pittore olandese

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pittore olandese
GALLERIA
LORENZELLI
BERGAMO - PIAZZETTA S. MARCO, 2 - TELEFONO 549.852
NATURE MORTE
di M A E S T R I I T A L I A N I e S T R A N I E R I
N O V E M B R E - DICEMBRE 1964
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CARAVAGGIO
La Galleria Lorenzelli, in piena sintonia con avvenimenti che
proprio durante questo periodo, si svolgono su piano nazionale e
internazionale, richiamando l'attenzione e l'interesse di amatori e
collezionisti d'arte, esprime con la presente Mostra le convinzioni
precedentemente formulate, circa la validità e la crescente attualità
della « natura morta ». Fra i generi, diciamo così, sopravvissuti,
si dimostra ancor oggi il più inserito nel tempo, per la sua carica
vitale, trascendente la pura razionalità e indifferente al 're delle
stagioni, come alla mutevolezza dell'ambiente e della moda. Tali
caratteri, in sostanza, indisgiungibili dalla pittura di « natura
morta », di qualsivoglia epoca, remota o recente, si riscontrano di
poco ridimensionati, nelle più avanzate correnti dell'arte contemporanea. Si può anzi affermare che quest'ultima si giustifichi in
funzione della prima, anche in senso decorativo, e che dalla prima
si giunga alla nostra, evitando quel procedere a salti sconosciuto
storicamente, e in realtà non mai praticato dalla storia. Altre e
diverse spiegazioni si potrebbero dare, riguardo al concomitante
interesse suscitato dalle tendenze affini delle esperienze passate
e delle presenti ; ma forse assai meno logiche e spontanee, perchè
si invocherebbero le teorie dell'oggettivismo e delle parvenze sensoriali, sconfinanti in divagazioni filosofiche interminabili e poco attinenti. Il panorama offerto dalla presente Mostra è specialmente
comprensivo dell'aureo periodo della « natura morta » ; che la Galleria Lorenzelli ha ricavato da meditate selezioni.
La Galloria, ... **enzelli
PIETRO l'AOLINI - Lucca 1605-1681.
Scuola italiana.
All'età di quattordici anni apprese i primi elementi
nella bottega romana di Angelo Caroselli rimanendovi
fino al 1630; parte dei tre anni successivi li trascorse
a Venezia, per poi far ritomo a Lucca aprendovi una
Accademia di pittura che resse fino alla sua morte.
Tra i suoi allievi citiamo il lucchese Simone del
Tintore.
Al presente la professoressa Mina Gregori, la dottoressa Andreina Griseri e Anna Ottani stanno interessandosi dell'attività cronologica per definire la personalità di questo pittore.
Tela cm. 100 x 133.
PIETER CLAESZ — Burgsteinfurt in Westfalia 1590 - Haarlem
1661.
Scuola olandese.
A questo grande maestro della natura morta olandese
che lavorò con Willem Claesz Heda ai primi del XVII
secolo si interessò nel 1945 il prof. Nicolas Vroom,
autore di un volume particolarmente dedicato alla
ricerca biografica ed allo sviluppo pittorico dell'artista.
Tavola cm. 33 x 45.
Tav. 2
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JACQUES VAN ES — Anversa 1596-1666.
Scuola fiamminga.
Pittore della prima metà del XVII secolo citato nel
1616 come « maestro » nei registri della Corporazione
di Anversa, più tardi ed esattamente nel 1646 lo ritroviamo iscritto nella « Gilde » di S. Luca, col soprannome di Jacob Fossen van Essen, o Jacob Fobsen.
Maestro di Jacques Gillis nel 1621 e di Jean van Thienen nel 1623; inoltre collaborò con Jacques Jordaens.
Interessante segnalare che nell'inventario di Rubens
(fatto alla sua morte) sono citate due opere firmate
di J. V. Es dal quale le avrebbe direttamente acquistate.
Tavola cm. 100 * 65.
Tav. 3
FEDE GALIZIA — 1578-1630.
Scuola italiana.
