Dalla parte dei traduttori
Transcript
Dalla parte dei traduttori
SINTESI RAPPORTO IRES Dalla parte dei traduttori Un approfondimento a partire dall’inchiesta EditoriaInvisibile di: Daniele Dieci, Carlo Fontani, Florinda Rinaldini (IRES EMILIA‐ROMAGNA) Dicembre 2013 “Editoria invisibile” è una ricerca dell’Ires Emilia Romagna svolta nel 2012/2013 che ha esplorato questo universo lavorativo, con particolare attenzione rivolta alle condizioni di vita e lavoro della componente precaria dei lavoratori. Successivamente, su sollecitazione di Slc Cgil, ne è stato elaborato un aspetto specifico relativo alla condizione dei traduttori editoriali. CHI SONO I TRADUTTORI EDITORIALI Le donne sono l’81,5 per cento dei traduttori intercettati dall’indagine. I livelli di occupazione femminile sono, dunque, di molto superiori rispetto all’intero scenario occupazionale italiano dove la quota femminile raggiunge solo il 41%. Nel 91,4% dei casi, i traduttori sono in possesso di un titolo di studio uguale o superiore alla laurea, ed in un caso su tre dispongono di titoli post-laurea come Master e dottorato di ricerca. Nello scenario lavorativo nazionale, solo il 18,7% presenta questi livelli di istruzione. I traduttori editoriali sono nella quasi totalità di nazionalità italiana (95,3%). Fig.1.2 ‐ Composizione per genere e classi di età quinquennali dei traduttori (composizione percentuale) 35 30 25 20 15 10 5 0 15‐19 20‐24 25‐29 30‐34 35‐39 40‐44 45‐49 50‐54 55‐59 60‐64 65+ M 0,0 1,5 13,8 24,6 18,5 10,8 9,2 10,8 3,1 1,5 6,2 F 0,0 1,1 14,4 23,1 17,7 12,3 11,6 10,8 4,0 4,0 1,1 MF 0,0 1,2 14,3 23,4 17,8 12,0 11,1 10,8 3,8 3,5 2,0 Fonte: Elaborazione Ires Emilia Romagna su dati inchiesta EditoriaInvisibile (EI) Tab.1.1 ‐ Composizione per titolo di studio e genere, confronto tra totale economia nazionale e settore editoria (dati assoluti, composizioni percentuali) Istat EI Traduttori Istat EI Traduttori Licenza elementare, nessun titolo 1.104 0 0 4,8 0,0 0,0 Licenza media 6.964 1 0 30,3 0,1 0,0 Diploma 10.599 165 36 46,2 12,4 8,6 Laurea e post‐laurea 4.284 1.161 381 18,7 87,5 91,4 Totale 22.951 1.327 417 100,0 100,0 100,0 Nota: I dati relativi all’occupazione desunti dalla rilevazione continua delle forze di lavoro sono riferiti al primo semestre 2012. Fonte: Rilevazione continua Forze di lavoro Istat (FdL), elaborazioni su banca dati Editoria invisibile (EI). 2 COME LA AVORANO O La forma dii ingaggio prrevalente è quella q della cessione del diritto d di autoore (32,5%),, quasi totalm mente pagatoo in modo forfetario, seguuito dalle coollaborazionii occasionalii (26%) e daai contratti a progetto - Co.Co.Co. C e Co.Co.Pro. - (13,5%). Al A quarto possto troviamo l’utilizzo della Partita IV VA. Fig.1.4 ‐ Forrme contrattuali utilizzate dai trad duttori intervista ati, anno 2012 (composizione perccentuale) 2,5 32 Cessione diritti d d'autore 26,,0 C Collaborazione Occa asionale 13,,5 Co.Co.Co. e Co.Co.Pro. 11,9 Parrtita IVA attività individuale 5,2 Lavoro Dipeendente 3,7 Lavoro a Domicilio 1 1,7 Sttage, tirocinio, borsa lavoro Partita IVA attività di impresa 1 1,7 Lavoro Interm mittente 1,,5 0,7 Lavoro Acccessorio 0,4 Socio lavoraatore di società coop perativa Appren ndistato 0,4 Pratiicantato 0,2 Asso ociazione in partecipazione 0,2 Lavvoro Ripartito – Job‐‐Sharing 0,2 nterinale In 0,2 Contratto di inserimento 0,2 Lavo oro Socialmente Utiile (LSU) 