Panasonic GF1 ed il Micro Quattro Terzi
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Panasonic GF1 ed il Micro Quattro Terzi
TestMTFdigitali Panasonic GF1 ed il Micro Quattro Terzi Risoluzione 12,1 MegaPixel Dimensioni sensore 17,3 x 13 mm Fattore moltiplicativo della focale 2x Tipo sensore Live MOS Sensibilità 100 - 3200 ISO Velocità raffica 2,57 f/s Tempo di otturazione minimo 1/4000 s Live View presente Filmati presente Pulizia sensore presente Stabilizzazione dell’immagine sul sensore assente Monitor 3” Mirino elettronico (opzionale) La Panasonic DMC-GF1 esce sul mercato pochi mesi dopo la presentazione della Panasonic GH1; ne riprende praticamente tutte le caratteristiche tecniche, a partire dalla rinuncia al mirino reflex per ridurre la distanza tra obiettivo e sensore, secondo le specifiche del nuovo standard Micro Quattro Terzi. Il risultato è una fotocamera dal corpo estremamente sottile. 36 Il formato Micro Quattro Terzi Dal punto di vista tecnico si tratta di una enormesemplificazione,inquantovengono eliminati il box specchio, il pentaprisma ed i sistemi autofocus ed esposimetrico tradizionali. Tutto questo, oltre a rendere più compatto il corpo macchina, riduce anche i costi di produzione e la possibilità di guasti e semplifica la progettazione delle ottiche. E’importante precisare che l’attributo Micro non si riferisce alle dimensioni del sensore, che rimangono le stesse di quelle del formato Quattro Terzi, con lo stesso livello di qualità ottica dunque. Un altro vantaggio di questo sistema è che il ridottissimo tiraggio rende facilissima la realizzazione di anelli adattatori per il montaggio di ottiche di altri sistemi. Oltre alle ottiche Quattro Terzi tradizionali è pertanto possibile utilizzare quasi tutto il sistema Leica, sia con innesto M che R. Mirino Se sulla GH1 l’assenza del mirino reflex non si fa molto sentire per la presenza di uno straordinario mirino elettronico, sulla GF1 il mirino interno manca. Per venire incontro alle esigenze dei fotografi più “tradizionalisti” Panasonic fornisce però un mirino elettronico opzionale DMW-LVF1, che può venire montato sulla slitta per il montaggio del flash. La qualità è nettamente inferiore a quella del mirino della Panasonic GH1, in quanto dispone solo di 202.000 punti, tuttavia risulta ben utilizzabile. Ovviamente se si monta il mirino elettronico diventa impossibile montarvi il flash esterno. Un veloce confronto con la rivale Olympus Pen Che la disponibilità di un mirino elettronico sia molto richiesta dagli utenti lo testimonia anche l’uscita della nuova versione EP-2 della Olympus Pen, rivale diretta della Panasonic GF1, che si distingue dal precedente modello EP-1 proprio per la presenza di un mirino elet- Le principali differenze tra le Panasonic GF1 e GH1 e le Olympus Pen E-P1 e E-P2 ��������� ��� ��� 13,06 Mpixel������� presenti 12.11 Mpixel utilizzati 100 – 3200 ISO ����������� 4000 x 3000 ����������� (4:3) 2816 x 2112 (4:3) 2048 x 1536 (4:3) 4000 x 2672 (3:2) 2816 x 1880 (3:2) 2048 x 1360 (3:2) 4000 x 2248 (16:9) 2816 x 1584 (16:9) 1920 x 1080 (16:9) 2992 x 2992 (1:1) 2112 x 2112 (1:1) 1504 x 1504 (1:1) ��� 1280 x 720 ����� ����� � ��� 1280 x 720, 30fps ����� ������ 848 x 480, 30fps ���� 640 x 480, 30fps 320 x 240, 30fps ����� ���������� ��������� ������� ����� Sugli obiettivi ��������������� ����� ����� �������� Una con doppia modalità ������ �� ��������� 3.0" 460.000������� punti Opzionale elettronico ������ 202.000 punti � ��� ���� � Mono No NG6 ����� ������� DMWBL13E, 1250 mAh ������������� 7,2 V 119 x 71 x 36,3 mm ���������� 285 ���� ��������� ��������� ��� ������ ��� 14 Mpixel presenti 13,06 Mpixel presenti 12.1 Mpixel 12.11 Mpixelutilizzati utilizzati ������� ������� ��������� ������� ������ ���� ��� ��� ���� ��� ���� 13,114Mpixel presenti Mpixelpresenti presenti 13,1 Mpixel 13,1 Mpixel presenti 12.312.1 Mpixel utilizzati utilizzati Mpixel utilizzati 12.3 Mpixel 12.3 Mpixel utilizzati ������� ��� ���� 13,1 Mpixel presenti 12.3 Mpixel utilizzati 100 – 3200 ISO 4000 x 3000 (4:3) 2816 x 2112 (4:3) 2048 x 1536 (4:3) 4000 x 2672 (3:2) 2816 x 1880 (3:2) 2048 x 1360 (3:2) 4000 x 2248 (16:9) 2816 x 1584 (16:9) 1920 x 1080 (16:9) 2992 x 2992 (1:1) 2112 x 2112 (1:1) 1504 x 1504 (1:1) 1920 x 720 1080 1280 1280 x 720 1280 x 720, 30fps 848 x 480, 30fps 640 x 480, 30fps 320 x 240, 30fps 100100 - 6400 ISOISO – 3200 4032 x 3024 4000 x 3000 (4:3) 3200 x 2400 2816 x 2112 (4:3) 2560 x 1920 2048 x 1536 (4:3) 1600 x 1200 4000 x 2672 (3:2) 1280 x 960 2816 x 1880 (3:2) 1024 x 768 2048 x 1360 (3:2) 6404000 x 480x 2248 (16:9) 2816 x 1584 (16:9) 1920 x 1080 (16:9) 2992 x 2992 (1:1) 2112 x 2112 (1:1) 1504 x 1504 (1:1) No 1920 x 1080 1280 x 720 1280 x 720, 30fps 1280 x 720, 30fps 640848 x 480, 30fps x 480, 30fps 640 x 480, 30fps 320 x 240, 30fps 100 - 100 6400- ISO 6400 ISO 4032 x4032 3024x 3024 3200 x3200 2400x 2400 2560 x2560 1920x 1920 1600 x1600 1200x 1200 1280 x1280 960 x 960 1024 x1024 768 x 768 640 x 640 480 x 480 100 - 6400 ISO 4032 x 3024 3200 x 2400 2560 x 1920 1600 x 1200 1280 x 960 1024 x 768 640 x 480 No No 1280 x1280 720,x30fps 720, 30fps 640 x 640 480,x30fps 480, 30fps 1280 x 720, 30fps 640 x 480, 30fps Stereo Mono Sì No Stereo Stereo No Sì StereoStereo Opzionale No Stereo Opzionale Sugli obiettivi Sulla fotocamera Sugli obiettivi Sulla Sulla fotocamera fotocamera Sulla fotocamera No Due Due Una con doppia modalità DueUna con doppia modalità Due orientabile 3.0" 460.000 punti Incorporatoelettronico elettronico Opzionale 1.440.000 punti 202.000 punti 3.0” 230.000 punti Esterno a corredo elettronico 144.000 punti No BLS-1, 1150 mAh 7,4 V 121x70x36 mm 335 g 3.0”3.0" 230.000 punti 3.0” 230.000 punti punti 460.000 orientabile 3.0” 230.000 Opzionale otticoelettronico solo Esterno a corredoottico