sanità news 16 - Fnp – Cisl Pensionati Lombardia

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sanità news 16 - Fnp – Cisl Pensionati Lombardia
Bergamo, 29 maggio ’15
SANITÀ NEWS 16
Sanità e… stili di vita!
Mercoledì 15 Aprile la Commissione salute del Parlamento Europeo ha illustrato un documento contenente
un esplicito invito ai Governi Nazionali a lasciar fuori i sistemi sanitari dalle misure di austerità e ciò è stato
affermato al fine di garantire una adeguata prevenzione: successivamente, martedì 19 Maggio la risoluzione
è stata approvata con 637 voti a favore, pochi contrari ed ancor meno astenuti.
Il documento evidenzia come l’attuale crisi economica ha di fatto esercitato una notevole pressione negativa
sui bilanci dei singoli Stati, con inevitabile conseguenze negative sulla salute e sulla sicurezza dei pazienti,
ribadendo peraltro che sarebbe necessario garantire risorse adeguate per far fronte (a titolo d’ esempio) alla
crescente resistenza agli antibiotici sempre più diffusa. Occorre inoltre monitorare con cura le degenze
ospedaliere. Infatti un paziente su 20 ricoverati contrae un’infezione ospedaliera che si traduce in oltre 4
milioni di pazienti coinvolti in tale patologia ed è a causa di quasi 40.000 decessi: con maggior controllo
igienico almeno il 30% dei casi potrebbe essere evitato.
Sanità e… inquinamento
Mercoledì 28 Aprile l’OMS, durante una Conferenza Internazionale dedicata all’ ambiente e salute svolta ad
Haifa ha presentato un rapporto assai preoccupante sull’ inquinamento in generale: i dati descritti
evidenziano che, nel Mondo, l’inquinamento atmosferico causa circa 7 milioni di decessi; l’Europa sta un po’
meglio rispetto ad altre parti del Mondo, tuttavia anche da noi l’inquinamento è causa di circa 600.0000
decessi prematuri.
Risulta inoltre che, nel Mondo, 9 cittadini su 10 vivono in ambienti non sani.
Sullo stesso argomento, mercoledì 27 maggio l'OMS ha approvato una risoluzione riaffermante che ,
l'inquinamento atmosferico costa all'Europa 940 miliardi€ di costi indiretti, ricordando peraltro come ,ogni
anno, l’inquinamento atmosferico causa 3,7 Milioni ai quali vanno aggiunti altri 4,3 Milioni di persone la cui
causa di decesso è riconducibile all'esposizione di agenti inquinanti all'interno di abitazioni e ai luoghi di
lavoro( come si può ben vedere per una volta i dati sono concomitanti).
La Commissione Europea stima che il costo economico complessivo per la Società ammonta a 23 Miliardi€:
Purtuttavia la stessa Commissione riconoscendo che l'inquinamento dell'aria è una delle preoccupazioni
principali a livello politico dalla fine degli anni 70 dimentica che gli standard in uso nella U.E. sulla qualità
dell'aria riguardo al famigerato PM2.5 è significativamente più accomodante del limite raccomandato
dall'OMS. Infatti nella U.E il limite medio annuale raccomandato è di 25 microgrammi per metro cubo contro
i 10 previsti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità: A titolo di esempio la media di PM2.5 a Roma è di
15,6(vedi Arpa Lazio) più bassa del limite U.E ma più alta del limite OMS. Analogo discorso è riferibile al
PM10; per la U.E. il limite è a 40 microgrammi per metro cubo, la OMS ne consiglia 20 Roma nel 2014 ha
avuto una media di 26,1.
TINO FUMAGALLI
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Concludendo il discorso, ritengo opportuno porre in evidenza:
La risoluzione dell'inquinamento dell'aria diventa fondamentale per prevenire patologie respiratorie
e cardiache, causa di tanti guai più che mai attuali
Comunque sia, ridurre i guai atmosferici deve diventare una priorità politica
Per tutte queste ragioni, la qualità dell’aria, sarà il tema principale della prossima Conferenza
Ministeriale Ambiente per l'Europa che si terrà in Georgia nel 2016
Già oggi emerge un dato certo: la principale forma di inquinamento atmosferico è il trasporto soprattutto
quello nei grandi agglomerati urbani: ridurre l'inquinamento significa allora risparmiare sui costi sanitarisociali derivanti da tale fenomeno ma soprattutto significa risparmiare la vita a tante, tantissime persone.
LA VIGNETTA – fonte web
Link di Riferimento:
-
http://www.europarl.europa.eu/committees/it/envi/home.html
http://www.epicentro.iss.it/temi/ambiente/in-oms-guida06.asp
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=27621
TINO FUMAGALLI
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Bergamo, 8 giugno ’15
SANITÀ NEWS 17
Sanità e… stili di vita! (parte seconda)
A pochi giorni dall'allarme lanciato dall'OMS relativo all'inquinamento atmosferico e da noi ripreso in Sanità
news n°16, il 4 giugno scorso sono stati diffusi ulteriori dati riferiti all'Italia.
Un Italiano su 3 è normalmente esposto a livelli di inquinamento atmosferico oltre le soglie massime previste
dalla legge e ciò è causa di 30.000 decessi annui, cifra che, al netto della mortalità per incidenti, corrisponde
al 7% delle morti complessive.
In termini di mesi di vita persi significa che l'inquinamento atmosferico accorcia mediamente la vita di ciascun
Italiano di dieci mesi, il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 11.000 vite all'anno.
Le Regioni dove si muore di più a causa delle polveri sottili sono:
La Lombardia con oltre 160 decessi ogni 100.000 abitanti;
La Campania con oltre 130 decessi ogni 100.000 abitanti.
Mentre per il biossido d'azoto le morti correlate sono più frequenti in: Lombardia, Lazio, Campania,
l'esposizione all'ozono uccide di più in Liguria, Toscana, Puglia.
Ma oltre a tutto ciò vale la pena di sottolineare che un’altra causa di inquinamento è causata dalla
combustione di biomasse (principalmente legno e pallet).
Inoltre diventa obbligatorio porre in rilievo l'evoluzione negativa del fenomeno complessivo nonostante i
continui miglioramenti tecnologici pur presenti.
Per l'approfondimento dei dati rinviamo al progetto CCM VIIAS (valutazione integrata dell'impatto
dell'inquinamento atmosferico sull'ambiente e sulla salute).
Dobbiamo tuttavia essere consapevoli e determinati nel sostenere appunto questo progetto sopracitato che
per il 2020 prevede l'adesione dell'Italia ai limiti di legge Europei (vedi sempre Sanità news 16) ed in
eventuale alternativa chiedere ed ottenere una riduzione del 20% delle concentrazioni inquinanti sul
territorio Italiano perché ciò si tradurrebbe in 10.000 decessi evitati
LA VIGNETTA – fonte web
Link di Riferimento:
-
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2096
TINO FUMAGALLI
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