La voce della scuola - ist. comprensivo travesio

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La voce della scuola - ist. comprensivo travesio
Istituto Comprensivo di Travesio
La voce della scuola
SOMMARIO
Primaria Sequals
Lis nestris regulis
Primaria Lestans
L’avventura di Piero nel futuro
Primaria di Travesio
Teatro: Liberatutti – il nostro diario
Prove Invalsi
Scuola Secondaria di Primo Grado
Animali e persone
Gare di matematica e di lettura
pag. 2
pag. 3
pag. 9
pag. 19
pag. 24
pag. 29
n.5
1
CLASSE 3a SCUOLA PRIMARIA SEQUALS
FRIULANO
“LIS NESTRIS REGULIS”
Durante il corso dell’anno scolastico ci siamo divertiti a leggere i fumetti dei
“Gnognosaurs”*, buffi dinosauri che ne combinano di tutti i colori. Loro hanno delle regole
da rispettare, che li aiutano a stare bene insieme e a evitare i pericoli.
Questa, per esempio, che ci ha fatto molto ridere perché alcuni di noi cadono spesso dalla
sedia!
*tratto da “Gnognowood” di Andrea Venier, ed. La Vita Cattolica - Udine
Così abbiamo pensato: “Perché non proviamo a scrivere le nostre regole?”
Ecco il risultato:
“
Cuant che la mestre a fâs
lesion,
scolte, tâs e no sta lâ a
torseon.”
“No sta cori tal coridôr,
no l’è nissun ca ti ven davôr.”
“Se tu sos in code no sta
pocâ,
un par volte a da passâ.”
“Se tu as da fevelâ,
alcja la man e no sta
businâ.”
“Se tu sos in code no sta
pocâ.
un par volte a da passâ.”
2
Scuola Primaria di Lestans – classe quarta
L’AVVENTURA DI PIERO NEL FUTURO
Con il seguente fumetto abbiamo partecipato al premio letterario “Andar per
Storie”, indetto dal comune di Tramonti per ricordare la figura del maestro, poeta,
direttore didattico, nonché ricercatore, Piero Menegon. Il tema del concorso era
“Il mio paese tra cent’anni” e noi, per qualche settimana, abbiamo messo in gioco
le nostre idee, le nostre mani e la nostra fantasia per creare questo lavoro di
gruppo. Ci siamo divertiti molto a realizzare il fumetto, passo dopo passo, e ci ha
sorpreso scoprire come ognuno di noi è bravo a fare qualcosa e come,
collaborando, siamo riusciti a creare un lavoro così “importante”!
La storia che abbiamo illustrato è ambientata a Lestans nel 2115 e narra la vicenda
di due alunni che, per comporre una filastrocca in friulano, decidono di portare
Piero Menegon, autore appena studiato a scuola, nel loro presente. Piero passeggia
stupito per il paese, talvolta con aria scettica ma rimanendo anche piacevolmente
meravigliato nel capire che certi valori fondamentali come la pace, la diversità
come risorsa, il rispetto della natura, l’attaccamento alle tradizioni, si dimostrano
sempre più forti.
Buona lettura!
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7
8
Scuola Primaria “D. Cernazai” di Travesio
Anno Scolastico 2014 – 2015
Laboratorio di teatro “Liberatutti”
Classi IIA-IIB
Il nostro diario
9
14.11.2014
Oggi abbiamo incontrato la maestra Lara che ci ha spiegato com’è fatto un
teatro: palcoscenico, quinte, platea, poltrone.
Abbiamo scoperto che nel teatro:
• ci sono delle regole: non si mangia, non si corre, si ascolta;
• non c’è lo schermo;
• si usano il corpo e la voce;
• c’è il microfono;
• si vivono emozioni;
• non c’è lo schermo.
La maestra Lara ci ha proposto il gioco dei nomi: “Come ti chiami? Mi chiamo
…; il gioco della palla; le danze con gesti e suoni; il gioco del “Chi ha …”.
Prima di cominciare e al termine del lavoro ci siamo salutati guardandoci negli
occhi e battendo le mani nello stesso momento.
È una fortuna far prove a teatro!
