07_running_2015 - Running Magazine

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07_running_2015 - Running Magazine
ANNO 4 - NUMERO 7 - 2015
Foto: Dino Bonelli - Runner: Marco Moletto - Location: Mondolè (Prato Nevoso, CN)
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600463 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane
SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
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ANNO 4 - NUMERO 7 - 2015
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600463 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste
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COVER STORY
IL MARCHIO HA CONOSCIUTO UNA CRESCITA ESPONENZIALE CHE LO HA PORTATO
AL 2O POSTO NEGLI STATES FRA I BRAND PIÙ VENDUTI NELLO SPORTS APPAREL
10-11
12
NEW COLLECTION
CMP:
libertà
al cubo
NEW BRANDS
14
HOKO
MACRON
FOCUS ON
PRODOTTO DEL MESE
Under
Armour:
è solo l’inizio?
Ancora
sotto
il sole
della
California
FELINE VERTICAL PRO ATLETA DEL MESE
Vertical Spirit
15
2O ALLE SWS 2014 DIETRO A KILLIAN
E 1O AL RED BULL K3, MARCO MOLETTO È DIVENTATO
UNO DEGLI SKYRUNNER ITALIANI PIÙ FORTI
ALLE PAGINE CENTRALI
13
18-19
26
EVENTI
22-23
REPORTAGE
20
MIZUNO
RUNLIFE
NOTE di un mondiale
EKIRUN
13
INIZIATIVE - VIBRAM SOLE FACTOR
FRA LE PROTAGONISTE AI MONDIALI DI ULTRA TRAIL, LISA BORZANI
CI RACCONTA LE IMPRESSIONI DI UNA GARA DI “BRONZO”
Bielorussia
Sono fatte così…
IN OCCASIONE DEGLI OLYMPIC TRIALS DEL 1972
INIZIÒ LA LUNGA STORIA DI NIKE A FIANCO
DELLE SUE ATLETE. DA ALLORA INIZIATIVE, CAMPAGNE
DI SENSIBILIZZAZIONE, ATTIVITÀ DI SUPPORTO HANNO
SEGNATO UN PROGETTO CHE DURA DA OLTRE 40 ANNI
24
[email protected] / www.runningmag.it
30
RUNNING
MAGAZINE
EDITORIALE
• DI BENEDETTO SIRONI
[email protected]
C’è spazio per
tutti. O quasi.
Vi avevamo anticipato nello scorso editoriale
che non sarebbero mancate sorprese e novità nelle
nuove collezioni del mondo running. Dopo aver
partecipato in forze alla fiera OutDoor di Friedrichshafen, nonché alle singole presentazioni di
molti dei più importanti brand, non possiamo che
confermarlo: quello della corsa, in tutte le sue sfaccettature, si presenta come il mercato più dinamico, vivo e appetibile del panorama sportivo. Non a
caso i marchi più storici e consolidati anno dopo
anno stanno allargando la gamma di prodotti e gli
investimenti, dentro e fuori il settore: vedi i sempre più frequenti interventi su media, iniziative o
eventi “extra-running”.
Ma un’altra tendenza che ha assunto una crescente evidenza nelle ultime stagioni è l’ingresso
di nuovi player nel mercato. Sulle pagine di Running Magazine non manchiamo naturalmente di
tenervi aggiornati e anche in questo numero avete
alcuni esempi a riguardo. Tra tutti vi segnaliamo
i casi di CMP, Macron e Scarpa, che trovate citati
rispettivamente alle pagine 12, 14 e 28 (nella vetrina prodotti, al progetto trail running di Scarpa
dedicheremo anche un articolo approfondito sul
prossimo numero). Nel primo caso si tratta di una
realtà (F.lli Campagnolo) che ha appena festeggiato il suo mezzo secolo di attività, fortissima nella produzione conto terzi e che negli ultimi anni
sta affermando sempre più il suo marchio CMP
nell’outdoor tecnico e lifestyle, oltre che nello sci.
E che per la stagione SS 2016 ha presentato una
nuova e ben assortita linea trail running (e bike).
Nel secondo caso parliamo di un’azienda già molto
nota nel mercato dell’abbigliamento sportivo, che
per l’autunno-inverno 2015 presenterà la sua vera
e propria linea running, sviluppata in collaborazione con l’ex maratoneta Franca Fiacconi. Infine
Scarpa: tra i marchi da sempre leader nell’outdoor, interpretandolo a suo modo e ribattezzandolo
“alpine running”, è entrata a tutti gli effetti nel
mondo della corsa offroad. Evoluzione già seguita
Editore
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Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO
Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI
Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23
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da altri marchi con vari gradi di apprezzamento e
successo: primo su tutti indubbiamente Salomon,
ma non dimentichiamo Dynafit, La Sportiva, Tecnica e altri ancora.
Sono solo alcuni esempi di new entry nel mercato e sfogliando il nostro giornale nelle ultime due
stagioni ne potete trovare numerosi altri. Senza
dimenticare - come dicevamo - il caso di marchi
storicamente più legati alla corsa “su strada” che
hanno quasi tutti consolidato la propria presenza
anche nel mondo trail running e affini (in pratica molti dei top brand del settore: adidas, ASICS,
Brooks, Mizuno, New Balance, Saucony, giusto
per citare alcuni dei principali). O viceversa: brand
partiti dal trail (o magari dal triathlon) si stanno affacciando “sulla strada” ritagliandosi fette di mercato più o meno significative. Pensiamo ai casi di
Hoka, Salomon, Scott, Zoot o On. E praticamente
ci stiamo limitando solo alle calzature, perché se
parlassimo anche nello specifico di abbigliamento
e accessori il discorso si allungherebbe parecchio.
Prendiamo il caso di Under Armour, al quale dedichiamo pure la cover story di questo numero,
che ha nel running una delle direttive principali
di crescita sia nel footwear che nell’apparel. O la
stessa Kalenji (marchio di Decathlon) che allarga
e consolida la sua linea road e pure trail. I nomi e
gli esempi sono tanti e sicuramente avremo modo
di tornarci.
Del resto, un mercato che continua a crescere
sotto tutti i punti di vista, è senz’altro una potente
calamita e può offrire interessanti opportunità a
tutti gli operatori. Partendo dall’alto, ossia proprio
dai brand. Con un nota bene finale: il fatto che ci
sia più spazio per tutti, non significa che chiunque
lo possa occupare indiscriminatamente. Investire
su progetti e strategie a medio-lungo termine rimane la condizione minima per diventare davvero
parte integrante del “gioco”. Senza rischiare di esserne eliminati nel giro di due o tre stagioni.
Anno 4 - N.7 - 2015
Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio
2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale
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della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati
o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:
Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 28 luglio 2015
4
n. 7 - 2015
PRIMO PIANO /
Nike e Apple rimborsano i clienti
non soddisfatti di FuelBand
Stando a quanto riportato dai media negli scorsi
giorni, Nike e Apple avrebbero raggiunto un accordo
con i clienti non soddisfatti del dispositivo FuelBand. Le ragioni alla base dei reclami sarebbero da
ricondurre al fatto che la fitness band sviluppata in
collaborazione fra i due colossi americani è stata
oggetto di una campagna advertising non veritiera.
Quest’ultima avrebbe infatti indicato fra le caratteristiche del prodotto anche la capacità di misurare
le calorie bruciate e i passi compiuti. L’accordo di
risarcimento riguarderebbe i modelli realizzati dal
gennaio 2012 al giugno 2015. Nike avrebbe accettato
di pagare un totale di 2,4 milioni di dollari, ovvero 15
dollari a prodotto in cash, o 25 dollari in gift cards.
Skechers “riporta” in tribunale
Steve Madden
Ricordate The Wolf of Wall Street? Nell’ultimo film di
Martin Scorsese, adattamento cinematografico della
biografia del broker Jordan Belfort, c’è un episodio
che ha per protagonista Steve Madden. Fondatore di
una delle firme più autorevoli nel mondo delle calzature fashion e lifestyle, nei primi anni 2000 Steve si
è reso celebre per essere entrato in rotta di collisione
con i tribunali americani in più di un’occasione, per
aggiotaggio, violazioni e frodi finanziarie. Ora, una
nuova azione legale lo vede protagonista, in quanto
Skechers lo avrebbe accusato di violazione di diritti
di brevetto riguardanti la propria linea di walking footwear. Il marchio californiano in particolare avrebbe
riconosciuto come oggetto della disputa la collezione
Setta disegnata dallo stilista del Queens. Dopo aver
registrato una crescita di circa il 40% a 768 milioni di
dollari a livello global nel solo segmento sportivo allo
scadere del primo quarto fiscale del 2015, stando a
quanto avrebbe confermato una ricerca condotta da
NPD Group, Skechers avrebbe attualmente raggiunto il secondo posto nel mercato footwear a stelle e
strisce davanti ad adidas e dietro a Nike.
Due nuovi marchi
distribuiti da Nov.ita
A partire dalla SS 2016 sono
due i nuovi ingressi nel
portfolio di marchi gestiti per
l’Italia da Nov.ita. Il primo è
Flexor, marchio specializzato
nella produzione di solette.
La mission dell’azienda nata
nel 1963 è di migliorare la
salute e il comfort di una
parte fondamentale dell’anatomia, i piedi. Operativo
da oltre cinquant’anni nel settore dell’ortopedia e
podologia e nel settore delle calzature, fabbrica in
particolare solette in lattice che sono utilizzate in oltre 50 Paesi e da marchi quali ASICS e adidas. L’altro
brand è Arch Max, realtà di Barcellona proprietaria
di du brevetti innovativi per il mondo del running,
trail, tennis e bike. In collezione sono infatti presenti
i calzini Arch Fit che forniscono supporto nella corsa
stabilizzando il tallone in
una posizione neutra e sollevando l’arco plantare per
evitare l’eccessiva pronazione. La cintura Arch Max
Belt, traspirante e leggera,
permette di portare con sé
comodamente il necessario
anche quando si corre.
Distribuito da:
Nov.ita
011.6467743
[email protected]
RUNNING
MAGAZINE
NEWS
n. 7 - 2015
I Looney Tunes assieme a Nike nella sfida Find Your Fast
Antonio Dus nuovo ad per Tecnica
Il 2015 per Tecnica sarà un anno di importanti novità su più fronti. Fra queste, a
inizio luglio il gruppo con sede a Giavera
del Montello (TV) ha nominato Antonio
Dus nuovo amministratore delegato. La
carica sarà rilevata a partire dal 14 settembre 2015. Il dottor Dus ha maturato una
profonda e varia esperienza professionale
nel mondo outdoor e nello sport business.
Recentemente è stato ceo del gruppo Vibram. “Essere alla guida di una realtà così
importante che è stata, è e sarà nel cuore
di milioni di sportivi in tutto il mondo è
I loro volti e le loro avventure le conosciamo tutti. Bugs Bunny, Lola Bunny, Titti e
Silvestro, Daffy Duck, Taz, Willy Il Coyote e Road Runner da questa estate sono al
centro della nuova sfida lanciata da Nike
alla sua community. Grazie
all’accordo tra
Nike+
Run
Club e Warner
Bros infatti i
Looney Tunes
sono diventati
pacer e motivano i runner
di tutti i livelli a migliorare la velocità per
prendere parte alla sfida Find Your Fast.
L’iniziativa lanciata in occasione dell’ultima
campagna del brand prevede un allenamen-
un grande impegno, ma anche un eccitante
progetto” ha spiegato Dus. “Arrivo nel gruppo Tecnica in un momento in cui i suoi
marchi stanno riscuotendo importanti successi: farò in modo che ciò possa essere la
base per capitalizzare al meglio gli sforzi e gli
investimenti fatti negli ultimi anni e valorizzare tutte le enormi potenzialità esistenti”.
La nomina di Dus coincide con l’ingresso
di nuovi membri nel CdA, l’ing. Francesco
Panfilo e il prof. Fabio Buttignon: tutti e tre
affiancheranno i due consiglieri Giancarlo
e Alberto Zanatta.
“Always in Beta”: la campagna globale by New Balance
impegno a non fermarci
sui successi ottenuti e la
volontà di spingersi sempre avanti, per migliorare
e far emergere il meglio
di noi”. La landing page
“Beta Hub” consente agli
appassionati di immergersi nella mondo Beta, per
trovare storie sugli atleti e
sulle innovazioni dei prodotti. Fra i modelli in evidenza, la scarpa
running Vazee e la linea abbigliamento
Made for Movement. La campagna include
anche materiale in-store, digital e stampa.
www.newbalance.com/beta
Marco De Gasperi: Ortles e Monte Bianco da record
Photo: Boy Mountain Dreams
Sono numerosi i campioni nel running e nel
triathlon, come nel tennis,
nel calcio e nel baseball,
che partecipano all’ultima
campagna New Balance: da
Jenny Simpson a Brenda
Martinez, Emma Coburn
e Guy Learmonth, fino a
Sebastian Kienle e Non
Stanford. “Always in Beta è
l’essenza di un brand con oltre 100 anni di
storia, in grado di racchiudere la sua eredità
basata sul performance e i suoi valori fondamentali” dice Rob DeMartini, presidente e
CEO in New Balance. ”Sottolinea il nostro
Passaggio su roccia
(Ortles)
SuisseGas Milano Marathon 2015 premiata per la sostenibilità
Oltre nove mesi di preparazione e collaborazione con IMQ hanno portato la maratona di Milano a distinguersi e a registrare
un successo che per l’organizzazione di Rcs Sport
era fra le priorità per questo 2015. La 42 K sotto la
Madonnina che si è svolta lo scorso 12 aprile si è
confermata ai vertici in
Europa nella sostenibilità
ambientale. Come attestato dall’assegnazione della
prestigiosa Gold Certification rilasciata dal
Council for Responsible Sport, modello
statunitense che finora ha premiato l’attenzione all’ambiente e all’impatto sociale
nell’organizzazione e nello svolgimento di
to di otto settimane per migliorare e correre
il miglio (1.609 metri) più veloce di sempre.
Il programma è stato sviluppato in collaborazione con coach professionisti che suggeriscono esercizi, musica (oltre 30 milioni i brani disponibili
sulla app grazie
al recente accordo di Nike+
con Spotify) e
danno consigli. Il 30 agosto
gli appassionati saranno infine chiamati
a dare prova dei progressi ottenuti, quando
il training plan realizzato in collaborazione
con il super esperto Chris Bennet raggiungerà il suo culmine.
Dopo essere salito e disceso dall’Ortles (20
km per oltre 2.200 metri di dislivello positivo) in tempo record, il pluri-campione
del mondo di corsa in montagna ha voluto
“togliersi l’ennesimo sfizio” e ha replicato
l’impresa, questa volta sul Monte Bianco.
Rispettivamente il 1° e il 17 luglio, lo skyrunner bormino si è messo a dura prova, impiegandoci 2h 36’ 50’’ per l’Ortles e 6h 43’ 52’’
per il Bianco. Nel primo caso è partito da
Solda, mentre nel secondo da Courmayeur.
A fare più scalpore è stata sicuramente la
seconda salita: 51,8 km per 3.750 m D+, a
vent’anni di distanza dal record di Fabio Meraldi (6h 45’ 24’’), un altro valtellinese che
scrisse il proprio nome nella storia del Monte Bianco. Due nuovi record che identificano Marco come l’atleta più rappresentativo
nel complesso panorama dello skyrunning
soli 130 eventi sportivi al mondo. L’attestato rappresenta il proseguimento di un
percorso iniziato nel 2013, quando la manifestazione ha ricevuto la
Silver Certification. Prima maratona nel Vecchio
Continente a riuscirci. La
nuova certificazione sarà
valida fino al 2016 ed è
il coronamento finale di
un’edizione da record: in
termini di atleti iscritti,
oltre 15mila considerando anche gli staffettisti, e di risultati, con il
nuovo record mondiale nella categoria Master M40 stabilito dal vincitore, il keniano
Kenneth Mburu Mungara.
milanomarathon.it
Sulle nevi del M. Bianco
mondiale. Per gli aspetti legati alla sicurezza,
viste le difficili condizioni del ghiacciaio del
Dôme, presenti lungo il percorso le guide alpine Adriano Greco, Michele Compagnoni
e Lucio Trucco, gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Entreves e gli
atleti Martin Anthamatten e Franco Collè.
Ad aspettare l’atleta in vetta anche l’alpinista Denis Urubko, il leone dei 14 Ottomila.
Queste le parole di Marco all’arrivo: ”Sapevo
fin dall’inizio che sarebbe stato difficile abbassare il record di Fabio. Inoltre, le condizioni del ghiacciaio, con i ponti di neve in
continuo scioglimento, hanno creato dubbi
sull’esito dell’impresa. Sono tanti gli amici
che mi hanno sostenuto oggi, come in molte
altre occasioni. Un pensiero però va a mia
mamma, che non c’è più, e che ha vegliato
su di me durante la salita e la discesa”.
triathlon mania /
Tre isole per tre frazioni:
ad agosto il primo Red Bull Tri Islands
TriO Series by Garmin al giro di boa:
count-down iniziato per Forte dei Marmi
In Germania sale l’attesa per la prima edizione di un triathlon che si preannuncia adrenalinico e innovativo. Il prossimo 16 agosto nelle isole di Amrum, Föhr e Sylt si correrà il Red Bull
Tri Islands, sulle distanze dei 2,5 km a nuoto, 40 km in bici e 10 km di running. Con partenza
alle 14 dalla spiaggia di Amrum, gli atleti dovranno lottare contro la corrente e le onde per 2,5
km a nuoto prima di raggiungere Föhr. Da lì proseguiranno in bicicletta per raggiungere il
porto da cui partono le imbarcazioni per
Sylt. L’ultima partenza prevista è per le
16,50: chi non farà in tempo a raggiungere il luogo sarà eliminato. Durante il
trasporto in traghetto, i rimanenti concorrenti potranno recuperare parte delle
energie spese fino a quel punto, prima di
dare fondo alla propria determinazione
nel tratto conclusivo di corsa in gran parte su un terreno sabbioso e sterrato che
termina al porto di Hörnum port.
