1 CAPITOLO 1 - balliananievo

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1 CAPITOLO 1 - balliananievo
CAPITOLO 1 – IDENTITA' DELL'ISTITUTO
Una scuola nella storia di Sacile
La nostra Scuola affonda le radici nella storia del Novecento di Sacile e dei Sacilesi. L’edificio odierno sito in viale Zancanaro
accolse la Scuola Media nel 1914, quando tutte le Medie del comune trovarono in questa sede, progettata dall’architetto
Domenico Rupolo, la loro definitiva collocazione. Tra il 1947 e il 1949 tutte le scuole sacilesi furono trasformate in statali.
L’aumento della popolazione scolastica negli anni ’50 rese insufficiente il pur grande edificio che ospitava la Scuola Media e
l’Istituto Magistrale. Fu così che i coniugi signora Carmela Dal Moro e Cav. Luigi Balliana si offrirono di coprire le spese di
ampliamento permettendo la realizzazione di due nuove ali. In quell’occasione il Ministero della Pubblica Istruzione determinò
che la scuola Media di Stato venisse intitolata ai figli dei coniugi Balliana, Mario e Pierantonio, giovani allievi della scuola
stessa, che avevano perso la vita il 5 Novembre 1944, assieme ad altre 32 persone, nella prima delle cento incursioni aeree
alle quali fu sottoposta la città nel corso dell’ultimo conflitto mondiale.
Dopo la fusione con la Scuola Media “Ippolito Nievo”, prese il nome di “Scuola Media Unica” fino a che, nel febbraio
2008, il direttore reggente dell’Ufficio Scolastico Regionale non ne ha deliberato l’attuale intitolazione: “Mario e Pierantonio
Balliana – Ippolito Nievo”.
Popolazione scolastica
Nell’anno scolastico in corso sono funzionanti 22 classi (8 classi prime, 8 classi seconde e 7 classi terze) con un totale di 494
alunni (259 maschi, 235 femmine), in gran parte residenti nel Comune di Sacile, ma anche provenienti dai Comuni limitrofi. Gli
alunni stranieri frequentanti sono attualmente 100 e appartengono a 19 nazionalità diverse. Gli alunni stranieri costituiscono il
20,25% degli iscritti.
Capitolo 2 - STRUTTURA ORGANIZZATIVA
2.1 Risorse strutturali e strumentali
2.1.1 Edifici e aule
La sede dell’Istituto insiste in una sede unica e dispone di:
- Sala professori
- 23 aule per le normali attività didattiche attrezzate per lo svolgimento delle lezioni
- Due aule speciali per alunni certificati
- Due laboratori di Arte e Immagine
- Due laboratori di Informatica (uno ad uso del CTP)
- Un’aula video
- Un’aula di Scienze
- Due aule speciali per il corso a indirizzo musicale
- Biblioteca
- Due spazi adibiti ad archivio e a servizio copisteria
- Un ambiente per la mensa
- Due aule polifunzionali
- Un ufficio del Dirigente Scolastico
- Un ufficio DSGA
- Un ufficio segreteria
- Servizi igienici adeguati
- Spazio esterno per il parcheggio delle automobili del personale scolastico
- Spazio esterno per la ricreazione
- Per le attività di Scienze motorie e sportive viene utilizzato il Palamicheletto
2.2 Risorse umane
- Dirigente scolastico
- Direttore servizi generali amministrativi
1
-
3 assistenti amministrativi
6 collaboratori scolastici a tempo pieno
1 collaboratore scolastico serale (CTP)
45 docenti di ruolo per la scuola secondaria di I grado
7 docenti di ruolo per il CTP
2 docenti a tempo determinato per il CTP
10 docenti a tempo determinato per la scuola secondaria di I grado
2.2.1 Staff dirigenziale
Ruolo
Dirigente scolastico
Direttore servizi generali
amministrativi
Collaboratori del Dirigente
scolastico
2.2.2 Funzioni Strumentali
Nome
Vita Maria Leonardi
Carlo Pietro Begotti
Alessandra Gava – Emanuel Valvasori
Aggiornamento
e Prof. Andrea Maggi
coordinamento del POF
Gestione del sito web
Prof.ssa Alessandra Gava
Continuità
e Prof.ssa Eleonora Furlan
Orientamento
Prevenzione del disagio e Prof.ssa Flavia Borin
della
dispersione
scolastica
Coordinamento attività di Prof.ssa Attilde Poletto
L2 e intercultura
2.2.3 Commissioni
Aggiornamento del POF e autovalutazione di Istituto
Orario
Continuità scolastica
Prevenzione del disagio e della dispersione scolastica
Diversamente abili
Comitato di valutazione del servizio
2.2.4 Referenti
Prof. Daniela Pipino, Alessandra Russolo, Valentina
Pestrin, Fabrizio Scalon, Maurizio Bottaccin, Rosetta
Maiolino
Prof. Ermanno Giacomel, Silvano Zanchetta
Prof. M. Letizia Maggio, Sandra Introvigne, Emanuel
Valvasori, Ermanno Giacomel
Prof. Elena Camilotti, Valentina Pestrin, Maria Pia
Marchi , Angelo Zampol
Prof. Attilde Poletto, Tindara Iuculano, Paola Stasi
Prof. Giuseppina Di Marco, Teresa Zanaia, Alessandra
Russolo
supplenti: Tomasella e Desiderio
Formazione classi prime
Educazione stradale
Pretica sportiva
Educazione ambientale
Sicurezza
Laboratorio di informatica 1 e 2
Corso musicale
INVALSI
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Scheda di valutazione
Tutor neo assunti
Prof. Ermanno Giacomel , Alessandra Gava
Prof.ssa Simonetta Vallone per Prof.ssa Pappalardo
2
Alessandra Gava, Giuseppina Di Marco, Laura Pegolo
Vincenzo Coppola
Sandra Zago
Emanuel Valvasori
Roberto Toldo
Roberto Toldo
Ermanno Giacomel
Ermanno Giacomel
Prof. Angelo Zampol per Prof. Scalon
Prof.ssa Maria Letizia Maggio per Prof.ssa Caine
La valutazione delle Figure Strumentali, delle commissioni e dei referenti saranno effettuate al termine dell’anno scolastico da parte
del Collegio Docenti sulla base dell’attività svolta, delle relazioni dei docenti e del parere motivato del Dirigente scolastico.
2.2.5 Adempimenti del Coordinatore di classe
Il Coordinatore presiede in assenza del D.S. il c.d.c. e controlla che la discussione sia attinente agli argomenti all’o.d.g. e non
consenta deviazioni e divagazioni; collabora con il segretario verbalizzante per la definizione del verbale delle sedute del
c.d.c.; presiede l’assemblea dei genitori convocata per l’elezione dei rappresentanti nei consigli di classe e, in tale occasione,
illustra le linee fondamentali della programmazione; tiene sotto controllo l’andamento generale della classe segnalando
tempestivamente le assenze, i ritardi ingiustificati degli alunni e proponendo al Dirigente scolastico l’adozione di
provvedimenti volti ad eliminare comportamenti non conformi al Regolamento d’Istituto; segnala al D.S. le situazioni
problematiche al fine di proporre opportune strategie di intervento; informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà;
predispone la raccolta dei dati completi per l’esame dei nuovi libri di testo da sottoporre al Collegio dei Docenti; predispone
le relazione finale del consiglio di classe; controlla e ritira le schede di valutazione.
PAPPALARDO GIUSI
MAIOLINO ROSETTA
VALLONE SIMONETTA
SCALON FABRIZIO
CAMILOTTI ELENA
BORIN FLAVIA
RUSSOLO ALESSANDRA
CELANT ANNA
MAGGI ANDREA
ZANAIA M. TERESA
PEGOLO LAURA
STASI PAOLA
1A
2A
3A
1B
2B
3B
1C
2C
3C
1D
2D
3D
VALVASORI EMANUEL
POLESE ANNAMARIA
FURLAN ELEONORA
MAGGIO MARIA LETIZIA
PATRIZIO DOMENICA
INTROVIGNE SANDRA
DI MARCO GIUSEPPINA
DI MARCO GIUSEPPINA
PARRO MARILENA
FURLAN ELEONORA
VIANELLO DEBORAH
1E
2E
3E
1F
2F
3F
1G
2G
3G
1H
2H
2.2.6 Dipartimenti disciplinari
Adempimenti dei dipartimenti disciplinari
Il dipartimento disciplinare, articolazione tecnico-professionale del Collegio Docenti, ha funzione di coordinare le attività
concernenti la materia comune, di concordare i contenuti disciplinari minimi e l’adozione dei libri di testo, di individuare
comuni parametri di valutazione: tutto ciò al fine di favorire l’adozione di comportamenti uniformi nell’ambito dell’Istituto. È
presieduto da un docente eletto nella prima riunione dell’anno scolastico, responsabile dei contatti con lo staff di presidenza.
È chiamato a fornire suggerimenti e valutazioni in ordine ai progetti e alle sperimentazioni attuate o da attuare nell’Istituto.
2.2.7 Staff dirigenziale
Lo staff dirigenziale è composto dal Dirigente scolastico e dai suoi collaboratori. Si riunisce per coordinare ed
interrelazionare le attività della scuola.
2.2.8 Personale ATA
La realizzazione delle attività previste dal POF non sarebbe possibile senza la fattiva e consapevole partecipazione del
personale ATA che svolge funzioni diversificate ed ugualmente rilevanti nei diversi ambiti. Il personale amministrativo,
coordinato dalla direttrice dei servizi amministrativi è occupato nella gestione degli alunni, nei servizi contabili,
nell’amministrazione del personale, nella gestione del magazzino e della contabilità. I collaboratori scolastici curano il decoro e
la pulizia dell’ambiente scolastico, fanno da tramite fra presidenza, uffici di segreteria e docenti, collaborano alla
sorveglianza degli allievi. La loro preparazione nell’ambito della sicurezza e della prevenzione degli infortuni costituisce una
garanzia per il tranquillo procedere delle attività scolastiche.
