A seguito della richiesta di dimissioni dei vertici FIPM da parte dell

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A seguito della richiesta di dimissioni dei vertici FIPM da parte dell
A seguito della richiesta di dimissioni dei vertici FIPM da parte dell’Associazione Italiana Pentatleti si è avuto un
vivace dibattito su Facebook, nel quale si sono succeduti numerosi interventi che hanno dato luogo ad uno
scambio ampio ed articolato di idee in merito e che pubblichiamo al seguente link:
Fabrizio Bittner Beh non c'
è bisogno di chieder le dimissioni Sig. Giancamilli i vertici federali di per se son già
cessati, chissà perché la sua acrimonia le fa usare modalità e termini impropri. Per il resto sono ancora convinto
che in democrazia non serva interdire quello che lei considera l'
avversario, se non per gravi fatti e a seguito di
denunce che non mi paiono nel caso di specie. Faccia la sua battaglia democratica si proponga e/o proponga un
presidente ed un programma per "rivitalizzare" il Pentathlon italiano e magari troverà seguito. Le sue modalità
anche discorsive e di accusa mi sembrano perfettamente in linea con quelle che lei stesso critica al Presidente
Felicita ed al CT Quattrini, per cui se si pone così che differenza vi sarebbe tra lei e noi (dico noi in quanto CF).
Non chieda la sparizione dal campo dell'
avversario è troppo semplice, proponga lei qualcosa di meglio e magari
troverà consenso, mi parrebbe un atteggiamento piu corretto e costruttivo, saluti. 14 agosto alle ore 16.35
Nunzio Lanotte piu'che concentrarsi su battaglie quattrini si'quattrini no, mi piacerebbe sentire dalle persone
coinvolte o anche dagli osservatori abbastanza esperti tipo noi un'
analisi della spedizione olimpica. perche'e'vero
che un po'di delusione c'
e'
. specialmente i ragazzi non sono andati bene come era lecito attendersi. sbandierare
come un successo il nono posto di un atleta come de luca che un mese fa ha stravinto gli europei (che come ben
sapete nel pentathlon valgono quasi come un mondiale) non mi sembra un atteggiamento serio. come ricorderete,
ho difeso le scelte del CT, quindi non penso mi si possa accusare di pregiudizi. 14 agosto alle ore 16.51 ·
accordo Nunzio, le aspettative erano altre inutile negarlo, ma erano altre anche quelle
Fabrizio Bittner Sono d'
della Pellegrini nel nuoto, Per esempio, poi non sempre le cose vanno nel verso giusto. A questo punto l'
analisi
seria di cosa sia successo compete farla a CT e informare il Presidente e il CF federale, per poi eventualmente
fare dichiarazioni a mente fredda piu sensate e complete, non so se qualcuno a sbandierato questo risultato come
un successo, in ogni caso non mi pare proprio tale 14 agosto alle ore 16.58 · Mi piace
Nunzio Lanotte devo dire che a me anche la spiegazione delle troppe gare convince fino ad un certo punto. la
Asaduskaite, per dirne una, le ha fatte tutte ed e'andata perfino in cina per la finale world cup, ma ha stravinto.
anche Lesun, Moisseev, Marosi, hanno fatto tutti le stesse gare dei nostri. a me e'parso che gia'dalle prime
stoccate del torneo di scherma i nostri fossero fuori gara, il resto e'venuto un po'di conseguenza. di certo
benedetti e'stato eccezionale in ungheria, bravo a roma, mediocre agli europei e negativo a londra. una stagione
in discesa, bisogna capire perche'
. 14 agosto alle ore 17.10 · Mi piace
Nunzio Lanotte la pellegrini era alla terza olimpiade, ed era pompata dai media che non capiscono una mazza.
chi segue il nuoto con attenzione sapeva che i tempi erano molto meno buoni di quelli delle avversarie
quest'
anno. invece nicola e riccardo sembravano in forma splendida anche a tutti noi. 14 agosto alle ore
17.18 · Mi piace
analisi corretta, per i dati a disposizione, c'
è poi da considerare che in campo
Fabrizio Bittner Mi sembra un'
vanno sempre gli atleti e che se vero che quando le cose vanno bene tutti son pronti a saltare sul carro del
vincitore, anche nei momenti out è necessario fare le giuste analisi e un'
autocritica costruttiva. Mi pare se ci sono
responsabilità che vadano analizzate correttamente, dicevo in campo vanno sempre gli atleti che sono esseri
umani e quindi soggetti anche sotto l'
aspetto psicologico ed emozionale alla pressione che un Olimpiade può
dare; non stiamo parlando di macchine le chi reazioni sono meccaniche, quindi vi è molto da capire e da
approfondire, prima di esprimere un qualsivoglia giudizio e creare climi da caccia alle streghe, credo non serva a
nessuno. 14 agosto alle ore 17.21 · Mi piace
atleta che solo un anno fa ai mondiali ha vinto 200 e 400 stile;
Fabrizio Bittner Comunque stiamo parlando di un'
non son passati secoli, con tempi ben diversi da quelli di quest'
anno, anche li la macchina si è inceppata, non
parlo di oro e può darsi come lei dice che i tempi fossero altri, ma proprio senza medaglie credo nessuno,
nemmeno lo staff, se lo aspettasse; i media tendo a considerarli per quello che sono sia nel discorso previsionale
sia nell'
analisi tecnica e quindi nell'
esprimere un giudizio critico finale. 14 agosto alle ore 17.28 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Estratto dalla news del sito ufficiale FIPM.it: "Al termine della gara migliore degli azzurri
è risultato Riccardo De Luca, che all’esordio olimpico ha chiuso al 9° posto con 5720 punti. Si tratta del miglior
piazzamento olimpico di un italiano, in campo maschile, dai Giochi olimpici di Atlanta 1996, quando Cesare
Toraldo chiuse all’8° posto. Un risultato di prestigio per il 26enne atleta romano dei Carabinieri che il 7 luglio
scorso si era laureato campione d’Europa." 14 agosto alle ore 18.16 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Caro sig. Bittner evidentemente lei non aveva letto quello che sopra ho riportato dal sito
Ufficiale della FIPM e lo stesso titolo è uscito sulla gazzetta dello sport e sul il Punto.it. Come vede i titoli
trionfalistici ci sono stati. 18 agosto alle ore 2.34 · Modificato · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Comunque mi piacerebbe sentire anche il parere di altri consiglieri Federali che ci seguono
su facebook, e sinceramente le do atto che lei è l'
unico che ha il coraggio di ripondere su facebook, questo le fa
onore. poi le risponderò anche riguardo quella che lei definisce "acrimonia" per il momento aspetto che altri
intervengano altrimenti sembra sempre che è una mia questione personale e le garantisco che questa è una
questione tutt'
altro che personale Lei ben sa che fondai ASSIPENTA in tempi non sospetti e con il solo obiettivo
di difendere gli interessi degli atleti tutti da un sistema che gli aveva tarpato le ali. 14 agosto alle ore 18.31 · Mi
piace · 1
Sara Pucciatti Titoli che però sarebbero potuti essere davvero trionfalistici se qualcosa, in tutti questi anni che
gli atleti chiedono un po'di sostegno (N.B.: non intendo solo l'
aspetto economico, ma anche quello morale e
medico xche più volte mi arrivarono alle orecchie voci di come gli atleti siano trattati come pupazzetti, come
l'
ultima ruota del carro), fosse arrivato.
Poi, è ovvio, magari le cose non sarebbero cambiate neanche se quella lettera protocollata fosse stata avallata dai
vertici FIPM, magari i risultati sarebbero rimasti gli stessi...chi può dirlo!! L'
unica cosa che potrei quasi
sicuramente affermare è che ci sarebbe stata un po'più di tranquillità tra gli atleti,essendosi sentiti più partecipi
nelle decisioni riguardo chi dovrebbe indirizzarli ad un preparazione finalizzata al raggiungimento dei più
importanti obbiettivi in piena forma.
Scusate l'
intromissione. 14 agosto alle ore 18.41 tramite cellulare · Non mi piace più · 2
Francesco de Santis se posso volevo dire qualcosa anche io da genitore e tifoso al sig Bittner non ho il piacere di
conoscerla anche se da 20 anni seguo il PM mi permetta questa domanda mi sa dire quali criteri di meritocrazia
hanno stabilito la divisione del + bel gruppo degli ultimi 20 anni? e con quali criteri le convocazioni Olimpiche?
14 agosto alle ore 18.41 · Non mi piace più · 2
Francesco Giancamilli L’astio che detta le parole di mio padre come lei ha rimarcato sig. Bittner credo possa
essere in grado di spiegargliele io, senza troppo tedio. Credo che noi tutti abbiamo provato l’esperienza di
avvisare qualche persona di qualcosa che stava per accaderle se avesse agito in una certa maniera. Chi non ha mai
avvisato un bambino dall’equilibrio precario di non correre forte, altrimenti sarebbe caduto con il rischio di una
brutta ferita? Questo è ciò che è successo. Sono anni che mio padre dice che c’è qualcosa che non va, e
soprattutto è di 2 anni fa la richiesta degli atleti, me compreso, in cui chiedevamo un cambio di rotta da parte
della Federazione nella gestione di noi atleti.
Cos’è successo però poi? Che il bambino (la Federazione) ha continuato a correre nonostante questi avvisi, più e
più volte, e alla fine è caduto e si è fatto male (vedasi Olimpiadi). E’ normale che il genitore si arrabbi e si
intristisca nell’assistere ad una scena simile.
Questo è il motivo per cui proprio adesso c’è questa rabbia sig. Bittner, perché ciò che è successo era già chiaro
da anni, e palese da mesi, e perché persone come mio padre e alcuni atleti lo avevano già visto e avevano cercato
di avvisare e lanciare appelli già da tempo. 14 agosto alle ore 18.44 · Mi piace
Nunzio Lanotte a me sembra che la tesi di pierluigi sia articolata su due punti: 1) i ragazzi non sono andati bene
perche'hanno fatto troppe gare 2) hanno fatto troppe gare perche'il CT Quattrini e'un minchione. Sarebbe bello
se fosse cosi'
: si caccia il CT e si vince. ma credo che le cose siano un po'piu'complesse. Il pentathlon italiano ha
perso l'
abitudine alla vittoria ed ai grandi risultati purtroppo. Io ho vissuto da atleta il decennio 1982-1991 in cui
l'
italia ha vinto olimpiadi, 3 mondiali individuali etc. All'
epoca il movimento era talmente forte che dietro masala
c'
era massullo, e dietro massullo tiberti e dietro loro gente come bomprezzi, toraldo etc. 14 agosto alle ore
19.00 · Mi piace
Nunzio Lanotte ma oggi dove sono ad esempio i nuovi allenatori di pentathlon di 30-35 anni che dovrebbero
rimpiazzare la generazione presente? abbiamo talmente inaridito il campo, sia tra gli atleti che tra le societa'
, che
manca la linfa. Abbiamo 4 atleti d'
eccezione e dietro molto poco. Io credo davvero che si debba ripartire dai
giovani e dalle societa'
. Inoltre mi pare che siamo un movimento molto chiuso che non sa prendere idee dalle altre
squadre che vanno piu'forte. Gli inglesi in campo femminile da 12 anni vincono tutto, con almeno 4-5 atlete
diverse. perche'
? dopotutto noi abbiamo una tradizione piu'forte, direi. 14 agosto alle ore 19.04 · Non mi piace
più · 4
accordo con te, comunque io non ho mai sostenuto che i ragazzi
Pierluigi Giancamilli Nunzio sono pienamente d'
vanno male per le troppe gare, il mio è un discorso molto più articolato, io parlo di stress psichico causato dai
modi e dai metodi che usa il CT Quattrini, me se si va a ben guardare io queste cose le sto denunciando ormai da
più di tre anni. Secondo me i ragazzi sono arrivati cotti perchè nessuno aveva detto loro cosa dovevano fare, in
poche parole non è stata data nessuna regola per le qualificazioni olimpiche. Con il valore dimostrato dai nostri
atleti avremmo potuto permetterci di programmare molto meglio nel senso che bastava stabilire che le selezioni si
sarebbero fatte nel 2011, ma è chiaro che questo andava detto prima per non favorire nessuno. E invece sono stati
messi a confronto fino all'
ultimo momento per decidere poi con criteri stabiliti a posteriori chi andava a Londra.
Questo metodo è stato fallimentare. Infatti gli atleti non sapendo quali erano i criteri e le regole si sono battuti allo
spasimo fino alla fine delle qualifiche e questo li ha portati ad uno stress psicofisico che non gli ha permesso di
dimostrare quello che valgono. Lo stesso errore se vogliamo lo hanno fatto i russi che hanno primeggiato fino al
mondiale battagliando fra loro quattro e dopo le qualifiche si sono persi. Come vedi non è una questione di gare
che anzi credo facciano bene per acquisire sempre maggiore esperienza e tranquillità. Il problema e proprio di
gestione degli Atleti, questi indirizzi li da il Presidente ormai da 4 edizioni Olimpiche, ogni volta con CT diversi,
ed è proprio per questo che credo sia giunto il momento che Felicità si faccia da parte. Per quanto riguarda i
giovani potrai trovare le risposte sugli innumerevoli articoli scritti su Pentathlonmoderno.it proprio riguardo la
partecipazione alle gare internazionali delle categorie giovanili. Riguardo le società mi ripropongo appena posso
di scrivere come sono gestite ed usate ad hoc proprio dalla FIPM. Per ora mi limito a questa analisi che non è
tecnica anche perchè per la parte tecnica ci sarebbe molto da dire in particolare sulla Scherma e sul Nuoto dove
ormai siamo nelle retrovie. 14 agosto alle ore 19.29 · Modificato · Mi piace
Agnese Ananasso Le gare non sono mai stato un problema, anzi più si gareggia meglio è. Il problema è che certa
gente deve essere cacciata via a pedate perché non merita di stare dove sta. Lo fa solo per soldi e interesse
personale. degli atleti non gliene frega nulla. E lo ha sempre dimostrato. Gli europei di Montepulciano non hanno
insegnato nulla? È stato allontanato e poi è ritornato. Il problema è che chi lo dovrebbe cacciare sta messo peggio
di lui. Quindi non può mandarlo via altrimenti salta pure lui. Non so se mi spiego... 14 agosto alle ore 19.44 · Non
mi piace più · 3
era Quattrini & Co... lui
Agnese Ananasso caro Nunzio Lanotte, tu hai detto bene: 1982-1991. Dopo è iniziata l'
c'
era quando io avevo 18 anni e c'
è oggi che ne ho 36... sul discorso Pellegrini ci sarebbero tante cose da dire ma
che esulano dal discorso penta. Cmq vi faccio presente che il suo tracollo è iniziato da quando è morto
Castagnetti... che era il suo allenatore. Qualcosa vorrà dire no? 14 agosto alle ore 20.18 · Modificato · Non mi
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atleta di vincere o quasi 3 olimpiadi
Nunzio Lanotte mah, sul discorso Pellegrini io trovo sciocco chiedere ad un'
di seguito, per di piu'in uno sport come il nuoto. Il nuoto a londra non e'andato male perche'la pellegrini o
magnini non hanno vinto, ma perche'non abbiamo tirato fuori i nuovi pellegrini e magnini. guarda i francesi:
squadra di ventenni. noi ancora a cercare di spremere magnini che ne ha 30. come se chiedessimi a baldini di
rivincere la maratona. 14 agosto alle ore 20.27 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Beh, cara Agnese, mi consenta, direbbe qualcuno, che non ho alcuna intenzione di emulare,
comunque, ci sono alcune imprecisioni nelle sue dichiarazioni: 1) Federica Pellegrini ha vinto due titoli mondiali
dopo la morte di Castagnetti, allenata da un certo Lucas, poi ha deciso di cambiare andando dal mio amico
Claudio, che reputo un ottimo allenatore. Forse da dopo Castagnetti ha cambiato troppo o forse come dice Nunzio
esprimersi ad alti livelli in tre Olimpiadi non è alquanto facile; in ogni caso come ho ripetuto più volte al Sig.
Giancamilli che adesso dal figlio viene definito come un veggente (nel senso che prevede come andranno le
stagioni, i risultati, gli allenamenti, trovo un po'forti queste affermazioni). Sul discorso Quattrini, non è
necessario che prenda le sue difese, perché credo abbia gli argomenti e sia in grado di difendersi da solo e per
quanto riguarda la sua permanenza federale, credo come molti, sia nato come atleta, poi tecnico societario poi
federale, con alterne fortune e vicende; il Pentathlon è un mondo piccolo, ristretto, forse troppo piccolo dirà
qualcuno e le persone gira gira, sono un po'sempre le stesse, questo può essere di accusa ad un sistema? Può
darsi, se si vuol cambiare c'
è la stada della democrazia, qualcuno investa risorse (intendo non necessariamente
economiche) ma progettuali, di idee, pensiero, programmazione, uomini e/o donne adeguati, formazione e si
presenti alla candidatura come presidente federale; se le cose stanno come Giancamilli va raccontando credo non
ci sia nessuna difficoltà affinché un bel progetto prevalga su questo pressappochismo federale denunciato. In
ultimo, queste cose gliele dice chi investe risorse nel Pentathlon, che non sono quelle federali è consigliere
federale, è assolutamente convinto di non appartenere ad un sistema mafioso e non ha nessun interesse personale,
peroò con tutto il rispetto per la sua persone, le PEDATE da lei non le prendo come da nessun altro, proponga i
suoi progetti ed i suoi programmi e non avrà bisogno di calciare pedate, c'
è sempre una ragione che vince sulla
prepotenza, lei dovrebbe insegnarmelo. 14 agosto alle ore 21.38 · Mi piace
Fabrizio Bittner Gentile Sig. Francesco de Santis per non ripetersi più, le stesse domande me le fece il Sig.
Giancamilli, se non sbaglio subito dopo il CF che ha deliberato le scelte degli atleti che andavano alle Olimpiadi,
intorno ai primi di giugno può trovare dei post, credo sia sulla mia home pavé di FB che su quella del Sig.
Giancamilli dove rispondevo, per quelle che sono le mie competenze alle domande che lei mi sottopone 15
agosto alle ore 0.12 · Mi piace
è stato fino a due anni fa 15 agosto
Pierluigi Giancamilli Forse De Santis intendeva il gruppo nazionale che c'
alle ore 0.17 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Io non sono un veggente, e non ho bisogno di essere difeso da nessuno, ma non accetto che
un consigliere federale come lei si rivolga con questi toni ad un atleta nazionale che si è permesso di dire
semplicemente la propria opinione. Comunque lei ha scritto che trova forti le mie affermazioni, io non pretendo
di essere creduto da nessuno, ma la invito ad andare a leggere quello che ho sempre scritto da qualche anno a
questa parte, cosi si renderà conto che quello che è accaduto e solo il frutto di incompetenza da parte di coloro
che lei definisce esperti, ma esperti di che? E poi non sono stato io due anni fa a scrivere una lettera al presidente
che chiedeva un cambio di conduzione tecnica, ma sono stati gli stessi atleti del gruppo Nazionale compresi i due
che hanno disputato le olimpiadi, Benedetti e De Luca, se lei avesse l'
accortezza ogni tanto di parlare con qualche
atleta forse avrebbe le idee un po più chiare. A me non risulta che ne lei ne altri consiglieri federali abbiano mai
chiesto agli atleti come andavano le cose, certo se lei si fida soltanto delle chiacchiere e proclami con tanto di
statistiche inventate al bisogno del CT Quattrini, beh allora si che ha ragione. Lei deve sapere che nel corso degli
anni, tutti gli atleti dico tutti gli atleti hanno avuto dei grossi problemi con questo CT. La signora Agnese è una di
quegli atleti, ma ben più famosa è stata Claudia Corsini (a mai provato a parlarci) e non solo, Sara Bertoli, la
stessa consigliera federale Federica Foghetti chieda a lei come la pensa su Quattrini, poi c'
è Andrea Valentini,
Federico Giancamilli, Pierpaolo Petroni e poi ce ne sono anche meno famosi, Davide Lupi, da quando si è
rifiutato di fare il concorso con le fiamme oro è stato messo al bando dal CT, infatti nonostante sia sempre uno
dei migliori in campo nazionale non è mai stato preso in considerazione e poi tutto il resto del gruppo nazionale (
De Santis,Lupi, Quinzi, Certelli , Smith, Porreca, Cesarini Clara, Spagnoli,e mi scuso se ho dimenticato
qualcuno) che è stato abbandonato due anni fa. Comunque per non farla troppo lunga le dico anche che questo
mondo è cosi piccolo perche ogni volta che qualcuno prova ad alzare la testa viena fatto fuori. Ma si rende conto
che il Sig Quattrini ha rinunciato a fior di tecnici come Augugliaro (scherma quella vera, non il surrogato che
insegna Quattrini), Josef Torti uno dei migliori istruttori di tiro a segno in circolazione e anche un tecnico di
livello nonchè ex pentatleta di livello olimpico come Umberto Mazzini oggi preparatore atletico dell'
Astrea
Calcio , nonché artefice del gruppo di giovani che oggi il Sig. Quattrini è riuscito a far peggiorare, ebbene questi
tecnici sono stati tutti ritenuti non all’altezza dal sig. Quattrini, che non mi risulta che come atleta abbia un
curriculum olimpico ed esperienza da trasmettere agli atleti. Inoltre questa gestione federale da ormai diversi anni
ha ritenuto non reimpiegare i suoi atleti nazionali più rappresentativi nei quadri tecnici: per esempio campioni del
calibro di Claudia Corsini, Sara Bertoli, Andrea Valentini, Stefano Pecci, Andrea Dell’Amore, solo per citare gli
ultimi, sapendo di omettere tanti nomi di altrettanti atleti famosi.
