Caritas Info

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Poste italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Bolzano
In caso di mancato recapito inviare al CPO di Bolzano per la restituzuione al mittente brevio pagamento resi.
Periodico d‘informazione della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
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Numero
03/settembre
2009
EDITORIALE
Cari donatori, care donatrici,
nel giro di un anno abbiamo più di
cento milioni di nuovi affamati e un
triste record di cui faremmo volentieri
a meno: un miliardo e 20 milioni di
persone sulla Terra soffrono la fame!
Di fronte a tale catastrofe potrebbe
farsi largo la convinzione che gli
aiuti non servano perché le cose
non cambiano, anzi, peggiorano.
Non è facile contrastare gli egoismi
e le speculazioni di paesi e gruppi di potere che determinano crisi
economiche, aumento dei prezzi e
della disoccupazione, consumismi e
sprechi, abuso delle risorse naturali.
Quello che però possiamo continuare
a fare è credere nella persona umana
e difenderne i diritti, primo fra tutti
quello di non morire di fame. Dobbiamo continuare il nostro impegno:
Se non avessimo sostenuto centinaia
di piccoli ma fondamentali progetti
di sviluppo, a quale altra cifra record
saremmo arrivati?
Fabio Molon
Responsabile dell‘Ufficio Esteri
ARGOMENTI
Emergenze alimentari
2
Madre Terra riparte
3
Il Mozambico pensa al futuro
4
Acqua per battere la fame
5
Scuola e lavoro cancellano la fame 6
Raccolta abiti usati
6
2° giorno di volontariato in Alto Adige7
Caritas in veritate
8
La povertà dei bambini 9
L‘ufficio Caritas a Bressanone
9
Emergenza carcere
10
L‘arte che unisce le persone
10
WWW.CARITAS.BZ.IT
Quest’anno, dal 26 agosto al 3 settembre, la Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone organizzerà per la seconda volta
“La fame non fa ferie”, una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi contro la fame in Africa
La fame può essere
sconfitta
Il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo, lo scorso anno è
aumentato drammaticamente. Più di un miliardo di persone, a livello globale,
sono denutrite. E’ un triste record che ha molteplici cause: i prezzi elevati dei
generi alimentari, i cambiamenti climatici e, soprattutto, la crisi economica
mondiale che colpisce ancora più duramente le persone già povere dei paesi
del Sud. Ogni giorno 24.000 persone muoiono di fame. Quest’anno, dal 26
agosto al 10 settembre, la Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone organizzerà
per la seconda volta “La fame non fa ferie”, una campagna di sensibilizzazione
e raccolta fondi contro la fame in Africa. Manifesti, infopoint e spot radiofonici
gli strumenti per diffondere le informazioni sulla campagna.
Secondo i dati della FAO, la fame colpisce
quasi esclusivamente le persone che vivono nei Paesi del Sud del mondo: 15 milioni
di persone denutrite in Europa dell’Est e
nel Nord del mondo sembrano una cifra
irrisoria se paragonata a quasi un miliardo
di persone affamate in Asia, Sudamerica,
e Africa. In Africa meridionale, un terzo
della popolazione è denutrita. Quasi due
miliardi di persone devono sopravvivere
con 70 centesimi al giorno mentre altri tre
miliardi con poco più di un euro.
Le cause che determinano la crescita
drammatica della povertà e della fame
sono molteplici e complesse: oltre al
continuo peggioramento delle condizioni
dell’agricoltura a causa dei cambiamenti
climatici e alla persistente richiesta di
bio-carburanti, al momento è la crisi
finanziaria ed economica globale che
espone gli abitanti dei Paesi del Sud del
mondo a difficoltà estreme. Per i singoli
stati un’economia stagnante significa
minori investimenti esteri e diminuite
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esportazioni. Le conseguenze per le persone sono fatali: contrazione dei redditi
e aumentata disoccupazione.
I prezzi dei generi alimentari - schizzati
alle stelle negli ultimi anni – ora si sono
leggermente abbassati ma, secondo
i dati dell’Onu, il prezzo dei cereali,
l’alimento alla base della dieta dei poveri,
è ancora il doppio di quattro anni fa. “Se i
redditi precipitano, nutrirsi diventa impossibile, anche se i prezzi degli alimenti calano”, spiega Fabio Molon, responsabile
dell’Ufficio Esteri della Caritas altoatesina.
Per contrastare almeno in parte la fame
globale, la Caritas sostiene numerosi
progetti in Africa. Grazie al contributo
della nostra popolazione, negli scorsi 18
mesi Caritas ha raccolto 893.913 euro
utilizzati a favore di 23 progetti in 11
Paesi africani. Dal 26 agosto al 10
settembre Caritas riproporrà per la
seconda volta la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “La fame non fa
ferie”. Grazie al sostegno della ditta First
Avenue su tutto il territorio provinciale
i manifesti alle fermate degli autobus
aiuteranno a riflettere sul dramma della
fame. Sono previsti Infopoint a Bolzano,
in piazza del Grano, il 26 agosto, a Silandro, il 27 agosto, in piazza Municipio,
e a Bressanone, in piazza Municipio, il
28 agosto.