Quattro gare sulla distanza olimpica
in altrettante località di alto profilo.
Un’iniziativa di respiro internazionale
che coniuga agonismo, sport, turismo
e divertimento. Il circuito TriO Series
by Garmin organizzato da TirO Events
è giunto nel pieno del suo svolgimento. Dopo il successo delle prime due
gare, andate in scena il 27 giugno a Sirmione e il 18 luglio a Sinigallia, siamo arrivati al giro di
boa e si punta all’appuntamento di Forte del Marmi del 5 e 6 settembre. Due le prove previste:
la distanza olimpica il sabato e il triathlon Sprint la domenica. Per quest’ultima specialità, attraverso un concorso attivo sul Garmin Blog, si avrà la possibilità di partire al fianco di quattro
tra i più forti atleti italiani nella disciplina: Alberto Casadei, Alessandro Degasperi, Alessandro
Fabian e Giulio Molinari. Prosegue inoltre l’iniziativa per chi prenderà parte ad almeno tre delle quattro date in calendario, che mette in palio numerosi premi degli sponsor: Garmin, Kuota,
Santini SMS, Aquasphere, Enervit, Selle Italia, Oakley e Kask.
6
0 NUMBERS
5
staffette contro il sole
America, Sud Europa, Asia-Pacifico, Africa
e Nord Europa: cinque i team protagonisti
della nuova edizione di ASICS Beat the Sun
che si sono sfidati in una staffetta intorno
al Monte Bianco. Solo quattro secondi
hanno separato il Team America dal Team
South Europe, entrambi più veloci del sole.
Spingendo al limite i propri limiti fisici e
mentali, e correndo per 150 km attraverso un
percorso fra i più estremi al mondo che copre
8.350 m di dislivello. 17 i Paesi rappresentati
nella gara svoltasi il 21 giugno, solstizio
d’estate e giorno più lungo dell’anno. La
scorsa primavera sono stati selezionati 15
amatori tra quasi 10.000 candidati in tutto il
mondo. Ogni squadra aveva a disposizione
15 ore, 41 minuti e 35 secondi.
3.000
Non sono mai stati
tanti i partecipanti
alla sfida promossa
da Karpos ai Piani
di Pezzé. Lo scorso
19 luglio si è corsa
la classicissima
della corsa in
montagna tra
Listolade e Alleghe,
nello splendido
paesaggio delle
Dolomiti bellunesi.
“La soddisfazione
è grandissima”
commenta
Erminio Ferretto,
coordinatore dell’organizzazione. “Questa
partecipazione record testimonia di come la
Transcivetta sia una manifestazione sentita
dagli appassionati della corsa in montagna
e è anche un bel premio per tutti i numerosi
volontari che collaborano all’organizzazione.
La competizione ha offerto una gara anche i
più piccoli, con la Transcivetta Kids dedicata
ai Cuccioli da 5 a 8 anni e ai Giovanissimi da
9 a 12 anni.
sotto le Tre Cime
Sono state tre le corse di quest’anno alle Tre Cime di
Lavaredo. Nona edizione per la mitica LUT, quarta per il
Cortina Trail ed esordio assoluto per la Cortina SkyRace.
La manifestazione marchiata The North Face si era svolta
dal 25 al 27 giugno scorsi: 1.300 iscritti sia per la 119 km
sia per la 47 km, oltre 3mila gli atleti nel complesso. I Paesi
rappresentati sono stati 56, in prevalenza europei, anche
se non sono mancati americani, asiatici e australiani. L’età
media è stata di 42 anni e i quattro quinti dei partecipanti
erano di sesso maschile.
2
runner x
21
k a bergamo
Nuovo percorso e nuova formula per la staffetta della
Mezza Maratona dei Mille Città di Bergamo. Quest’anno
la 21 K orobica si correrà il 27 settembre. “Bergamo è una
città piena di podisti, fare una staffetta a due e regalare
dieci chilometri a testa ci è sembrata la scelta migliore” ha
spiegato il race director Migidio Bourifa. “Inoltre speriamo
che la bellezza di questi dieci chilometri spingano qualche
staffettista a trovare gli stimoli giusti per scegliere la
distanza completa nel 2016”. Un tratto con partenza da
Città Alta e uno con arrivo in centro Bergamo saranno
separati dalla zona cambio fissata in via Torquato Tasso,
vicino alle docce e all’arrivo lungo il Sentierone.
7
722
1.000
coppie alla
Transcivetta
sotto le stelle:
nuovo record per la Corritreviso
Un quarto di secolo tra Piazza dei Signori e dintorni, una
corsa nel centro storico di Treviso che da un paio d’anni si
svolge sotto le stelle. A meno di 10 giorni dalla gara erano
già oltre 600 gli iscritti alla gara. Numeri promettenti
per una ventiseiesima edizione che alla fine si è rivelata
la più partecipata di sempre. Lo scorso 26 giugno sono
stati 862 gli iscritti e 722 classificati (a cui va aggiunta la
settantina di atleti impegnati nelle gara giovanile) è stata
la Corritreviso più partecipata di sempre (+8% di atleti al
traguardo rispetto al 2014).“
RUNNING
MAGAZINE
NEWS
n. 7 - 2015
salva con nome /
A ottobre 6 km per Dynamo Camp ai Giardini Montanelli
Prosegue la stagione delle Skyrunner World
Series. All’alba del weekend che vedrà l’esordio nel circuito di Tromsø VK e SkyRace,
che si correranno rispettivamente il 31 luglio
e il 2 agosto, tutte e tre le specialità sono in
pieno corso di svolgimento. Lo scorso 19 luglio si è infatti svolta la prima gara in calendario per la categoria Sky. Successo italiano
in campo maschile alla Dolomites SkyRace,
con la vittoria di Tadei Pivk. L’atleta Crazy
Idea (al quale avevamo dedicato un’ampio
articolo sullo scorso numero) prosegue la
sua stagione in grande stile, dopo il grande
avvio a Zegama che gli è valso anche il titolo
di campione continentale. Per la prima volta
in diciotto anni inoltre, prima classificata fra
le donne è stata una skyrunner americana.
Megan Kimmel, portacolori ASICS, ha inoltre realizzato il nuovo record di percorrenza
fermando il cronometro sul tempo di 2h 25’
57’’. La gara ha visto al via 750 concorrenti
da 35 Paesi. Tornando al doppio appunta-
Sarà un doppio appuntamento per dare vita a una raccolta fondi, un’occasione di solidarietà e di impegno che da oltre vent’anni è appuntamento fisso per il territorio di Milano e
che si presenta nel 2015 con diverse novità. A partire dal nome: la Corsa della Speranza.
In programma nel weekend del 17 e 18 ottobre ai
Giardini Montanelli, l’iniziativa prevede una Kids
Run, la Corsa dei Piccoli sui 600 metri, e la classica
non competitiva di 6 km. L’evento servirà a sostenere l’associazione Dynamo Camp, che si occupa
della ricreazione dei bambini malati oncologici, con
soggiorni in Toscana, a San Marcello Pistoiese, in
un’oasi a tutti gli effetti speciale. Il claim Run Hope
Share suggerisce il valore della condivisione come
leit motiv di questa edizione, un invito esplicito a far
fronte comune attraverso la corsa per aiutare i più
piccoli. Sono confermate nei due sabati di ottobre che precedono la Corsa della Speranza
le opportunità ricreative al Villaggio Kids Run, un’area giochi attrezzata nei pressi del Museo di Scienze Naturali, con le sue diverse proposte: istruttori di corsa, istruttori del tempo
libero (educatori, giochi e un mago nelle pause dei giochi in movimento).
Running IN: aspettando Madonna di Campiglio
Manca un mese alla prima edizione della
Running In di Madonna di Campiglio. La
nuova attesissima tappa della competizione
che da quattro anni si corre con crescente
successo a Milano Marittima è in programma il prossimo 30 agosto. Il classico
appuntamento in terra romagnola è già in
archivio, ma l’entusiasmo per quanto si è
visto ancora accompagna gli appassionati
che hanno partecipato. Quasi 3.000 persone tra runner, famiglie, bambini e spettatori
si sono radunati lo scorso 13 giugno, 2.300 gli iscritti record alla competizione. Grande successo anche per Running In 4 KIDS, parte del Festival dei Bambini dedicato ai più piccoli
per stimolare il movimento all’aria aperta: quasi 100 piccolissimi si sono messi alla prova
con la mini maratona, il percorso pompieropoli e la pista di pump truck. Alla premiazione
hanno partecipato anche Arrigo Sacchi e Davide Cassani. Missione compiuta anche per
Andrea “Pelo” di Giorgio, l’ultramaratoneta che ha portato a termine la prima “triplice” Running In percorrendo la 21 km per ben tre volte. Fra i partner dell’evento, Zoot.
Photo: iancorless.com
Dolomites SkyRace: Tadei Pivk di nuovo in cima al podio alle sws
Tadei
Pivk
mento in Norvegia che vede impegnati per
l’organizzazione Kilian Jornet ed Emelie
Forsberg, nel Vertical sarà impegnato anche
l’attuale leader nel ranking Nejc Kuhar. Riguardo alla competizione della domenica,
ricordiamo che a dispetto del nome è stata
inserita nel calendario delle Ultra Race per
via del tracciato molto tecnico e del dislivello 4,400 m in ascesa. I campioni del 2014
Emelie Forsberg e Luis Alberto Hernando
saranno al via assieme a Franco Collè.
Ovestim’s all’UTMB con le sue 5 regole d’oro
Da settimane gli appassionati si sono segnati in calendario il 28 agosto.
L’Utmb è un appuntamento che
ogni anno è capace di portare a
Chamonix tantissimi atleti di
alto profilo ma anche numerosi
amanti del trail che desiderano prendere parte alla sfida sul
Bianco. Vista la sua grandissima
popolarità poi, anche numerose
aziende saranno presenti all’evento. Fra queste anche Overstim’s, realtà francese che da oltre 30 anni sviluppa prodotti per
l’idratazione degli sportivi. Gli
esperti del brand in particolare,
raccomandano le loro 5 regole
d’oro in questo campo:
1. Non bere più di 10 cl alla volta: ovvero un sorso abbondante, massimo due. Maggiore è la
quantità di liquido assorbita,
maggiore è il tempo necessario allo svuotamento gastrico
Salomon alla K42 Adventure Marathon in Italia
Spagna, Perù, Bolivia, Brasile, Colombia, Cile, Rapa Nui, Argentina, Marocco e finalmente
Italia. Il circuito K42 Adventure Marathon Series arriva nel nostro Paese e lo fa con un
partner di grande esperienza come Salomon. La prima gara nostrana è in calendario il 26
e 27 settembre a S. Eufemia al Parco Nazionale della Maiella (PE). Il più importante circuito
mondiale di maratone e mezze maratone off-road
farà dunque scalo in Abruzzo grazie ad AISIM, Associazione attiva nella cooperazione tra aree montane
di Argentina e Italia. Due i percorsi previsti per la
competizione, uno da 42 K e uno da 21 K. Entrambi si
svolgeranno in lunga parte sul famoso Sentiero dello
Spirito, fino a raggiungere la vetta del Monte Morrone a 2.061 m quale punto di massima
quota. Il tracciato coinvolgerà anche i comuni di Sulmona, Caramanico Terme e Pacentro.
K42 Italia è organizzata con la collaborazione di A.S.D. Ambiente&Sport, Romatletica Footworks e del Comune di Sant’Eufemia a Majella ed è stata designata Campionato Italiano
Trail distanza Marathon dalla Fidal.
www.k42italia.it
2. Bere fin da subito: la disidratazione può
iniziare prima della partenza (riscaldamento, stress…). Durante lo
sforzo è possibile perdere fino a 1
lt di acqua in meno di un’ora!
3. Bere regolarmente: l’ideale è
un sorso abbondante ogni 5 minuti, tanto più spesso quanto più
la temperatura è elevata. Non superare i 10 minuti, neanche quando fa fresco e si avverte meno la
sensazione di sete
4. Bere durante gli allenamenti:
la qualità degli allenamenti e il recupero saranno migliori. Inoltre,
occorre molto tempo per acquisire dimestichezza con un apporto
idrico razionale
5. Scegliere la bevanda più adatta:
i prodotti Overstim’s sono studiati per garantire l’apporto idrico
necessario nelle migliori condizioni e apportare l’energia glucidica adeguata
all’attività fisica
Le testimonianze di Noene
Alla Reggia di Venaria torna Una Corsa da Re
Atleti, esperti, professori: sono sempre di più le persone autorevoli che incoraggiano all’uso di solette e
plantari Noene durante l’attività fisica e nella vita di
tutti i giorni. Questa volta vi proponiamo l’intervista di Maurizio Marini, docente di Scienze Motorie e
Sportive, preparatore fisico e appassionato di sport a
360°. Fondatore assieme al fratello della scuola Total
Training dedicata agli sport endurance, ha testato i sottoplantari Invisible SP01 sulle
sue scarpe da running percorrendo quasi 800 km in cinque mesi.
Quali effetti hai riscontrato?
Ho ottenuto un maggior supporto e un leggero miglioramento nella sensazione di reattività del piede. Non avevo particolari problematiche fisiche, ma certamente non ne
ho avuti dopo l’uso delle solette.
Cosa ti ha colpito di più?
L’effetto shock absorbing in una soletta così sottile.
Ti sentiresti di consigliare ad altri questi prodotti?
Sicuramente consiglierei i sottoplantari Noene abbinati a corrette esercitazioni fisiche.
Hai dei suggerimenti per l’azienda?
In generale la forma della soletta si adatta a quasi ogni tipo di calzatura, ma non sarebbe male prevedere anche sagome slim per scarpe minimal.
È una fra le più belle eredità che la monarchia sabauda ci ha lasciato, location di grande
fascino per tantissimi turisti e da quattro anni sfondo di una bellissima manifestazione
che soltanto alla prima edizione aveva coinvolto circa 5mila runner. La Reggia di Venaria,
con il parco La Mandria e la città antica ospita la suggestiva Corsa da Re. Organizzata in
collaborazione con Base Running asd, l’iniziativa è in programma domenica 18 ottobre
con un programma che proporrà tre differenti percorsi: 4 km non competitivi all’interno
dei Giardini della Reggia di Venaria, 10 km e 21 km entrambi in versione competitiva
e non competitiva. La giornata di domenica sarà preceduta con la terza edizione della
Corsa del Principino, evento sportivo gratuito dedicato ai piccoli runner fino a 12 anni che
si svolgerà sabato 17.
8
@ WEB & DINTORNI
Zalando: più FATTURATO, meno
profitto e nuove acquisizioni
Il noto sito di ecommerce di articoli sportivi
e scarpe avente sede a Berlino ha avuto
un secondo trimestre in crescita, almeno in
termini di fatturato. I dati preliminari dicono
che le vendite totali sono aumentate del 3335% . L’incremento è di gran lunga superiore
a quanto previsto, tuttavia le spese operative
sono state superiori rispetto a un anno fa e
quindi il margine di profitto è diminuito
(dal 6,4% a meno del 5%). Il rivenditore online
tedesco ha inoltre annunciato di aver firmato
una lettera di intenti per l’acquisto di alcune
quote di Bread & Butter, importante fiera
nel mondo lifestyle per anni organizzata tra
Barcellona e Berlino (anche se all’inizio di
quest’anno era stata sospesa). Non sono
ancora stati rilasciati dettagli precisi circa la
quantità di azioni acquistate.
Record assoluto per la first
edition del Prime Day di Amazon
Mercoledì 15 luglio, in occasione del suo
ventesimo compleanno, i clienti Prime
di Amazon hanno avuto l’occasione di
partecipare al Prime Day, l’evento globale di
shopping grazie al quale hanno acquistato
centinaia di prodotti scontati, con offerte e
condizioni mai viste prima d’ora. Il risultato
è stato un record assoluto di vendite. I
clienti hanno infatti ordinato 34,4 milioni
di prodotti, superando tutti i record ottenuti
dal precedente picco: il famoso Black
Friday del 2014. Il volume globale degli
ordini è aumentato del 266% rispetto allo
stesso giorno dello scorso anno e del 18%
rispetto al Black Friday. Qualche curiosità?
Il prodotto venduto più velocemente è stato
Samsung SSD 850 EVO, con più di 30 ordini
al secondo; sono state acquistate un tale
numero di batterie AAA da superare di 15
volte l’altezza della Torre di Pisa, sono state
vendute un numero sufficiente di centrifughe
Philips Avance Collection da produrre 300
litri di succo in un minuto e tanti braccialetti
Fitbit Charge HR da superare due volte
l’altezza del Duomo di Milano.
DISTRIBUITO DA: The Group Distribution - 059.744024 - [email protected] - www.zootsports.com
Rallenta la penetrazione
di Internet nel mondo
Pubblicità online:
l’Italia è il quarto mercato europeo
Secondo le ultime previsioni relativi alle
tecnologie e alla rete diffuse dall’analista
Mary Meeker di Kleiner Perkins Caufield &
Byers, la diffuzione del web sta procedendo
in maniera solida ma lenta. L’utilizzo della
rete coinvolge al momento il 39% della
popolazione mondiale, ovvero 2,8 miliardi di
persone. L’Asia domina con il 28%, seguita
dalla Cina (23%), Europa (19%), USA (10%). Il
resto del mondo conta complessivamente
al 21%. L’incremento di questa diffusione è
stato registrato al 2014 del 8%, in leggero
calo rispetto al +10% e al +11% del 2013 e
del 2012 rispettivamente. E a parte l’India,
dove il numero di utenti è cresciuto del
33%, i mercati considerati emergenti hanno
decelerato: in Cina si registra un +7%,
in Brasile +4%. In pratica i loro indici di
incremento sono ormai molto simili a quelli
dei territori maturi e ad andamento flat, come
Usa (+2%) o Giappone (in sostanziale parità).
La pubblicità online è in crescita continua,
tanto da arrivare nel 2014, nel Vecchio
Continente, a raggiungere il valore
record di 30,7 miliardi di euro, grazie
anche a un aumento degli investimenti
del 11,6%, in doppia cifra per il quinto
anno consecutivo. Sono i dati presentati
dall’AdEx Benchmark, il rapporto annuale
di IAB Europe sullo stato dell’arte del
mercato europeo della pubblicità online.