Riguardo le elezioni democratiche che si svolgono in FIPM, ho dei grossi dubbi, alimentati anche da articoli di
giornali usciti 4 anni fa quando Felicità vinse con il 100% dei voti, LEI NON SI è MAI DOMANDATO IL
PERCHE? Se vuole le potrei raccontare il sistema delle società create ad hoc per ottenere voti alle elezioni, ma
credo che lei lo conosca bene questo sistema. E mi riservo di scriverlo in un altra occasione , perche occorrono
molte pagine.
Ebbene ASSIPENTA è nata proprio per difendere gli atleti da questo sistema, e lei dovrebbe ricordare bene
quello che successe in occasione del campionato Italiano di Tetrathlon svolto ad ASTI nel 2010. Li proprio lei
dopo un colloquio telefonico con il presidente federale si mise a dire in giro (e non mi dica che non è vero perchè
me lo raccontò una persona a lei molto vicina) e tentò di mettermi al bando, dicendo alle persone che seguono il
pentathlon delle società di Asti che non dovevano iscriversi ad ASSIPENTA perchè non era una associazione
riconosciuta e non amica della FIPM. Quindi la smetta con questo atteggiamento ambiguo e se vuole confrontarsi
lo faccia nel merito delle questioni, io sono abituato prima di fare affermazioni a documentarmi, sarebbe bello se
lo facesse anche lei e poi ci confrontassimo., ma vedo che lei come provo a fare osservazioni come quelle che ho
fatto prima con Nunzio non perde occasione per spostare l’accento sulle questioni personali. 15 agosto alle ore
0.18 · Mi piace
Fabrizio Bittner Beh le questioni personali è evidente che le faccia lei, chi legge potrà farsi la propria opinione,
verificando che non ho rivolto alcun tono particolare verso suo figlio, semmai è lui, con un atteggiamento un po'
saccente che ha dichiarato che lei, voi, avevate già previsto tutto il percorso 2 anni fa, ho solamente ripreso dei
suoi passaggi e il tono, francamente, mi perdoni, ma rispetto a quelli, che usa lei, (è il suo modo di esprimersi e
non intendo con questo criticarlo) il mio era decisamente soft. Guardi, sinceramente, su Assipenta non ho mai
espresso opinioni, né amichevoli né in contrasto, mi limito a prendere atto che esiste questo fenomeno e che
dovrà essere oggetto di riflessione da parte della futura Fipm, di cui più volte ho detto che non so se ne farò parte.
La persona a me vicina a cui riferisce evidentemente le ha riferito male o si è inventata tutto di sana pianta,
perché non ho mai avuto il piacere di parlare con alcuno di Assipenta, e questo glielo posso garantire. Per ciò che
riguarda le opinioni degli atleti, prenderò informazioni, come da lei suggerito anche per valutare meglio le mie
posizioni nel futuro, ma questo passata l'
Olimpiade le avevo già detto che lo avrei fatto. Quanto alle società create
ad hoc, è un problema che personalmente non mi riguarda, nella nostra realtà, se esistono e lei ne è convinto fa
bene a denunciarle; in cuor mio non posso far altro che pensare che le società affiliate facciano tutte la loro
regolare attività, chi più chi meno; così non fosse non avrebbero diritto a voto. Inoltre, riferito a quanto sopra io
non l'
ho mai messa al bando con nessun mio concittadino, mai usato questo termine, né sinceramente mi
appartiene, come le ho più volte detto e lo ribadisco, se ha delle ragioni faccia la sua strada e le porti avanti con le
sue strategie, delegittimare l'
avversario serve a poco, secondo me, ma se lei ritiene sia la strada giusta, vada avanti
così, io mi limito a puntualizzare ciò che mi riguarda e di cui sono a conoscenza, come sa non ho mai espresso
pareri su situazioni che non conoscessi nel dettaglio e come le ho detto su alcune questioni approfondirò. 15
agosto alle ore 0.44 · Mi piace
Lorena Tomassini Mi permetto di intervenire su alcuni punti della discussione.
Non sono un’esperta di sport, ma per esperienza so che occorre pianificare il proprio lavoro per raggiungere dei
risultati apprezzabili.
E’ chiaro che la progettazione costa fatica, gli obiettivi da raggiungere vanno esplicitati e le attività per
raggiungerli non si improvvisano, soprattutto quando si ha che fare con materiale umano. Non mi addentro in
questioni tecniche, perché è un aspetto che non mi compete, ma da come sono andate le cose è evidente che non
c’è stata una programmazione adeguata o forse non c’è proprio stata. Alla fine della storia salta agli occhi che ci
sono solo sconfitti: sconfitti gli atleti sul campo, sconfitta la conduzione tecnica, sconfitta la gestione federale,
sconfitto tutto il movimento.
Apprezzo comunque del sig. Bitter il metterci la faccia, cosa che nessun altro consigliere federale ha fatto, non
condivido il suo punto di vista, ma in democrazia l’espressione e il pensiero sono liberi.
In relazione al CF, organo di governo della federazione dove tutte le componenti del sistema pentathlon sono
rappresentate, mi dispiace notare come lo stesso sia un organo autoreferenziale, non mi risulta aihmè che
qualcuno sia mai andato dagli atleti a chiedere quali fossero i bisogni e le necessità, quindi mi domando che tipo
di decisioni può prendere un organo che non conosce le esigenze della “base”, e credo che nessuno potrà negare
che gli atleti sono il motore di una federazione sportiva, federazione che senza di loro non ha motivo di esistere.
Il sig. Bitter afferma, se ho bene inteso, che questa questione va considerata, peccato che sia stato sprecato tanto
tempo, e comunque resta ancora un’intenzione e non un dato di fatto.
Quante “bastonate” devono ancora prendere gli atleti prima di poter pensare di essere considerati?
Benché ripetuto al parossismo questo punto sembra non essere compreso: quando due anni fa gli atleti si
lamentarono della conduzione e dei rapporti umani con alcuni tecnici nessuno li ascoltò, anzi furono trattati con
sufficienza, poi con la tecnica “divide et impera” furono neutralizzati.
È così che la federazione cura gli interessi dei suoi atleti? Eppure molti altri sport ci insegnano che quando nello
spogliatoio ci sono problemi o i risultati stentano a venire paga sempre l’allenatore, nel pentathlon invece è tutto
sovvertito, se le cose vanno bene è bravo il tecnico, se le cose vanno male è colpa degli atleti.
Sarebbe ora che qualcuno si prendesse le proprie responsabilità 15 agosto alle ore 1.15 · Non mi piace più · 4
Lorena Tomassini A volte si fa più bella figura ad ammettere di aver sbagliato piuttosto che a difendere
l'
indifendibile. 15 agosto alle ore 1.21 · Non mi piace più · 3
Fabrizio Bittner Guardi Lorena, siccome sto ancora lavorando, sulla mia programmazione, in una notte semiinsonne ferragostana le rispondo. Concordo sul tema della programmazione è evidente, altresì come quando un
organo direttivo, investe in una guida tecnica le responsabilità delle scelte e di questa programmazione le delega
appunto al CT, il Consiglio Federale è un organo diciamo "politico" non nel senso deteriore del termine che
contraddistingue oggi la logica della politica. Dovrebbe tracciare le linee, gli indirizzi e scegliere le persone in
grado di raggiungerli (gli obiettivi, come lei giustamente sostiene). È evidente che per una Federazione,
qualunque sia lo sport di cui paraliamo, le Olimpiadi rappresentano uno o forse il più importante obiettivo, ogni
quattro anni, poi ci sono mondiali europei ecc..ecc... È altresì vero che l'
obiettivo Olimpico va tarato sul materiale
umano che si ha a disposizione, sulla scelta dei tecnici, sulla disponibilità delle risorse, solo per citare alcuni
aspetti. Al sig. Giancamilli potrà non essere simpatico Quattrini, potrà non piacergli il suo modo di operare ecc..
ecc... ma questa è la scelta che la Federazione ha fatto, giusta, sbagliata? Le aspettative, come ho già detto erano
senz'
altro diverse, e non credo ci siano stati toni trionfalistici, semplicemente si è preso atto che il risultato è uno
dei migliori degli Ultimi quasi 10 anni, (mannaggia a quest'
ora mi scappa il tasto) ciò non toglie, se vuole la mia
opinione personale, che le aspettative dovessero, gioco-forza essere diverse. Tuttavia, non per difendere
strenuamente né il CF né il CT un Olimpiade è sempre un evento a se stante e le variabili sono molte, troppe, le
prestazioni degli esseri umani sono soggette a queste variabili, uno potrebbe programmare, fare tutto preciso e
perfetto e il risultato non arrivare, chi fa sport queste cose le sa perché le vive le ha vissute sulla propria pelle. Ora
è il momento di fare delle analisi serie, il CT farà, avrà fatto le sue, il CF è in scadenza, ci saranno le elezioni che
sanciranno un nuovo CF che mi auguro parta con un nuovo progetto in grado di stemperare il clima che si è
venuto a creare, probabilmente un atteggiamento anche più di ascolto potrà giovare al nostro movimento. Altro
non mi sembra di dover aggiungere, le mie valutazioni personali, che sono le uniche di cui posso
responsabilmente rispondere, saranno frutto di queste riflessioni. 15 agosto alle ore 1.44 · Mi piace
Fabrizio Bittner Fabrizio Bittner Guardi io non sono la Federazione, sono UN consigliere della Federazione, le
mie scelte son state fatte secondo la mia coscienza avallando un progetto, se la Federazione ha sbagliato non
tocca a me dirlo, c'
è chi la rappresenta molto più autorevolmente di me. Non può farmi dire cose non che non
voglio dire, ma che non posso dire perché non mi competono, devono essere frutto di un ragionamento più ampio,
collegiale, ed essere espresse con l'
ufficialità che ne è propria. 15 agosto alle ore 1.53 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Nel clima di dialogo che mi sembra si stia istaurando in questa discussione, vorrei fare
queste due osservazioni al Sig. Bittner, lei parla spesso di presentarsi all'
elettorato Federale perche siamo in
democrazia, ma democrazia significa anche rappresentatività della minoranza, ebbene questo principio in Italia si
adotta in tutti i tipi di elezioni istituzionali, Comunali, Provinciali, Regionali, Nazionali e anche nei consigli di
istituto delle scuole ed atenei.
Nelle elezioni della FIPM questo principio purtroppo non viene garantito. Infatti nella elezione del CF è previsto
che si presenti una lista di candidati e i candidati che ottengono più preferenze vengono eletti, in apparenza
sembra una elezione democratica, ma alla luce di quello che succede durante le votazioni non vengono mai eletti i
consiglieri che rappresentano la minoranza delle società, questo succede perché basta che il 51% delle società si
mette d’accordo come è sempre avvenuto finora, anche con percentuali molto più alte di società rappresentate, e il
gioco è fatto in pratica viene distribuita una lista di consiglieri che rappresentano le società di maggioranza (in
genere le stesse che hanno eletto il presidente) e viene votata quindi basta che il 51% DELLE SOCIETA voti quei
nomi e il Consiglio è fatto, e le altre società che potrebbero rappresentare anche il 49% di quelle che hanno diritto
al voto non hanno diritto neanche ad un consigliere. Questo tipo di elezione non mi sembra democratica,
basterebbe fare almeno due liste di consiglieri e dare la maggioranza dei consiglieri alla lista che prende più voti e
la minoranza dei consiglieri alla lista che prende meno voti, solo cosi si può parlare di democrazia. Nel caso della
FIPM ad esempio se si devono eleggere 7 consiglieri, si potrebbero attribuire 5 o addirittura 6 consiglieri alla lista
maggioritaria e 1 o 2 alla lista minoritaria, cosi sarebbe garantita la rappresentatività della minoranza che è una
componete essenziale quando si parla di democrazia. Quindi sig. Bitter come le ho gia detto bisogna essere un po
meno ambigui e attenersi a delle regole che possano garantire la vera democrazia.
Altro principio fondamentale nella vita di una Federazione è la trasparenza, e qui arrivano note dolenti poiche il
CONI a più volte richiamato fin dal 2009 e per ultimo inserendolo nel proprio statuto il principio della
trasparenza ed ha stabilito:Consiglio Nazionale CONI
Deliberazione n. 1410 del 19 maggio 2010 articolo 11 comma 2 “Il bilancio consuntivo annuale e le relazioni
illustrative, dopo l’approvazione del C.O.N.I., devono essere trasmessi a tutte le società ed associazioni aventi
diritto a voto, oppure pubblicizzati per il tramite del sito federale”
Mipuò spiegare sig. Fabrizio Bittner perché il CF della FIPM non si attiene a questa indicazione? Se lei o chi per
lei riuscisse a darmi una risposta su queste questioni, allora tutto sarebbe più semplice e si potrebbe veramente
trovare una soluzione. 15 agosto alle ore 2.00 · Modificato · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Le rammento comunque che io come ASSIPENTA ho più volte chiesto incontri per
chiarire certe posizioni, ma questi incontri mi sono stati negati anche per iscritto proprio dal CF di cui lei fa parte.
Certo se questo clima di segretezza ed omerta finisse tutto sarebbe possibile. 15 agosto alle ore
2.08 · Modificato · Mi piace
Fabrizio Bittner Le ripeto, sono UN consigliere federale, non la Federazione e tantomeno il CONI, detto ciò
sulla democrazia, potrei tranquillamente concordare con lei, senonché gli statuti federali (di tutte le federazioni)
seguono i principi cosiddetti "ispiratori" del CONI, per cui si adattano e si adeguano a ciò che il CONI dice e
devono essere sottoposti al suo benestare. Su questo Vuole la mia opinione sul fatto che il mondo sportivo, nel
suo complesso sia un Po'autoreferenziale e poco democratico, secondo me, si lo è. Questo non riguarda però
esclusivamente la FIPM, ma tutto il mondo sportivo. Sulla questione bilanci, se non mi sono rincoglionito, non mi
pare che nel nostro ci siano particolari segreti, faccio più o meno parte di Altre Federazioni, che inviano i bilanci
regolarmente alle società affiliate, e poi diritto comunque delle società chiederli. Verificherò, perché
sinceramente è una cosa che dovrebbe competere agli uffici e dovendoci essere un'
assemblea per l'
approvazione
credo siano stati distribuiti all'
ultima, se non sbaglio, ma sinceramente non ricordo. Comunque concordo con lei
sulla normalità della questione 15 agosto alle ore 2.10 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli E allora se ammette che il clima è autorefereziale e poco democratico, perchè mi chiede di
presentarmi all'
elettorato FIPM se sa benissimo che il presidente controlla più del 50% delle societa? 15 agosto
alle ore 2.12 · Mi piace · 1
Pierluigi Giancamilli Ripeto la questione dei bilanci è una indicazione statutaria che da il CONI e non prevede
che li debbano chiedere le società ma che vengano inviati di ufficio o pubblicati sul sito federale. Per esempio la
FIS pubblica tutto anche i resoconti delle riunioni del CF. La FIPM non ha mai pubblicato nulla , è logico che
cosi sorgano dei dubbi. 15 agosto alle ore 2.15 · Modificato · Mi piace
Fabrizio Bittner Comunque sig. Giancamilli, non è, credo, questione di mia ambiguità, come lei più volte mi fa
notare, se gli organismi sono regolati da simili principi, li posso condividere e/o non condividere, ma su certe
grandi cose, se ne faccio parte debbo necessariamente adeguarmi, mi spiego se io e lei viviamo in Italia è sotto
inteso che dovremmo rispettare e ispirarci alla nostra costituzione. Nello sport idem, mi si potrà, come dice lei
obiettare che questo mondo è un po'autoreferenziale e poco democratico, lo capisco e condivido, ma se ci sono
mi devo adeguare, se contrasta con alcuni principi costituzionali dovrebbero esserci altri organismi di controllo a
farlo notare e di conseguenza regolare queste differenze. 15 agosto alle ore 2.17 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Infatti, allora se poi come ASSIPENTA chiedo udienza e mi viene negata, poi non ci si
può lamentare dei toni dei miei modi etc.. è chiaro che uso il materiale che ho e siccome i bilanci del 2007-2008e 2009 in qualche modo li ho avuti faccio forza su quello che c'
e scritto li dentro. Se si vuole un clima sereno
basta mettersi intorno ad un tavolo come io ho richiesto più volte e dialogare, altrimenti come ripeto io uso quello
che ho, finchè le cose non vengono chiarite se necessario anche in altre sedi. 15 agosto alle ore 2.22 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Quindi spostiamo le discussioni su problemi politici federali e non su questioni personali,
vedrà che il clima sarà diverso. Mi scusi ma l'
ambiguità non è riferita a lei ma lla FIPM come istituzione 15
agosto alle ore 3.09 · Modificato · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Comunque adesso si è fatto veramente tardi, a risentirci a presto, le risposte a domani,
Buonanotte 15 agosto alle ore 2.27 · Modificato · Mi piace
Fabrizio Bittner Guardi ho fatto parte nella mia breve esperienza anche di Consigli in Fondazioni Bancarie, e li
le assicuro che, visti i denari, gli interessi sono diversi, ma pure li il clima di autoreferenzialità è ben ben presente
e per chi vi è dentro in un certo senso conviene ed è una garanzia. Qui stiamo parlando di una rivoluzione
culturale, ma politico culturale, che parta dalla politica e arrivi allo sport, alle banche ad altri settori, lei le vede
possibile? Io francamente ho dei dubbi, comunque magari un giorno, chissà... Trova una porta aperta sulla
trasparenza amministrativo-gestionale, come le ho detto verificherò e tenterò nel breve tempo che mi rimane di
darle risposta esauriente. Sulla possibilità di candidatura, non so proprio cosa dirle, se il presidente possiede le
maggioranza vorrà dire che gli si riconoscono delle capacità o ha molti amici; capisco che possa sembrare
difficile, ma in questo sistema è l'
unico modo, nel breve non ne vedo altri, se non come le ho detto una vera e
propria rivoluzione culturale, ma i tempi saranno un po'lunghetti, temo 15 agosto alle ore 2.28 · Mi piace
Francesco Giancamilli Ho forse scritto che mio padre avrebbe previsto le stagioni gli allenamenti e i risultati? Se
così fosse andata avrei chiesto a mio padre su chi scommettere alle olimpiadi e a quest’ora sarei probabilmente
milionario. Ciò che intendevo dire era semplicemente che si era intuito 2 anni fa che il gruppo degli atleti non
avrebbe potuto rendere ciò che realmente aveva in potenziale se la gestione tecnica sarebbe rimasta la stessa.
Infatti così è andata. Non mi pare che nessuno avesse previsto le effettive posizioni dell’Olimpiade. Due anni fa
noi atleti avevamo evidenziato delle manifeste lacune a livello di gestione degli atleti, l’unica istituzione che ha
cercato di dare una mano è stata ASSIPENTA, la quale ha cominciato a denunciare, partendo dai nostri punti, ciò
che non andava nella Federazione.
