Per un curioso paradosso, è più facile incontrare il nome di Luigi
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Per un curioso paradosso, è più facile incontrare il nome di Luigi
PAROLE P er un curioso paradosso, è più facile incontrare il alquanto bizzarro. Senza dubbio, in patria Luigi Groto nome di Luigi Groto nelle pagine di studiosi stranon ha mai goduto di buona stampa, a cominciare dal nieri piuttosto che italiani. Le migliori monografie giudizio limitativo e supercilioso espresso dai primi critici dedicate alla sua opera provengono dalle università tesettecenteschi. Eppure, presso i contemporanei e durante desche; e si debbono a studiosi inglesi, americani e spabuona parte del Seicento, la fama del Groto era diffusa gnoli le numerose e puntuali indagini intese a valutare nell’Europa intera, e il suo nome celebrato fra i migliori l’influenza che il Cieco d’Adria ebbe, da un lato, sulla letterati e poeti dell’epoca. Nel 1589, Tomaso Garzoni drammaturgia elisabettiana, e lo cita nella sua Piazza univerdall’altro, sulla lirica iberica sale fra gli autori da cui non fra XVI e XVII secolo. si può prescindere («i soneti Non è un caso che chi scrive del Petrarca, le rime del Cieabbia iniziato le proprie rico d’Adria, l’Arcadia del Sancerche sulle Rime di Luigi Groto nazaro»). E questo giudizio incuriosita da una lapidaria afè ribadito nel Volpone di Ben fermazione («alla maniera del Jonson (1605), dove la pretenGroto») del filologo spagnolo ziosa Lady Would-Be elenca i Dámaso Alonso a proposito poeti a lei noti perché considi un certo tipo di sonetto arderati indispensabili alle comtificioso, composto in quattro petenze culturali di una donna lingue. Ora, la presenza del raffinata; e, dopo aver citato Groto lirico nella bibliografia nell’ordine Petrarca, Tasso, italiana è limitata ad uno scarDante, Guarini, Ariosto, l’Aso manipolo di poesie, sempre retino e, da ultimo, il «Cieco le stesse, che si trovano riprodi Hadria», conclude: «I have dotte in varie antologie, a coread them all». minciare dai Commentarj del Crescimbeni (1731) per finire Verso la metà del XVII secoad un recente volume sui Lirici lo, Girolamo Ghilini dedica a europei del Cinquecento (AA. Luigi Groto un lungo capitolo VV., Classici BUR, 2009). In alprodigo di elogi, definendotri termini, per leggere le Rime lo fra l’altro «maraviglioso, e del Cieco d’Adria occorreva singolare, e dottissimo» (Teafinora consultare una delle dietro d’huomini letterati, 1647); ci stampe antiche, uscite fra il Jean-François Sarrazin lo in1577 e il 1610: non esisteva, serisce fra i migliori autori di infatti, un’edizione recente sonetti e madrigali (Pompe dell’opera, completa o parfunèbre 1649); Emanuele Teziale che fosse. sauro, all’interno del suo inRitratto di Luigi Groto (precede la prima parte delle L’edizione critica delle Rime, ventario di argutezze e ingeRime edite nel 1610 a Venezia). Rovigo, Accademia dei ora pubblicata in due volumi gnosi concetti (Il cannocchiale Concordi (Conc. E.3.1.12) da Apogeo Editore in Adria, aristotelico, 1654), lo descrive viene dunque a colmare un vuoto protrattosi per oltre «amenissimo e frizzantissimo nelle singolarità»; infine, il quattro secoli, e rimette al centro dell’attenzione la progrande teorico Juan Caramuel lo ricorda come «Poeta duzione lirica di quello che viene spesso considerato, più celeber», che seppe eccellere nei metri italiani e in tutto o meno benevolmente, solo un poligrafo cinquecentesco paragonabile, con pieno merito, ai migliori scrittori clas54