IF122012

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IF122012
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NO/NOVARA
edizione
pocket
speciale
PDS 2013
Prosegue il percorso di
accreditamento
Biannuale Ufficiale italiano IPAF - Orsa maggiore international - monza - anno 4 - n. 2 - dicembre 2012
EDIZIONE
POCKET
speciale
PDS 2013
anno 4 - n. 2 - dicembre 2012
4
Prosegue il percorso di
ACCREDITAMENTO
IN AGENDA
BIANNUALE UFFICIALE ITALIANO IPAF - ORSA MAGGIORE INTERNATIONAL - MONZA - ANNO 4 - N. 2 - DICEMBRE 2012
Questi gli eventi cui IPAF sarà
presente nel 2013
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5
EDITORIALE
Il nostro camaleontismo al
servizio dei soci
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PROSEGUE
IL PERCORSO
di accreditamento
L’organizzazione IPAF ITALIA
e l’accordo sulla formazione
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LA CARTA
che vale
Il riconoscimento della
formazione pregressa IPAF e
l’Accordo sulla formazione
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BENVENUTI
al Pds
Si rinnova l’appuntamento
annuale di aggiornamento
IPAF
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“PLE NEI
cantieri”
Un volume recentemente
pubblicato dall’INAIL sull’uso
delle PLE nei cantieri
temporanei o mobili
10
è LECITO USARE
UNA PIATTAFORMA
AEREA per
sbarcare in quota?
Riflessioni e considerazioni
a seguito dei seminari
organizzati da IPAF a
Modena e Bologna
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APPUNTAMENTO
a Miami
Il settore delle piattaforme
aeree approda nella “Magic
City”
13
GESTIRE E
UTILIZZARE una
piattaforma aerea
IPAF sta predisponendo il
corso “PLE per Manager”
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IL SOLLEVAMENTO
AEREO rallenta
ma non si ferma
Alcune riflessioni sul mercato
attuale e futuro
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INCIDENTI
IN QUOTA: a che
punto siamo?
Una prima ricognizione dei
dati del primo semestre 2012
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In Agenda
Questi gli eventi cui IPAF sarà
presente nel 2013
• 21-23 febbraio
Bolzano
Viatec - Fiera Internazionale per
la costruzione e la manutenzione
di infrastrutture stradali
• 21-24 marzo
Roma
Expoedilizia
• 25-26 marzo
Miami
Summit IPAF e IAPA 2013
• 15-21 aprile
Monaco di Baviera
Bauma
• maggio (date ancora
da definire)
Bologna
Ambiente Lavoro
• 26-28 settembre
Piacenza
GIS - Giornate Italiane
del Sollevamento
• 3 ottobre
Istanbul
Europlatform
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EDITORIALE
Il nostro camaleontismo
al servizio dei soci
Come Woody Allen in Zelig, anche Ipaf dimostra il proprio camaleontismo e si trasforma per garantire ai propri associati e Centri di formazione tutte le opportunità possibili
nel mondo della formazione sui mezzi di accesso aereo. A fronte del recente Accordo
Stato Regioni, ufficializzato nel Marzo 2012, Ipaf ha infatti costituito un’associazione
datoriale di diritto Italiano per soddisfare i requisiti previsti dall’accordo e ottenere
così l’accreditamento in ogni regione. L’accreditamento, tappa fondamentale per poter
“esistere” nel nuovo scenario, è in corso d’opera e permetterà, gradualmente e in
breve tempo, a tutti i Centri di Formazione di continuare a svolgere e a implementare
significativamente l’attività formativa sul territorio nazionale, grazie alla conformità
dei propri corsi. I corsi saranno erogati in nome e per conto dell’associazione dai
Centri di formazione (d’ora in poi chiamati unità locale) che continueranno a offrire
la stessa qualità e gli stessi contenuti di cui Ipaf è già portatore da oltre dieci anni nel
nostro Paese.Tutto ciò è possibile grazie agli sforzi precedentemente profusi da Ipaf
in fase di stesura del decreto, collaborando direttamente con i tecnici del Ministero
per individuare le migliori linee guida e buone prassi da inserire nell’accordo, in vista
del presidio più efficace nell’uso in sicurezza di queste macchine “pericolose”. Il lavoro
svolto fino ad ora, ha richiesto ad Ipaf italia il rispetto di parecchi onerosi adempimenti, tra i quali la certificazione ISO 9001 dell’attività di
formazione, l’implementazione del modello 231, la stesura di uno
specifico Documento di Valutazione dei Rischi, nonché una lunga
serie di requisiti specifici per ogni regione. L’ottenimento del primo accreditamento presso la Regione Lombardia, ci permetterà
di sviluppare lo stesso schema presso le altre regioni e, come
detto, aprire le porte a tutte le unità operative che decideranno di
unirsi ad Ipaf Italia in questa nuova opportunità. L’associazione è una
realtà che funziona e alla quale invitiamo tutti gli attuali soci
ad aderire (adesione puramente formale ma necessaria).