« Figlia del virtuoso pregiato Nunzio », un miniatore
nato a Trento ma operoso a Milano. Particolarmente
riconosciuta come ritrattista all'età di soli dodici anni,
così riferisce nel 1590 il Lomazzo, riconfermato poi dal
dotto gesuita Paolo Moriggia nell'opera su la « Nobiltà
di Milano», pubblicata nel 1595, e cinque anni dopo
10 riscontriamo nel componimento arcadico a lei dedicato dall'accademico olimpico Mutio Manfredi.
11 Malvasia la cita nella vita di « Baldassar Galamino » assieme a Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana.
Nel momento più remoto della natura morta seicentesca Fede Galizia, per la sua squisita sensibilità e
notevole carica suggestiva, deve essere considerata
fra i più importanti pittori di tale genere.
Tavola cm. 36
47.
•
Tav. 4
GILLIS DE BERCH — Delft 1600-1669.
Scuola olandese.
Di questo rarissimo pittore olandese si sa che il 15
novembre 1624 entra a far parte della « Gilde » di
Delft dipingendo in prevalenza nature morte. Il Benezit ci segnala inoltre la presenza di tre dipinti, due
dei quali firmati e datati 1646 e 1665, nell'Hotel de
Ville de Maassluis ; un'altra opera la troviamo illustrata nel volume dedicato ai maestri olandesi dal
prof. Walther Bernt.
Tavola cm. 41 x 49 (firmata e datata 1630).
Tav. 5
F
ABRAHAM BRUEGHKI, — Anversa 1631 - Napoli 1697.
Scuola fiamminga.
Figlio di Jean Brueghel II ; all'età di diciotto anni
viene in Italia e nel 1649 nell'inventario della galleria
del principe Antonio Ruffo nel palazzo di Reggio
Campo lo troviamo menzionato come autore di otto
nature morte eseguite dall'artista durante un breve
soggiorno a Messina.
Nel 1670 è membro dell'Accademia di S. Luca a Roma
e nel 1671 ritorna a Napoli per rimanervi oltre il 1690.
Questo artista ha lavorato molto in Italia ; ma proprio per lo stile che ha conservato è da ritenersi
maestro fiammingo.
Tela cm. 130 x 93.
Tav. 6
GEORGES VAN SON — Anversa 1623-1667. Scuola
fiamminga.
Nel 1643 fa parte della corporazione degli artisti di
Anversa come « maestro » ed allora chiamato con il
soprannome fiammingo di Joris « Georges ».
Dopo lungo tempo vincoli di amicizia lo legano alla
famiglia dei Ghillemans e dal 1652 al 1665 è maestro
nella formazione dei seguenti « allora giovani artisti » :
Abraham Herderwyn - Corneille van Huynen - Frangois van Everbroeck - Norbert Montalie e Jean-Paol
Ghillemans il giovane.
Tavola cm. 26 x 35.
JUAN DE VANDEK HAIY1EN Y LEON
Madrid 1596-1632?
Scuola spagnola.
Figlio del belga J a n Vander; pittore al servizio del
re di Spagna, ebbe come primo maestro il padre
anch'egli dedito alla natura morta.
Pochi anni di attività pittorica sono valsi a renderlo
assai noto nell'ambiente artistico europeo del XVII secolo, come lo dimostrano le date dei suoi dipinti firmati, compresi dal 1621 al 1627, epoca del massimo
splendore.
Tela cm. 44 x 58
Tav. 8
EVARISTO BASCHKNIS — Bergamo 1607-1677. Scuola italiana
Già nel 1912 il Biancale, in un meticoloso studio sul
« Dipintore degli antichi liuti italiani » esaltava le
capacità pittoriche di Evaristo Baschenis, e non a
torto, perchè da allora la critica italiana e straniera
si interessò di questo straordinario pittore definendolo
uno dei più grandi maestri di nature morte del XVII
secolo.
Tela cm. 74 x 100
Tav. 9
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FLORIS VAN SCHOOTEN — Haarlem 1590-1655. Scuola olandese.