L’Italia, in questo speciale rapporto
relativo alla pubblicità interattiva, corre
avanti ormai senza interruzione e nel
2014 è riuscita a conquistare il 4° posto
dietro a UK, Germania e Francia grazie a
un’ottima crescita del 12%, superiore alla
media europea (11,6%) e ai paesi con il
valore di mercato più alto, come Germania
e Francia. Tra i trend relazionati sono da
sottolineare l’importanza conseguita da
mobile e video.
Nasce Facebook Lite
per i mercati emergenti
Classifica IAB Europe dei primi
10 Paesi europei per investimenti
in online adv
9
1.
UK – 8.9 miliardi
2.
Germania – 5.4 miliardi
3.
Francia – 3.7 miliardi
4.
Italia – 1.9 miliardi
5.
Russia- 1.8 miliardi
6.
Olanda – 1.5 miliardi
7.
Svezia – 1 miliardi
8.
Spagna – 0.9 miliardi
9.
Danimarca – 0.7 miliardi
10.
Norvegia – 0.7 miliardi
Della sua nascita si sapeva da
tempo, ma è stato lo stesso
Mark Zuckerberg a lanciarlo
dal suo profilo. Stiamo parlando
di Facebook Lite, applicazione
per Android che consente
la navigazione sul social network in zone
dove non c’è coperture di rete. Disponibile
in Asia, America Latina, Africa ed Europa,
è inserita all’interno del progetto Internet.
org che mira ad ampliare il numero di utenti
portando la connessione anche laddove non
c’è, estendendo i confini del social network
fino a quei 4.5 miliardi di persone che ancora
non hanno una connessione o utilizzano
reti lente. Facebook Lite consentirà loro di
navigare con una versione leggera che pesa
meno di un megabyte, 0,53 MB, e consuma
poco in termini di traffico dati. L’applicazione
presenta tutte le principali funzionalità del
network.
TESTIMONIAL
Stephen Curry
Gisele Bündchen
A fine dell’anno scorso ve lo avevamo presentato come il brand dell’ambizione e i primi sei mesi del 2015 non ci hanno
smentito, tanto che l’obiettivo dell’azienda di Baltimora è di arrivare a quota 10 miliardi di dollari in fatturato nel 2020
Tom Brady
Jordan Spieth
Under Armour:
è solo l’inizio?
Andy Murray
DALLA SUA FONDAZIONE IL MARCHIO HA CONOSCIUTO UNA CRESCITA INESORABILE
CHE LO HA PORTATO AL SECONDO POSTO NEGLI STATES FRA I MARCHI
PIÙ VENDUTI NELLO SPORTS APPAREL. I SUOI ATLETI NEL FRATTEMPO STANNO
ISPIRANDO SEMPRE PIÙ PERSONE CON DEI RISULTATI ECCEZIONALI.
We are just getting started.
Questo è solo l’inizio. È il ritornello che gli atleti Under Armour hanno preso a recitare al
giro di boa del 2015. I primi sei
mesi dell’anno sono stati segnati
da un’incredibile serie di successi che hanno portato i nomi dei
principali testimonial dell’azienda fondata nel 1996 nel Maryland in cima alla scena sportiva
di tutto il mondo. A suggello
di quanto dimostrato in pista o
sui campi da gioco, lo scorso 15
luglio quattro di loro sono stati
premiati con un Espy Award, riconoscimento destinato a chi si è
maggiormente distinto nell’ultima stagione sportiva (la sigla sta
per Excellence in Sports Performance Yearly Award). Stephen
Curry si è aggiudicato i titoli di
Best Male Athlete e Best Nba Player, Jordan Spieth è stati nominato Best Male Golfer e Lauren Holiday con Kelley O’Hara hanno
vinto nella categoria Members of
the Best Team. Fra gli altri candidati nelle fila del brand anche
Lindsey Vonn, Tom Brady, Clayton Kershaw e Carey Price. Personaggi che non hanno bisogno di
molte presentazioni e che al citarli tutti assieme bastano a rendere
perfettamente l’idea del valore
e del prestigio che il marchio di
Kevin Plank ha raggiunto dopo
poco più di 18 anni di vita.
LA CRESCITA /
Da quella prima
idea da cui partì l’ex capitano del
team di football per l’Università
del Maryland per dare vita a tutto
questo, fatti degni di nota se ne
sono appuntati numerosi negli
annali sportivi. Era il 1996 quando Kevin Plank disegnò la prima
maglietta con tecnologia HeatGear all’interno della cantina di
sua nonna a Georgetown. Dopo
i primi dodici mesi di attività durante i quali si spostava in auto
per andare a vendere il proprio
prodotto, Under Armour aveva
registrato un fatturato di circa
17mila dollari. Anno dopo anno
fino a oggi, la crescita è stata continua e in occasione dell’ultimo
esercizio l’azienda ha ampiamente superato quota 3 miliardi nelle
Kelley O’Hara
e Lauren Holiday
Brianna Cope
10
vendite. Più ancora nel dettaglio,
per 20 trimestri consecutivi il
margine è stato di almeno +20%,
Finita qui? A quanto pare no,
visto che stando a fonti interne
il prossimo, ambizioso obiettivo
è di raggiungere la doppia cifra
entro cinque anni: aspettative
che se confermate porteranno il
brand a registrare 10 miliardi entro il 2020. Per l’Europa il target
entro quella data è di 500 milioni
di euro.
UA WOMEN / A favore del trend,
anche le performance e i riconoscimenti maturati dai testimonial
del brand. Come si suol dire, ladies first, e dunque ricordiamo
per prima la ballerina Misty Copeland. In quindici anni di car-
riera è passata dall’essere scartata
dall’American Ballet Theatre per
il fisico non compatibile con gli
standard della disciplina al diventare solista per quella stessa compagnia. Lo scorso aprile Misty è
stata citata da Times fra le 100
persone più influenti nel mondo. È recente invece il periodo
buio della vita sportiva di Lindsey
Vonn. La sciatrice più vincente
di sempre è tornata sulle piste a
fine 2014 dopo il doppio infortunio alle ginocchia e lo scorso
marzo ha centrato a Méribel la
sua quinta Coppa del Mondo
nella discesa libera e la sua setti-
RUNNING
MAGAZINE
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
3.000
Speedform Gemini
1.800
1.470
1.060
607
0,17
0,1
0,394
1
5
20
50
115
205
281
725
856
milioni di dollari
2.300
18 anni di crescita
431
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
ma nello slalom gigante. Prima di
entrare nella nazionale americana
di calcio, Kelley O’Hara è stata atleta All-American. Ha cambiato il
proprio ruolo in campo in seguito
a uno stop nel 2012 e da quel momento è diventata una delle giocatrici simbolo nel suo Paese. Ben 43
rifiuti infine si contano nell’esperienza di Gisele Bundchen in attesa
del primo fatidico “sì”. La modella
più celebre al mondo aveva sedici
anni quando fu accettata e dopo 20
anni di passerelle e film a marzo si
è ritirata ufficialmente dalla scena
fashion. In occasione del quarantesimo anniversario della rivista, a
maggio Vogue le ha dedicato la copertina per rendere omaggio a una
delle principali icone femminili.
Punta di diamante della
collezione, è dotata di
una tomaia che sfrutta la
tecnologia UA SpeedForm.
La conchiglia senza cuciture
con profilo ammortizzante e
il puntale preformato in Tpu
offrono una calzata sicura
e anatomica, le cuciture
saldate a ultrasuoni con
nastro Bemis garantiscono
supporto e comfort. La
struttura con tessuto perforato e saldato a ultrasuoni
migliora la traspirabilità che dura nel tempo. L’intersuola con
Charged Cushioning a doppio strato su tutta la lunghezza
assicura ammortizzazione e spinta. La suola in gomma
soffiata con inserto in gomma di carbonio sul tallone è
leggera e durevole, le scanalature flessibili posizionate in
modo strategico favoriscono la transizione tallone-punta per
una corsa più omogenea. Differenziale: 8 mm. Peso: uomo
242 g, donna 197 g.
Speedform Fortis
Il tessuto mesh ArmourVent
in jacquard leggero, elastico
e resistente garantisce
traspirabilità e asciugatura
rapida, mentre la tecnologia
UA SpeedForm offre
stabilità e calzata precisa.
Il sottopiede da 6 mm in
molded 4D Foam migliora
l’ammortizzamento e
favorisce la fuoriuscita
del vapore. Il design dell’intersuola assicura flessibilità
nell’avampiede per una corsa più potente. Il secondo strato
di Micro G migliora la capacità di assorbimento dell’impatto
unitamente alla spinta. Gli inserti in gomma nella suola
aumentano la durata senza appesantire. Differenziale: 8 mm.
Peso: uomo 237 g, donna 191 g.
Misty Copeland
Armour Mid e Armour Mid Printed
UNA BACHECA MAI TANTO RICCA /
È il numero due nel World Golf
Ranking, nel suo palmares ha aggiunto nei mesi scorsi il Valspar e
il John Deere Classic nel Pga Tour.
Jordan Spieth ad aprile si è poi laureato campione nel Torneo Masters
pareggiando il record di 72 buche
detenuto da Tiger Woods e diventando il secondo golfista più giovane
ad aggiudicarsi questo successo. Un
veterano è invece Tom Brady, che a
febbraio ha guidato i New England
Patriots alla vittoria del suo quarto
Super Bowl NFL. Tredici passaggi
da touchdown e terza nomina da
FW 2015 Highlights /
Mvp sono stati i due record registrati in questa spettacolare stagione.
Finalista a febbraio degli Australian
Open, vincitore a maggio degli ATP
di Monaco e Madrid, a luglio Andy
Murray a Wimbledon si è fermato
soltanto in semifinale al cospetto di
Roger Federer piazzandosi al quinto posto al mondo. Memphis Depay
nelle prossime settimane debutterà
nella Premier League nel Manchester United, dopo aver ottenuto il
titolo di campione d’Olanda con
il PSV e quello di capocannoniere
della Eredivisie con 22 gol in 29
incontri. Forse irripetibile sarà il
2015 di Stephen Curry. Il fenomenale playmaker dei Golden State
Warriors ha appena celebrato il suo
primo successo nella Nba, giunto
al termine di un campionato dominato dall’inizio alla fine. In precedenza a febbraio aveva stabilito il
nuovo primato nella gara dei tiri da
tre all’All Star Game con 27 punti
segnati e a maggio era stato nominato Mvp della regular season. Attualmente è lui l’uomo simbolo del
team UA, ma forse questo è davvero
solo l’inizio.
Clayton Kershaw
Manteo Mitchell
11
Progettati per garantire un sostegno
Mid-Impact, si caratterizzano per
l’impiego di tessuto a doppio strato
HeatGear che assicura un ottimo
comfort a contatto con la pelle.
L’esclusivo Moisture Transport
System elimina il sudore, favorendo
una sensazione
di freschezza e
leggerezza. Il design
classico a pullover
con dorso a vogatore
consente una più
ampia libertà di
movimento e offre
la possibilità di
indossare altri strati.
La fascia elastica
con logo permette
una vestibilità
personalizzata.
DISTRIBUITO DA / Sportbox • 0423.621984 • [email protected]
FOCUS ON
RUNNING
MAGAZINE
CMP lancia Sport line:
il progetto dedicato a trail running e bike
3
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
IL TESTIMONIAL /
Nome: Ivan Geronazzo
Età: 43 anni
Nato e cresciuto: in Veneto
Professione: viticoltore
Corre da: più di 10 anni
È un po’ anticonvenzionale, non è un professionista che corre a tempo
pieno, eppure Ivan è uno degli atleti italiani più forti.
Non ha un personal trainer, non rispetta rigidi programmi di
allenamento, segue una dieta che lui stesso ha messo a punto.
I suoi successi li ha costruiti grazie alla passione autentica per il
running. Prima delle sfide più impegnative si prepara aumentando
l’allenamento, arrivando a correre per sette lunghe ore, dalle dieci di
sera fino a notte inoltrata.
Lo scorso anno si è distinto per aver realizzato la miglior prestazione
italiana all’Ultra-Trail du Mont-Blanc, gara tra le più impegnative della
qualedetiene il record nazionale.
Una prova che gli è valsa la convocazione nella nazionale italiana
della disciplina.
Libertà al cubo
Lightweight Jkt Wmn /
UNA NUOVA LINEA, UN TESTIMONIAL DI ALTO LIVELLO, UNA LUNGA E RICONOSCIUTA
TRADIZIONE NELL’ABBIGLIAMENTO OUTDOOR. IL MARCHIO SI PRESENTA PER
LA SS 2016 CON UNA GRANDE NOVITÀ: UNA COLLEZIONE CHE HA NEI COLORI, NEI
DETTAGLI TECNICI E NEL KNOW HOW AZIENDALE I SUOI PUNTI DI FORZA PRINCIPALI.
Dire che le sensazioni che accompagnano questo nuovo lancio sono
di quelle che solitamente si provano
la prima volta è forse leggermente
inesatto. Anche se, pur avendo già un
passato nel trail, CMP per la SS 2016
ha deciso di tentare un bel salto di
qualità. Nuove ambizioni e nuove idee
di prodotto hanno portato al lancio
di una linea tecnica di alto impatto
interamente dedicata al mondo della
corsa, che comprende sia capi di abbigliamento sia calzature. Una collezione che va a distinguersi all’interno
dell’offerta dell’azienda veneta con un
marchio a sé, Sport3 Line, e che è stata presentata a un numero selezionato
di operatori (tra i quali il nostro magazine) a Bassano lo scorso 24 giugno
(vedi news a pag 6). A testimonianza
del rilievo e degli ottimi propositi che
caratterizzano il progetto, anche la collaborazione di ambassador di grande
competenza che hanno contribuito
allo sviluppo dei vari modelli. Fra i
quali il nome più in vista è quello di
Ivan Geronazzo, primo fra gli italiani
all’edizione 2014 dell’UTMB (con record italiano del percorso).
REAL PEOPLE, REAL PRODUCTS /
È il
claim storico per il gruppo F.lli Campagnolo e il nuovo progetto vive della
stessa vocazione. “Non c’è gara, quando il piacere è tutto nell’essere lì e vivere il momento. Non c’è competizione, quando in gioco sono la passione
e il benessere. La sfida infinita è con
noi stessi”. Il manifesto che accompagna il lancio di Sport3 Line punta
nell’immediato a sottolineare come
la ricerca di un’esperienza emozio-
nale e autentica sia alla base di tutto.
Capi, calzature e accessori bike e trail
running pensati nei particolari per
esaltare comunque quella che sarà
la prestazione: una combinazione di
elevati contenuti che puntano a offrire comodità, funzionalità e tecnicità. Performanti e funzionali, adatti a
ogni condizione atmosferica, i modelli sono realizzati con materiali selezionati per offrire comfort nel tempo. La
collezione comprende capi per l’uomo e per donna, i colori sono fra i
principali punti di forza, come d’altra
parte ormai da tempo abbiamo imparato a conoscere in casa CMP.
I MODELLI / Fra le proposte principali, nel trail running, la giaccia impermeabile Lightweight Trail Running è
stata disegnata per offrire vestibilità
su misura, grazie all’elastico riflettente in vita con interno aderente e
doppia zip. La tecnologia ClimaPro-
tect garantisce protezione dall’acqua
e traspirabilità. Fra i dettagli: polsini
allungati forniti di foro per il pollice,
aerazioni laterali, mesh dal taglio ergonomico sulla schiena e due tasche
laterali. L’outfit a strati si completa
con la Trail Running Sleeveless Tee
per l’uomo e con la Seamless Trail
Running T-Shirt per la donna, o in
alternativa il Trail Running Double Top. I tessuti di impiego hanno
caratteristiche 4-way stretch, sono
realizzati senza cuciture con costruzione funzionale. La tecnologia Dry
Function favorisce la rapida fuoriuscita del sudore, in particolar modo
nelle zone più critiche. Gli inserti in
mesh donano maggiore traspirabilità
e libertà di movimento. Sul fronte footwear, Atlas è una scarpa veloce dedicata a chi corre sulle brevi e medie
distanze, fino alle SkyRace. La tomaia
è molto leggera e traspirante, la suola
realizzata per favorire un ottimo grip
soprattutto su terreni pesanti. Un
profilo che promette agilità e reattività, oltre che una buona versatilità
adatta a percorrere i passaggi tecnici
di un vertical. Certo, a una buona prima impressione per queste calzature è
giusto far seguire un giudizio che per
ora resta sospeso, visto il gran numero di player con un background ricco
e di alto impatto in questo mercato.
Quanto all’apparel la certezza da cui
partiamo sono gli oltre 50 anni di storia CMP, che raccontano della grande
tradizione manifatturiera, della ricerca e dell’innovazione tecnologica di
una tra le principali realtà in questo
ambito, con ben 10 milioni di capi
prodotti all’anno.
12
Double Top /
Seamless T-shirt /
Sleeveless Tee /
Atlas /
NEW BRANDS
RUNNING
MAGAZINE
Hoko è la scelta del forte
ultra trailer Pablo Criado
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
L’abbigliamento
performance
made in Spain
L’azienda spagnola scommette
sulla produzione nazionale
per garantire la massima
qualità dei propri capi.
Tecnologia seamless, struttura
compressiva, fibra tecnica
Dryarn sono alcuni dei punti
di forza di questi modelli.
Fra i suoi atleti più affezionati c’è Pablo
Criado, il forte ultra trailer spagnolo terzo
classificato al Tor des Géants nel 2011 e quarto nel 2012. Ma Hoko è essa stessa una realtà
fatta da atleti per gli atleti. Azienda barcellonese fondata con l’obiettivo di offrire agli
sportivi abbigliamento tecnico di alta qualità
con un ottimo compromesso nel prezzo, si
distingue per l’ampia offerta di prodotti performance che vanno dall’underwear ai capi
a compressione sia per uomo sia per donna.