0,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 Romagna su dati iinchiesta EditoriaaInvisibile (EI) Fonte: Elaboraziione Ires Emilia‐R t ha sperimentatoo due diversee forme conttrattuali nelloo stesso annoo, il 15,8% più p di due. Inn Il 30% dei traduttori linea, invecce, con l'anddamento gennerale, si registra nel 2012 una dim minuzione ddel volume dei d contrattii registrati risspetto al 2011 (-13%). Il 75% dei traduttori t opeera in regimee di pluricom mmitenza, co ontro il 54,3% % registrato pper l'intero campione c deii lavoratori dell’editoria. d Il 18,6% di traduttori diichiara di aveer dovuto accettare di lav vorare in nerro negli ultim mi due anni di d esperienzaa d ( (quattro puntti in meno risspetto al con ntesto generale). nel campo dell'editoria Fig.1.6 ‐ Tradu uttori che hanno sperimentato ne egli ultimi due an nni esperienze di lavoro nero nell’ambito dell’edittoria (composizio oni percentuali) MF F M 0% % 10% 20% 30% 40% % 50% 60% 70% 80% % 90% SI M 32,6% F 15,7% MF 18,6% NO 67,4% 84,3% 81,4% Fonte: Elaboraazione Ires Emiliaa‐Romagna su datti inchiesta EditoriaInvisibile (EI) 3 100% Il 62,5% dei traduttori dichiara di dover svolgere almeno due mansioni all’interno del processo editoriale, quasi la metà ne svolge più di due. L’attività del traduttore appare fortemente legata all’attività di scouting e ricerca documentale, così come appare forte la relazione tra traduzione e correzione di bozze, cura dell’editing e fase di revisione del prodotto editoriale. L’84% dei traduttori afferma di non vedere nessuna prospettiva di sviluppo di carriera. Un intervistato su tre (33,6%) considera il lavoro nell’editoria imprevedibile e il 36,9% lo considera pieno di rischi ed incognite. Il 54,8% del campione dichiara di svolgere almeno un altro lavoro, oltre a quello nell’editoria, e contemporaneamente esprime un grado di soddisfazione molto basso (con un giudizio espresso pari a 3,3) riguardo all’adeguatezza del reddito percepito rispetto sia all’attività svolta che alla possibilità di condurre una vita dignitosa. QUANTO GUADAGNANO Il 59,3% dichiara di percepire una retribuzione lorda annuale inferiore ai 15mila euro, il 16% dichiara addirittura meno di 5mila euro nel corso dell’anno. Il 19% afferma di poter contare su un reddito lordo annuale compreso tra 15mila e 20mila euro, poco più di un decimo del campione si colloca nella fascia di reddito 20-30mila euro e solo tre intervistati su cento percepiscono una retribuzione superiore ai 30mila euro annui. Si evidenziano forti differenziali retributivi tra le donne e gli uomini intervistati. Più di sei femmine su dieci (il 64,4%) percepiscono una retribuzione lorda annuale inferiore ai 15mila euro a fronte del 36,7% dei maschi nella medesima condizione (quasi ventotto punti percentuali di differenza, a svantaggio della componente femminile), con una diminuzione della presenza femminile nelle fasce di reddito più alte. Tab. 2.2 ‐ Fasce di reddito di appartenenza dei traduttori editoriali intervistati per genere (dati assoluti, composizioni percentuali di riga e di colonna) GENERE REDDITO LORDO Maschio Femmina Totale ANNUO N % colonna % riga N N % colonna % riga N % colonna Meno di 5.000 € 5 10,2% 11,6% 38 17,4% 88,4% 43 16,0% 100,0% Da 5.001 a 10.000 € 7 14,3% 13,2% 46 21,0% 86,8% 53 19,8% 100,0% Da 10.001 a 15.000 € 6 12,2% 9,5% 57 26,0% 90,5% 63 23,5% 100,0% Da 15.001 a 