Mi dispiace sig. Bittner che lei mi abbia dato del saccente. Il saccente credo sia colui che presume di sapere cose
che non gli competono, e delle cose che sa una sapienza superiore di ciò che realmente possiede. In parte credo
che mi competano certe decisioni tecniche, essendo come atleta il conseguente prodotto di queste, quindi posso
permettermi di dire la mia opinione a riguardo. Ora forse apparirò saccente, ma chi meglio di un atleta nazionale
facente parte del vecchio gruppo olimpico può sapere come stanno effettivamente le cose? Lei stesso afferma che
purtroppo non è a conoscenza di certi fatti, allora se gliele faccio notare e quindi porto certe situazioni alla sua
conoscenza non mi accusi di saccenza, ma piuttosto mi ringraz. Spero che questa mie ultimi frasi non vengano
prese come forti, assolutamente non sto usando questo tono, che ahimè la lingua scritta non può rendere e quindi
è soggetta spesso ad incomprensioni. Le affermazioni che lei ha trovato forti, le ha dedotte, mi scusi se mi
permetto di dirlo, in maniera un po’ troppo “fantasiosa”. Semplicemente volevo affermare, lo ripeterò fino allo
sfinimento, che il gruppo di atleti più rappresentativo del movimento italiano del Pentathlon già due anni fa aveva
evidenziato problemi, che non sono stati purtroppo affrontati e quindi non si sono certo risolti, e che chi ha fatto
qualcosa è stato ASSIPENTA, non la Federazione purtroppo. Spero che in questa maniera si sia capito ciò che
volevo dire all’inizio della discussione. Ho semplicemente usato una metafora per rendere il mio intervento meno
pesante e più leggibile, non certo per farlo apparire come quello di un veggente. Se lei come dice non sa di queste
vicende, ne sono ancora più dispiaciuto, perché vuol dire che il documento da noi presentato in Federazione non è
stato nemmeno passato in esame dal Consiglio. La ringrazio comunque, come credo qualcuno abbia già fatto, di
essersi unito a questa discussione: avere l’opinione di qualcuno facente parte di uno degli organi più importanti
della Federazione è, scusi la ripetizione, appunto importante. Se mai avrà tempo, mi farebbe piacere se andasse a
leggere un mio intervento di qualche tempo fa che può trovare a questo
linkhttps://www.facebook.com/giancamilli/posts/4187923787046 : può anche non rispondere, ma mi farebbe
molto piacere che lei possa da quell’intervento trarre qualche riflessione. 15 agosto alle ore 10.05 · Mi piace · 1
altra
Nunzio Lanotte visto che fabrizio e'cosi'gentile da dialogare con noi appassionati, vorrei porre un'
questione a mio avviso molto importante. In questi giorni il pentathlon e'stato oggetto di articoli piuttosto "forti"
su un importante organo di stampa nazionale, l'
Espresso, che denuncia addirittura sulla sua homepage, visitata da
centinaia di migliaia di persone, presunti episodi di malversazione. Queste denunce gettano un'
ombra molto
pesante sulla reputazione di tutto il movimento del pentathlon italiano. Vorrei sapere se la Federazione ha gia'
preso delle iniziative per tutelare in sede legale il buon nome del pentathlon italiano e dei suoi dirigenti, visto che
sul sito ufficiale FIPM non c'
e'neanche una parola sull'
argomento. 15 agosto alle ore 10.37 · Non mi piace più · 1
Fabrizio Bittner Caro Francesco, apprezzo il chiarimento, come già detto nei miei post precedenti, il CF, ha
investito in un progetto in cui credeva, giusto, sbagliato, i risultati hanno dato delle indicazioni; ma ci sono anche
stati altri risultati che indicazioni ne davano altre, insomma mi sembra chiaro che non è stato tutto da buttare; ho
già detto le aspettative erano altre ma un Olimpiade è sempre un Olimpiade, troppe incognite e variabili. Potrò
porre delle mie personali curiosità al CT, per capire come la vede col senno di poi, il CF per quanto ancora
rimarrà dovrà, credo, necessariamente far lo stesso ed ognuno trarrà le sue conclusioni. Le conclusioni, per ciò
che mi riguarda influenzeranno le scelte del futuro, almeno in parte. Per ciò che riguarda le sue indicazioni, ho
preso atto delle sue argomentazioni, e le posso garantire che ciò che ha fatto la Federazione l'
ha fatto nell'
unica
direzione possibile di tutelare il suo patrimonio principale che sono gli atleti, (almeno io sono convinto di questo),
in questo percorso si sono fatti degli errori? Può essere, si sono sottovalutati alcuni mal di pancia? Può essere,
ripeto, per il futuro un maggiore atteggiamento di ascolto potrà essere di maggior garanzia per tutti; dipenderà
dalle linee programmatiche del nuovo CF, posso solo augurare che sia cosi. Ero e sono a conoscenza della lettera
di 2 anni fa; molte delle cose denunciate, mi sembra fossero state risolte. Se poi alcuni rapporti (credo più
personali) hanno continuato a deteriorarsi nel tempo, sono purtroppo questioni più personali e minimali, mi
consenta (senza riferimento alcuno), e non possono intaccare la gestione di un intero percorso federale. A questo
punto stiamo a discutere su a chi piaceva e si trovava bene con il CT e chi come mi sembra ne critica fortemente
l'
impostazione. Verificherò come già detto a suo padre, l'
impressione di altri atleti e raccoglierò informazioni per
avere personalmente un quadro più completo. Dopodiché questa discussione è in parte inutile, nel senso che ciò
che oggi deve interessarci è il futuro e nel futuro un nuovo CF sceglierà un nuovo CT e inizierà un nuovo
percorso che mi auguro migliore del precedente e più foriero di successi, per chi ci sarà. Caro Nunzio, credo sia
tutto in mano ai legali per tutelare il buon nome della Federazione e del Pentathlon tutto, ci mancherebbe, per ciò
che mi riguarda dubbi di quel genere sul nostro bilancio nonne ho alcuno. 15 agosto alle ore 11.28 · Mi piace · 1
Valerio Valli Migliori piazzamenti azzurri nelle Olimpiadi: 1984 Masala 1° - 1988 Massullo 2° - 1984 Massullo
3° - 1976 Masala 4° - 1992 Bomprezzi 5° - 1996 Toraldo 8° - 1932, 2012 Simonetti e De Luca 9°... Miglior
azzurro Mondiali ultimi 6 anni: 2012 Benedetti 5° - 2011 De Luca 15° - 2010 De Luca 9° - 2009 Giancamilli 38°
- 2008 Valentini 8° - 2007 Benedetti 9° - 2006 De Luca 23° .... Miglior azzurro Europei ultimi 3 anni : 2012 De
Luca 1° - 2011 Giancamilli 5° - 2010 De Luca 19° .... Azzurri a podio nelle World Cup ultimi 12 anni: 2012 De
Luca 3° (Bra), Benedetti 1° (Hun) - 2010 De Luca 3° (Ger) - 2009 Giancamilli 3° (Bra) - 2008 Benedetti 2° (Gb)
- 2003 Valentini 1° (Ger) - 1997 Nebuloni 3° (Kor), 1° (Ita) - 1996 Nebuloni 2° (Ita). Alla luce di quanto sopra e
in considerazione del fatto che la storia, ad eccezione di casi sporadici, non ci ha visto dominare a livello senior
maschile in campo internazionale, credo che non si possano assolutamente ritenere sbagliate le scelte del CT
Quattrini e della Federazione. Inoltre faccio notare che De Luca è stato a Londra il 5° pentatleta azzurro meglio
piazzato ad una Olimpiade. Mi dispiace ma mi trovo in completo disaccordo su attacchi di natura tecnica a carico
della Federazione e dello Staff tecnico. E ritengo che questo clima venutosi a creare non dia neanche la giusta
serenità all'
ambiente, creando ripercussioni sulla serenità degli atleti e dello Staff tecnico. Così non si fa del bene
allo sport... Cordialità. 15 agosto alle ore 11.31 · Mi piace
Roberto Dieni · Amico di Valerio Valli
i limiti delle associazioni... tutte le associazioni sono gestite da politici e non da atleti... in parlamento ci sono
politici non lavoratori ecco l'
errore... 15 agosto alle ore 11.37 · Mi piace · 1
accordo ma ovunque ci siano degli interessi c'
è politica, è il "sistema". Però
Valerio Valli Ciao Roby, sono d'
strumentalizzare scelte sensate e definire "flop" un risultato di enorme valore, francamente lo trovo sbagliato. E'
propaganda politica anche questa.... 15 agosto alle ore 11.42 · Mi piace
Roberto Dieni · Amico di Valerio Valli vero quello che dici sono i politici il male del nostro sistema un cancro
da estirpare..... preferisco gli atleti autogestiti... 15 agosto alle ore 11.44 · Mi piace
Roberto Dieni · Amico di Valerio Valli sarebbe vero sport ... 15 agosto alle ore 11.45 · Mi piace
autogestione porterebbe al caos secondo me. La FIPM fa delle scelte e in questo
Valerio Valli mmmmmmh...l'
caso la scelta è stata sicuramente dolorosa. Aveva a disposizione 4 ottimi atleti e optare per i 2 che nell'
ultimo
anno avevano dato le migliori garanzie e ottenuto i migliori risultati a livello internazionale non lo trovo ne un
fatto scandaloso, ne una scelta politica, bensì, una decisione dolorosa, difficile ma sensata. Chi avrebbe lasciato a
casa il campione europeo o il vincitore della prova di coppa del mondo in Ungheria (paese principe del pentathlon
moderno)? 15 agosto alle ore 11.50 · Mi piace · 1
Nunzio Lanotte ciao Vale, se hai seguito queste colonne sai che ho condiviso le scelte del CT, e che ho sostenuto
che i due selezionati fossero gli atleti piu'in forma al momento. da ex atleta poi so benissimo che la giornata
storta puo'sempre capitare, in fondo gli uscenti Schonebron e Moisseev non hanno fatto una gran gara. pero'se
prima dell'
olimpiade mi avessero detto firmeresti per avere un nono ed un ventesimo posto, non avrei firmato.
definire di enorme valore il nono posto di un ragazzo che un mese prima aveva vinto a spasso un europeo
secondo me non e'giusto. Ci aspettavamo di piu'
, sinceramente. 784 e 808 punti a scherma, ad esempio, sono un
risultato ben al di sotto del potenziale di riccardo e nicola. constatarlo non vuol dire mettere in dubbio l'
impegno
ed il valore dei tecnici e tantomeno degli atleti. Significa capire cosa non ha funzionato e porre le basi per fare
meglio in futuro. 15 agosto alle ore 12.00 · Mi piace
accordo con quello che dici, infatti io imputo le prove non soddisfacenti nella
Valerio Valli Ciao Nunzio, sono d'
scherma proprio all'
aver incontrato una giornata no. Però tu ricordi Fabio Nebuloni? era uno che a scherma se la
cavava sempre bene, spesso vincendo anche i tornei a livello internazionale... ad Atlanta 96, 1^ Olimpiade per lui,
ha sbagliato proprio la scherma, forse per una giornata no, forse per un'
eccessiva tensione, forse per delle
eccessive aspettative nei suoi confronti, fatto sta che ha chiuso 17°. Da lui mi ricordo ci si aspettava il podio.
Eppure li nessuno criticò le scelte del CT o della federazione, proprio perche può capitare la giornata storta. Una
singola gara non fa statistica... A livello maschile quest'
anno abbiamo vinto una prova di coppa del mondo, il
mondiale a squadre e il titolo europeo individuale. Parlare di mala gestione e di incompetenza da parte del CT mi
sembra assurdo, anche perchè tu, come me, Marco lo conosci da 30 anni e, al dì la del fatto che risulti più o meno
simpatico, bisogna riconoscergli che dalla Battistini alla Nazionale, ovunque è andato ha vinto, in campo
maschile e femminile. Poi è ovvio, si può e si deve sempre migliorare e una sana critica come la tua è sicuramente
d'
aiuto. Ma io credo che lo staff tecnico stia già analizzando le ragioni di questo calo di rendimento.... 15 agosto
alle ore 12.18 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Caro Valerio io sto chiedendo le dimissioni del Presidente Federale, le olipiadi ormai sono
passate bisogna pensare al futuro. Comunque ti invito anche a te , perchè vedo che sei abbastanza ignorante in
materia a studiare le statistiche da me pubblicate e da nessuno smentite sulle partecipazioni internazionali alle
gare di Pentathlo, forse in questo modo potrai capire che le cose non stanno come pensi tu. Addirittura quelle
statistiche sono state elogiate in una riunione dell'
executive Board della UIPM da parte del presidente Schoerman.
Io riporterei il siscorso sul futuro politico della FIPM. Riguardo Quattrini forse bisognerebbe sentire gli atleti che
ha seguito e le generazioni che ha distrutto , un nome per tutti Claudia Corsini. 15 agosto alle ore 13.06 · Mi piace
Valerio Valli Caro Pierluigi, le statistiche sfortuna tua le conosco bene. La Corsini, al di là del suo immenso
valore, credo che debba riconoscere, fino a prova contraria, gran parte di quello che è diventata e di quello che ha
vinto a Marco Quattrini che l'
ha allenata e l'
ha fatta vincere sin da quando era bambina. Poi capisco che non a tutti
le sue scelte o i suoi metodi vadano a genio ma è lui che decide e non i genitori dei suoi atleti. Cosi come è il
Presidente ed il consiglio federale che hanno l'
onere e l'
onore di gestire la federazione che fino a prova contraria,
ripeto, quest'
anno ha ottenuto il titolo mondiale a squadre, il titolo europeo individuale, una vittoria e un podio in
coppa del mondo, oltre ad avere 4 atleti e tutti e 4 fortissimi e meritevoli, qualificati per le olimpiadi. Quindi se
un domani, democraticamente, sarà eletto un nuovo presidente ne valuteremo le capacità gestionali, altrimenti,
fino ad allora, dovremmo imparare ad apprezzare l'
operato di una gestione che in tempo di crisi economica, riesce
comunque ad ottenere risultati di altissimo livello. (a tale proposito, nazioni come la spagna o la grecia, anch'
esse
investite dalla crisi economica, sono sparite dalla faccia del pentathlon che conta). 15 agosto alle ore 13.29 · Mi
piace
, dai, se il nostro punto di riferimento deve essere il pentathlon greco stiamo a posto.
Nunzio Lanotte vabbe'
hanno vinto l'
ultima medaglia ai tempi di aristotele :-) 15 agosto alle ore 14.14 · Mi piace
idea della crisi e delle difficoltà economiche che oggi
Valerio Valli ahahahahahaha....è vero, però era per dare un'
devono sopportare le federazioni "minori" :))))) 15 agosto alle ore 14.28 · Mi piace
Massimo Terri Vorrei intervenire anch’io in questa stimolante discussione.
Innanzi tutto posso notare che, a parte qualche improbabile tentativo puerile di difesa dell’operato della
FEDERAZIONE , come quello di Valerio Valli, che per ottenere i 50 euri di gettone,deve usare la lingua in
maniera minuziosa fin negli anfratti meno nobili di chi detiene la borsa, per il resto, noto la sicura buona fede
dell’UNICO consigliere federale intervenuto, Bittner, che appare evidente, non frequenta i salotti “buoni” della
capitale. Il mensile L’Espresso ha scoperchiato il tombino nauseabondo del mondo del pentatlon moderno
italiano. Governato da un padre-padrone come il presidente federale, che ama circondarsi di yes-man di basso
costo.
Ma di questo credo (e spero) se ne occuperà la magistratura ordinaria, visto che quella sportiva è stata connivente
e complice per moltissimi anni.
Quello che sicuramente appare, è un ambiente triste, litigioso, con gestioni del potere di tipo feudatario, dove i
servi sciocchi e servizievoli trovano spazio e dove le teste pensanti e illuminate vengono sistematicamente
eliminate con l’aiuto degli esponenti delle forze armate inserite “a gettone” nel Consiglio federale.
Il tutto condito da cifre da capogiro (dai 2milioni ai due milioni e mezzo di finanziamenti pubblici ogni anno) di
cui non è dato sapere l’uso, visto che non si pubblicano i bilanci, ma di cui gli atleti sono gli unici a non trarne
giovamento di nessun tipo.
Capisco che tali argomentazioni possano apparire ai più pesanti, ma tutto ciò è normale! provenendo da un
mondo omertoso e servile, fino al punto di far passare per matto un genitore che come Don Chischotte decide di
porre fine a tale operato, contro tutti e contro tutto!
Un mondo dove sono state bruciate intere generazioni di atleti di prim’ordine per far spazio a comprimari di terza
fila fino a farli diventare tecnici e CT della nazionale di Pentathlon . Qualcuno si è mai posto la domanda di dove
sono finiti le personalità che hanno costruito il Pentathlon italiano? Da Tirinnanzi, a Masala fino a Valentini e a
Corsini, con in mezzo generazioni di intelligenze surclassate da mezze cartucce, silenti ed obbedienti, che
continuano a distruggere tutto quello che faticosamente si è costruito nell’Italia del Pentatlon. Se avessero preso
degli atleti e gli avessero sparato un colpo in testa, avrebbero fatto meno danni, sono riusciti a distruggere intere
generazioni di atleti e di tecnici, recidendo in maniera irreparabile le radici delle eccellenze del know how italiano
anche in questo nostro ambiente. Io non me la prendo con il CT di turno, semmai con chi ha creato questa
strategia del terrore, utile solo a intascare milioni di euro per LASCIARE LE BRICIOLE AGLI ALTRI…. e
quando non è stato sufficiente comprare….ecco puntuali minacce e rappresaglie….con la benedizione del CONI.
Me la prendo con chi usa soldi pubblici destinati alla preparazione olimpica, per costruirsi il giocattolino nella sua
città per continuare a giocare anche quando sarà in pensione, e me la prendo con chi distrugge il centro di
preparazione olimpica di Montelibretti, per costruire un mega centro a Pesaro ad uso e consumo personale. Credo
che qualche consigliere federale farebbe bene a rivedere le proprie firme apposte su alcuni verbali e prenderne le
distanze finchè si è in tempo. 15 agosto alle ore 16.19 · Mi piace · 3
ultimo intervento. Non
Nunzio Lanotte mi spiace ma non condivido assolutamente il tono ed il contenuto dell'
credo che si possa volere un dibattito aperto sullo stato del pentathlon, esigenza che io condivido, e poi
intervenire in questo modo verso chi esprime in modo assai corretto le proprie legittime opinioni. abbandono la
discussione. 15 agosto alle ore 16.25 · Mi piace
ha vissuta...parlando per sentito
Valerio Valli Non parlo con chi la storia del pentathlon non la conosce e non l'
dire e per frasi lette su un giornale che fa politica per le future elezioni del coni...(perché forse lei non sa che
Montelibretti è di proprietà del coni e non della Fipm)...ah, io non metto piede in federazione da più di 2 anni,
quindi non credo di stare a busta paga ne a gettone. Cmq da quello che scrive si evince che lei Marco Quattrini
non sa neanche chi sia...buon ferragosto 15 agosto alle ore 16.27 · Mi piace
Valerio Valli Grazie Nunzio...tu sai quanto ho amato e amo questo sport, che se pur esternamente come te
continuo a seguire... 15 agosto alle ore 16.29 · Mi piace
Francesco Giancamilli Valerio, forse questo sport ultimamente lo hai seguito un pò troppo esternamente. Ti
posso assicurare che la crisi che tu dici non ha colpito minimamente la Federazione. Anzi, ci sono anche più
soldi. A questo punto, siccome non mi piace ripetermi, ti copio ed incollo una cosa che scrissi tempo fa... così
capisci bene cosa voglio dire e quanto mi dia fastidio, scusa se te lo dico, il semplice fatto che tu possa anche solo
pensare simili cose. E scusa il mio tono. 15 agosto alle ore 16.56 · Non mi piace più · 1
ho scrissi tempo fa, leggi pure con calma.
Francesco Giancamilli Questo l'
Link originale [ https://www.facebook.com/giancamilli/posts/4187923787046 ]
Poffare! Io direi che basterebbe guardare un momento un paio di cifre dei bilanci federali per rendersi conto che
la crisi che si paventa da 3 anni non è mai arrivata, anzi.
A noi atleti fu detto circa 3-4 anni fa che il CONI, prevedendo la crisi, aveva dato in preventivo il 20% in meno di
contributi alla FIPM. Vista la crisi e il particolare momento economico, noi atleti ci siamo sacrificati e abbiamo
chinato il capo di fronte a tale forza socio-economica così gigantesca e incontrollabile.
Peccato poi che in consuntivo tale 20%, tagliato DALLA FIPM E NON DAL CONI è tornato.
Peccato che gli unici che hanno stretto la cintura e fatto sacrifici siano stati gli atleti, i quali hanno visto sparire
qualsivoglia forma di premi. Solo grazie alle battaglie condotte da Assipenta si è riuscito ad ottenere una briciola
di ciò che c’era prima. Una briciola. Il resto del filone è ancora tutto in mano alla FIPM.
E fa sempre piacere scoprire oltretutto che mentre ci sono ragazzi, me compreso, che si fanno il CULO da mattina
a sera, e io ora me lo sto facendo di brutto, scusate la modestia, per rientrare da un intervento chirurgico,
investendo propri soldi o peggio ancora soldi di famiglia in questo sport vista la CRISI, ripeto fa proprio piacere
leggere che il bilancio federale è rimasto immutato dagli anni precedenti la crisi, e fa ancora più piacere scoprire
che gli unici tagli all’uopo anti-crisi… son stati a danno degli atleti!
Dov'
è l'
assistenza fisioterapica e medica per l'
atleta? Ma vi pare possibile che un atleta abbia come unico
riferimento un medico federale, e poi debba pagarsi qualsiasi altro esame di approfondimento? Vi assicuro che
non è con una semplice ecografia o una visita dal medico che si risolvono i problemi sportivi.
Dove sono i materiali sportivi? Sono 4 anni che sono stato inserito nel circuito della nazionale, e son stato per
circa 2 anni nel gruppo olimpico, che si chiamava nazionale a, nazionale +, nazionale super, tremila nomi per la
stessa identica FREGATURA, e la Federazione cosa mi ha passato?
Un cap, una tuta della nazionale che HO DOVUTO USARE COME MERCE DI SCAMBIO per ottenere quella
vigente (avete presente i baratti?), forse una scatola di colpi se non ricordo male, un trolley della nazionale, un
giaccone invernale.
Ah si perdonatemi. Ho ottenuto per meno di un anno 200 euro di rimborso mensile. Rimborso totalmente
insufficiente per coprire la famelica voracità delle nostre 5 discipline.
Inoltre anche qualche premio per i risultati ottenuti. Perdonatemi di nuovo se dico che questi però dovrebbero
essere la regola, e non l’eccezione come è diventato in questi 4 anni.
Dove sono gli impianti sportivi? Il centro federale di Montelibretti cade a pezzi, e un’intera generazione di atleti è
bloccata nella foresteria e nelle strutture di tale centro.
L’acqua della piscina è un misto di cloro e nebbia, la sala di scherma… esiste ancora? E’ mai esistita? Le uniche
strutture che hanno ancora una certa funzione sono il poligono di tiro, ricostruito, rimaneggiato, PEGGIORATO
dico io non so quante volte in 4 anni, e i campi di equitazione.
E’ rimasto solo l’orgoglio, la volontà forse, la SPERANZA in realtà credo di appartenere a qualcosa di grande, di
storico, di immenso. Noi pentatleti di oggi facciamo pentathlon perché abbiamo passione. Ne abbiamo veramente
tanta, se ogni giorno ci svegliamo e ci alleniamo tutto il giorno solo per soddisfazione personale, solo per colmare
quella voglia che abbiamo di superare noi stessi. Pensate se solo la Federazione ci desse veramente una mano
cosa potremo fare. A quest’ora l’Ungheria, la Russia, le grandi nazioni del Pentathlon ci invidierebbero.
