Primavera da dimenticare: la Coldiretti chiede i danni per l`Oltrepò

Transcript

Primavera da dimenticare: la Coldiretti chiede i danni per l`Oltrepò
Anno 7 - N° 69
Luglio 2013
il Periodico
20.000
COPIE
1
Zavattarello
Il sindaco,
Simone Tiglio, replica
ai due ex vice sindaci
Primavera da dimenticare: la
Coldiretti chiede i danni per l’Oltrepò
Servizio a pag. 5
Oltrepo-Voghera
l’accorpamento
delle due
squadre di
calcio divide le
tifoserie
Broni: è ancora
polemica sullo
smaltimento amianto
Santa Maria della Versa:
“Stop alla guerra degli
abusivi in vendemmia”
Servizio a pag. 41
Servizio a pag. 31
news
EDITORE
DIRETTORE
RESPONSABILE
Alessandro Disperati
[email protected]
Responsabile P.R.
Ornella Repetti
[email protected]
Direzione, redazione,
amministrazione, grafica,
marketing, pubblicità
Viale delle Terme N° 97
27052 Godiasco Salice
Terme tel.0383/944916
fax.0383/934583
www.ilperiodiconews.it
[email protected]
Tutti i diritti sono riservati.
E’ vietata la riproduzione,
di testi e foto.
Stampa: San Biagio
Stampa S.p.A. - Genova
Registrazione presso il
Tribunale di Voghera
N. 178 del 31/03/2011
Distribuzione Gratuita
il Periodico
2
LUGLIO 2013
il Periodico
3
IL COMUNE DI GODIASCO SALICE HA CEDUTO LE TERME
Commento di Antonio La Trippa
TERZA PAGINA
Ridere o piangere???
LUGLIO 2013
il Periodico
LUGLIO 2013
4
ATTUALITA’
NASCE L’OLTREPOVOGHERA, ECCO COME LA PENSANO LE DUE TIFOSERIE
Tifosi rossoneri: “Siamo contrari”
Tifosi gialloblu: “Unica soluzione”
di
Gianluca Giaconia
E’ nata una nuova realtà nel mondo
del calcio dilettantistico: il suo nome
è Asd OltrepoVoghera. Di certo non
si può parlare di fusione tra Ac Voghera e Fbc Oltrepo, in quanto la
situazione è nata dalla crisi in cui
versava la società rossonera, che
vede finire la sua storia dopo 94 anni
gloriosi. Quella che nasce è una società nuova, composta dallo staff e i
giocatori dell’Oltrepo, che utilizzeranno i colori rossoneri nelle partite casalinghe allo stadio di Voghera e
i colori biancoazzurri in trasferta. La squadra, iscritta
al prossimo campionato di Eccellenza, ha effettuato
nei giorni scorsi una domanda di ripescaggio in serie
D e sarà guidata dal Presidente Flavio Vercesi, attuale
numero uno dell’Oltrepo, mentre in panchina siederà Giovanni Fasce. L’intento è quello di costruire una
squadra in grado di puntare ai piani alti in Eccellenza.
In merito a questo progetto, abbiamo raccolto opinioni provenienti dai tifosi e sostenitori vogheresi e oltrepadani. Partiamo dal fronte vogherese, molto furioso
per la gestione Troiano, che in questi giorni ha messo
in vendita la società, destinata al fallimento per i numerosi debiti.
Il Consigliere comunale Federico Taverna, tifosissimo dei rossoneri, esprime il suo sconforto per l’esito
di questa situazione. “Parlare di fusione è ingannevole perché non si tratta di un’unione tra l’Oltrepo
e il Voghera, ma si tratta di un accordo in realtà con
gli Anni Verdi, società che trova nel settore giovanile
il suo punto di forza. L’OltrepoVoghera è una società nuova che scenderà in campo con i colori rossoneri, ma noi non la sentiamo nostra questa squadra.
La “Voghe” di fatto fallisce dopo 94 anni di storia e
la neonata società non è l’erede del Voghera, bensì
un’entità nuova che trae la sua origine da un progetto
prettamente aziendale. Anzi lo reputerei un progetto
imprenditoriale e di salvaguardia del Voghera, che
ha rappresentato un patrimonio storico – sportivo –
culturale lungo quasi un secolo. Il fatto che non ci
sia più questo patrimonio non è colpa dell’Amministrazione comunale, ma di una gestione poco seria e
inaffidabile, dopo l’era Gastaldi. In futuro ci saranno sicuramente altri esempi simili a questo perché le
società hanno difficoltà enormi, il calcio è cambiato
molto negli ultimi dieci anni e le realtà storiche aventi un’identità molto forte con la città dovranno trovare altre soluzioni per poter sopravvivere. I nostri
sono anche ragionamenti molto campanilistici, siamo
infatti i ragazzi della curva e non possiamo accettare che la seconda maglia sia biancoazzurra e che lo
stemma non sia più il nostro. Capisco che il progetto
sia importante e che non si possa perdere il calcio in
una città come Voghera, infatti se la nuova squadra
gioca bene il tifoso magari si reca anche allo stadio
a vedersi la partita. Noi pero’, essendo un gruppo
di tifosi che abbiamo seguito la squadra in casa e in
trasferta, ci opponiamo e avremmo preferito partire
piuttosto dalla promozione o dalla 1° categoria, ma
almeno mantenere l’identità della squadra. Speriamo
che in futuro si riescano a recuperare le risorse che
permettano di rimettere in piedi un patrimonio sportivo rappresentato dal Voghera calcio”.
Proseguiamo con Carlo Carpinella, tifoso della Voghe dal 1981, che ha espresso un pensiero sintetico,
ma estremamente significativo. “Sono assolutamen-
te contrario perché vengono cancellate nello stesso
momento le storie dell’ AC Voghera e dell’Oltrepo di
Stradella. Io sono da sempre contrario alle fusioni,
in particolar modo questa, che poi alla fine è più che
altro un accorpamento, in quanto l’Oltrepo viene a
giocare a Voghera, ma la sede legale rimane sempre
a Stradella. Inoltre non andrò nemmeno allo stadio a
vedere le partite casalinghe della nuova società, assolutamente no”. Molto diretto il pensiero di Nicolò
Barbieri, tifoso rossonero sempre presente sia in casa
che in trasferta, dal 2000: “Nessuno del nostro gruppo andrà a seguire questa nuova squadra perché non
si tratta di una fusione: qui si vuole mascherare con
questo nome il fatto che l’Oltrepo venga a giocare qui,
con l’appoggio degli Anni Verdi, e usi la maglia rossonera, ma questo assolutamente non ha nulla a che fare
col Voghera. Inoltre mi infastidisce parecchio sentire
l’appellativo “Voghe” in merito a questa squadra che
sta nascendo. Nelle scorse settimane è stata organizzata una manifestazione, definita da molti “funerale”
del Voghera, che invece si è trattata di un’occasione per ribadire il nostro malcontento in merito alla
nascita di questa squadra. Non ho gradito nemmeno
il fatto che il nostro Sindaco Carlo Barbieri si lasci
scivolare addosso una pochezza del genere; lui infatti
sostiene che le persone siano d’accordo con questa
scelta, ma in realtà ho sentito solo voci contrarie. Il
Sindaco ha preso a cuore questa questione e ha voluto
parlare con noi del progetto che, a mio parere, ci può
stare dal punto di vista sportivo, ma da tifoso non posso condividerlo e non posso accettare che alla fine sia
in pratica l’Oltrepo che venga a giocare a Voghera. Se
ne sta fregando anche del fatto che noi siamo persone
le quali abbiamo seguito in tutta Italia il nostro Voghera. Sta andando avanti per la propria strada senza
considerare ciò che pensa la gente”.
Parole pesanti anche da parte di Davide Santandrea,
Ultras della Vecchia Guardia, che ha iniziato ad andare allo stadio da quando aveva 4 anni ed è un ultras
da quando ne aveva 12. “Non spendo nemmeno tante
parole per descrivere ciò che ha combinato il Signor
Troiano, persona in grado di rovinare con le proprie
mani la nostra società. La cosa che mi infastidisce
maggiormente è il fatto che nessuno ha interpellato
noi tifosi per sapere almeno un’opinione in merito a
tale questione. Mio padre mi ha portato allo stadio
per la prima volta quando avevo 4 anni e tifosi come
me hanno quindi dei sentimenti nei confronti di questa squadra. Secondo noi si tratta di una questione
politica e avremmo preferito partire piuttosto dalla
terza categoria, in modo da continuare a seguire la
nostra squadra. A livello di ultras siamo d’accordo di
non seguire la nuova società neonata, finchè un nuovo proprietario prenderà in mano il Voghera. E’ stata
un’azione alle spalle dei tifosi ed è stata talmente veloce che non c’è stato il tempo di farsi sentire, infatti
per questo abbiamo organizzato una manifestazione
in breve tempo con tutti gli ultras e i sostenitori al seguito. Non abbiamo niente contro Stradella, si tratta
di una questione di avere la squadra della nostra città: io sono andato ovunque per il mio Voghera. Il simbolo e le maglie sono un’autentica buffonata, non ci
coinvolgeranno sicuramente usando i colori rossoneri
oppure cercando di portare ex giocatori in squadra”.
L’Oltrepo non poteva contare su una tifoseria ampia
come quella del Voghera, quindi ad essere interpellati non sono stati solo i sostenitori, ma anche i diretti interessati, ossia giocatori e dirigenti. Partiamo
pero’ da un tifoso stradellino, Luca Cignoli. “In linea
di massima se si tratta di un progetto interessante,
con numerosi soci o finanziatori, perché no, provare
un’esperienza tra i professionisti, a me farebbe piacere, come a qualche altro tifoso oltrepadano con cui
sono in contatto. Da quel poco che ho sentito, non
credo molto al progetto dal punto di vista territoriale.
Capisco benissimo le diversioni del pubblico vogherese che non vogliono la scomparsa della propria società e desiderano giustamente giocare col loro nome e i
loro colori. Secondo me è stata un’iniziativa del Sindaco Carlo Barbieri, che, pur di non ripartire dalle
categorie inferiori, si è appellato alla nostra società
direttamente per mettere in piedi questa fusione”.
Pur essendo parte in causa, abbiamo chiesto un parere anche al Direttore Generale dell’Oltrepo, Fabrizio Bonfoco: “Questa fusione è stata effettuata per
rappresentare prima di tutto il territorio e, data la situazione economica attuale, per avere una squadra a
buoni livelli che possa puntare su più persone e più sinergie con l’intento di reggere questa struttura. Sono
convinto che sia un discorso logico, sono ottimista e
il progetto spero vada per il verso giusto, ma sarà il
tempo che darà le risposte. Non siamo l’unico caso
di fusione, chi vuole mantenere certe categorie deve
accorpare più persone al proprio interno, avendo
di conseguenza meno impegni economici: così è più
facile tenere in piedi il discorso. Fino ad ora, come
Oltrepo, siamo andati avanti mantenendo una certa
politica di risparmio, cercando di dare comunque il
massimo. Mi auguro che il progetto vada bene, oltretutto il discorso di collaborazione può riguardare
altre società di 1°, 2° e 3° categoria perché chi è in
Eccellenza non è il padre eterno e quindi il discorso
deve coinvolgere tutti e può riservare benefici a tutta
la provincia di Pavia”.
Giunto alla terza stagione in maglia biancoazzurra,
Andrea Cigagna, giocatore residente a Voghera, fornisce la sua opinione, facendo riferimento a tutte e due
le società. “Dal punto di vista di entrambe le squadre,
mi dispiace perché perdono la propria identità. Sostengo pero’ che, considerando il periodo economico
attuale, è certamente opportuno e fondamentale unire
le due squadre per andare avanti e cercare di costruire qualcosa di importante. Non ho ancora riscontrato
nessun parere positivo in riferimento a questa fusione,
la cosa è normale, soprattutto capisco la rabbia dei
tifosi del Voghera, che, eccetto l’ultimo periodo contraddistinto dalle azioni di Troiano, devono ritenersi
soddisfatti dell’operato della società. A mio avviso
sta nascendo un progetto serio, basato su persone che
non hanno alcuna intenzione di prendere in giro la
gente. E’ normale, come dicevo prima, che i tifosi della Voghe non vogliano esprimere giudizi positivi perché vedono finire una storia lunga 94 anni. L’Oltrepo
è stata pronta a cogliere l’occasione quando il Comune di Voghera ha proposto questo tipo di progetto”.
Alessandro Maggi, figlio del Consigliere e storico
dirigente dell’Oltrepo sottolinea: “Si tratta di un progetto importante e ambizioso che vuole andare oltre
il semplice fatto sportivo, infatti c’è anche la volontà
di unire una bella fetta di territorio. E’ comprensibile
che un’operazione così, di non semplice costituzione,
suoni strana per i tifosi. Oggi pero’, con i tempi che
corrono, unire forze, mischiare colori e storia, può essere la soluzione per mantenere in vita realtà sportive
che possano ambire a categorie importanti per una
piazza importante come quella di Voghera e a simboleggiare un territorio più vasto che comprenda naturalmente anche Stradella”.
il Periodico
5
LA COLDIRETTI DI VARZI E VOGHERA IN CAMPO DOPO IL MALTEMPO
di
Sonia Di Liberto
Questo lungo inverno si è caratterizzato per le copiose
piogge ed il freddo gelido, oltre che per le numerose
e abbondanti nevicate, mettendo spesso in seria difficoltà non solo la nostra vita quotidiana, ma anche e
soprattutto l’agricoltura che quest’anno ha subìto non
pochi disagi. Una riflessione su quanto effettivamente
avvenuto è quindi d’obbligo per approfondire quelle
che sono, e saranno per tutti noi, le conseguenze di
questo sbalzo climatico. Abbiamo incontrato dunque
Monica Rosina, Responsabile UOL di Coldiretti Pavia, per porgerle alcune domande a riguardo.
Monica Rosina, come dicevamo, vi sono stati, per
quanto riguarda l’agricoltura, danni causati da
questo atipico maltempo così prolungato per la
stagione?
“Si, in effetti l’andamento climatico di questa primavera anomala ha causato ingenti danni alle colture
agricole; in particolare le incessanti piogge degli
ultimi mesi hanno compromesso fortemente le coltivazioni”.
Quali sono state le zone maggiormente colpite?
“L’intera provincia e tutte le colture hanno risentito
del maltempo; io lavoro nella zona di Voghera e di
Varzi ed ho ricevuto decine di segnalazioni da aziende agricole di pianura, collina e montagna. In particolare, nelle zone di pianura non è stato possibile
seminare o trapiantare diverse colture, quali barbabietole da zucchero, patate, pomodori e orticole in
generale; le semine eccessivamente ritardate di mais,
rispetto ai normali cicli colturali, comporteranno una
forte riduzione delle rese. Per tutte le zone, vi sarà
una sicura perdita di almeno un taglio di foraggio, i
cereali quali grano e orzo, saranno di scarsa qualità
e quantità; per le zone collinari il danno maggiore
l’hanno subito i frutteti: l’eccesso di precipitazioni e
gli sbalzi termici hanno causato la caduta dei piccoli frutti o la rottura dei frutti e la marcescenza degli
stessi. Inoltre molti terreni ad oggi non sono ancora
stati seminati e solo in questi giorni, con l’arrivo del
bel tempo, riusciranno ad essere lavorati”.
Si tratta di danni di lieve entità oppure alcuni richiedono l’intervento delle autorità competenti,
anche da un punto di vista economico?
ATTUALITA’
Rosina: “Ingenti danni all’agricoltura
Chiesto lo stato di calamità naturale”
LUGLIO 2013
Monica
Rosina
“I danni stimati variano dal 30% al 60% per le
colture cerealicolo-foraggiere, che possono arrivare all’80% per alcune colture orticole e persino al
100% per alcune tipologie di frutta, quali ciliegie,
albicocche e prugne”.
Quali produzioni o prodotti, hanno maggiormente
subìto ritardi o rallentamenti nella catena alimentare?
“Come dicevo prima, i ritardi nei raccolti sono generalizzati: i frutteti, i vigneti e le colture orticole hanno subito ritardi nelle fasi vegetative e nella fase di
accrescimento del frutto; i ritardi nella raccolta saranno quantificabili in base all’andamento climatico
delle settimane a venire”.
La Coldiretti ha disposto provvedimenti particolari legati alle eventuali ripercussioni che questi
ritardi o inconvenienti possono generare su tutta
la catena produttiva?
“Coldiretti Pavia ha inviato una dettagliata relazione all’Amministrazione Provinciale in merito ai
danni subiti a causa del maltempo; inoltre Coldiretti
si è mossa a livello regionale, chiedendo lo stato di
calamità alla Regione Lombardia. Il Consiglio Regionale della Lombardia ha votato all’unanimità il
documento che sostiene l’iniziativa della Giunta regionale in merito alla richiesta dello stato di calamità per l’agricoltura lombarda colpita dal maltempo.
Documento che sarà trasmesso ora al presidente del
Consiglio dei ministri ed al ministro delle Politiche
agricole. Noi siamo fiduciosi che venga approvato
anche a livello nazionale”.
Secondo lei, questi eventi eccezionali avranno incidenza sui costi finali al consumatore e quindi, se
si, in che termini potrebbero influire sull’attuale
condizione economica del nostro paese?
“Per alcuni prodotti, quali frutta e verdura, sicuramente si. L’eccessiva umidità ha favorito la propagazione di malattie fungine, rendendo necessari
maggiori trattamenti di prodotti chimici, con conseguente aumento dei costi per i produttori, che inevitabilmente, si ripercuoteranno anche sul costo finale
del prodotto”.
IL SINDACO FERRARI: “UN SUCCESSO DAVVERO SPETTACOLARE”
Grande festa con i bersaglieri a Rivanazzano
Terme: in centinaia per questo appuntamento
Domenica 30 giugno a Rivanazzano Terme grande
manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Bersaglieri con la presenza della Fanfara.
L’evento denominato “Festa del ricordo” è iniziato
alle 9’30 con l’alzabandiera al Parco Brugnatelli, il
tutto alla presenza oltrechè degli amministratori di
Rivanazzano Terme anche di Sindaci e rappresentanti di tanti altri Comuni Oltrepadani.
“Questa forte e graditissima presenza di rappresentanti di altri comuni, che voglio assolutamente
ringraziare - spiega il sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari - rappresenta appieno il legame e l’affetto che i bersaglieri trovano nel nostro
territorio”. Dopo l’alzabandiera c’è stata la sfilata
per le vie del paese e la deposizione della corona
al monumento dei caduti. Ha fatto seguito la Santa Messa ed il pranzo presso il ristorante dell’Oasi
della pace. Nel pomeriggio si è poi tenuto un bellissimo concerto della Fanfara al Parco Brugnatelli a
cui hanno assistito tantissime persone. Alla manifestazione hanno presenziato nomi altisonanti tra cui
il Generale Marcello Cataldi Presidente Nazionale
dell’Associazione Nazionale Bersaglieri ed il Generale Benito Pochesci, Presidente onorario della
stessa associazione.
Il primo cittadino Romano Ferrari prosegue: “Riva-
nazzano Terme ha vissuto una giornata storica ed
entusiasmante, come rivanazzanesi siamo felici ed
orgogliosi che quest’evento si sia tenuto nel nostro
comune. Per questo voglio ringraziare tutte le personalità intervenute, tutte le sezioni dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, i nostri Alpini e tutti
coloro che hanno partecipato alla manifestazione.
Soprattutto voglio ringraziare a nome di tutti i rivanazzanesi i due nostri bersaglieri che fortemente hanno voluto questa Festa e che hanno lavorato
tantissimo per organizzarla: Cosimo Marchese e
Domenico Marzio. Grazie davvero, sono stati bravissimi”.
il Periodico
6
LUGLIO 2013
il Periodico
7
IMPEGNI FAMILIARI E LAVORATIVI ALLA BASE DELLA DECISIONE
di
Federica Calizzano
Giorgio Leidi lascia la guida del gruppo rivanazzanese di Protezione Civile con una lettera di dimissioni
indirizzata al primo cittadino Romano Ferrari. A motivare la sua scelta, impegni familiari e lavorativi. Un
ruolo, quello di coordinatore, che Leidi ha sostenuto
per diversi anni al fianco degli altri attivissimi volontari e che ora dovrà trovare un nuovo volto. Ma è comunque la soddisfazione per quanto è stato realizzato
che si legge nelle sue parole.
Quali sono stati gli interventi più rilevanti negli
ultimi mesi e dove si sono svolti?
“Il gruppo è stato impegnato per sei mesi nel progetto “Riva Sicura” promosso dall’amministrazione
comunale di Rivanazzano Terme, in accordo con le
Forze dell’Ordine e Regione Lombardia, per contrastare la criminalità e prevenire i reati di frode a
danno degli anziani. Anche se qualcuno ritiene non
si tratti di mera attività di protezione civile, siamo
orgogliosi di aver contribuito all’iniziativa indirizzata alla fascia più debole della nostra popolazione. Il
compito dei volontari era quello di informare coloro
che si recavano in posta per ritirare la pensione circa
le tecniche usate dei truffatori. Abbiamo poi partecipato alla “Fiera d’aprile”, in collaborazione con
l’associazione Carabinieri in congedo e il gruppo di
Voghera, anche grazie all’amicizia che ci lega con
l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Carbone, e il nucleo di protezione civile di Nivione (Varzi) guidato da
Angelo Panzera. Nel mese di maggio, sulla base di
schede elaborate dai Vigili del Fuoco, è stato simulato un evento sismico e una prova di evacuazione alle
scuole elementari di Rivanazzano. In accordo con
Nadia Draghi, coordinatrice dell’emegenza interna,
abbiamo preparato lo scenario e simulato l’evento
di un bambino disperso. Le insegnanti, il personale
e soprattutto gli alunni sono stati bravissimi! I volontari che hanno partecipato, in collaborazione con
la Polizia Locale, sono stati Carlo Sgorbini, Roberto
Maspero, Franca Boscolo, Rita Smeraldi, Marco Zurnioni, Maurizio Bina e Cristian Bertelegni. A giugno
ci siamo impegnati, su richiesta degli organizzatori e
con il permesso della Prefettura di Pavia, nell’emergenza viabilità per il passaggio in paese della Granfondo Prologo Giovanni Lombardi con circa 2000
ciclisti in paese. Un’iniziativa che si è rilevata utile
esercitazione radio. Con il coordinamento della Poli-
zia Locale, hanno partecipato Marco Zurnioni, Maurizio Bina, Massimo Gennaro, Elio Santorino”.
Quali sono le attività di prevenzione che la Protezione Civile di Rivanazzano Terme mette in atto a
tutela del territorio?
“Il comune può contare su un proprio nucleo composto dal Sindaco Romano Ferrari, amministratori
da lui delegati, un ufficio tecnico e dal volontariato. Inoltre, fortemente voluto dal primo cittadino, è
previsto un piano di emergenza in funzione dei rischi
presenti sul territorio: a tale proposito, nei mesi scorsi, i volontari hanno eseguito la mappatura satellitare degli approvvigionamenti idrici, soprattutto idranti, situati nel comune e relazionato sul loro stato e
funzionamento”.
Cosa può dirci in merito alle esercitazioni: come si
svolgono e per quale finalità?
“Le esercitazioni possono essere organizzate all’interno del gruppo locale, coinvolgendo l’intera zona
territoriale, ad esempio l’Oltrepò Pavese, oppure
a livello provinciale. A maggio, due volontari AIB,
Roberto Maspero e Carlo Sgorbini, hanno partecipato, con un pick-up dotato di modulo antincendio,
all’esercitazione provinciale che si è svolta a Corteolona. Nel mese di Ottobre avrà luogo una nuova
esercitazione, voluta dalla Provincia, a Golferenzo”.
La vostra specializzazione prevalente è quella
dell’antincendio boschivo. Cosa può dirci in merito?
“Nel nostro territorio, soprattutto in Alta Valle Staffora, si sono verificati negli anni scorsi diversi incendi che hanno impegnato uomini del Corpo Foresta-
RIVANAZZANO T.
Giorgio Leidi lascia la Protezione Civile
Il sindaco: “Un grande rammarico”
LUGLIO 2013
le, Vigili del Fuoco e volontari della
Provincia tra i quali anche il nostro
gruppo. E più di una volta è stato
richiesto l’intervento degli elicotteri per completare lo spegnimento”.
Quali le cause e come prevenirle?
“La causa è sempre dovuta all’incuria o al dolo da parte dell’uomo.
Difficile per cause naturali. Negli
incendi dolosi o volontari le motivazioni sono diverse: l’ampliamento
della superficie agraria, favorire il
bracconaggio o risentimenti nei confronti di privati
o pubblica amministrazione. Non si deve sottovalutare neppure il fenomeno della piromania. Negli eventi
colposi entrano in gioco incuria o imperizia, oltre al
mancato rispetto delle norme di prevenzione e le cause sono principalmente l’abbandono di mozziconi di
sigaretta e fiammiferi accesi alimentati dal vento, la
bruciatura di rifiuti in discariche abusive o di residui
vegetali nei pressi del bosco. Il Corpo Forestale dello
Stato ci insegna che il vero nemico del bosco non è
il fuoco, ma chi incendia: ogni 200 incendi, 199 sono
causati dall’uomo e uno su quattro è volontario”.
Cosa fare in caso di avvistamento di incendio boschivo?
“Prima di tutto è necessario telefonare al 1515 o al
115 fornendo tutte le indicazioni necessarie alla localizzazione. Non fermarsi nei luoghi in direzione dei
quali soffia il vento e cercare una via di fuga sicura.
Se impossibilitati, è bene stendersi a terra in un luogo
dove non c’è vegetazione incendiabile: il fumo, infatti, tende a salire così si evita di respiralo”. Il Sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari, esprime il suo parere in merito alle recenti dimissioni
di Giorgio Leidi da coordinatore del gruppo locale
di Protezione Civile: “E’ con molto rammarico che
prendiamo atto della scelta del Dr. Giorgio Leidi di
lasciare il gruppo di volontari di cui è stato coordinatore, salvo un breve periodo, fin dalla sua fondazione.
Rispettiamo le scelte personali che lo hanno portato a
questa decisione. Giorgio Leidi ha fatto nascere e crescere, insieme agli altri volontari, il nostro gruppo di
Protezione Civile. A nome di tutta l’amministrazione
voglio ringraziare, lo faremo presto anche in maniera
ufficiale, l’amico Giorgio per quello che ha fatto e per
l’aiuto che non ci ha mai fatto mancare sia come coordinatore che, prima, come consigliere comunale”.
il Periodico
NELLA LOCALITA’ TERMALE E’ SCOPPIATA LA MANIA
RIVANAZZANO T.
LUGLIO 2013
8
Tutti pazzi per l’album delle figurine
delle attività sportive di Rivanazzano
di
Sonia Di Liberto
Da qualche tempo si scorge un insolito via vai, alquanto variegato per
età, nelle edicole di Rivanazzano
Terme!!! Bambini, genitori e ragazzi
sono entusiasti della nuova e simpatica iniziativa voluta dal comune, per
promuovere e festeggiare i traguardi
raggiunti dallo sport nella piccola località termale: l’album raccolta con
figurine delle attività sportive del
paese. Ciascuno è alla ricerca della
propria foto, o di quella del proprio figlio/a. Pare che
questa iniziativa abbia dunque riscontrato un gran
successo, al di la di ogni previsione e aspettativa che
si era data l’amministrazione comunale. Abbiamo
chiesto a Giancarlo Guidobono, titolare de “l’edicola
di Gian”, di darci il suo parere e punto di vista in
merito all’adesione raccolta da parte degli interessati.
Giancarlo, le sembra che effettivamente i rivanazzanesi siano compiaciuti di questa iniziativa?
“Si, molto. Sono davvero tante le persone che hanno
addirittura prenotato l’album, ancor prima della sua
uscita”.
Quindi c’era già una forte attesa?
“Indubbiamente… ci sono state molte richieste, diverse anche dai paesi limitrofi, di persone che hanno
militato, o ne fanno attualmente parte, nelle diverse
squadre e categorie o hanno dei figli che svolgono
attività sportiva nel nostro piccolo paese. Pensi che
si sta già producendo la seconda ristampa. Direi che
ha ampiamente sbaragliato ogni probabile migliore
aspettativa postasi dagli ideatori e dall’amministrazione stessa”.
Si raggruppano diverse categorie di sport in questa raccolta?
“Certo! Si va dalla più nota squadra di calcio o pallavolo, alla danza, e a tutte le attività sportive comprese di ogni categoria e fascia di età. Per ciascuna
dai pulcini alla squadra più in classifica, con una
piccola parte dedicata alla squadra di calcio degli
“Amatori” di Rivanazzano”.
Lei crede che questa prima edizione possa avere
un seguito, magari anche in altri ambiti che riguardino Rivanazzano Terme?
“Certamente sarebbe un bel modo, a mio avviso, di
promuovere la nostra località. Certamente lo sport è
l’argomento che raggruppa e raccoglie in sè, il più
alto gradimento, ma non escludo che la nostra amministrazione abbia qualche altra originale idea che
possa stupirci”.
il Periodico
9
MARINA LEIDI TRACCIA UN BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA’
di
Sonia Di Liberto
Quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla fondazione dell’Associazione “Occasioni di Festa”, da
molti anni attiva nell’ambito delle più importanti attività di Rivanazzano Terme. Per molti è storia nota, ma
per i più giovani o coloro i quali hanno scelto questo
paese come loro residenza di recente, la nascita e la
crescita di questa organizzazione è qualcosa dal sapore antico in tempi moderni. Incontriamo Marina Leidi, che da febbraio di quest’anno è la nuova presidente dell’associazione, e succede alla fondatrice della
stessa Piera Selvatico che, in questi anni, in collaborazione e soprattutto condivisione e amicizia, ha guidato sapientemente questo energico gruppo di donne
verso le loro più importanti manifestazioni culturali.
Come nasce l’idea di fondare un’associazione culturale a Rivanazzano Terme?
“E’ stata una decisione presa da quella che sembrava la più normale esigenza di un gruppo di amiche,
giovani mamme, che avevano voglia per loro e i loro
figli, di qualcosa che riconducesse alle origini di questo luogo e che le conservasse, proponendo momenti
di svago e di aggregazione…”.
“Occasioni di Festa” è un’associazione culturale
no profit, che nasce quindi dall’esigenza di preservare e tutelare quelli che sono i patrimoni più
importanti di questo territorio: quali sono le iniziative che più vi riportano all’origine della vostra
nascita?
“E’ vero. Lo scopo principale era ed è tutt’ora, portare avanti le tradizioni del nostro territorio preservandole dallo scorrere del tempo. Ci impegniamo per
salvaguardare il nostro patrimonio storico in ambito
culturale e non. Le nostre iniziative hanno lo scopo di
far conoscere le bellezze che questo luogo ci offre sia
in ambito paesaggistico che enogastronomico, pertanto le nostre attività sono spesso volte a promuovere luoghi, eventi o manifestazioni in cui queste bellezze si fondono fra loro. Non solo: ci occupiamo spesso
di promuovere testi o mostre fotografiche e curiamo
svariate pubblicazioni legate a percorsi particolari
per riscoprire le nostre valli, così come la camminata Voghera - Varzi che si tiene in Marzo, nell’ambito
della giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, o
ancora le giornate europee del patrimonio, in settembre, in cui rivivono i più antichi tesori che il territorio
ci offre”.
A dieci anni dalla nascita, quali traguardi sentite
di aver raggiunto?
“Nel corso di questi anni abbiamo ottenuto molti riconoscimenti, e siamo state prese come riferimento
in molti altri paesi anche non troppo vicini, al punto
che la nostra associazione è stata recentemente contattata dai Distretti del Commercio per un progetto
provinciale, in collaborazione con alcuni comuni,
per fornire speciali pacchetti turistici. Per noi è una
grossa opportunità e dimostra che il nostro lavoro è
fruttuoso per la comunità intera e potrebbe portare
benefici alla stessa in diversi ambiti. Diciamo che
uno degli scopi della nostra associazione era questo,
quindi siamo contente di essere riuscite ad acquisire
tanta considerazione anche da parte delle altre associazioni come la Pro loco, sempre collaborativa e in
sinergia con noi, così come dai diversi comuni limitrofi oltre che dagli enti”.