2.2.9 Autovalutazione
Anche quest’anno la Scuola si attiva per promuovere attività di autovalutazione dell’istituto con un’analisi qualitativa e
3
quantitativa dei dati forniti dagli stakeholders.
4
Elenco docenti a.s. 2011/2012 con rispettivo orario di ricevimento settimanale
DOCENTE
MATERIA
CLASSI
ORARIO
Avignone Michelangelo
Spagnolo
1/2B 1H
Giovedì 8.55-9.55
Borin Flavia *
Lettere
2B It/St + 3B Lett
Martedì 8.55-9.55
Brunetta Alida *
Musica
1/2/3 EFG + 1/2H
Martedì
Caine Nicoletta
Spagnolo
1/2/3 ADG
Mercoledì 8.55-9.55
Camilotti Elena *
Inglese
1/2/3 B/C
Mercoledì 11.00-11.55
Celant Anna
Lettere
1C It/St + 2C Lett
Martedì 11.55-12.55
Chies Antonio
Ed.Art.
1/2/3 EFG
Martedì 9.55-10.50
Conzato Annalisa *
Scienze Mat
1/2/3 F
Lunedì 11.00-11.55
Coppola Vincenzo
Scienze Mat
1/2 H
Venerdì 9.55-10.50
D’Amato Maria
Scienze Mat
2B+1D+1G
Venerdì 7.55-8.55
Della Libera G.
Pianoforte
1/2/3 F
Martedì
7.55-8.55
Desiderio Vera
Arte
1/2/3 BCD
Martedì
9.55-10.50
Di Marco Giuseppina
Lettere
1G It/St + 2G Lett
Lunedì
11.00-11.55
Fabbroni Alessandro *
Scienze Mat
2/3 G
Giovedì 11.00-11.55
Falasca Daniela
Arte
1/2/3 A + 1/2 H
Lunedì 9.55-10.50
Feltrin Vilma
Scienze Mat
2/3 D
Martedì 11.00-11.55
Furlan Eleonora
Lettere
1H It/St + 3E Lett
Lunedì 11.00-11.55
Gasparet Paola
Tedesco/Ingl
3B - 2H TED +1/2/ 3A
Ingl
Lunedì 9.55-10.50
Gava Alessandra *
Religione
1/2/3 BCDEFG
Mercoledì 9.55-10.50
Giacomel Ermanno *
Flauto
1/2/3 F
Mercoledì 9.55-10.50
Introvigne Sandra
Lettere
2F It/St + 3F Lett
Martedì 11.00-11.55
5
1° e 2° giovedì del mese
11.00-11.55
1° e 2° lunedì del mese
Isola Raffaella
Inglese
Iuculano C. Tindara
Sostegno
Maggi Andrea
Lettere
1B It/St + 3C Lett
Martedì 8.55-9.55
Maggio Maria L.
Inglese
1/2/3 FG
Martedì 11.55-12.55
Maiolino Rosetta
Lettere
2A It/St
Mercoledì 11.00-11.55
Marson Alfredo
Scienze
Motorie
1/2/3 A +12 FF
Giovedì
9.55-10.50
1° e 2° giovedì del mese
Pace Sebastiano
Tecnologia
1/2/3 D + 1/2 F
Giovedì
8.55-9.55
1° e 2° giovedì del mese
Pappalardo Giusi *
Lettere
1A+1B/2B Geo
Venerdì
9.55-10.50
Parro Marilena
Lettere
3G Lett + 1E/G 1/2F
Geo
Martedì
11.00-11.55
Pegolo Laura
Lettere
1D It/St + 2D Lett
Lunedì
Pestrin Valentina *
Tedesco
1/2/3 CEF
Martedì
9.55-10.50
Pipino Daniela
Tecnologia
1/2/3 CG + 3F+ 1/2H
Martedì
8.55-9.55
Pizzutel Lucia *
Chitarra
1/2/3 F
Polese Annamaria
Lettere
2E Lett + 1/CD Geo
Poletto Attilde
Sostegno
Presot Carlo *
Chitarra
1/2/3 F
Mercoledì
Rinaldi Cinzia *
Musica
1/2/3 BCD
Martedì 11.00-11.55
Russolo Alessandra
Scienze Mat
1/2/3/C
Lunedì
Scalon Fabrizio *
Scienze Mat
1 A/B + 3B
Mercoledì 11.00-11.55
Stasi Paola
Lettere
1E It/St + 3D Lett
Mercoledì
Toldo Roberto *
Religione
1/2/3 A + 1/2 H
Martedì 11.00-11.55
Tomasella M.Cristina
Scienze
Motorie
1/2/3 BCD + 1H
Martedì
9.55-10.50
Vallone Simonetta *
Lettere
3A Lett + 1H/2A Geo
Martedì
9.55-10.50
6
1/2 H + PRATA
Martedì 8.55-9.55
1° e 2° martedì del mese
Giovedì 11.00-11.55
9.55-10.50
Mercoledì 15.30-16.00
Sabato
11.55-12.55
Giovedì
11.55-12.55
11.00-11.55
8.55-9.55
8.55-9.55
1° e 2° martedì del mese
Valvasori Emanuel
Scienze Mat
1/2/3 E
Venerdì 11.00-11.55
Vianello Deborah
Lettere
2H L + 1F It/St
Venerdì
Zago Sandra
Scienze
Motorie
1/2/3 EFG + 2H
Martedì
Zampol Angelo
Scienze Mat
2/3 A
Mercoledì 11.00-11.55
Zanaia M. Teresa
Inglese
1/2/3 DE
Venerdì 11.00-11.55
Zanchetta Gianni *
Musica
1/2/3 A
Mercoledì 11.00-11.55
Zanchetta Silvano
Tecnologia
1/2/3 ABE
Martedì 9.55-10.50
Zanette Mario
Clarinetto
1/2/3 F
Lunedì
Zorino Roberta *
Sostegno
*
7
PER APPUNTAMENTO
11.00-11.55
9.55-10.50
1° e 2° mercoledì del mese
11.55-12.55
Martedì 9.55-10.50 1° martedì del mese
2.3 Orari
2.3.1 Orario di ricevimento del Dirigente scolastico e della Segreteria
Il Dirigente Scolastico riceve, previo appuntamento, il martedì e il sabato dalle 11.00 alle 12.30, il mercoledì dalle ore 15.00 alle 16.30.
L’ ufficio di segreteria sarà aperto per
l’utenza, docenti e genitori, tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e il mercoledì e il venerdì dalle 15.00 alle 17.00.
2.3.2 Orario delle lezioni
Corso a tempo potenziato: sez A
Corso a tempo normale: sez B, C, D, E, G, H
Corso ad indirizzo musicale sez F
Venerdì 9 settembre 2011 e Sabato 10 settembre 2011: dalle 7.55 alle 10.55 per tutte le classi
Dal 12 settembre 2011: dalle 7.55 alle 12.55 per tutte le classi
(per il corso A sabato sono sospese le lezioni)
Da lunedì 19 settembre 2011 : nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì e venerdì:
per le classi 1, 2 e 3 A a tempo prolungato dalle 7.55 alle 12.55
mensa/ricreazione dalle 12.55 alle 13.35
dalle 13.35 alle 15.35
per la classe 1^F : giovedì dalle 7.55 alle 13.55
per la classe 2^F: martedì dalle 7.55 alle 13.55
per la classe 3^F: martedì dalle 7.55 alle 13.55
mercoledì dalle 7.55 alle 13.55
* Gli orari delle lezioni individuali di strumento saranno concordati con l’insegnante.
Eventuali variazioni degli orari per causa di forza maggiore, saranno tempestivamente comunicate agli alunni e alle famiglie nei modi
previsti.
SCADENZE VALUTAZIONI QUADRIMESTRALI
31 gennaio 2011 - 1° quadrimestre
09 giugno 2011 - 2° quadrimestre
- La sorveglianza durante la ricreazione compete ai docenti della terza ora nel primo quadrimestre e ai docenti della quarta
ora nel secondo quadrimestre.
2.3.3. Calendario scolastico 2011/2012
Vista la delibera del Consiglio di Istituto del 06/07/2011, si comunica il calendario scolastico 2011/2012:
Inizio lezioni: 9 settembre 2011
Fine lezioni: 9 giugno 2012
Inizio esami di Stato: da definire
Fine esami di licenza: entro il 30 giugno 2012
Festività/sospensione attività:
Lunedì 31 ottobre 2011 (delibera del Consiglio di Istituto)
Martedì 1 novembre 2011 (calendario nazionale)
Martedì 6 dicembre 2011 (S.Patrono)
Mercoledì 7 dicembre 2011 (delibera del Consiglio di Istituto)
Giovedì 8 dicembre 2011 (calendario nazionale)
Da venerdì 23 dicembre 2011 a sabato 7 gennaio 2012 compresi (vacanze di Natale – delibera della Giunta Regionale)
Da lunedì 20 febbraio 2012 a mercoledì 22 febbraio 2012 compresi (delibera della Giunta Regionale)
Da giovedì 5 aprile 2012 a martedì 10 aprile 2012 compresi (vacanze di Pasqua – delibera della Giunta Regionale)
Mercoledì 25 aprile 2012(calendario nazionale)
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Martedì 1 maggio 2012(calendario nazionale)
Sabato 2 giugno 2012 (calendario nazionale)
CAPITOLO 3 – OFFERTA FORMATIVA
3.1 Obiettivi e finalità
La finalità che la Scuola si prefigge, in piena sintonia con le normative vigenti (D.L. 137/2008, D.L.vo n. 59/2004 – Indicazioni
nazionali per i Piani di Studio personalizzati, Allegato D: PECUP; Indicazioni per il curricolo, Documento d’indirizzo per la
sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”), è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per
realizzarla, è necessario rimuovere ogni ostacolo alla frequenza. A tale pro, la Scuola cura l’accesso facilitato per gli alunni
con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; infine persegue con ogni mezzo il
miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva ritiene fondamentale accompagnare gli alunni
nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione
degli alfabeti di base della cultura.
