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Anno IX (XXIV) - n° 4 - APRILE 1991 - Via Trento, 4 - Tel. 828050 ^
Montefiascone (VT) -Sped.abb.posi.gr. 111 - n ° 1 4 4 - i n f . 7 0 % * '
"La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amm.ne: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 826050 - c.c.p. 12158010 inte
stato a Parrocchia S. Margherita 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz.ne Trib.le Viterbo i f 272 del 4-12-82 - Tipo-Lito "S. Pellico" s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - M.fiascone - Tel. 826297
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Donat Cattin a Montefiascone
di + Luigi Boccadoro
«Vi esorto a continuare sulla via tracciata da quel grande educatore».
Questo straordinario uomo politico era universalL'ha detto il Papa in persona, parlando del Cardinale mente stimato in Italia e all'estero a motivo della coeBarbarigo. L'ha detto a noi: proprio a noi di Montefiascone, renza assoluta e intransigente della sua esterna azione con i principi cattolici che professava.
all'udienza del 20 marzo scorso.
La sua operosità eccezionale, l'intraprendenza inL'idea di un incontro con il Papa è stata delle Maestre
Pie. Alunni e genitori hanno risposto con entusiasmo. E ci cessante furono un prezioso e fecondo servizio al besiamo trovati in tanti ad ascoltare il Santo Padre che ci di- ne comune che egli tenne sempre al di sopra della sua
ceva "Bravi!"L'ha detto a tutta la Scuola delle Maestre Pie: stessa persona.
La coerenza cristiana cui aderiva con tutto l'animo,
"Esprimo il mio apprezzamento per l'opera educativa di conon gli aveva permesso mai tentennamenti e comprodesta comunità". E'una grande consolazione sentirselo dimessi con la dottrina sociale della Chiesa.
re. Soprattutto perché ci impegna a continuare.
Gliene derivava quella moralità ineccepibile che
attirava sulla sua persona l'ammirazione di tutti, la riconoscenza dei buoni.
Ma la sua intransigenza e la severità con se stesso e nel suo agire politico, gli suscitò avversari non pochi; egli però non conobbe il timore e nessuna forza riuscì mai a farlo deflettere dai sani propositi.
Di qui la lotta, il prezzo che deve pagare il cristiano vero; la croce che egli incontra ovunque si trovi, chiamato com'è a seguire il Signore.
Per Donat Cattin tutta la sua vita per questo fu passione e croce, impegno totale, ma da
qui nacque il più efficace servizio al bene comune che è la migliore delle politiche.
Iniziò in gioventù a distinguersi con tenacia ligure, sua patria, nel giornalismo dapprima.
Montefiascone lo conobbe soldato. Granatiere nel III Reggimento, avevaf atto qui il suo servizio militare col grado di tenente, durante la seconda guerra mondiale.
E qui fra la nostra gente, in questo delizioso luogo, doveva essersi trovato gran bene perL'anno scorso abbiamo celebrato il terzo centenario
ché non dimenticò più lacittà ove la famiglia, soprattutto la moglie Amelia, ritornò periodicamendel Seminario Barbarigo. L'anno prossimo, a Dio piacendo,
te.
celebreremo il terzo centenario della Scuola delle Maestre
Il segreto di questi ritorni fu l'amicizia con una famiglia di qui ben nota e molto apprezzaPie. Dobbiamo continuare - ci ha detto il Papa - continuareta, la famiglia dell'indimenticabile Maestro Neri di Via Borghesi. Fu questo perseverante rap"nella via tracciata".
porto di reciproca benevolenza a ricondurre spesso qui presso i Neri la moglie e la figlia di DoNon è un augurio. E' una responsabilità.
nat Cattin. E fu certamente questo rapporto a favorire la città di due considerevoli opere.
Sì, una responsabilità "nostra": di tutti noi. Del VescoLa prima fu il palazzo scolastico della "Scuola Arti e Mestieri Salotti" che di recente era sorvo e dei sacerdoti, delle Maestre Pie e delle famiglie, di tut-ta e ben avviata. Gli bastò leggere il nome di Montefiascone e gli bastò uno sguardo al progetta la città. Il Barbarigo - ha detto il Papa - è stato un "gran- to per predisporlo alla benevolenza.
Ministro in quel tempo del Lavoro, resosi conto della bontà ed efficienza della scuola arde educatore". Edi suoi "insegnamenti rimangono M'ora
ti e mestieri, così congeniale al suo spirito non tardò ad erogare un consistente e inconsueto
validi nel campo dell'educazione della gioventù".
Mi sono chiesto, in questi giorni, cosa volesse dire que-contributo di Stato che quasi coprì la spesa.
Quella larghezza consentì la scelta di materiale prezioso sicché ne risultò uno dei migliosta attualità, per noi, adesso. Vuol dire essere Chiesa con
ri palazzi scolastici sorti in quel tempo. Lo si può ammirare, ancor oggi, moderno e pieno di lui giovani. Essere una Chiesa viva, che diventa l'anima crice ai limiti del campo sportivo a ridosso dei capannoni delle esercitazioni.
stiana della città, il nostro cristianesimo bisogna viverlo inMi auguro che l'insigne ministro sia ricordato là con una targa, ma più perché il suo esemsieme, con entusiasmo e coraggio, per farlo entrare dentropio di schietta coerenza sia elemento educativo per gli alunni.
tutto il vissuto umano. Ma c'è bisogno di tanti giovani che
Fu riferito che una sera d'estate il Ministro fu visto tra i viali della Scuola aggirarsi attorno
scelgano di essere Chiesa. Edi primi ad averne bisogno so-al palazzo. Si sarà consolato che i denari dello Stato fossero stati spesi così bene a vantaggio
no loro: per vivere.
della gioventù che amava.
L'amava a tal punto che, divenuto Ministro della Sanità, indirizzò ad ogni famiglia italiana
Questa è la °vìa tracciata "lungo la quale continuare, insieme, valorizzando al massimo la Scuola delle Maestre una lettera - che avrebbe potuto scrivere Don Bosco - per dire come anche oggi si può e si dePie, il Seminario, la Scuoia del Seminario aperta agli ester-ve sottrarre la gioventù a quel flagello dell'AIDS derivante dall'uso della droga. Una lettera pieni, le iniziative cittadine e parrocchiali dei giovani. Condivi- na di saggezza, di buon senso, di scienza e di pratica che rivelava in lui la preoccupazione del
buon padre di famiglia.
dere con i gio vani la vita cristiana. Insieme a loro scegliere,
La seconda opera che il suo ricordo e amore per Montefiascone istituì qui fu di dare all'Oogni giorno, di essere Chiesa: comunità di gente che vive il
spedale Falisco la possibilità del servizio di emodialisi che tanto bene farà a tutto l'Alto Lazio.
Vangelo della giustizia, della lealtà, della onestà, della caVorrei pregare la famiglia Neri, quando in estate verranno qui i Donat Cattin, di avvertire
rità, della pace.
la Cattedrale per la celebrazione di una Santa Messa a suffragio di una persona che seppe faSolo questo vale!
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re tanto del bene in ogni campo perché seppe fare della sua fede cattolica una norma di vita
e comportamento.
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 2
Vox clamantis
in
deserto?
Gent.mo Direttore.
Vorrei interessare il suo e nostro giornale per segnalare due questioni di negligenza non secondaria, che hanno ormai assunto un aspetto di costume, tanto il loro andazzo è inveterato, sperando di ottenere una risposta chiara per la prima, ed una concreta sensibilizzazione per la secenda.
La prima questione è quella di conoscere in modo netto, senza dover andare più da Erode a Pilato, se anche le abitazioni di Via Rubbi potranno godere dei vantaggi della metanizzazione. I relativi lavori nelle adiacenze sono finiti da moltissimo tempo, il cantiere è stato smobilitato, e sulle intenzioni che al riguardo si coltivano nelle stanze dei bottoni, regna, non si capisce perché, un velo
di mistero. Chi è in grado di dare una risposta sincera?
La seconda questione ha a che fare con le cosiddette "pezze alla romana" che le varie ditte, esecutrici di opere per conto dell'ltalgas, dell'ENEL e della SIP, sogliono appiccicare nei tratti di strade e piazze cittadine, interessate alla situazione dei lavori. Sono state manomesse con estrema noncuranza perfino tratti di private proprietà, che attendono ancora di essere ripristinate e che, si spera, non finiscano per far carico sul bilancio comunale.
Ne volete qualche esempio? Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Cosi il piancito della porta del
Belvedere; la sede stradale di Via Rubbi; la traversa interna di Via Orvietana in ambedue i lati; i marciapiedi lungo la stessa via, di recente sistemati dall'ANAS; betoniere che strada facendo depositano sulle vie e sui marciapiedi lunghe tracce di impasto consolidato; ecc.
E' mai possibile che un semplice cittadino si accorge di tutte queste cose, che sfuggono invece sempre a chi di dovere, sia esso un pubblico amministratore, o un funzionario dei-Comune, o un
organo comunale, di quelli che per compito di istituto, sono a più stretto contatto con questo genere di cose?
Possibile che s'è persa la razza dell'amor proprio, verso le cose di comune decoro ed utilità?
Possibile che proprio chi ha chiesto agli elettori la responsabilità al riguardo, accetti invece, neghittosamente, il degrado dell'ambiente urbano ad un livello via via sempre più basso?
Possibile che sia tanto difficile far rispettare un obbligo contrattuale, quale è quello di ripristinare lo stato dei luoghi che si manomettono?
L'Amministrazione comunale, anche nella recente versione riveduta e corretta, non speri che la
cittadinanza di Montefiascone, accorta e ordinata, finirà prima o poi per rassegnarsi. Questo è proprio il nostro sospetto, che attende di essere smentito solo dai fatti.
Intanto c'è già chi rimpiange l'Amministrazione Belardi e che si duole non poco del "licenziamento in tronco" del dr. Bartoleschi. Staremo a vedere. Grazie dell'ospitalità.
Barbanti G. Battista
Dall'America
P E R S O N A G G I O DEL
MESE
COMUNE NUOV
Dopo le note e travagliate vicende che l'amministrazione comunale ha passato nei mesi
scorsi a causa del ricorso al Consiglio di Stato, la
cui sentenza assolutoria ha messo fine ad un incubo durato oltre sei mesi, finalmente possiamo
riprendere la nostra rubrica per parlare di un Comune Nuovo a tutti gli effetti. Rinnovato moralmente e spiritualmente, ma anche politicamente, poiché da un monocolore DC si è passati ad
una nuova giunta comunale DC/PSI. In parole
povere i socialisti, dopo lunga attesa, sono finalmente entrati a far parte del nuovo governo falisco.
Rinnovarsi è un po' anche morire e difatti
qualche politico ci ha rimesso le penne e qualche
altro canta vittoria. Ma si sa, queste sono cose
che capitano e necessita fare buon viso a cattiva sorte, prendersela più di tanto non serve a
niente. Meglio è rimboccarsi le maniche e rimettersi a lavorare seriamente per l'interesse ed il
bene del Comune e dei cittadini.
Specie ora che si avvicina a passi da gigante l'appuntamento che tutta l'amministrazione
comunale ha con la stesura dello STATUTO previsto dalle vigenti norme di legge in materia. Il
nostro, come gli altri ottomila comuni d'Italia, dovrà approvare questo benedetto STATUTO entro giugno, per dare regole nuove a gestire l'amministrazione ed una autonomia finanziaria che,
tradotta in parole povere, significa: potere-dovere di prelevare direttamente dalle tasche dei cittadini falisci tutti i soldi necessari per far fronte alle spese e far funzionare l'apparato comunale.
Problema da far tremare le vene dei polsi
anche agli amministratori più esperti. Perché fino a quando lo Stato darà, vorrà come controGABRIELE
CDSTELL fir fi/1
Rev. Don Agostino,
partita comandare e decidere sulle sorti dei citavvicinandosi la S. Pasqua sento il dovere
ASSI Cl/Rf) i l TUO
J>OMfttSl
tadini comunali. Rendersi autonomi, non aver
di inviare a Lei e la sua comunità i miei sentiti aucioè più bisogno di chiedere aiuto allo Stato, siguri di una lunga vita di bene e prosperità, che
gnifica far da sé senza tante interferenze e paGesù nella Sua Resurrezione porti la Benediziostoie statali, senza dover rendere conto di conne e il Suo aiuto in tutte le difficoltà della vita.
tinuo ai vari uffici statali preposti al controllo dello sono vecchia (88 anni) e forse questa sala spesa pubblica.
rà l'ultima Pasqua per me, se saprà che sono
Che lo STATUTO entro il mese di giugno
morta preghi per me, grazie.
1991 debba esserfatto ed approvato, non ci pioMando la mia offerta per il giornale, questo
ve sopra, ma come sarà fatto, bene o male, lo sadi marzo non è ancora arrivato, l'aspetto con impremo solo dopo che entrerà in funzione. I nostri
pazienza, mi piace... ne vorrei invece che uno al
amministratori che attualmente siedono sui banmese, uno al giorno.
chi del Consiglio Comunale avranno la sensibiPorga i nostri auguri a tutti con una domanlità ed il senso di responsao "a di far bene le coda di preghiera anche per la mia famiglia, gradise nell'interesse dei cittadini e degli anni a divesca i nostri ossequi.
nire, mettendo da parte, almeno per il momento,
Gilda Belella
beghe e liti interne sia tra partiti quanto tra gruppi interni allo stesso partito di appartenenza?
Auguriamoci di s nel "ostro interesse di cittadini. Nella speranza inoltre che i nostri amministratori e consig lieri sappiano usare con serietà, proSi è parlato troppo...
fessionalità e specializzazione, tutto il potere e
l'autonomia locale che deriverà dal nuovo STAdando informazioni non fondate
TUTO.
Cambieranno tante cose. E' previsto infatti
In questi giorni chi ha letto certi giornali, ha visto
che anche un semplice cittadino non eletto posscritto che finalmente è stata risolta la questione "usi
sa diventare assessore, così come i funzionari
civici" e tutto è ritornato alla normalità. Secondo tali
ed impiegati comunali potranno gestire gare
notizie, I proprietari possono richiedere licenze edilizie
d'appalto e concorsi, assunzioni, compiti e preal Comune, si possono fare atti di vendita, di donaziosidenze fino ad ora riservate solo ai politici.
ne e altro. Finalmente per queste famiglie è finito l'incubo!
Non resta che formulare un augurio di buon
di ZELINDO GiANLORENZO
lavoro affinché i nostri amministratori sappiano
In un altro giornale, nella cronaca di Montefiascoaffrontare uno STATUTO che sia garanzia di sene, abbiamo letto notizie di tutt'altro genere, per gli
rietà, democrazia, apertura al futuro e che sapstessi proprietari. Si diceva infatti che tutti gli atti di acpia infondere tanta serenità in ogni atto e delibequisto di questi terreni sarebbero inutili e che i notai sa- per non provocare facili illusioni l'uno ed allarmismi
ra comunale che sarà presa dal COMUNE NUOl'altro, fra i proprietari che ormai sono stufi di questo
rebbero stati cosi leggeri da non aver approfondito le
VO dopo l'attivazione di questo strumento giuristato di cose, anche perché vi è una causa in corso e
ricerche in proposito, per cui i proprietari sarebbero
fino a che non sarà emessa la sentenza non si potrà di- dico-amministrativo a dir poco innovativo e rivodegli abusivi.
luzionario.
re nulla.
Sarebbe opportuno che coloro che informano e
Benito Paoletti
Impero Gianlorenzo
gli stessi scriventi si documentassero con più serietà,
Usi Civici Commenda
LA V O C E - n ° 4-Aprile 1991
Vecchie
pag. 3
foto
Lourdes
1953
Da sinistra (dal basso in alto) inginocchiati - Don
F. Galeotti, Don Igino Belardi, Rag. Marziali, Bernardini.
1S fila: Don Giorgi (+), P. Michele Favero, Mons. E.
Gobbi (+), P. Pesci (+), Mons. V. Donati (+), S.E. Boccadoro, Mons. Belardi, Don Gelsomini (+), D. G. Capoccia (+), alcuni religiosi.
2e fila: Mons. A. Patrizi, Mons. Marinelli, Mons. lacoponi (+), D. Mattei (+), D. Ancellotti, Don A. Agostini,
Mons. F. Rossi (+), Mons. Lauro Governatori, D. D.
Cruciani, Don G. Celestini (+), D. Pulicari, Mons. F.
Governatori, Adele Marzetti (+), Ida Minciotti, M. Pia.
38 fila: D. Ercoli, Anna Bellacima, Mons. Temperini,
D. Martinangeli, N. Pulvano, D.A. Battistoni, D. N.
Pioli (+), Don N. Gaudenzi (+), Suor F. Paioletti (+),
laici.