“La fame può essere sconfitta”, dichiarano i direttori della Caritas, Mauro Randi
e Heiner Schweigkofler, “la via d’uscita
dalla fame e dalla povertà va percorsa a
piccoli passi per mezzo di programmi di
formazione, di microcredito, di semplici
pozzi per l’acqua e impianti di irrigazione
che, spesso, sono sufficienti per garantire
una base di sussistenza a migliaia di
persone”. L’appello di Randi e Schweigkofler alla popolazione dell’Alto Adige è
chiaro: “Solo con il vostro aiuto possiamo
continuare a realizzare interventi mirati
contro la fame”. (sr/az)
PROGETTI ALL‘ESTERO
Emergenze alimentari
L’Africa sub-sahariana è la zona del mondo in cui vive, in percentuale, il maggior numero di persone denutrite (263 milioni): una persona su tre soffre la
fame. Gli interventi della Caritas altoatesina, nel settore dell’alimentazione, sono
rivolti ad affrontare le emergenze-cibo dovute a siccità e guerre. Negli ultimi 18
mesi sono stati utilizzati 398.340 euro in Etiopia, Eritrea, Ghana, Kenya, Madagascar, R. D. del Congo e Sudan.
La situazione forse più drammatica nel
continente africano si vive nella R.D. del
Congo dove il numero delle persone
costretto a fuggire dai villaggi a causa dei
combattimenti è salito a un milione e mezzo: esistono campi profughi ovunque, veri
formicai umani in cui le persone hanno
bisogno di tutto nell’attesa di poter tornare
alle loro case. I soccorsi della nostra Caritas servono a garantire la fornitura di cibo
e di acqua potabile ma anche di materiale
igienico, sanitario a 15.000 famiglie rifugiatesi nella zona di Goma.
Interventi umanitari di emergenza sono
stati realizzati anche in Madagascar e in
Etiopia. In quest’ultimo paese decine di
migliaia di persone soffrono la fame a
causa di una grave siccità che affligge
alcune zone del paese. Nella regione di
Oromia è in corso un progetto di assistenza alimentare a più 3.000 famiglie.
In Madagascar (Andrevorevo), una serie
di tifoni ha distrutto i raccolti e messo in
ginocchio la popolazione. Alle famiglie povere di 10 villaggi malgasci, nel dispensario benedettino di Andrebzrebu, vengono
distribuiti di generi di prima necessità,
latte in polvere, alimenti multivitaminici e
farmaci. In Eritrea (nella regione di Akkele
Guzaj) continua la distribuzione di farine
e olio a oltre 5.000 persone ridotte alla
fame dalla siccità mentre 410 famiglie
contadine della zona di Tokonda ricevono
sementi e attrezzi che permettono loro la
coltivazione di cereali.
In Kenya, dopo i violenti scontri di inizio
2008, che hanno provocato distruzioni e
ondate di profughi, è sempre problematica la vita di tanti minori sfollati nelle baraccopoli di Nairobi che hanno ingrossato le
fila di coloro che per vivere sono costretti
a frugare nelle discariche della città. Nello
slum di Kariobangi, grazie all’aiuto di
Caritas, vengono attualmente assistiti 900
bambini che ricevono due pasti caldi al
giorno per tutto l’anno. Infine, la Caritas
altoatesina sostiene anche interventi
minori legati alla fornitura di aiuti alimentari
in Ghana e in Darfur (Sudan).
(fm/az)
Ulteriori informazioni:
Caritas Ufficio esteri
I-39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio 1
Tel. 0471 304 351
E mail: [email protected]
Causale per le offerte: Fame in Africa
Ulteriori informazioni:
Ufficio Esteri Caritas
I-39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio, 1
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Causale: fame in Africa
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In Africa la Caritas affronta le emergenze cibo dovute a siccità e guerre
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PROGETTI IN ALTO ADIGE
“Madre Terra“ riparte
Il 10 ottobre con il concerto del cantautore Gianmaria Testa, accompagnato solo dalla sua chitarra acustica, prenderà il
via l’edizione 2009/10 di “Madre Terra”, l’iniziativa culturale per l’integrazione che vede unite Caritas e Teatro Cristallo.
Nel 2010 si terranno altre due serate di
“Madre Terra”: una dedicata alla presentazione del libro “Uomini e caporali”
di Alessandro Leogrande che descrive il
destino di migliaia di lavoratori, per lo più
dell’Est Europa, che lavorano in condizioni di schiavitù nei campi della Puglia.
Gianmaria Testa si esibirà il 13 ottobre al Teatro Cristallo di Bolzano
Gianmaria Testa, uno dei più apprezzati
cantautori italiani, sarà a ottobre a Bolzano, ospite di Caritas e Teatro Cristallo,
per l’avvio dell’edizione 2009/10 di “Madre Terra”, l’iniziativa culturale che mira
a diffondere una cultura dell’accoglienza
e della convivenza con le persone immigrate nella nostra terra. Lo chansonnier
cuneese il prossimo 13 ottobre verrà
quindi nella nostra provincia (dopo concerti a Roma, Milano, Parigi, Amsterdam,
Bruxelles, Vienna e Berlino) per proporvi
il suo ultimo spettacolo “Solo - dal vivo”
– che ha dato il titolo anche al suo ultimo
album - in cui affronta il palco accompagnato unicamente dalla sua fedele chitarra acustica ed espone le perle più lucide
della sua quasi ventennale carriera.
Ciò che ha motivato la scelta di organizzare un concerto di Testa per la partenza
di “Madre Terra” è stata la convinzione
che la musica sia spesso lo strumento
più adatto, grazie all’immediatezza, per
far presa sui sentimenti e sulla ragione
delle persone. La scelta non poteva
che ricadere su Testa, che nel 2007 ha
ricevuto la Targa Tenco per il “miglior
disco dell’anno”. Il riconoscimento più
prestigioso per un cantautore italiano
gli è stato assegnato per l’album “Da
questa parte del mare”, dedicato al tema
delle migrazioni: quelle moderne che
spostano i migranti dai paesi del Sud alle
nostre città e quelle del passato, degli
italiani sporchi e cattivi, di “quando gli
albanesi eravamo noi” e cercavamo
fortuna oltralpe e oltreoceano.
