Tela del ragno, beni dissequestrati ai Ditto

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Tela del ragno, beni dissequestrati ai Ditto
Tela del ragno, beni dissequestrati ai Ditto
Domenica 22 Aprile 2012 07:18
PAOLA – 22 apr. - Nel giro di due giorni la famiglia Ditto tornerà in possesso di parte dei beni
sottoposti a sequestro preventivo dal giudice nell'ambito della maxi operazione antimafia Tela
del Ragno. Il Tribunale del Riesame, dopo aver accolto il ricorso dei legali, restituirà parte degli
immobili, veicoli e attività commerciali sequestrati poiché intestati o riconducibili ad Antonio
Ditto, alla moglie Carmela Gioffrè e al figlio Gennaro, tutti accusati di omicidio e associazione
mafiosa.
I beni saranno restituiti ai familiari che continueranno a gestire il box al Santuario. Il
dissequestro riguarda proprio il box per la vendita di oggetti in terracotta e souvenir religiosi. La
Dda aveva apposto i sigilli perché più volte in passato era stato punto di riferimento per gli
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esponenti del clan Scofano - Martello, che si recavano sul posto per ricevere dai coniugi Ditto le
disposizioni che impartiva Gennaro apprese nei colloqui in carcere, come in occasione
dell'organizzazione nel 2004 dell'omicidio di Giuliano Serpa, al cui posto venne ucciso
erroneamente Tonino Maiorano. Nell'inizio di questa settimana i giudici del Riesame
comunicheranno agli avvocati dei Ditto l'elenco completo dei beni dissequestrati.
Questi sono gli immobili, le attività commerciali e i veicoli, sempre in riferimento ai Ditto,
sequestrati lo scorso 30 marzo, tra quelli di cui risultano proprietari e quelli a loro riconducibili:
un ciclomotore (intestato ad Antonio Ditto); un autocarro (Antonio Ditto); un'automobile marca
Renault (Antonio Ditto), un'impresa individuale per il commercio ambulante di ceramiche,
oggetti in plastica, casalinghi e vimini (Antonio Ditto); un uliveto di 45 ettari nel comune di
Seminara, in provincia di Reggio Calabria (Carmela Gioffrè); cinque terreni (Carmela Gioffrè);
un immobile a Sant'Agata soprano di Paola (acquistato dai genitori); un'automobile e una moto
(dei familiari incensurati).
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