12.12.2014
La maestra Lara ci ha proposto una canzone e noi dovevamo copiare i gesti
che lei faceva. Poi abbiamo fatto le marionette con i nostri compagni. Ci siamo
messi in cerchio e abbiamo fatto il saluto che era un battito di mani.
30.01.2015
Oggi la maestra Lara ha proiettato un’immagine sullo schermo e noi dovevamo
copiare la faccia dell’attore. Poi ci ha spiegato un gioco: dovevamo metterci in
posa in venti secondi. Alla fine abbiamo fatto il gioco della smorfia.
La maestra ci ha proposto di inventare filastrocche con ciò che ci piace o non ci
piace mangiare, annusare, vedere, ascoltare, toccare. Ecco quello che abbiamo
scritto in squadra …
10
A me piace tanto mangiare la pesca,
la mangio di gusto, la mangio se è fresca.
Io proprio non amo l’odor dei calzini
che spesso vien fuori dai cari bambini.
Dai dimmi che cosa ti piace guardare,
le piume del passero amo sfiorare.
Il vento che muove gli alberi spogli,
fa crescere in fretta i freschi germogli.
Col caldo del sole mi gusto il gelato,
mi piace davvero leccarlo sul prato.
Il fiore sul ramo mi piace toccare,
è già primavera usciamo a giocare.
Se mangio spinaci io proprio sto male,
se tocco lumache poi salgo le scale.
A me non sta bene sentir parolacce,
il cuore è triste se vede boccacce.
Su dimmi che cosa ti piace toccare?
Pian piano la neve mi piace sfiorare.
E quando mi trovo ripieno di rabbia,
allora felice io sfioro la sabbia!
Seduto sul prato d’un tratto mi blocco:
sto meglio davvero se l’erba io tocco.
Mi bagno le mani nel fiume o nel rivo,
se l’acqua io tocco mi sento giulivo!
L’orecchio non ama sentire che gridi,
lui sta volentieri soltanto se ridi.
Se il muso tu tieni per qualche parola
“la strada del sole” io faccio da sola!
Al dito non piace frugare nel naso,
lui vuole toccare la terra nel vaso!
In fila non serve star primi a ogni costo,
dai prova a giocare cambiando di posto!
11
Non è sempre bello far tutto da solo,
è meglio se in squadra ti cerchi un tuo ruolo!
16.01.2015
La maestra Lara ha preso un bastone in mano e lo muoveva avanti e indietro,
noi dovevamo imitare il movimento usando il corpo. Poi ci ha fatto riempire la
platea con la nostra voce.
13.02.2015
Oggi dovevamo pensare a una persona, immaginare il suo naso e cercare di
riprodurlo con il nostro corpo. Poi abbiamo fatto la stessa cosa con un cibo. Alla
fine dovevamo dire un paese da raggiungere dove c’erano l’odore e il sapore
del cibo scelto.
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27.02.2015
Oggi la maestra Lara ci ha fatto suonare molti strumenti: legnetti, sonagli,
tubi, scatoloni, … Ci ha mostrato l’albero della pioggia e un pezzo di acciaio che
si soffia dentro e due pentole attaccate che si possono percuotere.
Ogni gruppo di strumenti corrispondeva a una parte del corpo.
È stato scelto un bambino che doveva muovere alcune parti del corpo mentre i
compagni suonavano gli strumenti corrispondenti.
13.03.2015
La maestra Lara ci ha raccontato la storia che si intitola “La Pace”, scritta da
Aristofane, e ci ha spiegato le parti che faranno i bambini di IIA e quelli di IIB:
la classe IIA farà lo scarabeo, la classe IIB rappresenterà il gruppo delle
persone pacifiste.
27.03.2015
La maestra Lara ha fatto ripetere a ciascun bambino la parte assegnata della
storia di Trigeo.
13
10.04.2015
Oggi abbiamo ripetuto le parti della storia cercando di usare un tono di voce
giusto. Per aiutarci la maestra ci ha chiesto di ripetere la frase pensando
all’”ingrediente” che conteneva: peperoncino, limone, rabbia, delusione, … .
Abbiamo creato lo scarabeo sul palco cercando di muoverci tutti insieme!