48 fila: Don V. Rocchi (+), D. A. Papacchini, Madre Firmani (+), Alba Faietti (+), Mons. O. Temperini, D. S. Cordovani, V. Basili (+), vari laici.
5 1 fila: vari, fra cui Mariano Bellacima (+), Don Daniele Pacótti (+).
I periodici di Montefiascone
(ovvero gli antenati de "La Voce")
a cura di Giancarlo Breccola
Prima di proseguire nella presentazione cronologica dei vari periodici redatti a Montefiascone, credo necessario fare un passo indietro per risalire agli anni della prima edizione de "IL FALISCO".
Devo ringraziare, per questa possibilità, Carlo Sensi, che ha messo a
disposizione l'unica copia del giornale in suo possesso.
Come già accennato, questo periodico, definito da Oreste Borghesi "...
pettegolo, inconsistente, vuoto...", veniva distribuito a Montefiascone verso la fine del secolo scorso.
Il direttore, Massimiliano Liverziani, anche stampatore in quanto titolare della tipografia "SILVIO PELLICO", ne sosteneva il maggioronere materiale e organizzativo.
Il taglio editoriale e gli articoli pubblicati testimoniano una discreta autonomia di opinione, non influenzata in maniera evidente da tendenze di
tipo politico o religioso.
Il giornale doveva quindi contare sulle proprie risorse economiche, alimentate dagli abbonamenti e dalle inserzioni pubblicitarie.
Nel complesso le quattro pagine del giornale risultano bene organizzate.
Il n° 7 del 31 luglio 1898 contiene, ad esempio, i seguenti articoli: un
redazionale sull'Agricoltura e la Scuola a firma LICINIO; uno spazio dedicato agli interventi dei lettori; la Cronaca cittadina; il verbale della seduta
Comunale del 27 luglio 1898; la pubblicazione di un bando di concorso ministeriale per 150 posti di uditore giudiziario; una poesia in dialetto su un
argomento d'attualità; un breve.racconto firmato EDELVEIS LACRIMOSA; alcuni necrologi di personalità più o meno importanti.
La critica mossa da Oreste Borghesi sembra quindi dettata più dalla
mancanza di un chiaro impegno politico che dalie reali carenze informative del foglio che, considerando i tempi e le possibilità, svolgeva il suo compito in maniera egregia.
IL FALISCO, nato come quindicinale nel 1895, usci nel 1898 con periodicità mensile, pur mantenendo nella testata la didascalia PERIODICO
QUNDECINNALE (sic.).
Questo chiaro segno di difficoltà redazionali potrebbe autorizzarci a
considerare il numero del luglio 1898 uno degli ultimi usciti.
Le dimensioni delle pagine erano di cm. 27 x 40; l'abbonamento annuo costava 4 lire.
Ed ora qualche stralcio da IL FALISCO del 1898:
"L'ABBEVERATORO
in mezzo a la piazza de la porta de' Borgo
Ce s'ha da rovinà 'I meio piazzale
pe' facce in mezzo l'abbeveratoro!
M'abbrusche s'io lo dico pe' dì male
ma a fa' 'ste cose qui nun è da loro
L'asene ce faranno carnoale,
e al raio d'uno sentirae che coro!
sarà una baronna senz'uguale,
la piazza sarà tutta pe' costoro.
Scusate un pelo si ve ce risponno,
ma prima de parlà, caro compare,
'gna conoscia le cose bene a fonno.
A me che ce stia bene qui me pare,
perché penso che in ogge 'sto monno
le meio poste so' pe' le somare!"
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1 , on. Bwwctb, rivoleva m>e. He» »."»«!« jwati<>a diri otuati frutLa testata della prima edizione de IL FALISCO edita dal 1895 al 1898 e forse oltre
Questa arguta poesia anonima si riferisce ad uno dei molti lavori fatti a Montefiascone in seguito alla realizzazione dell'acquedotto del Cimino : l'abbeveratoio nel piazzale della porta di Borgo (v. la foto a pag. 421 del
libro MONTEFIASCONE di Breccola e Mari). Sullo stesso argomento dell'acquedotto, che costituì una detle maggiori conquiste sociali e tecnologiche per la Montefiascone di quel periodo, si trovano altri interventi nello
stesso numero del giornale:
"Messo in attività nel prossimo agosto l'acquedotto, che cosa si farà
delle tante cisterne di acqua piovana che sono in città?... Giacché è facile il prevedere che stante la buona qualità e l'abbondanza dell'acqua potabile derivata dal Cimino, le famiglie non si cureranno più dell'acqua delle cisterne; e così queste acque resteranno depositate e morte sotterra per
mési e anni. Ora avvenendo per effetto sicuro la loro corruzione, avremo
nelle abitazioni e in città una causa di ammorbamento, al quale non si potrà rimediare che coli'estrarre le acque corrotte, ed accrescere così anche
di più la causa del male.
Alla domanda noi aspettiamo una risposta di fatto, cioè la chiusura immediata dei pozzi dopo essere stati vuotati e puliti... La principale opposizione, che vorrà farsi alla chiusura delle cisterne nascerà da questo riflesso che se si verificasse una rottura nell'acquedotto, la città rimarrebbe senz'acqua per tutti il tempo della riparazione.
Ma questa difficoltà svanisce, se si riflette che il serbatoio nella sua capacità contiene acqua per oltre dieci giorni... e che in vicinanza della città
sono ancora vive le fonti, che per tanti secoli hanno dato, sebbene in una
scarsa misura, l'acqua per la nostra popolazione. Quindi economizzando... saremo sicuri di non morire di sete".
(segue)
i
LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 4
Urge una soluzione
per i ruderi del Riposo
All'incrocio tra la Strada Provinciale Verentana, Via dei Pini e
Via Belvedere, in uno degli angoli più caratteristici di Montefiascone, si ergono, dirute e abbandonate, le rovine di quella che un tempo fu la chiesa della Madonna del Riposo. Una bomba dell'aviazione alleata colpì in pieno, nel lontano 1944, quel luogo di culto, dove la tradizione vuole che si riposasse il monaco che trasportava a
spalle il venerabile Corpo di S. Margherita di Antiochia, cui è dedicata la vicina omonima Basilica.
Ebbene, a quasi mezzo secolo da quel fatale giorno, i resti della chiesa rimangono nel loro spettrale abbandono, in una selva di
rovi e di erbacce, dove d'estate si annidano vipere e serpenti e dove abbondano immondizie e rifiuti, in uno spettacolo deprimente
come di peggio non si potrebbe immaginare.
Pare che tutti i tentativi esperiti dalle varie Amministrazioni Co-
( L ' A G E N D A
Sede INPS a
m a l a p e n n a )
munali, succedutesi dal dopoguerra ad oggi, per demolire quei resti pericolanti e per riscattare quel luogo all'incuria e ai pericoli che
ne derivano, siano stati frustrati da Roma. Nel senso che la Sovraintendenza ai Monumenti non ha mai autorizzato i lavori di demolizione, e per non si sa quali arcani motivi, anche se il Comune,
dimostrando la proprietà dell'ex-chiesa e del terreno dove questa
era edificata, si sarebbe accollati gli oneri finanziari.
Adesso sembra che voglia tornare alla carica, presso le competenti autorità regionali, il capogruppo della DC al Comune, Ottaviano Angeli, che si è preso a cuore l'assetto urbano del centro storico di Montefiascone, in attesa che venga costituita l'apposita
Commissione, cosidetta, "del Contorno" e che dovrebbe occuparsi del migliore "look" urbanistico della cittadina.
Certamente quel luogo va in qualche modo sanato e riportato
alla civiltà: o demolendo le rovine della chiesa per ricavarci un piazzale o, meglio ancora, ricostruirla come era un tempo, secondo i disegni d'archivio.
"Villa Serena1'... diretta a distanza
Sono 170 gli anziani ospiti della Casa di
Riposo "Villa Serena" di Montefiascone: un
complesso di edifici moderni, costruiti dirimpetto al Lago di Bolsena, in una zona isolata a circa 5 Km. dal centro cittadino. "Si
può dirigere un istituto come il nostro dice un ospite della casa - a 5 Km. di distanza?" Il nostro interlecutore allude al
fatto che "Villa Serena" non ha un direttore
a tempo pieno. Tali mansioni vengono svolte, nell'orario d'ufficio antimeridiano, da un
impiegato del Comune il rag. Franco Mocini che, giustamente, finito, il suo turno di lavoro quotidiano, lascia la direzione... nelle
mani di nessuno.
E' un problema, questo, che si fa sentire in tanti piccoli e grandi particolari. Nel pomeriggio, di sera e di notte, l'istituto rimane
"acefalo", cioè senza testa che possa decidere e assumersi le proprie responsabilità.
Beninteso.... la vita va avanti, all'interno
della casa di riposo, perchè ci sono le Suore,sempre disponibili a qualsiasi ora e gli
stessi addetti, a quanto risulta, non appro-
DI
fitterebbero certo dell'assenza di un capo.
Anzi, sono loro stessi a lamentarsi di questa
situazione anomala, perchè spesse volte
debbono prendersi delle responsabilità
che non gli competano e che potrebbero
anche ritorcersi contro loro stessi.
L'ideale sarebbe che il Comune, dal
quale "Villa Serena" dipende, nominasse
un direttore autonomo, magari con orario
spezzato o meglio ancora, vista la natura
dell'istituzione, i direttori dovrebbero essere in due che, a turno, possano coprire almeno tutto l'arco della giornata.
Insomma questo vuoto di direzione è
avvertito sia dagli ospiti che dal personale
e, crediamo, tanti piccoli problemi interni
sarebbero facilmente risolvibili con una guida sicura e continua. "Quando non c'è il gatto il sorcio balla" dice un proverbio ed anche
se tutti all'interno della casa, fanno il proprio
dovere, ci può essere sempre chi possa approfittare dell'assenza del gatto.
U. G. R.
Montefiascone
Una sede distaccata dell'INPS sarà aperta a Montefiascone, a servizio di un vasto
comprensorio che dovrebbe comprendere tutti i Comuni che fanno parte della USL VT1.
Si tratta di un bacino di utenza di circa 25.000 persone, con un'alta percentuale di pensionati e di invalidi civili o per servizio che costituiscono una fascia di popolazione molto interessata a questa forma di decentramento dell'Istituto.
I locali, individuati per ospitare gli uffici periferici dell'INPS, potrebbero essere quelli
dell'ex-Hotel Vittoria, nel centralissimo Piazzale Roma, ma sembra che i proprietari sarebbero più propensi a riattivare l'albergo, chiuso ormai da qualche anno, ma che è stato uno dei primi e fra i più prestigiosi di tutto l'Alto Lazio.
La notizia di questa interessante iniziativa di carattere sociale è stata data dal Segretario Generale della CISL di Viterbo, Raffaele D'Orazi, nel corso di un incontro sindacale
svoltosi di recente a Montefiascone.
D'Orazi ha sottolineato l'importanza, da tutti riconosciuta, di questa nuova politica dell'INPS, volta a venire incontro, anche logisticamente, ai bisogni delle popolazioni più periferiche rispetto al Capoluogo. Basti ricordare che un cittadino di Acquapendente deve
percorrere una distanza di circa 60 Km. per recarsi all'INPS di Viterbo, mentre con il decentramento a Montefiascone ne risparmierà un terzo.
Speriamo che tutto si concretizzi nel minor tempo possibile e che il Comune collabori, eventualmente per il pronto reperimento dei locali adatti, semmai l'ipotesi dell'ex-Vittoria non andasse in porto. Di altri locali ce ne sono.
Umberto G.R.
Corso Cavour
isola pedonale
Corso Cavour isola pedonale? E' una
proposta che fa già discutere, mentre si avviano a conclusione i lavori di nuova pavimentazione, dopo il rifacimento delle reti idrica e fognaria e la messa in opera delle
condutture per il metano. Nel frattempo automobili e furgoni salgono, impunentemente, sul tratto di strada già pavimentata in basalto, proprio dall'accesso vietato, sotto
l'arco di Porta del Borgo, senza che i Vigili
trovino niente a ridire.
In pratica il Corso non è stato mai precluso al traffico veicolare che si è svolto nel
tratto a salire anche durante lo svolgimento dei lavori di cui sopra. Tutto ciò non lascia
bene sperare per l'auspicata trasformazione di questo, che si può definire un lungo
garage all'aperto ed una pista di autodromo, in isola pedonale, godibile da tutti i cittadini e non solo da quelli motorizzati.
Ma a frapporre ostacoli alle buone intenzioni degli amministratori comunali, pare che siano proprio i commercianti e gli abitanti del Corso Cavour, i quali, per diversi motivi, vogliono che le cose restino come
sono sempre state. I commercianti, con il
bando delle automobili sia in transito che in
parcheggio davanti ai loro negozi, temono
un crollo dei loro affari, mentre i residenti
non se la sentono di lasciare la propria auto in parcheggio nei vicini piazzali Roma e
Mauri, ma vogliono continuare ad avere il
mezzo sotto casa ed usarlo quando e come
lo desiderano.
Per la verità, non tutti i negozianti del
Corso la pensano allo stesso modo e non
mancano coloro, e si stima siano la maggioranza, che vedrebbero di buon occhio la "liberazione" di questo centro commerciale
dalle invadenti automobili.
Spetta al Comune e più precisamente
al Sindaco Minciotti e alla Giunta, di operare la scelta che vada nel verso giusto, vale
a dire che accontenti la maggioranza dei cittadini. Sappiamo che non sarà facile perchè
tentativi, di bandire il Corso alle macchine,
sono sempre falliti
U. G.Ricci
pag. 5
LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
NOTE DI AGRICOLTURA
Dalla terra alla
Nel 1828 nacque a Nantes, in Francia, Giulio Verne, famoso scrittore per aver creato il romanzo scientifico con interpretazione fantastica
ed eroico-poetica della scienza di allora. A confronto dei traguardi raggiunti dalla scienza di oggi, si può ben dire che Giulio Verne fosse un valido precursore dei tempi; ma, alla sua epoca, fu
considerato uno scrittore di favole per adolescenti o per adulti in vena di letture fantascientifiche. Egli, nel secolo scorso, scrisse un libro intitolato "Dalla terra alla luna" in cui narra che tre
coraggiosi si fanno sparare sulla luna, chiusi in
un proiettile molto grande (precursore delle capsule spaziali). Essi sfiorano la luna, le girano in•torno per poi ritornare sulla terra, cadere in mare ed essere ripescati da una corvetta. Raccontare una storia del genere, un secolo e mezzo fa,
significava andarsi a cercare guai, rischiando di
diventare lo scemo del villaggio, oggetto di derisioni e beffe, con conseguente emarginazione. Il
romanzo di Giulio Verne, aliatine del ventesimo
secolo, non fa più neanche notizia, venendo catalogato insieme a tanti films e tanti racconti di
avventure spaziali. Però, al giorno d'oggi, parlare di tecniche e tecnologie applicate al settore agricolo, di sicuro si viene considerati come chi
racconta favole e fantasticherie tecniche e si è
guardati come dei marziani. Tuttavia voglio correre il rischiodi passare per marziano riportando
quanto appresso. Considerato che è opportuno
procedere ulteriormente all'adeguamento tecnologico del macchinario ed alla riduzione dei
costi di produzione dell'agricoltura perseguendo
l'obiettivo del risparmio energetico, della polivalenza di impiego, della eliminazione dei mezzi insicuri, della diminuzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico, nonché del miglioramento del confort e dell'ergonomia (rapporto che intercorre tra uomo e macchina), in base al D.M.
351 del 28.5.90 "è concedibile il contributo per
la realizzazione di operazioni dirette all'acquisto
( ^ N O T E DI MEDICINA^)
luna
o locazione finanziaria delle macchine, attrezzature ed impiantistica agricola riconosciute innovative". Per essere innovativa una trattrice deve
possedere alcuni requisiti, fra i quali dispositivi o
pneumatici atti a ridurre il compattamento del
terreno, dispositivi elettronici multifunzionali di
controllo attivo e/o dispositivi ausiliari di comando a distanza. Allo stato attuale vengono, quindi, indicate come innovative le seguenti macchine, attrezzature ed impiantistiche che possiedono tra l'altro: centraline automatiche per la registrazione e l'elaborazione dei parametri ambientali, incluso il controllo attivo degli impianti per
l'irrigazione e per la difesa delle colture; macchine combinate per la contemporanea lavorazione del terreno, semina e fertilizzazione; macchine per la minima lavorazione del terreno, con
contemporanea semina, fertilizzazione e/o diserbo; macchine per la semina (con o senza fertilizzazione) sul terreno non lavorato, inclusa la
trasemina di prati permanenti e pascoli; macchine per l'effettuazione delle operazioni culturali in
viticoltura ed arboricoltura: lavorazione sottochioma, spollonatura, legatura dei tralci, ecc.;
vendemmiatrici anche polivalenti impiegabili per
cimatura, potatura e trattamenti. Se avete letto
fin qui, penserete che anche oggi esistono persone che si dilettano a scrivere fantasticherie
tecniche come Giulio Verne. Ma non è così, perchè le macchine, le attrezzature e le impiantistiche sopra descritte, non sono fantasticherie tecniche, ma prodotti industriali normalmente in
commercio. Inoltre, nella descrizione, mi sono
solamente limitato a riportare alcuni punti del
Decreto del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste del 28/5/1990 n° 351, il quale all'art. 4 dice
che in caso di acquisto di una trattrice di tipo innovativo, a seguito della rottamazione di una
trattrice vecchia e/o obsoleta, si eroga il contributo del 40%.