solo Incorporato Opzionale per 1.440.000 l’obiettivopunti 17 mm elettronico 144.000 17 mm per l’obiettivo punti NG 10,5 No NG 10,5 No No NG6 1150 mAh1250 7,4 BLS-1, 1150 mAh DMWBL13E, 1250 mAh BLS-1, DMWBL13E, BLS-1, 1150 7,4 mAh 7,4 mAhV7,2 V V mAh 7,2 V V 7,2 V 124 x 71 90 x 36,3 45 mm 121x70x36 mm mm 119 mm 124 x 90mm x 45 mm 121x70x36 121x70x36 385g 335385g g 335 g 335 g 285 tronico esterno, mentre prima era disponibile solo un mirino ottico galileiano opzionale, per lʼobiettivo 17mm. Il mirino elettronico di Panasonic è migliore di quello di Olympus in quanto la risoluzione di questʼultimo è di appena 144.000 punti. A favore della Panasonic GF1 vi è anche il monitor che dispone di una risoluzione nettamente superiore, oltre al flash incorporato; non si tratta come vedremo di un flash molto potente, tuttavia è presente. A vantaggio dellʼOlympus vi è invece la presenza di un sistema di stabilizzazione direttamente sulla fotocamera, che quindi consente la riduzione degli effetti delle vibrazioni con tutti gli obiettivi. Il corpo macchina Abbiamo detto che la caratteristica principale della GF1 è la compattezza, non è un caso quindi che il design del corpo richiami la linea delle Leica M: le forme arrotondate, lʼimpugnatura appena accennata, la ghiera delle modalità di esposizione in evidenza e il grande pulsante frontale per lo sblocco dellʼottica. Anche la L stilizzata su fondo oro, che sta per Lumix, assomiglia tanto alla L di Leica. Le dimensioni ridotte del corpo hanno ovviamente limitato lo spazio utilizzabile per i comandi, cosicché non sono molti i pulsanti dedicati; ciò però non riduce la praticità dʼuso in quanto sono presenti un ottimo quick menu, che consente lʼimpostazione rapida delle 13 più importanti funzioni di ripresa, un pulsante Fn programmabile e ben 4 modalità custom (personali) richiamabili direttamente dalla ghiera delle modalità di esposizione. Abbiamo unʼunica ghiera di controllo, da ruotare col pollice sinistro, che se premuta a moʼ di pulsante raddoppia le sue funzioni: ad esempio in modalità program passa dalla 37 Oltre alle ottiche Micro Quattro Terzi, grazie all’adattatore la GF1 può montare anche quelle progettate per lo standard Quattro Terzi. Il diametro dell’innesto del Micro Quattro Terzi è leggermente inferiore a quello del Quattro Terzi, circa 6mm in meno. E’ la riduzione del tiraggio, ovvero della distanza tra la battuta d’innesto degli obiettivi ed il piano del sensore, che consente di progettare per il Micro Quattro Terzi ottiche di dimensioni estremamente ridotte: si passa da 38,68mm ad appena 19,2mm. La necessità di scambiare una grande mole di informazioni, anche vista la presenza della registrazione video, ha spinto Panasonic ad aggiungere due contatti elettrici sulla baionetta, passando da 9 a 11. correzione personalizzata dell’esposizione allavariazionedellacoppiatempo/diaframma utilizzata (program flessibile). In modalità manuale invece, in un caso controlla il tempo di otturazione, nell’altro il diaframma di lavoro. Le relative informazioni a monitor sono chiare, ed il tutto risulta pratico, anche se ovviamente due distinte ghiere sarebbero state preferibili. Il sensore: formato e risoluzione La fotocamera utilizza un sensore Live MOS 38 (cioè dotato di uscita video), da 17,3mm di base e 13mm di altezza, caratterizzato da un rapporto base/altezza 4:3, lo stesso formato del sistema Quattro Terzi tradizionale. La risoluzione è di 13,06 Mpixel, di cui 12,1 Mpixel attivi. La risoluzione massima è di 4000x3000 pixel, con un formato Raw a 36 bit, oppure Jpeg con due livelli di compressione; abbiamo poi due risoluzioni più basse 2816x2112, 2048x1536. La fotocamera mette inoltre a disposizione dell’utente una serie di formati di aspetto diverso da quello base 4:3, ma che vengo- L’adattatore per ottiche Leica R. no ritagliati da quest’ultimo: il classico 3:2 (equivalente a quello della pellicola) , il 16: 9 (come quello televisivo), ed infine l’1:1 (usato ad esempio sulle fotocamere medio formato 6x6). Il sensore ha una sensibilità equivalente di 100 ISO, che può venire aumentata manualmente fino a 3200 ISO, a passi di 1 o 1/3 EV. Abbiamo poi due modalità automatiche: AUTO e iISO. Nella prima la regolazione (da 100 a 400 ISO) avviene solo in base alla quantità di luce presente, mentre nella seconda il sistema tiene conto in modo“intel- Il dorso, dominato dal pannello LCD, e la calotta ricordano più le compatte della serie LX che le reflex L: la GF1 è quindi semplice da usare anche per chi proviene dal mondo delle compatte. ligente”anche della velocità con cui si muove il soggetto, in modo da evitare il mosso, pur a scapito di un leggero aumento del rumore. E’possibile registrare contemporaneamente un’immagine Raw e Jpeg, a qualsiasi compressione e formato. E’presente la funzione di pulizia ad ultrasuoni del sensore. Panasonic consiglia di controllare una volta all’anno il funzionamento dei pixel tramite la funzione Pixel Refresh. Bilanciamento del bianco Sonopresentisiailbilanciamentoautomatico, che quello manuale; quest’ultimo permette la memorizzazione di due impostazioni. Abbiamo poi una serie di pre-set, per luce al tungsteno, per luce diurna, per cielo coperto, per le ombre e per flash. E’ possibile anche un’impostazione in gradi Kelvin da 2500 K a 10000 K in passi da 100 K. L’impostazione automatica ed i pre-set sono ulteriormente regolabili in +/-9 passi nelle coppie di colori blu/ ambra e verde/magenta. E’ disponibile un bracketing di 3 scatti sul bilanciamento del bianco, con 3 step di regolazione. Obiettivi Come già accennato, la differenza fondamentale tra il formato Micro Quattro Terzi ed il Quattro Terzi tradizionale non sta nelle dimensioni del sensore, che mantiene quindi il rapporto d’ingrandimento della focale 