IL SENSO DELL’ESPERIENZA
- La Scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso,
per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti
conseguiti in relazione alle attese.
- Favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi
obiettivi non immediati e perseguirli.
- Promuove inoltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a
termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali.
- Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che
violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare
atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative.
- Segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di genere, che nella preadolescenza ha
la sua stagione cruciale.
- Facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei messaggi provenienti dalla società nelle
loro molteplici forme.
- Crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, diventano consapevoli che il
proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il
pensiero divergente, si confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive.
- Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati
dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti
intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa con le
famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualità comune.
L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
- La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.
- La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della
frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello della impostazione trasmissiva. Rispetto al primo, le discipline non vanno
presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative. I problemi complessi
richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari interessati dialoghino e che si presti attenzione alle
zone di confine e di cerniera fra discipline. Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e
raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla
condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere. La comprensione di specifici temi e problemi, infatti, non si realizza
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soltanto con l’introduzione ai quadri teorici e metodologici propri di ciascuna disciplina, ma anche mediante approcci integrati,
atti a meglio focalizzare la complessità del reale e a promuovere modalità di elaborazione progressivamente più complesse.
- Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata
organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato.
- Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più
ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione
attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per
l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando
e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.
LA CITTADINANZA (e Costituzione)
- È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando
gli apprendimenti promossi nella scuola primaria.
- L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto
prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase
del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti
cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.
- Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica
della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a
elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
- Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana, in particolare i
diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in
modo concreto alla qualità della vita della società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (articoli 1321).
- Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (art. 21). Attraverso la parola si negoziano
i significati e si opera per sanare le divergenze prima che sfocino in conflitti.
- È nostro compito ineludibile garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana, in rapporto di
complementarità con gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione
e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo importante per l’organizzazione del pensiero e
della riflessione e per l’accesso ai beni culturali.
Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di confronto libero e pluralistico.
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La scuola secondaria di primo grado deve perseguire efficacemente le finalità che le sono assegnate nella misura in cui si
costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli
alunni. A tal fine è possibile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo.
- Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di apprendimento
l’alunno porta la ricchezza di esperienze e conoscenze, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione
di informazioni, abilità, modalità di apprendere, che l’azione didattica può opportunamente richiamare, esplorare,
problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso e significato a quello che va imparando.
- Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversita, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi
scolastiche sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi di apprendere, ai livelli di
apprendimento raggiunti, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, ma anche a condizioni particolari, che possono
essere causa di difficoltà nell’apprendimento, oppure a particolari stati emotivi e affettivi.
- Progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione
va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, al di là dell’integrazione sociale, devono affrontare sia il problema di
acquisire un primo livello di padronanza della lingua italiana per comunicare, sia un livello più avanzato per proseguire nel
proprio itinerario di istruzione. L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole comuni, inoltre, anche se è da tempo un
fatto culturalmente e normativamente acquisito e un’esperienza consolidata nella pratica, richiede maggiori attenzioni e una
rinnovata progettualità, utilizzando anche le varie forme di flessibilità previste dall’autonomia e le opportunità offerte dalle
tecnologie.
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- Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. In questa
prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare
domande, a mettere in discussione le mappe cognitive già elaborate, a trovare piste d’indagine adeguate ai problemi, a cercare
soluzioni anche originali attraverso un pensiero divergente e creativo.
- Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione comunitaria
dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono
essere introdotte (dall’aiuto reciproco all’apprendimento nel gruppo cooperativo, all’apprendimento tra pari...), sia all’interno
della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse.
- Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”.
- Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma
anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere
l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Occorre che l’alunno sia
attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere, sia sollecitato a riflettere su quanto impara, sia incoraggiato a
esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti. Ogni alunno va posto nelle condizioni di
capire il compito assegnato, valutare le difficoltà e stimare le proprie abilità, imparando così a riflettere sul proprio
comportamento, valutare gli esiti delle proprie azioni e trarne considerazioni per migliorare.
- Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su
quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni
nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivata sia
all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. L'acquisizione dei saperi
richiede un uso flessibile e polivalente degli spazi usuali della scuola, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che
facilitino il processo di esplorazione e di ricerca: per le scienze, l'informatica, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il
teatro, le attività pittoriche, la motricità.... Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo
deputato alla lettura ma anche all'ascolto e alla scoperta di libri, che sostiene l'apprendimento autonomo e continuo.
3.2 Organizzazione dell’attività didattica
L’attività didattica, come ogni altra attività umana, necessita di essere svolta in modo non improvvisato, bensì deve essere
programmata, efficiente ed efficace. Per la Scuola Secondaria di I grado “Balliana-Nievo” la programmazione educativa viene
attuata dai quattro soggetti a ciò preposti:
- Il Collegio dei Docenti che fissa le linee generali;
- I dipartimenti disciplinari che traducono le indicazioni del collegio dei docenti in linee operative per i docenti medesimi con
l’obiettivo di rendere il più possibile omogenea l’attività didattica nei diversi corsi;
- i Consigli di classe, che predispongono il relativo piano di lavoro annuale, fissando gli obiettivi trasversali, le strategie da
mettere in atto per il loro conseguimento, il comportamento comune nei confronti della classe, i criteri di misurazione e
valutazione. Si tratta di un vero e proprio contratto formativo costruito sulla base delle esigenze di ciascun gruppo classe;
- i singoli docenti che, nel rispetto delle indicazioni emergenti dal collegio dei docenti, dai dipartimenti disciplinari, e dai
singoli consigli di classe, predispongono il piano di lavoro annuale. Nella programmazione dell’attività annuale ogni docente (nel
rispetto delle linee guida fissate dagli altri organi di cui sopra):
- individua e definisce gli obiettivi disciplinari
- seleziona i contenuti da proporre per conseguirli
- sceglie i metodi e gli strumenti più adatti per raggiungerli.
Poiché gli obiettivi rappresentano le attese dell’Istituzione scolastica, ogni insegnante comunica ai propri allievi ciò che egli si
aspetta che gli studenti sappiano e sappiano fare al termine del processo di insegnamento/apprendimento o di ogni singolo
segmento del medesimo.
3.3 Metodologie didattiche
In questi ultimi anni si è assistito a profondi cambiamenti nell’attività didattica che hanno portato a porre di più l’accento
sugli obiettivi educativi e didattici rispetto ai contenuti. Questo perché alla Istituzione scolastica si attribuisce il compito di
essere non solo veicolo dei saperi, ma anche fonte di promozione e di acquisizione di abilità per sviluppare la progettualità,
stimolare l’autonomia e le capacità critiche.
Per assolvere a queste funzioni la Scuola “Balliana-Nievo” ha da tempo ampliato il ventaglio delle metodologie didattiche
affiancando alla didattica tradizionale (apprendimento per ricezione-lezione frontale) altre metodologie:
Lezione frontale
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L’insegnante trasmette le informazioni agli alunni avvalendosi della parola, del gesto e facendo uso di strumenti semplici, quali,
ad esempio, la lavagna. Essa è lo strumento più efficiente e insostituibile in alcune fasi dell’apprendimento: trasmettere, in
tempi ridotti, teorie e conoscenze predefinite.
Lezione interattiva
E’ una forma evoluta della lezione frontale in quanto si alternano momenti in cui il docente espone e trasmette conoscenze, a
momenti in cui la classe è sollecitata ad interagire con l’insegnante, al fine di creare un dibattito sull’argomento trattato.
Individualizzazione e personalizzazione dell’apprendimento
Si tratta di metodologie che tendono a valorizzare le specificità individuali degli alunni nel processo di apprendimento e quindi
impongono di elaborare strategie per interventi calati sui singoli alunni. Sono strategie usate non solo per l’attività di
recupero o di approfondimento, ma soprattutto in caso di allievi diversamente abili o con Disturbi Specifici di Apprendimento
(in ottemperanza alla L. n. 170 dell'8 ottobre 2010 e alle linee guida del 12 luglio 2011).
Lavorare per progetti
Tutti sappiamo che oggi in tutti gli ambienti (scientifici, produttivi, sportivi, ecc. si assegna una grande importanza al saper
lavorare in gruppo. Il lavoro di gruppo, quando le persone hanno imparato ad operare insieme, è preferito al lavoro individuale
per i migliori risultati cui normalmente si perviene con esso, per effetto dell’esito delle relazioni della collaborazione, del
confronto delle idee e più in generale delle sinergie che esso è capace di suscitare. Lavorare per progetti è una metodologia
didattica che fa largo ricorso al lavoro di gruppo in quanto la classe o più classi insieme sono chiamate a progettare e poi a
realizzare un dato lavoro. Gli alunni, con la guida dei docenti, sono chiamati a mettere in atto delle fasi del progetto: ricerca
di materiale, pianificazione, realizzazione del lavoro.
Questa metodologia permette di imparare facendo, consente di utilizzare conoscenze acquisite in discipline diverse,
responsabilizza gli studenti che sono vincolati alla produzione di un risultato, nel rispetto dei tempi assegnati e li abitua a dare
e a pretendere dai compagni.
Problem solving
Il docente presenta il problema alla classe o all’alunno al fine di analizzarlo, individuarne i tratti essenziali e quelli irrilevanti e
formulare ipotesi di soluzione. Si procede poi alla verifica di tali ipotesi per accertarne la congruenza o per ricercare la
soluzione ottimale. Questa metodologia è molto utile per passare dalla conoscenza alla applicazione delle conoscenze e per
sviluppare negli alunni capacità logiche, di analisi e sintesi.
