Più che un impegno una passione La Corale canta ancora hoir ns

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Più che un impegno una passione La Corale canta ancora hoir ns
Un anno d’arte e musica
La Corale canta ancora
Continua la rassegna all’”Aldo Moro”. Coro Californiano ospite dell’Ensemble Armonia
In vista dei 40 anni prova sotto la guida di Roberto Cozzarin
VITA CULTURALE
VITA ASSOCIATIVA
Pittura e scultura
dalla Slovenia
Riprende il 9 settembre all’Aldo Moro la seconda parte del gemellaggio artistico
che il comune di Cordenons
e l’associazione culturale
Media Naonis hanno avviato
con la Slovenia.
L’inizativa, curata dai critici Dejan Mehemedovic ed
Enzo Santese, ha già avuto ad aprile, nei primi due
appuntamenti, un’ottima risposta di pubblico sia a Cordenons che ad Izola. Notevole l’interesse suscitato in
Slovenia, presso i comuni di
Pirano, Izola e Capodistria e
nelle Comunità Italiane della zona che non solo hanno
mandato a Cordenons i loro
rappresentanti ufficiali, accompagnati da giornalisti e
videoperatori, ma hanno accolto anche con molto calore
la visita degli artisti friulani
guidati dell’assessore alla
cultura Alberto Fenos.
I prossimi ospiti del centro
culturale sono Jana Mihelj e
Majk Mulaček per la scultura e Dušan Podgornik, Janez
Matelič e Rok Zelenko per la
pittura.
Jana Mihelj e Majk Mulaček,
che provengono dallo stesso
atelier, si dedicano ad una
scultura colorata, un settore
particolare delle arti figurative, utilizzando il colore
come tratto caratterizzante
della forma. Propongono
però una lettura sociologica
diversa del mondo in cui viviamo: più simbolica Mihelj e
più grottesca Mulaček.
Insolito e misterioso appare
il gioco di Dušan Podgornik,
che semina macchie ed impronte appena percepibili
nello spazio monocromatico dei suoi lavori, mentre
Zelenko insegue uno strano
realismo in cui le figure umane hanno spesso arti manieristicamente allungati.
Infine Matelič, un instancabile sperimentatore, ripropone
in simboli fortemente interiorizzati un’analisi sincera del
mondo in cui viviamo.
Alla fine di settembre, a Palazzo Pretorio di Capodistria,
protagonisti dell’ultima parte della rassegna saranno
Giammarco Roccagli, Marisa Bidese, Giuliano Marian,
Elisabetta Novello, Gianni Pasotti, artisti di spessore che
non mancheranno di portare
un significativo contributo allo
scambio bilaterale avviato con
la Slovenia. Positiva ed incoraggiante l’esperienza messa
in campo, tanto da mettere in
conto per il 2008 non solo un
bis ma anche l’apertura di un
nuovo filone con l’Austria.
Mario Giannatiempo
Pacific Boychoir
a Cordenons
Come da tradizione, l’associazione musicale
“Ensemble Armonia” attua scambi culturali con
gruppi giovanili provenienti da tutto il mondo.
Dopo l’Opera Giovanile
di Kiev, il coro femminile
“Radost” di Mosca ed il
coro maschile Hosanna di
Santomierz (Polonia), l’associazione cordenonese
ha accolto l’invito del prof.
Robero Cescut, di accogliere nelle famiglie il Pacific Boychoir di Oakland,
California.
Il coro americano, formato
da 42 giovani coristi e 10
accompagnatori, è stato
ospite a Cordenons dal 16
al 19 luglio 2007.
Al suo arrivo è stato ricevuto in municipio dal sindaco e dalla giunta comunale
della città.
È seguito un incontro conviviale presso l’oratorio di
Villa d’Arco dove i ragazzi sono stati ricevuti dalle
famiglie ospiti, dalla comunità giovanile, dal parroco, dal sindaco e dagli
assessori, in un momento
gioioso allietato da canti e
danze.
Il coro ha tenuto due concerti presso il duomo di
San Vito al Tagliamento
ed in piazza della Vittoria
a Cordenons, insieme alla
filarmonica, seguito da un
pubblico numeroso ed entusiasta.
È seguita la cena collettiva presso il circolo anziani
di Cordenons. Il gruppo è
partito il giorno successivo per una tournée che
lo ha visto protagonista
a Roma, Assisi, Firenze
e infine Riva del Garda.