2x, ma nella notevole riduzione del tiraggio, ovvero della distanza tra la battuta d’innesto degli obiettivi ed il piano del sensore; si passa da 38,68mm ad appena 19,2mm, in quanto i progettisti hanno potuto recuperare lo spazio occupato dal box dello specchio reflex. Occorre però notare che l’innesto Micro Quattro Terzi è di diametro leggermente inferiore a quello del Quattro Terzi tradizionale, circa 6mm in meno. Forse ci sarebbe potutiaspettareunariduzionemaggiore,vista la forte diminuzione della distanza tra la lente posteriore dell’obiettivo ed il sensore, ma è quest’ultimo a condizionare il diametro del bocchettone d’innesto, e le sue dimensioni non sono cambiate. Non dobbiamo neppure aspettarci che il ridotto tiraggio possa consentire l’adozione per le ottiche grandangolari di schemi ottici simmetrici, quelli che tanto per intenderci hanno reso famose le ottiche grandangolari Leica M, in quanto questi schemi non sono adatti per realizzare ottiche telecentriche, quelle che forniscono i migliori risultati sui sensori digitali. La baionetta presenta un maggior numero di contatti, 11, due in più del Quattro Terzi tradizionale. Questo consente una maggior velocità di comunicazione tra obiettivo e corpo, nella prospettiva di future applicazioni video. Attualmentesonoincommerciopochiobiettivi specifici per il formato Micro Quattro Terzi, abbiamo infatti solo 6 ottiche Panasonic, una delle quali progettata da Leica, e 4 Olympus, ma si può comunque utilizzare un vasto parco ottiche. Infatti con un semplice adattatore, null’altro che un tubo di prolunga sprovvisto di lenti, è possibile montare tutte le ottiche del sistema QuattroTerzi tradizionale prodotte da Olympus, Panasonic e Sigma. Le limitazioni riguarderanno quelle funzioni che in futuro verranno implementate usando tutti e 11 i contatti elettrici del sistema Micro Quattro Terzi, e in generale le funzioni che dipendono dall’obiettivo, come ad esempio la rotazione automatica delle immagini, la messa a fuoco continua, e la stabilizzazione dell’immagine. Oltre all’adattatore per il Quattro Terzi esistono poi due adattatori opzionali per i sistemi Leica M ed R (DMW-MA2M e DMW-MA3R). In questo modo è possibile utilizzare quasi tutti gli obiettivi Leica; sono esclusi solamente i due Summilux-M 21mm f/1.4 e 24mm f/1.4. Ovviamente in questo caso non è utilizzabile l’autofocus. La fotocamera dispone di uno zoom digitale 4x, la cui utilità è però relativa, in quanto produce solamente il ritaglio della parte centrale dell’immagine con una conseguente perdita di definizione; la stessa operazione è fattibile anche in post-produzione con qualsiasi programma di fotoritocco. Se poi stiamo lavorando ad una risoluzione inferiore alla massima, possiamo usare lo Zoom ottico esteso; anche in questo caso si usa solo la parte centrale del sensore, ma non perdiamo in qualità in quanto stiamo già lavorando a bassa risoluzione. Monitor Il monitor riveste un ruolo importantissimo, in quanto ad esso è affidata l’inquadratura dell’immagine: è pertanto ampio, 3 pollici, e dotato di una buona risoluzione, 460.000 punti. In ripresa è possibile visualizzare un piccolo istogramma della luminosità: si tratta di una simulazione, che approssima quella che sarà la vera esposizione, e risulta pertanto molto utile per evitare sovra e sotto esposizioni. Comoda anche la possibilità di posizionarlo in qualsiasi punto dello schermo. In ripresa è anche possibile visualizzare una griglia 3x3 di ausilio all’inquadratura, oppure una 4x4 con l’aggiunta di due diagonali; in alternativa è possibile visualizzare due linee, una verticale ed una orizzontale, posizionabili in qualsiasi parte dell’immagine. Prima di eseguire lo scatto è possibile controllare l’inquadratura con il diaframma chiuso sull’apertura che verrà effettivamente utilizzata in modo da valutare, oltre alla correttezza dell’esposizione, anche la profondità di campo. Infine, grazie ad una originale simulazione ottenuta con una sequenza di scatti con intervallo di circa 1 secondo, si 39 Il fianco sinistro ospita le connessioni, e su quello destro vi è la presa per l’adattatore da rete elettrica. può valutare l’effetto di mosso generato da tempi di otturazione lenti. I dati di ripresa vengono visualizzati alla base del monitor e, a seconda delle impostazioni da menu, possono essere presentati su fondo nero oppure sovrapposti all’immagine inquadrata,cheaquestopuntoappareleggermente più grande. In riproduzione l’immagine può essere visualizzata da sola o con tre distinti livelli d’informazione relativi ai dati di scatto; utili gli istogrammi della luminosità e dei tre colori fondamentali separati. E’presente un indice a 12 o 30 fotogrammi e una visualizzazione a calendario che consente di accedere velocemente alle foto scattate in una specifica data. Molto pratico l’ingrandimento dell’immagine, che raggiunge i 16 x in 4 passi. Per navigare l’immagine si usa il selettore multidirezionale, aiutandosi con il comodo indicatore di posizione (sul tipo del navigatore di Photoshop). Tenendopremuteperuntempoprolungatole frecce di destra o sinistra è possibile muoversi velocemente tra le immagini memorizzate. Se è abilitata la specifica opzione, le immagini riprese in verticale vengono ruotate a monitor per facilitarne la lettura, ma solo con gli obiettivichesupportanoquestafunzione(non il 20mm f/1,7 a corredo). Il monitor può essere regolato non solo per quanto riguarda la luminosità, ma anche per la saturazione dei colori in 7 passi; è prevista una regolazione della tonalità nei colori giallo-ciano, verde-magenta in 9 passi ciascuna. Otturatore L’otturatore consente tempi di scatto da 60 secondi a 1/4000s, oltre alla posa B fino a 4 minuti. L’autoscatto prevede sia un ritardo di 10 secondi, che uno di 2 