L c “A. R ” Tr t YOUTHINKGREEN
Transcript
L c “A. R ” Tr t YOUTHINKGREEN
Liceo “A. Rosmini” Trento YOUTHINKGREEN Salvaguardare l’ambiente Il progetto YOUTHINKGREEN nasce dall’idea di un ex insegnante di matematica, il tedesco Helmut Spiering. L’idea è di sensibilizzare i giovani alle problematiche ambientali perché diventino promotori di cambiamento all’interno delle loro realtà. Nel discorso introduttivo alla settimana di Wolfsburg, Spiering ha esortato i giovani ad essere aperti, curiosi, puntuali e uniti per trovare insieme nuove idee per migliorare l’ambiente. La 3^LD del liceo linguistico Rosmini di Trento ha deciso di aderire a questo progetto supportate non solo dalla dirigente scolastica Matilde Carollo, ma anche dalle docenti referenti Tamara Boscia di inglese, Barbara Centis di scienze e Anna Goio di tedesco. I paesi coinvolti e gli sponsor In questo progetto sono coinvolti gruppi di ragazzi provenienti da 11 stati, e precisamente da Italia, Egitto, Brasile, Bulgaria, Cina, Germania, India, Namibia, Perù, Turchia e Islanda. Le ragazze del “Rosmini” sono state scelte come ambasciatrici italiane dell’ambiente. Questo progetto vuole costruire attraverso il lavoro comune e la conoscenza reciproca dei singoli gruppi partecipanti una rete di relazioni, ponti per un nuovo futuro. Il progetto è sponsorizzato da Volkswagen, Stiftung Mercator, Konrad-Adenauer Stiftung. Youthinkgreen ha ricevuto il patrocinio della cancelliera tedesca Angela Merkel e dell’ex presidente del Parlamento Europeo 8 Dr. Hans-Gert Pöttering. A livello locale siamo state aiutate da Monica Tamanini dell’APPA, dalla vicepresidenza del consiglio regionale e dall’agenzia provinciale per le Politiche Giovanili. I temi affrontati Il progetto Youthinkgreen offre la possibilità ai giovani di tutto il mondo di diventare ambasciatori dell’ambiente. Il lavoro da svolgere, è quello di trovare soluzioni ai problemi ambientali e climatici riguardanti l’energia, la mobilità e il consumo che stanno danneggiando il nostro pianeta. Per farlo è però necessario informarsi sui metodi sostenibili in grado di risolverli. Questo è ciò che stiamo facendo da settembre svolgendo i working tasks/ compiti mensili che ci vengono assegnati dai coordinatori del progetto. Cioè, ogni mese riceviamo compiti dall’organizzazione tedesca e, di conseguenza, lavoriamo in ore extrascolastiche per informarci sul “tema del mese”. Il nostro lavoro consiste nell’andare per le strade a fare interviste ai cittadini, per sapere quanto sono al corrente dei cambiamenti climatici, se fanno qualcosa per diminuire lo spreco d’acqua e d’energia, se usano biciclette, au- tobus, treni, se vanno a piedi o preferiscono la macchina nonostante inquini e così via. Raccolte le interviste, scriviamo la traduzione del testo in inglese e in tedesco e spediamo il tutto allo staff. Infine tutti i nostri lavori vengono pubblicati sul sito ufficiale del progetto. I temi che abbiamo trattato finora nei compiti mensili sono stati vari, per esempio: la mobilità, le energie rinnovabili, lo spreco d’acqua, ecc.. Abbiamo intervistato l’assessore alla mobilità del comune di Trento, Michelangelo Marchesi, la presidentessa del car-sharing e alcuni contadini che si occupano di agricoltura biologica e abbiamo avuto la fortuna di ricevere informazioni, durante incontri svolti nelle ore scolastiche, dal Roberto Barbiero dell’Osservatorio Trentino sul Clima e da Judy Frater, un’americana che ha vissuto in India per lungo tempo e che ci ha parlato della sua esperienza riguardo al Fair Trade. Il ruolo dei media Durante la settimana a Wolfsburg, abbiamo capito l’importanza di questo progetto e specialmente il ruolo della stampa. Durante le conferenze erano presenti molti giornalisti tedeschi poiché la stampa tedesca si è immediatamente attivata nell’informare le persone di ciò che il progetto “youthinkgreen” sta facendo, dedicando varie pagine sui quotidiani nazionali e servizi televisivi. Anche noi riteniamo importante che il progetto venga pubblicizzato attraverso diversi canali. Abbiamo fatto una breve presentazione per il quotidiano L’Adige il giorno 29 aprile e ora stiamo preparando la sceneggiatura per degli spot informativi Thomas Frick, regista ten. 6 giugno 2012 desco: a partire dalle storie migliori verranno girati gli spot che successivamente saranno proiettati nei cinema per diffondere in modo capillare la cultura della sostenibilità. gli altri ragazzi non solo per i motivi