Qual è la manifestazione che ha più nel cuore?
“Ricordo sempre con molta gioia la prima ‘Fiera
d’Aprile’… eravamo inesperte ma determinate, e siamo riuscite a far rivivere, rivisitandola, quella che
storicamente era conosciuta come la Fiera Agricola del paese. Ancora oggi rimane uno degli appuntamenti più attesi e conosciuti anche, e soprattutto,
fuori dal nostro favoloso piccolo paese”.
E quale invece il più faticoso?
“Sicuramente ‘L’infiorata’, in occasione della SS.
Trinità. E’ un lavoro che ci impegna anche fisicamente non poco. Dietro a quell’unica giornata c’è
in realtà un lungo periodo fatto di mesi di ricerca
dei soggetti da rappresentare, dei fiori da utilizzare
e reperire, insomma… la costruzione dei disegni coi
petali è un qualcosa di estremamente laborioso, ma
RIVANAZZANO T.
‘Occasioni di Festa’: l’unione delle
donne per valorizzare la località termale
LUGLIO 2013
è anche quello per il quale riceviamo sempre molti
apprezzamenti ed il momento in cui raccogliamo il
maggior consenso delle persone, sempre pronte ad
aiutarci durante lo svolgimento della giornata”.
In qualità di presidente dell’Associazione, può dirsi soddisfatta dei vostri splendidi traguardi?
“Assolutamente si. Io sono fiera di raccogliere il frutto di mi ha preceduto, Piera Selvatico, che è stata nel
2003 l’ispiratrice e la fondatrice di questa organizzazione. Sempre presente e disponibile e ad oggi ancora
membro fondamentale e indispensabile di ‘Occasioni
di festa’. In gran parte si deve a lei il successo e la
notorietà che in questi 10 anni la nostra associazione
si è guadagnata”.
Cosa le piacerebbe ottenesse questo gruppo di
donne, che ancora sente non essere totalmente
raggiunto?
“Mi piacerebbe, come a tutte noi appartenenti all’associazione, che nuove giovani donne seguissero le
nostre orme e si unissero a noi… che quello per cui
siamo nate, possa continuare con idee di altre mamme che abbiano voglia di portare un progetto nuovo
nell’associazione, che a loro volta vogliano pensare
ai loro figli e al patrimonio che questi luoghi può loro
regalare… perchè sono fortemente convinta che per
avere continuità ci vuole partecipazione e perchè,
come dice il grande Gaber, ‘libertà è partecipazione’”.
GODIASCO SALICE T.
il Periodico
di
10
NELLA VECCHIA VILLA ESPERIA IN ARRIVO UNA NUOVA CASA DI RIPOSO
LUGLIO 2013
Adottato il nuovo piano di governo
del territorio: “In arrivo nuovi alloggi”
Gianluca Giaconia
Il Consiglio comunale dello scorso 4 giugno aveva
come punto principale all’ordine del giorno l’adozione del Piano di Governo del Territorio, presentato
dall’Architetto Marco Bosi. Ma andiamo con ordine.
Il Consiglio aveva un posto vacante, lasciato libero da
Alberto Sorrentino nel mese di maggio in seguito alla
decisione della dismissione delle quote comunali in
merito alla questione Terme. Dopo che il successore
designato, Luigi Colombo, ha deciso di non accettare
l’incarico, è stato nominato come nuovo consigliere
Maurizio Mula, presente per l’occasione a tale seduta.
Dopo questa fase iniziale, si è passati alla questione
legata al Pgt che, come ricordato dall’Architetto Bosi,
non è stato adottato da almeno 1/3 dei comuni della
Lombardia. La legge, appena approvata dal Consiglio
regionale della Lombardia, prevede ora che il termine
ultimo è fissato il 31 dicembre 2013 per l’adozione e
il 30 giugno 2014 per l’approvazione definitiva dei
Piani di Governo del Territorio nei comuni che sono
in ritardo sul varo del provvedimento urbanistico.
E’ quanto ha deciso la Commissione Territorio, approvando un progetto di legge che introduce anche
sanzioni e penalizzazioni per quei comuni i quali alle scadenze indicate dovessero risultare ancora
inadempienti. “Il Pgt deve entrare nella testa degli
amministratori pubblici perché presenta contenuti
molto importanti da sviluppare – afferma Bosi. Gli
elementi fondamentali del Pgt sono la pubblicità e la
trasparenza di tutte le attività che portano alla sua
formazione, come la pubblicazione dei documenti sul
sito Internet comunale e sul sito SIVAS della regione
Lombardia. Altro elemento fondamentale è la partecipazione diffusa dei cittadini, infatti sono state presentate e valutate 130 istanze, e delle loro associazioni. Un criterio ispiratorio del Pgt è la perequazione,
che persegue maggiore equità tra diritti e doveri urbanistici, tra vantaggi e svantaggi. La perequazione
può essere circoscritta e si applica preferibilmente
agli ambiti di trasformazione, oppure diffusa e si
applica a tutto il territorio comunale. Altro criterio
ispiratorio è la compensazione, ossia l’accordo consensuale per l’acquisizione gratuita da parte del comune delle aree di proprietà privata destinate ai servizi. I vantaggi immediati sono la diminuzione della
discriminazione, la riduzione delle conflittualità tra
privato e Comune e il risparmio dell’ente per l’acquisizione di aree da destinare ai servizi. Chi ha bisogno
di volumetrie, deve acquistarne il 50% dall’Amministrazione comunale. Un criterio ispiratorio del Pgt è
anche l’incentivazione, che premia i comportamenti
più virtuosi e si tratta di una serie di bonus urbanistici, come i diritti edificatori, il risparmio energetico
e l’edilizia sociale. Inoltre l’incentivazione può favorire e promuovere la riqualificazione urbana, l’edilizia residenziale pubblica, l’edilizia bioclimatica ed il
risparmio energetico. I diritti edificatori posseduti si
possono commercializzare e trasferire solo negli ambiti del Ddp e del PDR appartenenti alla medesima
zona censuaria catastale: qui vige la distinzione tra
Godiasco, con tutte le frazioni compreso Montalfeo,
e il centro abitato di Salice Terme”.
In seguito l’Architetto presenta il documento di piano, che ha validità quinquennale ed è sempre modificabile. “Il documento di piano ha carattere strategico, dato che definisce la politica complessiva per lo
sviluppo del territorio. Inoltre non conforma il territorio e non contiene previsioni che producano effetti
diretti sul regime giuridico dei ruoli. Scaduti i cinque
anni di validità, il Comune provvede all’approvazione di un nuovo documento di piano, che viene sottoposto a valutazione strategica e ambientale. Vi sono
cinque ambiti di trasformazione: 3 a Salice Terme, 1
a Godiasco e 1 ambito di recupero a Salice Terme. A
Godiasco l’ambito di trasformazione è presente nella zona limitrofa alla casa di riposo. A Salice Terme
le aree considerate sono Villa Esperia vecchia per la
costruzione di una casa di riposo, il President Hotel
per la costruzione di una casa albergo per anziani e
il Buenos Aires per la costruzione di una struttura alloggio per i disabili. Nella zona di Villa Esperia indichiamo il modo in cui agire, in riferimento ai servizi
pubblici e alla piazza pubblica. In questo momento
non siamo in grado di sapere le necessità dell’Amministrazione, per questo l’artefice delle scelte sarà
di volta in volta il Consiglio comunale, dato che il
progetto verrà discusso e analizzato in tale sede. E’
importante dire che gli ambiti di trasformazione sono
tutti a destinazione residenziale”.
L’adozione del Pgt è appoggiata dall’Assessore alla
cultura, Monica Masanta, che lo descrive come un
documento aggiornato, in sintonia con le attuali normative europee. In seguito vi è stato il pensiero del
Sindaco Anna Corbi. “Il Pgt ha un iter molto complesso, inoltre collega gli interessi pubblici e privati
e si potrà decidere di volta in volta la soluzione migliore. Per questa ragione abbiamo deciso di approvarlo”.
Non è dello stesso avviso il gruppo di minoranza
“Progredire Insieme”, capitanato da Roberto Serra,
che ha deciso di astenersi dall’adozione del Pgt e si
dimostra deluso e mortificato per l’assenza dei cittadini durante questo Consiglio comunale. Di fronte
a certe questioni importanti per l’intero paese ci si
sarebbe aspettati di certo una presenza più corposa
da parte della popolazione. Anche il nuovo consigliere Maurizio Mula, che sostituisce il dimissionario
Alberto Sorrentino e che sta cercando di entrare in
contatto con la macchina amministrativa, ha deciso
di astenersi.
il Periodico
11
“La stagione turistica parte male: c’è
da registrare un calo del 30 per cento”
di
Gianluca Giaconia
Negli ultimi anni Salice Terme diventava, durante il
periodo estivo, un centro in grado di ospitare tanti
turisti, potendo contare su parecchie strutture a propria disposizione. Le strutture sono rimaste, ma la
crisi ha provocato un calo importante dei turisti in
arrivo nella località termale. Quali possono essere i
motivi? C’è un modo per uscire da questa situazione? A questi e ad altri interrogativi ha risposto nella
seguente intervista il Presidente dell’Associazione
Albergatori Oltrepo, Francesco Preti, che si è reso
disponibile a collaborare con la nuova gestione delle Terme.
Preti, ci può stilare un bilancio sulla vostra attività nel 2013?
“Abbiamo registrato un calo del 30% di presenze
nei nostri alberghi. Il quadro è estremamente difficile. Salice negli ultimi anni non è diventata, durante il periodo estivo, un centro in grado di ospitare
tanti turisti. In verità negli ultimi dieci anni Salice
ha sostituito i turisti con i pendolari del “mordi e
fuggi”. Prima le manifestazioni di grande richiamo
erano il Rally 4 Regioni, il concorso ippico, il tiro
con l’arco, che attiravano partecipanti e spettatori
da tutta Italia ed estero. Ora che siamo riusciti a
perdere questi eventi che tutti ci invidiavano, dobbiamo ripartire da zero con tanta fatica”.
Secondo lei è tutto dovuto alla crisi?
“Il principale motivo è la crisi generale, a cui si aggiunge quella che sta vivendo Salice, che non riesce
ad avere una reazione come altri centri minori, in
grado di puntare per esempio sull’enogastronomia
e su alcune iniziative legate alla natura, cultura e
all’arte per uscire da questa situazione. Salice fa
fatica perché forse è più facile partire dal nulla e
cercare di riattivare una Ferrari che è restata in garage per 40 anni…”.
Ci sono dei lati positivi?
“Voglio complimentarmi con gli organizzatori del
Salicedoro, manifestazione che offre parecchia visibilità alla nostra località a livello nazionale e internazionale, sotto il punto di vista qualitativo, che
a volte non tutti sono in grado di apprezzare. Inoltre
la manifestazione porta gli artisti a soggiornare a
Francesco Preti
Salice, pur in forma ridotta, ma in questo periodo
difficile va apprezzato tutto. Anche la GranFondo
Vigneti D’Oltrepo Marathon dello scorso aprile,
nonostante le non perfette condizioni metereologiche, ha concesso parecchia visibilità al territorio.
Il raduno delle motociclette e il mercatino estivo
del mercoledì sera sono piccole iniziative che hanno pero’ un determinato valore e non devono essere
sminuite. Tutto ciò non è comunque sufficiente per
far tornare Salice nella situazione degli anni pas-
GODIASCO SALICE T.
PARLA IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ALBERGATORI OLTREPO
LUGLIO 2013
sati: la dimostrazione di questo momento difficile è stata la chiusura del
Nuovo Hotel, il secondo albergo più
grosso di Salice”.
Quindi ben vengano nuove iniziative.
“Stiamo facendo bene in termini di
visibilità, in quanto cerchiamo di
attirare persone mai state a Salice, che spero tornino a casa con un
piacevole ricordo di questa località.
Sarebbe poi interessante valutare
effettivamente la percentuale delle persone che vi
ritornano in un secondo momento, ma questi sono
dati che verificheremo in futuro”.
Come analizza la vicenda legata alle Terme?
“E’ difficile dare un giudizio, stiamo parlando
dell’azienda più importante del territorio dal punto
di vista turistico. Sono contento che la situazione si
sia definita e siamo totalmente a disposizione del
nuovo gestore delle Terme perché siamo convinti che da soli non si vada da nessuna parte. Siamo consapevoli del fatto che la nuova gestione si
trovi di fronte ad una situazione molto difficile da
affrontare. Parliamo di una realtà che ha sofferto
parecchio negli ultimi anni e necessita di un serio
trattamento di “rianimazione” che non sarà affatto
nè semplice nè breve. Da parte nostra offriamo la
nostra collaborazione con la massima serenità per
uscire da questa situazione intrigata”.
La situazione può migliorare?
“I molto bravi riusciranno a sopravvivere. Nel medio termine la situazione migliorerà nel corso dei
prossimi anni grazie a questa nuova concezione di
turismo, che punta a creare una rete di operatori
su tutto l’Oltrepo, senza escludere le attrazioni turistiche confinanti. Infatti se non consideriamo le
aree limitrofe andremo a perdere la possibilità di
attirare turisti, in quest’ottica Terre Diverse è un
progetto ben avviato, grazie al quale gli operatori
turistici andranno a lavorare in gruppo. Il futuro si
presenterà più roseo nel medio termine, dato che finalmente gli operatori turistici del territorio stanno
creando una squadra forte e determinata per promuoversi ed accogliere nuovi turisti”.
GODIASCO SALICE T.
il Periodico
12
INTERVISTA A FRANCO SANTINOLI, VOLTO STORICO DI SALICE TERME
LUGLIO 2013
Santinoli: “Il fattore determinante per
incentivare il turismo sarà il caldo”
di
Gianluca Giaconia
Franco Santinoli si occupa della gestione di vari locali pubblici a Salice
Terme, assieme al fratello Roberto,
la figlia Valeria e il nipote Leo, come
La Buca, la piscina Lido, l’Hotel
Clementi e la discoteca Club House.
Assieme a lui abbiamo analizzato la
situazione attuale di Salice Terme,
attuando un confronto con i tempi in
cui “tutto andava un po’ meglio”.
Santinoli, come sta attualmente
Salice Terme?
“Per rispondere a questa domanda è necessario effettuare una distinzione tra la situazione alberghiera e quella del turismo serale, il classico “mordi e
fuggi”, che fa riferimento alla movida, ai locali e ai
ristoranti”.
Partiamo dalla situazione alberghiera.
“Il turismo alberghiero vive una situazione di crisi devastante, con un calo che prosegue costantemente da almeno 6-7 anni, legato al termalismo.
Quest’ultimo è in grande difficoltà in tutta Italia per
cui gli enti mutualistici, i quali una volta proponevano numeri importanti di assistiti, hanno a poco a
poco chiuso i rubinetti e il termalismo è così sceso
a livelli minimi. La fascia del benessere non ha sostituito di certo il termalismo classico, che è quello
di prevenzione e cura delle patologie. Quindi il benessere non è stata una scelta valida. Gli alberghi a
Salice, eccetto qualche mese estivo in cui la gente
viene grazie al clima e per poter uscire dalla realtà
cittadina, dovrebbero essere trainati dal termalismo.
Essendo in crisi il termalismo, sono in crisi tutti gli
alberghi. Questo riguarda anche gli alberghi aventi
una fascia di clientela identificata con le industrie
del territorio, ed essendo queste ultime in crisi, va in
crisi anche l’industria alberghiera di Salice, che non
può più ospitare queste persone”.
Quando terminerà questa situazione delicata?
“Non si capisce effettivamente quando verrà a meno
questo grande problema. Le situazioni politiche possono aver influito, i continui cambiamenti di proprietà delle Terme hanno certamente sfavorito qualsiasi tipo di rilancio, per cui questa è la situazione
che dobbiamo affrontare. Il degrado è sotto gli occhi
di tutti; basti pensare che il parco, il quale dovrebbe
essere il centro di attrazioni del paese, per varie ragioni non viene frequentato. Speriamo si trovi quindi
una soluzione adatta”.
Le manifestazioni estive possono portare dei cambiamenti?
“Non sono uno che crede molto nelle manifestazioni. In ogni caso penso che manifestazioni con la durata di qualche giorno, come il centro motoristico
di Castelletto di Branduzzo e altre interessanti opportunità offerte ad esempio dal Ranch di Voghera,
possano creare dei benefici per Salice, pur essendo
un “mordi e fuggi”. Sono venute a meno tante manifestazioni importanti, come il Rally, che fornivano il
loro importante contributo”.
Passiamo al turismo serale.
“Si tratta di un turismo di cui Salice ha sempre beneficiato e fa riferimento ad un raggio di 30-40 km.
Quest’anno è decisamente calato, ma credo principalmente in funzione delle avverse situazioni climatiche. Il fattore più importante infatti è proprio quello
climatico, quindi siamo in attesa del caldo, il primo
valore aggiunto per questo tipo di turismo. L’anno
scorso si è trattata di una stagione climatica eccezionale, per cui c’era stato un aumento di proposte e
Salice era più gradita. Quest’anno non si può dire la
stessa cosa, anche per via della crisi attuale, che ha
causato la chiusura delle fabbriche e la minore disponibilità di denaro. Credo che la proposta offerta
da Salice per questo tipo di turismo, pur in una zona
di territorio piccola, sia eccezionalmente favorevole.
Ci sono pizzerie, ristoranti, discoteche, pub, a mio
parere tutti di ottimo livello e tutti concentrati in una
fascia di territorio molto limitata. Da questo punto
di vista Salice mi sembra ben servita, nascono ogni
anno nuove opportunità, nuovi luoghi in cui presenziare, che sono tutti molto graditi”.
Quali sono gli aspetti che possono migliorare in
positivo?
“Parlando del turismo alberghiero, si parla sempre
di rilancio, l’offerta termale dovrebbe ritornare ad
essere importante, essendo le Terme il traino di questo tipo di turismo. Ci si augura che le Terme e gli
imprenditori esterni riescano finalmente a trovare un
accordo su qualche iniziativa comune: questo non
è facile perché gli interessi sono spesso divergenti.
Un piccolo centro sportivo che possa ricevere convention, manifestazioni sportive e concerti potrebbe aiutare, ma di questi “palazzetti” la provincia è
piena e sono tutti utilizzati poco e male, come nei
casi di Voghera e Vigevano. Oltre alla struttura, è
necessaria infatti un’accurata gestione. Per quanto
riguarda il turismo serale, invece, Salice offre una
grande scelta per tutte le età. Inoltre spiccano ristoranti che puntano sulla cucina etnica, altri su quella
tradizionale, altri sulle specialità di pesce, quindi di
certo non manca nulla”.
Cos’è cambiato rispetto al passato?
“Questo è un altro luogo comune che va un po’ sfatato. Le persone aventi la mia età si ricordano di una
Salice popolata, con presenze importanti, ma è anche
vero che i numeri erano comunque limitati. L’ultima
gestione del Grand Hotel, albergo più prestigioso di
Salice, ha avuto 200 – 250 clienti in un anno, che
frequentavano tutti le Terme. C’è stato il periodo del
termalismo sociale, in cui i numeri sono aumentati,
la qualità un po’ meno, e credo che gli anni migliori
di Salice siano stati proprio questi, quando le Terme
erano volte a supportare manifestazioni di ogni tipo.
Anche Salsomaggiore ha rinunciato ad una vetrina
significativa come Miss Italia perché economicamente al giorno d’oggi certe cose non si possono più
fare. Certamente in quei tempi andava tutto molto
meglio. Credo che gli imprenditori di Salice, e mi ci
aggiungo anche io, per uscire da questa situazione
di stallo, debbano delegare qualche agenzia esterna che si occupi della creazione di manifestazioni
e nuove situazioni. In sostanza dobbiamo trattare il
cliente nel miglior modo possibile, ma non possiamo
occuparci di produrre eventi, anche perché non è il
nostro compito”.
il Periodico
LUGLIO 2013
13
PARLA IL PRESIDENTE DI ASM VENDITA E SERVIZI
di Ilaria
Ricotti
Franco Grazioli è il presidente di Asm per Vendita e
Servizi, società di proprietà di Asm S.P.A., l’azienda municipalizzata di Voghera. In questa intervista
ci siamo focalizzati sui nuovi piani di Asm Vendita e
Servizi sul territorio e per la città di Voghera.
Presidente, di che cosa vi state occupando negli ultimi tempi?
“Principalmente noi ci occupiamo della fornitura di
luce e gas. Abbiamo acquistato un pacchetto clienti,
che va ad aggiungersi a quelli di cui già ci occupavamo, di 1300 clienti provenienti dalla consociata
Voghera Energia Vendita. Adesso stiamo perfezionando questo accordo. Il nostro progetto principale
è proprio quello di sviluppare un ampliamento della
clientela di gas e luce sul territorio, partendo proprio
dai clienti e dai servizi che già abbiamo”.
In particolare a quali aree del territorio si riferisce?
“Pensiamo soprattutto a Voghera, all’Oltrepò Occidentale e alla Valle Staffora. Avendo già acquisito
un certo numero di clienti in queste zone, vorremmo
potenziare la nostra presenza. Cerchiamo di agire in
relazione alla domanda”.
In che modo intendete quindi espandere il vostro
raggio di azione?
“Si, anche il “come lo facciamo” è di rilevante importanza. Prima di tutto bisogna sottolineare che
oggi il mercato è molto concorrenziale, ci sono vari
attori che puntano agli stessi obiettivi e con la crisi
economica è più facile che la domanda cali invece
di salire. L’Asm quindi cerca e cercherà di puntare
sul privilegiare un rapporto diretto con il cliente. Potenziare quindi la nostra presenza sul territorio, per
fare in modo che il cliente sia e si senta vicino a noi,
sempre seguito. Dal punto di vista economico poi
l’energia è un bene molto costoso. Vorremmo perciò
promuovere pacchetti luce e gas che entrino sul mercato come un prodotto che, anche dal punto di vista
economico, possa essere competitivo”.
Per quanto riguarda Voghera?
“A Voghera abbiamo il 90% dei clienti, non abbiamo
delle sacche di altri concorrenti, copriamo la quasi
totalità dell’offerta. È nelle aree limitrofe che siamo
ancora poco presenti, per questo motivo abbiamo
pensato all’offerta che le dicevo prima per provare
ad aumentarne il numero”.
Quando partirà quindi questa nuova offerta?
“Stiamo ancora valutando la data precisa, comunque dovrebbe essere nei prossimi mesi. Siamo anche
alla ricerca di eventuali sinergie in modo da poterci
espandere in questo mercato che sta diventando sempre più difficile e affollato”.
Nonostante un mercato difficile lo scorso anno
l’Asm ha registrato un bilancio in attivo..
“Si, lo scorso anno abbiamo avuto un utile netto di
800.000 euro, superiore addirittura a quello dell’an-
VOGHERA
Grazioli: “Puntiamo all’aumento della
clientela in Oltrepò pavese”
Franco
Grazioli
no precedente. È un’azienda di cui siamo soddisfatti
dal punto di vista del bilancio, abbiamo raggiunto
ottimi risultati. Proprio per questo motivo e partendo da questo, cerchiamo di investire per aumentare il
giro dei clienti”.
Ultimamente a Voghera ci sono stati diversi furti
portati a segno da ladri che si fingevano operatori
dell’Asm.. qualche trucco per non lasciarsi ingannare?
“I dipendenti del gruppo Asm sono ben identificati tramite cartellini e soprattutto prima di recarsi a
casa di un cliente si preannunciano sempre con una
telefonata o con un avviso. Bisogna diffidare di questo, evitare di aprire a persone che non si sono annunciate precedentemente con una telefonata”.
il Periodico
14
LUGLIO 2013
il Periodico
LUGLIO 2013
15
PARLA IL CONSIGLIERE COMUNALE DELL’UDC GIANFRANCO GEREMONDIA
di Ilaria
Ricotti
Gianfranco Geremondia è consigliere comunale del
comune di Voghera. In questa intervista gli abbiamo
chiesto una sua opinione sui problemi della città e
sull’operato dell’amministrazione comunale in questi
tempi di crisi.
Quali sono i problemi più impellenti da affrontare
a Voghera?
“Di problemi ce ne sono e qualcuno lo stiamo affrontando. Inizierà la raccolta differenziata porta a porta
a partire dal primo settembre con il centro storico
come inizio, poi valuteremo la situazione, c’è da tenere in considerazione il servizio e il costo. Il problema più grosso è creare qualcosa per l’aspettativa del
lavoro. Abbiamo già approvato il piano regolatore,
spero possa fare da volano in tempi di crisi. Il paradosso è che anche se abbiamo quattro soldi facciamo fatica a spenderli. Ci è arrivata una donazione
per una struttura che possa accogliere anche disabili
permanenti, ma questi soldi rientrano nel piano di
stabilità e non si possono più spendere. Abbiamo vincoli che non permettono iniziative. Un altro problema
è quello della sicurezza e della viabilità, che in parte abbiamo cercato di affrontare tramite il posizionamento di velok, i quali non servono per far cassa
ma per far aumentare la prudenza dei cittadini sulla
strada. Servirebbe una sinergia con i privati in questo
momento difficile, ad esempio per mettere a posto la
caserma. L’unica cosa positiva è che abbiamo i conti
in ordine, a differenza di altre città limitrofe”.
Qualche progetto per rilanciare Voghera in questo
momento di crisi?
“Si qualche progetto c’è, soprattutto per rilanciare
l’economia e il commercio locale. La Regione Lombardia è divisa in vari distretti, in quello di Voghera
è stato indetto un bando a cui abbiamo partecipato
con il progetto Cenit. Oltre all’amministrazione hanno collaborato Ascom, Confesercenti, i sindacati, le
banche, gli immobiliaristi. Se verrà accolto, verrà
totalmente finanziato dalla Regione, a partire dagli
investimenti fino alla progettazione. Si tratta di capire se si possono individuare manifestazioni, percorsi,
eventi che diano risalto al territorio. Come ad esempio la Green Way, la cui implementazione è già in
atto”.
Qual è la sua opinione sull’operato dell’amministrazione?
“C’è armonia nell’amministrazione, non ci sono
contrasti effettivi. Il problema di fondo è questa ristrettezza: il piano di stabilità, nonostante ci sia qualche fondo da parte e si vogliano intraprendere degli
sforzi per un minimo rilancio, non permette di agire.
Abbiamo accolto le richieste di Confesercenti, siamo
a disposizione di tutte le categorie, nel limite del possibile cerchiamo di accontentare tutti. Io ho partecipato anche ad altre amministrazioni, ma un momento
così difficile non l’ho mai incontrato”.
Quali progetti vorreste portare a termine entro la
fine del mandato?
“Bisogna fare una premessa: le amministrazioni hanno tempi diversi, il privato decide oggi e domani esegue, le amministrazioni devono seguire un iter. Spe-
VOGHERA
“Il patto di stabilità non ci permette di
agire, serve una Sinergia con i privati”
riamo di risolvere definitivamente la
questione del teatro sociale. Ci sono
ancora tre appalti assegnati a privati,
dobbiamo avere tutta la proprietà per
poi accedere ai finanziamenti, i quali
si danno solo al settore pubblico. Vogliamo tracciare la strada per realizzare la cosa entro la fine della legislatura. Un altro obiettivo è poi quello
di far considerare Voghera come la
capitale dell’Oltrepò, coinvolgendo i
comuni vicini, anche grazie all’intervento di Asm, che già opera in tutta la valle Staffora e
ora ha posto le basi nell’alessandrino, con l’acquisizione di Asm Tortona e andremo avanti. Sono risorse
per il nostro comune per poter operare. Nel campo
dei servizi abbiamo infatti mantenuto uno standard
che si attesta sui livelli precedenti la crisi, con qualche leggero ritocco solo per i servizi a domanda
individuale, senza pesare però sulle famiglie. Con i
trasferimenti dello Stato che continuano a diminuire
ci si deve adeguare”.
Il sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, è stato rimandato a giudizio nel processo dove è coinvolto.
Una sua opinione a riguardo?
“Io al sindaco non ho detto nulla, deve decidere lui in
libertà e coscienza. Sono contrario sia a coloro che
vogliono farlo rimanere lì per mantenere le proprie
posizioni, ma anche a coloro che vorrebbero mandarlo via per occupare posizioni superiori. Non dirò mai
al sindaco cosa deve fare, deve essere lui a decidere
perché solo lui sa cos’ha fatto o cosa non ha fatto, se
ci sono problemi che possono inficiare il suo operato.
Se lui non ha fatto nulla ma si è trovato coinvolto solo
perché “amico di” è giusto che rimanga dov’è. Se
ha oltrepassato il limite deve fare un passo indietro.
Rimane comunque una cosa strettamente personale.
Per come lo conosco io è una persona corretta, la famiglia ha una propria attività e non hanno problemi
economici, quindi mi sembra strano che sia coinvolto
in qualche modo”.
UN CAMPO SCUOLA PER IMPARARE LE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO
Quaranta studenti delle scuole medie
hanno partecipato a “Estate in Cri”
di Alessandro
Disperati
Una esperienza unica per i 40 giovani studenti delle
scuole medie vogheresi che hanno partecipato alla
prima edizione di “Estate in C.R.I.” presso il Centro Sportivo di via Maggioriano a Voghera, grazie
all’organizzazione del Comitato Locale di Croce
Rossa, e in particolare dei Giovani C.R.I. “Abbiamo
strutturato una due giorni nel primo fine settimana
di Giugno come se fossimo in un “campo scuola
e questa prima esperienza di campeggio per i ragazzi è stata davvero una bella avventura, tutto è
filato liscio, con grande soddisfazione da parte di
tutti” – affermano Andrea Murrone e Valeria Lagorio, rispettivamente Delegati di Area 4 (promozione
del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi
Fondamentali e dei Valori Umanitari) e Area 5 (svi-
luppo dei giovani e cultura della cittadinanza attiva). Durante la due giorni sono state numerose le
attività: dalle lezioni di sicurezza stradale a quelle di
primo soccorso, passando per la storia della Croce
Rossa, con il diritto umanitario. “Per la prima volta
questi Giovani si sono messi in gioco lontano dalle
loro famiglie ma in una situazione protetta, accanto ai nostri Volontari, per una bella esperienza che
sinora è unica sul territorio locale, provinciale e
regionale ma che ci piacerebbe ripetere presto con
altre scuole” – dichiara il Presidente del Comitato
C.R.I. di Voghera Ondina Torti. Il progetto “ESTATE in C.R.I.” è nato dalla volontà di far conoscere il
mondo della Croce Rossa anche ai più giovani dando loro la possibilità di vivere un’esperienza unica,
in cui non solo entrano in contatto con tante tematiche care alla associazione benemerita, ma hanno
la possibilità attraverso tanti giochi ed attività di
riflettere, elaborare i concetti e sviluppare senso di
cooperazione e creare nuove amicizie, stimolando
l’apertura verso il mondo reale dei più deboli, che
siano essi malati, feriti, vittime di guerra o più semplicemente vittime di bullismo o cattiverie. Essendo
un progetto pilota si è deciso di limitare il numero
dei partecipanti a 40, selezionati tra gli alunni delle
scuole medie vogheresi, in particolare nelle classi II.
I ragazzi sono stati sistemati in tende, garantiti tutti i
servizi (mensa, bagni, docce, elettricità sorveglianza
h24). I posti letto sono stati assegnati dalla direzione
del campo, suddividendo maschi e femmine. Infine
sono stati consegnati gli attestati di partecipazione,
oltre alle varie premiazioni e ai ringraziamenti doverosi a tutto il personale C.R.I. che ha contribuito a
dar vita a questo campo-scuola.
il Periodico
16
VOGHERA
WILLIAM TURA E’ IL PRESIDENTE DI QUESTA ASSOCIAZIONE
LUGLIO 2013
Associazione Giovani Avvocati per
divulgare l’importanza delle leggi
di
Stefania Bertonazzi
Una nuova associazone è nata nei
mesi scorsi a Voghera: si tratta
dell’AIGA (Associazione Italiana
Giovani Avvocati), dal cui nome
sono facilmente intuibili i loro principi, scopi, e obiettivi. Come rappresentante di questo gruppo abbiamo
incontrato il Presidente, l’Avvocato
William Tura, impegnato ormai da
mesi nel cercare di divulgare tra i giovani l’importanza delle leggi, della costituzione e dei
diritti di ogni cittadino.
