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199_copertina+vernice:174 copertina 10/12/10 16:57 Pagina 1 199 ANNO 34 DICEMBRE | GENNAIO 2010 | 2011 ambientecucina BIMESTRALE IL SOLE 24 ORE SPA - VIA C. PISACANE 1 - 20016 PERO (MI) - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) - ART. 1 - COMMA 1, DCB FORLÌ abitare nuovi trend internazionali living new international trends materiali dialogo tra natura e tecnologia materials nature meets technology built-in dettagli intelligenti built-in smart details 50 anni di cucine Toncelli danno vita ad un nuovo concetto di lusso. una cucina esclusiva difficile da raccontare, emozionante da scoprire. Intarsi prospettici matematici realizzati dagli artigiani di Anghiari. Ante in cuoio cucito a mano dai mastri sellai toscani. Isola di lavoro nell’esclusiva mousse di cemento. Finiture pregiate in legno solcato. L’eccellenza degli elettrodomestici La cura sartoriale, la passione per i dettagli e la vocazione all’eleganza. 721&(//,6(*5(7,$0%,(17(&8&,1$LQGG . Silestone_AlonsoV3_IT_244x341+5.ai 1 30/11/10 12:56 Fernando Alonso & Silestone® Guidati dall'innovazione. Fernando Alonso si aØda solo alla tecnologia migliore per gestire la sua vita personale e professionale. Ecco perchè ha scelto Silestone®. Cosentino propone la superficie in quarzo più innovativa sul mercato. Disponibile in oltre cinquanta colori, è l'unica ad oÖrire dieci anni di garanzia. Silestone®. Il piano di lavoro originale. *Per informazioni: [email protected] 800.58.9614 www.silestone.com 3-4_sommario:003_004_sommario.qxd 16/12/10 16:44 Pagina 3 ambientecucina on line ambientecucina | anno 34 | dicembre-gennaio 2010-2011 www.living24.it www.B2B24.it sommariocentonovantanove 6 | RUBRICHE in copertina 9 editoriale 12 magazine a cura della Redazione 26 green magazine di Clara Mantica e Giuliana Zoppis 62 selezione di Angela Viganò shop 72 30 dove di Paola Leone 38 live di Carla Cavaliere e Paola Leone 44 experience di Lilli Bacci e Elisabetta Scheggi 47 vetrina di Lilli Bacci 56 impresa 49 swg monitor di Diego Martone 52 strategie di Fabio Salvati 54 mercati di Aurelio Volpe 56 mercati di Carla Cavaliere 84 58 retail di Roberto Maida 59 case history di Monica Molteni 92 72 | SERVIZI trend in corso la bellezza naturale del design di Carla Cavaliere e Paola Leone 84 comunicazione dove la community è di casa di Carla Cavaliere 89 alta cucina una passione da condividere di Raffaella Razzano 89 92 distribuzione verso il negozio sostenibile di Clara Mantica e Giuliana Zoppis copertina Radical di Elmar, a pagina 6 3-4_sommario:003_004_sommario.qxd 16/12/10 16:44 Pagina 4 anno 34 | dicembre-gennaio 2010-2011 | ambientecucina sommariocentonovantanove 96 | INTEMAINTHEMES TOP material 96 di Davide Cattaneo e Paola Leone 120 | CUCINATECNO marmomacc la vitalità della pietra di Paola Leone 122 report cersaie e sicam si riparte dai dettagli di Davide Cattaneo e Raffaella Razzano ambientecucina 120 Direttore responsabile Antonio Greco Direttore di redazione Raffaella Razzano [email protected] Redazione Carla Cavaliere (caposervizio) [email protected] Segretaria di redazione Anna Alberti [email protected] Hanno collaborato a questo numero Lilli Bacci, Davide Cattaneo, Antonella De Alessandri, Paola Leone, Roberto Maida, Clara Mantica, Diego Martone, Monica Molteni, Fabio Salvati, Elisabetta Scheggi, Angela Viganò, Aurelio Volpe, Giuliana Zoppis Sede legale via Monte Rosa 91 - 20149 Milano Ambiente Cucina, Décor Cuisine, The Kitchen, Die Küche Registrazione Tribunale Milano n. 169 del 24.4.1977 copyright Il Sole 24 ORE S.p.A., Milano - Italia R.O.C. n. 6553 del 10.12.2001 Presidente Giancarlo Cerutti Stampa Faenza Industrie Grafiche - Faenza (Ra) Amministratore Delegato Donatella Treu Rivista bimestrale (6 numeri annui) Costo a copia ai soli fini fiscali: euro 2,30; Abbonamento singolo Italia (annuale): euro 22,00; Abbonamento singolo estero (annuale): euro 80,00 Sede operativa Via C. Pisacane 1 - 20016 Pero (Mi) tel. (02) 3022.1 L’abbonamento avrà inizio dal primo numero raggiungibile. Proprietario ed Editore Il Sole 24 ORE S.p.A. Progetto grafico e impaginazione: Fabio Berrettini, Cristina Menotti Segreteria Commerciale e Ufficio Traffico tel. (02) 3022 6836 [email protected] Per acquisti cumulativi contattare l’Ufficio Abbonamenti. I versamenti possono essere effettuati sul c/c 28308203 intestato a Il Sole 24 ORE S.p.A. Direttore Editoriale Business Media Mattia Losi Ufficio Abbonamenti tel. (02) 30226520 fax (02) 30226521 [email protected] www.shopping24.it Printed in Italy. Proprietà letteraria e artistica riservata. Copyright reserved throughout the world 2010 - Il Sole 24 ORE S.p.A. Traduzioni: David Lowry Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy) Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’art. 24, comma 1, lett. d del D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio. Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso Il Sole 24 ORE S.p.A., Ufficio Diffusione c/o la sede di via C. Pisacane 1 - 20016 Pero (Mi). Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo o forma, Annuncio ai sensi dell’art 2 comma 2 del “Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio della attività giornalistica” La società Il Sole 24 ORE S.p.A., editore della rivista ambiente cucina rende noto al pubblico che esistono banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali. Il luogo dove è possibile esercitare i diritti previsti dal D.Lg 196/3 è l’ufficio del responsabile del trattamento dei dati personali, presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 02 30226521). sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore. L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società di Gruppo 24 ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale. ASSOCIATO A A.N.E.S. ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA LIFE 244x341 Ambiente Cucina_Genny:244x341 Ambiente cucina 11/11/10 12:21 Pagina 1 Mod. GENNY Noi siamo Lube 300 composizioni al giorno Una cucina da vivere LUBE ECOLOGIC IL GRUPPO LUBE HA SCELTO DI UTILIZZARE PER I COMPONENTI COSTITUENTI LE STRUTTURE DELLE CUCINE SOLO MATERIALE A BASSISSIMA EMISSIONE DI FORMALDEIDE: CONFORMI ALLO STANDARD F★★★★ SECONDO LA NORMA JIS, CERTIFICATO DAL MINISTERO GIAPPONESE, IL PIÙ SEVERO IN MERITO ALLE NORMATIVE DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE. CUCINE LUBE c/o Lube Industries S.r.l. - Via dell’Industria, 4 - 62010 Treia (MC) Italia - N° VERDE 800279389 - www.cucinelube.it Sistema qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008 - Lube preferisce la qualità degli elettrodomestici marchio Hotpoint Ariston 6-7_in copertina_elmar:port folio 13/12/10 11:23 Pagina 6 6 | ambientecucina [ in copertina Elmar ] LIBERTÀ AL CENTRO L’obiettivo dei designer e del produttore è stato centrato: Un ambiente cucina pensato per donne e uomini che chiedono qualità comporre un ambiente pienamente funzionale senza identificare e che riconoscono i dettagli, che ricercano prodotti in grado di esprimere una gerarchia arredativa. Radical è il progetto, firmato valori che percepiscono come coerenti a quelli con i quali si identificano. da Ludovica + Roberto Palomba, che vive al centro dello spazio, Alla base del progetto c’è il concetto che i 4 moduli base - capace di esprimere il lato più radicale di Elmar, che vuole essere ognuno dei quali rappresenta una funzione primaria del cucinare - e restare protagonista della “cucina per cucinare”. siano completamente finiti e visibili su tutti e quattro i lati. 6-7_in copertina_elmar:port folio 13/12/10 11:23 Pagina 7 INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE CON RADICAL, ELMAR RIVOLUZIONA LA PROGETTAZIONE DELLA CUCINA, SCIOGLIENDO OGNI GERARCHIA COMPOSITIVA, CON MODULI AUTONOMI E COLLOCABILI IN QUALSIASI SPAZIO 4 moduli base, autonomi, finiti e visibili su tutti e quattro i lati: questo il concetto base del progetto Radical. Le parti in lamiera di Radical possono essere in black e white, mentre i frontali sono disponibili in tutti i colori laccati e lucidi di serie, e anche a campione. In questa composizione di Radical l’isola lavaggio-cottura (300 x 130) ha struttura portante in ferro verniciato bianco, top in Nikron bianco, lavello integrato. Al di sotto della zona lavaggio sono previste una base sottolavello e una lavastoviglie avvolte esternamente da un “folder” in lamiera bianca. Gli elementi a giorno di Radical sono in frassino termotrattato, 309 x 67, mentre l’elemento colonne 150 cm rivestito in lamiera colorata, in alluminio 100% riciclabile. Cappa in lamiera verniciata con grande mensola luminosa. Moduli autonomi, nati per vivere al centro dello spazio con estrema libertà Radical conferma l’attenzione ai valori green sostenuta da Elmar con compositiva senza vincoli stabili che ne identifichino una gerarchia, importanti innovazioni, tra cui l’uso del frassino termotrattato e il particolare quindi collocabili in qualunque area dell’ambiente e che insieme integrano trattamento delle lamiere colorate, realizzate in alluminio riciclabile al 100%. tutte le funzioni. Le finiture delle parti in lamiera di Radical sono Etica ed estetica: la filosofia aziendale di Elmar si evolve ancora una volta disponibili white e black, ma i frontali possono essere di tutti i colori attraverso un progetto che permette di vivere appieno e con radicale laccati e lucidi di serie (24 diverse sfumature) e anche a campione. libertà l’ambiente cucina, fulcro di funzioni ed emozioni della quotidianità. www.elmarcucine.com 9_editorialeOK:editoriale 21/12/10 11:20 Pagina 9 ambientecucina Raffaella Razzano |9 editoriale ITALIA-GERMANIA LA PARTITA DELL’INNOVAZIONE Dai primi bilanci 2010, il fenomeno più eclatante che emerge in Europa è l’andatura dell’economia tedesca, in cui la ripresa è un segnale forte, al contrario di quello debole degli altri paesi Ue, Italia compresa. Il settore del mobile è paradigmatico di come i tedeschi abbiano saputo reagire allo shock della crisi. Il fattore determinante per il successo è stata la capacità di intercettare la domanda in crescita dei paesi emergenti, aumentando la competitività dell’offerta a discapito di altri concorrenti, Italia in testa. Eppure, come ha ricordato Massimo Florio all’annuale Seminario di Previsione Csil, sul ring della competizione i tedeschi non hanno puntato sui prezzi più bassi. Al contrario si è scommesso sulla qualità proponendosi al mondo che cresce come un brand affidabile ed evoluto. Le aziende, in concreto, hanno investito di più in ricerca e sviluppo, al contrario di quelle italiane in cui si registra un fenomeno inverso, e la produttività è aumentata grazie alla ricerca e alla valorizzazione del capitale umano premiata da salari più elevati. E’ interessante notare come in questa partita la Germania abbia mutuato parte del modello di impresa italiano, acquisendone i lati più positivi: diminuzione della carature delle aziende, nell’industria e nella distribuzione, con un aumento delle micro imprese con meno di dieci addetti. In altre parole, imprese più flessibili e pronte a reagire ai segnali dei mercati. Dunque la partita sempre aperta tra Italia e Germania ci vede in questa fase dalla parte degli sconfitti, con le dovute eccezioni di imprese italiane eccellenti che hanno saputo ripartire molto bene grazie alla capacità di investire con lungimiranza in processi e non solo in prodotti. Senza entrare nel merito di quanto possano fare la differenza (molta) anche il Sistema Paese e le Istituzioni nello sviluppo delle imprese e nel sostegno sui mercati esteri, la sfida impone una reazione forte e consapevole, fatta di strategie e non solo di tattiche di sopravvivenza. Una svolta alla “tedesca” dove non dovrebbe esserci più spazio per il sistema “in nero” all’italiana che oggi è solo un pericoloso impoverimento delle aziende. Le imprese, e le leader del settore cucine lo stanno già facendo, devono aprirsi di più al commercio mondiale e, se le piccole dimensioni possono essere penalizzanti per correre nella competizione globale, bisogna rafforzare la rete associazionista per valorizzare, insieme, il brand “cucina italiana”. Contemporaneamente non dovremmo mai dimenticare che il buon design, di cui siamo una bandiera, si nutre di investimenti, anche in capitale umano, e di progetti. A questo proposito Ambiente Cucina, per festeggiare il traguardo del numero 200 e del 35° anno di attività, sul prossimo numero aprirà un dibattito sul tema “progettare il futuro della cucina” registrando opinioni e soluzioni evolute, capaci di farci vincere le nuove sfide. Per ora lasciamo ai nostri lettori un numero ricco di stimoli raccolti dalle fiere autunnali e un augurio sincero per un prossimo anno di vittorie. ACU Dicembre 2010:Layout 1 24/11/10 16:06 Pagina 1 Frigoriferi General Electric: elevate prestazioni, moderno design e risparmio energetico ACU Dicembre 2010:Layout 1 24/11/10 16:06 Pagina 2 Uno dei temi di maggior rilievo degli ultimi anni - il RISPARMIO ENERGETICO - ha spinto molte case costruttrici di elettrodomestici a focalizzare l’attenzione sul modo con cui è possibile usare meno energia riducendo così le spese di consumo. Frigoriferi e congelatori consumano ben 1/4 dell’energia consumata in un’abitazione (esclusi ovviamente riscaldamento e acqua calda). La potenza in Watt di un frigorifero non è superiore a quella di una lampadina, ma l’utilizzo continuo fa salire notevolmente il consumo di questi apparecchi. Per tale motivo la scelta di un modello a basso consumo energetico si rileva più vantaggiosa che per qualsiasi altro elettrodomestico. FRIGO 2000 distribuisce da oltre vent’anni i famosi frigoriferi americani General Electric, da sempre considerati all’avanguardia per la capacità di conservazione e per la qualità dei materiali utilizzati; unici in quanto a estetica e funzionalità. Tra le caratteristiche più sorprendenti, la tecnologia con cui sono costruiti e la particolare attenzione ai dettagli, che consentono la diminuzione agli sprechi e un deciso risparmio in campo energetico. Fabbricati in CLASSE A+, sono dotati di COMPRESSORE INVERTER, che modifica la velocità del compressore in funzione dello stato di temperatura del frigorifero: funziona al massimo per abbassare velocemente la temperatura interna del frigorifero; mentre se deve variare la temperatura di un solo grado, riduce la velocità risparmiando sul consumo. Corredati del sistema NO FROST, permettono l’eliminazione dell’umidità nell’aria che viene introdotta ogni volta che vengono aperte le porte, e favoriscono il mantenimento di una temperatura costante, nello scomparto frigorifero, mai superiore ai 5°C. Il nuovo ELECTRONIC DEFROST CONTROL adatta il ciclo di sbrinamento all’uso del frigorifero e alle condizioni dell’ambiente in cui è collocato - riducendo così ulteriormente il consumo di energia e aumentando la conservazione del cibo. Per maggiori informazioni contattare FRIGO 2000 Sr.l.: Tel. 02 66047147 - e-mail: [email protected] - Web: www.frigo2000.it 12_magazine_:magazine 21/12/10 11:19 Pagina 12 magazine a cura della redazione GRUPPO CUCINE ASSARREDO www.federlegno.it/assarredo PRIMO BILANCIO 2010 Per il Gruppo Cucine di Assarredo l’anno 2010 si archivia con un bilancio importante in cui la voce più significativa è sicuramente rappresentata dagli incentivi, per la prima volta ottenuti dal settore. «Tirando le somme dell’attività del Gruppo nel 2010» ricorda Patrizia Copat che lo presiede «è chiaro che gli incentivi siano stati un successo con molti effetti positivi. Ai primi di novembre i fondi stanziati erano stati esauriti al 98% e questo è il primo dato tangibile che dimostra quanto interesse abbia generato l’iniziativa. Anche se all’inizio parte della distribuzione ha avuto delle difficoltà a capirne i meccanismi e l’iter burocratico, alla fine il nostro settore è stato uno di quelli che hanno beneficiato di più dell’incentivazione. In questo senso speravamo di poter contare anche sui fondi comuni che sono stati riassegnati dal Ministero dello sviluppo economico a partire dal 3 novembre ma altri settori industriali ne hanno beneficiato esaurendoli in un tempo brevissimo. L’aspetto più negativo rimane, però, il fatto che in alcuni casi non siano ancora stati erogati e rimborsati gli incentivi già anticipati dalla distribuzione. Un ritardo che non fa bene a nessuno perché rende meno efficace una grande opportunità». Come prosegue il dialogo con le istituzioni per il 2011? «Il dibattito politico attualmente in corso ha rallentato e reso più complesso il dialogo avviato nel 2010 dalla associazione ma sicuramente il filo non si è interrotto. Continueremo a lavorare Patrizia Copat, presidente del Gruppo Cucine-Assarredo a fianco di Ceced, con cui si è stabilita una preziosa collaborazione, e di FederlegnoArredo, perché insieme la nostra voce ha sicuramente più forza. L’obiettivo è di poter portare a termine l’ambizioso progetto di definizione dei parametri per una cucina “ecosostenibile” e della sua certificazione che aiuterebbe la scelta da parte del consumatore consapevole. Il progetto sta molto a cuore anche a Rosario Messina, presidente di FederlegnoArredo e Giovanni Anzani, presidente di Assarredo, entrambi sensibili ai temi della sostenibilità e a tutti i nuovi scenari che si stanno delineando nel mercato legati proprio alla sostenibilità ambientale in ambito sia nazionale che internazionale. La sfida è doppiamente importante perché con questa iniziativa condivisa possiamo ottenere maggiore attenzione anche all’interno delle istituzioni». L’esperienza degli incentivi potrebbe ripetersi anche nel 2011? «Da parte nostra non escludiamo a priori che l’iniziativa si possa ripetere con le stesse modalità del 2010 ma stiamo valutando anche altre forme incentivanti che possano ottenere ancora maggiore riscontro presso i consumatori da lanciare a breve-medio termine, per poi puntare ad obiettivi più importanti con il progetto “cucina ecosostenibile” attraverso il quale ottenere nel medio-lungo periodo forme di incentivazione più consistenti, come già avvenuto per altri beni durevoli rivolti al rispetto dell’ambiente e al relativo risparmio energetico». Nel frattempo FederlegnoArredo comunica i primi bilanci 2010 del comparto che registra un lieve recupero per tutta la filiera, in buona parte sostenuto dal positivo andamento dell’arredamento (+1,9%) e dell’illuminazione (+2,3%), dei comparti che producono componenti come quello dei pannelli e dei semilavorati (+6,4%) e delle altre produzioni a base legno non destinate all’edilizia (+4,7%). FIERA MILANO www.macef.it Il Macef riparte da Novanta Quella che si svolgerà dal 27 al 30 gennaio a Fiera Milano, sarà l’edizione numero Novanta di Macef: un numero importante, che dà anche il segno di quanto il Salone Internazionale della Casa, costituisca insieme la memoria e il futuro dei settori che rappresenta: Tavola e Cucina, Alta decorazione, Regalo, Trade & Big volume, Bijoux, oro, moda & accessori. L’edizione 90 di Macef vuole essere quella del pieno rilancio di competitività della maggiore fiera italiana del settore complemento casa, che punta a recuperare appieno le posizioni perdute, nell’arco dell’ultimo decennio, rispetto ai maggiori concorrenti europei. Per farlo, oltre a un nuovo marchio e a una nuova identità visiva, in campo soprattutto tante iniziative, a breve e medio termine, e una strategia che punta molto sull’eccellenza e sull’internazionalità. Alla innovazione e alla storia del Macef, e soprattutto ai progetti futuri delle aziende espositrici, tra cui si segnala il progressivo ritorno dei grandi brand soprattutto di tavola e cucina, saranno dedicati i due Buyers’ Club, che ospiteranno due mostre, curate dall’architetto Marco Migliari: una dedicata ai prodotti e ai brand che hanno fatto grande la fiera milanese (“Storie del quotidiano”), e l’altra che rappresenta un omaggio alla plastica (“Valori Plastici”), che è nata e si è affermata dentro Macef. Circa 2.000 i buyer internazionali attesi, che vanno ad aggiungersi alle migliaia (8.000 lo scorso settembre) di visitatori provenienti da circa 120 paesi. Storie di aziende e prodotti casa anche per il progetto della serie Macef in Town, che coinvolgerà direttamente Milano: oltre alle vetrine dedicate della Rinascente, anche una spettacolare tensostruttura, in una prestigiosa location cittadina, dedicata ai grandi brand del settore. Ma la strategia di Macef, che punta sull’eccellenza, l’italianità e la passione per l’universo casa, conta molto sul progetto AbitaMI, il cui debutto è previsto per l’edizione del settembre 2011, definito come “salone, laboratorio, motore d’innovazione e promozione”, organizzato da Fiera Milano Rassegna, ideato e diretto da Carlo Amadori (personaggio molto noto nel settore per i lunghi anni trascorsi alla guida di “Abitare il Tempo” a Verona). Ancora in buona parte top secret, il progetto punta soprattutto a coinvolgere e a riportare a Milano la fascia alta del settore, il mondo dell’Alta Decorazione, all’interno di un evento trasversale, per “disegnare nuove e più complete proposte del lifestyle”. Per il 2012 Macef punta ancora di più alla conquista di mercati emergenti, con due edizioni estere della manifestazione, pensate ad hoc per Russia e Brasile. 12-16_magazine:magazine 20/12/10 13:43 Pagina 13 ambientecucina FEDERLEGNO-ARREDO | 13 www.federlegno.it/assarredo SEGNALI POSITIVI DALL’ESTERO «Abbiamo attraversato la terza guerra mondiale, senza aver visto bombe, ma le ceneri e le macerie ci vorranno diversi anni per poterle rimuovere. Il 2010 si conclude con un modesto recupero di un punto e mezzo percentuale che non può illuderci di aver risolto i nostri problemi perché la strada è ancora lunga per tornare ai livelli del 2008». Sono queste le prime parole di commento del presidente di FederlegnoArredo, Rosario Messina, sui temi della congiuntura che emergono dai dati preconsuntivi 2010, presentati alla stampa dal Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo il 14 dicembre. La riflessione parte dalla considerazione che un risultato positivo del 2010 non può far dimenticare il risultato molto negativo del 2009 quando il settore legno-arredamento aveva perso oltre il 18% del valore, bruciando in 12 mesi ben 7 miliardi di euro di fatturato, dopo che il 2008 aveva chiuso già con un calo in media anno del 5,6% rispetto al 2007. Così gli indici tornati in positivo suonano ancora come un piccolo risultato che si getta alle spalle il brutto passato, ma deve guardare a un futuro più roseo ancora in lontananza. Nel 2010 dunque ritorna positivo il fatturato del settore che raggiunge quota 33,3 miliardi di euro che rappresentano un incremento dell’1,8% rispetto al 2009 e positivo è soprattutto il dato delle esportazioni con una crescita complessiva del 4,9% (3,9% per l’arredo) per un totale di 11,6 miliardi di euro. Nei primi otto mesi del 2010 emergono, fra i principali mercati di esportazione, le variazioni positive di Francia (+9,3%), Germania (+4,8%), Regno Unito (+4,7%), Usa (+9,6%), mentre si registra ancora un segno negativo per la Russia (-7,2%) che fino a 24 mesi fa rappresentava un mercato in costante crescita per il settore e si confermano le difficoltà di mercati come Grecia (-12,9%) ed Austria (-11,6%). «Le nostre imprese stanno imparando a guardare ai mercati lontani - sottolinea il presidente Messina - quelli che rappresentano la nostra sfida dei prossimi dieci anni perché sono quelli a più forte tasso di crescita e quelli su cui, già adesso, stiamo registrando aumenti significativi dei flussi esportativi, anche se le consistenze numeriche rimangono molto contenute. In questo senso le nostre Rosario Messina, iniziative verso il mercato cinese con la presidente di FederlegnoArredo partecipazione all’Expo di Shanghai sono strategiche per aprire il mercato potenziale alle nostre imprese e per comprendere un nuovo modo di fare affari nel mondo. Altrettanto si può dire per l’operazione condotta a New York, che ha affiancato elementi di alta cultura con una operazione di promozione commerciale delle showroom e da considerarsi di successo per tutto il sistema non solo per le aziende che hanno aderito. Perché il grande impatto mediatico dell’iniziativa, che ha coinvolto il sistema Italia nel suo insieme anche con la presenza del food di Eataly, offre benefici a tutto il sistema arredo casa italiano negli Stati Uniti». Nel concludere, Rosario Messina, ha infine ricordato come sia sempre più vitale un maggior sostegno da parte del mondo politico. «Il nostro sistema paese oggi non è all’altezza di competere con la diplomazia economica dei paesi nostri maggiori concorrenti. La situazione politica di queste settimane rende ulteriormente instabile e incerto il futuro: i finanziamenti per la promozione internazionale rimangono bloccati nei meandri di una burocrazia che non sa e non vuole decidere fino a quando la situazione politica non si sarà chiarita. Questo è solo un esempio di come questa situazione sta danneggiando le imprese, i lavoratori e il nostro Paese». SCAVOLINI www.scavolini.it IL GUSTO DELLA SOSTENIBILITÀ Scavolini ha partecipato all’ottava edizione del Salone del Gusto con una scenografica e sofisticata composizione della cucina Mood, presentata nella versione a laccatura bianca lucida per le ante e piano di lavoro in Naturalia by Arpa Industriale. La scelta di questo materiale innovativo dal punto di vista funzionale, tecnologico ed estetico e soprattutto ecologico (è fatto con residui di lavorazione di legni provenienti da foreste europee certificate) sposa infatti la filosofia del Salone, dedicato al cibo come espressione di cultura e di identità, da rispettare, difendere e valorizzare. E il rispetto per il cibo comincia anche dalla salvaguardia del territorio, un argomento da tempo di primaria importanza per Scavolini. Nel 2009, infatti, l’azienda ha lanciato “Scavolini Green Mind”, il progetto ecosostenibile che vede l’azienda sempre più impegnata nella cura dell’ambiente e delle risorse, a ogni livello aziendale: con l’adozione per tutte le sue cucine dei Pannelli Ecologici F**** (4 stars: pannelli realizzati al 100% con materiale legnoso post-consumo certificato FSC e con le più basse emissioni di formaldeide) e con l’utilizzo di ZeroE Planet, energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili, nata dalla collaborazione tra Edison e Lifegate®. ZeroE Planet è la prima energia rinnovabile, a Impatto Zero: tutte le emissioni di CO2, dalla costruzione degli impianti di produzione alle attività di vendita relative alla fornitura di energia elettrica, vengono compensate con la creazione e tutela di aree forestali in Italia (all’interno del Parco del Ticino), e in Costa Rica (nella riserva “Karen Mogensen”). Dalle prime stime effettuate sui propri consumi energetici, il Gruppo Scavolini contribuirà nei prossimi anni alla riforestazione e tutela di un’area pari a 85.000 mq. A oggi, è stata completata la riforestazione di 5 ettari di foresta, a compensazione del consumo elettrico effettuato da Scavolini nel 2009, pari a 2.700.000 kWh. Un altro recente successo messo a segno dall’azienda pesarese - questa volta sul fronte distributivo - è stata l’apertura di un nuovo monomarca: Scavolini Store Abbiategrasso (Milano): un punto vendita di 300 mq che ospita in esposizione 10 cucine. L’operazione Scavolini Store rientra in una più ampia strategia distributiva che vede l’azienda fortemente impegnata anche nel consolidamento della rete distributiva estera, che attualmente conta 150 punti vendita in Europa, più di 40 in Russia e nelle Repubbliche Orientali, 30 nel Nord America, 15 in Centro/Sud America ed altrettanti in Asia e Oceania. 12-16_magazine:magazine 21/12/10 11:15 Pagina 14 14 | ambientecucina magazine RAPPORTO CSIL www.csilmilano.com www.worldfurnitureonline.com RIPRESA DEBOLE E OSTACOLI FORTI: COSÌ IL 2011 DELL’ECONOMIA E DEL MOBILE Le Parole sono: lieve, modesta, lenta, difficile, e si riferiscono alla ripresa economica, globale come di settore, che si prospetta in salita e senza illusioni per tutto il prossimo decennio. I Numeri sono quelli offerti da Csil, con la presentazione dei due rapporti “World Furniture Outlook 2011” e “Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia nel 2011”, che delineano una visione ampia e insieme dettagliata dello scenario mondiale e nazionale del settore. Un appuntamento di fine anno particolarmente interessante e pregnante non solo di dati ma anche di riflessioni, quello svoltosi il 19 novembre scorso al Centro Congressi Palazzo delle Stelline a Milano, a cominciare dai dati analitici del World Furniture Outlook 2011, relativi all’industria del mobile e alle previsioni sulla crescita della domanda di mobili nel 2011 in 35 paesi europei, 15 paesi dell’Asia e del Pacifico, 12 del Medio Oriente e dell’Africa, 3 del Nord America e 5 del Sud America, che hanno evidenziato una ripresa dell’economia mondiale non solo contenuta ma soprattutto disomogenea (i paesi emergenti crescono molto più rapidamente dei paesi sviluppati) ed esposta a notevoli rischi. IL QUADRO MACROECONOMICO DEL 2011 Secondo lo scenario internazionale ipotizzato dal World Furniture Outlook, nel 2011 l’economia mondiale continuerà a crescere ma a ritmi inferiori rispetto al 2010, con un notevole divario fra la ripresa modesta dei paesi sviluppati e la crescita a livelli elevati dei paesi emergenti (seppure anche qui in diminuzione rispetto al 2010). Prepariamoci a un processo di riassorbimento degli effetti della crisi destinato a durare anni, almeno sulle economie avanzate: Stefania Tomasini, di Prometeia, nel presentare i prospetti ipotizza un riassorbimento della crisi che potrebbe durare per tutto il prossimo decennio: un riassorbimento lungo, che nel frattempo coinvolgerà ancora il mercato del lavoro con ulteriori probabili cadute dell’occupazione. Il livello elevato dei disavanzi e dei debiti pubblici per molti paesi determinerà un rientro delle politiche anti-cicliche con effetti negativi sul consolidamento della ripresa nei paesi sviluppati, i cui problemi finanziari, nonostante le intenzioni dei governi, sono ancora lontani dalla risoluzione. La crescita della domanda interna, in primis dei paesi emergenti, contribuirà a far crescere anche nel 2011 il commercio internazionale, ma a un tasso quasi dimezzato rispetto al 2010 (+6,8% contro un 12,9%). Per l’Italia, Prometeia prevede che nel 2011 avvenga un rallentamento ciclico nella crescita, già evidente in questi mesi non solo nel nostro paese ma anche nelle altre economie europee. Il rafforzamento dell’euro sul dollaro, che continuerà anche nel 2011, e l’elevato debito pubblico contribuiranno a rendere ancora più lungo il percorso di uscita dalla crisi per l’Italia che già nel 2010 ha registrato tassi di crescita inferiori alla media dell’area euro. Il nostro PIL, dopo la crescita dell’1,1% preventivata a chiusura del 2010, è previsto in aumento dello 0,8% nel 2011. La spesa delle famiglie dovrebbe fornire un contributo positivo alla crescita del PIL, sebbene con un reddito reale in modesta crescita (+0,7%), il che spiega una propensione al consumo che tenderà a mantenersi sui livelli del 2010. Anche gli investimenti totali presenteranno nel 2011 segnali di una debole ripresa, strettamente correlata all’andamento delle esportazioni e alla necessità delle imprese di adeguare la propria capacità produttiva. Sul fronte della domanda estera, nel 2011 il rafforzamento dell’euro e il rallentamento della domanda mondiale determineranno una decelerazione del tasso di crescita delle esportazioni italiane di merci (+4,5% contro il +7,9 del 2010). Sull’altro versante, l’euro forte sosterrà le importazioni che cresceranno del 4,2%. IL MERCATO MONDIALE DEL MOBILE Il consumo mondiale di mobili, valutato a prezzi di produzione (escluso cioè il markup per la distribuzione), è di circa 340 miliardi di dollari Usa, con un grado di apertura dei mercati (cioè il rapporto fra importazioni e consumi) attualmente dell’ordine del 27%. Per il commercio mondiale del mobile, come ha evidenziato l’intervento di Ugo Finzi di Csil, è prevista una modesta crescita nel 2011, dopo la forte contrazione del 2009 e la ripresa del 2010. I principali paesi importatori di mobili sono Stati Uniti (principale motore della crescita mondiale fino al 2007, in calo nel 2008 e 2009, in ripresa dal 2010), Germania, Francia e Regno Unito. Tra i paesi esportatori di mobili, oltre all’Italia, anche Germania e Polonia (in forte crescita sino al 2008). Da segnalare il primato perso dall’Italia, che era il primo paese esportatore di mobili a livello mondiale, e che dal 2005 è stata superata dalla Cina, che ha visto crescere le sue esportazioni da circa 4 miliardi nel 2000 a 27 miliardi di dollari nel 2008, scesi a 25 miliardi di dollari nel 2009 e in risalita (probabilmente a circa 30 miliardi di dollari) nel 2010. Senza dimenticare, sottolinea Csil, che “proprio l’aumento di capacità produttive nei paesi emergenti, in un periodo di stagnazione della domanda sta determinando eccesso di offerta con conseguenze negative sulla redditività per i produttori”. Lo scenario futuro, insomma, è ricco di segnali deboli di ripresa e ostacoli forti: un quadro da tenere ben presente, per delineare le strategie future, aziendali, settoriali e nazionali che siano. LE PREVISIONI SUL SETTORE DEL MOBILE IN ITALIA NEL 2011 Il Rapporto di previsione sul settore IMPORTAZIONI DI MOBILI, 2000-2010 I QUATTRO PRINCIPALI PAESI IMPORTATORI. MILIARDI DI US$ CORRENTI *Pre-consuntivo 32 2000 Fonti: ONU, Eurostat, CSIL 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010* 28 24 20 16 12 8 4 0 Stati Uniti Germania Francia Regno Unito 12-16_magazine:magazine 21/12/10 11:15 Pagina 15 ambientecucina ESPORTAZIONI DI MOBILI, 2000-2010 I QUATTRO PRINCIPALI PAESI IMPORTATORI. MILIARDI DI US$ CORRENTI *Pre-consuntivo 32 2000 Fonti: ONU, Eurostat, CSIL 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010* 28 24 20 16 12 8 4 0 Cina Italia del mobile in Italia nel 2011 ha presentato i pre-consuntivi per il 2010 e le previsioni per il 2011-2012 per le variabili chiave del settore del mobile in Italia (produzione, consumo, commercio estero, prezzi, competitività e domanda estera), con un focus sui modelli prevalenti di impresa del settore e un confronto con le aziende tedesche, oltre a una analisi dettagliata dei più importanti comparti. Dopo un biennio di decisa contrazione, la produzione di mobili nel 2010 registra una timida ripresa (+1,5% rispetto all’anno precedente calcolata a prezzi costanti), sicuramente non sufficiente a ritornare ai livelli produttivi ante-crisi. La crescita produttiva è comunque derivata da una contenuta crescita sia della domanda interna sia di quella estera. Il consumo interno di mobili è cresciuto dell’1,4% a prezzi costanti, mentre l’export ha registrato un aumento del 3,7%. Sul mercato interno l’incremento è stato spinto sia dagli incentivi statali accordati ai mobili per cucina sia da un’inflazione settoriale praticamente nulla, oltre che da un arresto della caduta del reddito disponibile delle famiglie che avevano posticipato gli acquisti durante il biennio di crisi e che grazie ad un più significativo ricorso al credito al consumo hanno potuto finalmente realizzare gli acquisti procrastinati. Per quanto riguarda l’export, la domanda di mobili italiani ha segnato Germania Polonia un recupero modesto se rapportato al forte calo registrato nel biennio precedente, con maggiori incrementi nei principali mercati di riferimento europei, ma registrando anche segnali incoraggianti dal mercato statunitense, nonostante le difficoltà create dall’apprezzamento della valuta europea negli ultimi mesi. In generale, si sta registrando una diminuzione del valore medio dei prezzi all’estero in seguito alla necessità per le imprese italiane di mantenere le proprie quote di mercato. Il quadro 2010 è completato da un incremento delle importazioni (+11,7% a prezzi costanti). LO SCENARIO GLOBALE Nel 2011, con lo scenario globale che abbiamo visto, l’Italia risentirà nuovamente dell’incertezza che contraddistingue la ripresa dell’economia a livello mondiale. Già nella seconda metà del 2010 la ripresa produttiva ha perso lo slancio di inizio anno e le previsioni per il 2011 risentono di questo rallentamento della ripresa, con notevoli preoccupazioni per quanto riguarda il mercato del lavoro soprattutto per il persistere di alti livelli di disoccupazione. Nonostante la prevista crescita del reddito disponibile delle famiglie, la propensione agli acquisti dei mobili non avrà un incremento significativo. Il consumo è previsto solo in lieve crescita (+0,8% a prezzi costanti), grazie anche all’apporto delle importazioni, il cui aumento si stima intorno all’8%. L’export dovrebbe crescere circa del 3% in quantità, grazie al rafforzamento della domanda di mobili italiani, nonostante le difficoltà di consolidare la ripresa economica in molti mercati di riferimento, anche in seguito ad un adeguamento dei prezzi per mantenere competitivi i mobili italiani nonostante l’euro forte. In conseguenza, è ipotizzabile un leggero aumento della produzione italiana nel 2011 (+0,9%): ancora una volta una crescita debole, penalizzante per le aziende che nell’ultimo biennio hanno dovuto comprimere i margini per restare sul mercato. | 15 ci sono, come hanno dimostrato gli interventi sugli scenari, coordinati da Massimo Florio (Csil e Università di Milano), che hanno visto le case history di tre aziende eccellenti del made in Italy. Lago, che ha recentemente debuttato anche nel mondo della cucina, che come ha raccontato con passione Daniele Lago ha puntato molto su un diverso modo di fare azienda, di fare “creatività diffusa e design su tutta la filiera”, oltre che di utilizzare una comunicazione circolare, sotto il segno dell’innovazione e della condivisione “socialweb”. Valcucine, di cui Daniele Prosdocimo ha testimoniato un innovativo modello non solo di ecodesign ma di azienda fortemente partecipativa e con un forte modello di condivisione etica, con la convinzione che il business del futuro coincide con la sostenibilità. E Ares Line, produttore di sedute per ufficio e collettività, la cui concretezza e capacità di rispondere con qualità ed efficienza alle richieste internazionali ha permesso di attraversare in crescita la crisi. A ricordarci che il made in Italy è e continua a essere il design, come ha evidenziato l’intervento di Luisa Bocchietto, presidente Adi, ma che il solo design non basta più: occorrono modelli davvero innovativi nel fare impresa, che siano in grado di rilanciare il made in Italy nella competizione internazionale. SISTEMA ITALIA: NUOVI MODELLI DA CUI RIPARTIRE Abbiamo vinto la guerra e perso la pace? Una metafora che si affaccia nel commentare i dati più sconcertanti, proposti da Sara Colautti di Csil, che sono quelli che vedono l’economia italiana decisamente più lenta nella ripresa rispetto all’economia tedesca, più vivace e trainata dalla ripresa dell’export, seppure a fronte di un mercato del lavoro più costoso di quello italiano. Basti un dato, quello della distanza delle economie nazionali rispetto al punto di arrivo di prima della recessione, che vede l’Italia a -5,6% e la Germania a -2,7%. Eppure le esperienze positive, che segnano alcune delle strade percorribili dall’industria italiana, Carla Cavaliere PREVISIONE DEI CONSUMI DI MOBILI PER AREE GEOGRAFICHE PER IL 2011. VARIAZIONI PERCENTUALI A PREZZI COSTANTI Valori in percentuale Fonte: CSIL Europa Occidentale Nord America Sud America Europa Centro-Orientale e Russia Medio Oriente e Africa Asia e Pacifico Mondo 0 1 2 3 4 5 6 7 12-16_magazine:magazine 20/12/10 13:43 Pagina 16 16 | ambientecucina magazine WHIRLPOOL www.whirlpool.it VIVERE IL LAVORO CON PASSIONE Settembre 2010 è stato per Whirlpool Italia il mese dei record. Per la prima volta l’azienda ha registrato i migliori risultati del Gruppo Whirlpool in Europa in un mercato che, sappiamo, è sempre più competitivo e in cui storicamente per il gruppo sono sempre stati leader altri paesi. Un successo che conferma una tendenza delineata già con chiarezza negli ultimi 5 anni, come spiega Lorenzo Paolini, “e in cui proprio la crisi ha contribuito a privilegiare il nostro approccio al mercato e a premiare lo spirito di squadra che anima il team che guido dal 2005”. Lorenzo Paolini, nominato nel 2008 Vice President Market Operations South Europe con responsabilità dei mercati spagnolo, portoghese e greco, mantiene ad interim anche la carica di Direttore Generale Whirlpool Italia. Qual è l’obiettivo raggiunto di cui è più orgoglioso? Negli ultimi 5 anni siamo riusciti a raddoppiare la quota anche in un mercato tradizionalista come quello del built-in in cui siamo partiti da una quota di 1/10 circa per arrivare all’attuale 2/10 circa del mercato. Per il futuro il nostro obiettivo è la leadership. Quest’anno all’interno del nostro Gruppo siamo arrivati sul “tetto d’Europa” ma l’asticella va sempre spostata in alto per creare la giusta motivazione. Il successo si misura solo con i numeri? Se abbiamo raggiunto certi risultati è perché abbiamo dato molta importanza alle relazioni umane. In questi anni, ad esempio, abbiamo costruito un legame molto più stretto con i nostri partner nel canale dell’arredo proprio perché abbiamo privilegiato l’attenzione al rapporto umano che contraddistingue tutte le nostre azioni. Quali sono in sintesi le caratteristiche vincenti della squadra Whirlpool? Il nostro è un team fortemente motivato, un gruppo di campioni che vive con passione la relazione con il mercato e il raggiungimento degli obiettivi: umili, appassionati e imprevedibili con una visione Il piano cottura in acciaio iXelium TM, testimonial di innovazione. “go to market” non strettamente legata a strategie di lungo periodo che rischiano di essere rigide e statiche. In questo senso credo che non si debba neppure “aver paura di aver paura” perché questa emozione se ben gestita è benzina per il motore delle nostre azioni. Lorenzo Paolini, Vice President Market Operations South Europe Whirlpool E per quanto riguarda lo sviluppo dei prodotti? Siamo sul mercato con gamme dove coesistono innovazione, design e tecnologia, il tutto a un prezzo corretto. Lavoriamo su tutti