secondi, utile per evi- 40 tare le vibrazioni dovute alla pressione del pulsante di scatto (con i tempi di esposizione lunghi). Vi è anche una modalità “intelligent” nella quale,dopo10secondi,parteunasequenzadi 3 scatti, intervallati tra loro di 2 secondi. E’ presente un connettore per il collegamento di uno scatto a distanza opzionale DMW-RSL1. Modo continuo Il modo continuo consente di eseguire 7 scatti Raw con una cadenza di 2,57 fotogrammi al secondo. In Jpeg Large Fine il numero degli scatti Jpeg è limitata solo dalla capacità della scheda di memoria. E’ anche presente una raffica più lenta, a 2 fotogrammi al secondo. Messa a fuoco La messa a fuoco è uno dei punti critici della fotocamera, in quanto l’assenza del box specchio rende impossibile l’utilizzo dei veloci sensori AF a rilevazione di fase, che consentono di valutare la posizione di messa fuoco prima che essa venga effettivamente impostata dall’obiettivo. La GF1 dispone soltanto della messa a fuoco a rilevazione di contrasto, su un’area selezionabile manualmente su tutta la superficie dell’immagine, o in modo automatico su 23 aree. Si tratta di una messa a fuoco sicuramente precisa, ma non molto veloce. Per accelerare le operazioni AF, Panasonic ha messo a disposizione una messa a fuoco“preventiva”, che mantiene la fotocamera sempre focheggiata sul soggetto inquadrato. Questa funzione provoca però un forte aumento dei consumi in quanto il motore AF lavora quasi continuamente; per questo Panasonichapredispostoduemodalitàdiprefuoco, una continua ed una in cui la messa Il mirino LVF1 è di risoluzione inferiore a quelli mondati su G1 e GH1, ma è orientabile. a fuoco si attiva solo in presenza di rapidi cambiamenti del soggetto (situazione che normalmente si verifica quando cambiamo inquadratura). Abbiamo poi il Tracking AF con cui la fotocameraagganciailsoggetto,mantenendoloa fuoco nei suoi spostamenti. La messa a fuoco può essere anche manuale; in questo caso ruotando la ghiera dell’obiettivo si attiva automaticamente l’ingrandimento a 5x della parte centrale dell’immagine; tramite il selettore multi direzionale è possibile muoversi nell’immagine e, ruotando la ghiera posteriore, aumentare a 10x l’ingrandimento per eseguire una messa a fuoco ancora più accurata. La messa a fuoco automatica può essere singola o continua, con previsione del punto futuro; la messa a fuoco continua però non è disponibile con il 20mm f/1.7 a corredo. L’autofocus può essere avviato sia con la pressione parziale del pulsante di scatto, che con pressione del pulsante AF/AE Lock (even tualmente insieme al blocco dell’esposizione, a seconda delle impostazioni da menù). Il pulsante può anche avere funzionamento bistabile, ovvero una pressione per l’attiva zione ed una per la disattivazione. In condizioni di bassa illuminazione è possibile attivare una sorgente di luce continua per migliorare le prestazioni dell’autofocus. Misurazione esposimetrica La lettura esposimetrica viene fatta direttamente dal sensore immagine e può essere di tipo valutativo, spot su un’area centrale, oppure media con prevalenza al centro. L’esposimetro lavora tra EV 0 e EV 18. E’ possibile memorizzare l’esposizione tramite il pulsante di AF/AE Lock. Esposizione avanzata Sono presenti le classiche modalità di espo- sizione Program (flessibile), con prorità di diaframma, con priorità sui tempi, e completamente manuale. Abbiamo poi una modalità “My colour” che consente di selezionare in modo interattivo una particolare resa cromatica (Espressivo, Nostalgico, Naturali, Elegante, Monocromatico, Dynamic art, Alto contrasto, Personalizzato), lasciando all’automatismo il compito di gestire gli altri parametri di esposizione. Utili le modalità C1 e C2, che consentono di registrare impostazioni di ripresa personali; mentre in C1 è possibile memorizzare un solo set di comandi, a C2 possono essere associati tre distinti set di parametri. È possibile starare l’esposizione scelta dalla fotocameraintroducendounacorrezionefino a +/-3 EV a passi di 1/3 EV. Il bracketing consente di variare in modo automatico l’esposizione per una sequenza di 3 o 5 scatti a passi di 1/3, 2/3 EV; la sequenza copre quindi ben 4 EV di esposizione. Anche l’ordine degli scatti è impostabile da menù. Esposizione semplificata: le scene Sono presenti varie modalità di esposizione semplificata: Ritratto, SoftSkin (per una riduzione delle imperfezioni della pelle, o del rumore nelle tonalità dell’incarnato), Panorama (per i paesaggi), Architettura (con la visualizzazione di linee guida per l’inquadratura), Sport (per soggetti in movimento, con una modalità di impostazione della sensibilità iISO aumentata fino a 800 ISO), Sfocatura sfondo (per avere uno sfondo sfuocato utilizzando un diaframma aperto), Fiori e Cibo (con colori naturali), Oggetti (con tonalità più vivaci), Ritratto notturno (con l’uso del flash, per ottenere una luminosità simile del soggetto vicino e dello sfondo), Panorama notturno (senza l’uso del flash), Luci (per riprendere sorgenti luminose), due modalità Bambini (che consentono di memorizzare il nome e la data di nascita di due persone e di associarla alle rispettive fotografie) Animali domestici (lo stesso per un animale), Party (simile al ritratto notturno specifico però per feste) Tramonto (per rendere il colore rosso del sole). Esposizione automatica intelligente iAuto Su quasi tutte le fotocamere è presente una modalità full-auto che delega alla fotocamera la scelta di tutti i parametri di ripresa: si tratta normalmente di una modalità program con il blocco di tutte le funzioni di personalizzazione. Panasonic ha ulteriormente perfezionato questa modalità sfruttando la potenza di calcolo del processore interno per riconoscere Il test della Panasonic GF1 è stato effettuato con una scheda