In catalogo anche accessori e una linea bimbi. Fra i punti di forza del brand catalano vi è
senza dubbio la scommessa di puntare sulla
fabbricazione nazionale, che comporta oltre
alla realizzazione di un prodotto di qualità
certificata anche il totale controllo di tutte le
fasi produttive.
CONTENUTI TECNICI /
Fra le linee comuni ai vari prodotti in catalogo, la scelta di
sfruttare la tecnologia seamless per la realizzazione dei capi. In questo modo gli ingegneri Hoko possono decidere di cambiare
tessitura, spessore, disegno e grado di compressione con estrema precisione a seconda
delle necessità, il tutto senza dover applicare cuciture intermedie
e garantendo il massimo
comfort di vestibilità next
to skin. Fra i materiali tecnici principali, il brand
catalano ha scelto la fibra
tecnica in polipropilene
Dryarn, utilizzato nelle
collezioni base layer quale
materia prima per eccellenza. Per contenere i costi elevati dovuti a un filato di prima qualità come
Dryarn, Hoko punta molto su una efficiente struttura aziendale privilegiando il proprio store online
come principale mezzo di distribuzione, per
eliminare in tal modo intermediari e costi.
CHI È PABLO CRIADO / Un
biglietto da visita importante a cui si è accennato
in precedenza è costituito
da un testimonial di grande impatto. Pablo Criado
è un ultra trailer spagnolo
di 39 anni che dopo gli
ottimi risultati al Tor des
Géants che si ricordavano ha preso simpatia per
la Valle d’Aosta e quindi
ha fatto di Courmayeur
la sua seconda casa. Tra i
suoi piazzamenti più prestigiosi, anche un
grande successo alla Ultramaratón “Los
10000 del Soplao” 2012 (125 km), un secondo posto alla Utratranskaroukera nelle
Guadalupe 2014 (120 km), un secondo posto al Tour de l’Oisans et Ecrins 2011 (180
km) e la vittoria al Thabor trail 2014 (32
km). Nei suoi progetti a breve scadenza ci
sono in rapida sequenza l’UTMB di Chamonix e il ritorno al Tor. Pablo veste Hoko
sia quando corre che nel tempo libero e del
suo prodotto tecnico ne ammira sopratutto
traspirabilità e morbidezza.
Customer service Italy /
Hoko Sport • 06.94805916
[email protected]
www.hoko-sport.com
La collezione esordirà la prossima stagione autunno inverno /
Macron lancia
la prima linea running
SVILUPPATA IN COLLABORAZIONE CON L’EX MARATONETA FRANCA FIACCONI
E CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DELLA TECNOLOGIA MDRYSYSTEM, COMPRENDE
CAPI CHE OFFRONO COMFORT, TRASPIRABILITÀ E FUNZIONALITÀ. SUL FRONTE INTIMO,
ANCHE UNA GAMMA IN SPECIALE FIBRA Q-SKIN.
Sarà la prima linea interamente
dedicata al running realizzata da
una delle maggiori realtà italiane
per il settore dell’abbigliamento
sportivo. Disponibile a partire dalla stagione autunno inverno 2015,
la collezione comprende un vasto
assortimento di capi, comprensivo di t-shirt e canotte, maglie
a maniche lunghe con vestibilità
semi-aderente e giacche, pantaloncini e tights. Un’ampia gamma sviluppata e realizzata con il
contributo di Franca Fiacconi, ex
atleta con in bacheca 15 vittorie in
alcune fra le principali maratone
internazionali e attuale allenatrice e insegnante di educazione
fisica. Fra le caratteristiche più
interessanti dei capi progettati
dall’azienda bolognese, l’utilizzo
del filato tecnico MDrySystem.
Si tratta di un particolare tessuto
che assicura leggerezza, elasticità
e comfort di traspirabilità.
I MODELLI /
L’underwear
con Q-Skin
Grande cura è stata dedicata alla vestibilità, anche
considerando le differenze di
genere fra uomo e donna nelle
speciali proposte dedicate all’uno o all’altro sesso. Il tutto senza
trascurare la funzionalità, con le
numerose tasche applicate sia
alle maglie sia ai pants, o con i
fori per il passaggio del cavo
delle cuffie o ancora con gli
attacchi per i led. Fra i
modelli, Gustav Warmer Top è realizzato
in tessuto Espantex
per esercitare un’azione compressiva
ad hoc e favorire
un’ottima
libertà di movimento
durante la corsa.
Stesso materiale
caratterizza
Bertha
Pants,
14
che assicurano una vestiblità
aderente e grazie ai laccetti regolabili in vita garantiscono un
comfort eccezionale.
ANCHE L’INTIMO / Fra le altre recenti novità lanciate dall’azienda
di Crespellano, anche la linea underwear con microfibra Q-Skin.
Sviluppato da Fulgar, realtà
mantovana fondata nel
1970 che attualmente è fra i leader nel mondo per
quanto riguarda
la produzione di
fibre
sintetiche,
questo materiale
ha caratteristiche
anti-batteriche e
offre traspirabilità, freschezza e
comfort ottimali.
“Per le nostre colle-
zioni puntiamo sempre
al meglio” ha
dichiarato
Francesco
Intini, global
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manager di
Macron. “Per
questo
abbiamo scelto
di affidarci a
Fulgar per una
fibra all’avanguardia come
Q-Skin, ideata
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Italia all’insegna della massima qualità”.
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ATLETA DEL MESE
RUNNING
MAGAZINE
Dopo l’esperienza giovanile nello sci di fondo, Marco Moletto, 28 anni
di Limone Piemonte (CN), è diventato uno degli skyrunner italiani più forti
Vertical Spirit
n. 7 - 2015
• TESTO E FOTO DI DINO BONELLI
NEL 2014 HA CONCLUSO LA STAGIONE DELLE SKYRUNNER WORLD SERIES AL SECONDO POSTO DIETRO A KILIAN E HA OTTENUTO UN SUCCESSO
DI GRANDE PRESTIGIO ALLA PRIMA EDIZIONE DEL RED BULL K3. PER QUEST’ESTATE HA GRANDI AMBIZIONI E PUNTA A TORNARE AL ROCCIAMELONE.
Una mattina tersa è minacciata dalla nebbia di valle creata dall’umidità, figlia del
grande caldo di stagione. Le montagne sono
di un verde intenso e il grigio delle rocce le
segna come rughe sul viso di un vecchio.
Marco vede questi paesaggi alpini praticamente da sempre, ma sensibile com’è alla
bellezza della natura, ne rimane ammaliato
ogni volta. Marco Moletto, 28 anni di Limone Piemonte (CN), 183 cm per 60 kg e un fisico decisamente asciutto e scattante. È uno
skyrunner che corre e si arrampica come un
camoscio. Una giovinezza agonisticamente
passata sugli sci da fondo ne ha esaltato le
caratteristiche di resistenza, che anni dopo
lo hanno portato a essere un vincente sia
nelle gare di sci alpinismo durante l’inverno
sia nella corsa in montagna durante l’estate.
Il chilometro verticale è la sua specialità per
eccellenza. Si allena tutti i giorni. L’obiettivo
principale per questa stagione è rappresentato da tre delle cinque gare della Coppa
del Mondo di specialità. Il suo secondo posto nella classifica finale delle Skyrunning
World Series Vertical 2014, alle spalle del
grande Kilian Jornet Burgada, unitamente
alla bella vittoria della tappa in Val d’Isere
(Francia), la dice lunga sul suo valore.
LA STRATEGIA /
I suoi allenamenti sono
quasi sempre doppi, la mattina di solito fa
ripetute o Fartlek soprattutto in salita, il
pomeriggio delle sgambate più lunghe che
possono arrivare anche alle due ore, anche
queste possibilmente solo di pianura e salita. In discesa cammina per non intossicare
troppo i muscoli con un esercizio che a lui
non serve. L’ultima primavera, per ovviare a
un problema muscolare, ha fatto anche tanta bicicletta, il suo secondo amore, ma ora,
nel bel mezzo dell’estate, l’ha parzialmente
accantonata. “Nei Vertical bisogna sapersi
gestire con molta attenzione, riuscire a capire dove conviene correre e dove camminare, dove usare i bastoncini e dove no” ci
spiega durante un pranzo frugale per riempire lo spazio lasciato libero nello stomaco
da quattro ore di corsa/camminata. “Al
Red Bull K3 dell’anno scorso (3.000 m in
10 km, ndr), nella prima parte che teoricamente era tutta discretamente corribile ho
preferito stare dietro ai primi, che per scelta
loro correvano, e camminare veloce usando
APPUNTAMENTO AL ROCCIAMELONE /
molto la spinta dei bastoncini. Le nostre velocità erano comunque simili e così facendo ho risparmiato fiato che sul muro ripido
di metà gara mi ha concesso di accelerare
e andare via”. Strategia riuscita benissimo
in quanto nessuno degli altri pretendenti
alla vittoria, i migliori specialisti di tutt’Europa, è riuscito a stargli dietro e così Marco
ha concluso la sua prova arrivando primo
e da solo in cima al monte Rocciamelone
(3.5038 m) nel tempo record di 2h 06’ 30”.
dratarsi. Quando sta in giro più tempo integra con i prodotti della Racer, stravede per
il gel al caffè che dice essergli molto utile
in qualsiasi tipologia di gara. “Ogni tanto
l’uso delle mani è indispensabile per arrampicarsi su rocce o terreni veramente ripidi.
Anche in allenamento cerco di ripetere
gli stessi gesti atletici che apparentemente
hanno poco a che vedere con la corsa, ma
diventano fondamentali in certi passaggi. Il
resto è improvvisazione, specie sui percorsi
che non si conoscono bene. Se una gara è
importante preferisco sempre visionare il
tracciato prima, altrimenti mi affido alle
mie qualità di montanaro e vado a occhio”.
LA RICETTA DI MARCO / Marco mangia un
bel piatto di bresaola e grana condito con
olio e limone, dice di assumere un po’ di
tutto, anche perché quando l’anno scorso
ha provato a fare una dieta che gli escludeva
i carboidrati, ha perso un paio di chili ma
non riusciva più a esprimersi come prima.
“Non sempre l’essere super leggeri è un vantaggio se poi non hai forza per essere veloce
e dinamico. Nel nostro sport bisogna avere
resistenza ma anche velocità. Quest’anno in
primavera, per la prima volta, sotto l’occhio
attento del mio preparatore Mauro Riba, ho
fatto anche un po’ di pista per velocizzare le
gambe. Il resto è tutto lavoro che faccio in
montagna. Amo questi luoghi, i loro colori,
il loro silenzio. Ogni tanto penso di essere
un po’ troppo schivo e solitario, anche se
poi adoro farmi una birretta al bar con gli
amici”. A pranzo beve solo acqua naturale,
mentre in allenamento dice di riuscire a
correre un’ora o un’ora e mezza senza rei-
15
Ride,
gli piace l’idea di autodefinirsi montanaro,
e non nasconde quel suo periodo incastonato tra la fine dell’attività agonistica con
lo sci di fondo e l’inizio, peraltro casuale
con un amico, dello sci alpinismo, che poi
lo ha portato anche alla corsa. Un periodo
di transizione di un paio d’anni in cui lo
sport non esisteva e si dedicava più a feste
scatenate. “Il passato è passato, non lo rinnego assolutamente, anzi forse proprio grazie a quello sfogo, ora mi sento ancor più
parte del mio mondo attuale. Un mondo
di sacrifici dove se c’è da uscire a correre
con nebbia o pioggia non ci si può certo
tirare indietro. Un mondo dove le gambe
sovente fanno male e si rientra a casa sfatti.
Un mondo che sui giornali si vede sempre
e solo nel momento delle gare, con gente
che applaude e lo speaker che incita. Poi,
se c’è anche un buon risultato si riesce anche a sorridere e la fatica diventa più leggera”. La mattinata è stata magnifica, si è
corso e camminato, si è fatto stretching, si
son fatte tante foto e si è mangiato bene.
Ora, sorridente e sazio, butta tutta la sua
roba tecnica in macchina (Marco usa scarpe e abbigliamento La Sportiva, occhiali
Eassun, bastoncini Komperdell e integratori Racer), poi saluta e ritorna a casa. Io
gli do appuntamento a Susa (TO) per l’8 di
Agosto, dove senza alcun tipo di pressione
psicologica proverà a difendere il primato
nella seconda edizione del K3.
PRODOTTO DEL MESE / FELINE VERTICAL PRO
TOMAIA /
Mesh poliammidico con
riporto in hot melt TPU
ALLACCIATURA /
FODERA /
Mesh poliammidico
minimal fit /
Quicklacing, con taschina
su linguella per riporre i lacci
Calzata avvolgente
sull’avampiede e tallone
preciso: per correre e
scattare su terreni sconnessi
e su traversi impegnativi
mantenendo il pieno controllo
e la massima efficienza
Suola VERTICAL OUTSOLE /
Dynafit Vertical by Vibram. Per contare su una perfetta
aderenza e avere continua percezione del terreno, i tasselli
della suola Vibram presentano un rivoluzionario design
che offre un feedback immediato. Il grip su superfici
bagnate e scivolose è dato da mescole derivate dal mondo
dell’arrampicata, come la Megagrip. Frenata in discesa
e adattabilità al terreno sconnesso sono garantite dalle
profonde scanalature sul tallone
ing /
t
e
k
r
a
M
e
e
n
io
z
a
ic
n
Comu
MARKETING /
Leggerezza, performance e tecnicità: Dynafit crede
in questi tre valori che si misurano principalmente
nel mondo della competizione. Gli atleti hanno un
ruolo fondamentale nella creazione dei prodotti, dai
loro riscontri e suggerimenti vengono sviluppate le
varie linee, in estate come in inverno. La scarpa Feline
Vertical PRO esprime un’idea di corsa minimalista dove
la ricerca della prestazione è tutto e sarà il prodotto
icona per il brand per la prossima stagione estiva.
INIZIATIVE /
MATERIALE
POP DEDICATO /
L’80% delle vendite in negozio sono influenzate
dal personale, dalla loro capacità di raccontare
un prodotto. Alla luce di questa statistica Dynafit
ha lanciato la campagna Winter Hero, già attiva
per la stagione invernale alle porte, e che proseguirà
per l’estate 2016 con Summer Hero.
L’obiettivo è offrire ai dealer la possibilità di acquistare
un pacchetto prodotti per sé e il proprio personale a un
prezzo agevolato. L¹adesione all¹iniziativa permetterà
loro di testare con mano l¹efficacia dei prodotti Dynafit.
È stato progettato
un display
per mostrare
la particolare
colorazione della
scarpa e per dare
evidenza anche
alle caratteristiche
della suola Dynafit
Vertical by Vibram.
informazioni di base /
I TRE PUNTI DI FORZA /
DIFFERENZIALE / 4 mm
grip eccellente e la massima percezione del terreno
MISURE / 3 – 12, 13 UK
COLLEZIONE / SS 2016
2 / Reattività e feeling sono esaltati
dall’intersuola con inserto in fibre composite
e dal differenziale ridotto
COLORI / È disponibile in una sola variante
TARGET / Pensata per volare off-trail su medie
3 / Calzata precisa e avvolgente, si adatta
ai movimenti del piede a ogni passaggio, anche
i più sconnessi e impegnativi
DISCIPLINA / Skyrunning
PER / Unisex
e brevi distanze su terreni sconnessi e con forti
pendenze, è affidabile anche sui tipi di superficie
più impegnativi tra fango e roccia
1 / Suola Vibram con tecnologia Megagrip, per un
PESO / 250 g (Misura 8 UK)
colore, composta da un paio di scarpe di due tinte
diverse: Magenta e Green
PREZZO CONSIGLIATO ALLA VENDITA /
170 euro
OCCHIO AL NOME /
A dispetto del nome
la new entry nella famiglia
Feline non è una scarpa
dedicata solo alle gare
Vertical, dove alle scarpe
si richiede soprattutto
peso ridotto. È un modello
più eclettico, che si sposa
benissimo anche con le
esigenze di ogni skyracer
che cerca, oltre alla
leggerezza, velocità
e reattività, con un grip
di assoluto valore
Intersuola VERTICAL MIDSOLE /
Intersuola in leggerissima EVA con profilo basso e
un drop minimale di 4 mm. La scarpa offre grande
reattività e un ottimo feeling in ogni fase della
transizione fino alla spinta, grazie all’applicazione
di un inserto in fibre composite. Il risultato è una
calzatura che assicura un’eccellente sensibilità e
massima precisa per correre nelle medie e brevi
distanze, in gara come in allenamento
placca in carbonio /
Posizionata tra suola
e intersuola nella zona
dell’avampiede per
maggior protezione,
flessibilità e reattività.
La presenza di questo
elemento distingue il
modello Pro dalla versione
base della Feline Vertical
PROMOZIONE ED EVENTI /
L’atleta Dynafit Anton Palzer sarà il protagonista
della Vertical Challenge X2 Toni vs. Toni. Attraverso
un video lancerà la sua personale sfida ai 1.000 m di
dislivello, invitando gli appassionati a costruirne una
propria e a condividere il risultato sui canali social del
marchio. Continuano anche le attività di sponsoring
degli eventi, già in calendario per il 2016 la Oetzi Alpin
Marathon e la Grossglockner Ultratrail.
LA PAROLA ALL’ATLETA /
Luca Cagnati new entry bellunese del team Dynafit,
classe 1990, cresciuto a Canale d’Agordo e dall’età di 7
anni dedito allo sport. Specialista di sci di fondo e corsa
su strada, grazie alla passione per le salite e la natura
si è avvicinato, con il passare degli anni, al trail running.
Atleta della nazionale italiana di corsa in montagna,
in rapida crescita e con tanti obiettivi. Dal titolo di
campione italiano di trail running nella categoria
under23 fino al primo posto recentemente conquistato
nella staffetta maschile della Oetzi Alpin Marathon,
e un terzo posto al Trofeo Nasego in Val Sabbia.
“È una scarpa molto reattiva, con un peso contenuto
e ottimo grip. Il punto di forza principale è il fitting
preciso e fasciante, che aiuta ad avere un appoggio
preciso in salita. La scelta di una scarpa bicolore è
assolutamente fantastica! Una novità di design nel
settore della corsa in montagna davvero interessante,
ci voleva”.