i posizionamenti, dal bassissimo all’altissimo di gamma con i marchi Ignis, Whirlpool, Whirlpool Sesto Senso e KitchenAid e per ciascuno di questi operiamo con una visione diversa ma per tutti vale una matrice comune: essere sempre in grado di intercettare le nuove tendenze. Qual è, in generale, l’anello debole del settore built-in? La spinta all’azione e al cambiamento è un dovere assoluto, “feroce”, che deve coinvolgere tutta la catena, distribuzione compresa. Per quanto riguarda il canale dell’arredamento, invece, la distribuzione è ancora troppo legata a vecchi schemi che oggi non funzionano più, soprattutto nell’approccio con clienti che chiedono competenza. Non ci si può più permettere, ad esempio, di avere addetti nei punti vendita che abbiano una conoscenza superficiale degli elettrodomestici. In questo senso crediamo molto al lavoro che possono svolgere il nostro training team, i merchandisers e i distributori specializzati nell’incasso che svolgono un ruolo di formazione/informazione determinante sul punto vendita di arredamento. Come dovrebbe evolversi la distribuzione tradizionale? Negli ultimi anni la scarsa propensione all’evoluzione ha lasciato molto spazio alla grande distribuzione ma esiste ancora un margine di recupero nell’erogazione dei servizi, soprattutto quelli legati al tema della casa. Se con la crisi sono diminuiti, in generale, i consumi, è altrettanto vero che per molti è sempre più prezioso il fattore tempo. Il concetto di “risparmio” potrebbe essere interpretato in quest’ottica proponendo soluzioni chiavi in mano per risolvere i problemi di ristrutturazione e arredamento. In generale è necessario investire sull’ottimizzazione dell’organizzazione, anche se si tratta di imprese commerciali di piccole dimensioni. La crisi ha accelerato questa esigenza ma per quanto ci riguarda è stato un obiettivo prioritario fin da quando sono stato chiamato a dirigere questo Paese. Oggi siamo a un regime di efficienza che ci rende ancora più incisivi sul mercato. E i numeri, come abbiamo visto, ci danno ragione. R.R. 17-24_magazine:magazine 16/12/10 16:15 Pagina 17 Licia, di Aran Cucine, coniuga il calore del legno con le finiture di gusto contemporaneo. L’anta è “a poro spazzolato”, con telaio in massello spessore 20 mm e pannello impiallacciato rovere, nella variante avorio semilucido. Le vernici utilizzate sono ecologiche a base d’acqua. ARAN CUCINE ambientecucina | 17 www.aranworld.it L’ITALIANA PIÙ ACQUISTATA NEL MONDO Entrando nel sito di Aran Cucine, la prima immagine in home page è un planisfero. Un messaggio inequivocabile sulla internazionalità del Gruppo, rafforzato ulteriormente dal claim: “Aran, la cucina italiana più acquistata nel mondo”. Una dichiarazione supportata dai dati, come chiarisce Renzo Rastelli, amministratore delegato di Aran World, che spiega quali siano state le strategie che hanno permesso di raggiungere tale leadership e quali siano i prossimi obiettivi. Partiamo dai dati. Qual è stato il fatturato dei primi sei mesi del 2010 e qual è stato l’andamento rispetto al 2009? Il fatturato dei primi sei mesi del 2010 ha registrato un +6% rispetto allo stesso periodo del 2009 per quanto riguarda il settore cucine. Che quota rappresenta l’esportazione e quanti sono i paesi dove siete distribuiti? L’esportazione rappresenta il 55% del fatturato totale di Aran e distribuiamo i nostri prodotti in 120 Paesi nel mondo nei cinque continenti. Quali sono state le strategie vincenti e i plus che vi hanno permesso il raggiungimento di tali risultati? È stata sicuramente determinante, dal punto di vista strategico, la capacità di adattamento dell’azienda alle esigenze dei vari mercati in cui siamo presenti a livello internazionale, ogni volta in maniera diversa. E poi, l’ottimo rapporto qualità-prezzo della vasta gamma di prodotti che offriamo ai nostri clienti, ha rappresentato il valore aggiunto di Aran Cucine negli anni. Oggi sono strumenti ancora validi o lo sviluppo su nuovi mercati richiede nuovi approcci? Rispetto al periodo pre-crisi oggi è fondamentale mantenere fede alle promesse. Inoltre il prezzo è diventato un fattore ancora più importante. Siamo passati da un contesto competitivo “facile” ad un contesto competitivo difficile e complesso, che quindi impone massima attenzione ad ogni aspetto. In generale, quali possono essere i valori su cui deve puntare la cucina italiana per conquistare il mondo? Il Made in Italy è forte per quanto concerne il design e il nostro buon gusto nel progettare prodotti può continuare a essere il nostro punto di forza. Purtroppo ad oggi il prodotto tedesco, soprattutto in certi continenti, viene considerato qualitativamente superiore, anche nel servizio. Lo sforzo che viene quindi richiesto all’intero indotto è quello di far sì che il Made in Italy non sia più soltanto sinonimo di design, ma anche e soprattutto di completa affidabilità. Per l’export di Aran Cucine è più importante la distribuzione attraverso i dealer o attraverso i contractors? Cerchiamo di curare entrambi i canali, soprattutto in un momento delicato come quello attuale, con una crisi in corso, che ci sta vedendo fortemente penalizzati a causa del nostro precedente sbilanciamento nel settore contract. Quali sono i paesi che stanno registrando un andamento più interessante e quali quelli in cui storicamente siete più forti? Sicuramente l’Asia sta crescendo già da un po’, anche se non con i numeri che si speravano, bensì con un’ascesa moderata, mentre il mercato europeo, Russia inclusa, e quello statunitense restano i nostri mercati principali. Di fatto solo la clientela maggiormente specializzata è riuscita a sfruttare questa opportunità. Credo che soprattutto la GDO sia riuscita a organizzarsi meglio, nonostante il procedimento sia un po’ macchinoso. La vostra vocazione all’internazionalità influenza anche la produzione? Avete delocalizzato alcuni reparti o pensate di farlo in un prossimo futuro? Abbiamo alcune joint venture all’estero, nelle quali a livello produttivo effettuiamo perlopiù il montaggio dei mobili. Per il resto, la nostra prima azienda è stata fondata in Abruzzo, nel comune di Atri, e ad oggi se ne contano otto, sempre nella stessa zona industriale. Di fatto il 99% della nostra forza lavoro proviene dalla nostra terra. Personalmente resto legato alle mie origini e all’idea che, pur crescendo negli anni, la mia azienda possa restare una grande famiglia, anche per una responsabilità sociale che sento nei confronti del comprensorio in cui vivo e lavoro. Quali sono oggi le priorità che individuate per la vostra azienda (processi produttivi, R&D, distribuzione, marketing…)? Siamo concentratissimi su tutti gli aspetti, perché oggi più che mai sentiamo la competizione con le aziende tedesche e questo ci obbliga a migliorare e ottimizzare i nostri processi produttivi. Inoltre stiamo investendo molto in comunicazione rispetto al passato, affinché cresca la percezione del nostro brand anche da parte del consumatore finale a livello mondiale. Concludendo, non trascuro nessuna opportunità di business perché credo nel mio prodotto. Esattamente 20 anni fa, nell’ottobre 1990, fondammo la Newform Cucine, che da zero divenne la prima azienda italiana per numero di cucine esportate, e tutto questo è stato possibile grazie alla volontà del mio team, al fatto che a vent’anni ho sognato di esportare il Made in Italy nel mondo e ho creduto in quel sogno, realizzato grazie ai miei collaboratori, cresciuti con me, che hanno dato il massimo riuscendo ad ottenere risultati inimmaginabili. Oggi investiamo sul marchio Aran Cucine, con la stessa voglia di fare bene che coltiviamo ormai da anni e con il knowhow acquisito durante la crescita di Newform Cucine. Nonostante l’attuale congiuntura economica, guardo al futuro con fiducia. R.R. Parlando di mercato interno, la vostra distribuzione ha colto l’opportunità degli incentivi? Renzo Rastelli, AD Aran Cucine 17-24_magazine:magazine 16/12/10 16:15 Pagina 18 18 | ambientecucina magazine MOMA NEW YORK www.moma.org Il XX secolo disegnato dalla cucina Proseguirà fino al 14 marzo 2011 al MoMA di New York la mostra “Counter Space: Design and the modern kitchen”, che esplora le relazioni tra il design della cucina e i percorsi evolutivi nell’estetica, nella tecnologia e persino nelle ideologie del ventesimo secolo. L’esposizione, organizzata dal dipartimento di Architettura e Design del MoMA, di cui è sponsor Silestone, brand del Gruppo Cosentino, accoglie circa 300 pezzi tratti dalle collezioni del museo tra i quali oggetti, progetti architettonici, ambienti ricostruiti, poster, fotografie, filmati, stampe, dipinti. Il pezzo più interessante della mostra è un esempio sorprendentemente completo della cucina Frankfurt progettata dalla designer austriaca Margarete Schütte-Lihotzky nella seconda metà degli anni Venti e recentemente acquisita dal MoMA. La mostra è divisa in tre sezioni che coprono l’intero ventesimo secolo. La prima, The New Kitchen, riguarda il design tra le due guerre mondiali, in cui dominano i principi modernisti di efficienza, igiene, standardizzazione. La seconda esplora il periodo successivo, in cui, a partire dagli anni ’50, le cucina riflettono, in modo particolare negli Stati Uniti, l’emergente abbondanza: più grandi, più colorate, con i nuovi elettrodomestici, si affacciano nelle prime pubblicità. Negli anni Sessanta l’Italia esplora le possibilità offerte dalla plastica e designer come Virgilio Forchiassin ripensano completamente il concetto di cucina, introducendo possibilità inedite di flessibilità e miniaturizzazione. Ne è un esempio la cucina mobile Spazio Vivo, prodotta dal 1968 da Snaidero (nella foto). Negli anni Settanta, infine, fanno il loro ingresso in cucina temi “sociali”: si fa strada l’attenzione all’ergonomia, alla disabilità, all’ambiente, che favoriscono l’introduzione di nuove forme e materiali. Di questo periodo anche l’esperimento di fornello solare del diplomatico libanese Adnan Tarcici. L’ultima sezione della mostra - Kitchen Sink Dramas - introduce l’elemento umano: fotografie, stampe, video di artisti contemporanei di cui è protagonista la cucina, ma che hanno come finalità quella di sollecitare discussioni di carattere economico e politico, nonché di far riflettere sulla condizione della donna. Tutta l’esposizione sottolinea in generale il contributo e il punto di vista delle donne come consumatrici e utenti della cucina, ma anche come innovatrici, designer, progettiste, artiste che hanno trattato in modo critico la cultura e i miti della cucina. La creatività italiana è presente anche con numerosi oggetti e complementi made in Italy: come la Moka di Alfonso Bialetti del 1930 e la collezione di pentole Center Line di Roberto Sambonet del 1964. BERLONI MARMO ARREDO www.marmoarredo.com Nuovo stabilimento tedesco e colori solo per cucine L’ultima edizione di Sicam, a Pordenone, é stata l’occasione per presentare la nuova azienda del Gruppo Scapin, cui fa capo Marmo Arredo, che ha la sede produttiva in Germania, a Magdeburg. Uno stabilimento di ultima generazione, con due linee di produzione innovative e particolarmente efficaci, che permettono di produrre giornalmente circa 5.000 mq di lastre di agglomerato di quarzo e resina, nella misura standard di cm. 305x141 con spessore 12, 20 e 30 mm. Per progetti specifici, l’azienda è in grado di realizzare lastre con dimensione di cm. 330x160, anche con resina biolenica (una novità assoluta per i progetti “gremì”), con un’ampia gamma di finiture di superficie (lucido, levigato opaco, tatum, spacco, sabbiato e patinato). Durante il Sicam, l’azienda ha inoltre proposto alcuni colori sperimentali, raccogliendo anche i pareri dei visitatori, allo scopo di realizzare una selezione dei materiali da inserire nella produzione standard. Marmo Arredo ha consolidato ulteriormente la propria presenza sul mercato, offrendo tutta la filiera produttiva del piano cucina, dalla produzione della lastra grezza al prodotto confezionato e pronto per essere installato, sino al recente lancio di una serie di colori dedicati esclusivamente ai produttori di cucine e bagni. GRUPPO SALICE www.salice.com UNA PARTNERSHIP STRATEGICA PER L’ECCELLENZA Il Gruppo Salice e Bortoluzzi Sistemi hanno avviato lo scorso ottobre un’importante partnership strategica, mirata a realizzare sinergie in ambito commerciale e produttivo. Salice, leader mondiale nelle cerniere invisibili e nei sistemi di apertura per il settore del mobile-arredamento, ha acquisito il 40% del capitale di Bortoluzzi Sistemi. Grazie a una costante attenzione all’innovazione di prodotto e di processo e a una capillare rete distributiva, il gruppo di Como ha consolidato negli anni (la fondazione risale al 1926) la forte vocazione all’eccellenza tecnica e all’esportazione: Salice è presente in più di 80 Paesi e realizza fino al 70% del proprio fatturato all’estero, con un portafoglio di oltre 500 brevetti e 2.000 prodotti. Bortoluzzi Sistemi, tra i pionieri nei sistemi di scorrimento, grazie alla attività di ricerca e sviluppo e alla collaborazione con i principali marchi del settore del mobile-arredamento, è oggi leader nel segmento degli scorrevoli alto di gamma, presente in oltre 39 Paesi. Con la partnership siglata il 12 ottobre scorso, le due aziende uniscono le rispettive aree di eccellenza, accomunate da una forte area innovativa e oggi anche da un disegno strategico condiviso. www.berloni.it Un sito ancora più interattivo È online il nuovo sito dell’azienda pesarese che, dopo il lancio lo scorso anno di ToBeBerloni (lo spazio web di Berloni e dei suoi partner commerciali) e Co+Housing (webzine dedicata a design, lifestyle e sostenibilità) offre ora più possibilità di conoscere e vedere, in un vero e proprio showroom virtuale, tutti i prodotti del brand. I contenuti del nuovo sito possono essere condivisi sui profili social degli utenti, consentendo così di scoprire in anteprima le nuove promozioni. Il lancio del sito è stato preceduto anche da un concorso su Facebook e Twitter. 17-24_magazine:magazine 17/12/10 10:01 Pagina 19 Una composizione del Sistema HD23 di Rossana disegnato da Massimo Castagna, art director del brand. ambientecucina GRUPPO FEBAL | 19 www.febal.com INVESTIMENTI IN FORMAZIONE Gli ambiziosi piani di ristrutturazione dei marchi Febal e Rossana annunciati lo scorso anno dalla nuova proprietà hanno coinvolto tutti gli ambiti della filiera. Emanuel Colombini, amministratore delegato, si dichiara più che soddisfatto di essere riuscito a portare a termine tutti i progetti iniziati a fine 2009 e rilancia con nuovi programmi di sviluppo: «Per quanto riguarda Febal abbiamo lanciato sei nuovi prodotti e altri sei verranno presentati nel corso del 2011, supportando il brand con una campagna di comunicazione al pubblico che ha utilizzato tutti i mezzi, Tv compresa. Contemporaneamente abbiamo investito sul processo, rendendolo più flessibile ed efficiente secondo i criteri della “Lean Production” di Porsche Consulting e ampliando la lavorazione interna con l’integrazione del reparto di verniciatura. Il primo risultato è stato di aver abbattuto del 30% i reclami e migliorato i tempi di consegna. Aspetti di grande rilievo per il dealer che può recuperare marginalità nella fase post vendita e fidelizzare il consumatore». Con Febal quali sono oggi le priorità e i progetti per il 2011? Portare a termine la rivisitazione del catalogo e il posizionamento del brand nella fascia media del mercato, che da sempre gli appartiene. Il piano prevede in soli due anni una gamma rinnovata al 90% e un migliore bilanciamento del rapporto qualità/prezzo. Il secondo obiettivo è quello di lavorare sulla distribuzione, a fianco dei nostri clienti e a loro favore con una partnership che non si esprima solo con un concept architettonico ma prenda spunto da sistemi evoluti di franchising che includono anche una serie di servizi strategici come un supporto software gestionale e di progettazione. Per i nostri rivenditori stiamo anche predisponendo una intensa attività di formazione per fornire loro ulteriori strumenti di misurazione della propria attività, migliorarne la gestione e recuperare redditività. Il pacchetto di formazione prevede, inoltre, una serie di suggerimenti di marketing per massimizzare gli investimenti pubblicitari. I nostri “consigli” sono generati anche da un’attività sul campo grazie al negozio che abbiamo a San Marino dove vengono applicati e sperimentati i metodi che sono alla base dei nostri corsi di formazione. Nuovo sito Febal e spazio ai rivenditori E per Rossana? Anche per Rossana stiamo investendo molto in formazione e abbiamo appena concluso una serie di tappe organizzate sul territorio nazionale. L’obiettivo è stato anche quello di fornire loro le informazioni necessarie per proporre al meglio il sistema cucina HD23 disegnato da Massimo Castagna e presentato con grande successo a Milano ad Eurocucina. Anche grazie all’innovazione proposta dal sistema HD23, che permette con maggiore facilità una progettazione “one to one”, i risultati degli investimenti per Rossana sono stati leggibili subito. Abbiamo in corso trattative con nuovi clienti e in programma il lancio di altri 4 prodotti entro il 2011. Il tour formativo è iniziato a Milano, dove sono stati coinvolti una quarantina di rivenditori Rossana provenienti da Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia ed è proseguito poi a Bari e a Roma. Al workshop hanno partecipato anche Massimo Casta- gna, art director dell’azienda e designer di HD23, e Massimo Ferri, responsabile sviluppo prodotto e la forza vendite delle regioni coinvolte. La cucina è protagonista assoluta del nuovo sito web che rinnova la veste grafica, più attuale e orientata al fruitore, e propone una struttura della navigazione intuitiva e accattivante (nelle lingue italiano, inglese, spagnolo, francese e russo). Già dalla home page, il prodotto viene valorizzato, anticipandone i contenuti, che possono essere via via approfonditi proseguendo un percorso a vari livelli. Grande spazio è inoltre riservato alla localizzazione dei rivenditori in Italia e all’estero, permettendo al consumatore di conoscere, con un click, dove richiedere la cucina desiderata. Gli Specialisti Febal, cioè i rivenditori che hanno scelto il marchio come predominante nel proprio punto vendita, hanno a disposizione uno spazio in più: una vetrina in cui pubblicare immagini, promuovere eventi e iniziative o spiegare i propri servizi. Quali sono i punti critici della distribuzione italiana? Come ho già detto può esserci una attenzione non sufficiente agli aspetti gestionali e anche alle tecniche di vendita e di micro marketing che si sono molto evolute in altri settori e all’estero. Secondo una ricerca che abbiamo condotto a Milano con la Emanuel Colombini, AD Gruppo Febal tecnica “Mistery Client” solo 3 negozi di mobili su 10 visitati, ad esempio, hanno una reception e una modalità di accoglienza codificata e valida. È giusto ricordare, però, che in Italia esiste una cultura del progetto che è molto più radicata rispetto a quella di altri mercati stranieri e in questo i nostri distributori rappresentano un modello a cui aspirare. Come state utilizzando il web? Innanzitutto abbiamo lanciato il 10 ottobre il nuovo sito di Febal progettato in modo da renderlo più fruibile e facile da navigare. Stiamo anche predisponendo una attività di comunicazione sui siti dedicati all’arredamento e contemporaneamente stiamo studiando a livello di Gruppo come interagire con i social network e valorizzare attraverso di essi i nostri brand. Questa è una delle altre sfide che ci vede impegnati per il prossimo futuro. R.R. 17-24_magazine:magazine 16/12/10 16:15 Pagina 20 20 | ambientecucina magazine FONDAZIONE SNAIDERO Edi Snaidero, presidente di Snaidero Rino Spa. BENESSERE PER TUTTI Si è tenuto a Majano il 20 novembre scorso l’annuale convegno promosso dalla “Rino Snaidero Scientific Foundation”. Un momento di condivisione e di riflessione che ha sottolineato lo spirito della Fondazione, un autentico network di intelligenze e competenze, che ha affrontato da diverse angolazioni un tema quanto mai attuale. “Sostenibilità ed Abitare”, questo il titolo dell’incontro, è stato il filo rosso del dibattito fra imprenditori, associazioni, istituzioni ed esperti intervenuti e coordinati da Adriano De Maio, presidente del Comitato Tecnico-Scientifico della Fondazione. Ad aprire i lavori l’intervento di Edi Snaidero che ha chiarito come siano molteplici le dimensioni della sostenibilità, da ambientale a economica, da sociale a culturale, e come la crisi in atto abbia agito da acceleratore «rafforzando la convinzione che la sostenibilità rappresenti una possibile via per uscirne e per ricostruire su basi nuove un rapporto di fiducia fra imprese e società. La concezione emergente indica che la responsabilità verso la società e verso l’ambiente rappresenta sempre più un elemento costitutivo della corporate governance e appare destinata ad ispirare ogni decisione e ogni ambito della vita d’impresa, in una prospettiva più strategica che di breve periodo, più pragmatica che valoriale e destinata a produrre ritorni economici oltre che di immagine». E a questo proposito Edi Snaidero ha ribadito che «avranno ancora spazio di crescita le aziende che vivranno la sostenibilità come opportunità e non come vincolo e che proprio su queste basi sapranno ricreare un nuovo rapporto di fiducia con la società in cui operano. La sostenibilità è un tema che offre molteplici declinazioni “concrete”: un uso più attento delle risorse, risparmio energetico nei processi produttivi (e anche nei punti-vendita), riduzione degli imballi e indicazioni sul corretto smaltimento, campagne di educazione dei consumatori al risparmio, al recupero e al riciclaggio». Azioni tangibili che si devono tradurre, sempre secondo Edi Snaidero, in “prodotti a ridotto impatto, pensati per tutte le esigenze del consumatore, disponibili e fruibili. Non più costosi”. Una dichiarazione forte e incisiva che riassume le linee guida progettuali del lavoro “Cooking for all” presentato per la prima volta al convegno da Creative Team e Real Team, le due squadre di creativi ed esperti che operano sotto l’egida della Fondazione. Un progetto di cucina per ipovedenti, il cui brevetto è in corso di registrazione, che ha fatto proprio il tema della sostenibilità anche dal punto di vista sociale. «A monte vi è stato un lavoro di ricerca e un dialogo con esperti multidisciplinari e oltre 30 imprese grazie al quale è stato identificato come prioritario un progetto che fosse pensato per disabili cognitivi. Un’utenza che con il progressivo innalzarsi dell’età media si è molto allargata» ha precisato Felice Pietro Fanizza direttore di Creative Team. «Oggi siamo arrivati alla fase di prototipo che precede lo sviluppo e l’industrializzazione» ha proseguito Egidio Babuin, direttore di Real Team, il gruppo che ha ideato e realizzato concretamente il progetto per arrivare a una definizione del prototipo condivisa tra l’Associazione italiana per la salute degli occhi e le imprese partner: Snaidero, Blum ed Electrolux. E proprio l’amministratore delegato di Electrolux Appliances Italia - Divisione Elettrodomestici, Gianfranco Schiava, ha voluto ricordare non solo il forte impegno a 360°, dal processo al prodotto, del proprio Gruppo nell’ambito della sostenibilità, ma la necessità a rispettare le regole da parte di tutte le aziende: «Solo così può esserci una competizione leale e solo a queste condizioni la sostenibilità non è semplicemente un costo per l’industria ma un valore aggiunto reale e percepito dal consumatore. E per questo noi chiediamo che l’impegno delle imprese sul fronte della sostenibilità sia certificato. La battaglia futura sarà quella di creare organismi che garantiscano i risultati dichiarati. Nel frattempo è già stato siglato un codice di comportamento condiviso da tutti gli associati al Ceced». A sostegno della necessità evidenziata da Gianfranco Schiava, anche le parole di Giovanni Anzani, amministratore delegato del Gruppo Poliform, intervenuto al convegno in qualità di presidente di Assarredo. «Le associazioni devono fare chiarezza sul tema della sostenibilità a difesa dei consumatori che sono diventati molto più sensibili sull’argomento, come evidenzia anche una ricerca condotta da Gfk Eurisko per Assarredo. Secondo la ricerca il 31% degli italiani dichiara di dare priorità ai materiali ecologici, il 29% ai certificati di sicurezza, il 28% ai prodotti in cui sia garantita l’atossicità delle colle e il 25% alle aziende socialmente responsabili. Da parte dell’Associazione stiamo lavorando per definire con maggiore puntualità i parametri della sostenibilità. Per farlo abbiamo costituito una squadra di tecnici ma, contemporaneamente, siamo sempre attenti a cogliere gli stimoli che provengono dai centri di ricerca, dalle aziende e dalle istituzioni». Un’attenzione ai temi della sostenibilità che diventa tanto più strategica per il settore del mobile e dell’abitare anche secondo Mario Abis, direttore generale della società di ricerche Makno, che nel suo intervento ha ricordato come la crisi abbia creato nuovi modelli nei criteri di scelta, privilegiando i valori certi contro un consumismo barocco, e come oggi “un’impresa non possa più contare su una inerzia di fidelizzazione ma debba dare garanzie di fidelizzazione, a partire dalla sostenibilità”. R.R. www.snaidero.it INCARICA CECED www.ceceditalia.it Lorenzo Lispi è stato eletto all’unanimità come nuovo capogruppo del Gruppo Cappe di Confindustria Ceced Italia durante l’assemblea del 16 novembre scorso. Direttore Marketing & Innovazione della Best. S.p.A. dal 2009 (azienda facente parte del gruppo Nortek inc.), Lispi da oltre 15 anni lavora nell’ambito delle cappe aspiranti e ha maturato molteplici esperienze con i più importanti gruppi del settore. MIELE ITALIA www.mieleitalia.it Dallo scorso ottobre è entrato a far parte di Mìele Italia Carlo Busolin che, con l’incarico di product manager Built In, ha la responsabilità del settore elettrodomestici da incasso per cucina. Busolin, 33 anni, laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova e con un Master in Marketing and Economy of the Telecommunications, ha già maturato esperienze professionali nel marketing in aziende quali Telesystem e Vimar. 17-24_magazine:magazine 16/12/10 16:15 Pagina 21 ambientecucina FRANKE ITALIA | 21 www.franke.it Sicurezza e salute sul lavoro La sede di Franke Italia Spa a Peschiera del Garda (VR) ha ottenuto la certificazione BS OH SAS (Occupational Health and Safety Assessment Series) 18001: un riconoscimento che attesta l’applicazione volontaria da parte dell’azienda di un sistema di gestione a tutela della sicurezza e della salute dei propri lavoratori, secondo uno standard riconosciuto a livello internazionale. Per il marchio specializzato in sviluppo, produzione e commercializzazione di lavelli, rubinetti, piani cottura, forni, cappe e soluzioni per l’ambiente cucina, si tratta di una tappa importante in un percorso più ampio, che persegue l’eccellenza tecnologica, la qualità e l’innovazione, senza perdere di vista la responsabilità sociale e il rispetto per l’ambiente. Già in passato Franke, grazie a investimenti nell’ambito della ricerca e di tecnologie innovative in grado di razionalizzare l’intero processo produttivo, aveva dimostrato una forte coscienza sociale, conseguendo nel 1995 la certificazione del sistema di gestione Qualità (UNI EN ISO 9001) e nella primavera del 2000 la certificazione Ambientale (ISO 14001). La recente certificazione Salute e Sicurezza sul Lavoro è stata curata da CerTo (organismo torinese del gruppo multinazionale Sai Global, uno dei massimi operatori nel campo della certificazione di prodotti e processi). «È stato un lavoro ‘facile’ ha dichiarato Euro Settimelli, lead auditor CerTo - perché il team di audit ha riscontrato una realtà aziendale veramente ben strutturata con un sito moderno, un’ottima organizzazione ma, soprattutto, una reale e costruttiva attenzione alle problematiche della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro». Lo showroom dello stabilimento di Peschiera del Garda e lo staff Franke con la certificazione BS OH SAS. VIKING UNA STRUTTURA PER IL SERVIZIO INTERNAZIONALE Il marchio americano di apparecchiature elettrodomestiche con caratteristiche professionali per la cucina domestica ha creato, nella propria sede di Greenwood (Mississipi), l’International Product Support Center a garanzia di un’offerta di prodotto e di servizio internazionale, ma personalizzata, per rispondere alle esigenze dettate dalla costante crescita sui mercati internazionali, che ha caratterizzato l’azienda nell’ultimo ventennio. La nuova struttura conta su uno staff di ingegneri, esperti di prodotto e professionisti del marketing in grado di interfacciarsi con i mercati mondiali e di rispondere alle continue evoluzioni degli standard e delle certificazioni, negli oltre 80 paesi dove il marchio è presente. Nel segno del continuo adeguamento ad elevati standard di qualità e sicurezza, si pone anche la scelta di Viking (secondo marchio Usa per brand awareness) di certificare con marchio CE l’intera gamma dei propri prodotti, elettrici e a gas: una certificazione effettuata da un ente terzo, che dimostra la sicurezza dei prodotti per il territorio di distribuzione. www.viking-europe.com SCIC Energia solare per produrre cucine Grazie alla innovativa copertura, realizzata con pannelli fotovoltaici previsti su 70.000 mq, Scic è la prima azienda italiana del settore che adotta un impianto di generazione di energia pulita per la produzione di cucine. Dalla fine del 2010, l’azienda utilizzerà il sole come unica fonte energetica per il fabbisogno delle proprie unità produttive, depositi e uffici, a Viarolo, in provincia di Parma. L’impianto, che genera una potenza di 4.200 kWp e consente una produttività di 4.600.000 kWh all’anno, permette di ottenere un risparmio annuo di 2.450.000 kg di anidride carbonica. Un passo avanti nell’impegno della produzione rispettosa dell’ambiente che Scic si è assunta, utilizzando legname proveniente da foreste soggette a riforestazione, secondo un processo produttivo che crea cucine totalmente riciclabili. www.scic.it 17-24_magazine:magazine 16/12/10 16:15 Pagina 22 22 | ambientecucina magazine CANDY HI-MACS® Arte e sostenibilità Forme sinuose per Zara Milano La sesta edizione di Paratissima, l’evento che porta l’arte contemporanea nello storico quartiere di San Salvario di Torino e che si è svolta dal 3 al 7 novembre, ha visto Candy e Hoover protagoniste di due dei più importanti eventi della kermesse torinese: la mostra Fresh Art con i frigoriferi della gamma Candy Kriò personalizzati da artisti di fama internazionale e il Green Corner, uno spazio targato Hoover per approfondire il tema della cucina legandolo ai temi di eco-sostenibilità e risparmio energetico. Alla recente Fiera di Roma MOA Casa (che, dal 1997, raccoglie 44 operatori attivi nel settore EFFETI mobili e arredi) sono stati invece presentati i cinque elettrodomestici Candy (piano cottura, forno, lavastoviglie, frigorifero, cappa) che si distinguono per la loro capacità di fare risparmiare elettricità, certificati a due stelle da Carbon Footprint, il noto ente internazionale. www.candy.it www.effeti.com Workshop progettuale con l’Università di Firenze Una collaborazione che ha voluto sottolineare l’impegno di Effeti nel percepire i cambiamenti dei modi di vivere domestici, ad analizzare le tendenze dell’abitare e i nuovi bisogni, quella che visto l’azienda toscana sostenere il progetto “Well Living - soluzioni innovative per prodotti d’arredo e accessori della cucina contemporanea”, condotto in collaborazione con il corso di laurea magistrale in Design dell’Università di Firenze. Il progetto, svoltosi nella primavera-estate 2010, si è concretizzato in un vero e proprio workshop progettuale, della durata di circa quattro mesi, con 75 ore di laboratorio, sotto la direzione della responsabile scientifica Francesca Tosi, e il coordinamento di Alessandra Rinaldi. Al termine, una giuria composta da figure rappresentative del mondo accademico, del mondo del progetto e del management Effeti ha proclamato quattro vincitori, con motivazioni precise. Il primo premio è stato assegnato per l’innovazione e l’ergonomia al progetto “Anja”, di Silvia Bicci/Giulia Caprili/Daniela Busciantella (nella foto). Il secondo premio, per l’elevata funzionalità e per l’innovazione tipologica, a “Workitchen” di Irene Bruni. Per la qualità destrutturante, la versatilità e la trasformabilità è invece stato premiato “336” di Benjamin Malhotra/Alessandro Madami/Giacomo Alberotanza. Infine, quarto premio per la flessibilità, la configurabilità e l’innovazione dell’accessorio a “Cover” di Sara Bigini/Valentina Cogno/Elisabetta Lampiasi/Andrea Pastore. È stata ideata dallo Studio di Architettura Zara, diretto da José Froján, e realizzata dal distributore Hi-Macs® spagnolo Candido Hermida, la sinuosa installazione che fa da palcoscenico ai manichini vestiti Zara nel lussuoso atrio del negozio di Corso Vittorio Emanuele, a Milano. Hi-Macs® rappresenta la nuova generazione della pietra acrilica, un prodotto della massima qualità, inerte ed ecologico, estremamente versatile, già utilizzato da architetti e designer di fama mondiale. Composto per il 70% di pietra naturale polverizzata derivata dalla bauxite, per il 25% CONFINDUSTRIA di resina acrilica di alta qualità e per il 5% di pigmenti naturali, è progettata e prodotta da LG Hausys. www.himacs.eu www.anima.it La manifattura italiana ha retto alla crisi Gli 8 presidenti delle associazioni di categoria confindustriali (Amafond, Anima, Assocarta, Assofond, Confindustria Ceramica e Laterizi, Confindustria Metalli, Federmacchine, Unacoma) che più rappresentano la manifattura italiana si sono confrontati con il Ministro Ronchi per sottoporre al Governo un vero e proprio manifesto della manifattura, in occasione del convegno “La manifattura Made in Italy per una politica industriale europea”, svoltosi il 7 ottobre durante la Fiera Bi.Mu, lo scorso ottobre. Tra le esigenze, le richieste e le proposte per agganciare la ripresa come già altri paesi e altri comparti industriali all’estero stanno facendo, si sono evidenziati temi come il nucleare, il costo del lavoro, la competitività e l’aumento della produttività . Tutti argomenti che sono stati trattati nel corso di una tavola rotonda introdotta dalla relazione macroeconomica del professor Marco Fortis, vice presidente della Fondazione Edison. Un’immagine confortante, quella tracciata da Fortis, che ha sottolineato la tenuta del sistema manifatturiero italiano, in termini di surplus commerciale, nonostante la crisi abbia colpito la produzione dei grandi esportatori. Siamo infatti il quinto paese per manifattura e il ventesimo in termini di efficienza energetica. L’Italia ha perso assai meno di altri paesi e l’export italiano è addirittura allineato a quello della grande Germania: secondo dati OCSE, gli unici 2 paesi che in termini di esportazioni crescono a tassi elevati sono proprio Germania (+0,8) e Italia (+0,6). Una nota positiva finale: il convegno ha testimoniato che “la old economy è bella”, ovvero che uno degli effetti della crisi è che cresce l’appeal dell’impresa manifatturiera. 17-24_magazine:magazine 16/12/10 16:15 Pagina 23 ELICA SCHOLTÈS INGRESSO SUL MERCATO CINESE Sponsor nell’arte e sul green Il Gruppo Elica ha recentemente sancito il proprio ingresso sul mercato cinese partecipando all’edizione di 100% Design a Shanghai, che ha ospitato per la prima volta aziende qualificate del mondo dell’interior design contemporaneo all’Exibition Centre di Shanghai, mettendo in mostra complementi d’arredo, illuminazione, rivestimenti e arredi per il bagno e la cucina. Elica ha preso parte alla manifestazione forte della recente acquisizione di una partecipazione di maggioranza di Putian, una delle realtà cinesi di spicco nel mercato degli elettrodomestici e prima, fra i suoi concorrenti, a sviluppare cappe di stile occidentale. Una selezione di cappe Elica caratterizzate dall’elevato contenuto di tecnologia e design è stata quindi presentata all’interno della mostra “The Italian Apartment”, che ha promosso il saper fare italiano attraverso una selezione di brand e prodotti icona dell’eccellenza qualitativa e della creatività del nostro paese. La facciata, evocativa di un tipico palazzo storico italiano dipinto con effetto trompe l’oeil, ha fatto da sipario a oggetti e complementi d’arredo firmati dalle più importanti maison italiane di arredo e design. Nel frattempo è diventata un’icona per Elica la scenografica “Pescecappa” firmata da Gaetano Pesce e presentata al Salone del Mobile 2009, ora proposta in una mini-serie numerata di 15 esemplari diversificati. La cappa aspirante “d’autore” è entrata anche a far parte della Collezione Farnesina Design (promossa dal Ministro Franco Frattini con l’intento di valorizzare il design italiano sul piano internazionale). L’edizione speciale, composta da quindici esemplari unici (numerati e firmati dall’artista), introduce in cucina il design espressivo, iconico e personale di Pesce che interpreta lo spirito innovatore di Elica, sovvertendo il modo di concepire la produzione e il normale rapporto con i fruitori. Questa “cappa d’artista”, per le sue caratteristiche, si avvicina più a un’opera d’arte che ad un elettrodomestico; ed è proprio il pubblico curioso e sensibile alle novità, come quello appassionato di arte contemporanea, moda e design, che costituisce uno dei soggetti ideali a cui comunicare la scelta di trasformare una cappa in un investimento funzionale, un elemento che possa considerarsi parte della propria collezione di opere d’arte. www.elica.com www.pescecappa.com www.scholtes.it L’amore per il bello, l’armonia delle forme, la ricerca di nuove modalità espressive: sono gli elementi alla base del legame di Scholtès con il mondo dell’arte e che riflettono perfettamente i valori del brand, ovvero la passione per la perfezione, l’eccellenza e il design senza tempo. Una corrispondenza che motiva la recente e prestigiosa sponsorizzazione come partner principale, da parte del marchio di elettrodomestici di alta gamma, della mostra di Vincent Van Gogh “Campagna senza tempo - Città moderna” ospitata a Roma al Complesso del Vittoriano, visitabile fino al 6 febbraio 2011. In occasione della sponsorizzazione della mostra, Scholtès promuove il Concorso “Dipingi tu Van Gogh” aperto a tutti coloro che vorranno proporre una propria interpretazione del celebre autoritratto dell’artista, utilizzato come manifesto della mostra. Le immagini degli elaborati, al massimo 2 fotografie con interpretazioni differenti, dovranno essere inviate entro il 31 gennaio 2011 all’indirizzo [email protected]. La giuria selezionerà i migliori lavori e all’autore dell’opera vincitrice verranno offerti un viaggio per due persone ad Amsterdam e i biglietti d’ingresso per visitare il Van Gogh Museum; i vincitori del secondo e terzo premio riceveranno ciascuno un viaggio per due persone a Roma e due biglietti d’ingresso per visitare la mostra in esposizione al Vittoriano (regolamento completo sul sito). Scholtès ha scelto di legare il proprio brand anche al mondo del golf, particolarmente attento alla ricerca sui materiali e alle performance: prima con l’accordo pluriennale con il giovane golfista Matteo Manassero, e ora come main sponsor dell’Apulia Grand Final 2010, tappa finale dello European Challenge Tour, che si è svolto sui green del San Domenico Golf, a Savelletri di Fasano. ADI www.adi-design.org DESIGN PROTAGONISTA AL FORUM ITALIA-CINA Si è svolto lo scorso novembre, a Roma, il Forum Italia-Cina sull’Innovazione (organizzato congiuntamente dal Ministero italiano della Pubblica Amministrazione e Innovazione e dal Ministero cinese per la Scienza e la Tecnologia), alla presenza del Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, del Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, del Ministro cinese per la Scienza e la Tecnologia Wan Gang e del Ministro italiano per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta. Il design come fattore di cultura e di sviluppo ha rappresentato una parte importante dei lavori, tanto che una delle quattro sessioni è stata affidata all’ADI Associazione per il Disegno Industriale (co-chair per l’Italia è stata Giovanna Talocci del Comitato direttivo nazionale ADI) e alla Tongji University di Shanghai. Durante questa occasione, che ha visto riconosciute a livello internazionale la competenza e la prospettiva globale con cui ADI promuove i valori produttivi e culturali del progetto Made in Italy, si sono dibattuti numerosi temi. Tra i più attuali, il design come leva strategica dello sviluppo economico nella sostenibilità, il design dei servizi, la collaborazione tra Cina e Italia nel settore del design e la tutela del diritto d’autore. 