Avvocato, in un momento delicato come quello attuale, e per delicato mi riferisco alla forte crisi in
cui versa il paese ed ai grossi problemi della politica italiana, come si pongono, a sua impressione, i
giovani? Sono più interessati al loro futuro?
“L’Italia è definito per antonomasia un paese gerontocratico. La causa principale risiede nel fatto
che per troppo tempo non vi è stato un sano conflitto generazionale, artefice in altri momenti storici di
importanti cambiamenti. I giovani sono sicuramente
una ricchezza e devono essere oggetto di un’attenta
politica da parte delle istituzioni per non perdere il
loro slancio al cambiamento e scongiurare il fenomeno più perverso, ossia la loro fuga all’estero. Quanto
detto non deve confondersi con il “giovanilismo” che
sarebbe un fenomeno altrettanto dannoso. I giovani
devono rendersi protagonisti del proprio futuro con
la consapevolezza che esso possa essere realizzato!
L’iniziativa della nostra associazione, come di tante
altre realtà simili (Giovani industriali, commercialisti etc.), sono chiari esempi di quanto le nuove classi
vogliano emergere, mettersi in gioco, partecipando
alla vita sociale e allo sviluppo del Nostro Paese. A
proposito mi tornano in mente le parole rivolte ai giovani da due “grandi”, Papa Francesco: “non fatevi
rubare la speranza” e da Piero Calamandrei: “una
delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica”. Entrambe le affermazioni possono essere assunte a motto dalle nuove generazioni”.
AIGA, una definizione importante, come mai
l’idea di questa associazione, ce la potrebbe brevemente presentare?
“AIGA opera a livello nazionale dal lontano 7 giugno
1966 e costituisce una realtà consolidata nel panorama dell’avvocatura italiana come radicamento sul
territorio, numero di sezioni e storia. La nostra sezione locale è stata costituita nel gennaio 2012 quando
insieme ad altri colleghi abbiamo sentito l’esigenza
di arricchire il dibattito interno alla nostra professione e condividere la strenua lotta contro la decisione
di chiudere il Tribunale locale. Insieme a me hanno
condiviso i primi passi dell’associazione i colleghi:
Valeria Chioda, Riccardo Crevani, Claudia Ferrari,
Federico Folchi Pistolesi, Davide Malaspina e Francesca Turini. Oggi posso dichiarare con soddisfazione che AIGA Voghera può contare su un numero
di circa 50 associati, pari ad un quarto degli iscritti
all’Ordine degli Avvocati di Voghera”.
A metà di questo 2013, è già possibile redigere un
primo bilancio di questa parte di anno, cosa potrebbe dire in merito alla situazione italiana, che
previsioni ha?
“L’Italia è un paese che necessita di una fase riformatrice in materie di fisco, istituzioni e giustizia per
permetterci di avere un veicolo moderno in grado di
valorizzare la nostra economia (ottava al mondo!)
e concorrere con gli altri Paesi, invertendo l’ordine
di marcia di questa fase di recessione. Purtroppo, i
segnali politici non sono incoraggianti. Il dibattito
sembra dominato da un continuo clima da campagna
elettorale mentre l’Europa si sta rivelando una zavorra piuttosto che una risorsa, soprattutto in merito
alla linea di austerità messa in atto. La giustizia è
una funzione fondamentale per la tenuta del sistema
democratico e dell’economia nazionale. Il legislatore
ha operato scelte che rivelano la volontà di sfuggire
dai reali problemi da cui è afflitta l’amministrazione
della giustizia con l’effetto di allontanare i cittadini
dalle aule di Tribunale. Ne sono esempi la revisione
della geografia giudiziaria che ne ha tradito la ratio
informatrice e il tentativo di reintrodurre la mediazione obbligatoria con conseguente aumento delle spese
a carico degli utenti. Il discusso problema del sovraffollamento delle carceri italiane, omette di far leva
sul dato eclatante dei detenuti in attesa di giudizio
definitivo che rappresentano il 21,1% della popolazione carceraria. Tutto ciò si lega indissolubilmente
ad una patologia grave della Giustizia italiana, ossia
i tempi lunghi dei procedimenti penali e civili!”.
Come Presidente di Associazione che priorità si
pone nei confronti dei giovani e a chi ha a cuore il
proprio paese?
“La situazione dei giovani avvocati e praticanti avvocati si scontra con la dura realtà di altre professioni intellettuali e professionali che si trovano a far
i conti con i grandi numeri degli iscritti, il crollo dei
redditi delle fasce più giovani e un sistema previdenziale sbilanciato a favore dei più anziani che, oltre
a percepire l’indennità pensionistica, continuano la
professione ostacolando l’ingresso delle nuove generazioni. A ciò, si aggiunga l’assenza di politiche a sostegno dei giovani professionisti sia all’interno delle
proprie istituzioni (in primis Cassa Forense) e associazioni rappresentative, sia da parte dei rappresentanti politici. A fronte di ciò i provvedimenti assunti
dal legislatore negli ultimi anni, lungi dall’aver favorito il mercato del settore, ha scatenato una generale
corsa al ribasso, che ha ottenuto l’effetto opposto favorendo i grandi studi, le banche, i gruppi assicurativi. Il grave e concreto danno consiste nell’applicare
logiche commerciali ad un’attività che si contraddistingue con la capacità, i meriti e l’autonomia del
professionista e non per il fattore economico!”.
Quali sono le tappe in calendario per l’Aiga?
Equali sono state in questi ultimi mesi appena trascorsi?
“AIGA Voghera procede nell’organizzazione degli
eventi di formazione professionale, forte delle 25 ore
di corsi organizzati dall’inizio dell’anno e dei prossimi appuntamenti di luglio. Inoltre, nell’ambito della
politica forense, la nostra sezione parteciperà attivamente alle elezioni dei delegati alla Cassa Forense di
settembre con una lista AIGA a livello di distretto di
Corte d’Appello di Milano e un proprio candidato vogherese. Si è appena conclusa l’iniziativa con le scuole medie cittadine dal titolo: “La Costituzione nelle
sue parole chiave”. Il progetto ha coinvolto le classi
terze con ben 88 ore di lezione all’attivo sulla carta
fondamentale. L’iniziativa si inserisce nella volontà
di AIGA di valorizzare il ruolo sociale dell’avvocatura e ha visto la partecipazione, oltre al sottoscritto,
dei Colleghi: Alfredo Barietti, Cristina Boccaccini,
Federico Contardi, Claudia Ferrari, Nicola Gandini,
Ilaria Draghi, Sannita Rovetta, Anna Salvano e Anna
Zucconi. L’esperienza si è conclusa con un bilancio
positivo che avrà un seguito con l’organizzazione di
una seconda edizione e l’intento di coinvolgere altre
realtà dell’Oltrepò pavese. Il nostro motto è “semel
AIGA semper AIGA”!”.
VOGHERA FILM FESTIVAL
“Sono giunti circa
500 cortometraggi”
di
Gianluca Giaconia
Nello scorso mese è stata presentata, attraverso
una conferenza stampa a Palazzo Gallini, la prima
edizione assoluta del Voghera Film Festival 2013,
iniziativa organizzata dall’associazione culturale
Iria con il patrocinio del Comune di Voghera e della Provincia di Pavia. Il Voghera Film Festival, che
si è tenuto nelle giornate del 7 e 8 giugno presso la
sala della Fondazione Adolescere, ha voluto favorire la conoscenza e la diffusione del cinema indipendente in tutte le sue forme di arte e spettacolo,
costituendo un nuovo punto d’incontro nel panorama della cinematografia italiana e internazionale.
L’attività dell’associazione culturale Iria, nata nel
2012, è rivolta a promuovere eventi culturali nel
territorio dell’Oltrepo Pavese, offrendo nuove proposte di carattere artistico. La conferenza è stata
tenuta da Marina Azzaretti, assessore alla cultura
del Comune di Voghera, da Carlo Stagnoli Montagna, presidente di Iria, e da Vittoria Castagnola,
altro membro fondamentale di quest’associazione.
“L’assessorato alla cultura è sempre pronto ad
accogliere le iniziative di questa tipologia, quindi
il nostro impegno è in funzione di ottenere dei risultati concreti – sostiene l’assessore Azzaretti – .
Devo complimentarmi con questi ragazzi giovani,
che si sono impegnati parecchio per fare cultura,
cercando in prima persona gli sponsor e chiedendo di essere accompagnati dall’amministrazione”.
Passiamo ora a capire meglio il funzionamento
del Voghera Film Festival attraverso le parole di
Vittoria Castagnola. “Abbiamo ricevuto circa 500
cortometraggi che abbiamo visionato e selezionato. Infatti il 7 e l’8 giugno sono stati messi in onda
12 cortometraggi e 2 lungometraggi, molto diversi
tra loro per tematica, stile e genere, presso la Fondazione Adolescere. Speriamo di aver suscitato
l’interesse da parte dei presenti, le opere giunte
hanno dato lo stimolo per proporre qualcosa di
diverso, concreto e costante nel corso del tempo”.
Il presidente di Iria, Carlo Stagnoli Montagna, illustra l’iniziativa. “Il materiale, proveniente da tutto
il mondo, sarà utile per le proiezioni future; fino
ad inizio aprile ci tengo a precisare che arrivavano a noi ben 15-20 opere al giorno. La giuria
era composta dai membri dell’associazione Iria,
dal critico cinematografico Michele Tozzi e dal direttore della fotografia e critico Marco Serignano.
Da ricordare l’autore di “The Morgue”, Daniele
Nattino, unico rappresentante del luogo, infatti
proviene da Voghera e si è trattato per lui del primo festival”.
il Periodico
17
L’EVENTO ORGANIZZATO DALLA SCUOLA SECONDARIA PASCOLI
di
Stefania Bertonazzi
Nei giorni scorsi, presso la Fondazione Adolescere,
si è tenuto il convegno “Cittadini si diventa” - Scuola
e territorio: ambienti di apprendimento e di esercizio
di cittadinanza, il percorso sulla legalità, organizzato
dalla Scuola Secondaria di I grado “G. Pascoli”. Diretti dalla Dottoressa Silvana Bassi, i giovani alunni hanno illustrato il loro impegno e la loro volontà
nell’imparare, da subito, ad amare il loro paese. Tanti
sono stati i progetti da loro presentati, ogni studente, a turno, ha dato voce ai molteplici temi ed alle
tante problematiche da risolvere all’interno della città
in cui vivono e in Italia in genere. Presenti in sala
importanti figure, Milena D’imperio, Vice Presidente
della Provincia di Pavia, Giuseppe Bonelli, dirigente
dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Pavia, che ha
aperto i discorsi ed accolto i giovani e Enrica Pasotti che ha curato e seguito questo progetto, ma anche
rinomate cariche istituzionali dal Sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, all’Assessore alla Cultura Marina
Azzaretti, il Sindaco di Casei Gerola Ezio Stella, il
Sindaco di Lungavilla Martino Tizzoni e altre importanti figure. Ogni carica, complimentandosi con i
giovani, ha sottolineato l’importanza della storia, ribadendo che solo conoscendo ciò che c’è stato prima
di noi, si può apprezzare e valorizzare ciò che si ha
oggi. Milena D’Imperio, nel suo intervento, ha sottolineato quanto scontatamente non si dia importanza
al numero infinito di vite umane che, per amore della
propria patria, hanno lottato e dato la vita per avere
oggi importanti diritti citando come esempio il diritto
al voto per le donne che oggi sembra così banale e
normale. A metà mattinata, un momento decisamente
importante è stato quello in cui i CCR di Voghera,
Casei Gerola e Lungavilla hanno presentato i propri
lavori e progetti attraverso musica e creatività. Sono
seguiti gli interventi di Giuseppe Calcaterra, Comandante della Polizia Locale, che ha posto l’accento sul
valore delle regole, dell’Avvocato William Tura, Presidente AIGA, e del Suo Staff, che hanno svolto nelle
classi terze lezioni partecipate sulle “ Parole chiave”
della Costituzione, del Dott. Pietro Modini, Membro
del Comitato Tecnico-Scientifico del Progetto, che ha
spiegato come la forza della motivazione debba es-
VOGHERA
Cittadini si diventa: la scuola come
ambiente di apprendimento
LUGLIO 2013
sere alla base di ogni scelta, della Dott.ssa Fabiana
Scarabelli del Lions Club La Collegiata di Voghera,
che ai giovani ha augurato di difendere con spirito
di appartenenza i principi faticosamente conquistati
dai Padri. Sono seguiti gli interventi del Dott. Daniele
Salerno, Assessore Gemellaggi Comune di Voghera, sull’importanza della Costituzione nella scuola e
dell’iniziativa dei gemellaggi, e del Dott. Rodolfo Debicke van der Noot, Consigliere presso l’Ambasciata
Lussemburgo in Italia, che ha illustrato le coordinate
naturalistiche, storiche, culturali del Gran Ducato di
Lussemburgo. Cittadini e territorio devono percorrere
un percorso parallelo, questa è la politica di questo
convegno e a dimostrazione di questo “slogan”, ogni
ospite è stato omaggiato da una eccellenza di questo
nostro territorio circostante.
il Periodico
18
LUGLIO 2013
il Periodico
19
VOGHERA, E’ STATO ILLUSTRATO IL PROGETTO DEL COMUNE E DELL’ASM
di
Gianluca Giaconia
Il Comune di Voghera e Asm Voghera Spa danno avvio ad un potenziamento della raccolta differenziata
dei rifiuti, che inizierà nel prossimo mese di settembre nel centro storico e nelle periferie cittadine. Ci
sarà quindi l’inizio della raccolta “Porta a Porta” dei
Rifiuti Solidi Urbani e un posizionamento migliore
dei cassonetti per la raccolta differenziata. Questo
progetto è stato presentato in conferenza stampa nella
sala consiliare del Comune di Voghera. Erano presenti il Sindaco Carlo Barbieri, l’Assessore ai lavori
pubblici Gianpiero Rocca, l’Assessore al commercio
Giovanni Di Valentino, il Presidente di Asm Voghera
Spa Filippo Musti, il direttore generale Stefano Bina
e il dirigente dei lavori pubblici Massimiliano Carrapa.
“La raccolta differenziata, oltre ad essere una valida
iniziativa, comporta anche un dispendio economico
abbastanza rilevante, dato che sono previste delle
spese per il personale e per l’immagine, in modo da
informare correttamente i cittadini – sostiene l’Assessore Rocca. Nei primi 7-8 anni ci sarà un aumento
dei costi e potrebbe esserci un aumento delle tariffe oltre a cambiamenti di vita dei cittadini. Il nostro
obiettivo è quello di aumentare la percentuale legata
alla raccolta differenziata entro i limiti imposti dalla
legge”.
In seguito prende la parola l’Assessore Di Valentino.
“All’interno dell’Amministrazione comunale stavamo discutendo da tempo in merito a tale provvedimento. A mio avviso l’ideale sarebbe ritenere il rifiuto come un bene da riciclare, da cui poi produrre e
ricavare energia. La legge impone dei parametri da
mantenere per soddisfare il Comune, in tema di tutela
dell’ambiente”.
Il progetto è stato quindi approvato dall’Asm Spa, per
questo vi è stato un intervento da parte del Presidente
Musti. “L’attuale momento difficile aggiungerà delle
complicazioni per le famiglie, che devono attrezzarsi
per stare al passo con le regole. Il progetto sarà ef-
Un momento della conferenza stampa
fettuato in maniera sperimentale partendo dal centro
storico e teniamo conto delle esperienze già avute
prima con Asmt. Visti i costi aggiuntivi per Asm, è
chiesta la collaborazione da parte dei cittadini; sottolineo che l’iniziativa è stata voluta da alcuni partiti
dell’opposizione e poi portata in Consiglio comunale”.
“Si tratta di un’iniziativa significativa, grazie all’organizzazione dell’Asm adesso la programmazione
della raccolta differenziata sarà più semplificata
– afferma il Sindaco Barbieri -. E’ richiesta molta
attenzione da parte dei cittadini, che devono essere
più responsabili e devono migliorare la gestione dei
rifiuti, vista la scomparsa quasi totale dei cassonetti. Ci saranno dei veri e propri uffici di informazione
in riferimento a tale progetto, che deve garantire dei
risultati: il Comune organizza queste iniziative e ha
bisogno del riscontro da parte dei cittadini”.
Passiamo ora ai dettagli e allo svolgimento di questa
importante operazione grazie alle parole del direttore
generale di Asm Stefano Bina. “Questa operazione,
VOGHERA
“Il porta a porta inizierà a settembre,
serve la collaborazione dei cittadini”
LUGLIO 2013
come detto prima, ha l’obiettivo di
aumentare la percentuale di raccolta differenziata e vorremmo passare
dall’attuale 25% a Voghera al 65%,
come viene richiesto dalla normativa.
Vogliamo eliminare l’attuale sistema
di raccolta differenziata e raccogliere
tutte le tipologie di rifiuti in sacchetti appositi posizionati alla fine della
proprietà privata. Oggi i cassonetti
sono parecchi e disposti in aree estese per le esigenze e la dispersione dei
cittadini. Abbiamo due mesi di tempo per trasferire
agli utenti tutte le informazioni in merito a questa
raccolta e i benefici derivanti, dopo di che nel mese
di settembre il servizio potrà essere attivato. Il calendario stabilito per il servizio di raccolta è il seguente:
lunedì e venerdì dalle 6 alle 12 sarà raccolta la frazione organica, martedì dalle 6 alle 12 e sabato dalle
10 alle 12 carta e cartone, mercoledì e sabato dalle 6
alle 10 sarà la volta del rifiuto residuo indifferenziato, la plastica sarà ritirata ogni giovedì dalle 6 alle
12, il vetro e l’alluminio mercoledì dalle 10 alle 12.
Quindi dalle 6 alle 12 saranno in azione gli addetti
ai lavori, che troveranno i sacchetti, posti al di fuori
della proprietà privata e preparati dagli abitanti la
sera prima. Asm fornisce i contenitori necessari per
la frazione umida ed organica, i secchielli per le famiglie singole e i bidoni per le varie attività, come i
bar. Gli unici cassonetti rimanenti saranno quelli posizionati sulla Circonvallazione e in via Matteotti”.
In conclusione vi è stato un intervento del dirigente dei lavori pubblici, l’Architetto Carrapa. “E’ stata
svolta, assieme ad Asm, una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata affinché il messaggio giungesse direttamente agli alunni delle scuole e alle loro famiglie. Sono stati distribuiti migliaia
di opuscoli agli studenti e sul sito del Comune è presente un link informativo. Le informazioni quindi ci
sono, ci auguriamo di arrivare al 65% della raccolta
differenziata, come previsto dalla legge”.
il Periodico
20
VOGHERA
AL CENTRO ADOLESCERE UN CONVEGNO SU QUESTE NUOVE TENDENZE
LUGLIO 2013
Il videopoker e la ludopatia, un
problema che non può essere rinviato
di Ilaria
Ricotti
Forse non tutti ne sono consapevoli, ma una delle piaghe della nostra
società e della nostra provincia in
particolare è il gioco d’azzardo. Una
pratica che non si configura più soltanto come scommesse di vario genere o come giornate passate all’interno delle sale da gioco, ma che si
sta diffondendo sempre di più grazie
alla presenza di videopoker e altre
macchinette simili che ormai si trovano in numerosissimi esercizi commerciali. Forse ancora meno persone sanno che l’Italia è il primo paese al mondo per
giochi online e Pavia è addirittura la prima provincia
per spesa pro capite (i soldi spesi calcolando ogni
persona che vive nella provincia di Pavia, compresi i neonati e gli anziani). Dei numeri davvero allarmanti, che hanno messo sull’attenti le autorità. Per
questo motivo sabato 15 giugno è stata organizzata
al Centro Adolescere di Voghera una conferenza sui
videopoker e la ludopatia, dove sono intervenute varie personalità ed esperti del campo. L’evento, voluto
dal consigliere comunale Federico Taverna, ha visto
la partecipazione di numerose persone interessate ad
un problema che rischia di diventare una delle prime preoccupazioni per il nostro territorio, soprattutto se si pensa all’aggravarsi della situazione dovuta
alla crisi economica. Si tratta quindi di un fenomeno
complesso, che deve essere affrontato da vari punti
di vista. Per questo motivo sono stati invitati a parlare diversi esperti che si occupano di ambiti differenti dello stesso problema. Il primo ad intervenire è
stato Moreno Baggini, vicepresidente della Caritas,
che ha sottolineato come, secondo gli ultimi dati della
Caritas, la povertà si allarga sempre di più e il gioco
d’azzardo aumenta, anche tra i giovani. Adesso infatti
è facilissimo accedere alle funzioni delle macchinette
videopoker online, stando semplicemente seduti sul
divano di casa. Un’attività che quindi si può fare tranquillamente tra le quattro mura della propria abitazione, eludendo qualsiasi controllo. Come ha ribadito
poi successivamente anche il sindaco Carlo Barbieri
nel suo intervento: “servono protocolli d’intesa per
partecipare alla lotta contro al gioco, questo perché è
una battaglia in cui il comune si trova da solo contro
lo Stato, il principale beneficiario degli introiti derivanti dal gioco d’azzardo”. È questa anche la proposta del vicepresidente della consulta, che vorrebbe
premere per un’unione delle associazioni di categoria, delle associazioni di volontariato e di chiunque
volesse impegnarsi in questa lotta, per favorire azioni
concrete. Una prima azione sarà quella di inserire il
problema nell’ordine del giorno dell’ultimo consiglio
comunale prima dell’estate, come ha assicurato il sindaco stesso.
Sono intervenuti poi lo psicologo Maurizio Ramonda, il rappresentante della casa del giovane di Pavia
Marco Dotti, la psicoterapeuta sistemico relazionale
Mara Mazzocchi, la pedagogista Mara Fossati. Ciò
che è emerso dalle valutazioni di questi professionisti è che ormai il gioco d’azzardo si può e si deve
considerare a tutti gli effetti una malattia, che colpisce profondamente le persone che ne sono affette ma
rende anche difficile individuarlo e contrastarlo. Sia
per la famiglia, che molte volte è lasciata all’oscuro
fino a quando ci si trova in una situazione dove tutti
i soldi sono stati mangiati dal gioco, sia per le autorità, perché è un fenomeno che si muove sempre
nella linea sottile tra legalità ed illegalità. Infatti le
macchinette del videopoker non sono illegali, anzi.
Neanche l’abuso massiccio, perché i giocatori non
sono identificabili. Una delle proposte avanzate nello
svolgersi della conferenza è stata quella della sensibilizzazione dei gestori dei bar, che però, soprattutto
in questo periodo difficile, pagano l’affitto del locale
proprio grazie agli introiti delle macchinette, che non
vengono mai a mancare. Ci sono sempre vari punti
di vista da considerare quando si tratta un tema così
delicato.
Alla chiusura dei lavori della conferenza, sono intervenuti anche il consigliere regionale della Lega Nord
Angelo Ciocca e il promotore di “Fare territorio” Vittorio Pesato. Il consigliere Ciocca ha spiegato come
la Regione Lombardia sia decisa a promuovere azioni
decise per contrastare il problema, come il decalogo
di criteri guida sul gioco presentati per chiedere un
progetto di legge. Tra questi vengono compresi: l’utilizzo della carta dei servizi ogni volta che si utilizza
una macchinetta per il gioco, in modo da poter identificare chi oltrepassa il limite, creare un osservatorio
regionale che dedichi la sua attenzione al problema,
formare la polizia locale perché possa intervenire in
occasioni di particolare gravità, formare l’esercente
stesso del servizio commerciale per non lasciare in
primis che la situazione degeneri. Tutte azioni forti,
che se dovessero essere messe in atto, porterebbero
ad una prima risposta positiva al problema.
La volontà di partecipare alla lotta al gioco d’azzardo
è infatti il primo passo, come ha sottolineato anche
Vittorio Pesato.
L’EVENTO ALLA FONDAZIONE ADOLESCERE
Successo per
il concerto
di
Gemma del Conte
Quella che si è svolta il 13 giugno presso la Fondazione Adolescere è stata una serata all’insegna della
buona musica, offerta dalla Civica Scuola di Musica di Voghera in collaborazione, ormai da anni, con
l’AIDO, l’Associazione italiana per la donazione di
organi, tessuti e cellule. E’ tradizione, infatti, che i
ragazzi iscritti ai corsi della Scuola di Musica si esibiscano a fine anno in un concerto e quest’anno se
ne contavano circa una ventina, dai più giovani ed
emozionati, ai veterani e tutti hanno presentato alcuni pezzi, interpretandoli con vari strumenti musicali,
dal piano forte alla chitarra classica. La presentatrice, Laura Malacalza, ha commentato così la serata:
“Sono più di sei anni che la scuola di musica ormai
fa parte della Fondazione Adolescere, ma sono più
anni che l’AIDO collabora già a questa serata e
quindi abbiamo pensato opportuno mantenere questa tradizione”. Quali sono gli strumenti più apprezzati dai ragazzi e quali quelli meno studiati?
“Stiamo cercando di sviluppare altri strumenti classici, come il violino, ma oggi ovviamente sono più
in voga altri strumenti come la chitarra elettrica e
la batteria. Questa la vogliamo anche come serata
di conclusione di una serie di saggi, ma abbiamo
preferito strutturarla come concerto perché ci sono
degli allievi davvero molto talentuosi, sia perché
hanno del talento loro, e sia perché si impegnano
parecchio anche dal punto di vista dello studio di
uno strumento, e noi vogliamo che questa differen-
za si veda e venga trasmessa a tutti coloro che li
ascoltano”.
Il presidente dell’AIDO, Massimo Cellena, ha presenziato alla serata intervenendo a proposito di un
argomento molto importante e forse ancora troppo
poco discusso, ovvero la donazione di organi. A tal
proposito lo abbiamo intervistato: “Ormai sono circa vent’anni che esiste questa collaborazione con
la Civica scuola di Musica di Voghera e l’AIDO,
ed inizialmente era nata da un’idea degli insegnanti della scuola per promuovere l’associazione,
decidendo poi di dedicarla all’AIDO. Per chi non
la conoscesse, l’AIDO è nata in Italia nel 1973, la
sede vogherese è nata nel 1978, e l’associazione si
occupa di promuovere la cultura della donazione
di organi, cellule e tessuti. Io ritengo che sia molto
importante il ruolo di questa associazione in quanto in Italia, ancora oggi, muoiono più di 50 mila
persone all’anno e quelle in lista d’attesa sono 10
mila. Chi aspetta un trapianto di cuore, una su tre,
non arriva al trapianto. Io consiglio di parlarne e
di confrontarci, qualunque sia la nostra decisione e
il nostro pensiero, non facciamo sì che la nostra indifferenza e la nostra ignoranza ci costi a rimetterci
vite umane”.
il Periodico
LA NOSTRA INCHIESTA SCUOLA - LAVORO
21
di
Gemma Del Conte
Prosegue l’inchiesta scuola-lavoro sugli istituti superiori vogheresi e in questo numero ci occupiamo
dell’IPSIA Carlo Calvi che, a proposito di stage e futuri impieghi, ha qualcosa da raccontarci. Bisogna subito chiarire qual è l’offerta formativa di questo istituto:
troviamo infatti un ramo che si occupa di industria e
artigianato e un altro che si occupa servizi commerciali, ovvero l’ex Istituto Maragliano, ora confluito
nell’istituto superiore Calvi.
Nel settore industria e artigianato ci sono corsi regionali della durata di 3 anni più uno, ai quali segue un
esame di stato facoltativo, per diventare riparatore di
veicoli a motore, e un corso quinquennale statale di
manutentore. Il settore dei servizi commerciali ha un
corso quinquennale statale e due corsi regionali relativi ai Servizi Turistici e il Grafico Pubblicitario Multimedia.
Per capire meglio come funzionano gli stage in un
istituto professionale, abbiamo intervistato proprio
il responsabile dell’orientamento dei ragazzi, il professore Claudio Di Rotto.
“L’orientamento è diviso in due parti, uno per la prosecuzione degli studi, e l’altro per l’inserimento nel
mondo del lavoro, dove già nelle classi iniziali si cerca
di far capire agli studenti quali sono le proprie capacità, le proprie attitudini e le proprio aspettative. La mia
idea di orientamento è creare dei ragazzi in grado di
riposizionarsi continuamente in base a quello che si
ha intorno e questo è il messaggio che noi vogliamo
lasciare ai nostri ragazzi”.
Come si articola l’orientamento verso l’esterno degli studenti?
“Per quanto riguarda l’inserimento nel mondo del
lavoro noi abbiamo un buon rapporto con le associazioni di categoria, come la Camera di Commercio,
Associazione Artigiani, Associazione Commercianti,
ecc... . Noi proponiamo degli stage che danno modo
ai ragazzi di mettere in gioco le proprie capacità come
non hanno mai fatto e tutto questo viene poi rivisto
sotto forma di un’analisi post-stage in cui si cerca di
capire le impressioni del ragazzo e cosa ha imparato
dall’esperienza lavorativa. Esistono poi delle cosiddette “giornate dedicate” organizzate annualmente a
Pavia da Confindustria alle quali noi partecipiamo, e
si tratta di giornate di orientamento al lavoro”.
Essendo un istituto professionale lo stage è obbligatorio. Quali sono le aziende partner con cui avete i
maggiori contatti e in cui i ragazzi svolgono lo stage?
“Negli anni siamo arrivati ad avere circa 180 aziende
partner, di cui la maggior parte sono aziende del territorio, ma altre sono invece più vaste come ad esempio
il Gruppo Ferrovie dello Stato, Telecom, Valvitalia,
Cameron… e con alcune di queste abbiamo sviluppato
dei progetti specifici come “Maestri di mestiere” con
Trenitalia. Quest’anno invece abbiamo creato un progetto con Telecom per lo sviluppo di competenze specifiche all’interno dell’azienda”.
Come funziona lo stage? Da che anno posso iniziare
VOGHERA
Al Calvi studenti pronti per
entrare nel mondo del lavoro
LUGLIO 2013
ad entrare in azienda?
“Lo stage dura tre settimane in genere tra febbraio e marzo, per il primo
anno non è previsto, per la seconda lo
prevediamo in casi meritevoli, per la
terza è facoltativo, ma sono molti i ragazzi che vogliono partecipare, e per
la quarta e quinta è ormai diventato
obbligatorio anche se per noi era una
prassi già consolidata. Nel caso in cui
azienda e studente siano particolarmente interessati ad una collaborazione più lunga, è previsto il tirocinio,
effettuato durante i mesi estivi, mesi in
cui il ragazzo può sviluppare maggiori competenze e ottenere un contratto
da tirocinante da inserire anche nel
curriculum. La cosa interessante è
che negli anni abbiamo sempre incrementato il numero dei nostri partner e
siamo riusciti ad intessere un rapporto ottimo anche
grazie ai nostri studenti. E per un istituto professionale rapportarsi col territorio è essenziale”.
Finita la scuola, visto lo stretto rapporto che avete
con molte aziende, quanti ragazzi trovano un impiego?
“I ragazzi che trovano un impiego finita la scuola sono
molti, questo anche per una questione congiunturale
della struttura del mercato del lavoro che c’è ora.
Oggi un buon tecnico serve quanto un buon ingegnere e in questi ultimi c’è una carenza di questa figura
sul mercato del lavoro, per questo oggi un tecnico può
trovare lavoro più facilmente. C’è poi un feedback tra
la scuola e le aziende, che attraverso una modulistica studiata appositamente, esprimono un loro parere
sullo studente e sulle attività e questo per noi è fondamentale per capire quali attività svolgere, che preparazione dare ai ragazzi e come migliorare i rapporti”.
il Periodico
22
VOGHERA
SCENDONO IN CAMPO TIZIANA SACCARDI E LUIGI PASTURENSI
Rocca Susella: “L’amministrazione
non ha coinvolto i cittadini”
di Alessandro
Disperati
Dopo l’intervista al Sindaco di Rocca Susella, Pier Luigi Barzon, diamo
voce anche all’opposizione incontrando la capogruppo della minoranza Tiziana Saccardi ed il consigliere
Luigi Pasturensi. Ascoltiamo la loro
valutazione su quanto è stato fatto e
come è stato fatto da questa amministrazione nei quattro anni ormai
trascorsi ed alla vigilia delle elezioni
comunali che si terranno il prossimo anno, ma soprattutto ascoltiamo il loro parere su
quello che si sarebbe potuto fare e di come si sarebbe
potuto collaborare e coinvolgere maggiormente non
solo la minoranza ma anche i cittadini.