Il 13 marzo (data di entrata in vigore dell’accordo) si
avvicina velocemente e tutta Ipaf Italia sta lavorando
alacremente per disporre di un’ampia compagine di
sedi operative accreditate e pronte a cominciare
questa nuova ed eccitante avventura. n
Roberto Marangoni
presidente ipaf italia
45
Prosegue il percorso di
accreditamento
L’organizzazione IPAF ITALIA e l’Accordo sulla formazione
A
partire dal 13 marzo 2013 potranno
erogare formazione sull’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro
incluse nell’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 solamente i soggetti abilitati previsti all’interno di tale provvedimento. L’elenco
si articola in soggetti pubblici e soggetti privati,
questi ultimi tenuti ad accreditarsi regionalmente in conformità con le regole localmente previste per gli enti formatori. L’attività di
accreditamento regionale comporta enormi
sforzi in termini di costi e di personale impiegato e la maggioranza dei Centri di Formazione
IPAF in Italia non avrebbe avuto la possibilità
di accreditarsi. Per questo motivo IPAF Italia,
con il supporto determinante di IPAF Ltd.,
ha deciso di accreditarsi direttamente presso
tutte le Regioni italiane in cui sia presente
un Centro di Formazione al fine di costituire
presso questi soggetti una propria unità loca-
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le. La sede associativa così stabilita
consentirà al Centro, anche dopo
il 13 marzo 2013, di continuare ad
erogare formazione esattamente
come fatto fino ad oggi, sfruttando
l’accreditamento ottenuto da IPAF
Italia. Questo schema permetterà
di erogare formazione accreditata
(fatturata da IPAF Italia al cliente
finale) ed al Centro di Formazione
di fatturare la propria attività (prestata attraverso i propri formatori
IPAF) all’associazione stessa. Su tali
somme IPAF Italia non applicherà
alcun margine. In questo modo la
formazione IPAF potrà continuare
a proporsi sul mercato come prodotto leader in termini di qualità
anche nel nuovo contesto normativo ed i Centri di Formazione,
insieme all’associazione IPAF Italia,
saranno in grado di cogliere le
enormi opportunità di sviluppo e
di business che l’Accordo offre. Il
progetto così concepito avrà come
finalità principale quella di mantenere elevati standard di qualità
formativa proprio perché il nuovo regime giuridico valorizzerà gli
operatori seri ed i contenuti autorevoli, penalizzando finalmente la
formazione approssimativa spesso
venduta sul mercato ma del tutto
irrilevante in termini di sicurezza
effettiva sui luoghi di lavoro. n
La Carta che vale
Il riconoscimento delle
formazione pregressa IPAF e
l’Accordo sulla formazione
L’
Accordo tra il Governo,
le Regioni e le Provincie
autonome di Trento e
Bolzano del 22 febbraio 2012 in
attuazione dell’articolo 73 comma
5 del D.lgs. 81/2008 prevede espressamente all’articolo 9 dell’Allegato
A la possibilità di attribuire valore
alla formazione effettuata dal lavoratore nel periodo antecedente a
quello di entrata in vigore del provvedimento. L’Accordo prevede che
la formazione pregressa, per essere riconosciuta, debba essere stata
eseguita secondo alcuni parametri
che ne garantiscano l’adeguatezza
quantitativa e qualitativa. I parametri da tenere in conto sono la
durata non inferiore dei corsi, la
composizione in modulo teorico
e pratico e la presenza di prove
di verifica finali. La valutazione da parte
del datore di lavoro deve essere effettuata in primo luogo sulla durata dei corsi
di formazione effettuati, visto che IPAF
prevede l’articolazione dei corsi in parte
teorica e parte pratica e che tutti terminano obbligatoriamente con la verifica
dell’apprendimento. Nel caso quindi ci sia
la possibilità di documentare una durata
non inferiore a quella stabilita dall’accordo per la formazione sull’uso in sicurezza di PLE (8 ore per 1 categoria e 10
ore per 2 categorie) la validità del certificato
IPAF sarà di 5 anni dalla data di emissione. In
caso contrario il lavoratore dovrà sottoporsi
ad un corso integrativo di 4 ore (solo parte
pratica) nel periodo che intercorrerà tra il 13
marzo 2013 ed il 13 marzo 2015. L’Accordo
sulla Formazione prevede poi all’articolo 9.3
dell’Allegato A le specifiche documentali che
devono essere presenti affinché la formazione pregressa possa essere considerata valida.