KIT DYNAFIT RACE /
Per gli atleti con un’anima
da competizione, Dynafit ha
creato un oufit coordinato
che prevede oltre alla Feline
Vetical Pro anche un suit
e uno zaino da trail. I tre
prodotti si distinguono per
la colorazione audace nel
contrasto greeen / magenta.
distribuito da /
Oberalp • 0471.242900 • www.dynafit.it
BRAND PROFILE
Nel 2015 saranno oltre 200mila le donne coinvolte in oltre 30 eventi organizzati a livello mondiale. Ma l’impegno
di Nike su questo fronte ha accompagnato alcune fra le principali vicende sportive e sociali dell’ultimo periodo
Sono fatte così…
IN OCCASIONE DEGLI
OLYMPIC TRIALS DEL
1972 INIZIÒ LA LUNGA
STORIA DELL’AZIENDA
DELL’OREGON
A FIANCO DELLE SUE
ATLETE. DA ALLORA
INIZIATIVE, CAMPAGNE
DI SENSIBILIZZAZIONE,
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
HANNO SEGNATO
UN PROGETTO CHE DURA
DA OLTRE 40 ANNI.
Poiché in battaglia la vittoria
era il dono più gradito che scende dagli déi all’anima dei mortali,
nei tempi antichi essa era venerata come la figlia di Zeus. Fra i
tanti nomi, il più frequente con
cui era conosciuta è Nike. E nelle
raffigurazioni degli artisti in età
classica essa era una donna alata.
Una donna dunque non poteva
che essere anche nell’immaginario di un brand la cui firma è
appunto ispirata alla dea greca e
per cui uno dei momenti più importanti alle origini coincise con
uno degli episodi più significativi
della recente storia sociale e sportiva. Nel 1972 il congresso degli
Stati Uniti approvò il Title IX of
the Education Amendments, un
progetto di legge che ribadiva l’idea di uguaglianza di genere nelle
attività sportive delle scuole superiori e delle università. Le prove
Road to Colombia
Le atlete azzurre del pattinaggio al progetto
X Cat Sports Club, allenamento dedicato
alle società sportive delle discipline a squadra
organizzato in vista della Nike Women 10.
Se si guarda lontano a quel fatidico 1972 e all’occasione
da cui questa storia era partita, è difficile non farsi
accarezzare dall’idea che quella battaglia sia stata vinta.
Oggi le stesse ragioni che avevano infiammato gli sforzi
di un popolo, quello femminile, e quelli di
un’azienda americana che fin dalle origini
aveva riconosciuto come propria la battaglia
sociale per le donne sembrano essersi
definitivamente imposte. Eppure le storie da
raccontare continuano a essere tante. Sono
tutte a loro modo uniche e irripetibili. Tutte
a loro modo intessute di passione, sforzi,
fatica, sudore. Tutte che hanno in sé il seme
di una vittoria. Che potrà essere l’alloro
imposto sul capo di chi arriva sul più alto
gradino del podio, o un motivo di riscatto
nazionali olimpiche su campo e
su pista ebbero inizio di lì a poco
a Eugene, in Oregon. Per l’occasione alcuni studenti universitari
realizzarono magliette e calzature
con impresso un marchio che negli anni sarebbe diventato inconfondibile in tutto il mondo. La
piccola start up fu battezzata Blue
Ribbon Sports. Le scarpe realizzate si chiamavano Nike.
I PRIMI ANNI / Oggi Nike è l’azienda leader per lo sport business mondiale, con 8,9 miliardi
di dollari fatturati lo scorso anno
solo negli Stati Uniti. Giusto per
citare altri numeri restando nella
madre patria, a inizio maggio in
occasione della visita del presidente Barack Obama alla sede
di Beaverton il ceo Mark Parker
ha annunciato di aver raggiunto
un accordo con 12 stati dell’area
pacifica per creare 10mila nuovi
posti di lavoro. Cifre che ribadiscono le dimensioni di una realtà
che nell’ultimo quarantennio è
stata protagonista dello sport e
che ha scritto pagine importanti
di storia. Alcune fra le principali
riguardano la questione femminile e l’immagine che le sue atlete
hanno saputo proporre fin dagli
anni ’70. Un’immagine i cui valori sono rimasti inalterati nel
tempo e che esaltano l’emancipazione, la solidarietà, la forza
e la determinazione di sportive
eccezionali ma anche di persone
comuni. Fra i momenti più significativi degli esordi, nel 1978 ci fu
da subito il sostegno offerto alla
neonata International Runners
Committee, partorita dagli sforzi
di un gruppo di donne che si erano unite nella causa per sostenere
i propri diritti nelle discipline le-
gate alla corsa. Fino all’inizio degli anni ‘80, la massima distanza
prevista per loro alle Olimpiadi
era 1.500 metri. Si credeva non
fossero fisicamente in grado di sostenere sforzi superiori. Nel 1981
il Comitato Internazionale Olimpico votò l’ammissione dei 3.000
metri e della maratona femminili a partire dai Giochi del 1984.
Fra le diverse campagne che Nike
dedicò a quanto stava accadendo,
una quarta di copertina pubblicata all’interno del programma
dei Women’s Olympic Marathon
Trials organizzati nella città di
Olympia nello stato di Washington scriveva la sola parola che in
quelle fasi andava detta: “Finalmente!”. La prima donna a vincere una maratona in occasione di
quei fatidici Giochi che si svolsero a Los Angeles nel 1984 fu Joan
Benoit Samuelson.
personale, la sorpresa negli occhi di chi non ci avrebbe
creduto, la realizzazione di un obiettivo agognato da una
vita. Che sia fra le campionesse o fra le donne comuni, Nike
continua a sostenere questi sogni. Così è nato il progetto
X Cat Sports Club. Si è trattato di una serie di allenamenti
dedicati alle società sportive di varie discipline di squadra
organizzati in vista della Nike Women 10 del 5 giugno.
Protagoniste di una di queste serate, svoltasi al
PalaRovagnati di Biassono in provincia di Monza e Brianza,
sono state anche le fresche atlete azzurre del pattinaggio
artistico sincronizzato del Monza Precision Team per
l’asd Astro Roller Skating. Campionesse regionali di
Lombardia e terze classificate ai campionati
nazionali, le ragazze il prossimo settembre
rappresenteranno il nostro Paese ai Mondiali
in Colombia. Nel frattempo hanno preso
parte a uno degli appuntamenti organizzati
dal brand con sede a Beaverton, durante
il quale un master trainer si è messo a
loro disposizione per una sessione di
allenamento funzionale in puro stile Nike.
Per l’occasione sono state fatte provare loro
anche le scarpe Free 5.0 e i modelli della
linea Bra. Fra i commenti più positivi, quello
18
dell’atleta Marta Clarotto: “Le scarpe sono fantastiche:
leggerissime e morbide, si adattano ai tuoi movimenti come
se ti allenassi a piedi nudi. La fascia in silicone avvolge il
tallone morbidamente e rende la calzata precisa e comoda.
Anche i bra sono comodissimi e mi sembrano perfetti per
qualunque tipo di attività aerobica”. Una serata intensa
e davvero molto apprezzata da tutte le persone presenti,
come ha concluso il co-capitano Laura Longoni: “È stato un
allenamento tosto, ma soprattutto è stato coinvolgente! Ci
siamo sentite una vera squadra, abbiamo sudato insieme,
ci siamo incoraggiate e sostenute. E alla fine ci portiamo a
casa qualcosa che ci sosterrà anche nel nostro percorso da
qui alla Colombia!”.
RUNNING
MAGAZINE
• DI DAVIDE CORROCHER
1990S / La svolta successiva fu legata
alle atlete ordinarie, alla corsa vissuta nella sua accezione più popolare.
Negli anni ’90 Nike dette grande
risonanza all’impatto sociale che
andava esercitandosi con la diffusione del running e del fitness tra le
donne di tutto il mondo. Nel 1991,
il brand pubblicò per una rivista un
inserto di otto pagine che intitolato “You Were Born a Daughter”.
All’interno era raccontata la vita di
una donna, nella sua crescita e formazione, nella sua affermazione anche attraverso lo sport. Memorabile
fu lo spot realizzato nel 1995 intitolato “If You Let Me Play”. La campagna fu premiata come la migliore di
quell’anno dai lettori di USA Today.
Non meno intenso il motivo di ispirazione del video ”Girl In America”,
nel quale la calciatrice della nazionale femminile di calcio americana
Mia Hamm dichiarava: “In America nasce una bambina. Qualcuno
le darà una bambola. Qualcuno le
darà una palla. E qualcuno le darà
una possibilità”. Il passaggio nel
nuovo millennio fu dedicato al riscatto dell’immagine delle donne e
all’abbattimento degli stereotipi culturali cui erano sempre più soggette.
Il messaggio istituzionale “My Body
Parts” era l’omaggio tributato a un
nuovo canone di bellezza, in cui le
parti del corpo di un’atleta segnate
dalla fatica o dalla tensione dei muscoli e dei nervi diventavano lo spec-
n. 7 - 2015
IL PRIMO NIKE WOMEN STORE IN EUROPA /
Nel cuore di Londra...
Dalle prime iniziative con Joan Benoit Samuelson a quelle degli anni ‘90,
alcune storiche immagini delle campagne Nike dedicate alle donne
chio dell’animo determinato e fiero
di queste eroine.
#BETTERFORIT / Nuove imprese sportive vennero celebrate dalle campagne Nike. Fra i certami agonistici non
mancarono le lotte in campo sociale.
Il 4 aprile 2007, durante una partita
nella March Madness femminile, la
squadra di basket collegiale Rutgers
fu gravemente insultata. La risposta
fu Athlete Campaign, alla quale parteciparono numerose atlete e allenatrici, tra cui Mia Hamm, la sciatrice
Picabo Street, la tennista Serena Williams e la pallavolista Gabrielle Reece.
Nike pubblicò anche un comunicato
a pagina intera sul New York Times:
“Grazie, Ignoranza. Grazie per aver
avviato la conversazione. Grazie per
aver dato involontariamente una
spinta in avanti allo sport al femminile”. Nel dicembre 2010 il nuovo
claim Nike fu “Make Yourself”, un
inno allo sport che può aiutare a trovare la fiducia e la sicurezza necessarie
per realizzarsi, mentre nel 2012 in occasione del 40° anniversario del Title IX fu realizzato il video “Voices”.
Protagoniste erano quattro atlete
straordinarie: la campionessa di atletica leggera Joan Benoit Samuelson,
le cestiste Lisa Leslie e Diana Taurasi
e la boxeuse Marlen Esparza. Il più
recente capitolo di questa storia è il
lancio di #betterforit, che parte dalla
storia che vi abbiamo appena raccontato per continuare a sostenere gli impegni sportivi e le grandi imprese di
cui ogni donna è protagonista.
Nel punto vendita di King’s Road numerosi servizi,
attivita, club e il top di gamma delle linee prodotto
dedicate alla community in rosa del brand.
Dopo Shanghai e Newport
Beach, anche nel Vecchio
Continente Nike ha aperto
uno store tutto al femminile. A
fine maggio è stato inaugurato
il nuovo punto vendita al 33
King’s Road di Londra. Uno
spazio di 207 mq aperto nella
via dello shopping nella City,
progettato per ispirare le donne e motivarle nello sport.
Le appassionate del brand possono trovare il meglio delle
linee performance Nike Women, assieme a numerosi servizi
quali la personalizzazione dei pants, l’analisi dell’appoggio
e il bra fitting. Il negozio sarà un luogo di riferimento per la
community londinese, con gli allenamenti settimanali di
Nike+ Training Club e Nike+ Run Club e con le iniziative a
livello digital. “Il nuovo shop è un altro esempio del nostro
impegno per aiutare le donne a dare il meglio di sé” ha
dichiarato Heidi O’Neil, VP & GM Nike Stores. “Le nostre
attività su questo fronte non sono mai state tante e la nostra
intesa con le atlete è sempre più forte e continua a crescere”.
www.nike.com
Lo scorso 5 giugno l’energia e i colori delle Nike Women sotto la Madonnina /
di Cristina Turini
www.runandthecity.it
10 K by night a Milano:
un gioco… da ragazze!
LA TAPPA ITALIANA DEL TOUR GLOBALE CHE IL MARCHIO COL BAFFO DEDICA
ALLE SUE SEGUACI È STATA UN SUCCESSO (QUASI) COMPLETO. OLTRE
7.500 DONNE HANNO ANIMATO LA NOTTE MENEGHINA CON IL LORO ENTUSIASMO.
Nike ha vestito i panni del principe azzurro e ha dedicato una
serata speciale a tutte le principesse runner: il 5 giugno scorso
infatti si è svolta la We Run Milano nata un paio d’anni fa come
We own the night. L’evento milanese si inseriva nel mezzo di
un lungo tour globale, partito dal
Giappone l’8 marzo (non a caso)
con la Nagoya Women’s Marathon. Un viaggio che dopo oltre
30 tappe in tutto il mondo, tra le
quali Amsterdam, Berlino, Hong
Kong, Istanbul, Lima, Londra,
Manila, Città del Messico, Mosca,
Parigi, Quito, Seoul, Stoccolma,
Taipei, si concluderà in autunno
con la mezza maratona di San
Francisco.
CHI C’ERA
Nell’unica tappa Italiana, un vero
e proprio esercito color salmone (il
colore della maglia ufficiale dell’evento), ha invaso la piazza Gae
Aulenti da dove è iniziata la grande serata. Oltre 7.500 ragazze
si sono ritrovate per la corsa più
glamour che ci sia, in compagnia
delle proprie amiche, grazie anche
alla possibilità da quest’anno di
formare una “Crew” all’atto dell’iscrizione. Tra le presenti, anche
molte famose runners come Martina Colombari, Federica Fontana
e Filippa Lagerback.
LA SERATA
Dopo un breve riscaldamento guidato dalla master trainer Nike Sayonara Motta sulla musica del dj
19
set by Marvely the perseverance
& Lazy Ants, e dopo il warm up
motivazionale di Federico Russo,
le runner sono partite da Piazza
25 Aprile e hanno attraversato
alcuni dei punti più iconici di Milano, come piazza San Babila, piazza Duomo, piazza Castello, l’Arco
della Pace, l’Arena Civica con un
momento di luci e musica molto
emozionante, il Bosco Verticale
e infine il Palazzo della Regione,
tagliando la linea del traguardo in
Gae Aulenti. Un bellissimo percorso insomma, dove è accorsa molta gente lungo le strade a incoraggiare le podiste che nonostante
il caldo torrido e il conseguente
precoce esaurimento delle scorte d’acqua ai punti ristoro, non si
sono fermate e hanno continuato
a correre fino alla fine portando
a termine la gara con determinazione e spirito di appartenenza a
questo straordinario evento che
ha fatto vivere alla città un’atmosfera magica fatta di sport e femminilità.
BILANCIO
Insomma, nonostante qualche
difficoltà legata appunto al rifornimento di acqua alle atlete in una
serata che quanto a clima non è
certo stata clemente, il bilancio
resta più che positivo. Ogni anno
Nike porta il suo evento a un livello maggiore tra colori, emozioni e divertimento. Non ci resta che
aspettare l’anno prossimo per vedere quali sorprese ci riserverà il
noto marchio con il baffo.
REPORTAGE
RUNNING
MAGAZINE
Fra le protagoniste della spedizione azzurra che lo scorso 30 maggio ha partecipato ai Mondiali
di Ultra Trail, Lisa Borzani ci racconta le impressioni di una gara che ci ha regalato il bronzo
n. 7 - 2015
• DI LISA BORZANI
NOTE di
un mondiale
AD ANNECY L’ITALIA HA OTTENUTO IL TERZO POSTO CON LA SQUADRA
FEMMINILE, IL QUINTO CON QUELLA MASCHILE. MA IL BILANCIO AL TERMINE
VALE BEN PIÙ DI UNA MEDAGLIA ED È RICCO DI EMOZIONI, CALORE,
RICORDI CHE I NOSTRI PORTABANDIERA DIFFICILMENTE DIMENTICHERANNO.
LA SCALATA DI LISA /
Lunedì 1° giugno, ancora sotto l’effetto
euforizzante che solo un Mondiale di Ultra
Trail vissuto solo due giorni prima ti può
lasciare, accendo la mia Panda per recarmi
in ufficio. Parte il cd di Jovanotti che ho in
auto e la canzone “Bella” comincia a suonare. Ne ascolto con attenzione le parole e
penso che sia stata scritta proprio per descrivere la mia esperienza azzurra ad Annecy…
“BELLA COME UNA MATTINA D’ACQUA
CRISTALLINA, COME UNA FINESTRE
CHE M’ILLUMINA IL CUSCINO”
Sì, perché noi atleti team Italia siamo
stati proprio così: solari e freschi, talmente
trasparenti da riuscire a mostrare il cuore
che pulsava forte sotto la canotta azzurra!
Abbiamo vissuto questo Mondiale magari
senza le punte di diamante che avevano le
altre squadre, ma quella luce dentro di noi
ci è servita per dare il meglio. Per aprire, appunto, metaforicamente quella finestra che
si spalancava su un evento così importante.
“CALDA COME IL PANE,
OMBRA SOTTO UN PINO”
Il calore c’era e ce lo siamo trasmessi reciprocamente. Come quando all’ultimo ristoro io e la mia compagna di squadra Sonia
(Glarey, ndr) ci siamo battute un cinque
con la mano trasferendoci gioia ed emozione. Entrambe in quel momento ci siamo
rese conto che stavamo correndo bene e che
forse potevamo sperare in una medaglia a
squadre. Un nostro piccolo grande sogno…
E c’era anche l’ombra dei nostri supporter e di tutto lo staff IUTA che ai ristori ci
regalava un po’ di carica. Soprattutto psicologica, perché gli incitamenti festosi e i sinceri applausi valgono di più di tonnellate di
integratori e di carboidrati!