Capogruppo Saccardi come valuta l’attività di
questi quattro anni di amministrazione ed in che
modo siete stati coinvolti dal Sindaco e dalla Maggioranza?
“Devo riconoscere a Sindaco e Giunta un buon impegno anche se i risultati non hanno rispettato in toto
quanto inizialmente si erano proposti. Va anche detto
che durante la legislatura in corso abbiamo incontrato alcuni assestamenti organizzativi tra cui i principali hanno riguardato la fuoriuscita per raggiunti
limiti di anzianità di servizio di una figura fondamentale per il funzionamento della macchina Comunale e quasi contemporaneamente il pensionamento
del Segretario Comunale che ci seguiva da parecchi
anni. Tali cambiamenti potevano generare momenti
di incertezza ma devo dire che i nuovi innesti si sono
da subito impegnati ed hanno garantito una buona
continuità operativa”.
E quindi?
“A mio parere si sono invece evidenziate alcune lacune sull’aspetto dell’efficienza e della produttività di
questa maggioranza che non ha garantito la necessaria determinazione e tempestività nel campo della realizzazione di opere già finanziate o addirittura
appaltate con l’Amministrazione precedente, nella
stesura di nuovi progetti con relativa ricerca di finanziamenti per la loro realizzazione e nello sviluppo di
servizi e soluzioni per il sociale e per migliorare la
sicurezza, la mobilità ed i collegamenti. Sono anche
incappati in qualche momento di disagio per la popolazione con la perdita dello scuolabus per il trasporto
alunni ed il lungo periodo di chiusura dell’ambulatorio medico comunale per la mancanza di piccolissime opere di adeguamento normativo. I rapporti interpersonali con gli esponenti della maggioranza sono
sempre stati più che buoni ma devo dire che mi sarei
aspettata un maggior dialogo ed un maggior coinvolgimento nei nostri confronti, in particolare creando
strumenti organizzativi e momenti di discussione sui
temi più sensibili. D’altra parte noi della minoranza abbiamo da subito fornito la nostra disponibilità
a prendere parte attivamente alla vita dell’amministrazione Comunale, mettendo a disposizione il nostro bagaglio di conoscenze in alcuni settori e proponendo l’istituzione di commissioni che potessero
raccogliere i pareri ed i suggerimenti dei Cittadini.
Purtroppo sotto quest’aspetto si sarebbe potuto fare
molto di più e con maggior determinazione.
Consigliere Pasturensi cosa può dirci in merito ai
lavori?
“Anche se parecchi sono gli interventi in corso sul
territorio comunale, devo dire che l’attuale maggio-
Luigi Pasturensi e Tiziana Saccardi
ranza avrebbe senz’altro potuto fare molto di più nella
pianificazione e nella realizzazione delle Opere Pubbliche. Sindaco e Giunta hanno infatti potuto beneficiare di un grosso vantaggio di partenza consistente
in un cospicuo finanziamento già messo in cascina
dall’amministrazione precedente ed un altro intervento strategico sulla rete acquedottistica appaltato
appena prima del loro insediamento. In particolare è
stato ottenuto dal Ministero dell’Ambiente un finanziamento di un milione di euro, a fine 2008 durante la
precedente Amministrazione, per interventi urgenti di
mitigazione del rischio idrogeologico nella vallata di
Chiusani, i cui lavori sono stati appaltati solamente
nell’Ottobre 2012 e si concluderanno presumibilmente verso la fine del 2013. Tale considerevole ritardo
è in parte dovuto a inconvenienti e problemi insorti
nelle fasi progettuali e di espletamento della gara,
ma poteva essere sicuramente più contenuto con una
maggiore determinazione decisionale da parte di
questa Amministrazione”.
Altre situazioni?
“Analoga situazione si riscontra per un importante
intervento per il completamento della rete acquedottistica comunale, appaltato dalla precedente amministrazione appena prima dell’insediamento di quella
attuale avvenuto nel giugno 2009, che prevedeva contrattualmente l’ultimazione dei lavori entro sei mesi
dall’apertura cantiere, ma che ad oggi non è ancora
stato portato a compimento. Stanno per essere avviati
interventi al Centro Sportivo di San Zaccaria, fatto
positivo e senz’altro utile alla comunità che andrebbe
a mio avviso supportato da un progetto di utilizzo e
sfruttamento della struttura, magari con la collaborazione di Operatori privati anche a realizzo basso,
ma tale da garantire la manutenzione e la conservazione dei beni. Anche questa sarebbe una strada da
perseguire con tenacia in quanto la struttura è inutilizzata ed in completo stato di trascuratezza da anni
ed il permanere di queste condizioni vanificherebbe
ulteriori interventi. Recentemente sono state effettuate alcune implementazioni dell’illuminazione pubblica e si sta provvedendo al rifacimento di alcuni tratti
di asfalto sulle strade comunali con il supporto della
Comunità Montana. Fatto sicuramente positivo, ma
che rientrava tra gli interventi del programma eletto-
LUGLIO 2013
rale che, essendo di modesta entità, potevano essere
realizzati ad inizio legislatura e che noi della minoranza abbiamo più volte sollecitato anche con interpellanze in consiglio. In sostanza, anche se parecchi
sono gli interventi attualmente in corso nel nostro
Comune, molto c’è ancora da fare per gli sviluppi
futuri e per migliorare i servizi e le infrastrutture”.
Capogruppo Saccardi quali sono gli aspetti che
secondo lei meriterebbero di maggior attenzione?
“Sono molteplici gli aspetti fondamentali e strategici per la vita di un piccolo comune di collina come
il nostro, penso soprattutto ai servizi per i cittadini
con particolare riferimento ad anziani e ragazzi, alla
sicurezza, alla viabilità ed ai collegamenti, oltre che
al controllo ed al contenimento dei costi per efficientare al massimo la struttura di governo comunale.
C’è però un aspetto che ritengo fondamentale ed è
la comunicazione ed il dialogo con i cittadini, cosa
che peraltro potrebbe fornire utilissimi spunti ed interessanti idee anche a noi amministratori perché a
volte le soluzioni dei problemi sono a portata di mano
e ben note a chi ne è coinvolto quotidianamente. Recentemente parlando con i cittadini di Rocca Susella,
ho colto una sensazione di distanza e distacco che
gli stessi sentono nei confronti dell’Amministrazione Comunale dovuta alla scarsa conoscenza delle
tematiche e delle problematiche amministrative ed
agli scarsi contatti con gli amministratori. Sarebbe
interessante oltre che utile creare delle commissioni
comunali su varie tematiche e organizzare momenti di incontro e dibattito con i cittadini che vogliono
partecipare attivamente. Un altro aspetto importante
è quello della valorizzazione e promozione dell’immagine e dei prodotti della nostra zona, con una Pro
Loco che esiste sulla carta ma che non da molti segni
di vita e viceversa con iniziative autonome composte anche da giovani che organizzano eventi e pubblicano libri di cultura locale che sicuramente andrebbero maggiormente aiutate ed incentivate”.
Consigliere Pasturensi come vede la situazione comunale in vista delle elezioni del 2014?
“Indubbiamente la vita di comuni molto piccoli, quali il nostro, è sempre più difficoltosa perché ci sono
inevitabilmente dei costi fissi che incidono parecchio,
le entrate sono poche ed i trasferimenti da Stato o
Regione sono sempre meno. Un’ottima soluzione è
quella di organizzare la maggior parte dei servizi in
forma consorziata, cosa che peraltro si sta già facendo con il prezioso supporto della Comunità Montana.
In merito alle prossime elezioni comunali del 2014
ho letto una dichiarazione del Sindaco sulla vostra
edizione di giugno secondo cui c’è il rischio di poter
eleggere solo il Sindaco senza Consiglio e senza Giunta in virtù di una Convenzione stipulata con la Comunità Montana. Non so a cosa si riferisca ma spero che
non accada, sarebbe uno schiaffo alla Democrazia ed
equivarrebbe a privare il comune di un organo di governo fondamentale. Io spero che in accordo alla legislazione più recente il nostro Comune, pur dovendo
rinunciare alla Giunta, possa avere oltre al Sindaco
i 6 consiglieri di cui uno con la nomina a Vice Sindaco per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive che prevede la legge. Ritengo fondamentale
consociarsi ed affiliarsi con altre amministrazioni e
con la Comunità Montana per ridurre i costi, condividere gli strumenti e le conoscenze incrementando
così le potenzialità del nostro territorio ma ritengo
altrettanto fondamentale che il nostro Comune mantenga una propria autonomia politica e decisionale”.
il Periodico
23
ZAVATTARELLO, REPLICA DECISA DI TIGLIO A DALLAGIOVANNA E VERNETTI
di
Gianluca Giaconia
Il Sindaco di Zavattarello, Simone Tiglio, ha replicato
in quest’intervista alle parole rilasciate dagli ex vice
sindaci, Claudio Dallagiovanna e Walter Vernetti,
nell’ultimo numero del nostro giornale.
Sindaco, vuole fare una premessa iniziale?
“Voglio innanzitutto ringraziare “Il Periodico” per
il servizio che ha reso alla comunità di Zavattarello,
dando voce e visibilità a due concittadini che negli
ultimi anni avevano fatto perdere le proprie tracce,
tanto da suscitare in qualcuno il dubbio che fossero
scomparsi, ed in altri l’intenzione di rivolgersi addirittura a ‘Chi l’ha visto’! Ora, sapendo che Dallagiovanna e Vernetti sono vivi, vegeti e che hanno
pure voglia di scrivere, siamo tutti più tranquilli. Non
intendo assolutamente replicare punto per punto alle
affermazioni dei due ex-vicesindaci, innescando in
tal modo quel turbinio di botte e risposte a cui i lettori del Periodico sono spesso stati abituati, con riferimento a qualche altro comune. Né è mia intenzione
esprimere giudizi su quanto è stato realizzato da tutte
le amministrazioni comunali dal dopoguerra ad oggi,
come ha fatto in particolare il sig. Dallagiovanna”.
Da dove partiamo?
“Francamente non pensavo di scatenare, con la mia
intervista sul Periodico di Maggio, le ire di questi
due signori. Anche perché in quella intervista, come
i lettori ricorderanno, mi sono limitato a spiegare
quello che la mia amministrazione ha fatto in questi
quattro anni e quello che si propone di fare in futuro.
L’unico elemento di raffronto con le due amministrazioni precedenti è stato il seguente (lo ribadisco in
questa sede): negli ultimi quattro anni, in un periodo
di grande difficoltà per l’economia e per la finanza
degli enti locali, abbiamo ottenuto contributi per investimenti a fondo perduto per oltre 1 milione e 200
mila euro, che hanno generato nuovi investimenti
pubblici per oltre 2 milioni e mezzo di euro. Le due
precedenti amministrazioni non sono riuscite, tra il
2000 ed il 2009, in un’epoca ben più rosea dal punto
di vista economico e finanziario, ad ottenere lo stesso
ammontare di contributi pubblici”.
Quindi questo per lei cosa significa?
“Affermare questo non significa sostenere che le
amministrazioni Romagnese non abbiano fatto nulla.
Condivido l’affermazione dell’avv. Vernetti, quando
rivendica il merito di aver avviato la fiera di Zavattarello e la festa medievale. Chi ha mai detto il contrario? Ed è pure vero che è stata l’amministrazione
nella quale egli ricopriva la carica di assessore a
posizionare diversi idranti nel paese. Ognuno rivendichi pure i meriti che ha. In venticinque anni di governo sono state fatte cose importanti, come negarlo:
il recupero completo del castello, il completamento
e l’ampliamento della Casa di Riposo, il parco con
l’area ristoro, le piazze, la messa in sicurezza della
piscina. Sono felice che Vernetti e soprattutto Dallagiovanna affermino con orgoglio di aver contribuito
alla realizzazione di queste importanti opere pubbliche, volute ed avviate tutte dalle amministrazioni
di Enrico Baldazzi. Ripeto: non era mia intenzione
risalire fino alle giunte del primo dopoguerra per dimostrare che la mia amministrazione ha fatto più o
meglio di tutte quelle precedenti messe assieme. Ma
se i miei novelli oppositori vogliono giocare con la
storia amministrativa di Zavattarello, allora mi metto
a giocare anche io”.
Simone Tiglio
Entriamo nei dettagli?
“A tal proposito mi preme sottolineare in particolare il ravvedimento, direi quasi una folgorazione, di
Dallagiovanna il quale, all’epoca della loro realizzazione, aveva criticato aspramente le principali opere
che ora presenta come fiori all’occhiello delle amministrazioni di cui ha fatto parte”.
Qualche esempio?
“In una lettera firmata, pubblicata dalla Provincia
Pavese nel luglio del 1980, proprio Dallagiovanna,
a proposito di Casa di Riposo, affermava che “c’è
ancora qualcosa da dire nell’uso che la passata Amministrazione (di Enrico Baldazzi, ndr), e specialmente la Parrocchia intendevano fare della casa di
soggiorno per anziani. In poche parole volevano farne una casa-albergo sotto mentite spoglie. La nuova
Amministrazione Comunale di sinistra (di cui egli era
assessore, ndr) non accetterà interferenze di alcun
genere, laiche e non laiche che siano”. Cosa testimonia questo stralcio di lettera, se non la contrarietà di
Dallagiovanna rispetto alla destinazione d’uso della Casa di Riposo, prospettata dall’amministrazione
precedente? Eppure, dopo aver completato l’edificio,
grazie ad un finanziamento regionale chiesto dalla
precedente amministrazione, la Casa di Riposo è stata destinata proprio a Casa Albergo per anziani. Un
esempio di fermezza politica”.
Altri punti su cui può soffermarsi?
“E che dire del programma elettorale della lista in
cui sempre il Dallagiovanna era candidato, nel quale si affermava “consideriamo un errore politico e
amministrativo aver accettato la donazione (del Castello dal Verme, ndr) alle condizioni che sono state
imposte. I Dal Verme hanno preteso migliaia di mq
di aree fabbricabili che l’amministrazione democristiana ha ceduto…”. Come è possibile che un ‘errore
politico e amministrativo’, quale è stata la donazione
del castello, a parere della lista in cui il nostro era
candidato, sia potuto diventare a distanza di anni il
fiore all’occhiello di quella stessa lista, divenuta in
VALLE STAFFORA
“Volevo parlare solo del mio operato,
sono emerse delle verità scomode”
LUGLIO 2013
seguito maggioranza consiliare? Il
recupero del castello è stato avviato dall’amministrazione Baldazzi,
che ha realizzato all’epoca le prime
opere di consolidamento della rocca,
per oltre 165 milioni di lire (pari ad
oltre un milione di euro di oggi). Le
amministrazioni Romagnese hanno
proseguito l’opera di recupero, in
assoluta continuità con l’amministrazione precedente, riuscendo infine
a rendere completamente fruibile il
castello, aperto al pubblico dal 1999.
Evidentemente l’errore politico e amministrativo era
diventato, nel frattempo, un vanto per la nuova amministrazione. Altro esempio di folgorazione sulla via
di Damasco, verrebbe da pensare”.
Proseguendo?
“Per non parlare poi delle critiche avanzate dalla
stessa parte politica negli anni ’70 – ’80 nei confronti
della piscina comunale (pure realizzata da Baldazzi)
poiché avrebbe privato il paese dell’acqua potabile
nei mesi estivi. Come se i problemi di approvvigionamento idrico di un comune dipendessero dal riempimento di una piscina. Si tratta della stessa piscina
oggetto di quell’intervento di messa in sicurezza che
Dallagiovanna porta quale esempio delle ottime realizzazioni delle amministrazioni di cui egli faceva
parte”.
Cosa significa tutto ciò?
“Tutto questo per dire che bisogna prestare attenzione nel fare raffronti, perché potrebbe emergere una
verità scomoda. Così si scopre che le principali opere
pubbliche che i due vicesindaci attribuiscono all’operato delle loro amministrazioni sono in gran parte il
risultato dell’azione amministrativa di chi c’era stato
prima di loro. E si scopre anche che all’epoca uno di
questi due vicesindaci (l’altro non era ancora in politica) criticava o condivideva, da candidato dell’allora opposizione, le aspre critiche che venivano portate
contro queste stesse opere. Si sa, il tempo cancella
molte cose, tra cui i ricordi. Ma gli scritti, per fortuna, restano”.
Ci sono altre affermazioni “da rivedere”?
“Ancora più incredibile è l’affermazione del sig. Dallagiovanna, secondo cui l’amministrazione di cui egli
prende le difese avrebbe realizzato la nuova scuola
media, pure sede della locale sezione dell’ANPI. Affermazione discutibile per due ragioni: primo, perché
la nuova scuola media è stata costruita quando Dallagiovanna era un fiero oppositore dell’amministrazione Romagnese e, fatto ancor più grave, perché la
scuola media non ospita la sede dell’ANPI. Possibile che un iscritto dell’ANPI, quale mi risulta essere
il sig. Dallagiovanna, non sappia neppure dov’è la
sede della sua associazione? In generale, mi sembra
stupefacente che sia proprio il sig. Dallagiovanna a
tutelare – cito testualmente – il buon nome e l’onorabilità di chi non può più rispondere (l’ex sindaco
Carlo Romagnese). Ognuno, è vero, prima o poi fa i
conti con la propria coscienza, ma c’è qualcuno che
li fa sempre prima degli altri”.
In conclusione?
“Con questo credo di aver detto tutto quel che c’era
da dire sopra l’intervista parallela dei miei due oppositori, nonché ex vice-sindaci di Zavattarello, Claudio
Dallagiovanna e Walter Vernetti, tornati finalmente
all’onore delle cronache dopo anni di anonimato”.
il Periodico
24
LUGLIO 2013
il Periodico
LUGLIO 2013
25
ILLUSTRA I PROGRAMMI L’ASSESSORE MATTIA FRANZA
di Alessandro
Disperati
Lavori in corso a Bagnaria; saranno realizzati e sono
in fase di realizzazione importanti interventi programmati dall’Amministrazione Comunale guidata
da Gianluigi Bedini. In questi giorni abbiamo incontrato l’assessore ai lavori pubblici, Mattia Franza.
Franza, quali sono le opere al momento in atto?
“Sono iniziate le opere di ricalibratura, risagomatura idraulica e pulizia dell’alveo di un tratto del Rio
Grande appartenente al reticolo idrico minore, ubicato ad est dell’abitato di Casa Galeotti nel Comune
di Bagnaria; detti lavori, già programmati da tempo
dall’amministrazione comunale si rendono necessari
poichè ad oggi il fosso nel tratto finale si presenta
in condizioni molto precarie per cui l’alveo risulta
parzialmente otturato dalla vegetazione con piante e
arbusti; questo col passare del tempo potrebbe creare
il rischio di potenziali fenomeni franosi e di smottamento e di provocare eventuali allagamenti dell’abitato circostante se non fossero fatti questi interventi
di manutenzione straordinaria. Tale intervento finanziato grazie al contributo della Comunità Montana
Oltrepò Pavese, prevede la risagomatura e ricalibratura del corso d’acqua per una lunghezza complessiva di circa 300 ml con asportazione del materiale di
risulta per consentire il normale deflusso delle acque
e la posa di massi granitici a difesa spondale nel tratto finale del fosso”.
Altre opere che stanno per iniziare?
“Un altro intervento sussisterà nella realizzazione
dello scolmatore per la fognatura nell’incrocio tra la
Via 4 Novembre/Via Umberto I (zona ufficio postale); l’intervento è stato approvato da parte del CdA
dell’ASM Voghera, gestore del servizio idrico integrato nel Comune di Bagnaria; l’intervento in oggetto consiste nel potenziamento della rete fognaria
esistente, mirato a risolvere una situazione di smaltimento problematico delle acque meteoriche in eccesso provenienti dalla fognatura a servizio del centro
storico e della Via XX Settembre di Bagnaria soprattutto in occasione di eventi meteorici importanti. I lavori consistono nella posa di circa 40 metri lineari di
tubazione in polietilene in maniera tale che le acque
meteoriche in eccesso provenienti dalla Via Umberto
I°, siano recapitate direttamente al Torrente Staffora senza dover sovraccaricare il collettore fognario
principale situato lungo la Via IV Novembre - ex SS
del Penice”.
Quali altre opere avete in cantiere?
“Sopra l’abitato di Bagnaria Capoluogo in direzione
Varzi sarà realizzato un intervento che riguarda la regimentazione e la difesa spondale del Torrente Staffora; questo intervento frutto dell’accordo di programma tra ministero dell’Ambiente e Regione Lombardia
per un importo di circa 120000 €; le opere che sono
state progettate e appaltate dalla Comunità montana
dell’Oltrepò pavese si sono rese necessarie perché le
piene verificatesi negli anni passati hanno eroso le
vecchie gabbionate di difesa spondale provocandone
il ribaltamento ed il relativo smottamento delle difese
andando a erodere anche dei terreni di proprietà di
privati; inoltre, in quella zona appena al di sotto è
presente il distributore di carburanti Tamoil”.
Assessore, ma non finisce qui: vero?
“Vero. Interventi riguarderanno inoltre il ripristino
di parte della viabilità comunale inseriti nel Piano
di Sviluppo Locale PISL e finanziati dalla Regio-
ne Lombardia attraverso la Comunità montana più
precisamente detti interventi riguarderanno il rifacimento del manto stradale del ponte che attraversa il
Torrente Staffora nel Capoluogo con la fresatura del
tratto interessato e stesura di nuovo conglomerato
bituminoso comunemente denominato “tappetino”;
tali interventi riguarderanno la Piazza Aldo Moro
(Piazza Municipio), il tratto di strada che costeggia
il viale alberato adiacente il torrente Staffora di fronte al mercato della frutta con annesso il rifacimento
parziale del marciapiede, il parcheggio adiacente la
strada provinciale; dopodichè, sarà asfaltata la via
interna della frazione Casa Massone ed il parcheggio
pubblico sempre nell’omonima frazione. Interventi
alla viabilità con ricarica di materiale bituminoso di
tipo “bynder” riguarderanno anche tratti della strada di collegamento che dalla frazione Coriola porta
al confine alessandrino (strada comunale Guarda-
monte) ed il ripristino di un piccolo
tratto della Via Rio Castello nel Capoluogo”.
Assessore, concludendo?
“L’amministrazione
comunale,
all’interno del Programma Integrato di Sviluppo per la Montagna
2011/2013 ha indicato gli interventi
prioritari per la “la sistemazione e
la prevenzione di dissesti idrogeologici”; come priorità quest’anno il
Comune ha indicato gli interventi sul
Rio Torretta ubicato nell’omonima frazione e sul Rio
Castello che si trova a ridosso del centro abitato del
Capoluogo. La Comunità Montana Oltrepò Pavese,
ha avallato le nostre richieste, e ringrazio, che come
Amministrazione abbiamo ritenuto prioritarie in
quanto richiedevano interventi di manutenzione straordinaria sui fossi sopracitati e di nostra competenza
in quanto appartenenti al reticolo idrico minore. Le
ragioni della scelta delle opere sui singoli interventi
sono da considerarsi importanti sotto il profilo della
tutela e sicurezza del territorio, infatti, entrambi i siti
oggetto di intervento rappresentano criticità a livello
locale che necessitano urgenti lavori di ripristino e
messa in sicurezza a tutela degli abitati e delle infrastrutture limitrofe. Le opere progettate saranno
funzionali al ripristino dell’alveo dei fossi ed al miglioramento delle sezioni di deflusso di corsi d’acqua
incidenti nei centri abitati, le quali consistono nella formazione parziale di opere di difesa spondale
con massi graniti, della risagomatura/ricalibratura
dell’alveo, al taglio piante e decespugliamento su argini e sponde degli stessi”.
L’INIZIATIVA A SAN PONZO SEMOLA
Ecco l’acqua per
dissetare gli animali
Una singolare iniziativa è stata intrapresa lo
scorso anno e verrà portata avanti anche in questa stagione da Davide Ranzini e Maria Tarditi,
due abitanti di San Ponzo. Davide Ranzini e
Maria Tarditi spiegano: “L’iniziativa è stata
intrapresa l’estate scorsa, durante la festa dei
cortili di San Ponzo Semola, frazione di Ponte
Nizza. Abbiamo posto fuori dal cancello della
nostra abitazione una ciotola d’acqua fresca da
tenere in modo permanente per dissetare i cani
di passaggio; soprattutto in queste giornate
molto calde dove diventa un problema non avere a disposizione un punto per poter rinfrescare
e dissetare il proprio pet. L’iniziativa ha riscosso molto successo. Ci piacerebbe che questo
piccolo gesto (molto diffuso, ad esempio, in
Francia) possa essere seguito da altri cittadini.
Per poter segnalare meglio i punti dove poter
far rinfrescare e far bere il proprio cane abbiamo ideato un “cartello” della dimensiome massima 25x25 che può essere stampato su carta,
cartone, alluminio. Invieremo gratuitamente il
PDF a chi vorrà chiedercelo per segnalare meglio il “punto di ristoro”.
VALLE STAFFORA
Bagnaria: “Al via la regimentazione
delle acque in molte frazioni”
il Periodico
26
VALLE STAFFORA
ECCO LE PROPOSTE DEL NEO PRESIDENTE DELL’ATC DI VARZI, BUSCONE
“La novità da proporre è l’istituzione
della zona appenninica nell’Oltrepo”
di
Gianluca Giaconia
L’Amministrazione Provinciale, in
accordo con le associazioni venatorie, agricole ed ambientalistiche ha
deciso di rivedere il piano faunistico
provinciale, scaduto nel 2010. In sostanza si tratterebbe di rivedere questo documento, che risulta essere lo
strumento base per la programmazione e la gestione di tutto il territorio,
compreso il prelievo e la tutela di tutta la fauna. Domenico Buscone, presidente dell’Atc
“Varzi Oltrepo’ sud 5“, ci spiega quali sono a suo parere gli argomenti più delicati su cui discutere all’interno del nuovo piano.
Buscone, cosa ne pensa della revisione degli Atc?
“Secondo il mio punto di vista l’unica vera novità
che andrebbe proposta è l’istituzione della zona appenninica nell’Oltrepo Pavese. La legge Regionale
stabilisce in modo chiaro che è possibile istituire la
zona Appenninica in Oltrepo su proposta dell’Amministrazione Provinciale, una volta sentito il parere
della Comunità Montana. Questa zona, molto discussa in passato e, se vogliamo, anche un po’ strumentalizzata, rappresenta la vera occasione per introdurre
tutta una serie di regolamenti specifici per la caccia
di specializzazione, con il vantaggio di cacciare liberamente, nelle varie giornate stabilite, ogni forma di
specie cacciabile senza il minimo disturbo, potendo
anche stabilire un rapporto ettaro/cacciatore molto
più alto rispetto all’attuale, in modo da diminuire la
pressione venatoria”.
Passiamo alla gestione degli ungulati.
“Si tratta di un argomento importante, in quanto tale
gestione è intesa come modifica dei regolamenti in
essere, ponendo la massima attenzione sulla questione degli indennizzi dei danni all’agricoltura e agli interventi di miglioramento ambientale. Oggi non è più
sostenibile una situazione gestionale impostata nel
2005 e che, a distanza di otto anni, ha visto un’esplosione notevole, in termine di presenza, nel numero di
cinghiali e caprioli in particolari zone con problemi
notevoli sull’agricoltura. Tutte le parti interessate
devono assolutamente sedersi attorno ad un tavolo
e ridiscutere modalità, tempi e forma di prelievo di
tutti gli ungulati”.
Domenico Buscone
Proseguendo?
“Un argomento nuovo che non si può più rimandare e che consentirebbe di risolvere molti problemi in
termine di controllo di alcune specie è dettato sicuramente dall’introduzione della caccia di specializzazione, cosi come ormai è una realtà consolidata in
provincia di Piacenza con ottimi risultati. Si tratterebbe di regolamentare le varie forme di caccia nei
periodi e nei luoghi consentiti per un prelievo più
controllato ed effettuato solamente da cacciatori con
abilitazioni ed autorizzazioni adeguate al prelievo di
determinate specie”.
In merito alla revisione, ha qualcosa da aggiungere?
“Bisogna effettuare la revisione di tutti gli istituti Z.R.C., A.F.V. e A.T.V. con particolare attenzione
alle Zone di Ripopolamento e Cattura e alle oasi di
ambientamento. Qui da troppo tempo, 10-15 anni, le
aree sono chiuse e diventate covi di cinghiali e nocivi,
quindi è necessario rivedere queste zone in funzione
di una nuova programmazione di tutto il territorio
dell’Atc, cercando di trovare collaborazione con i gestori degli istituti privati”.
LUGLIO 2013
Su cosa può puntare la nostra provincia?
“Una Provincia come la nostra non può non puntare
ad un’autoproduzione di selvaggina in accordo con
gli Atc e gli agricoltori. Questo significherebbe passare da un sistema di acquisto quasi esclusivamente in
paesi esteri ad una gestione associata di ZRC in zone
particolarmente vocate per la riproduzione di lepri e
piccola selvaggina. Gli Atc, invece di comprare dai
vari fornitori esteri la piccola selvaggina, dovranno
copartecipare alla gestione di queste zone contribuendo in forma economica sia nel riconoscimento
dei danni agli agricoltori che nella sorveglianza. In
merito ricorderei il lancio della selvaggina “Pronta
Caccia”, ossia una modifica dell’attuale normativa
per dare la possibilità agli Atc di effettuare i lanci
anche dopo il 31 agosto in territorio libero”.
Cosa può dire in merito alla modifica dei regolamenti inerenti all’allenamento e all’addestramento dei cani?
“Le zone addestramento cani, per noi cacciatori,
rappresentano una realtà importante di svago e allenamento in luoghi particolarmente belli da un punto
di vista ambientale, senza per questo creare problemi
all’ambiente e agli agricoltori, dato che i nostri cani
possono dimostrare tutte le qualità e i difetti, con la
presenza di tutte le specie di ungulati e piccola selvaggina. Purtroppo la normativa attuale prevede che
il gestore abbia l‘autorizzazione di tutti i proprietari
– conduttori dei fondi ricompresi nell’area interessata. Il problema sta nel fatto che il territorio dell’alta
montagna è molto frammentato e di piccole entità,
quindi non è facile risalire a tutti i proprietari, anche
perché molti di essi risiedono in città e non si hanno
riferimenti precisi. Perciò si propone di tornare nel
passato, quando era sufficiente presentare l’autocertificazione nella quale il dichiarante si assumeva tutte
le responsabilità del caso”.
In conclusione?
“Verrà effettuato un controllo delle specie nocive attraverso interventi mirati per il controllo di corvidi
e volpi in Oltrepo e di nutrie e piccioni in pianura e
Lomellina. Questi rappresentano una problematica
per l’equilibrio con altre specie di selvaggina, oltre
che i molti problemi per i danni alle agricolture, dato
che le gazze in Oltrepo beccano tutta la frutta nel momento di pre raccolta e i piccioni in pianura beccano
tutte le semenze nei campi appena seminati”.
il Periodico
LUGLIO 2013
27
INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL GAL ALTO OLTREPO
di
Gianluca Giaconia
La Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepo Pavese
nasce dalla trasformazione della srl Gal Alto Oltrepo attiva sul territorio dal 1997. La Fondazione opera
come agenzia di sviluppo locale i cui interlocutori
sono rappresentati da istituzioni pubbliche, operatori economici, associazioni di categoria, associazioni
culturali, strutture socio-assistenziali, scuole e organizzazioni ambientaliste. La Fondazione attua strategie locali di sviluppo (Piani di Sviluppo Locali)
attraverso partenariati pubblico-privati. La strategia
è basata sul principio del bottom-up (approccio Leader): la progettualità e le linee di sviluppo vengono definite attraverso un procedimento “dal basso”,
mediante la consultazione e la concertazione con gli
enti pubblici e privati, le associazioni, gli operatori
economici e la popolazione residente nel territorio.
Negli scorsi giorni abbiamo incontrato il Presidente,
Giorgio Remuzzi, per stilare il punto della situazione
sul lavoro della Fondazione in questo 2013.