Il coro, diretto da Kevin Fox,
ha vinto nel 2004 il prestigioso Premio Grammy per
il miglior album classico,
con l’interpretazione della
Sinfonia n. 3 di Mahler insieme alla San Francisco
Symphony. Si è distinto anche nel ricco repertorio di
spiritual, gospel e polifonia
contemporanea.
Nell’ospitalità si è rivelata
preziosa la collaborazione delle Istituzioni, della parrocchia di S. Maria
Maggiore, di Villa d’Arco,
del seminario vescovile di
Pordenone e inoltre della
Pro Villa d’Arco e del circolo anziani di Cordenons.
Più che un impegno una passione
Roberto Cozzarin vive a
Cordenons - la sua famiglia è qui almeno dai primi
dell’800, precisa orgoglioso
- e insegna musica. Roberto
inizia la sua attività musicale come flautista e prosegue studiando composizione nella classe di musica
corale al conservatorio di
Venezia. Ha diretto la corale maschile Julia di Fontanafredda, il coro femminile
dell’Ute di Sacile e la corale
S. Lorenzo, sempre di Sacile. E ora, scoperto questo
concittadino dalla provata
professionalità musicale, è il
turno della Corale Cordenonese, che non se l’è lasciato
sfuggire, chiedendo il suo
sostegno e la sua direzione,
soprattutto in vista del quarantennale, che sarà festeggiato nel 2008, con modalità
in fase di definizione, ma
tra le quali certamente non
mancherà un concerto.
Dopo la pausa dalla prove
dell’anno scorso, dovuta alla
mancanza di coristi e di direttore, la Corale Cordenonese
ha ripreso le sue attività,
rimpinguata grazie all’arrivo
di ex coristi di altri cori e guidata da Roberto Cozzarin.
Il coro, prettamente maschile, si compone di 25 coristi
dall’età mista. “Alcuni settori
– dice Cozzarin - in special
modo quello dei baritoni,
sono ancora da colmare,
ma sono benvenute voci di
ogni genere ed età!”.
“Il clima della “nuova” Corale è partito nel migliore dei
modi e il gruppo è ben affiatato – riferisce il direttore.
Finora le prove si sono svolte il mercoledì sera presso
la scuola primaria “Duca
D’Aosta” della piazza, e così
continueranno, anche se è
prevista l’aggiunta di un’ulteriore serata settimanale,
da concordare in base alle
richieste dei coristi.
“Le prove – ci ha tenuto a
sottolineare Roberto Cozzarin – non sono impegnative:
il corista infatti può scegliere, d’accordo con il direttore,
a quali partecipare, in base
a esigenze e impegni. E poi
non si dimentichi il valore
sociale che la Corale porta
con sé: i coristi, lavoratori
delle più diverse professioni
Patrizia Avon
e con famiglia, trovano nel
momento settimanale delle
prove un riscatto artistico,
che li fa evadere dalla quotidianità. Far crescere insieme un progetto comune
crea spirito di gruppo, cosa
che si manifesta
anche nei momenti
ricreativi
successivi
alle
prove,
quando
spesso qualcuno
propone un brindisi, che non si
rifiuta.
Comunicare con
la voce attraverso il canto è
un’espressione
importante ormai
trascurata…se
oggi per strada
si sente canticchiare qualcuno
è molto probabile
che quella persona sia o uno
straniero o un corista”.
Quale elemento
tradizionale della
cultura autoctona, la Corale Cordenonese di oggi mantiene
e porta avanti il repertorio
di canzoni di ieri, non senza lasciare spazio a qualche
novità, pensata dal direttore o proposta dai coristi. In
40 anni di storia molte cose
sono cambiate ma la Corale,
con le sue canzoni in folpo,
vuole continuare ad essere
punto di riferimento della
cultura cordenonese.
Il mese di settembre può
essere il momento giusto
per avvicinarsi a questa
realtà cittadina telefonando a Roberto Cozzarin (cel
338.3032521) è possibile
accordarsi per assistere alle
prove o per essere partecipi
delle prove stesse, perché
“tutti sanno cantare! – dice
il direttore e maestro - solo
che non tutti hanno ancora
messo alla prova ed esercitato questa capacità”.
AP
1993: 25° anniversario della Corale Cordenonese – dirige il maestro Cesare Pradal
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