1) Moderare i consumi globali di alimenti e
commisurarli meglio alle necessità fisiologiche e soprattutto all'attività fisica svolta.
2) Assicurare la più ampia varietà della dieta.
3) Mantenere il consumo quotidiano di proteine fra i 60 e gli 80 grammi per persona.
Per le uova nessun anatema: ma non più di
tre alla settimana.
4) Moderare il consumo di alcune componenti,
quali ad esempio le bevande alcoliche ed i
dolciumi.
5) Aumentare il consumo di alimenti a basso
contenuto di grassi ed ad elevato contenuto
di fibra, quali ad esempio gli ortaggi, lafrutta,
i legumi, e i cereali integrali. Per igrassi non
più di 60 grammi per l'uomo e 45 grammi per
la donna. Preferire i grassi di origine vegetale (in particolare gli oli vergini d'oliva).
6) Bilanciare meglio la quota di carni rosse e
frattaglie a favore del pollo e degli animali da
cortile in genere e del pesce.
7) Ridurre quanto è possibile il consumo di
sale togliendolo se possibile dalla tavola.
8) Distribuire l'alimentazione in pasti piccoli e
frequenti, invece di concentrarla in una o
due occasioni.
9) Non trascurare l'attività fisica: lo sport fatto
con giudizio favorisce il consumo delle calorie ingerite con gli alimenti e migliora la
circolazione del sangue e l'ossigenazione
dell'organismo.
10) Assicurare consumi di vitamine e minerali
congrui con i fabbisogni individuali.
Gimberto
LIDIO
SPALL'ARM!
"Nunziateiia" e concorsi
Scuola militare "Nunziateiia" di Napoli.
E' stato bandito, per l'anno scolastico 1991/92, il
concorso per esami, per l'ammissione ai licei annessi alla Scuola Militare della "Nunziateiia" di
Napoli per 90 giovani nati tra il 31/12/1974 ed il
01/01/1977. Detti giovani devono essere in grado di conseguire, al termine del corrente anno
scolastico, l'iscrizione al 1 anno del liceo classico oppure al terzo anno dello scientifico. Sosterranno prove di educazione fisica e di cultura generale; il termine di presentazione delle domande scade il 30/04/1991.
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corso Allievi Ufficiali di complemento delle Armi
e dei Corpi automobilistico, di commissariato e
di amministrazione. Gli esami avverranno entro
il 6/7/91 ed i vincitori saranno incorporati il 06/10/
1991.
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di complemento dell'Esercito per l'anno 1991.
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 6
Taccuino economico
e tributario
^ Libertà politica, ^
I morale e spirituale J
a cura del dr. Franco Radicati
La spinta recessiva generatasi a seguito della crisi medio orientale, nonostante l'esito
positivo delle azioni belliche attuate dalle Nazioni Unite, si riflette ancora sulla economia
mondiale e su quella del nostro Paese, sebbene la breve durata del conflitto ne abbia limitato l'impatto negativo.
Come previsto ampiamente dalla generalità degli studi economici, i danni maggiori sono stati sofferti infatti dai settori relativi alle attività turistiche, trasporti ed attività alberghiere in primo luogo; ma serie ripercussioni si sono avute (e probabilmente si avranno) anche
in tutti i comparti collegati alle materie prime di origine petrolifera e alle esportazioni; le incertezze degli operatori hanno inoltre prodotto un fermo generalizzato nelle ordinazioni di
beni strumentali, generando di conseguenza un forte rallentamento in tutto il comparto industriale.
Secondo l'analisi condotta dal Bollettino Economico di Febbraio della Banca d'Italia, tutto ciò comporta seri rischi di ripresa dell'inflazione (già in febbraio cresciuta sino al 6,8%),
al punto che dovrebbero essere rivisti i conti del Bilancio statale per il 1991, basati su previsioni più ottimistiche anche in relazione alla crescita del prodotto interno lordo (PIL).
Ma vediamo le prime analisi disponibili a proposito dei vari settori economici:
TURISMO: nel solo mese di gennaio 1991 gli operatori italiani hanno calcolato una perdita di tremila miliardi di lire per il calo delle presenze negli alberghi e delle spese di ristorazione e servizi ai turisti; il calo delle presenze viene stimato intorno al 50%, e si prevede una ripresa piuttosto lenta nonostante il termine delle ostilità.
VOLI AEREI: la contrazione che si è avuta nella seconda metà dell'anno, a partire dall'invasione del Kuwait, ha subito un aggravamento con l'inizio delle ostilità: nei primi mesi del
1991 si è infatti avuta una flessione del 25% rispetto al 1990
TRASPORTI FERROVIARI: anche le Ferrovie hanno sofferto in termini di trasporto
passeggeri, scendendo a coprire il solo 11,71% del traffico globale del Paese.
AUTOVETTURE: gli italiani sembrano a malincuore rinunciare alla macchina nuova: il
dato delle immatricolazioni dei primi mesi dell'anno registra infatti una crescita in gennaio
(1,37% in più rispetto a gennaio 1990) a dispetto del quadro generale della nostra economia, mentre in Febbraio si è avuto un calo del 6,4% rispetto allo stesso mese dello scorso
anno.
MACCHINE AGRICOLE: il settore, che già dimostrava segni di crisi nel 1989, ha subito nel 1990 un ulteriore calo, subendo flessioni fino al 16,5% in meno per le motoagricole e fino al 13,5% in meno per le mietitrebbiatrici.
GRANDE DISTRIBUZIONE: di segno contrario rispetto alla generalità dei settori economici, è l'andamento del settore distributivo, in particolare per quanto riguarda gli alimentari ed i farmaceutici, che hanno avuto un incremento di vendite rispettivamente dell'11,6%
e del 13,5% nel 1990 contro l'aumento del 10% dell'interosettore; anche questo è riferibile in gran parte all' "effetto guerra", che agevola gli acquisti di generi di prima necessità.
PRODUZIONE INDUSTRIALE: l'anno 1990 si è concluso quasi in pareggio tra mille difficoltà: il fatturato è cresciuto del solo 4,3%, non riuscendo neanche a stare al passo con l'inflazione, gli ordini sono stati pari a quelli dell'anno precedente: tra i vari settori industriali, hanno subito pesanti rallentamenti quelli che lavorano su commessa (meno 10,9% in Dicembre
90).
AGENZIA
IMMOBILIARE
Lef%rmi per ora tacciono nel Golfo già arrossato dal sangue
peraltro versato soprattutto dagli iracheni e dalle loro vittime, i kuwaitiani, tutti vittime del dittatore che intendeva sconvolgere l'equilibrio non solo della zona ma anche del mondo.
La riconquista del Kuwait, la precisione degli obiettivi raggiunti, la neutralizzazione della potenza militare irachena, la restituzione ad un equilibrio, ancora precario, ma certo migliore di
quello che si era determinato con l'aggressione al Kuwait. Tutto
ciò è merito della determinazione delle nazioni alleate e soprattutto, per la direzione strategica, per l'imponenza dei mezzi, per
la tempestività e la coerenza dei comportamenti, merito degli
Stati Uniti d'America. Ancora una volta gli Stati Uniti si sono dimostrati la potenza equilibratrice dei precari equilibri del mondo,
la potenza che garantisce quel tanto, quel poco che è umanamente possibile, di libertà, di giustizia, di benessere.
Non possiamo sottovalutare l'apporto dato dall'Unione Sovietica che non ha opposto il veto all'ONU e che, pur avendo fatto in qualche momento una politica del doppio gioco, non ha comunque ostacolato l'opera degli alleati nel Golfo.
Molti problemi restano ancora aperti: l'auspicabile fine almeno politica del dittatore; la definitiva soluzione, auspicabilmente
vicina, del problema palestinese; una soluzione per il Libano; la
sistemazione definitiva dell'area medio orientale; il rapporto generale del mondo arabo con il mondo occidentale. E, al di là del
Medio Oriente, il problema della Iugoslavia, le grandi questioni
nell'Unione Sovietica, che però non riguardano solo l'Unione Sovietica ma il mondo intero, le repubbliche che desiderano riavere indipendenza ed autonomia, che persero con lo sciagurato accordo del 1940 fra Hitler e Stalin, i due dittatori sanguinari. Ma si
intravede un ordine, si intravede la possibilità di un equilibrio e di
unagiustizia superiore, dando maggiore forza ad Istituzioni Internazionali come l'ONU, ed in questo ambito è una grande fortuna
che questo equilibrio e questa giustizia siano soprattutto affidate ad una grande nazione quale è l'America che non ha mire imperialistiche, anzi, addirittura in alcuni periodi della storia si è
chiusa in una sorta di isolazionismo, come nella famosa dottrina
Monroe.
E' una fortuna perchè gli Stati Uniti sono un paese altamente democratico, con una informazione capillare e minuziosa, con
una libertà di pensiero e di parola veramente assoluti, e quindi
con i compensi ed i bilanciamenti di una democrazia vera. Nessuno vuole la guerra tranne, ovviamente, i dittatori pazzi e sanguinari. Credo che tutti dobbiamo essere profondamente grati a
questo popolo che sacrifica i suoi giovani, i suoi mezzi, che crede veramente nella libertà umana. E' difficile la libertà politica, è
ancora più difficile la libertà morale e la libertà spirituale; ma è un
dono di Dio, che Egli diede proprio ai nostri progenitori quando
questi, peccando, si resero privi della naturale tendenza al bene
e divennero capaci di fare il male: da questo nasce la libertà di
scelta, il lume della ragione, la possibilità per l'uomo di scegliersi un volto ed un destino.
Lodovico Mocini
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 7
Effetti civili - Trascrizione - Celebrazione del
M A T R I M O N I O
Questo mese presentiamo brevemente
quanto il Decreto generale dell'Episcopato
italiano dispone nella terza parte: "effetti civili del matrimonio, la trascrizione per gli effetti civili e la celebrazione del matrimonio
canonico".
Il Decreto nel numero 1 aveva stabilito
l'obbligo dei cattolici della celebrazione
"concordataria" del matrimonio che, quando viene celebrato avanti l'ordinario del luogo, (Vescovo, Vicario Generale) il parroco o
un altro ministro appositamente delegato,
produce gli effetti civili a condizione che avvenga la trascrizione nei registri dello stato
civile.
Il matrimonio canonico non può ottenere gli effetti civili quando al momento della
celebrazione uno dei contraenti non abbia
compiuto 18 anni e non sia stato ammesso
al matrimonio a norma delle leggi civili; uno
dei contraenti sia stato dichiarato interdetto
per infermità di mente; che gli sposi tra loro
o uno di essi sia legato da un matrimonio valido agli effetti civili; quando sussiste tra i
contraenti un impedimento previsto dalla
legge civile e non si può ottenere l'autorizzazione al matrimonio. Il Codice Civile agli
atricoli 87 e 88 stabilisce gli impedimenti e
sono quelli di parentela, affinità, adozione e
affiliazione, e di delitto, cioè quando uno dei
coniugi ha consumato o tentato un omicidio
sul coniuge dell'altra parte.
Il Decreto richiama anche il canone
1071, par. 1 n°2 del Codice di Diritto Canonico nel quale si stabilisce che quando il
matrimonio canonico non può essere immediatamente trascritto nei registri comunali, il parroco deve chiedere l'autorizzazione al Vescovo e al Vicario Generale.
T R A S C R I Z I O N E DEL M A T R I M O N I O
La trascrizione per gli effetti civili avviene per opera del parroco il quale, dopo la
celebrazione, deve redigere l'atto di matrimonio in due copie originali con la richiesta
di trascrizione e inviarlo al Comune entro 5
giorni dalla celebrazione; a sua volta, se tutto è regolare, il Comune invia la notifica di
avvenuta trascrizione al Parroco entro 48 ore. Prima di redigere l'atto di matrimonio i
coniugi possono dichiarare ciò che la legge
consente perchè siano inserite nell'atto
stesso, tra queste dichiarazioni vi è quella
relativa alla legittimazione dei figli e alla separazione dei beni.
DIRITTI E D O V E R I D E G L I S P O S I
NEL C O D I C E CIVILE
Al termine della celebrazione del matrimonio o comunque prima della conclusione
del rito liturgico il celebrante deve leggere
agli sposi gli articoli 143,144 e 147 del Codice Civile, spiegandone il significato. Questi articoli stabiliscono i diritti e i doveri che
nascono dal matrimonio e in particolare i reciproci diritti e doveri dei coniugi (art. 143)
alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione, e a contribuire con le proprie sostanze, capacità di lavoro professionale o casalingo, ai bisogni della famiglia; l'indirizzo della vita famigliare e
la residenza della famiglia (art. 144) secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della stessa famiglia, infine i doveri
verso i figli che sono l'obbligo di mantenerli, istruirli ed educarli tenendo conto delle
capacità, dell'inclinazione naturale e delle
aspirazioni dei figli stessi.
CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO
Si deve tener presente che la celebrazione del matrimonio è quella liturgica di un
sacramento cristiano, con una particolare
forma che è per la validità del matrimonio
stesso. Per questo il Decreto scrive che è
compito dei sacerdoti promuovere "con istancabile sollecitudine" una celebrazione
che sia evangelizzante, ecclesiale e coinvolgente tutta la comunità ed i partecipanti
in modo attivo, pieno e responsabile.
Alla luce di queste prescrizioni c'è molto da rivedere perchè spesso le celebrazioni dei matrimoni sono un monologo del sacerdote, al quale non si risponde, non si
canta, non si prega insieme e viene intesa
come un patto privato degli sposi e degli "invitati". Il Decreto stabilisce anche quale deve essere il luogo delle celebrazioni e afferma, richiamando il canone 1115 che è la
parrocchia "nella quale i nubendi sono inseriti" cioè quella dello sposo o della sposa.
Solo per motivi di necessità o di convivenza pastorale, il matrimonio, con licenza del
parroco, può essere celebrato in altre parrocchie. Non valgono i motivi artistici della
Chiesa, ricordi personali o altri esteriori.
Nella parrocchia la Chiesa della celebrazione è quella parrocchiale, solo con il permesso del parroco o dell'ordinario può essere
celebrato in una chiesa non parrocchiale, la
celebrazione in una cappella privata è possibile solo per ragioni pastorali col permesso dell'ordinario del luogo. L'autorità ecclesiastica può giungere a vietare la celebrazione del matrimonio in una chiesa non parrocchiale se questa nuoce al ministero parrocchiale.
'Concludendo queste note civili e canoniche mi sembra importante richiamare
quanto scrive il Concordato nel momento in
cui lo Stato riconosce gli effetti civili del matrimonio canonico: "la Santa Sede sente l'esigenza di riaffermare il valore immutato
della dottrina cattolica sul matrimonio e la
sollecitudine della Chiesa per la dignità ed
i valori della famiglia, fondamento della società". (art. 8 p.3)
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LA V O C E - n ° 4-Aprile 1991
pag. 8
Nuovo look per "Il Caminetto"
Nell'anno 1960 Montefiascone si avviava a compiere un salto di qualità nel campo della ristorazione.
Ne fu protagonista un nostro bravo ed intraprendente concittadino:
Cesare Salviani il quale, con impegno, professionalità ed una gradevole
componente di accattivante simpatia, riuscì a convogliare verso il suo ristorante "da Cesare alla Cavalla", la gran parte dei consumatori locali e forestieri.
Il successo della iniziativa venne affidato alla migliore impostazione di
gestione familiare: la moglie signora Anna si fece carico, come unica manager, della conduzione della cucina dove riuscì, con eccezionale capacità, ad accoppiare fantasia e genuinità nella preparazione di gustosi piatti tradizionali e caratteristici; il figlio Giancarlo, all'epoca molto giovane, si
avviò nel proprio impegno a seguire il buon andamento del servizio ai tavoli.
Nel 1972 si presentò una favorevole occasione per ampliare e potenziare il campo di lavoro del nostro imprenditore: venne messo in vendita "Il
Caminetto", complesso prestigioso sia dal punto di vistaf unzionale che per
la eccezionale ubicazione. Si trattavadi un albergo-ristorante a quattro chilometri da Montefiascone, sulla Cassia Nord, a buona ragione definito il più
bel panorama che si estende dagli Appennini al mare Tirreno. Trattare e
concludere l'affare fu per Cesare tutt'uno.