Ma l’esibizione del cantautore piemontese
non sarà l’unica chicca per gli appassio-nati
di cultura, per chi è interessato al mondo
delle migrazioni o semplicemente vuole impossessarsi di qualche strumento concettuale in più per decifrare i cambia-menti della
società in cui viviamo: il 28 ottobre (alle ore
20.30) Stefano Allievi, docente all’Università
di Padova e sociologo delle migrazioni,
sarà ospite di Madre Terra assieme ai registi
Federico Ferrone e Michele Minzolini per
una serata dedicata allo spinoso tema dei
rapporti con le persone immigrate di fede
musulmana. Verrà proiettato in anteprima
italiana il primo di una serie di documentari prodotti dalla televisione Al-Jazeera
sull’Islam italiano e intitolato “Il nemico
interno – musulmani a Bologna”. A moderare la serata Don Mario Gretter, incaricato
della Diocesi per il dialogo interreligioso e
profondo conoscitore dell’Islam.
Il 27 novembre la psicologa italo-svizzera
Marina Frigerio, assieme al ricercatore
e musicista Umberto Castra, presenterà
il libro “Versteckte Kinder”, sui bambini
nascosti: migliaia di figli che negli anni
‘60 furono costretti ad un’infanzia clandestina perché i genitori, lavoratori italiani in
Svizzera, non avrebbero potuto portarli
con sé nella loro emigrazione.
Infine, a fine marzo dell’anno prossimo,
si terrà la presentazione del film “Il piccolo principe” della pluripremiata regista
bolzanina Debora Scaperrotta, che con il
suo ultimo documentario ci racconterà la
storia di grande coraggio e umanità di un
ex cliente della Consulenza Profughi della Caritas che in Alto Adige ha ricostruito
la sua esistenza.
(az)
Ulteriori informazioni:
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PROGETTI ALL‘ESTERO
Agricoltura, istruzione, salute:
il Mozambico pensa al futuro
Padre Ottorino Poletto, missionario comboniano, opera in Mozambico dal 1991, nella provincia centrale di Sofala e
nell’arcidiocesi di Beira, ed è il referente della Caritas per i progetti di sostegno alla popolazione locale. Nell’intervista
che segue Padre Poletto spiega quali sono gli interventi di promozione umana e sociale affrontati in Mozambico con
l’aiuto della Caritas altoatesina, grazie ai quali il Paese, archiviata la lunga guerra civile degli anni ’80, sta cercando
faticosamente di costruire un futuro migliore per i/le suoi/e cittadini/e.
convittori (circa 2.500) e dall’altra per la
vendita che ci aiuta a finanziare i nostri
progetti.
Padre Poletto,
Lei coordina
l’intervento
pastorale e di
promozione sociale del progetto
„EsMaBama“,
che opera in quattro missioni. Ci
può spiegare come nasce il progetto
e di cosa si occupa?
Subito dopo la guerra civile, la Chiesa ha
partecipato ai processi di ricostruzione e
riconciliazione e così abbiamo ripreso in
mano le quattro missioni abbandonate
per 16 anni e abbiamo fatto in modo
che questi centri pastorali ospitassero
anche scuole, centri sanitari e che da lì
prendessero le mosse anche interventi
di sviluppo in ambito agro-zootecnico
rivolti ad una popolazione di circa 300.000
persone. L’idea del progetto nacque
nell’Arcidiocesi di Beira per dare una
risposta, in nome della Chiesa locale, alle
necessità educative e di salute della zona
e come contributo concreto per la ricostruzione e la riconciliazione del Paese.
Per il lavoro nei campi e negli allevamenti di suini ricorrete all’apporto
della gente del posto o vi avvalete anche dell’aiuto di tecnici specializzati?
Naturalmente cogliamo l‘esperienza
della gente locale, che va valorizzata,
ma anche di tecnici locali e stranieri che
ci danno un aiuto notevole. Un significativo contributo ci viene garantito dai
ragazzi che studiano nella nostra scuola
di agro-zootecnia. Per esempio, a Barada, i ragazzi partecipano ai lavori nei
Qual’è il sostegno assicurato dalla
Caritas di Bolzano-Bressanone?
Assieme a Caritas abbiamo implementato progetti che hanno l’obiettivo primario di migliorare l’accesso all’acqua. In
Mozambico, come in altri Paesi africani,
l’acqua spesso manca e le persone devono percorrere ore di cammino a piedi
per rifornirsene. Con i nostri interventi
abbiamo creato un moderno impianto di
irrigazione per i coltivare i campi. Caritas
ci fornisce i mezzi per stimolare attività
produttive che abbiamo impiantato nelle
missioni. Un esempio è l’allevamento
di suini che da una parte ci serve per
ottenere la carne per sfamare i nostri
I ragazzi partecipano ai lavori nei campi assieme ai tecnici loro insegnanti
Il vostro intervento riguarda anche
l’agricoltura, vero?
In campo agricolo gestiamo aziende
con piantagioni di cocco. In provincia di
Sofala abbiamo un coccheto che, oltre
alla produzione, serve come vivaio per
alimentare la piantagione con nuove
piante e per vendere le piantine ai coltivatori della zona che vogliono cimentarsi in questa coltivazione.
campi assieme ai tecnici loro insegnanti. Tornano a casa per due settimane
ogni 15 giorni e lì hanno la possibilità di
sviluppare un progetto produttivo agrozootecnico.