Ci sono giovani ragazzi che fino alle 18 frequentano scuola e doposcuola, e poi vanno ad allenarsi la sera.
Ci sono nazionali che pur di migliorare, pagano ogni singolo materiale.
Ci sono ragazzi di altre regioni che hanno sacrificato la loro adolescenza nella Foresteria del Centro Federale di
Montelibretti solo per un sogno.
Ci sono adolescenti che hanno buttato una vita normale e passano ogni giorno per pazzi agli occhi dei loro
coetanei (e vi assicuro, se lo avete dimenticato, che non c’è cosa peggiore che sentirsi diversi a quell’età) solo
perché si allenano tutti i pomeriggi e il fine settimana sono impegnati in gare.
Qual’è la riconoscenza, qual’è il sussidio, qual’è l’aiuto che la Federazione da a queste persone?
Voglio saperlo ora. Voglio un consigliere federale, un segretario, un presidente, una cavolo di persona che sia
informato e che faccia parte della Federazione che mi dica EFFETTIVAMENTE COSA STA FACENDO LA
FEDERAZIONE DA 4 ANNI. Io vedo il Pentathlon morire consiglieri, presidente e addetti ai lavori. Vedo il
Pentathlon morire e vi assicuro che non è una mia impressione, ma una statistica preoccupante.
La vera domanda è: cosa state facendo per noi atleti? Cosa state facendo per il movimento italiano del
Pentathlon? 15 agosto alle ore 16.57 · Non mi piace più · 3
Francesco Giancamilli Nunzio , sinceramente non so chi mi infastidisca di più, se chi subentra in una
conversazione portando un tono assai poco felice o chi invece tenta di difendere l’indifendibile non sapendo bene
certe situazioni sebbene lo faccia in modo “assai corretto” come tu giustamente scrivi.
Lascio perdere il discorso Quattrini no/si, ma il discorso della crisi e della gestione Federale quello proprio no.
Non si può affermare che c’è crisi e quindi le cose si fanno peggio per cause esterne indipendenti dalla
Federazione. La Federazione riceve più di due milioni di contributi dal CONI, da anni, senza nessun taglio, e
oltretutto per la sola Preparazione Olimpica son stati forniti 1.200.000 e più euro. Dov’è la crisi? E’ una scusa che
è servita per giustificare, e mi dispiace pensarlo, ma non vedo altro, spese “magnerecce”.
Senza pensarlo poi, basta leggere i bilanci.
Valè, siamo onesti, ma ti sembra una cosa possibile parlare di crisi con simili cifre?! 15 agosto alle ore
17.10 · Non mi piace più · 3
Pierluigi Giancamilli Ragazzi io credo che non bisogna abbandonare una discussione che secondo me è molto
costruttiva, e vorrei dire a Valerio, che le statistiche che io cito sono pubblicate su Pentathlonmoderno.it a questo
link http://www.pentathlonmoderno.it/News%20nazionali/2010/statistiche_partecipazioni.htm prova a leggerle
bene e noterai cha l'
Italia in termini di partecipazioni internazionali è passata dalle 156 del 2007 alle 41 del 2010
e come posizione in base alle presenze dalla 5 alla 17. quindi non mi dire che conosci le statistiche, altrimenti non
potresti difendere la federazione che a fronte di contributi del CONI sempre in aumento nonostante la crisi (anche
qui vai a vedere i bilanci del CONI dove si vedono i contributi alla FIPM nel 2011 circa 2.5 milioni di euro) fa
partecipare sempre meno i propri atleti alle competizioni internazionali. Però poi investe 8 milioni di euro per
costruire un impianto a pesaro in un area di circa 3000 METRI QUADRATI dove non si potra praticare neanche
l'
equitazione, a proposito i lavori sono gia a buon punto, si vedono anche su google. E il centro di Montelibretti
dove si possono praticare tutte le discipline cade a pezzi, nonostante in un anno come scritto sui bilanci 2009 ci
siano stati spesi 650.000 euro. Con 650.000 euro ci dovrebbero essere le porte d'
oro, vatti a fare un giretto a
montelibretti ti renderai conto. Pentathlon: partecipazioni internazionali in declino www.pentathlonmoderno.it
15 agosto alle ore 17.13 · Mi piace · 1 · Rimuovi anteprima
Fabrizio Bittner Ringrazio la buona fede datatami dal sig. Terri, ma passare anche per un "servo sciocco"
diventa un po'fastidioso. È vero come afferma mi sembra Valerio, che Montelibretti è proprietà del CONI, se il
CONI non decide di investirci seriamente, per una Federazione come la nostra diventa un problema e in effetti
così è; qualcosa so che è stato fatto anche li, con risorse federali, per mantenerlo all'
onor del mondo, sicuramente
avrebbe bisogno di altri interventi. Non frequento i "salotti buoni romani" sig. Terri, non ho bisogno di essere
schiavo di nessuno, faccio ciò che faccio con piacere e posso esprimere le mie opinioni liberamente, so che è un
quadro un po'raro, ma ahimè per fortuna e/o sfortuna, dipende dai punti di vista, è così! Ora è forse necessario
fare ordine e definire ciò che è privato e ciò che è pubblico; in periferia, lontano dai salotti romani chi fa
Pentathlon, si trova in tutt'
altre condizioni, pur parlando di atleti di interesse nazionale e/o nazionali veri e propri,
l'
iniziativa è lasciata, diciamo all'
impresa privata; ora capisco, che per chi vive nella capitale alcune cose sono
incomprensibili, ma lo sono anche per noi che stiamo in periferia, rispetto alle gestioni, per così dire romane,
glielo assicuro. Pesaro, si è trovata un'
interessenza pubblico-pubblico-privato (Comune e Provincia di Pesaro,
Federazione - se vogliamo considerarla privata - società che andrà a gestire - che a tutt'
oggi non è ancora definita)
le risorse provengono da più parti, è quindi un'
operazione conveniente per la Federazione e per il Pentathlon, si
presentasse in altre Regioni e/o Province d'
Italia sarebbe interessante promuoverla altrimenti, proprio per cercare
di sviluppare il nostro movimento in impianti che nascono ad hoc per questo, siamo già molto in ritardo su questi
aspetti, ben venga Pesaro, fosse qualsiasi parte d'
Italia. Accusare il Presidente federale di portare risorse nel
Pentathlon da casa sua, ovvero da dove risiede, mi sembra davvero una cultura del sospetto all'
ennesima potenza;
credo andrebbero ringraziate istituzioni locali, che in questi momenti drenano risorse da investire nello sport,
qualsiasi esso sia, non posso pensare che ci siano interessi al di fuori di questi! Inoltre le risorse per coprire
l'
investimento proverranno dalla gestione dell'
intero im 15 agosto alle ore 17.24 · Mi piace
Fabrizio Bittner Impianto, oltre a quelle delle istituzioni locali. Mi spiace, come ha detto Nunzio che si usino
simili toni, per definire sia la Federazione sia i suoi componenti; la gestione del potere, piccolo o grande che sia,
e/o dove vi siano più o meno soldi, ripete un po'sempre gli stessi schemi; è improbabile che un laureato ad
Harvard, venga a fare lo stalliere per la Fedeazione, se vogliamo esagerare, mi trova. Non è difficile esternare
facendo sensazionalismi, ma o si parla a ragion veduta e per costruire, instaurando un dialogo, che possiamo
definire aperto oppure si tira alle delegittimazione e distruzione dell'
avversario, allora ogni mezzo è buono e
quindi vale tutto e se vale tutto, ha ragione Nunzio, la discussione non ha più motivo di essere e può finire qui. Io
lavoro per costruire, nel mio piccolo a favore del Pentathlon , le assicuro che se mi accorgessi di essere stato
preso per il culo in un contesto Federale, le mie reazioni sarebbero peggio di quelle del Sig. Giancamilli, ripeto, la
ringrazio per credere nelle mia buona fede, ma non sono Biancaneve, magari non sono a conoscenza di tutto ed
alcuni aspetti gli approfondirò, ma credo nella buona fede e nell'
onestà di chi mi ha circondato e ha fatto un
percorso con me in questi anni. 15 agosto alle ore 17.32 · Mi piace
Valerio Valli Condivido pienamente quanto detto dal sig. Bittner anche per i toni pacati che usa e che dovrebbero
sempre essere usati in qualsiasi contesto. Gestire i conti di una federazione, seppur piccola, non è sicuramente
semplice. E il discorso dell'
impianto di Pesaro, essendo un impianto realizzato non soltanto con soldi pubblici e
indirizzato non soltanto alla disciplina del pentathlon, lo trovo solo una misera propaganda politica. Conosco il
presidente Felicita sin da quando ero bambino e posso assicurare che si è sempre "fatto il culo" per il pentathlon e
per il suo sviluppo. Le persone che lo contestano oggi sono prevalentemente persone che all'
epoca non
frequentavano l'
ambiente e che non hanno pertanto parametri di giudizio attendibili. Comunque sia, al di la di
questo dibattito e delle opinioni di ognuno, credo che la cosa fondamentale è che tutti si continui ad amare questo
fantastico sport. Buon ferragosto a tutti 15 agosto alle ore 18.17 · Mi piace
Francesco Giancamilli Valè, forse non hai letto ciò che ti ho scritto, io giudico ciò che è successo ora, non posso
giudicare ciò che è stato 20 anni fa, a momenti non ero nemmeno nato. Se la gestione federale era perfetta 20 anni
fa e ora non lo è, che devo fare, mettermi a dire che si ok le cose non vanno però grazie per 20 anni fa? 15 agosto
alle ore 18.35 · Non mi piace più · 1
Valerio Valli Caro Pierluigi, se il declino del pentathlon dipendesse, come riporti correttamente nelle statistiche,
dal numero delle partecipazioni degli atleti alle gare internazionali, allora consequenzialmente anche i risultati
degli atleti dovrebbero andare di pari passo. Eppure mi sembra che questa non sia stata un'
annata del tutto
fallimentare, soprattutto se rapportata al 2007... allora si potrebbe ipotizzare che il rendimento degli atleti in gara
possa non dipendere dalla quantità di competizioni ma forse dalla qualità? chi lo può escludere con certezza visti i
successi ai quali in parte anche tuo figlio ha ottenuto quest'
anno?? 15 agosto alle ore 18.43 · Mi piace
Valerio Valli Francesco, per tua conoscenza 20 anni fa se magnavano molti più soldi, facevano colleggiali in
australia di 2 mesi portandosi le famiglie a carico della federazione...e Lucio non era il presidente. Purtroppo in
italia funziona così, si chiama "sistema", di cui fa probabilmente parte, a seconda del suo colore politico, anche il
giornalista che ha scritto lo scoop sull'
espresso e che molto probabilmente starà a busta paga di chi vuole ad oggi
cambiare i vertici del coni. Questa polemica, purtroppo, fa male soltanto a voi atleti che venite distolti dal vostro
compito e privati della vostra serenità. L'
atleta deve fare l'
atleta, l'
allenatore deve fare l'
allenatore, il dirigente
deve fare il dirigente e il genitore deve fare il genitore. Altrimenti si cade nel caos e nell'
anarchia. 15 agosto alle
ore 18.51 · Mi piace
oro per svolgere le loro
Valerio Valli Tu pensi che gli atleti degli altri sport "minori" siano ricoperti di ponti d'
attività? Vivono e si adattano come te e come i tuoi amici e compagni...e qualcuno di loro più fortunato è riuscito
a trovarsi uno sponsor. un esempio? negli anni novanta Fabio Nebuloni, da solo, è riuscito ad ottenere una piccola
sponsorizzazione dalla New Line. Come tu ben sai, e come è stato detto anche da atleti di altre discipline, senza i
gruppi sportivi militari alcuni sport non potrebbero aver vita a livello assoluto...questo vale per il pentathlon e per
tanti altri sport. 15 agosto alle ore 18.58 · Mi piace
Francesco Giancamilli Valerio, questa frase che le polemiche fanno male a noi atleti le sento da quando 2 anni
fa abbiamo cercato di far capire alla Federazione che qualcosa non andava. Ce le ha dette il Presidente, il CT,
qualche Consigliere Federale, diversi tecnici. L'
unico risultato sono state lo smembramento di un gruppo di atleti
che rendeva tantissimo, e che ora rende la metà. Il problema è che se il genitore smette di fare il genitore, se
l'
atleta smette di fare l'
atleta e se l'
allenatore smette di fare l'
allenatore, probabilmente qualcosa nel sistema è
fallato. Io smetto di fare l'
atleta e comincio a lamentarmi quando vengo a conoscenza di certe politiche federali e
vengo a sapere che il 20% di taglio sul bilancio sono state tagliate solo agli atleti, e che oltretutto tali soldi non
sono poi mai stati tagliati. Purtroppo devo farlo io perché non c'
è chi mi rappresenta, non c'
è chi si lamenta al
posto mio, non c'
è una minoranza seppure MINIMA al consiglio che mi rappresenti. Un genitore smette di fare il
genitore e si inventa un'
associazione per aiutare i pentatleti quando viene a scoprire che non esiste rappresentanza.
Non mi si venga a dire che abbiamo un organo che ci rappresenta, perché la figura del rappresentate degli atleti è
solo uno specchietto per le allodole per riempire una voce sul foglio dell'
organico della Federazione. Poi se la
gente crede che mi sono rincojonito e tutto ciò che dico non è frutto del mio intelletto ma sono plagiato da
persone come mio padre o qualsiasi altra persona che si lamenti della gestione Federale, perché ci è stato anche
detto a questo a noi atleti, rispondo che l'
idea di presentare simili polemiche fosse nostra e nostra soltanto, visto
che ASSIPENTA è nata SUCCESSIVAMENTE a tale lettera.
Non voglio navigare nell'
oro, voglio fare l'
atleta, spaccarmi il culo e rendere al meglio. Ma non posso rendere al
meglio senza un MINIMO di attrezzatura, senza avere una preparazione adeguata. Per fare cose simili ci vogliono
soldi, non basta fatica e sudore, perché con quelle non si pagano le attrezzature, collegiali e figure tecniche di
spicco. Se vogliamo sognare, e credere che per fare l'
atleta basta spaccarsi ogni giorno mangiare e riposare bene,
allora sognamo e facciamola finita con questa discussione. Se invece vogliamo vedere la realtà allora possiamo
parlare e vedere che per entrare in un gruppo sportivo bisogna fare gare importanti all'
estero, le quali sono state
dimezzate e in certe categorie annullate. Io mi adatto felicemente, e lo faccio con voglia, perché ogni ostacolo che
supero mi rende ancora più forte. Ma cosa succede quando l'
organo che dovrebbe aiutarmi mi aggiunge lui gli
ostacoli? 15 agosto alle ore 19.09 · Non mi piace più · 2
Francesco Giancamilli Comunque ripeto, a me del passato interessa relativamente. Se prima si sbagliava o si
faceva giusto mi interessa poco, a me interessa che si faccia giusto ORA. Il passato è passato, il futuro lo si
costruisce col presente che ha la disgrazia di essere contigente e direttamente palpabile. 15 agosto alle ore
19.13 · Mi piace · 1
Pierluigi Giancamilli In risposta a tutte queste chiacchiere produco dei documenti. Questo è un documento del
Comune di Pesaro, nel quale si può leggere chiaramente come sarà il centro di Pentathlon, non vedo nella
descrizione del progetto alcun centro per l’Equitazione, inoltre l’area di cui stiamo parlando è di pochi metri
quadrati (60x60 circa) e non ci sono previste Foresterie. Mi domando come è possibile fare un centro di alta
specializzazione internazionale per il Pentathlon, dove non si può dormire e non si possono praticare alcune
discipline di questo sport, in compenso vedo che c’è scritto che è previsto un centro estetico (????????) la palestra
per aerobica e spinning (???????) e addirittura un Bar ristoro e relativi spazi funzionali con gestione separata dal
resto del centro sportivo (???????????), in un'
altra delibera è puntualizzato che il ristorante non ha più di cento
posti.
Quindi qualcuno mi dovrebbe spiegare che cavolo centra una cosa del genere con il Pentathlon.
Comunque in questa delibera forse c'
è la risposta, basta leggere all’art4 4 comma D sottoriportato dove si evince
che la Federazione potrà senza alcuna altra autorizzazione dare in gestione il centro ad una associazione no profit,
questa associazione non è ASSIPENTA che difende gli interessi degli atleti, ma ad una società affiliata alla FIPM
e tutti sappiamo che le società delle Marche sono riconducibili al nostro "caro" "carissimo" presidente, quindi fate
le vostre deduzioni. Per quanto riguarda la parte economica costerà 8 milioni alla FIPM pagabili in 25 anni,
prelevati naturalmente dai fondi che il CONI da per l’attività sportiva. Su queste cose sarebbe molto interessante
conoscere il parere dei Consiglieri Federali senza nascondersi però dietro discorsi di contributi (pubblico-privatipubblico-etc etc….).
Determinazione di Spesa n° 1561 del 22/09/2011 documento n. 1303894
Oggetto:
REALIZZAZIONE NUOVO COMPLESSO SPORTIVO IN VIA TOGLIATTI - VIA PAGANINI
DENOMINATO -ADRIANO FACCHINI-. ATTUAZIONE INDIRIZZI DEL CONSIGLIO COMUNALE.
COSTITUZIONE DIRITTO DI SUPERFICIE IN FAVORE DELLE FEDERAZIONE ITALIANA
PENTATHLON MODERNO.ù
Il progetto presentato, successivamente integrato in data 13.05.2011 prot. n. 33259, prevede la realizzazione di un
complesso sportivo polivalente per le discipline del Pentathlon Moderno così organizzato:
al piano interrato: locali tecnici e magazzino;
piano terra: ingresso, due blocchi spogliatoi con servizi, palestra da mq 122,45, zona piscina costituita da tre
vasche (delle dimensioni rispettivamente: 25x21x1,80 m, 12x8x1,20 m, 8x5x0.60 m), locale destinato a primo
soccorso, sala istruttori, deposito attrezzi, spazio destinato a Bar ristoro e relativi spazi funzionali (dotato di una
propria autonomia e indipendenza dalla gestione della restante parte del complesso sportivo);
piano primo: Centro estetico, palestre (divise rispettivamente in: palestra per scherma e tiro, palestra per pesi e
muscolazione, palestra per aerobica e spinning) e relativi spogliatoi divisi in due parti;
all’esterno: superficie destinata a parcheggi privati ai sensi della legge n. 122/89;
all’esterno: percorsi pedonali carrabili con aree sistemate a verde ed aree pavimentate;
All’art 4 comma D è previsto quanto segue :
è concessa alla Federazione la facoltà di stipulare contratti di affitto di locali e/o impianti a favore di associazioni
no profit, senza richiedere alcun atto di assenso da parte dell’Amministrazione, a condizione che l’uso sia
conforme allo strumento urbanistico o sue modifiche ed ai principi di gestione di cui alla convenzione stipulata in
data 11 marzo 2008 e che non vengano costituiti o ceduti diritti reali sulle aree o sugli immobili realizzati; la
qualifica dell’attività no profit dovrà essere verificata dal superficiatario; 15 agosto alle ore 19.31 · Mi piace
unico risultato sono state lo smembramento di un gruppo di atleti che rendeva tantissimo, e che
Valerio Valli " L'
ora rende la metà"? ...anno 2012: Campione Europeo, Campioni del Mondo a squadre, 1° e 3° in due tappe di
coppa del mondo, 4 carte olimpiche nominali....scusa, quale era il rendimento di cui parlavi?? da Corsini 1^ nel
2005, o da Toraldo 3° nel 1995 ai mondiali, quali sarebbero stati i risultati di grande rilievo che oggi si stanno
distruggendo grazie all'
operato dell'
attuale gestione??? Federico fa parte dell'
attuale gruppo della nazionale
giusto? può dichiararsi campione del mondo a squadre? ha ottenuto risultati di prestigio a livello internazionale o
sbaglio? ha ottenuto una carta olimpica? evidentemente sarà stato supportato, come gli altri, da uno staff tecnico e
da una dirigenza? sicuramente si può fare di più, e questo è un concetto che vale in tutti i campi della vita, però
definire fallimentare la gestione della federazione, risultati alla mano, lo trovo un po'esagerato. Io mi auspico per
voi tutti, di ottenere il massimo appoggio, la massima tecnologia e la miglior assistenza tecnica, medica e
fisioterapica da parte della federazione. Per il momento però continuate a spaccarvi il culo e cercate di trovare una
forma di coesistenza con chi governa il vostro sport...vedrai che ne trarrete solo benefici. In bocca al lupo per
tutto. 15 agosto alle ore 19.34 · Mi piace · 1
Francesco Giancamilli Vale, sinceramente di fare solo chiacchiere mi sono un pò stufato. Forse ti risponderò più
in là, ma da come parli vedo bene che tu tante cose non le conosci, e non te ne faccio una colpa, il problema è che
chi ha smesso di fare l'
atleta e non segue assiduamente e in dettaglio il nostro sporto DALL'
INTERNO non può
vederle e quindi tantomeno conoscerle. Mi fa piacere che abbiamo parlato, ma comincia anche a parlare con altri
atleti, tanto ci conosci tutti. Non posso spiegarti io da solo cosa è successo in 4 anni. I ragionamenti che facevi tu
li facevo io circa 2-3 anni fa, e infatti son stato zitto e mi sono allenato, poi purtroppo i fatti mi hanno smentito
dimostrandomi molte cose che purtroppo erano proprio come sembravano. Crepi il lupo, e buon ferragosto! 15
agosto alle ore 19.42 · Mi piace · 1
Pierluigi Giancamilli Valerio Guardati questo articolo cosi ti rendi conto di quanto hanno vinto prima della
gestione attuale.http://www.pentathlonmoderno.it/News%20nazionali/2010/statistiche_medaglie.htm
Pentathlon: in declino anche le medaglie www.pentathlonmoderno.it 15 agosto alle ore 19.43 · Mi
Valerio Valli A te Francesco, non mollare mai e non smettere di credere di poter essere un grande atleta,
nonostante tutto. La vita è comunque uno scambio di opinioni....un abbraccio. 15 agosto alle ore 19.45 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli comunque con la gestione Felicita in 4 edizioni Olimpiche non abbiamo vinto nulla. Le
chiacchiere stanno a zero 15 agosto alle ore 19.47 · Mi piace · 1
Valerio Valli Pierluigi scusami devo staccare adesso, ho letto il documento e domani ti risponderò con piacere ed
in modo molto pacifico, perchè sinceramente ho una mia chiave di lettura di queste statistiche. Per il momento ti
auguro un buon ferragosto ed una buona serata. 15 agosto alle ore 19.49 · Non mi piace più · 1
ultima cosa che ho visto ora...al di la delle 3 edizioni '
84-'
88 e '
92 a squadre (che oggi non
Valerio Valli solo un'
esiste più e sul quale non sarebbe corretto fare valutazioni) in 100 anni di olimpiadi cosa abbiamo vinto? E poi il
presidente di quell'
epoca, un vincente a tuo dire, è caduto grazie alla famosa questione Tiberti, che io ho vissuto.