17-24_magazine:magazine 16/12/10 16:15 Pagina 24 24 | ambientecucina magazine GROHE www.grohe.it PARTNER DELLA PRIMA CITTÀ VERDE È probabilmente il progetto di costruzione più ambizioso al mondo in termini di sostenibilità: è Masdar City, la prima città ecosostenibile alimentata unicamente da energia rinnovabile, sviluppata a circa 17 km da Abu Dhabi. Tutte le sue costruzioni sono soggette a rigide linee guida di ecostenibilità e Grohe, azienda del settore idrotermosanitario nota a livello mondiale, è stata coinvolta come partner del progetto. La filosofia alla base di Masdar City rispecchia infatti quella di Grohe, da sempre impegnata nella gestione delle risorse sostenibili sia attraverso i propri processi industriali sia attraverso i prodotti. «Lavoriamo quotidianamente con una delle più importanti risorse della terra come l’acqua e ci sentiamo obbligati ad agire in maniera ecologicamente responsabile. È una mission che prendiamo molto seriamente e che guida ogni nostra attività», spiega David J. Haines, CEO di Grohe AG. Il progetto urbano è stato svilup- I SALONI WORLDWIDE www.isaloniworldwide.com Successo dell’arredo italiano a Mosca Un punto di riferimento del settore arredocasa italiano in Russia e nelle ex Repubbliche sovietiche. Questo il ruolo confermato dalla sesta edizione dei Saloni WorldWide Moscow, conclusasi il 9 ottobre scorso al centro espositivo Crocus Expo di Mosca, con all’attivo 31.485 i visitatori (+9% rispetto al 2009) e 297 espositori. Secondo Rosario Messina, Presidente di FederlegnoArredo, un rinnovato e spiccato interesse verso il prodotto italiano è stato manifestato in particolare da parte dei rivenditori “soprattutto quelli delle aree limitrofe alla Russia, che hanno ricominciato a comprare. Si riconferma in particolare l’interesse verso il settore dell’arredo classico, anche da parte dei giovani. Il pubblico ha dimostrato forte attenzione anche verso settori meno rappresentati, quali illuminazione, bagno e complemento”. Immancabile anche quest’anno il SaloneSatellite WorldWide Moscow, che ha presentato 32 giovani creativi russi e delle regioni delle ex repubbliche sovietiche. I tre premiati del tradizionale concorso saranno poi invitati al SaloneSatellite 2011 di Milano. Infine, da segnalare il successo delle tre “master classes” tenutesi in un’area dedicata all’interno dei Saloni WorldWide. Organizzate da Cosmit e FederlegnoArredo, in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio sui temi: “Food e Design”, “Lighting Design” e “Forma e Funzione”. La data della prossima edizione dei Saloni WorldWide Moscow è già fissata: dal 12 al 15 ottobre 2011. Il nuovo concept store moscovita Snaidero, inaugurato durante iSaloniWorldWide Moscow, progettato dallo studio Pininfarina. pato da Foster+Partners. Il design è ispirato all’architettura tradizionale e alla pianificazione urbana della regione. Si prevede che il consumo pro-capite di energia dei previsti 40mila residenti di Masdar City sarà ridotto del 25% rispetto agli standard correnti. I rifiuti saranno riciclati, usati come concime o trasformati in energia. Le emissioni dei gas di scarico saranno minimizzati perchè sarà una città senza auto. Le strade saranno riservate solo ai pedoni e alle biciclette, mentre una metropolitana sopraelevata e treni ad alta velocità forniranno il trasporto pubblico. Una delle caratteristiche del progetto è l’utilizzo oculato delle risorse idriche, dove Grohe supporterà Masdar City con la propria esperienza e le esclusive collezioni di miscelatori monocomando e termostatici, programmi doccia, sistemi di sciacquo, rubinetteria speciale, selezionate proprio per la loro efficienza nel risparmio di acqua e energia nell’uso quotidiano. FEDERLEGNOARREDO/COSMIT www.cosmit.it I Saloni Milano a New York New York celebra design, arte e cultura sotto il marchio “I Saloni Milano”, l’evento in scena fino al 6 gennaio 2011. Manhattan è la location d’eccezione Lo showroom Boffi scelta per il progetto organizzato da FederlegnoArre- di New York, do e Cosmit, in collaborazione con ICE/Istituto Nazio- uno dei 20 punti nale per il Commercio Estero e con il supporto del vendita di grandi brand italiani che Ministero dello Sviluppo Economico, destinato a pro- hanno costituito muovere il sistema arredo italiano negli Usa. il circuito Italian Presentato in autunno a New York, all’interno della Design Street suggestiva cornice di Eataly, l’ambizioso progetto Walking. propone il circuito “Italian Design Street Walking”, costituito da 20 showroom di aziende italiane (già presenti in città), caratterizzato da un’immagine coordinata e promosso con una guida dettagliata in tutti i punti strategici per il business. A questo circuito si affiancano due iniziative culturali che rappresentano la commistione tra prodotto ed espressione artistica, tipici dell’eccellenza del Made in Italy: la riedizione dell’Ultima Cena di Leonardo, interpretata da Peter Greenaway, e l’installazione Perchance to Dream, di Bob Wilson. «Il pubblico americano e soprattutto quello di New York sono fra i più maturi al mondo, avvezzi al design ed estremamente esigenti - afferma Carlo Guglielmi, presidente Cosmit - . Infatti ci presentiamo proprio a New York con un evento di grande spessore culturale, sofisticato e ricco di contenuti”. Rosario Messina, presidente di FederlegnoArredo sottolinea invece l’importanza della promozione sul mercato Usa, «strategico per l’Italia, considerando che a oggi le esportazioni oltreoceano ammontano a 551 milioni di euro. Per questo siamo convinti di poter innescare la scintilla di un processo di ripresa e crescita, del quale negli ultimi mesi abbiamo già avvertito le prime avvisaglie». AMBIENTE CUCINA senza eurocucina 24-05-2010 14:55 Pagina 1 mododesign.it astercucine.it 26-27 magazine_greenB:magazine 14/12/10 17:39 Pagina 26 26 | ambientecucina greenmagazine NETWORK EUROPEO C2C DALLA CULLA ALLA CULLA, SENZA RIFIUTI Nella sede dell’Archivio Giovanni Sacchi, presso il Museo dell’Industria e del Lavoro di Sesto San Giovanni, si è tenuto recentemente il Seminario Internazionale “C2C e Industry”. Per l’occasione è intervenuto anche Carlo Lio, amministratore delegato di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, partner italiano della rete europea nata per diffondere i principi ispiratori del C2C. Nell’intervista che segue, Carlo Lio spiega la missione del network europeo C2C e come è possibile raccordare i principi ispiratori con le politiche di sviluppo locale, approntare strumenti di applicazione, incentivi, offrire modelli di riferimento a imprese, enti di formazione e governance territoriali. Qual è la premessa che sostiene il Network europeo C2C? Generalmente le materie prime vengono estratte, trasformate, parzialmente consumate sotto forma di prodotti ed infine gettate come rifiuto o bruciate, così il loro “valore” si disperde definitivamente. I processi produttivi umani sono a senso unico: “dalla culla alla tomba” . Al contrario, la natura fa le cose “giuste” fin dal principio, non compensa a posteriori “errori” pregressi: ciò che una specie abbandona come rifiuto viene utilizzato da altre e rimesso in circolo. I principi della natura possono essere applicati al “fare” umano? È possibile ridisegnare ecologicamente i processi industriali. Progettare prodotti/processi in cui i materiali divengono nutrienti e si muovono dentro circoli metabolici, quindi chiusi. Obbiettivo di C2C è eliminare il concetto e la realtà del “rifiuto” introducendo processi produttivi circolari: “dalla culla alla culla” (Cradle to Cradle/C2C). Su quali principi si basa l’approccio C2C? Sul valore aggiunto delle materie prime naturali, sull’integrazione tra il paesaggio naturale e costruito, sull’utilizzo di materie prime reperibili in loco. E ancora: sul massimo sostegno e promozione dell’utilizzo di energie rinnovabili (coperture verdi, co-generazione ecc); sull’uso bilanciato di aria, acqua, suolo (riutilizzo di acque piovane, applicazioni meno idro-esigenti, assenza di elementi contaminanti ecc). Al centro, il Ciclo di vita di prodotti e processi ispirato ai sistemi naturali, senza la produzione di rifiuti. Da cosa è costituito il modello di sviluppo sostenibile nell’ottica del C2C? Si basa sul minore inquinamento e la maggiore tutela dell’ambiente. Sulla minore dipendenza dalle materie prime e il migliore uso del territorio e delle sue risorse; sulla responsabilità sociale delle imprese e sul vantaggio economico e competitivo delle stesse; sul mercato dei beni e servizi prodotti e su processi industriali e artigianali che pongano speciale attenzione alla produzione e all’utilizzo di materie prime e fonti energetiche rinnovabili. E ancora, sullo sviluppo di aree e infrastrutture territoriali (parchi e aree a fruizione pubblica, autostrade e infrastrutture di trasporto, aree espositive) e sul governo del territorio, dei beni e dei servizi; sulle iniziative e i progetti attuati da attori istituzionali pubblici e da partnership pubblico-private. Strategico in questo quadro risulta il “design sostenibile” applicato a tutto il Ciclo di vita del prodotto (riutilizzo degli scarti di lavorazione, disassemblaggio dei componenti e riciclo, ecc). Per quanto riguarda l’edilizia, C2C considera quella progettazione, quei materiali e quelle tecniche costruttive che assumono l’intero ciclo di vita dell’edificio (inclusa la dismissione/demolizione). Cosa è il C2C Network europeo? È il primo Progetto di questo tipo supportato dalla Commissione europea sull’eco-innovazione e sulla gestione dei rifiuti. Coinvolge 10 regioni europee in cui esistono già buone pratiche allineate ai principi C2C. Il progetto operativo, che prevede una piattaforma per raccogliere e promuovere le conoscenze circa il concetto di C2C, si svolge dal 2010 al 2011. Concretamente come operate? A livello europeo si sono svolti e si svolgeranno incontri tra esperti, seminari tematici, visite studio, transfer workshop, eventi internazionali. Sarà editato un manuale di buone pratiche C2C, 120 casi-studio analizzati in dettaglio; verranno messi a punto un “perspective study” per ogni area tematica e una Guida al C2C e alla gestione dei rifiuti. Per ciò che riguarda l’Italia in particolare, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo intende dare vita a una rete lombarda di soggetti (imprese, enti pubblici, operatori intermedi dello sviluppo, università e centri di ricerca) interessati ad avviare scambi di buone pratiche a livello europeo, sviluppare sperimentalmente azioni pilota e contribuire a definire un piano di azione che rifletta i principi dell’approccio Cradle to Cradle e aiuti ad orientare le strategie e le politiche pubbliche locali e regionali a sostegno della sostenibilità ambientale e dell’innovazione eco-compatibile. Quali sono le più recenti iniziative del Network in Italia? In settembre si è svolto, nella sede dell’Archivio Giovanni Sacchi (vedi box in queste pagine, ndr ) presso il Museo dell’Industria e del Lavoro di Sesto San Giovanni, il Seminario Internazionale “C2C e Industry”. Due giorni che hanno visto presenti circa settanta delegati provenienti da tutta Europa, appartenenti alla rete. I partecipanti hanno potuto approfondire varie declinazioni del tema e portare esempi concreti applicati all’industria, al territorio e alla formazione. Si sono svolte anche alcune visite di studio: da Lissone, per il Progetto Lissone, a Pioltello per la sede della 3 M, fino alla campagna pavese per conoscere la Cassinazza di Baselico, esempio eccellente di azienda agricola. Inoltre, durante il Salone “Dal Dire al Fare” presso l’Università Bocconi, abbiamo organizzato un workshop sul tema “Cradle to Cradle (C2C) e Sistema design: un’alleanza strategica per promuovere la Responsabilità Sociale d’Impresa” con la partnership di Best Up, Ied e Formaper per discutere di come possano essere applicati i principi del C2C a un settore strategico della realtà produttiva come quello del design. In particolare, volendo fare luce su come questi possano rappresentare uno strumento di RSI applicabile all’intera filiera, dalla formazione alla produzione, oltre che un significativo fattore di competitività sul mercato. www.c2cn.eu www.milanomet.it Nelle foto, alcuni momenti del Seminario Internazionale “C2C e Industry", svoltosi nella sede dell’Archivio Giovanni Sacchi presso il Museo dell’Industria e del Lavoro di Sesto San Giovanni (Mi). a cura di Clara Mantica e Giuliana Zoppis fondatrici di BEST UP circuito dell’abitare sostenibile 26-27 magazine_greenB:magazine 17/12/10 10:01 Pagina 27 ambientecucina | 27 PAROLA D’ORDINE: ECOEFFICACIA MA CHE COSA È LA CRESCITA? L’espressione “dalla culla alla culla” nasce con “Cradle to Cradle” - come conciliare tutela dell’ambiente, equità sociale e sviluppo”, un libro edito negli Stati Uniti nel 2002, di cui sono autori William McDonough, architetto, e Michael Braungart, chimico, attivi dagli anni ’70 nell’ambito delle questioni ambientali. La loro proposta si concretizza nella parola d’ordine dell’ecoefficacia (non ecoefficienza!). Una nuova strada che parte dalla progettazione di filiere che prevedano, a monte, il reinserimento dei materiali in successivi cicli produttivi, ovvero “dalla culla alla culla”. McDonough e Braungart hanno fondato l’omonima società per lo sviluppo di prodotti e sistemi che assiste le aziende nell’implementazione del loro protocollo di progettazione sostenibile (www.mbdc.com). Riportiamo di seguito un interessante brano tratto dal libro di McDonough e Braungart, che si riferisce all’acceso dibattito in corso negli anni ’90 fra ambientalisti e industriali sul tema della crescita. “…L’obbiettivo della crescita zero auspicato dai verdi era naturalmente impensabile per gli attori commerciali che temevano una situazione di stallo. A causa del conflitto apparente tra natura e industria, sembrava insomma che i valori di uno dei due sistemi dovessero essere sacrificati a quelli dell’altro. Tutti vogliamo vedere crescere alcune cose e non altre. Desideriamo la crescita dell’istruzione e non dell’ignoranza, della salute e non della malattia, della prosperità e non della miseria, delle acque pulite e non di quelle inquinate. Desideriamo migliorare la qualità della vita. La chiave non è, come propongono i fautori dell’efficienza, ridurre il numero e le dimensioni delle industrie e dei sistemi umani ma progettarli in modo che diventino più grandi e migliori arricchendo, reintegrando e nutrendo il resto del mondo. Quindi i produttori e gli industriali dovrebbero fare le “cose giuste”, quelle che assicureranno una buona crescita - più nicchie di mercato, salute, nutrimento, diversità, intelligenza e abbondanza - agli abitanti del Pianeta e alle generazioni che verranno”. La versione italiana del libro, “Dalla culla alla culla”, è edita da Blu Edizioni. + LIFE CYCLE DESIGN - CO2 Dal 2008, con la campagna + Life Cycle Design - CO2, Best Up intende sensibilizzare designer, istituti di formazione e imprese alla necessità di una progettazione - di prodotti e servizi - consapevole e responsabile che assuma preventivamente, secondo l’ottica del Cradle to Cradle, tutti i fattori in campo, dalla “nascita alla nascita”. Alcune iniziative ed eventi a cura di Best Up sono stati selezionati dal Network europeo C2C come “buone pratiche” esemplari. Best Up è stato anche partner di Metropoli Agenzia di Sviluppo per il Convegno “Cradle to Cradle e sistema del design” all’Università Bocconi. Nell’immagine, il Simbolo del Life Cycle Design, a cura di Best Up. www.bestup.it I MODELLI DEL GRANDE DESIGN www.archiviosacchi.it ARCHIVIO GIOVANNI SACCHI Il laboratorio di Giovanni Sacchi, di via Sirtori a Milano, dove venivano realizzati modelli per l’industrial design, è stato un luogo importante per la storia del progetto in Italia. Attraverso i suoi modelli hanno sviluppato e messo a punto i loro prodotti molti designer e architetti, tra cui Aldo Rossi, Marcello Nizzoli, Achille Castiglioni, Ettore Sottsass jr e Marco Zanuso. Giovanni Sacchi, nato a Sesto San Giovanni, ha terminato la sua attività alla fine del 1997, ma tutti i materiali che erano contenuti nella sua bottega, tra cui modelli, prodotti, fotografie, disegni e documenti, oltre al laboratorio di modellistica, con i macchinari e le attrezzature, sono entrati a far parte delle collezioni del Museo dell’Industria e del Lavoro. L’archivio raccoglie un’ampia quantità di artefatti e documenti a disposizione di ricercatori e studenti. I vari materiali sono stati organizzati in aree predisposte alla loro conservazione e saranno impiegati per allestire mostre tematiche temporanee. Nell’Archivio Giovanni Sacchi è presente un’esposizione permanente dedicata all’iter progettuale di alcuni oggetti di design. È inoltre stato riallestito il laboratorio con un’area attrezzata per lo svolgimento di workshop di modellistica. L’Archivio Giovanni Sacchi è collocato all’interno del Museo dell’Industria e del Lavoro di Sesto San Giovanni ed è curato dalla Fondazione ISEC (Istituto per la storia dell’età contemporanea). Per informazioni: [email protected] 28-29_ernestomeda:servizi 17/12/10 10:00 Pagina 28 28 | ambientecucina ernestomedakitchenshowroom INNOVAZIONE, QUALITÀ, AFFIDABILITÀ, BELLEZZA PERSONALIZZATA: UNA FILOSOFIA AZIENDALE IN COMUNE, QUELLA TRA ERNESTOMEDA E IL PUNTO VENDITA ROMAGNOLI ARREDI, CHE PROPONE LE CUCINE DEL BRAND IN UN LAYOUT ARRICCHITO DA PEZZI STORICI DEL DESIGN CONDIVISIONE DI VALORI Sono “preziose”, ma non irraggiungibili: è anche in questo modo che Ernestomeda ama definire le proprie cucine, dove qualità, cura per i dettagli, sicurezza e rispetto ambientale sono il risultato di una costante ricerca estetica e tecnologica, all’insegna di una bellezza trasversale e personalizzata. Secondo Ernestomeda, “la bellezza non è un privilegio per pochi, ma un retaggio comune che vive nelle esperienze, nei ricordi e nei sogni che fanno parte della vita di tutti e di cui la cucina - ambiente di incontro e condivisione quotidiana - diventa il principale punto di espressione”. Una filosofia di vita, ancor prima che una filosofia aziendale, dunque la stessa che Vittorio e Remo Romagnoli, titolari dell’omonimo showroom Ernestomeda di Pesaro, abbracciano da sempre e che dal 1996 condividono con l’azienda. Il sodalizio tra i due fratelli Romagnoli ed Ernestomeda nasce quasi come un incontro spontaneo, come un’intesa tra chi “parla la stessa lingua”, condivide gli stessi valori, che in questo caso sono l’affidabilità del brand, l’innovazione, la qualità, l’attenzione al cliente, svelati a partire dagli spazi e dagli arredi del negozio di Pesaro, una location di 450 mq con un’offerta di alta gamma per la casa e uno spazio Ernestomeda completamente dedicato. Osservando il layout dello showroom, si evidenzia un altro elemento su tutti: la passione dei fratelli Romagnoli per il design. Anche in questo Romagnoli Arredi ed Ernestomeda sono perfettamente allineati. Ognuno dei diversi ambienti cucina allestito nel negozio è così arricchito dai pezzi di design storici o più recenti, coordinati perfettamente ai modelli cucina. Da una delle nove vetrine del negozio si mette in mostra l’ultima grande novità di Ernestomeda, la cucina disegnata da Marc Sadler, Carré, qui proposta in una elegante soluzione con basi in laccato lucido nero abbinate ai pensili e all’armadio-colonna in laccato lucido bianco. Lo stile versatile e poliedrico caratterizza Carré al pari di alcuni altri prodotti che hanno scritto le pagine della storia del design contemporaneo. Come il celebre tavolo rotondo Tulip Table, ad esempio, disegnato nel 1956 da Eero Saarinen, che nel negozio fronteggia la cucina Carré ed è circondato dalle altrettanto celebri sedie Series7, prodotte da Fritz Hansen e create nel 1955 da Arne Jacobsen; oppure come la famosa seduta Eames Plastic Side Chair disegnata da Charles and Ray Eames nel 1950, che in quest’ambito espositivo del negozio è accostata all’elegante armadiatura di Carré, destinata all’incasso di forni e frigo. Nell’ambiente attiguo, Romagnoli propone una Silverbox rosso lacca in una interpretazione compositiva ad isola, con un magnifico top in Corian® che si prolunga diventando tavolo; dietro di essa, le colonne armadio in laccato bianco si intonano alla superficie candida del piano di lavoro. L’esposizione Ernestomeda di Romagnoli Arredi prosegue quindi con Elektra, cucina “classica” per il marchio, disegnata da Pietro Arosio e qui progettata in una soluzione a parete in laccato bianco ghiaccio, cui fanno da contrappunto i colori e le forme di oggetti e complementi storici come Cactus, di Gufram, disegnato nel 1971, o come l’appendiabiti Sciangai, di Zanotta, disegnato da De Pas D’Urbino Lomazzi nel 1973. Sono presenti molti dei simboli del design moderno, dunque, qui da Romagnoli Arredi, a iniziare proprio dalle cucine di Ernestomeda, brand che detiene un posto di primo piano nel mercato di alta gamma italiano e straniero. DUE NEGOZI, UNA STORIA Dieci programmi caratterizzati da un’ampia scelta di soluzioni disponibili in un’ampia gamma di colori, materiali e finiture che vanno dall’acciaio al vetro, dal legno al laccato, al laminato e al Corian®: così Ernestomeda si propone al mercato e così Romagnoli Arredi, si propone alla propria clientela, sia con lo showroom dedica- 28-29_ernestomeda:servizi 17/12/10 10:00 Pagina 29 INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE Remo e Vittorio Romagnoli, titolari dell’omonimo showroom Ernestomeda di Pesaro. ROMAGNOLI ARREDI CENTRO CUCINE ERNESTOMEDA PESARO Progettista spazio espositivo Romagnoli Arredi Titolari Remo e Vittorio Romagnoli Numero persone addette alla progettazione e alla vendita 2 to ad Ernestomeda, a Pesaro, sia con il negozio di Trasanni, uno spazio di 2.000 mq a pochi chilometri da Urbino. Una duplice realtà, quindi, e un nome molto noto nell’intera regione e non solo, anche perché l’attività dei fratelli Romagnoli ha una lunga storia, che parte dagli anni ’60, «quando, chi faceva davvero innovazione, era guardato con un po’ di diffidenza e non aveva “vita facile”», afferma Vittorio Romagnoli, contitolare insieme al fratello Remo. «Ma a noi interessava soprattutto stare al passo con le nuove istanze di design internazionale. Per questo motivo trattavamo, già dagli anni ’70, marchi che commercializziamo tuttoggi, e che sono un po’ i simboli “del nuovo”: Cassina, Kartell, Vitra, Fritz Hansen, Knoll, Zanotta, Moroso, Artemide, Flos, Luceplan, Fontana Arte, OLuce. A questi si sono poi man mano sommati altri marchi come Rimadesio, Minotti, Molteni, Poliform, T70, Lema». Nella loro lunga attività Vittorio e Remo hanno avuto l’opportunità di conoscere, e spesso di stringere amicizia, con personaggi come Vico Magistretti e Maddalena De Padova e, oggi come allora, il rapporto con architetti, designer e aziende è uno dei segreti del successo di Romagnoli Arredi. Con Ernestomeda, la storia si è ripetuta: l’amicizia tra il fondatore di Romagnoli Arredi, Lello, e Valter Scavolini, ha connotato fin dal principio il rapporto tra Romagnoli e l’azienda, che si fonda su grande stima e collaborazione reciproca, e un certo modo di trattare clienti e collaboratori. «Una grande parte del nostro successo è dovuta anche alle persone con cui lavoriamo da quasi trent’anni nel negozio, che per noi sono oramai la nostra “famiglia” aziendale» conclude Vittorio. «Per noi il rispetto e la fiducia arrivano prima di tutto. Ed è anche per questo che è nata da subito una grande sintonia con Ernestomeda. Del resto penso che i valori siano sempre, e in ogni contesto, un elemento di grande forza». Marchi elettrodomestici AEG, Foster, Gaggenau, Rex, Samsung, Scholtès, Siemens, Smeg, Whirlpool Marchi componenti Corian®, Elica, Foster, Faber, Falmec, Franke, KWC, Okite® Marchi complementi e oggetti per cucina Danese, Fissler, Zani&Zani, Kartell, Magis Superficie totale spazio espositivo 450 mq Superficie spazio espositivo cucine 150 mq Numero vetrine 9 Numero composizioni cucine esposte 4 Numero medio preventivi annui 100-120 circa Numero medio cucine vendute all’anno 70-80 circa [email protected] www.romagnoliarredi.com 30-34_shop_dove:magazine 13/12/10 11:25 Pagina 30 shopdove di Paola Leone PER UN NUOVO HABITAT Si è parlato di arte e cultura, oltre che di prodotto e design, all’evento che ha caratterizzato l’inaugurazione del nuovo Centro Valcucine Habitat Naturale, spazio appartenente allo storico showroom barese Attanasio Arredamenti. Durante l’evento intitolato “Colore, tra arte visiva e design” si sono espressi l’artista di fama internazionale Sandro Chia - nonché designer di una delle proposte decorative del modello Artematica Vitrum Arte di Valcucine - che ha raccontato la sua esperienza e il suo rapporto con il colore; Maurizio Vanni, critico d’arte e direttore del museo Lu.C.C.A., che che ha “guidato” gli ospiti nel mondo dell’arte contemporanea; l’editor-designer Cleto Munari, che ha voluto mettere in parallelo arte e visione imprenditoriale e industriale; l’architetto Paolo Brescia, che da anni studia le tecniche di applicazione del colore in ambiti quali l’antropologia, la fisica, la psicologia, l’architettura, la religione. Un evento che testimonia l’impegno non solo commerciale della famiglia Attanasio, e che “cementa” la partnership con Valcucine. «Il nostro rapporto con l’azienda nasce però nel 1996, molto prima, quindi, dell’apertura del nuovo Centro Valcucine Habitat Naturale, che rafforza pertanto un rapporto già saldo e di cui siamo sempre stati orgogliosi». puntualizza Francesco Attanasio, seconda generazione nella gestione dell’attività del negozio. «A Bari siamo infatti un punto di riferimento per l’arredo già a partire dal 1970, quando fondammo il nostro primo showroom. Nel 1998 questo fu totalmente riprogettato e ampliato, passando dagli iniziali 500 metri quadri a 1.500 metri quadri circa di esposizione su due piani, con dieci vetrine sul Viale della Repubblica. L’ultimo step di sviluppo della nostra attività è il Centro Valcucine, che ci pone in una posizione di ulteriore privilegio, poiché siamo rivenditori esclusivi del marchio Valcucine per la città. Con l’azienda abbiamo pensato al layout e allestito le composizioni cucina con i programmi più nuovi come Artematica Noce Tattile, con ante materiche, le rivoluzionarie basi in vetro Invitrum e la tecnologica Riciclantica». Naturale protagonista del nuovo spazio Valcucine, Artematica Vitrum Arte con le personalizzazioni intarsiate su vetro di Sandro Chia e, poi, di Ugo Nespolo, Alessandro Mendini e Deisa Centazzo. VALCUCINE HABITAT NATURALE ATTANASIO ARREDAMENTI BARI [email protected] Progettista spazio espositivo Luciano Zaccagnini e Francesco Attanasio Amministratore unico Carmelo Attanasio Responsabile tecnico Francesco Attanasio N. persone addette alla progettazione e alla vendita 5 Marchi cucine Valcucine Marchi elettrodomestici Aeg, Mìele, Gaggenau, Rex Electrolux, Siemens, Whirlpool Marchi componenti Falmec, Foster, Franke, Gessi, Liebherr, Steel Time Marchi complementi e oggetti per cucina Wmf, Classe Superficie totale spazio espositivo 250 mq. Numero vetrine totali 10 Numero composizioni cucine esposte 6 www.attanasioarredamenti.it 30-34_shop_dove:magazine 13/12/10 11:28 Pagina 32 32 | ambientecucina shopdove INDIRIZZO DESIGN Si coglie il profumo del legno entrando nel nuovo Centro Cucine Esclusivo SieMatic Solferino, a Milano, una sensazione di grande sorpresa ed effetto dal momento che il contesto del negozio è in uno dei luoghi più metropolitani della città, via Solferino, appunto. Una strada che per i milanesi è molto di più: un riferimento culturale e storico, dove le sedi delle banche e di una grande casa editrice si susseguono nel rispetto dell’architettura e della sobrietà degli antichi palazzi che la caratterizzano. Appena si varca la soglia del nuovo centro cucine SieMatic si è così accolti dalla stessa atmosfera elegante che connota tutta questa zona di Milano, e dal benvenuto di Luisa Tacca che insieme al titolare, Pietro Riboldi, gestisce l’attività del debuttante SieMatic Solferino. «Si chiameranno così i nuovi showroom monomarca italiani europei di SieMatic, con l’indicazione della via in cui sono ubicati», spiega Patrizia Lunghi, direttore vendite e marketing SieMatic in Italia. «I nomi dei punti vendita personalizzati si accompagneranno alla nuova comunicazione grafica che animerà i negozi, rivolta a rafforzare l’immagine del brand». Dalle due grandi vetrine sul fronte strada del punto vendita si possono scorgere la cucina S2, laccata lucida grigio tartufo, e il modello SC 6006, in laminato opaco color Greige. Più in fondo è allestita una magnifica BeauxArts in laccato opaco bianco magnolia, perfetto connubio tra un elegante stile di memoria e la grande tecnologia SieMatic, arricchita dalla madia in legno scuro con maniglioni in ottone e cassettini. Sotto le arcate voltate in mattoni a vista del piano inferiore sono invece esposte le cucine SE 8008, in laccato opaco bianco loto, ed SC 10, in laminato opaco grigio argento/rovere chiaro, «una cucina attiva e funzionante, che è stata inaugurata il giorno dell’apertura del nuovo spazio continua Patrizia Lunghi - e che sarà la protagonista dei diversi eventi che animeranno il negozio durante l’anno». In cui il pubblico sarà letteralmente sedotto dalla cucina e dall’intero mondo SieMatic. SIEMATIC SOLFERINO RIBOLDI TOP KITCHEN CENTRO CUCINE ESCLUSIVO MILANO [email protected] Progettista spazio espositivo arch. Constanze Laeverenz Titolare del negozio Pietro Riboldi Persone addette alla progettazione e alla vendita Luisa Tacca, Pietro Riboldi Marchi cucine SieMatic Marchi elettrodomestici Gaggenau, Mìele, Neff, Sub-Zero, Wolf Superficie totale spazio espositivo 250 mq. Superficie spazio espositivo cucine 250 mq. Numero vetrine 2 Numero composizioni cucine esposte 6 www.siematic-via-solferino.it www.riboldi.it 30-34_shop_dove:magazine 13/12/10 11:29 Pagina 34 34 | ambientecucina | shop shopdovemondo APERTURA SCIC A BOGOTÀ Ampliare la rete vendita in Italia e all’estero è tra i primi obiettivi di sviluppo di Scic, marchio di cucine di alta gamma che continua il processo di affermazione del brand con l’apertura di nuovi e prestigiosi showroom in tutto il mondo. Tra gli ultimi in ordine di tempo, lo Scic Italian Furniture, inaugurato a settembre a Bogotà dentro un edificio dalle caratteristiche inconfondibili, con la facciata individuata da due colonne e squarciata dai tagli obliqui delle aperture vetrate a tutta altezza. La luce e il panorama urbano dell’affascinante metropoli invadono gli spazi interni allestiti con il meglio del design made in Italy a iniziare proprio dalle cucine di Scic, che in tal modo, qui a Bogotà, trova il principale punto di riferimento del mercato colombiano. Materiali di finitura autentici come il vetro, il metallo, il legno, che si abbinano al dualismo del bianco-nero, pongono in risalto lo spazio del negozio esteso su 600 mq di superficie e arricchito da un grande soppalco e da una suggestiva area outdoor dove i visitatori possono trascorrere qualche attimo di relax ammirando la collezione di mobili di design per esterni. L’area espositiva destinata a Scic occupa oltre 150 metri quadrati e si articola con una proposta ampia, con ben sei soluzioni create con più recenti sistemi Scic. In primis System 30, programma d’arredo per ambienti cucina-living destinato a un pubblico internazionale, dotato di grandi contenitori con ante complanari e scorrevoli che celano attrezzature ed elettrodomestici, e proposto in oltre 220 varianti, tra finiture opache e lucide. Non possono mancare, nel nuovo negozio, neppure i sistemi Milano, Navigli o modelli best seller della gamma Scic come Levanto e Murano. Per il settore arredo, invece, sono in mostra i mobili dei marchi italiani Novamobili, Colombini, Antidiva, Karol, Ideagroup. Per le cucine Scic i due titolari propongono soluzioni di progetto personalizzate, coadiuvati da due collaboratori addetti alla progettazione e da due addetti alla vendita. Inoltre, il negozio offre un accurato servizio post-vendita e si occupa anche di sviluppare soluzioni per il contract di alto livello. www.scic.it SCIC ITALIAN FURNITURE / BOGOTÀ / COLOMBIA Multi Style un nuovo cucina stile in Dall’esperienza della LB PLAST nasce la piletta Multi Style, uno stile oltre i limiti della forma. Interamente progettato, sviluppato e realizzato in Italia. Distribuzione esclusiva di L.B. PLAST srl - Italia. Tutti i diritti sono riservati Viale Francia, 19 - 35020 Tribano (PD) - Tel. +39 049 9585397 - Fax +39 049 9589084 - www.lbplast.com - [email protected] Prodotto in Italia 36-37_scavolini_rub:126_127_ernestomeda.qxd 13/12/10 16:55 Pagina 36 36 | ambientecucina QUASI 1.000 METRI QUADRI, 5 VETRINE E 21 COMPOSIZIONI PER LO STORE CERNUSCO, IN PROVINCIA DI MILANO. UNA ULTERIORE TAPPA PER SCAVOLINI E PER LA FAMIGLIA ACETI, DA OLTRE 40 ANNI DISTRIBUTORI DEL NOTO BRAND E AL SECONDO MONOMARCA ENTUSIASMI E ASCOLTO Il nuovo punto vendita Scavolini Store Cernusco, in provincia di Milano, è uno spazio di quasi 1.000 mq, con 21 composizioni di cucine esposte. Le scelte progettuali privilegiano spazi ampi e luminosi, connotati da netti richiami “local”: le immagini della città in cui il negozio ha sede accolgono il visitatore e lo fanno sentire “a casa sua”, sottolineando una domesticità tutta italiana e legata al territorio. Ma sono evidenti anche segni di modernità e tecnologia, come le cornici elettroniche con le foto digitali dei modelli di cucine. Dall’esterno, le 5 vetrine fronte strada, affacciate su un’arteria di intenso transito, offrono un assaggio di quanto si può trovare dentro il negozio, ovvero un ventaglio di proposte: dai modelli che puntano sul rapporto qualità/prezzo, fino al top di gamma Scavolini, passando per un’area dedicata al programma Utility System, pensato per persone con esigenze particolari, come i disabili e gli anziani. Un segno, questo, della cura sia dell’azienda sia del rivenditore verso ogni segmento di pubblico. L’attenzione al cliente a 360° è, secondo Alessandro Aceti (uno dei 4 soci titolari, tutti della stessa famiglia), il tratto forse più distintivo della storia imprenditoriale di cui il nuovo monomarca è solo l’ultima tappa. Dove comincia questa storia? La nostra è un’azienda di matrice familiare. Siamo quattro cugini e ciascuno gestisce un settore aziendale: dalla gestione economica del punto vendita fino alla consegna e montaggio delle cucine, è tutto lavoro fatto in famiglia. Del resto, noi siamo la seconda generazione di imprenditori: i nostri padri hanno iniziato l’attività negli anni ‘60, con una falegnameria che è tuttora attiva e, anzi, è in grado di completare il nostro servizio alla clientela in tutte le peculiarità e specificità di progetto dell’ambiente casa. Con Scavolini la collaborazione è iniziata nei primi anni ‘70 e noi l’abbiamo “ereditata” con entusiasmo. Solo un anno fa avete inaugurato un monomarca Scavolini a Bergamo 36-37_scavolini_rub:126_127_ernestomeda.qxd 13/12/10 16:55 Pagina 37 INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE Nome Scavolini Store Cernusco Cernusco sul Naviglio (Mi) Titolari Alessandro Aceti, Sergio Aceti, Ermanno Aceti, Valerio Aceti Data inaugurazione 25 settembre 2010 Superficie espositiva 1.000 mq. www.cernusco.scavolinistore.net città. Perché un secondo format identico, in provincia? È evidente che la formula funziona! Dopo anni di esperienza con diverse aziende presenti sul mercato, abbiamo deciso di privilegiare, con la nostra strategia distributiva, quella che riteniamo offra la migliore gestione e il miglior prodotto, con la gamma più estesa, tanto da accontentare tutti i gusti e tutti i portafogli. Un marchio come Scavolini, riconosciuto spontaneamente dalla maggior parte delle persone (che ancora la associano allo spot “la più amata dagli italiani”) agevola la presentazione del prodotto, che risulta immediatamente familiare ai più. Per quanto riguarda l’ubicazione del nuovo monomarca, abbiamo scelto una zona in cui siamo già presenti con attività - e quindi clientela collegate alla nostra falegnameria, che produce infissi e porte. Si tratta quindi di una clientela che raggiungiamo proprio nel momento in cui sta pensando alla progettazione e all’arredo dell’intera casa. Il passo verso la scelta della cucina è quindi quasi conseguente. Legarsi a un marchio molto noto e consolidato, quindi, vi ha facilitato il lavoro di approccio alla clientela. E dopo, quali sono le richieste? Siamo in questo settore da 15 anni e abbiamo visto il cliente cambiare tantissimo. Le esigenze di base sono sempre le stesse, ma di fronte a noi oggi abbiamo un consumatore che ha la possibilità di informarsi molto, ben prima di entrare in un punto vendita. Bisogna quindi essere preparati a rispondere a tutte le domande e ai dubbi. Attraverso l’esperienza degli Store dedicati esclusivamente al prodotto Scavolini, abbiamo acquisito un’elevata specializzazione sul prodotto. Inoltre notiamo che, sebbene le aspettative siano sempre più alte, c’è anche l’esigenza di spendere il giusto prezzo. Anche in questo caso la gamma Scavolini ci aiuta a soddisfare tutte le richieste, partendo dal prodotto della linea basic fino alle cucine di fascia alta. Il contenuto di servizio, fino al post vendita, che siamo in grado di offrire, conclude il percorso del rapporto di conoscenza e fiducia che costruiamo con i nostri clienti. Alessandro Aceti, uno dei 4 soci titolari di Scavolini Store Cernusco. 38-40_shop_live_milano:magazine 13/12/10 11:32 Pagina 38 38 | ambientecucina | shop shoplive > milano UNA CITTÀ A PORTE APERTE GLI EVENTI DI MILANO DESIGN WEEKEND NEGLI SHOWROOM DI CUCINE, TRA ARTE, ARCHITETTURA, SHOPPING E GUSTO. ANCHE UNA NOTTE BIANCA PER INCENTIVARE L’INCONTRO RAVVICINATO FRA BRAND, DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA E GRANDE PUBBLICO di Carla Cavaliere e Paola Leone 1 Quattro giorni dedicati allo shopping di qualità, con l’obiettivo di sostenere la distribuzione e il mondo del progetto: sono stati quelli di Milano Design Weekend, l’evento che dal 14 al 17 ottobre scorso ha animato le strade del centro del capoluogo lombardo e ha avuto il suo momento clou sabato 16, con la Notte Bianca del Design. Patrocinato dal Comune di Milano, dall’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, dall’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), e in collaborazione con LED - Light Exhibition Design, il Festival Internazionale della Luce di Milano, la nuova Milano Design Weekend ha saputo offrire una godibile opportunità di incontro diretto con le imprese e i punti vendita di design. Per quattro giorni il pubblico ha potuto visitare gli showroom monomarca, i negozi multimarca e i department store di arredamento della città, rimasti appositamente aperti con orario no-stop, oltre il sabato notte e tutta la domenica, offrendo ai consumatori agevolazioni all’acquisto 2 (ovvero una Design Card e il 30% di sconto su libri e prodotti denominati Cult). La proposta della manifestazione comprendeva anche percorsi d’arte e un itinerario speciale, la Milano Segreta, per andare alla scoperta, nei quartieri Brera-Garibaldi e San Babila, di casemuseo, studi di architettura e hotel di design. Partner dell’evento Milano Design Weekend sono stati anche Brera Design District, il brand dedicato alla promozione delle eccellenze attive nello storico quartiere milanese, e la Triennale di Milano, punto di riferimento e di divulgazione dell’architettura e del design, eccellenza in Italia e all’estero, che ha inaugurato ufficialmente TDM Kids, la sezione didattica del Triennale DesignMuseum. In questa vivace kermesse nella capitale del design non potevano ovviamente mancare i più importanti monomarca del settore cucine, come Febal, Ernestomeda, Cesar, Elam, Valcucine e Boffi, ognuno dei quali ha scelto un allestimento e un evento diverso per raccontarsi meglio al grande pubblico. 1. ERNESTOMEDA L’arte di vivere In via Larga 15, lo showroom Misura, monomarca Ernestomeda, declinava il tema generale dell’evento milanese, “L’arte di vivere, una nuova intimità”, con un suggestivo allestimento, occasione per valorizzare le cucine Ernestomeda: con i due modelli di punta, Barrique e Carré, e due prodotti cult, ovvero l’armadio girevole Tornasole, disegnato da Pietro Arosio, oltre che Bohème, e la vetrinetta/dispensa, disegnata da Rodolfo Dordoni. 2. BOFFI Still life a confronto Passando in zona Brera, si poteva osservare lo spazio Boffi con l’installazione “Still Life”, di Piero Lissoni, designer e direttore artistico di Boffi. Una serie di scatole in plexiglas trasparente, sovrapposte sui top delle cucine K14, di Norbert Wangen, e Aprile, di Lissoni, contenevano stampe di nature morte con opulente tavole imbandite di Severin Roesen, pittore americano di metà Ottocento. «Il concetto è semplice: - dice Piero Lissoni - un pittore dell’Ottocento interpreta le nature morte degli artisti fiamminghi e noi interpretiamo l’artista dell’Ottocento. Si tratta di un’in> terpretazione incrociata, un po’ alla Italo Calvino...». AMBIENTE CUCINA_Inquinamento Acustico 22/10/10 16.01 Pagina 1 ABBIAMO RIDOTTO L’INQUINAMENTO ACUSTICO thanks_Poliform artworkweb.com Un piccolo contributo alla qualità del vostro spazio abitativo. Oggi le ante chiudono dolcemente e non disturbano l’ambiente che avete costruito per evadere dalla frenesia quotidiana. Esteticamente perfetta e disponibile per tutti i tipi di mobili, Silentia è la risposta sussurrata al vostro bisogno di evasione e rilassamento. 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Filtrati dal tema “Abitare il calore, l’intimità e la protezione dei non bianchi”, le sedute, gli oggetti, i contenitori Tisettanta per la zona giorno e notte, e la cucina Soya, di Elam (nella foto), realizzavano un habitat all’insegna del comfort monocromatico, ma d’effetto. 4. CESAR Spazio ai sensi Ancora in via Larga, il flagship store Cesar ha scelto, come prodotti cult, le cucine più richieste dal pubblico, Lucrezia e Yara, due modelli contemporanei per spazi cucina-living, dove trovano posto anche gli elementi a giorno Quadrix, il terzo prodotto cult. Il tema dell’evento è stato qui espresso attraverso frasi di lieve ironia che hanno vestito vetrine e interni, e attraverso il concept che anima la filosofia Cesar, “Spazio ai sensi”, per cui durante la notte bianca i visitatori sono stati accolti con varie prelibatezze slow food. 6. FEBAL Il designer presenta Nello showroom Febal abbiamo incontrato l’architetto Alfredo Zengiaro, presente per proporre al pubblico i due nuovi modelli da lui disegnati, City e Cherry, due cucine di segno opposto, destinate rispettivamente ad un pubblico giovane e disinvolto - City (nella foto) - o a quello più maturo, amante dello stile “solido” di una cucina - Cherry - nata per durare nel tempo. 