno Con laurea di I livello Austria 50 Belgio 400 Danimarca 60 amm./60 clin. Finlandia 20 Grecia 90 Irlanda 24 Islanda* Popolazione (in Dietisti/100.000 milioni) persone (ammin.) 8,0 10,5 5,2 5,2 11,0 3,8 0,29 Dietisti/100.000 persone (clin.) Dietisti/100.000 persone (gener.) 0,63 3,81 1,15 37 1,15 0,38 0,36 0,63 0,45 Italia Lussemburgo* Paesi Bassi Regno Unito Spagna 200 120-150 250 nessun disponibile Svezia 100 Turchia 70 Ungheria 70-90 Senza laurea di I livello Francia 585 Germania 700 Norvegia 25 Spagna nessun disponibile Svizzera 50 57,0 0,35 >15,0 59,7 dato 40,0 0,35 0,80-1,00 0,42 8,9 65,0 10,0 0,56 0,56 0,11 0,70-0,90 63,0 81,0 4,5 dato 40,0 0,93 0,86 0,55 7,0 0,71 * nessun programma di formazione Numero di dietisti praticanti ogni 100 000 persone Tabella 14 1-5 Dietisti amministrativi Islanda 6-10 11-15 Norvegia 16-20 21-25 >25 Svezia Danimarca Dietisti clinici Finlandia, Grecia, Irlanda, Norvegia Danimarca, Unito Svizzera Svezia, Dietisti generici Islanda, Grecia, Italia, Turchia Regno Francia Austria, Ungheria Paesi Bassi Lussemburgo, Mancano informazioni su Belgio, Germania e Spagna. PERFEZIONAMENTO PROFESSIONALE Con laurea di I livello Un percorso di perfezionamento professionale “formale”, cioè con corsi accademici di specializzazione, master o dottorato, è disponibile in Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Regno Unito, Spagna, Svezia,Turchia e Ungheria. In Austria non sono disponibili corsi di questo tipo. Altri tipi di corsi di perfezionamento (con almeno un mese di studio a tempo pieno o l’equivalente part time) sono disponibili in Austria, Danimarca, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito e Turchia. La durata di tali corsi varia da cinque settimane a quattro anni. Non è possibile stabilire quali di essi siano part time e quali a tempo pieno. Le materie trattate comprendono di norma vari aspetti della dietetica clinica, la promozione sanitaria, la sanità pubblica, la gestione dei servizi sanitari, la scienza e la tecnologia dell’alimentazione, la gestione economica. 38 Rispetto al 1999, il numero di Paesi che offrono corsi di perfezionamento professionale formale o d’altro tipo è aumentato. Senza laurea di I livello La Spagna offre corsi di perfezionamento per il conseguimento della laurea di I livello. Germania, Norvegia e Svizzera invece non offrono nessun corso di questo tipo. Altri tipi di corsi di perfezionamento sono disponibili in Germania e Svizzera, ma non in Norvegia e Spagna. Le materie trattate comprendono in genere le scienze naturali, la nutrizione, i vari aspetti della dietetica clinica, la metodologia didattica, terapie e assistenza sanitaria, la gestione dei servizi di ristorazione e l’ambiente. Nei Paesi che non prevedono la laurea di I livello sembra che le opportunità di perfezionamento professionale siano più scarse che nel 1999. I corsi di perfezionamento professionale sono obbligatori per esercitare la professione in determinati settori in 3 Paesi: Austria (con laurea di I livello), Francia e Germania (senza laurea di I livello). In 10 Paesi una formazione post lauream (master o dottorato) crea maggiori opportunità di lavoro, soprattutto nel campo della ricerca, in quello accademico e in quello gestionale. La frequenza di corsi di “riapprendimento” dopo un periodo di interruzione della carriera è possibile in 4 Paesi ma è comunque una libera scelta. IL LAVORO DEL DIETISTA Settori di lavoro Il questionario chiedeva in quali settori possono lavorare i dietisti delle varie categorie e in quali - in percentuale – lavorano con maggior frequenza . Le risposte sono state estremamente varie: alcuni si sono limitati a spuntare le