3.4 Strumenti di verifica
Strumenti per la verifica formativa
I principali strumenti che saranno utilizzati nel corso e al termine di ciascuna unità didattica o sequenza di insegnamento per
accertare il livello di apprendimento degli allievi saranno i seguenti:
- Interrogazioni
- discussioni guidate
- esercitazioni svolte alla lavagna o in laboratorio
- esposizione e spiegazione del testo letto in classe
- test
Strumenti per la verifica sommativa
Al fine di individuare il grado di apprendimento raggiunto individualmente da ciascun alunno al termine dello svolgimento di un
percorso formativo, verranno effettuate prove di verifica sommative secondo le seguenti modalità:
- Prove scritte non strutturate (temi, problemi, questionari a risposta aperta, relazioni, riassunti)
- Prove strutturate (test a risposta multipla, di completamento, vero/falso, corrispondenze, ecc.)
- Prove pratiche di laboratorio
- Prove orali individuali
- Osservazione sistematica della capacità di interazione durante le conversazioni in classe (lingue straniere)
- Esercitazioni
3.5 Interventi e attività di sostegno e recupero
Criteri e modalità generali delle attività di recupero e potenziamento
- Le attività di recupero, sostegno e potenziamento costituiscono parte ordinaria e permanente del POF.
- Si realizzano durante tutto il corso dell’anno scolastico in itinere, durante l’orario curricolare. Tali attività vengono di norma
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effettuate nell’ambito di ciascuna disciplina.
- La scuola, inoltre, nel caso di alunni che rivelino qualche difficoltà a seguire il normale svolgimento dei programmi, potrà
organizzare, su proposta dei consigli di classe, delle specifiche attività di recupero.
- A inizio anno scolastico sono stati attivati, a carico delle famiglie, corsi di recupero di matematica e inglese per gli alunni
promossi con riserva.
È doveroso precisare che le strategie messe in atto dai docenti nell’ambito dell’attività di recupero o potenziamento non
possono dare risultati apprezzabili senza un adeguato sforzo di collaborazione, inteso come partecipazione e disponibilità al
lavoro in classe e impegno a casa da parte degli allievi coinvolti nel progetto.
3.6 Processo di valutazione
3.6.1 Valutazione del profitto
Il momento della valutazione da parte del Consiglio di classe è preceduto da un quotidiano lavoro di verifica e di osservazione
da parte dei singoli docenti i quali propongono alle rispettive classi prove di verifica di tipo formale (compiti in classe e
interrogazioni) ed informale (compiti per casa, momenti di discussione e di confronto, ecc.).
Le prove, coerenti al percorso svolto, vengono proposte, periodicamente, e strutturate tenendo conto del livello della classe. I
risultati ottenuti in questi momenti di verifica e di misurazione degli apprendimenti e delle competenze vengono poi tradotti in
una valutazione numerica decimale (1-10).
Il mezzo voto potrà essere utilizzato nelle valutazioni in itinere sommative, ma non è ammesso nelle valutazioni quadrimestrali.
Il voto complessivo che ogni docente presenta agli scrutini deve essere intero e tenere conto di tutti i voti di profitto
assegnati durante la metà dell’anno scolastico, ma di norma non attraverso una media aritmetica, bensì mediante una "media
pesata”, basata anche su altri elementi quali i livelli di partenza, i miglioramenti realizzati, l'impegno e l'interesse dimostrati.
3.6.2 Esame di Stato: valutazione finale
Al voto di uscita concorrono i risultati delle prove scritte, del colloquio pluridisciplinare e il giudizio di ammissione. I docenti,
per voto di consiglio, hanno la possibilità di arrotondare per eccesso la valutazione finale in presenza di voto intermedio.
3.6.3 Esame di Stato: certificazione delle competenze
Al termine delle prove, la Commissione d’Esame certifica il livello delle competenze acquisite compilando l’apposito modulo
licenziato dal Collegio dei Docenti di cui si allega un fac-simile al termine del Pof.
Valutazione delle prove scritte e orali
La valutazione per ciascuna disciplina, compreso l’insegnamento dello strumento nel corso musicale, sarà espressa in decimi
secondo la seguente tabella:
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10
Obiettivi raggiunti in modo
completo e sicuro
L’alunno possiede conoscenze ampie, complete ed approfondite.
Comprende i linguaggi specifici in modo rapido e sicuro. Sa applicare
quanto conosce in modo autonomo, apportando riflessioni e
rielaborazioni personali.
Sa argomentare in modo autonomo,completo ed originale.
Si esprime con chiarezza e completezza, usando una terminologia
accurata con stile personale.
L’alunno possiede conoscenze ampie e complete e sa applicare
autonomamente senza errori. Comprende i linguaggi specifici in modo
sicuro.
9
Obiettivi raggiunti in modo
Sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le
completo
8
Obiettivi raggiunti in modo
appropriato
7
Obiettivi raggiunti in modo difficoltà.
Rielabora correttamente le conoscenze semplici e in un linguaggio per lo
per lo più appropriato
6
Obiettivi essenziali
raggiunti
5
Obiettivi essenziali
raggiunti in modo non
completo
4
3-1
Mancato raggiungimento
degli obiettivi
Mancato raggiungimento
degli obiettivi minimi/
personalizzati
procedure acquisite.
Si esprime con chiarezza e completezza usando una terminologia
accurata.
L’alunno possiede conoscenze complete e abbastanza approfondite, che
applica senza errori gravi. Comprende i linguaggi specifici senza
difficoltà. Affronta prove complesse con buona autonomia.
Rielabora le conoscenze in modo corretto e preciso avvalendosi dei
linguaggi specifici.
Si esprime con chiarezza ed usa una terminologia appropriata.
L’alunno possiede discrete conoscenze, che riutilizza generalmente in
modo preciso. Comprende i linguaggi specifici senza particolari
più corretto.
Si esprime con chiarezza ed usa una terminologia appropriata
L’alunno possiede conoscenze essenziali. Non commette gravi errori
nell’esecuzione di compiti semplici, che esegue in modo corretto. Incontra
qualche difficoltà nella comprensione di linguaggi specifici. Non è ancora
autonomo nella rielaborazione delle conoscenze
Non commette gravi errori nella comunicazione verbale e scritta. Si
esprime in modo semplice ma sufficientemente chiaro.
L’alunno possiede conoscenze settoriali e/o incomplete. Non sicura la
comprensione dei linguaggi specifici
Commette errori frequenti anche se non gravi ed è molto incerto nella
rielaborazione personale.
L’alunno possiede conoscenze molto limitate e confuse e ciò condiziona in
modo significativo l’ applicazione e la rielaborazione delle conoscenze.
L’alunno non dimostra alcun impegno, non possiede i prerequisiti
necessari/ non comprende e non esegue le consegne.
Per l’insegnamento della Religione cattolica si utilizzeranno le seguenti voci: insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo.
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3.7 Criteri per lo svolgimento dello scrutinio finale
Il Collegio è chiamato ad indicare i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini al fine di assicurare omogeneità di
comportamento nelle decisioni di competenza dei singoli Consigli di classe. Premesso che la verifica e la valutazione devono
essere fondate su criteri che tengano conto sia degli aspetti cognitivi sia di quelli socio-affettivi come interesse,
partecipazione, impegno, metodo di studio, il Collegio indica i seguenti criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini:
1. Analisi della situazione generale della classe entro la quale inquadrare le situazioni individuali;
2. Verifica del progresso avvenuto mediante la comparazione con i livelli di partenza accertati;
3. Necessità di considerare e valutare opportunamente gli esiti degli interventi di sostegno e di recupero attivati in classe;
4. Opportunità di tenere presente il carattere unitario dei cicli;
5. Non considerare la gravità di un’insufficienza esclusivamente in rapporto alla valutazione numerica, ma tener conto
dell’evoluzione complessiva dell’alunno;
6. Possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nella fase
iniziale dell’anno successivo, anche mediante opportuni interventi didattici e educativi integrativi;
7. Valutare l’impegno e la partecipazione dimostrati anche nell’attuazione di aree progettuali o in altre iniziative concernenti
diverse attività integrative.
3.8 Momenti di comunicazione della valutazione
- L’anno scolastico è diviso in due quadrimestri, pertanto due sono le comunicazioni ufficiali:
1) a metà Febbraio
2) a Giugno
In queste occasioni viene consegnata la scheda ministeriale contenente la valutazione degli apprendimenti raggiunti nelle
singole discipline e una valutazione globale sul percorso formativo.
Nella scheda ministeriale è inserita anche la voce “Comportamento” che tiene conto del rispetto delle regole, della
correttezza nel comportamento e nei rapporti interpersonali.
In merito a questa voce si fa rilevare che in base a quanto stabilito dal D.L. 01/09/08 N°137, art. 2, comma tre, una
valutazione inferiore a 6/10, comporterà la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo
di studi.
Per garantire la massima trasparenza, la nostra Scuola esprime dei criteri oggettivi per valutare la condotta degli alunni con
un voto. Questa modalità ha il vantaggio di precisare i significati sottesi ai giudizi, di ridimensionare le interpretazioni
personali e di tracciare contemporaneamente la strada per migliorare i comportamenti. I genitori potranno disporre di uno
strumento propositivo e non rivendicativo per farne oggetto di serena discussione con i propri figli.
Voto
10
9
8
L’alunno/a
si è dimostrato/a sempre corretto/a con compagni e docenti, ha svolto il lavoro scolastico con puntualità, ha
acquisito autonomia nell’organizzazione personale e ha partecipato alle attività con apporti personali e
costruttivi.
si è dimostrato/a corretto/a con compagni e docenti e ha partecipato alle attività con atteggiamento
positivo.
Ha mantenuto un atteggiamento corretto, ma ha dimostrato qualche difficoltà nell’organizzazione del
proprio lavoro.