5 6 42_shop_live_valcucine:magazine 13/12/10 11:33 Pagina 42 42 | ambientecucina | shop shoplive > parigi DALLA VILLE LUMIÈRE IN DIRETTA ON LINE NEL RINNOVATO NEGOZIO MONOMARCA DELLA CAPITALE FRANCESE, VENETA CUCINE HA ORGANIZZATO UNA SERATA, TRASMESSA SUL SITO, PRESENTANDO AL PUBBLICO D’OLTRALPE LE NOVITÀ www.venetacucine.it Il negozio parigino rinnovato di Veneta Cucine, situato in una delle più frequentate zone della capitale francese, in Avenue de Friedland, a un passo dagli Champs Elysées, ha ospitato lo scorso 14 ottobre la presentazione di Liquida di Giovannoni Design ed Ecocompatta di Paolo Rizzatto, entrambe in anteprima assoluta per il mercato francese, oltre alle originali soluzioni scelte da Alain Benzazon, titolare del negozio, in collaborazione con lo staff di Veneta Cucine. Una serata, organizzata in collaborazione con Electrolux, ricca di ospiti e di buon gusto, dall’arredo alla gastronomia, e non solo. Quasi come su un palcoscenico made in Italy, nello showroom del grande brand italiano della cucina sono intervenuti, oltre ai clienti abituali, anche esponenti della stampa, rappresentanti del mondo imprenditoriale e commerciale francese, personalità dello spettacolo e della cultura, e naturalmente una folta rappresentanza di progettisti ed architetti d’interni. Una inaugurazione vivacizzata anche dall’originale idea di far vivere on line l’evento, grazie al collegamento in diretta con il sito di Veneta Cucine: un ulteriore mezzo, attuale e immediato, per coinvolgere e comunicare a un numero crescente di persone il concetto del buon vivere, interpretato da Veneta Cucine attraverso i suoi prodotti e i suoi negozi, ambasciatori dell’Italian lifestyle e interpreti dei “progetti di vita” dei consumatori di tutto il mondo. Mod. BLANCOCLARON 5 S-IF BLANCOCLARON 400-IF/A Dim. est.: 460x510 mm BLANCOCLARON 500-IF/A Dim. est.: 560x510 mm BLANCOCLARON 550-IF/A Dim. est.: 610x510 mm BLANCOCLARON 700-IF/A Dim. est.: 760x510 mm BLANCOCLARON 340/180-IF/A Dim. est.: 605x510 mm BLANCOCLARON 340/340-IF/A Dim. est.: 765x510 mm BLANCOCLARON 400/400-IF/A Dim. est.: 885x510 mm BLANCOCLARON 4 S-IF/A Dim. est.: 780x510 mm BLANCOCLARON 5 S-IF/A Dim. est.: 1000x510 mm BLANCOCLARON 6 S-IF/A Dim. est.: 1000x510 mm BLANCOCLARON 8 S-IF/A Dim. est.: 1160x510 mm BLANCOCLARON-IF forme lineari e design esclusivo a raggio 10 mm Come tutti i modelli -IF, anche la serie di vasche e lavelli BLANCOCLARON possono essere inseriti sia a filotop, sia nel tradizionale metodo sopratop, ma con un look filotop. Il bordo perimetrale da 1 mm, rettificato e smussato in modo da rendere gradevole e naturale l’inserimento del lavello in entrambi i metodi, agevola le operazioni di pulizia senza alcun problema di sicurezza per l’utente. Per maggiori informazioni: www.blanco-steelart.it [email protected] 039.20.575.22/23 44-46_shop_experience:magazine 13/12/10 11:35 Pagina 44 44 | ambientecucina | shop shopexperience EMOZIONI A TEMPO COSA C’È DIETRO IL SUCCESSO DEI TEMPORARY SHOP E DELLE TEMPORARY WINDOWS: SPAZI CHE VENGONO VISSUTI CON L’ESTEMPORANEITÀ DELL’EVENTO E VETRINE DESTINATE SOLO A COMUNICARE IL BRAND. PER COINVOLGERE SUBITO, E VENDERE ALTROVE La percezione che abbiamo del tempo determina profondamente il nostro modo di agire e sul concetto del tempo si apre tutto il dibattito filosofico. L’evidenza che il tempo riveste nell’esperienza comune costituisce il punto di partenza dell’analisi filosofica. E negli ultimi anni è proprio il concetto di tempo a definire una nuova strategia di comunicazione e di vendita. Nel trionfo dell’uniformità dei nostri centri storici, a contrapporsi all’occupazione massiccia dei giganti internazionali, da McDonald’s a H&M, da Zara a Starbucks, che clonano le main streets di tutte le città del mondo rendendole tutte uguali, si è affermato un nuovo trend, quello dei Temporary Shop. Un fenomeno nato in Gran Bretagna nel 2003, dilagato all’inizio soprattutto a New York, da dove si è poi diffuso in tutto il mondo. Questi spazi, chiamati anche popup store, declinati nelle forme, nelle strutture e nelle tipologie merceologiche più varie - dalle compagnie aeree ai cinema, dalla di Lilli Bacci e Elisabetta Scheggi cosmetica alla moda, dai ristoranti al fitness, dalla formula statica a quella itinerante, dallo spazio organizzato a quello basico - assumono sempre di più il ruolo di una rete capace di attivare relazioni sociali, di creare business e di sviluppare entertainment. Sono di fatto eventi prima di essere luoghi di vendita, sono spazi deputati a trasmettere la marca, a comunicare con il pubblico e a diffondere i valori del brand. Sono luoghi di grande impatto, che garantiscono successo, visibilità e fidelizzazione a costi controllabili e contenuti. Così significativi che Poli Design - Consorzio del Politecnico di Milano, ha presentato in Triennale, durante il Salone dello scorso aprile, fra i 7 nuovi corsi di alta formazione “Design Experience” 2010-2011, anche uno dedicato a Temporary Space & Exhibition design. UN LUOGO DA NON PERDERE Il grande successo dei Temporary Store è determinato da una serie di elementi legati a molti fattori quali le opportunità di acquisto, spesso convenienti, l’aspetto esperienziale e di novità, la facilità di accesso dovuta al fatto di essere situati sempre in luoghi di grande passaggio nel centro città, ma l’aspetto strategico determinante è quello legato al tempo. Che, si dice, scateni addirittura l’ansia di non riuscire a cogliere l’opportunità, non solo di acquisto, ma addirittura di presenzialismo. Grazie all’uso della limitazione del tempo pochi giorni, a scadenza - che non permette quindi di rimandare e dire “prima o poi andrò”, il Temporary Shop, uguale a tutti gli altri negozi, diverso solo per la dimensione Esempi di Temporary Shop, una formula itinerante ed estemporanea di spazio capace di creare emozione, attivare relazioni, ma anche creare business, sviluppare entertainment, comunicare il brand. temporale che lo limita e lo connota, non è più luogo di vendita ma cambia morfologia e diventa evento. Grazie alle modalità di comunicazione dell’apertura, spesso del tipo “guerrilla”, ovvero immediata, improvvisa, veloce, via rete, si comunica il senso di urgenza, di opportunità unica, imperdibile, importante, vitale. Su questo tema si sono aperti forum e dibattiti, Assotemporary sta cercando una deL’effetto sorpresa e seduzione delle merci nei mercati rionali, che cambiano di stagione in stagione, ricorda l’appeal e la temporaneità dei nuovi spazi-evento come i Temporary Shop, in cui la funzione commerciale immediata è meno importante della costruzione di uno spazio di incontro e di fascinazione. > L’evoluzione in cucina InSinkEratorTM presenta il nuovo modello Evolution® 200 Nuovo Evolution® 200: igienico, pratico e rispettoso dell’ambiente Più silenzioso del 60% rispetto ai dissipatori standard Sistema di dissipazione in acciaio inox a 3 stadi, con inversione automatica Interruttore pneumatico integrato Microprocessore inverter per aumentare automaticamente la potenza del motore fino a 4 volte rispetto a quella nominale EVOLUTION® 200 il massimo della tecnologia e della praticità Il top di gamma dei dissipatori di rifiuti alimentari InSinkErator al vostro servizio: eliminare sacchetti maleodoranti e avere igiene, pulizia e sicurezza in cucina non è mai stato così semplice. Tutti gli alimenti, anche quelli finora considerati più coriacei e “difficili”, possono essere dissipati dal modello Evolution® 200... senza che nemmeno ve ne accorgiate! Per maggiori informazioni: I&D Srl Tel. 039.20.57.501 Assistenza tecnica/Distribuzione commerciale: nr. verde 800 430 078 www.insinkerator.it 44-46_shop_experience:magazine 13/12/10 11:35 Pagina 46 46 | ambientecucina | shop shopexperience La Temporary Window milanese di Normaluisa: molto di più di un’originale vetrina, uno spazio che attira lo sguardo e la curiosità fronte strada (siamo in Montenapoleone, nel cuore del quadrilatero della moda), raccontando il brand e informando su dove comprare. finizione univoca del Temporary Shop, ma nel frattempo in rete e non solo, si analizza, si discute, ci si confronta su questo fenomeno costantemente mutante, certamente dinamico, oramai planetario. Si è provato a comparare le caratteristiche dei Temporary Shop con quelle dei mercati rionali, ma mentre i mercati rionali nella loro temporaneità sono di fatto ripetitivi e periodici, il Temporary Shop è un evento eccezionale e unico, anche se in alcuni casi è itinerante (e quindi nomade ma non unico), oppure periodico, anche se con cadenza annuale. La differenza principale però resta sulla sostanza: i mercati sono luoghi di vendita, i Temporary Shop sono gli elementi di una strategia di comunicazione che ha come obiettivo centrale quello di entrare in contatto con i clienti e dove la vendita rappresenta uno dei mezzi di contatto. La vendita vera, una volta stabilita la relazione forte con il cliente, sarà fatta nei negozi stabili. Nel Temporary Shop la funzione commerciale immediata è infatti meno importante della costruzione di uno spazio di dialogo e di incontro, della capacità di seduzione e di sorpresa, più come forse accadeva una volta alle fiere di paese o in certi mercati, dove il contesto induce alla fascinazione e il richiamo della merce è forte “guardami, provami, comprami”. Ciò nonostante è difficile non accomunare il concetto di sorpresa e di piacere di alcune esperienze di Temporary Shop alla vitalità dei mercati che si trovano in giro per il mondo, dove spesso l’effetto sorpresa e l’effetto “temporary” è dato dalle merci stesse, che proprio per la loro natura sono a tempo, e sono belle, attrattive, seducenti e provocano la voglia di cogliere l’attimo. IL NEGOZIO ESTENSIBILE L’esempio più eclatante di Temporary è il grande camion-punto vendita progettato da 3 studi londinesi (Eat Sleep Work/Play, Inventory Studio e The Klassnik Corporation) per Puma, chiamato Rewind Forward: un punto vendita “estensibile”, una sede oltre che temporanea anche mobile. Uno spazio per esporre i prodotti che ha la forma dell’autotreno Iveco Ford 75E15 a cassone centinato e una serie di contenitori irregolari multiuso in polistirolo, legno e rete metallica che via via si trasformano per essere utilizzati come espositori, basamenti, sedili, piani d’appoggio, sostegno di schermi interattivi. Una piattaforma mobile con colonna sonora e animazioni progettate ad hoc. Colori che cambiano, che segnano le stagioni, alimenti deperibili che sono buoni solo se freschissimi, partite di merci occasionali, che non si troveranno più uguali. GUARDARE E NON COMPRARE, PER ORA Tempo quindi come ago della bilancia, tempo come arbitro, tempo che si trasforma e trasforma nuovi luoghi provvisori, fino alle Temporary Window. Ovvero il negozio che non c’è: come quello di Normaluisa in Montenapoleone, che non è un temporary shop e non è una boutique, ma una temporary window, una finestra, una visione, una situazione down to heart che stuzzica la curiosità dei passanti, qualcosa di rottura rispetto agli altri negozi della strada. Attraverso la vetrina una scena teatrale ambientata in un contesto fatiscente dove convivono e contrastano candelabri d’argento e macerie, pareti distrutte e ragnatele, televisore al plasma, abiti e accessori. Una via storica con una vetrina diversa perché il futuro ha un cuore antico. «Non è un temporary shop. Non si può entrare e acquistare. Si può solo guardare» spiega Giorgiana Zappieri, designer del brand che ha fatto del mistero dell’inizio la sua forza comunicativa. «All’interno del piccolo spazio faremo ruotare alcuni capi di questa e della prossima stagione, indossati da manichini o appoggiati casualmente su oggetti molto vissuti». Accanto a vestiti e accessori c’è però un elenco ben leggibile di negozi in cui si può trovare il brand, una vera e propria informazione di servizio, come quelle che si trovano alla fine delle riviste. 47_shop_vetrina:magazine 13/12/10 11:36 Pagina 47 ambientecucina | 47 shopvetrina di Lilli Bacci SINTESI SCENICHE 1 2 3 4 5 6 7 Protagonisti Tessuti in lino per il bagno Ingredienti 1 Il baldacchino in ferro su cui i tessuti sono montati come tendaggi che racchiudono la “scena” 2 Una lastra di perspex a specchio 3 Corde e legni 4 Una tinozza-lavabo 5 Una brocca 6 Una consolle 7 Uno sgabello Perché funziona In una sintesi perfetta, è stato ricreato un ambiente-bagno che illustra bene i prodotti, ma anche evoca ed emoziona con pochi azzeccati elementi interpretando ottimamente la filosofia dell’azienda: “... è un nuovo modo di interpretare la casa. Vestirla come si veste sé stessi e abitare con una personalità che parla del vostro modo di essere”. SOCIETY LIMONTA, MILANO, LUGLIO 2010 preview, © F. Amiand, C. Fillioux, B. Sabastia. Organizzato da SAFI, filiale degli Ateliers d’Art de France e da Reed Expositions France. Tel. + 33 (0)8 11 09 20 09. [email protected] preview, © F. Amiand, C. Fillioux, B. Sabastia. Organisation SAFI, a subsidiary of Ateliers d’Art de France and Reed Expositions France - Tel. + 33 (0)8 11 09 20 09. [email protected] * Oggetti del desiderio. * Objects of desire. Objets de désir * 21-25 gennaio 2011 January 21-25, 2011 Paris Nord Villepinte, hall 8 www.nowdesignavivre.com Salone internazionale del design per la casa Salone riservato agli operatori . International home design exhibition Trade only. Visitatori/visitors: SALONI INTERNAZIONALI FRANCESI S.R.L. Tel. +39 / 02 43 43 531 [email protected] AMBIENTE-CUCCINA-NOW-J11-244X341-IT/GB.indd 1 08/11/10 12:21 49-58_impresa:magazine 14/12/10 14:41 Pagina 49 ambientecucina impresa ambientecucina | 49 MERCATI CONSUMI STRATEGIE MARKETING FINANZA COMUNICAZIONE NORME RETAIL TRIBUTI swgmonitor QUESTIONI DI PREZZO di Diego Martone - Swg METODOLOGIA Tipologia d’indagine indagine continuativa ad hoc Modalità di rilevazione interviste telefoniche (sistema C.A.T.I.) su questionario strutturato della durata di circa 15 minuti Universo di riferimento popolazione italiana maggiore di età Campione 8.000 contatti per ogni singola rilevazione Rilevazioni giugno e gennaio (ultima rilevazione: giugno 2010) MENTRE CONTINUA L’ANDAMENTO “A CLESSIDRA” DEL MERCATO, FOCALIZZATO SULLE DUE FASCE ALTA E BASSA, I CONSUMI PROLUNGANO UNA CONTRAZIONE SOLO PARZIALMENTE SCOSSA DAGLI INCENTIVI STATALI. QUANTO E DOVE SPENDONO GLI ITALIANI PER L’ACQUISTO DELLA CUCINA Il mercato delle cucine componibili, che dal 2009 ha subito una contrazione nel giro d’affari sul territorio italiano, continua a registrare un andamento tendenziale definito “a clessidra”: - si stabilizza il dato degli acquisti di fascia alta (più di 10.000 euro) che erano cresciuti dal 2005 al 2008 di 2 punti percentuali, posizionandosi su una percentuale pari al 13%, ovvero interessando più di un acquisto su otto di cucine componibili; - continua la sua crescita il segmento di valore più basso (fino a 3.000 euro) che si porta al 19%, ovvero quasi un acquisto su 5, complice la crisi economica in atto negli ultimi semestri; - di conseguenza sono in ulteriore contrazione le fasce di prezzo “centrali”, in particolare quella tra i 3.000 e i 6.000 euro che diminuisce il proprio peso relativo dal 53% del 2005 al 44% del 2009. GLI ACQUIRENTI DI CUCINE COMPONIBILI LE FASCE DI PREZZO IN TREND PER L’UTENZA 2005/2009 11 12 13 13 13 oltre 10 23 23 23 24 da 6 a 10 53 50 49 46 44 da 3 a 6 15 15 18 19 fino a 3 14 2005 2006 2007 2008 2009 22 VOLUMI, QUALITÀ E SERVIZIO: A OGNUNO IL SUO Dal 2006 Ambiente Cucina è media partner in esclusiva della più importante indagine continuativa sul mercato delle cucine componibili in Italia. Il monitoraggio, iniziato nel 1998 per conto di un pool di aziende primarie del settore, consente di leggere le tendenze in atto nel settore. Il fenomeno è analogo a quanto accade anche in altri settori di beni durevoli e semidurevoli, dove la competizione per le quote di mercato sta provocando da un lato la ricerca di volumi, anche a costo del sacrificio di parte dei margini, e dall’altro un posizionamento di alcune linee di prodotto nel segmento di fascia alta, con un grado di servizio sofisticato e targettizzato anche in > PREZZO PAGATO DICHIARATO (EURO/MILLE) IL PREZZO DICHIARATO INCLUDE GLI ELETTRODOMESTICI ACQUISTATI ASSIEME ALLA CUCINA COMPONIBILE 49-58_impresa:magazine 13/12/10 11:36 Pagina 50 50 | ambientecucina impresa to di azioni di spinta commerciale con proposte molto accattivanti e price-oriented. swgmonitor DOVE SI COMPRA E COME SI SPENDE IL PREZZO MEDIO TORNA A LIVELLO 2007 Analizzando il dato relativo al prezzo medio pagato per l’acquisto emerge un trend che conferma ulteriormente le tendenze fin qui esposte: fatto 100 il prezzo medio di PER SOSTENERE IL RITARDO DELLA RIPRESA una cucina componibile completa di elettrodomestici acquistata nel 2005, si può notare come tale indicatore sia cresciuto fino al 2007 per rientrare nel 2009 allo stesso livello. Due le considerazioni da fare: l’acquisto di soluzioni finali che vengono adattate al budget, per quanto riguarda materiali e installazioni, ma anche l’impat- PUNTO VENDITA SPECIALIZZATO GLI ACQUIRENTI DI CUCINE COMPONIBILI IL PREZZO MEDIO IN TREND PER L’UTENZA 2005/2009 La ripresa dei consumi auspicata a più riprese e da più parti negli ultimi due anni, non sembra essere ancora decollata. Per sostenere i consumi nel settore, quindi, l’introduzione degli incentivi varati dal Governo ad inizio 2010 sembra poter essere una buona ricetta, quantomeno per stabilizzare il mercato prima di una vera e propria inversione di tendenza. PREZZO PAGATO DICHIARATO SU BASE 100 PUNTO VENDITA DI GRANDE SUPERFICIE funzione della qualità intrinseca dei prodotti. Va inoltre considerato il fatto che gli italiani stanno fronteggiando la crisi anche tramite una duplice contrazione dei consumi: taglio delle spese non necessarie, ricerca di soluzioni sub-ottimali che non superino i budget di spesa previsti, rinvio degli acquisti importanti in attesa di momenti migliori. A questo si aggiunge il fatto che la dinamica delle retribuzioni all’interno del mondo del lavoro subisce un’americanizzazione, ovvero la divaricazione tra le retribuzioni correlate alle posizioni lavorative di alto e basso livello. Chiaramente la tipologia di acquisto varia anche in funzione del luogo di vendita in cui si decide di recarsi: le famiglie che si rivolgono ai centri di grande superficie si orientano verso soluzioni più economiche (l’indice di concentrazione del prezzo rispetto a quello medio è pari a 79), mentre chi è alla ricerca di prodotti di più alto profilo si orienta verso i punti vendita specializzati (indice del prezzo pari a 123). 79 TRA CUI: 100 102 2005 2006 105 2007 102 100 2008 2009 123 ambiente cucina 244X341 07 2009.indd 1 21-07-2009 12:22:31 49-58_impresa:magazine 13/12/10 11:37 Pagina 52 52 | ambientecucina impresa *Economista d’impresa, si occupa di strategia e marketing strategico e operativo per primarie aziende italiane e multinazionali. Docente presso l’ISTAO (Strategia nel corso MBA ed Economia e Gestione dei Canali Distributivi nel Master of International Management) e il CUOA (Politiche di Promozione e Prezzo della Distribuzione Moderna nel corso MBA e Leve Strategiche del Retail nel Master in Retail Management e Marketing) [email protected] - http://blog.theforge.it II CONSUMATORE È SEMPRE PIÙ INTERESSATO AI CONTESTI DI USO DEI PRODOTTI, SUL PUNTO VENDITA MA ANCHE ON LINE: TRE ESEMPI MADE IN USA CHE DIMOSTRANO COME LA QUALITÀ NON STA SOLO NEL PRODOTTO MA ANCHE NELLA FASE DI SCELTA E DI CONSUMO STRATEGIE L’ESPERIENZA CHE FA LA DIFFERENZA di Fabio Salvati* Un modo per innovare il sistema di offerta aziendale è quello di lasciare (più o meno) immutato il prodotto/servizio offerto in termini di caratteristiche tecniche e lavorare invece sull’esperienza offerta al cliente nel momento in cui egli entra in contatto con l’azienda, prima, durante e dopo l’acquisto. La costruzione di nuovi ambiti di esperienza è stata ed è spesso un elemento decisivo per creare profili competitivi fortemente differenziati in mercati maturi o comunque caratterizzati da una bassa possibilità di offrire beni o servizi sostanzialmente diversi, nelle loro caratteristiche intrinseche, da quelli della concorrenza. Sempre più il consumatore è interessato ai contesti d’uso dei prodotti e dei servizi, manifestando la disponibilità ad orientare le sue scelte verso quegli operatori che, a parità di prodotto, offrono un’esperienza di qualità migliore, a volte ottenendo anche un leggero premio in termini di prezzo. BARNES&NOBLE, LEGGERE IN LIBRERIA Gli esempi di successo nell’applicazione di questo tipo di strategia non mancano. Barnes&Noble nel corso degli anni ’80 e ’90 si è trasformata nella più grande e frequentata catena di librerie statunitense proprio grazie all’esperienza di fruizione offerta dai suoi pdv. La libreria è stata in qualche modo sdrammatizzata e la modalità di scelta dei libri è stata resa piacevole e rassicurante. Il cliente può consultare e leggere tutti i libri che vuole per tutto il tempo che desidera. Così è frequente vedere nelle librerie B&N studenti che, seduti o addirittura sdraiati per terra, leggono o studiano sui li- bri in vendita. Questo concetto è stato rafforzato tramite l’apertura di caffè Starbucks in quasi tutti i punti vendita. I clienti prendono pile di libri che si portano da Starbucks per poi guardarli o studiarli con calma bevendosi un caffè. Quella che potrebbe sembrare una scelta insensata - permettere di leggere nel negozio i libri che sono in vendita - si rivela invece un punto di forza. La lunga permanenza nel pdv aumenta il numero di libri esaminati, e quindi le probabilità di acquisto, mentre la possibilità di scegliere dopo un attento esame abbassa le remore che si avrebbero comprando un libro a scatola chiusa. Inutile sottolineare gli effetti di fidelizzazione che una tale politica commerciale è in grado di creare. In buona sostanza, l’esperienza in fase di scelta del prodotto offerta da B&N è di qualità superiore. TUTTO IL TEMPO CHE VUOI NEI CAFFÈ STARBUCKS Un altro campione dell’esperienza di acquisto è proprio l’alleato di B&N: Starbucks. Il focus in questo caso è sull’esperienza offerta in fase di consumo. Da Starbucks si può acquistare un caffè e sedersi ad un tavolo, spesso in comode poltrone imbottite, e rimanere quanto a lungo si vuole, leggendo, utilizzando il computer, chiacchierando. Nessuno disturba il cliente e nessuno lo obbliga o lo pressa a consumare. Negli USA Starbucks non a caso è uno dei luoghi dove tipicamente ci si dà appuntamento. Il caffè si unisce alla sosta e all’intrattenimento: questa miscela costituisce un elemento vincente, perché l’allungamento dei tempi di permanenza stimola i consumi dei clienti e l’esperienza di qualità superiore li induce a tornare. Il maggior prezzo che il cliente paga per un caffè Star- bucks, mediamente buono ma non eccezionale, compensa solo in parte la sua qualità e remunera soprattutto la piacevolezza del tempo trascorso all’interno del locale. SCARPE ED EMPATIA SU ZAPPOS.COM Un ultimo esempio è quello di zappos.com, un rivenditore online di scarpe e altri prodotti. L’offerta è buona, i prezzi sono favorevoli, la politica di restituzione del prodotto generosa. Nessuno di questi elementi differenzia però in particolar modo Zappos dalla concorrenza. Eppure la società, in circa un decennio, è passata da zero a un fatturato di circa un miliardo di dollari. Il segreto è il suo team di assistenza al cliente. Il call center di zappos.com è ormai un benchmark a livello mondiale: persone sempre gentili, competenti, comprensive, disponibili a farsi in quattro per accontentare il cliente. Il quale si sente coccolato, trattato come uno di famiglia. Si capisce che l’azienda tiene ai suoi clienti, non interessa se si perde un po’ di tempo ad accontentare anche le richieste più strane, tanto che alcuni clienti utilizzano il call center come ufficio informazioni riguardanti argomenti assolutamente estranei alla sua attività, spesso ottenendole. L’obiettivo è realizzare una totale empatia con la clientela. Empatia che crea a sua volta fidelizzazione, vendite e utili. Abbiamo parlato di libri, caffé e scarpe. Prodotti maturi e più o meno uguali per tutti i rivenditori. Quello che ha fatto la differenza è l’esperienza offerta al cliente. Semplice da dire ma difficile da realizzare. Visti i risultati possibili, probabilmente vale la pena pensare a strategie di questo tipo, specie in un paese come l’Italia, caratterizzato da una forte presenza di settori produttivi maturi. 49-58_impresa:magazine 13/12/10 11:37 Pagina 54 54 | ambientecucina impresa L’ANALISI DELL’IMPORT DI CUCINE IN QUATTRO PAESI CHE, COME TUTTA L’AREA ORIENTALE, HANNO PARTICOLARMENTE RISENTITO DELLA CRISI ECONOMICA GLOBALE, CON UN CALO DEL 20%. BUONA LA PRESENZA ITALIANA IN SLOVENIA E SOPRATTUTTO IN UCRAINA MERCATI EST EUROPA IN FLESSIONE di Aurelio Volpe, direttore Market Research CSIL Nel corso del 2009 la crisi economica ha colpito le ancora relativamente deboli economie dell’Est europeo in maniera forse ancora più drastica rispetto al nostro Paese. In materia di cucine, si è registrata una flessione dei consumi nell’ordine del 25%. Solo leggermente meno peggio (-20%) la flessione per le cucine di importazione. E solo leggermente meglio è andata in Russia e nella Repubblica Ceca, dove comunque il barometro ha segnato flessioni importanti delle vendite. REPUBBLICA CECA: POCHE LE ITALIANE La Repubblica Ceca assorbe cucine di importazione per 35 milioni di euro, che arrivano soprattutto dalla Polonia e dalla Germania, meno dall’Italia. La cosa stupisce considerando sia la rilevanza degli investimenti italiani effettuati in loco (ad esempio nel settore dell’illuminazione con Beghelli e negli elettrodomestici con Candy), sia il discreto successo che riscuotono invece in generale i mobili italiani di importazione. Leader di settore è Koryna, che propone cucine in cinque diversi materiali, circa 40 modelli (con una larga prevalenza del moderno sulle vendite) e 200 finiture. Recentemente ha introdotto nella gamma gli armadi. Utilizza prevalentemente elettrodomestici Aeg, Fagor e Bosch, nonché cappe Best. Fra i piani di lavoro, si nota l’utilizzo di HiMacs ® di LG, ma anche un elevato uso di piani in granito. L’azienda è certificata ISO 9001 da dieci anni. Nella Repubblica Ceca, Koryna può contare su di una cinquantina di punti vendita monomarca (una decina nella sola Praga), dove espone da tre a sette modelli. Un’altra trentina di punti vendita sono dislocati all’estero, da Zagabria a Rostov in Russia (cinque punti vendita nella sola Mosca). Quest’anno Koryna festeggia il ventesimo anno come società indipendente ma la sua storia, come si suol dire, “viene da lontano”: dagli anni Venti del secolo passato, quando nasce come stabilimento della mitica Thonet (allora faceva sedie in legno curvato e non cucine). IMPORT DI LAVASTOVIGLIE AD USO DOMESTICO PAESE 2007 2008 2009 Repubblica Ceca 36,1 39,3 32,8 Slovacchia 9,7 14,4 19,5 SLOVENIA: LA FORZA DEL GRUPPO GORENJE Slovenia 22,8 23,9 18,2 L’Italia è il terzo paese di provenienza per le cucine di importazione in Slovenia (l’import globale di cucine è di 20 milioni di euro), dopo Germania e Austria. Gorenje Notranja Oprema è il “braccio arredamento” del gruppo Gorenje e può essere considerata l’azienda di riferimento del mercato. Gorenje “arredamento” rappresenta circa il 3% di un fatturato aziendale complessivo pari a 1.200 milioni di euro. La produzione di elettrodomestici, la principale attività del gruppo, supera i 3 milioni di unità. La produzione di Gorenje Notranja Oprema comprende cucine (due marchi: Gorenje e Marles), mobili da bagno, piastrelle, armadiature. I due marchi propongono complessivamente circa 60 modelli di cucina. IMPORT DI FORNI CON LARGHEZZA ORIZZONTALE NON SUPERIORE A 120 CM. SLOVACCHIA: UN LEADER LOCALE E POCO IMPORT Decodom è leader di settore in Slovacchia in una fascia di prezzo inferiore rispetto alle aziende sopra menzionate (mediamente 2.500 euro per cucina al pubblico). Si tratta di un’azienda quasi centenaria, essendo stata fondata come segheria nel lontano 1911. Le cucine costituiscono la parte prevalente, con circa il 40% di un fatturato complessivo stimato intorno ai 70 milioni di euro. Circa 10 negozi in proprietà in Slovacchia e complessivamente un centinaio di punti vendita, alcuni anche all’estero. La Slovacchia assorbe cucine di importazione per circa 10 milioni di euro, tra cui non figurano quelle italiane, mentre sono invece presenti, sia pure con risultati non mirabolanti, prodotti tedeschi e polacchi. PAESE 2007 2008 2009 Repubblica Ceca 17,2 17,7 17,4 Slovacchia 5,8 6,2 4,1 Slovenia 12,9 13,2 10,0 Valori in Milioni di Euro UCRAINA, UN GRANDE MERCATO In Ucraina l’Italia controlla circa due terzi del valore delle importazioni di mobili per la cucina. Alcuni leader locali, in particolare Artis-Eureka, hanno iniziato a lavorare nel settore della cucina come distributori di aziende italiane prima di avviare una produzione propria. Merx, altro nome di rilievo, è una azienda relativamente giovane (fondata nel 1993) ed è stata a lungo solamente importatrice (di cucine, ma anche di computer e mobili per la casa). Oggi le cucine rappresentano circa il 40% del giro di affari Merx e sono prevalentemente di produzione propria. Al contrario di quanto abbiamo registrato nella Repubblica Ceca o in Slovenia, in Ucraina (almeno nel catalogo Merx, ma il dato è generalizzabile) prevalgono sia pure leggermente le cucine di gusto classico. Specializzate nel settore della cucina sono Roda (che distribuisce anche elettrodomestici da incasso) e Klasum (con il marchio Interstyle). Per coprire integralmente il mercato ucraino servono all’incirca 100 punti vendita (quelli che ad esempio può vantare Belichi, il leader del mercato di massa). Ambiente Cucina M900:Ambiente Cucina 19-07-2010 13:58 Pagina 2 Mod. Max 900 Granitek 59 Antracite Profumo d’innovazione. Grazie all’applicazione dell’elettronica al lavello tradizionale, abbiamo creato una nuova categoria di prodotto: l’Elettrolavello. Max 900, rivoluziona l’area lavaggio in cucina dando un’anima al lavello, e facendolo uscire dai vincoli dell’incasso rendendolo un nuovo elemento d’arredo! ELLECI ® Esclusivo materiale composto da microsfere di vetro purissimo Innovativo e brevettato sistema di scarico ad ingombro ridotto s.p.a. 04014 PONTINIA (LT) Italy Via Migliara, 53 - Z.I. Mazzocchio Tel. +39.0773 840036 (r.a.) 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L’IMPORT DI CUCINE ITALIANE IN CALO DEL 20,3% MERCATI shopxxxxxxx IN SPAGNA SI RIPARTE DAL SICI didascalia delle foto didascalia delle SOMMARIO di Carla Cavaliere Guarda al futuro e al rilancio, il settore del mobile per cucina spagnolo, impegnato a rimettersi in carreggiata, dopo la brusca - per testo usare un eufemismo - battuta di arresto subita nel 2009, quando la crisi mondiale ha TITOLINO definitivamente sgonfiato la bolla immobiliatesto re che negli anni precedenti aveva trainato l’avanzata dopata di tutta l’economia iberica. Non a caso, in quello stesso mercato spagnolo, si erano affacciati con determinazione e successo anche i grandi brand italiani della cucina, che avevamo incontrato molto fiduciosi, presenti con grandi stand soltanto pochi anni fa al SICI, Salon del diseño y la calidad en la cocina. Fortemente ridimensionata in termini quantitativi e nel suo appeal internazionale, organizzata da Ifema e promossa da AMC (l’Associazione del Mobile per Cucina spagnola), la sesta edizione di SICI, svoltasi alla Fiera di Madrid dal 5 all’8 ottobre scorso, ha evidenziato la fiducia cauta ma determinata dei produttori spagnoli. Secondo i dati ICEX forniti da Anieme, l’associazione spagnola degli industriali del mobile, l’export di cucine nel 2010 è risalito (rispetto al 2009, quando si era registrato un calo export del 16,1%, come anche del 24,9% dell’import) del 9,3% nei primi sei mesi del 2010, per un valore complessivo di 46.490 migliaia di euro. Interessante la mappa produttiva del territorio: ancora per quanto riguarda l’export di cucine, è l’Andalusia la regione, o meglio la Comunità Autonoma, che guida la classifica con un volume di 19,8 migliaia di euro, pari al 42,7% del totale. A seguire, la Comunità Valenciana (32,6% del totale), e poi a distanza Paesi Baschi (3,2 ) e Catalogna (3). L’export spagnolo ha come destinazione privilegiata la Francia (che si aggiudica ben il 65% del totale delle cucine esportate, per un valore di 30,28 migliaia di euro), seguita da Portogallo (4,6), Marocco (2,7) e Regno Unito (1,8). L’export verso l’Italia resta minimo: solo lo 0,4% del totale, per un valore di 204,4 migliaia di euro. Sempre nel primo semestre 2010, la Spagna ha importato cucine per 24.545 migliaia di euro, un 3% in meno rispetto all’anno precedente. Con l’eccezione della Cina (6,6%), ben l’85% delle cucine importate arrivano dall’UE, con un primato della Germania (56,8%), seguita dall’Italia (21,9% del totale, ma va segnalato un calo del 20,3% rispetto allo stesso periodo 2009, per un totale di 5.3 migliaia di euro), e poi da Portogallo (4,2%) e Francia (4,2%). ENJOY YOUR SPAIN, MA A PICCOLI PASSI La ripresa, come confermano tutti gli indicatori, in Spagna sarà particolarmente lenta, e con un rischio paese ancora molto elevato. Ne sono consapevoli i produttori spagnoli, in particolare quelli di medie dimensioni presenti al Sici, che però cercano di rispondere alle nuove esigenze di consumo e di adattare le proposte a un mercato (interno ed esterno) ridimensionato, dove la fascia media è stata spinta verso il basso. La stessa Associazione spagnola dei produttori di mobili da cucina, nell’evidente impegno di rilancio della fiera madrilena e di sostegno alle aziende, ha portato un pool di giornalisti internazionali specializzati al Sici 2010, che ha proposto una cinquantina di espositori (oltre ai mobilieri, anche produttori di accessori, materiali e built-in), per un totale di circa 78 brand. Quasi esclusivamente spagnole le aziende mobiliere, parlando con le quali si percepiva un positivo impegno, in termini di proposte di prodotto (“Enjoy your Spain!” l’head line della nuova comunicazione AMC). Significativa la presenza di diverse catene di MOBILI PER CUCINA MADE IN SPAIN Gennaio-Giugno 2010 Variazione 10-09 EXPORT IMPORT 46.490,0 24.545,9 9,3% -2,9% dati ICEX franchising di cucine (come cocinas.com, Hokiba, Decoractiva, Cocinas.com), che evidentemente cercano un bacino di negozianti che hanno subìto fortemente l’impatto della crisi. Molte le soluzioni di arredo pensate dichiaratamente per gli spazi molto piccoli, le abitazioni giovani o singles (come i tavoli trasformisti di Cancio e Discalsa). Diversi i marchi che hanno puntato sulle due richieste in crescita da parte dei consumatori: design e attenzione al fattore ecologico-sostenibile. Come Bossia, che ha presentato Bios, collezione completa di arredo che partendo dalla cucina arreda la casa intera (design Aitor Garcia de Vicuñ), così come The Green Kitchen Project di Infor, progettata in collaborazione con Jean Louis Iratzoki e ABAD Diseño. Sottolinea Santiago Gimeno Lopez, di Infor: «Le perdite di mercato e fatturato più drammatiche sono state di quelle aziende che avevano puntato molto, forse troppo, sul boom edilizio. Chi come noi ha continuato a credere nella distribuzione commerciale in qualche modo ha subìto di meno l’impatto della crisi, che comunque non ha risparmiato nessuno. La ripresa? Lieve, ma c’è, e bisogna essere pronti a muoversi e ad avanzare di nuovo, anche se a piccoli passi». Sul fronte del built-in, analoga l’analisi di Eva Muñiz, marketing nazionale di Teka: «I segnali di fine 2010 sono positivi, ma la crisi ha avuto un impatto pesante, e abbiamo registrato la chiusura di molti rivenditori: per uscirne, occorre puntare sull’innovazione, per risvegliare il consumatore finale». planet SQUARE: I • sistema di raccolta differenziata integrabile sulle spondine di serie dei maggiori produttori • costi contenuti • alta modulabilità • composizioi da 16 a 64 litri • disponibile in varie dimensioni • di pratico utilizzo THE PLANET NELLA LINEA PLANET: City Square Road Street Metropolis via Lombardia, 4 C.P. 201 - 53036 Poggibonsi (Siena) Italy - Tel. +39 0577 936360 - Fax +39 0577 933829 - [email protected] - www.elletipi.com 49-58_impresa:magazine 13/12/10 11:37 Pagina 58 58 | ambientecucina impresa IL SETTORE DEL MOBILE STA RECEPENDO CON NOTEVOLE RITARDO CULTURALE IL MESSAGGIO E L’IMPATTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, CHE HANNO GIÀ CAMBIATO LE MODALITÀ DI APPROCCIO AL PUNTO VENDITA. È ORA DI ENTRARE IN RETE RETAIL IL CONSUMATORE IN CERCA DEL NEGOZIO CONNESSO di Roberto Maida La memoria del consumatore può essere esasperante e inafferrabile. Ogni giorno capita di dimenticarci del numero di telefono di un amico, del nome di un contatto di lavoro o del titolo di un libro che vogliamo comprare. E quando mai ci ricordiamo del negozio di mobili preferito? La gente ha sviluppato una varietà di strategie di lotta alla dimenticanza, come i messaggi come scarabocchi su post-it, per esempio, o gli indirizzi elettronici effettuati in dispositivi palmari. Ma l’informazione “che conta”, quella che ti serve, quella che ti necessita per “decidere” continua a scivolare attraverso le fessure della memoria e della conoscenza e ci costringe ad indagini, studi, verifiche e, a volte, a “passa parola” (anch’essi digitali) illuminanti. DIGITAL LIFE Siamo immersi in una vita scandita dalle memorie digitali, dalle reti digitali, dagli oggetti e strumenti digitali, dalle comunità digitali, da consumatori “ubiqui” presenti ogni-dove. Le memorie digitali possono fare di più che semplicemente assistere il ricordo di ultimi eventi, conversazioni e progetti. I sensori portatili possono apprendere cose che noi non riusciamo a percepire come esseri umani, come ad esempio la nostra posizione geografica rispetto alla destinazione da raggiungere. Oggi possono anche informarci sulle caratteristiche e i requisiti di un mobile e di un arredamento per la cucina, di una offerta prezzi, di una soluzione ottimale o semplicemente suggerire come raggiungere il nostro punto vendita. I computer e il “mobile computing” possono quindi acquisire e distribuire questi dati. Queste infor- mazioni dovrebbero consentirci di vivere meglio, fornirci avvertimenti utili, determinare una scelta, conoscere persone che sappiano consigliarci e aiutarci. Quelle scelte che i negozi di mobili e arredamenti non sanno come orientare e come veicolare. Tutto questo appare molto lontano nella prassi operativa quotidiana della distribuzione del mobile, alquanto flebile nella valutazione del mondo industriale. Anche i produttori di mobili, in questo senso, dormono sonni beati ! L’analisi parte da qui, con la consapevolezza di forti mutazioni che sono davanti a noi. Mutazioni e mutamenti epocali che passano, filtrati e diluiti, dal settore nel suo complesso, attraverso ritardi e scarse percezioni. Una visione globale che tocca anticipazioni da villaggio globale, ma che sfiora appena, chissà perchè, i “mobilieri”. Mentre il “Consumatore Ubiquo” al supermercato interroga e confronta i codici a barre, valuta le qualità e prezzi di un prodotto nelle classifiche delle associazioni di consumatori, chiede consigli all’architetto e all’artigiano in tempo reale e prenota l’albergo “last minute” mentre è già in viaggio... guidato dal satellitare! Ci dice niente tutto ciò? Che deve ancora nascere il negozio “connesso”, il negozio della “comunità digitale”. strutture che favoriscano approcci digitali per trasformarli poi nelle realtà fisiche e materiche del mobile o dell’arredamento. L’uso del solo computer nel negozio di mobili non può essere barattato con un reale “sistema” di interrelazioni, né tantomeno con un sistema-negozio multimediale. IL PUNTO VENDITA IN “RETE” Si afferma la necessità di nuovi livelli e obiettivi di ricerca applicativa al negozio di mobili: il negozio “connesso” in rete, che sia un “media” che assiste ed orienta... un vero e proprio “broadcasting” (diffusione circolare connessa in rete). Il negozio connesso in rete è, più che una novità, una necessità assoluta. Tutto da inventare, tutto da sperimentare ma senza trascurare il valore strategico e la portata di queste nuove tecnologie. I passaggi da una fase a un’altra non sono necessariamente così netti e definiti, ma è certamente vero che vi è al centro della problematica quella che viene definita la “convergenza multimediale” ovvero la facilità e la familiarità, l’interazione e l’astrazione, il realismo e la virtualità. Sono bastati un iPhone e un iPad per scatenare possibilità infinite di “connessione”. PROVE TECNICHE DI TRASMISSIONE IMPRINTING DIGITALE Tutto questo mentre il consumatore è stato lentamente ma inesorabilmente catechizzato, educato, informato anzi informatizzato. I media tradizionali e i nuovi media gli hanno fornito, sul lavoro e negli svaghi, come a casa e nelle relazioni interpersonali, il gene digitale, una forma di “imprinting” che si riverbera nelle azioni di ogni giorno. Ma nel settore del mobile raramente troviamo la presenza di questi segnali orientanti, di Il settore del mobile deve recepire il messaggio delle nuove tecnologie, in maniera diffusa e concreta. Senza subire il fascino imitativo dei “pionieri” di altri settori ma con un’analisi critica e approfondita che porti a progetti di fattibilità concreta... senza attendere i produttori come la “divina provvidenza” con l’alibi degli investimenti. Il consumatore “ubiquo” è come un virus. Il punto vendita deve avere i suoi antidoti... digitali, naturalmente. 