Si chiamava Alberto De Felice, accusato come oggi stai facendo anche te di mala gestione e sperperi... all'
epoca
gli atleti erano seguiti e curati, avevano borse di studio, vitto e alloggio, e vincevano...eppure qualcuno ha voluto
intraprendere una dura battaglia nei confronti del presidente e anch'
egli, guarda caso, era il padre di un atleta,
Tiberti appunto, che sotto quella gestione aveva vinto un mondiale individuale ed un bronzo olimpico a squadre...
La conosci la conclusione di quella vicenda?? 15 agosto alle ore 20.04 · Mi piace · 1
entra che io sono un genitore? chi
Pierluigi Giancamilli So che De Felice non fece più il presidente, Ma che c'
dovrebbe parlare chi non conosce questo sport? e poi ti faccio notare che oltre ad essere un genitore, sono uno di
quelli che ha fondato pentathlonmoderno.it sito che ormai ad oggi è il punto di riferimento del pentathlon non
solo italiano e molto apprezzato dei vertici della UIPM. Pensa è l'
unico sito che ha un database che oltre a tutti i
risultati nazionali comprende anche quelli internazionali. Questo per farti capire che la mia è una grande passione
e che i risultati dei miei figli non possono condizionare in alcun modo il mio punto di vista riguardo questa
gestione federale. Essere paragonato al papa di Tiberti non so cosa significhi e neanche mi interessa. Leggi le
statistiche e ti renderai conto che questo gruppo avrebbe dovuto fare molto di piu negli ultimi 4 anni. cosi come
aveva fatto negli anni precedenti. Inoltre devo dirti che le statistiche non hanno chiavi di lettura perche sono
semplicemente le medaglie internazionali conquistate, basta fare le somme. Il resto come ho già detto piu volte
sono chiacchiere. 15 agosto alle ore 20.19 · Modificato · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Beh sig. Giancamilli, fra le altre mie attività faccio anche il gestore e lei che è un fanatico della
verità e dei documenti, dovrebbe comportarsi come tale e non strumentalizzare le cose per non ar capire nulla o
poco a chi ci legge. Lei sa benissimo o dovrebbe saperlo, o se non lo sa glielo dico io, che un centro fondato solo
ed esclusivamente sulla pratica della disciplina del Pentathlon moderno, sotto l'
aspetto economico, non
reggerebbe, la riprova ne è Montelibretti o no? Dove sia alcuni giornali, sia voi lanciate accuse sul suo
mantenimento funzionale. 15 agosto alle ore 23.32 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Quindi non giochiamo a carte 48 come si suol dire, un centro non si mantiene se non ha altre
risorse provenienti da attività collaterali che possono contribuire al suo rendimento sotto il profilo economico,
tale rendimento serve appunto per aumentare le entrate, creare profitti che vanno ad ammortizzare il mutuo ed
evitano proprio l'
investimento di risorse federali che lei denuncia o cerca di denunciare. Mi sembra signor
Giancamilli, di percepire nel suo operato solo e solo e solo ed esclusivamente critiche a questo che lei definisce
"sistema", sinceramente, non se la prenda, proposte alternative non ne ho ancora viste, mi piacerebbe capire quali
sarebbero le vostre eventuali modalità gestionali, i vostri progetti, il "vostro sistema" quello che creereste per
gestire un ambito federale e tecnico-sportivo, se no è troppo facile, vogliamo andare nel concreto? Questo è il
concreto, fate proposte e programmi migliorativi, nessuno potrà non ascoltarvi. 15 agosto alle ore 23.38 · Mi
piace · 1
Fabrizio Bittner Perché mi faccia capire se uno investe risorse in un centro federale per far praticare Pentathlon
moderno a Montelibretti è ok, se lo fa a Pesaro e malversazione, se invece a Pesaro uno progetta un impianto che
debba produrre risorse alternative per non investirvi risorse federali, o meglio magari trarre utili che poi
infesterebbe nel Pentathlon Moderno anche questa è malversazione? Invece se uno investisse 8 milioni di euro
come dice lei in un centro a solo ed esclusivo utilizzo del Pentathlon questa come si chiama? Distrazione di
risorse federali? Mi scusi ma di cosa stiamo parlando, questa è farneticazione pura è la farneticazione ha un solo
scopo, cercare e/o creare colpevoli anche e quando non ve ne sono. Lei è un fautore di cose concrete e allora parli
di cose concrete, queste mi scusi, sono baggianate. 15 agosto alle ore 23.47 · Mi piace
Massimo Terri Signor Fabrizio Bittner, effettivamente lei non e’ Biancaneve….lei vive proprio nel mondo delle
favole. Lei mi sta dicendo che un'associazione (affiliata alla FIPM) gestita in maniera autonoma, produrrebbe un
reddito che riverserebbe alla federazione? Un'associazione no profit …? Per pagare un mutuo gia’ acceso dalla
federazione? Se ce ne fosse soltanto una in Italia che funzionasse cosi’ come sogna lei, sarebbe un miracolo… la
invito a cercarla e farlo sapere a tutti.
Lei sta dicendo che con i soldi pubblici, destinati alla preparazione degli atleti (non per le infrastrutture sportive)
sarebbe giusto farne un business ? e magari fare concorrenza alle gestioni private che mettono risorse economiche
e pagano le tasse?
Lei sta dicendo che a Montelibretti vengono spesi i soldi per la manutenzione del centro del CONI ? Vada a
vedere i lavori di manutenzione e li confronti con quelli che lei firma quando le presentano i bilanci! Se non puo'
andare compri l’espresso, c’e qualche foto esplicativa.
La invito a non prenderla male se le dico queste cose, semmai verifichi se quello che dico sono corbellerie e ne
faccia tesoro, e stia lontano da chi non ha il cuore puro come il suo. 16 agosto alle ore 9.47 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Sto dicendo che una gestione "sana" può produrre redditualità che servano ad ammortizzare
l'
investimento, non produrre business, come lei dice; sul discorso profit, no-profit, dovrebbe sapere, se non lo sa
glielo spiego che superati determinati volumi economici, poco cambia, per il fisco se lei sia profit o no-profit;
visto che vivo nel mondo delle favole, anche lei non se la prenda, si informi meglio e capirà cha anche una no-
profit può pagare le stesse tasse di un imprenditore privato. Guardi in Italia, poi ce ne sono diverse, non è che
debba stare qui ad elencargliele, come ci sono diversi malandrini, che sfruttano il pubblico, per benefici personali.
Quanto a Montelibretti, non mi dice nulla di nuovo, ci sono stato di recente di persona ed ho visto, ho detto se
riprende il mio passaggio verificherà, che in passato la Federazione ha investito risorse per la sua messa a norma
e ristrutturazione, parziale; oggi sono sicuramente necessari altri interventi, la proprietà è del Coni ed andranno
concordati e/o verificati col proprietario, ciò nel frattempo non invalida, ripeto, il fatto che la Federazione possa
dotarsi di un proprio centro fuori da Roma, se no signor Terri, da Roma non ci muoviamo mai e lo lasci dire a uno
che romano non è, senza farne del banale campanilismo, molti problemi sono un po'dati dalla romana mentalità,
non tutti, ma molti. Inoltre tenga anche a mente che a Pesaro, ci sono risorse importanti di Comune e Provincia, e
da che mondo e mondo gli investimenti, piccoli o grandi che siano in queste situazioni, si pagano con la gestione
e questo è il motivo per cui le gestioni sono allargate ad altre attività. Quanto hai modelli, lei s'
informi, ma nel
mondo del nuoto ci sono più di una società che dalle gestioni traggono risorse che investono nell'
agonismo, a
Roma ne ha diversi esempi, parlo per le grandi società, anche di grossi investimenti, che nell'
ultimo periodo
stanno anche li diminuendo a causa della crisi, in Italia, non ci fossero le gestioni, diciamo private, o in
concessione, quindi con maggiori vincoli sul rapporto pubblico-privato, il fenomeno natatorio italiano (anche se
alle ultime Olimpiadi non ha brillato) non sarebbe mai nato. Non mi faccia fare nomi in pubblico, su FB, ma se
vuole non ho nessuna difficoltà a dimostrale quante sono in Italia queste realtà. Le faccio il nostro esempio se
vuole, noi investiamo quel poco o tanto, dipende dai punti di vista nel PM grazie alla gestione di un impianto, ma
noi siamo piccoli, parlo di società natatorie che investono anche 3/400mila € l'
anno (nel nuoto s'
intende). 16
agosto alle ore 10.15 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Caro Bittner, Le rispondo come è mio solito fare con delle cifre che compaiono nei bilanci
2007-2008-2009 della FIPM, non mi sembra di aver estrapolato nulla da nessun documento, io ho fatto
riferimento ha quello che è scritto sulle carte ufficiali del comune di Pesaro. Certo se la FIPM attuasse il criterio
della trasparenza, allora si tutto sarebbe molto più chiaro ed ognuno si potrebbe fare un’idea precisa di come
stanno le cose. Si perché oltre a non pubblicare i bilanci come dovrebbe la FIPM non fa uscire all’esterno nulla
basta visitare il sito FIPM per rendersene conto, non c'
è una notizie che riguardi la gestione della FIPM e se lei va
a spulciare sul sito federale si accorgerà che non è mai stato scritto nulla che fa riferimento all’ “investimento” di
Pesaro perche questa segretezza se Pesaro sara come sbandierato anche tramite i giornali locali la capitale del
Pentathlon ? La FIPM dovrebbe essere orgogliosa di questa opera, e invece......................
Il CONI da circa 2.000.000 ogni anno alla FIPM, addirittura nel 2011 il contributo CONI e stato di circa
2.500.000 milioni. Questi contributi non sono finalizzati ad investimenti per costruire immobili, ma sono
finalizzati al mantenimento e alla promozione dell’attività sportiva. Se il Presidente o qualcun altro vuole
investire deve anticipare le risorse economiche, ma da come è scritto sulla pratica del mutuo preso dalla FIPM
Link documento http://bacheca-atti.comune.pesaro.pu.it/Atti/allegati/451617_merge.pdf.pdf , la rata la paga la
FIPM non un privato, come il presidente o lei. Mi sembra di essere stato molto chiaro prima, quando ho fatto
riferimento a quello che risulta dal progetto del centro, in quel progetto non è prevista la pratica del pentathlon ad
alto livello, ma tutt’altro , non c’è m una foresteria, non c’è un centro di equitazione, c’è però un centro estetico la
palestra per aerobica e spinning e addirittura un Bar ristoro e relativi spazi funzionali con gestione separata dal
resto del centro sportivo, se lo legga bene link al documento http://bachecaatti.comune.pesaro.pu.it/Atti/allegati/410764_merge.pdf . Innanzi tutto il Centro di Montelibretti esiste da una
vita ed è una struttura fatta apposta dal CONI per fare Pentathlon ad alto livello (tutte le discipline) li ci sono le
foresterie e infatti spesso ci si fanno i collegiali sia per gli italiani che per gli stranieri., non c’è bisogno quindi li
di fare alcun investimento strutturale di base, semmai c’è da ristrutturarlo, e per ristrutturare Montelibretti non ci
vogliono 8 milioni, ma molti meno. Si è vero il centro è di proprietà del CONI, ed è anche per questo che il CONI
da i contributi alla FIPM per mantenerlo, e lei mi dice che con i contributi che il CONI da per mantenere
Montelibretti ci paga la salata rata del mutuo di pesaro che conti alla mano considerato il tasso attuale dovrebbe
essere di circa 350.000 euro l’anno per una durata del utuo di 25 anni. Altrimenti con quali fondi si ripaga il
mutuo visto che il bilancio della FIPM almeno fino al 2009 non ha avuto utili apprezzabili per far fronte a tale
impegno.
Secondo il centro di Montelibretti oltre ad essere un centro di alta specializzazione ha creato in questi ultimi anni
entrate nel bilancio federale che basterebbero ed avanzerebbero per mantenerlo. Ma passiamo alle cifre nel 20072008-2009 alla FIPM tramite le iscrizioni della scuola nuoto sono entrati rispettivamente 311.127, 304.488,
363.601 Parlando in concreto la FIPM incassa fondi che aggiunti a quelli che da il Coni sarebbero sufficienti per
ristrutturare è rendere più funzionale il Centro di Montelibretti.
Che senso ha fare una cosa del genere a Pesaro in un area cittadina di 4 o 5000 metri quadrati, dove non è
possibile fare pentathlon ad alto livello ne organizzare collegiali ?
Oppure questo centro è destinato a fare la fine di quello di Popoli inaugurato nel 2007 e mai utilizzato per i
propositi per cui era stato fatto?
Perché lei continua ad arrampicarsi sugli specchi, non sarebbe meglio ammettere certi errori e voltare pagina?
Ho letto sull’espresso, ma risulta anche dai bilanci che ho, che la manutenzione ordinaria per il CPO di
Montelibretti ammonta a circa 350.000 euro l’anno, le sembra possibile? Addirittura nel 2009 ben 650.000 euro.
Come le giustifica queste cifre del bilancio ? E poi mi chiedo ma lei i bilanci li ha visionati?
Come presidente di società, le sono stati inviati?
Se lei mi autorizza potrei pubblicare sul sito www.pentathlonmoderno.it quelli relativi al 2007-2008 e 2009 cosi
le persone che leggono possono rendersi conto che tutto è regolare.
Le mie non sono critiche ma constatazioni, e se la FIPM volesse, con quello che scrivo potrebbe tutelarsi anche
legalmente, se non lo fa è perche evidentemente la sua gestione non è cosi trasparente come si vuole far credere.
Come possono le persone credere a chi parla senza produrre ne citare alcuna documentazione a sostegno?
Visto che Lei come consigliere federale dovrebbe avere una copia degli ultimi bilanci (2010-2011), mi renda
partecipe della conoscenza del loro contenuto, cosi magari le mie preoccupazioni su quello che sta facendo la
FIPM potrebbero essere fugate.
Per favore se deve rispondere un’altra volta con esempi del nuoto che con c’entra nulla e con riferimenti alla sua
esperienza, lo faccia almeno con una documentazione riscontrabile da chi ci legge e non con teorie di
investimenti (Pubblico-Privati-Pubblico) utopistici e irrealizzabili. L’unica forma di investimento che può w deve
fare una Federazione come la FIPM è quello sugli atleti, perche quando non ci sono più loro non ha ragione di
esistere neanche la Federaziona e l’unica cosa che rimarrà sarà il centro sportivo di Pesaro, che lei afferma
costruito con fondi pubblici destinati ad altri scopi e gestito da società private che faranno il bene della FIPM, ma
chi può credere a questa teoria ?
Mi rendo conto che i punti interrogativi sono molti, ma adesso è ora di farla finita, che ognuno si prenda le
proprie responsabilità, io non potrò certo fare giustizia su queste questioni, ma mi auguro che chi sta valutando se
la gestione dei fondi pubblici che il CONI da alla FIPM è corretta, faccia presto. Anche perché ormai l’opera di
Pesaro è iniziata e se ne possono notare anche i contorni anche su Google Earth, basta andare sull’area che va da
Via Palmiro Togliatti a Via Niccolò Paganini latitudine 43°54'
5.17"N longitudine 12°53'
28.00"E posizionateci
l’omino di street view e guardate sulla destra (l’immagine di google è di qualche mese ma gia si vede il cantiere
con i ponteggi) l’area interessata misura 45 x 60 metri circa in totale per tutto il Centro Sportivo (costo del centro
8 milioni di euro circa) con le caratteristiche sopra descritte.
Montelibretti visto da google ha grosso modo queste misure, lato scuderie larghezza 115 , lato piste prove esercito
lunghezza 630 metri, lato pompieri larghezza 285, fronte strada lunghezza 456
In questa area si possono allenare tutte le discipline del Pentathlon compresa l’equitazione (a proposito i cavalli
della FIPM sono di stanza li).
Con queste misure che lo ho esposto spero che lei sig. Bittner riesca a comprendere perché a Montelibretti si può
fare pentathlon ad alto livello e a Pesaro no. Aspetto le sue risposte e come ho già scritto sarebbe bello che in
questo dialogo intervenisse anche qualche altro Consigliere Federale, per sapere come la pensa 16 agosto alle ore
18.29 · Modificato · Mi piace · 1
apporfondimento dei bilanci federali per
Fabrizio Bittner Le rispondo velocemente ed in parte, riservandomi l'
essere più esaustivo e preciso; ma visto che lei pubblica giustamente dei link per far verificare la parte relativa ad
atti che interessano la Fipm e in questo caso il centro Federale di Pentathlon, perché non dice che viene consesso
alla federazione, come è scritto, perché non dice che il Comune di Pesaro verserà alla Federazione un contributo
di 75.000 € annui per 40 anno! Per un totale se non sbaglio di € 3 MILIONI, perché non dice che il Comune di
Pesaro, nel caso in cui la Federazione non riuscisse a pagare il costo del mutuo è garante in solido con una
garanzia fideiussoria pari all'
intero importo dell'
investimento? Come mai pubblica i documenti ed omette queste
considerazioni e se vogliamo a questo punto l'
investimento della FIPM sarebbe (sempre secondo la sua teoria in
cui la Fipm pagasse con risorse sottratte alle attività ordinarie); a questo punto parliamo già "solo" più di €
4milioni e mezzo, giusto? TRE sono a carico del Comune di Pesaro? Sono giusti i conti su documenti che
pubblica lei, oppure sbaglio? Inoltre, lo verificherò, per essere preciso nelle cifre, si aggiunge la Provincia di
Pesaro, con un contributo di 50 € annui, le cose stesserò così, sarebbero altri 2 milioni ed il costo scenderebbe a 2
e mezzo (sempre a carico della Federazione secondo la sua teoria). Inoltre ha letto, che il Credito Sportivo
concede un contributo a favore della parte mutuataria di € 15mila e rotti semestrali, come quota interessi? La mia
domanda, visto che lei le fa a me e risponderò appena potrò documentarmi con precisione (mi scuso ma ci vorrà
un po'
, al mio rientro), come mai le pubblica dei documenti omettendo di dichiarare tutte le operazioni
vantaggiose per la Federazione? Come mai va cercando delle malversazioni, dove mi sembra, dai documenti che
oltretutto pubblica lei, la Federazione è blindata in un'
operazione economicamente per le del tutto vamtaggiosa?
Guardi sui corsi di nuoto se le entrate sono, come lei pubblica correttamente dai nostri bilanci intorno ai 300mila
euro, circa 80 se ne vanno come costi istruttori, verificherò quali altre spese sono a carico nostro e del Coni per
fornirle dati più precisi, cosicché le configurerò quanto resta di possibilità di investimento, i conti si fanno entrate
e uscite, Sig. Giancamilli, dovrebbe saperlo. 16 agosto alle ore 21.58 · Mi piace
arrampicamento sugli specchi, ce la giochiamo, così fosse, perché pure lei
Fabrizio Bittner In ogni caso sull'
come le ho dimostrato da documenti pubblicati da lei, ne fa una lettura del tutto personale e anche un tantino
strumentale, (come dice lei, sono documenti e i dati parlano chiaro). Quindi come credere ad una persona che
strumentalizza a suo uso e consumo, per farne proprie teorie, dati numerici e di natura economica? Le mancano
parti di informazione? Non mi sembra il documento da lei pubblicato è una delibera del Comune di Pesaro, lì è
scritto tutto! Per ciò che riguarda gli esempi del nuoto, credo appaia a tutti che sia la disciplina da cui si inizia il
Pentathlon moderno,la maggior parte degli atleti, arrivano dal nuoto, o sbaglio anche qui? Non mi sembra corretto
pubblicare dati non miei di cui sono a conoscenza su FB, ma quando vuole glieli fornisco e riguardano la gestione
di centri similari a Pesaro. Per il futuro al di la delle risorse destinate da Coni, che sicuramente debbono essere
destinate alle attività principale, se si vorrà far crescere la nostra disciplina lo si potrà fare solo e grazie ad
appassionati, che accanto alle attività natatorie investono nel PM, drenando risorse, magari dalle proprie gestioni,
se non ci apriamo in questa direzione, per conto mio non c'
è futuro. In ultimo non mi chieda di autorizzata a
pubblicare alcunché, io discuto volentieri da appassionato ed uomo di sporto, ma come le ho già detto sono UN
consigliere e NON la Federazione, non ho la facoltà di autorizzarla a nulla, mi spiace. 16 agosto alle ore
22.20 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Presto le risponderò riguardo le cifre da lei dedotte dai documenti, nel frattempo, però lei
mi dovrebbe rispondere su delle questioni per me basilari le ripropongo le questioni: la FIPM non fa uscire
all’esterno nulla basta visitare il sito FIPM per rendersene conto, non c'
è una notizie che riguardi la gestione della
FIPM e se lei va a spulciare sul sito federale si accorgerà che non è mai stato scritto nulla che fa riferimento all’
“investimento” di Pesaro perche questa segretezza se Pesaro sara come sbandierato anche tramite i giornali locali
la capitale del Pentathlon ? La FIPM dovrebbe essere orgogliosa di questa opera, e invece...................... Che
senso ha fare una cosa del genere a Pesaro in un area cittadina di 4 o 5000 metri quadrati, dove non è possibile
fare pentathlon ad alto livello ne organizzare collegiali ?