”CHIARA COME UN ABC”
Perché quando devi percorrere 87 km con
5.400 di dislivello positivo sai che c’è poco
da aggiungere: è tutto scritto in quei numeri che noi abbiamo cercato di interpretare al
meglio con prudenza, gestione della gara e
rispetto per gli avversari. Addirittura cercando anche lo sprint finale, per quanto possibile, quando Enrico (Vedilei, coordinatore
del settore Ultra Trail in FIDAL, ndr) ci ha
incitate ad accelerare sul rettilineo finale!
Nata il: 12/5/1979
Tanto cuore e una resistenza che sorprende sempre. Lisa è una fra le atlete più forti a
livello internazionale e la gara di Annecy ha confermato quanto di buono ha fatto vedere
finora.
Nel 2014 fra i piazzamenti maggiormente degni di nota, ci basti ricordare il secondo posto
nella Tds, durissima gara sul Monte Bianco che fa da corollario all’UTMB, e il secondo
posto al Tor des Géants. A Courmayeur l’atleta padovana ha tagliato il traguardo in
ventunesima posizione nella classifica generale.
Quest’anno, alla vigilia dei mondiali si è laureata campionessa italiana di ultra trail. Nella
prima tappa del Fidal Mountain and Trail Running Grand Prix ha ottenuto una vittoria di
grande valore sulle rivali Isabella Lucchini e Paola Romanin. Rientrata dalla Maxi Race,
Lisa ha ottenuto la sua più recente vittoria al Licony Trail, valido per il circuito Tour Trail
Valle d’Aosta 2015.
“COME UN LUNEDÌ DI VACANZA
DOPO UN ANNO DI LAVORO”
Eh già… il Mondiale rappresentava la nostra “vacanza”, il giorno per il quale ci eravamo allenati per molti mesi, ognuno con i
propri slalom tra famiglia, lavoro, impegni
vari e corse tra i sentieri! Ed è stata una vacanza bellissima perché ci sono esperienze
che acquisiscono anche un valore più alto
quando le condividi con un team giusto e
simpatico come il nostro.
“BELLA... GRANDE COME IL MONDO”
Come il mondo che correva unito sui
sentieri di Annecy. Era meraviglioso vedere le canotte delle 37 nazioni partecipanti
e pensare che, in fondo, con la nostra corsa
non stavamo solo disputando una gara ma
stavamo anche abbattendo i confini politi-
ci e lanciando un potentissimo messaggio
di pace.
“FORTE COME UN FIORE,
GIOIA PRIMITIVA”
Di forza ce n’è voluta eccome… ma una
forza delicata, pacifica, alimentata dalla voglia di fare del nostro meglio! Basti pensare
a Virginia (Olivieri, ndr) che, essendo la
terza donna il cui crono valeva per la classifica a squadre, non ha mai mollato… Ha
tenuto duro fino alla fine e ha permesso a
noi ragazze del team di cogliere un bronzo
mondiale di squadra che ci ha regalato una
gioia grandissima. Una gioia che è stata tanto pura quanto incontenibile e intensa…
Come l’abbraccio che Cinzia (Bertasa, ndr)
e Sonia mi hanno regalato all’arrivo!
“MENTRE T’ALLONTANI
STAI CON ME FOREVER...”
I giorni passeranno e questo Mondiale si
allontanerà sempre di più da me. Ma solo
temporalmente. Perché certe emozioni, sensazioni, brividi, colori, profumi, suoni non
si cancelleranno dalla mia mente ma staranno con me. Forever...
20
EVENTI
Il 26 settembre arriva in Italia la staffetta giapponese dell’ekiden. Andrea Trabuio,
responsabile mass event di Rcs Sport, ci racconta di cosa si tratta
RUNNING
MAGAZINE
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
Ekirun sbarca a Milano
Bisogna tornare indietro di quasi 100
anni per ricordare il primo ekiden della storia. La gara si svolse nel 1917 su un percorso
di 508 km fra le città di Kyoto e Tokyo. Si
trattava di una particolare forma di competizione a squadre dove gli atleti si passano la
fascia del “tasuki”. Le lunghezze di un ekiden in Giappone sono variabili, così come
il numero di membri per ciascun team. In
Italia la prima manifestazione di questo tipo si correrà
il prossimo 26 settembre a
Milano. Si chiamerà Ekirun e avrà le stesse caratteristiche riconosciute valide
dalla Federazione Internazionale di Atletica Leggera:
lunghezza complessiva della
maratona, 42,195 metri divisi in sei frazioni. L’evento
è organizzato da Rcs Sport
e per l’occasione abbiamo intervistato Andrea Trabuio, resposabile mass event di Rcs
Sport, che ci ha raccontato approfonditamente di cosa si tratterà.
Il 2015 finora si è dimostrato un anno di
grande crescita per gli eventi di Rcs Sport
– Rcs Active Team. A settembre che cosa
dobbiamo aspettarci?
Ekirun prende il suo nome da “ekiden”,
una corsa a staffetta su strada da affrontare
in squadre composte da un minimo di due
a un massimo di sei runner. Questa formula è nata nel Paese del Sol Levante all’inizio
del ‘900 e riteniamo possa diventare non
solo un punto di riferimento per l’atletica
di alto livello, ma anche un modello di promozione della convivenza tra l’active lifestyle e il lavoro.
Una novità che sembra stare a metà strada
fra gli eventi più “pop” che organizzate e
quello più “tradizionale” della maratona. A
chi è rivolta la Ekirun?
L’ekiden è un tipo di corsa la cui formula
in queste ultime settimane è diventata oggetto di grande interesse per l’atletica internazionale. Nell’ultimo periodo ci sono stati
contatti fra le federazioni di alcuni importanti Paesi europei con l’obiettivo di sviluppare un progetto comune a partire dal 2016.
Proprio da questa occasione di collaborazione tra la Fidal e Rcs Sport potrebbe prendere avvio un lungo e interessante cammino.
Secondo una recente indagine, ci sono tra
i 5 e i 6 milioni di persone che corrono in
Italia, il 33% lo fa in maniera amatoriale,
mentre il 10,5% ‘fa atletica’… eventi come
la Ekirun si inseriscono in un programma
di iniziative promosse per portare in quel
UNA CORSA A SQUADRE SULLA DISTANZA DI UNA MARATONA. UN EVENTO CHE IN BELGIO SUPERA
I 10MILA ATLETI E CHE POTREBBE RIENTRARE IN UN PROGETTO TRA FEDERAZIONI INTERNAZIONALI.
UN’OPPORTUNITÀ PER UNIRE ACTIVE LIFESTYLE E TEAM BUILDING.
anno con la Milano Relay Marathon e,
quando lo scorso ottobre siamo andati a
Bruxelles a vedere l’Ekiden locale, i nostri
colleghi organizzatori ci hanno detto che
l’80% dei partecipanti si era registrato soltanto l’ultima settimana.
Dal punto di vista tecnico, che tipo di prova
sarà? Rcs Sport a Milano gioca sempre in
casa, anche se il capoluogo meneghino è un
po’ allo stesso croce e delizia per il running
nel nostro Paese…
La gara si svolgerà su un circuito ad anello
di 5 km intorno al Parco Sempione, con partenza e arrivo sulla pista dell’Arena Civica.
Ogni team percorrerà la lunghezza complessiva di una maratona. 42,195 m da coprire
in sei frazioni, sempre alternandone una
lunga a una breve: 7,195 km, 5 km, 10 km,
5 km, 10 km, 5 km. I partecipanti possono
scegliere se cimentarsi nella gara competitiva, riservata ai tesserati Fidal e ai possessori
di Runcard, oppure nella non competitiva.
Per quanto riguarda Milano, le azioni che
abbiamo effettuato negli ultimi anni hanno
fatto molto per migliorare il rapporto tra la
città e gli eventi da noi organizzati. Come
sempre, nelle settimane che precedono la
gara attiveremo delle campagne informative
di servizio per ridurre al minimo i disagi dei
cittadini. Il fatto che qui ci sia già un’offerta
molto ampia di eventi ci costringe sempre a
sforzi aggiuntivi per cercare di far convivere
al meglio le nostre gare con le altre esigenze della città. È un “esercizio” a cui ormai
siamo abituati e che sta dando i suoi frutti,
come si è visto con la passata maratona.
33% la mentalità di chi pratica uno stile di
vita sportivo e consapevole.
Puoi fornirci qualche cifra sulla partecipazione alla Ekirun nella sua terra di origine?
C’è un seguito davvero straordinario,
non solo in termini
di partecipazione ma
anche di copertura
mediatica, con ore di
diretta televisiva per
gli eventi più importanti. Si tratta di una
disciplina fortemente
Andrea
radicata nella cultura
Trabuio
di quel Paese, soprattutto a livello scolastico e universitario,
perché svolge la funzione di attività propedeutica all’atletica leggera che in Italia e in
Europa è ricoperta dalla corsa campestre.
E a nel resto del mondo?
In Europa il riferimento è l’Ekiden di
Bruxelles, che sfiora i 10.000 partecipanti
complessivi divisi in 1.600 squadre. Valencia può vantare un Ekiden da circa 600
squadre. Honolulu ha un Ekiden da circa
200 squadre.
Da noi come procedono le iscrizioni?
L’evento inizia a essere conosciuto e a
suscitare interesse. Fin dall’inizio avevamo
preventivato che i team sarebbero cresciuti
in modo consistente a ridosso dell’evento,
dopo le ferie estive, tendenza abituale per
gli appuntamenti dopo la bella stagione e
per questo tipo di competizioni a staffetta. Noi lo riscontriamo direttamente ogni
I Partner /
Title sponsor dell’evento è Edenred,
azienda leader nel settore dei titoli di
servizio in versione elettronica, cartacea,
su piattaforme web e mobile. Presente
in 40 Paesi, progetta e sviluppa servizi
che migliorano la vita delle persone
e incrementano la produttività e
l’efficienza delle organizzazioni. Basti
citare il caso di Ticket Restaurant, con
il quale Edenred è leader italiano del
settore con 55mila aziende clienti,
150mila locali affiliati e 1,5 milioni di
utilizzatori al giorno. Un evento come
Ekirun, che prevede distanze alla portata
di tutti e la partecipazione in team,
si presenta affine alle esigenze delle
grandi imprese, sempre alla ricerca
di iniziative efficaci di CSR e welfare.
Nella gara di Bruxelles ad esempio,
oltre il 75% delle squadre partecipanti
è di tipo aziendale: con Ekirun, Rcs
Sport assieme a Edenred puntano a
introdurre in Italia un nuovo modo
di coniugare un active lifestyle con il
mondo del lavoro. Tra gli altri sponsor,
San Benedetto, acqua ufficiale
dell’evento e Decathlon, che fornirà
i materiali per il pacco gara e aiuterà
l’organizzazione nella comunicazione
dell’evento sul territorio.
22
Sono previste iniziative collaterali?
No, vogliamo mantenere un format molto semplice, pulito e lineare. Il tutto sarà
concentrato nella giornata dell’evento e nel
contesto dell’Arena. Stiamo lavorando su
due temi interessanti comunque: la possibilità di fare test di prodotto sulla pista dell’Arena, dove sarà anche allestito il villaggio;
e il cercare di giocare sulla “nipponicità”
dell’Ekiden per rendere l’evento ancora più
piacevole e inusuale per i partecipanti.
Come intendete promuovere la Ekirun?
Da un lato, tramite Edenred, ci stiamo
rivolgendo alle grandi aziende per proporre attività di team building. Dall’altro, ci
rivolgiamo al pubblico dei serious runner
attraverso i canali classici: presenza sulle
principali testate di settore (cartacee e web),
promozione in occasione di altri eventi, comunicazione sui social, utilizzo del nostro
ricco database di contatti e presenza diretta sul territorio attraverso i nostri partner
Milano Sport e Decathlon. Per incentivare
le persone a iscrivere la propria squadra fin
da subito (sfruttando quindi le quote d’iscrizione più vantaggiose) abbiamo previsto
che al momento dell’iscrizione sia necessario indicare un solo nominativo: in questo
modo i runner potranno ”assemblare” con
calma il proprio team nelle settimane precedenti l’evento.
Concludiamo tornando alle altre gare Rcs
Sport: l’estate è un po’ la stagione regina
per voi, puoi dirci due parole sui tour che si
stanno svolgendo in questi mesi?
Abbiamo avuto risultati entusiasmanti
e inaspettati. The Color Run in particolare, sulle sei tappe organizzate (due in più
rispetto all’anno precedente) ha superato
abbondantemente i risultati del 2014, con
95.000 runner fra Torino, Firenze, Trento,
Trieste, Genova e Bari dopo i 60.000 totali
della precedente edizione. L’ultima tappa
si correrà a Milano sabato 12 settembre.
Anche la scelta di ideare un circuito per
la Strongman Run con due nuove tappe
“sprint” prima della finale di settembre denominata The Original ha dato dei buoni
risultati. Siamo riusciti ad allargare il target
dei partecipanti estendendo la comunicazione del format su un periodo di tempo
più ampio. Eventi a metà strada tra sport e
divertimento (sportainement), aperti a tutti
per condividere un’esperienza unica: fare
sport in modo sano e in allegria.
A settembre si chiude il viaggio
del brand nipponico in tutta Italia
Pianeta Sport Massafra (TA)
Mizuno
Runlife
Tour: verso
il gran finale
ARCHIVIATE LE PRIME DIECI TAPPE
DELL’INIZIATIVA, L’ENTUSIASMO DI CHI VI
HA GIÀ PRESO PARTE È ANCORA BEN VIVO.
LA VOCE DI ALCUNI DEI PROTAGONISTI
TESTIMONIA FIN D’ORA IL SUCCESSO DEL
PROGETTO, CHE A BREVE FARÀ SCALO
A NAPOLI, ASCOLI, ROMA E VILLASANTA.
Mancano ancora gli ultimi quattro appuntamenti di settembre, ma per la seconda edizione di Mizuno Runlife Tour è già tempo di
bilanci. Le prime dieci date sono in archivio e
i riscontri sono stati in parte una vera sorpresa. Quello che era partito come un progetto
per coinvolgere un po’ di persone in qualcosa
pensata per essere prima di tutto un semplice
momento di aggregazione è diventato un viaggio che finora ha contato tantissimi protagonisti in tutta Italia. Dal 14 aprile alcune delle
principali città dal Paese stanno ospitando l’iniziativa, ogni evento è curato dagli specialisti
del brand di Osaka in collaborazione con un
punto vendita della zona ed è dedicato a tutti
i neofiti della corsa. Gli appassionati che desiderano ricevere i consigli dai coach esperti e
incontrarsi con altri amici come loro si ritrovano per una breve corsa insieme, con riscaldamento iniziale e stretching finale. L’iscrizione è gratuita e include una maglietta tecnica
in omaggio, un braccialetto
luminoso, un integratore
Naturaid e una card promozionale concordata
con il negozio.
Salvatore MIceli
di Non Solo Gol ad Amantea
LE CARATTERISTICHE DEL TOUR / Tra le serate
maggiormente da ricordare, c’è senz’altro stata quella organizzata con Pianeta Sport a Massafra. Come ha tenuto a specificare Giovanni
Santovito, titolare del punto vendita: “La nostra è stata l’unica tappa provinciale del Sud
Italia. Abbiamo contato 500 partecipanti che
hanno illuminato le vie del centro storico
della nostra cittadina, un bellissimo luogo
caratterizzato dai ponti che attraversano le
note gravine rupestri”. Come tutte le altre serate, anche quella in terra pugliese è stata realizzata anche grazie all’ottima organizzazione
comunicativa (il minisito dedicato al Mizuno
Runlife Tour offre visibilità a ogni evento con
una locandina specifica e presentando tutti i
riferimenti utili) e alla collaborazione di Radio Run. Tra i partner anche Runner’s World
e Naturaid, marchio di integratori prodotto
Modena. “Ho chiesto che fosse previsto il 16
aprile, data a me molto cara visto che soltanto
un anno prima quel giorno avevo celebrato
i miei primi 30 anni di attività”. La doppia
occasione ha portato con sé grande entusiasmo e voglia di coinvolgere tutta la città emiliana: “L’azienda ci ha fornito 500 t-shirt giallo
limone targate Runlife, ci siamo dati da fare
e in un’ora tutte le maglie sono andate via.
E non solo: abbiamo contato altre 200 persone che non volevano rinunciare”. La serata
si è svolta tra i parchi modenesi e le vie del
centro fino alla Ghirlandina. Il programma
è stato suddiviso in due parti: corsa di 7 km
circa e fit walking di 5 km: “È stato bellissimo
vedere queste due lunghe file luminose. Molti giovani, sopratutto ragazze, che nemmeno
conoscevamo ci hanno ringraziato per questa
bellissima iniziativa. Siamo stati molto orgogliosi, non vedo l’ora che i ragazzi di Mizuno
ci facciano nuove proposte come questa”.
www.mizunorunlife.it
da Abekom, azienda specializzata in prodotti
senza zuccheri aggiunti, gluten free, OGMfree, con materie prime di origine e purezza
controllata. Runlife segue la campagna internazionale Mizuno “What if everybodyran?”
(online con l’hashtag #ifeverybodyran).
Lupo Sport Modena
UN’OCCASIONE SPECIALE / “Quando Mizuno
mi ha proposto di partecipare a un’iniziativa
che comprendeva una serie di appuntamenti
in tutta Italia, ho subito risposto di sì” racconta Ermes Luppi, titolare di Lupo Sport
23
INIZIATIVE
• A CURA DI DAVIDE CORROCHER
• FOTO: PAOLO LAVIZZARI
Il laboratorio itinerante è partito
in via Bergognone a Milano il 13 giugno
RUNNING
MAGAZINE
n. 7 - 2015
le PRIME TAPPE DEL TOUR EUROPEO /
13 / 20 • 06
23 / 28 • 06
1 / 10 • 07
13/ 19 • 07
via Bergognone (Milano)
Natural Games (Millau, Francia)
via Pagano (Milano)
OutDoor Show
(Friedrichshafen, Germania)
22 • 07 / 5 • 08 via Pagano e via Bergognone
(Milano)
24 / 28 • 08
UTMB (Chamonix, Francia)
1 / 6 • 09
Rock Master (Arco)
Sole Factor: il tour
europeo by Vibram
EXPO, NATURAL GAMES, OUTDOOR SHOW, UTMB E ROCK MASTER SONO
GLI EVENTI A CUI IL TRUCK DELL’OTTAGONO GIALLO FARÀ TAPPA
PER OFFRIRE UN SERVIZIO DI RISUOLATURA GRATUITO AI CONSUMATORI.