del progetto, ma anche per l’amicizia che si è creata tra di noi. Cambiamenti climatici ed energia Una competitività produttiva Tutti noi 200 ragazzi, provenienti dagli 11 paesi coinvolti, ci siamo incontrati in primavera, in occasione del primo incontro ufficiale del progetto, a Wolfsburg, sede di uno dei nostri sponsor più importanti, ovvero la Volkswagen, che ci ha ospitati per una settimana nella bellissima Autostadt. Volkswagen ha messo a nostra disposizione una sala conferenze spaziosa e confortevole, nella quale trascorrevamo le giornate, confrontandoci tra di noi e con i numerosi scienziati ed esperti che si sono alternati giorno dopo giorno. E’ stata un’esperienza davvero molto importante per noi. Abbiamo aperto gli occhi su nuove realtà confrontandoci con i ragazzi degli altri Paesi, parlando dei problemi più evidenti in ognuno di essi e cercando di trovare soluzioni compatibili con ambiente e popolazione. E’ nata in noi una competitività produttiva che ci ha spronato a lavorare duramente durante tutto l’arco dell’incontro. Oltre ad essere stato un incontro altamente formativo, è stata anche un’opportunità di scambio culturale senza eguali, tanto che ora siamo in contatto con n. 6 giugno 2012 Si è parlato di cambiamenti climatici con Harmut Grassl del MaxPlanck Institut e da Tilman Santarius di Germanwatch e della Heinrich-Böll-Stiftung. Uno degli argomenti trattati è stato quello della mancanza di informazione riguardo ai cambiamenti climatici in alcuni stati, come per esempio in Perù. Si è parlato poi di energia, di sensibilizzazione sul consumo moderato di essa e dell’utilizzo di fonti rinnovabili per produrla. Sono intervenuti Sebastian Gallehr che ha proposto l’idea dello sfruttamento delle aree desertiche del Pianeta con pannelli fotovoltaici, grazie ai quali saremmo in grado di coprire il fabbisogno energetico di più del 90% della popolazione mondiale. Barbara Praetorius si è soffermato sulle azioni che dovrebbero compiere le politiche locali per attuare un grande cambiamento nell’utilizzo e nella produzione di energia. Successivamente Barbara Schroeder ha cercato di dare delle “dritte” concrete, elencando ciò che possiamo fare noi come singoli individui; ad esempio spegnere le luci se inutilizzate, limitare l’utilizzo di acqua calda, risparmiare energia in cucina. Ma soprattutto informare la gente su ciò che sta accadendo, cercare di motivare le persone ad adottare un comportamento responsabile nei confronti del consumo di energia. Franck Umbach si è soffermato sul presente e il futuro del concetto di energia per renderlo completamente ecosostenibile. Infine, il dottor Franz Alt, ci ha impressionati mostrando le conseguenze dei nostri comportamenti: il riscaldamento globale, lo sciogli- mento dei ghiacci l’innalzamento delle acque degli Oceani e così via. Il suo motto è: il sole non ci farà pagare nulla. Ha parlato principalmente di pannelli solari e fotovoltaici spiegando quanto sono utili ora e quanto lo saranno in futuro. Sostenibilità, modello Copenaghen, Christiana Figueres Siamo andate anche a vedere la fabbrica della Volkswagen e visitandola ci siamo rese conto che la sostenibilità è un importante obiettivo per l’azienda. Infatti ridurre le emissioni di anidride carbonica e riciclare i materiali fanno parte dell’iniziativa Think Blue che ha come scopo la riduzione dell’ inquinamento. Abbiamo ascoltato Thilo Becker della Technische Universität di Dresden, specialista della mobilità ecosostenibile. I produttori di automobili dovrebbero secondo lui sponsorizzare maggiormente i loro modelli di macchine ecosostenibili, perché l’informazione del consumatore è alla base dell’acquisto. Klaus Bondam, politico e attore danese, ci ha presentato Copenhagen, modello di città sostenibile che dovremmo seguire, poiché è una città dove ogni anno vengono risparmiate 90’000 tonnellate di CO2. Copenhagen è una Eco-metropoli identificata come miglior città per andare in bici e camminare senza la paura delle macchine. Abbiamo avuto il piacere di colloquiare attraverso una video conferenza con Christiana Figueres, segretaria esecutiva del UNFCC (United Nation Framework Convention on climate change). Figueres ha una lunga carriera in campo ambientale e climatico e ha chiara9 mente dato a noi ragazzi molta fiducia e responsabilità. Si è poi arrivati a parlare della mobilità sostenibile. Con questo termine, intendiamo mezzi di trasporto che non emettano gas serra che danneggiano