La voce della scuola - ist. comprensivo travesio
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La voce della scuola - ist. comprensivo travesio
Istituto Comprensivo di Travesio La voce della scuola SOMMARIO Primaria Sequals Lis nestris regulis Primaria Lestans L’avventura di Piero nel futuro Primaria di Travesio Teatro: Liberatutti – il nostro diario Prove Invalsi Scuola Secondaria di Primo Grado Animali e persone Gare di matematica e di lettura pag. 2 pag. 3 pag. 9 pag. 19 pag. 24 pag. 29 n.5 1 CLASSE 3a SCUOLA PRIMARIA SEQUALS FRIULANO “LIS NESTRIS REGULIS” Durante il corso dell’anno scolastico ci siamo divertiti a leggere i fumetti dei “Gnognosaurs”*, buffi dinosauri che ne combinano di tutti i colori. Loro hanno delle regole da rispettare, che li aiutano a stare bene insieme e a evitare i pericoli. Questa, per esempio, che ci ha fatto molto ridere perché alcuni di noi cadono spesso dalla sedia! *tratto da “Gnognowood” di Andrea Venier, ed. La Vita Cattolica - Udine Così abbiamo pensato: “Perché non proviamo a scrivere le nostre regole?” Ecco il risultato: “ Cuant che la mestre a fâs lesion, scolte, tâs e no sta lâ a torseon.” “No sta cori tal coridôr, no l’è nissun ca ti ven davôr.” “Se tu sos in code no sta pocâ, un par volte a da passâ.” “Se tu as da fevelâ, alcja la man e no sta businâ.” “Se tu sos in code no sta pocâ. un par volte a da passâ.” 2 Scuola Primaria di Lestans – classe quarta L’AVVENTURA DI PIERO NEL FUTURO Con il seguente fumetto abbiamo partecipato al premio letterario “Andar per Storie”, indetto dal comune di Tramonti per ricordare la figura del maestro, poeta, direttore didattico, nonché ricercatore, Piero Menegon. Il tema del concorso era “Il mio paese tra cent’anni” e noi, per qualche settimana, abbiamo messo in gioco le nostre idee, le nostre mani e la nostra fantasia per creare questo lavoro di gruppo. Ci siamo divertiti molto a realizzare il fumetto, passo dopo passo, e ci ha sorpreso scoprire come ognuno di noi è bravo a fare qualcosa e come, collaborando, siamo riusciti a creare un lavoro così “importante”! La storia che abbiamo illustrato è ambientata a Lestans nel 2115 e narra la vicenda di due alunni che, per comporre una filastrocca in friulano, decidono di portare Piero Menegon, autore appena studiato a scuola, nel loro presente. Piero passeggia stupito per il paese, talvolta con aria scettica ma rimanendo anche piacevolmente meravigliato nel capire che certi valori fondamentali come la pace, la diversità come risorsa, il rispetto della natura, l’attaccamento alle tradizioni, si dimostrano sempre più forti. Buona lettura! 3 4 5 6 7 8 Scuola Primaria “D. Cernazai” di Travesio Anno Scolastico 2014 – 2015 Laboratorio di teatro “Liberatutti” Classi IIA-IIB Il nostro diario 9 14.11.2014 Oggi abbiamo incontrato la maestra Lara che ci ha spiegato com’è fatto un teatro: palcoscenico, quinte, platea, poltrone. Abbiamo scoperto che nel teatro: • ci sono delle regole: non si mangia, non si corre, si ascolta; • non c’è lo schermo; • si usano il corpo e la voce; • c’è il microfono; • si vivono emozioni; • non c’è lo schermo. La maestra Lara ci ha proposto il gioco dei nomi: “Come ti chiami? Mi chiamo …; il gioco della palla; le danze con gesti e suoni; il gioco del “Chi ha …”. Prima di cominciare e al termine del lavoro ci siamo salutati guardandoci negli occhi e battendo le mani nello stesso momento. È una fortuna far prove a teatro! 