Presidente, come giudica il 2013 fino ad ora?
“Il 2013 rappresenta un anno cruciale per il lavoro
della Fondazione: spartiacque tra due programmazioni comunitarie, è il momento più produttivo in termini di raccolta e messa a punto di nuove strategie e
idee progettuali, individuazione di canali di finanziamento, composizione di partenariati attivi, dialogo
con il territorio. Nel 2013 la Fondazione sta raccogliendo i frutti del Piano di Sviluppo Locale in fase di
chiusura, monitora i risultati ottenuti ed è impegnata
attivamente nelle iniziative connesse al programma
Leader”.
Quali sono stati i progetti da voi effettuati?
“La Fondazione nasce per sviluppare i Piani di Sviluppo Locale finanziati dal programma Leader, ora
asse IV del Piano di Sviluppo Rurale della Regione
Lombardia. A tal fine stiamo concludendo il piano
2007/2013 per un valore di oltre 4milioni di euro destinati a innumerevoli interventi ed iniziative, tra le
quali ci piace segnalare la Green Way, tratto Retorbido - Rivanazzano Terme, il sistema escursionistico
Terre Alte, il Centro Servizi alle imprese e al territorio di Varzi, l’asilo Natura di Godiasco, la rete di impianti fotovoltaici al servizio delle scuole pubbliche
di tutto l’Oltrepo Pavese, l’infopoint multimediale
di Stradella, le numerose attività di informazione e
accompagnamento degli attori pubblici e privati sui
temi della sostenibilità energetica e ambientale, del
turismo ecosostenibile e dei percorsi di innovazione
per le imprese. Particolare rilevanza viene attribuita al progetto di Cooperazione Territori che fanno
la cosa giusta, a diretta gestione della Fondazione,
attraverso il quale stiamo stimolando con successo
il territorio ad adottare strumenti di pianificazione
energetica e ambientale innovativi. Infatti diffondiamo informazioni su comportamenti virtuosi, supportiamo il sistema locale a valutare ipotesi di sviluppo
territoriale fondate sull’utilizzo responsabile delle
risorse a fini energetici”.
La crisi incide parecchio sulle vostre intenzioni?
“La Fondazione opera, per sua natura e per imposizione della commissione europea, per favorire l’integrazione e il dialogo tra istituzioni e territorio, per
questo la nostra attività è più compromessa dall’incertezza e dalle rigidità delle istituzioni che dalla
particolare situazione economica che stiamo vivendo. Infatti la nostra attività è comunque molto ricca
VALLE STAFFORA
Remuzzi: “Il 2013 è l’anno giusto per
progettare nuove strategie”
Giorgio
Remuzzi
e, parallelamente alle progettualità Leader che stiamo sviluppando, gli uffici sono oggi impegnati nella
candidatura di diversi progetti territoriali nel campo
dell’ambiente/energie, della cultura e della valorizzazione del territorio”.
Di cosa ha bisogno questo territorio per riscuotere
maggior successo?
“Il territorio deve uscire dai confini, favorire l’integrazione con le migliori realtà italiane ed europee,
non sottrarsi al confronto, continuare a cercare soluzioni innovative nonostante le difficoltà contingenti.
La Fondazione opera proprio nell’ottica di accrescere la rete di relazioni con attori rilevanti e favorire le
ricadute positive a livello territoriale”.
Sta per giungere l’estate: cosa offre il territorio?
“Il territorio dell’Oltrepo Pavese rifiorisce in primavera, ricco di iniziative e di opportunità culturali, di
incontro e svago offerte dal mondo associativo locale. Come Fondazione abbiamo appena avviato un interessante progetto volto a favorire la conoscenza del
territorio a nuovi target di pubblico. Nelle Terre dei
Malaspina, finanziato da Fondazione Cariplo e realizzato in collaborazione con la Provincia di Pavia,
porterà sul territorio esponenti di rilievo nazionale
ed europeo nel campo della letteratura, dell’arte e
della musica: laboratori tematici saranno realizzati
nei luoghi malaspiniani più suggestivi dell’Oltrepo
Pavese. L’idea è quella di organizzare cinque appuntamenti in altrettanti luoghi simbolici dell’Oltrepo’,
invitando cinque “maestri” di discipline diverse a
tenere dei laboratori aperti al pubblico, in cui insegnare a raccontare un territorio attraverso la scrittura, la fotografia, il disegno, il teatro e la musica.
L’attore, scrittore, e performer David Riondino, il
pittore di carnet Stefano Faravelli, il fotografo del
National Geographic Alessandro Gandolfi sono i primi “maestri” che da luglio a settembre si potranno
incontrare in luoghi affascinanti come Sant’Alberto
di Butrio, il Castello di Stefanago, quello di Nazzano
o di Oramala, nel borgo medievale di Varzi o ancora
a Valverde, San Ponzo, Zavattarello e molti altri ancora. Si comincia il 6 luglio con il Laboratorio di Disegno di Stefano Faravelli all’Eremo di Sant’Alberto
di Butrio. Tutte le informazioni sul nostro sito www.
gal-oltrepo.it o su facebook Gal Oltrepo”.
Come vede il futuro della vostra attività e del territorio?
“Stimolante. La programmazione comunitaria
2014/2020 è alle porte e sembra particolarmente ricca di opportunità per i territori rurali. La riflessione
ministeriale sulle aree interne è inoltre promettente
perché richiama la logica leader come approccio ormai consolidato per le politiche di sviluppo. A ottobre questa riflessione sarà rilanciata anche sul nostro
territorio, coinvolgeremo direttamente gli autorevoli
sostenitori delle aree interne e del Community Led
Local Development in un confronto multidisciplinare.
Nel frattempo il dialogo con il territorio continua”.
il Periodico
LUGLIO 2013
28
VALLE STAFFORA
IL PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ MONTANA ANALIZZA IL PERIODO ATTUALE
Tagliani: “Puntiamo sull’estate per
attrarre i turisti nel nostro territorio”
di
Gianluca Giaconia
Negli scorsi giorni abbiamo incontrato il Presidente della Comunità Montana, Bruno Tagliani, per fare il punto
della situazione generale. Si è parlato
dei progetti in atto e delle previsioni
sulla stagione estiva, periodo ideale
per attrarre turisti, grazie anche alle
parecchie manifestazioni previste sul
nostro territorio.
Tagliani, quali sono i programmi su
cui vi state concentrando?
“Il lavoro attuale è improntato alla definizione di
questo nuovo modello di attività amministrativa che
vede nella gestione associata delle funzioni comunali
l’elemento più importante. Questo modo di lavorare
e pianificare assieme le attività del territorio va a rafforzare le nostre piccole realtà in un momento in cui
la considerazione verso gli enti locali, in particolare
quelli minori, è veramente limitata e soprattutto la
scarsezza delle risorse a disposizione non consente a
ciascuno di noi di andare per proprio conto. Dal punto di vista dei comuni stiamo vivendo una situazione
drammatica; basti pensare al fatto che i bilanci di
previsione per l’anno 2013 vengono approvati entro
il 30 settembre, quindi questo la dice lunga sul fatto che gli amministratori sono depotenziati rispetto
all’attività che normalmente dovrebbero svolgere”.
Come procede la “telenovela” riguardante la riapertura della seggiovia di Pian del Poggio?
“Nei giorni scorsi ho contattato il Sindaco di Santa
Margherita Staffora, Pietro Brignoli, che mi ha informato del fatto che siamo in dirittura di arrivo e
quindi è stato affidato un incarico per la ridefinizione
del progetto esecutivo, dopo la quale approvazione
si procederà con l’espletamento della gara per l’assegnamento dei lavori. Confidiamo sul fatto di poter
arrivare con la seggiovia pronta per la stagione invernale; i tempi sono stretti, ma dovremmo farcela”.
Di cosa tratta il progetto Varzi Terre Alte?
“Si tratta di un progetto che riprende la filosofia di
un progetto presentato qualche anno fa, ma poi non
finanziato dalla Regione Lombardia. Con i contributi importanti del programma leader gestito dal Gal
a Varzi si sta realizzando una importante struttura,
che sicuramente avrà un ruolo decisivo per il futuro
del nostro territorio perché al suo interno dovrebbero
confluire tutte le strutture di coordinamento dell’attività turistica delle Terre Alte. La struttura sarà un
supporto importante per l’economia locale, quindi
tutto il discorso legato alle produzioni tipiche dei nostri prodotti sarà importante per le associazioni che
fanno assistenza alle imprese territoriali. Inoltre qui
sarà collocata la sede del Gal, che rimane comunque
un elemento di grande centralità nell’attività amministrativa del nostro territorio. La struttura diventerà
il registro di tutto quello che noi abbiamo definito un
piccolo sistema territoriale economico che fa riferimento ai comuni della Comunità Montana. Obiettivo
fondamentale è quello di valorizzare tutte le risorse a
disposizione nell’ottica di sostegno reciproco di quelle che sono le potenzialità del territorio e di avvicinare sempre di più il sistema istituzionale al sistema
delle imprese e delle attività private”.
Ci sono novità sul discorso Green Way?
“La Green Way rimane ad oggi incompiuta, pur essendo un progetto sul quale gli amministratori e i
rappresentanti del territorio si sono espressi sempre
in modo favorevole. Si sta concretizzando un primo
lotto di intervento che dalla stazione di Voghera condurrà la Green Way fino a Godiasco. Sempre a Varzi,
grazie alle risorse reperite all’interno del programma integrato di sviluppo locale, si sta realizzando
una struttura che dovrebbe essere di servizio per la
Green Way, ma dobbiamo completare il tratto Salice
Terme – Varzi e questo credo sia uno degli obiettivi
più importanti da perseguire per il prossimo anno”.
Sono in atto parecchi lavori di asfaltatura in tanti
comuni: come viene organizzato tale lavoro?
“In questo momento sono aperti numerosi cantieri
in parecchi comuni della Comunità Montana, dato
che si stanno realizzando interventi sulla viabilità comunale e interventi di mitigazione del rischio
idrogeologico grazie ad importanti progetti sostenuti
dai sindaci del territorio e finanziati con i contributi
regionali. Si tratta di una boccata d’ossigeno per le
amministrazioni comunali perché riescono in questo modo ad intervenire in situazioni dove le singole
amministrazioni fanno fatica a reperire risorse per
garantire una regolare manutenzione. Stiamo realizzando un ottimo intervento sulla viabilità agrosilvopastorale dei comuni della parte alta della Comunità
Montana e la regimazione di alcuni fossi, che in passato hanno creato più di una preoccupazione in caso
di maltempo”.
Come giudica la stagione primaverile?
“La stagione primaverile è stata condizionata da una
pessima situazione metereologica, dato che purtroppo si arrivava da un lunghissimo inverno. I weekend
contraddistinti dal bel tempo sono stati veramente
pochi e questo certamente non ha favorito il passaggio dei turisti sul nostro territorio. Sappiamo bene
che la primavera è una stagione in cui, con la presenza di gradevoli condizioni metereologiche, i turisti
sono sempre presenti. La situazione è stata piuttosto
deludente e, se oltre alle condizioni metereologiche,
sommiamo anche la difficile situazione economica
attuale, ne deriva un quadro poco rassicurante. Spe-
riamo quindi di avere una bella estate”.
Proprio sull’estate era incentrata la prossima domanda. Secondo lei come procederà questa stagione nel nostro territorio?
“Ho subito notato un buon dinamismo in vista della stagione, infatti le amministrazioni si sono messe
all’opera per organizzare eventi con lo scopo di attrarre turisti nei nostri borghi. Inoltre le associazioni
di volontariato svolgono come sempre lavori importanti per animare il nostro territorio tramite feste e
manifestazioni. Gli imprenditori stanno lavorando,
soprattutto per il contenimento dei costi perché le valutazioni dei turisti sono riferite alla situazione attuale. Contiamo molto nelle condizioni metereologiche
perché una buona temperatura favorisce l’afflusso
verso il nostro territorio”.
Ci sono progetti in vista per l’estate 2013?
“Puntiamo molto sul Salicedoro, manifestazione
importante in corso di svolgimento, che riguarda
più temi portando grande interesse per un pubblico
molto qualificato e va nell’ottica di diversificare un
po’ la proposta culturale del nostro territorio. C’è
molto interesse nei confronti di quelle manifestazioni
che puntano sulla musica e il canto popolare come
elementi di spicco. Molte manifestazioni vengono organizzate spontaneamente dai paesi, ad esempio la
Comunità Montana, assieme al Comune di Varzi e a
un gruppo di appassionati, ha dato vita l’anno scorso
al primo Folk Festival delle Terre Alte, che quest’anno verrà replicato in più date. Poi abbiamo un susseguirsi di manifestazioni diventate storiche, come le
feste medioevali e tante altre, costruendo quindi un
calendario a livello territoriale. Da adesso fino a settembre si articoleranno una serie di manifestazioni
rilevanti e abbiamo raggiunto una tradizione talmente importante che sono diventate molto sentite in tutto
il territorio. Queste vengono realizzate soprattutto
grazie alla volontà delle persone che prestano il proprio servizio e in un momento come quello attuale, in
cui la forza lavoro viene meno, è sicuramente un’ottima notizia”.
il Periodico
29
IL NEOSINDACO DI SAN DAMIANO AL COLLE AL LAVORO NEL MUNICIPIO “IN ROSA”
di
Oliviero Maggi
A San Damiano al Colle arriveranno le telecamere di
videosorveglianza. A dirlo è stato il neosindaco Cesarino Vercesi, durante il consiglio comunale di insediamento. Un provvedimento atteso dalla cittadinanza,
visto che il paese è uno dei pochi della zona a non
avere ancora un impianto di monitoraggio del territorio. Durante la prima seduta il sindaco ha anche comunicato le nomine del vicesindaco e dei consiglieri
delegati, visto che non ci sarà più la giunta: il vicesindaco è Elena Riccardi, mentre Monica Dacrema ha
ottenuto la delega al bilancio e Paola Brandolini ai
lavori pubblici. Marilena Chiapperini, invece, è stata
nominata capogruppo di maggioranza della lista “Il
futuro per San Damiano”. Soddisfatta della prima
seduta anche il capogruppo di minoranza della lista
“Trasparenza e collaborazione per San Damiano”
Emanuela Sforza: «Abbiamo registrato positivamente
la disponibilità della maggioranza a collaborare per
il bene del paese».
Sindaco Vercesi, quali sono i primi punti del programma che andrete a realizzare?
“Il primo punto che abbiamo inserito nel programma è la manutenzione e il rinnovo del parco giochi
comunale. All’inizio del mandato abbiamo provveduto al taglio dell’erba, ma ora i giochi necessitano di un controllo per la sicurezza dei bambini che
lo frequentano. In generale, comunque, lavoreremo
per una completa manutenzione del verde pubblico.
Un’altra priorità è l’attivazione di sistemi di videosorveglianza agli ingressi del paese, per mantenere
il controllo del territorio e per fare da deterrente ad
eventuali furti. Infine ci attiveremo presso l’amministrazione provinciale per sollecitare un rapido intervento sulla frana lungo la strada di accesso al paese,
che sta seriamente compromettendo il transito sulla
carreggiata”.
Quali saranno gli altri impegni di questo inizio
mandato?
“Poi lavoreremo alla stesura del regolamento interno
per la disciplina e la gestione delle strade interpoderali e per la sistemazione delle stesse; cercheremo
anche di far installare dei dossi per limitare la velocità sulle strade comunali. Inoltre ci attiveremo per
studiare piani di recupero adeguati per la valorizzazione dei centri storici; siamo, inoltre, alla ricerca di
un’area per la realizzazione di un parcheggio pubblico in frazione Villa Marone. Abbiamo in programma,
Cesarino Vercesi
infine, il potenziamento dell’illuminazione pubblica e
il monitoraggio costante dei bandi pubblici finalizzati
al recupero di risorse da investire sul nostro territorio”.
In campagna elettorale ha insistito molto sulla
questione rifiuti. Quali soluzioni adotterete?
“Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti pensiamo
alla riqualificazione dell’area di raccolta all’ingresso
del paese; inoltre stiamo pensando alla collocazione
di un raccoglitore per gli oli esausti. Particolarmente critica è la situazione dei rifiuti vicino al cimitero
del capoluogo, che ha bisogno anche di interventi di
manutenzione. Le telecamere serviranno anche per
cercare di frenare questo scarico selvaggio. Restando in tema di ambiente e territorio abbiamo in programma la realizzazione di un bacino idrico presso
l’ex depuratore, per l’irrorazione ad uso agricolo e
l’istituzione di una commissione agricola, per la risoluzione delle problematiche del settore, con la diretta
partecipazione degli agricoltori”.
Sindaco, importante sarà anche il mantenimento
dei servizi.
“Certamente. Ci stiamo attivando per l’istituzione
dello “sportello amico” per l’assistenza al disbrigo
di pratiche burocratiche per tutti i cittadini, anche
tramite servizi informatici presso le sale comunali. Importante sarà anche l’organizzazione di lavori
socialmente utili per il miglioramento dei servizi comunali. Per l’inizio del prossimo anno scolastico sti-
INIZIATIVA DEL GAL OLTREPO dal 6 luglio
‘Nelle Terre dei Malaspina’ per
promuovere il territorio
Cultura e promozione del territorio. Creatività unita
al piacere di scoprire luoghi sconosciuti. Il sapore
della storia e la velocità della tecnologia. In queste
parole è racchiusa l’anima del progetto “Nelle Terre
dei Malaspina”, ai blocchi di partenza, sotto la guida
del GAL - Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò
Pavese, in partenariato con la Provincia di Pavia,
vincitori di un Bando Cariplo che ha per oggetto
“Avvicinare nuovo pubblico ai luoghi della cultura”.
Giovani amanti del turismo green, famiglie, residenti affezionati ai loro patrimoni artistici, turisti
che hanno voglia di godere con la giusta lentezza
dei paesaggi nascosti che spesso si celano a poche
decine di chilometri da casa... a tutti loro si rivolge
questo progetto-pilota, del tutto sperimentale, che
mira a valorizzare diversi luoghi culturalmente ri-
OLTREPO
“Installeremo la videosorveglianza per
contrastare furti e scarico di rifiuti”
LUGLIO 2013
puleremo una convenzione con i vari
istituti della zona per stage formativi
di inserimento al mondo lavorativo.
Grande attenzione sarà riservata agli
anziani e alle fasce deboli, con il potenziamento del servizio di prelievo
del sangue a domicilio, gratuito per
gli anziani, e la convenzione con servizi di trasporto a chiamata (taxi) con
tariffe agevolate per anziani e cittadini rientranti in categorie protette.
Infine la comunicazione: sarà collocata una bacheca informativa affinchè la popolazione
sia tempestivamente informata di tutte le iniziative in
atto e sarà potenziato il sito internet, con un miglioramento della modulistica e l’introduzione di uno
spazio riservato a proposte e segnalazioni”.
E riguardo alle associazioni ed enti che operano
sul territorio che cosa ci può dire?
“Lavoreremo di certo al potenziamento dello sportello per le consulenze con le associazioni agricole di
categoria. Daremo il nostro sostegno all’asilo parrocchiale e non mancherà mai il supporto alla pro
loco per l’organizzazione di eventi e sagre, con la
concessione gratuita delle aree pubbliche e dei locali
comunali. Sempre con la parrocchia lavoreremo per
dare incentivi per il rilancio dell’oratorio”.
Infine gli eventi culturali. Qui quali saranno le
priorità?
“Ci impegneremo nel rinnovamento e nella valorizzazione del locale “Sajonara” e nell’organizzazione
di corsi di ginnastica, corsi di ballo, corsi linguistici
e incontri sociali. In programma c’è poi il ripristino delle attività della biblioteca con il ritiro dei libri usati. Infine stabiliremo delle convenzioni con i
paesi limitrofi, per la fruizione dei servizi sportivi e
culturali, come grest, corsi di nuoto, centri estivi per
i bambini”.
Sindaco Vercesi, per concludere, con che spirito
affronterà questo duro compito?
“Nel simbolo della nostra lista, che ci ha portato
alla vittoria delle elezioni, è contenuto tutto il nostro
messaggio e la nostra volontà di costruire un futuro
nuovo per San Damiano. Metteremo a disposizione le
nostre capacità e il nostro impegno per il rilancio del
paese. Non proponiamo interventi irrealizzabili, ma
fatti concreti e una presenza vicina alle esigenze di
tutti i cittadini, affinchè l’amministrazione comunale
diventi un vero e proprio punto di riferimento per la
popolazione”.
levanti dell’Oltrepò, uniti dall’influenza storica della famiglia Malaspina. Luoghi splendidi ma spesso
poco conosciuti al grande pubblico, e qui riportati in
luce puntando su cultura e su un turismo sostenibile,
curioso e interessato a forme di viaggio alternative.
Come? L’idea è stata quella di organizzare cinque
appuntamenti in altrettanti luoghi simbolici di questa zona dell’Oltrepò, invitando cinque “maestri”
di discipline diverse a tenere dei laboratori aperti al
pubblico, in cui insegnare a raccontare un territorio
attraverso la scrittura, la fotografia, il disegno, il teatro e la musica. Si comincia il 6 luglio al monastero
di Sant’Alberto di Butrio, con Stefano Faravelli, il
più grande autore d’Europa di carnet di viaggio. Il
secondo appuntamento è a Varzi, il 27 luglio. (a.d.)
il Periodico
30
OLTREPO
PRESENTI ANCHE GIUSEPPE VILLANI, DAVIDE CORTI E PAOLO GRAMIGNA
LUGLIO 2013
Ambrosoli: “La tecnologia sia al
servizio degli abitanti dell’Appennino”
di Alessandro
Disperati
Nella serata di venerdì 21 Giugno,
presso la sala Consiliare di Zavattarello, i circoli del Partito Democratico della Valle Staffora e della Val
Tidone, con il responsabile provinciale dell’area tematica Innovazione, Davide Corti ed il responsabile
dell’area tematica Sanità, Paolo Gramigna, hanno organizzato un dibattito
per parlare di innovazione e servizi
nei territori montani. Ospiti erano i Consiglieri Regionali Umberto Ambrosoli e Giuseppe Villani, che
hanno risposto alle domande di un pubblico delle
grandi occasioni, tra cui il Presidente del Gal Oltrepo, Giorgio Remuzzi, Amministratori e imprenditori
locali, rappresentanti di categorie agricole, segretari
dei circoli del Partito Democratico del territorio e di
tanti cittadini interessati. Curiosità di alcuni presenti
e richieste di opinione all’ex candidato governatore
della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli, sulla
sua entrata in politica, sul suo nuovo ruolo di portavoce in consiglio del centro-sinistra e delle sensazioni
durante l’elezione del Capo dello Stato a Roma. Nel
merito, i temi affrontati sono stati diversi, dalla necessità di investire nelle nuove “autostrade” informatiche all’utilizzo della tecnologia come strumento per
affiancare i servizi, e non lasciar soli i cittadini delle
vallate dell’Appennino lombardo. Durante il dibattito
si sono comunque toccate anche altre problematiche
dei territori dell’Oltrepo come la difficile e mal ridotta viabilità e l’emorragia giovanile per la mancanza
di lavoro, questioni alle quali i due consiglieri regionali hanno puntualmente risposto. I due responsabili
delle aree tematiche si sono alternati nell’introdurre i
rispettivi argomenti e hanno provveduto a spiegare le
proposte del PD provinciale per Innovazione e Sanità, per questo di seguito poniamo qualche domanda a
Davide Corti e Paolo Gramigna per capire meglio le
argomentazioni.
Davide Corti, cosa è emerso dal dibattito della serata?
“Le molte presenze testimoniano che se la politica
la si fa sul territorio anziché nelle stanze del potere la gente è interessata e segue, ascolta e propone.
Da qui bisogna partire. All’anti politica si risponde
con più politica accorciando le distanze tra elettore
ed eletto. Passione e non professione è poi il vero
propulsore per far questo. Rispetto a quello che si è
detto lungo il dibattito si potrebbe sintetizzare molto
semplicemente che il nostro territorio, per rilanciarsi, oggi, ha necessità di essere dotato di infrastrutture
tecnologiche adeguate e moderne e che, in tutto ciò il
ruolo di Regione Lombardia è determinante. Infatti,
se da una parte è indispensabile migliorare la viabilità stradale, pur senza opere devastanti per l’ambiente, dall’altra è irrinunciabile poter far viaggiare
le informazioni ed i dati, con una piena copertura di
rete. In questo modo, gli aspetti promozionali territoriali potrebbero essere più efficacemente veicolati sia
dagli Enti pubblici che dalle aziende private. Anche
alcuni servizi, come il trasporto pubblico locale, nonostante i tagli messi in atto dalla Regione, potrebbe
essere riorganizzato, a misura di turista e di residente. Sarebbe possibile un ulteriore sviluppo del telelavoro. E ancora, dotare di infrastrutture tecnologiche
le aree industriali dismesse, potrebbe essere strumen-
to catalizzatore per imprese che volessero lì insediare
i propri uffici amministrativi e di archiviazione dati.
Tutto ciò significa poter vivere e lavorare qui”.
Paolo Gramigna, lei è il responsabile della Sanità
del Partito Democratico provinciale. L’innovazione potrebbe essere utile anche per i servizi sanitari
locali?
“Certamente. L’Ospedale di Varzi, le Case di Riposo, le Case Famiglia, il Centro per malati Autistici
di Ponte Nizza, unitamente ai numerosi e competenti
volontari arruolati nelle Croci, sono patrimoni del
nostro territorio. Oltre a fornire un insostituibile
servizio, garantiscono occupazione. Come è stato da
sempre affermato dal PD, le strutture con gli operatori vanno sostenute e difese con un programma ed un
progetto condiviso. Per rimanere nel campo dell’innovazione, ad esempio, una attrezzatura in grado di
trasmettere per via telematica le immagini radiologiche dall’Ospedale di Varzi, renderebbe possibile un
ampliamento della gamma di prestazioni erogabili in
sicurezza nello stesso Ospedale. Lo sviluppo della telemedicina è, poi, indispensabile per il sistema socio
assistenziale, per le cure primarie e per la gestione
dell’Emergenza/Urgenza. Con un progetto AREU si
stanno installando, in alcuni comuni, defibrillatori ed
elettrocardiografi capaci di trasmettere a distanza i
tracciati cardiaci. Il limite attuale è la copertura di
rete”.
Innovazione è un bel termine. Ma Davide Corti,
Responsabile provinciale dell’area tematica, cosa
pensa riguardo le risorse economiche necessarie?
“Occorre finanziare con risorse pubbliche un programma territoriale specifico, recepito dai PSL
di Comunità Montana e Gal. In tal senso Regione
Lombardia risulterebbe essere il principale Ente finanziatore. Investire soldi pubblici in progetti di innovazione, per un’area con peculiari caratteristiche
geo morfologiche come la nostra, significa renderla
appetibile per le imprese e vivibile per gli abitanti.
Sicuramente, gli investimenti di questo tipo avrebbero un grande ritorno politico. Trasferiremo le nostre
idee nei programmi elettorali dei Comuni che l’anno
prossimo andranno al voto e cercheremo la legittimazione attraverso il consenso espresso dai cittadini.
Gramigna come ritiene sia possibile portare l’innovazione su tutto l’ambito territoriale montano?
E’ assolutamente necessario che il territorio sia
convinto di parlare con lo stesso linguaggio, riguardo questi temi. E’ ovvio che un singolo comune non
può fare nulla. Il primo vero passo da fare è che un
soggetto politico come il Partito Democratico, faccia proposte nelle singole situazioni per arrivare ad
una legittimazione nell’ambito della programmazione territoriale di un’area vasta. Vedendo la gente che
ascolta e partecipa con entusiasmo ai nostri incontri
politici, credo ci siano tutte le condizioni per riuscire nel nostro intento di portare sviluppo, economia e
nuove possibilità”.
il Periodico
31
SANTA MARIA CHIEDE AIUTO ALLO STATO CONTRO IL LAVORO ILLEGALE
di
Oliviero Maggi
Lo scorso 4 giugno si è svolto a Pavia un convegno
organizzato dalla Cgil Lombardia e Pavia sul tema
del lavoro illegale. All’incontro ha partecipato, come
relatore, il vicesindaco di Santa Maria della Versa,
Massimo Bergonzi, per parlare dell’argomento della manodopera in vendemmia e dei “bivacchi” che
si formano nel paese oltrepadano in tale periodo. “A
questa proposta ho risposto subito positivamente –
afferma Bergonzi – perchè era un’occasione troppo
interessante per cercare di portare una richiesta di
aiuto per la risoluzione del negativo problema”. E
il vicesindaco si appella proprio allo Stato e alle sue
strutture perchè venga in aiuto al comune, per evitare
che la situazione dello scorso anno non si ripeta più.
Vicesindaco Bergonzi, quali sono i concetti che ha
espresso durante il convegno?
“Sono molto semplici: come amministratore del comune di Santa Maria della Versa mi trovo ormai da
oltre 10 anni ad assistere impotente ad un fenomeno
inconsueto che a mio modesto avviso non si dovrebbe verificare ancor più perché siamo ormai ben oltre
l’anno 2000 e fenomeni come questi sono forse riscontrabili nel passato, ma in un passato molto remoto che ci riporta all’indietro di ben più di un secolo se
non oltre. Perché è inconcepibile che anche nel 2012
ci siano state ancora situazioni di tale degrado e di
pessime condizioni di vita, al limite della sopravvivenza, come quelle che si verificano a Santa Maria
della Versa nel periodo vendemmiale”.
A che cosa si riferisce in particolare?
“E’ inconcepibile che, mentre noi dormiamo nelle
nostre case, a solo poche centinaia di metri ci sono
cento persone se non anche il doppio, che vivono accampate sotto un ponte, sulle panchine dei giardini
pubblici, negli angoli delle piazze del paese, senza
possibilità di riparo dalle intemperie, senza possibilità di lavarsi, di mangiare o di concedersi un giusto riposo. E’ inconcepibile che un intero paese, e
un’intera comunità, per ben due e più mesi si trovi
ostaggio di tale situazione e alla fine debba poi fare il
conto dei danni subiti perché comunque centinaia di
persone che vivono in tali condizioni non possono far
altro che portare problemi i quali al meglio sfociano in sicuri danni alle strutture, danni igienici, rifiuti
abbandonati in ogni dove, accumulati e poi lasciati
in eredità, se di eredità si può parlare, ai residenti”.
Vi siete sentiti soli a fronteggiare questa “invasione”?
“Non ci siamo sentiti minimamente tutelati, se non in
casi saltuari, non aiutati dagli organi statali preposti
a riportare la legalità. Negli anni scorsi ci era stato
addirittura risposto che l’ordine pubblico sul territorio comunale è di interesse del comune coinvolto, ma
chiedo, cosa può fare un comune di fronte a tale invasione di persone “disperate” che con il miraggio del
lavoro si espongono a tali condizioni di vita? Cosa
può fare un comune con un solo vigile in organico,
oltretutto a mezzo servizio?”.
Qual è la sua risposta?
“Se tutto va bene riusciamo, anche perchè unicamente abilitati a questo, ad accompagnare tutte queste
persone al limite del nostro comune con l’unica possibilità di diffidarli dal ritornare, spostando appena a
fianco il problema al comune confinante. Ecco perché
sono qui a chiedere aiuto allo Stato e ai suoi organi
Massimo Bergonzi
abilitati alla sicurezza e quant’altro, perché bisogna
avere un aiuto per eliminare un momento di vita altamente negativo ed eliminare un pericolo di maggiore
criminalità, perché sono il primo a ribadire che uno
quando arriva a rubare è sempre da perseguire, ma
se lo fa per avere un pezzo di pane faccio fatica a non
comprenderlo”.
Che cosa può fare lo Stato in questi casi?
“Sicuramente se ci fosse l’auspicato intervento delle Forze dell’ordine preposte sarebbe molto facile
controllare tali movimenti illegali, semplicemente
applicando le leggi vigenti, portando in applicazione le ordinanze presenti nei vari territori come nel
mio comune dove vige il divieto di accampamento o
quant’altro, ma se non c’è collaborazione noi amministratori non riusciamo a far assolutamente niente.