l’ambiente. La riduzione degli autoveicoli nelle città è fondamentale e le alternative presenti sono essenzialmente: andare a piedi; usare la bicicletta; muoversi con i mezzi di trasporto pubblici; utilizzare mezzi di trasporto privati condivisi come car pooling, un sistema di viaggiare insieme dove una persona mette a disposizione il suo mezzo di trasporto, gli altri contribuiscono con una certa somma di denaro alle spese di manutenzione e benzina, e car sharing è un’altra valida iniziativa per chi deve coprire lunghe distanze ma non di frequente. Flashmob e manifestazioni per le strade Ad Hannover lungo le strade abbiamo attirato l’attenzione dei passanti suonando e ballando. Inoltre abbiamo inventato una canzone, “we are climate ambassadors”, che abbiamo cantato durante la nostra “marcia per l’ambiente”. Abbiamo organizzato attività di gioco a tema e distribuito volantini. La gente era curiosa e la maggior parte era interessata al progetto e ci ascoltava attenta e stupita. Come prima manifestazione è stata un successo! Il nostro scopo era quello di dimostrare che non siamo solo chiacchiere, ma che stiamo agen10 do e che ci stiamo impegnando per avere grandi risultati. Attraverso queste attività abbiamo dimostrato che il nostro progetto non è fatto di sole parole. A Wolfsburg lo scopo era sempre quello di informare e sensibilizzare la gente, ma abbiamo messo in atto un’altra iniziativa. Il metodo più efficace per attirare l’attenzione delle persone è stato sicuramente il flashmob, che consiste nell’eseguire un’azione molto rapida. Abbiamo posizionato un cestino al centro di una delle piazze più affollate e abbiamo lasciato a terra nelle vicinanze una bottiglietta di plastica vuota. Ciò che volevamo era che qualcuno si fermasse e la raccogliesse per gettarla nel cestino. Mentre aspettavamo, abbiamo distribuito i volantini del progetto. Non appena qualcuno buttava via la nostra bottiglia lo circondavamo applaudendo e congratulandoci con lui per l’azione responsabile. Prospettive future La Conferenza sullo Sviluppo Sostenibile si terrà a Rio nel 2012 e saranno presenti leader mondiali assieme a partecipanti provenienti dai settori privati, dalle organizzazioni non governative e da altri gruppi. Si riuniranno per trovare un modo per ridurre la povertà, far progredire l’equità sociale e assicurare la tutela dell’ambiente su un pianeta sempre più affollato. Le discussioni principali si focalizzeranno su due importanti temi: come costruire una green economy che rispetti l’ambiente e contemporaneamente promuova un benessere sociale ed economico per ridurre la povertà; come migliorare il quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile. Come partecipanti al progetto YouThinkGreen siamo state invitate ad assistere alle conferenze che si svolgeranno in Brasile nella seconda metà del mese di giugno per esporre le nostre idee. Dopo l’esperienza di quest’anno, il prossimo incontro sarà il grande meeting a Berlino, previsto per l’aprile 2013. Ci saranno persone importanti che ci supportano e che già dall’inizio fanno parte del progetto, come la cancelliera tedesca Angela Merkel e l’ex presidente del Parlamento Europeo, HansGert Pöttering. A livello locale abbiamo constatato che il Liceo Rosmini, in una sola delle tre sedi, produce ogni settimana in media 11000 fotocopie in bianco e nero e 300 a colori. Pensavamo di sostituire tutta quella carta con carta riciclata, rendendo la nostra scuola “più ecologica”. Altre idee che sono sorte nelle nostre discussioni sono: introdurre l’ educazione ambientale per le classi del biennio; ridurre gli imballaggi dei panini e le merende che si vendono durante le pause, sostituendoli e introducendo la vendita di frutta. Inoltre abbiamo scoperto che esistono finanziamenti per le scuole che vogliono installare pannelli solari: è una buona pratica che va incoraggiata. Vorremmo poi introdurre assemblee a tema, con lo scopo di sensibilizzare i giovani come noi. Abbiamo deciso che svolgeremo campagne di sensibilizzazione nella città di Trento, durante tre giorni in cui distribuiremo volantini e cercheremo di rendere le persone attente ai cambiamenti climatici che stanno distruggendo il pianeta e alle problematiche ambientali in generale. Diremo loro che se ognuno di noi fa qualcosa per salvare il mondo, ce la faremo. 3ª LD liceo linguistico Rosmini Trento INFO Official Web Site: www.youthinkgreen.org Indirizzo E-mail: [email protected] n. 6 giugno 2012