24.04.2015
Abbiamo provato a recitare le nostre parti uscendo dalle quinte, salendo dalla
platea; abbiamo recitato cercando di usare i trucchi della maestra Lara.
15.05.2015
Sono iniziate le prove per permetterci di presentare il lavoro di un anno ai
nostri genitori.
14
29.05.2015
Oggi abbiamo provato e riprovato le nostre parti.
05.06.2015
La maestra Lara ci ha aiutato a unire i pezzi della storia. Ripeteremo lo
spettacolo due volte: il 9 e il 10 giugno.
15
08.06.2015
Oggi abbiamo fatto le prove generali perché domani saremo tutti sul palco!
Pensiero libero, per il laboratorio di teatro
“Liberatutti!”
Racconta,
esprimi,
descrivi,
spiega,
poniti
qualche
domanda,
cerca
le
risposte
…
da
solo/a! Alla fine controlla il lavoro e usa le
strategie che conosci per fare in modo che il
testo risulti corretto (il più possibile).
Il laboratorio di teatro mi è piaciuto molto!
Ci hai fatto imparare tante cose, ma tu come hai fatto a imparare tutte queste
cose?
Mi piace quando facciamo il saluto.
Durante il teatro abbiamo lavorato sui Cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto
e tatto.
Mi è piaciuto quando eravamo bendati e dovevamo toccare le mani della nostra
coppia.
Adesso ci stiamo preparando per uno spettacolo che si intitola “La pace”. La
storia è stata scritta da Aristofane e parla di uno scarabeo. È stata modificata
da Lara proprio per noi perché il testo, in realtà, è per adulti.
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Mi è piaciuto quando abbiamo letto il testo di Aristofane.
Noi della classe seconda B facciamo i cittadini pacifisti, invece i compagni di
seconda A fanno l’ipposcarabeo.
Ogni bambino ha imparato la sua frase; le maestre ci hanno diviso in gruppi.
Mi è piaciuta tanto anche la storia di Zeus e di Crono.
Io adoro il teatro, mi piace vedere il pubblico che ci guarda mentre noi
facciamo lo spettacolo.
Abbiamo imparato il saluto.
Quando siamo saliti la prima volta sul palco per fare lo spettacolo eravamo
molto emozionati.
Io avevo paura, ma non importa: ce l’ho fatta!
Mi sono divertito a teatro perché ho imparato tante cose nuove. I primi giorni
mi facevano male i piedi perché dovevamo girarli.
A me è piaciuto molto quando ci ha fatto fare il lavoro delle marionette.
Teatro mi piace tantissimo perché c’è tanto da imparare: le mosse, le battute,
le postazioni e le coppie. Ogni venerdì abbiamo lavorato per imparare bene le
battute e le mosse così le sappiamo a memoria per dopo, allo spettacolo, fare
bella figura.
Il teatro è bello perché balliamo e cantiamo. E poi viene la mia mamma e
vengono tutte le mamme e forse vengono i papà e le nonne e i nonni e forse
vengono i fratelli e le sorelle.
Quando andiamo a teatro io sono molto felice perché penso alle nuove cose
che la maestra Lara ci farà fare!
La maestra Lara è molto brava.
Ogni volta che andavamo facevamo sempre cose divertenti. Io mi chiedo se il
prossimo anno lo faremo ancora.
Mi è piaciuto quando ho fatto la mia parte.
La lezione che mi è piaciuta di più è stata quella in cui abbiamo imparato le
battute a memoria.
La parte che mi è piaciuta di più è quando tutti i cittadini hanno liberato Pace.
È stato fantastico!
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Mi piace la mia parte dell’ipposcarabeo.
Mi è tanto piaciuto il filmato che ha fatto Lara.
La maestra Lara ci ha insegnato tante canzoni.
La maestra Lara ci ha fatto divertire un mondo!
Mi piace stare con la maestra Lara.
È bello stare sul palco: mi sento libera. Vorrei essere nel libro di Aristofane.
Lara è simpatica.
La maestra Lara è molto gentile, ha dato a tutti una battuta, pensate che
lavorone!
A me piace vedere il pubblico che applaude.