Si susseguirono alterne vicende che certamente non consentirono di
sfruttare al meglio l'eccezionale complesso: alcune forme di gestione affidate a vari affittuari non raggiunsero soddisfacenti risultati. Si dovette ritornare alla gestione diretta.
Ancora una volta la passione e la professionalità di Cesare vennero
messe a dura prova e però i risultati, assolutamente positivi, non tardarono ad essere raggiunti riportando "Il Caminetto" ad occupare un livello di
primo piano tra i ristoranti dell'Alto Lazio.
Una vasta ed affezionata clientela si è ricostituita ed in vista di un ulteriore aumento futuro, non è sfuggita all'attenta valutazione di Cesare
l'opportunità di modificarne ed ampliarne le strutture.
Sono in corso d'opera i seguenti ampliamenti: costruzione di due nuove balconate, sviluppantesi su tre lati dell'attuale struttura, tutte a picco sul
prospiciente lago di Bolsena e destinate non soltanto ad arricchire il valore panoramico del complesso ma anche quello gestionale in quanto da
esse si ricaveranno un nuovo salone capiente per il servizio di circa 400
persone e due sale laterali riservate da destinare a convegni, ritrovi, riunioni di lavoro ecc.
La ultimazione dei lavori è prevista a breve scadenza e comunque prima della prossima stagione estiva.
La capienza totale del ristorante dovrebbe aggirarsi sulle 600 persone.
E' in programma inoltre di incrementare anche il numero delle stanze
dell'albergo in quanto quello attuale è del tutto inadeguato alle numerose
richieste soprattutto nel periodo estivo.
Non possiamo fare a meno di complimentarci con ilbravo Cesare che
da circa trent'anni opera con appassionato impegno per migliorare e potenziare la ricettività turistica di Montefiascone, tuttora insoddisfacente.
Direi pertanto che nella prossima estate "Il Caminetto" ci offrirà qualcosa di più e di meglio nelle sue strutture ricettive, oltre alla solita ottima cucina, all'incomparabile panorama, ed all'accogliente ospitalità di Cesare.
Insomma qualche oradi godimento spirituale e "corporale" trascorsa al Caminetto costituirà un benefico relax alla nevrosi che la vita attuale ci impone ogni giorno compromettendo seriamente il nostro equilibrio psico-fisico.
Prevenire è meglio che curare...!
Giuseppe Ferlizzi
Mercoledì 20 marzo - Alunni e genitori della
Scuola Maestre Pie Filippini - circa 300 - sono in udienza dal Papa
Saluto
del
Papa
«Il mio saluto va ora al pellegrini di lingua italiana, ed anzitutto
alle educatrici, agli alunni ed ai familiari dell'istituto Maestre Pie
Filippini di Montefiascone, In diocesi di Viterbo, I quali sono accompagnati dal loro Vescovo, Monsignor Fiorino Tagliaferri. Esprimo II
mio apprezzamento per l'opera educativa di codesta comunità, nata
dalla premurosa iniziativa del Cardinale Marco Antonio Barbarigo. Vi
esorto a continuare nella via tracciata da quel grande educatore, icui
Insegnamenti rimangono tuttora validi nel campo
dell'educazione
della gioventù».
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Telefonare: 826565
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 9
Il dopo guerra... nell'ottica del Papa
S ipuò ben dire che l'attuale conflitto sia stato ingaggiato non solo con le armi da guerra, ma anche, in certa misura, attraverso I media.
Mentre i mezzi di comunicazione
sociale si sono prodigati per tenere il mondo informato sugli avvenimenti,
abbiamo anche visto che dove manca II rispetto della verità può esistere una potente spinta verso
l'ingiustizia.
Le informazioni
sulla guerra, e le scene drammatiche
di umana sofferenza e di distruzione materiale che le accompagnano,
dovrebbero spronarci a pregare Incessantemente
per l'avvento di una giusta pace e di una duratura riconciliazione
tra tutte le parti coinvolte nella crisi del Medio
Oriente.
L'instabilità
che la guerra necessariamente
lascia nella sua scia dovrebbe spingere tutti 1 credenti a Implorare più Intensamente
da Dio
Onnipotente
il dono di quella pace che II mondo non può dare (cfr. Gv 14, 27).,,
Il Papa alla plenaria del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali - 1 marzo
A n c h e oggi desidero invitarvi a pregare per le popolazioni del
Medio Oriente. Preghiamo ringraziando Dio per l'avvenuta cessazione dei combattimenti nella regione del Golfo e invocando da Lui misericordia per le vittime della guerra e consolazione per coloro che
soffrono, a causa del conflitto.
Sentiamoci solidali con il popolo del Kuwait che, dopo la gravissima prova sopportata, ha ritrovato la sua indipendenza. Il Signore gli
conceda forza e speranza nel lavoro di ricostruzione!
Sentiamoci vicini alle popolazioni dell'Iraq e alle loro sofferenze:
chiediamo a Dio che, con una pace definitiva, venga concessa a quel
Paese la possibilità di leale collaborazione con i vicini e con gli altri
membri della comunità internazionale.
Pensiamo a tutti gli altri popoli della regione, sui quali la guerra
del Golfo Persico ha maggiormente influito: che Dio misericordioso
conceda loro la grazia della speranza in un futuro migliore!
Desidero inoltre chiedervi di pregare per una intenzione molto
particolare, e cioè la riunione dei Patriarchi e Vescovi che Inizierà domani in Vaticano. Che lo Spirito Santo conceda gli sperati frutti di tale incontro fraterno! Esso sarà occasione per riflettere sul recente
conflitto e sulle altre crisi dell'area mediorientale e per ricercare quelle iniziative che la Chiesa potrà intraprendere per favorire la giusta
pace In quella regione!
Maria Santissima, Madre della Chiesa, intercedi per noi!
(Angelus, domenica 3 marzo 1991)
S i apre nel pomeriggio di lunedi 4, nel Palazzo Apostolico Vaticano,
la riunione convocata del Santo Padre per "favorire uno scambio di informazioni e di opinioni in merito alle conseguenze della guerra sulle popolazioni del Medio Oriente, sulle comunità cristiane di quella regione, sul dialogo tra Oriente e Occidente e sui rapporti tra Islam e Cristianesimo". Non
si tratterà soltanto di una riunione "per conoscere" ma anche "per operare". Le conclusione dell'incontro, infatti, "dovranno suggerire quali possano essere le iniziative più adatte per permettere alla Chiesa Cattolica e alle sue istituzioni di offrire, per l'immediato e per il futuro, un contributo concreto per la pace nella regione, per il dialogo interreligioso e per la solidarietà". Fu profonda l'emozione destata nel mondo dell'annuncio, lo scorso
19 febbraio, dell'iniziativa promossa dal Santo Padre. Mentre infuriava la
guerra del Golfo con il suo tremendo carico di lutti e distruzioni, nel mondo sorgeva una speranza di pace. Il fragore delle armi cominciava a cedere il passo al "dopoguerra". E questa riunione così carica di speranze si apre quando ormai da quattro giorni le armi tacciono, ed è iniziato il momento della ragione.
(Osservatore Romano - 4 marzo)
Acta diurna
O essate il fuoco. E dopo? Si devono, prima di tutto, deporre le
armi nella reciproca sicurezza. Compresa la sicurezza del conflitti.
I
A R l l E m M l l N t l
MONTEFIASCONE
Bisogna rispettare i morti, gli uccisi I trafitti, le vittime innocenti. Non secondo le leggi della statistica: quanti sono? Ventimila, cinquantamila, centomila, di più, per concludere se sono molti o pochi
secondo gli interessi in gioco e secondo calcoli Interessati. DI fronte allo sterminio di popolazioni non ci si può tranquillizzare la coscienza costatando che "fortunatamente" - quanto cinismo in questo
termine! - il numero dei morti è inferiore alle previsioni.
Bisogna rispettare i morti secondo la legge di Dio, per cui l'uccisione anche di una sola delle persone da Lui create è peccato che viola il comandamento: "Tu non uccidere".
Si devono curare i feriti; si deve dare riparo ai profughi; si devono riparare le case distrutte perchè la casa, ciascuna casa, è sede dell'amore vincolo primo della famiglia umana.
Deposte le armi, bisogna guardarsi negli occhi. Tutti. I più coinvolti e I meno coinvolti dal tremendo conflitto che è stato sospensione di umanità; tutti I partecipanti, in un modo o nell'altro, a questa
sconfitta dell'ordine internazionale e della comunità internazionale;
tutti i responsabili che, in un modo o nell'altro, hanno forse affrettato le scadenze di guerra perdendo successive occasioni di soluzioni nuove, di gesti generosi ed onorevoli, gli spazi di dialogo e di paziente attesa. Guardarsi negli occhi. E dove far convergere lo sguardo? Verso un obiettivo antico che risale al profeta Isaia: la pace è opera della giustizia.
Giustizia per tutti: per II popolo del Kuwait e per II popolo
dell'Iraq, per il popolo di Israele e per II popolo palestinese
(che ha diritto ad un propria patria e ad un a sua casa), e per il popolo libanese ancora alla ricerca di una piena sovranità.
Con quale metodo con quale mezzo operativo questa giustizia,
da cui deriva la pace autentica, è storicamente raggiungibile? Attraverso la riconciliazione della triplice - diversificata e tuttavia unitaria
- famiglia dei credenti nel Dio di Abramo, ebrei, cristiani, musulmani.
Mezzo utopistico? Oppure l'unico metodo operativo realistico. Certo i tempi sono lunghi, Il cammino è arduo; la strada può farsi spesso tortuosa; le difficoltà sono vàrie e di vario tipo. Ma proprio dalla volontà e dalla capacità di superare gli ostacoli si misurerà da parte di
coloro che avevano scelto la guerra, la determinazione a convertirsi
in ministri della pace. Pronti, cioè, a servire negli uomini e nel popoli la pace. E soltanto la pace.
Nel cammino verso questo grande obbiettivo I cattolici e I cristiani procedono
e procederanno
come fermento di riconciliazione
e di
solidarietà. Sonopoc/i/.Secondo alcuni dati, riportati dai mezzi di comunicazione, nei ventuno Stati della Lega Araba I cristiani sono
12.314.000 e i cattolici 4.613.000 su una popolazione totale di 197 milioni 920 mila. I cattolici costituiscono una minoranza. E forse, proprio qui è la loro forza disarmata e disarmante.
Una minoranza che, ponendosi In atteggiamento di rispetto verso il mondo islamico e verso quello ebraico, e fiduciosa di essere rispettata, può farsi cemento coesivo di riconciliazione e di amore.
L'Osservatore Romano - 3 marzo
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 10
Preghiera
universale
«Fratelli e sorelle,
al termine di
quest'Udienza
uniamo le nostre voci
e preghiamo per la pace
e la concordia
nel Medio Oriente e nel
mondo Intero,
affinché tutti gli uomini
che Dio ama
lavorino senza stancarsi
per
promuovere
quella giustizia
che sola può
garantire
una pace
autentica e duratura»
GIOVANNI PAOLO II CONCLUDE SOLENNEMENTE ALL'UDIENZA GENERALE
LA RIUNIONE DEI PATRIARCHI E VESCOVI DEI PAESI
COINVOLTI NELLA GUERRA DEL GOLFO
Taccia per sempre
il fragore delle armi
nella regione
del Golfo
Non sia delusa
la legittima
aspirazione del Libano
alla sovranità nazionale
Sia favorita un'equa
soluzione
delle controversie
in Medio Oriente
"... Rinasca in quella terra,
così violentemente provata,
un'era di solidarietà
e di cooperazione...
Il ricordo delle vite umane
tragicamente perdute
ispiri un impegno concreto
di tutti
a rinunciare alla violenza..."
"... Questo popolo,
che da oltre quindici anni
è sottoposto a prove
e sofferenze,
possa finalmente conoscere
giorni di stabilità...
ogni componente
della sua popolazione
persegua concordemente
il bene dell'intera Nazione"
"... La pace... sia favorita
da un pieno superamento
delle ingiustizie... nel rispetto
della dignità di ogni uomo
e di ogni popolo... con essa
sia assicurato
a tutte le popolazioni
della regione
un avvenire prospero
e sereno"
Per un rinnovato impegno in favore della giustizia e della pace
"Il nostro Incontro:
un punto di partenza...,
una indicazione...
per i fedeli
affidati alla vostra
sollecitudine
pastorale e un simbolo
di una vera e pronta
riconciliazione tra i popoli"
La libertà
religiosa
sia riconosciuta
pietra
angolare
dei diritti umani
"... La libertà religiosa
sia riconosciuta
in ogni-Nazione come
esigenza insopprimibile
della dignità
dell'uomo... la libera
professione della religione
possa favorire
il risveglio dei popoli...
alla concordia universale"
«Spero vivamente che, un giorno,
le circostanze mi
permetteranno
di recarmi come pellegrino a
Gerusalemme,
Città unica al mondo, per rilanciare di là,
Insieme con I credenti ebrei, cristiani e
musulmani,
quel messaggio e quell'Implorazione
di pace
già diretti all'intera famìglia
umana,
Il 27 ottobre 1986, ad Assisi»
Si realizzi
un comune
progetto
di
pacificazione
per la Terra Santa
Giustizia e carità
siano
solide basi
per la
convivenza umana
"... Nella Terra
che ha visto nascere
la stella della speranza
e dell'amore... i seguaci
del Cristianesimo,
dell'Ebraismo e dell'Islam,
che si richiamano
al Dio unico,... possano
cooperare con spirito
d'intesa..."
"... Prevenire
e scoraggiare *
ogni velleità di sopruso
e di discordia;
perché la comunità
dei popoli
conosca ovunque
un'era di solidarietà,
nel pieno rispetto
dei diritti
dei singoli e delle Nazioni"
Il Prìncipe
della Pace
ispiri
le decisioni
dei
responsabili
delle
Nazioni
"... Illumini ogni loro
decisione e li guidi
verso scelte sagge
ed opportune che, nel rispetto
della volontà divina,
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 11
IL DISCORSO DEL PAPA ALLA RIUNIONE DEI PATRIARCHI E VESCOVI
DEI PAESI IMPLICATI NELLA GUERRA DEL GOLFO
l a pace e la giustizia
camminano insieme.
Ora, da più di quarantanni
ii popolo palestinese è errabondo
e lo Stato di Israele
è contestato e minacciato
Non possiamo dimenticare
che, dal 1973, il popolo libanese
vive una lunga agonia e, ancora oggi,
il suo territorio nazionale
è occupato
da forze non libanesi
y
Ci sono ancora oggi Paesi che
non permettono alle comunità cristiane
dì ceiebrare la loro fede
e viverla secondo le esigenze proprie
alla loro confessione.
Penso in particolare all'Arabia Saudita
Il dopo-guerra esige la soluzione
di questioni di primaria importanza
Grandi prove hanno colpito e decimato
Di primaria importanza
intere popolazioni:
è la questione della regolamentazione
il Kuwait con l'invasione irakena
del commercio delle armi,
del 2 agosto 1990;
così come quella che riguarda
le popolazioni dell'Iraq che, appena
gli accordi per il disarmo della regione.
uscite da un altro conflitto con l'Iran,
Nello stesso tempo
hanno conosciuto
è impossibile ignorare
di nuovo gli orrori della guerra
i problemi di ordine economico
SOLIDARIETÀ' ECCLESIALE - Di fronte a
questa situazione, ho voluto che non man
casse un'espressione concreta della solida
rietà ecclesiale. Quando la guerra ha semina
to divisioni, sofferenze e morte, è fondamen
tale che la Chiesa cattolica appaia agli occh
del mondo come una comunità di carità
Questa missione esaltante della Chiesa ne
mondo e per II mondo non risponde assolu
tamente a criteri o ambizioni di natura politi
ca. Con povertà di mezzi, conformemente al
la sua natura spirituale, la Chiesa si sforza di
suscitare o di risvegliare il senso della verità,
della giustizia e della fraternità che il Creatore ha messo nel cuore di ogni uomo.
i POVERI DEL MEDIO ORIENTE-Alcune
convinzioni guidino le nostre riflessioni:
se non
sono risolti i problemi, i poveri del Medio Oriente- penso In particolare al popolo
palestinese e al popolo libanese - saranno
ancora
più minacciati;
non ci sono guerre di religione in corso e non può esserci una guerra santa; la solidarietà
chiesta in favore del popoli
afflitti dalla guerra dovrà essere
accompagnata da un serio sforzo affinché I pregiudizi e I semplicismi
non vengano a
compromettere le intenzioni migliori; ogni attesa nella ricerca di soluzioni o nella promozione
del dialogo costituisce
un rischio serio di aggravamento delle tensioni
esistenti.
