Elezione del consiglio

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Elezione del consiglio
Elezione del consiglio
Preghiera dello spirito Santo
(oppure un canto di invocazione)
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.
Amen.
Presidente: La norma di vita dei giovani francescani è il Vangelo: in ogni sua parola, come in
ogni uomo, essi sanno di incontrare Gesù Cristo; per questo si impegnano assiduamente a
“passare dal Vangelo alla Vita e dalla Vita al Vangelo” (NV art.3).
Dalla prima lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi (12, 31. 13, 1-13)
Fratelli, aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte.
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un
bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la
pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non
avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non
manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine.
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra
conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto,
quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da
bambino, ragionavo da bambino.
Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in uno
specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia.
Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono
conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di
tutte più grande è la carità.
Dalle ammonizioni di San Francesco
XVII. L’UMILE SERVO DI DIO
Beato quel servo che non si inorgoglisce del bene che il Signore dice e opera per mezzo di lui,
più di quello che dice e opera per mezzo di altri. Pecca l’uomo che vuol ricevere dal suo
prossimo più di quanto non voglia dare di sé al Signore Dio.
XX. IL BUONO E UMILE RELIGIOSO
Beato il servo, che non si ritiene migliore, quando è onorato e esaltato dagli uomini, di quando
è ritenuto vile e semplice e disprezzato, poiché l’uomo quanto vale davanti a Dio, tanto vale e
non più. Guai a quel religioso, che è posto dagli altri in lato e per sua volontà non vuol
discendere. E beato quel servo, che non si pone in alto di sua volontà e sempre desidera
mettersi sotto i piedi degli altri.
Rituale delle elezioni
Presidente:
Onnipotente, Santissimo, Altissimo, Sommo Dio,
Padre Santo e giusto, Signore re del cielo e della terra,
ti rendiamo grazie per te stesso, perché per la tua santa volontà
e per il tuo unico Figlio con lo Spirito Santo
hai creato tutte le cose spirituali e corporali,
e noi, fatti a tua immagine, hai posto nel Paradiso.
Confidiamo in te e chiediamo la tua luce
per eleggere coloro che possano dirigere la nostra fraternità.
Aiutaci, perché scegliamo quelli che con il loro esempio,
le loro virtù e prudenti decisioni guidino la nostra fraternità
in modo che nella comunità viva il Vangelo di Gesù Cristo
nello spirito di San Francesco.
Te lo chiediamo per il nostro Signore Gesù Cristo.
Tutti: Amen.
Elezioni secondo le norme
Terminato il tutto il sacerdote imponendo le mani prega:
Celebrante: Il Dio della speranza vi ricolmi di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate
nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.
Tutti: Sia lodato Dio nei secoli!
Presidente: Preghiamo per coloro che sono stati eletti perché, mediante il loro servizio e la loro
animazione, tutti possiamo vivere più profondamente la nostra fede, con maggiore fortezza
rendere testimonianza di Cristo e impegnarci per la realizzazione del Regno di Dio.
Tutti: Padre benignissimo, concedi a noi tutti che, per lo zelo di questi fratelli che sono stati
chiamati al servizio della nostra fraternità, possiamo meglio conoscere Te, comunicare a tutti la
conoscenza di Te e vivere più intensamente la forma di vita evangelica che tu stesso hai ispirato
a San Francesco d’Assisi.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Si conclude con la preghiera della Gioventù Francescana:
O dolce Signore Gesù,
che se la luce e la gioia della nostra vita.
Donaci, ti preghiamo, lo Spirito di povertà
che ci sottragga alle cose vane del mondo;
lo spirito di umiltà e di semplicità che ci liberi
dalla schiavitù di noi stessi,
il senso e la comprensione generosa della Croce
che ci faccia amare soltanto Te,
e tutto il resto uomini e cose, in Te e per Te.
Soprattutto, o Signore, concedici di poter,
nella purezza dell’anima e del corpo,
seminare la gioia ovunque possiamo;
lottare per il bene difficile contro il male facile;
aiutare i nostri fratelli nei quali Tu sei presente;
compiere ogni giorno un po’ di bene
e avvicinarci così sempre di più a Te.
Guarda alle nostre anime aperte ai grandi orizzonti;
ai nostri cuori pronti a donarsi
ad ogni richiamo di bene;
dacci la gioia di essere gli araldi del tuo pacifico regno.
Noi te ne supplichiamo, o Signore,
per la Madre tua e nostra, la Vergine Immacolata,
per il dolcissimo Padre serafico che abbiamo scelto
a guida del nostro cammino. Amen.