voci senza indicare percentuali, altri hanno messo insieme settori diversi, ad es. ospedali, medici di famiglia e centri sanitari. Di conseguenza, non è stato possibile fare una comparazione. Sono emersi tuttavia alcuni trend significativi: • più del 50% dei dietisti lavora negli ospedali (dietisti amministrativi 35,5%, con un range del 25-40%; dietisti clinici 50%, con un range del 21-71%; dietisti generici 65%, con un range dello 0-100%). Di tutti i dietisti, solo i dietisti generici greci non lavorano negli ospedali. • le case di cura sono luoghi di lavoro abituali per i dietisti amministrativi, soprattutto in Danimarca 55% e Norvegia 40% • l’educazione sanitaria è un settore di lavoro importante in alcuni Paesi – 19% Irlanda, 10% Lussemburgo, 5% Germania – ma non è minimamente praticato in Grecia, Finlandia e Norvegia e lo è solo dai dietisti clinici in Ungheria, Danimarca e Svezia e dai dietisti generici in Spagna. • l’industria alimentare è un ambito di lavoro consueto per i dietisti clinici nei Paesi Bassi, in Finlandia, in Svizzera e in Grecia; quella farmaceutica lo è in Irlanda, Norvegia, Grecia e Svezia. • un piccolo ma significativo numero di dietisti amministrativi è impiegato in mense aziendali e militari, nell’industria del catering, come consulenti di comunità o nel controllo qualità; • un piccolo ma significativo numero di dietisti lavora nel campo della ricerca, in quello dell’istruzione e nei media; • l’attività di consulenza è molto diffusa in alcuni Paesi, con percentuali che vanno fino al 40% in Grecia (dietisti generici), Francia, Belgio, Svizzera, Lussemburgo e Danimarca (ramo amministrativo); • altre possibilità d’impiego riguardano i centri di estetica, ad esempio in Grecia, dove moltissimi dietisti lavorano in questo settore. 39 La tabella che segue individua i 3 settori lavorativi più comuni. Tabella 15.1 Paesi Dietisti amministrativi Con laurea di I livello Dietisti clinici Austria Belgio Danimarca Finlandia Grecia Irlanda Islanda Italia Lussemburgo Norvegia 60% negli ospedali 22% con i medici di famiglia 9 % nel campo dell’educazione sanitaria Nessun dato disponibile 40 % negli ospedali 55 % nelle case di cura 5 % come consulenti/freelance 21% negli ospedali, con i medici di famiglia e presso centri sanitari 19% nella ricerca 14% nell’industria alimentare e in quella farmaceutica (tutte le divisioni) 60% negli ospedali 10-15% con i medici di famiglia o presso centri sanitari 43% negli ospedali 59% presso centri estetici 35% presso centri estetici 40% come consulenti/freelance 11% come 1% con i medici di famiglia consulenti/freelance 61% negli ospedali 19% nell’educazione sanitaria compr. medici di famiglia 10% nell’industria farmaceutica Nessun dato disponibile, ma Nessun dato disponibile, ma contrassegnati solo 4 settori contrassegnati solo gli ospedali 80% negli ospedali 50% negli ospedali 40% come consulenti/freelance 10% nell’educazione sanitaria 71% negli ospedali 8% nella ricerca 7% nell’industria farmaceutica, reparti nutrizione e marketing Paesi Bassi 50% negli ospedali 25% con i medici di famiglia e presso centri sanitari 15% nell’industria alimentare (tutti i reparti) Regno Unito Spagna Dietisti generici Nessun dato disponibile 40% negli ospedali 20% con i medici di famiglia 10% nell’educazione sanitaria Nessun dato disponibile, ma Nessun dato disponibile contrassegnati solo gli 40 Svezia ospedali 50% negli ospedali 25% negli ospedali 15% come consulenti presso 14% presso centri sanitari e comunità medici di famiglia 10% nell’industria del 2% nell’industria catering farmaceutica Turchia Ungheria Nessun dato disponibile Nessun dato disponibile 76% negli