Oppure questo centro è destinato a fare la fine di quello di Popoli inaugurato nel 2007 e mai utilizzato per i
propositi per cui era stato fatto? 17 agosto alle ore 0.05 · Mi piace · 1
Pierluigi Giancamilli Allora facciamo i conti per bene in base a quello che è scritto sulla delibera Comunale per
la Fideiussione.
Costo del mutuo = 7.556.000 euro
In 25 anni al tasso EURIBOR 6 mesi 365 + 270 punti base, calcolato circa 30 fa sul sito euribor.it diventano
8.481.516,00 (siccome il tasso è variabile probabilmente visto l’andamento dell’economia è dstinato a crescere)
in 25 anni sono 339.260 euro l’anno.
I contributi del comune saranno per 75.000 euro l’anno per 40 anni quindi 3.000.000
I contributi del credito sportivo sugli interessi saranno circa 800.000 euro
Riguardo i contributi della provincia io non li leggo da nessuna parte della delibera quindi a conti fatti la FIPM
paga 8.481.516 meno 3.800.000 uguale 4.681.516 lei dice “solo” e le sembrano pochi?
Inoltre da come è scritto la FIPM deve provvedere all’acquisto degli arredi e delle attrezzature sportive per
rendere la struttura sportiva funzionale ed utilizzabile allo scopo;
Questa cifra non è quantificata da nessuna parte e sembra che vada aggiunta alla spesa totale. Si legge: la FIPM si
impegna “ad accendere apposito mutuo con l’Istituto per il Credito Sportivo per l’importo necessario alla
progettazione, realizzazione dell’opera ed al collaudo della stessa” quindi le attrezzature sono a parte.
Le sarei grato a questo punto se lei mi indicasse dove posso leggere a quanto equivale il contributo Provinciale e
sopratutto quanto sarà la spesa per le attrezzature e gli arredi perché se si fanno tutte quelle attività previste nel
progetto, c’è da aspettarsi una bella cifra. Cosi potremo fare dei conti ancora più precisi.
Comunque ad oggi, La cifra sarebbe sempre importante per una federazione che vive di soli contributi “CONI”,
che vengono stabiliti anno per anno. Non si può assumere un impegno di un mutuo per 25 anni senza avere
garanzie di entrate certe per pagarlo, le dirò di più che è piuttosto strano che il credito sportivo abbia concesso un
mutuo del Genere ossia è possibile perché c’è la fideiussione del Comune, ma se la FIPM non paga diventa
inadempiente e a quel punto cade il vincolo dei 40 anni e l’impianto torna al Comune, quindi non sbandieri la
fideiussione come un punto di forza.
Poi lei dovrebbe capire un’altra cosa la FIPM non è una SPA privata che investe per avere degli utili e un futuro
florido a livello economico. La FIPM cosi come è scritto nello statuto, è una “no profit” e si occupa di pratica e
promozione del pentathlon moderno, attività finalizzata alla conquista di eventuali medaglie Olimpiche, è per
questo che è finanziata dallo stato tramite il CONI, non per fare Business. Inoltre sul bilancio 2009 c’è scritto che
il mutuo sarà pagato con gli utili di bilancio, ma dove stanno questi utili, almeno fino al 2009 non sono riportati
sul bilancio a meno che negli anni successivi non ci siano gli utili, ma questo a me non è dato saperlo perché i
bilanci sono secretati dalla FIPM che si ostina a non pubblicarli.
Bisogna partire comunque dal presupposto che la FIPM si occupa di Pentathlon Moderno e quindi fare un centro
sportivo che non sia destinato come si evince dalla descrizione del progetto alla alta specializzazione, non ha
senso, se il centro avesse spazi idonei e caratteristiche per l’alta specializzazione forse avrebbe anche un senso ma
questo tipo struttura in FIPM già cè, è a Montelibretti. Non credo che per seguire poche decine di atleti di alta
specializzazione servano ulteriori strutture. E questo lo testimonia il centro di alta specializzazione internazionale
secondo al mondo solo a quello di mosca, che e stato fatto a Popoli inaugurato nel 2007 e dove la FIPM non ha
organizzato mai neanche un collegiale, ne un allenamento. E allora che facciamo andiamo a costruirne un altro a
Pesaro, indebitandoci per 25 anni senza avere nessuna garanzia di utili di bilancio e senza avere garanzie sul
ritorno sia a livello economico che a livello sportivo? Bittner, direbbe totò, ma mi faccia il piacere………………
Infine una precisazione sulla provenienza degli Atleti di Pentathlon Moderno, non è vero che la maggior parte dei
pentatleti vengono dal nuoto, semmai la maggior parte dei pentatleti vengono dalle scuole nuoto dei centri di
pentathlon perché il nuoto è la prima disciplina che viene allenata in ordine di tempo e quando iniziano fanno
anche gare di nuoto. Ad esempio prendiamo i Pentatleti italiani che hanno conquistato le ultime carte Olimpiche:
Benedetti (Modena pentathlon) , De Luca ( Mezzaluna pentathlon), Petroni (Montelibretti pentathlon),
Giancamilli (Montelibretti pentathlon), Cesarini (SS Lazio Pentathlon), Bonessio (Policroma pentathlon),
Crognale (Mezzaluna pentathlon). Quindi quando si parla bisogna anche sapere di cosa si parla, altrimenti chi
legge non riesce a capire. 17 agosto alle ore 1.39 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Visto che lei di cosa parla e io no, perché non crea una società di Pentathlon, o non si mette a
fare il tecnico e cresce futuri talenti... Riporto le sue parole:"non è vero che la maggior parte dei pentatleti
vengono dal nuoto, semmai la maggior parte dei pentatleti vengono dalle scuole nuoto dei centri di Pentathlon
perché il nuoto è la prima disciplina che viene allenata in ordine di tempo (dovrebbe sapere che nelle scuole nuoto
non si allena, lei che sa tutto, ma non importa) e quando iniziano fanno anche gare di nuoto". Queste sono le mie
parole: "credo appaia a tutti che sia la disciplina da cui si inizia il Pentathlon moderno (il nuoto), la maggior parte
degli atleti arrivano dal nuoto". Credo apparirà a chiunque leggerà, che come la precedente, lei fa pura
demagogia, accusando altri di dire cose diverse e riportando le sue come correzioni e precisazioni su frasi altrui,
che non hanno motivo di esistere, perché il concetto espresso da lei e da me nella circostanza specifica è lo stesso,
solo che lei deve specificare "umiliando" l'
avversario ed accusandolo di incompetenza, quando forse, si evince
che il vero incompetente è lei, che della materia, a parte risultati e statistiche che evidentemente e studiato a
memoria, per fare la sua personale battaglia contro il CT, sa poco o nulla. Parla di scuola nuoto senza sapere cos'
è
e come funziona, dice che il nuoto è la prima disciplina che si allena e invece non si allena, si impara, si allenerà
quando ci saranno i presupposti di base; è cascato male su queste cose col sottoscritto, Sig. Giancamilli, eviti di
fare il demagogo ed il professore, perché non ha argomenti a sufficienza il suo scopo è solo cercare di
delegittimare l'
altro. Chi legge, leggerà le mie e le sue parole e si farà un'
idea del suo modo accusatorio sterile e
puerile. Soglia altri argomenti, le risponderò non appena in possesso di documenti che in vacanza non ho, mi
scusi. 17 agosto alle ore 11.21 · Mi piace
Egidio (di cui lei
Fabrizio Bittner Intanto lei provi a rispondermi su come mai il Centro proposto dal Gruppo d'
se non sbaglio fa parte) nella zona di Roma nord, sulla bretella, centro analogo pressapoco a quello di Pesaro, non
è mai andato in porto? Ne sa qualcosa? 17 agosto alle ore 11.24 · Non mi piace più · 1
Francesco Giancamilli Non credo che per far notare alcune ambigue realtà ci sia bisogno di diventare tecnici o
coltivare talenti.
Inoltre non colgo toni accusatori nel tono di alcuno in questa discussione, l'
unico personaggio è stato quello del
sig. Terri, che comunque nel suo successivo intervento si è assai ridimensionato. Semmai, mi perdoni, colgo in
Lei sig. Bittner una certa demagogia, coadiuvata da una buona dose di vittimismo. Mi ha prima accusato di
saccenza, poi accusa mio padre di essere un demagogo, di arrampicarsi sugli specchi, un profeta, un professorino
nozionista, un manipolatore di dati, e infine cerca di far smuovere dalla sua parte il discorso ponendosi come
parte offesa. Lei non sta per caso facendo lo stesso? Non cerca forse con queste frasi e attributi da me appena
citati di delegittimare il suo avversario? Per uno che si ritiene superiore almeno a livello di educazione e di
comunicazione verbale mi sembra un buon sintomo di incongruenza questo. Se veramente è superiore, sia
superiore come crede. Inoltre non cadiamo in discorsi di presunta "purezza": nelle discussioni in cui abbiamo
qualcosa a cuore ci si scalda, si alza il tono e si gioca anche con queste regole. Se qualcuno in questa discussione
delegittima l'
avversario, lo denunci pure, ma non passi come chi non lo sta facendo, perché le assicuro che non è
così, altrimenti, ripeto, non mi avrebbe accusato di saccenza, e non avrebbe rivolto a mio padre gli attributi di cui
sopra. Trovo sterile poi il discutere sulle differenze fra "allenare" e "insegnare" il nuoto, come se questo fosse il
nocciolo della questione seminato in questa discussione, come poi non riesco a cogliere il legame fra il centro
sportivo di Pesaro con quello del Gruppo d'
Egidio. Cosa vuole esprimere con quest'
ultima domanda?
A me piacerebbe molto, da atleta, capire che fine hanno fatto la nostra assistenza medica, la fisioterapia, i
materiali di disciplina, i collegiali, le gare all'
estero... O vogliamo vedere solo cosa ha fatto il gruppo Olimpico?
Cominciamo anche a vedere magari la gestione federale del gruppo nazionale più "semplice", partendo dagli
junior e scendendo fino alle categorie giovanili. Perché mi si viene a dire che non ci sono soldi per portare i
ragazzi del Pentathlon a fare gare per fare esperienza e poi vengo a scoprire che i soldi ci sono ma sono spesi per
altre imprese? O vogliamo semplicemente puntare il dito contro la forma dei discorsi, senza vederne il contenuto?
Io, da atleta, gradirei avere delle risposte. Delle scaramucce dei "grandi" mi interessa relativamente. 17 agosto
alle ore 11.59 · Non mi piace più · 4
Francesco Giancamilli E seriamente, mi perdoni se le sono sembrato irrispettoso. Non è nelle mie intenzioni. 17
agosto alle ore 12.01 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Caro Francesco, partiamo dalla fine della sua comunicazione:"delle scaramucce dei grandi mi
interessa relativamente". Giusto! Condivido dal suo punto di vista e allora non mi spieghi per 2/3 della sua
comunicazione cosa voleva intendere suo padre, l'
ho capito perfettamente; si concentri di più sull'
ultima parte
della sua comunicazione dove ci sono argomenti centrali in una gestione federale, che probabilmente meritano un
approfondimento. Velocemente sulla prima parte: guardi tendenzialmente faccio meno demagogia possibile e
vittimismo per nulla; legga bene le comunicazioni è suo padre che vuole farmi passare per uno sciocco e per
sciocco vorrei non passare. Sulla sua presunta scadenza ci eravamo già chiariti, giusto? Quanto a suo padre è lui
che scrive dati, denuncia (nel senso di dati e risultati attendibili, solo i suoi), prende dati da documenti e cita solo
le parti che a lui fan comodo nella discussione omettendo le altre, dice LUI per primo che io mi arrampico sugli
specchi (io rispondo solo a tono, mi è consentito? Senza offendere, mi sembra). Mai parlato di "purezze" ne
tantomeno intendo esserlo o farlo, quanto alla delegittimazione le sembra che citare frasi di suo padre che sono
incongruenti equivalsa a delegittimarlo? A questo punto mi vengono dei dubbi, senza offesa alcuna, mi spiego,
ma diamo lo stesso valore all'
interpretazione della lingua italiana o ci sono tra noi differenze? Perché magari non
ci capiamo sul significato dei termini ed allora è inutile continuare a discutere. Sbaglio e se sbaglio mi corregga o
è suo padre che sostiene che NON è vero che la maggior parte dei pentatleti provengano dal nuoto, non l'
ho mica
detto io, se faccio notare un incongruenza od un ambiguità discorsiva, per citare un termine a lei più caro,
delegittimo? È questo che intende per le mie dlegittimazioni? Inoltre lei sa, perché mi ha letto, che i miei toni
sono stati sempre a modo e in tal misura intendo continuare, però mi scusi, essere preso per scemo da suo padre,
non mi piace molto; io mi sforzo di mantenere il mio ruolo, non debordare, rispondere alle cose di cui sono a
conoscenza e competente, ho promesso di informarmi sulle questioni che suo padre mi poneva, non avendo su
alcune di esse elementi sufficienti per dare una risposta com 17 agosto alle ore 17.35 · Mi piace
Fabrizio Bittner completa ed esaustiva. Così farò. Capisco i suoi crucci di atleta, sono questioni che dovranno
essere sottoposte all'
attenzione del prossimo CF, che credo dovrà necessariamente rispondere. Su alcune
tematiche ben poste da suo padre non ho faticato a sostenere che meritavano dei chiarimenti e che per quanto mi
compete sarei andato a cercarli e avrei dato le possibili risposte. Vede, la differenza è che io rispondo per ciò che
so, mi si potrà accusare di essere un CF e di essere poco informato su certe questioni, bene ciò posso incassarlo e
riconoscerlo, in parte, ed infatti ho sempre risposto che avrei approfondito. In quanto alla forma, quando con la
stessa si vuole un po'mistificare la realtà, diventa importante quasi come il contenuto, altrimenti non lo è.
Assolutamente, non trovo nessuna mancanza di rispetto nei suoi toni e capisco i suoi problemi d'
atleta, per il resto
è purtroppo suo padre che ha dell'
acredine nel suo discorrere, giusta o sbagliata che sia, non voglio giudicare, né
mi interessa, francamente, l'
unico aspetto che mi permetto di far rilevare e che non accetto di essere preso per il
culo (scusi la franchezza) da nessuno, che riversarmi addosso miriadi di dati utilizzati poi a proprio uso e
consumo è un modo che non accetto, nel senso che lo contrasto verbalmente nello stesso modo in cui mi viene
sottoposto, perché le verità possono essere molte, come i punti di vista e in ogni caso vanno approfondite
"oggettivamente" ed eventualmente condivise se poi si trovano dei punti di incontro. Quanto al progetto proposto
dal Gruppo D'
Egidio è solo una domanda che ho posto a suo padre, a fronte delle decine che lui pone a me. 17
agosto alle ore 17.51 · Mi piace
Francesco Giancamilli Capisco cosa vuole dire. La mia unica preoccupazione e'che questa discussione diventi
un dibattito sulla lingua italiana piuttosto che un botta e risposta su argomenti molto importanti. Non volevo
prendere le difese di mio padre, ma solo tentare di riportare il discorso su questioni a mio parere più importanti.
Comunque finora reputo i dati da mio padre indicati come sintomo di mala gestione, volente o negligente, della
federazione, e i dati da lei indicati come prova che la Federazione ha modo di investire e in modo assai
consistente capitali importanti. 17 agosto alle ore 18.02 tramite cellulare · Mi piace · 2
Fabrizio Bittner Assolutamente lungi da me dibattere sui significati, ma non accetto che siano usati per scopi
propri, ed è ciò che faccio notare, se avviene. Quanto alle sue conclusioni, dal mio punto di vista le direi che
alcuni dati portati da suo padre indicano una completa divergenza di vedute sulla giuda tecnica della
Federeazione (suo padre è un genitore e l'
opinione rimane quella di un genitore e va presa come tale). In quanto
alla malagestione lo reputo un termine un po'forte, direi piuttosto che divergenze di scelte politiche possono
essere da altri interpretate in maniera differente e sempre altri possono avere dubbi di cui cercano chiarimento ma
la reputo una differenza di indirizzi e scelte politiche, che suo padre non condivide. La Federazione, ritengo, sta
facendo un'
operazione che reputo vantaggiosa per il Pentathlon nel suo complesso e che sicuramente non deve
andare ad intaccare risorse destinate alla preparazione degli atleti, questa sarà la responsabilità politica di chi ci
seguirà. 17 agosto alle ore 18.15 · Mi piace
Francesco Giancamilli A me purtroppo sig. Bittner sembra la responsabilità politica di chi ci sta per lasciare. 17
agosto alle ore 18.35 tramite cellulare · Mi piace · 2
Fabrizio Bittner Può essere, probabilmente lo è di entrambi, ma la responsabilità politica, nel bene o nel male,
non si paga, in quanto tale è un fatto di scelte: e le scelte possono essere buone oppure no, piacere o no; diversi
sono gli illeciti che nel caso di specie a me non paiono e che suo padre continua a sostenere; per questi capisce
che ci sono gli organi competenti e per cui tutta la nostra discussione è in parte o del tutto inutile. Un conto è
confrontarsi sulle divergenze di vedute di scelte politiche federali, che poi sfociano inevitabilmente su scelte
tecniche, un conto sono le questioni di natura giudiziaria, che ove vi sono, hanno iter completamente diversi e per
le quali, le dirò, non ho nessuna competenza a discuterne. 17 agosto alle ore 18.45 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Mi scuso per non aver risposto prima, ma ero fuori. Non voglio cadere in un dibattito
sterile su chi ha torto o ragione tra me e lei. Il mio intento è quello, come già ho scritto decine di volte, di fare
chiarezza. Sicuramente avrei meno dubbi se il criterio della trasparenza richiamato dal Coni e che lei stesso
riconoscere non appartenere alla FIPm, non fosse disatteso.
La prego di non fare illazioni, non conosco nessun progetto presentato dal gruppo D’egidio di cui sono
dipendente e non azionista, quindi si guardi bene da chi le ha dato tale informazione perché probabilmente è in
malafede, per ciò che è di mia competenza, gli unici rapporti avuti dal Gruppo D’Egidio con la FIPM riguardano
la vendita di un automezzo e la messa a disposizione di auto di rappresentanza per la Coppa del Mondo di Roma
2009 e ancora la messa a disposizione di auto di rappresentanza sempre a titolo gratuito in occasione del
Congresso Uipm svoltosi a Roma.
Non ho alcuna intenzione di prendere in giro nessuno e tanto meno Lei, che è disponibile al dialogo.
Non ho bisogno di creare nessuna società per alleva futuri talenti perchè il mio ruolo di presidente di Assipenta
mi impone di difendere gli interessi economici e morali degli atleti tutti, talentuosi e non.
Mi scuso se sono stato frainteso ma,il concetto di provenire dal nuoto lo intendo come prelevare atleti che già
gareggiano in questa disciplina ad alto livello nelle categorie giovanili, come hanno fatto altri paesi (Gran
Bretagna, Polonia, ..) e come aveva iniziato a fare la Fipm con il Progetto Maglia Azzurra proposto e iniziato da
Carlo Passiatore e poi, non so per quale motivo, abbandonato.
Ripeto, come già scritto, sulla base del concetto sopra esposto, che nessuno degli atleti più rappresentativi
dell’Italia che hanno ottenuto la carta olimpica, siano stati selezionati in questo modo, ma provengano da società
di pentatlon. Mi scuso per aver confuso i verbi allenare anziché imparare, ma intendevo esprimere il concetto di
cui sopra.
In relazione ai dati, non ho estrapolato nulla ma semplicemente messo a disposizione di chi legge i link dei
documenti ufficiali disponibili sul sito del Comune di Pesaro, pertanto ognuno può farsi un’idea precisa di come
stanno le cose. Non ritengo di essere un demagogo, ma semplicemente una persona che legge, si documenta e
sulla base delle informazioni oggettive si esprime.
Non ho imparato a memoria nulla, ho semplicemente consultato il database (da me curato) disponibile a chiunque
voglia consultato sul sito www.pentathlonmoderno.it contenente tutti i risultati e curricula degli atleti nazionali ed
internazionali. Posso inoltre aggiungere che le mie statistiche sono finite sul tavolo dell’Executive board della
UIPM e molto apprezzate in particolare dal presidente Schorman, può averne riscontro dal membro italiano di
tale organismo Carlo Passiatore.