7
Non sempre si è dimostrato/a disponibile a collaborare con tutti i compagni e con i docenti. Non sempre ha
saputo mantenere atteggiamenti responsabili.
6
Si è dimostrato/a disponibile a collaborare solo con alcuni compagni e/o con alcuni docenti. Spesso ha
assunto atteggiamenti scorretti.
5
Non si è dimostrato/a disponibile a collaborare con compagni e docenti. Ha assunto atteggiamenti
irresponsabili.
Per consentire alle famiglie di seguire al meglio l’andamento scolastico dei ragazzi, ci sono altri due momenti intermedi di
comunicazione:
Venerdì 9 dicembre 2011 per le classi 1^ e 2^dalle ore 17.00 alle 19.30 e Lunedì 12 dicembre 2011 per le classi 3^ dalle ore 17.00
alle 18.30
Lunedì 23 aprile 2012 per le classi 2^ e 3^ dalle ore 17.00 alle 19.30 e Martedì 24 aprile 2012 per le classi 1^ dalle ore 17.00 alle
18.30
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In casi particolarmente problematici, i genitori vengono invitati a colloquio con i docenti con una lettera informativa sulla
situazione del proprio figlio o della propria figlia.
I docenti inoltre sono a disposizione dei genitori nel loro orario di ricevimento settimanale (si veda l'apposito elenco). I
colloqui settimanali verranno sospesi dal 16 gennaio 2012 al 18 febbraio 2012 e avranno termine il 12 maggio 2012 .
3.9 Il Comitato Genitori
Il Comitato dei Genitori è nato per avvicinare i genitori alla scuola e la scuola ai genitori. Giovedì 26 novembre 2009
alla prima riunione dell’ Assemblea, i genitori rappresentanti di classe fondatori del Comitato hanno approvato lo
Statuto e firmato l’Atto Costitutivo che viene consegnato in copia alla Scuola e alla Pubblica Amministrazione. Il
Comitato si pone come collegamento tra la Scuola e i genitori con l’ obiettivo fondamentale di riproporre la famiglia
come centro del convivere sociale.
Tra le attività inerenti al Comitato vi sono l'organizzazione di iniziative di informazione e formazione
(incontri,dibattiti,etc.) e iniziative di aggregazione per le famiglie, l' analisi di problemi di natura logistica relativi alla
struttura e alla vita scolastica come la sicurezza,gli ambienti, la mensa, il pre e il post scuola e lo studio assistito, la
promozione della partecipazione dei genitori nella formulazione di proposte in merito al Piano dell’Offerta Formativa
(delle quali è fatto obbligo al Collegio Docenti di tener conto), la ricerca di fondi per finanziare le attività proposte.
Come da D.Lgs 297/94, ribadito dallo Statuto, possono entrare a far parte del Comitato tutti i genitori eletti negli
organi Collegiali della Scuola, alle riunioni dell’Assemblea possono partecipare attivamente tutti i genitori o le persone
interessate. Tutte le persone interessate possono contattare il Comitato attraverso il sito Internet
https://sites.google.com/site/comitatogenitoriballiana/
oppure postare opinioni o proposte a
[email protected]
Capitolo 4 - ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE
Le attività e i servizi a sostegno delle studenti si propongono nel loro complesso l’obiettivo di promuovere all’interno della
Scuola un clima di serenità e di civile confronto attraverso tutte quelle iniziative che possono favorire lo “star bene a
scuola”. A tal fine, oltre al necessario coordinamento tra i docenti responsabili dei diversi progetti, si ritiene opportuno
coinvolgere, nella programmazione e realizzazione delle attività, tutte le componenti scolastiche, allievi genitori e docenti.
In linea di massima possiamo suddividere il complesso delle attività didattiche e formative in tre grandi settori:
- le attività curriculari, quelle cioè strettamente legate alle singole discipline, che si svolgono nell'orario del mattino e sono
frequentate obbligatoriamente dagli allievi;
- le attività interdisciplinari che integrano ed ampliano i programmi delle varie materie. Tali attività possono coinvolgere
tutte le classi o solo alcune di esse, si svolgono interamente durante l'orario del mattino
- le attività extracurricolari, svolte al pomeriggio e frequentate solo dai ragazzi interessati. Tali attività possono prevedere
una quota di iscrizione che varia in base al numero dei partecipanti.
4.1 Il corso a tempo potenziato
La sezione A è a “tempo potenziato”, con 33 ore di lezioni settimanali suddivisi in 5 giorni con quattro rientri pomeridiani e il
sabato libero.
4.2 Il Corso ad Indirizzo Musicale
Una particolare caratteristica della scuola media di Sacile è quella rappresentata dal Corso ad indirizzo musicale, sez. F,
iniziato nell’a.s. 1989-90. Da allora parecchia strada è stata fatta e dall’anno scolastico 1999-2000, il Corso, che prima era
sperimentale, è stato inserito nell'ordinamento di questa scuola media con la conseguente messa in organico di quattro
cattedre complete di strumento musicale, facendo così assumere all'insegnamento dello strumento musicale il valore
pedagogico e la stabilità nel tempo di tutte le altre materie.
I Corsi prevedono 3 ore aggiuntive di attività musicali (lezioni di strumento individuali o di gruppo, solfeggio, musica d’insieme)
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che si svolgono di pomeriggio e comportano la necessità di prevedere normalmente due brevi rientri pomeridiani il cui orario è
comunque flessibile e può essere concordato con l’insegnante. Anche per gli alunni del corso musicale è attivo, se richiesto, il
servizio mensa.
Lo Strumento Musicale è una materia curricolare e, come per tutte le altre materie, sono previste le valutazioni
quadrimestrali e la prova d’esame alla fine del triennio.
Le finalità sono simili a quelle dell'educazione musicale insegnata nelle altre sezioni:
Conoscenza e apprezzamento del linguaggio musicale, con la differenza che gli strumenti usati dai ragazzi del corso
ad indirizzo musicale sono gli stessi che si studiano nei Conservatori di Musica.
Valorizzazione e sviluppo delle potenzialità musicali, sia in senso strettamente tecnico strumentale che espressivo.
Ogni ragazzo sviluppa le proprie capacità seguendo percorsi didattici personalizzati senza dover impostare il corso di studi
come se questo dovesse necessariamente portare alla professione di musicista.
Sviluppo di alcuni aspetti della personalità degli alunni quali l'espressività, la creatività, la socializzazione, la
capacità di concentrazione e l'autodisciplina.
Lavorando senza esasperazioni tecnicistiche per uno sviluppo naturale delle proprie capacità, la pratica musicale diventa
un'esperienza gradevole sia quando è svolta singolarmente sia nel momento molto stimolante della musica d'insieme.
All'interno dei programmi per le scuole ad indirizzo musicale, la nostra scuola continua ad assegnare un particolare significato
pedagogico alla pratica della musica d'insieme che viene pertanto incentivata in virtù del suo valore formativo, attuandola sia
all'interno della classe di strumento, durante le normali lezioni (i ragazzi suonano in duetto o in trio con compagni ed
insegnante), sia in spazi temporali ad essa esclusivamente dedicati (orchestra). Nel corso dell’anno saranno attivati anche dei
progetti per dare la possibilità ai ragazzi di recarsi a teatro per ascoltare, preparati precedentemente dagli insegnanti, dei
concerti di musica sinfonica, da camera e, se sarà possibile, anche un’opera lirica.
Al termine dell'anno scolastico tutti gli allievi, a prescindere dal livello tecnico raggiunto, si esibiscono in saggi pubblici che si
svolgono, di solito, nei luoghi tradizionalmente utilizzati a Sacile per le manifestazioni culturali, come la ex chiesa di S.
Gregorio o l’auditorium del Liceo “Pujati”. Queste momenti sono emotivamente molto sentiti dai ragazzi, li abituano ad esibirsi
davanti al pubblico e danno loro la possibilità di misurare le loro abilità in rapporto a quelle dei compagni.
Per quel che riguarda l'iscrizione al Corso, tutti coloro che avranno presentato la domanda dovranno sostenere una semplice
prova attitudinale.
Una commissione, composta dai docenti di strumento della scuola e presieduta dal Dirigente Scolastico, selezionerà, tra tutti
gli aspiranti, quelli che saranno ammessi alla frequenza del corso ad indirizzo musicale, suggerendo inoltre anche lo strumento
per cui ciascuno di essi apparirà più idoneo.
Va precisato a tale proposito che, per il superamento della prova attitudinale, non è necessaria alcuna specifica preparazione
musicale, né una precedente conoscenza dello strumento e che, quindi, essa può essere affrontata tranquillamente da tutti gli
alunni realmente interessati.
Viste le numerose richieste di iscrizione pervenute, e grazie anche ad un contributo del Comune di Sacile che copre la maggior
parte delle spese, da alcuni anni è stato avviato un progetto per ampliare l’offerta degli strumenti insegnati con l’aggiunta del
Violino, non presenti nel corso F, offrendo in tal modo la possibilità di accedere al corso ad un maggior numero di alunni.
Per l’insegnamento degli strumenti su progetto, la scuola si avvale di docenti esterni in collaborazione con le associazioni
musicali del territorio: Associazione “Ensemble Serenissima”, Associazione Musicale “V. Ruffo”.
I corsi di Chitarra classica, Clarinetto, Flauto traverso e Pianoforte comportano un orario settimanale di 30 ore curriculari e
di tre aggiuntive pomeridiane. Per gli alunni che seguono il corso di violino si aggiungono due ore pomeridiane dedicate allo
studio dello strumento.
Ė utile sottolineare che la frequenza è interamente gratuita e che le uniche spese potranno essere quelle relative all’acquisto
o al noleggio dello strumento, di metodi e spartiti musicali.