Sotto questo profilo la documentazione IPAF
è da ritenersi rispondente ai requisiti in quanto il Fascicolo del Corso contiene l’elenco
dei partecipanti con le firme, i nominativi e le
firme dei docenti e gli esiti dell’esame teorico
e pratico. I contenuti del corso sono indicati all’interno del Programma di Formazione
Operatori di PLE mentre la Valutazione Teoria
e Registro del Corso contengono data, ora di
inizio e fine del corso. Al termine del corso
viene consegnato l’Attestato di Partecipazione a chiusura del percorso formativo. n
7
Benvenuti
al PDS
Si rinnova l’appuntamento
annuale di aggiornamento.
Ecco qualche anticipazione
O
Nuovo corso per
il carico e scarico
Tra le novità, oltre al corso “PLE
per Manager” (ulteriori dettagli a
pag. 13), è in preparazione un corso
specifico per il carico e scarico, per
sua natura piuttosto complesso, in
quanto coinvolge più figure con
competenze e qualifiche diverse
relative alle fasi di carico, trasporto e familiarizzazione del mezzo
al cliente. Il trasporto costituisce
un anello debole della sicurezza:
occorre sensibilizzare i noleggiatori sulla necessità di formare gli
autotrasportatori. Ne deriverebbe,
oltre al rafforzamento del presidio
della sicurezza, anche la creazione
e la valorizzazione di una categoria
di autotrasportatori professionalmente pronti ad affrontare questo
tipo di attività. n
biettivo: sicurezza. Filo conduttore del PDS 2013 sarà, in linea con
l’impostazione istituzionale di IPAF
e alla luce delle nuove normative in materia di formazione, attivare e implementare
percorsi per accrescere il grado di sicurezza
nell’uso dei mezzi mobili per l’accesso aereo.
Partendo dalle statistiche sugli incidenti sulle
PLE a livello mondiale (nel dettaglio a pag. 15),
la causa più frequente è risultata non tanto
l’intrappolamento, su cui esiste ampio materiale informativo IPAF, quanto
l’elettrocuzione, contro cui Programma in breve
occorre prevedere oppor- Sede: Savoia Hotel Regency - Bologna
tuni sistemi di alert, per pre- Data: 22 gennaio 2012
venire i rischi di folgorazione. 09.00-09.45 Registrazione
Al secondo posto compare 09.45-10.45 Sala plenaria
il ribaltamento, dovuto alla • Saluti, organizzazione e programma del PDS
mancanza di piastre di sta- • Normative e Stato dell’Arte dell’accreditamento
bilizzazione. Ne consegue IPAF Italia
la necessità di continuare a 10.45-11.00 Pausa caffè
sottolineare l’importanza di 11.00 Divisione in tre Workshop:
utilizzo degli stabilizzatori 11.00-12.00 a) Aggiornamento Attività Formativa
e delle piastre di appoggio. e Auditing
Ricordiamo che IPAF insiste 12.00-13.00 b) Organizzazione IPAF Italia e
da tempo su questo punto e Procedure
all’insegna del motto “Distri- 13. 00-13.30 Foto di gruppo
buisci il carico” ha avviato una 14.30-15.30 c) Risultati 2012 , Programmi e
campagna di sensibilizzazione Previsioni 2013
tra gli utilizzatori finali di PLE 15.30-16.30 Sala plenaria
che coinvolge naturalmente • Question Time
16.30-17.00 Chiusura e consegna questionari
anche i formatori.
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“PLE nei cantieri”
Un volume recentemente pubblicato dall’INAIL
sull’uso delle piattaforme di lavoro mobili nei
cantieri temporanei o mobili.