12.12.2014 La maestra Lara ci ha proposto una canzone e noi dovevamo copiare i gesti che lei faceva. Poi abbiamo fatto le marionette con i nostri compagni. Ci siamo messi in cerchio e abbiamo fatto il saluto che era un battito di mani. 30.01.2015 Oggi la maestra Lara ha proiettato un’immagine sullo schermo e noi dovevamo copiare la faccia dell’attore. Poi ci ha spiegato un gioco: dovevamo metterci in posa in venti secondi. Alla fine abbiamo fatto il gioco della smorfia. La maestra ci ha proposto di inventare filastrocche con ciò che ci piace o non ci piace mangiare, annusare, vedere, ascoltare, toccare. Ecco quello che abbiamo scritto in squadra … 10 A me piace tanto mangiare la pesca, la mangio di gusto, la mangio se è fresca. Io proprio non amo l’odor dei calzini che spesso vien fuori dai cari bambini. Dai dimmi che cosa ti piace guardare, le piume del passero amo sfiorare. Il vento che muove gli alberi spogli, fa crescere in fretta i freschi germogli. Col caldo del sole mi gusto il gelato, mi piace davvero leccarlo sul prato. Il fiore sul ramo mi piace toccare, è già primavera usciamo a giocare. Se mangio spinaci io proprio sto male, se tocco lumache poi salgo le scale. A me non sta bene sentir parolacce, il cuore è triste se vede boccacce. Su dimmi che cosa ti piace toccare? Pian piano la neve mi piace sfiorare. E quando mi trovo ripieno di rabbia, allora felice io sfioro la sabbia! Seduto sul prato d’un tratto mi blocco: sto meglio davvero se l’erba io tocco. Mi bagno le mani nel fiume o nel rivo, se l’acqua io tocco mi sento giulivo! L’orecchio non ama sentire che gridi, lui sta volentieri soltanto se ridi. Se il muso tu tieni per qualche parola “la strada del sole” io faccio da sola! Al dito non piace frugare nel naso, lui vuole toccare la terra nel vaso! In fila non serve star primi a ogni costo, dai prova a giocare cambiando di posto! 11 Non è sempre bello far tutto da solo, è meglio se in squadra ti cerchi un tuo ruolo! 16.01.2015 La maestra Lara ha preso un bastone in mano e lo muoveva avanti e indietro, noi dovevamo imitare il movimento usando il corpo. Poi ci ha fatto riempire la platea con la nostra voce. 13.02.2015 Oggi dovevamo pensare a una persona, immaginare il suo naso e cercare di riprodurlo con il nostro corpo. Poi abbiamo fatto la stessa cosa con un cibo. Alla fine dovevamo dire un paese da raggiungere dove c’erano l’odore e il sapore del cibo scelto. 12 27.02.2015 Oggi la maestra Lara ci ha fatto suonare molti strumenti: legnetti, sonagli, tubi, scatoloni, … Ci ha mostrato l’albero della pioggia e un pezzo di acciaio che si soffia dentro e due pentole attaccate che si possono percuotere. Ogni gruppo di strumenti corrispondeva a una parte del corpo. È stato scelto un bambino che doveva muovere alcune parti del corpo mentre i compagni suonavano gli strumenti corrispondenti. 13.03.2015 La maestra Lara ci ha raccontato la storia che si intitola “La Pace”, scritta da Aristofane, e ci ha spiegato le parti che faranno i bambini di IIA e quelli di IIB: la classe IIA farà lo scarabeo, la classe IIB rappresenterà il gruppo delle persone pacifiste. 27.03.2015 La maestra Lara ha fatto ripetere a ciascun bambino la parte assegnata della storia di Trigeo. 13 10.04.2015 Oggi abbiamo ripetuto le parti della storia cercando di usare un tono di voce giusto. Per aiutarci la maestra ci ha chiesto di ripetere la frase pensando all’”ingrediente” che conteneva: peperoncino, limone, rabbia, delusione, … . Abbiamo creato lo scarabeo sul palco cercando di muoverci tutti insieme! 