SDHC Lexar 133x Le card SDHC Lexar Professional 133x 8 GB sono state scelte in quanto garantiscono una velocità minima di lettura/scrittura dati di 20 MB al secondo; lo speed-rate comunicato da Lexar è sempre relativo al minimo di prestazione fornita dalla card. Questo significa che le 133x di Lexar lavorano sempre almeno a 20 MB al secondo in modo da utilizzare appieno i processori delle fotocamere e riducendo i tempi di download. Le Memory Card SDHC Lexar si basano sulle specifiche tecniche 2.0 richieste dalla Secure Digital Association che utilizzano il file system FAT32. la situazione di ripresa ed applicare automaticamente le adatte impostazioni di ripresa: modalità ritratto (sfruttando il sistema di riconoscimento dei visi), modalità paesaggio (riconoscendo la presenza del cielo), modalità per luce scarsa (usando i dati dell’esposimetro) ed il modo macro (usando le informazioni fornite dal sistema di messa a fuoco). Il passaggio da una modalità all’altra è totalmente automatico, ma viene comunque segnalato all’utente con un’opportuna icona a monitor. Il riconoscimento del viso Uno dei campi in cui i produttori appaiono particolarmente impegnati è quello del riconoscimento dei visi. Riconoscere la presenza di una persona nell’immagine è importante perché probabilmente si tratta del soggetto principale della fotografia, sul quale la fotocamera dovrà regolare esposizione e messa a fuoco. Panasonic implementa questa funzione in modo egregio, essendo in grado di identificare in modo velocissimo una persona in ognipuntodelfotogramma,anchesenotevolmente fuori fuoco; questo aumenta la velocità della messa a fuoco. Ma c’è di più, il sistema è anche in grado di riconoscere chi è la persona inquadrata. Possiamo memorizzare fino a 6 persone, con tre differenti immagini per ciascuna, associandoadessenomeedatadinascita: quandouna persona memorizzata apparirà nell’inquadratura verrà immediatamente“taggata” come avviene su Facebook, ed i dati di posizione nell’immagine, il nome e la data di nascita saranno inclusi nei dati Exif del file. Tra le innumerevoli applicazioni di una simile funzione vi può essere la ricerca in un archivio di immagini per nome o per età; per il momento è limitata dal numero ridotto di per- sonericonoscibilicontemporaneamentedalla fotocamera, ma in futuro, con l’aumento della potenza di elaborazione, assisteremo ad una notevole evoluzione di questa funzione. Regolazione intelligente dell’esposizione Anche sulla GF1 abbiamo la possibilità di una regolazione automatica intelligente del contrasto e della luminosità. Si tratta di una funzione utile in situazioni di forte contrasto, come spesso avviene nei controluce. La fotocamera in questo caso è in grado di applicare una curva sensitometrica particolare, che consente di mantenere leggibili i dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci. Sono previsti tre possibili livelli di intervento. Modalità Video La modalità video consente due formati di registrazione: AVCHD (Advanced Video Codec High Definition) o Motion Jpeg. Il primo di questi due standard, sviluppato da Panasonic e Sony, si basa sulla compressione di sequenze d’immagini e consente un livello di compressione molto elevato, e quindi un rapido trasferimento tra diversi supporti. Il Motion Jpeg, invece, comprime ogni singolo frame in modo indipendente e quindi consente di accedere molto velocemente a qualsiasi fotogramma, un formato che semplifica molto il lavoro di post-produzione. Con il formato AVCHD abbiamo una sola risoluzione 16:9 a 1280x720 pixel (registrati a 50 fps anche se la fotocamera acquisisce solo a 25 fps) e 3 possibili livelli di compressione SH (17 Mbps), H (13 Mbps) e L (9 Mbps). Con il Motion Jpeg invece abbiamo 4 risoluzioni: HD 1280x720 pixel, WVGA 848x480, VGA 640x480 pixel e QVGA 320x240 pixel, tutte a 30 fps. 41 Premendo la ghiera di controllo in modalità manuale o a priorità si passa da un parametro all’altro della coppia tempo/diaframma o alla staratura intenzionale dell’esposimetro. Al contrario della sorella di casa Olympus E-P1, la GF1 è dotata di un lampeggiatore integrato di indubbia utilità. Segnaliamo a questo proposito che la Panasonic GH1, cioè il modello dotato di mirino elettronico, dispone di una modalità di registrazione AVCHD con risoluzione superiore: 1920 x 1080. La GF1 ha una modalità di esposizione specifica per i filmati che consente un ottimo controllo della ripresa: è possibile infatti eseguire unacompensazionemanualedell’esposizione fino a +/- 3 EV, e la regolazione del diaframma per variare la profondità di campo (senza però poter specificare un preciso diaframma di lavoro). E’ comunque possibile iniziare una ripresa video anche da tutte le altre modalità di esposizione premendo semplicemente il pulsante rosso dedicato: in questo caso però l’esposizione è solamente automatica. Da segnalare una funzione che elimina lo sfarfallio che potrebbe manifestarsi in presenza di sorgenti luminose fluorescenti su rete elettrica a 60 Hz (come negli USA). La messa a fuoco nella ripresa video può essere manuale o automatica; in quest’ultimo caso si può scegliere tra AF continuo, oppure alla pressione parziale del pulsante di scatto, e Gli obiettivi Micro Quattro Terzi Elenchiamo qui sotto gli obiettivi del formato Micro Quattro Terzi attualmente commercializzati, ma con un adattatore si possono usare tutte le ottiche del sistema Quattro Terzi tradizionale, e perfino quasi tutti gli obiettivi Leica M ed R. Panasonic H-H020 - Lumix G 20mm f/1.7 H-FS014045 - Lumix G Vario 14-45mm / F3.5-5.6 ASPH. MEGA O.I.S. H-FS045200 - Lumix G Vario 45-200mm f/4-5.6 MEGA O.I.S. H-F007014 - Lumix G Vario 7-14mm f/4 H-VS014140 - Lumix G Vario HD 14-140mm f/4-5.8 MEGA O.I.S. Leica H-ES045 - Leica DG Macro-Elmarit 45mm f/2.8 