Fine XIX secolo/ inizio XX secolo

Transcript

Fine XIX secolo/ inizio XX secolo
Fine XIX secolo/
inizio XX secolo
1
190W
Tiv, Nigeria, Benue River.
Legno durissimo a patina chiara con resti consolidatisi di
aspersioni rituali.
H. cm. 78.
Fine XIX / inizio XX sec.
Provenienza:
Vecchia collezione francese.
Collezione privata italiana, primi anni ‘70.
Collezione privata, Bologna, dal 1978.
Esposizioni e pubblicazioni:
‘arte africana’, Galleria del Vicolo Quartirolo, Bologna,
1979. Catalogo n. 20.
‘la scultura della nigeria centro-orientale’, Galleria del
Vicolo Quartirolo, Bologna, 1981. Catalogo n. 5.
2
Grande figura femminile inhambe.
Queste figure, maschile e femminile, riservate ai lignaggi più importanti,
erano collocate quali guardiani tutelari dell’intero clan famigliare, accanto
alla porta di ingresso della prima delle mogli (la più anziana).
Secondo alcuni autori inhambe avrebbe costituito uno dei più importanti
akombo (feticci di protezione) nell'universo Tiv, correlato alla nascita del
popolo Tiv, alla fertilità umana ed agricola (“Akiga's Story: The Tiv Tribe as
Seen by One of Its Members”, Sai and East, Oxford University Press,
1939), per altri ritrarrebbe, in astratto, ‘la sposa’ e, secondo altri ancora,
evocherebbe la figura ‘della madre dello sposo’ (Central Nigeria Unmasked
- Arts of the Benue River Valley Berns, Fardon and Kasfir, 2011, p. 53).
La produzione, per altro piuttosto circoscritta sul piano numerico,
dell’antica statuaria Tiv può essere suddivisa in due stili: quello “realista (o
naturalistico)” e quello “a palo”.
Il “Maestro delle forme sinuose”.
Nell’ambito dell’innegabilmente più raro primo stile [la cui produzione
sembra essere cessata all'inizio del secolo ventesimo (Ekpo Eyo, Two
Thousand Years Nigerian Art, Lagos 1977, pag. 196)] una personalità si
impone per la forza e la sinuosità di forme che evocano una sorta di pausa
nel movimento ... quasi ‘un’istantanea’ colta dalla maestria dello scultore.
A questo artista, che ho voluto chiamare il “Maestro delle forme
sinuose”, si ascrive anche il nostro esemplare che è caratterizzato da
linee che appaiono, nel contempo, realiste, possenti e surreali, impreziosite
dall’incomparabile cura del dettaglio delle scarificazioni corporali.
Al di là di ogni ragionevole dubbio, alla nostra figura femminile si può
affiancare, quale elemento della coppia originale, la scultura maschile
seduta (H. cm. 73), già della collezione Michel Gaud, venduta il
29/11/1993 da Sotheby’s London [Yale dtb. n. 0013288].
3
Al “Maestro delle forme sinuose” si possono poi ascrivere almeno altre due
sculture:
- l’esemplare maschile (H. cm. 72,5) della collezione Jan Kusters,
pubblicato (Lot 215) in Loudmer-Poulain, Paris, 21 e 22 Marzo 1980 [Yale
dtb. n. 0013289 (allegato) ].
- quello analogo della Barry Hecht collection (immagine non disponibile).
In conclusione, segnalo ancora le correlazioni esistenti tra questo artista e
le tecniche, forse un poco più brutali, che caratterizzano il “Maestro delle
bocche aperte” (B. Berna, 2014, non pubblicato) [a titolo esemplificativo si
veda la figura (H. cm. 47,5), pre 1930, del Museum of Archeology and
Anthropogy, Cambridge pubblicata in Yale dtb. n. 0013258 (allegato) ].
Il mantenimento in situ delle sculture di questo tipo merita qualche
ulteriore precisazione.
Infatti, sebbene realizzate in un durissimo ‘ironwood’, esse presentano
generalmente dei piccoli rebouchages di crepe e buchi del legno, fatti con
materiale eterogeneo ed eseguiti in tempi diversi, che testimoniano la
volontà di evitare (limitare) i danni derivanti dal lungo tempo di
esposizione agli agenti atmosferici (a stento mitigati dalle sovrastanti
‘precarie’ coperture).
Ottimo stato di conservazione con minime mancanze visibili e qualche
piccolo rebouchage tradizionale.
copyright © denise e beppe berna
4