24.04.2015 Abbiamo provato a recitare le nostre parti uscendo dalle quinte, salendo dalla platea; abbiamo recitato cercando di usare i trucchi della maestra Lara. 15.05.2015 Sono iniziate le prove per permetterci di presentare il lavoro di un anno ai nostri genitori. 14 29.05.2015 Oggi abbiamo provato e riprovato le nostre parti. 05.06.2015 La maestra Lara ci ha aiutato a unire i pezzi della storia. Ripeteremo lo spettacolo due volte: il 9 e il 10 giugno. 15 08.06.2015 Oggi abbiamo fatto le prove generali perché domani saremo tutti sul palco! Pensiero libero, per il laboratorio di teatro “Liberatutti!” Racconta, esprimi, descrivi, spiega, poniti qualche domanda, cerca le risposte … da solo/a! Alla fine controlla il lavoro e usa le strategie che conosci per fare in modo che il testo risulti corretto (il più possibile). Il laboratorio di teatro mi è piaciuto molto! Ci hai fatto imparare tante cose, ma tu come hai fatto a imparare tutte queste cose? Mi piace quando facciamo il saluto. Durante il teatro abbiamo lavorato sui Cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Mi è piaciuto quando eravamo bendati e dovevamo toccare le mani della nostra coppia. Adesso ci stiamo preparando per uno spettacolo che si intitola “La pace”. La storia è stata scritta da Aristofane e parla di uno scarabeo. È stata modificata da Lara proprio per noi perché il testo, in realtà, è per adulti. 16 Mi è piaciuto quando abbiamo letto il testo di Aristofane. Noi della classe seconda B facciamo i cittadini pacifisti, invece i compagni di seconda A fanno l’ipposcarabeo. Ogni bambino ha imparato la sua frase; le maestre ci hanno diviso in gruppi. Mi è piaciuta tanto anche la storia di Zeus e di Crono. Io adoro il teatro, mi piace vedere il pubblico che ci guarda mentre noi facciamo lo spettacolo. Abbiamo imparato il saluto. Quando siamo saliti la prima volta sul palco per fare lo spettacolo eravamo molto emozionati. Io avevo paura, ma non importa: ce l’ho fatta! Mi sono divertito a teatro perché ho imparato tante cose nuove. I primi giorni mi facevano male i piedi perché dovevamo girarli. A me è piaciuto molto quando ci ha fatto fare il lavoro delle marionette. Teatro mi piace tantissimo perché c’è tanto da imparare: le mosse, le battute, le postazioni e le coppie. Ogni venerdì abbiamo lavorato per imparare bene le battute e le mosse così le sappiamo a memoria per dopo, allo spettacolo, fare bella figura. Il teatro è bello perché balliamo e cantiamo. E poi viene la mia mamma e vengono tutte le mamme e forse vengono i papà e le nonne e i nonni e forse vengono i fratelli e le sorelle. Quando andiamo a teatro io sono molto felice perché penso alle nuove cose che la maestra Lara ci farà fare! La maestra Lara è molto brava. Ogni volta che andavamo facevamo sempre cose divertenti. Io mi chiedo se il prossimo anno lo faremo ancora. Mi è piaciuto quando ho fatto la mia parte. La lezione che mi è piaciuta di più è stata quella in cui abbiamo imparato le battute a memoria. La parte che mi è piaciuta di più è quando tutti i cittadini hanno liberato Pace. È stato fantastico! 