Abbiamo provato e riprovato e infine ce l’ho fatta.
Prima ero agitata e dopo ce l’ho fatta.
Era divertente. I nostri genitori alla fine ci hanno applaudito.
Avevo un po’ di paura, ma ce l’ho fatta.
Quando toccava a me parlare ero un po’ nervosa.
Prima ero timido e agitato perché dovevo andare sul palco con tutte quelle
persone, ma dopo, fatta la mia parte, mi sono calmato. Mi ero impegnato
davvero, ma gli altri sono stati più bravi di me perché loro stavano fermi, io
invece io mi giravo continuamente, ma ero felice, molto felice!
All’inizio ero agitato poi mi sono calmato. È stato bello! Abbiamo imparato cosa
si deve fare a uno spettacolo:
-
Non dire agli altri cosa devono fare.
-
Stare in silenzio mentre c’è la frase degli altri.
-
Non disturbare.
Chissà cosa facciamo il prossimo anno?!
Perché le tende del teatro si chiamano quinte?
Adesso siamo quasi alla fine, manca poco e siamo pronti!
Grazie, maestra Lara, ciao!
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Gli alunni delle classi IIA e IIB
Prove Invalsi 2014 – 2015, 6 e 7 maggio 2015
CONSIGLI PRIMA DELLE PROVE:
• RESPIRA LENTAMENTE.
•
INSPIRA IL TUO COLORE PREFERITO E LASCIA
CHE RIEMPIA IL TUO CORPO.
•
ASCOLTA LA VOCE DEL MAÇAROT, IL FOLLETTO
CHE TI FA STAR BENE, E ABBASSA LENTAMENTE
LA TEMPERATURA …PER AFFRONTARE
SERENAMENTE LA PROVA.
•
TIRA FUORI TUTTA L’ENERGIA CHE TI HA DATO
IL TUO COLORE PREFERITO E COMINCIA LA PROVA
PENSANDO
CHE
RIUSCIRAI
AD
AFFRONTARE
ANCHE I “SENTIERI DI MONTAGNA”, USANDO AL
MEGLIO LE INFORMAZIONI DELLA “VALIGIA”.
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DURANTE LE PROVE … PENSA!
QUALE SENTIERO STO PERCORRENDO? … DI PIANURA, DI COLLINA
O DI MONTAGNA? CHE COSA MI SERVE?
SENTIERO DI PIANURA
EQUIPAGGIAMENTO:NORMALE
DIFFICOLTÁ: NATURALISTICO
•
SENTIERO DI COLLINA
MUNIRSI DI VOGLIA DI
FARE DA SOLI, DI
IMPARARE
EQUIPAGGIAMENTO:MEDIA
MONTAGNA
DIFFICOLTÁ:ESCURSIONISTICO
•
SENTIERO DI MONTAGNA
MUNIRSI DI VOGLIA DI
FARE DA SOLI, DI
DESIDERIO DI IMPARARE,
DI DETERMINAZIONE
EQUIPAGGIAMENTO: ALTA
MONTAGNA
DIFFICOLTÁ: ALPINISTICO
•
20
MUNIRSI DI TANTA
VOGLIA DI FARE ANCHE
DA SOLI, DI DESIDERIO
DI IMPARARE E DI
RAGGIUNGERE LA META,
DI DETERMINAZIONE, DI
TENACIA
DOPO LE PROVE …
1. Raccontaci com’è andata …
A . Abbiamo letto un testo che si intitolava “Sua maestà si annoia” ed era
molto bello.
B.
La prima prova di italiano è quella di quaranta parole e la seconda
prova di italiano è stata quella della lettura che si intitolava “Sua maestà si
annoia”. Mi piacevano tutte e due le prove, quella di matematica era facile.
C.
Mi sono piaciute tutte e due le maestre: una si chiamava Carmen e
l’altra Cecilia.
D . La maestra aveva preparato un cartellone che suggeriva i trucchi per
stare bene. La prima cosa da fare era respirare il nostro colore preferito.
A . A me sono piaciute di più le prove di italiano perché era una prova di
montagna; quella di matematica era di collina.