L
a pubblicazione rappresenta il documento finale redatto da
un gruppo di lavoro istituito dall’ INAIL - Direzione
regionale delle Marche - che
ha visto l’apporto qualificato ed autorevole di professionalità INAIL, da sempre
impegnate nel settore delle costruzioni, in sinergia con le
forze sociali regionali e nazionali.
Al gruppo di lavoro è stata invitata a partecipare anche IPAF che
ha delegato Mauro Potrich, quale
esperto tecnico, a partecipare agli
incontri.
Il gruppo di lavoro ha individuato
specifiche tematiche da sviluppare
riguardanti l’uso in sicurezza delle
PLE, con l’obiettivo di fornire alle
aziende utilizzatrici ed ai loro tecnici nonché ai coordinatori per la
sicurezza ed a tutti gli attori della
sicurezza, con particolare attenzione al settore delle costruzioni, un
utile strumento di supporto per
la gestione di queste tipologie di
attrezzature di lavoro sempre più
diffuse nei cantieri edili.
Il volume “PLE nei cantieri” espone in modo chiaro e semplice il
quadro legislativo di riferimento,
le tipologie delle piattaforme, i
criteri di scelta, le modalità d’uso,
gli elementi da considerare nella
valutazione dei rischi, la gestione
delle emergenze e le procedure
operative.
Nel mese di ottobre 2012, la
Direzione INAIL delle Marche ha
organizzato ad Ancona un convegno per la
presentazione dei volume e dei suoi contenuti, invitando quali relatori i componenti del
gruppo di lavoro nonché autori della pubblicazione. Il convegno che ha visto la partecipazione numerosa di imprenditori del settore,
coordinatori per la sicurezza, funzionari pubblici degli enti preposti all’applicazione delle normative sulla sicurezza e il delegato
dell’IPAF, ha riscosso un tale successo che ha
indotto la Direzione INAIL ad organizzarne
altre due edizioni successive.
Informazioni e richieste del volume “PLE nei
cantieri” possono essere effettuate tramite
l’indirizzo di posta [email protected]. Il volume
è comunque scaricabile dal sito dell’INAIL in
formato pdf al seguente link:
http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_P
UBBLICAZIONI&nextPage=PUBBLICAZIO
NI/Tutti_i_titoli/Ricerca/info-386705544.jsp
oppure dal sito IPAF cliccando su http://www.
ipaf.org/it/pubblicazioni/guide-tecniche/ n
9
è lecito usare una
piattaforma aerea per
sbarcare in quota?
Riflessioni e considerazioni a seguito dei seminari
organizzati da IPAF a Modena e Bologna
N
el numero di IPAF Informazione 2012
è stato affrontato il tema dell’utilizzo delle piattaforme per l’accesso e
lo sbarco in luoghi di lavoro in quota, quali tetti e coperture di fabbricati. Le considerazioni
contenute nell’articolo, le numerose richieste
di chiarimenti su questa modalità di utilizzo,
nonché la mission di migliorare la sicurezza
nell’uso delle attrezzature per l’accesso in
quota, quali PLE e PLAC, ha indotto IPAF a
sviluppare seminari su questo tema specifico
nell’ultimo “Ambiente Lavoro Convention”
che si è tenuto a Modena in ottobre,tema che
è stato riproposto anche al seminario tenuto al SAIE. L’obiettivo era quello di stimolare
costruttori, noleggiatori, imprese e organismi
preposti al controllo dell’applicazione delle
normative sulla sicurezza nell’ambito lavorativo, ad affrontare questo tema nell’ambito
della sicurezza nei cantieri.
Durante i seminari sono stati presi in considerazione i riferimenti legislativi nazionali
e normativi riguardanti lavori in quota e le
piattaforme di lavoro elevabili e linee guida
pubblicate all’estero. La EN280, norma tecnica armonizzata circa le piattaforme di lavoro
mobili elevabili, prevede siano effettuati rimanendo all’interno della piattaforma di lavoro,
e non copre i pericoli derivanti dall’accesso
o dall’uscita dalla piattaforma a livelli diversi.