Questa certezza deriva proprio da un intervento occasionale che nel passato ha permesso, in una sola
occasione purtroppo, di allontanare tutti in meno di
due giorni. Ritengo che se si arrivasse a tal punto
si avrebbe come prima conseguenza la diminuzione
immediata di tale flusso e già dall’anno successivo
andrebbe magari a cessare definitivamente”.
Per fortuna, ci sono aziende che invece sono accoglienti verso i lavoratori.
“Sì, ci sono parecchie aziende che ormai abitudinariamente ogni anno si avvalgono di manodopera cosiddetta straniera ma avvalendosi di sistemi legali,
appoggiandosi magari a società o intermediatori che
garantiscono oltretutto la qualità e la professionalità
delle persone interessate, Aziende che hanno predisposto almeno il minimo necessario per ospitare le
persone necessarie, garantendogli un tetto in cui ripararsi e dormire, un posto dove si possano preparare qualcosa da mangiare, ci siano servizi igienici per
lavarsi e quanto necessario”.
Questo problema rischia davvero di rovinare tutta
la vendemmia.
“Non sono io quello che vuole addebitare ad altri i
propri problemi, sono e sarò sempre disponibile a lavorare con tutti per la loro risoluzione, ma ognuno
deve fare quello per cui è preposto ovviamente nel
rispetto della legalità. Una volta la vendemmia dalle
mie parti era una festa, prima di tutto familiare, e comunque era finalmente il momento dove l’agricoltore
OLTREPO
“Non vogliamo che la vendemmia si
trasformi in una vera e propria guerra”
LUGLIO 2013
metteva a frutto il lavoro di un’intera annata e pertanto non poteva che
essere vissuta come una gioia mentre
ora proprio per queste gravi situazioni sembra più simile a una guerra”.
Quali sono i consigli che si sente
di dare a chi è preposto a risolvere
questi problemi?
“Non sono in grado di consigliare
cosa si può fare per garantire la trasparenza, la qualità e la legalità del
lavoro stagionale, ma sicuramente
sono in grado di dire cosa non si deve fare, e quello
accaduto fino alla scorsa vendemmia non deve più avvenire. Ci possono essere diversi modi per sgominare
il fenomeno abusivo del lavoro illegale, ad esempio
non dovrebbe essere difficile creare sistemi di calcolo dove un’azienda che ha determinate presunte
produzioni facilmente deducibili dai registri e dalle
proprietà in carico, divise per il numero di prodotto
che una persona può raccogliere giornalmente porta
a definire, seppure con ampi margini di oscillazione,
le persone che tale azienda deve avere in organico,
se risulta inferiore, e magari anche ampiamente, sì è
sicuramente avvalsa di lavoro nero”.
E poi che cosa si può fare?
“Magari la stessa legge ha imposto cavilli burocratici per cui magari il parente sufficientemente “stretto”
non può prestare la propria opera se non con la paura di essere perseguito come un pericoloso criminale,
oltretutto non dimenticando che praticamente quasi
sempre è a titolo gratuito visto il rapporto di parentela esistente. E poi finalmente andremmo a colpire
quelle aziende che invece si avvalgono delle prestazioni lavorative di questi poveretti che magari, a patto di avere qualche soldino, accettano di essere sottopagati o di lavorare magari per alcuni giorni anche
oltre l’orario normale e oltre le possibilità consentite
dalle forze che ognuno può avere e per poi, magari
già il giorno seguente, non far niente accampato in
qualche amena località”.
Come si può aiutare chi decide di stare nella legalità?
“Bisogna creare le condizioni giuste e praticabili
per snellire le procedure di ingaggio per la raccolta
delle uve, cercando di aiutare innanzitutto le piccole aziende che avendo poco prodotto da raccogliere
fanno maggior fatica a seguire i calendari di raccolta, creando quella giusta e necessaria elasticità per
riportare la vendemmia così come era un tempo, ossia un momento di festa per la chiusura dell’annata
di produzione; la modernità va bene ma le giuste cose
del passato non vedo il perché non si debba riproporle visto proprio il loro carattere positivo”.
Vicesindaco Bergonzi, si sente di lanciare un appello?
“Mai come in questo caso lo Stato, e i suoi dirigenti,
possono dimostrare che con la legalità si può arrivare a risolvere un così grave problema, dando una
risposta a quei poveretti che potranno così lavorare
in regola ed essere ospitati con dignità, e poi, scusate
se mi permetto di aggiungere anche questo, finalmente si darebbe ai paesi interessati, come il mio, e ai
suoi cittadini la prova che lo Stato esiste e le regole
bisogna rispettarle e chi le rispetta non è un pirla
qualunque ma un vero cittadino Italiano, oltretutto
onesto, e se tutto questo vi sembra poco!”.
il Periodico
32
LUGLIO 2013
il Periodico
33
TANTE LE PROPOSTE ARRIVATE DALL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE
di Alessandro
Disperati
Il Consiglio Comunale di Montesegale ha approvato
le linee guida di attuazione del percorso di “valorizzazione urbana” delle proprie borgate all’insegna della
sostenibilità ambientale ed energetica e nel rispetto
dei caratteri storico-identitari locali. In particolare le
agevolazioni previste riguardano: contributi a fondo
perduto per chi colora le facciate seguendo le indicazioni contenute nel Piano del colore di recente approvazione; sconti del 50% sugli oneri di urbanizzazione
primari e secondari per chi recupera immobili e ruderi; possibilità, per chi recupera immobili nei nuclei di
antica formazione, di avere un aumento di volumetria
del 10%; esenzione dal pagamento della parte variabile della TARES per tre anni a chi recupera immobili. Il Comune di Montesegale metterà a disposizione
“l’elenco dei fornitori di beni e servizi” che si sono
candidati per l’attuazione del progetto rinascimento
urbano. Il sindaco di Montesegale, Carlo Ferrari sottolinea: “L’elenco è uno strumento di identificazione
delle imprese e dei professionisti che, assumendo e
condividendo gli obiettivi e le finalità del progetto,
si sono impegnati a fornire beni e servizi, garantendo specifiche scontistiche o agevolazioni a favore dei
cittadini titolari degli interventi di recupero realizzati nell’ambito del Progetto. In questo contesto, il
Progetto Rinascimento Urbano - prosegue il primo
cittadino di Montesegale - intende promuovere, attra-
verso un “patto” tra cittadini e amministrazione, la
valorizzazione del patrimonio insediativo e l’innalzamento della qualità degli interventi edilizi. Le priorità agli incentivi per il recupero dell’esistente hanno
OLTREPO
Montesegale: in arrivo agevolazioni
all’insegna della sostenibilità ambientale
LUGLIO 2013
l’obiettivo di limitare il processo di
cementificazione per salvaguardare
la destinazione agricola dei suoli,
l’ambiente ed il paesaggio della Valle
Ardivestra. Il miglior governo delle
trasformazioni edilizie sul patrimonio insediativo - continua il sindaco
Ferrari - si ottiene attraverso l’azione integrata dei vari strumenti di riqualificazione edilizia, urbanistica ed
ambientale che, oramai, sono patrimonio consolidato delle amministrazioni comunali. Riconoscendo i limiti delle tendenze
attuali in materia di pianificazione e architettura urbana, l’obiettivo che ci si pone è di integrare norme
e prescrizioni standardizzate con un approccio metodologico in grado di sostenere una serie di attività
tecniche e culturali sul bene orientate ad una visione
rinnovata di come bisogna edificare e vivere insieme.
I cittadini interessati dovranno presentare istanza al
Comune con un progetto e documentazione necessaria per la realizzazione delle opere secondo quanto
previsto dalla normativa vigente e dalla tipologia
d’intervento prevista, nonché quanto necessario
all’ottenimento degli incentivi concessi dal Comune.
Anche nel 2013 il Comune di Montesegale applicherà le aliquote dell’Imu al livello base, per favorire
le famiglie e promuovere lo sviluppo economico del
territorio”.
LA PRIMA PARTE DEL PROGETTO SARA’ INAUGURATA A BREVE
Ecco la Ciclovia del Po, che collega 7
comuni oltrepadani lungo gli argini del fiume
di
Oliviero Maggi
Un percorso ciclabile, pedonale e percorribile con i
cavalli, che parte dal ponte di Spessa e prosegue per
23 km, lungo gli argini comprensoriali, strade alzaie e vicinali di 7 comuni (Mezzanino, Unione dei
comuni Albaredo-Campospinoso, San Cipriano Po,
Belgioioso, Spessa, Portalbera e Arena Po) fino ad
arrivare al ponte della Becca. È la Ciclovia del Po,
che è stata illustrata a Portalbera, alla presenza del
sindaco Pierluigi Bruni, accompagnato dagli assessori Mariangela Rovati e Andrea Brigada, e dell’amministrazione provinciale, che ha ideato il progetto,
rappresentata dal presidente Daniele Bosone e dagli
assessori Maurizio Visponetti e Michele Bozzano.
Presenti anche i progettisti, la ditta Asiotti, che sta
realizzando l’opera, e il direttore dei lavori Giorgio
Corioni. «Attualmente stiamo procedendo al livellamento della strada – ha spiegato Corioni – e ad
un’opera di inghiaiamento per sistemare il fondo.
In un secondo tempo, pensiamo a settembre, procederemo alla piantumazione e alla realizzazione di
quattro aree di sosta per pic-nic lungo il percorso».
L’inaugurazione del tracciato potrebbe avvenire il
prossimo mese di luglio. Particolare attenzione sarà
riservata al controllo dell’area, per evitare il transito di motociclette e fuoristrada, che possano danneggiare il fondo della strada. Il progetto, costato
circa 450 mila euro, in parte con un finanziamento europeo e in parte con fondi della provincia, va
ad inserirsi all’interno della rete di piste ciclabili e
non solo, in programma per Expo 2015. «A poco a
poco stiamo cercando di creare un vero e proprio
sistema – ha affermato Bosone – di itinerari ciclabili e motoristici a cui si aggiungono anche quelli fluviali. Non sono quindi operazioni isolate, ma
che si innestano in un quadro più importante che
coinvolge tutta la provincia». La Ciclovia del Po,
infatti, dovrebbe collegarsi con un altro percorso ciclabile che arriva direttamente a Vigevano, sempre
seguendo i corsi dei fiumi. Inoltre, nelle prossime
settimane, partirà un nuovo programma di otto navigazioni fluviali con il progetto “Bici-Barca”, che
l’amministrazione sta definendo in questi giorni con
i comuni rivieraschi del Po. «Il percorso ciclabile e
quello fluviale sono strettamente collegati vista la
possibilità di portare la bici sulla barca e proseguire poi il tragitto sulla ciclovia» ha concluso Bosone.
il Periodico
34
OLTREPO
IL SINDACO DI BOSNASCO DETTA LA LINEA DEL NUOVO MANDATO
LUGLIO 2013
“Daremo continuità al progetto iniziato
nel 2008 che ha reso migliore il paese”
di
Oliviero Maggi
Ultimazione della piazza nel centro
della frazione Cardazzo e manutenzione delle strade e del cimitero. Sono
queste le priorità che il sindaco di Bosnasco, Flavio Vercesi, riconfermato,
con una larghissima maggioranza,
alle ultime elezioni amministrative,
ha illustrato durante il consiglio comunale di insediamento, che si è tenuto nelle scorse settimane, presso la
sala polifunzionale, alla presenza di una cinquantina
di cittadini. Durante la seduta, oltre alla presentazione
del programma, il sindaco ha comunicato la nomina
a vicesindaco di Roberto Marsili e a capogruppo di
maggioranza di Giuseppe Bassano. Non sono previste, al momento, deleghe specifiche ai consiglieri, visto che, da questo mandato, non ci sarà più la giunta.
Sindaco Vercesi, quali saranno le priorità della sua
azione amministrativa?
“Abbiamo intenzione di procedere nella seconda fase
dei lavori riguardanti gli arredi e gli abbellimenti
della piccola piazza nel centro storico della frazione Cardazzo. Questa opera sarà subordinata alle
correnti disponibilità dell’ente. Continueremo con
la manutenzione generale del patrimonio comunale
esistente e, in particolare, del cimitero, per il quale
presenteremo a breve il progetto di espansione, che
non pregiudicherà in alcun modo la parte esistente.
Ci attiveremo, inoltre, per reperire fondi da destinare
alla riqualificazione della parte antistante al municipio, di proprietà della provincia, e degli attigui giardini comunali. Poi, qualora le finanze pubbliche lo
consentiranno, è prevista la realizzazione di un progetto già esistente di una strada pedonale o ciclabile
che collega via Marconi con via Pertini”.
Quali altri interventi avete in programma per
quanto riguarda i lavori pubblici?
“Come abbiamo segnalato nel programma, è previsto il completamento dei marciapiedi di via Roma e
la manutenzione delle strade comunali e della segnaletica orizzontale e verticale, sempre in interazione
costante con la Provincia, per segnalare situazioni
di pericolo e manutenzioni che riguardano le strade di pertinenza provinciale. È prevista, inoltre, la
creazione di un’area verde attrezzata, situata tra via
Falcone e la strada provinciale che porta alla frazione Sparano, mentre continueremo ad attivarci per
il reperimento di fondi mirati alla sistemazione della
strada del Torrone. Infine lavoreremo ad un ulteriore
potenziamento della rete di illuminazione pubblica e
alla verifica della possibilità di sostituzione dell’attuale impianto con uno a led a basso consumo, con
un sicuro ammortamento dei costi”.
Una grande attenzione è puntata sulla popolazione
giovanile. Cosa farete in questo ambito?
“In questo ambito proseguiremo la strada delle convenzioni con gli asili qualificati dei comuni limitrofi,
per consentire alle famiglie un tangibile risparmio
economico. Saranno garantiti i trasporti agli studenti delle scuole elementari e medie con lo scuolabus
comunale e con apposite convenzioni. In collaborazione con il centro sportivo, a cui abbiamo garantito
la massima disponibilità di collaborazione, abbiamo
organizzato il centro estivo e il grest aperto a tutti
i ragazzi. Inoltre continueremo con la proposta e il
sostegno di corsi formativi ed educativi su tematiche
Flavio Vercesi
di interesse ecologico e civico”.
Per gli anziani, invece, quali sono i servizi offerti?
“Abbiamo mantenuto l’assistenza domiciliare ed è
nostra intenzione pensare agli anziani promuovendo
forme di collaborazione con l’Asl, per sostenere la
prevenzione delle malattie attraverso la distribuzione
di materiale informativo e ogni altra iniziativa. Continueremo a garantire, inoltre, ai pensionati residenti
la prosecuzione del tradizionale soggiorno climatico
invernale. Infine continueranno i corsi di ginnastica dolce, considerati fonte di benessere psico-fisico.
Sempre rivolto agli anziani, ma anche ai bambini e
alle fasce più deboli della popolazione, proseguiamo
la convenzione con l’associazione Mons Acutus onlus
di Montù Beccaria, che tanto bene ha fatto e continua
a fare per le famiglie bisognose. Infine verrà periodicamente ripetuta la raccolta di indumenti smessi, in
collaborazione con la Caritas”.
Sindaco, in campagna elettorale avete puntato
molto sulla sicurezza. Quali saranno i primi provvedimenti in questo senso?
“A breve valuteremo l’attuale convenzione di polizia
locale sulla base dei risultati acquisiti e delle convenienze dettate dalle trasformazioni subìte nell’ultimo
anno dagli organici a disposizione dei comuni convenzionati. Sul fronte della criminalità stiamo continuando a garantire il massimo sostegno alle forze
dell’ordine, sensibilizzandone gli interventi e mettendo loro a disposizione le nostre attrezzature multimediali. Stiamo valutando, inoltre, un ampliamento del
numero delle telecamere di sorveglianza, dislocate
sul territorio. Infine stiamo vagliando anche tutte le
forme possibili di consociativismo con i comuni vici-
ni, volte a perseguire fini ed interessi comuni”.
Bosnasco è un paese molto vivo culturalmente.
“Infatti daremo continuità e supporto alle manifestazioni istituite nei precedenti anni, come il Festival d’autunno e la processione in occasione del santo patrono. È nostra intenzione, inoltre, proseguire
nell’organizzazione di corsi di interesse generale, a
sostegno soprattutto dei prodotti locali, utilizzando il
salone delle ex scuole elementari. Abbiamo poi garantito il massimo appoggio alla Pro loco, mediante un sostegno organizzativo ed economico, perchè
possa proseguire nel migliore dei modi l’importante
azione di aggregazione e di promozione del territorio. E poi, quando aprirà il nuovo Infopoint a Stradella, vogliamo collaborarvi strettamente al fine di
incentivare il turismo nel nostro comune, a beneficio
dei nostri commercianti e delle aziende attrezzate per
l’accoglienza”.
Per quanto riguarda le politiche ambientali, invece?
“Stiamo proseguendo nel miglioramento del decoro e
della pulizia del paese, se possibile anche mediante il
reclutamento occasionale dei cosiddetti “lavoratori
socialmente utili”. Sarà posta, inoltre, grande attenzione per quanto riguarda la pulizia dei fossi di scolo presenti su tutto il nostro territorio. Innalzeremo
ulteriormente l’attenzione alle tematiche ambientali,
da concretizzarsi con un costante ed imparziale controllo dell’inquinamento delle acque e dell’ambiente.
Inoltre implementeremo il servizio di raccolta differenziata, in linea con le iniziative della Broni-Stradella spa”.
A che punto siete, invece, con la gestione in forma
associata dei servizi?
“Il legislatore impone a tutti i comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti di gestire in forma associata
con altri enti le funzioni fondamentali, individuate in
diverse macro attività. Entro il termine, previsto dalla
normativa, del 31 dicembre 2012, noi abbiamo provveduto a convenzionarci con i comuni limitrofi per la
gestione associata della polizia locale, catasto e protezione civile. Entro la seconda scadenza, prevista per
il 31 dicembre di quest’anno, provvederemo alla gestione associata delle restanti funzioni fondamentali,
con conseguente risparmio di risorse, potenziamento
e razionalizzazione dei servizi. Vorrei ricordare che
nella passata legislatura abbiamo già provveduto ad
approvare il piano triennale 2013-2015 di razionalizzazione delle spese di funzionamento delle strutture
comunali, al fine di realizzare sensibili risparmi di
denaro pubblico”.
Sindaco Vercesi, per concludere, quali saranno le
parole d’ordine di questo mandato?
“La lista “Uniti per Bosnasco” è nata dall’esigenza
di ristabilire basi di armonia e di unità nel nostro comune. Durante le elezioni ci siamo proposti di dare
continuità a quel progetto, che ha permesso nell’arco dello scorso mandato amministrativo di rendere
Bosnasco migliore, più sicuro, più servito, più ecologico, solidale, vivo. Un comune che, nonostante la
crisi, ha saputo andare avanti, tagliando sui costi di
gestione e mantenendo l’Imu ai minimi. Oggi ci proponiamo di ripartire dal fortunato slogan del 2008
“Più armonia, più sviluppo”, che abbiamo onorato
e continueremo ad onorare e trasformare nella nostra filosofia amministrativa. Quindi, per i prossimi
cinque anni, non possiamo che proporre armonia e
sviluppo per i nostri cittadini”.
il Periodico
35
IL NEOSINDACO DI MEZZANINO ILLUSTRA IL SUO PROGRAMMA DI MANDATO
di
Oliviero Maggi
Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di insediamento del nuovo consiglio comunale e del nuovo sindaco di Mezzanino, Gianluigi Zoppetti. Dopo
il passaggio di consegne con il commissario Maria
Laura Bianchi, che ha retto il comune per un anno,
il sindaco ha provveduto alla nomina degli assessori:
il vicesindaco Gabriele Gariboldi sarà anche assessore alla viabilità, trasporti e polizia locale. Francesco
Montagna invece sarà assessore alle attività produttive. Il sindaco Zoppetti ha tenuto per sé il bilancio, le
opere pubbliche e l’assistenza sociale. Il quadro non
è certo dei migliori, visto che la verifica di cassa ha
constatato la presenza di soli 28 mila euro di disponibilità, una cifra che non permette grossi investimenti.
Il sindaco, però, è determinato nel portare avanti il
suo programma, dove le priorità sono i servizi, l’assistenza alle fasce più deboli della cittadinanza e la
sicurezza viabilistica. L’attenzione dell’amministrazione si concentrerà anche sulla tutela dell’ambiente
e la salvaguardia del territorio e il sostegno al mondo
giovanile.
Sindaco Zoppetti, quali saranno le priorità del suo
programma amministrativo?
“La solidarietà è una delle parole d‘ordine del nostro
programma amministrativo. Essa si deve tramutare
in azioni concrete che pongono al centro dell’attenzione la persona ed in modo particolare quelle appartenenti alle fasce più deboli della nostra società:
gli anziani e i minori. Per questa motivazione è fondamentale mantenere uno stretto rapporto con le associazioni di volontariato che operano in Mezzanino
e che si occupano di promozione sociale: il Centro
Sociale G. Moro e l’Auser”.
Importante per un comune come Mezzanino è anche il mantenimento dei servizi. Come vi muoverete in questo campo?
“La sinergia tra il Comune e le associazioni consentirà di mettere in campo un ampio progetto per
estendere, il più possibile, i servizi a favore dei nostri anziani; ad esempio, il recapito a domicilio dei
medicinali e dei generi alimentari. Riteniamo sia indispensabile affrontare con fermezza ed efficacia la
questione relativa al gioco nei locali pubblici, regolamentandone la distanza da scuole e luoghi di culto
e sorvegliando affinché un momento ludico non debba sfociare in patologie, con pesanti ricadute sociali
sulle persone stesse e le loro famiglie. Fondamentale
è anche la comunicazione, ovvero, la possibilità di
informare tutti i cittadini in tempo reale per eventi
rilevanti, soprattutto per l’incolumità generale attraverso sistemi per l’accesso diretto tra amministrazione e cittadinanza”.
Quali sono gli altri punti importanti della vostra
azione?
“Altro obiettivo che intendiamo perseguire, è quello
legato alla “mobilità sostenibile”. Si prevedono percorsi ciclopedonali e percorsi natura che, nel contesto della bellezza unica offerta dal nostro fiume e
dal verde dell’area golenale, consenta un equilibrato
programma di attività motorie e ricreative nel tempo libero al fine di migliorare lo stato psicofisico di
ognuno. Tutti ne potranno usufruire: bambini, adulti,
atleti, anziani, con particolare riguardo alle barriere
architettoniche, per l’accesso delle persone disabili”.
Come cercherete di preservare la bellezza del vostro territorio?
Gianluigi Zoppetti
“Il nostro territorio, cosi bello ed unico, merita la
massima cura ed attenzione; le nostre azioni tenderanno ad evitare lo stillicidio di consumo improprio
del territorio. Si favoriranno le ristrutturazioni ed
il recupero delle aree dismesse; non mancheranno
campagne informative mirate ed azioni a supporto
dello smaltimento dell’amianto. Particolare attenzione sarà riservata al monitoraggio del territorio,
in particolare riguardo agli insediamenti industriali,
verso i quali stiamo già adottando le prime iniziative”.
Ad esempio?
“Ribadiamo con fermezza la nostra volontà di ostacolare tutto ciò che ponga a rischio l’ambiente (vedi
caso ex ACOMA), ovviamente coinvolgendo tutta la
cittadinanza, i comuni limitrofi e l’Ente Provinciale.
Sarà data esecutività a notevoli opere di prevenzione:
il consolidamento degli argini, la sistemazione del
colatore Fuga, le idrovore e la determinazione del
reticolo idrico minore”.
Sindaco Zoppetti, avete incentrato buona parte
della campagna elettorale sul tema della sicurezza
viabilistica. Quali saranno i primi provvedimenti?
“È nostra priorità avviare uno studio di fattibilità per
mettere in sicurezza tutti i punti e le zone che presentano criticità dal punto di vista viabilistico. Intendiamo eliminare le situazioni di pericolosità a partire dal tratto di competenza della Strada Provinciale
Bronese in località Tornello, Ponte della Becca, la
curva pericolosa in località Calcedonia e in via Marconi. La posa di alcuni dissuasori nelle zone residenziali e l’installazione di rilevatori con fotocamera,
ampiamente presegnalati, contribuiranno a rendere
più sicure le zone in questione. Ove possibile, sarà
ripristinata la segnaletica orizzontale e verticale ad
alta visibilità ed inserita nuova segnaletica verticale
luminosa con priorità (specie in caso di nebbia), agli
accessi dell’argine maestro”.
Un altro aspetto da affrontare è quello dei giovani.
Qui come agirete?
“Non va assolutamente sottovalutata la questione
giovanile. Riteniamo che i giovani saranno il futuro
solo se saremo in grado di soddisfare il loro bisogno
di luoghi protetti e spazi idonei dove ritrovarsi per
socializzare ed esercitare momenti ludici e culturali,
OLTREPO
Zoppetti: “Priorità per i servizi e la
salvaguardia delle fasce più deboli”
LUGLIO 2013
avremo consapevolezza di una loro
crescita psico-fisica sana ed equilibrata. È noto che c’è carenza di strutture, di momenti ed iniziative per i
giovani; l’impegno e la mission sono
di individuare siti idonei e, compatibilmente con i fondi a disposizione,
renderli agibili. E’ fondamentale una
sinergia tra amministrazione comunale e le associazioni presenti sul territorio, ma anche il diretto coinvolgimento dei giovani stessi nei processi
e nelle scelte amministrative che li riguardano; in tal
senso, è opportuno favorire e stimolare la formazione
di un comitato giovanile”.
Sindaco Zoppetti, un altro dei punti del vostro
programma riguarda l’arredo urbano. Dove bisogna intervenire?
“Intendiamo individuare le aree trascurate e fatiscenti, recuperarle, riqualificandole attraverso la
creazione di piccole “isole ambientali” di verde pubblico attrezzato. Per noi, l’abbandono dell’arredo urbano è sintomo di degrado e mancanza di sensibilità
verso il territorio. Le zone cimiteriali necessitano di
periodica e più attenta manutenzione; saranno quindi piantumati nuovi alberi ed in generale risistemate
le siepi. Previa verifica, saranno attivati nuovi punti
luce nelle zone carenti di illuminazione”.
DAL 5 ALL’8 LUGLIO
Fortunago Enjoy:
la festa è qui
di
Stefania Bertonazzi
Siamo al conto alla rovescia, in questa estate che
sembrava non arrivare mai, tra le verdi colline
dell’Oltrepò, ripartono le meravigliose feste in
collina. Nata e recuperata dalla versione precedente conosciuta come Jammin’ Festival, che si
teneva nello stesso periodo dell’anno, Fortunago
Enjoy quest’anno è organizzata dalla Proloco in
collaborazione con un gruppo di simpatici amici del posto accumunati dalla voglia di divertirsi.
Per questo motivo non sarà solo birra, ma anche
degustazioni di vini, bar e griglieria. Suddivisa in
più giorni, dal 5 all’8 luglio incluso, ogni serata
avrà una sua tematica dedicata: la prima serata, il
5 luglio, a suon di rock con la presenza di numerosi gruppi in esibizione con una gara di “litro
veloce”; il sabato sera, il 6 luglio, ci sarà l’originale serata in “pink” dove tutti sono simpaticamente invitati a vestirsi di rosa come i promotori,
il tutto con maialino allo spiedo, primi piatti e
cocktails. Per i nostalgici, domenica 7 luglio “la
serata” anni 80 con l’esclusiva presenza di Albert One, vincitore Festivalbar anni 80. La serata
conclusiva sarà all’insegna della moda con sfilate
e concorsi di modi. Musica accompagnata dalla
splendida voce di Daniela Daddi. In programma
inoltre una serata dedicata ai bimbi, tutti vestiti
uguali impegnati in tanti giochi e divertimento! Il
finale sarà letteralmente con il botto, fuochi d’artificio e allegria a volontà.
il Periodico
36
OLTREPO
HA RIAPERTO IL PALAZZETTO DI SANTA MARIA DELLA VERSA
In programma corsi multisport
per i ragazzi e la scuola di ballo
di
Oliviero Maggi
Dopo anni di completa chiusura, finalmente, dallo scorso novembre, ha
riaperto i battenti il centro sportivo di
Santa Maria della Versa. Dopo alcuni
tentativi andati a vuoto, infatti, l’amministrazione comunale è riuscita ad
affidare la gestione della struttura, che
per molto tempo è rimasta inutilizzata. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la
società polisportiva SAM asd di Casorate Primo, che da subito si è attivata per organizzare corsi di diverse categorie sportive. Nonostante le
attività siano partite in ritardo, anche a causa di ignoti
vandali che hanno preso di mira la struttura nei giorni precedenti all’apertura, l’affluenza di questi primi
mesi è buona e, per l’anno in corso, la società ha messo in campo alcuni progetti, coinvolgendo anche le
scuole cittadine. Il presidente della società, Giovanni
Sartoris, ci spiega le iniziative dei prossimi mesi.
Come mai vi siete interessati al Palazzetto di Santa
Maria della Versa?
“Abbiamo voluto scommettere su questa struttura
perchè come attività sportiva sul territorio c’era poco
o niente. La valle è ampia e con un lavoro che ovviamente vedrà risultati definitivi nell’arco di almeno
due anni ci siamo “buttati” in quest’esperienza”.
Quali sono le attività e i corsi che avete attivato
presso la struttura?
“Per ora siamo riusciti a realizzare dei corsi per
bambini di multisport e tennis, mentre per i ragazzi
di scuola media è andato molto bene il corso di pallavolo. Per ora contiamo per queste discipline direttamente seguite da noi su circa 25-30 iscritti. Avendo
iniziato purtroppo a novembre molti corsi come minibasket, minivolley ed altri ancora non hanno attec-
LUGLIO 2013
chito soprattutto perchè gli utenti avevano già iniziato a settembre in altri impianti, ma puntiamo l’anno
prossimo di riproporli”.
Quali sono le altre attività che ospitate presso il
palazzetto?
“Ospitiamo una scuola di liscio semi professionista
che ha, fra gli atleti, ragazzi che partecipano a campionati nazionali, abbiamo corsi per adulti di energy
dance, total body e un gruppo di ragazzi maggiorenni
che gioca a pallavolo e a breve costruirà una vera e
propria squadra. In più abbiamo sempre a disposizione delle ore da calcetto che si possono prenotare
settimanalmente con un terreno da gioco indoor davvero ottimo”.
Quali sono i progetti che avete in mente per
quest’anno?
“Abbiamo iniziato a collaborare con le scuole di
Santa Maria fin da dicembre ospitando un torneo di
Natale di Pallavolo fra le classi cittadine della scuola
media ed ora proporremo in alcune classi della scuola elementare un progetto multisport per far avvicinare i bambini alle varie discipline come minibasket,
tennis e volley. Infine super novità del prossimo mese
saranno i corsi di Indoor Cycling, ovvero spinning
cioè bike a tempo di musica, con possibilità di svolgerlo alla mattina, magari per le mamme e ragazzi
che fanno turni, pausa pranzo e alla sera. Per ulteriori informazioni su queste e su altre attività è possibile
contattare il numero 3929865894”.
il Periodico
LUGLIO 2013
37
PARLA L’ASSESSORE AL COMMERCIO, LORENZO VIGO
di
Marta Massacci
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato Lorenzo Vigo,
assessore al commercio, cultura, attività produttive e
dinamiche giovanili.
In quanto assessore al commercio e alla cultura
quali sono le iniziative promosse dal comune in
questi mesi estivi?
“Da ormai due anni abbiamo cominciato un percorso di infoltimento degli eventi a Casteggio cercando
di colpire su più ambiti e settori. Innanzitutto uno
sguardo alla cultura e alla nostra Certosa Cantù,
dove abbiamo organizzato molti appuntamenti per
ogni etá, senza dimenticare il patrimonio immenso
rappresentato dal nostro museo archeologico. Con
il CRIDACT dell’Università di Pavia si è instaurata una collaborazione attiva e fattiva che porterà a
ottobre a Casteggio un importantissimo convegno
dedicato all’archeologia pavese. Negli ultimi anni la
collaborazione con il prof. Maggi, la Dott.sa Dezza e
i ragazzi del CRIDACT hanno dato molta visibilità al
museo e alla certosa arrivando al record di visite annue e incrementando il suo utilizzo per appuntamenti
culturali e convegni”.
E per quanto riguarda la vita cittadina?