Questo importante maestro della natura morta olandese, iscritto alla « Gilde » di S. Luca nel 1639, sembra
abbia dipinto il quadro qui riprodotto ai primi del
XVII secolo, cioè nel periodo che coincide con la presenza ad Haarlem di Franz Hals.
Altre opere di Van Schooten sono rappresentate nei
più importanti musei dei Paesi Bassi.
Tela cm. 78 x 103 (firmata).
BARTOLOMEO BETTERA — Bergamo 1639-1688? Scuola italiana.
Alcuni dipinti attribuiti a E. Baschenis vengono per
la prima volta, ed esattamente nel 1866, restituiti al
Bettera grazie al dono del conte Secco Suardo fatto
all'Accademia Carrara di Bergamo di due nature
morte firmate per esteso « Bartolomeo Bettera ». Più
tardi veniva identificato per lo stesso pittore che
monogrammava con le lettere B. B. divise da una
crocetta. Ciro Caversazzi rintracciò nell'archivio parrocchiale di S. Alessandro in Bergamo la data di
nascita di Bartolomeo Bettera, pittore che il Biancale
non riteneva bergamasco.
Si sa inoltre che dieci anni dopo la morte di Evaristo
Baschenis, cioè nel 1687, si trasferiva a Milano per
morirvi verso la fine del secolo.
Tela cm. 65 x 93
Tav. 11
CORNELIA DE HEEM — Leyde 1631 - Anversa 1695.
Scuola olandese
Appartiene al gruppo dei grandi maestri della natura
morta olandese della seconda metà del Seicento.
Operò nel 1660 ad Anversa trasferendosi poi all'Haye
nel 1678- Suoi dipinti si trovano nei più importanti
musei e collezioni private.
Quello qui illustrato appare particolarmente affascinante in senso plastico e di profonda sapienza compositiva.
Tela cm. 51 x 65.
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7
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Tav. 12
MICHIEL SIMONS — Utrecht? - Utrecht 1673. Scuola olandese.
Poco si sa di questo pittore olandese, autore di nature
morte nella cerchia dei De Heem. Le ricerche effettuate dalla critica in questi ultimi decenni, hanno portato al ritrovamento di alcuni dipinti firmati esistenti
nei musei di Amsterdam, Utrecht e in collezioni private americane.
Tela cm. 76 x 102
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Tav. 13
ALEXANDER ADRIAENSSEN
Anversa 1587 - in. 1661
Scuola fiamminga.
Giovanissimo nel 1579 lavora nello studio di Arthur
van Der Laeck divenendo nel 1610 « maestro » ad
Anversa.
Numerosi sono i dipinti conosciuti di questo pittore
fiammingo che si trovano in collezioni private e musei.
Tavola cm. 25 * 35.
LOUIS MELENDEZ — Napoli 1716 - Madrid 1780. Scuola spagnola.
La scheda brevemente estesa in « Thieme-Becker » da
Allende Salazar nel 1930 dice: « Louis Melendez figlio
di un miniaturista francese venuto in Italia ai primi
del XVIII secolo ».
Il suo primo incontro con la pittura avviene a Madrid
nello studio di Van Loo ; mentre la formazione pittorica matura nell'ambiente romano e napoletano. Egli
diviene pittore di corte di Carlo VII e, come afferma
il De Logu, possibile allievo di Mariano Nani anch'egli
devoto discepolo di quella grande famiglia di « genetisti napoletani ».
Grazie a recenti studi condotti da Sterling, U. ProtaGiurleo, Cavestany, R. Causa, G. De Logu, oggi possiamo più ampiamente conoscere gli sviluppi pittorici
di questo maestro della natura morta.
La validità di questo grande artista è confermata dalle
opere conosciute esistenti nei musei e gallerie europee.
Tela cm. 43 x 62
PIETER DE Pl'TER — Haye 1600 - Beverwyck 1659.
Scuola olandese.
Poco si sa di questo pittore di nature morte nativo
a l'Aja nel periodo più importante della pittura olandese del XVII secolo.
Il dipinto qui esposto proviene da una collezione danese e pubblicato da Poul Gammelbo nella sua
opera edita nel 1960 a pag. 62 col n. 70.