“Massive!”. Così si rivolge a
noi Allon, direttore marketing
America dello staff americano di
Vibram di fronte a all’imponente mezzo parcheggiato in via Bergognone. Un sorriso, una punta
di orgoglio e tanta soddisfazione
per il risultato ad accompagnare quell’espressione, che a ben
vedere potrebbe riferirsi tanto
all’appariscente truck nero e
giallo quanto al viaggio che seguirà la prima tappa di Milano.
D’altra parte vedere una suola
Vibram su calzature di ogni tipo
e soprattutto su alcune dove prima sembrava impensabile fa davvero un certo effetto. Sole Factor
è l’iniziativa dell’ottagono giallo
promossa in occasione dell’Expo
che ha dato vita a qualcosa che
per certi versi era completamente inaspettato. E i riscontri della
sosta del tour stanno lì a dimo-
strarlo: oltre 100 i modelli ritirati e personalizzati in sette giorni,
tantissimi i visitatori, i curiosi e
gli appassionati che hanno fatto
visita ai mastri calzolai a bordo
del colosso di 110 mq che dal 13
al 19 giugno ha sostato in Via
Bergognone.
IL PROGETTO / Oltre 200 tipi
di suole sono stati messi a disposizione per un servizio di
risuolatura gratuito in via promozionale, prestato dai mastri
calzolai che operano in un laboratorio a vista allestito all’interno del truck. Gli esperti Vibram
questa operazione la chiamano
“upcycling”. Ovvero: rigenerare per migliorare. La portata
innovativa del progetto è rappresentata dal coinvolgimento
diretto del consumatore finale.
Gli appassionati e i professionisti dell’outdoor, ma anche i
cittadini e i pendolari, le signore
o i cosiddetti fashion addicted:
tutti sono invitati scoprire il
mondo Vibram e a trasformarsi
da semplici destinatari finali dei
prodotti in veri e propri tester.
Sarà dunque possibile per tutti
- una sola volta gratuitamente e
previa registrazione e successivo
feedback - dare una nuova vita
alle proprie scarpe, una nuova
vita “migliorata” e “ancora di
più rispondente alle proprie esigenze” grazie alle suole ad alte
prestazioni Vibram.”
VIBRAM SOLE FACTOR /
Grip,
Lightness, Eco, Special, Volume: queste le categorie principali
fra cui scegliere per dare nuova
vita alle proprie calzature. L’alta
qualità riconosciuta alle suole
Vibram le rende un componente
fondamentale al quale affidarsi per ricostruire e riprogettare
i propri modelli. Sia dal punto
di vista delle prestazioni, sia in
fatto di look e di stile. Da Milano ai Natural Games di Millau,
passando per Friedrichsafen e ritorno, il viaggio del truck aiuterà
24
Le successive tappe saranno comunicate in seguito su
www.vibram.com
sempre più persone a cambiare
la propria visione e concepire
la suola come un prodotto finito. Un fattore che caratterizza
la scarpa e le sue performance e
che quindi può essere sostituito
per migliorarle. Gli emissari del
brand promettono più grip, più
leggerezza, più volume, a seconda dei gusti o delle necessità di
ognuno. Il tutto in meno di 24
ore. Macchinari di nuova generazione, colle ad acqua e filtri a carboni attivi caratterizzano inoltre
questo servizio affinché l’impatto
sull’ambiente sia il più contenuto possibile. Dopo Milano, il
truck continuerà il suo tour coprendo i maggiori eventi sportivi
nazionali e internazionali, per rivolgersi direttamente a sportivi e
amanti dell’outdoor. La ricerca e
l’alta qualità dei prodotti che da
sempre hanno contraddistinto
l’azienda lombarda sono da oggi
alla portata di tutti. Il progetto
Vibram Sole Factor è partito anche negli USA con modalità differenti. Tutte le info sul sito
www.vibram.com/sole-factor/sa
NEW COLLECTION
RUNNING
MAGAZINE
Dopo il lancio della prima collezione dedicata al running, la SS 2016 propone calzature
e abbigliamento specifici per la corsa e che si distinguono nei colori e nello stile giovane
Ancora sotto
il sole della
California
• DI DAVIDE
CORROCHER
dello stile di vita californiano,
nel design e nella grafica soprattutto. Dove c’è sempre il sole, la
differenza tra una giornata buona
e una non buona è nella possibilità di vivere le proprie passioni
o meno. O come amano dire gli
americani, non è tanto ciò che
fai per vivere, quanto ciò per cui
vivi. Le calzature si caratterizza-
n. 7 - 2015
supporti in gomma di carbonio
ZCR, che aumenta la leggerezza e
la durata delle zone a maggior impatto. Fra gli altri contenuti più
interessanti anche la conformazione della scarpa, disegnata per
favorire un contatto costante con
il terreno: la zona mediale del piede riceve maggior supporto e il risultato è una corsa più reattiva,
stabile e morbida.
L’APPAREL /
FRA GLI APPUNTAMENTI DI QUEST’ANNO, IL BRAND È DI NUOVO PARTNER
DELLA RUNNING IN, SIA NELLA CLASSICA DI MILANO MARITTIMA SIA NELLA NUOVA
GARA A MADONNA DI CAMPIGLIO. UNA DOPPIA OCCASIONE PER SPERIMENTARE
IL LIFESTYLE DELLA WEST COAST AMERICANA CHE CARATTERIZZA ZOOT.
Ha messo sul piatto un grande
istinto per la modernità e la tecnicità dei prodotti, così che stagione
dopo stagione è riuscito a distinguersi e a diffondere il proprio
gusto fresco e coloratissimo di fare
sport all’aria aperta. Fra spunti originali, tendenze assorbite dalla west
coast e una naturale vocazione per
le grandi spiagge, il sole e il divertimento, Zoot ha saputo diffondere il
proprio lifestyle anche nel running.
Da oltre 30 anni infatti è uno dei
brand di riferimento nel mondo
triathlon e finalmente dalla scorsa
estate ha proposto anche una linea
interamente dedicata alla corsa.
Una collezione completa di pro-
no per l’utilizzo di tecnologie in
grado di offrire grande comfort e
una calzata precisa. L’intersuola è
realizzata con particolari mescole
quali la ZVA, una schiuma di Eva
compressa, e la ZBR (Zoot Blown
Rubber), che garantisce grande
ammortizzamento. Il battistrada
si caratterizza per la presenza di
dotti specifici, che con la SS 2016 si
rinnova ma continua a proporre gli
stessi valori che il marchio ha fatto
propri dalla sede di San Diego, le
colline di Santa Monica a fare da
cornice.
LE CALZATURE /
Abbigliamento
tecnico e calzature si imprimono
Sul fronte abbigliamento, i principali modelli dedicati all’uomo sono i pantaloncini
Boardshort 7” nella bellissima colorazione Driftwood e la maglietta Chill Out Tee. Per la donna
sono PCH 3” Skirt Geo e la West
Coast Singlet Geo. La principale
innovazione dal punto di vista
tecnico in questi capi, è il sistema
Chill Out che sfrutta il sudore
prodotto durante l’attività fisica
per offrire una piacevole sensazione di freschezza. L’ingrediente di
maggior rilievo in questa tecnologia sono delle stampe in xylotiol,
che reagiscono a contatto con il
sudore o con l’acqua per produrre un’azione rinfrescante. Il tessuto assicura inoltre un effetto di
asciugatura rapida per un ottimo
comfort anche nelle giornate più
calde. Completa i benefici di questi prodotti la protezione UPF 50,
per poter correre in tutta sicurezza durante tutta l’estate.
Zoot Spring summer 2016 Footwear Highlights /
Un mix di tecnologia e colore
MaKAI /
Del Mar /
Tomaia
Il tessuto mesh
traspirante offre
freschezza e
asciugatura rapida
• Fodera Barefit per un perfetto
comfort e un preciso effetto fasciante
• Sistema di allacciatura Z-Lock, dotato sia di
tecnologia speed lace che di lacci tradizionali
per scegliere in base alle necessità
• Conchiglia in Molded 3D per una calzata precisa
e un ottimo supporto nel tallone
Tomaia
• Costruzione con inserti in stampa 3D,
per un perfetto supporto del piede
• Il tessuto in open mesh assicura comfort
e un fit perfetto
• La fodera seamless BareFIt migliora in
comfort next to skin eliminando i punti
di frizione
Intersuola
• Transizione reattiva e leggera grazie alle
tecnologie Z-Bound e ZVA
Suola
Inserto in
gomma di
carbonio sotto
il tallone per
una più lunga
durata e gomma
soffiata iniettata
nell’avampiede
per una risposta
più leggera e
reattiva in fase
di spinta ZVA
Colori: uomo high viz / pewter e black /
pewter / Zoot red, donna passion fruit / deep
purple / mandarin e black / pacific / mist
Differenziale: 8 mm
Peso: uomo 311 g, donna 283 g
Intersuola
1. Z-Bound
2. Dettagli riflettenti,
per elevato
assorbimento
degli urti
e risposta reattiva
per visibilità
anche in condizioni
di buio
3. Crash Pad nel
tallone in molded
ZVA compressa,
a garanzia di stabilità
e trazione
• Mescola Z-Bound a doppia densità e
sistema ZVA assicurano un’ottima risposta
gli impatti, per un atterraggio sul
mesopiede (la conformazione offre
maggiore ammortizzamento in caso
di appoggio sul tallone)
Suola
4. ZBR per
ammortizzamento
e trazione
5. Z-Bound Stroble
6. Totale contatto
con il terreno,
offre comfort a
contatto
con il piede
per un supporto
perfetto nella metà
del piede e una
transizione guidata
7. Heel Counter per una calzata
precisa nel tallone e collarino
con cuscinetti per proteggere
caviglia e tendine d’Achille
26
• In gomma di carbonio, per
una perfetta combinazione di
leggerezza e durevolezza
Colori: uomo - vivid blue /
mandarin,
donna - passion fruit / mandarin
Differenziale: 8 mm
Peso: uomo 256 g, donna 232 g
DISTRIBUITO DA / The Group Distribution
059.744024 • [email protected] • www.zootsports.com
PRODOTTI SS 2016
salewa & michelin soles /
Due calzature definite da “mountain training”
ideali per gli amanti della attività sportiva
che vede nella montagna l’ideale terreno
di allenamento
LA SPORTIVA /
FERRINO /
Akasha, termine sanscrito
utilizzato per indicare la leggerezza dell’etere, è la calzatura della
collezione La Sportiva Mountain Running con maggiore ammortizzazione: dedicata a competizioni endurance, perfetta
per percorsi di lunga distanza, Ultra-Marathons, Ultra-Trails
e per utilizzi prolungati in allenamento. Il comfort di calzata
è dato dall’ammortizzazione, grazie all’inserto plantare
Cushion Platform e dai volumi interni ampi oltre che dalla
tomaia morbida, traspirante ed avvolgente a costruzione
Slip-on che evita punti di compressione durante la corsa.
Gli innovativi rinforzi attivi anteriori Dynamic ProTechTion
forniscono protezione e struttura seguendo il movimento
del piede in modo dinamico e senza costrizioni. La suola
grippante e bimescola FriXion XT è dotata dell’esclusiva
soluzione Trail Rocker in grado di favorire il movimento
naturale “tacco esterno – punta interna” del piede durante
la corsa. Akasha: il codice dell’ultra-runner si esprime attraverso protezione, comfort e ammortizzazione.
Per trail di
medie e lunghe distanze, questo
zaino si caratterizza principalmente
per la presenza di due contenuti
innovativi: gli spallacci regolabili
in lunghezza, per garantire un fit
perfetto dell’utilizzatore, e il sistema
di compressione Fast Compression
System con cordino in Dyneema che
permette di eseguire la compressione
a zaino indossato. Realizzato in leggerissimo tessuto Cubic Tech CTF3
in fibra di DSM Dyneema ad alta
tenacità e Double Dyamond Cordura, è dotato di rinforzi in Hypalon.
Gli inserti in tessuto reticolare
assicurano comfort e traspirabilità.
Capacità: 20 lt. Peso: 530 g.
Akasha
DISTRIBUITO DA /
La Sportiva • 0462.571800 • www.lasportiva.com
hoka /
Conquest 2
Modello per l’allenamento,
si caratterizza per la grande
agilità ed è dedicato a chi cerca una corsa estremamente
reattiva senza rinunciare a un’adeguata ammortizzazione. La
tomaia in mesh e Lycra con rivestimento sintetico senza cuciture offre comfort e leggerezza. L’intersuola in R-Mat e Cmeva assicura un’eccellente risposta in fase di impatto e spinta.
La conformazione Meta-Rocker vicino al collo del piede e
la forma a H della suola garantiscono una rullata assistita
e stabilità. Colori: uomo blue / green flash / white, green
flash / silver, donna colonial blue / mint leaf e silver / fucsia.
Differenziale: 4,5 mm. Peso: uomo 335 g, donna 290 g.
DISTRIBUITO DA / Abc Distribution
0463.422401 • [email protected]
salomon /
Sonic Pro
Desert Kat
LITE TRAIN
Desert Kat
è stato utilizzato
con successo
dal nostro inviato
Dino Bonelli
alla MDS
DISTRIBUITO DA /
Ferrino & C. • 011.2230711 • [email protected]
La combinazione ideale tra alte prestazioni, trazione e aderenza, leggerezza
e robustezza. La suola è ispirata ai
pneumatici da mountain bike Michelin
Wild Grip’r e da motocross Michelin
Starcross HP4. Grazie ai tasselli “vuoti”
sulla spalla del battistrada, la scarpa
assicura controllo durante i passaggi
su terreni trasversali. I tagli nei tasselli
favoriscono il drenaggio aumentando la capacità della
suola di “autopulirsi”. La scultura robusta all’altezza del
metatarso migliora la trazione, i tasselli rinforzati consentono una frenata controllata anche sulle discese più ripide.
Le scanalature longitudinali sono flessibili
per un’ottima adattabilità sui diversi tipi
di terreno, la costruzione 3F Total
System di Salewa assicura calzata e supporto al top in
una struttura seamless
ultraleggera.
ULTRA TRAIN
mammut /
MTR 201-II Boa
Scarpa trail da competizione, veloce e tecnica. MTR 201-II
Boa fornisce un buon ammortizzamento grazie all’intersuola
IP EVA e al tallone da 6 mm. Lo Stone Protector e la costruzione D3O Strobel rendono inermi le pietre taglienti sul
sentiero. Tra le altre specifiche tecniche presenta il brevettato
Rolling Concept, la suola gripex con tecnologia
Sonar integrata, l’efficiente Base Fit Advanced, le tecnologie VentTech e FeetMap,
oltre ovviamente al collaudato Boa
Closure System, che consente
di eseguire microregolazioni
in entrambe le direzioni.
DISTRIBUITO DA /
Socrep • 0471.797022 • [email protected]
La suola, con tecnologia mutuata dai
pneumatici da mountain bike Michelin
Country Mud e Michelin Country Dry
2, è caratterizzata da piccoli tasselli
e scultura aggressiva per trazione
e stabilità ottimali anche sui terreni
duri. Il battistrada più basso migliora
la stabilità laterale. Le scanalature
longitudinali flessibili favoriscono la
percorrenza su diversi terreni secondo linee di torsione predeterminate. L’intersuola è in Eva
a doppia densità, lo shank anti-torsione con supporto
dell’arco plantare migliora il comfort. La
costruzione 3F Total System e la tecnologia Adaptive Eyelets di Salewa
garantiscono vestibilità
e stabilità, avvolgendo
il piede con la massima
precisione.
DISTRIBUITO DA /
Oberalp • 0471.242900 • [email protected]
scott /
Kinabalu Enduro
Veloce, fluido e con un’ottima calzata, questo modello
è pensato per chi corre con un’andatura veloce in città.
Il sistema 3D Ride assicura la completa assenza di punti
morti, per una risposta più efficace e un ottimo feeling con
il terreno. 3D Grip garantisce una buona
trazione anche sulle superfici bagnate. La
costruzione con EndoFit e SensiFit
offre performance al top e
una calzata precisa e sicura
anche da scalzi.
Ultima nata in casa del
marchio svizzero, è
dotata di una tomaia
realizzata in un unico
pezzo. Molto confortevole, offre eccellente supporto grazie al KPU, è resistente
alle abrasioni e garantisce ottima protezione. La nuova
soletta eRide Tuned ha una geometria che offre efficienza e
protezione adattandosi a ogni tipo di terreno, merito delle
zone “flex” che permettono una flessibilità asimmetrica. Gli
inserti multi direzionali e la suola Vibram assicurano trazione e stabilità. Differenziale: 1 mm. Peso 310 g.
DISTRIBUITO DA / Amer Sports
0422.5291 • [email protected]
DISTRIBUITO DA /
Scott Italia • 035.756144 • [email protected]
Led Lenser /
Neo
Lampada frontale moderna e innovativa, dal look fresco,
colorato e giovane. Il peso minimo e il design compatto ed
essenziale la rendono un modello perfetto per le corse in
notturna, senza sacrificare comfort e praticità. Nonostante
il prezzo contenuto, presenta le caratteristiche tecniche e la
qualità tipiche dei prodotti Led Lenser e ha un’illuminazione molto ampia (16:9). Funziona con batterie 3 x AAA 1.5
V. Disponibile in cinque versioni cromatiche: blu, verde,
giallo, arancio, rosa. Prezzo: 29,90 euro.
DISTRIBUITO DA /
Led Lenser Italia • 030.9670918 • [email protected]
la nuova linea trail running firmata scarpa /
PROTON
Modello stabile e strutturato, dedicato all’allenamento e a chi corre
sulle lunghe distanze. Disegnato per un appoggio nella zona
posteriore del piede, offre protezione
dagli urti grazie al puntalino in gomma morbida.