Una parte importante del vostro impegno però è legata anche alla formazione e all’assistenza sanitaria.
Certo, gestiamo anche scuole – elementari, medie, liceo e professionali - e centri
sanitari. La nostra azione in ambito sanitario ed educativo trova una spiegazione
nella ricerca della sostenibilità dei progetti: se non metto in grado le persone di
imparare come coltivare i campi, come
trasmettere ad altri la loro conoscenza ed
essere in salute, finiremmo per sviluppare solo la loro dipendenza.
Intervista: Arturo Zilli
Ulteriori informazioni:
Caritas Ufficio esteri
I-39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio 1
Tel. 0471 304 351
E mail: [email protected]
Causale per le offerte: Mozambico
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PROGETTI ALL‘ESTERO
Acqua: prima risorsa contro la fame
Il legame tra scarsità di acqua e fame è strettissimo: senza acqua non si beve e non si coltivano i campi e, se l’acqua
non è potabile, ci si ammala e si muore. È quindi fondamentale che la lotta alla fame passi attraverso la fornitura e il potenziamento delle risorse idriche a disposizione delle popolazioni. I progetti sostenuti dalla Caritas altoatesina in Africa
si svolgono attualmente in Camerun, Mozambico, Tanzania e Kenya. 160.000 euro di interventi.
Nonostante gli impegni assunti dalla
comunità internazionale, milioni di persone ogni anno continuano a morire di
fame, stenti e malattie perché non hanno
accesso ad acqua pulita. La mancanza
di acqua potabile colpisce in particolar
modo bambini, donne e anziani, soprattutto in Africa. La battaglia contro la sete
è al tempo stesso una battaglia contro la
fame, le malattie, e serve a migliorare le
condizioni economiche e sociali di tante
popolazioni. Per questo è necessario
sostenere il legittimo diritto delle popolazioni all’accesso e utilizzo delle risorse
idriche nel mondo attraverso progetti
che consentano l’individuazione di fonti
idriche, la creazione di pozzi, la costruzione di cisterne e serbatoi per la raccolta di acqua, la dotazione di sistemi
per potabilizzarla e per permettere
l’irrigazione dei campi. In Camerun, con
il sostegno di Caritas, si sta
ultimando la costruzione di
un acquedotto che porterà
acqua alla popolazione di
Tatum e dei villaggi limitrofi
mentre in Kenya è stato già
ultimato lo scavo e la messa
in funzione di otto dei 20
pozzi previsti per portare
sicurezza idrica a 18 villaggi
nella zona orientale del paeL‘acqua : la prima risorsa per combattere la fame
se, ai confini con la Somalia.
4.000 abitanti dei villaggi e garantiranno
In Tanzania il progetto sostenuto dalla
un forte impulso al settore agricolo.
Caritas altoatesina prevede la costruzi
(fm/az)
one di invasi per la raccolta di acqua e
Ulteriori informazioni:
l’installazione di una serie di cisterne. In
Caritas Ufficio esteri
Mozambico sono in corso interventi che
I-39100 Bolzano, Via Cassa di Risparmio 1
riguardano lo scavo di pozzi (completi
Tel. 0471 304 351
di pompe e impianti di potabilizzazione)
E mail: [email protected]
che permetteranno un netto miglioraCausale per le offerte: Fame in Africa
mento delle condizioni igieniche per i
Progetti di Sostegno all’Infanzia della Caritas
Ex-Jugoslavia: progetto “Spalla a spalla”
“Il mio nome è Aisha, ho 13 anni. A settembre inizierò l’ottava classe della
scuola Gravilov, a Skopje, in Macedonia. Sempre a settembre anche mia
sorella più piccola, Ajda, inizierà a frequentare l’asilo Irhom nel quartiere di
Topana, il nostro quartiere. Un quartiere povero, un intrico di vicoli e stradine,
fatto di piccole case a due o tre stanze e con tanti panni stesi ad asciugare.
Per sopravvivere la gente si arrangia come può perché pochi hanno un lavoro ma non è cattiva e nemmeno ladra. È pieno di
bambini che non stanno mai fermi e giocano con tutto quello che trovano, bambini che ora hanno una speranza: andare a
scuola e non abbandonarla. Grazie all’asilo e al doposcuola, io e tanti altri bambini/e Rom abbiamo potuto inserirci con profitto
nella scuola statale. Ora mi viene da ridere, ma prima, uno “zingaro”, aveva difficoltà anche solo a entrarci, in una scuola. Ora,
per fortuna, è diverso! Ciao a tutti”
Se anche Lei volesse contribuire a uno dei progetti di Sostegno all’Infanzia che la Caritas ha avviato in Eritrea, Ex-Jugoslavia
e Bolivia, invii la Sua donazione utilizzando i conti bancari indicati a pag. 3. Non dimentichi di specificare sempre la causale
“Sostegno all’Infanzia” seguita dal nome del Paese a cui desidera destinare il Suo aiuto. Questo è fondamentale ai fini della
trasparenza e per l’uso mirato della Sua offerta.
Ulteriori informazioni: Caritas Ufficio esteri, I-39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio 1, Tel. 0471 304 351,
E-Mail: [email protected], Internet: www.caritas.bz.it.