“Anche il centro di Casteggio era in crisi di ossigeno, abbiamo cosí iniziato una serie di progetti, per
affiancare i venerdì sera, unico evento dedicato alla
piazza del paese. Lo scorso anno abbiamo introdotto
con successo la Notte Bianca, che sarà ripetuta il 31
Agosto, così come la festa del cioccolato a Ottobre.
Inoltre, alle serate classiche di venerdì, abbiamo af-
fiancato due appuntamenti divisi su 4 sabati: Casteggio Latina e Casteggio Jazz, dedicati rispettivamente
al latino americano e alla musica Jazz”.
La biblioteca all’interno della Certosa è frequentata? Costituisce un punto di aggregazione giovanile?
“La biblioteca è abbastanza frequentata, è presente
una sala studio ed è un polo didattico archeologico
per circa 1000 studenti tutti gli anni. Inoltre come
assessorato stiamo collaborando con le scuole per
ideare nuovi progetti di coinvolgimento dei ragazzi”.
Eventi interessanti come Birrart e Oltrevini, anche
quest’anno, verranno riproposti? In quali date?
“Altra tappa importante e risultato enorme di que-
CASTEGGIO
“Casteggio Latina e Casteggio Jazz
per cercare di vivacizzare l’estate”
sta amministrazione è stato quello di
aver recuperato e riabilitato l’area
fieristica di via Truffi, polo unico nel
suo genere con 4000mt2 di superficie
espositiva che ritornerà ad essere teatro della gloriosa Rassegna dei Vini
da Settembre, così come le altre manifestazioni già in programma: Birrart (fra due weekend!) e la fiera del
tartufo. Inoltre stiamo trattando per
avere altri nuovi appuntamenti già
per fine 2013 e stiamo pianificando
gli eventi per il 2014”.
Come stanno proseguendo le manifestazioni?
“Tutti gli appuntamenti stanno funzionando bene,
considerando che vengono organizzati a costo quasi
nullo, con la partecipazione dei locali aderenti e la
grande volontà di Proloco Clastidium e ASCOM, a
cui va tutto il mio ringraziamento”.
La Certosa Cantù, il castello e il museo archeologico possono dunque promuovere molto il territorio
dell’Oltrepo: si può parlare di turismo in una zona
come Casteggio e in generale sul vostro territorio?
“Il turismo in Oltrepo è in affanno e purtroppo non
vedo soluzioni all’orizzonte. Manca una vera volontà politica comune di fare investimenti in strutture umane e materiali - per far decollare questo territorio. Tutto è affidato alla singolarità di una iniziativa o
di una azienda, senza un comune denominatore né un
filo conduttore. Nonostante le potenzialità, sarà difficile diventare veramente competitivi e cogliere così
l’opportunità EXPO 2015”.
L’EVENTO ORGANIZZATO DALLA GIOVANE ASSOCIAZIONE DI OLTRE LA VALLE
In giro per le colline alla scoperta delle
bellezze naturali della Valle Schizzola
di
Stefania Bertonazzi
Un mese di intenso lavoro a Schizzola: nonostante
si tratti di un piccolo paesino con pochi abitanti, nel
solo mese di giugno, Schizzola e la sua valle sono
stati teatro di due eventi determinanti all’interno
di un ricco calendario di manifestazioni. A capo di
questa organizzazione, incontriamo l’Associazione
Oltre la Valle, una squadra di ragazzi e collaboratori uniti da una forte passione per la terra in cui
sono nati e cresciuti con il solo intento di rivalorizzare tradizioni, paesaggi, tipicità e culture che, negli
anni, si sono abbandonati. Dopo settimane di duro
lavoro, il 9 giugno, si è tenuta la storica “Sagra della
ciliegia”, per la prima volta gestita ed organizzata da
Oltre La Valle. Schizzola, conosciuta da sempre per
le sue ciliegie, ha dato vita, in quella domenica, ad
una serie di iniziative coinvolgendo produttori locali, comuni limitrofi e non. E’ proprio questo lo spirito degli abitanti di questa vallata e dei componenti
dell’Associazione, ripartire da questo Oltrepò , troppo spesso dimenticato ed abbandonato per andare a
cercare altrove ciò che gratuitamente la natura ha
messo a disposizione e, per capirlo, basta guardarsi
semplicemente intorno. Bancarelle, mostre, esposizioni di vecchie foto e di attrezzi di una volta, pro-
fumi di salumi e formaggi nostrani e ovviamente,
cassette di ciliegie…, questa è l’aria che si respirava
quel giorno a Schizzola. Fedeli partners dell’Associazione hanno messo a disposizione gustosissimi
assaggi delle loro produzioni. Davanti alla sede di
questa giovane Associazione, è stato allestito lo
stand dell’Associazione dove è stata proposta la
nuovissima edizione della guida turistica della Valle
Schizzola, scritta e curata da Alessandro Disperati
e Giancarlo Bertelegni. Il risultato ha superato ogni
aspettativa, sin dal primo pomeriggio esaurite tutte
le ciliegie, tantissime le copie della guida vendute e
preso letteralmente d’assalto l’angolo bar e griglieria che i componenti di Oltre La Valle hanno saputo
brillantemente gestire! Ma, come detto, sono due gli
eventi in questo mese. Lo scorso 23 giugno, infatti, importante novità in “casa” Oltre La Valle con
la prima camminata enogastronomica che ha visto
l’organizzazione di una passeggiata tra le splendide
colline, attraverso un percorso selezionato dai ragazzi, ideale per chi, da solo, in compagnia e con
bambini, vuole respirare aria pulita, nel verde ed
ammirare panorami invidiabili da qualsiasi località
turistica, il tutto intervallato da tappe di degustazioni e banchi di assaggio, primi e secondi piatti a base
di prodotti tipici di questi luoghi, preparati e offerti
direttamente dai produttori locali, associati e partners di Oltre La Valle. Ritrovo a Pragate, paese confinante con Schizzola… ben oltre 80 i partecipanti;
organizzata con cura, cercando di non lasciare nulla
al caso, ogni iscritto è stato dotato di tasca, acqua e
kit per degustazioni… Attraversando i vari paesi…
chi ha percorso questo itinerario ha trovato la tappa
“colazione “ con bocconcini alla marmellata, caffè,
bibite e succhi di frutta per grandi e piccini; proseguendo il cammino, noi stessi ci troviamo in sentieri
e luoghi che, pur essendo del posto, non ne conoscevamo l’esistenza; lo stupore e l’incanto per i panorami è unanime tra i partecipanti, sempre più felici
di aver partecipato a questa iniziativa! Risalendo per
gli Orridi di Marcellino eccoci ad una nuova tappa:
salumi e formaggi “made in Oltrepo”, terra madre
di questi prodotti. Passeggiando nella natura arriviamo a Trebbio alla tappa dei primi piatti: un prelibato
risotto alle zucchine mantecato al caprino. Appena
dopo la tappa dei secondi: un saporitissimo roast
beaf preparato da Massimo e Ilaria della Locanda
del Passeggiero, anche loro associati e che hanno
messo a disposizione la loro abilità culinaria per
questa giornata, il tutto contorniato da freschissime
insalatone. Un vero successo… un’iniziativa importante, una delle più semplici, ma di grande richiamo.
il Periodico
38
LUGLIO 2013
il Periodico
39
INTERVISTA ALL’ASSESSORE ALLO SPORT, ANDREA TAGLIANI
di
Marta Massacci
Andrea Tagliani, assessore allo sport e alla sicurezza
del Comune di Casteggio illustra alcuni progetti.
In quanto assessore allo sport quali sono le attività
sportive che il comune porta avanti a Casteggio e
dintorni?
“Il Comune di Casteggio ha la possibilità di avvalersi di un Centro Sportivo, situato nel centro del paese, che comprende uno stadio, con relativi impianti
tecnici, una piscina coperta e scoperta ed un palazzetto con campi da basket, pallavolo, calcetto, sale
per attività sportive e ludiche. Tutto ci permette di
svolgere moltissime attività sportive in grado di coinvolgere centinaia di bambini. Basti pensare che circa
200 bambini giocano a calcio, un centinaio giocano
a basket e a pallavolo, e più o meno 500 bambini seguono i corsi di nuoto nella piscina coperta. Questi
corsi sono ben strutturati grazie al lavoro di istruttori
federali. Infine, altre attività importanti sono: il pattinaggio a rotelle e gli sport per la difesa personale
come Karatè, Kendo, Jujitsu ecc”.
Ci sono state e ci saranno manifestazioni sportive
nel periodo di Luglio e Agosto a cui è possibile assistere e/o partecipare?
“In questo mese di giugno si sono svolti diversi tornei
di calcio e basket e per il prossimo 7 luglio è prevista,
nella struttura della piscina scoperta, una serie di
tornei che vanno dal Basket al Calcetto a 5, per finire
con il Beach Volley; il tutto è organizzato dalla CRI
di Casteggio e la manifestazione sará aperta a tutti
coloro che vorranno passare una splendida giornata
in compagnia, prima delle agognate ferie!”.
Pensa che nella zona dell’Oltrepo sia utile incenti-
vare il settore dello sport?
“Noi come Amministrazione Comunale, e soprattutto io come Assessore allo Sport, abbiamo voluto
fortemente partecipare ad un Bando di Concorso
Ministeriale per la ristrutturazione dei Centri Sportivi Comunali. Il Ministero ha stanziato 18 milioni di
euro e siamo stati in grado di presentare un progetto
in tempo record, grazie anche alle competenze e alla
professionalità del nostro Tecnico Ing. Marco Zucchini. Abbiamo previsto 600.000,00 di euro per ristrutturare lo stadio e il Palazzetto del Centro Sportivo, così
riusciremo a completare i lavori che mancano. Nel
2010, infatti, è stata completata la piscina coperta e
in questo modo si andrebbe a completare un Centro
Sportivo, fiore all’occhiello del nostro Oltrepo Pavese. Questo a dimostrazione del fatto che crediamo sia
CASTEGGIO
“Lo stadio ed il palazzetto dello sport
saranno presto ristrutturati”
LUGLIO 2013
giusto investire nello sport e, col tempo, di migliorarlo”.
Quanto incide lo sport sullo sviluppo culturale delle persone?
“Tutte queste attività sono importanti soprattutto per l’aggregazione dei
bambini che, grazie ad istruttori e allenatori competenti, oltre ad imparare l’ arte dello sport, apprendono quei
valori come il rispetto, l’amicizia e
l’impegno, che saranno indispensabili negli anni futuri per vivere nella
nostra società, a contatto con il mondo del lavoro e
con il genere umano”.
La politica a livello nazionale negli ultimi anni ha
determinato una certa sfiducia da parte dei cittadini, a causa dei continui tagli ai finanziamenti in
tutti i settori. Come state gestendo il vostro operato a livello locale?
“Direi che l’Amministrazione Comunale, anche se
colpita da questi continui tagli sui fondi (che lo Stato dovrebbe elargire), cerca di difendersi provando
ad attingere qualche soldo con questi bandi, (di cui
ho appena parlato), tuttavia ancora abbastanza rari.
Non è una cosa facile, ma la speranza è l’ unica cosa
che questo Stato non può toglierci”.
Cosa pensa delle recenti dimissioni di Josefa Idem,
Ministro dello sport del Governo Letta?
“Penso che siano giuste perchè tutti i personaggi
pubblici dovrebbero dare il buon esempio, anche se
penso che sia stata colpa di qualche suo tecnico incaricato di occuparsi delle questioni burocratiche. Non
credo che un Ministro rischi la “cadrega” come si
suol dire, per un’ICI non pagata!”.
TRA LE COMPARSE ANCHE QUELLA DI DANILO NEMBRINI
Continuano in questi giorni a Fortunago
le riprese del nuovo film di Virzì
di
Stefania Bertonazzi
Dopo una prima tranche dello scorso inverno, sono
ricominciate in questi giorni le riprese del film di
Virzì, che ha come teatro uno dei borghi più belli
dell’Oltrepò, Fortunago. Questo piccolo paese sta
avendo il suo momento di notorietà, in questi giorni, infatti, la troupe cinematografica ha fatto scalo
tra queste verdi colline ed è scattato il primo ciak.
Incontriamo uno dei Responsabili di Produzione,
Alessandro Mascheroni, e Nicolas (in foto in basso
con Danilo Nembrini, titolare della Pineta di Fortunago) che ci racconta la sua esperienza in Oltrepò.
“La scelta di Fortunago come luogo di ambientazione è stata da un lato casuale, dall’altro di necessità,
il bisogno di uno spazio in natura, di una villa non
abitata, di spazi aperti e caratteristici, hanno spinto
artisti e registi a fare di Fortunago quello che spesso
capita nelle più importanti capitali. La location individuata è stata perfetta: una villa privata, blindata
al pubblico, non abitata ed immersa nel verde…”.
Nomi importanti fanno capolino in questo film tra cui
Alessandro Pavesi, alla cui figura si affiancherà anche una comparsa locale “made in Oltrepò” , Danilo
Nembrini, titolare del Ristorante la Pineta che, per un
giorno, diventerà attore nelle vesti di “paparazzo”.
La trama ormai è pressochè conosciuta, se ne parla nei blog e su internet, l’aspetto più importante
per noi è l’attenzione che si è rivolta a Fortunago
ed ai paesini limitrofi come spesso accade, grazie
ad una iniziativa come questa, i riflettori su tali
borghi si sono accesi da più fronti; agriturismi e ri-
storanti di queste vallate sono stati piacevolmente
investiti da pubblicità; gli addetti ai lavori, infatti,
soggiorneranno nelle location della zona tra Fortunago e dintorni, sino ad arrivare a Salice Terme.
Il sindaco di Fortunago, Pierachille Lanfranchi, raccoglie con soddisfazione questo momento; lo considera meritato per un patrimonio culturale e paesaggistico come Fortunago e l’Oltrepò in genere.
il Periodico
LUGLIO 2013
40
BRONI
CHIESTO L’INTERVENTO DELLA REGIONE PER LA BONIFICA DELLA FIBRONIT
Ciocca e Villani: “Stiamo lavorando per
fare ottenere i finanziamenti necessari”
di
Oliviero Maggi
Quando riprenderanno i lavori di
messa in sicurezza dell’area Fibronit?
È una domanda che si fanno tutti i
bronesi, e non solo, visto che, dopo la
conclusione dei lavori del primo lotto, non ci sono stati passi avanti per
quanto riguarda gli altri step di interventi. Il progetto relativo al secondo
lotto è fermo sul tavolo del ministero
dell’ambiente per la mancanza di fondi e anche la visita dell’ormai ex ministro della salute, Renato Balduzzi, nonostante il suo forte interessamento, pare non abbia sortito ancora nessun effetto.
Intanto, però, si continua a morire e, continuando a
spostare in là nel tempo la bonifica dell’area, si rischia che la zona non venga mai sanata. Molti, intanto, per ovviare alle mancanze e ai ritardi dello Stato,
chiedono che sia la Regione a intervenire in prima
battuta con delle risorse per far ripartire i lavori. Ecco
cosa ne pensano i consiglieri regionali Angelo Ciocca
(Lega Nord) e Giuseppe Villani (Partito Democratico). “Occorre ottenere immediatamente finanziamenti per bonificare l’area ex-Fibronit di Broni”, afferma il consigliere regionale Angelo Ciocca, a seguito
dell’approvazione della mozione approdata in Consiglio Regionale nelle scorse settimane, che impegna la
giunta a trovare, tramite lo Stato, i soldi necessari per
proseguire i lavori. Prosegue il presidente della commissione attività produttive: “Lo stabilimento Fibronit di Broni ha cessato ogni attività nel 1993, a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 257 del 1992,
che ha sancito la cessazione dell’impiego di amianto
e derivati; lo stabilimento era adibito alla produzione
di manufatti in cemento-armato, in particolare lastre
ondulate per coperture e canne per camini. L’area Fibronit è stata inserita tra i siti di interesse nazionale
per la presenza diffusa di fibre d’amianto su una superficie di circa 140.000 metri quadrati, parzialmente coperta da stabilimenti produttivi in disuso ed in
pessimo stato di manutenzione. In seguito alla chiusura, gli scarti di lavorazione sono rimasti abbandonati all’aria aperta, con continua dispersione di fibre
nell’atmosfera”. E ancora: “Nello stabilimento Fibronit hanno operato per anni oltre 4.000 lavoratori,
provenienti da Broni e dai paesi del circondario, con
conseguenze rilevanti sulla salute. Nell’ultimo decennio sono stati eseguiti i primi lavori di messa in sicurezza, per evitare l’ulteriore dispersione in atmosfera
delle fibre d’amianto presenti sul sito; i lavori hanno
riguardato prevalentemente l’incapsulamento e lo
sconfinamento con riduzione volumetrica dei manufatti stoccati all’aperto, oltre che la rimozione delle
polveri e dei materiali fini accumulati”. La proposta
di Ciocca è chiara: “Come tutti sanno, l’esposizione
alle fibre di amianto può causare malattie all’apparato respiratorio e tumori ed è importante intervenire
subito, sia per la messa in sicurezza della popolazione dell’area, sia per un aiuto concreto nei confronti
di chi ha subito le patologie da amianto; un segnale
importante sarebbe l’esenzione del ticket sanitario
per i cittadini che manifestano tali patologie. Ritengo
che l’anticipazione delle risorse economiche necessarie attraverso un intervento regionale debba essere
però subordinata al rilascio di adeguate garanzie sui
tempi e le modalità di stanziamento dei fondi ministeriali; il problema, difatti, è stato ignorato troppo
Angelo Ciocca
Giuseppe Villani
a lungo”. La mozione votata dal consiglio regionale
è stata presentata dal consigliere regionale Giuseppe
Villani, primo firmatario, tra l’altro, della legge regionale amianto, che regola gli interventi dal punto di
vista tecnico e sanitario. Villani spiega:“L’emergenza
sanitaria e l’urgenza della bonifica all’ex Fibronit di
Broni ha intrapreso un cammino diverso e più snello dentro le istituzioni. E questo per merito di una
mozione che ho presentato e che è stata votata nelle
scorse settimane dopo alcune modifiche e integrazioni con altrettanti documenti presentati da altri consiglieri, in Consiglio regionale. Avevo chiesto che Regione Lombardia fosse disponibile a intervenire con
risorse finanziarie proprie per le opere di bonifica. In
realtà, se non sarà un intervento diretto, il Consiglio
regionale seguirà la vicenda Broni con trasparenza
e puntiglio in VI Commissione Ambiente, mentre la
Regione chiederà con forza allo Stato di continuare le operazioni”. Il Consiglio ha, infatti, impegnato la Giunta ad attivarsi immediatamente presso il
Presidente del Consiglio e i Ministri competenti per
ottenere i finanziamenti necessari a ultimare la bo-
nifica dell’area ex Fibronit, ma anche a coinvolgere
prioritariamente, nella valutazione dei passaggi utili
alla completa soluzione del problema, la VI Commissione Ambiente assieme alle realtà locali, regionali e
associative, e impegnandosi a riferire sullo stato di
avanzamento dell’attività entro 6 mesi dalla presente
mozione. “Non posso che essere soddisfatto - conclude il consigliere regionale Villani - della discussione
perché è stato affrontato ancora una volta nel merito e correttamente il tema della bonifica. Abbiamo
trovato un’intesa tra posizioni diverse, ma il nostro
punto di riferimento rimangono i quattro temi ripresi nella mia mozione: l’estrema emergenza del caso
Broni; il fatto che i soggetti interessati siano principalmente il Governo ma anche la Regione, oltre che
gli enti locali, le associazioni ambientaliste e dei famigliari delle vittime; la verifica molto trasparente in
Commissione e in Consiglio regionale; su queste basi
saremo particolarmente attivi. Oggi il Consiglio e i
suoi membri si sono dati uno strumento per mettere
insieme le istituzioni che devono lavorare per la bonifica” conclude l’esponente del Partito democratico.
il Periodico
41
L’AVANI CONTRO LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DEL MINISTERO
di
Oliviero Maggi
«E’ una vergogna che il ministero dell’ambiente si
sia costituito parte civile al processo Fibronit!». Il
direttivo dell’associazione Avani, riunitosi nei giorni
scorsi presso la sala consiliare di Portalbera, e l’assemblea degli iscritti, convocata a Broni presso Villa
Nuova Italia, hanno condannato senza mezzi termini
la scelta dell’avvocatura dello Stato di presentare il
ministero come parte lesa all’interno del dibattimento in corso presso il tribunale di Voghera. “Già nel
2010, come associazione Avani, - spiega il presidente
Silvio Mingrino – avevamo presentato una denuncia contro tutti gli enti pubblici coinvolti nel caso
Fibronit. Da allora non abbiamo saputo più nulla.
Noi abbiamo piena fiducia nella giustizia, ma questa
decisione ci sembra davvero assurda”. Nel novembre
2009 Avani si rivolge alla procura generale di Milano
e chiede l’avocazione delle indagini preliminari in
corso, che vengono rigettate perché in corso di chiusura. Nel 2010 Avani ci riprova ancora con l’avocazione delle indagini, ma vengono di nuovo rigettate
con lo stesso motivo. Sempre nel 2010 Avani assiste,
con l’avvocato Ezio Bonanni, Graziano Salvini che
sporge denuncia a carico dei datori di lavoro, degli
enti pubblici, dei pubblici amministratori comunali
che si sono succeduti e dei medici della fabbrica. Graziano Salvini chiede di accertare eventuali responsabilità imputabili a queste persone. La vedova Salvini,
Adriana Margarito, ad oggi non ha ancora nessuna
risposta. Ancora più duro è l’avvocato bronese Domenico Novarini, difensore di alcune parti civili nel
processo: “Già la costituzione di parte civile di Asl
e Regione è stato un insulto al buon gusto e al buon
senso – sbotta il legale – adesso dobbiamo impedire
a tutti i costi che la mano pubblica la faccia franca,
visto che sono loro i veri responsabili della strage”.
Secondo Novarini, infatti, soprattutto il ministero
non aveva recepito la direttiva europea del 1983, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi
con un’esposizione all’amianto durante il lavoro, che
bandiva l’utilizzo del materiale. Cosa che invece era
successo, tre anni dopo, a Casale Monferrato: “Franco Buzzi, re del cemento amianto a Casale, - spiega
ancora Mingrino - nel 1986 decise di non utilizzare
più l’amianto. Buzzi muore per mesotelioma pleurico
a 75 anni il febbraio 2011. Ma anche il sindaco di
Casale Monferrato nel 1986 con un’ordinanza mette
al bando l’amianto nella sua città. Eternit fallisce in
Italia nel 1986. Anche perché i sindacati di Casale
Monferrato hanno impedito che la Eternit riaprisse,
anche se la Eternit stessa assicurava di aver messo
in sicurezza tutti gli impianti di produzione. Il sindacato di Casale ha scelto la vita. E i sindacalisti
del nostro territorio cosa hanno fatto in quell’anno?
Niente, hanno difeso il lavoro e non il lavoratore e
quindi hanno scambiato un posto di lavoro con uno
e più posti al cimitero. Quindi io vorrei vedere alla
sbarra degli imputati per accertare eventuali responsabilità, sia il ministero dell’ambiente sia i sindacalisti che non hanno tutelato la nostra vita. Il sindacato
CGIL, CISL, UIL è chiaro che in Italia ha lavorato
a macchia di leopardo”. Ancora Novarini: “Ci sono
testimonianze di familiari delle vittime che ricordano
come la proprietà pagasse i medici per dire ai lavoratori che non c’erano problemi. Invece di difendere
i dipendenti facevano il gioco di chi ha causato la
strage. E perchè, nonostante si sapesse fin dal 1960
BRONI
“E’ una vergogna: con i suoi silenzi anche
lo Stato è responsabile di questa strage!”
LUGLIO 2013
A lato
gli avvocati
Mangiarotti,
Novarini e
il Presidente
Avani.
Sotto il
pubblico
presente
all’incontro
che l’amianto era dannoso, la comunità medica ha
fatto finta di niente?”.
I margini giudiziari di manovra per contrastare questa decisione non sono molti: gli avvocati Carisano
e Angeleri hanno proposto come alternativa l’avocazione di una procura nazionale che si occupi della
questione al posto di quella di Voghera. “Il Procuratore del Tribunale di Voghera ha fatto, fa e continuerà
a fare il suo dovere con gli strumenti fornitigli dalla
Procura che, però, risulta troppo piccola per poter
supportare un tale carico di lavoro. Certo che tutto sarebbe diverso se venisse accettata la proposta,
avanzata dal Dottor Raffaele Guariniello, di una procura Nazionale che si farebbe carico delle cause di
lavoro” conclude il presidente Avani. Nel frattempo,
però, Novarini ha pensato ad un gesto eclatante da
compiere a Broni: «Dobbiamo organizzare una manifestazione pubblica – spiega l’avvocato – con gazebo,
striscioni, manifesti che spieghino la vergogna che sta
succedendo. E poi una raccolta di migliaia di firme.
Dobbiamo aprire nuovi scenari». Martedì 25 giugno,
alle ore 9.30, l’Avani e le parti civili hanno manifestato pacificamente davanti al Tribunale di Voghera,
dove è stata emessa la sentenza sui riti abbreviati,
concessi a Claudio Dal Pozzo e Giovanni Boccini.
Intanto, è entrato a far parte del direttivo dell’associazione il dottor Francesco Meriggi, medico chirurgo e
grande amico di Pierangelo Casa, l’imprenditore di
San Leonardo, scomparso per mesotelioma lo scorso
5 maggio.
il Periodico
42
STRADELLA
L’ASSESSORE ALLA SICUREZZA ILLUSTRA GLI ULTIMI PROVVEDIMENTI
LUGLIO 2013
Filipponi: “Maggiori controlli durante il
mercato e nuove telecamere in arrivo”
di
Oliviero Maggi
Dopo l’ultima preoccupante escalation di furti, che ha visto addirittura
due spaccate nello stesso momento
e l’utilizzo dell’esplosivo per forzare un vetro antiproiettile, a Stradella
è tornato di grande attualità il tema
della sicurezza, invocato soprattutto
dai commercianti, che non si sentono più sicuri e chiedono a gran voce
un intervento più efficace delle forze dell’ordine. L’amministrazione comunale, che ha
un assessorato proprio dedicato alla sicurezza, retto
dall’assessore Daniele Filipponi, sta lavorando per
creare un maggiore coordinamento tra le forze in
campo, rafforzando soprattutto i controlli durante il
mercato cittadino. Inoltre è in previsione, risorse di
bilancio permettendo, un ampliamento dell’impianto
di videosorveglianza, con una maggiore attenzione
nel centro storico, così come richiesto anche dagli
esercenti.
Assessore Filipponi, quali sono le azioni che state
mettendo in campo?
“L’amministrazione comunale, per quanto riguarda
la sicurezza dei cittadini, ha avviato una campagna
di sensibilizzazione, che consiste nella distribuzione
di un manifesto, con lettera di accompagnamento, inviato a tutti gli amministratori di condominio, da affiggere nei rispettivi palazzi. Il manifesto elenca una
serie di semplici consigli su come difendersi da eventuali “truffe”. Come assessorato alla sicurezza, negli
anni scorsi, avevamo già avviato delle campagne di
sensibilizzazione, a tutela della sicurezza dei cittadini
con delle brochure dedicate, che erano state distribuite nei bar, negli ambulatori medici e nei luoghi più
frequentati soprattutto dalla popolazione anziana”.
Negli ultimi tempi c’è stata una preoccupante
escalation di furti e i cittadini, soprattutto i commercianti, hanno chiesto maggiori controlli. Quali
sono state le vostre risposte?
“Con riferimento ai recenti, inquietanti episodi di
effrazioni e di furti, l’amministrazione comunale,
d’intesa con gli inquirenti e le Forze dell’ordine, ha
tenuto due incontri in Prefettura con tutti gli altri sindaci dell’Oltrepo, dove è stato chiesto per garantire
la sicurezza dei cittadini, di potenziare il personale di
Carabinieri e Polizia, in particolare nelle ore notturne. Inoltre stiamo lavorando per potenziare ancora
meglio i collegamenti tra la Polizia locale e gli organi di Polizia preposti al controllo del territorio per un
più efficace coordinamento”.
La Polizia locale, che è quella più a contatto con la
gente, di cosa si sta occupando?
“La Polizia locale, a cui va tutto il mio sostegno e
ringraziamento, nell’ambito delle proprie competenze, è impegnata in un maggior controllo quotidiano
del territorio cittadino, intensificando la già efficace
azione contro borseggiatori, truffatori, irregolari, e
quant’altro. Inoltre, dopo la recente approvazione
definitiva del Piano regolatore per l’illuminazione
comunale, prossimamente, sarà potenziata la rete di
pubblica illuminazione e avremo uno strumento in
più per contrastare la criminalità”.
A Stradella è attivo un impianto di videosorveglianza. Dove sono posizionate le telecamere?
“Dopo il posizionamento delle sei telecamere nei
punti stabiliti, ovvero via 26 aprile, piazza Vittorio
Daniele Filipponi
Veneto, Giardini Pubblici, zona della Posta, zona stazione e zona cimitero, a breve verrà ampliata la rete
degli impianti di videosorveglianza, con l’integrazione di tre telecamere già esistenti, che però non erano
ancora collegate al sistema centrale. Queste telecamere si trovano una tra via Maggi e via Magnani,
in prossimità del campetto da gioco e due nell’area
mercatale di piazza Trieste”.
È previsto, in futuro, un ampliamento dell’impianto di videosorveglianza?
“I punti individuati dalla progettualità per le nuove
telecamere, compatibilmente con le disponibilità di
bilancio, sono: Piazza Meriggi/via Depretis, incrocio
tra via Nazionale e via Mazzini, incrocio tra viale
Resistenza e via Montalino, nel centro storico, in via
Trento presso la banca BNL, nella zona ospedaliera
tra l’incrocio di via Achilli e via Vescola. Ovviamente, vista la scarsità di risorse, si dovranno stabilire
delle priorità di intervento, tenendo anche conto di
quanto suggerito da commercianti, che hanno chiesto
un maggiore controllo soprattutto in centro”.
Quali sono state le richieste maggiori venute dai
commercianti?
“Nelle scorse settimane la giunta comunale ha avuto
una prima riunione con i commercianti dove abbiamo evidenziato la nostra piena collaborazione con
gli esercenti e, come da loro indicazione, abbiamo
provveduto a migliorare i servizi d’ordine per il controllo della città. Inoltre stiamo ultimando la segnaletica orizzontale in tutta la città per i pedoni nei punti
nevralgici. I commercianti hanno altresì richiesto
l’installazione di due telecamere anche nel centro
cittadino, in via 26 Aprile e in via Trento, e queste
certamente saranno inserite tra le priorità di cui parlavo prima”.
Assessore Filipponi, ultimamente vi siete concentrati molto sul controllo del mercato. Quali sono
stati i risultati?
“Durante il mercato di martedì e domenica, si è concordato con la stazione dei Carabinieri, un’uscita
degli agenti, compresi quelli della Polizia locale a
piedi. Questo, sia per venire incontro alle esigenze
dei commercianti che avevano richiesto più pattugliamenti a piedi come deterrente per i malviventi, sia
anche per prevenire il fenomeno dell’accattonaggio,
del raggiro, della truffa e del malcostume. Proprio
recentemente nei giorni di mercato la polizia locale
ha segnalato e diffidato 25 persone che transitavano
nel nostro comune chiedendo elemosina, oltre a denunciare 4 zingari sorpresi nelle bancarelle del mercato del martedì in atteggiamento sospetto e subito
portati in caserma per le verifiche del caso”.
Per quanto riguarda la movida, soprattutto nel
periodo estivo, quali saranno i provvedimenti che
state adottando?
“La Regione metterà a disposizione fondi ai comuni
della provincia di Pavia, tra cui Stradella, per pagare
gli straordinari agli agenti della polizia locale, che
riusciranno così a garantire il servizio di sorveglianza anche al di là del normale orario di lavoro. Per
Stradella significa l’arrivo di circa 5 mila euro, che
serviranno al comune per garantire il pattugliamento
dei vigili fino a mezzanotte, soprattutto in occasione
dei sabato sera del “Caffè concerto”. Inoltre vorrei
anche riprendere e aggiornare l’ordinanza che obbliga i baristi a servire, dopo le ore 22, bevande solamente in contenitori di plastica per evitare, come era
accaduto, l’abbandono di bicchieri e bottiglie accanto alle vetrine dei negozi”.