ospedali 6,1% negli istituti di formazione 4,7% come ispettori alla qualità Nessun dato disponibile Dietisti clinici Dietisti generici Tabella 15.2 Paesi Dietisti amministrativi Senza laurea di I livello Francia 65% negli ospedali, con i medici di famiglia, presso centri sanitari, nelle case di cura, nell’educazione sanitaria, come consulenti presso comunità 20% come consulenti/freelance 15% in tutti gli altri settori 90% negli ospedali 5% nell’educazione sanitaria 5% come consulenti/freelance Germania Norvegia Spagna 40% negli ospedali 40% in case di cura 5% in mense aziendali 5% in mense militari Nessun dato disponibile Svizzera Nessun dato disponibile Nessun dato disponibile, contrassegnati solo gli ospedali 50% negli ospedali 25% come freelance 10% nell’industria alimentare, divisione nutrizione Possibilità di carriera Quest’informazione è stata richiesta per stabilire se esiste una qualche varietà e opportunità di avanzamento di carriera. Gran parte dei Paesi prevedono solo i gradi di dietista e dietista capo, anche se sono abbastanza comuni posizioni quali dietista senior e dietista consulente. In Irlanda ci sono posti di dietista clinico specializzato, in Austria di direttore e assistente alla formazione. In Francia il grado più alto è “dietista capo superiore”. Nessuna gerarchia invece in Lussemburgo. Un’opportunità di avanzamento attraverso una scala di gradi gerarchici è data solo nei Paesi Bassi, nel Regno Unito, in Irlanda e in Grecia (dietisti clinici). In Spagna (tecnico dietista) esiste solo il grado di “dietista”. Reparti che impiegano dietisti Tutti i dietisti amministrativi e una parte dei generici sono attivi presso servizi ristorazione. I dietisti clinici e generici sono impiegati nei reparti dietologici o medici. Alcuni dietisti lavorano anche in enti pubblici (Paesi Bassi), in unità di assistenza infermieristica (Ungheria) e nutrizionale (Spagna). 41 Dettagli del lavoro di dietista Sono state elencate 31 possibili attività praticate dai dietisti; per ciascuna delle tre categorie è stato chiesto se praticassero effettivamente tali attività e, in caso affermativo, se lo facessero autonomamente o sotto supervisione Tabella 16.1 Per i Paesi sono state usate le sigle indicate a fianco di ciascuno: Austria (AT),Belgio (BE), Danimarca (DK), Finlandia (FI), Francia (FR), Germania (DE), Grecia (GR), (HU), Irlanda (IE), Islanda (IS), Italia (IT), Lussemburgo (LU), Norvegia (NO), Paesi Bassi (NL), Regno Unito (UK), Spagna (ES), Svezia (SE), Svizzera (CH), Turchia (TR), Ungheria Accertamento/screening nutrizionale di individui e gruppi sani Predisposizione di programmi alimentari/menu per gruppi sulla base di corretti criteri nutrizionali* Pianificazione della produzione e della distribuzione degli alimenti in ottemperanza alle raccomandazioni Acquisto di prodotti alimentari Dietisti amministrativi Dietisti clinici Dietisti generici DK, FR, HU, IS, NO, ES, SE, TR DK, FI, FR, GR, HU, IS, IE, NL, NO,ES, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IS, NL, ES, SE, CH, TR, UK AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR DK, FR, HU, NO, ES, SE, TR DK, FI, FR, GR, HU, IS, NL, SE, CH, TR, UK AT, BE, FR, DE, HU, IT, LU, TR DK, FR, HU, IS, NO, SE, TR FI, FR, GR, HU, NL, CH, TR, UK AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR FR, NL, TR AT, BE, FR, DE, LU, TR FR, GR, HU, IS, IE, NL, ES, CH, TR, UK AT, BE, FR, DE, HU, IT, LU, ES, TR FI, FR, GR, HU, NL, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR,GR, HU, IS, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK AT, FR, DE, GR, HU, LU, TR AT, BE, FR, DE, HU, IT, LU, ES, TR