RICONCILIAZIONE - Venerabili Fratelli, II noLA CHIESA NEL MONDO - Queste
considerastro incontro stesso è un messaggio che si
zioni fondamentali
hanno motivato I miei nurivolge alle Chiese e al mondo. Esso riunisce
merosi, recenti interventi, mentre la pace nel
da L'Osservatore Romano - 6 marzo
Pastori di popoli che ieri si sono opposti con
Golfo e, in un certo senso, la pace del mondo,
la forza. Oggi, al centro della Chiesa di questa Sede Apostolica che
i
erano minacciate.
Mi è sembrato
necessario,
in effetti, ricordare
presiede alla carità, questi stessi Pastori II chiamano alla riconciliagrandi principi di una morale e di un diritto che interpellano
nello
zione per costruire insieme un avvenire che permetta a ciascuno di
stesso modo la coscienza di tutti e che siano applicati dappertutto
e
vivere nella dignità e nella libertà. Sono certo che le comunità cattoapplicabili a ogni componente
della comunità internazionale.
L'ordiliche della regione, nonostante la loro piccolezza, sono chiamate
ne internazionale
ha escluso la guerra come mezzo utile per la soluprovvidenzialmente a portare la loro testimonianza e II loro contribuzione delle controversie
tra le nazioni. Abbiamo l'occasione
di misuto alla ricostruzione di una società più fraterna.
rare il fondamento
di una simile visione delle cose.
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pag. 12
LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
Rilettura, tra storia e attualità, dell'Enciclica
RERUM
NOVARUM
Il "Cenacolo di promozione culturale Barbarigo", associazione costituitasi nelle celebrazioni giubiliarl del Seminarlo, ha offerto, Il 2 marzo u. s., una conferenza che ha celebrato il Centenario dell'Enciclica "RERUM NOVARUM", emanata dal Pontefice Leone Xlll° il 15 maggio del 1891.
Questa iniziativa esprime l'intento, da
parte del Cenacolo e come sottolineato da
Mons. Tagliaferri di "riannodare" quei sottili fili spezzatisi nel momento in cui, il Seminario, una volta brillante centro di studi universitari e di cultura, cessò, le sue attività didattiche e di produzione libraria, per le quali era conosciuto in Italia e in Europa. Penali motivi questa conferenza riavvia un discorso solo interrotto, con la prospettiva futura di offrire contributi culturali costanti e
produttivi.
I lavori sono stati curati da Sua Ecc.za
Mons. Giovanni D'Ascenzi, Vescovo di Arezzo, che ha illustrato il contenuto e le finalità dell'Enciclica "RERUM NOVARUM" sia
nel suo valore storico, relativo alla questione sociale particolarmente grave e vitale
nell'ultimo ventennio dell'Ottocento, sia
nella sua attualità, come fonte di insegnamento e guida nel rispetto della persona umana e del diritto al lavoro.
In apertura del discorso, Mons. D'Ascenzi ha ricordato la cittadina di Montefiascone, dove ha vissuto i difficili anni del dopoguerra, quando regnava il disordine e il
contemporaneo desiderio di ricostruzione,
quando particolarmente grave era la situazione del mondo contadino. Il Vescovo, in
quei momenti, pensava spesso alla "RERUM NOVARUM" come ad una guida da
cui trarre consiglio, nel tentativo di partecipare attivamente ai problemi del mondo del
lavoro, ai complessi rapporti tra proprietari e contadini e alle conseguenti rivendica-
L'Argmtina
zioni di maggiore giustizia sociale.
La rilettura dell'Enciclica ha offerto, pertanto, una immagine "storica" della Chiesa
dell'ultimo ventennio dell'Ottocento quando, preso atto del costante sviluppo economico, scientifico e tecnico, delle conseguenti trasformazioni sociali, e dei mutati
rapporti tra imprenditori e lavoratori, assunse una posizione rigorosa nei confronti dei
nascenti conflitti sociali.
Evidenti ingiustizie acuivano la "questione operaia" e ciò indusse la Chiesa a
fornire concrete direttive di base per la costruzione di un progetto nel quale, la dignità della persona umana e il diritto al lavoro,
fossero difesi e rivisitati alla luce dei valori
cristiani.
Il Vescovo D'Ascenzi ha illustrato ampiamente- i problemi fondamentali toccati
dall'Enciclica: 1) la regolamentazione dei
rapporti tra datori di lavoro e lavoratori; 2) le
relazioni tra capitale e lavoro; 3) la condanna della soluzione socialista che negava i
naturali diritti dell'individuo; 4) i diritti e i doveri degli imprenditori e degli operai; 5) l'intervento dello stato garante di giustizia sociale; 6) il diritto all'associazione e l'assistenza dovuta al lavoratore.
Questi sono soltanto alcuni dei "momenti" più particolari della Rerum Novarum,
che approfondisce rigorosamente ogni aspetto del sociale, propone soluzioni ed evidenzia la presenza dei cristiani in una società pluralistica e la dottrina sociale che da
essi deve essere vissuta e rielaborata.
I conflitti operai denunciati dall'enciclica
sono stati, nel corso del tempo, in buona
parte risolti, ma rileggendo quelle pagine si
avverte che ancora ci si deve battere perchè la dignità della persona umana sia rispettata, perchè la vita abbia qualità e finalità, perchè i diritti, non solo al lavoro, siano
segno di coscienza e di civiltà.
II discorso di Mons. D'Ascenzi è stato
completato da Don Antonio Patrizi che ha
commemorato, con chiarezza e rigore, il latinista Alessandro Volpini, cittadino di Montefiascone, che collaborò alla stesura della
traduzione dell'Enciclica. Il suo lavoro fu
quello di interpretare correttamente il pen-
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siero del Pontefice Leone Xlll° e di tradurre,
in un latino rigoroso e rispettoso del "cursus" classico, un discorso estremamente
complesso.
Un ringraziamento, per l'organizzazione dell'iniziativa, va rivolto a Sua Ecc.za
Mons. Fiorino Tagliaferri, Vescovo di Viterbo, e a Mons. Luigi Mocini, Rettore del Seminario di Montefiascone. Mons. Tagliaferri ha introdotto il discorso presentando il Relatore e, come promotore del "Cenacolo",
ha sottolineato l'importanza di un "recupero culturale" del Seminario Barbarigo che,
con questa iniziativa, può considerarsi avviato.
Tra i presenti alla celebrazione, si ringraziano Sua Ecc.za il Vescovo Mons. Luigi Boccadoro, che ha ricordato affettuosamente gli anni in cui Mons. D'Ascenzi ha
vissuto e lavorato a Montefiascone, il
Sen.re Paolo Sartori, le autorità civili e militari e l'attento pubblico.
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LA V O C E - n ° 4 - A p r i l e 1991
"LA VOCE" E' GRATA Al SUOI
pag. 13
Centro diurno per anziani
SOSTENITORI: Ceccarelli Manuela, Manzi Amanzio, Moroni Maria, Sorelle Mutarelli, Manzi Mecuccio, Ceccariglia Vittoria, Francolini Nino, Bracaloni Gino, Trapè Renato, Ferlizzi Giuseppe, Atletica
Lo scorso mese di gennaio è stato inaugurato a Montefiascone, il Centro Diurno per anziani, in Via San Flaviano, un locale accogliente, spazioso, veramente indicato per una finalità così importante come quella di dare un ambiente agli anziani
dove trascorrere insieme alcune ore della
giornata in allegria e insieme programmare attività di comune interesse come conferenze sulla salute dell'anziano, incontri con
anziani di altri paesi, gite sociali e tante altre iniziative che promuovono la condizione
dell'anziano. Erano presenti all'inaugurazione il Sindaco Minciotti, l'Assessore all'Assistenza Ranaldi, altri Assessori e Consiglieri Comunali, il Capitano dei Carabinieri ed altre personalità. Il presidente del Centro, Maresciallo Augusto Napoli ha parlato delle finalità che si propone l'Associazione e l'infezione di perseguire quelle mete
con spirito di collaborazione e con risultati
Montefiascone, Marconi Vincenzo, Ricca Flaviana, Paglialunga Efisio, Manzi Felice ed Anna, Trapé
Alcide, Piergiovanni Agostino, Morincasa Paolo, Menghini Damiano, Collenvitti Gaetano, Trapè Giuseppa, Panichi Tommaso, Trapè ida, Gadani Maria Luisa, Salvi Valeria e Ranaldi P., Cintio Anna Rita, Stefanoni Vittorio, Berardi Paolo, Fanali Filippo, Paradiso Mario, Marianello Roberto, Conticelli Genoeffa, Cipriani Vittorio, Castellani Barnaba, De Angelis Francesca, Bussolati Franca, Cataldi Énrico,
Ciucci Ruggero, Bonucci Nerina, Burla Sandro, Capotosto Gabriele, Mariani Lepido, Carelli Giuseppe, Gevi Luciano, Rocchi Domenico, Giusti Petrocchi Ginevra, Zerbini Paolo, Tonucd Fernando, Panichi Ugo, Panichi Sante, Frariceschetti Rinaldo, Silvi Giancarlo, Burla Vincenzo, Afilla Sesto, Mencio Marcello, Zampetta Felicetto, Porroni Venanzio, Crocoli Chiara, Brachino Rinaldo, Ficari Federico,
Canulli Domenico, Morano Attilio, Rosetto Anna, Della Rosa Luigi, Mocini Ivana, famiglia Benatti, Pieri
Vernando, Vaggi Caterina, Corba Torquato, Belella Gilda, Cignini Settimia, Paoletti Giorgio, Lagonegro Giuseppe, Saraca Oliviero, Mecali Bruno, De Simone Franco, Manzi Giuseppe, Montagnini
Angelo, Maurizi Emanuele, Paolini Tonina, Ballarono Meassi Maria, Manzi Vanda.
AMICI: Cocciola Nando, Bacchiarri Giacomo, Fidati Edda, Marianello Arduino, Parlante Alvaro, Marianello Augusto, Menghini Mauro, Maiucci Franco, Durantini Francesco, Crocetti Flaviano, Menghini Giuseppe, Marinelli E. e G., Teti Nello, Marsiglioni Antonietta, Scaglini Vittoria, Ceccarini Natalina,
' Lozzi Benedetto, Ricci Melina, P. Umberto Liberti, Liberti Giuseppe, Torrigiani Gina, Cicoria Flaviano,
Cicoria Giuseppe, Crocetti Angelo, Panichi Vincenzo, Trapè Filippo, Fapperdue Corrado, Ricci Giuseppe, Scoponi Florido, Filiè Guido, Maiucci Anna, Piciollo Pompilio, Paolini Nicola, Ferri Claudio,
Maurizi Alberto, Scoponi Rinaldo, Stefanoni Anna Rita, Baldo Giovanna, Menichelli Giovanni, Bartoccini Giuseppe, Salvatori Elio, Ciarmatori Sandro, Biancherini Giuseppe, Stefanoni Edvige, Bellacima
Domenico, Bartoleschi Franco, Orfei Venturina, Saraca Luciano, Giallorenzo Rosa, Alessandri Michele, Alessandrini Gabriela, Marinelli Giuseppe, Aristei Nello, Ugolini Armando, Panichi Luigi, Trapè Ardelio, Loreti Anna, Sermini Agata, Cartoni Tommaso, Cricco Angelo, Fanali Dora, Stefanoni Fernando,
utili per tutti gli anziani.
La soddisfazione dell'Amministrazione Comunale è stata espressa dal Sindaco
Minciotti e dall'Assessore Ranaldi che hanno fatto presente il grande impegno profuso per raggiungere questo risultato, hanno
aggiunto che questa realtà sociale sarà gestita dagli anziani stessi e l'Amministrazione Comunale sarà lieta di dare tutta la propria collaborazione perchè le finalità proprie di un Centro per Anziani possano essere perseguite, stando così vicino agli anziani si renderà un grande servizio alla comunità locale offrendo uno strumento per
promuovere la condizione della terza età.
Considerate le finalità del Centro
Diurno per Anziani ed il programma veramente interessante che si sta portando avanti si coglie l'occasione per invitare tutti
gli anziani ad iscriversi rivolgendosi presso
la sede del Centro stesso.
Sensi Enrico, Gaddi Primo, Catasca Giampiero, Bartoleschi Francesca, Simombelli Elena, Sensi
Luigi, Belardi D. Igino, Moretti Angela, Corba Sr. Elena, Zerbini Giuseppa, Merlo Biagio.
Umberto Petrocchi
BENEMERITI: Falchetti MariaGiovanna, Peruzzi Stella, Menghini Angelo, Gatti luigi, Lanzi Nello, Bertuccini Noemia, Piergiovanni Genuino, Tacchi Felicita, Sciuga Enrico, Cecchetti Alessandro, Bracaloni Agostino, Filiè Piera, Cicoria Mirella, Smafora Tiziana, Camicia Agostino, Burla Antonio, Savel-
Il 22 febbraio u.s. decedeva in Roma,
dopo una breve malattia e munito dei conforti religiosi, il geometra UMBERTO PETROCCHI, legato a Montefiascone da vincoli di sangue e di parentela, poiché figlio di
una cittadina falisca e sposatosi felicemente nella nostra città con GINEVRA GIUSTI.
Sebbene nato e residente in Roma, era affezionatissimo al falisco Monte e sin dalla
sua giovane età ne era stato assiduo frequentatore e soggiornandovi per variotempo in villeggiatura nei mesi estivi. La sua vita è stata intensa di lavoro, in possesso di diploma di geometra ha svolto la sua attività nel
campo dell'edilizia con competenza e tecnica moderna, con serietà ed onestà. Il PETROCCHI, da giovane, frequentò il Liceo Artistico della Capitale con profitto e diplomandovisi a
pieni voti, con tale formazione culturale, ad una certa età, si dedicò, con passione ed hobby, alla nobile arte della pittura, creando delle bellissime ed interessanti opere e facendo
molteplici mostre in varie Città d'Italia, all'estero e particolarmente a Roma, per molti anni, riportando lusinghieri successi di pubblico e di critica con giudizi sentiti e spassionati.
Per onorare la sua memoria ed il suo talento ne citerò alcune: DeH'Ecc:mo Arcivescovo
Mons. Ettore Cunial, già Vice Camerlengo di S.Romana Chiesa: " "Grazie per avermi riscaldato il cuore e fatto godere lo spiritg con la ricchezza, direi, la sagra dei suoi colori ed il fascino dei suoi angoli romani così tradotti in palpito entusiasta." "
li Lina, Bartoloni Loredana, Simoncini Augusto, Rosetto Roberta, Lupino Giulio, Nami Olindo, Moscetti M. Chiara, Guerrini Bernardino, Ferlicca Angelo, Puri Giuseppina, Menghini Adriana, Rubeca
Vincenzo, Burla Benito, Ugolini Samuele, lacoponi Aldo, Morano Anna, Brachino Callisto, Scarponi
Giovanni.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Trapè Anna, Torri Noemi, Trapè Paolo, Pisanu Leonardo, Gianlorenzo Martina, Famiglia Couch, Ugolini Arcangelo e Maria, Signora Giusti, Signora Savelli,Bartoleschi Francesca, Manzi Stefano, Gatti Simona, I famigliari in suffragio di: Paolo Salvatori, Menghini A. Maria, Lina Stocchi., Mario Roncella.
Per le campane: Panichi Gabriela £. 100.000; Vincenzo Tortorella E. 250.000
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Leonardo Moisè di Felice e di Alessandri Anna Maria, Federica Valletta di Massimo e di Marchetti Mary, Giulia Scorsino di Franco e di Maurizi Marina, Maikol Mancini di Settimio e di Cicoria Sandra, Giulia Sciuga di Alessandro e di Bartoleschi Anna Maria, Maria Gaia Belli di Pietro e di Moscetti Paola, Marco Pifferi di Claudio e di Pigliavento Iolanda, Andrea Muraglia di Pierluigi e di Torretta
Marisa, Angela Antonuzzo di Angelo e di Fiurucci Anna Maria, Lorella Cappannella di Mario e di Pelliccia Orena, Jessica Morincasa di Stefano e di Ribichini Elide, Michele Sances di Diego e di Rosati Franca, Federico Rosati di Vincenzo e di Ranucci Elisabetta, Riccardo Chiaravalle di Diego e di
Ceccarelli Daniela, Giuseppe Gagliardo di Venerio e di Bellacima Sabina
MORTI: Battiloro Lea 1915, Tilli Angela 1906, Biancherini Giuseppe 1900, Carelli Delia 1943, Ciampicotto Attilio 1940, Ciucci Anna Maria 1910, Mocini Felicita 1911, Narducci Crescenzio 1919, Dilio
Guido 1933, Stocchi Lina 1908, Scopare Antonio 1909, Roncella Mario 1941
MATRIMONI: Rossetti Renato-Buzzi Mara, Napoli Federico-Chiodo Carla
Dal Critico Anselmi Silvana: " "Tecnica del colore ben dosata, una luce di armonia fra
la sue fantasie, il suo stile personale un pò fuori dell'ordinario - Oserei modestamente fare un giudizio scevro da ogni pregiudizio: di avvicinarsi più verso il simbolismo ed il surrealismo, avendone le qualità." " Vari complimenti per le sue originali composizioni: "Il Maestro PETROCCHI vero, "Poeta" del colore per la sua spiccata personalità pittorica" - ™ Elogia un mondo nuovo di pittura" - E tante altre ancora. - La sua quasi improvvisa dipartita ha lasciato nel pianto e dolore la sua amata sposa, i vari parenti ed amici che tanto lo stimavano. Alla vedova Sig.ra GINEVRA, al cognato VITTORIO GIUSTI, ai nipoti e parenti
tutti le più sentite condoglianze, anche da parte de "La Voce".