20.000 € 15 30,6% 28,8% 37 16,9% 71,2% 52 19,4% 100,0% Da 20.001 € a 30.000 € 9 18,4% 24,3% 28 12,8% 75,7% 37 13,8% 100,0% Da 30.001 € a 40.000 € 3 6,1% 25,0% 9 4,1% 75,0% 12 4,5% 100,0% Più di 40.000 € 4 8,2% 50,0% 4 1,8% 50,0% 8 3,0% 100,0% Casi mancanti 16 0,0% 21,6% 58 0,0% 78,4% 74 0,0% 100,0% Totale 65 100,0% 19,0% 277 100,0% 81,0% 342 100,0% 100,0% Fonte: Elaborazione Ires Emilia‐Romagna su dati inchiesta EditoriaInvisibile (EI) Il nostro focus mostra concentrazioni di lavoratori più giovani – under35 – nelle fasce di reddito più basse (v.tab.2.4); più del 68% di questi percepisce redditi inferiori ai 15mila euro. La lettura del campione evidenzia come siano i lavoratori che operano in regime di monocommittenza a ricevere retribuzioni più basse rispetto ai soggetti che svolgono la loro attività contemporaneamente con più committenti. Infatti, il 61,7% di questi dichiara di percepire un reddito lordo annuale inferiore ai 15mila euro, rispetto al 68% dei lavoratori monocommittenti. 4 Tab.2.4 ‐ Fasce di reddito di app partenenza degli traduttori per ettà e tipo di comm mittenza (compossizioni percentualli) under35 over35 Monocom mittenti Meno di 5.000 € € 18,9 24,0 11,0 Da 5.001 a 10.00 00 € 26,4 19,2 20,1 Da 10.001 a 15.0 000 € 22,6 25,0 22,6 Da 15.001 a 20.0 000 € 13,2 19,2 19,5 Da 20.001 € a 30 0.000 € 17,0 10,6 15,9 Da 30.001 € a 40 0.000 € 0,0 1,0 6,7 Più di 40.000 € 1,9 1,0 4,3 Totale 100,0 100,0 100,0 Fonte: Elaborazione Ires Emilia‐R Romagna su dati inchiesta EditoriaaInvisibile (EI) Pluricomm mittenti 26,3 3 31,1 1 22,2 2 17,5 5 30,0 0 0,0 0 20,0 0 100,0 0 Il 90% dei traduttori t ha bisogno di integrare il prroprio redditto in altri moodi. Il redditto non apparee confacentee a condurre una vita dignnitosa, in miisura maggioore per le do onne traduttriici (3,18) risspetto ai collleghi maschii (4,26). Fig.2.2 ‐ In cche misura pensii che il reddito ch he percepisci sia:: (punteggi medi ssu scala di valuta azione 1‐10) M Maschio 5 4 Femm mina Totale 4,26 4,11 5 3,15 3,33 3,118 3,38 3 2 1 0 Ad deguato alla attivvità svolta Adeguato per condurre u una vita dignitosaa Fonte: Elaboraazione Ires Emilia‐Romagna su datti inchiesta EditorriaInvisibile (EI) umentano, inn Tra i tradutttori editorialli le quote dii intervistati che dichiarano di aver laavorato con ccontinuità au modo propoorzionale, all crescere deei livelli salaariali; per co ontro, è propprio chi dichhiara di aver guadagnatoo meno di 15.000 euro a far f registraree i periodi dii inattività piiù lunghi; il 40% di chi gguadagna meeno di 5.0000 m nell’ultim mo anno. euro è riusccito a lavorarre per un periiodo inferiorre agli otto mesi Emerge unaa dinamica per la quale laavorare per un u solo comm mittente si lega alla capaccità di saper svolgere piùù mansioni, di d contro l’am mpliamento del d bacino di d committen nze si lega inn modo forte alla difesa della d propriaa identità di trraduttore speesa sul numeero più ampioo possibile dii ambiti editooriali. La quasi tottalità dei tradduttori dichiaara di essere retribuita atttraverso un compenso c a cartella (86,1%), mentree risultano ressiduali le altrre forme di pagamento p chhe, complesssivamente, raaggiungono ssolo il 13,9% % del totale. Emerge, per altro, in modo m significativo il gap tra traduttori italiani e non. n La capaccità di tradurrre in linguaa straniera appare essere una u competennza più “speendibile”. Tab.2.8 ‐ Tariffaa a cartella da 2.0 000 battute in rapporto alla lingu ua di partenza (va alori medi) Italiano Tedesco Giapponese Svedese Francese Inglese Spagnolo Media di tutte lle risposte (272 rrisposte per 19 lin ngue di partenzaa) Fonte: Biblit (Incchiesta sulle tarifffe per le traduzio oni in diritto d’au utore) 5 Min Max 17,2 13,1 16,0 14,1 12,4 11,0 9,8 12,1 23,4 4 17,6 6 17,2 2 16,8 8 15,8 8 15,5 5 14,0 0 16,5 5 SOLO E PER P SEMP PRE TRAD DUTTORI?? I traduttori che dichiarrano di occuparsi di edditoria fin dal d primo inngresso nel mondo del lavoro, chee d “nattivi dell’editooria”, sembrrano concenttrarsi nelle coorti c d’età ppiù giovani, diminuendoo potremmo definire progressivamente all’auumentare delll’età (v.fig.3.1). Fig.3.1 ‐ Ti occu upi di editoria daa quando sei entrrato nel mondo d del lavoro?, distribuzione per classsi quinquennali di età (composizioni percentuali) 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 15‐19 20‐24 4 25‐29 30‐34 35‐39 40‐44 45‐49 50‐54 55‐59 60‐64 65 5 e oltre Mi occcupo di editoria da quando sono o entrato nel mon ndo del lavoro Ho co ominciato a lavorrare nell'editoria in seguito totale Fonte: Elaboraazione Ires Emiliaa‐Romagna su datti inchiesta EditoriaInvisibile (EI) La percentuuale di chi, invece, i ha dichiarato d di aver comincciato a lavorrare nel settoore editoriale solo in unn secondo moomento, ragggiunge l’apicce in corrisppondenza dellla classe agggregata 30-339 anni (41,6 6%), per poii ripiegare lenntamente lunngo le classi più anziane. L’attività dii traduttore, anche a tra i laavoratori più giovani, si accompagna a spesso allo ssvolgimento di un lavoroo esterno al mondo m editorriale: il 54,8% % dichiara di d svolgere allmeno un altro lavoro al di fuori dell’editoria: traa questi, quassi il 60% dei lavoratori haa meno di 400 anni. I traduttori e le tradutttrici intervisstate hanno evidenziato la gravositàà verso la ffatica mentalle (8,95), laa ove al valoree presenza di scadenze riggide (7,61) e i ritmi di laavoro elevatii (7,66), lunggo una scala decimale do Di contrro la fatica fisica f (4,60) la programm mabilità/prev vedibilità deii 10 corrisponnde il giudizzio massimo. compiti e delle d mansionni (4,41) e laa monotonia//ripetitività dell’azione d l lavorativa (3,67) si posizzionano tuttee ampiamentee al di sotto della d quota media. m Risulta unaa polarizzazioone tra chi lavora l esclusivamente su u un ruolo o si occupa solo di un ambito a e chii invece si sppende su piiù di 3 ruolli o ambiti. Infatti, i “m monoruolo” o i “monoaambito” denu unciano unaa maggiore fatica fa mentalle e parallelaamente peròò la mancanzza quasi totaale di monootonia e ripetitività dellee mansioni chhe svolgono. La percezioone di svolgeere un lavoro ripetitivo e monotono è più alta trra i monocom mmittenti (3 3,87) e tra laa componentee maschile (44,04), a frontte del puntegggio di 3,6 peer le lavoratrici. Le esperiennze raccoltee dall’inchieesta racconttano un’attiv vità caratterrizzata da rritmi di lav voro serrati,, prettamentee legati al ragggiungimentto di risultatii entro date prefissate p e poco p flessibiili, da inten nse e ripetutee fasi apicali di lavoro chhe portano sppesso al supperamento deella soglia coonvenzionalee delle 40 orre lavorativee (76,6 per ceento). VINCOLII E LIBERA A SCELTA A NEL LAV VORO Quasi il 90% % dei tradutttori svolge l’attività nellaa