DK, FI, FR,GR, HU, IS, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK FI, FR, GR, HU, IS, IE, NL, NO,ES, CH, TR AT, BE, FR DE, HU, IT, LU, ES, TR DK, FI, FR, GR, HU, IS, IE, NL, NO,ES, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IS, IE, NL, NO, ES, SE, CH, AT, BE, FR, DE, HU, IT, LU, ES, TR FR, TR DK, FR, HU, IS, NO, ES, SE, TR Realizzazione di servizi e DK, FR, HU, NO, SE, TR attività legati all’alimentazione e alla nutrizione e misurazione dei relativi risultati Valutazione sensoriale di DK, FR, HU, NO, ES, prodotti alimentari e nutritivi SE, TR Accertamento delle esigenze TR nutrizionali di individui ad alto rischio e persone affette da patologie Programmazione di piani TR nutrizionali/dietetici per persone malate Applicazione di prescrizioni DK, TR dietetiche formulate da un medico Attuazione di piani nutrizionali DK, SE, TR per persone malate Consulenza/educazione pazienti e assistenti di DK, FR, SE, TR 42 AT, BE, FR, DE, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, FR, DE, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR Monitoraggio/valutazione esiti clinici TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IS, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IS, IE, NL, NO,ES, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IS, IE, NL, NO,ES, SE, CH, TR, UK di TR Partecipazione a consulti FR, HU, TR interdisciplinari sul trattamento dei pazienti/clienti Rinvio dei pazienti ad altri TR professionisti della sanità AT, BE, FR, DE, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR Tabella 16.2 Dietisti amministrativi Dietisti clinici FI, GR, NL, SE, UK FR, SE,TR DK, FI, FR, GR, HU, IE, DE, LU, TR NL, ES, SE, CH, TR, UK DK, FR, SE, TR DK, FI, FR, GR, HU, IE, AT, BE, FR, DE, GR, HU, NL, ES, SE, CH, TR, UK IT, LU, ES, TR FR, TR DK, FI, FR, GR, HU, IE, AT, BE, FR, DE, GR, HU, NL, ES, SE, CH, TR, UK IT, LU, ES, TR DK, FR, NO, SE, TR DK, FR, HU, NO, ES, SE, TR DK, FI, FR, GR, HU, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK DK, FI, FR, GR, HU, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK FI, FR, GR, HU, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR DK, FR. HU, NO, ES, SE, TR DK, FR, GR, HU, IE, NL, NO, ES, SE, CH, TR, UK AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR DK, FR, HU, NO, ES, SE DK, FR, HU, NO, ES, SE, TR DK, FR, HU, IE, NL, ES, SE, CH, UK DK, FR, HU, IE, NL, ES, SE, CH, UK AT, BE, FR, GR, HU, IT, LU, ES AT, BE, FR, DE, GR, HU, LU, ES, TR Raccolta ed elaborazione di DK, FR, HU, NO, ES, altri dati di gestione SE, TR Svolgimento di funzioni FR, IS, NO, ES, SE, TR legate al marketing DK, FR, HU, IE, NL, ES, SE, CH, UK DK, FR, NL, SE, CH, UK AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES AT, BE, FR, DE, GR, HU, LU Partecipazione a funzioni di DK, FR, HU, NO, ES, gestione del personale SE, TR Gestione di strutture, compr. DK, FR, HU,IS, NO, ES, DK, FR, GR, HU, IE, NL, NO, SE, CH, TR, UK DK, FR, GR, HU, NL, AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, DE, HU, IT, LU, Svolgimento di attività accessorie a quelle dietetiche* Pianificazione di attività di promozione sanitaria nell’ambito della comunità Partecipazione ad attività di promozione sanitaria nell’ambito della comunità Valutazione delle attività di promozione sanitaria svolte nell’ambito della comunità Pianificazione dell’educazione di gruppi target Educazione di gruppi target DK, FR, NO, SE, TR Valutazione dell’educazione DK, FR, NO, SE, TR di gruppi target Predisposizione e revisione di materiale didattico per gruppi target Partecipazione ai processi di miglioramento della qualità, compr. i sistemi e la soddisfazione del cliente Gestione dei cambiamenti all’interno