B . Era andato tutto bene, c’era stato più silenzio e lavoravo in tranquillità.
C.
A me è piaciuto quando dovevamo mettere le crocette nella frase
giusta e se non era giusta dovevamo mettere davanti “no”.
D . Le prove erano difficili e quel giorno ero felice.
A.
Quando ho fatto le prove Invalsi ho sentito che sarei riuscito a non
sbagliare le domande perché c’erano delle domande di pianura.
B . Prima di iniziare le prove Invalsi ero agitato poi mi sono tranquillizzato.
C . Mi è andata bene la prova, ho fatto con tutta la mia “valigia” per fare al
meglio il lavoro.
D . A ll’inizio avevo tanta paura, però dopo ho preso un bel respiro e il mio
termometro si è abbassato.
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A . Era divertente!
B . Le prove erano difficiline, ma io non mi sono arreso e alla fine le ho
finite.
C . Era bello fare le prove Invalsi perché non erano tanto difficili, perciò le
ho fatte in meno di quarantacinque minuti.
D.
Le prove Invalsi non erano tanto difficili come pensavo: quella di
italiano era difficilina e quella di matematica era un po’ facile.
A . Prima ero un po’ preoccupato ma poi ho mandato dentro il corpo il mio
colore preferito respirando il colore preferito: il fucsia e dopo il blu.
B.
Io ero ammalato, ma quel giorno volevo andare a scuola. Mi chiedo
quanto erano difficili, ma penso che erano tutte e due divertenti.
C . Quando sono entrato in classe volevo tornare a casa perché non volevo
fare le prove, perciò ho respirato profondamente e mi sono calmato; poi ho
affrontato le prove di italiano e di matematica.
D . La maestra Cecilia e la maestra Carmen erano molto gentili.
A . È stata una prova bellissima, mi è piaciuta molto.
B . Appena sono iniziate le prove ero un po’ spaventato, ma la maestra mi
ha detto di respirare. Dopo mi sono rimboccato le maniche e ho risposto alle
domande.
C.
Ero felice perché avevo la maestra di quinta, perciò non mi hanno
sgridato perché ero stata brava.
D . Mi è piaciuto perché c’era una nuova maestra che si chiamava Cecilia e
soprattutto perché ho affrontato l’Everest.
A.
Le prove Invalsi erano un insieme di sentieri: c’erano domande di
pianura, di collina e di montagna.
B . Per me il sentiero era di collina!
C . Chissà se andremo in terza …
D . Per le prove Invalsi avevamo molto tempo: quarantacinque minuti!
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A . Io ho respirato il colore arancione.
B . Pensavo che le prove Invalsi fossero difficili invece è andata meglio del
previsto.
C.
Prima delle prove Invalsi ero molto agitata perché pensavo di non
riuscirci, ma dopo mi sono ricordata che le maestre non ci danno le cose che
non sappiamo fare.
D . A me è piaciuto il lavoro delle quaranta parole.
A . Una domanda di matematica non la capivo. La domanda era: “Quante
banane devono usare i 22 alunni?”
B . La seconda prova era facile, ma alcune domande erano un po’ difficili,
perciò ho usato il trucco che ci ha detto la maestra, cioè che c’è una risposta
giusta, due sbagliate e una incerta.
C . Però le prove mi sono piaciute.
D . Ero un po’ agitata, ma non importa.
A . Le prove Invalsi sono state un po’ difficili, ma ci siamo riusciti.
B . Le abbiamo fatte mettendo le crocette nella risposta giusta.
C . Mi è piaciuto molto il lavoro della prova Invalsi.
D . Adoro la prova delle quaranta parole.
A . Quando ha detto “stop” mi mancavano due pagine, forse.
B . Alla fine avrei voluto rifarla.
C . Avevamo un foglio davanti a noi pieno di esercizi difficili e facili.
D . Nelle prove Invalsi di italiano le quaranta parole erano abbastanza facili
perché ci eravamo allenati.
23
Scuola Secondaria di I^ grado
Classe I^ C
ASSOCIAMO UN ANIMALE CON UNA O PIU’ PERSONE.
Che cosa ne pensate?