59_impresa_casehistory:magazine 13/12/10 16:56 Pagina 59 ambientecucina | 59 CASE HISTORY NON SOLO UNA VETRINA DIGITALE LA VISIBILITÀ ON LINE DEL PUNTO VENDITA È UNA NECESSITÀ DIFFUSA MA DEVE DEVE RIENTRARE IN UNA COMUNICAZIONE GLOBALE CON I NUOVI MEDIA. L’ESPERIENZA DI UNA AGENZIA CHE HA ELABORATO UN SOFTWARE PER UN NUOVO APPROCCIO AL WEB di Monica Molteni Non è facile definire lo “stato dell’arte” del rapporto che il retail del settore arredo ha con il web, inteso come nuovo strumento di comunicazione e di marketing. Se è tendenzialmente considerato “necessario esserci”, ovvero avere una visibilità on line del proprio punto vendita attraverso lo strumento base del sito internet, sembra non sia altrettanto acquisita la consapevolezza del grado di efficacia di questa visibilità. Come a dire: l’importante è poter dare un indirizzo preceduto da www, poi a quel che serve si vedrà. Ma c’è chi sta mettendo a punto strumenti che aiutano anche i retailer a tenere sotto controllo gli aspetti cruciali della dimensione virtuale del proprio business. In generale, è opportuno capire a chi rivolgersi sia in base agli obiettivi del proprio sito, sia in base alle proprie conoscenze informatiche per quanto riguarda la sua conseguente gestione. Sul mercato ci sono agenzie di stampo prettamente informatico, che si limitano a trasferire sui nuovi media i processi tipici delle software house, così come agenzie specializzate soprattutto in grafica e comunicazione. Interessante il caso di Made Online, agenzia web che coniuga esperienze decennali sia nel settore dell’informatica, sia della comunicazione, di cui Maurizio Braca è amministratore delegato. Con la sua équipe di ingegneri informatici, art director creativi ed esperti di comunicazione segue le esigenze delle aziende che vogliono costruirsi una presenza sul web, fornendo assistenza non solo tecnica ma anche strategica. Sono ormai numerose le web-agency che offrono servizi on line: ma con quali criteri? Dalla nostra esperienza direi che è importante riuscire a generare un nuovo e più appropriato approccio al web concepito come media globale, che necessita quindi sia di crea- tività ad hoc, sia di solide basi tecnologiche. In questo senso, abbiamo messo a punto un prodotto, Azira®, che è un sistema di gestione dei contenuti pensato per permettere all’utilizzatore di erogare contenuti e servizi direttamente alla sua clientela, in maniera flessibile ed economica al tempo stesso. È strutturato ad albero ed implementabile a cartelle, per risolvere facilmente le problematiche tipiche di chi deve pubblicare testi, immagini, video, prodotti, listini e documenti, ma anche di chi deve relazionarsi con la propria clientela o con la propria rete vendita attraverso blog, profilazioni e newsletter, fino ad approcciare direttamente il mercato con servizi di e-commerce. na, un prolungamento del punto vendita fisico: questo è un utilizzo minimo delle potenzialità di un sito. L’utilità e l’efficacia di un sito si misurano piuttosto sulla cosiddetta indicizzazione, cioè la capacità di “farsi trovare” sul web. Quest’ultima dipende soprattutto dalla pulizia e dalla correttezza dei codici di programmazione, che devono essere privi di errori affinché siano utilizzati dai motori di ricerca. Un sito deve anche essere frequentato, quindi altrettanto importanti sono le attività di promozione attraverso i link, che devono però essere referenziati. La facilità di accedere alla pubblicazione di contenuti e aggiornamenti e la rapidità nel realizzarli rende infine il sito propositivo e vivace. Quindi si tratta di un software che permette il “fai da te” del proprio sito? Bisogna fare qualche passo indietro. Prima di tutto, il mercato offre anche parecchi prodotti in open sourcing (ovvero scaricabili gratuitamente) che permettono di affacciarsi al web. Ma si tratta spesso di prodotti molto vasti e complessi che richiedono competenze tecniche. Il nostro è invece un sistema proprietario, che offre progettazione e consulenza fino ad arrivare alla gestione diretta del sito, grazie al lavoro che impostiamo direttamente con il cliente. Basta una certa dimestichezza con gli strumenti base dell’informatica di uso quotidiano e il nostro software risulta decisamente facile e accessibile o, come si dice, user-friendly. Il futuro sviluppo del marketing, anche per un punto vendita di arredamento, è quindi on line? Sono certo che il futuro guardi al web marketing: tutti gli strumenti informatici che ormai accompagnano la nostra vita indicano che quella è la direzione ormai imboccata. Pensiamo soltanto agli scenari aperti dai telefoni cellulari e dagli smart-phone, che sono localizzabili. Applicazioni come Facebook Place permettono di sapere dove ci si trova e di essere “intercettati” e, in prospettiva, anche di comunicare offerte e proposte mirate alla zona. Già ora veicolano couponing e promozioni, che possono diventare sempre più specifiche. Un altro aspetto in evoluzione è legato al concetto di sharing (condivisione) diffuso dai social network: i pulsanti di condivisione permettono di far circolare in maniera esponenziale le informazioni. Perché avete messo a punto questa tipologia di prodotto? Essenzialità e velocità sono due elementi premianti, sul web. Il nostro sistema li privilegia entrambi e permette anche a realtà piccole un approccio qualitativo ai nuovi sistemi di comunicazione. Spesso capita di lasciarsi affascinare da una bella grafica e il sito - nel caso di aziende retail - è vissuto come una vetri- Maurizio Braca, amministratore delegato di Made Online, agenzia web. 60-61_portfolio_treo:port folio 13/12/10 16:56 Pagina 60 [ portfolio Treo ] PROGETTO FLOS il laccato più competitivo PROPOSTE DI ARREDO INNOVATIVE, FLESSIBILI E INSIEME CONTENUTE NEI COSTI: QUESTA È LA STRATEGIA INTRAPRESA DA TREO, PER REAGIRE ALLA CRISI CHE HA GENERATO UNA FLESSIONE GENERALE DEI CONSUMI E PER SODDISFARE LE ESIGENZE PIÙ EVOLUTE A quell’ampia fascia di consumatori che hanno assunto un’attitudine di attesa e di rinvio delle spese, soprattutto di beni semidurevoli come la cucina, con una accresciuta attenzione al prezzo in tutti i segmenti di mercato, già lo scorso anno TreO aveva proposto il primo Progetto Easy, che ha riscosso un grande successo di vendite. Oggi con il Progetto Flos, l’azienda presenta una innovativa serie in laccato, di prezzo abbordabile, che si adatta bene alla situazione attuale di mercato e permette di coprire il segmento “laccato” in maniera più competitiva. Per offrire un valore aggiunto a tutto il programma Flos, sono state inserite anche tre particolari finiture Ossido che permettono di regalare all’ambiente cucina un tocco originale e raffinato, in modo da soddisfare anche una clientela con esigenze più evolute (come gli architetti). I modelli Flos (che nei colori standard sono particolarmente appetibili per il prezzo davvero eccezionale) sono disponibili in laccato lucido e laccato opaco, finitura seta Cartella Ral sia lucida sia opaca seta. Con un ulteriore plus di particolare importanza: la consegna è realizzata in 4 settimane, con una tempistica inedita per una cucina in laccato. www.treo.it 60-61_portfolio_treo:port folio 13/12/10 16:56 Pagina 61 INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE Esempi di cucina Flos, con alcuni elementi nella raffinata e inedita finitura Ossido. 62_selez_cucineNEW:magazine 13/12/10 11:39 Pagina 62 selezionecucine di Angela Viganò UN DESIGN CON MOLTE PERSONALITÀ P. Starck Se la creatività forte e visionaria di un grande designer progetta la cucina, nasce una collezione sorprendente e versatile, declinabile per diverse individualità, come la “Starck by Warendorf ” Design Collection. Posizionato in un segmento di eccellenza, il nuovo marchio Warendorf, forte della qualità e affidabilità made in Germany e dell’esperienza raccolta in 35 anni dal marchio Mìele Die Kuche (che sostituisce dopo la cessazione dei diritti), si affaccia direttamente sul mercato con questa collezione verso un nuovo, rivoluzionario concetto di design. La filosofia aziendale persegue proprio l’obiettivo di “produrre cucine per individualità” e dalla collaborazione con Starck, avviata nel 2009, nasce ora questa prima linea di cucine del creativo designer, che si distingue per l’inusuale, innovativa eleganza. Oltrepassando il tradizionale concetto del progetto su misura, la collezione si basa su un sistema modulare declinato in arredamenti per cucina e mobili singoli, combinabili l’uno con l’altro e che permettono di arredare ambienti di diverse dimensioni e con diverse personalità stilistiche. Tra gli elementi caratterizzanti, l’intenzionale rinuncia alle maniglie, sostituite da ornamenti e applique a parete, la presenza dei Trumpet Table, tavoli funzionali dalle spettacolari basi a tromba cromate, l’introduzione di scaffali libreria, a sottolineare uno stretto legame tra l’aspetto culturale e quello culinario anche nella cucina di casa, e, ancora, la comparsa di tavoli alti da bar che rimandano alle dinamiche abitudini alimentari contemporanee e di torri multifunzionali pronte ad accogliere apparecchi che producano calore, freddo e liquidi. Cromate o in acciaio inox, le basi dei tavoli dal profilo marcato a forma di tromba non solo fungono da sostegno, ma celano alla vista le condutture di acqua ed elettricità. LA FILOSOFIA DI WARENDORF KUECHEN La cucina rispecchia la personalità delle persone che ci vivono ed è il cuore della casa, il centro dello spazio vitale verso cui confluiscono i più disparati stati d’animo in occasioni e momenti della giornata diversi. Warendorf vuole diventare “l’architetto delle esigenze visionarie dei clienti”. I QUATTRO VOLTI DELLA COLLEZIONE 1. LIBRARY una cucina con l’atmosfera di una biblioteca, che consente la massima libertà individuale. 2. PRIMARY struttura compatta e funzionalità autonoma, insieme futuristica e barocca. 3. DUALITY mix di classe e personalità, prende nome dall’utilizzo “bilaterale” sui due lati. 4. TOWER una cucina di tre elementi, altamente flessibile e funzionale. www.warendorf.eu Starck by Warendorf design Philippe Starck 1 2 3 4 Side-by-Side Eleganti centri di freschezza Il Side-by-Side SBSes 7273 con IceCenter e quattro differenti zone di temperatura offre le condizioni ideali per la conservazione di tutti gli alimenti. Il grande congelatore NoFrost garantisce la conservazione di tutte le scorte di surgelati ed evita il periodico sbrinamento manuale. Nel capace frigorifero ventilato si possono conservare a lungo gli alimenti freschi. Carne pesce, frutta e verdura possono essere conservati tre volte più a lungo nel vano BioFresh-Plus: questo è possibile tramite il controllo di umidità e la temperatura regolabile a – 2 °/ 0 °/+ 6 °C. L’IceCenter fornisce in ogni momento acqua fresca, ghiaccio in cubetti o tritato per dissetanti drink. Liebherr: 3 anni di Garanzia Diretta. Comunicare valori con Competenza e passione BSD s.p.a. Via E. Mattei 84/11 I 40138 Bologna www.bsdspa.it www.liebherr.com Perchè il freddo è una cosa seria 2010-507_023-09 SBSes 7273 LAmbiente Cucina.indd 1 03.08.2009 14:25:39 Uhr 64_selez_invetrina:magazine 13/12/10 11:39 Pagina 64 64 | ambientecucina selezioneinvetrina DE DIETRICH L’INDUZIONE SENZA CONFINI Presentato all’ultima edizione di Abitare il Tempo, L’Induzione Piano, rappresenta uno dei nuovi gioielli del prestigioso brand De Dietrich e segna l’ultima frontiera, in termini di tecnologia all’avanguardia e massima flessibilità di utilizzo, raggiunta da questa tipologia di cottura. Mantenendo livelli di eccellenza in ambito estetico quanto prestazionale, il nuovo piano a induzione si presenta come una zona di cottura unica senza limitazioni la cui superficie corrisponde all’estensione stessa dell’apparecchio: 90 cm di spazio disponibile totalmente al servizio dell’arte culinaria, grazie anche all’integrazione delle nuove funzioni Esperto, Piano e Solo. L’Induzione Piano, che raggiunge 10,8 kW di potenza totale con 15 livelli di potenza + booster, misura 90 cm di larghezza per 49 di profondità (dimensioni incasso) e 93x52 cm (dimensioni esterne). Il design raffinato ed esclusivo del nuovo piano cottura si riflette anche nel grande display a matrice attiva TFT Touch&Play. www.dedietrich.it LE FUNZIONI ECCELLENTI SOLO consente di utilizzare e ottimizzare l’intera superficie e regolare i parametri di cottura ESPERTO permette di posizionare le pentole in qualsiasi area assicurandone il riconoscimento automatico PIANO divide idealmente la superficie in tre zone, con la possibilità di regolare la potenza di ciascuna ELAPSED TIME per visualizzare il tempo intercorso dall’ultima regolazione di potenza START CONTROL per preparare le pietanze impostando in anticipo potenza, durata e ora di fine cottura CLEAN LOCK per bloccare i comandi per un minuto e pulire in modo semplice e sicuro il proprio spazio cottura 66_selez_oggetti_materie:magazine 13/12/10 11:40 Pagina 66 66 | ambientecucina selezioneoggetti&materie ITALESSE POLICRYSTAL® E DESIGN SCANDINAVO MEPRA ACCIAIO E CERAMICA: COTTURA PERFETTA Particolarmente adatti per l’outdoor, ma perfetti anche per ambienti domestici, gli oggetti in Policrystal® presentano doti di elevata brillantezza e sono ultraresistenti. Italesse, marchio impegnato sul fronte dell’innovazione tecnologica e nella ricerca di materiali e collaborazioni con nuovi designer nel mercato del beverage e tableware, seleziona le mescole più raffinate di policarbonato per ottenere questo materiale. Disegnato da Claesson Koivisto Rune, il bicchiere polifunzionale Tonic Beach è conico, infrangibile, impilabile, lavabile in lavastoviglie, disponibile in due capacità (350 e 500 cc) e in quattro vivaci colori per servire long e soft drink e ogni tipo di bevanda, dalla birra all’acqua. Tre modelli di misure diverse e un wok compongono la Collezione Padelle Eco-Ceramiche firmate Mepra, accomunate dal coperchio in vetro e dai manici previsti in sei colori di tendenza: bianco, nero, oliva, carota, viola e rosso. La serie si connota per il valore aggiunto dato dal corpo in acciaio inox, che le rende adatte ad ogni fonte di calore, induzione compresa. All’interno, il rivestimento in pellicola eco-ceramica, conforme alle norme VOC (composti organici volatili) sviluppa un’eccellente resistenza al calore e assicura una notevole durata, consentendo una riduzione dei tempi di cottura e un minore spreco di energia. www.mepra.it www.italesse.it RICHARD GINORI 1735 PORCELLANA QUASI DA FILARE AUTHENTICS TESSUTO PER IL GIARDINO DOMESTICO REVOL FUNZIONALITÀ A EFFETTO PIETRA Quattro diverse tipologie di filati, selezionati tra i più abituali di Casa Missoni, si trasformano negli originali vasi Rocche appartenenti alla Collezione Missoni di Richard Ginori 1735. Realizzati in porcellana, i vasi riproducono fedelmente le forme coniche o cilindriche delle confezioni di filato avvolto a spire incrociate e sono proposti in otto colori: nero, bianco, verde, lampone, arancio, claret, viola e turchese. Si chiamano Plant Sac e Plant Bag e appartengono alla collezione Urban Garden, creata dal designer francese Patrick Nadeau per Authentics. Ideali per rendere più piacevole e salutare qualsiasi ambiente, dalla casa all’ufficio, dallo showroom al ristorante, e realizzati in uno speciale rivestimento tessile in poliestere, la “borsa sospesa” e il “vaso-sacchetto”, accolgono piante d’appartamento, fiori o le più comuni essenze aromatiche utilizzate in cucina. Il “sistema” Urban Garden presenta alcuni aspetti innovativi: i “contenitori” sono funzionali e resistenti, non richiedono una particolare e frequente manutenzione e garantiscono alle piante un’idratazione di lunga durata (5 volte superiore alla media) grazie alla membrana impermeabile interna e al doppio sacco interno ed esterno in grado di garantire un’assoluta impermeabilità. Distribuito in Italia da Arcucci Trade, lo storico marchio di porcellane francese da oltre 220 anni trasforma i gesti del cucinare in un momento speciale, elegante e raffinato. La nuova collezione Basalt è una perfetta imitazione dell’ardesia naturale che conserva l’eccellente qualità della porcellana: non assorbe liquidi, grassi e odori garantendo un’igiene perfetta; è un materiale 100% naturale privo di qualsiasi elemento nocivo per la salute; è altamente resistente agli shock termici, antigraffio e ultraresistente, multiuso e versatile (utilizzabile in forno, microonde, lavastoviglie e freezer), ideale per servire appetizer, cocktail, buffet, caffè, come piatto da dessert o da portata per carne, pesce, formaggi, composizioni di frutta o verdura. www.richardginori1735.com www.authentics.de www.revol-porcelaine.fr www.arcuccitrade.it STELTON TITANIO PER UN’ICONA DI STILE In onore del 50esimo anniversario, il marchio danese Stelton reinterpreta un suo classico e uno dei suoi prodotti di maggior successo, la Vacuum Jug del 1977 disegnata da Erik Magnussen, nelle nuove tonalità retrò-chic pomodoro, zafferano e cioccolato e nell’esclusiva versione in acciaio inox con rivestimento in titanio, nella foto, con tappo oscillante e firma del designer incisa su un lato. Un’idea regalo per autentici intenditori. www.stelton.com C Piletta M Y CM MY CY CMY K SQUARE LINE C O L L E Z I O N E S E R I E 7 0 0 0 Per noi essere “quadrati” è una questione di stile. lucamuttibrescia La continua evoluzione nel settore dei lavelli da cucina, ha spinto la nostra azienda a sviluppare nuovi prodotti da abbinare alle linee con vasche quadrate o minimamente raggiate, adeguandosi alle scelte di design degli ultimi anni. La nuova SERIE 7000 composta da piletta e troppopieno si inserisce sul mercato rispecchiando i canoni di alta qualità e scelta dei materiali che contraddistinguono tutta la produzione ALBA2MPM. Oggi vedere le cose in un’ottica nuova dipende solo da te. d Registdeerse ign ALBA 2 MPM s.r.l. Via Monticella, 14/16/18 - Zona Industriale Brognolo - 25050 Rodengo Saiano - Brescia - Italy - Tel. +39 030 6811045 - Fax +39 030 610170 - [email protected] - www.alba2.com 68-71_rex_electrolux:port folio 13/12/10 16:58 Pagina 68 ® RealLife INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE LE LAVASTOVIGLIE PER LA VITA REALE DEGLI ITALIANI 68-71_rex_electrolux:port folio 13/12/10 16:58 Pagina 69 Le nuove lavastoviglie RealLife®, realizzate in Italia da ELECTROLUX REX, aprono un nuovo mondo di libertà e di flessibilità. Spazi che accolgono stoviglie, pentole e bicchieri di ogni dimensione, con risultati eccezionali con ogni tipo di carico: benvenuti nel comfort senza confini di RealLife®. MAGGIORE SPAZIO E MAGGIORE FLESSIBILITÀ Le nuove lavastoviglie RealLife® sono il frutto di un progetto nato dall’ascolto delle esigenze concrete delle persone, evidenziate da una ricerca di Electrolux Rex che ha coinvolto oltre 50.000 persone, in Italia e in Europa. Con un obiettivo: ascoltare il consumatore e dare risposte alle sue esigenze. Con questo approccio radicale Electrolux Rex ha disegnato la nuova lavastoviglie RealLife®, una lavastoviglie flessibile e personalizzabile che ha cambiato le regole del gioco perché pensata e progettata per la vita reale degli italiani, i consumatori europei più esigenti in fatto di cucina. Con RealLife®, Electrolux Rex ha superato lo schema progettuale dei coperti standard perché ognuno di noi ha un carico diverso e in giorni diversi da inserire in lavastoviglie. Perché oggi cucinare è un’attività molto più divertente e varia di un tempo, così come apparecchiare la tavola, per la quale si utilizzano servizi sempre meno standardizzati e sempre più personalizzati: piatti pizza e sottopiatti, bicchieri più alti, pentole giganti, vassoi da portata, oggetti insoliti. XXL: CARICARE QUELLO CHE SI VUOLE COME SI VUOLE La nuova e ampia vasca XXL, l’unica per piatti fino a 34 cm, offre 10 litri di capacità e 4 cm di altezza in più rispetto a una macchina tradizionale, mentre grazie ai Cesti RealLife® c’è la libertà di caricare quello che si vuole come si vuole, adattando lo spazio interno - regolabile in entrambi i cesti - alle diverse situazioni, permettendo di ospitare al meglio calici a stelo lungo, sottopiatti e piatti di grandi dimensioni, ma anche pentole, pirofile e tegami extra large particolarmente usati nella cucina italiana. E con qualsiasi carico, le lavastoviglie RealLife® garantiscono risultati eccezionali in termini di pulito e brillantezza. Grazie al circuito idraulico completamente riprogettato e al Mulinello FlexiSprayTM a doppia rotazione, ogni angolo della vasca viene raggiunto da potenti getti d’acqua: anche con il pieno carico ogni stoviglia viene lavata perfettamente. Inoltre, il Programma Auto offre la certezza di fare sempre la scelta giusta, selezionando da sola il programma ideale per il carico e il tipo di sporco, e con i minimi consumi di acqua (fino a 8 litri) ed energia. 68-71_rex_electrolux:port folio 13/12/10 16:58 Pagina 70 68-71_rex_electrolux:port folio 13/12/10 16:58 Pagina 71 INCASSO Ideale anche per le ante più lunghe La flessibilità per RealLife® si traduce anche in nuovi schemi d’incasso, che rispondono alle tendenze progettuali contemporanee: con il sistema FlexInstallTM è possibile montare ante più lunghe fino a 77 cm (rispetto ai 72 di oggi) con zoccoli alti fino a 5 cm, mentre le nuove cerniere permettono un perfetto autobilanciamento della porta e sono in grado di sostenere ante con un peso compreso tra 1,5 e 10 kg. SUPER INTELLIGENTE E CON UN’ANIMA VERDE La certezza della scelta giusta, sempre. Con la lavastoviglie RealLife® è lei a scegliere il programma più adatto: selezionando il programma Auto, verrà automaticamente scelto il programma ideale in base alla quantità di stoviglie caricate e al loro livello di sporco. Con la sicurezza di ottenere i migliori risultati di lavaggio con i minimi consumi di acqua (fino a 8 litri) ed energia. È infatti il programma Auto con il più ampio intervallo di temperature sul mercato, da 45 a 70°C. Una lavastoviglie superintelligente che, come tutti i prodotti frutto della ricerca Electrolux, ha anche un’anima verde. RealLife® dedica una particolare attenzione al risparmio energetico. La tecnologia brevettata Energy Smart™ riduce automaticamente i consumi in base alla quantità di stoviglie e al loro livello di sporco. L’opzione Risparmia Energia assicura un risparmio energetico fino al 25% e l’esclusiva funzione Auto Off azzera il consumo in fase di stand by. In più, RealLife® può essere collegata anche all’acqua calda di rete riducendo i consumi fino al 35% rispetto a un modello alimentato solo ad acqua fredda. Per consumare meno e rispettare l’ambiente. 6 BUONI MOTIVI (+1) PER SCEGLIERE RealLife® 1 Vasca XXL 2 Cesti RealLife® 3 Mulinello FlexySprayTM 4 Programma Auto 5 Tecnologie Green 6 Soluzioni d’incasso È la nuova ed esclusiva vasca per piatti fino a 34 cm, offre 10 litri di capacità e 4 cm di altezza in più rispetto a una macchina tradizionale. Offrono la libertà di caricare quello che si vuole, come si vuole, adattando lo spazio interno alle diverse situazioni. Risultati brillanti con ogni tipo di carico, perché ogni angolo della vasca viene raggiunto da potenti getti d’acqua. Sceglie automaticamente il programma ideale in base al tipo di carico e di sporco. Grazie alle diverse tecnologie eco-intelligenti, come Energy Smart, si riducono i consumi di acqua ed energia, rispettando l’ambiente. La risposta ideale alle nuove esigenze progettuali: con il sistema FlexInstallTM è possibile montare ante più lunghe sino a 77 cm (rispetto ai 72 attuali). +1 RealLife® è la lavastoviglie fatta in Italia per la vita reale degli italiani, i consumatori più esigenti in fatto di cucina. www.electrolux-rex.it 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 72 Maison&Objet Parcours d’Influences, Archaic Shelter, di Elizabeth Leriche, ph. DR TREND IN CORSO Progetti, tendenze e prototipi emersi da alcune fiere europee, che delineano una casa e una cucina del futuro innanzitutto ecologicamente ed eticamente corrette. Con una evidente neo-nostalgia per la qualità, la semplicità e la natura 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 73 di Carla Cavaliere e Paola Leone S i prospetta un anno low profile per il design, all’insegna dei concetti di sostenibilità e di qualità. I prodotti industriali ed edilizi, che saranno sempre più il risultato della trasformazione di materiali di riuso e di riciclo, avranno un alto “peso specifico” progettuale e sapranno rendere migliore la qualità dell’habitat e della vita di ciascuno, ma nel rispetto di quella di tutti e dell’intero Pianeta. Le case, e gli oggetti che le popoleranno, nel prossimo futuro saranno insomma “eticamente” più corretti dei loro “antenati”. Sono queste le riflessioni emerse da due eventi-pilota per l’osservazione delle tendenze del settore casa e arredo, ovvero lo spazio delle Mostre di Architettura dell’edizione 2010 di Abitare il Tempo, e la presentazione del Trendbook 2011 - imm Cologne, importante saggio di riferimento e di pensiero sull’argomento elaborato da illustri interpreti internazionali del progetto, ogni anno diversi. Ecco dunque, da un lato, le proposte formulate dagli architetti convocati ambientecucina che interessa le forme della propria vita. Una sedia ormai non è più solo una seduta, ma uno statement: a volte si tratta di un oggetto d’uso, a volte di un’impronta ecologica e altre volte di un’opera d’arte. La sua qualità non è più solo una questione di mera lavorazione, ma anche di origine dei materiali, di tradizione delle forme, di innovazione e di valore aggiunto. Secondo i designer del trendboard della imm Cologne, il mondo dell’arredamento in futuro dovrà presentarsi con maggiore modestia. Il buon senso di un consumo responsabile, l’adattamento degli arredi alle esigenze individuali, la fusione di applicazioni tecnologiche diverse in un prodotto sensuale e i sogni di immaterialità sono i concetti del futuro, con i quali i designer di arredo e d’interni vengono incontro all’uomo». E tra gli elementi inediti, che sosterranno lo scenario futuro del design, se ne individua uno in particolare: «l’ulteriore personalizzazione della produzione di massa continua Wanninger - che si può addirittura sviluppare con percorsi opposti: mentre La bellezza naturale del design dalla fiera veronese, che hanno elaborato inediti modelli abitativi, tutti fondati su idee e stili di vita diversi, dalla sostenibilità della struttura edilizia - che si serve anche del concetto del ready made - per arrivare a un nuovo modello di comfort e di lusso o al sogno di vivere all’aperto e a contato con la natura. Sul fronte del prodotto troviamo invece il Trendbook 2011, realizzato da imm Cologne, che riassume l’analisi di cinque progettisti di fama internazionale che hanno individuato le quattro linee di tendenza che, più di tutte, animeranno il progetto del prodotto di design, configurando scenari domestici dai toni austeri e a volte quasi dimessi, ma energici e comunicativi, glocal ed eco-friendly. «Il tema più attuale è la sostenibilità delle forme e dei prodotti», spiega Claudia Wanninger, autrice del Trendbook 2011, giunto alla sua settima edizione e creato sull’idea di Markus Majerus. «Tutto nasce da una profonda nostalgia per la qualità, su cui costruire il nuovo. La configurazione dell’ambiente abitativo, inoltre, si trasforma sempre più in una questione nell’area di stile classica-raffinata si sfruttano le opzioni di un sistema di informazione e di produzione tecnicamente maturo per ottenere prodotti possibilmente unici, i consumatori con un orientamento più familiare cercano di affermare la loro indipendenza dai dettami estetici e materiali anche mediante mobili fai-da-te, arrangiamenti disomogenei e miscele avventurose». Una conferma arriva anche da Parigi, dove nell’ultima edizione 2010 di Maison&Objet, le consuete mostre che individuano ogni semestre le tendenze emergenti per la casa avevano come parola d’ordine l’Intimità, ovvero la ricerca - per sintonia o per contrasto - di una nuova protezione domestica, in cui recuperare l’autenticità perduta. La cucina si conferma un laboratorio tra tecnologia e comfort, come dimostra l’avveniristico prototipo proposto a Meuble Paris dall’istituto francese VIA, avanposto del progetto d’Oltralpe, che ancora una volta incentra la ricerca sulla sostenibilità. Una indicazione chiara e una strada tutta da percorrere, per il design che verrà. | 73 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 74 74 | ambientecucina > ABITARE IL TEMPO MOSTRE DI ARCHITETTURA LA CASA DEL FUTURO? APERTA, RAFFINATA E MOLTO GREEN Photo by Tom Vack Così come il progetto del prodotto di design si destreggia tra momenti di ripensamento globale, assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente, vecchi postulati e nuove opportunità offerte dalle tecnologie, anche il progetto dello spazio domestico non è insensibile ai macroscopici mutamenti della società che ridisegnano i modelli di consumo e di stili di vita. Architetti e designer respirano il rinnovamento e si fanno artefici di spazi e case in linea con esigenze più o meno sommerse o in via di cambiamento, offrendo le proprie proposte in ambiti diversi, dalle mostre alle fiere internazionali d’arredo. Ad Abitare il Tempo, per le Mostre di Architettura, tre importanti Studi di progettazione hanno dato il proprio contributo con tre installazioni completamente differenti e tutte realizzabili, se non già in via di realizzazione: Green Frame House, Oversea Building e Out Home. GREEN FRAME HOUSE di AstoriDePontiAssociati - Antonia Astori e Nicola De Ponti Sponsor cucina: Schiffini Sponsor arredo: bTicino, Driade, DuPont, Electrolux, Il Cantiere, Listone Giordano, Metall Concept, Oikos Fragrances, Oliviero & C., Oluce, Rapsel, Technogym, Tessiture Tele Metalliche Rossi, Tubes Radiatori, Turn Lights Casa-container: progetto o utopia? Se in Europa esistono già esempi di hotel di lusso low-cost - come i CitizenM, costruiti con moduli-container, mancano ancora veri esperimenti relativi alle abitazioni. Antonia Astori e Nicola De Ponti sottopongono il loro concept di casa unifamiliare costituita da container dismessi e approdano a un risultato di grande valore sotto tutti i punti di vista. «L’intenzione è proporre uno spunto di riflessione, che spinga a ragionare in termini inconsueti. Sostenibilità è anche e soprattutto recupero, e in questo senso l’utilizzo di una struttura a container come tassello progettuale va inteso come atto anche provocatorio, ma di estrema responsabilità» dicono i due architetti, che spiegano come il loro progetto insista proprio sul ciclo di vita del container, destinato altrimenti ad essere dismesso. «Una sfida difficile forse, soprattutto per il nostro Paese, a cui abbiamo deciso di non sottrarci». Nell’installazione presentata in fiera, il piano terra della casa era composto da quattro container, per una superficie complessiva di 80 metri quadri circa, e da un patio di 12 metri quadri; il secondo livello, da due container per 42 metri quadri totali, oltre a 18 metri quadri di terrazzo. Dentro, tutti comfort e arredi all’avanguardia, a cominciare dalla cucina G-One di Schiffini, ovvero un’isola centrale in laccato bianco opaco completata da colonne-armadio di colore nero. 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 75 ambientecucina OVERSEA BUILDING di Simone Micheli Progetto realizzato per Ghirardon Group Sponsor cucina: Euromobil Sponsor arredo: Adrenalina, Ave, Axia bath collection, Consorzio Acqua-Nuova, Euromobil, Febo Giardini - Optima Giardini Pensili, Frette 1860-2010, Ghirardon Group, GranitiFiandre®, Gruppo Finestre, Henge, Hettich Italia, Idrosistemi, iGuzzini illuminazione, Making Glass - Vetreria Re , ST Rubinetterie, Terminter OUT HOME di Roberto Semprini con Subissati Architetture in Legno Sponsor cucina: Scic Sponsor arredo: Edilco, Gardenia Orchidea, Mastella, Morelato, Paola Orsoni, Scic, Fontana Vivai, AK 47, Valmori, Surcanapè, Slide, Metalliq, Pratic, Tavar Colonna Italia, Antonangeli Illuminazione, Idrobenessere, New Tech | 75 «Oversea Building è uno strepitoso complesso residenziale eco innovativo, eco funzionale, legato alla dimensione dell’eco design» afferma Mario Ghirardon. Il progetto dell’edificio che sorgerà a Chioggia (VE) «narra una densa storia di tecnologia e di eccelse prestazioni e desidera portare all’attenzione degli osservatori-fruitori un unicum architettonico appartenente ad un’altra dimensione» spiega il progettista, Simone Micheli. «Si tratta di un edificio che si affaccia sul mare con un profilo totemico, caratterizzato da tratti formali e fluide geometrie, che si articola su 6 piani e su 2.500 mq. Anellibalconi, insieme al quadro-quinta in fotovoltaico, connotano il senso percettivo di questo insieme architettonico. Interni rigorosi, puliti e pieni di emo- zione ne completano i dinamici tratti espressivi. Tutto parla di sostenibilità, di attenzione all’ottimizzazione dei costi realizzativi e gestionali». Raffinato lo studio dell’interior che propone soluzioni eleganti, rappresentate nell’appartamento-tipo nello spazio della mostra. L’habitat confortevole è giocato sui toni del bianco di mobili e complementi firmati dallo stesso architetto Micheli, che riprendono le linee arrotondate che connotano la facciata dell’edificio. Divani, sedute e contenitori sono unificati da uno stile coerente, espresso al meglio dalle forme smussate dei pannelli delle ante della cucina Euromobil. Basi, isola e colonne della cucina appaiono come sollevate da terra grazie alle luci led rosse che sgorgano dal basso. Con la head line “Buttiamo fuori la casa”, l’architetto Semprini sogna e realizza un’installazione di casa all’aperto. «Basta vivere all’interno di luoghi di lavoro, case, schemi mentali! Occorre creare un naturale proseguimento della casa all’esterno» afferma. «Portiamo il salotto in giardino... Portiamoci anche la cucina, la vasca da bagno, la sauna, il letto per dormire sotto le stelle d’estate e le lampade per leggere di notte. Creiamo strutture fisse e mobili, modulari e non, creiamo alcove riparate, oppure vere e proprie stanze all’aperto che possono di- ventare studio, zona relax, wellness. Scopriamo nuovi materiali che con look natural sappiano essere altamente tecnologici al fine di resistere per sempre alle intemperie». Provocatoria e affascinante, Out Home si compone di arredi naturali nell’estetica e nei materiali, durevoli e resistenti anche in esterni. Con Scic, l’architetto sperimenta un particolare laminato con effetto corten che riveste il blocco isola: la tipica finitura semi-arrugginita appare così in perfetta sintonia con il look outdoor. 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 76 76 | ambientecucina > IMMCOLOGNE TRENDBOOK 2011 5 DESIGNER PER 4 INTERIOR TREND Dopo un impegnativo lavoro di ricerca, Patricia Urquiola, Defne Koz, Harlad Grundl, Marco Velardi e Martin Leutold hanno così riassunto, nel Trendbook 2011, le quattro maggiori tendenze del design e della cultura abitativa, che non solo si distinguono per configurazione e preferenze di forme e materiali, ma che si abbinano a diversi stili di vita e filosofie progettuali. I quattro trend sono stati elaborati sulla base delle presentazioni di primavera, e ponderano gli sviluppi che seguiranno fino al primo salone di imm cologne 2011. Ogni tendenza è rappresentata nel libro con una relazione, immagini di riferimento di materiali e oggetti, ed è riassunto in quattro concetti chiave. EMOTIONAL AUSTERITY DOLCEZZA E AUSTERITÀ, COME IL CIOCCOLATO AMARO Concetti chiave Vecchio High Tech (Ancient High Tech) Il Rituale Crea la Forma (The Ritual Creates the Form) Essenzialità (Essentialism) Rearranging Che cosa serve per vivere bene? A partire da questa domanda, la più frequente sollevata dalla crisi degli ultimi anni, si può desumere come l’opulenza ostentata o la frivolezza siano oramai elementi rari nei nuovi progetti dei mobili pregiati e negli interior più eleganti, che rivelano, invece, una passione per la semplicità e il rigore formale quasi contagiosa e serena. Le forme filigranate e le colorazioni morbide si accompagnano a forme di base graziose e modeste, quadrate o rotonde. Questo interior trend rivela anche la nuova intenzione dei designer di ricomporre le forme e le tecniche più antiche e mescolarle con funzioni ed elementi nuovi. Il mondo degli oggetti si può pertanto osservare sotto una nuova luce: i colori e i materiali sono dominati dalla natura. Pelle, feltro, legno e fibre vegetali si abbinano anche a tessuti tecnologici per creare superfici vellutate o trapuntate. I colori richiamano l’impressione di immergersi in un bosco dalle diverse tonalità di verde, dal tono oliva alla pienezza del muschio, dal verde pallido fino ad un turchese screziato, che su uno sfondo roccioso passa dal latteo verde acqua ad un blu fumo. Il tutto accompagnato da morbide tonalità che vanno dal rosato al marrone. 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 77 RE-BALANCING LA RICOMPOSIZIONE DEL MONDO Concetti chiave Collezione di Vita Quotidiana (Everyday Life Collection) Stagionalità Locale (Local Seasonal) Auto-Assemblaggio (Self Assembly) Ri-Creazione Permanente (Permanent Re-Creation) Tra le quattro mura domestiche soffia un’aria di “rivoluzione”: si tratta di rimettere a posto il mondo, almeno in piccolo. È questa “l’ideologia” che riassume i progetti dell’area Re-Balancing, dove il comfort mentale si trasforma in contro-progetto sperimentale che si oppone ai modelli imposti dalle riviste patinate. Stanco della commercializzazione delle icone artificiali proposte dal design, l’uomo è alla ricerca di nuovi modelli più vicini alla propria realtà di vita, che siano per lui supporti utili e compagni fidati, ovvero sinonimi di identità, capaci di offrire un punto di origine, una “patria” in un mondo globalizzato. Almeno a casa, dunque, si vuole fare tutto nel modo giusto e provare cose nuove. E, in fondo, anche il design si può ri-confezionare: come set di montaggio, come mobile punzonato o come tappezzeria personalizzata sul web; la casa deve essere costantemente verificata ed eventualmente rinnovata. Gli oggetti e gli arredi offerti da questa tendenza hanno strutture semplici e spigolose, forme tondeggianti, imbottiture morbide che danno vita a comode possibilità di rifugio. I materiali sono naturali, elastici e morbidi come il sughero, le pelli di pecora, la lana mohair o il crine di cavallo. Le strutture delle superfici sono lavorate a maglia o intessute, a volta anche tessute a mano. Creano tepore ed energia positiva un caldo rosso rabarbaro combinato con il bianco-panna, il giallo mais e le tiepide tonalità del marrone, sfumate fino al color terracotta. ambientecucina | 77 SURPRISING EMPATHY UN BENVENUTO SORPRENDENTEMENTE CALDO Concetti chiave Risveglio dei Sensi (Awakening of the Senses) / Design come Ricerca (Design as Research) Illusioni di Luminosità (Illusions of Lightness) / Natura Ibrida (Hybrid Nature) In questo trend si ritrovano coloro che ricercano nuove forme e concetti inediti per il futuro, e che non vogliono più accontentarsi di una variante rinnovata di quanto avevano già realizzato. I designer spostano i confini del fattibile cercando la soluzione nei nuovi processi di produzione e in materiali intelligenti. Si apre un nuovo mondo che viene incontro all’uomo e ai suoi sensi, e all’uomo non resta che entrarvi... Gli oggetti della tendenza del Suprising Empathy sono definiti da volumi che sembrano aerei o ridotti ai contorni, per eliminare il carico, mentre le superfici bidimensionali acquisiscono forza e profondità grazie a strutture intrecciate e a nido d’ape. Improvvisamente si individuano nuove forme per nuove funzioni, e complessivamente sono le forme spigolose e angolose a determinare l’estetica. La tonalità dominante dei nuovi prodotti è un grigio freddo, che passa dal cenere al nero, rischiarato dagli accenti luminosi del giallo limone e dell’arancio mandarino. Un lieve grigio talpa crea un passaggio tra il grigio e il bianco, portando morbidezza nella scala cromatica. TRANSFORMING PERSPECTIVES FORME SEMPLICI PER OGGETTI COMPLESSI Concetti chiave Natura come Idea (Nature as an Idea) / Ecostupidità (Ecostupidity) Vecchio Lusso (Stale Luxury) / Overmarketing Il design (e non solo la società) cerca nuovi itinerari. Nell’interior trend denominato Trasformazione di Prospettive il progetto prova nuovi approcci e propone idee radicali. I suoi confini con l’arte, e quelli tra mondo reale e virtuale, sono messi in discussione. Si sperimentano forme arcaiche, mentre la natura è considerata solo un’immagine creata dall’uomo. Lo stesso dibattito sulla sostenibilità è oggetto di discussione: se prendiamo ad esempio un secchio pieno di vernice verde, e dipingiamo il nostro tavolo, abbiamo un prodotto verde! Fino a quando la comprensione del sistema della natura rimane frammentario, quindi, il design si può limitare a veicolare messaggi semplici che raggiungono il pubblico. La nuova tendenza riscopre anche oggetti di lusso caduti nell’oblio, modificati dall’età e dalla patina del tempo. E anche se molti rifuggono dall’overmarketing e cercano la personalità negli oggetti della vita quotidiana, molti altri lo vogliono ancora e spingono i cliché all’estremo. In Transforming Perspectives assumono valore le esecuzioni materiali, le superfici trattate, lucide e opache; si lavora con metalli espansi, materiali minerali compositi, tessuti in vetro e metallo, integrati da materie plastiche morbide e dure. Molti prodotti rivelano una superficie trasformabile grazie a effetti ottici e a strutture a rete o a griglia. Negli interni, lo sfondo blu prugna scuro esalta la tonalità di lavanda artificiale e un grigio-azzurro con brillanti sfumature di violetto. Una tonalità caramello luccicante marrone metallizzato dona accenti particolari. 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 78 78 | ambientecucina > MAISON&OBJET PARCOURS D’INFLUENCES INTERPRETAZIONI DELL’INTIMITÀ Parola d’ordine: Intime, l’intimità. Voglia di bozzolo, di privacy, di nido o, all’opposto, desiderio di sentirsi sul proprio palcoscenico, al centro del proprio “personal network”. Così hanno decretato le mostre dei “Parcours d’Influences” che come ogni semestre, Maison&Objet, la manifestazione dedicata al mondo della casa e diventata punto di riferimento per l’arredo di interni, ha proposto il settembre scorso ai suoi visitatori specializzati. Spiega Etienne Cochet, direttore di Maison&Objet: «Iniziato come un “Osservatorio della casa” per registrare le nuove tendenze del consumo e gli stili emergenti, oggi questo triplice spazio offre una lettura dell’offerta del salone evidenziando le correnti principali. E individuando i microsegnali che annunciano i cambiamenti e definiscono gli orientamenti di stile per le due sessioni annuali della manifestazione. Veri esploratori di tendenze, i “creatori” di questi spazi trovano ispirazione anche dalle nuove proposte degli stessi espositori. Ecco un modo concreto di creare una dinamica innovativa, individuando e orientando le tendenze emergenti di consumo». Così tre “guru” di altrettanti studi francesi di ricerche sulle tendenze di stile e consumo hanno illustrato, con oggetti e complementi presi a prestito proprio dagli stand della fiera, quelli che secondo loro saranno i trend - tra arredo e sociologia - che si svilupperanno nei prossimi mesi del 2011 e che ispireranno il mondo del design e della produzione. MICROCOSMES di François Bernard PICCOLI COMFORT POETICI E ARCHITETTONICI In un mondo sovraesposto, l’aspirazione di molti è quella di ritrovare il silenzio, anche attraverso oggetti che esprimano creatività e interiorità. È la chiave interpretativa con cui François Bernard, direttore del “Bureau de tendances croisements”, individua per il design la strada della ricerca di nuovi comfort, destinati a un utilizzo più artistico e poetico che funzionale. Intimità in questo caso è anche conservare la necessità di avere rapporti reali e non virtuali con gli altri, e magari concedersi di non essere su Facebook. Per cercare forme sviluppate attorno a noi, al corpo e ai bisogni più profondi, come la poltrona regalmente comoda disegnata da Gaetano Pesce per Cassina o la chaise longue che include un sacco a pelo creata da M design: arredi che permettono di isolarci dagli altri valorizzando la nostra individualità. E poi, grande valore aggiunto, l’arte, capace ancora di incantarci nel quotidiano. Ad esempio, con la virtualità poetica della luce, o con le architetture ultraleggere di alcuni arredi, che ridefiniscono in modo inedito il nostro spazio personale ed esistenziale. 