17 Mi piace la mia parte dell’ipposcarabeo. Mi è tanto piaciuto il filmato che ha fatto Lara. La maestra Lara ci ha insegnato tante canzoni. La maestra Lara ci ha fatto divertire un mondo! Mi piace stare con la maestra Lara. È bello stare sul palco: mi sento libera. Vorrei essere nel libro di Aristofane. Lara è simpatica. La maestra Lara è molto gentile, ha dato a tutti una battuta, pensate che lavorone! A me piace vedere il pubblico che applaude. Abbiamo provato e riprovato e infine ce l’ho fatta. Prima ero agitata e dopo ce l’ho fatta. Era divertente. I nostri genitori alla fine ci hanno applaudito. Avevo un po’ di paura, ma ce l’ho fatta. Quando toccava a me parlare ero un po’ nervosa. Prima ero timido e agitato perché dovevo andare sul palco con tutte quelle persone, ma dopo, fatta la mia parte, mi sono calmato. Mi ero impegnato davvero, ma gli altri sono stati più bravi di me perché loro stavano fermi, io invece io mi giravo continuamente, ma ero felice, molto felice! All’inizio ero agitato poi mi sono calmato. È stato bello! Abbiamo imparato cosa si deve fare a uno spettacolo: - Non dire agli altri cosa devono fare. - Stare in silenzio mentre c’è la frase degli altri. - Non disturbare. Chissà cosa facciamo il prossimo anno?! Perché le tende del teatro si chiamano quinte? Adesso siamo quasi alla fine, manca poco e siamo pronti! Grazie, maestra Lara, ciao! 18 Gli alunni delle classi IIA e IIB Prove Invalsi 2014 – 2015, 6 e 7 maggio 2015 CONSIGLI PRIMA DELLE PROVE: • RESPIRA LENTAMENTE. • INSPIRA IL TUO COLORE PREFERITO E LASCIA CHE RIEMPIA IL TUO CORPO. • ASCOLTA LA VOCE DEL MAÇAROT, IL FOLLETTO CHE TI FA STAR BENE, E ABBASSA LENTAMENTE LA TEMPERATURA …PER AFFRONTARE SERENAMENTE LA PROVA. • TIRA FUORI TUTTA L’ENERGIA CHE TI HA DATO IL TUO COLORE PREFERITO E COMINCIA LA PROVA PENSANDO CHE RIUSCIRAI AD AFFRONTARE ANCHE I “SENTIERI DI MONTAGNA”, USANDO AL MEGLIO LE INFORMAZIONI DELLA “VALIGIA”. 19 DURANTE LE PROVE … PENSA! QUALE SENTIERO STO PERCORRENDO? … DI PIANURA, DI COLLINA O DI MONTAGNA? CHE COSA MI SERVE? SENTIERO DI PIANURA EQUIPAGGIAMENTO:NORMALE DIFFICOLTÁ: NATURALISTICO • SENTIERO DI COLLINA MUNIRSI DI VOGLIA DI FARE DA SOLI, DI IMPARARE EQUIPAGGIAMENTO:MEDIA MONTAGNA DIFFICOLTÁ:ESCURSIONISTICO • SENTIERO DI MONTAGNA MUNIRSI DI VOGLIA DI FARE DA SOLI, DI DESIDERIO DI IMPARARE, DI DETERMINAZIONE EQUIPAGGIAMENTO: ALTA MONTAGNA DIFFICOLTÁ: ALPINISTICO • 20 MUNIRSI DI TANTA VOGLIA DI FARE ANCHE DA SOLI, DI DESIDERIO DI IMPARARE E DI RAGGIUNGERE LA META, DI DETERMINAZIONE, DI TENACIA DOPO LE PROVE … 1. Raccontaci com’è andata … A . Abbiamo letto un testo che si intitolava “Sua maestà si annoia” ed era molto bello. B. La prima prova di italiano è quella di quaranta parole e la seconda prova di italiano è stata quella della lettura che si intitolava “Sua maestà si annoia”. Mi piacevano tutte e due le prove, quella di matematica era facile. C. Mi sono piaciute tutte e due le maestre: una si chiamava Carmen e l’altra Cecilia. D . La maestra aveva preparato un cartellone che suggeriva i trucchi per stare bene. La prima cosa da fare era respirare il nostro colore preferito. A . A me sono piaciute di più le prove di italiano perché era una prova di montagna; quella di matematica era di collina. B . Era andato tutto bene, c’era stato più silenzio e lavoravo in tranquillità. C. A me è piaciuto quando dovevamo mettere le crocette nella frase giusta e se non era giusta dovevamo mettere davanti “no”. D . Le prove erano difficili e quel giorno ero felice. A. Quando ho fatto le prove Invalsi ho sentito che sarei riuscito a non sbagliare le domande perché c’erano delle domande di pianura. B . Prima di iniziare le prove Invalsi ero agitato poi mi sono tranquillizzato. C . Mi è andata bene la prova, ho fatto con tutta la mia “valigia” per fare al meglio il lavoro. D . A ll’inizio avevo tanta paura, però dopo ho preso un bel respiro e il mio termometro si è abbassato. 