Articolo Golf-Fisio

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Articolo Golf-Fisio
Titolo:
Golf-Fisio-Trainer
Autori:
dott. Christian Platzer, dott. Alex Scharrer
Articolo:
I compiti e gli obiettivi di un Golf-Fisio-Trainer sono l’assistenza e il trattamento del golfista
secondo gli aspetti del gioco del golf e della fisioterapia, prendendo in considerazione le
risorse fisiche e anatomiche dell’individuo. Con metodi di trattamento e di esercitazione
specificamente sviluppata vogliamo dare ai giocatori di golf la possibilità di migliorare il
proprio gioco sotto il punto di vista preventivo e indirizzarli verso un’attività più sana. Questo
avviene sempre con riguardo allo swing individuale biomeccanicamente ottimale.
Nel seguente articolo vogliamo fare vedere brevemente l’approccio di un Golf-Fisio-Trainer
sotto diversi aspetti.
Per ogni terapista è essenziale conoscere le dinamiche e la tecnica giusta di uno swing. Negli
ultimi anni la nostra associazione (European Association GolfPhysioTherapy,
www.eagpt.org) ha sviluppato insieme al dipartimento di biomeccanica di Innsbruck (Austria)
lo swing biomeccanicamente ottimale. Questo lo possiamo poi utilizzare come guida per
analizzare lo swing del nostro paziente e trarre le giuste conseguenze diagnostiche e
terapeutiche. L’obiettivo è di ridurre le forze di pressione, di trazione, di taglio e di conservare
così uno swing dinamico.
In queste sequenze vediamo dei punti fondamentali di uno swing: spostamento del peso,
stabilità della colonna vertebrale, sintonia tra elementi stabili e mobili, rotazione en block, etc.
Per valutare lo swing dobbiamo dividere il movimento in diversi aspetti: set up, top of
backswing (ToB), follow through, impact e finish.
Set up
Il set up è, insieme alla presa, per tanti maestri di golf (Pro), la cosa più importante dello
swing. Durante il set up possiamo individuare atteggiamenti del golfista che poi metteremo in
relazione con la nostra valutazione terapeutica.
La posizione di partenza è fondamentale e da un punto di vista terapeutico ci interessano
diversi aspetti: la base d’appoggio, l’equilibrio, l’orientamento dei piedi, il bacino e la
colonna vertebrale (posizione neutra).
Per esempio abbiamo qui la posizione così detta a “C” che
comporta diversi problemi sia per la schiena ma anche per lo
swing in sé.
Il Golf-Fisio-Trainer in questo momento deve concentrarsi non
solo sulla colonna del golfista, ma anche sulla sua posizione e
non ultimo sulla tecnica del set up. Possibili problemi possono
essere il bastone troppo corto, la distanza tra palla e piedi,
l’angolo Lie, la mancata rotazione toracale (richiede più spazio
tra palla e piedi per girare), etc.
Interessante è anche il risultato di uno studio dell’università di
Colonia, dal quale risulta che ca. il 70% della popolazione germanica soffre di cifosi. Il dott.
Vladimir Janda ha definito questa postura come “Upper Crossed Syndrom” e la descrisse così
(1987/1988): accorciamento dei muscoli della regione suboccipitale, del m. trapezius (pars
descendens), del m. levator scapulae, del m. sternoclaidomastoideus, del m. pectoralis
major/minor. Inoltre si nota un indebolimento dei flessori del collo con m. trapezius (pars
ascendens e transversus).
Si deduce così che i golfisti (attuali e futuri) partono già con un disequilibrio muscolare. Dalla
posizione errata a “C” seguiranno durante lo swing altri movimenti errati. Con il passare del
tempo le conseguenze possono essere dolori oppure anche infortuni.
Come per questa posizione a “C” proponiamo anche per le altre posizioni errate diversi
approcci sia terapeutici che tecnici per lo swing.
Avendo individuato il problema possiamo scegliere diverse soluzioni. Possiamo trattare il
paziente solamente da un punto di vista terapeutico oppure anche cercare di trovare una
soluzione più olistica. In questo consiste proprio la grande potenzialità del Golf-Fisio-Trainer
che conoscendo sia la terapia che anche la tecnica del golf può trovare un approccio più
ampio e soddisfacente per il proprio paziente/cliente.
A fine trattamento è utilissimo dare al paziente dei consigli
per mantenere il successo e per prevenire successivi
infortuni. In questo senso il Golf-Fisio-Trainer cercherà
sempre di proporre degli esercizi per l’allenamento a casa.
Per la posizione errata a “C“ è utile l’esercizio raffigurato a
lato. Obiettivo di questo esercizio è di stabilizzare la
posizione set up del bacino e della schiena in una posizione
neutra, nonostante un lavoro di spalle.
Un obiettivo del Golf-Fisio-Trainer è di dare un servizio completo dalla prevenzione fino alla
riabilitazione. Tutto questo sarebbe ottimale se fatto coordinandosi con il Pro del paziente. Il
Golf-Fisio-Trainer non potrà mai sostituire il Pro, ma gli darà un cliente in grado di eseguire
le sue indicazioni senza dolori e senza limitazioni (articolari, muscolari, etc.). Se ci dovessero
essere delle limitazioni, è utilissimo parlare con il Pro per trovare insieme la soluzione
migliore.