Chi ha trovato?
Venerdì Santo, durante la Processione, è stata smarrita una
collana di perle con chiusura in oro a forma di farfalla. Chi l'avesse
trovata è pregato di rivolgersi alla Direzione de "La Voce", in quanto
trattasi di oggetto di particolare valore affettivo.
A. Gaddi
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 14
La Banca Cattolica inaugura a Grotte S. Stefano
Sabato 23 marzo in una magnifica serata di inizio primavera la
Banca Cattolica ha inaugurato i nuovi locali della filiale di Grotte S.
Stefano in Via della Stazione.
Un foltissimo pubblico è accorso alla cerimonia intrattenendosi per i convenevoli sull'ampio piazzale antistante la filiale in attesa della cerimonia d'apertura.
Alle ore 18,15 quando tutte le autorità erano ormai giunte sul
luogo, è stato dato il via con la benedizione dei locali da parte del
Vicario Generale Mons. Marinelli.
Ha fatto seguito il taglio del nastro da parte del Sindaco di Viterbo Dr. Giuseppe Fioroni, e quindi il pubblico è affluito all'interno
degli ampi saloni.
Ha preso immediatamente la parola il Presidente dell'Istituto
Dr. Rodolfo Manzi il quale, dopo aver porto il saluto da parte del
consiglio di amministrazione ai convenuti, hatracciato le linee di indirizzo della nuova struttura.
Ha ringraziato tutta la cittadinanza per la calorosa accoglienza
ed il clima di fiducia stabilito nel tempo con la clientela.
Quindi ha esaminato la potenzialità dell'area individuando un
nuovo fervore di iniziative in tutto il contesto, verso le quali la Banca ha apportato e vorrà apportare il suo pieno supporto, per accelerare questo salto di qualità.
La filiale, che si sviluppa su 250 metri quadrati, è molto curata
negli arredi e dotata di tutti i servizi bancari all'avanguardia nel settore.
E' stata prevista anche un'area che sarà destinata ad assemblee, tavole rotonde, incontri tra enti, associazioni o singoli imprenditori, che volessero promuovere idee o rapporti di affari con la consulenza della Banca.
E' poi intervenuto il Sindaco Fioroni il quale si è complimentato con il Consiglio di Amministrazione per la lodevole iniziativa,
anche additando il ruolo precipuamente sociale che un istituto popolare come la Banca Cattolica svolge a supporto delle varie categorie imprenditoriali e di riflesso imprimendo una crescita all'intero contesto.
il Dr. Fioroni ha altresì augurato all'istituto di perseguire questa
tendenza che porterà verso altri lusinghieri successi.
Alla manifestazione ha presenziato in grande uniforme anche
la squadra della Banca Cattolica Baseball, alle cui vicende agonistiche l'istituto assiste da tre stagioni.
Essa ha voluto essere vicina in questo particolare momento all'istituto e alla popolazione di Grotte S. Stefano, esaltando la manifestazione e donandole una nota di colore.
A tutto ciò è seguito un ricco buffet e la consegna di un simpatico gadget in ricordo della serata.
Alla manifestazione hanno partecipato alte cariche istituziona-
Riadè diggià
Il tempo curre,
riadé diggià Natale,
natività che s'arinnova
festa dell'umanità
che più non s'aritrova.
Noe nun' lo volemo dì,
ma drento drento 'gnuno
se lo po'sentì:
manca la pace, manca l'amore.
Man quella magnatora
'jadé amara la lacrima a Maria,
sopra la paia, 'n ciadé più 'n bambino,
ma 'n Dio quatrino,
mal posto de quel bue c'iadè 'n lione
e de quel so mare Ilo c'è 'n cannone.
Lassateme tornàpe' 'nattimo fijotto
lontano da 'sto termosifone,
co' su le labbra quel sermone
che la mi mà, co' tanta cura
m'ea 'mparato a dì.
Lassateme appiccià 'I fòco a quel camino
li Sindaco di Viterbo Dr. Fioroni, taglia il nastro insieme al Presidente della
Banca Dr. Manzi
Alcune autorità intervenute all'ingresso detla Filiale
li e politiche nell'ambito provinciale, nonché le autorità della Banca
d'Italia, a suggello della piena riuscita dell'evento. Ai dirigenti, al
personale dell'Istituto giungano, anche da parte del nostro giornale, le più vive felicitazioni per altri prossimi traguardi.
Natale
e, fiàra come stella
illuminà 7 vero presepio di l'amore mio.
1 tempo curre,
riadè diggià Natale,
c'è tanto fasto 'n giro, tanto rumore,
manca però la pace, manca l'amore.
Ormae 'sti valori principali 'n ce sò più
e pe' riavelle, bisognerebbe
ritessa '/ tappeto di la società,
bisognerebbe che l'ommine del monno
fussono come lue..., come Gesù.
Cesare Jacoponi
Ceccariglia Daniela
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L'iscrizione può essere effettuata presso "il Viandante" - Tel. 824666
o presso D. Agostino - Tel. 826050
Le iscrizioni sono iniziate e saranno chiuse appena è raggiunto il numero previsto.
LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
(2mici
pag. 15
La fede d'una
in 'Dio)
Federico Cipriani
Federico sarebbe dovuto partire come militare per l'Aeronautica il 2 aprile, ha anticipato i
tempi e la sera dell'8 marzo, per motivi ancora
sconosciuti, mentre ritornava a casa, è andato a
schiantarsi contro un albero con la sua Polo, volando direttamente in cielo. Aveva compiuto i
suoi 19 anni il 18 gennaio. Ha lasciato in un cupo dolore i genitori, i parenti, i numerosi amici.
Sii per tutti, Federico, un grande monito alla prudenza ed alla relatività della vita.
«Caro Federico, ti ho conosciuto... hai inondato il mio cuore e i cuori di tutti coloro che ti erano vicini, con un velo di tristezza e paura. La tristezza di non averti più fra noi, la paura di Un'esistenza che non conosce limiti e frontiere... Sei
stato portato via da una dura realtà nella speranza degli anni più belli. Ma ora sono certa che tu
e tutti quei giovani come te, ai quali non è stata
data l'opportunità di assaporare la vera essenza
della vita, ci state proteggendo da un'immensità
infinita e state vegliando su di noi. Cari Angeli approdati in una terra promessa, aiutateci a capire...»
ti, ai suoi generi e parenti, le auguriamo il premio
eterno, che certamente il Signore ha riservato
per le mamme.
Angelo Durantini
madre
Il 12 aprile 1991 Zerbini Giovanni avrebbe compiuto i suoi 20 anni, se l'Angelo celeste
che lo custodiva, a 19 anni, non lo avesse portato via. Egli era troppo caro, buono e generoso, che Dio Onnipotente l'ha voluto con sé per
sempre. Ha lasciato i suoi cari genitori, il fratello e gli amici in un immenso dolore che solo Dio
sa. Con grande fede la sua famiglia va avanti,
perché il suo amato Giannino non lo ha perduto completamente. Infatti esso dorme serenamente: è fra i Santi e con San Giovanni, che il
13 settembre 1990 alle ore 23 venne a fargli
strada per la sua vita eterna. I suoi cari pregano il Buon Dio che nel giorno del giudizio universale possano trovarsi di nuovo insieme tutti quanti, solo allora, guardando questa povera
terra da lassù, diranno: "ora siamo insieme,
non ci divideremo più".
Queste poche parole le scrive la mamma
che, con infinito amore e grandissimo dolore,
così si esprime.
Angela Moisé
Quest'anno la sua mamma invece di fare
la torta con cioccolato e panna, farà un cesto
con fresie, violette e margheritine che. sarà posto presso la tomba di Giovanni, di modo che
tutti i visitatori potranno ritirare un fiore. Grazie.
B.T. '74
Giuseppe Biancherini
E' già passato un anno da quando il nostro
Angelo Durantini, "il ragioniere" conosciuto e
stimato da tutti, ci- ha improvvisamente lasciato,
ma il tempo non riesce a colmare il vuoto che le
persone brave e buone lasciano dietro di loro,
specialmente in chi gli è stato più vicino. Ricordiamolo e dedichiamogli una preghiera.
Mario Roncella
L'anno scorso ci rallegrammo con lui per essere giunto, ancora in forze, al 90° anno di età,
e veramente il sor Giuseppe faceva invidia per
luciditàdi mente e freschezza di salute. Poi, quasi improvvisamente, l'inevitabile. Il sig. Giuseppe è stato circa una settimana in ospedale, poi
ha voluto congiungersi con il suo Creatore e con
la sua fedele sposa in cielo, il 10 marzo, alla bella età di 91 anni. Da lassù benedirà i suoi, rimasti a vivere e lottare ancora quaggiù.
Lina Stocchi
E' la mamma generosa, brava, che ha saputo, nel sacrificio, tirar su tre figli, uno dei quali l'amico e collaboratore Normando. La signora Lina era rimasta vedova dal 1980, quando andò in
cielo suo marito Torquato Onofri. Aveva l'età di
mia madre Maria, nata nel 1908, di cui era amica e forse - come usava allora - per necessità, mi
ha offerto il suo latte materno. Grazie, signora Lina, anche per questo.
Ora, insieme ai suoi figli, ai suoi sette nipo-
nuova concessionaria
a
Perché, Mario, te ne sei andato così presto,
all'età di 49 anni, quando eri troppo necessario
per tua moglie, le tue care figlie, tua madre e tutti i tuoi cari. Che mistero è la vita! La fede ci insegna e ci dice che come Cristo è morto e risuscitato, così sarà per tutti noi. Così è per te, Mario, che hai accettato con rassegnazione la tua
croce, fatta in quest'ultimo anno di sofferenza e
dolore, per essere con Cristo nella luce dell'eternità. Te lo auguriamo di cuore, mentre partecipiamo sinceramente all'immenso dolore dei tuoi
cari, che, pur con le lacrime agli occhi, sperano
di rivederli e di riabbracciarti in Dio.
Giselda Pezzato
r
5.
Il 22 febbraio u.s. decedeva in Roma, dopo
lunga malattia sopportata con cristiana rassegnazione e munita dei conforti religiosi, la cara
esistenza della sig.ra Pezzato Giselda ved.
Saraca. Ai figli Geom. Oliviero, Eva, Giuseppina e parenti tutti le più sentite condoglianze
anche da parte de "La Voce".
Al vate Angelo
Con la Befana te ne sei andato via.
Colui che delle muse era un rampollo
Ave a sempre al cantar tanta energia.
A tavolino n'era mai satollo
Accompagnato da qualche bugia.
Ed or che dalla terra s'è diviso
Canterà qualche ottava in Paradiso.
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 16
Imminente il trasferimento dell'Ufficio Postale
Le Poste
senza...
"poste"
Dopo una serie di lavori di ammodernamento, l'ex pastificio Perugini è ormai pronto per
ospitare l'Ufficio Postale centrale della nostra città.
E' da oltre due anni che si parla di questo trasferimento ma, fino ad oggi, tutto è rimasto rigorosamente al proprio posto. E' di questi giorni la notizia che, probabilmente, entro i
primi giorni di maggio si darà il via a questo "sofferto" trasferimento che porterà certamente un notevole miglioramento nel servizio postale. Unico problema: il traffico. La Dante Alighieri, fino a pochi anni fa ancora strada relativamente tranquilla, con il consistente insediamento di nuovi esercizi commerciali, nonché della USL VT/1 e di numerose scuole, è divenuta oggi una strada ad alta densità di circolazione tanto che, in certi periodi e orari, in particolare all'entrata e uscita delle scuole, quando centinaia di studenti, per l'assenza di adeguati marciapiedi, invadono la carreggiata, la via è costretta alla paralisi totale della circolazione veicolare.
La Dante Alighieri, attualmente, non può contenere più di 20-25 posti macchina "regolari", totalmente insufficienti a soddisfare le necessità che molte strutture richiedono, e l'insediamento dell'Ufficio Postale non può che aggravare tale caotica situazione. I parcheggi
sono dunque indispensabili e se non si individueranno nuove aree ed un modo diverso di circolazione, la migliore efficenza dei nuovi uffici non potrà certo compensare i nuovi disagi, intanto i commercianti e gli abitanti della zona, mostrando preoccupazione ed apprensione,
abbozzano alcuni suggerimenti: realizzazione di marciapiedi, divieto di transito al traffico pesante, istituzione di sosta regolamentata con disco orario, senso unico di circolazione. Queste le proposte che maggiormente emergono e, tra le tante, c'è anche chi, più ambiziosamente, "sogna".... l'esproprio di una parte del giardino sito di fronte all'ex pastificio trasformandolo in parcheggio. Nel frattempo l'intero problema è al vaglio dell'Amministrazione comunale che sta esaminando varie proposte, tra le quali non mancano quelle suggerite dagli operatori ed abitanti della Dante Alighieri. Il problema è già oggi molto serio, auguriamoci che il trasferimento dell'Ufficio Postale, anziché aggravarlo, possa, al contrario, contribuire a risolverlo.
Gianni Nunziati
E i Papi spengono la radio
Per le antiestetiche antenne della Rocca sembra finalmente arrivato il momento
tanto temuto dai proprietari e tanto atteso
dalla cittadinanza: tra breve i ferrosi tralicci
dovranno essere rimossi dalla loro attuale
posizione.
Probabilmente alcuni cittadini avranno
già notato che una prima antenna, forse la
meno visibile e la più "piccolina", sita sopra
il serbatoio adiacente i resti dell'antico palazzo, è stata da poco smantellata in ottemperanza a quanto stabilito da un'ordinanza
del Sindaco di Montefiascone. Ma perché
solo una e per di più la meno brutta e fastidiosa? In teoria tutte dovrebbero essere rimosse ma per le altre la procedura è un po'
più lunga. Una di queste antenne rimaste,
quella altissima posta a sinistra del cancello d'ingresso al giardino, proprio di fronte alla maestosa Cupola, per il momento è intoccabile in cjùanto il proprietario, come è noto,
contro l'ordinanza del Sindaco, ha opposto
ricorso al T.A.R. (Tribunale Amministrativo
Regionale) che ne ha sospeso l'esecutività
in attesa della decisione che, a quanto pare,
potrebbe andare per le lunghe. Per quanto
hottcihid
riguarda l'antenna posta all'interno del cortile, proprio a fianco del ristrutturando palazzo, visibile da ogni angolo del territorio comunale (spiccano i suoi colori bianco e grigio mentre dal lago si sale verso la città o
provenendo da Viterbo) occorre emettere una nuova ordinanza di demolizione che non
dovrebbe tardare ad arrivare. Tra l'altro, oltre ad essere bruttissima nel contesto ambientale e sita in zona soggetta a vincolo, oltre che pericolosa (è già caduta nel febbraio
dello scorso anno) sembra che procuri non
pochi problemi audio-visivi ad alcuni televisori posti nelle abitazioni a ridosso delle antiche mura papali, suscitando le ire degli
sfortunati teleutenti. Ma questa lunga "kermesse" pare che sia finalmente giunta al capolinea e tra non molto, il Comune, scriverà
la parola fine su questo particolare capitolo
dedicato alle antenne della Rocca Falisca e
che tanto ha fatto parlare stampa e cittadinanza provocando, tra l'altro, momenti di dibattito anche in sede di Consiglio Comunale. Che i "papi" si siano stancati della "solita
musica"? Lo sapremo presto.
G.N.
©PTE^
COMPUTERIZED OPTICAL
PREMIO
"Nardini Mobili
Libertas Montefiascone"
Il Centro Polisportivo Libertas Montefiascone, alfine
di rafforzare la sua opera di servizio verso i giovani locali, per offrire loro attività utili al corpo ed allo spirito, ha stipulato un accordo di abbinamento con la ditta Nardini
Mobili di Montefiascone per i settori Pallacanestro e Pallavolo, pertanto la nuova denominazione per queste attività sarà "Nardini Mobili Libertas Montefiascone".