10
4
Occorre quindi utilizzare una piattaforma di lavoro sulla quale è previsto tale utilizzo. Tale costruttore
dovrà aver seguito una delle due
procedure previste dall’allegato IV
della Direttiva: l’esame CE di Tipo
o la Procedura di garanzia qualità totale, facendo intervenire un
Organismo Notificato. Per quanto riguarda le modalità operative,
oltre a tutti gli aspetti legati all’area
di lavoro, posizionamento, stabilizzazione e modalità di utilizzo in
sicurezza della macchina, vanno
considerati il luogo di sbarco, la
portata delle superfici e il rischio di
caduta nella fase di sbarco e rientro
in piattaforma.A seconda delle condizioni lo sbarco potrà avvenire in
luogo sicuro (munito di protezioni
collettive), in presenza di una linea
vita o punto di ancoraggio (EN795)
oppure uno sbarco in assenza di
un punto di ancoraggio definito.
Andranno quindi considerate le
modalità di sbarco e le tipologie di
dispositivi anticaduta da utilizzare.
Infine va considerato il soccorso
e l’evacuazione del personale in
quota in caso di pericolo.
Riflessioni sul tema
La problematica dello sbarco in
quota è stata affrontata anche dal
gruppo di lavoro internazionale
D-A-CH-S, composto da esperti
provenienti da Germania, Austria,
Svizzera e Alto Adige, con lo scopo
di redigere regolamenti standardizzati internazionali per sistemi
di protezione contro le cadute
dall’alto nei lavori in quota (http://
www.bauforumplus.eu/absturz/). Il
risultato è un documento da poco
pubblicato anche in lingua italiana
che, partendo dal presupposto che
i costruttori prevedono l’accesso
e l’uscita dalla piattaforma di lavoro solo in posizione di riposo e
lo sbarco in quota non è previsto,
l’utilizzo della PLE per lo sbarco
e la risalita in piattaforma in quota è da considerarsi solo in casi
eccezionali. Il documento precisa
che può essere effettuato solo se
una specifica valutazione dei rischi
scritta dimostra questo metodo
come il più sicuro e adatto per
raggiungere il luogo di lavoro in
quota dopo aver valutato tutte le
altre attrezzature per l’accesso e le
condizioni possibili; e solo quando
tale utilizzo è inevitabile considerando le operazioni da effettuare
e il pericolo è maggiore se si utilizzano altre soluzioni. Ovviamente,
in quanto utilizzo non previsto dal
fabbricante, la responsabilità della
valutazione di tutti i rischi, la scelta
dell’attrezzatura, la scelta dei DPI
più idonei, la redazione di procedure di lavoro specifiche in considerazione del lavoro da eseguirsi
e del luogo, la definizione delle
procedure di soccorso ed evacuazione e la
formazione del lavoratori addetti è sotto la
completa responsabilità del datore di lavoro.
Il documento emesso dal D-A-CH-S fornisce
indicazioni riguardo gli elementi da considerare e un esempio di documento da redigere
nel caso di utilizzo di PLE per lo sbarco in
quota, da ritenere comunque un’ eccezione
da valutare caso per caso.
Date queste premesse, è da sottolineare che
anche gli enti nazionali e locali preposti alla
sicurezza ed alla sorveglianza nei luoghi di
lavoro, consci della problematica e del crescente utilizzo delle piattaforme elevabili per
lo sbarco in quota che, seppur vietato, è sempre più diffuso, hanno sollecitato i ministeri
competenti ad affrontare questi aspetti ed è
stato creato un gruppo di lavoro al fine di
esprimere un chiarimento che si dovrebbe
concretizzare con una circolare specifica.
IPAF auspica che questi chiarimenti escano
il prima possibile (magari anche prima della
pubblicazione di queste considerazioni) al fine
di creare un approccio uniforme allo sbarco
in quota in linea con l’approccio degli altri
enti europei che si occupano di sicurezza nei
luoghi di lavoro e nei cantieri, migliorando
anche la sicurezza nell’uso delle piattaforme
di lavoro. n
11
Appuntamento
a Miami
Il settore delle piattaforme
aeree approda nella “Magic
City”
V
ersatile città cosmopolita dai mille volti, capitale delle vacanze e del
divertimento, Miami
il prossimo 26 marzo ospiterà il Summit IPAF 2013
mostrando, questa volta, la
sua anima più professionale e
legata al mondo del business.
Il settore delle piattaforme
aeree varca così per la prima volta i confini europei, scegliendo gli States come sede
del tradizionale Summit annuale. Una scelta sicuramente non casuale, se si considera
che gli Stati Uniti per vocazione e tradizione
vengono considerati la patria dell’industria
dei mezzi mobili per l’accesso aereo e che il
mercato americano mostra attualmente un
trend più positivo rispetto a quello europeo.