dell’organizzazione Realizzazione di piani economici e operativi Raccolta ed elaborazione di dati finanziari DK, FR, NO, SE, TR 43 Dietisti generici DE, LU, TR AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR AT, BE, FR, DE, GR, HU, IT, LU, ES, TR NO, CH, UK ES acquisto di attrezzature e SE, TR progettazione di unità di lavoro Gestione di problemi legati DK, FR, HU, IS, NO, ES, DK, FI, FR, GR, HU, NL, AT, BE, FR, DE, GR, HU, TR, UK IT, LU, ES, TR alla sicurezza e all’igiene SE, TR degli alimenti e della nutrizione In gran parte dei Paesi, molte delle attività sopra elencate sono svolte da una o tutte le categorie di dietisti. I compiti più comuni per le tre categorie sono: Dietisti amministrativi (8 Paesi): • Predisposizione di programmi alimentari/menu per gruppi sulla base di corretti criteri nutrizionali • Pianificazione della produzione e della distribuzione degli alimenti in ottemperanza alle raccomandazioni • Acquisto di prodotti alimentari • Realizzazione di servizi e attività legati all’alimentazione e alla nutrizione e misurazione dei relativi risultati • Miglioramento della qualità e soddisfazione del cliente • Compiti gestionali • Attività di promozione sanitaria • Educazione di gruppi target I dietisti amministrativi svolgono 30 delle 31 attività sopra descritte in uno o più Paesi. Le uniche attività non praticate sono quelle accessorie alla dietetica, ad es. il monitoraggio della pressione sanguigna, del glucosio e del colesterolo, l’applicazione di sondini naso-gastrici, la variazione di prescrizioni farmacologiche ecc. Dietisti clinici (14 Paesi): • Accertamento/screening nutrizionale di individui e gruppi sani • Programmazione e implementazione di piani nutrizionali/dietetici • Consulenza/educazione di singoli e CARERS • Monitoraggio/valutazione di esiti clinici • Partecipazione a consulti interdisciplinari sul trattamento dei pazienti/clienti • Educazione di gruppi target • Miglioramento della qualità • Gestione dei cambiamenti all’interno dell’organizzazione I dietisti clinici svolgono tutte e 31 le attività in 3 o più Paesi. Alcuni dietisti clinici svolgono compiti manageriali ma il tempo dedicato a questi compiti non è significativo come per i dietisti amministrativi e generici. Dietisti generici (10 Paesi): I dietisti generici svolgono tutte e 31 le attività in 3 o più Paesi. Questa categoria di dietisti svolge i compiti riguardanti sia la categoria dei dietisti amministrativi sia quella dei dietisti clinici. Le attività svolte dalle 3 categorie di dietisti corrispondono bene alle definizioni dell’EFAD. Il questionario chiedeva anche se i dietisti svolgono una o più attività sotto la supervisione di altri e se c’è una differenza tra dietisti appena qualificati e dietisti con 5 anni di esperienza o più. L’Islanda è l’unico Paese in cui i dietisti appena diplomati sono sottoposti a supervisione in tutte le attività che svolgono. In molti Paesi, le attività più squisitamente cliniche vengono svolte autonomamente ma i dietisti appena qualificati sono sorvegliati per quanto riguarda gli aspetti gestionali, come ad es. la programmazione economica, la gestione dei cambiamenti, l’elaborazione di dati finanziari e di gestione, l’acquisto di attrezzature. Dopo 5 anni, gran parte delle attività intraprese sono svolte autonomamente. Responsabilità dei dietisti con funzioni di dirigenza: Il grado di responsabilità dei dietisti con funzioni di dirigenza varia da Paese a Paese. In alcuni Paesi il Dietista Capo ha la piena responsabilità, parziale o totale, del personale, dello sviluppo, della formazione e della qualità. La responsabilità economica è più spesso solo parziale, ma gran parte dei dietisti amministrativi ha la piena responsabilità di questo comparto del servizio. 