Proprio per presentare questo abbinamento si è
svolta al palazzetto Comunale dello sport di Montefiascone una manifestazione con oltre 180 atleti di Pallacanestro e Pallavolo. In apertura il Presidente del centro
Polisportivo, Lodovico Mocinl, ha ringraziato i titolari
della ditta Nardini Mobili per la fiducia che hanno accordato alla società e si è detto convinto che questo abbinamento darà maggiore slancio e vigore alle attività sportive; ha poi ringraziato: l'Amministrazione Comunale per
l'attenzione rivolta alla polisportiva; tutti gli atleti per l'impegno e la passione nel praticare lo Sport; i genitori degli atleti per la fiducia accordata alla Società; i tecnici (per
il Basket: Carlo Bitetto, Rosaria Lo Giudice e Teresa
Fossati - per la Pallavolo: Marsilio Fiocchetti, Monica
Saraca e Mario Fabbri) per la competenza e la professionalità con cui seguono gii' atleti; i dirigenti (Giorgio
Dainelli, Antonio Paoletti, Paolo Scoponi, Ivan Capoccetti, Claudio Cappelloni, Roberto Cimarello,
Vincenzo Dambruoso, Bruno Di Tommaso, Marina
Fiorentini, Roberto Marianello, Enrico Moscetti, Roberto Selvagginl, Bruno Torriggiani, Agata Urso) per
l'abnegazione, lo spirito di sacrificio e l'entusiasmo sempre dimostrati. Erano Presenti i titolari della ditta Nardini Mobili, Cinzia e Giovanni, che hanno espresso entusiasmo nel dare il loro apporto ad attività tanto importanti per la gioventù locale.
Il sindaco MinciottI, prendendo la parola, ha espresso ammirazione e stima per la Polisportiva, evidenziando quanto sia utile lo sport per i giovani ed ha invitato tutti i genitori a indirizzare i propri figli a seguire un'attività sportiva. Hanno poi avuto parole di apprezzamento il Presidente Prov.le della Libertas Guglielmo Casclani ed il Vice Presidente del Coni Prov.le Raffaele Berretta. Hanno partecipato alla manifestazione: l'Assessore
Comunale Cotemme, diversi consiglieri comunali e molti genitori degli atleti. Il Vice Presidente della polisportiva
Giorgio Dainelli ha presentato, ricordando i successi che
stanno ottenendo in campo provinciale, tutti gli atleti delle varie squadre: per il basket ( Giovanissimi, Ragazzi,
Allievi), per la Pallavolo (Minivolley, Superminivolley,
Under 14, Under 16, e la divisione Femminile e Maschile). Alla manifestazione erano presenti operatori di Tele
Viterbo che hanno realizzato interessanti servizi.
il Centro Polisportivo Libertas ricorda che il 18 e 19
Maggio prossimo si svolgerà, presso il palazzetto Comunale dello sport in Montefiascone, la V Manifestazione
Sportiva con la partecipazione di atleti di tutta la provincia ed il 25 Maggio il VI Saggio di Danza Classica e Moderna.
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LA V O C E - n ° 4 - A p r i l e 1991
pag.17
NOTIZIE C.I.S.L.
Ingaggi di nostri atleti?
Assunzioni illegali: La Direzione Generale del Ministero del Lavoro con circolare n. 13/
91, ha impartito disposizioni circa le assunzioni e le irregolarità in materia di legislazione
del lavoro. Pertanto i datori di lavoro della nostra cittadina è bene che tengano in alta considerazione quanto appresso specificato:
1) multa da 500.000 a lire 3.000.000 per assunzioni effettuate senza il tramite dell'Ufficio
di Collocamento. Se tale assunzione riguarda lavoratori extracomunitari le pene pecuniarie vanno da un minimo di 1.500.000 ad un max di 9.000.000;
2) ostacolare il controllo degli ispettorati del lavoro comporta multe che vanno da 500.000
ad un massimo di lire 5.000.000;
3) fare svolgere ad un lavoratore mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto
o diverse da quelle previste dai contratti nazionali collettivi, comporta pene pecunarie
che vanno da un min. di 13.333, al giorno ad un max di 40.000 al giorno;
4) non comunicare all'Ufficio di Collocamento la cessazione di un rapporto di lavoro comporta la multa da 100.000 a lire 300.000;
5) assumere lavoratori agricoli senza il tramite dell'Ufficio di collocamento comporta pene pecuniare che vanno da un min. di 500.000 ad un max di 3.000.000
Tre bravi atleti della Società Nardini Mobili Libertas
Montefiascone - Settore Pallacanestro - hanno effettuato
con successo dei provini per essere ingaggiati presso società di Basket del massimo livello nazionale; infatti gli atleti: Massimo Brigliozzi, Emanuele Fiani e Federico Gianlorenzo sono stati ospiti nei giorni scorsi della Philips di Milano Società di A1, della Telemarket Brescia A2, della Società Reggio Emilia; le prove sono andate molto bene ed
ora i dirigenti di queste società faranno visita a Montefiascone per seguire questi interessanti atleti; anche il Messaggero Roma Soc. A1, sta seguendo gli stessi atleti.
Questo interesse di società tanto titolate verso atleti
della società falisca, riempie di soddisfazione i dirigenti, i
tecnici, gli atleti, i genitori degli atleti e tutti coloro che sono vicini alla società, significa che il lavoro svolto è ottimo
e che i risultati, come si può notare dai successi delle varie squadre ai diversi campionati, saranno sempre migliori.
Rateazioni premi I.N.A.I.L. : I datori di lavoro che presentano debiti arretrati o correnti presso la Sede Provinciale INAIL di Viterbo possono chiedere la RATEAZIONE versando un
acconto del 20%. Circa le domande vanno così indirizzate:
Al Dirigente Provinciale per debiti superiori a 350 milioni per un massimo di 12 rate;
Al Comitato Esecutivo, per debiti superiori a 350.000.000 con un massimo di 24 rate elevabili a 36 rate con l'autorizzazione del Ministero del Lavoro.
Per maggiori informazioni la nostra sede CISL, Via Oreste Borghesi, è a disposizione tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 13 (mattino), mentre nei pomeriggi di lunedì- martedì- giovedì e venerdì è aperta dalle 15,30 alle 18.
Il coordinatore
(Dr. Napoli Enzo)
La Banca Cattolica Baseball
è fuori dalla coppa Italia
La stagione non è iniziata nel migliore dei modi per il
Montefiascone baseball, che già nella prima partita di coppa Italia ha subito una sconfitta. Ma questa sconfitta non
deve essere veduta come un campanello d'allarme per la
società, in quanto tutti erano pronti ad un risultato del genere. Questo perchè i giovani del Montefiascone sono arrivati a giocare con sulle spalle tutto il lavoro fatto in palestra, ma con solo due allenamenti fatti sul campo; la differenza di prestazione contro gli avversari è stata prioprio
questa, infatti mentre i toscani del Roselle era già un mese che si allenavano quasi tutti i giorni, i montefiasconesi
invece, a causa del freddo, del tempo brutto e di altre cause non meno importanti, non sono riusciti ad allenarsi, cosa che invece è alla base di tutti gli sport.
Dichiarazione dei Redditi 1991
Adempimenti obbligatori per i datori di lavoro settore agricolo
Come è noto entro il 30.4.91 scadranno i termini per la presentazione della dichiarazione 770 relativa ai sostituti d'imposta, alla qualesono tenuti tutti i datori di lavoro compresi quelli del SETTORE AGRICOLO. Gli stessi datori di lavoro dovranno quindi rilasciare ai propri operai i modelli 101 relativi ai redditi 1990, compresi gli operai agricoli a tempo determinato cioè a dire i braccianti agricoli. Per quanto riguarda la Dichiarazione dei
Redditi, i termini scadranno come ogni anno il 31 Maggio, ma al fine di evitare il solito ingorgo dell'ultima ora si ricorda di richiedere subito i certificati catastali sia dei terreni che
dei fabbricati, al fine di disporre di dati certi sia in termini reddituali che sulla esatta intestazione dei cespiti. La CISL naturalmente è a disposizione per qualsiasi esigenza o chiarimento, per cui si invitano gli interessati alla nostra sede di Via Borghesi 97, apertatutti i giorni, il mattino dalle ore 8,30 alle ore 13 mentre il pomeriggio dei giorni di lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle ore 15,30 alle ore 18,30.
Mocini Mario
©@Mty)IM0©A7@
Si porta a conoscenza di tutti gli iscritti e della cittadinanza che, a partire dal
1° marzo 1991, la CGIL, Camera del Lavoro di Montefiascone, ha trasferito la
propria sede in via Butlnale n. 7, tel. 820173. Nella stessa sede, contemporaneamente, si è trasferito l'Istituto Nazionale Confederale di Assistenza, INCA, per
tutte le operazioni e pratiche relative alla assistenza e previdenza: pensioni, disoccupazione, maternità, malattia, infortuni, ecc.
La segreteria
Sergio Mascigrande
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O
"Silvio
Pellico"s.d.f.
|
di Marroni e C.
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| Via O. Borghesi, 3/c - Tel. 0761 /826297 |
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MONTEFIASCONE (VT)
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TIPOGRAFIA
j o
|
LITOGRAFIA
j o
e da oggi anche
o
^MODULO
CONTINUOJ o
Comunque i giovani della Banca Cattolica baseball
hanno subito intensificato, perquanto possibile, gli allenamenti e fino a quando non cambierà l'ora si andrà avanti
come possibile, e poi successivamente, tutto si stabilirà
definitavamente. Da dire che i falisci hanno giocato in formazione ridotta per la mancanza dello straniero Rincones,
che arriverà soltanto i primi d'aprile, con l'assenza di Basile infortunato e anche l'assenza di Porroni. Da notare
che il nuovo acquisto del Montefiascone, il grossetano Alessandro Cipriani, si è comportato bene ed ha rivelato tutto il suo valore soprattutto come difensore. Perciò già da
ora possiamo affermare che ci sono tutti i requisiti per fare una bella figura nel prossimo campionato, con sempre
l'intenzione di partecipare ai play off. Anche la squadra degli juniores ha iniziato il campionato, vincendo la prima
partita contro il Latina e dando delle assicurazioni sui nuovi giovani della società montefiasconese. L'appuntamento ora è per tutti il giorno 14 aprile con l'apertura del campionato nel campo sportivo di Montefiascone.
Zerbini Piergiorgio
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LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 18
Elettrificato al Corpus Domini
Il concerto
Per iniziativa del parroco e con il generoso
concorso dei parrocchiani, anche al Corpus Domini le campane fanno ascoltare i loro rintocchi
elettricamente. E'stato un avvenimento di portata eccezionale se si considera che, probabilmente, solo in quella parrocchia le campane venivano ancora suonate manualmente.
Anche se chi scrive è un tradizionalista ad
oltranza, ha sinceramente plaudito a questa lodevole iniziativa per due semplicissimi motivi:
primo perchè le campane potranno suonare ad
un'ora prestabilita mediante un moderno sistema ad orologeria; secondo, perchè è stato risparmiato al sagrestano, ormai non più giovane,
l'assillo di dover impiegare le proprie forze fisiche per richiamare i fedeli alle varie cerimonie
religiose.
Ma lo scrivente non può ricordare epoche,
ormai lontane quando, chierichetto, tirò tante
volte le corde di quelle vecchie gloriose campane insieme ad altri coetanei che, numerosi, si riversavano nel piano terreno del campanile a gareggiare a chi suonavadi più e più a lungo. A quei
tempi era parroco Don Giulio Martella nativo di
Foggia, poi inviato, con grande dispiacere dei
costaroli, ad esercitare la sua missione ad Arlena di Castro.
Come m'è dolce ricordare quell'epoca e
quegli amici qualcuno dei quali, sfortunatamente, non è più tra noi. Il gruppo dei chierichetti al
quale appartenevo era formato dagli amici: Sante Clementini, Pietro Bizzarri, Eraldo Gevi, Lorenzo Maiucci, Valentino Castellani. Chiedo
scusa dell'omissione involontaria di altri amici
che in questo momento mi sfuggono. Sarà proprio il caso che sprema le meningi per ricordare
qualche aneddoto agli amici lettori che mi perdoneranno se sarò loro noioso.
E' necessario premettere che a capo del
gruppo spiccava la figura del sagrestano,'! zi'
Giuanne, più conosciuto col soprannome di Bucomòllo, decano dei chierichetti. 'L zi' Giuanne
impartiva ordini ridacchiando allegro sotto i baffi e lisciandosi il mento e la bocca con la mano
per nascondere il sorriso. Al zi' Giuanne chiedevamo quale sarebbe stato il mestiere che avremmo fatto da grandi. Ecco le risposte che a ciascuno di noi
"premeditava":
"Zi' Giuà che farò b da granne?"
P zi' Giuanne: 'I cocchiere ma la regina.
"E io, zi Giuà? - 'I zi' Giuanne: "tu farae lo
stalliere mal re".
"E io zi' Giuà?"
'I zi'Giuanne: "Tu farae 'I furiere". E alla parola furiere seguiva una solenne risata a cui lo
stesso zi' Giuanne dava il via.
Si avvicinava l'ora della messa e bisognava
suonare gli ultimi rintocchi.
'L zi Giuanne andava alla corda e "tocchettava".
Don Giulio si parava e 'I zi' Giuanne si affacciava alla porta della sagrestia per vedere quanti fedeli erano arrivati. : "Sorcurà, anco' nun potete sortì, la chiesa adè menza vòta, c'è Torriggiane, l'Assuntàca, 'I Tozzo, la striga serpe, il
Grolioso e l'Amorosa". Quando la chiesa risultava piena e i tocchetti erano suonati, 'I zi' Giuanne suonava il campanello della sagrestia, segno
dell'inizio della messa. Don Giulio varcava la soglia della sagrestia preceduto dalla schiera dei
chierichetti per raggiungere l'altare.
Don Giulio: "Introito ad altare Dei"
'L zi Giuanne: Ecco lo spirato tuo.
La messa continuava tra le preghiere del
parroco e le risposte dei chierichetti in cui spic-
delle
campane
cava la voce del zi' Giuanne che ripeteva sempre
"Ammene" e "Ecco lo spirato tuo" le due uniche
parole che sapeva della messa, e le diceva soddisfatto, certo di aver offerto ai parrocchiani tutta la santità della messa.
All' "Ite Missa est" era sempre 'I zi' Giuanne
ad avventarsi allo spegnitoio e spegnere le candele. Mentre lachiesasi svuotava, l'armonium di
Suor Caterina Fumarelli intonava "Mira il tuo popolo, o bella Signora...." Le campane riprendevano a Suonare per accompagnare i fedeli a casa alla pappatoria.
Ma prima del gruppo a cui io e gli altri appartenemmo, v'era stato un altro gruppo di chierichetti più vecchi che ci avevano preceduto, allora parroco era Don Bernardino Moratti, poi diventato frate Sacramentino. E i chierichetti erano Gino e Carlo Maiucci e Angelo. E ancora: Riccardo e Venanzio Nicolai. Poi Enrico Maiucci,
chiamato Righetto de la Bice, quindi Gianloren-
zo ed altri. 'L zi' Giuanne partecipò ancora fino
all'assegnazione in parrocchia di don Domenico
Stefanoni.
In questi giorni di Pasqua 1991 mi è stato oltremodo gradito ricordare quel passato ormai remoto, dolce come una particola consacrata. Ed
è da queste nostalgie travolgenti che ho tratto lo
spunto per parlare di questo concerto di campane elettrificato. Molte cose sono cambiate da allora e molti parrocchiani hanno salito il Cielo. Ci
giovi l'augurio che le campane, ormai elettriche,
diffondano rintocchi di pace discendenti nel cuore di ogni uomo come un soffio d'amore. E' con
questo che vogliamo salutare parroco e parrocchiani sperando che nessun black out venga ad
interrompere il dolce suono delle campane durante il corso dell'anno. Sento che 'I zi' Giuanne
risponde dal cielo con tutto il suo amore, e simpaticamente: "Ammene!!"
Giorgio Zerbini
RADIO MARIA
Ci permettiamo di segnalare la possibilità
di ascoltare nella zona l'emittente "Radio
Maria" F.M. 106,300.
Si tratta di un'emittente cattolica estesa su
tutto il territorio nazionale.
L'emittente è stata realizzata ed è portata
avanti essenzialmente dalle forze del volontariato cattolico ed esclude ogni tipo di
pubblicità, contando soltanto sulla generosità dei suoi ascoltatori.
Si tratta di una impostazione audace e irripetibile anche nel panorama di un vastissimo pubblico.
Come potrà verificare, a Radio Maria, preghiera, Parola di Dio e sano intrattenimento si alternano senza stancare, coinvolgendo un pubblico di ogni età, ma in modo
particolare gli ammalati e le persone sole,
che trovano in Radio Maria un conforto insostituibile.