4.3 Orientamento Scolastico
I vari Consigli di classe sulla base delle indicazioni generali deliberate dal Collegio docenti, delle attività predisposte dalla
Commissione Continuità e Orientamento, e dei materiali forniti dalla Regione, elaborano delle attività trasversali di
orientamento che prevedono in particolari momenti dell’anno interventi specifici nell’orario curricolare. Tutto ciò in
conformità alle norme vigenti riferite alla riforma della Scuola Secondaria di II grado.
I percorsi hanno lo scopo di:
- avviare gli alunni alla conoscenza di sé, cioè alla individuazione di valori, interessi, attitudini, aspirazioni, in base ai quali
potranno progettare il proprio futuro;
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- aiutarli ad imparare come procedere quando debbono operare delle scelte;
- dare informazioni sui possibili percorsi scolastici futuri.
Dal momento che la scelta del futuro percorso scolastico coinvolge la famiglia in modo rilevante, potranno essere organizzati
incontri con i genitori.
A conclusione del percorso, ogni Consiglio di classe formula per ciascun alunno un “Consiglio di orientamento”, indicante la
durata del corso di studi che, sulla base dei dati di conoscenza di cui si è in possesso, appare più appropriata.
La Commissione Continuità e Orientamento organizza anche interventi di avvicinamento alle lingue e all'educazione musicale
per gli alunni delle scuole primarie.
4.4 Educazione interculturale
Dato il crescente numero di alunni stranieri che frequentano questa scuola già da qualche anno, attenzione e impegno
particolari sono rivolti all’integrazione dei nuovi arrivati e alla promozione di una educazione che formi all’incontro e
all’accoglienza delle diversità. Per gli alunni stranieri vengono effettuati corsi di lingua italiana di durata e livello diversi in
relazione al grado di conoscenze preesistenti; inoltre si possono svolgere all’interno della normale programmazione didattica,
attività di conoscenza e educazione interculturale, anche con l’intervento di persone esterne.
4.5 Iniziative di solidarietà
La nostra scuola, attenta al tema della solidarietà, si impegna a sensibilizzare alunni e famiglie nei confronti di chi vive in
condizioni di grave disagio. L’ intera scuola si è attivata nella realizzazione di progetti e iniziative di solidarietà promosse da
Enti pubblici e Associazioni private.
Ciò contribuisce ad avvicinare i ragazzi al significato della solidarietà e della pace, in una prospettiva di convivenza civile
favorendo il confronto, sul piano dell’attività educativa, con esperienze culturali diverse.
4.6 Visite e viaggi di istruzione
Nel corso dell’anno scolastico i vari Consigli di classe possono organizzare sia uscite che si svolgono all'interno dell'orario
delle lezioni e sono destinate, per lo più, alla visita di mostre, musei, monumenti vari; sia visite e viaggi di due o più giorni. In
particolare il Collegio dei docenti ed il Consiglio di Istituto hanno fornito alcune indicazioni generali rispetto alla durata, agli
scopi, ed alla organizzazione dei viaggi:
per le classi prime saranno privilegiati visite e viaggi in località interessanti dal punto di vista naturalistico ambientale che occupino al massimo una giornata;
per le classi seconde e terze, i viaggi potranno interessare località che, dal punto di vista storico, letterario e
culturale in genere, si ricolleghino direttamente ai vari programmi curriculari.
Fondamentali sono le attività di preparazione delle iniziative e la loro organizzazione soprattutto in funzione della efficacia
didattica e della sicurezza.
I viaggi di istruzione possono essere organizzati solo se gli alunni dimostrano un comportamento maturo e responsabile e se i
docenti dichiarano la loro disponibilità ad accompagnare le classi (si ricorda che tale disponibilità è facoltativa e volontaria).
Il Consiglio di classe può deliberare di non far partecipare a tali iniziative gli alunni che mantengono un comportamento non
compatibile con le finalità educative.
4.7 Progetto LIM
Dall’anno scolastico 2009/2010 in questa scuola è avviato l’utilizzo della LIM, Lavagna Interattiva Multimediale. Nelle
sezioni B, C, D e F, pertanto, sono avviate azioni di sperimentazione didattica, che dall'anno scolastico scorso
coinvolgono anche le lingue straniere di tutte le classi. A tela scopo, un'altra LIM è a disposizione nell'aula di lingue.
L'utilizzo della LIM ha come obiettivo principale la sperimentazione di nuove metodologie didattiche che incentivino la
motivazione degli alunni allo studio.
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4.8 Progetti formativi d’istituto:
Si prevedono progetti di arricchimento e di ampliamento della qualità dell'offerta formativa, da realizzare attraverso attività
aggiuntive d'insegnamento in orario curricolare ed extracurriculare:
Progetti formativi d’istituto:
area dei linguaggi: - laboratori musicali: La scuola illuminata
Saggi di fine anno
Concerto di Natale
Opera domani
Il coro a scuola
- laboratori teatrali : Teatro a scuola : Laboratorio “P. Brugnacca
- grafico – pittorico: Il mosaico
“Emergency”
Diversamente abili:
Star bene in cucina
Integrazione scolastica alunni stranieri: - Insegnamento L2
- Educazione interculturale
Sviluppo delle eccellenze:area logico- matematica: - Scacchi
- Kangourou
- Giochi matematici
Area linguistica: lingue straniere:- teatro in lingua inglese
-Kangourou
- Corsi di consolidamento
- Corsi di potenziamento con docente madre lingua
corso di latino
area scientifica: laboratorio di astronomia per le classi terze
Educazione all’affettività: laboratori per le classi terze: Fuga dal bicchiere
Prevenzione del disagio e della dispersione scolastica : Laboratori
Attività di recupero delle conoscenze di base
Doposcuola
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Educazione motoria : Tutti a scuola di sport - avviamento alla pratica sportiva
Educazione stradale per le classi prime e seconde
Orientamento scolastico : laboratori classi terze
Continuità con la scuola primaria: -
Attività di scuola aperta con alunni classi V
-
Attività con alunni classi V di lingua straniera e musica
Progetto lettura per tutti gli alunni della scuola
Il giornalino della scuola per gli alunni delle classi a tempo prolungato
Questa Istituzione, singolarmente, collegata in rete o consorziata, realizza ampliamenti dell'offerta formativa che tengano
conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti devono consistere in ogni
iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti
Locali, in favore della popolazione giovanile. Si prevedono progetti (integrati ed in continuità con quelli della progettazione
curricolare) di attività interscolastiche, parascolastiche ed extrascolastiche; anche d'intesa con le agenzie educative
extrascolastiche del territorio e/o in riferimento alla programmazione territoriale delle diverse opportunità/risorse educative da
parte dell'Ente Locale;
Capitolo 5 – RELAZIONI CON IL TERRITORIO
In tanti anni di attività la scuola ha stabilito forti legami con il territorio sacilese, ma anche con quello provinciale ed in
particolare con gli Enti e le Associazioni che in esso operano. Tale rapporto si è di volta in volta concretizzato in semplici
collaborazioni o in progetti più impegnativi spesso di durata pluriennale.
Capitolo 6 – REGOLAMENTO
La scuola è luogo di educazione e di formazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza
critica. E’ una comunità educante che in collaborazione con le famiglie, è chiamata a svolgere un’azione diretta a promuovere
negli studenti la coscienza civica, a prepararli ad assolvere i doveri sociali e a porli su un piano d’effettiva libertà nel loro
sviluppo intellettuale, morale, culturale e professionale.
La nostra scuola, per un buon funzionamento, si avvale di regolamenti interni che divengono parte integrante del Piano
dell’Offerta Formativa.
INGRESSO
L’edificio scolastico si trova all’interno di un’area su cui insistono più scuole e vi si può accedere da nove diversi ingressi a
partire dalle ore 7.30.
Pertanto è impossibile impedire agli alunni l’ingresso nelle zone di pertinenza assegnate dall’amministrazione comunale prima
dei cinque minuti che precedono l’orario di inizio delle lezioni.
Con tali premesse la vigilanza sul cortile antistante viale Zancanaro è a carico del personale solo a partire dalle 7.50.
a
Gli alunni si disporranno in fila in prossimità degli spazi ad essi assegnati e l’insegnante della 1 ora provvederà ad
accompagnarli in classe assicurandosi che il trasferimento avvenga celermente e con ordine.
Resta inteso che al di fuori dell’orario scolastico gli alunni sono da considerarsi sempre sotto la diretta ed esclusiva
responsabilità, civile e penale, del genitore.
USCITA
Al termine delle lezioni, gli alunni saranno accompagnati all’uscita assegnata dai propri insegnanti, dove saranno prelevati da
uno dei genitori o da persona maggiorenne da essi delegata.
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Sono a disposizione dei genitori interessati i moduli per la delega al ritiro del/la proprio/a figlio/a. In caso di mancato ritiro
dei minori da parte dei genitori, o da parte di persona maggiorenne da essi delegata, l’insegnante affiderà l’alunno al personale
in servizio; si provvederà a contattare la famiglia o, perdurando il ritardo, ad informare l’autorità competente.
Gli alunni che usufruiscono del servizio trasporti verranno accompagnati e vigilati nell’area parcheggio da due collaboratori
scolastici fino alla salita in pulmino.
Solo per particolari necessità e a determinate condizioni, i genitori degli alunni potranno presentare una dichiarazione al
Dirigente Scolastico perchè venga valutata la possibilità di un’uscita in autonomia, a piedi o in bicicletta.
Trattandosi di minori, l’autorizzazione potrà essere concessa solo in presenza di condizioni ambientali e personali ritenute di
estrema sicurezza sia da parte dei genitori sia da parte della scuola e resterà valida anche per gli anni successivi salvo diversa
richiesta da parte della famiglia. Nel caso in cui dovessero venir meno le condizioni personali o ambientali, il D.S. ha la facoltà
di revocare in maniera unilaterale il permesso.
