ADN KRONOS Intervista a Claudio Moffa Nel corso della sua

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ADN KRONOS Intervista a Claudio Moffa Nel corso della sua
ADN KRONOS
Intervista a Claudio Moffa
Nel corso della sua lezione, lei ha affermato che non c’è alcun
documento di Hitler che dicesse di sterminare tutti gli ebrei e che
la shoah e’ un’arma ideologica. Vuole dire che non è esistita alcuna
soluzione finale? E che la shoah è una speculazione fatta dagli
stessi ebrei?
Non esiste la certezza assoluta ed eterna nella ricerca storica: è comunque è
condiviso da tutti – compresi storici ortodossi come Hilberg e Poliakov - che
non esistono documenti attestanti un ordine di sterminio di Hitler. La
“soluzione finale” della “questione ebraica” in Germania pianificata dai nazisti
era quella “territoriale”, organizzare – peraltro d’accordo con i sionisti, fatto
stranoto agli storici – l’emigrazione in massa degli ebrei tedeschi e austriaci
verso la Palestina, in vista della fondazione dello Stato d’Israele. Un orribile
pulizia etnica, ma non uno sterminio fisico. Quanto alla speculazione odierna
della shoah, ne parlano molti giornalisti e studiosi ebrei, fra cui lo storico
Norman Finkelstein, figlio di deportati ad Auschwitz, e autore dell’Industria
de l’Olocausto edito in Italia da Rizzoli. Anche la cronaca odierna ce ne offre
un esempio.
Tanti documenti audiovisivi mostrano le sofferenze degli ebrei e la
morte degli ebrei in quegli anni e il numero impressionante di
persone che sono state uccise. Lei nega la veridicità di tutte quelle
immagini e il fatto che siano stati sterminati 6 milioni di ebrei?
Il problema delle fonti è sempre cruciale nello studio della storia. “Tutto è
storia” diceva Lucien Febvre nelle Annales. Da cui l’importanza della
memoria, da combinarsi però sempre con altra documentazione, perché come
ho ricordato a lezione, il caso Enric Marco – il millantatore spagnolo che
vantava di essere stato deportato ad Auschwitz e venne sbugiardato da tutta la
stampa – dimostra quanto il terreno della memoria, che non coincide mai
perfettamente con la storia, sia scivoloso. Quanto alle foto, è noto che possono
essere truccate, da Timisoara al miliziano finto caduto della guerra civile
spagnola. Ma moltissime drammatiche foto di ebrei nei campi di sterminio
sono senz’altro vere. Ma vede, se io guardo una foto con l’orribile scena di
alcune centinaia di cadaveri, sono portato per emotività comprensibile a
trasformare quella foto – prova degli orrori dei lager – in una prova che il
numero delle vittime è stato di 6 milioni. Non basta, il numero dei 6 milioni
di vittime ebree esisteva già nella prima guerra mondiale, come da documento
illustrato a lezione. Da cui un dibattito ormai sedimentato sul numero di
morti ebrei, una delle popolazioni che ha subito sofferenze indicibili della
seconda guerra mondiale, come i sovietici e gli abitanti di Hiroshima,
Nagasaky e Dresda.
Grandezza umana e politica di ahmadinejad quali sono le virtù
mostrate da ahmadinejad in questi anni e come giudica le sue
dichiarazioni periodiche sulla distruzione di israele
In occidente c’è una campagna contro l’Iran che ricorda quella contro l’Iraq di
Saddam Hussein e le inesistenti “armi di distruzione di massa” a cui hanno
creduto tanti organi di stampa. Per quel che mi riguarda trovo apprezzabile lo
slogan “armi nucleari per nessuno, energia nucleare per tutti”, credo che la
lapidazione sia un barbaro metodo di uccisione dentro il fenomeno negativo
della pena di morte – e bene ha fatto Ahmadinejad ad abrogarla di fatto.
Quanto alla “distruzione” di Israele è una semplificazione di altra richiesta: da
una parte il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, dall’altra che Israele si
trasformi in uno stato bietnico. Sa chi propone, fra gli altri, una soluzione del
genere? Israel Shamir, un altro dei docenti del mio master. Ma mi lasci
ritornare in attimo alla mia lezione sulla Shoah: Repubblica riporta l’invito di
Renzo Gattegna agli storici che mettono in dubbio cifre, modalità e
pianificazione dello sterminio degli ebrei “a visitare lo Yad Vashem e a
studiare la documentazione che è là depositata”. Accetto l’invito, e rilancio:
non solo lo Yad Vashem ma anche Auschwitz e gli archivi tedeschi, e non io
solo, ma una equipe di studiosi mista, compresi i cosiddetti revisionisti, per
dar vita a una svolta in questa lacerante polemica. Un confronto, anche
pubblico fra le diverse tesi su quello che resta un orrore della II guerra
mondiale, la strage di ebrei nei lager nazisti.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Shoah-professore-assolveHitler-Non-ordino-sterminio-ebrei-E-polemica_311072901715.html
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