La conchiglia rigida che avvolge il tallone assicura sostegno e una calzata precisa. La tomaia in 3D mesh
e Tpu è dotata di una costruzione interna catarifrangente. La suola Genesis by Vibram favorisce tenuta
e trazione su tutti i tipi di terreno. Disponibile anche
nella variante donna, studiata sulla peculiare
morfologia del piede femminile, e con tecnologia Gore-Tex. Colore: uomo tomato
/ black, donna maldive / black; con
Gore-Tex, uomo grey / abyss,
donna grey / sky.
Wm’s
NEUTRON
Scarpa da race agile e reattiva.
Grazie al peso contenuto e ai
volumi ridotti, il modello è adatto si
adatta alla corsa con ritmi elevati. Allo stesso
tempo le tecnologie della suola e della tomaia offrono
protezione, ammortizzamento e aderenza anche
sui terreni bagnati, con il mix di materiali in tessuto,
micronubuck water resistant e Tpu e il battistrada
Genetic by Vibram. Le scanalature differenziate
sull’intersuola agevolano la fase di rullata dal tallone
alla punta. La calzatura nella versione donna è stata
studiata con una struttura adatta alla particolare morfologia del piede femminile.
Per le mezze stagioni e le corse alle
quote più elevate è disponibile anche con tecnologia
Gore-Tex.
Wm’s
ATOM
Reattiva, dal peso e dalla
struttura contenuti, questa
scarpa è destinata agli allenamenti con
ritmi veloci e alle gare corte e intense. Pensata
per atleti con ottima biomeccanica di corsa nella
postura e preferibilmente con peso inferiore ai 70
kg, può essere apprezzata anche dai runner esperti
che hanno un appoggio con l’avampiede. Traspirante e confortevole grazie alla tomaia in mesh a cellula
aperta, il modello garantisce stabilità, precisione e
feeling con il terreno grazie al tenser perimetrico contentivo. Suola: Genetic Lite by Vibram.
Atom è disponibile anche nella
variante donna, studiata sulla
peculiare morfologia del
piede femminile.
Wm’s
DISTRIBUITO DA / Calzaturificio Scarpa • 0423.5284 • [email protected]
28
RUNNING
MAGAZINE
n. 7 - 2015
Camelbak /
Dare 2b /
garmin /
Il nuovo zaino dedicato agli ultra trailer
che devono portare con sè il necessario
per gare da 50 km o più, è dotato di
uno scomparto principale con capacità
di 8 lt e di un serbatoio da 2 lt. Quest’ultimo è accessibile
anche durante la corsa attraverso un comodo ingresso a zip.
Il pannello schienale in open mesh assicura traspirabilità e,
in caso di stivaggio di liquidi freschi, favorisce il contatto tra
il fisico e questi ultimi in modo da offrire all’atleta un importante beneficio climatico. I dettagli riflettenti migliorano
la visibilità durante le uscite in notturna.
Maglietta tecnica fabbricata con
tecnologia BODY senza cuciture, offre comfort e sostegno. Il
sistema Coolmax e il design con
zone a termoregolazione sono stati
studiati per controllare l’umidità e favorire una perfetta gestione climatica,
facilitando la fuoriuscita rapida del
vapore per lasciare il fisico asciutto e
fresco. Il capo è realizzato di trattamento antibatterico per il controllo degli odori.
DISTRIBUITO DA /
Nov.Ita • 011.6467743 • [email protected]
DISTRIBUITO DA / Regatta Italia
0423.614140 • [email protected]
Le nuove fasce cardio Garmin sono dedicate ai
Sopra HRMtriatleti che vogliono monitorare con precisione la
Tri, sotto
HRM-Swim
propria frequenza cardiaca anche in acqua. Dal
design minimale e compatto, sono allo stesso
tempo confortevoli e altamente resistenti.
Entrambi i modelli sono in grado di registrare e memorizzare fino a 20 ore di dati e sono
compatibili con i più innovativi GPS sportwatch
di Garmin: se abbinate ai modelli Forerunner
920XT, fenix 3 ed epix, HRM-Tri e HRM-Swim inviano automaticamente i rilievi effettuati una volta usciti dall’acqua.
Questi prodotti utilizzano il protocollo di comunicazione ANT+ per
trasmettere le informazioni in modalità wireless alla strumentazione
abbinata. Prezzo consigliato: 129,99 euro per HRM-Tri, e 99,99 euro
per HRM-Swim (199,99 euro per l’acquisto di entrambe).
Ultra 10 Vest
Astute T
MERRELL /
HRM-Tri e HRM-Swim
DISTRIBUITO DA /
Garmin Italia • 02.36576411 • [email protected]
garsport /
All Out Crush Light
Step
Calzatura agile e leggera, è dotata
di una tomaia con gabbia sintetica che
assicura un’eccellente traspirabilità. Gli inserti in gomma
su tallone e punta proteggono il piede quando si corre sui
terreni sconnessi e accidentati. L’intersuola Unifly è morbida
a contatto con la pianta e garantisce una perfetta aderenza al
terreno e grande ammortizzazione. Il design offre una calzata
sicura e contenitiva. La suola con alette multi-direzionali
Mud Shedding Traction favorisce una transizione ottimale e
produce un’azione autopulente a 360 gradi. Le scanalature
flessibili favoriscono il movimento naturale del piede.
La nuova linea da trail
running Garsport è un
progetto “full made in Europe”.
Questo modello è dotato di tomaia in microfibra e mesh
sintetico, con inserti riflettenti. La suola Impulse by CoBo
è realizzata attraverso sistema di iniezione del Tpu espanso, che consente di avere elevati standard di morbidezza
e flessione anche in diverse condizioni atmosferiche, nel
rispetto dell’ambiente e con un notevole abbattimento di
tempi e costi di lavorazione. Colori: arancio fluo / nero,
giallo fluo / turchese, rosa fluo / bianco. Peso: 300 g.
DISTRIBUITO DA /
Premiere Distribution
0471.844594 • [email protected]
DISTRIBUITO DA /
Garsport
0423.87044 • www.garsport.it
Mizuno /
Wave Mujin 2
Realizzata con una tomaia
in Air Mesh, assicura traspirabilità e leggerezza. Grazie all’intersuola in mescola di Ap+ offre
ammortizzamento e reattività. Il nuovo concetto tecnico per
il trail in casa Mizuno XtaRide consiste inoltre nella presenza di cuscinetti Xtatic e tassellatura con design a X.
La scarpa è così in grado di adattarsi efficacemente a ogni
tipo di percorso incontrato e si muove in perfetta armonia
con il piede. Il battistrada favorisce un grip ottimale anche
sulle superfici bagnate. Differenziale: 12 mm. Peso: 325 g.
DISTRIBUITO DA /
Mizuno Italia • 011.3494811 • [email protected]
alcuni prodotti FW 2015/16 /
DJOKOlife /
Barrette al miele e sesamo
È la linea di prodotti alimentari sani e di
prima qualità presentata da uno degli
sportivi più influenti al mondo. Novak
Djokovic ha presentato quest’anno
un progetto unico, attraverso il quale
desidera condividere la sua personale
esperienza di stile di vita fatto di scelte
giuste, che fanno bene al corpo e alla
mente. Questa linea è stata creata da un
team di nutrizionisti ed esperti seguendo
i suggerimenti e le richieste del tennista campione a Wimbledon. Nutrirsi
correttamente è uno dei pilastri del suo
programma di allenamento. Per questo
ha scelto un’alimentazione equilibrata,
corretta e funzionale, che possa contribuire notevolmente a migliorare lo
stile di vita e a raggiungere il benessere
psico-fisico. Le barrette al miele e sesamo sono una preziosa fonte di ferro, fibre
e magnesio ed elementi a elevato beneficio nutrizionale. Da consumare prima o
dopo l’allenamento, aiutano a contrastare il senso stanchezza e di affaticamento,
supportando la normale funzione muscolare, oltre a favorire il metabolismo
energetico. I semi di sesamo sono inoltre
un importante antiossidante naturale.
DISTRIBUITO DA /
Nutrition et Santè Italia
800 018124
BROOKS /
New Balance /
Recentemente insignito
del Best Evolution 2015 di
Runner’s World, il modello iconico del brand offre un eccellente
standard di protezione e un look unico e di tendenza. Pensata
per i runner in cerca di una calzatura comoda e affidabile, la
scarpa è dotata di una tomaia con tecnologia 3D Fit Print ed
è interamente priva di cuciture. L’intersuola è in SuperDNA, la
nuova tecnologia brevettata Brooks che migliora l’ammortizzazione del 25% rispetto al tradizionale BioMoGo. La suola in
gomma è resa ancora più flessibile nell’avampiede attraverso
quattro intagli che offrono grande reattività. Il sistema Ideal
Pressure Zone aumenta la superficie di impatto attraverso la
pressione, migliorando così la transizione. Differenziale: 10
mm. Peso: uomo 302 g, donna: 263 g.
La nuova linea di abbigliamento del
brand americano è stata realizzata prestando grande attenzione alle performance, per offrire capi innovativi, che
garantiscono la massima resa durante la corsa e l’allenamento. La collezione si compone di prodotti versatili e che assicurano il massimo
comfort. Questa giacca antivento
con zip, per esempio, è fabbricata
con tessuto tecnico elasticizzato
ed è dotata di rivestimento interno termico e dettagli riflettenti.
Prezzo: 150 euro.
DISTRIBUITO DA / Brooks Italia
050.804696 • [email protected]
DISTRIBUITO DA / Gartner Sports
0471.062313 • [email protected]
Glycerin 13
Windblocker Jacket
puma /
Saucony /
Ignite XT
Echelon 5
Costruita sull’esclusiva piattaforma Foundation, è la scarpa
neutra con maggior supporto e controllo della collezione
Saucony. Robusta e strutturata, si caratterizza per la pianta
con un design più diritto nella zona dell’avampiede e meno
smussato nella parte mediale. Il plantare in poliuretano da
6 mm offre supporto e comfort, mentre il sistema Sauc-Fit
sulla tomaia al posto dell’Arch-Lock garantisce sostegno.
La mescola PowerGrid dell’intersuola è estesa a tutta la
pianta, per una transizione fluida unita ad ammortizzamento
e durata superiori. L’interno tallone è realizzato nell’esclusivo
tessuto traspirante Rundry. Differenziale: 8 mm.
Colore: uomo: navy / black / citron, donna: grey / pink /
berry. Peso: uomo 332 g, donna 258 g.
La nuova collezione training di
Puma è composta da calzature e
capi di abbigliamento specificamente studiati per le attività ad alta intensità.
I concetti tecnici sono stati sviluppati al
fine di mettere gli atleti in condizione di
ottenere il massimo in termini di energia
e motivazione da ogni singolo allenamento, senza mai rinunciare allo stile. Questa scarpa è dotata di una
suola realizzata con l’innovativa schiuma Ignite Foam, che garantisce il massimo ritorno di energia e facilita il movimento dinamico.
La filosofia alla base della collezione è, infatti, che il training non
deve essere un ‘work out’, bensì un ‘energy in’, per migliorare i propri
obiettivi, accrescere la fiducia in se stessi e ricaricarsi prima o dopo
una giornata ricca di impegni.
DISTRIBUITO DA /
Puma Italia • 02.8939111 • [email protected]
DISTRIBUITO DA / Sportlab
0423.622009 • [email protected]
29
Settant’anni fa esatti in Bielorussia si annunciava la liberazione del Paese. Il nostro Dino Bonelli
lo ha scoperto durante un soggiorno coincidente proprio con la festa nazionale del 9 maggio
•
RUNNING
MAGAZINE
TESTO E FOTO: DINO BONELLI
n. 7 - 2015
I colori della libertà
CI SARÀ VOLUTO PIÙ TEMPO RISPETTO AD ALTRI POSTI, MA ANCHE QUI
NELLA EX UNIONE SOVIETICA ALLA FINE LA DITTATURA È ORMAI (QUASI)
UN RICORDO. COME SEMBRA MOSTRARCI SENZA TROPPI GIRI DI PAROLE UNA
RUNNER LOCALE DECISAMENTE A SUO AGIO DAVANTI ALLA FOTOCAMERA.
Doveva essere un sabato qualunque e la mia
doveva essere la solita sgambata che faccio
alla scoperta dei nuovi Paesi che visito. Correre è un bellissimo modo per scoprire, veloce e senza ostacoli. Quindi doveva essere
una corsetta senza pretese, inanellando i vari
percorsi pedonali che si allungano nei parchi
visti sulla cartina della città che mi ospita. Ma
non è un sabato qualunque e se solo avessi
capito quello che c’era scritto in cirillico sui
tanti poster, cartelloni pubblicitari, striscioni e schermi girevoli che lo annunciavano a
caratteri cubitali, lo avrei dedotto subito. Il
9 maggio qui a Minsk, capitale della Bielorussia, è festa nazionale, la festa della vittoria, della liberazione. Un po’ come il nostro
25 aprile, e come da noi quest’anno ricorre
alla cifra tonda dei settant’anni. Il presidente Lukashenko ha deciso di festeggiare con
grande parata militare stile vecchio soviet,
con tanto di esercito in alta uniforme, carri
armati cigolanti, enormi missili luccicanti,
aerei di ogni tipo a rombare nel cielo e ovviamente l’immancabile discorso pubblico alla
nazione. Il tutto, manco farlo apposta, proprio di fronte all’hotel che ho scelto a caso
via internet.
LA FESTA /
I parchi sono super affollati e
quello di rimpetto alla mia camera addirittura straripante di un popolo apparentemente
felice del can can fortemente voluto dall’ultimo dittatore d’Europa. Mi sembra di esser
tornato indietro di una ventina d’anni, a
quel caotico primo maggio vissuto all’Havana, tra un milione di persone che celebravano in massa la festa del lavoro davanti all’imperturbabile Fidel, sempre in bella mostra
con la sua barba grigia e l’uniforme verde,
fiero e orgoglioso più che mai. Colpiscono
l’imponente servizio d’ordine e l’incredibile e attento servizio di sicurezza messo in
campo. Una sicurezza maniacale che tra l’altro oltre ai metal detector
adotta una puntigliosa perquisizione manuale come
arma preventiva di possibili
dissidenti in marcia verso
la parata. Dopo un primo
giro in jeans a curiosare il
continuo flusso di persone
che si avvicinano al luogo
della sfilata, decido che oggi
non è giorno da correre. Mi godo una bellissima giornata di sole immerso in una festa
non mia. Una festa amata e sentita, che non
sempre coincide con lo stesso sentimento
provato per una parata che sa molto, troppo,
di autocelebrazione del potere.
ni, mentre l’urbanistica e l’imponente viabilità è tutta opera del glorioso passato russo. Mi
vesto e parto. Allungo i miei passi nelle mille
viuzze che tagliano il verde, aiuole fiorite e
di buona cura colorano i prati. Alcuni dei
parchi sono alberati, altri no, ma tutti hanno
qualche statua o qualche busto a cui qualcuno ieri ha messo almeno una corona di fiori.
La mia corsa collega queste grosse aree verdi
attraverso ponti e sottopassaggi, qualche volta rallenta aspettando l’ok di un semaforo e
altre volte diventa prudente attraversando su
strisce pedonali il cui rispetto da parte degli
automobilisti è quasi imbarazzante. In lontananza intravedo un altro runner, lo inseguo,
lo raggiungo. O meglio, la raggiungo visto
che è una runner.
SENZA VELI /
Si chiama
Lena e parla un inglese
molto buono, cosa rara da
queste parti. Vista la buona
andatura e la bella presenza
in cui sono incappato, decido di affiancarla per un
po’. Con Lena corriamo e
chiacchieriamo cambiando
direzione di continuo, casualmente secondo
me e con logica secondo lei che questi parchi li conosce a memoria. Ogni tanto qualche scalinata di poca pendenza ci porta su
piccole collinette sovrastate da chiese, teatri
o altre opere simili. Queste ascese e le conseguenti discese sono gli unici dislivelli possibili in una città essenzialmente piatta. In
fondo all’ennesimo parco alberato Lena mi
dice di essere arrivata e si ferma. Di fianco
al parco c’è una fermata del bus, che lei mi
indica come sua via abituale per rientrare
a casa. Da un cespuglio estrae un sacchetto
UN PO’ DI COMPAGNIA / Domenica mattina,
il sole regna nuovamente e stabilmente in cielo e il silenzio domina sovrano su una città
deserta. Non c’è nessuno e tutto sembra più
grande, più infinito. L’edilizia di Minsk è un
mix di stile soviet con arrangiamenti moder-
30
preventivamente imboscato in cui tiene degli
abiti di ricambio. Aspettando il bus e facendo un po’ di stretching mi racconta di come
la Bielorussia stia cambiando e nel frattempo
si cambia anche lei. Molto spigliata si mette a
nudo della canotta e simpaticamente, indossando le scarpe come una collana, mi dice
che lei potrebbe anche andare a casa così.
Condizionale d’obbligo penso io, perché la
severissima polizia locale la arresterebbe in
un minuto. Io ovviamente non perdo l’occasione per immortalare questo suo simpatico
siparietto, poi, mentre lei si riveste, io la saluto e continuo il mio percorso. Altre stradine
che si distendono in altri parchi sconosciuti
e apparentemente tutti uguali, poi finalmente la skyline familiare del quartiere da dove
sono partito, dove c’è il mio hotel. Un’ultima
variante verso il nuovissimo monumento ai
caduti, là dove Lukashenko il giorno prima,
in pompa magna e circondato da tutto il suo
seguito di chiaro stampo militare, ha fatto il
suo suntuoso discorso, un monologo che immagino sorridente e ricco di bugie mascherate in buone intenzioni, come si conviene a
tutti i governi e a tutti i regimi, italiano incluso, purtroppo.
Sul prossimo numero /
Lasciata la Bielorussia, sul prossimo
numero Run the World vi porterà in Asia
Centrale, tra deserti e steppe, tra resti di
un glorioso passato e un presente tutto da
scoprire.
www.runtheworld.it