44 Tabella 17 Amministrativo Dietisti con responsabilità di Danimarca gestione del personale, di gestione Con laurea di I Islanda economica, dello sviluppo e della livello Svezia formazione operativa Clinico Finlandia Irlanda Islanda Paesi Bassi Regno Unito Svezia Generico Austria Belgio Lussemburgo Senza laurea di I Norvegia livello Dietisti in posizioni dirigenziali (in percentuale del numero totale di dietisti) Non tutti i Paesi hanno risposto alla domanda sulla percentuale di dietisti con funzioni di dirigenza. I Paesi che hanno risposto hanno indicato i seguenti range percentuali: Amministrativi 20 – 80% Clinici 0,4 – 100% Generici 3 – 30% Formazione operativa del personale e degli studenti in campo nutrizionale o dietetico In tutti i Paesi, tranne la Turchia, i dietisti sono coinvolti nella formazione di altri professionisti della sanità. Raramente sono chiamati a preparare dietisti già qualificati o medici, ma la maggior parte si occupa della formazione degli studenti. I dietisti clinici curano molto di frequente la preparazione degli infermieri e degli assistenti sanitari, già qualificati o ancora studenti, mentre i dietisti amministrativi sono spesso incaricati della preparazione del personale e dei dirigenti dei servizi di ristorazione. Coinvolgimento dei dietisti nelle attività di ricerca In circa metà dei Paesi, i dietisti vengono normalmente coinvolti nell’attività di ricerca, soprattutto i dietisti clinici – ma anche i generici - in Grecia e Turchia, e i dietisti amministrativi in Svezia. La Svizzera è l’unico Paese nel quale anche i dietisti non laureati si impegnano nel campo delle ricerche. L’attività di ricerca in cui sono coinvolti i dietisti è generalmente di livello locale, ma può essere anche di livello nazionale (tranne che in Norvegia) e di livello internazionale (nel Regno Unito e in Grecia, Finlandia, Irlanda, Svizzera e Svezia). Ci sono attività di ricerca avviate dagli stessi dietisti nel Regno Unito e in Grecia, Finlandia, Turchia, Svezia (sia dietisti amministrativi che clinici) e Norvegia (dietisti clinici), tutti con laurea di I livello. In tutti i Paesi nei quali i dietisti si occupano di ricerca, altre ricerche sono avviate dal personale medico o, più raramente, da ministeri, università o industrie. In tutti i Paesi, le ricerche effettuate vengono pubblicate sulla stampa specializzata in temi nutrizionali, dietetici e medici. In alcuni Paesi possono essere pubblicate anche sulla stampa specializzata in scienza dell’alimentazione e utilizzata come documentazione in convegni e conferenze. Normative nazionali/prescrizioni relative ai programmi di certificazione/ottimizzazione della qualità In 14 Paesi sono in vigore normative riguardanti i programmi di certificazione e ottimizzazione della qualità. Nessuna normativa invece in Austria, Finlandia, Irlanda, Germania, Spagna: Tabella 18 Formazione nel campo 5 Paesi (Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Ungheria) della dietetica Servizi di ristorazione 12 Paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Turchia, Ungheria) Codice deontologico 3 Paesi(Lussemburgo, Paesi Bassi, Turchia) 45 Direttive servizio sanitario Standard clinici Standard operativi Dichiarazione di condotta 13 Paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Turchia, Ungheria) 7 Paesi (Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Svizzera, Turchia) 7 Paesi (Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Svizzera, Turchia) 2 Paesi (Svizzera, Regno Unito) Tasso di disoccupazione dei dietisti Il numero di