Non ho mai avuto il piacere di dialogare con Lei di questioni tecniche del Pentathlon e capisco che lei mi possa
accusare di incompetenza, potrei affermare la stessa cosa di Lei, ma non mi sembrerebbe corretto visto che non
abbiamo mai discusso di tali questioni.
Tuttavia, se il sito www.pentathlonmoderno.it riesce ha raggiungere centinaia di visite giornaliere, evidentemente
le mie analisi tecniche vengono apprezzate.
Riguardo le sue continue richieste di presentare progetti, come Assipenta ho portato proposte parlandone
direttamente con il Presidente che inizialmente, autunno 2010, ha apprezzato e messo in pratica alcune proposte
(vedi reintroduzione premi ed incentivi economici agli atleti e partecipazione giovanili alle gare internazionali),
ma è stata sbattuta la porta in faccia all’associazione quando questa ha preteso, con una lettera indirizzata al
consiglio, che lei dovrebbe conoscere, di essere ascoltata per attuare i criteri della trasparenza. Un atto di diniego
in tal senso, se mi permette, genera dubbi!
Spero di averle fatto capire che non ho nessuna voglia di polemizzare ma di rendere trasparenti le operazioni della
Federazione, anche perché, non dimentichiamoci che la fipm esiste grazie ai contributi che il CONI le gira per
conto dello stato, quindi, trattasi di soldi pubblici. PentathlonModerno.it www.pentathlonmoderno.it 17 agosto
alle ore 20.08 · Mi piace · 1
Pierluigi Giancamilli Mi rivolgo a Nunzio, tu hai chiesto al sig. Bittner :"Vorrei sapere se la Federazione ha gia'
preso delle iniziative per tutelare in sede legale il buon nome del pentathlon italiano e dei suoi dirigenti, visto che
sul sito ufficiale FIPM non c'
e'neanche una parola sull'
argomento" tu dici che ci sono presunti episodi di
malversazione. Non riesco a capire a quali episodi ti riferisci, a me sembra tutto molto chiaro, il giornalista chiede
semplicemente di pubblicare i bilanci, l'
unica cosa che non ho capito è la risposta di Bittner sulla presunta tutela
che avrebbe fatto la FIPM riguardo all'
articolo dell'
'
Espresso, la FIPM non dovrebbe tutelarsi, ma semplicemente
pubblicare i bilanci come gli richiede il CONI, cosi magari tutti i dubbi sarebbero fugati. 18 agosto alle ore
2.32 · Mi piace
Fabrizio Bittner Sig. Giancamilli, apprezzo il suo chiarimento, può darsi che su alcuni passaggi, come dice lei,
ci fossimo fraintesi, mi corre l'
obbligo, tuttavia, di puntualizzare determinate questioni. Ammettiamo che il suo
ruolo di presidente di Assipenta, le imponga di tutelare gli interessi economici e morali degli atleti, in realtà non
dovrebbe essere una controparte, perché la federazione dovrebbe far lo stesso, però lei afferma che non è così e
quindi ecco il motivo di Assipenta. Nel frattempo lei da appassionato, si diletta a fare delle statistiche e
conseguenti analisi tecniche, che con Assipenta non dovrebbero c'
entrare nulla, giusto? Il confronto sulle
questioni tecniche tra me e lei, ben vero, non è mai avvenuto, io ho solo evidenziato il suo esprimersi in maniera
poco congrua sotto il profilo terminologico relativo a temi tecnici, lei ha successivamente chiarito e siamo qui.
Potrei aggiungerle che le analisi tecniche, essendo fatte logicamente a posteriori, analizzano un fenomeno in un
dato momento di una data situazione e sono uno dei parametri della prestazione e non la prestazione in se e per
se, possono senz'
altro essere un elemento utile e/o in più, diversa è la programmazione di un'
atleta per farlo
arrivare in forma alla data gara (osservazione che lei pone molto criticamente al CT), ancor più diverso è il giorno
della prestazione per cui tutti han lavorato, dirigenti (per la loro parte) tecnici ed atleti (soprattutto e che sono
l'
anello principale della catena); in quel giorno tutti i parametri potrebbero saltare per molteplici fattori ancora
oggi sconosciuti a tutti i noi, i tecnici in particolare (nel senso che è la loro materia principale). Lei si diletta sulle
analisi e le analisi seguono dati certi a posteriori, ovvero numeri, metterli in fila e trarne una conclusione, non
dico sia semplice, ma ha una sua oggettività imprescindibile. Poi ovviamente ci sono le interpretazioni, che sono
ancora un'
altra cosa. L'
essere umano che deve sostenere una prestazione è soggetto a variabili individuali, per
l'
appunto soggettive la cui comprensione e conoscenza di alcune di esse potrebbe sfuggire al tecnico stesso. Per
cui le componenti sono molte. Le analisi tecniche di cui parla sono solo una parte dell'
analisi tecnica complessiva,
che un tecnico che segue quotidianamente gli atleti può fare, lei, col suo buon cuore, può mettere a disposizione
una serie di dati che mette in fila e che interpreta, ma non fa l'
allenatore, per detta sua fa il Presidente di
Assipenta, si è dato un ruolo e si occupa di determinati problemi; il confronto tecnico a lei non dovrebbe
riguardarla, o meglio può esprimere delle opinioni, ci mancherebbe, siamo in un paese libero, ma le sue opinioni
restano sempre quelle di un genitore, appassionato, che produce statistiche, ma che non può ambire a confrontarsi
con un tecnico, perché mancano, per l'
appunto, i presupposti culturali di base, la storia, l'
esperienza, la
formazione ecc... ecc... L'
operazione trasparenza, come lei già sa, mi trova concorde, fatto salvo che il mio peso
vale uno all'
interno di un consiglio, porterò l'
istanza, come le ho già detto e si vedrà. Tenga conto nel caso non lo
sapesse che la Federazione ha un collegio di 5 revisori dei conti, di cui tre votati dall'
assemblea elettiva, uno
nominato dal Coni e uno dal Ministero del Tesoro e dell'
economia. Pur potendo restare legittimi i suoi dubbi,
credo lei sappia, essendo un uomo vicino al centrodestra e quindi, presumo, garantista, che per l'
appunto il
beneficio del "dubbio" presuppone la NON colpevolezza, fino a prova contraria, atteggiamento esattamente
opposto rispetto al suo, che accusa fino a prova contraria di eventuale NON colpevolezza, capisce, che io discorro
volentieri perché mi fa piacere, ma non posso biasimare i miei colleghi che sentendosi col dito puntato e accusati
ingiustamente (dal loro punto di vista) si ritraggono, non partecipando. Quanto all'
aspetto giuridico della
contribuzione ci troviamo in un classico "cul de sac" all'
italiana, la Federazione, dal decreto Melandri è un organo
di natura giuridica privata che gode di contributi pubblici, è vero, e credo anch'
io che la trattazione dell'
argomento
debba pendere verso il fatto che i denari sono pubblici, si potrebbe obiettare anche qui che nel momento in cui
vengano gestiti da un organo privato, al di la del rispetto della tracciabilità dei flussi, la scelta di impiegarli in
operazioni diverse, per carità ovviamente legittime, non sia così impensabile. Non è mia materia e quindi è solo
una considerazione libera, ci vorrebbe un fiscalista o meglio un tributarista per fornirci un chiarimento in merito.
18 agosto alle ore 11.08 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Prendo atto delle sue spiegazioni, pur non condividendole, in particolare sulla questione
del “Genitore”, ormai capita spesso che, un consigliere federale o come scritto sulla gazzetta l’anno scorso il
Presidente federale, parlino di genitori come se fossero delle persone esterne che si impicciano degli affari della
FIPM, lei dovrebbe capire che un genitore lo è dalla nascita del figlio/a e quindi quando il figlio/a inizia a fare
sport lo segue in tutto e per tutto e fino al conseguimento della maggiore età ne è anche il diretto responsabile
ripeto in tutto e per tutto, non riesco a capire perché i genitori che seguono i figli, che indirizzato il loro futuro
sportivo, di concerto con i tecnici e la Federazione stessa e nel mio caso questo avviene ormai da 13 anni. Sia
considerato quando i figli diventano maggiorenni, una persona estranea. Questo mi indigna molto e credo che
quello che provoio lo provino tutti i genitori che si sentono dire certe cose, come ad esempio quello che mi ha
detto il vicepresidente federale non molto tempo fa in federazione, in occasione di una riunione fatta a seguito
delle convocazioni olimpiche, alla quale mi è stato impedito di partecipare, pur avendo avuto una regolare delega
da mio figlio, in quella occasione mi disse il Sig Maccaroni che lui non voleva parlare con me, perché io ero un
genitore e che lui parla solo con gli atleti e mi invitò ad uscire dagli uffici federali, perché quella è casa sua e lui
fa entrare chi vuole e quando vuole, la prego Bittner di non equivocare il concetto che sto formulando, anche
perché di quei modi e di quelle parole dette ne sono testimoni le forze dell’ordine chiamati appositamente per
allontanarmi dagli uffici federali.
Mi ricordo che qualche anno fa la FIPM istitui il gruppo 2012 e li furono invitati i genitori perché i figli erano
minorenni. Non riesco a capire perché un atleta non può essere rappresentato per delega (avviena già per molti
atleti), ancora più grave è il fatto che un genitore non lo possa rappresentare. Chi meglio di un genitore conosce
quell’atleta ?
Un’altra cosa che non comprendo è per quale motivo un presidente di una ASSOCIAZIONE non si possa
occupare anche di informazione. In italia credo che moltissimi giornalisti facciano parte anche di Associazioni o
sindacati, perché quindi non dovrei parlare di Pentathlon?
Prendo atto della sua disponibilità a rispondere alle domande fatte in precedenza, e per le quali si deve
documentare e aspetto le sue risposte.
Ma una cosa la devo dire, ieri ho avuto la possibilità di visionare l’area e i lavori del futuro impianto di Pesaro,
proprio per questo vorrei evitare di innescare ulteriori polemiche e le chiedo se posso mandarle del materiale
fotografico e a quale indirizzo mail, perché credo di capire, da quello che lei ha scritto finora che lei non abbia
mai fatto un sopralluogo sul posto, credo anche visto lo stato dei lavori, che ancora sia possibile trovare una
soluzione equa che possa garantire un futuro sereno per il Pentathlon e i Pentatleti, ma mi rendo conto che questa
cosa si può fare solo sededosi intorno ad un tavolo, non si può fare su facebook, se lei è d’accordo potremmo
ripartire dalla richiesta di audizione al CF che fece Assipenta. Ne parli con i suoi colleghi e mi faccia sapere. 18
agosto alle ore 13.43 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Guardi, sulla questione genitore, ce ne sarebbe da dire, da farne probabilmente un trattato
enciclopedico; sono d'
accordo sul fatto che i genitori rivestano un ruolo particolare per la crescita dei figli, ci
mancherebbe, sono fondamentali! Diverso è il loro ruolo all'
interno di altri contesti scuola, sport ecc.... "Chi
meglio del genitore conosce quell'
atleta?" Non è così, lei sbaglia, mi permetta è il suo presupposto che è
sbagliato, chi meglio del genitore conosce il proprio figlio questa è un affermazione corretta (forse, anche se non
sempre è così), per qual misura lei da genitore dovrebbe conoscere le reazioni fisiologiche di suo figlio le sue
modalità di adattamento a certi o altri tipi di allenamento? Lei enta in sfere, giudicando, che non sono di sua
competenza, altrimenti, avrebbe dovuto formarsi e fare il tecnico di suo figlio, se lo riteneva un approccio
corretto. Mi spiace ma mancano dei passaggi fondamentali a sostegno delle sue teorie, non se la prenda, ma sono
teorie a suo uso e consumo, credo sia oramai evidente. Guardi, non è difficile, né lei né io siamo medici, quindi
non discorriamo di medicina se non ad un livello molto superficiale; per quale motivo lei dovrebbe discorrere di
metodologia di allenamento, non avendone le competenze basilari; ci mancherebbe, esprima le sue opinioni, lo fa
e rimangono tali, ma sempre quelle di un genitore, sono, nel senso positivo del termine, mica deteriore, perché lei
in questo contesto rimane un genitore, che le piaccia o no. Ora pensare che queste opinioni possano condizionare
e/o incidere sulle scelte tecniche di una federazione, varrebbe a dire che lei è un fenomeno e noi un branco di
coglioni (mi scusi il paragone un po'forte ma è per rendere bene l'
idea); si immagini se tutti i genitori dei
pentatleti italiani, dei nuotatori, dei calciatori (per la verità nel calcio è più diffuso e non so se lei ha esperienze di
quel contesto, ma le assicuro che stiamo messi molto, molto peggio del Pentathlon) si comportassero come lei?
Nell'
ambito delle sue occupazioni, non ho mai detto che lei non possa occuparsi di informazione, faccia quello
che crede e/o che vuole, sinceramente per me non è ne rappresenta un problema, né ciò che fa né ciò che dice,
tolto il fatto che se non concordo con lei glielo dico e che se son convinto dell'
operato in buona fede di un
determinato organo, anche questo glielo dico. Vede la differenza tra lei e me è che lei, magari a ragione, non sto a
discuterne, proprio perché è genitore e proprio perché ha visto danneggiato (dal suo punto di vista) l'
operato e la
carriera di suo figlio come atleta, né fa una questione che gioco forza è personale, non si può pensare non sia così,
ve ne sono tutti gli elementi, guardi è oltremodo evidente. Questi sono i presupposti corretti di base da cui partire
per analizzare l'
intera problematica, lei che analizza i dati e fa delle statistiche sa che è fondamentale il punto di
partenza da cui parto ad analizzare, per l'
appunto i presupposti di base. Inoltre le aggiungo, che lei tende a
mischiare le tematiche, ovvero, se ci sono modalità in cui lei ha elementi per ritenere ci siano comportamenti
illeciti, denunci è giusto ed è la direzione da prendere. Queste non sono cose che vanno discusse per trovare
soluzioni, se illecito c'
è, rimane, se invece trattasi di scelte politiche, dell'
organo deputato a perderle, di
conseguenza tecniche, anche lì dell'
organo deputato a prenderle, può non condividere, far notare, dire le sue
opinioni, ma finisce qui, purtroppo, noi possiamo ascoltarla o no, il CT può ascoltarla o no. La stada, se lei non è
d'
accordo su nulla di ciò che facciamo è quella democratica, politica, elettorale. Mi ribadirà che il Preisdente
Felicita ha più del 50% dei consensi societari, allora è bravo lui non so che farci. Guardi le rivoluzioni o si fanno
con i colpi di stato o con la capacità di aggregare e di rappresentare un corrente minoritaria, che diventa
maggioranza perché riesce a radunare intorno alle proprie idee, un consenso. Non ho capito lei vuol fare il colpo
di stato con la forza, la violenza oppure la giustizia? Vuole prendere la strada della democrazia e quindi radunare
intorno a se il consenso e ribaltare l'
attuale dirigenza Federale? O vuole colloquiare con le Federazione, col
rischio insito, che noi possiamo starla ad ascoltare, per carità, ma di tutto ciò che dice può fregarcene nulla e
andiamo avanti per la nostra strada, nel lecito ovviamente e lei rimane con le sue opinioni contrarie e mi scusi, ma
non saprebbe molto cosa farsene. Ecco vede, anche suo figlio me li chiedeva, questi sono i punti centrali di tutto il
nostro discorso, scelga la sua strada e decida. Per le foto mandi pure alla mia solita mail
[email protected], le sue comunicazioni mi arrivano sempre. 18 agosto alle ore 20.22 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Caro Bittner, sembra che lei provi quasi gusto a cercare l’ago nel pagliaio. E’ chiaro che
quando affermo “chi meglio del genitore conosce quell’atleta” la parola atleta è usata non per dire che lo si
conosce dal punto di vista come scrive lei delle “reazioni fisiologiche di suo figlio le sue modalità di adattamento
a certi o altri tipi di allenamento“ se per lei può essere di più facile comprensione provi a mettere al posto di
“atleta”, il termine “ragazzo” cosi eliminiamo inutili disquisizioni sulla gestione tecnica, che sicuramente non mi
compete.
Nella scuola non me ne voglia, ma mia moglie è insegnante, lo scambio di informazioni fra Genitore e Insegnante
è continuo, poi l’insegnante insegna e il genitore fa il resto, con questo le voglio dire che il tecnico deve fare il
tecnico, e un genitore se autorizzato dal proprio figlio maggiorenne tra l’altro, può benissimo rappresentarlo al di
fuori delle questioni puramente tecniche. Non mi equivochi di nuovo alla parola genitore può tranquillamente
sostituire “procuratore”, vedrà che tutto torna, perché ci sono moltissimi atleti anche di sport non professionistici
che sono assistiti dai procuratori quindi non sono teorie a mio uso e consumo). Anzi con una persona che lo
rappresenta l’atleta è messo nelle migliori condizioni, proprio perchè pensa solo alle questioni tecniche e ad
allenarsi.
I tecnici sono coloro che lavorano per ottimizzare il rendimento di un atleta.
Il coordinatore, e nella FIPM questo ruolo e del CT, può essere un tecnico, un genitore un consigliere federale,
insomma può essere chiunque ed è colui che coordina.
Lei dovrebbe sapere bene quale è il ruolo di un coordinatore, visto che è messo in gioco in politica (non so con
quale risultato) se non sbaglio con un partito che si affida proprio ai coordinatori.
Lei potrebbe obiettare che l’atleta è rappresentato dalla Società, ma quello che intendo io è che a livello non di
gestione-tecnica, ma personale, l’Atleta (Persona-ragazzo etc…) si può fare rappresentare da chi vuole. Guardi
che è previsto dalle leggi italiane. Nell’Episodio che le ho fatto come esempio, la riunione era stata indetta non
per questioni tecniche , ma per comunicazioni personali. Spero adesso di essere stato chiaro.
E’ inaccettabile che la FIPM imponga al bisogno chi debba essere l’interlocutore al di fuori del rapporto AtletaTecnico, dico al bisogno perché, per riconsegnare la pistola ad aria compressa, e in altre occasioni, addirittura per
ritirare gli assegni è stata accettata la delega, per la riunione no.
Non è la prima volta che le si permette di giudicarmi senza conoscere la mia storia, ma che ne sa lei delle mie
esperienze passate anche nel mondo dello sport?
Ecco per essere chiari io non do giudizi, ma pongo semplicemente dei quesiti, che lei sistematicamente scambia
per giudizi. Normalmente chi è con la coscienza a posto risponde ai quesiti, non attacca con disquisizioni sui
massimi sistemi.
Mi sembra che con le sue affermazioni consideri gli Atleti e i Genitori come se fossero delle cose,
Riguardo quello che lei definisce “danneggiato (dal suo punto di vista) l'
operato e la carriera di suo figlio come
atleta” è un falso problema, perché mio figlio risponde a queste seu definizioni con il proprio currucula se lo vada
a leggere (magari sul sito della Forestale, visto che su quello FIPM i curricola sono fermi al 2010 e di difficile
consultazione). Il problema con il CT non me lo sono inventato io è scritto su una lettera che gli atleti uomini del
gruppo olimpico hanno protocollato in FIPM, si documenti poi ne riparliamo. Cosi si renderà conto che non è una
questione personale.
Lei con i suoi ragionamenti non ha il minimo rispetto per le persone e per quello che pensano.
Ma al di la di queste inutili diatribe entriamo nel merito della questione ASSIPENTA che mi sembra molto più
importante.
Innanzi tutto non c’è bisogno che lei mi dica cosa devo o non devo fare e qui parliamo a livello ASSIPENTA,
perchè credo che l’associazione riguardo i comportamenti non chiari della FIPM abbia gia agito, credo anche che
ci sia in giro riguardo questi comportamenti una informativa da parte della Corte dei Conti e non solo sulla FIPM,
da come ho letto sull’espresso anche sul CONI riguardo le assunzioni di personale, e credo che anche la FIPM
negli ultimi tempi abbia assunto del personale, ma sa queste cose in Italia hanno dei tempi un po lunghi,
aspetteremo e vedremo.
La cosa stupefacente è che lei di fronte ad una richiesta di dialogo risponde in questo modo,
Prima dice “purtroppo, noi possiamo ascoltarla” e poi aggiunge “O vuole colloquiare con le Federazione, col
rischio insito, che noi possiamo starla ad ascoltare, per carità, ma di tutto ciò che dice può fregarcene nulla e
andiamo avanti per la nostra strada”
E questo le sembra il modo di dialogare?
Non credo queste sue risposte-affermazioni meritino commenti ulteriori, io le mando le foto, poi se vuole, la porta
di ASSIPENTA è sempre aperta al dialogo.