21 A . Era divertente! B . Le prove erano difficiline, ma io non mi sono arreso e alla fine le ho finite. C . Era bello fare le prove Invalsi perché non erano tanto difficili, perciò le ho fatte in meno di quarantacinque minuti. D. Le prove Invalsi non erano tanto difficili come pensavo: quella di italiano era difficilina e quella di matematica era un po’ facile. A . Prima ero un po’ preoccupato ma poi ho mandato dentro il corpo il mio colore preferito respirando il colore preferito: il fucsia e dopo il blu. B. Io ero ammalato, ma quel giorno volevo andare a scuola. Mi chiedo quanto erano difficili, ma penso che erano tutte e due divertenti. C . Quando sono entrato in classe volevo tornare a casa perché non volevo fare le prove, perciò ho respirato profondamente e mi sono calmato; poi ho affrontato le prove di italiano e di matematica. D . La maestra Cecilia e la maestra Carmen erano molto gentili. A . È stata una prova bellissima, mi è piaciuta molto. B . Appena sono iniziate le prove ero un po’ spaventato, ma la maestra mi ha detto di respirare. Dopo mi sono rimboccato le maniche e ho risposto alle domande. C. Ero felice perché avevo la maestra di quinta, perciò non mi hanno sgridato perché ero stata brava. D . Mi è piaciuto perché c’era una nuova maestra che si chiamava Cecilia e soprattutto perché ho affrontato l’Everest. A. Le prove Invalsi erano un insieme di sentieri: c’erano domande di pianura, di collina e di montagna. B . Per me il sentiero era di collina! C . Chissà se andremo in terza … D . Per le prove Invalsi avevamo molto tempo: quarantacinque minuti! 22 A . Io ho respirato il colore arancione. B . Pensavo che le prove Invalsi fossero difficili invece è andata meglio del previsto. C. Prima delle prove Invalsi ero molto agitata perché pensavo di non riuscirci, ma dopo mi sono ricordata che le maestre non ci danno le cose che non sappiamo fare. D . A me è piaciuto il lavoro delle quaranta parole. A . Una domanda di matematica non la capivo. La domanda era: “Quante banane devono usare i 22 alunni?” B . La seconda prova era facile, ma alcune domande erano un po’ difficili, perciò ho usato il trucco che ci ha detto la maestra, cioè che c’è una risposta giusta, due sbagliate e una incerta. C . Però le prove mi sono piaciute. D . Ero un po’ agitata, ma non importa. A . Le prove Invalsi sono state un po’ difficili, ma ci siamo riusciti. B . Le abbiamo fatte mettendo le crocette nella risposta giusta. C . Mi è piaciuto molto il lavoro della prova Invalsi. D . Adoro la prova delle quaranta parole. A . Quando ha detto “stop” mi mancavano due pagine, forse. B . Alla fine avrei voluto rifarla. C . Avevamo un foglio davanti a noi pieno di esercizi difficili e facili. D . Nelle prove Invalsi di italiano le quaranta parole erano abbastanza facili perché ci eravamo allenati. 