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PROGETTI ALL‘ESTERO
Scuola e lavoro cancellano la fame
La lotta alla fame passa anche attraverso progetti di istruzione e formazione, la creazione di posti di lavoro e il miglioramento delle condizioni sanitarie e sociali delle popolazioni coinvolte. Numerosi gli interventi della nostra Caritas
nei settori dell’istruzione (120 mila euro), della formazione professionale e della donna, del microcredito (125 mila),
dell’assistenza socio-sanitaria (90 mila).
mettono le persone
nelle condizioni di
avere un reddito, di
ricevere un prestito
per migliorare le proprie capacità lavorative, se si forniscono
sanità e profilassi
contro le principali
malattie, le prospetLa lotta alla fame passa anche attraverso progetti di istruzione e formazione
tive di cambiamento
Grazie all’aiuto di tante persone della nosi possono tramutare in realtà.
stra terra e ai partner locali, missionari/e
e laici, Caritas punta a contenere la fame
Queste convinzioni determinano il forte
e a farla indietreggiare. Se oggigiorno
impegno che la Caritas altoatesina ha
si riescono a garantire l’istruzione e la
assunto sostenendo progetti nel settore
formazione professionale e sociale, se si
della scuola e della formazione in Eritrea,
Kenya, Mozambico e Darfur (Sudan), nel
settore lavorativo e del microcredito in
Etiopia e Sud Sudan e in ambito sanitario
e socio-sanitario in Eritrea, Darfur e
Madagascar. Complessivamente, negli
ultimi 18 mesi, sono stati utilizzati poco
più di 335.000 euro che permettono alle
popolazioni africane coinvolte di guardare con un po’ più di speranza al loro
futuro, di prepararle e sostenerle nella
(fm/az)
loro auto-emancipazione. Ulteriori informazioni:
Caritas Ufficio esteri, I-39100 Bolzano
Via Cassa di Risparmio 1, Tel. 0471 304 351
E-mail: [email protected]
Causale per le offerte: Fame in Africa
CARITAS PROGETTI IN ALTO ADIGE
Usato ma buono
Come da tradizione, otto giorni prima della ”Domenica della Carità“, sabato 7 novembre si terrà la “Raccolta degli abit usati”
della Caritas. Il ricavato dell’iniziativa verrà utilizzato per sostenere le persone in stato di bisogno della nostra provincia.
Sabato 7 novembre prossimo saranno
più di i/le 3.000 volontari/e impegnati/e
per raccogliere, caricare e trasportare
i sacchi gialli della Caritas ai punti di
carico e scarico. In alcune parrocchie i
sacchi per gli indumenti usati saranno
recuperati direttamente dalla strada
mentre in altre si raccoglieranno nei
punti di raccolta già nei giorni precedenti. I/le coordinatori/trici nei singoli paesi
forniranno - tramite i bollettini parrocchiali, i notiziari comunali o contatto
personale - le informazioni precise sullo
svolgimento della raccolta.
Anche quest’anno Caritas invita a donare indumenti in buono stato, scarpe
(appaiate e legate insieme), biancheria
da casa, coperte, lenzuola, tovaglie,
tende e borse in buone condizioni.
La merce raccolta verrà rivenduta nei
mercati dell’usato di tutto il mondo e
pertanto non sarà macerata. Per questa
ragione Caritas invita a conferire solo
indumenti, biancheria o accessori che
possano essere rivenduti.
Come negli anni precedenti, nel 2008 gli/
le altoatesini/e hanno dato un grande
contributo alla “Raccolta degli indumenti
usati”: sono state raccolte più di 1.176 le
tonnellate di abiti di buona qualità. Con
il ricavato di 167.000 euro Caritas ha
potuto sostenere l’attività di servizi come
la Consulenza telefonica, il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali, il Servizio
Hospice e il lavoro in favore delle persone
senza dimora. (sr/az)
Il 7 novembre 3.000 volontari raccolgono i sacchi
gialli della Caritas
Ulteriori informazioni:
Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
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Tel. 0471 067 400
E-mail: [email protected]
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PROGETTI IN ALTO ADIGE
Qualcosa di buono – per un giorno
Sabato 17 ottobre si terrà la seconda edizione del “Giorno di volontariato in Alto Adige”: tutte le persone adulte interessate sono invitate a una full immersion di una giornata nel mondo del volontariato sociale, a contatto diretto con le
persone in stato di bisogno.
Grazie alle numerose e positive reazioni
alla prima edizione del ”Giorno di volontariato in Alto Adige”, tenutosi ad ottobre
2007, quest’anno, sabato 17 ottobre, verrà ripetuta l’iniziativa pensata per favorire
l’avvicinamento al volontariato. Caritas e
la ripartizione Politiche sociali della Provincia Autonoma di Bolzano, sostenute
dalla Federazione Provinciale delle Associazioni Sociali e dall’Associazione delle
Case di Riposo, invitano tutte le persone
interessate e maggiorenni ad attivarsi in
favore delle persone bisognose di aiuto
e a dedicare una loro giornata al mondo
del volontariato sociale.
Una giornata nel mondo del sociale: sono tutti/e invitati/e
Durante il “Giorno di volontariato”
numerose organizzazioni sociali dell’Alto
Adige offrono ai/lle partecipanti la
possibilità di collaborare attivamente
nei diversi campi d’intervento sociale.
I/le volontari/e per esempio possono
tenere compagnia a persone anziane,
organizzare feste e passatempi creativi
per gli/le ospiti delle strutture coinvolte,
accompagnare persone diversamente
abili, consegnare pasti a domicilio,
conoscere da vicino la vita delle persone senza dimora, realizzare dei servizi
fotografici o partecipare ad attività interculturali che favoriscano la conoscenza
e l’integrazione tra diverse culture. Al
termine del “Giorno di volontariato”, alle
ore 19.00 tutti/e i/le partecipanti parteciperanno ad una festa a Casa Kolping
cui prenderà parte anche l’assessore
Richard Theiner che ha concesso il
patrocinio all’iniziativa.