Tela cm. 40 x 35.
Tav. 16
JACOB BOGDANI - Ungheria? - Inghilterra 1724. Scuola inglese.
Stabilito in Inghilterra al tempo della Regina Anna,
si impose rapidamente con la sua pittura « ed in
particolar modo » con nature morte di fiori e di frutta.
Alcune di esse si trovano attualmente ad Hampton
Court, grazie all'interessamento della Regina Mary II.
Tra i musei d'Europa quello di Budapest ne conserva
uno stupendo gruppo.
Tela cm. 47
54.
Tav. 17
FRANCESCO GIALDISI — Parma 1650 - Cremona 1720.
Scuola italiana.
Pittore raro di nature morte e fiori.
Tela cm. 98 x 128.
Tav. 18
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JEAN BAPTISTE TYSSENS — Anversa XVII secolo.
Scuola fiamminga.
Scarse sono le notizie biografiche di questo rarissimo
pittore della natura morta fiamminga nato ad Anversa verso la metà del XVII secolo e iscritto nel registro della Corporazione degli Artisti della stessa città
nel 1689. La critica precedente attribuiva alcuni suoi
dipinti a F. Snyders. Vedasi il dipinto qui esposto :
in seguito ad una attenta pulitura è affiorata la firma
per esteso di Tyssens.
Si ricordano di lui quello a Breme, Kunsthalle, con
il numero di catalogo 123, quello nei musei Royal des
Beaux-Arts di Bruxelles con il numero 433 e un altro
ancora a Parigi nel museo del Louvre.
Tela cm. 74 x 115 (firmata)
Tav. 19
CARLO MACINI
Fano 1720-1806.
Scuola italiana.
Spetta al prof. R. Longhi l'aver scoperto in una collezione romana un dipinto firmato su un cartiglio « A
Monsieur, Monsieur Magini pittore a Fano» (cfr.
«Paragone» n. 49 del 1953), mentre altri particolari
venivano in luce grazie ad un felice ritrovamento del
prof. Zauli-Naldi.
Il valore delle indagini non dipendeva solo da ritrovamenti di qualche documento anagrafico o dalla
scoperta di una o più firme, ma dalla restituzione di
tutto un gruppo di opere all'esatta paternità, risolvendosi l'enigma assai complicato per le diverse attribuzioni che lo facevano ora pittore spagnolo del XVII
secolo ora italiano del XVIII secolo.
Ulteriori studi effettuati dal prof. G. De Logu e riportati nel n. 720 di « Emporium » del 1954 rimangono
determinanti per la conoscenza e lo sviluppo di questo importante artista.
Altri critici hanno ampiamente partecipato alle indagini ( L. Servolini, G. Isarlo, M. Valsecchi, G. Rai¬
mondi, ecc.).
Tavola cm. 30 x 39
FRANCESCO FIERAVINO — Malta? 16.... - Roma 16....
Scuola italiana.
A causa del soprannome si suppone sia nato a Malta
ma per carenza di dati biografici non è possibile ricostruirne cronologicamente l'evoluzione artistica. Lo si
presume attivo a Roma dal 1650 al 1680.
La composizione dei suoi dipinti eccessivamente barocca, assai diffusa nella natura morta dell'Italia centrale, e l'eccezionale virtuosità tecnica gli hanno reso
notevole successo anche nell'ambiente francese del
XVII secolo.
Tela cm. 63 x 105,
E L E N C O D E L L E O H E UE
Tavola n.
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Pietro Paolini
Pieter Claesz
Jacques Van Es
Fede Galizia
Gillis De Berch
Abraham Brueghel
Georges Van Son
Juan De Vander Hamen y Leon
Evaristo Baschenis
Floris Van Schooten
Bartolomeo Bettera
Cornelius De Heem
Michiel Simons
Alexander Adriaenssen
Louis Melendez
Pieter De Puter
Jacob Bogdani
Francesco Gialdisi
Jean Baptiste Tyssens
Carlo Magini
Francesco Fieravino
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