Asph. Mega O.I.S. Olympus M.Zuiko Digital 17mm f/2.8 M.Zuiko Digital ED 9-18mm f/4-5.6 M.Zuiko Digital ED 14-42mm f/3.5-5.6 M.Zuiko Digital ED 14-150mm f/4-5.6 42 Sulla sinistra, appena sopra al display, il pulsante meccanico di apertura del lampeggiatore integrato. non solo prima dell’inizio della sequenza, ma anche durante la ripresa del filmato. Utili le funzioni AF Tracking e soprattutto quella di riconoscimento dei volti, che consentono di seguire il soggetto nei suoi movimenti con una continua correzione della messa a fuoco. Abbiamo rilevato che il rumore del motore autofocus viene registrato nella traccia audio, e questo può risultare un problema. Inoltre manca il connettore per un microfono esterno. Non è un caso quindi che Panasonic abbia messo a disposizione l’obiettivo Lumix G Vario HD 14-140mm f/4.0-5.8 Asph. Mega O.I.S., dotato di un sistema di messa a fuoco particolarmente silenzioso. Memorizzazione Le immagini vengono registrate su schede di memoria Secure Digital, anche nella versio ne SDHC. Sono presenti varie impostazioni relative all’estetica dell’immagine in Jpeg, e che vengono definite “film” in quanto condizionano la resa della fotocamera un po’ come se utilizzassimo diversi tipi di pellicola. Abbiamo un’impostazione standard, una dinamica (con colori più saturi e contrastati), una naturale (per una migliore resa delle immagini naturalistiche), una morbida (con contrasto ridotto per avere colori più delicati), una nostalgica (con una contemporanea riduzione sia del contrasto che della saturazione) ed una vivace (con un forte aumento del contrasto e della saturazione, maggiore che con l’impostazione dinamica). Vi sono poi tre impostazioni nelle quali l’immaginevienememorizzatainbianconero,con contrasto standard, elevato o ridotto. In tutte le impostazioni è possibile regolare in 5 passi il contrasto, lo sharpening, la riduzione del rumore ed, a parte le modalità bianconero, anche la saturazione dei colori. E’ disponibile anche un bracketing sul “film”, con tre scatti per tre differenti“film”impostabili dall’utente. La fotocamera riconosce l’orientamento orizzontale o verticale della ripresa solo con alcuni obiettivi; ad esempio questa funzione non è disponibile con il 20 mm f/1.7. Gli spazi colore disponibili sono quelli classici, sRGB e Adobe RGB. È possibile registrare i comandi in formato DPOF per la stampa diretta delle fotografie da stampanti capaci di leggere le schede di memoria della fotocamera. E’ possibile associare ad una o più immagini contemporaneamente dei messaggi di testo fino a 30 caratteri. Lo slot per la scheda di memoria è posto sul fondo della fotocamera, nascosto dallo sportello della batteria; si tratta di una soluzione elegante, ma non molto pratica nel caso la fotocamera venga utilizzata su cavalletto in quanto per estrarre la scheda di memoria occorre smontare la fotocamera. Riduzione del rumore Le connessioni della GF1: l’ingresso per il comando remoto, l’uscita HDMI e quella digitale/video out per il collegamento al computer o a periferiche di visualizzazione analogiche. fino a +/-2 EV, con passi da 1/3 EV. La fotocamera è in grado di comandare dei flash esterni in TTL tramite una slitta standard. La tempo di sincro flash è 1/160 s. Elaborazioni Con la GF1 è possibile registrare sull’immagine varie informazioni, come testo, data/ora, età della persona, data del viaggio. Le immagini possono venire ridimensionate e tagliate, così come si può cambiare il rapporto tra i lati del fotogramma. Nel menu di registrazione è presente la funzione di riduzione del rumore sulle pose lunghe; in questo caso la durata dell’esposizione viene pressoché raddoppiata, in quanto la macchina esegue anche una ripresa ad otturatore chiuso. Le riduzione del rumore alle sensibilità elevate è stata legata dai tecnici Panasonic al tipo di “film”adottato (insieme a contrasto, sharpening, saturazione): è regolabile in 5 passi. Audio Flash Estremamente evoluta la presentazione automatica delle immagini, potendo scegliere quelle marcate come favorite, solo le fotografie, solo i filmati, una precisa categoria in base alla “scena” utilizzata, ed anche in base al riconoscimento del viso: in questo caso è possibile recuperare tutte le immagini di una delle 6 persone memorizzate nella fotocamera. Tre sono i tipi di dissolvenza disponibili e il tempo di visualizzazione delle immagini va da 1 a 5 secondi; si può anche scegliere una musica di sottofondo. Le stesse selezioni possono essere anche visualizzate in modo tradizionale, con avanzamento manuale. La Panasonic GF1 dispone di un flash interno a sollevamento manuale. E’ un flash di bassissima potenza, NG 6, il che vuol dire una copertura di appena 1,5 metri utilizzando il diaframma f/4, a 100 ISO (la copertura si calcola dividendo il NG per il diaframma impostato). Il flash può essere utilizzato in modo automatico, lo si può tenere sempre attivo per schiarire le ombre (fill-in), usarlo con prelampi per la riduzione dell’effetto occhi-rossi e in slow-sinc, cioè con tempi di otturazione lenti. E’possibile eseguire la sincronizzazione sulla seconda tendina e variare l’esposizione flash Sono presenti un microfono mono per la registrazione ed un altoparlante per la riproduzione dell’audio dei filmati e dei commenti alle fotografie. Non è purtroppo presente un connettore per unmicrofonoesterno,chesarebbesicuramente utile nelle riprese video. Il volume dell’audio è regolabile in 6 passi. SlideShow e Play I principali comandi sono posti alla destra del display, come sulle compatte. Varie La fotocamera dispone di un connettore USB 2.0 ad alta velocità ed un’uscita video con aspetto 16:9 o 4:3. E’ presente un’uscita HDMI, impostabile in modo automatico o manuale. La fotocamera è anche compatibile con il sistema di