Tutti i progetti cui è possibile partecipare
sono consultabili su una pagina web
dedicata: www.freiwilligentag.it. Per
iscriversi c’è tempo fino al 9 ottobre.
(sr/az)
Informazioni e iscrizioni:
Servizio volontariato e Caritas parrocchiali
I-39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio, 1
Tel. 0471 304 330
E-mail: [email protected]
www.freiwilligentag.it
I gadget di youngCaritas
Per chi è e per chi si sente giovane
youngCaritas ha realizzato diversi gadget per la sensibilizzazione
verso il sociale: t-shirt, bandane multiuso, portachiavi che fungono anche da portabottiglie e penne a sfera.
Tutti i gadget possono essere ordinati per telefono, e-mail o con
questa cartolina (si prega di affrancare sul retro e indicare indirizzo e numero di telefono). Siete pregati di comunicare anche la
taglia e il numero di gadget richiesti.
Per ulteriori informazioni contattate le collaboratrici di youngCaritas a Casa San Michele in via Cassa di Risparmio 1, tel. 0471
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Numero 03/settembre 2009
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pagina 8
PROGETTI IN ALTO ADIGE
“Risposte chiare a problemi attuali“
Caritas saluta il chiaro richiamo del Papa, attraverso la sua enciclica „Caritas in veritatem“, per l’aumento dei finanziamenti ai Paesi nel Sud del mondo e per un’economia etica e solidale.
Heiner Schweigkofler e Mauro Randi, i direttori Caritas, apprezzano l‘enciclica del Papa „Caritas in veritatem.
«Non c’è dubbio, con “Caritas in
veritate”, Papa Ratzinger ha centrato i
problemi del nostro tempo»: è questo
il commento dei direttori Caritas,
Mauro Randi e Heiner Schweigkofler,
all’indomani della pubblicazione della
terza enciclica - la prima sociale - di
Benedetto XVI. Il documento pontificio
si occupa infatti sia di questioni di
giustizia sociale come fame, povertà e
disoccupazione, sia delle conseguenze
della crisi economica e finanziaria.
In questa enciclica Benedetto XVI
pone al primo posto la dignità umana
ed il riconoscimento dei veri bisogni,
comuni a tutti gli uomini. Il Papa
dimostra che per uscire dalla crisi è
necessario sostituire la logica della
solidarietà alla logica dell’avidità: «Lo
sviluppo è impossibile senza uomini
retti, senza operatori economici e
uomini politici che vivano fortemente
nelle loro coscienze l’appello del bene
comune» (CIV 71).
Questo significa che «l’economia ha
bisogno dell’etica per il suo corretto
funzionamento» (CIV 45): nell’era della
globalizzazione (di per sé né positiva
né negativa) una simile affermazione
si riflette nelle «sfide importanti dei
nostri tempi - concludono Randi e
Schweigkofler - come la conservazione dell’ambiente per le future
generazioni, l’accesso all’acqua e lo
sfruttamento del sottosuolo e delle
fonti di energia nei paesi in via di
sviluppo: il nuovo documento
papale suona infatti come una
chiara esortazione agli Stati,
perché aumentino i finanziamenti
che hanno promesso ai Paesi
del Sud del mondo, e all’economia,
perché riduca l’insopportabile
disequilibrio che perdura nel
mondo».
(ml/ng)
Ulteriori informazioni
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PROGETTI IN ALTO ADIGE
La povertà infantile è nascosta
Il 15 novembre 2009, in occasione della „Domenica della Carità“, la Caritas desidera portare all’attenzione dell’opinione
pubblica le diverse forme ed effetti della povertà infantile.
La povertà di relazioni sociali e mezzi
finanziari sta impedendo a un numero
sempre maggiore di bambini/e e giovani
la partecipazione alla vita della società.
Senza un aiuto nei primi anni della vita i/
le bambini delle famiglie a basso reddito
saranno con ogni probabilità condannati ad una vita in salita. La povertà limita
la libertà di azione restringe le possibilità
con pesanti conseguenze su sviluppo,
salute e istruzione dei/lle giovani. I contatti sociali sono compromessi perché
non sono disponibili risorse sufficienti
per passare un pomeriggio in piscina,
per acquistare una bicicletta, per vedere
un film al cinema o svolgere altre attività
di tempo libero.
Oltre alla povertà materiale, i/le bambini/e
di oggi fanno crescente esperienza
Domenica della carità: la povertà limita lo sviluppo dei bambini.
di solitudine e isolamento, povertà di
legami e relazioni significative. Anche se
i mezzi tecnici di comunicazione sono
soggetti ad un continuo miglioramento
(cellulare e internet) i/le bambini/e sono
sempre meno in grado di esprimere i loro
desideri e bisogni in maniera appropriata. Cercano sostegno e sicurezza ma,
se mancano chiari riferimenti, si lasciano
irretire dalla violenza, da movimenti di
estrema destra, cadono in depressione e
diventano più fragili. (ml)
L’ufficio Caritas a Bressanone
Da un mese, a Bressanone, sono attivi i nuovi servizi della Caritas: Hospice, Consulenza Debitori e il servizio Volontariato e Caritas parrocchiali hanno ora un loro ufficio nella città vescovile, in piazza Parrocchia 4. Un sostegno vicino per
chi, in Valle Isarco, si trova in stato di bisogno.