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 79 ambientecucina | 79 ARCHAIC SHELTER di Elizabeth Leriche DESIGN ARCAICO PER PROTEGGERE IL FUTURO La tesi di Elizabeth Leriche, direttrice dell’omonimo “Bureau de tendances” è che questi tempi incerti, di crisi perenne, riattivano il nostro desiderio più arcaico, quello di una casa-rifugio che rassicura anche attraverso forme e materie che ritornano a un passato remoto di naturale, artigianale purezza. In una sorta di “archeologia ultracontemporanea” che offre nuove protezioni, l’architettura e il design si rifanno all’habitat più remoto e radicato, al concetto del nido, del rifugio. Con materiali che vanno dal fragile al “brut”: piuma, pietra, argilla, pelli, interpretati per arredi e oggetti ispirati alla natura o al neo-primitivismo. “L’intimità diventa un lusso, quello di essere soli, per ritrovarsi in simbiosi con la natura, per riuscire a riarmonizzarsi con il tempo. Perché occorre ritrovarsi, fare una pausa, prima di andare avanti e affrontare al meglio il futuro”. PLEASE DISTURB Vincent Grégoire per “NellyRodi” RIBELLIONI DOMESTICHE IN UNA CASA PALCOSCENICO Esperto cacciatore di tendenze, direttore del dipartimento “Art de vivre” del rinomato studio di ricerca NellyRodi, Vincent Grégoire sceglie questo titolo provocatorio, partendo dall’osservazione della nostra realtà sociale. Dove è evidente che viviamo in un mondo in cui «non esiste più intimità, siamo perennemente sotto gli obiettivi di innumerevoli apparecchi fotografici, telecamere che ci filmano ad ogni angolo di strada o nel metro, sorvegliati dai satelliti, esposti su Facebook». Prede del “Grande Fratello”, quello di orwelliana memoria, sovraesposti nella nostra quotidianità, apparentemente rifiutiamo l’intimità. Così, persino nel chiuso dello spazio domestico, che per Grégoire diviene una sorta di ring, o una passerella scenografica, ricreiamo un palcoscenico carico di sensualità e dal linguaggio estetico estremo, in cui vogliamo sentirci come sotto i riflettori. Protagonisti di uno spettacolo, vero o immaginario che sia, anche a casa nostra. 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 80 80 | ambientecucina > MEUBLE PARIS VIA EKOKOOK IL PROTOTIPO DELLA RESPONSABILITÀ Gestione degli sprechi, cibo sano, consumo energetico ridotto e storage intelligente: questi i punti chiave della cucina del futuro, secondo la piattaforma di ricerca francese VIA - Valorisation de l’Innovation dans l’Ameublement, che durante l’ultima edizione di Meuble Paris (3-7 settembre) ha proposto un interessante prototipo, che si è meritato la definizione e la relativa borsa di ricerca Carte Blanche 2010, attribuita ogni anno a designer che si sono particolarmente distinti per l’originalità e la creatività delle loro proposte. Progettata da Faltazi (Victor Massip e Laurent Lebot), il prototipo della cucina Ekokook è basato su una nuova modalità di gestione “ambientalmente responsabile”, che interpreta i cambiamenti, da quelli tecnologici a quelli comportamentali, se non addirittura antropologici, che ci rendono individualmente e collettivamente responsabili dei grandi mutamenti economici ed ecologici. “M. Tout-les-Monde vuole prendere il proprio avvenire in mano”: da qui prende le mosse il prototipo Ekokook, che risponde al progetto e al bisogno di ridurre al massimo l’impatto ecologico della nostra quotidianità, anche e soprattutto nella vita domestica, applicando i principi della simbiosi industriale all’arredo cucina evoluto, utilizzando e riutilizzando tutto il possibile”. Nel progetto Ekokook ogni sezione della cucina, in relazione con le reti esterne, può essere potenziata per produrre ecobenefici. L’aria, l’acqua, il vento, il sole, pensati come risorse preziose, devono essere catturati e riutilizzati per arrivare a modificare il nostro impatto ambientale. «La cucina, la zona centrale della casa dove noi prepariamo i pasti - spiega Faltazi - è un luogo di scambi e di lavoro, ma anche di inquinamento, e quindi è lo spazio privilegiato per uno studio di eco-design». E se le cucine attuali continuano ad essere progettate secondo i principi igienici e funzionali del XX secolo, quella del futuro dovrà invece tenere presente le problematiche dei “cicli corti” . Aspirando a una migliore simbiosi con l’ambiente, i designer di Faltazi scelgono un eco-approccio estremo al design della cucina, integrando usi e comportamenti con le soluzioni tecnico-scientifiche sostenibili più recenti, che hanno sempre un approccio a ciclo continuo, interno-esterno, dei problemi. Il risultato è una cucina dove è fondamentale la gestione dei rifiuti (ad esempio, gli scarti organici vengono immediatamente riutilizzati da un “lombrocompostaggio”), ma in cui hanno un ruolo fondamentale lo stoccaggio e la conservazione delle materie fresche, biologiche, prodotte localmente. E dove vengono integrate una serie di soluzioni tecnologiche a basso consumo: il lavello a scomparti intelligenti (dove l’acqua in cui si lava l’insalata viene conservata per innaffiare le piante di casa), il forno a vapore, il frigorifero a sezioni separate che permette di sprecare meno energia. Ludica e futuribile nell’estetica, Ekokook è una sorta di cucina-officina consapevole: dove i comportamenti virtuosi e quelli “gustosi” si intersecano e si incontrano, con una eco-responsabilità condivisa, grazie a una tecnologia sempre più dedicata e a un design che cambia i nostri gesti. ph. Anne-Emmanuele Thion 72-81_trendincorso:servizi 13/12/10 11:40 Pagina 81 ambientecucina | 81 80-81_portfolio_candy:port folio 09/12/10 13:50 Pagina 82 82 | ambientecucina [ portfolio Candy ] LEZIONI DI PIANO PIÙ LIBERTÀ, SPAZIO RECUPERATO, DIVERSE POTENZE DEI BRUCIATORI, SICUREZZA ASSOLUTA: ECCO LE NOTE ECCELLENTI DELLA NUOVA COLLEZIONE P-LINE 80-81_portfolio_candy:port folio 09/12/10 13:50 Pagina 83 INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE Più spazio per cucinare e più libertà di movimento con le pentole: la nuova collezione di piani a gas di Candy, studiati 60 o 75 CM, STESSO VANO INCASSO con una nuova disposizione dei bruciatori, offre un comfort I nuovi piani Candy sono disponibili nelle lar- senza pari. La flessibilità di utilizzo dei fuochi è garantita ghezze 60 o 75 cm, con lo stesso vano incasso dalle diverse potenze dei bruciatori, che comprendono an- (56x48cm). che quello a quadrupla corona che realizza una cottura omogenea e ottimale anche con pentole di grandi dimensio- DIVERSE POTENZE BRUCIATORI ni, grazie al calore sprigionato dalla fiamma disposta se- La collezione offre diverse potenze dei bruciatori, compreso quello a quadrupla corona 4 kW, condo quattro anelli concentrici. che realizza cotture omogenee anche con pen- Una libertà in assoluta sicurezza, perché tutti i modelli sono tole di grandi dimensioni. dotati del dispositivo Sicurflame, che protegge dalla fuoriuscita del gas in caso di spegnimento accidentale della PROTEZIONE SICURFLAME fiamma, chiudendo immediatamente la valvola, indipen- I nuovi piani sono tutti dotati del dispositivo dentemente dalla posizione della manopola. Sicurflame che protegge dalla fuoriuscita acci- Ulteriore spazio si recupera anche nella zona cottura del dentale del gas in caso di spegnimento acciden- top, perché i nuovi piani Candy sono disponibili nelle lar- tale della fiamma. ghezze 60 o 75 cm, con lo stesso vano incasso (56x48cm), il che consente di sostituire un modello tradi- GRIGLIE CON BRIO zionale con uno di maggiori dimensioni senza dovere mo- Nuove griglie in versione ghisa o in acciaio, es- dificare il top della cucina. senziali ed eleganti, altamente compatibili con ogni arredo. I nuovi piani si arricchiscono di nuove griglie che, pur nella loro robustezza, conferiscono loro leggerezza ed eleganza, MANOPOLE ARMONICHE sia nella versione ghisa sia in quella in acciaio, mentre le Riprogettate per garantire ergonomia e maggiore nuove manopole, progettate ergonomicamente per garanti- facilità di presa. Nascono per essere armoniche re la massima facilità di presa, richiamano quelle dei forni, permettendo una linea completa in cucina. con le manopole dei forni. www.candy.it 84-88_web_comunicazione:servizi 14/12/10 17:06 Pagina 84 84 | ambientecucina COMUNICAZIONE È sempre più strategico l’utilizzo del web per informare e coinvolgere utenti e consumatori. Ma se la modalità dei social è ludica e circolare, il buzz corre in rete e la guerrilla sorprende, solo la coerenza tra azienda, media e prodotto riesce a creare un rapporto autentico e duraturo Dove la community è di casa di Carla Cavaliere > Valcucine “Lavorare e comunicare con il web, soprattutto con i social network, ha cambiato il nostro modo di pensare, di condividere il sapere, e persino di organizzare l’azienda, passando da un concetto verticale a uno circolare. Una vera rivoluzione, che sta ancora continuando”. La citazione è tratta dal recente e stimolante intervento di Daniele Lago al Seminario annuale Csil, svoltosi a Milano il 19 novembre scorso, e indica subito che “utilizzare” il web, e in particolare il mondo dei social network, la nuova comunicazione digitale non convenzionale, non è soltanto una questione di mezzo. Seppure applicato all’assolutamente nuovo, in questo senso vale ancora l’assunto di McLuhan che “il mezzo è il messaggio”: in questo caso la rete cambia l’approccio e la modalità di operare dell’azienda e degli uomini che la utilizzano, e in un certo senso può essere utilizzato correttamente solo da chi ha già una modalità di operare in sintonia con la “filosofia” della rete. Non a caso, nello stesso convegno Csil, Daniele Prosdocimo di Valcucine, azienda che nella sua “filosofia”, insieme alla riciclabilità coltiva il concet- to della “condivisione”, ha citato il “guerrilla gardening” condiviso dai vertici dell’azienda con alcuni dipendenti: un vero e proprio blitz quasi notturno (alle 4 del mattino) per piantare alberi in alcune aree pubbliche. Quindi circolarità, ubiquità, condivisione, ma anche fantasia, sorpresa, scambio, creatività, bidirezionalità: sono alcune delle modalità per fruire, come per utilizzare, al meglio la rete. È quello che hanno fatto le due aziende di arredo appena citate. Eclatante il caso di Lago, da poco entrato anche nel mondo della cucina, che ha inventato una modalità davvero innovativa, che comprende i criteri di comunicazione, distribuzione, condivisione, mischiando alto e basso, attraverso l’iniziativa dell’Appartamento (vedi Ambiente Cucina, numero 198), che si arricchisce e comunica attraverso il sito, i social network, la creazione e lo sviluppo di una community - tanto reale quanto virtuale - che si sviluppa intorno al “mondo” Lago. Gli Appartamenti Lago (da quello flag di Milano inaugurato due anni fa per il Salone del Mobile a quello di Venezia, il primo davvero “privato”, una casa tutta arredata Lago che diventa un fulcro di iniziative e incontri creativi, fino a quelli recenti di Bologna e Riccione) rompono i confini tra azienda, negozio e consumatore-utente, utilizzando la rete come mezzo circolare di comunicazione tra questi elementi. Altrettanto unico il caso Valcucine, per la quale il già citato episodio di “guerrilla” non nasce come un elemento creativamente isolato, ma si inserisce perfettamente in una modalità di gestione e comunicazione - interna ed esterna - all’azienda, in cui si condividono gli stessi obiettivi relativi alla 84-88_web_comunicazione:servizi 14/12/10 17:06 Pagina 85 > appartamenti Lago mission eco-sostenibile che vede in Gabriele Centazzo, designer e titolare, il vero e proprio (seppur discreto) guru dell’azienda, che ha creato un “contagio” virtuoso. Che si nutre e si sviluppa non solo con il passaparola di una community che si riconosce nella mission, ma nelle iniziative culturali (mai di mera sponsorizzazione) e artistiche, e nelle iniziative che veicolano idee e prassi. Come le conferenze sulla biodiversità, le giornate ecologiche con le famiglie (anche dei dipendenti), lo showroom aperto a Milano che vede il punto forte nella biblioteca sulla sostenibilità aperta a tutti. Ma anche la creazione e lo sviluppo di BIOforest, associazione Onlus che vuole promuovere “una nuova cultura capace di farsi carico delle proprie responsabilità, pronta ad agire concretamente per il ripristino alla salvaguardia delle risorse naturali mondiali”, le foto condivise su Flick®, le notizie che “cinguettano” su Twitter, la partecipazione su Demode.it. E soprattutto il blog, arricchito dalla miriade di iniziative che Valcucine svolge nel territorio, oltre che nel mondo dell’ecodesign e dell’arte contemporanea. IL WEB È MORTO, VIVA IL SOCIAL Qualche mese fa una copertina provocatoria della rivista Wired Usa annunciava la morte del Web, per sancire di contro la esponenziale crescita dei social, delle applicazioni e del mobile (inteso come phone). Una realtà solo parziale, visto che in tutto il mondo continua a crescere la pubblicità in rete, e all’ultimo Iab Forum di Milano si è evidenziata una crescita del 15% della pubblicità on line, per un totale che lo scorso anno è stato di mille miloni di euro. Ma è vero che il fenomeno più eclatante in rete sono i social network, la cui frequentazione e crescita sono davvero planetarie, al punto che in molti casi è fondamentale fare rientrare questi media nelle strategie di marketing e comunicazione. Basti dire che Facebook è oggi (dopo Google) il sito più frequentato del mondo (oltre 400 milioni gli utenti attivi, in Italia sono 15 milioni, con una crescita in tutte le fasce di età), ma anche Twitter, Myspace, Linkedin stanno ampliando il loro raggio d’azione e, ancora una volta, modificando il nostro modo di pensare, di viaggiare, di acquistare, di cer- care lavoro, compreso l’ampliamento alla tolleranza di intrusione di altri nel nostro spazio (la richiesta di amicizia e di contatti, la condivisione e lo scambio di informazioni tra utenti), anche se spesso contemporaneamente accrescono invece il fastidio verso le iniziative che si percepiscono unidirezionali e strumentali da parte delle aziende. Che spesso faticano a muoversi in questo mondo, e quindi si devono affidare a società o consulenti in grado di guidarle, profittevolmente, nel web. Significativo il caso del metodo messo a punto da Lithium, società californiana fondata nel 2001, e oggi con sede a Zurigo, dai fratelli Lyle e Dennis Fong, che in precedenza erano giocatori professionisti e che utilizzano superusers, ovvero gli entusiasti che trascorrono ore in rete, per testare e offrire informazioni su un prodotto o una valutazione generale su un marchio, utilizzando un sistema derivato proprio dai siti di gioco online. Un esempio che indica un’altra delle modalità di comunicazione “virale” , quella ludica, verso la quale talvolta le aziende di settori “forti” sono comprensibilmente diffidenti. Troppo spesso si assiste all’apertura semplicistica di pagine sui social network, o di blog che poi si fanno languire per mancanza di commenti, da parte di alcune medie aziende che si affidano a un fai da te penalizzante. Realizzare un feed back dei commenti, convogliare le richieste, ma anche fare comparazioni con altri marchi concorrenti, e sulla loro immagine e web reputation, possono essere elementi determinanti. La chiave è mantenere la propria community attiva e vitale, senza pensare di poter controllare totalmente il social network, che è, per l’appunto, uno strumento di scambio, e non semplicemente di fidelizzazione. Se in Europa il maggiore mercato di Facebook è quello del Regno Unito (26 milioni di utenti), l’Italia è cresciuta velocemente a 16 milioni di utenti, precedendo (per una volta!) la Francia (15 milioni) e la Germania (10 milioni). Ha dichiarato (a Il Sole 24 Ore, 1/7/2010) Christian Hernandez, responsabile Internationl Business Development di Facebook: «Quello italiano è un mercato interessante per noi perché è molto dinamico e ha caratteristiche ben precise: l’utente ita- GfK-EURISKO MA CRESCE LA RICHIESTA DI CONTENUTI “FORTI” Eppure, a fronte alla modalità spesso ludica, anche perché fortemente partecipativa, del web, aumenta sempre di più l’utilizzo della rete come fonte primaria di informazione, e soprattutto cresce una fascia di utenti che cercano contenuti “forti, ovvero specializzati, competenti, in qualche modo garantiti dalla competenza e dall’autorevolezza”. Lo conferma l’ultimo Seminario Annuale GfK- Eurisko, “Quale immediato futuro”, in cui è stata evidenziata proprio “la necessità di nuovi e più precisi saperi da parte del cittadino consumatore che vuole sentirsi più forte, quindi più preparato. Con un problema: il mondo dei media, oggi, tende a scivolare verso i contenuti ‘deboli’, in balia dei lettori che dovrebbero diventare coautori delle notizie, dei contenuti. Si assiste quindi ad un paradosso: individui alla ricerca di saperi forti e media che tendono a offrire loro contenuti deboli”. L’urgenza che emerge, mentre dilaga la febbre del web, è quella del recupero di contenuti specialistici, certificati, di filiera garantita. Sottolinea Giusepe Minoia: «Con un ruolo determinante dei grandi brand editoriali che dovranno essere in grado di rispondere in maniera mirata alle nuove esigenze. Per fare sentire (diventare) davvero “esperti”. A questo ruolo, va detto, nella veste di rappresentanti di quel “giornalismo forte” citato da Minoia, che insieme ai brand dovrebbe offrire garanzie agli utenti e fornire elementi certi di valore-valori, non ci sottraiamo. Perché “occorre puntare ad una nuova qualità della comunicazione in un nuovo patto con il consumatore, rifornendolo di saperi, arricchendolo di nuove esperienze». Sulla carta, come sul web, per chi non cerca passatempi e vecchi amici, ma informazione, competenza e qualità. 84-88_web_comunicazione:servizi 14/12/10 17:06 Pagina 86 86 | ambientecucina liano che si collega a Facebook più volte al giorno, più spesso della media, ma tende a comunicare, scambiarsi messaggi e condividere foto piuttosto che giocare». Dai social passa anche il buzz marketing, quel passaparola che crea la fortuna di nuovi prodotti, il brusio che oggi viene considerata la forma più innovativa di marketing, come dichiara ISide.com, società milanese di consulenza web marketing, che tra l’altro realizza BlogMeter, piattaforma di monitoraggio delle campagne virale. «Il buzz marketing, che avviene secondo strategie specifiche con l’inserimento tattico in comunità, news group, mailing-list, spesso generando fanclub o blog ad esempio, non è fine a sé stesso, ma deve porsi a supporto di un obiettivo di marketing. Certamente, occorre che il messaggio da veicolare abbia una forza intrinseca piuttosto evidente; fare del buzz marketing, infatti, non significa lanciare un segnale, quanto amplificarne la forza». Ovvero, la comunicazione corre sul web, ma si esaurisce presto se non è sostenuta da una “sostanza” di prodotto o di brand. > Benetton PENSARE E PROGETTARE MULTIMEDIALE ph. by Alessandro Romiti Sono sempre più numerosi i marchi che debuttano nei social network, Facebook in testa, per creare un dialogo diretto con gli appassionati e consuma- tori, recependo direttamente idee, suggerimenti, scambi di opinioni. Ma i casi più interessanti sono di aziende che hanno utilizzato il web come modalità per fare nascere direttamente dal basso la loro comunicazione, per quanto guidata dalle esigenze del brand. Quella che è ormai una modalità molto diffusa in mondi come la moda (pensiamo a Benetton che sta realizzando la propria nuova campagna di volti e comunicazione direttamente in rete), è invece ancora rara nel mondo della cucina. Antesignano il caso Snaidero, gruppo italiano leader nella produzione e distribuzione di cucine a livello europeo, che ha capito in anticipo le possibilità della comunicazione 2.0, investendo con decisione sui nuovi canali di comunicazione, o meglio su “un approccio al cliente che parte dal web 2.0 per misurarsi in un confronto diretto tra azienda e consumatore finale”. Perché trasparenza, libertà, e coinvolgimento, le modalità del web, sono anche “i valori di sempre, di Snaidero”. Il punto di partenza è stato il blog aziendale parlaconsnaidero.it, che nel primo anno di vita ha raccolto una community di oltre 2.000 iscritti che quotidianamente si scambiano idee, opinioni e informazioni sul mondo della cucina, e che si avvalgono del servizio di consulenza “Chiedi all’esperto”, che permette di a- INTERVISTA VERSO UNA STRATEGIA INTEGRATA Classe 1981, laureato al Politecnico di Milano in disegno industriale, appassionato di arte, fotografia, design, Alessandro Pacetti è un consulente di digital marketing. Il suo folto background, nonostante la giovane età, parte dal mondo del design passando da esperienze in società e studi occupandosi di start up di portali web, sviluppo di immagine coordinata, progetti di light e forniture design, grafica 3D e video design, arrivando ad approdare alla società Bitmama, con sedi a Milano e Torino, nata dalla sintesi del talento creativo di Armando Testa S.p.a. e dell’eccellenza tecnologica del Gruppo Reply, leader nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. Per questa società Pacetti ha seguito importanti progetti, per aziende quali Gruppo Intesa SanPaolo, Zegna, Fiat Group. La persona giusta, per età e competenza, per cercare di capire meglio come muoversi - dal punto di vista delle aziende - nel variegato e stimolante mondo digitale. E soprattutto per individuare le principali tracce degli scenari in cui - è evidente - già siamo immersi. Secondo la sua esperienza, si possono individuare dei criteri di base che caratterizzano il web marketing (e in particolare la comunicazione web) rispetto al marketing e alla comunicazione tout court? L’iter progettuale è sostanzialmente lo stesso: occorre identificare il target, a chi parlare, con chi si vuole comunicare, definire i contenuti e scegliere i mezzi per farlo. Ma più che di criteri, parlerei di opportunità di relazione con gli utenti e i consumatori: Trasparenza, Informazione, Emozione, Interazione e Dimensione Ludica sono i principi base della comunicazione web, il tutto collegato dal Contenuto che è il vero protagonista. Anche sul web occorre raccontare il brand e il prodotto, definire percorsi narrativi che, certamente, si esprimono in maniera diversa rispetto ai mezzi tradizionali. Ma se qualche anno fa tutto era un po’ casuale, oggi le aziende che approcciano i nuovi media hanno la necessità di farlo considerando invece che si tratta di un momento altissimo di comunicazione del brand, che come tale va quindi fortemente strutturato. Quali sono ad oggi i mezzi più interessanti e più efficaci sul web, ed eventualmente quali tipologie di aziende si prestano maggiormente a utilizzarli? Oggi occorre pensare a una strategia integrata che coinvolga più mezzi contemporaneamente: il sito web, pro- gettato per essere fruibile da diversi device (mobili e non) integrato con i social network come facebook e twitter, integrato da blog, youtube o altri siti di videosharing tematici, sistemi di Direct Email Marketing per le newsletter, ecc. E occorre gestire i diversi momenti, e i diversi mezzi, in modo decisamente professionale, soprattutto in termini di comunicazione: penso a redattori dedicati non solo al sito web ma ai social network, e alla progettazione dello stesso sito (spesso data un po’ per scontata) con particolare attenzione alla gestione dei contatti, all’ottimizzazione per i motori di ricerca, alla realizzazione di newsletter con contenuti ricchi e mirati. Teniamo conto che lo scenario cambia ormai ogni sei mesi: infatti, oggi il 30% della comunicazione di rete corre su mobile, è dunque importante che i brand comunichino anche in modo dedicato su questi device, con siti dedicati e applicazioni. Per le aziende che decidano di iniziare a muoversi in area web, quali possono essere le indicazioni: quando e come entrare in rete, come scegliere i consulenti, i criteri secondo i quali orientarsi verso i diversi mezzi, o altro? Sul Quando risponderei “il più presto possibile”: è importante essere saldamente presenti, attori consa- 84-88_web_comunicazione:servizi 14/12/10 17:06 Pagina 87 ambientecucina vere una risposta competente e immediata in merito ai dubbi e alle problematiche relative all’acquisto della cucina. Dal blog alla pagina ufficiale su Facebook, il passo è stato breve, ma soprattutto coerente con la filosofia sempre più multimediale del brand, così come il rinnovamento del sito, avvenuto recentemente, definito come “uno spazio integrato con tutti gli strumenti di comunicazione web del brand, che mette a disposizione dell’utente tutti gli approfondimenti sul marchio e sui suoi prodotti». La svolta fast mooving di Snaidero non nasce a tavolino, ma come conseguenza e proseguimento, sul fronte della comunicazione, del processo che ha portato due anni fa al lancio di Orange, cucina di nuova generazione creata nel segno della qualità, della sostenibilità, dell’accessibilità del prezzo, attraverso un processo produttivo che ha visto il coinvolgimento di collaboratori, partner e consumatori finali sia a livello progettuale sia industriale. Facebook, MySpace e YouTube hanno fatto da spalla al grande casting online lanciato sul sito orange.snaidero.it, accompagnato da una costante azione di article marketing e di buzz on line, attraverso l’invio di video amatoriali ambientati in cucina: operazione che si è aggiudicata il premio Inte- pevoli e partecipi della rete. Per la scelta dei consulenti mi rivolgerei a professionisti della comunicazione capaci di offrire soluzioni tecnologiche multicanale e multipiattaforma: l’investimento sul web va programmato in maniera molto puntuale e predisposto a veloci mutamenti di scenario. Per quanto riguarda i diversi mezzi occorre che il brand in collaborazione con l’agenzia consulente programmi una strategia ad hoc a seconda degli obiettivi e delle attese. Identificato il target e i contenuti, l’apporto creativo è fondamentale, come sempre in comunicazione. Ma occorre ricordarsi che oggi la grande battaglia sul web avviene proprio sui contenuti: chi ha dei contenuti forti, di consistenza e di pertinenza, deve valorizzarli, offrire informazione, trasparenza, concretezza. Per paradosso, nel mondo dell’intangibile, questo tipo di comunicazione-informazione è sempre più apprezzata, e infatti il web viene sempre più utilizzato dagli utenticonsumatori come fonte e accesso alle più svariate informazioni, e sempre meno come gioco o passatempo. Anche se il connubio ideale è proprio quello dell’informazione+emozione, di trasparenza+interazione, di contenuto+ludico. Il Goal è proprio quello di comunicare in questo modo, creando affezione e riconoscimento nella marca, dentro e fuori dal web, passando per i social network e il mobile. A proposito, che ne pensa di questo boom delle pagine aziendali aperte sui Social Network? La grande opportunità è quella della relazione diretta con l’utente consumatore, la sfida è quella di program- ractive Key Award, e da cui è derivato il primo webspot dedicato alla cucina Orange (http://snaidero.it/webstory), girato con un casting selezionato tra quanti hanno partecipato all’iniziativa. Ultimo passo, la nuova campagna on line “Code Your Real Life” (www.codeyourreallife.it) che presenta i punti di forza della nuova cucina Code e della nuova lavastoviglie RealLife di Electrolux. Basata su una webstory in quattro episodi, tutti ambientati all’interno di una cucina Code di Snaidero, ha per protagonisti una coppia di trentenni che, per per gusti, stili, abitudini di vita, e autenticità, rappresentano i valori dei prodotti Snaidero. «Dal punto di vista stilistico complessivo, la strategia di comunicazione che informa le webstory è quella capace di denotare un chiaro e deciso passaggio da un approccio cool ad uno smart. E un passaggio ad un nuovo ciclo storico, sociale ed economico: dagli anni Novanta agli anni Duemila e oltre». Un passaggio che comprende l’affacciarsi nel mondo digitale, il che significa inevitabilmente aprire finestre multiple, lavorare su piani diversi e abbandonare l’unidirezionalità, laddove si voglia essere davvero incisivi. Perché Internet non ha solo cambiato il modo di comunicare e acquisire informazioni ed emozioni, ma sta modificando anche l’ “architettura sociale” della nostra vita. mare una strategia di comunicazione e informazione mirata, capace di coinvolgere, di stupire, di raccontare i prodotti e il brand con toni diversi in ambienti diversi. La criticità sta nel difendersi dalle azioni spontanee degli utenti comunicando la posizione ufficiale del brand. Ripeto, occorre ricordare che il social è solo uno dei mezzi, e che gli investimenti devono essere a budget sostenibili e misurabili, e rientrare in una vera e propria strategia on line integrata. In Bitmama abbiamo un settore dedicato, che si occupa, tra l’altro, del posizionamento della marca sul social network. Il quale funziona se lo si intende come una straordinaria opportunità di relazione: non è sufficiente, ancora una volta, soltanto “esserci”, aprire una pagina a caso, ma è fondamentale creare delle applicazioni dedicate, alimentare la pagina con iniziative, concorsi, scambi, e qui ritorna l’importanza di definire bene il target: a chi ci rivolgiamo, chi stiamo cercando? Più in generale, quali saranno gli scenari che potrebbero delinearsi in futuro nell’ambito del web marketing? Vedo un futuro molto prossimo del web più semplice, più “usabile”, meno sofisticato, orientato sulla qualità dei contenuti e sull’usabilità e l’ergonomia dei siti sui diversi device, capace, come dicevo prima, di emozionare e contemporaneamente di informare, un servizio di aiuto costante per l’utente sempre connesso. Per quanto riguarda i media, siamo ormai dentro a uno scenario multipiattaforma (impossibile non tenere conto che ormai l’approccio alla rete avviene con iPho- | 87 > Snaidero ne, iPad, Blackberry, Android), il che cambia totalmente anche la modalità di comunicazione e di lettura del messaggio. A tutto questo si accompagnerà sempre di più la già citata battaglia sul contenuto e sulla progettazione dei contenuti web. Anche qui, ritornano i concetti di disegno industriale, quelli legati alla Bauhaus, “dal cucchiaio alla città”: per disegnare una pagina web occorrerà ancora di più una progettazione mirata, in cui attraverso un sito semplice si sia in grado di comunicare informazioni anche complesse, fruibili, in grado di essere approcciate anche da utenze deboli (penso agli ipovedenti, o a persone comunque scarsamente abituate a usare le tecnologie). Per le aziende e i brand, inoltre, c’è la necessità di una strategia di comunicazione integrata offline e online. Torna, in chiave rinnovata, il concetto di interdisciplinarietà. Può farci qualche esempio di case history tratti dalla sua esperienza recente in Bitmama? Da poco on line, lancianewdelta.it è partito contemporaneamente con un sito per mobile, con contenuti dedicati, simili ma non precisamente uguali: ad esempio, su iPhone si può immediatamente ottenere l’informazione di chi si ha bisogno per contattare il concessionario più vicino. Un altro progetto interessante è stato quello multipiattaforma realizzato per Zegna, Z-Zegna Mobile che racconta con coerenza prodotti differenti, tenendo conto, ad esempio, della diversa disponibilità di tempo offerta da mezzi diversi. www.bitmama.it/projects 84-88_web_comunicazione:servizi 14/12/10 17:06 Pagina 88 88 | ambientecucina > Ikea NIENTE DI CONVENZIONALE GUERRILLA & C. Dai divani di Ikea nel metro di Parigi al nuovo soft drink “inventato” su Facebook: quando il marketing usa nuovi e inediti strumenti, lanciati dalle aziende ma modificati e “vissuti” dai consumatori di Fabio Salvati La cassetta degli attrezzi degli uomini di marketing è sempre più ricca ma allo stesso tempo il mercato è sempre più complesso e il consumatore è sempre più esigente, e vuole una comunicazione in grado di coinvolgerlo, incuriosirlo, motivarlo, rassicurarlo e stimolarlo. Fra le tecniche di comunicazione e di marketing emerse negli ultimissimi anni, sono molte quelle che, in maniera più o meno efficace, sono in grado di ottenere questi risultati su platee più o meno vaste. A partire dal Guerrilla Marketing e l’utilizzo dei social network reso possibile dall’enorme sviluppo del web 2.0, in primo luogo con l’esplosione di Facebook. Nella definizione di Guerrilla Marketing rientrano tutte le forme di comunicazione non convenzionali, fatte con media vari e solitamente con budget molto contenuti e basate su messaggi di fortissimo impatto emozionale, in grado di rimanere impressi nella mente del destinatario e di suscitare una forte eco mediatica che ne amplifica e prolunga l’efficacia. Gli accorgimenti da usare nel caso del Guerrilla Marketing sono pochi ma tassativi. Innanzitutto bisogna che gli eventi di comunicazione non durino troppo a lungo, perché il loro effetto tende a scemare rapidamente col passare del tempo. Bisogna poi usare elementi di comunicazione che siano in grado di sorprendere e spiazzare il destinatario. Questi elementi devono integrarsi nella vita dei destinatari, costituendo una piccola e piacevole interruzione della routine quotidiana. Un esempio recente nel campo dell’arredamento è quello di Ikea, che nella primavera 2010 ha arredato per due settimane quattro stazioni del metrò parigino con i suoi divani e le sue lampade. I pendolari hanno potuto così aspettare la loro corsa comodamente seduti, potendo così sperimentare dal vivo la qualità e la resistenza del prodotto. La campagna ha avuto un’enorme risonanza anche al di fuori di Parigi, grazie anche al continuo rilancio della notizia sui blog specializzati di mezzo mondo. UN BUON USO DELLE COMMUNITY L’utilizzo dei social network punta invece a sfruttare gli “effetti comunità” ovvero ad individuare o a creare gruppi di persone che abbiano gusti o interessi in comune e interessate a scambiare notizie e opinioni sugli argomenti che le appassionano. Lo scambio di informazioni che appartengono a comunità che tendono ad autoselezionarsi, spesso con meccanismi di ammissione o cooptazione, assume un particolare valore perché si tratta di informazioni considerate affidabili e di valore all’interno dei gruppi. La tendenza dei singoli membri ad attirare nel gruppo nuovi membri crea poi effetti moltiplicativi importanti grazie al fatto che i singoli componenti del gruppo comunicano anche con persone esterne che, a loro volta, possono diffondere l’informazione all’interno di altri gruppi di cui fanno parte, innescando così effetti “virali” che permettono di diffondere messaggi a comunità anche molto vaste in tempi rapidissimi. L’utilizzo dei social network permette alle aziende di comunicare con interlocutori realmente interessati, veri e propri alfieri aziendali in grado di fornire in tempo reale informazioni preziose sui loro gusti e desideri e sulla qualità dell’offerta aziendale. Partendo da queste comunità fidelizzate diventa poi possibile innescare processi di comunicazione virale. Anche in questo caso è bene tenere presenti poche regole fondamentali. Le comunità vanno coltivate, curate, coccolate. L’azienda deve dimostrare di tenere in considerazione gli input della comunità e deve fornire risposte adeguate. Non bisogna pensare che basti aprire una pagina aziendale su Facebook o su Twitter per essere entrati nel mondo del marketing 2.0. Bisogna poi dedicare alle comunità tempo, interesse e risorse per mantenere un dialogo continuo e di qualità. In mancanza di ciò, l’utilizzo dei social network diventa addirittura controproducente, come si può facilmente constatare osservando la desolazione e trasandatezza che emanano tante pagine aziendali aperte su Facebook e poi trascurate e lasciate languire. Un buon uso delle comunità può portare benefici immensi: informazioni accurate, di prima mano, rapide, feedback immediati sui risultati delle azioni aziendali, possibilità di comunicazione e interazione impensabili con altri media. Si può arrivare a coinvolgere centinaia o migliaia di aficionados anche in attività fino a poco tempo fa impensabili come ad esempio la co-creazione di nuovi prodotti. È quello che ha fatto il brand americano di soft drink Vitamin Water, che ha deciso di sviluppare un nuovo prodotto utilizzando esclusivamente i consigli e le scelte dei fan di Facebook. Questi ultimi hanno contribuito, con un processo progressivo di selezione e affinamento, a definire il gusto, il disegno del packaging e il nome del prodotto (con un premio per quest’ultima attività di 5.000 dollari per il migliore consiglio). Il prodotto, battezzato Connect, è stato lanciato in marzo. Il milione di fan iscritti alla pagina di Facebook sicuramente apprezzerà il fatto di essere stato coinvolto. Un milione di persone che in qualche modo si sentono “padrini” del prodotto. Un milione di potenziali clienti fedeli. 89-91_boscolo academy:servizi 14/12/10 17:07 Pagina 89 ambientecucina | 89 ALTA CUCINA UNA PASSIONE DA CONDIVIDERE Per farne un’operazione di successo, gli ingredienti ci sono tutti. A partire dalla passione per l’alta cucina che unisce i tre brand coinvolti: Arclinea, Boscolo Etoile Academy, Scholtès. Stiamo parlando del progetto “Prenditi il tempo di imparare”, inaugurato recentemente a Tuscania, che può essere considerato uno degli esempi più riusciti di sinergia all’insegna della “buona cucina” italiana di Raffaella Razzano 89-91_boscolo academy:servizi 14/12/10 17:07 Pagina 90 L’ingresso dell’aula Artusi, progettata e installata da Arclinea e Scholtès. HO SCELTO ARCLINEA PERCHÉ, PER ME CHE LAVORO DA SEMPRE NEL SETTORE PROFESSIONALE, È LA CUCINA CHE VORREI IN CASA MIA. PER LA QUALITÀ DELLE FINITURE, PER I CONTENUTI, PER IL RAPPORTO DI TECNOLOGIA APPLICATA. MI DIVERTO A PREPARARE I MIEI PIATTI SU UNA CUCINA ARCLINEA: ANCHE COME PROFESSIONISTA Chef Rossano Boscolo, presidente Boscolo Etoile Academy Un momento del corso “Prenditi il tempo di imparare”: Silvio Fortuna, amministratore delegato Arclinea, Ludovico Gay, responsabile ufficio stampa del Ministero delle politiche agricole e Giulia Bove, Communication MKTG Specialist - Mercato Italia per il marchio Scholtès. Fin dagli anni Novanta Arclinea, insieme al suo art director Antonio Citterio, ha trovato nella tecnologia professionale una fonte di grande ispirazione. Una passione che è diventa autentica dichiarazione d’amore per l’alta cucina con Artusi, programma lanciato nel 1998. E proprio al grande gastronomo italiano è stata intitolata la sala riservata agli appassionati gourmet nella nuova struttura Boscolo Etoile Academy, inaugurata recentemente a Tuscania dallo chef e patron Rossano Boscolo. Un’aula pensata su misura per il progetto “Prenditi il tempo di imparare” nato grazie alla collaborazione tra Arclinea e Scholtès, un altro brand che ha fatto della capacità di proporre soluzioni domestiche con prestazioni professionali la sua missione. Il progetto, una felice sintesi tra eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo, è anche il coronamento di un sogno, quello di Rossano Boscolo, che da 27 anni dirige una delle più riconosciute scuole internazionali di cucina professionale. «Il passaggio di Boscolo Etoile Academy dalla sede storica di Chioggia a Tuscania ha rappresentato una sfida più che coraggiosa. Abbiamo recuperato e ristrutturato, rispettandone la storia, un vecchio convento alle porte di Tuscania. Un edificio in pieno degrado, già utilizzato negli anni ’50 come mat- tatoio comunale e in molti parti privo di tetto. Lo abbiamo trasformato in un luogo di ricerca e di studio, dove la tradizione e la sperimentazione si fondono, dove è possibile soggiornare per “imparare”, studiare testi antichi e comprare gli strumenti più evoluti per cuochi professionisti e amanti della cucina». L’ex convento, di cui è stata recuperata anche la cappella Sparapane dedicata a San Francesco con affreschi originali del 1491, oggi è un resort a quattro stelle, l’Hotel Academy, oltre che una scuola dotata di aule specializzate per cuochi professionisti e amatori. La prima biblioteca multimediale del libro antico di cucina, dove sono a disposizione testi rarissimi in formato elettronico (oltre 100 mila pagine scansionate), un orto botanico con circa 200 varietà di piante aromatiche e, in via di realizzazione entro il 2011, il museo della gastronomia, il ristorante e un parco con arena per gli spettacoli all’aperto, completano le attrattive di un luogo unico al mondo. Un “campus” culinario straordinario che offre agli appassionati di cucina la possibilità di regalarsi un corso della durata di un week-end per imparare i segreti dai migliori chef italiani e l’arte dell’alimentazione. 