PERMANENZA A SCUOLA
Gli alunni devono:
rispettare puntualmente gli orari;
portare tutto l’occorrente per le lezioni della giornata;
dare ascolto e seguire le indicazioni di tutto il personale docente e non docente;
avere un linguaggio ed un comportamento rispettoso verso tutto il personale della scuola e verso gli altri
alunni durante tutti i momenti della vita scolastica, sia all’interno della scuola sia nell’ambito di manifestazioni
sportive, rappresentazioni teatrali , uscite e viaggi di istruzione;
avere cura e rispetto per le aule, per gli arredi scolastici e per le attrezzature della scuola;
conservare con cura i testi e il materiale personale e non appropriarsi di quelli altrui;
avere un abbigliamento adeguato all’ambiente e cura della pulizia personale;
adeguare i movimenti e la voce alla situazione e all’ambiente:
- non correre nelle aule, per i corridoi e sulle scale,
- non urlare,
- non spingersi,
- non gettare niente per terra;
uscire dall’aula solo se autorizzati dall’insegnante;
utilizzare il materiale e gli strumenti didattici solo con l’autorizzazione e il controllo dell’insegnante;
bere bibite e mangiare solo durante la ricreazione;
utilizzare, qualora sia possibile, i diversi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Gli alunni non possono utilizzare i distributori delle bevande.
Portare a scuola solo ed esclusivamente materiali idonei allo svolgimento dell’attività didattica. Pertanto sono escluse
tassativamente apparecchiature elettroniche (i-pod, videogiochi, lettori MP3, CD etc,), oggetti atti ad offendere, bevande
alcoliche, sigarette e, in genere, sostanze non autorizzate.
RICREAZIONE
La ricreazione ha la durata di 10 minuti (dalle 10.50 alle 11.00).
Di norma si svolge nell’area nord - ovest del cortile a cui gli alunni accederanno dalle uscite assegnate.
Durante la ricreazione all’esterno gli usufruiranno esclusivamente dei servizi igienici situati al piano terra.
Durante la ricreazione gli alunni:
devono rispettare le piante e non sostare sui gradini di accesso;
non devono gettare carte ed altri oggetti per terra ovvero oltre la recinzione;
al suono della campana gli alunni devono rientrare dagli ingressi assegnati accompagnati dai rispettivi insegnanti e recarsi
ordinatamente in aula.
Nelle giornate di pioggia o di brutto tempo gli alunni devono uscire dall’aula e rimanere nel corridoio antistante.
Non è consentito salire o scendere le scale, né appoggiarsi o sporgersi dalle ringhiere.
Dopo il rientro in aula gli alunni dovranno evitare l’uso dei servizi igienici fino alle ore 11.15.
ATTIVITA’ POMERIDIANE
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Gli alunni del corso A devono essere accompagnati in mensa dagli insegnanti della quinta ora. Durante la pausa pranzo, gli alunni
devono seguire le indicazioni del personale addetto; gli alunni lasciano i locali mensa accompagnati dagli insegnanti di
sorveglianza. Lo spazio esterno riservato al momento ricreativo è lo stesso che viene utilizzato per la ricreazione del mattino.
In caso di cattivo tempo gli alunni faranno ricreazione negli spazi interni del piano terra (dai locali della mensa alla zona
dell’ingresso).
Gli alunni che fruiscono della mensa e che devono frequentare le lezioni di strumento nel primo pomeriggio, saranno prelevati
dai loro insegnanti presso i locali della mensa o nello spazio ricreativo.
Gli alunni iscritti ai corsi pomeridiani extracurriculari saranno accolti all’interno dell’istituto all’inizio delle lezioni.
è prevista un’attività di doposcuola gestita dal Comitato Genitori che prevede due ore e mezza per due volte alla settimana
con uso del servizio mensa. Il servizio è gestito dalla associazione Metasapere.
Terminate le lezioni non è consentito rimanere nei locali scolastici.
COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA
All’inizio dell’anno scolastico ciascun alunno riceve il libretto personale che ciascun genitore firma e ritira all’inizio dell’anno
scolastico e che serve per giustificare le assenze, per chiedere permessi di entrata in ritardo e di uscita in anticipo, per le
comunicazioni scuola – famiglia e per registrare i risultati delle prove effettuate durante l’anno scolastico.
I genitori e gli insegnanti avranno cura di controllare frequentemente il libretto e di firmare per presa visione sia le
comunicazioni sia i risultati delle prove effettuate.
Gli alunni devono portare a scuola il libretto ogni giorno, sia al mattino sia al pomeriggio.
ASSENZE E RITARDI
Gli alunni che si assentano dalle lezioni devono presentare la giustificazione scritta all’insegnante della prima ora del mattino
o del pomeriggio.
Il genitore che ha firmato e ritirato il libretto personale all’inizio dell’anno scolastico, dovrà compilare l’apposito modulo in
tutte le sue parti. Se l’assenza supera i 5 giorni, compresi i festivi, è opportuno esibire un nulla osta sanitario alla frequenza
scolastica.
Qualora un alunno dovesse, per qualsiasi motivo, uscire dalla scuola prima del termine delle lezioni, dovrà presentare al
dirigente scolastico, entro le ore 10.00, una specifica richiesta scritta (sul libretto personale) firmata da un genitore.
L’uscita anticipata sarà, comunque, consentita solo se l’alunno verrà prelevato da un familiare maggiorenne o da persona
delegata dai genitori.
L’entrata in ritardo e l’uscita anticipata per esigenze legate al trasporto pubblico, dovranno essere richieste dal genitore e
autorizzate dal dirigente scolastico.
L’entrata in ritardo occasionale dovrà essere giustificata dal genitore e autorizzata dal dirigente scolastico.
COMUNICAZIONI TELEFONICHE
Non è consentito accendere né usare il telefono cellulare durante il periodo di permanenza a scuola.
La violazione di quest’ultima disposizione comporterà il ritiro del cellulare e la sua consegna al dirigente che provvederà ad
avvisare la famiglia. È previsto il deferimento alle autorità competenti nel caso in cui l’alunno utilizzasse dispositivi per
riprese o registrazioni non autorizzate e comunque lesive dell’immagine della scuola e della dignità dei compagni e del
personale (legge privacy).
Per urgenti comunicazioni telefoniche con le famiglie (da effettuare solo in caso di reale necessità) gli alunni possono chiedere
l’uso del telefono alla Segreteria.
Non sono consentite telefonate per il materiale scolastico dimenticato.
Non è inoltre consentito agli alunni portare a scuola strumentazioni elettroniche (lettori musicali, macchine fotografiche,
giochi elettronici etc.)
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Capitolo 7 – SANZIONI DISCIPLINARI
PRINCIPI GENERALI
Art. 1
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,
culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (D.P.R. 21/11/2007, n. 235). Tali provvedimenti costituiscono
azioni di natura amministrativa. Ad essi si applica la normativa dettata dalla legge 7 Agosto 1990, n. 241.
Art. 2
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto (art. 4, comma 3, DPR
249/98).
Art. 3
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della
gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano.
Allo studente può essere offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica (ad esempio attività
di volontariato nell’ambito della comunità scolastica, pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, frequenza di corsi di
formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale, produzione di elaborati – composizioni scritte o artistiche - che
inducano lo studente ad uno forzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi che si sono verificati a scuola etc.).
Art. 4
Le sanzioni e i provvedimenti che non comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Docente, dal
Consiglio di Classe o dal Dirigente secondo quanto stabilito nella sezione “Graduazione delle sanzioni per comportamenti
scorretti”.
Art.5
Le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 giorni sono adottate dal
Consiglio di Classe. In tale periodo di allontanamento può essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale
da preparare il rientro nella comunità scolastica.
Art.6
Le sanzioni che implicano l’esclusione dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni o l’esclusione dallo
scrutinio finale ovvero la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal Consiglio
di Istituto. In tale periodo, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità
giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al
reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
Art. 7
L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica viene disposto anche quando siano stati commessi reati che violano
la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. La durata dell’allontanamento è
commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.
Art. 8
Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari.
Art. 9
Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato
allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo
scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo
allontanamento fino al termine dell’anno scolastico. Il tutto previa verifica, da parte dell’autorità scolastica, della sussistenza
di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente.
Art 10
Il Consiglio d’Istituto è tenuto a specificare in modo chiaro ed incontrovertibile le motivazioni delle sanzioni adottate.
Art. 11
Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia sconsiglino il rientro
nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
Art. 12
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono
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applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 13
Le sanzioni disciplinari vanno inserite nel fascicolo personale dello studente. Esse non sono considerate dati sensibili a meno
che non riguardino dati sensibili riguardanti altre persone. In questo caso si opererà con “omissis” sull’identità delle persone
coinvolte.
graduazione delle Sanzioni per comportamenti scorretti
COMPORTAMENTO DA SANZIONARE
- Frequenza irregolare.
SANZIONI
- Avvertimento scritto sul libretto.
- Giustificazioni mancanti o contraffatte - Nota sul registro di classe.
delle assenze e delle firme.
- Convocazione dei genitori.
ORGANO IRROGATORE
- Docente
- Consiglio di Classe
-
Docente
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico
Docente
Consiglio di Classe
- Ritardi ingiustificati, frequenti ed - Nota sul registro di classe.
abituali.
- Convocazione dei genitori.
- Avvertimento scritto sul libretto
- Mancato assolvimento degli impegni
personale.
- Docente
scolastici.
- Nota sul registro di classe.
- Avvertimento scritto con lettera alla
- Danni alle strutture ed ai materiali
famiglia.
- Dirigente Scolastico
didattici della scuola.
- Risarcimento del danno arrecato.
- Mancato rispetto verso il Dirigente - Nota sul registro di classe e sul
– Docente
Scolastico, i docenti, il personale libretto personale.
- Consiglio di Classe
scolastico e gli studenti.
- Convocazione dei genitori.
- Dirigente Scolastico
- Reiterati comportamenti di disturbo
- Provvedimento disciplinare.
- Consiglio d’Istituto
- Nota sul registro di classe.