propria abittazione o preesso uno studdio privato. Coloro che ricoprono essclusivamentte il ruolo di traduttore diichiarano per la quasi tottalità dei casi di svolgeree p p presso l’abitaazione o unoo studio perssonale: al coontrario, un qquarto dei laavoratori chee la propria professione 6 oltre all’attiività di traduuzione ricoprre anche altrii ruoli nel prrocesso prodduttivo editorriale dichiaraa di eseguiree la professione presso la sede del datoore di lavoroo. a ia di tempo e di metodo o di lavoro sono s tutti am mpiamente su uperiori allaa Gli indicatoori dedicati all’autonomi sufficienza in una scala 1-10. uita da “puoii Il punteggioo medio più alto lo raggiiunge la vocee “puoi scegliere quandoo fare pausa”” (8,86), segu scegliere i metodi m di lavvoro” (8,29) e “puoi sceegliere l’orario di lavoro”” (8,28). Le altre tre vocci (velocità e ritmi di lavooro, ferie e ordine o dei com mpiti assegnnati) appaiono o più critici. Gli indicatoori di autonom mia di tempoo e di metodo se incrociaati con la varriabile che essprime il num mero di ruolii ricoperti daai lavoratori disegnano uno u scalino di d quasi un punto p tra chii svolge solaamente la prrofessione dii traduttore (88,46) e chi, invece, si speende su più ruoli ru (7,54). Fig.3.6 ‐ Indicatori di autono omia di tempo e d di autonomia di metodo per num meri di ruoli: (pun nteggi medi) 9,00 8,50 8,00 7,50 7,00 6,50 6,00 Indice Au utonomia di temp po In ndice Autonomia di metodo 1 ruolo 8,46 7,77 3 o p più ruoli 7,54 6,88 Fonte: Elaborazione Ires Emilia‐‐Romagna su dati inchiesta EditorriaInvisibile (EI) LA FORM MAZIONE E LA PER RCEZIONE E DEL FUT TURO Più di sei traduttori su dieci d intervisttati, con diveerse modalitàà, fanno form mazione. d formazionne a proprie sspese, con un na fortissimaa Di questi ulltimi, la quassi totalità affferma di seguuire attività di predominannza delle donnne. Soltantoo il 2% dei traduttori ha la possibillità di formaarsi nell’azieenda per cuii lavora. Sia per le donnne che per glli uomini, sii tratta di un n’attività form mativa in grran parte “co oerente” conn l’attività svoolta in ambitto editoriale. Fig.4.1 ‐ Tipologiia di attività form mativa svolta per genere (composizioni percentuali) 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% M F MF Non facccio formazione 577,1% 34,6% 38,4% SI, in azienda 4 4,8% 1,4% 2,0% SI, pagata da me 388,1% 63,9% 59,6% Fonte: Elaboraazione Ires Emiliaa‐Romagna su datti inchiesta EditoriaInvisibile (EI) 7 Ben il 78,6% % dei tradutttori, quando deve descrivvere il proprio lavoro “aggli altri”, ne pparla facendo o riferimentoo specificatam mente alla prrofessione chhe svolge. Fig..4.2 ‐ Quando descrivi il tuo lavorro agli altri, qual è l’aspetto che d di solito sottoline ei maggiormente?, grafico per gen nere ntuale) (composizione percen MF F M 0% 0 10% 20% 30% % 40% 50% 60% 70% 80% 90% La professsione che svolgi M 85,7% 8 F 77,0% MF 78,6% L’azienda in cui lavori 0 0,0% 3,7% 3,0% Il tipo di ccontratto che hai 2 2,0% 4,6% 4,1% Compenso/retribuzione 8 8,2% 8,3% 8,3% Altro (speecificare) 4 4,1% 6,5% 6,0% 100% Fonte: Elaboraazione Ires Emiliaa‐Romagna su datti inchiesta EditoriaInvisibile (EI) Segue, a grrande distannza, l’8,3% del d gruppo dei d traduttorri che dà riliievo al redddito/compensso percepito.. Coloro che sottolineano maggiorm mente il tipo di contratto o di lavoro applicato soono “appenaa” il 