89-91_boscolo academy:servizi 14/12/10 17:07 Pagina 91 Le otto postazioni dell’aula Artusi prevedono una dotazione di elettrodomestici Scholtès di nuova generazione, tra cui la vasca di cottura Multiplo. ambientecucina MULTIPLO È UNO STRUMENTO ASSOLUTAMENTE ORIGINALE CHE DOVREMMO ADOTTARE ANCHE NELLE CUCINE PROFESSIONALI PERCHÉ PERMETTE DI SPAZIARE TRA MOLTEPLICI TIPI DI COTTURA CON LA PRECISIONE E L’EFFICIENZA DELLA TECNICA DELL’INDUZIONE Chef Rossano Boscolo, presidente Boscolo Etoile Academy TECNOLOGIA CREATIVA A disposizione dei gourmet, l’aula Artusi mette in campo otto postazioni di lavoro ad isola realizzate con l’anta in acciaio inox e la maniglia incassata del modello Italia, il top in marmo Carrara e la mensola cappa a tutta lunghezza, sempre in acciaio inox. Vero e proprio ponte di comando del maestro chef, domina la scena l’isola centrale realizzata sempre in acciaio inox con il piano in marmo Carrara. Una parete attrezzata in finitura rovere nordico e un blocco lavaggio sempre inox completano le funzioni operative e di contenimento degli elettrodomestici. Un triplo sistema di ante rientranti Pocket cela, infine, gli strumenti per la conservazione. Ogni postazione è dotata degli elettrodomestici di punta della collezione S 3 Scholtès: il piano cottura ad induzione, il forno Big Capacity, il frigorifero a cassettoni, il lavello e la vasca di cottura Multiplo che lo stesso Rossano Boscolo ha trovato sorprendente per la sua efficienza e per la sua plurifunzionalità. «Multiplo è uno strumento assolutamente originale che dovremmo adottare anche nelle cucine professionali perché permette di spaziare tra molteplici tipi di cottura con la precisione e l’efficienza della tecnica dell’induzione». Non a caso per la postazione dello chef sono stati installati due Multiplo, cui si aggiungono il piano cottura ad induzione, i moduli cottura a gas domino, teppan yaki e il frigorifero a cassettoni. La parete di contenitori in finitura rovere nordico integra funzioni di contenimento e operative con il forno multifunzione Big Capacity, forno a microonde e a vapore, cantina vino, sempre Scholtès. La chiesa di San Francesco, priva di tetto e ampiamente degradata, è stata recuperata durante i restauri e oggi è utilizzata come spazio per ricevimenti in attesa di diventare il futuro museo della gastronomia. | 91 92-94_distribuzione:servizi 13/12/10 11:42 Pagina 92 VERSO IL NEGOZIO SOSTENIBILE In occasione di Milano Design Weekend Valcucine ha “piantato” una foresta in corso Garibaldi, per celebrare i trent’anni dell’azienda e la sua radicata etica ecosostenibile. www.valcucine.it 92-94_distribuzione:servizi 13/12/10 11:42 Pagina 93 ambientecucina | 93 DISTRIBUZIONE Presentato a Milano il “Sistema di valutazione e valorizzazione per la distribuzione indipendente del settore arredo”, un importante passo verso un protocollo Federmobili, che vuole incentivare presso i suoi iscritti l’adozione di criteri di responsabilità sociale e ambientale, anche supportandoli con format didattici di Clara Mantica e Giuliana Zoppis Dalla gestione alla struttura, dall’offerta ai servizi, dai fornitori al rapporto con il territorio: il punto vendita deve affrontare questi - e altri - fattori che riguardano l’impresa commerciale, se vuole intraprendere un percorso serio e misurabile di “sostenibilità”. Lo scopo del “Sistema di valutazione e valorizzazione per la distribuzione indipendente del settore arredo” presentato a Milano (durante l’incontro svoltosi al Centro Ambrosianeum l’11 ottobre scorso) da Federmobili/GIF e Innova.com, redatto da Best Up - Circuito per la promozione dell’abitare sostenibile - in collaborazione partecipata con un sempre maggior numero di imprenditori del commercio, è proprio quello di “permettere al rivenditore una stima utile e guidata del livello di qualità ambientale e sociale di offerta e di servizio del proprio punto vendita, in vista di una transizione verso un modello sociale, economico e ambientale sostenibile”. Il Sistema proposto alle imprese italiane risulta innovativo e originale se confrontato con altri protocolli internazionalmente adottati. La realtà internazionale prevede già da qualche anno molte azioni sia in ambito europeo, sia mondiale. A partire dagli importanti progetti dell’UNEP (United Nations Environmental Program) fino al sistema messo a punto dalla EPA (Environmental Protection Agency), entrambi negli Usa. Altre due esperienze pilota per il negozio “green” sono in Canada e in Australia, il primo con il TRCA (Green Retail Program), il secondo con il sistema Environmental Choice Australia. In Italia, oltre all’iniziativa di Federmobili, sono state varate interessanti iniziative da parte delle Agende 21 del Vimercatese (con il progetto Negozio Verde) e della zona del Chianti, in Toscana. Il Sistema proposto da Federmobili, che si basa sul ciclo di vita dell’impresa negozio (e questo ne costituisce la peculiarità), consente di impostare e valutare le prestazioni di un negozio seguendo tutti i passaggi che competono all’impresa commerciale, secondo il concetto di “Ciclo di vita”, definito anche “dalla Culla alla Culla”, metodo qualitativo recentemente adottato e promosso dall’Unione Europea applicabile a prodotti, servizi, imprese il cui obbiet- tivo è “eliminare il concetto e la realtà del “rifiuto” introducendo processi produttivi circolari”, secondo i quali il “rifiuto” diventa nuovamente “risorsa”. Il C2C è utile soprattutto come stimolo ad agire pensando alle conseguenze delle nostre scelte. COMUNICAZIONE E MARKETING GREEN-ORIENTED L’atteggiamento che il Sistema propone di adottare all’imprenditore che vuole procedere sulla strada “verso il negozio sostenibile” è quello dello “step by step”, ossia del “passo dopo passo”. Significa cominciare da dove si è e darsi un obiettivo alla volta, progressivo e trasparente. Infatti, al cuore della comunicazione e del marketing realmente green-oriented c’è proprio la “verità”: è senz’altro meglio dichiarare “sono a questo punto e intendo migliorare su questo aspetto della mia attività entro un certo periodo”, che raccontare fumosi traguardi raggiunti. Oggi, nei maggiori simposi di marketing si dichiara che il media più potente è il consumatore stesso: quello soddisfatto sarà portatore di altri clienti, l’insoddisfatto denuncerà menzogne e insoddisfazioni. Secondo molte interessanti ricerche oggi é proprio il consumatore a sollecitare il punto vendita, in quanto anello cruciale tra produzione e consumo, a migliorare ed evolvere verso la sostenibilità. Inoltre una impostazione sostenibile del punto vendita è anche un vantaggio economico per il rivenditore: risparmio di energia, coinvolgimento di nuove fasce di clienti, motivazione di addetti e collaboratori. La realtà italiana dei rivenditori indipen- È stato inaugurato il 9 ottobre a Manzano, in provincia di Udine, il primo flagship store Passoni Nature, una vetrina in cui l’azienda propone i prodotti della collezione omonima, realizzati con criteri di ecocompatibilità, oltre a parquet e marmi selezionati tra quelli più “sostenibili”. www.passoninature.com IL CICLO DI VITA DEL NEGOZIO I 6 punti della valutazione e della valorizzazione 1. Responsabilità sociale d’impresa 2. Sostenibilità ambientale 3. Offerta: prodotti e servizi 4. Logistica - Mobilità 5. Rapporto con il cliente 6. Fine vita (dismissione, riciclo, riuso) 92-94_distribuzione:servizi 13/12/10 11:42 Pagina 94 94 | ambientecucina Cristina Riva, titolare di Boiserie Riva-RivaViva. RIVA-RIVAVIVA COME NASCE E CRESCE UN ECO-NEGOZIO Ambiente Cucina nei prossimi numeri svilupperà il tema del Negozio Green documentando esperienze in corso, analizzando motivazioni, criticità e fattori di successo. Elementi che abbiamo chiesto di anticipare in questa breve intervista a Cristina Riva titolare di Boiserie Riva-RivaViva, pioniera del “negozio green” fin dai primi anni ’90 e membro della Commissione Federmobili “Verso il negozio sostenibile”. Quando nasce la sua impresa commerciale? Boiserie Riva nasce negli Anni Venti da una famiglia artigiana, che si specializza nella produzione di boiserie e mobili su misura, con negozi e showroom tra Roma e Milano. L’estrema attenzione all’uso del legno e delle cerature naturali ha spinto l’azienda negli ultimi anni a trasferire le proprie conoscenze tecniche in una nuova linea di arredi ecologici. Nei primi anni ’90 nasce il marchio RivaViva che caratterizza una nuova linea di arredamento naturale e sostenibile. Cosa vendete? Siamo partiti dalla zona notte, letti, armadi, divani-letto, per poi estendere la progettazione a tutto l’arredamento della casa. Ogni prodotto è realizzato in massello con finitura a cera d’api, utilizzando solo materie prime atossiche e a basso impatto ambientale. Quali i risultati che vi hanno indotto a proseguire su questa strada? Alla metà degli anni ’90, i primi risultati economici sono stati molto soddisfacenti e così l’interesse e l’attenzione dei nostri clienti. Ciò ci ha spinto ad andare avanti approfondendo in maniera più coerente tutto il processo produttivo che si può distinguere in 3 fasi principali: i processi interni, ovvero la RSI; la selezione dei fornitori; i prodotti offerti al consumatore. Per quanto riguarda i processi interni, ci siamo resi conto che aveva una importanza rilevante il concetto di coerenza generale. Come avete affrontato la selezione dei fornitori? La selezione dei fornitori è stato ed è tuttora il punto più difficile, perché coinvolge la tracciabilità del prodotto. Oggi è diventato indispensabile il coinvolgimento della rete di imprese che si trovano a monte e a valle nei processi e nelle attività che si rivolgono al consumatore finale. A tal fine, ha ruolo essenziale la scheda prodotto, in cui per ogni mobile si indicano le caratteristiche tecniche secondo la terminologia legislativa (Legge del consumo n. 206/2005 Codice del Consumo), ma nelle quali abbiamo cercato di dare maggiore risalto alle caratteristiche ecologiche-sostenibili dei prodotti stessi. Che ruolo ha la comunicazione in questo processo? È importante trovare partner che diano forza alle scelte intraprese. Nel 2005 RivaViva è entrata a far parte del Consorzio Vero Legno. Nel 2006 ha iniziato la collaborazione con Legambiente entrando a far parte del Club Nuova Ecologia e nel 2010 diventa Legambiente Point. Nel 2010 lavora con Federmobili, Gruppo Leader e Best Up contribuendo al progetto “Verso il negozio sostenibile”. Quali sono i risultati recenti? I risultati ci sono e continuano ad esserci, crisi permettendo naturalmente, perché il consumatore è sempre più attento e coerente. La crisi come influisce sulle vostre scelte? Il simbolo cinese della crisi è doppio e significa “crisi=opportunità”. In ogni momento di crisi ci sono le opportunità per creare nuovi progetti e produrre nuove idee tali da uscire dalla crisi stessa. www.rivaviva.it denti può acquisire così nuova forza e competitività nei confronti della grande distribuzione. La condizione di partenza richiesta per l’adesione al Sistema di Federmobili è la rispondenza fra l’attività dell’impresa e i criteri di Responsabilità sociale della stessa (Codice di Etica Commerciale/Federmobili). UN PERCORSO A 4 LIVELLI I successivi criteri per continuare il percorso verso l’ottimizzazione delle risorse e dei servizi in ottica sostenibile verranno presto resi pubblici da Federmobili e saranno applicati da una apposita Commissione, supportata da esperti, che valuterà l’idoneità delle imprese a ricevere attestati di impresa green: dal primo livello che sarà il “ negozio green oriented” ai successivi “negozio green”, “full green”, “full green star”. Le caratteristiche che verranno prese in considerazione attengono a sei aree fondamentali che sono state raccolte nel Sistema in sei voci: la Responsabilità sociale d’impresa, la Sostenibilità ambientale, l’Offerta di prodotti e servizi, la Logistica e la Mobilità, il Rapporto con il cliente, il Fine vita (dismissione, riciclo, riuso). Affinché il Sistema di valutazione e valorizzazione sia inseribile nel contesto normativo, produttivo e commerciale italiano e internazionale più aggiornato ed esemplare sono stati scelti parametri di riferimento conosciuti e rodati quali la RSI (Responsabilità sociale d’impresa) definita nel Libro Verde della Commissione europea come “integrazione volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro attività commerciali e nelle loro relazioni con le parti interessate”. A seguire, il Codice di etica commerciale/Federmobili e il protocollo che sta alla base di “Acquisto Sicuro/Gruppo Leader” voluto da Federmobili per identificare e comunicare al consumatore finale la professionalità e la trasparenza che distinguono l’attività dei negozi aderenti. E ancora, il “Cradle to Cradle” ; il Life Cycle Assessment per la valutazione degli impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita; il Life Cycle Design (design consapevole e responsabile); oltre ad altri protocolli e certificazioni, da Casaclima, a ISO 14001, a Ecolabel etc. A sostenere l’importanza del percorso verso il negozio sostenibile, sono stati chiamati a testimoniare all’incontro pubblico di presentazione del “Sistema Federmobili” imprenditori del commercio indipendente di arredamento e imprenditrici (queste ultime in maggior numero, dato il maggiore interesse, accertato, delle donne nei confronti dei principi di cura, salute e ambiente). Fra loro, Cristina Riva membro attivo della Commissione Federmobili e titolare di Boiserie Riva-RivaViva, Elisabetta Tonali di Materia Vera, Alessia Mini di Edilmini Due, Silvia Giussani di Giussani Arredamenti ed Eugenio Carminati di Arredamenti Vercesi. www.federmobili.it www.innovacom.it www.gruppogif.net www.bestup.it 95_portfolio_okite:port folio 13/12/10 11:42 Pagina 95 [ portfolio Seieffe ] OKITE IL PIANO CUCINA ® UN FASCINO TUTTO ITALIANO PER UN MATERIALE COMPOSITO DALLE CARATTERISTICHE UNICHE, SINONIMO DI RESISTENZA E RAFFINATEZZA O come perfezione, K come espressione di forza e vigore e infine ITE come suf- proprio sforzo propositivo sull’utilizzatore finale e non più sui trasformatori, fisso materico, ciò che da vita ad un concetto: il brand OKITE , che sembra costituendo però con questi ultimi un network altamente selezionato per abi- evocare un materiale già presente in natura, indica invece un materiale com- lità artigianali nella trasformazione, unite ad elevata capacità di produzione. posito di elementi naturali miscelati dall’uomo. Un concetto che deriva dall’ap- Oggi OKITE® è l’esclusivo piano capace di dar luce nuova alla cucina e a qual- plicazione di innovazione e ricerca a materiali già esistenti al fine di originare siasi altra parte della casa. Non vi è limite di forme né di colori: oltre 90 le nuove dimensioni della materia. Questa l’ispirazione che ha spinto Antonio Izzo, varianti e gradazioni disponibili, per soddisfare anche la più specifica richiesta amministratore unico della Seieffe, a realizzare un brand sinonimo di qualità e di architetti e designer. Innumerevoli anche le qualità del materiale, che resiste ricercatezza. «L’idea è nata a cavallo tra il 1997 e il 1998 - spiega Izzo - ed è agli impatti e all’abrasione, nonché ai comuni acidi domestici, necessita di nel 2000 che abbiamo messo in produzione le prime creazioni a firma OKITE , poca manutenzione e presenta un’inconfondibile estetica che contraddistingue la superficie in agglomerato di quarzo di ultima generazione, al tempo presso- e personalizza non soltanto piani da cucina e bagni, ma anche superfici ad alto ché sconosciuta nel nostro Paese. Ma gli ingenti investimenti in termini di ricer- calpestio come quelle di uffici, centri commerciali, alberghi, ristoranti e negozi. ca e comunicazione, la nostra presenza in occasione delle più importanti fiere Inoltre, OKITE® è garantito 10 anni, “una garanzia reale, e non evocata”. ® ® del mondo dedicate all’arredamento, al design e alle costruzioni, una sempre più estesa rete di relazioni con i migliori professionisti, architetti e progettisti, hanno dato rapidamente i loro frutti». Con la severissima certificazione NSF, garanzia che OKITE® è un prodotto sicuro e igienico per la collocazione e l’utilizzo in aree destinate alla preparazione alimentare, nel 2002 viene avviata anche la commercializzazione negli Stati Uniti, e nel 2008 viene conseguita la certificazione Greenguard che attesta l’impegno della Seieffe nel rispetto per l’ambiente. Il riconoscimento più recente è arrivato dal Ministero per l’innovazione, che ha selezionato OKITE® per entrare nella rosa di 265 aziende italiane che hanno rappresentato l’Italia dell’innovazione durante l’ultimo Expo di Shanghai. Ma l’innovazione contraddistingue anche la politica commerciale ideata dalla Seieffe, che concentra il www.okite.com 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 96 intema inthemes TOP MATERIAL ph: TechLab Italia 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 97 CHE SIANO NATURALI O CREATI DALLA TECNOLOGIA PIÙ EVOLUTA, I MATERIALI SCOLPISCONO IL DESIGN DELLA CUCINA IN MODO INCONFONDIBILE E PERSONALIZZABILE. MARMI, PIETRE E GRANITI SI ALTERNANO AGLI INNUMEREVOLI COMPOSITI PER DEFINIRE IL PIANO DI LAVORO, MA NON SOLO, IN ACCOSTAMENTI PREZIOSI CON ALTRE SUPERFICI COME IL LEGNO, I LACCATI, IL VETRO, I LAMINATI di Davide Cattaneo e Paola Leone 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 98 NATURAL LE PROPRIETÀ SENZA TEMPO DI MARMI, GRANITI E PIETRE ENTRANO NELLA VITA DOMESTICA E DEFINISCONO CON FORZA IL TOP DELLE CUCINE. ANCHE LE PIÙ CONTEMPORANEE ANTOLINI All’interno di una gamma di oltre 1.000 varietà di pietre, Antolini ha selezionato dodici GRANITI in diverse finiture per Kitchen 2010, il progetto di comunicazione rivolto al mondo della cucina che si è concretizzato nell’attività verso i concessionari, nelle iniziative per il consumatore e nella partnership con importanti aziende del settore (Ernestomeda e IpeCavalli). Per ridare al materiale un ruolo di primo piano nell’ambiente cucina l’azienda ha scelto pietre uniche che uniscono funzionalità e solidità ad una varietà di colori e venature esclusive: Cabernet Brown, Bordeaux Delicato, Red Malibù, nella foto, Labradorite Multicolor, Black Cosmic, Golden Crema, Costa Smeralda, Via Lattea, Golden Persa, Labradorite Blu Green, River White, Quartzite Chocolate. www.antolini.com 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 99 GRATTAROLA È firmato dal prestigioso Studio CKR Claesson Koivisto Rune, di Stoccolma, il nuovo modello Cube, cucina di tendenza vestita color nero ardesia, tonalità elegante e severa che evidenzia le geometrie minimaliste del design nordeuropeo. L’attenzione del progetto è rivolta ad esaltare la materia: la pietra del piano di lavoro in GRANITO nero assoluto, tagliata con un forte spessore, e il legno massello dei frontali, scelto nella qualità del pino del sud. www.grattarola.it TOP MATERIAL| intema inthemes | ambientecucina | 99 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 100 100 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL CESAR Un ampio top in GRANITO peperino a finitura fiammata disegna la zona di lavaggio e, lateralmente, la zona cottura della soluzione creata con Noa (design R&D Cesar, G.V. Plazzogna), modello dalle linee austere, ma ricco di elementi funzionali. Tra questi, scaffali a giorno, pensili alti, boiserie a fasce orizzontali o verticali. L’anta di stile tradizionale, con telaio di 9 cm, è in yellow pine spazzolato laccato semitrasparente color tartufo, ma è disponibile anche in laccato seta e in vetro. www.cesar.it 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 101 TOP MATERIAL | intema inthemes | ambientecucina | 101 ARCLINEA Un incontro di forze, tra materie “vive” quali il legno e la pietra: è il sistema Lignum et Lapis (design Antonio Citterio), che ha il suo fulcro nel blocco isola in MARMO Carrara, magnifico monolite dallo slancio aerodinamico. Il blocco autoportante è costituito da un setto centrale e da due ali aggettanti: una si assottiglia verso l’esterno e diventa piano snack; l’altra, di forte spessore, accoglie lavaggio e cottura; sotto, sono agganciati i contenitori in rovere nordico massello a listelli. Sospeso a soffitto, l’elemento “multipiano” in acciaio con cappa con luce Led, scaldavivande e serre domestiche . www.arclinea.com 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 102 102 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL MESON’S Gli accostamenti cromatici fra l’anta K_Zen in rovere grigio e l’anta K_2K laccata sono esaltati dal top in PIETRA Santafiora in tonalità terra lucida, dotato di incavo salvagoccia. Lo zoccolo in acciaio inox aggiunge un brillante tocco all’insieme. In alternativa alla pietra, K_Zen propone come piano di lavoro il pregiato marmo nero Africa, il Nikron e l’acciaio. Per le ante si spazia dal calore del rovere, nelle tonalità Montecristo, bianco, grigio o nero, a quelle del palissandro, noce, ciliegio. www.mesons.it 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 103 TOP MATERIAL | intema inthemes OIKOS Delle tre nuove collezioni di cucine Oikos, Millenium, si distingue per la qualità dei materiali e del design, in grado di offrire proposte inedite. Come quella presentata, dove bancone e armadiatura con ante a telaio sono esaltate dal legno di ulivo, particolare per l’evidente disegno delle venature. Di fronte, come una cascata, il piano del tavolo taglia la simmetria della composizione con la PIETRA nera a superficie strutturata e di forte spessore. www.oikoscucine.it | ambientecucina | 103 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 104 104 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL TECH DUPONTTM CORIAN® In occasione dell’evento “Smart-ologic Corian® Living” progettato da DuPont™ Corian® in collaborazione con Karim Rashid durante la settimana milanese del mobile, il noto designer di fama internazionale propone un concetto di ambiente cucina divertente e conviviale, caratterizzato da linee fluide e forme organiche naturali che concretizzano uno spazio piacevole da vivere, dove sperimentare i piaceri socializzanti della cucina aperta sull’ambiente circostante. La struttura autoportante dimostra ancora una volta la grande formabilità e le possibilità strutturali ed espressiveedel SOLID SURFACE, utilizzato in questo caso nel nuovo colore 2010 denominato Designer White. www.corian.com SOLID SURFACE, AGGLOMERATI DI PIETRE, QUARZO, VETRO, POLVERI DI CEMENTO E NUOVE DECLINAZIONI DEL GRES PORCELLANATO SONO LA FRONTIERA PIÙ AVANZATA DI SOLUZIONI CARATTERIZZATE DA ELEVATA TECNOLOGIA, RESISTENZA, ECO-COMPATIBILITÀ E IGIENE 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 105 TOP MATERIAL | intema inthemes ELMAR Radical, il progetto firmato da Ludovica + Roberto Palomba, propone un concetto compositivo innovativo basato su quattro moduli base - ognuno dei quali rappresenta una funzione primaria del cucinare finiti e visibili su tutti e quattro i lati. Moduli in cui si esalta anche il ruolo del materiale. Per ante e fianchi è proposta l’inconsueta lamiera, in versione white e black e con i frontali che possono essere di tutti i colori laccati e lucidi di serie. Per il piano di lavoro si può scegliere tra il legno, tagliato con un forte spessore e scelto nella qualità del pino del sud, e il tecnologico Nikron, SOLID SURFACE composto da 1/3 di acrilico e 2/3 di minerale di roccia. Un materiale resistente e lavabile, igienico e antistatico, stabile nel colore nero assoluto. www.elmarcucine.it | ambientecucina | 105 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 106 106 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL STARON® Solido e resistente, ma al contempo estremamente duttile, igienico, piacevole al tatto per la sua setosità, termoformabile per realizzare ogni progetto dal design più elaborato: Staron® appartiene alla categoria denominata SOLID SURFACE ed è composto da idrossido di alluminio e polimetilmetacrilato arricchiti da pigmenti colorati che ne determinano la vasta gamma di tinte. Queste caratteristiche che rimangono inalterate nel tempo, lo rendono un materiale ideale per la cucina. Staron®, qui proposto nella composizione Free di Composit, viene fornito in lastra, utilizzabile come rivestimento per superfici di lavoro, e stampato, per realizzare lavelli e vasche inseribili nei piani di cucine e bagni. www.staron.it 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 107 TOP MATERIAL | intema inthemes TECHLAB ITALIA Nuove soluzioni estetiche per il TOP BIMATERICO™ di TechLab Italia, nell’isola realizzata da Key by Sbabo Cucine e presentata alla scorsa edizione di Eurocucina, che consente di associare le complementari qualità prestazionali ed estetiche dell’acciaio inox e della tecno-superficie DuPont™ Corian®, uniti da un esclusivo sistema di fissaggio a filo in fase di brevetto. La fusione di questi due materiali tecnologici nel Top Bimaterico™ origina un piano cucina innovativo, estremamente stabile e robusto, dall’estetica sobria e dalle giunzioni impercettibili che favoriscono igiene, pulizia e manutenzione. Funzionale e facile da installare, il top si propone ora con nuovi cromatismi, tra cui una versione con DuPont Corian® nell’affascinante colore Nocturne che dona alla cucina eleganza e fascino. Massima versatilità anche dal punto di vista delle forme (inusuali o extralarge), grazie alla grande modellabilità e ad un assemblaggio pressoché invisibile. www.techlabitalia.com | ambientecucina | 107 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 108 108 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL ARAN Volare, programma completo con cinque tipologie di ante, propone un piano a semicerchio realizzato in PIETRA ACRILICA Staron®. La forma particolare del bancone sottolinea le caratteristiche di termoformabilità del nuovo materiale composito super-tecnologico, indicato nell’utilizzo a contatto con gli alimenti e in grado di offrire infinite possibilità di progetto. Nella foto si evidenzia la particolare curvatura del piano a sbalzo e del lavaggio saldato a filo. www.aranworld.it HI-MACS® La PIETRA ACRILICA Hi-Macs®, progettata e prodotta da LG Hausys, è composta per il 70% da pietra naturale polverizzata derivata dalla bauxite, per il 25% di resina acrilica e per il 5% di pigmenti naturali. Il nuovo Hi-Macs® Eden è realizzato con il 40% di materiale riciclato ed è certificato GreenGuard come “prodotto a bassa emissione”. La gamma cromatica comprende tredici colori ispirati a giardini botanici e alla natura. Hi-Macs® Eden possiede un alto livello di durabilità, non perde il proprio colore nel tempo, è termoformabile e non poroso.e www.lghimacs.eu 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 109 TOP MATERIAL | intema inthemes TREND Oltre 39 proposte, dalle colorazioni lucide e brillanti alle nuove inedite superfici matt di colore opaco nelle tonalità ecrù, beige, antracite e grigio: resistenza, leggerezza e versatilità sono le caratteristiche principali degli AGGLOMERATI Trend composti di graniglie di vetro, quarzo o granito, ideali per l’utilizzo a pavimento, a rivestimento e come top per ripiani nell’ambiente cucina e bagno. La lavorazione waterjet e la possibilità di curvare la lastra fino a un raggio minimo di 70 cm, oltre alla dimensione massima considerevole (300 x 120 cm), offrono molteplici opportunità creative. L’azienda dedica da sempre grande attenzione ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico: gli agglomerati green di Trend sono realizzati utilizzando fino al 70% di vetro riciclato post-consumo proveniente dalla raccolta differenziata, oltre ad impiegare percentuali di vetro proveniente da riciclo industriale (pre-consumo). www.trend-vi.com SADUN Prodotto industrialmente attraverso l’incollaggio di una lastra di SOLID SURFACE su un supporto truciolare e controbilanciato, il piano Getacore® diventa superficie ideale per piani di lavoro per cucina, grazie all’aspetto estetico di grande qualità e ai numerosi vantaggi funzionali. La lastra di solid surface è composta da un terzo di resina acrilica e due terzi di minerale di roccia, | ambientecucina | 109 una combinazione che dà vita ad un piano molto resistente all’usura, igienico perché non poroso, riparabile, saldabile con giunzioni invisibili e resistente a macchie e solventi. Il piano Getacore® è disponibile in dimensioni standard (4.100x600 mm, spessore 40 mm) ma è possibile su richiesta progettare soluzioni di dimensioni e spessori diversi. www.sadun.it 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 110 110 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL FABRIKA ITALIA DESIGN Si configura come un gioco grafico e cromatico la nuova cucina di Fabrika presentata ad Abitare il Tempo, dove il nero delle ampie superfici si contrappone al legno chiaro del noce canaletto di tavolo e panca e della linea che solca i frontali delle colonne a vetro, dove si inseriscono le maniglie ad incasso. L’effetto uniforme del blocco scuro dell’isola è dato anche dalla scelta ton sur ton del piano di lavoro ‘Ma nero’ dello stesso colore delle ante, realizzate in legno di rovere antracite finito a taglio di sega. Il top in AGGLOMERATO si propone con finitura Tatum ed è realizzato da Marmo Arredo. www.fabrikaitaliadesign.it 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 111 SNAIDERO Esposta anche ad Abitare il Tempo, la nuova Ola 20 (design Pininfarina Design), aggiornamento del progetto Ola, non smentisce la propria forza creativa con le linee curve di cappa e terminali e della sagoma del magnifico tavolo, che nella versione a penisola è in QUARZO superwhite, mentre nello sviluppo ad isola è in solid surface, ideale per realizzare l’integrazione senza giunzioni con il piano di cottura in vetro a induzione. In Quarzo superwhite sono anche il piano di lavoro e lo schienale. Le ante sono in laccato micalizzato bianco Puro. www.snaidero.it SILESTONE® BY COSENTINO Silestone® è la superficie di QUARZO (naturale al 94%) dotata di un’esclusiva protezione antibatterica attiva, che viene incorporata durante il processo di fabbricazione ed è presente in ogni particella del materiale. Proprio grazie alla totale assenza di batteri nocivi, è la soluzione ideale per i piani di cucine e bar e per la pavimentazione di case, esercizi commerciali, strutture TOP MATERIAL | intema inthemes sanitarie grazie all’alta resistenza ai graffi, alle scalfitture, alle abrasioni e alle macchie. Le nuove lastre della collezione Silestone® Sport Series by Fernando Alonso sono disponibili nel formato 3,04 x 1,38 m con spessore variabile da 12, 20 e 30 mm. Preziosi ed esclusivi sono i colori e le finiture disponibili: Rosso Monza (lucida e leather), White Platinum (lucida), Cemento Spa (lucida, leather e volcano). www.silestone.com | ambientecucina | 111 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 112 112 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL STONE ITALIANA Jaipur è la lastra al QUARZO di Stone Italiana pensata come una superficie plasmata dalle forze della natura e dal tempo in maniera assolutamente naturale e eterogenea. Striature, chiaroscuri, effetto ondulato, cavità disposte a caso sulla lastra in maniera originale vengono realizzate attraverso un processo industriale che Stone ha brevettato a livello internazionale. La gamma colori della lastra al quarzo Jaipur si è ampliata negli anni fino a comprendere oggi ben sette varianti: Thyme, Chili, Olive, Anis, Pepper, Vanilla e Ginger. Jaipur è proposta in differenti formati: 300x140 x h.2/3cm oppure 30x30, 40x40, 30x60, 60x60, 120x60, 120x120 x h.1 cm. Stone realizza su disegno lavorazioni speciali, su misura o lastre di dimensioni maggiori. www.stoneitaliana.com 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 113 TOP MATERIAL | intema inthemes OKITE Okite®, un composto esclusivo di resina poliestere e fino al 93% di QUARZO prodotto da Seieffe, è uno dei materiali più adatti al piano lavoro delle cucine. Non è poroso, è resistente al calore, alle macchie, ai graffi, estremamente durevole e cinque volte più forte e resistente del granito. Le sue doti di sicurezza igienica e la conformità agli standard ecologici sono attestati dalle diverse certificazioni ottenute (tra cui NSF, Greenguard, Accreditamento LEED) ed è garantito 10 anni. Proposto in nove collezioni, con una gamma di 90 colori, può essere declinato fino a un milione di possibilità. www.okite.com IL CANTIERE Un impasto “denso”, una mousse de beton, che prende forma attraverso stampi realizzati ad hoc per qualsiasi esigenza: Il Cantiere si occupa della lavorazione del CEMENTO Ductal® , prodotto da Lafarge, ultraperformante, con doti eccezionali di resistenza alle abrasioni, alle compressioni e alle flessioni; essendo inoltre poco poroso garantisce elevate doti di impermeabilità ad acidi e acqua. Un materiale inedito per l’ambiente cucina, che per Progetto50 di Toncelli, si declina in ante, top, fianchi, gole, zoccoli. Le ante sono disponibili in cinque diverse lunghezze (120 cm max) e sei altezze (590 cm max) mentre i piani di lavoro a isola raggiungono la lunghezza massima di 3.100 cm. www.ilcantiere.eu | ambientecucina | 113 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 114 114 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL TONCELLI È un sistema fuori dagli schemi e di assoluta eccellenza Progetto50, il nuovo programma di Toncelli messo a punto dopo due anni di studio, che riassume in sé l’arte e la cultura dell’artigianato toscano del Rinascimento. Il sistema impiega così materiali “caldi” della tradizione toscana, come il cuoio lavorato da mastri sellai, per le ante cucite a mano dell’armadiatura, e poi, per l’isola, il legno solcato, il marmo Carrara e il CEMENTO firmato Il Cantiere, una mousse minerale ad alta tecnologia priva di resine, duttile e altamente performante anche sotto il profilo estetico. www.toncelli.it 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 115 TOP MATERIAL | intema inthemes ARRITAL Monomateria per un total look lapideo: così è proposta la cucina Etherna, completamente rivestita in Kerlite, particolare GRÈS PORCELLANATO che qui riproduce l’effetto della pietra. Il grès porcellanato, inoltre, è il materiale con il minore grado di assorbimento d’acqua e il maggiore grado di resistenza alla flessione; ha un’alta resistenza all’abrasione profonda, alle macchie e agli sbalzi termici. L’anta è realizzata con un foglio di grès su un pannello con bordo in acrilico, mentre i top sono costituiti da una lastra su cui si incassano cottura e lavaggio. Cinque le finiture pietra disponibili. www.arritalcucine.com | ambientecucina | 115 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 116 116 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL DEL TONGO Porta la firma di Francesco Del Tongo la cucina Keramos e, come indica il nome, si propone con una speciale anta in Monolite Ipergrès, GRÈS dalle eccellenti performance, a superficie vetrificata. L’anta è costituita da un pannello a tutto spessore e ingloba anche la maniglia diventando così un unico elemento compatto, sia visivamente sia dal punto di vista costruttivo. Una lavorazione unica, che riporta ai valori dell’autenticità della materia e della tradizione ceramica italiana. Rafforza la possanza dei volumi la superficie in legno massiccio lastronato di pensili e armadi. www.gruppodeltongo.com 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 117 TOP MATERIAL | intema inthemes GRANITI FIANDRE Nuove potenzialità espressive per la collezione NewGround. Hyperfine sono le lastre in GRÈS PORCELLANATO a tutta massa dallo spessore di soli 4,8 mm, risultato di un sistema produttivo e di una tecnologia estremamente innovativa. Prodotta in lastre di formato 60x60 cm, Hyperfine viene proposta nelle tonalità White, Silver, Beige, Brown e Anthracite NewGround. Tutta la collezione NewGround è disponibile anche con lastre Active™, ottenute attraverso una particolare tecnologia produttiva brevettata dall’azienda che consente di abbattere fino al 70% gli agenti inquinanti presenti nell’aria. Ciò avviene grazie al processo di fotocatalisi attivato dalle particelle micrometriche di biossido di titanio (TiO2) applicato a temperatura elevata sulle lastre. www.granitifiandre.com MODULNOVA Materia in primo piano per la collezione Moon (design Andrea Bassanello), esposta ad Abitare il Tempo con varie novità, dai nuovi legni destrutturati come il noce e il rovere, in 4 tonalità, ai nuovi piani di lavoro disponibili in diverse profondità, spessori e materiali. Tra questi, la Kerlite, particolare qualità di GRÈS PORCELLANATO realizzata in una gamma di colori trendy, resistenti al tempo e alla luce. Nella foto, la Kerlite Colors nella tonalità Sand definisce le fiancate e il top del bancone a isola della cucina Moon, con zona snack in aggetto. www.modulnova.it | ambientecucina | 117 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 118 118 | ambientecucina | intema inthemes | TOP MATERIAL LAMINAM Si moltiplicano gli utilizzi di Laminam® nel settore bagno e cucina, grazie alle caratteristiche di lavorabilità, leggerezza e disponibilità in grandi dimensioni che la lastra di CERAMICA è in grado di offrire. Laminam® è facilmente frazionabile e lavorabile per raggiungere un livello qualitativo di assoluto valore: igienica e perfettamente lavabile, antigraffio, idro e oleo-repellente, resistente agli attacchi acidi, indifferente agli urti e ai graffi, completamente esente da formaldeide o da altri composti tossici e nocivi. Offre una gamma molto ricca di colori, nuances, effetti grafici innovativi e inaspettati, che rendono il materiale ideale per realizzare piani di lavoro, ante, pannelli di rivestimento (come i pensili nella foto), monoliti, cappe e lavelli. Il settore Ricerca e Sviluppo collabora attivamente con l’industria del mobile, proponendo soluzioni che consentano di soddisfare qualsiasi esigenza tecnica, funzionale ed estetica. La lastra misura 3m x 1m x 3mm. www.laminam.it 96-119_intema:servizi 10/12/10 16:52 Pagina 119 ARPA Naturalia è una superficie lignea eco-sostenibile, realizzata con elementi provenienti da foreste europee certificate PEFC, che si compone di strati di FIBRE DI LEGNO impastate con resine termoindurenti pressate ad alte temperature. Ne deriva un pannello omogeneo, dotato di un decoro ottico e tattile molto naturale, dato dalla consistenza e dalla disposizione casuale delle fibre e connotato da morbide cromie derivanti dai pigmenti organici presenti nelle resine. Omogeneo, compatto, idrorepellente, con elevata densità e resistenza al carico, Naturalia offre assoluta libertà di progettazione, rivelandosi ideale sia per utilizzi orizzontali come banconi, mobili, superfici di appoggio e particolarmente per i piani da lavoro in cucina (è igienico e antigraffio), sia per svariate applicazioni verticali come rivestimenti parietali, elementi divisori o pannellature. www.arpaindustriale.com 120-121_marmomacc:servizi 13/12/10 17:01 Pagina 120 120 | ambientecucina LA VITALITÀ DELLA PIETRA MARMOMACC La Mostra internazionale di marmi, pietre, design e tecnologie anche nell’ultima edizione si è confermata leader mondiale del settore di Paola Leone foto ©Alberto Parise Marmomacc è un evento non solo economico e commerciale al servizio delle imprese, ma anche un momento di incontro e di crescita sul fronte del design, tanto che dal 2010 si è reso addirittura necessario depositare il nome di “Marmomacc Meets Design” per identificare la serie di iniziative rivolte ad esplorare il legame tra il mondo del progetto e il sistema produttivo della pietra e del marmo, oltre che a diffondere la cultura del materiale litico e la visibilità mediatica. Nei quattro giorni (dal 29 settembre al 2 ottobre 2010), la fiera di Verona, aperta ai soli operatori professionali, ha accolto 56 mila visitatori (+6% rispetto al 2009), con un incremento del 13% degli operatori esteri provenienti da più di 130 Paesi. I 1.500 espositori, dei quali circa il 50% esteri da 56 Paesi (in crescita del 9% rispetto alla precedente edizione) sono stati ospitati in 11 padiglioni su una superficie complessiva di 172.000 mq. «Dopo un biennio molto pesante, i risultati raggiunti, anche in termini di contrattazioni ed affari con le numerose delegazioni presenti, tornano a dare fiducia ad uno dei settori storici e maggiormente specializzati del Made in Italy», afferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere. «La crisi non è superata, ma l’inversione di tendenza c’è, soprattutto per le esportazioni», sottolinea il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. «Hanno infatti ripreso a comprare Cina, Brasile, Russia, Medio ed Estremo Oriente. Le chiavi di successo del settore sono, da un lato, l’origine naturale del prodotto marmo-lapideo e, dall’altro, la capacità di offrire soluzioni su misura per il mercato. Di primaria importanza rimane il mercato Usa: l’edizione di StonExp/Marmomacc America (che si terrà dal 25 al 27 gennaio a Las Vegas) è infatti pensata per essere al servizio dei distretti italiani del settore». Un settore che in Italia occupa circa 60 mila persone impiegate in 11 mila aziende tra realtà industriali ed artigiane per un giro d’affari di 3 miliardi di euro. Nel primo semestre 2010 le esportazioni complessive nazionali di marmi e graniti, grezzi e finiti hanno toccato quota 771 milioni di euro (+6% sul 2009) ed è cresciuto anche l’export di macchinari e tecnologie, che si è attestato a quota 402,9 milioni di euro, registrando un incremento del +28,9% rispetto al 2009. UNA FORMULA SINONIMO DI DESIGN Giunto alla sua quarta edizione, Marmomacc Meets Design (MMD) ha quindi confermato la sua formula vincente: proporre nuove prospettive al settore del marmo e della pietra, stabilendo legami forti e innovativi tra il mondo del progetto e il sistema produttivo. Diverse dunque le iniziative, in primis il percorso di design segnalato che si svolge tra i padiglioni della fiera, che ogni anno si rinnova nel tema e nella composizione del gruppo di partecipanti. Con il tema di Irregolare-Eccezionale, quest’anno sette aziende del settore litico italiano hanno così scelto di misurarsi con il design legando, ognuna, il proprio nome a quello di uno degli altrettanti designer di fama internazionale e realizzando un percorso di grande suggestione. Per il premio Best Communicator Award - assegnato ai migliori allestimenti presenti in fiera - quest’anno sono stati insigniti ben quattro progetti: gli straordinari pattern ecologico-decorativi di Patricia Urquiola per Budri, “l’archetipa” eleganza di Thomas Sandell per Marsotto, le sculture organico-floreali di Marco Piva per MGM Furnari, la potenza architettonico-spaziale di Manuel Aires Mateus per Pibamarmi; quinto progetto, quello firmato da Paolo Armenise e Silvia Nerbi per MBD Said. La Giuria ha voluto in tal modo segnalare, con quattro progetti tra loro estremamente differenti, un’unica volontà: “la capacità di tradurre nel personalissimo mondo creativo di ogni progettista, un concetto di irregolarità che, fonte di ricerca e innovazione, diventi per le aziende una nuova e suggestiva regola, su cui impostare futuri percorsi professionali e produttivi”. Tra le altre iniziative promosse da MMD, la mostra del progetto di arredo urbano coordinato da Riccardo Blumer per la città di Varese, che ha portato gli studenti a creare piccole edicole-sculture per l’esposizione di opere d’arte in marmo Botticino da parte del Consorzio Marmisti Bresciani; il progetto si è svolto grazie all’Accademia di Architettura di Mendrisio. La Regione Puglia ha poi scelto di puntare sui giovani progettisti, offrendo a quattro designer internazionali già affermati - Luca Nichetto, Philippe Nigro, Tomas Alonso e Stefan Diez - la possibilità di indagare le potenzialità espressive delle tradizionali pietre locali di Apricena, Trani, Fasano e Lecce. 