Il programma degli interventi si preannuncia
ricco di spunti interessanti. Aprirà il tavolo dei
12
4
relatori Ron DeFeo, presidente e
CEO della Terex Corporation, che
prenderà in esame le responsabilità
dei produttori e dell’industria nel
fornire supporto alle piattaforme
aeree attraverso il ciclo di vita delle
macchine. Michael Kneeland, presidente e CEO della United Rentals,
che era già intervenuto in occasione del Summit 2009 di Dublino
indicando alle società di noleggio
valide strategie per combattere la
crisi, riprenderà questo tema, alla
luce del consolidamento e dei passi
operati nel frattempo dalla società.
Le relazioni si terranno in inglese,
con traduzione simultanea in spagnolo e portoghese. L’ingresso è
gratuito, previa registrazione.
Un premio
all’ eccellenza
del settore
Al termine del Summit IPAF, alla
sera, seguirà la premiazione del tradizionale concorso “International Award for Powered
Access” (IAPAs), organizzato dalla rivista Access
International e da IPAF, che
da anni promuove e celebra
l’eccellenza, l’innovazione e
la best practice dell’industria dei
mezzi mobili per l’accesso aereo.
Verranno premiate svariate tipologie di categorie: dai prodotti ai
progetti, alle società di noleggio,
ai servizi post-vendita. I finalisti e
i vincitori sono selezionati da una
giuria di esperti indipendenti di alto
livello. Ulteriori informazioni sul
Summit e sugli IAPA all’indirizzo:
www.iapa-summit.info n
Gestire e utilizzare una
piattaforma aerea
IPAF sta predisponendo il corso “PLE per Manager”
P
remessa la necessità di
idoneità fisica dei partecipanti (massimo 10), il corso si prefigge lo scopo di istruire
un supervisore/manager su cosa è
necessario preparare per diversi
tipi di piattaforme di lavoro mobili
elevabili (PLE) e coordinarle in sicurezza nell’ambito della loro attività.
Al termine del corso il candidato
sarà:
• a conoscenza delle leggi attuali e
delle diverse tipologie e classificazioni di PLE;
in
• grado di comprendere l’importanza di una corretta selezione
della macchina;
capace
di selezionare il corretto
•
DPI per l’operatore;
• più competente e consapevole
sull’utilizzo e sul controllo in
sicurezza delle PLE;
capace
di riconoscere usi impro•
pri o non corretti delle PLE;
• in grado di gestire la pianificazione operativa e la manutenzione.
Per accedere al programma, il candidato deve conoscere:
• i requisiti per i controlli pre-utilizzo e la manutenzione giornaliera da eseguire prima di iniziare il
lavoro;
i
• regolamenti relativi all’uso delle
PLE;
• le procedure corrette di emergenza, capacità e limiti per l’esercizio sicuro.
• la selezione corretta delle PLE;
• la selezione corretta di dispositivi dei DPI
anticaduta.
Il programma del seminario (che si svolge in
una giornata) comprende anche l’approfondimento delle normative standard di costruzione e utilizzo, le condizioni e i termini di
noleggio di tutte le PLE, le loro differenti
classificazioni e l’analisi delle parti strutturali
per una idonea selezione. Naturalmente, il
programma tocca anche contenuti generali
della formazione specifica IPAF, come quella
dedicata all’operatore, il corso PAL+, informazioni sulla PAL Card, le barriere linguistiche o
culturali, la formazione aggiuntiva, la familiarizzazione, esempi di comandi di mobile verticale
e mobile a braccio ed esempi di valvole per
la discesa di emergenza e tutte le tipologie
di controllo: prima dell’avvio, altre funzioni di
controllo e di sicurezza, ispezione alla ricerca
di difetti.