Al termine dell’anno, dopo aver lavorato per molti mesi assieme,
noi ragazzi abbiamo cercato di divertirci con le descrizioni nostre
e di alcuni insegnanti e, per non offendere nessuno, abbiamo
rielaborato le osservazioni costruendo una tabella anonima.
Inseriamo nella tabella gli animali più gettonati od originali.
COMPAGNO O INSEGNANTE SIMILE A:
cane
15
Fa ridere, carino, intelligente, affidabile, leale, sincero, fedele.
gatto
11
Gentile, furbo, agile ma anche aggressivo quando si arrabbia.
leone
10
Il re all'interno della classe, coraggioso e non si lascia intimorire.
volpe
9
Molto furba ed intelligente, astuta ma anche austera.
scimmia
9
Agile, intelligenza, simpatia ma anche dispettose e scherzose.
delfino
8
Gentile, calmo, stupendo, intelligente, dolce, tenero, leggero.
panda
8
Bontà ma determinazione.
coniglio
7
Dolce e sereno, vive all'aria aperta, tranquillo.
gufo
6
Vola sulla testa delle persone, attento ed osservatore. Saggio.
cinghiale
6
Ama rotolarsi nel fango, è ruvido e solitario.
capriolo
6
Agilità e timidezza.
farfalla
6
Rara, colorata, veloce, elegante e multicolore.
tigre
5
Agilità, forza e intelligenza.
orso
5
Buono ma da temere quando si arrabbia, solitario..
serpente
4
Falsità, capacità di colpire il nemico di sorpresa.
tartaruga
3
Fa le cose con calma, lenta.
gazzella
3
Agilità.
lupo
3
Fermo e determinato.
ippopotamo
2
Mangia con la bocca aperta, urla.
pettirosso
2
Quando si arrabbia diventa tutto rosso, sa volare bene.
zanzara
2
Dà fastidio.
elefantino
2
Difficoltà nel controllare il proprio corpo in movimento.
riccio
2
Ama la natura e il bosco per cui è riservato con tutti.
24
Animali molto particolari usati per descrivere caratteristiche
peculiari di pochi sono stati:
balena
per il suo modo di essere.
giraffa
per l’altezza.
canarino
perché è basso e piccolo.
scorpione
perché ti avvelena con lo sguardo.
rondine
per l’eleganza.
formica
alla ricerca di cibo a ricreazione.
rinoceronte
quando è calmo non fa niente, ma quando si
arrabbia sei morto.
salmone
dolcezza.
ape
per l’ordine.
aquila
ci sorveglia.
La stessa insegnante, vista da differenti persone, è
stata paragonata ad animali completamente disuguali per
cui ci siamo resi conto che ognuno di noi ha un modo
di vedere e sentire eterogeneo.
Riportiamo qui sotto le definizioni.
ghepardo
si fa rispettare.
volpe
furba, astuta ma anche bella e molto austera.
talpa
sbuca da ogni luogo.
cane
divertente e simpatica.
coniglio
è sempre gentile.
scoiattolo
Una scoiattola grande con una scoiattola piccola a cui bisogna insegnare
tutto. La scoiattola grande è allegra, simpatica e sarà una grande mamma.
panda
calma, tranquillità, silenziosa.
iena
ride e fa le battute.
orsacchiotto
per dolcezza e simpatia.
riccio
ha un bel faccino ma non devi farlo arrabbiare.
cinghiale
ama la foresta, è ruvida ma buona.
tartaruga
ama fare le cose con calma.
25
Alcuni docenti sono stati dipinti in modo particolare e molto
originale.
ANIMALE e motivo per cui viene associato a…
GUFO
capisce le persone TIGRE
quando
hanno
bisogno di aiuto,
nei momenti più
difficili ed è anche
dolce.
In classe Lei ha il
potere e se vuole
qualche
cosa
la
ottiene.
Ha
una
grande
forza
e
intelligenza.
MARMOTTA le piace andare in CRICETO
montagna.
è timida e riservata.
CAPRIOLO
è agile.
è buona e calma
ma se si arrabbia
“Graffia”.
LEONE
è il capo gruppo DELFINO
della nostra classe.
è dolce e serena.