120-121_marmomacc:servizi 13/12/10 17:01 Pagina 121 1 4 2 5 3 6 7 1. Vulcano Progetto di Marco Piva per MGM Furnari. 2. Un tempio, gli dei, gli eroi Progetto di Manuel Aires Mateus per Pibamarmi. 3. Progetto di Aldo Cibic per Grassi Pietre. 4. Progetto di Luca Scacchetti per Finstone. 5. Stoneage Progetto di Stefan Diez per Bi Marmi. Regione Puglia. 6. La collezione Monoblock Progetto di Tomas Alonso per Inspo Marmi. Regione Puglia. 7. Marblelace Progetto di Patricia Urquiola per Budri. 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 122 REPO 122 | ambientecucina SI RIPARTE DAI DETTAGLI di Davide Cattaneo e Raffaella Razzano Il clima più che positivo registrato nella seconda edizione di Sicam ha premiato sicuramente la formula, l’ottima organizzazione e, non meno importante, la grande volontà dimostrata da tutta la filiera di dare un segnale concreto del dinamismo del settore. A conferma di un’atmosfera che per alcuni è stata addirittura euforica, parlano i numeri, 18.000 visitatori, e ancor più la qualità degli operatori intervenuti sul fronte sia dell’offerta, 530 espositori, sia della domanda. Le principali aziende di ferramenta, alcuni dei più rinomati marchi nel settore dei materiali e sempre più produttori di elementi da incasso per cucina (lavelli, rubinetti in pri- mis, ma anche cappe ed elettrodomestici built-in), hanno identificato in Sicam la fiera italiana più importante per presentare le proprie novità e verificarle direttamente con i produttori di mobili per cucina, per cui Pordenone è, sempre più, un appuntamento fondamentale. Il successo di Sicam, piccolo gioiello nell’ambito fieristico, ha contagiato anche Marmomacc, la mostra internazionale di marmi, pietre, design e tecnologie che nei quattro giorni ha accolto 56 mila visitatori (+6% rispetto al 2009), con un incremento del 13% degli operatori esteri provenienti da più di 130 Paesi (vedi riquadro), e il Cersaie, che oltre 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 123 ORT ambientecucina | 123 Fermento e molta concretezza al Sicam di Pordenone. Un clima positivo registrato anche da Marmomacc e Cersaie che confermano la capacità di reazione delle aziende del settore ad aver confermato il tutto esaurito negli spazi espositivi (176.000 metri quadrati complessivi), ha registrato 83.286 presenze, con una crescita di quasi l’8% di visitatori esteri, pari a 24.960 operatori. Le tre fiere autunnali si sono, quindi, confermate vitali e propositive e se questo non è sufficiente per parlare di una ripresa consistente del mercato, conferma una tendenza positiva accentuata dalla crisi di maggior successo delle manifestazioni, ma lo stesso discorso è applicabile alle aziende, che hanno una identità forte e sono leader nel loro settore. E l’altro trend inconfutabile è la maggiore apertura del mercato che ha nella comu- ne crescita di afflusso di operatori stranieri la sua riprova. Nello specifico dei trend è palese quanto siano fortemente orientati da due grandi direttrici che sovente si sovrappongono: progetti ecosostenibili e innovazioni che non incidano troppo sul prezzo. Il tutto con una forte concentrazione sui materiali che sembrano essere l’area a più elevato tasso di ricerca. Una attenzione che si legge bene anche nell’area lavaggio dove i produttori di lavelli e rubinetti hanno espresso più di altri novità significative, come dimostrano le pagine a seguire dedicate ad alcune delle principali soluzioni proposte a Sicam e Cersaie. R 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 124 sistema lavaggio INTEGRAZIONE FULL A SICAM E CERSAIE L’AREA LAVAGGIO È STATA UNA DELLE PIÙ RICCHE DI SOLUZIONI INNOVATIVE. PER I LAVELLI ENTRANO IN CAMPO NUOVI MATERIALI COMPOSITI E SI CONFERMA LA RIPRESA DELLA CERAMICA. IMPORTANTE LA VOLONTÀ DI INTEGRAZIONE TOTALE CON IL TOP GRAZIE ALLA DIMENSIONE FLAT E ALLE COPERTURE PREDISPOSTE QUANDO NON SI USA LA VASCA. SEMPRE PIÙ NUMEROSI GLI ACCESSORI PER MIGLIORARE LA FUNZIONALITÀ SCHOCK Il Cristadur® è un materiale brevettato da Schock® con aggiunta di nanotecnologia che rende il lavello ancora più resistente e facile da pulire e crea un sorprendente effetto seta che fornisce alla superficie una lucentezza ineguagliabile con la massima resistenza allo sporco e ai graffi. Horizont è il nuovo lavello che, come dice il nome, si ispira all’idea di orizzonte. In questa linea classica ma allo stesso tempo attuale, le linee orizzontali la fanno da padrone, conferendo un’atmosfera di innata eleganza ad ogni tipo di cucina. Horizon è disponibile in cinque colori (Carbonium, Avorio, Grigio Argento, Nero Magma, Bianco Polaris) e quattro modelli: lavello a vasca singola con gocciolatoio (780x500 mm), lavello a doppia vasca (860x500 mm), lavello a vasca e mezza con gocciolatoio (1.000x500 mm), lavello a doppia vasca con gocciolatoio (1.160x500 mm). www.schock.it PIÙ SPAZIO, PIÙ SEMPLICITÀ, PIÙ SICUREZZA 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 125 ambientecucina | 125 LIRA Preservare lo spazio del sottolavello è da sempre uno degli obiettivi dei produttori di impianti per l’ambiente cucina. Proprio in quest’ottica Lira ha messo a punto Basket Bassa, la nuova piletta dall’altezza ridotta (soli 87 mm), costruita in polipropilene con la griglia in acciaio inox, disponibile in numerose soluzioni cromatiche (oro, rame, bronzo, canna di fucile ecc.). La nuova piletta ha un diametro di 90 mm per velocizzare il sistema di scarico ed eliminare la formazione di ingorghi. Basket Bassa consente di utilizzare quest’area per alloggiare cestini portarifiuti, strumenti e oggetti da cucina anche grazie all’utilizzo combinato del sifone Spazio 2NT New Technology, che, aderendo incredibilmente alla parete di fondo, recupera ulteriore spazio. Altra esclusiva ed interessante caratteristica del sifone è l’ispezionabilità. L’apertura collocata nella parte anteriore consente, semplicemente svitando il tappo di chiusura, di rimuovere i residui accumulati nello scarico, causa principale di fastidiosi ingorghi che compromettono notevolmente il deflusso dell’acqua. www.lira.com INSINKERATOR Le dimensioni compatte consentono ai dissipatori InSinkErator di trovare posto sotto il lavello in modo discreto e, grazie alla modalità di montaggio Quick Lock®, possono essere facilmente installati in qualsiasi vano. Il nuovo Evolution® 200 è il modello di punta della gamma, realizzato con una tecnologia di dissipazione a tre stadi che assicura la massima silenziosità, addirittura maggiore del 60% rispetto agli altri prodotti presenti sul mercato. È caratterizzato da una grande camera di dissipazione in acciaio inossidabile da 1,18 litri e da un circuito a microprocessore per l’aumento di potenza (fino a 4 volte la potenza nominale) che demolisce anche i rifiuti alimentari più coriacei. www.insinkerator.it L&S Illuminare il lavello per migliorare la funzionalità e l’utilizzo dell’area lavaggio: Skuba è una lampada estremamente elegante, orientabile, racchiusa in un profilo semitrasparente ed accesa dall’esclusivo touch-switch. Progettata per applicazioni sul telaio dell’elemento “scolapiatti”, offre la necessaria protezione IP all’acqua, garantendo l’impermeabilità e la sicurezza. Anche con questo modello a Led, L&S garantisce un’illuminazione perfetta, efficace e potente, così come nel passato avveniva con gli apparecchi che utilizzavano le sorgenti fluorescenti tradizionali. www.ls-light.com ARTINOX L’esclusivo design di Ghost Artinox permette al lavello di integrarsi alla perfezione in qualsiasi tipo di piano di lavoro e, grazie all’abbassamento perimetrale dove far scorrere il vassoio/tagliere, ne aumenta la superficie di appoggio esaltandone le linee pulite ed essenziali. Ghost Artinox è realizzato in acciaio inox AISI 304 dello spessore 1 mm, proposto nella versione per l’incasso filotop/sopratop e sottotop con due vasche (340x400 mm) più scivolo laterale (destro o sinistro). In dotazione anche il tagliere inox/teflon. Completano la serie, i modelli a vasca singola con e senza scivolo. www.artinox.it BLANCO Funzionalità, ergonomia ed estetica di grande livello per il nuovo lavello Blancoaxon II 6 S in Ceramica Porcellanata PuraPlus® , un materiale di altissima qualità, resistente e duraturo. È dotato di un’ampia vasca accoppiata ad una pratica vaschetta supplementare e utilizza il concetto AXen di Blanco, per un flusso di lavoro fluido lungo l’asse orizzontale del lavello. È disponibile in sette differenti colori adatti a qualsiasi tipologia di cucina (Nero, Grigio Alu, Bianco Cristallo, Bianco, Jasmine, Vaniglia, Cashmere) nella quale si inserisce alla perfezione grazie anche al bordo particolarmente sottile. www.blancoitaly.com FRANKE Tecnonite è il nuovo materiale sintetico, dalla texture molto leggera e al contempo molto resistente, che consente di realizzare installazioni inedite e sofisticate, superando i vincoli legati al peso. Oltre al classico incasso, questo materiale facilita infatti le installazioni sottotop o filotop, per una soluzione senza superficie di continuità con i piani di lavoro della cucina. Tecnonite è utilizzato per i lavelli della serie Sirius: design moderno, vasche squadrate, linee pulite, adatte ad essere inserite in qualsiasi contesto. La gamma Sirius prevede quattro modelli: doppia vasca, 1 vasca + gocciolatoio, 2 vasche + gocciolatoio, 1 vasca + 1 mezza vasca + gocciolatoio. Nota particolare: la posizione del troppopieno (posto sotto la cover Franke sul bordo della vasca) permette di sfruttare completamente la capacità contenitiva del lavello. Una soluzione all’insegna della funzionalità, ma anche dell’estetica (la cover che nasconde il troppopieno esalta il design del lavello e lo impreziosisce). www.franke.it R 122-135_report:servizi 13/12/10 18:16 Pagina 126 126 | ambientecucina sistema lavaggio integrazione full APELL Linear Plus è una gamma completa di lavelli saldati con vasche a raggio minimo ad elevata profondità. Una soluzione che permette di assecondare le esigenze formali di un design dalle linee minimali con quelle funzionali legate alla pulizia del lavello. L’elevata profondità delle vasche (20 cm) permette di alloggiarvi un grande numero di stoviglie senza che queste emergano oltre il bordo della vasca. Il particolare design dell’invaso e la sua profondità permettono di “annegare” elegantemente l’intero lavello nel top della cucina, rendendo meno probabili spiacevoli fuoriuscite d’acqua. Per i lavelli Linear Plus è disponibile una gamma completa di pratici ed eleganti piani scorrevoli in vetro ed acciaio in diverse colorazioni. www.apell.it ELLECI Sirex è il nuovo lavello (built-in) in composito dall’estetica flat che incorpora due novità brevettate dall’azienda. Per la prima volta vede l’installazione dell’innovativo e brevettato sistema di scarico ad ingombro ridotto (SIR), fino ad ora utilizzato solo sugli elettrolavelli. Supera l’ultimo limite del materiale composito: la resistenza alle alte temperature fino a 250°C. Tutti i modelli della linea Sirex, infatti, vedono l’applicazione di una Piastra Anticalore che fa da dissipatore del calore, trattiene cioè il calore grazie a dei distanziatori sul gocciolatoio del lavello che creano un gap tra la piastra e il lavello stesso. Gli sviluppi futuri di tale piastra vedranno l’applicazione di differenti materiali e conseguenti differenti estetiche. Ulteriore innovazione è data dalle dimensioni. La linea Sirex ha una larghezza 51,5 cm, un centimetro e mezzo in più rispetto allo standard, per permettere l’installazione di molteplici accessori sul bordo del lavello. www.elleci.com ALPES Liberi in Cucina è il nuovo progetto di cucine in acciaio inox ad installazione libera configurabili in base al proprio spazio e al proprio gusto. La collezione disegnata da Nico Moretto è composta da elementi modulari, indipendenti, autonomi che integrano tutte le funzioni del lavaggio, della cottura e preparazione dei cibi, della differenziazione e smaltimento dei rifiuti e dell’aspirazione. I moduli sono attrezzati con vasche e lavelli di varie dimensioni e tipologie, affiancabili a piani cottura ribaltabili, da appoggio o da incasso. Grande versatilità delle soluzioni grazie all’ampio ventaglio di scelte che vanno dai materiali da impiegare per i top (acciaio, DuPont Corian® , legno) all’organizzazione dei contenitori (cassetti, cassettoni, ante a loro volta internamente attrezzati). www.alpesinox.com 122-135_report:servizi 14/12/10 14:40 Pagina 127 ambientecucina PROGETTO DURAVIT BY STARCK L’ANGOLO RETTO DEL DESIGN Anche in cucina! Libertà, irriverenza, voglia di giocare attraverso un approccio unico e straordinario al mondo del design e della progettazione: nessun altro architetto e designer suscita tanto scalpore e reazioni così controverse come Philippe Starck, chiamato per la prima volta da Duravit a confrontarsi con i lavelli da cucina. Il progetto Starck K nasce dalla pluriennale collaborazione tra il progettista francese e l’azienda tedesca, un percorso lungo e articolato, costellato da numerosi progetti di successo, che si concentra ora su uno dei fulcri della cucina, un’area di lavoro importante, nella quale è indispensabile ottenere soluzioni che consentano di associare estetica, qualità e funzionalità. Lavare i piatti, pulire le verdure, scolare la pasta: Philippe Starck riattualizza questa pluralità di azioni elementari, riportandole alla loro natura primaria attraverso una forma completamente nuova alla quale giunge lavorando sul principio della riduzione all’essenziale e sull’idea di bellezza generata dalla semplicità delle linee e dalla luminosità del materiale ceramico. Il principio formativo primario e onnipresente del nuovo lavello in ceramica è l’angolo retto. La forma è rigorosamente quadrangolare, circondata da un bordo, le linee chiare indicano regolarità ed armonia e offrono contemporaneamente ampie superfici d’appoggio e una pratica capienza del bacino. La superficie del piano scolapiatti, pura e senza scanalature, è semplicemente inclinata verso il basso mentre le pareti laterali del bacino stesso sono insolitamente rialzate. Si ottiene un semplice rettangolo che si innalza dalla superficie del piano di lavoro e forma un contenitore indipendente, un bacino le cui sottili pareti laterali rafforzano l’aspetto di straordinaria eleganza. Elemento centrale di collegamento tra il piano e il bacino è un incavo che garantisce allo stesso tempo la protezione del troppopieno. Non appena l’acqua raggiunge questo incavo, quella in eccesso fluisce come una cascata sul piano scolapiatti e da lì nello scarico. L’attenzione ai dettagli si manifesta anche nel tappo dello scarico, che non è avvitato ma si può togliere facilmente per la pulizia. Lo straordinario bacino costituisce l’elemento rappresentativo della serie, che oltre all’estetica di grande valore offre evidenti vantaggi. La dimensione interna di 430x310x190 mm garantisce un ampio spazio d’azione che permette di pulire comodamente persino la piastra del forno. Tali dimensioni sono state studiate per essere compatibili con i contenitori Gastronorm. Grazie al tagliere in legno si possono inoltre ottenere due diverse altezze di lavoro, per qualsiasi esigenza dell’utilizzatore. Il lavello è disponibile nelle dimensioni 1.000x510 mm e 900x510 mm con piano scolapiatti collocato a scelta a destra o a sinistra; oltre a questa tipologia esiste anche la variante che rinuncia completamente alla superficie di lavoro e predilige un bacino spazioso con una dimensione interna molto più ampia (775x310x190 mm). Il lavello, come molti dei progetti del designer francese, traccia un percorso declinabile differentemente in base alle esigenze individuali, sia per la versatilità del design, sia per la varietà delle colorazioni. Starck K è infatti disponibile nelle versioni Bianco, Pergamon, Antracite, Castagna. Tutte le soluzioni proposte sono rettificate per permetterne l’installazione a filo top. I fori per la rubinetteria permettono inoltre di installare tutti i comuni tipi di rubinetteria. Le esigenze funzionali della cucina richiedono ai materiali caratteristiche tecniche di grande qualità. Discostandosi dal fine-fireclay solitamente utilizzato per questi elementi, Duravit ha sviluppato un proprio speciale processo produttivo creando una miscela ad hoc che si caratterizza per la grande robustezza ed elevata resistenza agli urti, risultando quindi particolarmente adatta per questo impiego. Il colore della ceramica rimane inalterato nel tempo nonostante la notevole esposizione alla luce. www.duravit.it Philippe Starck ph. Jean-Baptiste Mondino | 127 R 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 128 sistema lavaggio ECO-DESIGN IL RISPARMIO ENERGETICO GUIDA LA PROGETTAZIONE DEI NUOVI RUBINETTI CHE DIVENTANO DEI VERI E PROPRI SISTEMI DI EROGAZIONE DELL’ACQUA: CALDA, FREDDA E PURIFICATA. E IL SEGNO FORMALE SCOPRE ANCHE IL LINGUAGGIO DEL COLORE E DELLA LUCE KWC La tecnologia a sensori priva di contatto è stata, fino ad oggi, usata principalmente per le rubinetterie nel settore pubblico o semipubblico. KWC Uso è un oggetto di design dal carattere forte che offre tutti i vantaggi tecnici e funzionali in una veste moderna, ideale anche per le cucine e gli ambienti privati. KWC Uso risponde quando si tocca brevemente la bocca e visualizza, attraverso i colori (tecnologia a Led Luminaqua®), la temperatura dell’acqua attuale: 1 tocco per acqua fredda (blu), 2 tocchi per acqua calda (arancione), 3 tocchi per acqua bollente (rosso). È prodotta esclusivamente in acciaio inossidabile, che la rende pregiata e robusta allo stesso tempo. www.kwc.com IDRAL Grazie al know how messo a punto per le cucine industriali, Idral propone il miscelatore 09426 monocomando con doccia dual jet e attacco magnetico. La doccia cromata a doppio getto ha il comando di scambio a pulsante. È prevista anche la versione con leva clinica che consente l’apertura con un gomito. www.idral.it INSINKERATOR Eleganza e praticità per svolgere semplici mansioni quotidiane: Insinkerator presenta i nuovi dispenser d’acqua filtrata bollente a 98°C, in grado di fornire, in un’ora, fino a 100 tazze d’acqua. Facilmente installabili, contribuiscono notevolmente al risparmio energetico perché consumano meno di una lampadina da 40 Watt e scaldano solo la quantità d’acqua necessaria senza alcun tipo di spreco. Di grande aiuto nella preparazione di bevande calde, sughi e pasta, l’acqua degli erogatori può essere utilizzata, ad esempio, per disinfettare, scongelare alimenti, scottare le verdure e per molteplici altre funzioni. www.insinkerator.it WEBERT Manuela Busetti e Matteo Redaelli hanno disegnato 360°, il nuovo miscelatore da cucina che si contraddistingue per la bocca d’erogazione innovativa che ruota a 360 gradi, rendendo possibile il raggiungimento da parte del getto d’acqua di ogni angolo della zona lavello. Una caratteristica che consente di sostituire in pieno la funzionalità della doccetta estraibile. Il miscelatore 360° unisce funzionalità e design, introducendo particolari in alluminio anodizzato (maniglia e impugnatura della bocca) in finiture colorate (nero, rosso mattone e grigio), oltre alla classica finitura in cromo, e alla nuova finitura bianco opaco. www.webert.it 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 129 ambientecucina MAMOLI ROBINETTERIA Ironia e funzionalità si incontrano in Paola&TheKitchen, il miscelatore disegnato da Paola Navone. Un’interpretazione poetica del rubinetto da cucina nella quale semplicità, praticità, ed essenzialità dell’oggetto vengono valorizzate dalla delicata contaminazione di un elemento capace con pochi tratti di suscitare suggestioni nuove. Sulla struttura lineare in ottone cromato del rubinetto viene innestata, quasi casualmente, una leva leggera e colorata, una sorta di petalo floreale o un riferimento alle leve di azionamento di vecchi macchinari industriali. La forma organica e generosa delle leve offre una facilità di presa, agevolandone l’utilizzo per qualsiasi utilizzatore. www.mamoli.it FIMA CARLO FRATTINI Presentato in anteprima a Cersaie, il nuovo miscelatore elettronico Nomos di Fima Carlo Frattini rappresenta l’ultima generazione di rubinetti grazie allo schermo touch screen, di facile utilizzo, che permette di regolare con precisione le diverse funzioni d’uso: dall’erogazione alla temperatura. Il controllo elettronico di Nomos, inserito nel classico miscelatore meccanico, fa sì che vi sia un controllo attivo dei consumi d’acqua tale da facilitare il risparmio idrico e, di conseguenza, risultati ecologici ed economici immediati e rilevanti. La linea Nomos è disegnata da Castiglia Associati e declinata anche per la cucina. www.fimacf.com GROHE Un nuovo miscelatore da cucina che diventa sorgente d’acqua domestica pura, sempre disponibile per bere e cucinare: Grohe Blue® si caratterizza per la costruzione a due canali di distribuzione: il primo eroga e miscela acqua calda e fredda come un normale miscelatore; il secondo filtra l’acqua potabile della rete idrica, eliminando sostanze e impurità che possono influire sul sapore e sull’odore dell’acqua. In questo modo, l’acqua filtrata non entra mai in contatto con l’acqua miscelata. Cuore del progetto è il filtro multilivello che unisce due importanti tecnologie per migliorare il sapore, l’odore e la durezza dell’acqua. Grohe Blue® è stato premiato con l’iF Product Design Award 2010. www.grohe.it RUBINETTERIE TEOREMA Jetto Kitchen completa la collezione di rubinetti della famiglia “Water Saving Philosphy” con la quale l’azienda afferma il proprio impegno nei confronti dell’ambiente. Il nuovo miscelatore per la cucina consente un risparmio di acqua di oltre il 40%. Praticità, estetica, e tecnologia si fondono in Jetto Kitchen traducendosi nella proporzione delle forme e nell’incastro dei volumi. Una linea continua parte da terra e arriva fino alla bocca di erogazione formando un semicerchio. Semplicità ed essenzialità vengono ulteriormente valorizzate dalla delicata contaminazione di una manopola dalla presenza “importante”. www.teoremaonline.it | 129 R 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 130 accessori NUOVI GESTI QUOTIDIANI CASSETTI ED APERTURE SONO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DELLE AZIENDE, IMPEGNATE SOPRATTUTTO A FACILITARE IL LAVORO E I MOVIMENTI IN CUCINA. SOLUZIONI MECCANICHE O ELETTRICHE, COMUNQUE ERGONOMICHE GRASS Un sistema di apertura per ante a ribalta caratterizzato da una struttura resistente, affidabile, agevole e silenziosa durante l’uso, che si rivela ergonomicamente ben studiata e comoda da utilizzare. Kinvaro propone una concezione moderna per l’organizzazione dello spazio interno dei pensili attraverso tre modelli per ogni esigenza: Kinvaro L-80 e i sistemi elettronici Kinvaro S-35 E e Kinvaro F-20 (questi ultimi sono dotati di una funzione di emergenza, grazie alla quale possono essere aperti e chiusi meccanicamente e con facilità anche in caso di assenza di corrente elettrica). La massima flessibilità si ottiene con Kinvaro S-35, realizzato in considerazione di tutte le altezze e larghezze dei pensili da cucina attualmente in uso. www.grass.at 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 131 SCILM IGIENE AL MASSIMO Troppo spesso le condizioni di umidità e di temperatura, unite al costante contatto con sostanze organiche e alimentari, favoriscono l’insorgere di muffe e di colonie batteriche nelle guarnizioni morbide di piani di lavoro e sottolavelli. Bioshield è lo speciale trattamento introdotto da Scilm nella fase di produzione delle proprie guarnizioni, che garantisce l’eliminazione di ogni tipo di aggressione batterica. Le nuove guarnizioni antibatteriche sono efficaci contro un ampio spettro di batteri, muffe ed alghe, proteggono alzatine e sottolavello da danni, macchie e corrosioni, sono adatte al contatto con i cibi e assolutamente innocue per l’uomo e per l’ambiente. www.scilm.it L.I.C.AR. INTERNATIONAL GEOMETRIE LIGNEE Quattro differenti linee di prodotto, identificate non solo in base alla tipologia, ma secondo un criterio più ampio che riguarda e coinvolge la progettualità e la concezione dell’anta stessa. La pulizia delle linee e delle superfici è la peculiarità della Linea Design, disponibile in quattro modelli ai quali si aggiungono le nuove ante presentate al Sicam, caratterizzate da geometrie contrapposte e dalla possibilità di accostare tra loro diversi colori. L’anta è composta da un pannello melamminico con trattamento di laccatura sulla cui superficie sono poi applicati i profili in legno (anch’essi laccati) con i quali dare vita a disegni astratti. www.licar.com ROMAGNA PLASTIC La collezione Première firmata Paolo Nava e Fabio Casiraghi, comprende tre linee: i sistemi per la raccolta differenziata, la linea di portaposate in legno e i portapiatti per cestone (in fase di avanzata progettazione): il tutto per offrire una gamma completa in grado di allestire gli interni delle cucine con accessori caratterizzati da uno stile unico e armonioso. Protagonista dell’edizione 2010 del Sicam è stata senza dubbio la linea di portaposate in legno, elemento essenziale che diventa parte integrante del cassetto per rispondere in modo funzionale all’esigenza di ordinare posateria ed altri utensili. Dettagli esclusivi e materiali pregiati (legno, acciaio inox satinato, sughero e Corian® ) si accostano armoniosamente creando eleganti contrasti. Grazie alla modularità degli elementi, la linea è disponibile per basi da 1.200, 900 e 600 mm. www.rp-premiere.com SALICE Un nuovo prodotto si aggiunge alla recente linea di deceleratori per ante Smove: disponibile sia con fermi per il montaggio sia senza, il nuovo portasmove a croce può essere avvitato al cappello o al basamento del mobile. Il nuovo sistema è fornito di una regolazione della corsa del deceleratore che permette di avere lo stesso effetto frenante quando abbinato ad ante di diversa larghezza e peso. Tre i modelli disponibili in base alla tipologia di anta: il primo, con forza frenante minore, è da utilizzare con ante realizzate in materiali particolarmente leggeri; il secondo, ideale per mobili da cucina, per ante a due cerniere; il terzo, con forza frenante maggiore, con ante a tre o più cerniere. www.salice.com AMBROSINI COMPONENTI ALZATINE SPEED Le alzatine Speed proposte da Ambrosini Componenti permettono un’applicazione semplice, veloce e forte nel tempo. Il profilo è estruso interamente in alluminio in un unico pezzo, di forma e dimensioni studiate per affrontare anche le situazioni più difficili; dotato di un nastro biadesivo che aderisce perfettamente a qualsiasi piano di lavoro, evita la foratura del top. E’ possibile realizzare gli angoli senza l’uso di angolari. Grande attenzione anche alle esigenze estetiche, grazie alle varianti di forma e di colore. www.lasorgentesrl.it BLUM Funzionalità assoluta e design elegante contraddistinguono il set di pratici utensili da cucina Blum: portapiatti, portaspezie, portacoltelli e portapellicole. I fogli trasparenti e di alluminio trovano posto nel nuovo alloggiamento in materiale plastico, che può essere integrato nel sistema di suddivisione interna “Orga-Line” o fissato al fondo del cassetto con un attacco speciale. L’asticella proposta da Blum consente di agganciare il bordo iniziale della pellicola trasparente e di arrotolarla in maniera tale da poterla estrarre senza pieghe per l’operazione di taglio e il suo successivo impiego. In caso di necessità è possibile estrarre completamente il portapellicole dal cassetto. www.blum.com R 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 132 132 | ambientecucina accessori nuovi gesti quotidiani HÄFELE Dallo scorso anno Häfele e Kesseböhmer hanno rilevato la produzione delle guarniture per ante a ribalta della storica azienda Huwil e proseguono oggi nella gestione e nello sviluppo dei prodotti in linea con i trend del design contemporaneo. La gamma di prodotti Häfele è in grado di risolvere le soluzioni costruttive più complicate e di fornire nel contempo all’utente finale il movimento di apertura desiderato. In sintonia con le attuali tendenze, l’azienda propone anche i modelli elettrici E-Senso, E-Verso ed E-Strato. La flessibilità di Duo, Maxi e Senso li rende adatti a tutte le ante: grandi o piccole, leggere o pesanti, in legno, in alluminio o in cristallo. www.hafele.com FORMENTI&GIOVENZANA Genios è la nuova soluzione integrata per cerniere ammortizzata, una tecnologia semplice ma efficace che sfrutta l’utilizzo dell’ammortizzatore posizionato all’interno della basetta. Genios si ottiene inserendo una piccola leva sotto l’ala di una cerniera standard come Optima Clip-On, aggiungendo poi l’ammortizzatore di ultima generazione SlowMotion® nello spazio vuoto della sua relativa basetta e completando il sistema con il semplice ed intuitivo meccanismo di regolazione Anyway® . Genios è assolutamente versatile e utilizzabile per qualsiasi tipo di anta, leggera o pesante, piccola o grande, sottile o di grosso spessore, grazie alla profondità di foratura di soli 11,3mm e al diametro box di 35mm. www.fgv.it HETTICH Una soluzione che apre nuove prospettive per soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche dell’abitare contemporaneo: il sistema elettromeccanico Easys, utilizzato in combinazione con la funzione meccanica push to open per le guide Quadro, consente di aprire e chiudere con facilità ogni tipologia di cassetto e in qualsiasi posizione anche senza l’impiego delle mani. Una volta aperto il cassetto, può essere bloccato in qualsiasi posizione mentre una speciale programmazione impedisce l’apertura involontaria dei mobili; se infatti ci si appoggia al frontale per periodi prolungati, i cassetti restano chiusi. Una speciale protezione evita la collisione e previene danneggiamenti ai frontali e lesioni all’utilizzatore della cucina nel caso di soluzioni ad angolo: se un cassettone è aperto, il cavo disponibile tra gli optional disattiva tutti quelli del mobile vicino che rischia di entrare in collisione. www.hettich.com COMPAGNUCCI La collezione Tiramigiù si amplia con ulteriori novità che consentono applicazioni innumerevoli nell’ambiente cucina: dai pensili con semplici ripiani, all’alloggiamento di Tv, Pc o piccoli elettrodomestici che dopo essere stati utilizzati tornano dietro alle ante lasciando i piani di lavoro sempre sgombri. Un’attenzione particolare merita RondO’, tecnicamente definita una “colonna a traslazione verticale Isola”, composta in realtà da un Tiramigiù allestito con uno scolapiatti che ricorda, per il materiale utilizzato e la forma circolare, una cappa di design. RondO’ è ideale per una cucina nella quale il lavello sia posizionato su un piano di lavoro ad isola. www.compagnucci.com 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 133 ambientecucina | 133 K DESIGN IL FATTORE CAPPA Dare forma a nuove idee creative traducendole in sistemi funzionali e sicuri: dal 2003 K Design realizza cappe di design preservando i saperi delle lavorazioni artigianali dei metalli ma guardando sempre al futuro, ai nuovi input stilistici e tipologici. Nuove forme, nuovi materiali, ma anche nuove tecnologie e sistemi di lavorazione integrati per sviluppare continuamente progetti in grado di anticipare le richieste del mercato dal punto di vista sia estetico sia funzionale. La linea contemporanea presentata allo scorso Sicam comprende cappe a piantana o a parete, caratterizzate da un design sofisticato ed elegante generato dalle linee pulite e dai riflessi luminosi dei materiali utilizzati. Cappe aspiranti che proprio dietro questo aspetto intrigante e questa personalità esuberante nascondono un cuore tecnologico di alta qualità. Eleganti curve in vetro decorato e in acciaio inox nascondono motori silenziosi, sistemi di aspirazione all’avanguardia, pulsantiere avveniristiche. K100, disegnata dall’arch. Riccardo Vincenzetti, è sicuramente la protagonista della collezione. Una presenza scultorea, imponente ma non invadente, caratterizza questa cappa a piantana che completa l’isola di lavoro inserendosi in cucine dalla spiccata personalità. K100 è disponibile nella finitura alluminio spazzolato, nei colori bianco e nero o a campione su richiesta. K101, 102, 103, 104, 105, 106 e 107 sono invece le cappe a parete che completano la collezione. Linee pulite ed essenziali, superfici e finiture inedite (alluminio spazzolato, vetro satinato o Laminam per i pannelli di rivestimento), integrazione di sistemi luminosi funzionali e d’accento ne fanno veri e propri elementi d’arredo in grado di inserirsi in qualsiasi contesto e caratterizzare qualsiasi spazio. www.kdesign.pu.it R 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 134 accessori PRESA DIRETTA CITTERIO GIULIO Originalità del design, ricchezza della gamma, varietà dei colori e delle finiture per ciascun modello, dal cromo lucido al cromo opaco, dal nichel lucido al nichel satinato, all’alluminio laccato e anodizzato. Maniglie di carattere, che nello stile moderno conferiscono innovativa freschezza al minimalismo contemporaneo e nel classico rivitalizzano le forme del passato. Particolare interesse meritano le maniglie modulari bicomponenti che trovano la loro prima applicazione nel mobile da cucina e nelle armadiature. Combinando materiali quali zama e acciaio, inox o ferro, l’azienda offre una nutrita serie di modelli modulari (a interasse variabile da un minimo di 128 mm a un massimo di 992 mm) di cui l’art. 8 1087 (nella foto) ne è una rappresentazione: un prodotto estremamente funzionale nell’utilizzo, di sicuro impatto estetico, fortemente caratterizzante il mobile. www.citteriogiulio.com L’ORIGINALITÀ DELLE NUOVE MANIGLIE È LA MIGLIORE RISPOSTA ALLE TANTE SOLUZIONI CHE NE PREVEDONO L’ASSENZA. LA RICERCA SUI MATERIALI È LO SPUNTO PIÙ INTERESSANTE E PREVEDE L’INGRESSO DELLA CERAMICA IN CHIAVE MODERNA 122-135_report:servizi 13/12/10 17:03 Pagina 135 ambientecucina PAMAR Björn Dahlström disegna Warp, la maniglia per mobili della collezione Pamar Porcelain dall’aspetto sempre mutevole, quasi non fosse mai uguale a sé stessa. Anche in questo modello la porcellana, materica e sensuale al tatto, si lascia plasmare dalla mano del designer che la interpreta. Forme organiche, in cui sinuosità e rigore si alternano a tratti in un connubio di linee e curve, la caratterizzano fortemente creando un gioco geometrico irregolare e articolato. Complessa e sobria al tempo stesso, il bianco lucido, unico colore in cui è disponibile, ne definisce ancora di più il disegno. Warp si declina in sei forme diverse per ciascuna delle tre misure proposte. www.pamar.it GRUPPO CONFALONIERI Nuovi modelli di pomoli e maniglie per mobili che uniscono design funzionale, ricerca estetica ed innovazione: il Gruppo Confalonieri ha presentato al Sicam una collezione di “sculture funzionali” proposte in diversi materiali: dal metallo pressofuso all’acciaio inox, dall’ottone al policarbonato e al polimero morbido. Massimo Cavana ha disegnato la nuova maniglia MB09136. Disponibile anche nella versione incasso (adatta anche all’applicazione su porte), si distingue per la totale asimmetricità della sagoma: linee semplici ed essenziali, che creano un sofisticato gioco di profondità. Realizzata in metallo pressofuso, è declinabile nelle finiture argento 7, cromo lucido e nichel satinato. www.gruppoconfalonieri.it | 135 CITTERIO LINE Citterio Line conferma la passione per la ricerca del bello e dell’esclusivo attraverso un processo di ricerca che consente di rendere unico ogni nuovo modello. Tra le nuove proposte dell’azienda, gli articoli 375 e 376 si impongono quale simbolo di uno stile prezioso e ricercato. Entrambi i modelli, esteticamente simili, sono realizzabili nelle finiture a galvanica e a lacca e in due diverse misure: da 58x93 con interasse mm 32 e da 43x63 con interasse mm 16. Ad impreziosire l’articolo 376, “Maniglia Gioiello”, la presenza di cristalli incassati che creano sorprendenti effetti di luce, conferendo alla maniglia una sofisticata eleganza. www.citterioline.com RONDA LA CUCINA DAI MILLE VOLTI Il magnetismo è un fenomeno naturale che trae origine dalle proprietà della materia; un’energia primitiva che domina la nostra vita e l’universo. Ronda Design è un laboratorio di design, progettazione e sviluppo finalizzati a rendere ogni ambiente, a cominciare dalla casa, sempre più interessante, funzionale e vivibile. Con Magnetika, Ronda propone un sistema esclusivo e brevettato che sfrutta il fenomeno naturale dell’attrazione a distanza per applicazioni pressoché infinite. Uno dei prodotti che applica questa tecnologia è Mask,un pannello dal supporto a base lignea, rivestito da una cover in metallo che vi si sovrappone perfettamente. L’anima interna del supporto è realizzata in Mdf e poi ricoperta in laminato grigio nel quale sono annegati i magneti di tenuta. La cover è invece ottenuta da un foglio metallico piegato senza saldature e con angoli stampati. La tecnologia magnetica consente una rapida ed efficace rimozione e sostituzione del rivestimento e la conseguente variazione dell’aspetto estetico-formale del mobile o della parete. Gli ambienti della casa come la cucina, possono assumere con Mask mille volti, infinite identità. Le operazioni di sostituzione sono semplicissime e avvengono senza l’ausilio di strumenti o aiuti esterni. Acciaio satinato, antimpronta, colori bianco, avorio e nero, sono le finiture standard proposte; è poi è possibile richiedere al- l’azienda, qualunque tipo di colore e di decoro per quantitativi minimi. La personalizzazione di Mask è infatti assoluta grazie al processo di sublimazione delle immagini di qualsiasi tipo sulla superficie della cover. La particolare tecnologia di decorazione utilizzata consente di ottenere la continuità dell’immagine anche sui lati del pannello generando un notevole vantaggio estetico nell’accostamento di diversi moduli che possono così dar vita ad un’immagine senza soluzione di continuità. Anche per questa caratteristica, la flessibilità e la modularità del sistema sono assolute anche dal punto di vista dimensionale. Ciò consente al progettista di attuare qualsiasi tipo di soluzione estetica e di impiegare la tecnologia in un campo infinito di applicazioni. Mask è infatti utilizzabile anche come top di mobili e piano di lavoro in genere. Ronda Design è un progetto di creatività con la forza di Ronda Group, gruppo industriale che da più di 40 anni diffonde l’alta qualità italiana nell’arredamento utilizzando un materiale bello e resistente come l’acciaio inox. www.rondadesign.it 136-e_magazine_promo_199:174 copertina 13/12/10 17:04 Pagina 1 ambientecucina FACILE DA RICEVERE, n. 11 novembre dicembre 2010 PROJECT T UTILE DA LEGGERE TREND ELEMENTI DI CONFINE SOLUZIONI D’ARREDO STUDIATE PER LE CUCINE APERTE SUL SOGGIORNO AMBIENTE CUCINA PROJECT è il flip magazine dedicato a progettisti A e architetti che desiderano conoscere AREA OPERATIVA L’AVANGUARDIA DELL’ACQUA RIFLETTORI PUNTATI SULLA ZONA LAVAGGIO , DOVE PREDOMINA LA FUNZIONE, ANCHE IN SPAZI CONTENUTI le novità più interessanti per la cucina. Se si è interessati a riceverlo direttamente al proprio I INSIDE indirizzo e-mail è sufficiente andare sul sito I SEGRETI DELL’ARTE LA MAESTRIA DELL’ARTIGIANATO RINASCIMENTALE E DELL’EBANISTERIA TOSCANA RIVIVONO IN PROGETTO50 DI TONCELLI www.living24.it Italian Life Style entrare nella sezione newsletter e iscriversi ad Ambiente Cucina Project. ambientecucina PROJECT www.living24.it EASY TO RECEIVE, ambientecucina PROJECT USEFUL TO READ T issue 11 November December 2010 TRENDS AMBIENTE CUCINA PROJECT is a flip magazine devoted to designers and architects who wish to hear about all the latest and most interesting kitchen design ideas. Anyone interested in receiving it straight to their e-mail inbox should go to www.living24.it and click on ‘newsletter’ to sign up for Ambiente Cucina Project. BOUNDARY ELEMENTS SPECIALLY DESIGNED FURNISHING SOLUTIONS FOR KITCHENS THAT OPEN ONTO THE LIVING-ROOM W WORKING AREA STATE-OF-THE-ART WASHING SYSTEMS SPOTLIGHT ON THE WASHING AREA , WHERE FUNCTIONAL EFFICIENCY IS PARAMOUNT, EVEN WHERE SPACE IS LIMITED I INSIDE THE CRAFTSMAN’S SECRETS TRADITIONAL RENAISSANCE CRAFTSMANSHIP AND TUSCAN CABINET-MAKING COME BACK TO LIFE ON TONCELLI’S PROGETTO50 Italian Life Style basket_QRC ambiente cucina:244x341 3-11-2010 15:04 Pagina 1 ® IL CUORE DEL LAVELLO Nella foto: VERSIONE PILETTA e GRIGLIA IN ACCIAIO INOX. delle cucine di qualità Tappogriglia asportabile LIRA ITALY, di facile pulizia che inciso sul retro trattiene i rifiuti evitando di ogni griglia, la possibilità di ingorghi. assicura l’originalità del prodotto! Qualità garantita LIRA Via Circonvallazione 31 - 13018 Valduggia (Vercelli) - ITALY - Tel. 0163 43 88 - Fax 0163 43 88 45 i n f o @ l i r a . c o m - w w w . l i r a . c o m Fotografa con un cellulare abilitato questo Qr Code e vedi la vasta gamma di colori. S.p.A. Semplifica la vita. ::),WDOLD2QOXV Electrolux e WWF insieme per uno sviluppo sostenibile PIÙ SPAZIO DENTRO, PIÙ DIVERTIMENTO FUORI. ® alLife . Re lie ig ov st va la e ov Nu a XXL, le alla nuova grande vasc ie az Gr ® nsentono di caricare lavastoviglie RealLife co me lle forme inconsuete co stoviglie più grandi e da chieri a stelo lungo pentole extra large, bic tua creatività in cucina. e piatti pizza. Libera la electrolux-rex.it Per saperne di più www. I BRILLARE. IL TUO MOMENTO D ,75HDO/LIH%XLOWLQ5H[63[$PELHQWH&XFLQD1::)/RJR(/8;LQGG