dietisti disoccupati va dallo 0% al 20% Dietisti amministrativi 0 – 4,65% Dietisti clinici 0 – 5,68% Dietisti generici 0 – 20% 4 Paesi non hanno risposto. Confronto con il tasso di disoccupazione nazionale: - in 11 Paesi il tasso di disoccupazione dei dietisti è inferiore al tasso di disoccupazione nazionale; - in 3 Paesi il tasso di disoccupazione dei dietisti è superiore al tasso di disoccupazione nazionale. - 5 Paesi non hanno fornito una risposta esauriente al quesito Tabella 19 Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Islanda Italia Lussemburgo Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Spagna Svezia Svizzera Turchia Ungheria Amministrativo Clinico Generico 1% 4,65 % 5,68 % Nessuna risposta 20 % 5% 0% 1% 0% 0% Nessuna risposta 0% 0% 4% 0% 2% 1% 0% Nessuna risposta 4% <1% 20 % 0% Nessuna risposta 0% Paese 3,6 % Nessuna risposta 5,4 % 9,5 % 10 % 13 % Nessuna risposta 4,3 % 2,4 % Nessuna risposta 3,3 % 2-3 % 3% 5,1 % 12 % 3,8 % 2% 13 % 6% Si segnala carenza di dietisti in 9 Paesi: Regno Unito, Grecia, Finlandia, Ungheria, Turchia, Irlanda, Lussemburgo e Norvegia (specializzazioni cliniche) Dietisti amministrativi: carenza di dietisti neoqualificati in 1 Paese e di dietisti esperti in 2 Paesi Dietisti clinici: carenza di dietisti neoqualificati in 7 Paesi e di dietisti esperti in 6 Paesi Dietisti generici: carenza di dietisti neoqualificati in 4 Paesi e di dietisti esperti in 4 Paesi. 46 Alcuni Paesi hanno una carenza di dietisti in genere e figurano in tutte le categorie di cui sopra. In genere, quando il tasso di disoccupazione per i dietisti è dello 0%, in gran parte dei suddetti Paesi (anche se non tutti) se ne segnala una carenza. In un Paese si segnala un tasso di disoccupazione dei dietisti pari al 20% ma nel contempo anche una carenza: in questo caso si presume che i posti di lavoro esistano ma che molti dietisti abbiano scelto di non esercitare. Salari dei dietisti confrontati con il salario medio nazionale Tabella 20 Paese Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Islanda Italia Lussemburgo Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Spagna Svezia Svizzera Turchia Ungheria Ammin. Salario effettivo Clinici in % del Salario salario medio effettivo nazionale 28749-43735 NA 27600 32160-35561 26844 9100-14300 27490-48730 27600 NA 32250-35000 92 - 100 43000-50000 18500-24000 28686-59055 23430-45553 116 - 226 6000-9600 5760-6240 100 - 160 103 - 111 21475-42950 32760-51960 3120-7200 3288-5400 Generici in % del Salario salario medio effettivo nazionale 21000-42000 NA NA 145 15600-24000 14100 78 - 122 6890-13390 108 - 191 NA 13200-19200 42336-60312 123 - 143 81 - 106 100 -207 20000 106 - 213 77 - 122 52 - 120 3120-7200 59 - 96 4560-6120 in % del salario medio nazionale 82 - 165 NA 120 - 185 65 59 - 114 76 - 110 95 - 135 111 52 - 120 81 - 109 Nonostante i salari siano stati tutti convertiti in Euro, non sarebbe realistico fare un confronto tra i vari Paesi, in quanto i prezzi e i prelievi fiscali sono diversi dall’uno all’altro. Se si esaminano i Paesi che hanno fornito il dato relativo al salario medio nazionale, si rileva che il salario più basso riconosciuto ai dietisti è inferiore a tale media in 10 Paesi e superiore in 6. Il ventaglio salariale va dal dal 52 al 207% del dato medio nazionale. In un Paese, il salario massimo dei dietisti clinici è inferiore alla media (96%). Ferie, orario di lavoro ed età pensionabile Tabella 21 Paese Austria Giorni di ferie pagati all’anno 25 Settimana a orario pieno (ore) Festività civili e religiose 13 40 47 Età pensionabile Donne 60 Uomini 65 Belgio 20 10 38 63* 65 Danimarca 30 9 37 65 65 Finlandia 30 3 37,5 63 63 