1 Tutti conoscono Firenze, una delle più belle città del mondo! Ma

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1 Tutti conoscono Firenze, una delle più belle città del mondo! Ma
Tutti conoscono Firenze, una delle più b elle città del mondo! Ma per conoscerla davvero
b isogna andare a spasso per i suoi vicoli medievali e per le strade eleganti, fermarsi a
riposare negli antichi giardini e poi guardare, ascoltare, annusare, tutto quello che c’è
d’interessante. In questa guida, troverete le indicazioni su musei e monumenti (niente
panico, solo informazioni utili e curiose), ma anche trucchi e astuzie per gustare la città
come autentici fiorentini. Perché questa è una guida per ragazzi, e si sa che i ragazzi la
sanno sempre più lunga degli adulti!
Segui i pastelli colorati e scopri come scatenare la tua creatività!
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Piacere di conoscerti, FIRENZE!
Un solo nome, tante meraviglie
Nel quartiere di Santa Maria Novella, in piazza Santa Maria Novella, potete
ammirare la chiesa di... (indovinate) SANTA MARIA NOVELLA, un monumento
così celebre da aver dato nome a tutto ciò che la circonda! I monaci domenicani
iniziarono a farla costruire nel 1278 su progetto di due loro confratelli, Sisto e
Ristoro, però i lavori s'interruppero prima che la facciata fosse finita. Soltanto
centottanta anni più tardi, il ricco mercante Giovanni Rucellai ingaggiò per
completarla Leon Battista Alberti, uno dei più rinomati architetti dell'epoca.
Ai lati della facciata
superiore ci sono due
eleganti curve intarsiate
come merletti, dette
“volute”. Sono un trucco
dell’architetto, che le ha
messe per nascondere
il tetto che si trova
dietro e che lui non
considerava
abbastanza bello.
Cappello XXXL?
Accanto alla facciata c’è l’ingresso del MUSEO DI
SANTA MARIA NOVELLA, nel quale potete mirare
gli affreschi del Chiostro Verde, dipinti da Paolo
Uccello usando sopratutto un colore chiamato
terraverde, e il Cappellone degli Spagnoli, una
grande cappella dove i cortigiani di Eleonora di Toledo, la moglie spagnola di
Cosimo I de’ Medici, si radunavano per le cerimonie religiose.
Spendo, Pretendo!
Giovanni Paolo Rucellai voleva far sapere a tutti di essere lo sponsor
della bellissima facciata in marmo pregiato! Perciò fece scolpire non solo
lo stemma di famiglia sull’ingresso, ma anche il suo simbolo personale,
una vela gonfiata dal vento in segno di fortuna, ripetuta moltissime volte
come un fregio ornamentale.
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Piacere di conoscerti, FIRENZE!
Che forza la FORTEZZA!
L’enorme e minacciosa FORTEZZA DA BASSO non serviva a
difendere la città, ma a tener d'occhio i fiorentini affinché non
venisse loro in mente di ribellarsi! ll duca Alessandro de' Medici,
sapendo di non essere particolarmente gradito ai suoi sudditi, la
fece costruire per questo fra il 1533 e il 1535 da Antonio da
Sangallo il Giovane. Oggi la fortezza ospita fiere, convegni e
bellissime mostre. Meglio così, no?
Pareti a fumetti
La facciata di SANTA TRINITA è... moderna, Bernardo Buonarroti
l’ha realizzata
“solo”
nel
Accento? No, grazie!
Non è un errore di stampa: i fiorentini pronunciano
1593, ma la
da sempre il nome di questa chiesa secondo l’antico
chiesa risale
uso latino, senz’accento o, meglio, con l’accento
all’anno 1000.
sulla prima vocale. Non Trinità, quindi, bensì Trìnita.
All’interno si
Attenti a non sbagliare!
trovano dipinti
di Domenico
Ghirlandaio e – nella Cappella Sassetti – un suo affresco che
racconta la vita di San Francesco, illustrata a mo’ di gigantesca
pagina a fumetti come usava allora. Senza i fumetti, però, che non
sarebbero stati apprezzati perché ... ben pochi sapevano leggere!
A misura... Duomo
Firenze è detta anche "la città del
fiore" - quello che spicca sul suo
stemma - ed è per questo che il suo
duomo si chiama SANTA MARIA DEL
FIORE. Quando nel 1296 i fiorentini ne
commissionarono la costruzione ad
Arnolfo di Cambio, gli chiesero di
realizzare la basilica più grande del
mondo! Lui non arrivò a tanto, ma ne
fece comunque una delle più maestose e
splendide mai viste, al punto che I'interno del
Duomo è così vasto da sembrare spoglio,
mentre invece trabocca di capolavori. Però
bisogna guardarli da vicino per apprezzarli!
Una... lisca di mattoni
Per realizzare nel 1436 la cupola di Santa
Maria del Fiore, il suo progettista Filippo
Brunelleschi ideò un metodo speciale per
incastrarne i mattoni – detto a “spina di pesce”
– grazie al quale la volta si regge da sola,
senza bisogno di sostegni.
Dalla “o” al campanile
Lo chiamano il CAMPANILE DI GIOTTO (quello famoso per i dipinti... e le "O"
perfette), ma lui ne ha disegnato solo la parte più bassa. I piani superiori li ha
aggiunti Andrea Pisano e la terrazza alla sommità è di Francesco Talenti. lnsomma,
quello di Santa Maria del Fiore è un campanile... a tre stadi!
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Piacere di conoscerti, FIRENZE!
Vediamolo in prospettiva
A guardarlo da vicino, la testa del David si direbbe troppo grossa rispetto al
resto del corpo! Possibile che un maestro come Michelangelo abbia sbagliato
le proporzioni? Il fatto è che questa statua gli fu commissionata nel 1501 per la
facciata del duomo, perciò l’artista la pensò perché venisse ammirata dal
basso in alto. L’effetto della prospettiva avrebbe fatto sembrare la testa piccola,
così lo scultore fece in modo che –dal giusto punto di vista – risultasse perfetta.
Sguardi alla finestra
Sapete dire a quali edifici appartengono questi particolari?
Li avete visti nelle pagine precedenti... e magari anche dal
vero!
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I quattro porcellini
In piazza del Mercato Nuovo c’è la statua di
bronzo di un cinghiale. E’ chiamato il
porcellino e secondo la tradizione chi gli
tocca il naso tornerà a Firenze: per questo è
così lucido! E’ la copia di uno scultore
seicentesco Pietro Tacca, che l’ha copiata
da un originale ellenistico che si trova alla
galleria degli Uffizi.
Infine c’è un quarto porcellino, che – come si
vede nel film “Harry Potter e la camera dei
segreti” si trova al castello di Hogwarts! Non
sarà mica quello l’originale?
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Collezioni
d’annata
Vi piacciono i mostri?
Adorerete la Chimera
d'Arezzo, una belva di
bronzo che è un mix
di leone, serpente e...
capra! Si nasconde
nel MUSEO
ARCHEOLOGICO –
uno dei più ricchi
d’Italia - insieme a
reperti romani, egizi
ed etruschi.
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Piacere di conoscerti, FIRENZE!