Comunque quando dice “andiamo avanti per la nostra strada” lei parla per conto della FPM? se è cosi allora
significa che in questo nostro scambio di idee lei sta consultando anche qualcun altro e allora attenzione perché la
faccia ce la mette lei e ho la sensazione chi le ha dato certe informazioni come già scritto in precedenza lo faccia
per salvare la propria. Faccia intervenire anche questa persona che le ha raccontato ad esempio quella storiella
immaginaria sul “GRUPPO D’EGIDIO” , cosi la faccia ce la mette lui. Domenica alle 12.55 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Cerco di risponderle in maniera sintetica, per punti in modo da non equivocare: 1) la sua
battaglia, se non tutta sua come Presidente di Assipenta è contro il CT Quattrini, c'
è scritto su tutti i siti a lei
collegati o anche qui sbaglio? 2) sempre la medesima battaglia accusa il CT e evidentemente chi l'
ha messo li di
incompetenza o no? È quindi una valutazione tecnica sull'
operato del CT o anche qui sbaglio? 3) Dall'
altra parte
lei accusa la Federazione, i vertici il Presidente di un fallimento ventennale nella conduzionee, o no? chiedendone
le dimissioni. 4) Quindi c'
è una valutazione tecnica, sull'
operato del CT ed una politica sull'
operato dei vertici
federali. 5) Lei accusa la Fedrazione, a vario titolo di illeciti amministrativi, non meglio specificati, nel senso che
io faccio fatica a individuarli, se riferisce all'
utilizzo di risorse potrebbe anche essere una valutazione di merito
politico. 6) Se nota bene le ho detto proprio l'
opposto, di quello che deve o non deve fare, nel senso faccia ciò che
vuole, glielo già detto e lo ribadisco lei ha una strana abilità, mi scusi, a rigirare i concetti, oppure non li
comprende o sarò io che mi esprimo male, ma verifichi e vedrà che le avevo già detto di fare ciò che riteneva
opportuno, ci mancherebbe. 7) La strada del dialogo per ciò che mi riguarda è aperta se no non starei qui a
colloquiare con lei (nonostante le sue denunce o presunte tali, le sue dichiarazioni di incapacità rivolte a tutta la
Federazione, la mafia da estirpare ecc...) 8) Le "condizioni" sono quelle che le ho detto nel senso: A) i vertici
federali sono in scadenza, per ciò che mi riguarda non so cosa farò, non so se le conviene riprendere il dialogo o
aprirlo col futuro CF. B) Se lei segue uno o più canali giudiziari perché ritiene la Federazione responsabile di
illeciti, la risposta sarà giudiziaria, trovo difficile che possa aprire un dialogo, ora come in futuro e non credo
neanche che lei abbia interesse ad aprire un dialogo con chi definisce appartenente a un contesto "mafioso",
giusto? 9) quando dico andiamo avanti per la nostra strada riferisco alla Federazione, perché comunque in un
contesto democratico anche se io fossi d'
accordo con lei in tutto e per tutto sarei sempre uno, come se lei fosse un
consigliere e proponesse un progetto, se trova l'
accordo dell'
organo procede, altrimenti potrebbe vedere fermate le
sue ambizioni, in democrazia funziona così, o anche qui sbaglio? - Concludendo, come le ho già detto nella
precedente è lei che deve scegliere le strade, per me acquisire nuove informazioni è sempre arricchente,
indipendentemente da ciò che farò, quindi mi fa piacere ampliare le mie vedute ed essere a conoscenza di risvolti
che ignoravo, le mie future valutazioni, se rimarrò in questo contesto probabilmente ne beneficeranno. Un piccolo
breve commento sulla mia mancanza di rispetto nei suoi confronti e per le sue idee, così fosse, ripeto, non sarei
qui a dialogare, per il resto si legga i suoi commenti i suoi post, la sua opinione sulla Federazione ecc... ecc...
anch'
io purtroppo sono un Consigliere e quindi appartenente al contesto di cui sopra e sul rispetto cioè sulla
mancanza, Sig. Giancamilli, e avanti anni luce rispetto (gioco di parole) a me... per cui... Domenica alle
17.26 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Quindi lei ha capito bene quello che voglio dire, però anche lei come il CT e il Presidente
cerca di farne una questione personale. La questione gira tutta intorno al rispetto delle regole. Pretendere il
rispetto delle regole non è una valutazione ne tecnica ne politica. Ripeto RISPETTO DELLE REGOLE.
Per capire le accuse al CT provi a leggere il regolamento del Garante di comportamento sportivo del
CONIhttp://www.coni.it/images/documenti/CODICE_DI_COMPORTAMENTO_SPORTIVO.pdf
Leggendolo ci si ppuò fare un idea di come avrebbe docuto comportarsi il CT e attenzione le accuse al CT le
hanno fatte gli atleti nella famosa lettera protocollata dagli atleti del gruppo Olimpico, io come ASSIPENTA sto
portando avanti sempre quell’istanza. Le denucie di comportamenti scorretti che io ho fatto hanno riguardato
molti atleti come Petroni, De Santis, Lupi, Cesarini, Bonessio e tutti quelli che facevano parte del gruppo
Nazionale fino al 2009/2010 (non sono tutti figli miei) è ovvio che quando questi comportamenti riguardano i
miei figli parlo anche di loro.
Ma in seno al CF ci si è mai domandati perchè come mai atleti come, Corsini, Bertoli, Foghetti, Valentini,
Petroni, Giancamilli, Ananasso (che è anche intervenute in questo post) e ne mancano ancora molti, oltretutto mi
arrivano segnalazioni di vecchie storie tutti i giorni, dicevo come mai tutti questi si sono sempre lamentati del
“modus operandi “ di Quattrini.
Allora invece di mettere le questioni sempre sul piano personale, ipotizzando, dei fantomatici miei interessi
(politici, Tecnici, Economici), che non esistono, perché non provate (Consiglieri e Presidente) a domandare a
queste persone che cosa pensano dell’attuale CT ?
Gli atleti devono essere presi in considerazione perchè sono il motore della Federazione e devono avere quello
che meritano (moralmente ed economicamente) e devono essere messi nelle condizioni di fare il loro meglio nel
rispetto delle regole che si devono dare prima dell’inizio di qualsiasi attività finalizzata ad una scelta. Questa si è
una considerazione politica ed è lo scopo di ASSIPENTA.
Riguardo le presunte valutazioni ma da come ne parla lei, sembra le consideri delle ingerenze. Le faccio questo
esempio. Il CONI già dallo statuto del 2004 all’art 23 commi 1 e 1bis, stabilisce la valenza pubblicistica dei
contributi dati alle federazioni Federazioni sportive nazionali che si conformano agli indirizzi e ai controlli del
CONI ed operano secondo principi di imparzialità e trasparenza (regola mai applicata dalla FIPM) poi con una
circolare nel 2009 e successivamente nel maggio del 2010 stabilisce che le Federazioni devono attenersi al
criterio della trasparenza pubblicando i bilanci, la FIPM disattende completamente questa regola. Che la FIPM
non attua il criterio della trasparenza e non pubblica i bilanci è un dato di fatto (non è una valutazione politica, ma
una richiesta di rispetto delle regole). Spero stavolta di essere stato chiaro. Domenica alle 21.14 · Modificato · Mi
piace · 1
Agnese Ananasso signor Bittner, non mi riferivo a lei sul fatto di cacciare a pedate. Non la conosco e non mi
permetterei mai. Mi sembra anche poco produttivo e sensato che si attacchi a un'
espressione palesemente
metaforica. Non sono io che devo fare progetti e investire, grazie al cielo faccio un altro lavoro. Volevo solo dare
il mio contributo da ex atleta e da ex giudice di pentathlon. Per fortuna ex. Ma mi chiedo, se sono stati gli stessi
atleti, tutti, a chiedere di cambiare ct ci sarà un motivo, almeno uno no? la domanda è: sono andati bene gli atleti
italiani? Se sì, potevano andare meglio? Comunque mi sembra una conversazione e una questione troppo delicata
per poter essere risolta su un social network. Buon lavoro, a chi viene pagato per fare programmi e progetti per il
pentathlon. Buona fortuna. Domenica alle 22.47 · Modificato · Non mi piace più · 4
Pierluigi Giancamilli Agnese i consiglieri federali non dovrebbero essere pagati, anche se alcuni di essi sono
pagati dalla FIPM perche svolgono ruoli di tecnici o hanno un incarico sempre in FIPM, perchè Bittner è pagato?
Domenica alle 22.50 · Mi piace · 1
Agnese Ananasso caro pierluigi, non lo so e non mi interessa... quello che voglio dire è che ognuno deve fare il
suo lavoro... Domenica alle 23.02 · Mi piace · 1
Fabrizio Bittner Bene Agnese, anche io grazie al cielo faccio un altro lavoro, così tranquillizziamo anche il Sig.
Giancamilli che alla voce CF Bittner, non troverà corrispondenze a bilancio; non mi attacco ci mancherebbe, lei
scrive ed io commento, come del resto fa lei, quanto all'
espressione metaforica, mi sembra molto poco metaforica
è abbastanza chiara, in realtà. In ogni caso ci siamo chiariti, per ciò che mi riguarda. Sul resto, evidentemente ci
son state posizioni discordanti sull'
andamento tecnico, mi è sembrato che i problemi principali si fossero risolti,
così mi era stato detto. Sui risultati ho commentato e fatto le mie considerazioni nei post precedenti non mi faccia
ripetere. Quanto alla risoluzione di questa questione su FB concordo assolutamente con lei. Sig. Giancamilli, per
il resto mi sembra non abbiamo quasi più nulla da dirci, nel senso che ripetiamo le stesse cose, sia io che lei, per
cui siamo sempre allo stesso punto. Velocemente: conosco il codice, approfondirò (già detto) l'
impressione di
altri atleti sulla conduzione tecnica e di relazione, sulla trasparenza ed i bilanci ci siamo già detti più volte le
rispettive posizioni. Non considero ingerenze, le ribadisco solo il fatto che Assipenta non può prendere il posto
della FIPM, può porre quesiti, fare osservazioni e suggerire indicazioni, ma la responsabilità politica delle scelte,
nel bene o nel male compete sempre a FIPM, ciò ovviamente all'
interno delle norme. Lunedì alle 10.56 · Mi piace
Lorena Tomassini Sig. Bittner, rileggendo uno dei suoi ultimi interventi ho focalizzato la mia attenzione su un
sostantivo ed un aggettivo: mafia e “mafioso”.
A tal proposito, e se avrà la pazienza di leggermi, le racconto un episodio che mi ha coinvolto in prima persona:
anni fa mi fu chiesto da un dipendente FIPM se fossi disponibile a ricoprire il ruolo di presidente in una società
sportiva di pentathlon. Riponendo fiducia in chi me lo aveva chiesto, visto che non avevo esperienza in tal campo
e dopo essermi accertata di quello che doveva essere il mio ruolo, decisi di accettare, probabilmente dimostrando
una certa ingenuità (ma queste sono considerazioni che si fanno col senno di poi).
Dovevo solo figurare come tale.
Di lì a poco con la pubblicazione sul web del sito www.pentathlonmoderno.it di cui sono rappresentante legale,
mi fu detto dalla stessa persona che le due cose confliggevano, pertanto dovevo o chiudere il sito o dimettermi da
presidente. Credendo nella libertà di pensiero e parola non ho avuto dubbi, ho abbandonato la carica di presidente
di società sportiva.
Vede Sig. Bittner, non so se i sistemi “mafiosi” funzionano in tal modo, ma io questo diktat, fattomi arrivare dalla
stessa persona che mi aveva proposto la presidenza della società, l’ho visto quanto meno come una forte
limitazione del libero pensiero, sicuramente un sistema non democratico. E questo purtroppo sembra essere una
sfaccettatura del sistema pentathlon: o sei allineato o sei fuori. Non le sembra un modus operandi inaccettabile o
quanto meno discutibile
Se fino ad allora avevo guardato quel mondo con fiducia e considerati normali dei piccoli incidenti di percorso,
non nutrendo dubbi sul sistema pentathlon, da quel momento in poi ho cominciato a dare un peso ed
un’attenzione diversa alle cose che capitavano.
Vede Lei forse un qualche conflitto di interesse nell’essere presidente di una società sportiva dilettantistica
affiliata alla FIPM e scrivere in un sito web di questioni di pentathlon? o peggio è forse proibito creare un sito,
che non sia federale, che si occupi di pentathlon?
Le aggiungo di seguito la risposta ad una mail di apprezzamento giunta in Redazione dopo qualche mese della
comparsa nel web di www.pentathlonmoderno.it , e che potrà trovare nel “Ci scrivono” del sito, nella quale
rispondevo spiegando il perché:
“il perché di questo sito? Per passione, passione per l’informatica, che, anche se sembrerà poco attinente ci
fornisce ottimi strumenti divulgativi ed informativi e soprattutto per lo sport, nel caso della scrivente non vissuto
da sportiva, ma da spettatrice e da persona abituata per lavoro a stare in ambienti popolati da ragazzi. Ritengo
infatti che lo sport rappresenti un momento ed uno strumento privilegiato di crescita per i giovani, perché dà
regole, permette di vivere situazioni in cui rigore, serietà, impegno, determinazione uniti alla passione e alla
motivazione che consente di superare ostacoli e difficoltà siano gli elementi fondamentali, elementi che dovranno
essere messi in campo nella vita di tutti i giorni con la stessa costanza e intensità con cui si applicano nella
competizione sportiva.
Perché questo taglio particolare? Perché lo sport è fatto da uomini e dietro gli uomini ci sono cuore, sentimenti ed
emozioni che uniti ad accurati programmi di lavoro permettono di raggiungere la performance, che in modo
molto limitativo viene tradotta in secondi, punti sagoma, penalità e punti pentathlon, ignorando quanti eventi,
situazioni, emozioni hanno determinato la prestazione che si concretizza sotto gli occhi di tutti.
Se lo sport è dunque fatto da uomini, gli uomini hanno le loro storie, divertenti, significative, dense di contenuti,
gradevoli, emozionanti…..la storia che porta ad una prestazione, positiva o negativa che sia, coinvolge tanto
quanto la prestazione stessa, avvicina e rende manifesto il mondo dello sport alla gente, spingendola a provare le
stesse emozioni, magari non più da spettatore ma da protagonista!
In breve, perché questo sito? Semplicemente per informare, divertire, coinvolgere attraverso prestazioni ed
emozioni.”
Vede Lei elementi di “pericolosità” che possano giustificare il diktat di cui sopra?
E ancora, non le sembra strano che un ufficio possa non riconoscere una delega formale di ritirare un qualsivoglia
documento?
Si consegnano con delega cartelle cliniche (quale documento contiene dati più sensibili di una cartella clinica in
termine di privacy), si consegnano documenti di valutazione (pagelle), diplomi di esami di stato ( terza “media”,
maturità), si consegnano CUD, assegni, si consegnano addirittura minori a terze persone dotate di delega e non si
può consegnare un estratto di un verbale?
Io la vedo come un accanimento, un tentativo di delegittimare la credibilità di un singolo, laddove il singolo mette
in dubbio la giustezza delle regole ed osa esprimere pensieri che non siano filofederali, una caccia alle streghe. È
comunque un sistema chiuso, autoreferenziale, che sembra non avere intenzione di aprirsi all’esterno.
Ad un consiglio comunale possono assistere tutti i cittadini, in un consiglio d’istituto possono assistere tutte le
parti ivi rappresentate ( docenti, genitori, ata, studenti), ritengo che la stessa cosa possa accadere durante le
riunioni del consiglio federale.
Solo che per partecipare bisogna conoscere data e ora di svolgimento del consiglio, non parlo dei consiglieri che
hanno ricevuto necessariamente le loro convocazioni con relativo ordine del giorno, ma di tutti gli altri che hanno
interesse nelle deliberazioni del CF pur non facendone parte. L’informazione che dovrebbe consentire loro di
assistere non è facilmente accessibile (sito web) o forse non lo è affatto, c’è un motivo per tanta segretezza?
Mi scuso se ho rubato un po’ del suo tempo approfittando della sua disponibilità al dialogo, ma come questi
accadimento sono stati motivo di riflessione per me, mi auguro possano esserlo anche per Lei.
www.pentathlonmoderno.it Lunedì alle 16.08 · Non mi piace più · 1
Fabrizio Bittner Se non sbaglio, in termine in questione era stato usato da suo marito per definire il contesto in
qualche post o discussione precedete, l'
ho solo ripreso (se sbaglio, mi scuso). Per quanto riguarda la sua storiella,
se le due cose non confliggevano (credo in termini normativi e/o legali) ha fatto male a dimettersi. E'inutile
avvalorare un "sistema" (Giancamilli docet) per poi rassegnarvisi e dimettersi da una carica se non si ravvisano
elementi di incompatibilità, fossi stato in lei avrei continuato, se credeva in ciò che faceva, ignorando banali
pressioni (credo di ciò si trattasse, eventualmente). Non ravviso nessun elemento di pericolosità nella libera
informazione. Per quanto riguarda la versione pubblicistica dei Consigli Federali, ahimè, purtroppo non è così, in
quanto la Federazione è un ente giuridico di natura privata, pur godendo di contributi pubblici, per cui lei
partecipa al CF se invitata, ma senza nessun diritto a parteciparvi a prescindere, come qualsiasi altro organismo,
che lei cita, ma che di fatto sono tutti organismi pubblici (comuni, scuole ecc....); queste son le norme e le regole
tanto care anche al Sig. Giancamilli. Inoltre, in teoria, la rappresentanza di tecnici ed atleti è prevista dallo
Statuto, nonché dalla normativa del Coni, fino ad oggi, attraverso 2 atleti e 1 tecnico che siedono in CF. Quindi
concludendo non ci sono motivi alcuni di segretezza, solo che quello che lei chiede, non è previsto in automatico,
fatta eccezione che lei chieda di essere invitata, per varie motivazioni ed in questo senso venga accolta la sua
richiesta. Lunedì alle 16.58 · Mi piace
Pierluigi Giancamilli Non voglio entrare in polemica riguardo la sua recente risposta, ma voglio essere
costruttivo e allora dico che quello che lei scrive, cioè che ASSIPENTA "può porre quesiti, fare osservazioni e
suggerire indicazioni" è esattamente quello che vuole l’associazione.
Ma il Presidente e il CF alla richiesta di riconoscimento inviata per posta e poi pubblicata sul
sito www.assipenta.it in data 23/02/2011 hanno risposto cosi :
“ Egregio signor Giancamilli,
riscontro la sua in oggetto, indirizzata a me nella qualità, e rappresento, altresì, quanto discusso nelle riunione del
Consiglio Federale tenutosi il 18 febbraio u.s. in riferimento alla missiva in questione.
a) Nella nota in esame Lei chiede di poter esporre alla ‘prossima riunione utile’ del Consiglio Federale i motivi
della costituzione della Associazione che rappresenta ma, nell’immediato prosieguo della nota in riscontro, ne
anticipa il contenuto (‘… si è costituita a seguito delle problematiche emerse dopo la consegna della lettera,
avvenuta … come lei ben sa risposte inadeguate’) Orbene, è di tutta evidenza che, ove in ipotesi consentito un
Suo eventuale intervento in un prossimo Consiglio Federale, lo stesso fosse finalizzatoa riproporre le indicate
‘motivazioni’, le stesse sono ben note ai Consiglieri ed al sottoscritto, sono state con Lei ampiamente discusse, in
più di una occasione, e relativamente alle quali Le è stato manifestato il dissenzo mio e dei componenti del
Consiglio. Analoghe valutazioni e conclusioni sono emerse anche in occasione dell’ultimo Consiglio riunitosi.”
Nel seguito della risposta il Presidente scrive, che non c’è nessuna norma che prevede il riconoscimento di
ASSIPENTA.
Le faccio notare che ciò che non è espressamente vietato, è consentito.
E’ quindi in piena autonomia che la FIPM può riconoscere ASSIPENTA. Ci sono molte federazioni che hanno
riconosciuto delle associazioni con gli stessi fini di ASSIPENTA, ad esempio assocalciatori (c’è anche il
dipartimento dilettanti), assital (associazione italiana tecnici atletica leggera), GIBA (Giocatori Italiani Basket
Associati), USAP (Unione Sindacale Allenatori Pallacanestro). Quindi non ci sono motivi per non aver
riconosciuto ASSIPENTA.
Se la richiesta fosse stata recepita, forse adesso non ci troveremmo nella condizione di dialogare su FB.
Comunque ASSIPENTA è sempre disponibile al dialogo, se il CF è disposto a dargli le possibilità che lei ha
elencato, se Lei è d’accordo proponga al CF di convocare ASSIPENTA e riconoscerla sulla base della richiesta
pubblicata il 23/02/2011. I miei riferimenti glieli ho mandati via mail, la saluto e attendo con fiducia.
Associazione Italiana Pentatleti www.assipenta.it Lunedì alle 18.06 · Modificato · Mi piace · Rimuovi anteprima
Stefano Rincicotti Veramente tanti interventi ed interessanti, soprattutto quelli legati a Pesaro, che non capisco
se fosse l'
uovo di colombo per la gestione delle attività federali vista la disponibilità di aree a Montelibretti perché
non farlo pure lì e magari anche in altri 2 o 3 siti sul territorio nazionale da gestire direttamente o dare in
gestione? Comunque mi è venuta voglia di andare all'
ufficio tecnico del comune di Pesaro a chiedere la
documentazione, tanto per capire l'
entità dell'
opera progettata da Fano ci arrivo anche a piedi........ :-)) 22 agosto
alle ore 7.56 · Non mi piace più · 4
Davide Augugliaro Era ora,speriamo cadano tutti... Lunedì alle 15.23 · Non mi piace più · 2
Ufficio Lavori Pubblici per rintracciare progetto FIPM
Stefano Rincicotti Questa mattina ho inviata una mail all'
e chiesto procedura per la richiesta di accesso agli atti! Lunedì alle 15.26 · Non mi piace più · 2
Pierluigi Giancamilli Ho chiesto, come ASSIPENTA, spiegazioni sulla concessione del mutuo alla
Commissione Impianti Sportivi del CONI. a breve pubblicherò la richiesta sul sito www.assipenta.it Lunedì alle
16.13 · Mi piace · 2 ·