LUPO
cerca
di
farti PANDA
capire
chi
comanda, come il
capo branco dei
lupi.
possiede una grande
bontà.
GATTO
26
CAPRA
è una montanara.
ORSO
POLARE
CONIGLIO
brava a spiegare, RONDINE
dolce e buona.
quando si arrabbia
è un po’ severo ma
altrimenti
ha
un
buon
cuore.
E’
simile ad Kung -fu
Panda”.
è
elegante
sempre
movimento.
e
in
SCORPIONE se non fai le cose PINGUINO
che
dice,
ti
avvelena con lo
sguardo.
SQUALO
è severo.
CERVO o
CAPRIOLO
in inverno è sempre
con i sandali e non
sente mai freddo.
VOLPE
è simpatico
ridere.
è molto furba e DELFINO
non si fa intimorire
da nessuno.
27
è
gentile
generosa.
e
e
fa
Cominotto Simone, oltre a descrivere alcuni insegnanti, ha
anche disegnato gli animali che li raffiguravano:
Mantide
religiosa
DE MARCHI
M.
Rinoceronte
QUAGLIA
Salmone
Pavone
Ape
Volpe
BELLO
ROTA
FILIPPETTO
CHIESA
Gatta
Aquila
Colibrì
DURIGON
BOZZER
DELLA
SCHIAVA
MARINI
DEMARCHI.
G.
Orsacchiotta
Tartaruga
In classe scherza sempre dicendo
che Gesù, Giuseppe e Maria
“sparimi un copl” e portami via.
Quando è calma non fa niente ma
quando la fai arrabbiare sei morto.
È agile.
È colorata.
Pretende l’ordine.
Per la sua capacità di capire, per
la furbizia.
Per la sua bontà.
Ci sorveglia.
È minuta.
Per la sua dolcezza e simpatia.
Per la sua pazienza.
28
Gare di matematica e
attività con la Bibliotecaria Anna Serafino
Gli insegnanti di Scienze Matematiche, i professori Eugenia Capozzi,
Barbara Contessi e Marco Fratta hanno preparato molto bene i ragazzi
nella loro disciplina e sono riusciti anche a coinvolgerli positivamente in
gare matematiche al di fuori del nostro Istituto.
Hanno partecipato alle gare di Matematica, organizzate dal Liceo
Torricelli di Maniago, con alcuni dei ragazzi delle classi seconde e terze
e sono giunti al sesto e ottavo posto su 15 squadre partecipanti.
Alcuni degli alunni delle classi terze, scelti sulla base del merito, hanno
preso parte ai Giochi di Scienze sperimentali
a Trieste ottenendo un ottimo piazzamento
nella fase regionale: su 30 finalisti, Thomas
Cicuto è giunto nono (quinto miglior
punteggio), 13° e 14° posto, con lo stesso
punteggio, per Marco Gentile e Davide Del
Gallo (ottavo miglior punteggio).
29
ALLA SCOPERTA DEI LIBRI.
Anche quest’anno scolastico le insegnanti di
Lettere hanno lavorato in modo costruttivo e
continuato con la Bibliotecaria di Travesio, la
signora Anna Serafino.
Con le classi prime sono stati creati dei
percorsi particolari per far scoprire ai ragazzi i
differenti generi narrativi. Durante l’anno
scolastico gli alunni delle prime si recavano in
Biblioteca dove la signora Anna e il signor
Giuliano proponevano, di volta in volta, un
genere narrativo differente.
La classe 1C con il lettore Giuliano.
Giuliano ed Anna
introducevano il genere letterario spiegando le
caratteristiche del genere scelto (fiaba, giallo o avventura), gli autori
principali, i punti di forza e di debolezza di quel tipo di lettura. Leggevano
alcuni passi significativi tratti da libri famosi e poi permettevano a tutti i
ragazzi di scegliersi
un libro legato a quel
genere presentato. La
volta
successiva,
prima di presentare il
nuovo
argomento,
intavolavano
una
discussione
coi
ragazzi
per
comprendere
se
avevano letto e quali
libri erano piaciuti.
