Market Flash: oro ed azioni minerarie aurifere

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Market Flash: oro ed azioni minerarie aurifere
Flash mercati _ oro - 16 aprile 2013
Market Flash: oro ed azioni minerarie aurifere
Lunedì 15 aprile due banche d'affari ed un hedge fund del Connectitut hanno venduto allo scoperto
400 tonnellate di oro, corrispondente al 15% ca. della produzione globale annua. La giornata si è
chiusa con una discesa del 10% delle quotazioni dell'oro, la peggiore degli ultimi 30 anni: -15% se
includiamo il venerdì precedente.
La tabella che segue evidenzia la perdita (che riteniamo momentanea) nelle linee e nelle sicav delle
posizioni legate all'asset class oro:
Dopo una così repentina discesa, non riteniamo opportuno cambiare la nostra visione di medio lungo periodo nei confronti dell'oro.
Ritenevamo e riteniamo opportuno infatti avere in portafoglio una piccola quota investita in oro o
azioni minerarie aurifere per i seguenti motivi:
1. l'oro ha sempre sovraperformato in un contesto di tassi reali negativi, quale quello attuale:
probabilmente questo contesto non cambierà nei prossimi anni;
2. le banche centrali, tramite politiche monetarie sempre più aggressive di Quantitative
Easing, vanno nella direzione della monetizzazione del debito, a scapito di più sane e mirate
politiche fiscali restrittive;
3. ne conseguono svalutazioni e guerre valutarie che coinvolgono la maggior parte dei Paesi
(tranne Europa e Brasile e altri minori) e la perdita costante di potere di acquisto;
4. l’oro continua ad essere uno dei pochi "veri" beni-rifugio in termini di "valuta rifugio" e quindi
anche di protezione del potere d'acquisto.
Flash mercati _ oro - 16 aprile 2013
Figura 1. Relazione tra andamento del prezzo dell‘oro fisico e attivi di bilancio delle Banche Centrali.
Fonte: Bank of America
Le motivazioni sopra descritte risultano ancora valide. Anzi, riteniamo che questa discesa possa
costituire una opportunità di acquisto.
Cercando di sfruttare la situazione a nostro vantaggio, nelle linee di gestione e nelle sicav
CompAM SB opereremo come segue:
- medieremo le posizioni delle azioni minerarie aurifere (fondo Bgf World Gold nelle linee e etf
Market Vector Gold Miners nelle sicav) in perdita mediamente di circa il 30%;
- venderemo totalmente l' etf Physical Gold acquistato un mese fa con una perdita media del 15%
e switcheremo nelle azioni minerarie aurifere la liquidità derivante dalla vendita dell'oro fisico.
Perchè questa operazione? Perchè vendiamo oro fisico (etf) e switchiamo su azioni aurifere?
Per tre motivi:
1) il rapporto fra le azioni minerarie aurifere (espresse dall' indice Ftse Gold Share) e la commodity
oro è ai minimi di sempre e questo è un vero caso in cui in passato è valso il concetto di "ritorno
alla media". Infatti, negli ultimi 25 anni infatti, nei due precedenti casi (2000 e 2008) in cui il
rapporto è sceso sotto il livello di 2,5, le azioni aurifere sono salite di oltre il 100% nei 12 mesi
successivi (è interessante notare come nel 2000 sia invece iniziato un bear market per il mercato
azionario nel suo complesso).
Il grafico che segue mostra come questo rapporto abbia raggiunto livelli estremi, mai visti in
precedenza.
Flash mercati _ oro - 16 aprile 2013
Figura 2. Confronto tra l’ andamento del rapporto Indice Azioni Aurifere/Oro Fisico e Indice Azioni Aurifere
dal 1993 ad oggi.
Fonte: elaborazioni Südtirol Bank su dati Bloomberg.
2) Il settore delle azioni aurifere tratta a multipli minimi, mai visti nella sua storia: Prezzo/Utili < 10,
Prezzo/Patrimonio Netto < 1 ecc.
3) analizzando i bilanci di uno dei più grandi operatori al mondo del settore minerario aurifero,
Goldcorp Inc1 ,si nota come il punto di pareggio tra tutti i costi (estrazione, mantenimento, energia,
lavoro, amministrativi, ecc) ed i ricavi sia fissato a 874 $ per oncia. I costi estrattivi delle società
quotate del settore risultano in media comunque inferiori ai 1000 $ per oncia (essendo Goldcorp tra
le compagnie più efficienti).
1
Fonte: Goldcorp Inc. Annual Report, dicembre 2012
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Figura 3. Analisi del margine di profitto di Gold Corp.
Fonte: Goldcorp Inc. annual report dicembre 2012
Quindi, essendo il settore quotato sotto il valore del Patrimonio Netto, è come se il mercato
scontasse che queste aziende contabilizzino ricavi uguali a 1000/1100 $ all'oncia.
Quindi un margine di sicurezza del 20 - 30% dai prezzi attuali.
Conclusione:
1) riteniamo che non siano venute meno le condizioni che ci portavano ad avere oro in portafoglio;
2) sfrutteremo come opportunità la repentina discesa dei giorni scorsi, per mediare le posizioni;
3) venderemo etf oro fisico ed acquisteremo azioni aurifere in quanto le azioni aurifere sono molto
più a sconto, sia rispetto all'andamento storico dei parametri che rispetto al valore dell'oro fisico.
Flash mercati _ oro - 16 aprile 2013
Figura 4. Andamento dell’ indice Ftse Gold Share dal 2000 ad oggi.
Fonte: Bloomberg.
Figura 5. Andamento dell’ indice Oro in dollari USA per oncia dal 2000 ad oggi.
Fonte: Bloomberg.
Ufficio Gestioni