telecomando Viera Link (Viera è il marchio Panasonic nei televisori). I menu per il controllo della fotocamera sono in 15 lingue, tra cui l’italiano. Le dimensioni della GF1 sono pari a 119 x 71 x 36,3 mm; il peso è di 285 grammi senza batteria. L’alimentazione è fornita da una batteria ricaricabile agli ioni di litio dedicata DMW BL13E da 7,2V e 1250 mAh, inclusa nella confezione insieme al carica batterie. E’possibile utilizzare un alimentatore esterno tramite l’adattatore DMW-DCC3 che si inserisce nel vano batteria. Uno stand-by automatico spegne la fotoca mera dopo 1, 2, 5 o 10 minuti di inattività. La fotocamera consente la stampa diretta tramite le stampanti compatibili con lo standard PictBridge. E’ possibile memorizzare l’orario secondo due distinti fusi orari, con una commutazione automatica in base alle date impostate nella voce “Data viaggio” del menu. Software a corredo A corredo viene fornito il software SilkyPix Developer Studio 3.0 SE della Ichicawa Soft Laboratory. Si tratta di un programma di ottima fattura con un controllo raffinato dei parametri per la conversione dei file Raw. In particolare vanno segnalati gli strumenti per la riduzione del rumore, per il controllo della curva tonale e delle aberrazioni introdotte dall’obiettivo (vignettatura, distorsione ed aberrazione cromatica). 43 Misure eseguite presso il Panasonic DMC-GF1 Centro Studi Progresso Fotografico AUTONOMIA IL GIUDIZIO: VELOCITÀ Giudizio REC : 461 scatti PLAY : 7 h 3 minuti CURVE SENSITOMETRICHE Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sensore al variare della quantità di luce che lo raggiunge. La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux) per il tempo di esposizione (s). alle varie sensibilità ISO con contrasto 'normale' immagine Luminosità registrata Il ritardo nello scatto di 0,17 s è molto buono per una compatta, ma non può competere con quello delle reflex. Anche la raffica non è compatibile con applicazioni professionali. L'autonomia è molto buona in riproduzione, mentre in ripresa è svantaggiata dai consumi del monitor necessario per l'inquadratura. Al variare del contrasto impostato sulla fotocamera abbiamo variazioni molto piccole nelle curve sensitometriche. La sensibilità delle immagini Jpeg è leggermente superiore al valore dichiarato. Lo sharpening imposto dalla fotocamera è sempre contenuto. Decisamente buona la risoluzione. Il rumore delle immagini Jpeg alle basse sensibilità è un po' al di sopra della media, però appare evidente l'assenza di filtraggio, come è possibile constatare confrontando i risultati delle immagini Raw che invece hanno subito un filtraggio da parte del programma SilkyPix Developer Studio. Corretto invece il filtraggio della fotocamera sulle sensibilità più elevate. Sensibilità 100 % 100 ISO 80 % 200 ISO 60 % 400 ISO 40 % 800 ISO 20 % 1600 ISO 3200 ISO bassa Giudizio -4 Tempo tra due scatti: 0,18 s con formato Jpeg Large Fine Raffica: 2,57 f/s - scatti illimitati Luminosità registrata Ritardo nello scatto: 0,17 s -3 -2 log (Lux . s) alta -1 0 al variare del contrasto impostato con sensibilità 100 ISO immagine Tempo di accensione: 1,33 s Quantità di luce 100 % Contrasto impostato sulla fotocamera 80 % 60 % -2 40 % -1 20 % normale con formato Jpeg Large Fine +1 bassa FORMATI -3 Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto. Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto che consente un'elevata compressione. Denominazione RAW Jpeg Large Fine Jpeg Large Standard Jpeg Medium Fine Jpeg Medium Standard Jpeg Small Fine Jpeg Small Standard 44 Pixel 4000x3000 4000x3000 4000x3000 2816x2112 2816x2112 2084x1536 2084x1536 Byte 14108 kB 4332 kB 1903 kB 2774 kB 1113 kB 1247 kB 469 kB Compr. 3,7:1 8,1:1 18:1 6,3:1 16:1 7,5:1 20:1 -2 Quantità di luce -1 log (Lux . s) 0 alta +2 1 SENSIBILITÀ ISO La sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004. Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione necessaria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1% del segnale massimo di registrazione (livello di saturazione). Valore nominale 100 200 400 800 1600 3200 Valore misurato 125,3 254,1 513 1055,4 2092,4 4136,6 Misure eseguite presso il Panasonic DMC-GF1 Centro Studi Progresso Fotografico MTF - SHARPENING RISOLUZIONE -2 1 0 normale 1 con Panasonic Lumix 20mm f/1.7 Asph. 160 centro bordo 140 120 100 80 bordo f/1,7 1400 f/2 1400 f/2,8 1430 f/4 1490 f/5,6 1490 f/8 1490 60 40 20 2500 centro 1820 2080 2080 2080 2080 2080 2000 1500 1000 800 600 400 2000 1500 800 1000 600 400 200 2 La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto. Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla nitidezza dell'obiettivo utilizzato. Linee in verticale Impostazioni dello Sharpening sulla fotocamera Trasferimento di modulazione % Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza. f/1,7 f/2 RUMORE: SEGNALE / DISTURBO Rapporto segnale / disturbo Formato Jpeg 80 60 50 9 8 6 32,2 24,3 22,9 20,9 13,1 100 200 400 800 1600 3200 6,8 6,8 Rapporto segnale / disturbo 60 4,9 3 immagine con elevato rumore 3,6 2 0 100 200 30 0 23,9 100 200 400 800 1600 3200 con le impostazioni standard del programma di conversione 9 8 7 6 EV 12,8 800 Formato Raw 44,3 10 400 Sensibilità ISO 50 20 grigio medio tolleranza in basse luci 1 con le impostazioni standard del programma di conversione immagine con basso 69,4 rumore 40 6 4 Formato Raw 70 6,4 5 Sensibilità ISO 80 tolleranza in alte luci 7 EV 43 10 0 con le impostazioni standard della fotocamera immagine con basso rumore 70 20 f/8 Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10. Formato Jpeg 30 f/5,6 LATITUDINE DI POSA con le impostazioni standard della fotocamera 40 f/4 Diaframma Linee in verticale Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore. Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore presente nell'immagine. f/2,8 6,7 1600 3,9 immagine con elevato rumore 3200 Sensibilità ISO * Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media 600 immagini raw valutate a 48 bit. 7,3 tolleranza in alte luci 6,7 5 5,4 4 3 2,2 1 0 grigio medio 3,8 2 0,9 100 200 400 800 1600 tolleranza in basse luci 3200 Sensibilità ISO * Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e CIPA DC-004 45 La risoluzione Nonostante il sensore del formato Quattro Terzi sia un poco più piccolo di quello dell’APS-C, la risoluzione non sembra risentirne. Va comunque ricordato che per le nostre misurazioni utilizziamo obiettivi di elevata qualità, in questo caso il 20mm f/1,7. La velocità La velocità operativa è un punto debole della GF1. Il ritardo nello scatto di 0,17 secondi è molto buono per una compatta, ma le reflex tradizionali sono sotto al decimo di secondo, e le più rapide anche al di sotto di 0,05 secondi. Occorre precisare che questo tempo non comprende la messa a fuoco, in quanto viene calcolato dopo l’esecuzione di un focus lock. Anche la velocità di raffica è piuttosto limitata, in quanto non va oltre i 2,57 f/s. Guardando invece alla durata della raffica, in Raw è possibile eseguire 7 scatti, mentre in Jpeg Large Fine non vi sono limiti se non per la capacità della scheda di memoria. L’autonomia L’autonomia in riproduzione è simile a quella delle reflex tradizionali, mentre in ripresa il numero di scatti è ovviamente inferiore in quanto si deve usare costantemente il monitor. Le curve sensitometriche Le curve sensitometriche, rilevate in Jpeg, mostrano una minima curvatura nella parte superiore. Al variare del contrasto impostato sulla fotocamera abbiamo variazioni molto piccole nelle curve sensitometriche. La sensibilità ISO La sensibilità delle immagini Jpeg è leggermente superiore al valore dichiarato a tutte le impostazioni. La sensibilità minima è 125,3 ISO. MTF-sharpening Lo sharpening imposto dalla fotocamera è sempre contenuto, anche alle impostazioni massime, che quindi possono essere utilizzate con una certa tranquillità. 46 Il rumore e la latitudine di posa Il rumore delle immagini Jpeg, con le impostazioni standard della fotocamera, appare leggermente superiore a quello delle reflex APS-C. E’ però evidente che non viene applicato dalla fotocamera alcun filtro di riduzione del rumore sul grigio medio, se non a partire da 800 ISO, dove si nota un miglioramento del rapporto segnale/disturbo. Nelle immagini Raw, che sono state convertite con il programma SilkyPix Developer Studio con le impostazioni di default, abbiamo invece un filtraggio solo sulle sensibilità più basse. A 1600 e 3200 ISO il rumore è infatti eccessivo e va sicuramente impostato un filtraggio superiore. Il giudizio complessivo La Panasonic DMC-GF1 sfrutta al massimo le possibilità offerte dal formato Micro Quattro Terzi per quanto riguarda le dimensioni del corpo macchina. Sono dimensioni paragonabili a quelle delle fotocamere compatte, ma la qualità delle immagini è enormemente superiore in quanto ci troviamo di fronte ad una fotocamera che dispone di un sensore di maggiori dimensioni e che ha la possibilità di montare ottiche di ottimo livello, perfino le Leica M ed R. Nel confronto con le reflex APS-C la GF1 la risoluzione non sembra risentirne, mentre il rumore è solo un poco superiore. Il limite maggiore è forse la velocità operativa, sia in termini di prontezza di scatto che di raffica. Per quanto riguarda l’autofocus Panasonic ha il merito di aver introdotto soluzioni che accelerano notevolmente la capacità della fotocamera di interpretare l’immagine inquadrata, e di selezionare quindi il soggetto da focheggiare, come il riconoscimento del viso ed il focus tracking associati alla messa a fuoco automatica preventiva. Ad oggi comunque il sistema a rilevazione del contrasto è sì molto preciso, ma ancora più lento di quello a rilevazione di fase. Tra le funzioni sono da segnalare l’impostazione della sensibilità iISO ed il riconoscimento automatico della situazione di ripresa in iAuto: consentono un’intelligente ottimizzazione dei parametri di Pro e Contro LemisuredelCentroStudiProgressoFotografico Pro p Dimensioni estremamente contenute p E’ possibile l’utilizzo di ottiche di altissima qualità p Il sistema di riconoscimento dei volti p Il controllo nel modo video Contro q Velocità operativa q Velocità dell’autofocus q Assenza di mirino di alta qualità q Autonomia in ripresa limitata Panasonic DMC-GF1 In kit con 14-45mm: In kit con 20mm: Mirino Opzionale: Prezzi € 799 € 899 € 199 Panasonic Italia, Via Lucini 19, 20125 Milano www.panasonic.it Fowa, Via Tabacchi 29, 10132 Torino Tel.: 011/81441. [email protected] www.fowa.it ripresa, grazie anche all’enorme potenza di calcolo del processore d’immagine. Sull’inquadratura tramite monitor le opinioni saranno diverse da utente ad utente; i fotografi abituati a inquadrare tramite il mirino reflex si troveranno inizialmente un po’ in difficoltà (ma è possibile ricorrere al mirino elettronico opzionale), mentre chi è abituato ad usare le compatte si sentirà perfettamente a suo agio, ed anzi sarà entusiasta della sua versatilità e della qualità delle immagini ottenibili. D’altra parte lo standard Micro Quattro Terzi non è nato per fare concorrenza alle reflex tradizionali, ma per proporre un modo nuovo di fotografare grazie alle ridotte dimensioni del corpo macchina ed alla buona qualità d’immagine. Indubbiamente il formato Micro Quattro Terzi rappresenta una svolta importante nell’attuale panorama della fotografia digitale, una svolta che va nella direzione di un sicuro miglioramento della qualità d’immagine dei sistemi compatti, e che indubbiamente apprezziamo. Sergio Namias Recensione basata sul firmware: Body 1.0