– Docente
- Mancato rispetto del regolamento di - Convocazione dei genitori.
- Consiglio di Classe
Istituto.
- Provvedimento disciplinare.
- Dirigente Scolastico
- Segnalazione alle autorità competenti. - Consiglio d’Istituto
N.B. – Più note sul Giornale di Classe a carico di un singolo alunno saranno rilevate in sede di Consiglio di
Classe. Il Coordinatore informerà quindi il Dirigente Scolastico che attiverà le opportune
procedure.
IMPUGNAZIONI DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
organo di Garanzia
(D.P.R. 21/11/2007 n. 235 – Art. 2 “modifiche all’art. 5 del D.P.R. 24/06/1998 n. 249”)
1.
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni
dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, Organo istituito
e disciplinato dal presente regolamento. Tale Organo decide sulle impugnazioni nel termine di dieci giorni. La
sanzione irrogata, salvo diversa decisione dell’Organo irrogante, può essere eseguita pur in pendenza
dell’impugnazione.
2. L’Organo di Garanzia è, di norma, così composto:
a) dirigente scolastico che lo presiede;
b) un docente designato dal Consiglio d’Istituto;
c) due rappresentanti eletti dai genitori del Consiglio d’Istituto.
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Nei casi d’incompatibilità o di dovere d’astensione è prevista la presenza (in sostituzione della persona incompatibile
o sottoposta a dovere d’astensione) di un docente supplente designato preventivamente dal Consiglio d’Istituto e di
un genitore supplente preventivamente eletto dai genitori.
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3.
In prima convocazione l’Organo di garanzia deve essere “perfetto”. In seconda convocazione, per la validità
della seduta, è necessaria la presenza della metà più uno dei membri.
4.
L’Organo di garanzia prende le proprie decisioni a maggioranza semplice degli aventi diritto al voto. In caso di
parità è adottata la decisione più favorevole al giudicato. Un voto d’astensione è ininfluente sul conteggio dei
voti.
5.
Le deliberazioni dell’Organo di Garanzia sono valide anche se non sono presenti tutti i membri purché sia
presente la metà più uno dei componenti.
6.
L’Organo di Garanzia viene rinnovato annualmente.
7.
L’Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano
all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente Regolamento.
8.
Eventuali reclami contro le violazioni dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse contenuti nel presente
regolamento d’Istituto o impugnazioni dei provvedimenti emanati dall’Organo di Garanzia dell’Istituto, devono
essere rivolti entro 15 giorni al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che decide entro 30 giorni, sentito il
parere vincolante dell’Organo di Garanzia Regionale.
Capitolo 8 – PATTO DI CORRESPONSABILITÁ EDUCATIVA
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli
studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri
dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità
dei genitori e dei docenti” e nel quadro della legge n. 241/1990 che stabilisce le norme sul procedimento amministrativo
la scuola secondaria di primo grado “Mario e Pierantonio Balliana – Ippolito Nievo” di Sacile, stipula con la famiglia
dell’alunno il seguente
patto di corresponsabilità educativa
finalizzato a definire in maniera condivisa diritti e doveri nel rapporto tra Istituzione Scolastica, famiglie e studenti. Il
rispetto di tale patto costituisce condizione indispensabile alla costruzione di un rapporto di fiducia reciproca mirante a
potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e, in definitiva, a determinare il successo dell’itinerario educativo e culturale
dell’allievo.
I docenti s’impegnano a:
rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i ritmi propri di
ciascuna persona intesa nella sua singolarità e unicità:
rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo di apprendimento
sereno e partecipativo;
promuovere con ogni alunno un clima di confronto e di reciprocità per motivarlo all’apprendimento;
realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel Piano
dell’Offerta Formativa;
comunicare le valutazioni delle prove attraverso l’uso costante dell’apposito libretto;
motivare alla famiglia, negli incontri periodici ed in quelli individuali, la valutazione relativa al processo formativo e qualsiasi
difficoltà riscontrata nel rapporto con l’alunno;
favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo
finalizzato a favorire l’armonico sviluppo dell’alunno.
Lo studente si impegna a:
partecipare alla vita scolastica nell’osservanza delle regole, delle indicazioni degli insegnanti ed
evitare di arrecare disturbo durante le lezioni;
prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme
di persone, ambienti e attrezzature;
rispettare i tempi programmati per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo
responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti.
I genitori s’impegnano a:
partecipare con regolarità alle riunioni previste;
instaurare un dialogo costruttivo con i docenti;
rispettare l’orario d’ingresso a scuola e limitare le uscite anticipate e le assenze;
giustificare sempre e tempestivamente le assenze;
controllare quotidianamente il diario, il libretto delle comunicazioni tra scuola e famiglia, il libretto delle valutazioni e la
presenza nello zaino dei i materiali didattici occorrenti;
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controllare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno rispetti le regole della scuola esplicitate nel
Regolamento d’Istituto;
controllare che l’alunno partecipi attivamente e responsabilmente alla vita della scuola e curi sia l’esecuzione dei compiti sia
lo studio delle lezioni assegnate per casa;
intervenire tempestivamente e collaborare con l’Ufficio di presidenza, con i singoli insegnanti e, ove occorra, con il Consiglio
di Classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero;
informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento
scolastico dell’alunno;
risarcire la scuola per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e alle attrezzature e per
ogni altro danneggiamento provocato da cattivo comportamento.
In caso di inadempienze al presente Patto di Corresponsabilità Educativa, i firmatari concordano la seguente
PROCEDURA DI COMPOSIZIONE
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1.
Se l’inadempienza riguarda uno o più docenti o altro operatore scolastico, il genitore indirizza un “reclamo”,
orale o scritto, al Dirigente Scolastico che accerta la reale sussistenza delle circostanze indicate. Se il reclamo
risulta fondato, il Dirigente intraprende, informandone il genitore reclamante, ogni opportuna iniziativa per
rimuovere le cause e le eventuali conseguenze dell’ inadempienza.
2.
Se l’inadempienza avviene ad opera del Genitore/affidatario o dello studente, il Dirigente Scolastico (o suo
delegato) indirizza un “avviso”, orale o scritto, al Genitore contestandogli la circostanza. Il Genitore, accertata
la fondatezza dell’avviso, prende ogni opportuna iniziativa, informandone il Dirigente, per rimuovere le cause e le
eventuali conseguenze dell’ inadempienza.
Il Dirigente Scolastico
Lo Studente
Il Genitore/Affidatario
_________________
_________________
_________________
Documento di Certificazione delle competenze
(fac simile)
Il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione d’esame
VISTO il Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni;
TENUTO CONTO delle Linee guida regionali per la valutazione degli alunni del I ciclo d’Istruzione;
VISTI gli atti d’Ufficio
CERTIFICANO
che l’alunno/a ….................................................................................... , che ha frequentato presso questo Istituto la classe terza sezione..............., ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di Istruzione con la valutazione finale di
[...................]
Al termine della Scuola secondaria di primo grado ha acquisito le seguenti competenze di base, trasversali alle varie discipline
didattiche:
Indicatori
Livello di competenza
Iniziale – intermedio – avanzato - esperto
Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso quotidiano, letterario, tecnico, scientifico - e di complessità
differente, trasmessi utilizzando linguaggi; rappresentare
eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando
linguaggi differenti, ciò mediante diversi supporti: LIVELLO ___________________________________
cartacei,informatici e multimediali.
Acquisire, interpretare criticamente l’informazione ricevuta
nei diversi ambiti attraverso i diversi strumenti
comunicativi, valutarne l’attendibilità e l’utilità, distinguendo
tra fatti e opinioni.
Individuare collegamenti, relazioni e risolvere problemi:
individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a
diversi ambiti disciplinari, individuando analogie e
differenze, cause ed effetti. Affrontare situazioni
LIVELLO ___________________________________
problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando
le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i
dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e
metodi delle diverse discipline.
Collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e
responsabile: interagire in gruppo, comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità,
gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento
comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimento dei
LIVELLO ___________________________________
diritti fondamentali propri ed altrui. Sapersi inserire in
modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al
suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al
contempo quelli
altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
Imparare ad imparare:
organizzare il proprio apprendimento, individuando,
LIVELLO ___________________________________
scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di
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formazione , anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare:
elaborare e realizzare progetti utilizzando le conoscenze
LIVELLO ___________________________________
apprese, definendo strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti.
Descrizione dei livelli
INIZIALE
INTERMEDIO
AVANZATO
ESPERTO
(6)
(7-8)
(9)
(10)
Lo studente svolge compiti Lo studente svolge compiti e Lo studente svolge compiti e Lo studente svolge compiti e
semplici, in situazioni note, risolve problemi complessi in problemi
complessi
in problemi
complessi
in
mostrando
di
possedere autonomia, in situazioni note, situazioni anche non note, situazioni anche non note,
conoscenze
ed
abilità compie scelte consapevoli, mostrando
padronanza mostrando
padronanza
essenziali e di saper applicare mostrando di saper utilizzare nell’uso di conoscenze e delle nell’uso di conoscenze e delle
regole
e
procedure le conoscenze
e abilità abilità.
Sa
proporre
e abilità, originalità e creatività.
fondamentali, con il supporto- acquisite.
sostenere le proprie opinioni Sa proporre e sostenere le
guida dell’insegnante.
ed assumere autonomamente proprie opinioni ed assumere
decisioni consapevoli.
autonomamente
decisioni
consapevoli.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello iniziale, la casella corrispondente viene barrata.
Il
□
□
□
□
piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a:
Corso tempo potenziato
Corso a tempo normale
Corso ad indirizzo musicale
altre attività significative………………………
data………………………………………………
Il Dirigente scolastico
Il Presidente di Commissione
…...........................................
….........…..................................
SCUOLA SEC. di 1° GRADO STATALE – SACILE
ESAME DI STATO a. s. 2011/12
29