4% deii traduttori. Solo S il 3% deei traduttori mette m poi in risalto r l’azien nda per cui lavora. l È significattivo che siaano le traduuttrici a eviddenziare, dell proprio laavoro, tutti ggli aspetti (contrattuale,, retributivo, ecc.) ad ecccezione dellaa professionee svolta, allaa quale viene dato magggior risalto dai d traduttorii maschi (vi sono s più di otto o punti perrcentuali di differenza, d a favore di questi ultimi). Tra i traduuttori prevalee la rispostaa relativa al consideraree il lavoro un u “mezzo pper realizzarre te stesso”” (punteggio pari p a 7,85). Seguono: il considerare il lavoro come un “mezzzo per esseree indipenden nte” (6,58) e,, infine, per “essere “ sociaalmente utile”” (5,80). Il 70% dei traduttori prevede, p nelll’arco dei prrossimi tre anni, un futturo lavoratiivo incerto. Il 14,9% loo immagina “così “ com’è ora” o e il 14,66% dei tradutttori lo vede “pieno di poossibilità e occcasioni”. 8 IL SINDA ACATO AL LLA PROV VA DEI TR RADUTTOR RI Il 27,2% deei traduttori e delle tradutttrici risulta iscritto ad un na organizzazzione sindacaale. È difficile poter p comparrare questo dato d con le riilevazioni sui tassi di sinddacalizzazionne in Italia perché p questii vengono rilevati sul num mero dei lavooratori dipenndenti esclud dendo, dunquue, i lavoratoori non standaard (atipici e autonomi) oggetto o dellaa nostra indaggine. Figg.4.3 ‐ Sei iscritto o ad un sindacato o? (composizioni percentuali) Sì No Fig.4..4 ‐ Sei iscritto ad d un sindacato? V Variabili socio‐prrofessionali (co omposizioni perccentuali) pluricom mmittente monocom mmittente 3 o o più ruoli 1 ruolo 27,2% 3 o p più ambiti 1 ambito 72,8% 0% 20% 40% % 60% 8 80% 100% 1 1 ambito 3 o più ambiiti 1 ruolo Sì 15,5% 36,0% % 36,7% monocco 3 o più pluricom mmitteent ruoli mittente e 14,3% 13,5% % 29,9% No 84,5% 64,0% % 63,3% 85,7% 86,5% % 70,1% Fonte: Elaboraazione Ires Emiliaa‐Romagna su datti inchiesta EditoriaInvisibile (EI) Il tasso di sindacalizzaz s zione si collooca su livelli decisamentte alti per il settore di cuui fa parte e tocca puntee ancor più allte nel caso dei d “monoruuolo” (36,7% %), di coloro che c agisconoo su più ambbiti editoriali (36%) e deii pluricommiittenti (29,9% %). La speciializzazione della propriaa professionne, che compporta lo svollgimento dell lavoro solo come tradutttore ma su più p ambiti edditoriali (e di conseguenzza anche conn più commiittenze) vedee una sindacaalizzazione più alta. Al contrarioo la trasversaalità di ruoli (14,3%) e laa monocomm mittenza (13,5%) fanno reegistrare liveelli più bassii di sindacaliizzazione. L’’identità e l’appartenenzaa ad una com munità profeessionale deffinita, dunqu ue, diventanoo fattore capaace di incoragggiare le posssibilità di sinndacalizzazio one. Tra coloro che c hanno esspresso un giiudizio in rellazione al qu uesito “quantto ti senti libbero di svolg gere l’attivitàà sindacale?” ”, il 50% si colloca c in corrrispondenzaa delle risposste “nulla” e “poco”. La maggiorr criticità è evvidenziata dai lavoratori che coprono o più ruoli oltre a quello di traduttoree: per questaa categoria innfatti, alla domanda sullla libertà sinndacale la so omma delle risposte “nuulla” e “pocco” arriva a superare il 72,7% 7 seguitto con quasi dieci punti di d distanza dalle d opinionii negative esspresse dai laavoratori chee operano in regime r di moonocommitteenza (62,5%)). 9