Francia 25 7-11 35-39 60 60 Germania 24 Grecia 20-25 7 37,5 60 Nessuna risposta Irlanda 23-30 11-12 35 65 65 Islanda 20-30 13 40 67 67 Italia 36 4 36 65 57 Lussemburgo 23 10 40 60 60 Norvegia 25 10 37,5 67 67 Paesi Bassi 24 9 36 65 65 Regno Unito 25 10 36,5 65 65 Spagna 24 14 40 65 65 Svezia 25-33 10 40 65 65 Svizzera min. 20 8-14 42 65 65 Turchia 20-30 15-20 40 60 58 Ungheria 30 *l’età pensionabile aumenterà progressivamente fino a raggiungere, nel 2009, quella maschile I giorni di vacanza totali, sommando le ferie, le festività civili e quelle religiose, variano dai 28 ai 50 giorni all’anno. Le ore di lavoro totali a settimana variano dalle 35 alle 42. L’età pensionabile va dai 57 ai 67 anni. In 4 Paesi l’età pensionabile di uomini e donne è diversa (quella delle donne è inferiore dai 2 agli 8 anni a quella degli uomini). Permessi di maternità e paternità Non è stato possibile elaborare questi dati in forma tabellare, in quanto in Europa i permessi di maternità e paternità concessi ai lavoratori variano molto da Paese a Paese. In alcuni Paesi le madri possono ottenere fino a 3 anni di aspettativa pagata, in un Paese possono fruire solo di 10 giorni di permesso. La maggioranza dei Paesi prevede qualche forma di permesso di paternità, con un minimo di 3. Alcuni danno la possibilità ai padri di “spartirsi” l’aspettativa con le madri, altri concedono contemporaneamente l’aspettativa ad entrambi. Il ventaglio di possibilità (aspettativa pagata o non pagata, condivisa o non) è estremamente vario. Trend occupazionali Complessivamente sembra che si sia verificato un aumento nel numero di dietisti attivi in Europa, ma non è possibile fornire dati aggiornati in quanto l’informazione non è stata mai raccolta in precedenza. Il questionario fa infatti riferimento solo ai trend. Attualmente nei Paesi interessati dall’indagine lavorano più di 24.750 dietisti. Appendice VI Conclusioni La formazione e il lavoro dei dietisti nei Paesi aderenti all’EFAD è un tema complesso e dalle molte sfaccettature. Questo rende estremamente difficile fare comparazioni. La maggior parte dei Paesi hanno programmi che si concludono con una laurea di I livello, ma i contenuti e la durata degli studi sono molto vari, il che significa che non necessariamente dietisti con lo stesso livello di qualificazione possono lavorare in Paesi diversi dal proprio. Gran parte dei dietisti lavorano in ospedali o case di cura, qualsiasi percorso formativo di base abbia seguito. Tuttavia, un dietista può trovare lavoro in moltissimi altri comparti. La gamma di attività svolta dalle varie categorie di dietisti corrisponde bene alle definizioni, anche se in alcuni Paesi essi svolgono un ruolo assai più limitato che in altri. Anche la carriera ha uno sviluppo maggiore in alcuni Paesi, dove i dietisti hanno possibilità di avanzamento attraverso vari gradi gerarchici, al contrario di altri che 48 prevedono un solo livello e nessun ordine gerarchico; qui, parecchi dietisti lavorano come consulenti o professionisti freelance. Le diversità culturali tra Paese e Paese creano aspettative diverse nei confronti di professionisti, politici ed enti pubblici; questo, a sua volta, può influenzare il tipo di formazione fornita, la qualifica conseguita e il lavoro svolto. 49 Appendice V Membri del Gruppo di Lavoro Membri del Gruppo di Lavoro per il Benchmarking della dietetica Professoressa Anne de Looy (moderatrice) Università di Plymouth, Regno Unito Birgit Josefson Associazione Dietisti Svedesi Carole Middleton Associazione Dietisti Britannici Ghita Parry Associazione Danese per la Dietetica e la Nutrizione Kalliopi-Anna Poulia Associazione Dietisti Greci 50