PROGRAMMA
Ogni giorno:
ore 7,30: Il "buon giorno" Preghiera del
mattino - il Santo del giorno Primo Rosario - S. Messa Lodi
ore 9,30: Catechismo romano commentato
ore 16,45: Secondo Rosario - Visita
spirituale a Gesù Eucaristico Vespri
ore 18,00: Attualità della Chiesa e del
mondo
ore 19,50: Vangelo e Omelia della Messa
del giorno
ore 20,20: Terzo Rosario
ore 22,45: Notturno in diretta - S. Rosario
h. 24 - h. 3 - h. 6
Mettersi in onda su F.M. 106,300 ... il
resto verrà da sé.
CULLE
- Il 5 febbraio.il sig. Raffaele Coppola e signora Luciana sono diventati nonni per la seconda volta d'un bel bambino al
quale il padre Flavio e la mamma Andreina Vagnozzi hanno dato il nome di Leonardo. E' cambiata la vita non solo dei
genitori e dei nonni, compresa l'altra nonna Marcella, ma anche quella dello zio Augusto Volpini che vede così aumentare
il numero dei nipoti. Non abbiamo che da rallegrarci e da augurare una serena crescita al piccolo Leonardo.
- Altro bambino venuto a sconvolgere la vita dei nonni Giuseppe senior e Maria Giovanna è Enrico Maria Dorè, venuto
alla luce il 21 gennaio da Giuseppe junior e mamma Elsa Marini. Enrico Maria è venuto a far compagnia alla sorellina
Susanna che ora è nella pienezza dei suoi 6 anni. Complimenti!
- Il 10 marzo altra meravigliosa bambina, Giulia Sciuga, è venuta a tener mano alla sorellina Valentina, di quattro anni,
e a portare gioia indescrivibile oltre che a mamma Anna Maria Bartoleschi e a papà Alessandro, ai nonni Franco e
Marcella e l'altra nonna Quinta. Non c'è da dire... ci sanno fare!
- Il 12 marzo Maria Gaia Belli ha letteralmente sconvolto la vita di papà Pietro e mamma Paola Moscetti. Ma chi non
entra più nella pelle sono la nonna paterna Cristina e i nonni materni Anna e Gino nonché i bisnonni Umberto e Marletta,
che sembrano aver riacquistato vita col passare grado. Il bisnonno Umberto, più che ottantenne, bocciofilo di primordine,
sembra accettare ogni sfida per dedicare la vittoria alla nipotina Maria Gaia. Ogni vita che sboccia porta serenità, gaiezza
e desiderio d'impegnarsi per procurarle un avvenire sempre migliore.
ANAGRAFE CITTADINA AL 31.12.90
maschi
femmine
totale
NATI
43
50
93
MORTI
96
80
176
Differenza tra nati e morti - 83
Incremento popolazione + 24
Totale popolazione residente: 6.216 maschi
maschi femmine
IMMIGRATI
147
131
EMIGRATI
85
86
Differenza tra imm. ed emigrati + 107
6.488 femmine.
Totale: 12.704
LA VOCE - n° 4 - Aprile 1991
pag. 19
VI G I O R N A T A M O N D I A L E D E L L A G I O V E N T Ù '
Grazie, carissimi giovani, per la vostra
partecipazione cosi spontanea e viva!
(Parole del Papa)
"Cristo s'è fatto uccidere, perché doveva essere II bersaglio contro II quale si doveva scagliare tutta la cattiveria
umana...
perché distruggendo In sé tutta la malvagità umana potesse rendere possibile la pace....
Oggi si attualizzerà per noi quel potenziale di pace che Cristo fece germogliare con la sua passione... per voi ragazzi, ragazze, per noi adulti.... I giovani vogliono crescere In una famìglia dove papà e mamma vadano d'accordo.... a che serve II resto, se poi si respira un'aria che non è di pace!"
(Alcune espressioni liberamente tratte dall'omelia pronunciata dal Vescovo Mons. Fiorino durante la manitestazione dei giovani domenica delle palmea Montefiascone)
Prima della recita dell'Angelus desidero rivolgere un
pensiero ai numerosi giovani
che hanno preso parte a questa
solenne liturgia della Domenica
delle Palme celebrando così
anche la Giornata della Gioventù.
Grazie carissimi giovani,
per la vostra partecipazione così spontanea e viva! Il Papa
conta su di voi! Siate sempre fedeli a Cristo, Redentore e Maestro! Egli possiede la chiave
della vostra vita e dell'intera storia umana, Lui che ha detto: "lo
sono la via, la verità e la vita"
(Gv14,6). Il messaggio di Cristo
è esigente, ma è il solo che vi
consenta di realizzare appieno
l'aspirazione alla verità e al bene, che pulsa dentro di voi.
"Avete ricevuto uno spirito
da figli" (Rm 8,15). Queste parole dell'Apostolo Paolo, che
costituiscono il tema della prossima Giornata Mondiale della
Gioventù, ci impegnano ad accogliere con senso di responsabilità l'intera eredità connessa
con la filiazione divina donataci
nel battesimo. Tale eredità
comprende anche l'amore reciproco, il senso della solidarietà,
la passione per la pace.
Quanto attuale è questo
messaggio nel mondo di oggi,
ancora profondamente lacerato da guerre, discordie e violenze di ogni genere! E' compito
dei cristiani, è compito vostro,
carissimi giovani, ricordare all'umanità con la
parola e con l'esempio che Dio
è Padre di tutti e
che noi siamo
tutti fratelli.
Fin d'ora vi
do appuntamento a Czestochowa, dove ci attende la
Madonna nel
suo antico Santuario sulla collina di Jasna
Gòra. Chi meglio di lei può insegnarci che cosa significhi aver ricevuto "uno spirito da figli"? Chi può educarci a vivere
tra noi un autentico spirito di famiglia? Al suo cuore di Madre,
che abbraccia tutti e ciascuno,
affido la preparazione e lo svolgimento della prossima Giornata Mondiale della Gioventù.
S. Maria del Giglio
Corpus Domini
Divino Amore
S. Maria delle Grazie
7,30
Basilica S. Margherita
S. Giuseppe
Villa S. Margherita
8
S. Pietro (Benedettine)
Convento Padri Cappuccini
ORARIO FESTIVO
SANTE MESSE
ESTIVO
ai loro propositi, fà che vivano in
se stessi i sentimenti di un vero
"spirito da figli", per contribuire
efficacemente all'edificazione
di un mondo più giusto. Tu vedi
la loro disponibilità, tu conosci il
loro cuore. Tu sei Madre di tutti!
Calendario parrocchiale
Madonna Nera della "Chiara Montagna", volgi il tuo sguardo materno ai giovani qui presenti e a tutti i giovani del mondo, a chi già crede nel tuo Figlio
e a chi non L'ha ancora incon-
trato sul suo cammino. Ascolta,
o Maria, le loro aspirazioni,
chiarisci i loro dubbi, da' vigore
10
Basilica S. Margherita
S. Giuseppe
Villa S. Margherita
ia,30
Convento Padri Cappuccini
11
Basilica S. Margherita
11,30
S. Flaviano
S. Maria del Giglio
Corpus Domini
S. Giuseppe
S. Messa Vespertina
9
S. Francesco
9,30
S. Flaviano
Corpus Domini
S. Maria del Giglio
SABATO.
Basilica S. Margherita
ORE
19
12
19
19,30
Basilica S. Margherita
S. Flaviano
S. Andrea
9 aprile
Festa di S. Lucia Filippini
ore 11 : S. Messa nel santuario
della Santa per alunni e
docenti celebrata dal
Vescovo
diocesano
Mons. Fiorino,
ore 18: Celebrazione dei Vespri e
S. Messa vespertina nel
santuario.
14 aprile - III di Pasqua
Giornata per l'Università
Cattolica del Sacro Cuore.
16 aprile
S. Benedetto Giuseppe Labre
E' il santo che ha miracolato una
suora del Divino Amore e la cui
immagine è posta sotto l'altare
della Chiesa del Divino Amore.
21 aprile - IV di Pasqua
Giornata mondiale di preghiera
per le vocazioni.
23 aprile
Incontro per i genitori e gli educatori
presso la Scuola Parificata delle
Maestre Pie. D. Carlino Panzeri
parlerà sull'argomento
"Comunicare per costruire
coppia
e
famiglia".
26 aprile
Festa di S. Flaviano
1 maggio
S. Giuseppe lavoratore
Inizia il mese di maggio in S.
Margherita ogni sera alle ore
18,30.
3 maggio
1° Venerdì del mese
5 maggio
Festa di Prima Comunione per i
ragazzi di S. Margherita.
PRO DEFUNCTIS
26 aprile
27 aprile
: Mario Roncella
: per i caduti e dispersi
in guerra
10 maggio: Lina Stocchi
17 maggio: A. Maria Menghini
ved. Ciucci
25 maggio: per i caduti e dispersi
in guerra
LA V O C E - n° 4 - Aprile 1991
pag. 20
Il Parroco di Gradoli nel 25° di vita parrocchiale
D. PIETRO CONCIOLI
è stato chiamato dal Vescovo a ricoprire l'ufficio dì Vicario Generale della Diocesi di Viterbo
D. Pietro, il parroco affezionato e degnamente ricambiato dai cittadini di Gradoli, dal 1° marzo è il nuovo Vicario Generale della Diocesi di Viterbo. Sacerdote dal 1957,
viceparroco a Capodimonte per poi passare a Gradoli, è
stato nominato Priore Parroco il 1 0 novembre 1966 dal Vescovo Mons. Luigi Boccadoro.
bo, auguriamo di vero cuore una buona riuscita, in mezzo
ai suoi confratelli, anche se sappiamo che non sarà così facile come la pastorale di Gradoli, sicuramente però più meritoria e più benedetta dal Signore.
In questi 25 anni D. Pietro s'è fatto veramente voler
bene dai gradolesi, per il suo carattere aperto, il suo stile veramente sacerdotale, la sua attività pastorale.
Ha restaurato la Chiesa parrocchiale, la casa canonica, ha creato un Museo d'Arte sacra, ricco delle suppellettili più preziose di Gradoji e del Card. Ferrata.
In sintonia con la sua gente, ha trasformato la vecchia
chiesa di S. Filippo in sala parrocchiale. Nell'estate del
1976 gruppi di sinistrorsi con tanti extraparlamentari, armati di bandiere rosse, girano per le vie di Gradoli, inneggiando alla loro ideologia, e ripetendo slogans come questi: «se
vedi un punto nero, spara a vista, o è un prete, o un carabiniere o un fascista».
Uno si ferma dinanzi a D. Pietro, che stava fuori casa
aspettando una persona: lo aggredisce con parole, minacciandolo di morte. D. Pietro rimane sereno e non risponde,
attirandosi cosi maggiormente la stima del suo popolo.
A D. Pietro, che lascia a malincuore Gradoli per assumere la prestigiosa posizione di Vicario Generale di Viter-
Un sincero atto di gratitudine esprimiamo a Mons.
Pietro Frare e Mons. Emilio Marinelli, due Vicari Generali fin'ora in carica, nella collaborazione dei quali, Mons.
Vescovo cerca di contare anche successivamente.
caprile™*» Buon compleanno!
di Sacerdozio
16 aprile 1966: Padre Umberto Liberti, inviato in Argentina a diffondere la
fede cristiana, celebra a Cordoba, cittadina con 12 mila abitanti circa, la sua prima
Messa ed innalza il suo pensiero e le sue
preghiere ai suoi cari ed a Montefiascone, terra natia.
Rientrato in Italia il 6.1.67 P. Umberto celebra la prima Messa nella sua parrocchia di S. Giuseppe alle Mosse, circondato dall'affetto dei suoi genitori: Elia
e Felicita, dei suoi cari, della nipotina Ida,
che dalle sue mani riceve la prima Comunione e datanti confratelli. Gioia grande
per il suo parroco D. Giovanni Firmani che vede un altro
suo ragazzo salire l'altare di Dio. C'era tanta neve... e tanto freddo... ma anche tanto entusiasmo e amore di Dio.
Lo slancio vitale, che trova profonde radici nell'amore cristiano e nelle qualità umane ed intellettive, gli fanno
ben presto conquistare la stima di quella popolazione e
mettere in atto un suo sogno, meritevole di menzione: la costruzione della chiesa di S. Teresita a Cordoba.
Gli affreschi, che ne abbelliscono l'interno, stanno a
sottolineare il gusto, la sensibilità e i valori che ha saputo esternare, e a mantenere vivo nei fedeli di quella comunità,
il ricordo dell'attivo, instancabile Pastore, che è rimasto con
loro per oltre 17 anni.
Rientrato in Italia nell'86, viene nominato Parroco della chiesa dell'Immacolata Concezione a Milano, dove tuttora provvede con zelo e serenità alla cura spirituale di circa 12 mila anime.
Il giorno 21 aprile prossimo venturo egli celebrerà la
S. Messa per ricordare il 25° del suo Sacerdozio e, mentre
i suoi parrocchiani gli si stringeranno intorno, per ascolta-
Buon c o m p l e a n n o al sig. P r i m o Mecali
che, s e non a n d i a m o errati, c o n il 2 8 marzo c a m mina sugli 80!
re dalla sua parola chiara, suadente, comunicativa, il Verbo di Dio, i parenti tutti da Montefiascone, vogliono fargli
pervenire tramite il giornale "La Voce", il loro augurio di un
lungo e sereno apostolato ed invocano che, dall'alto i suoi
cari genitori ed i suoi amati fratelli Ferdinando e Giuseppe,
inviino la loro benedizione.
Pubblichiamo l a s u a f o t o . c h e n o n c i e r a p e r v e n u t a nello scorso numero, q u a n d o accenn a m m o alle nozze d'oro ed approfittiamo per formulare ancora t a n t e felicitazioni e lunga vita.
LAUREA
Auguri
da
Catania
Idealmente vicini al Parroco Umberto Liberti per il 25° del Suo Sacerdozio trasmettono
voassieme
ti augurali "zi' Melina" Ricci da Catania,
ai figli Assuntina e Claudio con rispettivi
consorti e prole. Essi innalzano fervide preghiere
perché Dio lo aiuti nella delicata opera di sostegno,
di recupero e di soccorso che
quotidianamente
deve Egli offrire ai bisognosi.
Possa Egli festeggiare
Alta Tuscia
tanti e tanti altri 25°.
Uff
L'Associazione Alta Tuscia, c o n sede in Montefiascone, ha rinnovato di recente il proprio direttivo c o n f e r m a n d o Presidente l'avvocato Bruno Mecall e consiglieri: Dott. Furio Giardino, Dott.
Claudio Acciari e sig. Luigi Salvatori.
L'operato dell'Associazione, nel suo primo anno, è stato postivo.
S o n o state p r o m o s s e e organizzate conferenze e dibattiti c o n qualificati esponenti del mondo
scientifico e a c c a d e m i c o tra le quali si sono distinte per l'interesse suscitato nei partecipanti:
- la conferenza-dibattito tenuta dal Consigliere di Stato Prof. Gian Franco Ciaurro sul t e m a "Riform e Istituzionali e riforma della Politica";
- la c o n f e r e n z a intercomunale "Progetto Rasenna", relatore il Prof. Arch. Gianfranco Moneta;
- C o n v e g n o svoltosi a Bagnoregio sul "Telerilevamento e dissesto idrogeologico" c o n la partecipazione delle Università degli Studi di Roma, Firenze, della Tuscia, C.N.R., E.N.E.A., Telespazio e Progetto Civita.
Nell'apprezzare l'attività svolta dall'Associazione Alta Tuscia, formuliamo alla stessa i nostri migliori auguri di altre valide e concrete iniziative per lo sviluppo del territorio.
Il 12 marzo scorso, presso l'Università Statale della Tuscia di Viterbo, Giorgio Balestra si
è laureato in S c i e n z e Biologiche discutendo brillantemente la tesi: "Aspetti biologici ed epidemiologici di p s e u d o m o n a s viridiflava agente
causale di un'alterazione su actinidia deliciosa".
Relatore il C h . m o Prof. Federico Federici. Correlatore il C h . m o Prof. Leonardo Varvaro. Mentre
"La V o c e " porge i più sentiti rallegramenti al Neo Dottore, invia al padre Goffredo, stimato collaboratore del nostro giornale, alla madre signora
Maria Pia e alla nonna signora Eleonora Balestra, le felicitazioni più sincere per il meritato traguardo raggiunto dal caro dr. Giorgio.
Giorgio Zerbini
25 aprile
gita-pellegrinaggio ad Assisi
Al seguito della Schola Cantorum di S.
Margherita - Q u o t a di £. 30.000 c o m p r e n dente viaggio e pranzo - informazioni e prenotazioni tel. 826.634.
Chi ha trovato?
Un bracciale d'oro ricordo della Cresima,
smarrito forse tra il lago e Montefiascone. Telefonare al n° 8 2 3 3 0 4 (lauta mancia).