23 Scuola Secondaria di I^ grado Classe I^ C ASSOCIAMO UN ANIMALE CON UNA O PIU’ PERSONE. Che cosa ne pensate? Al termine dell’anno, dopo aver lavorato per molti mesi assieme, noi ragazzi abbiamo cercato di divertirci con le descrizioni nostre e di alcuni insegnanti e, per non offendere nessuno, abbiamo rielaborato le osservazioni costruendo una tabella anonima. Inseriamo nella tabella gli animali più gettonati od originali. COMPAGNO O INSEGNANTE SIMILE A: cane 15 Fa ridere, carino, intelligente, affidabile, leale, sincero, fedele. gatto 11 Gentile, furbo, agile ma anche aggressivo quando si arrabbia. leone 10 Il re all'interno della classe, coraggioso e non si lascia intimorire. volpe 9 Molto furba ed intelligente, astuta ma anche austera. scimmia 9 Agile, intelligenza, simpatia ma anche dispettose e scherzose. delfino 8 Gentile, calmo, stupendo, intelligente, dolce, tenero, leggero. panda 8 Bontà ma determinazione. coniglio 7 Dolce e sereno, vive all'aria aperta, tranquillo. gufo 6 Vola sulla testa delle persone, attento ed osservatore. Saggio. cinghiale 6 Ama rotolarsi nel fango, è ruvido e solitario. capriolo 6 Agilità e timidezza. farfalla 6 Rara, colorata, veloce, elegante e multicolore. tigre 5 Agilità, forza e intelligenza. orso 5 Buono ma da temere quando si arrabbia, solitario.. serpente 4 Falsità, capacità di colpire il nemico di sorpresa. tartaruga 3 Fa le cose con calma, lenta. gazzella 3 Agilità. lupo 3 Fermo e determinato. ippopotamo 2 Mangia con la bocca aperta, urla. pettirosso 2 Quando si arrabbia diventa tutto rosso, sa volare bene. zanzara 2 Dà fastidio. elefantino 2 Difficoltà nel controllare il proprio corpo in movimento. riccio 2 Ama la natura e il bosco per cui è riservato con tutti. 24 Animali molto particolari usati per descrivere caratteristiche peculiari di pochi sono stati: balena per il suo modo di essere. giraffa per l’altezza. canarino perché è basso e piccolo. scorpione perché ti avvelena con lo sguardo. rondine per l’eleganza. formica alla ricerca di cibo a ricreazione. rinoceronte quando è calmo non fa niente, ma quando si arrabbia sei morto. salmone dolcezza. ape per l’ordine. aquila ci sorveglia. La stessa insegnante, vista da differenti persone, è stata paragonata ad animali completamente disuguali per cui ci siamo resi conto che ognuno di noi ha un modo di vedere e sentire eterogeneo. Riportiamo qui sotto le definizioni. ghepardo si fa rispettare. volpe furba, astuta ma anche bella e molto austera. talpa sbuca da ogni luogo. cane divertente e simpatica. coniglio è sempre gentile. scoiattolo Una scoiattola grande con una scoiattola piccola a cui bisogna insegnare tutto. La scoiattola grande è allegra, simpatica e sarà una grande mamma. panda calma, tranquillità, silenziosa. iena ride e fa le battute. orsacchiotto per dolcezza e simpatia. riccio ha un bel faccino ma non devi farlo arrabbiare. cinghiale ama la foresta, è ruvida ma buona. tartaruga ama fare le cose con calma. 25 Alcuni docenti sono stati dipinti in modo particolare e molto originale. ANIMALE e motivo per cui viene associato a… GUFO capisce le persone TIGRE quando hanno bisogno di aiuto, nei momenti più difficili ed è anche dolce. In classe Lei ha il potere e se vuole qualche cosa la ottiene. Ha una grande forza e intelligenza. MARMOTTA le piace andare in CRICETO montagna. è timida e riservata. CAPRIOLO è agile. è buona e calma ma se si arrabbia “Graffia”. LEONE è il capo gruppo DELFINO della nostra classe. è dolce e serena. LUPO cerca di farti PANDA capire chi comanda, come il capo branco dei lupi. possiede una grande bontà. GATTO 26 CAPRA è una montanara. ORSO POLARE CONIGLIO brava a spiegare, RONDINE dolce e buona. quando si arrabbia è un po’ severo ma altrimenti ha un buon cuore. E’ simile ad Kung -fu Panda”. è elegante sempre movimento. e in SCORPIONE se non fai le cose PINGUINO che dice, ti avvelena con lo sguardo. SQUALO è severo. CERVO o CAPRIOLO in inverno è sempre con i sandali e non sente mai freddo. VOLPE è simpatico ridere. è molto furba e DELFINO non si fa intimorire da nessuno. 