n
13
Il sollevamento
aereo rallenta, ma
non si ferma
Alcune riflessioni sul mercato
attuale e futuro
M
olti speravano nel 2012 come anno
di inversione del trend negativo che
dura da quasi un lustro. Purtroppo,
la crescita forte e costante che alcuni Paesi avevano mostrato si è andata attenuando,
anche se le previsioni prevedono sempre uno
sviluppo generale per i prossimi due anni. Il
mercato europeo del noleggio di mezzi di
accesso aereo, nei principali 10 paesi, è stato
di circa 2,3 miliardi di Euro nel 2011, con in
testa la Germania, oggi l’area con il maggior
valore espresso, seguita da Francia e Regno
Unito. Per quanto riguarda l’Italia IPAF Italia
ha collaborato a una specifica indagine sui dati
2010/2111 effettuata da Rental Blog in collaborazione con Trade Lab (sempre disponibile
per chi ne faccia richiesta), che fotografava
una situazione di buona tenuta alla fine del
2011, anche se nel corso del 2012 molti mezzi delle flotte sono stati immessi nel canale
dell’usato. La situazione attuale del noleggio
e del settore del sollevamento aereo mostra
doppie velocità: il Brasile dovrebbe crescere
del 20% annuo almeno fino al 2014. La Cina ha
affievolito il suo trend, anche per la presenza
di un elevato numero di costruttori locali e di
normative approssimative. Nell’area europea,
il Paese con maggiore potenziale di crescita
sembra essere la Turchia (a Istanbul si terrà
Europlatform 2013), seguita dai Paesi dell’ex
14
4
URSS. Per restare bene sul mercato, però, i costruttori dovranno
saper innovare, costruire macchine
con acciai speciali, mezzi in grado
di raggiungere altezze elevate e
sbracci notevoli, macchine molto
piccole ed economiche, semplificate nell’uso e nella meccanica,
piattaforme in grado di di attrarre nuovi target. Inoltre, dovranno
aver costruito una rete mondiale
commerciale flessibile ed efficace.
I noleggiatori di tutto il globo hanno davanti una sola strada: quella
di elevare la professionalità del
complesso di tutta la gestione, da
quella del cliente a quella del flusso
organizzativo, dalla manutenzione
dei mezzi alla formazione. In futuro, infatti, il mercato non sarà più
conteso dalla lotta sui canoni, ma
dalla capacità di generare soluzioni
di elevato valore aggiunto. n
denti mortali legati all’uso di piattaforme di
lavoro mobili elevabili (PLE).
Sorprende notare che la causa di intrappolamento risulta avere una casistica decisamente inferiore rispetto ad altre.
Nell’ordine, infatti, tra le cause più frequenti
compaiono: folgorazione (4 casi), ribaltamento (4), cause meccaniche (4), caduta dalla
piattaforma (4) e intrappolamento (1).
Prendendo in esame la tipologia di macchine utilizzate, constatiamo che sette incidenti
hanno interessato unità montate su veicoli
(1b), sei si sono verificati su piattaforme a
braccio (3b) e tre su piattaforme a pantografo (3a). Il tipo di macchina di uno degli
incidenti non è noto.
Per quanto riguarda l’ubicazione geografica degli incidenti, undici sono avvenuti negli
USA, due nel Regno Unito e i restanti quattro rispettivamente in Australia, Paesi Bassi,
Singapore e Spagna.
Nel presentare queste informazioni, il
responsabile tecnico
IPAF Chris Wraith
ha sottolineato che
si tratta di risultati
preliminari e ha incoraggiato produttori,
società di noleggio,
imprese di costruzione e utilizzatori a
segnalare tutti gli incidenti mortali e gravi
legati all’utilizzo di PLE avvenuti in tutto il
mondo, a loro noti.
Più di 30 aziende associate ad IPAF hanno firmato una dichiarazione volontaria di
impegno per segnalare tutti gli incidenti legati
all’utilizzo di PLE di cui siano a conoscenza. I
dati vengono naturalmente trattati in modo
confidenziale. Per segnalare un incidente:
ipaf.org/accident. n
Incidenti in
quota: a che
punto siamo?
Una prima ricognizione dei dati
del primo semestre 2012
A
d un anno dal lancio della
prima e unica Banca Dati
IPAF sugli incidenti, l’associazione trae le prime conclusioni
confrontando i dati relativi alle utili
e proficue segnalazioni pervenute
da tutto il mondo.
Nella prima metà del 2012 si sono
verificati in tutto il mondo 17 inci-
15
L’Autorità mondiale dell’accesso aereo mobile
Se utilizzi una di queste,
ti serve una di queste.
I centri di formazione autorizzati IPAF ogni
anno formano più di 100.000 operatori
sull’uso sicuro ed efficace di piattaforme
di lavoro elevabili.
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industrie di tutto il mondo come prova
che i vostri operatori sono stati formati ai
massimi standard di sicurezza e soddisfano
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dal TÜV come rispondente alla
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