Top of back swing (ToB)
Un altro punto cruciale dello swing è il così detto ToB. Nel ToB tutta la tensione del corpo si
concentra e si trasforma in un movimento in avanti. In questo sia nella colonna vertebrale che
nelle anche e nella spalla vengono esercitate grandi tensioni.
corretto
sbagliato
corretto
sbagliato
Sapendo che nello sport del golf più della metà dei giocatori supera i 55 anni di età e che
tantissimi principianti hanno più di 50 anni, si può immaginare la ridotta elasticità dei tendini.
L’obiettivo del golfista è di portare le braccia in una posizione così detta “ore 9”. Questo si
ottiene attraverso la rotazione di 90 gradi del cingolo scapolare. Siccome tanti sportivi non
riescono, compensano con un’iperadduzione del braccio (in questo caso il sinistro).
Considerando che in una partita di golf questo movimento è eseguito più di 150 volte,
possiamo immaginare lo stress esercitato sui tendini. In questo momento la competenza del
Golf-Fisio-Trainer può dare sia al golfista che al Pro un aiuto per migliorare la mobilità del
torace e la centralizzazione della spalla.
Questo esercizio aiuta ad allenare la rotazione delle anche, del
torace così come la stabilizzazione della spalla. Essendo
questi esercizi facili da eseguire con l’utilizzo di piccoli
attrezzi, i pazienti li possono anche fare sulla driving range
prima di iniziare il loro allenamento o prima della lezione con
il Pro.
Follow through
Questa fase dello swing è la parte nella quale abbiamo un
notevole impatto sul nostro corpo da un punto di vista
biomeccanico. La testa del bastone subisce un’accelerazione
fino a 170 chilometri orari. Una tale accelerazione della testa
del bastone corrisponde a un peso di circa 15 chilogrammi che
moltiplicato per una media 150 colpi a partita, risulta essere un
grande sforzo. Si capisce quanto sia importante avere in questa
fase una buona stabilità, dinamicità e precisione.
Per ogni terapista la rotazione “en block” non dovrebbe essere
una novità. Questo tipo di rotazione viene adesso anche
compiuta nel golf. Cerchiamo di ottimizzare la rotazione tra cingolo pelvico e scapolare.
Il Golf-Fisio-Trainer cercherà di trovare una via di mezzo tra prestazione golfistica e salute,
per questo ottimizzeremo in questa fase le due rotazioni. Fino a poco tempo fa’ si vedevano i
golfisti con una schiena “arrotolata” e sembrava che si girassero su sé stessi. Negli ultimi anni
anche a causa di tanti infortuni i professionisti hanno ottimizzato il loro swing sotto l’aspetto
salutistico. Loro che sono professionisti e molto allenati lo fanno e perché non dovrebbero
farlo anche i golfisti amatoriali? Per questo è importante seguire l’evoluzione e ottimizzare
continuamente lo swing anche nei nostri pazienti.
Il golf, come sport con una lunghissima
tradizione ha certi miti che non seguono la
scienza della moderna biomeccanica. Come
quello di tenere ferma la testa sulla palla.
Come vediamo nelle immagini anche il
campione Tiger Woods ha modificato il suo
stile. Negli ultimi anni si è spesso
infortunato, soprattutto agli arti inferiori, ma
come abbiamo già accennato nello swing si
deve sempre inquadrare tutto e non
focalizzarsi solamente su una parte di esso.
Negli ultimi 2 anni Tiger Woods ha persino iniziato ad eliminare una posizione troppo rigida
della testa.
A noi Golf-Fisio-Trainer il golf ci dà l’opportunità di combinare la prevenzione,
l’allenamento e la riabilitazione. Diversamente che in altri sport, la posizione statica del set up
è essenziale in tutto il movimento dello swing. Questo offre un punto di riferimento molto
concreto sul quale possiamo iniziare a lavorare, indipendentemente dal fatto se il golfista è un
amatore o un professionista, giovane o anziano.
Il Golf-Fisio-Trainer (EAGPT)® Rolf Klöttchen è già da parecchi anni il preparatore atletico
del professionista Martin Kaymer (n° 18 del ranking mondiale), il quale nelle interviste fa
sempre notare l’importanza del Golf-Fisio-Trainer Klöttchen per il suo gioco.
Il nuovo approccio scientifico porta con sé che nei prossimi anni tanti golfisti avranno
bisogno di terapisti abili a capire sia la biomeccanica del golf sia quella dello sportivo. Il
golfista tra l’altro è uno sportivo molto appassionato che può seguire la sua passione per tanti
anni.
Il Golf-Fisio-Trainer è un professionista ricercato, contento del suo lavoro interessante e
creativo.
Bibliografia:
Hochmuth D./Haid Ch.: Der präventive, biomechanisch optimierte Golfschwung (GPT)®,
2005/2010
Hochmuth D.: Golf-Physio-Trainer Arbeitsskript, 2004-2011
Hochmuth D.: GolfPhysioTherapeut Arbeitsskript, 2007-2011
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