L‘ingresso del nuovo ufficio Caritas a Bressanone che ospita le sedi del Servizio Hospice, della Consulenza
Debitori e del servizio Volontariato e Caritas parrocchiali
Poco alla volta anche il nuovo ufficio
della Caritas a Bressanone si è animato
ed ora vi ferve l’attività di consulenza
e di sostegno alle persone che, nei
dintorni, si trovano in stato di bisogno.
L’onore di inaugurare la sede nella città
vescovile, l’ottobre dello scorso anno,
è toccato al Servizio Hospice. Da quel
momento, la coordinatrice Martha von
Wohlgemuth, è diventata la persona di
riferimento per le persone che cercano
un sostegno per affrontare la malattia,
la morte e il lutto. A giugno 2009, Georg
Hofer, collaboratore della Consulenza
Debitori, offre consulenze professionali
a chi è alle prese con problemi finanziari
e vuole liberarsi dai debiti. Ad agosto
2009 è arrivato Hermann Barbieri del
servizio Volontariato e Caritas parrocchiali, responsabile dei/lle volontari/e
in Valle Isarco e dei gruppi Caritas
parrocchiali dei decanati di Bressanone,
Vipiteno, Rodengo e Chiusa.
Il nuovo ufficio è aperto lunedì a venerdì,
dalle ore 9.00 alle 12.30. Il Servizio Hospice è raggiungible al numero di tel. 0472
268 418, la Consulenza Debitori al tel.
0472 205 297 e il servizio Volontariato e
Caritas parrocchiali al tel. 0472 205 969.
(sr/az)
Per maggiori informazioni:
Caritas ufficio Bressanone
I-39042 Bressanone, piazza parrocchia, 4
Tel. 0472 268 418
E-mail: [email protected]
Numero 03/settembre 2009
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PROGETTI IN ALTO ADIGE
Emergenza carceri, il convegno
Le carceri italiane stanno scoppiando: i detenuti sono troppi rispetto ai posti disponibili. Il progetto Odòs della Fondazione Odar organizza per il 19 e 20 novembre un convegno al quale parteciperanno numerosi esperti.
Leggi sempre più severe e pene sempre
più aspre hanno portato negli ultimi anni
alla saturazione delle carceri italiane:
“Dal dopoguerra ad oggi non ci sono
mai stati così tanti detenuti“ - commenta
Alessandro Pedrotti, responsabile del
progetto Odòs della Fondazione Odar “stiamo sfiorando i settantamila detenuti
a fronte di quarantamila posti disponibili
nei nostri penitenziari: nel solo carcere
di Bolzano passano ogni anno circa
mille persone, qui gli ospiti sono sempre
110/120 per soli 68 posti disponibili.“
Una riflessione sul tema è quindi necessaria e così Odòs, che quest’anno
festeggia i dieci anni di attività rivolta
a detenuti ed ex detenuti, ha deciso di
celebrare la ricorrenza con un convegno
su “Carcere, comunità civile e cristia-
na“, che si terrà giovedì 19 e venerdì
20 novembre al centro pastorale di
piazza Duomo 2, a Bolzano, ed al quale
prenderanno parte esperti come Livio
Ferrari, fondatore della “Conferenza
nazionale volontariato e giustizia“.
Nella prima giornata di convegno (dalle
20 alle 22 di giovedì 19) la discussione - ispirata ai passi neotestamentari
di Matteo 25,37-45 ed Ebrei 13,3 - sarà
centrata soprattutto sul dovere cristiano della cura dei carcerati; la seconda
invece (dalle 9 alle 16 di venerdì 20)
sarà rivolta soprattutto agli addetti ai
lavori ma potrà prendervi parte chiunque lo desideri. Il convegno sarà anche
l’occasione per parlare del nuovo carcere di Bolzano e delle misure alternative
alla detenzione, “che funzionano molto
bene“ - conclude Pedrotti - “perché
Al convegno si parlerà anche del carcere di Bolzano
hanno una ricaduta sui detenuti di gran
lunga migliore del carcere“.
(ng)
Ulteriori Informazioni:
Progetto Odòs
I-39100 Bolzano, via Venezia 61/A
Tel. 0471 054 080
E-Mail: [email protected]
L’arte che crea legami tra persone
La Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, ha avviato, con la collaborazione di Giovanni Di Mambro, musicista e musicoterapeuta, un innovativo progetto di arte-terapia che coinvolge i/le clienti e gli/le operatori/trici di sei servizi delle
Fondazioni Caritas e Odar.
Artcounseling: un innovativo progetto di arte-terapia
Art Counseling: questo il titolo del
ciclo di incontri settimanali dedicati
all’espressione della creatività per
mezzo della musica e delle arti figurative
che, organizzato da Caritas, durante
i mesi di maggio, giugno e luglio ha
visto la partecipazione di clienti e
collaboratori/trici dei servizi Iris, Casa
Emmaus, Odòs, Casa dell’Ospitalità,
Casa Margaret e Binario 7. “Si è trattato
di un esperimento riuscito che, per la
prima volta in Alto Adige, ha registrato la
partecipazione di persone con diverse
problematiche accompagnate dai/lle
collaboratori/trici di diversi servizi Caritas e Odar”, spiega Pierpaolo Patrizi,
psicologo e psicoterapeuta responsabile di Iris, “l’obiettivo del laboratorio
espressivo dell’art counseling era quello
di dare una possibilità di lavorare sui
propri problemi in un ambito non terapeutico ma artistico”.