27 è gentile generosa. e e fa Cominotto Simone, oltre a descrivere alcuni insegnanti, ha anche disegnato gli animali che li raffiguravano: Mantide religiosa DE MARCHI M. Rinoceronte QUAGLIA Salmone Pavone Ape Volpe BELLO ROTA FILIPPETTO CHIESA Gatta Aquila Colibrì DURIGON BOZZER DELLA SCHIAVA MARINI DEMARCHI. G. Orsacchiotta Tartaruga In classe scherza sempre dicendo che Gesù, Giuseppe e Maria “sparimi un copl” e portami via. Quando è calma non fa niente ma quando la fai arrabbiare sei morto. È agile. È colorata. Pretende l’ordine. Per la sua capacità di capire, per la furbizia. Per la sua bontà. Ci sorveglia. È minuta. Per la sua dolcezza e simpatia. Per la sua pazienza. 28 Gare di matematica e attività con la Bibliotecaria Anna Serafino Gli insegnanti di Scienze Matematiche, i professori Eugenia Capozzi, Barbara Contessi e Marco Fratta hanno preparato molto bene i ragazzi nella loro disciplina e sono riusciti anche a coinvolgerli positivamente in gare matematiche al di fuori del nostro Istituto. Hanno partecipato alle gare di Matematica, organizzate dal Liceo Torricelli di Maniago, con alcuni dei ragazzi delle classi seconde e terze e sono giunti al sesto e ottavo posto su 15 squadre partecipanti. Alcuni degli alunni delle classi terze, scelti sulla base del merito, hanno preso parte ai Giochi di Scienze sperimentali a Trieste ottenendo un ottimo piazzamento nella fase regionale: su 30 finalisti, Thomas Cicuto è giunto nono (quinto miglior punteggio), 13° e 14° posto, con lo stesso punteggio, per Marco Gentile e Davide Del Gallo (ottavo miglior punteggio). 29 ALLA SCOPERTA DEI LIBRI. Anche quest’anno scolastico le insegnanti di Lettere hanno lavorato in modo costruttivo e continuato con la Bibliotecaria di Travesio, la signora Anna Serafino. Con le classi prime sono stati creati dei percorsi particolari per far scoprire ai ragazzi i differenti generi narrativi. Durante l’anno scolastico gli alunni delle prime si recavano in Biblioteca dove la signora Anna e il signor Giuliano proponevano, di volta in volta, un genere narrativo differente. La classe 1C con il lettore Giuliano. Giuliano ed Anna introducevano il genere letterario spiegando le caratteristiche del genere scelto (fiaba, giallo o avventura), gli autori principali, i punti di forza e di debolezza di quel tipo di lettura. Leggevano alcuni passi significativi tratti da libri famosi e poi permettevano a tutti i ragazzi di scegliersi un libro legato a quel genere presentato. La volta successiva, prima di presentare il nuovo argomento, intavolavano una discussione coi ragazzi per comprendere se avevano letto e quali libri erano piaciuti. 