30
CAMPIONATI DI
LETTURA
I giovani delle classi seconde hanno partecipato ai campionati di Lettura organizzati dalle
Biblioteche SEBICO del nostro territorio.
Si tratta di un vero e proprio torneo riservato alla lettura che ormai da anni si svolge nello
spilimberghese. Inventato da Eros Miari, esperto di letteratura per ragazzi della Società
cooperativa Equilibri di Modena, che ne è ancora a tutt’oggi l’anima, fu consigliato una
decina d’anni fa a Spilimbergo.
Da allora è diventato un appuntamento importante per la Biblioteca e per la scuola.
L’entusiasmo si è poi diffuso all’interno del Sistema e dal 2007 questo evento appassiona
cinque biblioteche e cinque Scuole secondarie di primo grado.
I numeri sono importanti: si tratta di 14 classi a cui è dedicato il progetto, per un totale di
circa 300 ragazzi.
Anche il numero dei libri è importante. Ogni classe prende 23-25 libri diversi, a seconda
del numero degli alunni, per cui le Biblioteche hanno messo in circolo 350 titoli diversi,
impegnando risorse per aumentare il loro patrimonio destinato ai ragazzi. I ragazzi, una
volta ricevuti i libri, devono leggerli nel migliore dei modi e memorizzarli.
Al di là dell’impatto quantitativo, questa iniziativa è molto importante per altri aspetti.
Va detto che l’obiettivo di fondo è promuovere la lettura. Con l’idea della gara si trasmette
un’idea di lettura come gioco, senza finalità didattiche. Non si fanno schede libro, non ci
sono biografie degli autori da sapere. Si legge, si vivono le storie, si conoscono i
personaggi, ci si scambia i libri fra compagni, si danno giudizi liberi, si consiglia il libro
all’amico. E poi, al termine delle cinque o sei settimane dedicate alla lettura (ognuno deve
leggere almeno due o tre libri tra quelli assegnati), si affronta la sfida tra le varie classi.
A questo punto, ogni gruppo si trova a dover rispondere a quesiti scritti e orali riguardanti
tutti i libri dati da leggere alla classe.
Questo è un punto fondamentale del gioco, che attiva quasi spontaneamente un altro
elemento importante: lo
spirito di collaborazione tra
i ragazzi, la cognizione
che
ciascuno
può
cooperare con un pezzetto
al buon esito dell’intero
gruppo.
I giochi fanno guadagnare
ad ogni squadra un certo
punteggio, che alla fine
conduce ad una classifica.
La gara non porta ad
alcuna vittoria materiale, si
diviene
semplicemente
Campioni di lettura.
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Anche quest’anno colui che ha condotto il Campionato, Eros Miari appunto, ha elogiato i
risultati complessivi di tutte le classi del nostro territorio. Ognuna di loro ha ottenuto
punteggi alti, anche a confronto con scuole di tutta Italia, che lui incontra d’abitudine.
A riportare il punteggio più alto è stata la classe IIB di Spilimbergo (217 punti su 221
possibili) e la classe IIB di Meduno (215 punti).Al terzo posto è arriva la classe 2B di
Travesio e la 2C ha raggiunto un quinto posto.
Per i nostri ragazzi la gara di lettura è stata un’esperienza fantastica, un modo per
condividere un’attivi i propri compagni e inoltre per creare un rapporto di lealtà e fiducia
reciproca.
LETTORI ALL’ASILO.
Con due classi, la 1C e la 2A, è stato iniziato un nuovo modo di utilizzare le
proprie capacità di lettura a voce alta.
Una volta al mese un gruppo ristretto di ragazzi andava a leggere dei
bellissimi libri illustrati ai piccoli della Materna di Travesio,
La signora Anna portava ai ragazzi delle Medie i libri da leggere ai piccoli
alcuni giorni prima e questi si esercitavano sia a scuola che a casa.
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A volte utilizzavano come cavie per esercitarsi a leggere a voce alta i loro
fratellini più piccoli o i nonni.
L’esperienza è risultata vincente sia per i
piccoli che erano entusiasti nel vedere altri
giovani dedicare loro del tempo sia per i
lettori stessi che facevano a gare per
ritornare a leggere ai più piccoli..
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