Il coordinatore delle attività di Art Counseling è stato Giovanni Di Mambro, musicista e musico terapeuta, che descrive
così il progetto: “E’ esperienza che crea
benessere”. La colonna sonora degli
incontri è stata “Fiume Sand Creek”,
la bellissima e struggente canzone
di Fabrizio De André. “Si è trattato di
una scelta motivata dalla ricerca di un
momento in cui tutti insieme, all’inizio,
cantavamo e incontravamo di nuovo
noi stessi/e e gli/le altri/e partecipanti”,
sottolinea Patrizi, “il verso della canzone che recita “Il sole alzò la testa sulle
spalle della notte” è la metafora che
meglio chiarisce il senso sottostante al
percorso fatto insieme”.
(az/sr)
Per informazioni:
Caritas Iris
I-39100 Bolzano, Via Cassa di Risparmio, 1
Tel. ++39 0471 304 306
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PROGETTI IN ALTO ADIGE
Abruzzi: grazie per l’aiuto Persone
Dal 6 aprile scorso, quando L’Aquila e i paesi circostanti sono stati devastati dal
terremoto, la Caritas altoatesina è presente nel territorio della catastrofe. Inserita nel
network della Caritas Nordest, Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone ha allestito nella
parrocchia di San Francesco a Pettino una grande tenda sotto alla fino a 200 persone
quale possono riunirsi per cucinare e mangiare assieme. Nella frazione di Bagno,
prossimamente verranno edificate quattro case prefabbricate con criteri antisismici,
studiate per alloggi protetti. Vi abiteranno persone anziane e disagiate fino a quando le loro abitazioni non saranno pronte per accoglierle di nuovo. Le case saranno
poi destinate a ospitare studenti. Queste misure di sostegno agli Abruzzi sono rese
possibili dalla generosità di 3.700 donatori/trici che, nei passati cinque mesi, hanno
versato quasi 835.000 euro sui conti della Caritas. A tutte queste persone esprimiamo
il nostro ringraziamento e quello della popolazione abruzzese.
Grazie all‘aiuto dei donatori/trici altoatesini la Caritas può aiutare dopo il terremoto a L‘Aquila.
+++Telegramma+++
+++La corsa dei miracoli
I risultati della prima „Corsa dei miracoli“
in Alto Adige parlano da soli: i/le 460
studenti/esse delle scuole elementari e
medie di Meltina, Val d’Ultimo e Lana
hanno percorso – nelle manifestazioni
di maggio e giugno – 5.082 giri di un
chilometro e, grazie agli sponsor privati,
hanno raccolto 12.858 euro destinati ai
progetti di sostegno all’infanzia della Caritas altoatesina in Macedonia e Bolivia.
La “Corsa dei miracoli” verrà ripetuta
anche la primavera prossima. (informazioni: www.youngcaritas.bz.it).
+++Errata corrige
L’Italia non dispone ancora di una legge
sul testamento biologico. Finora esiste
solo un disegno di legge su cui le forze
politiche si stanno confrontando ma che
dovrà passare l’esame delle Camere.
Nell’articolo sul testamento biologico
apparso nell’ultimo numero di “Caritas
Info” (maggio 2009) abbiamo parlato
erroneamente di legge e non di disegno
di legge sul “fine vita”. Caritas si scusa
per l’inesattezza.
+++Regalare tempo
Durante l’anno scolastico 2008/09 98
studenti/esse delle scuole superiori di
Bolzano, Merano e Bressanone hanno
preso parte al progetto “Regalare
tempo”, organizzato da youngCaritas,
che li/e ha impegnati/e per due/tre ore
di volontariato sociale la settimana. Il
progetto verrà riproposto anche nel
prossimo anno scolastico.
Grazie
Cinque ragazzi/e dell’Alto Adige stanno
per terminare il Servizio civile volontario
svolto nella nostra provincia, in altre
regioni italiane o all’estero. Essi/e hanno
deciso di dedicare un anno del loro tempo all’aiuto del Prossimo, impegnandosi
in favore delle persone più deboli e svantaggiate e accettando di compiere nuove,
motivanti esperienze. Manuela Gögele
e Matthias Mittelberger lavorano con le
persone senza dimora che, come spesso
accade, sono sulla strada da quando un
evento traumatico li ha estromessi da una
vita “normale”. Collaborando ai servizi
Caritas, Manuela e Matthias hanno dato
una mano a donne e uomini alle prese
con la ricostruzione della loro esistenza. Veronika Amort e Barbara Messner,
invece, sono attive come “caschi bianchi“
in un asilo a Prizren/Kosovo mentre
Paul Kofler, di Silandro, si trova a Verona
dove collabora con i servizi della Caritas
diocesana. A fine ottobre i/le volontari/e
termineranno il loro anno di servizio. La
Caritas li ringrazia per la dedizione che
hanno dimostrato.
COLOPHON
Dal 19 aprile 2001 il giornale „Caritas info“ è
iscritto nel Registro Nazionale della Stampa
con il numero p. 11180.
Editore:
Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
I-39100 Bolzano, Via Cassa di Risparmio 1
Tel. 0471 304 300, Fax 0471 973 428
E-Mail: [email protected]
www.caritas.bz.it
Direttore responsabile: Alexander Nitz
Redazione di questo numero:
Nicola Gambetti (ng), Maria Lobis (ml), Fabio
Molon (fm), Sabine Raffin (sr), Arturo Zilli (az)
Foto:
Caritas Italiana, Caritas Schweiz, Irhom Klaus
Martini, Maria Lobis, Wolfgang Penn, Sabine
Raffin, Urs Siegenthaler, Georg Spitaler, Arturo
Zilli
Concetto grafico:
Mugele & Matt, Bozen
Realizzazione: Sabine Raffin
Stampa: Athesiadruck, Bolzano
Pubblicazione: tre volte all‘anno (gennaio,
maggio, settembre)
Tiratura 2.200
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