30 CAMPIONATI DI LETTURA I giovani delle classi seconde hanno partecipato ai campionati di Lettura organizzati dalle Biblioteche SEBICO del nostro territorio. Si tratta di un vero e proprio torneo riservato alla lettura che ormai da anni si svolge nello spilimberghese. Inventato da Eros Miari, esperto di letteratura per ragazzi della Società cooperativa Equilibri di Modena, che ne è ancora a tutt’oggi l’anima, fu consigliato una decina d’anni fa a Spilimbergo. Da allora è diventato un appuntamento importante per la Biblioteca e per la scuola. L’entusiasmo si è poi diffuso all’interno del Sistema e dal 2007 questo evento appassiona cinque biblioteche e cinque Scuole secondarie di primo grado. I numeri sono importanti: si tratta di 14 classi a cui è dedicato il progetto, per un totale di circa 300 ragazzi. Anche il numero dei libri è importante. Ogni classe prende 23-25 libri diversi, a seconda del numero degli alunni, per cui le Biblioteche hanno messo in circolo 350 titoli diversi, impegnando risorse per aumentare il loro patrimonio destinato ai ragazzi. I ragazzi, una volta ricevuti i libri, devono leggerli nel migliore dei modi e memorizzarli. Al di là dell’impatto quantitativo, questa iniziativa è molto importante per altri aspetti. Va detto che l’obiettivo di fondo è promuovere la lettura. Con l’idea della gara si trasmette un’idea di lettura come gioco, senza finalità didattiche. Non si fanno schede libro, non ci sono biografie degli autori da sapere. Si legge, si vivono le storie, si conoscono i personaggi, ci si scambia i libri fra compagni, si danno giudizi liberi, si consiglia il libro all’amico. E poi, al termine delle cinque o sei settimane dedicate alla lettura (ognuno deve leggere almeno due o tre libri tra quelli assegnati), si affronta la sfida tra le varie classi. A questo punto, ogni gruppo si trova a dover rispondere a quesiti scritti e orali riguardanti tutti i libri dati da leggere alla classe. Questo è un punto fondamentale del gioco, che attiva quasi spontaneamente un altro elemento importante: lo spirito di collaborazione tra i ragazzi, la cognizione che ciascuno può cooperare con un pezzetto al buon esito dell’intero gruppo. I giochi fanno guadagnare ad ogni squadra un certo punteggio, che alla fine conduce ad una classifica. La gara non porta ad alcuna vittoria materiale, si diviene semplicemente Campioni di lettura. 31 Anche quest’anno colui che ha condotto il Campionato, Eros Miari appunto, ha elogiato i risultati complessivi di tutte le classi del nostro territorio. Ognuna di loro ha ottenuto punteggi alti, anche a confronto con scuole di tutta Italia, che lui incontra d’abitudine. A riportare il punteggio più alto è stata la classe IIB di Spilimbergo (217 punti su 221 possibili) e la classe IIB di Meduno (215 punti).Al terzo posto è arriva la classe 2B di Travesio e la 2C ha raggiunto un quinto posto. Per i nostri ragazzi la gara di lettura è stata un’esperienza fantastica, un modo per condividere un’attivi i propri compagni e inoltre per creare un rapporto di lealtà e fiducia reciproca. LETTORI ALL’ASILO. Con due classi, la 1C e la 2A, è stato iniziato un nuovo modo di utilizzare le proprie capacità di lettura a voce alta. Una volta al mese un gruppo ristretto di ragazzi andava a leggere dei bellissimi libri illustrati ai piccoli della Materna di Travesio, La signora Anna portava ai ragazzi delle Medie i libri da leggere ai piccoli alcuni giorni prima e questi si esercitavano sia a scuola che a casa. 32 A volte utilizzavano come cavie per esercitarsi a leggere a voce alta i loro fratellini più piccoli o i nonni. L’esperienza è risultata vincente sia per i piccoli che erano entusiasti nel vedere altri giovani dedicare loro del tempo sia per i lettori stessi che facevano a gare per ritornare a leggere ai più piccoli.. 33