Assessore, per concludere, a chi può rivolgersi un
cittadino di Stradella in caso di pericolo?
“Innanzitutto voglio ricordare ancora una volta,
soprattutto agli anziani, di stare attenti, soprattutto
in casa, e di non aprire a nessuno. Ricordo che tutte le aziende, compreso il comune, hanno più volte
chiarito che non mandano in giro dei loro operatori
senza prima avvisare con dei volantini. Se vi sentite in situazioni di pericolo non esitate a contattare
immediatamente le forze dell’ordine oppure i nostri
numeri della Polizia locale : 0385/249259 – 49467
oppure il vigile reperibile (dalle ore 8,00/17,00 –
329-3176439)”.
IN VIA TRENTO
Cede l’asfalto
Nuovo cedimento dell’asfalto nel centro storico. Questa volta il fatto è accaduto in via Trento,
nella strada parallela a corso XXVI Aprile, dove
finora si erano verificati gli avvallamenti. Un
vero e proprio buco si è formato nei giorni scorsi all’inizio della strada, costringendo gli agenti
della polizia locale a transennare l’area e a deviare il traffico solo in una parte della carreggiata.
Nei giorni scorsi, intanto, si è conclusa la video
ispezione del sottosuolo e delle fognature di via
XXVI Aprile (dove si erano verificati alcuni avvallmenti della strada) e di via Garibaldi: sembra che l’impianto sia in condizioni migliori. Di
certo, una volta stabilite le priorità di intervento,
l’amministrazione dovrà pensare ad un lavoro organico, che prevederà sicuramente il rifacimento
della fognatura in via XXVI Aprile e nella strada
accanto.
il Periodico
43
ALESSANDRO VERCESI E’ IL NUOVO SEGRETARIO DEL PD DI STRADELLA
di
Oliviero Maggi
Dopo le dimissioni dell’ex portavoce Piergiorgio
Maggi, da qualche settimana il Pd stradellino ha
un nuovo segretario: è Alessandro Vercesi, 28 anni,
praticante in uno studio legale, figlio del sindaco di
Bosnasco, Flavio. Vercesi ha iniziato ad occuparsi di
politica dalla fondazione del Partito Democratico e ha
ricoperto ruoli importanti, soprattutto nel movimento
giovanile. Il coordinamento cittadino del partito ha
indicato il suo nome, come successore di Piergiorgio
Maggi, che ha preferito dedicarsi pienamente all’attività amministrativa. Vercesi ha vinto, con una larga
maggioranza (155 voti contro 15) la sfida con l’assessore comunale Antonio Curedda. Ora gli impegni del
neo segretario sono rivolti al tesseramento e all’organizzazione della festa democratica di fine agosto.
La scadenza più importante, però, saranno le elezioni
comunali del prossimo anno, dove il Pd gioca una
partita fondamentale e dove, magari, riuscirà anche
ad esprimere il candidato sindaco. In questa intervista
Alessandro Vercesi illustra i punti più importanti del
suo programma per la guida del partito stradellino.
Segretario Vercesi, quando è iniziata la sua esperienza politica?
“Ho 28 anni, mi sono laureato in giurisprudenza e
ora svolgo la pratica forense presso uno studio legale che si occupa di diritto amministrativo e diritto
urbanistico. La mia carriera politica inizia nel 2007,
nell’anno della costituzione del Partito Democratico, sono stato nel 2008 coordinatore dei giovani
dell’Oltrepo Orientale, sono stato eletto, attraverso
elezioni primarie, membro dell’assemblea nazionale
giovanile e ho fatto parte della direzione provinciale
e regionale”.
Come nasce la sua candidatura alla guida del Pd
stradellino?
“Da sempre ho prestato il mio contributo al Pd di
Stradella con lealtà e rispetto, in ogni occasione, in
ogni iniziativa, in ogni campagna elettorale. La mia
candidatura è stata proposta all’interno del Coordinamento, avallata all’unanimità da tutte le anime del
partito. È doveroso dare atto dei meriti del segretario
uscente Piergiorgio Maggi, del tesoriere uscente Vincenzo Poggi e di tutto il coordinamento”.
Quali sono i risultati raggiunti dal partito in questi
anni?
“Sono stati tanti: un consenso numerico superiore
alla media nazionale, regionale e provinciale, il contributo fondamentale per la vittoria di Daniele Bosone in provincia, per la vittoria di Torre Civica alle
comunali, un alto numero di preferenze ai candidati
provinciali alle elezioni regionali e nelle primarie per
scegliere i parlamentari, che hanno fatto sì che Alan
Ferrari fosse collocato al n. 2 della circoscrizione 3
Lombardia per la Camera e ora sieda in Parlamento”.
Come si è arrivati, secondo lei, a questi risultati?
“Il merito maggiore è stata l’unità di un gruppo con
diverse radici ideologiche, l’eterogeneità quale fattore di ricchezza e non debolezza, lo spirito di amicizia,
l’approccio sempre costruttivo per fare il meglio per
il bene comune di Stradella. Qualcuno purtroppo se
ne è andato, sia a sinistra sia a destra, non per colpa
di qualcuno ma per ragioni esterne o puramente ideologiche, incompatibili con il nostro progetto”.
Ora, invece, da dove ripartirà la sua azione come
segretario cittadino?
Alessandro Vercesi
“Occorre ripartire con lo stesso spirito di unità, amicizia e confronto costruttivo. Io ho ancora fiducia nel
Pd perchè è l’unico vero partito d’Italia, radicato
sul territorio, dimostrato anche dalle recenti elezioni
amministrative che ci hanno premiato. Ho comprensione rispetto ai delusi per i vari errori commessi, ma
sono convinto che abbiamo ancora qualche buona
carta da giocare. In questo momento l’unità, il buon
senso e la costruttività sono elementi indispensabili
per sopravvivere e vincere. La storia ci insegna che
quando l’Italia è stata unita per un solo scopo comune è riuscita a superare le difficoltà. L’obiettivo non è
prevalere rispetto alla corrente interna opposta, ma è
sconfiggere la destra”.
Quali sono i punti più importanti del suo programma?
“Il mio programma è la formazione di un circolo che
rappresenti non solo Stradella, ma anche gli altri comuni della Valle Versa, non escludendo l’annessione
del circolo di Santa Maria della Versa al nostro. Due
gli obiettivi più urgenti: il tesseramento e la festa democratica di settembre. Per quanto riguarda il primo
vi sarà l’apertura della sede una volta alla settimana
con l’indicazione di un recapito telefonico che ogni
cittadino può contattare in qualsiasi momento, i banchetti, le cene e la forza di ognuno di noi attraverso le
proprie conoscenze personali. Occorrerà recuperare
i delusi dagli eventi recenti nazionali”.
Per quanto riguarda la festa democratica, invece?
“Urge un rilancio della festa democratica, cercando
di ottenere la presenza di un ospite di livello nazionale che possa essere un richiamo per tutti i cittadini,
variando il menù e invitando un ospite musicale diverso, individuando, perchè no, una location nuova
STRADELLA
“Priorità al tesseramento e alla festa:
spero che il prossimo sindaco sia Pd”
LUGLIO 2013
e proponendo iniziative politiche di
peso, soprattutto da parte dei giovani”.
I giovani e la disaffezione alla politica sono un problema non da poco.
Che fare?
“La rifondazione di un movimento
giovanile dell’Oltrepò Orientale sarà
fondamentale per la rinascita del Pd,
il più possibile eterogeneo, caratteristica di forza e non di debolezza, umile e volenteroso. Altrettanto importante l’apertura al canale delle associazioni presenti
sul territorio in ogni ambito, dallo sport al sociale,
dalle attività ludiche alla cultura”.
La sede, invece, rimarrà quella ufficiale in via Cavour?
“La sede è il terzo punto da affrontare. È l’immagine
di salute e vitalità di un circolo, punto di riferimento preciso per i tesserati, militanti, amici e simpatizzanti. Si dovrà risolvere la problematica riguardante
quella attuale di via Cavour, a mio avviso da lasciare
per cause economiche e di comodità per essere sostituita da un nuovo punto di ritrovo, più accogliente e
più visibile. Quarto obiettivo è la trasparenza del nostro circolo, le cui riunioni ufficiali dovranno essere
verbalizzate e rese pubbliche ai nostri iscritti”.
L’anno prossimo ci saranno le elezioni comunali.
Il Pd che ruolo avrà in questa competizione?
“Il partito dovrà lavorare affinchè Torre Civica, o un
nuovo progetto che nasca dalle sue ceneri, vinca le
prossime elezioni amministrative, sperando di proporre al nuovo organismo civico un proprio membro
come candidato Sindaco. Il Pd dovrà essere informato su ogni passaggio dell’amministrazione comunale
e provinciale, e dovrà essere un laboratorio di idee
per il nuovo programma amministrativo, senza tuttavia imporlo, perchè il partito è solo una parte del
progetto civico”.
Quale sarà la squadra che la aiuterà in questo
compito di certo non semplice?
“L’esperienza sarà indispensabile per il rinnovamento e non certo da rottamare. I tanti militanti impegnati
da anni saranno buoni consiglieri per la nuova generazione, cogliendo passaggi che i giovani, compreso
il sottoscritto, per la loro inesperienza non riescono
a cogliere. Perciò sarà costituita una segreteria, frutto di un mix tra rinnovamento ed esperienza, perchè
senza una squadra non si va da nessuna parte. Io non
sono un padre padrone, ma soltanto parte, con incarichi rilevanti, del PD che è la somma di tutti i militanti e iscritti. Non da meno creazione di un blog è un
ottimo veicolo, soprattutto per i giovani, uno spazio
in cui chiunque può presentare proposte, domande,
critiche, osservazioni e punti di vista”.
Segretario Vercesi, quali sono i problemi del territorio oltrepadano a cui la politica deve necessariamente dare una risposta?
“Il nostro obiettivo è la costruzione dell’Oltrepo del
futuro migliore di quello attuale. I temi da affrontare
sono la disoccupazione giovanile, l’ambiente per il
caso Fibronit, il rilancio del turismo e dell’attività
vitivinicola, la sanità con riferimento ai problemi
dell’ospedale di Stradella, il sociale, l’attenzione a
problematiche della droga, alcool e gioco d’azzardo,
la carenza delle infrastrutture per le poche risorse
economiche a disposizione degli enti locali, la disaffezione dei giovani nei confronti della politica”.
il Periodico
44
EVENTI
GRANDE SUCCESSO PER LA SAGRA DELLA CILIEGIA
LUGLIO 2013
Ecco l’estate di Bagnaria: dopo
le ciliegie tanti altri appuntamenti
di Alessandro
Disperati
Domenica 16 giugno si è svolta a
Bagnaria la 39^ Sagra della Ciliegia,
tradizionale rassegna che vede protagonista il frutto tipico che caratterizza Bagnaria. Quest’anno il premio
“Ciliegia d’oro” è stato consegnato
al Presidente della provincia Daniele
Bosone per l’attenzione che l’Amministrazione Provinciale ha sempre
dimostrato nei confronti della tradizione cerasicola di Bagnaria. Durante la premiazione,
cui hanno partecipato le autorità locali, il Presidente
della Comunità Montana Bruno Tagliani e il consigliere regionale Giuseppe Villani, il sindaco Gianluigi Bedini ha ricordato a proposito il sostegno che la
Provincia diede all’organizzazione dell’Assemblea
Nazionale della “Città delle ciliegie”, Associazione
cui Bagnaria è legata e che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere la cerasicoltura italiana.
Nonostante le pessime condizioni meteo primaverili,
gli agricoltori Bagnaresi sono riusciti ad esporre negli stand del mercato un buon quantitativo di ciliegie,
tutte vendute con soddisfazione da parte non solo dei
produttori, ma anche degli acquirenti provenienti da
tutta la Lombardia e dalle limitrofe province piemontese, ligure ed emiliana. Bagnaria ha visto quest’anno
una grande partecipazione di turisti sempre più attenti
alle tipicità dei territori, che hanno apprezzato non
solo le ciliegie, ma anche il Borgo Medievale e le
peculiarità naturalistiche della campagna circostante Bagnaria. Infatti prima e dopo avere degustato il
risotto con le ciliege accompagnato dal vino rosato
(felice ed interessante tentativo di coniugare vari prodotti del paniere pavese in un unico pacchetto) distribuito dalla Pro loco Bagnaria, in collaborazione con
l’azienda risicola Boscati Mario e l’azienda vitivinicola F.lli Guerci, gli intervenuti hanno avuto la possibilità di visitare il borgo con la guida dell’associazione Spino Fiorito e di compiere escursioni nei ciliegeti
accompagnati dall’Associazione Codibugnolo. La
Pro Loco di Bagnaria, organizzatrice dell’evento, ha
ricevuto riscontri molto positivi per la cura e l’attenzione dimostrata nell’organizzazione di una gamma
di attività che prevedevano anche “il gioco dell’oca
dell’Oltrepò”, curato dall’Associazione Spino Fiorito, e la prima edizione del concorso fotografico
“Bagnaria e la ciliegia”, che ha visto classificato al
primo posto Matteo Ratti, al secondo Sergio Rastelli
e al terzo Antonio di Tomaso. Grande successo hanno
avuto anche i menù a tema che le strutture ricettive
di Bagnaria hanno proposto il giorno della Sagra e
gli stand che nel mercatino proponevano salumi e
formaggi tipici delle nostre valli. Durante la festa si
è avuta la dimostrazione pratica di come, attraverso
le tipicità del territorio, è possibile valorizzare e promuovere le attrazioni turistiche presenti sul territorio.
Nel caso di Bagnaria poi il sito web http://turismo.comune.bagnaria.pv.it e l’applicazione per smartphones
e tablet basata su Layar (scaricabile dal sito web di
cui sopra) forniscono informazioni sul mezzo informatico e audio guide, tradotte anche in inglese, a tutti
coloro che nei prossimi week end vorranno visitare
questo Comune. La Sagra della Ciliegia non è però
che l’inizio della stagione turistica Bagnarese che
prevede numerose altre manifestazioni che le associazioni Pro loco Bagnaria, Pro Loco Amici di Ponte
Crenna e Pro Livelli hanno organizzato per l’estate.
Ecco l’intenso programma di iniziative. Il 6 luglio infatti in frazione Ponte Crenna la Pro Loco organizza
la “Cena con malfatto”, preceduta da una escursione
naturalistica curata dall’Associazione Calyx. Il 13 luglio, sempre a Ponte Crenna ci sarà la “Baby Dance”.
Il 19 luglio a Bagnaria si esibiranno “i Rio” e il 27
luglio, sempre presso il centro sportivo comunale di
Bagnaria “Festa country”. Il 3 agosto la Pro loco di
Bagnaria organizza la “Festa anni ‘70”, il 23 agosto
in località Livelli si terrà la tradizionale “Festa di fine
estate” mentre nel pomeriggio del 24 a Bagnaria ci
sarà la consueta crono scalata “Bagnaria - Guardamonte”. Nel pomeriggio del 25 al Centro sportivo
Comunale si svolgeranno “I Giochi con le Frontiere”,
palio fra le frazioni del Comune di Bagnaria e in serata in piazza S. Bartolomeo, a Bagnaria, si svolgerà il
“Festival Ultrapadum” con un’esibizione omaggio a
“Lucio Dalla”. A settembre Bagnaria ospiterà il Festival letterario “Castelli di carta” e le manifestazioni si
concluderanno con la “Giornata della mela” la seconda domenica di ottobre.
L’amministrazione comunale di Bagnaria, orgogliosa
delle associazioni che operano sul proprio territorio,
intende ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della 39^ Sagra della ciliegia e
che hanno allestito un calendario così fitto e ricco di
attività.
TANTA GENTE AL CASTELLO DI MONTESEGALE
Papa Francesco raccontato
da Armando Torno
di
Stefania Bertonazzi
Disperati
e Alessandro
Nei giorni scorsi presso una sala del castello di
Montesegale, gentilmente messa a disposizione
dalla famiglia Jannuzzelli, si è svolto un particolare
evento dedicato ad un argomento decisamente delicato e di notevole importanza: sua santità il Papa. A
coordinare la serata il Capo redattore del Corriere
della Sera, Antonio Morra che, dopo aver introdotto
l’argomento, ha passato la parola al suo amico e collega Armando Torno. In un 2013 caratterizzato da
quadri politici e religiosi mai visti negli ultimi anni,
l’inviato del Corriere della Sera, Armando Torno,
dopo anni di vicinanza al mondo Vaticano, ha voluto raccontare i retroscena della nomina del nuovo
Papa, Papa Francesco, attraverso chicche inedite
che solo chi, avendo vissuto i giorni del conclave,
può conoscere. “Ormai famoso per la sua originalità - ha sottolineato Armando Torno -, Papa Francesco, è stato, sin dalla sua nomina, la sorpresa nella
sorpresa. Da un lato le dimissioni di Papa Benedetto, dimissioni ventilate nell’aria, ma che gettano il
mondo cattolico nel panico, un avvenimento del genere non succedeva da secoli; dall’altro la nomina
di un Papa che non era tra i “nominati”, un Papa
originale, un Papa diverso, un Papa umile le cui
abitudini e decisioni creano, ogni giorno, stupore
tra i cardinali e i sacerdoti cattolici. E’ sufficiente
che vi racconti - spiega Armando Torno - che Papa
Francesco beve il caffè dalla macchinetta, utilizzando una sua monetina che ogni mattina porta con sé
oppure che mangia ogni giorno in un tavolo diverso insieme a gente comune, e ancora che veste con
abiti economici e non indossa nemmeno le classiche calzature rosse che da sempre portano i suoi
predecessori. Ecco perché la definizione “il Papa
a sorpresa o la sorpresa del Papa”, è in effetti, la
sorpresa nella sorpresa”.
il Periodico
45
AL VIA DAL 6 LUGLIO LA NUOVA EDIZIONE DEL FESTIVAL “UP TO PENICE”
di
Oliviero Maggi
Partirà il prossimo 6 luglio, dal castello di Zavattarello, la nuova edizione del festival musicale itinerante
del Pavese orientale “Up to Penice”, promosso ed
organizzato dall’associazione culturale “Tetracordo”
di Stradella. E proprio a Stradella si è svolta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione,
che rientra nel progetto-contenitore interprovinciale
“Musica 412” della Fondazione “Val Tidone Musica”. L’edizione 2013, sostenuta dalla Fondazione comunitaria della Provincia di Pavia, sarà realizzata in
collaborazione con vari comuni della zona e con la
Fondazione Adolescere. Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco di Stradella, Pierangelo Lombardi, il sindaco di Zavattarello, Simone Tiglio, la
vicepresidente della Fondazione comunitaria, Renata
Crotti e Livio Bollani, presidente dell’associazione
“Tetracordo” e direttore artistico del festival. «Quella
del festival è un’esperienza assolutamente positiva –
ha affermato il sindaco Lombardi – e siamo contenti
che il programma vada ad inserirsi, nel finale, con i
primi concerti della nuova stagione del nostro teatro.
Il programma della manifestazione è davvero di alta
qualità ed è un percorso già collaudato da tempo».
Renata Crotti parla del festival come di «un progetto
che risponde ad un bisogno territoriale, ovvero che
anche nei piccoli paesi, grazie agli amministratori e
alle associazioni, la cultura porti davvero tanta positività. La Fondazione sostiene con piacere progetti
come questo». Infine Simone Tiglio: «Questo è un
evento su cui l’amministrazione punta molto, all’interno della politica di promozione del turismo sul territorio». Livio Bollani, dopo aver spiegato la filosofia
di fondo del festival e il logo, ha illustrato il programma. Si tratta di 9 concerti, tra Zavattarello, Romagnese, Pavia, Pietra De’ Giorgi, Villanterio e Stradella,
suddivisi in due filoni tematici, con la compresenza
di artisti celebrati e giovani promesse del panorama
musicale internazionale: si va dal più grande talento
del sassofono europeo, Mattia Cigalini, al sassofonista finlandese Jukka Perko, dalla cantante inglese Denis Gordon a Umberto Tozzi, che salirà sul palco di
piazza Dal Verme a Zavattarello, con il suo “30 anni
di Gloria – European Tour”. Tutti gli spettacoli saranno ad ingresso gratuito o ad offerta eccetto quello
di Tozzi (biglietto intero euro 20, ridotto 12-18 anni
10, gratis per gli under 12) e i due spettacoli al teatro sociale di Stradella (tariffe da definire). Vediamo
nel dettaglio il programma. Si parte sabato 6 luglio,
alle ore 21.15, a Zavattarello, presso il Castello Dal
Verme, con il Mattia Cigalini Quartet: Mattia Cigalini (sassofono), Bebo Ferra (chitarra), Riccardo Fioravanti (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria). Il secondo appuntamento è previsto per venerdì 12 luglio,
alle ore 21.15, a Pavia, Piazza della Vittoria (Santa
Maria Gualtieri in caso di maltempo) con il sassofonista Jukka Perko “Streamline” Jazztet (Finlandia). Il
festival, poi, tornerà a Zavattarello, Piazza Dal Verme, sabato 27 luglio, ore 21.15, con Umberto Tozzi
e il suo “30 anni di Gloria – European Tour”. Domenica 28 luglio, ore 17, a Romagnese, presso la tenuta
“La Penicina” (Centro ippico Setteborghi in caso di
maltempo) spazio a The Blue Dolls con lo spettacolo
“Swing italiano”. A Pietra de’ Giorgi, invece, presso
Piazza Unità d’Italia (Cantinone Medievale in caso
di maltempo), mercoledì 31 luglio, ore 21.15, andrà in scena il Gala Internazionale della Musica con
EVENTI
“Un progetto che risponde al bisogno di
riportare la cultura nei piccoli paesi”
LUGLIO 2013
La
presentazione
della
manifestazione
Ayami Ikeba, Ratko Delorko, Filippo Aria, Giuseppe
Scigliano, Davide Vendramin, Teresa Cardace e Donatella Tacchinardi in concerto. Ancora a Romagnese, La Penicina (Centro ippico Setteborghi in caso di
maltempo), domenica 18 agosto, ore 17.00, con Sugar Pie & The Candymen – Blues Project. Sabato 14
settembre, alle ore 21.15, a Villanterio, Piazza Renato
Bocchiola (Salone Parrocchiale in caso di maltempo)
Daniele Ronda & Folklub – “La Sirena del Po”. Il
festival arriva alla fine dell’anno a Stradella, presso
il teatro sociale, sabato 23 novembre, ore 21, con il
2ttango – Giuseppe Scigliano (bandoneon), Filippo
Arlia (pianoforte), mentre martedì 17 dicembre, ore
21, con Denise Gordon (voce) e Paolo Alderighi Trio
con lo spettacolo “Merry Christmas and Jazzy New
Year in Gospel”.
SOSTA A TORRICELLA VERZATE
120 auto storiche protagoniste
sulle strade d’Oltrepò
di
Stefania Bertonazzi
Domenica 2 giugno, una delle prime calde domeniche in questa estate che sembra proprio non voler
arrivare, è stata organizzata in Oltrepò un’iniziativa
davvero singolare ed importante. Ospiti nei giorni
scorsi in altre importanti cantine, oggi siamo a Monsupello, a Torricella Verzate, dove la splendida cantina fa da perfetta location a questo evento. Ben 120
macchine in gara e competizione, i cui nomi appartengono alle più importanti scuderie del settore tra
cui le intramontabili Topolino, la suprema Bugatti,
le storiche Ferrari, Alfa e Mercedes, tutte capitanate
da esperti piloti che, affiancati da abili collaboratori
e navigatori, si sfidano tra i dirupi, tornanti, discese,
salite e tra le strade sterrate che caratterizzano il nostro Oltrepò. Tra i nomi più importanti, incontriamo
Conti, Casarini, Menoni, Aschieri, Marchesi e scuderie di eccezione come Ferrari, Innocenti, Alfa Romeo, Lancia, Autobianchi, Fiat, Triumph, ma tanti
altri sono i piloti professionisti presenti per l’occasione. A fare da perfetta cornice a questo evento, a
metà giornata in Cantina Boatti si stappano le bottiglie per accompagnare nostrani salumi della zona…
insomma, natura, sole, motori, buon cibo e buon
vino… non manca proprio nulla.
Incontriamo Carla Boatti e i figli Laura e Pierangelo, titolari di questa cantina che vanta, ormai, anni
ed anni di esperienza nel settore. Ci accolgono, accompagnati dal loro enologo Marco Bertelegni, con
il massimo dell’ospitalità e, decantandoci le loro
migliori etichette, davanti a noi sfila la carrellata di
macchine, una più bella dell’altra, dalle più eleganti
alle più accattivanti ed aggressive, il cui rumore dei
motori regala emozioni impagabili. Laura Boatti, al
banco degustazioni, offre le sue migliori bottiglie.
Giornate come queste dovrebbero davvero ripetersi molto più spesso: l’Oltrepò, con le ricchezze e i
patrimoni di cui dispone, potrebbe farsi conoscere e
apprezzare maggiormente.
il Periodico
46
EVENTI
TIPICITA’ IN OLTREPO NEL SEGNO DEL BUONO, PULITO E GIUSTO
LUGLIO 2013
Teresio Nardi: “Slow Food non è solo
cibo ma è sinonimo di qualità”
di
Stefania Bertonazzi
Quando si parla di mangiare in modo
sano e buono, si parla senza dubbio
di Slow Food; in una terra come l’Oltrepò che è una miniera enogastronomica, con tanti prodotti tipici e tante
ricette che ci riportano alle nostre
tradizioni e alla nostra storia, il cibo
buono e sano non manca.
Buongiorno Teresio Nardi... quando si parla di lei si parla di tavola
imbandita e di vino buono: le piace essere conosciuto e riconosciuto per queste cose?
“Chi pensa a me pensa positivo! Preferisco fare alcune precisazioni e parlare di cibo buono, pulito e
giusto, come recita lo slogan di Slow Food. Questo
significa che il cibo deve risvegliare sensazioni organolettiche e mentali gradevoli, deve stimolare la
convivialità e il quieto vivere, deve essere prodotto
con tecniche agricole eco – compatibili, dev’essere
prodotto in modo etico senza sfruttare persone e animali. Se parliamo di questo cibo allora mi trovo in
accordo con la sua affermazione”.
Ci parli di Slow Food e da quanto la rappresenta?
“Faccio parte di Slow Food da sei anni e sono fiduciario della condotta dell’Oltrepò Pavese dallo
scorso mese di maggio. Slow Food è un’associazione
internazionale che con sede a Bra (CN) che opera
per la tutela della biodiversità, la tutela delle tradizioni locali e dei piccoli produttori che operano con
logiche di salvaguardia ambientale, che ha condotto
e conduce tante campagne a tutela del cibo tradizionale e delle sementi autoctone, che ha posto il cibo
al centro dell’attenzione di tutti perché attraverso il
cibo è possibile salvare il pianeta”.
Come opera Slow Food sul territorio ?
“Una delle modalità sono i presìdi, prodotti del territorio con una lunga tradizione alle spalle, che per secoli sono stati sostentamento per le popolazioni e che
oggi sono in via di estinzione perché non più redditizi;
si tratta sempre di prodotti a basso impatto ambientale, autoctoni e perfettamente adattati all’ambiente
in cui si trovano, più resistenti alle patologie e alle
avversità climatiche. Il Presìdio dell’Oltrepò Pavese
è la Vacca Varzese, un altro prodotto presidiabile è il
peperone di Voghera. Voglio ricordare altri progetti importanti di Slow Food: Orto in Africa, Orto in
Condotta, Campagna contro gli OGM, difesa della
produzione di formaggi con latte crudo e tanti altri”.
E in OLtrepò?
“La Condotta Oltrepò Pavese lavora molto nella
divulgazione delle tradizioni locali, del cibo dei nostri comuni e dei nostri piccoli produttori, del nostro
buon vino; fa formazione con master di cucina, corsi
di degustazione, progetti con le scuole di ogni ordine e grado; con lo scopo di far conoscere il nostro
territorio. Non so prevedere il futuro ma quel che è
chiaro a tanti, è che l’inquinamento, nelle sue varie
forme, sta distruggendo il pianeta, i segnali sono evidenti e c’è un solo modo per fermare questo percorso
che è a detta di molti irreversibile: tornare alla terra.
Intendo dire che occorre rispettare la natura, fiumi,
terreno, mare, atmosfera, esseri viventi, ecc. sono capitali non rinnovabili, quando li avremo distrutti non
li avremo più e non potremo riprodurli; questi sono
gli unici strumenti che abbiamo per produrre un cibo
buono pulito e giusto. Tutti possono fare la loro parte,
Teresio Nardi
formazione in questo senso”.
Ormai schiavi della fretta e delle brutte abitudini
alimentari, cosa consiglia ai giovani?
“Ai giovani, con cui ho lavorato per tanti anni, posso
dire: non lasciate che i gusti vengano standardizzati e
omologati, non ascoltate solo i messaggi pubblicitari
ma lasciate che i vostri sensi vi guidino nella scelta del cibo, approfittate della presenza dei nonni che
sanno fare del cibo un fatto culturale e tradizionale;
valorizzate i cibi locali e tornate alla terra, al rispetto
della natura e impegnatevi in questo senza pensare
che spetti ad altri farlo”. Non a caso Slow Food è anche partner di una giovane e conosciuta associazione,
Oltre La Valle, il cui scopo è valorizzare tradizioni e
tipicità.
anche i consumatori tornando ad attribuire al cibo il
giusto valore (facciamo lo sforzo di cercare il cibo
buono, vicino a casa nostra e tornando a valorizzare
le stagioni); il cibo non è bene di scambio ma è un
diritto di tutti come l’aria che respiriamo e l’acqua
che beviamo. Torniamo a mangiare cibo buono, pulito e giusto, in questo modo possiamo contribuire a
tutelare il pianeta; riduciamo gli sprechi, torniamo
alle tradizioni e alla cultura locale, facciamo tanta
ISTITUZIONI E TANTO PUBBLICO ALLA PRESENTAZIONE
Montesegale riscopre Brera
Ecco il libro di Veneroni
di
Stefania Bertonazzi
Disperati
e Alessandro
Nei giorni scorsi a Montesegale, si è tenuta la presentazione del libro di Lino Veneroni “Un uomo
chiamato Gioànn”, in ricordo del grande giornalista
Gianni Brera, con presenti importanti istituzioni locali e non. Ad introdurre la serata il sindaco di Montesegale, Carlo Ferrari, che ha esordito porgendo i
doverosi ringraziamenti a Ruggero Jannuzzelli che,
anche questa volta, ha messo a disposizione la sua
splendida location, il maestoso castello, ed una delle
sue più prestigiose sale. Dopo le parole del Sindaco,
anche la Vice Presidente della Provincia di Pavia,
Milena D’Imperio, è intervenuta elogiando l’iniziativa, ma soprattutto ribadendo il concetto per cui lei
si batte ogni volta: “riscoprire il territorio, un territorio come Montesegale ad esempio, la natura e
ciò che ci circonda, solo in questo modo - ha dichiarato la D’Imperio - acquisiamo una vera e solida
identità”. A seguire importanti commenti e parole
di Antonio Morra e Claudio Colombo, Caporedattori del Corriere della Sera. A seguire c’è stato poi
l’intervento di Andrea Borghi il quale, con eleganza
e professionalità, ha descritto la figura di Gianni
Brera, il vero protagonista della serata esclamando
la frase: “Mai pagura”, descrivendo Brera come un
uomo semplice, che amava espressioni dialettali
come queste. Brera un uomo che ha alle spalle ben
oltre 34.000 articoli. La prefazione del libro è stata
curata da Gigi Rognoni che con orgoglio ha sottolineato il lato “effervescente” di quest’opera. Nel
libro di Lino Veneroni si trovano importanti versi
in poesia. Di Gianni Brera si è tanto parlato e tanto
scritto, ma solo in queste pagine, che è il risultato
di 3 anni di lavoro, di ricerche, di aneddoti inediti,
esce quel lato di Brera che non è mai arrivato del
tutto al pubblico. Quel Brera amante della pavesità
e della goliardia, quel Brera amico di tutti. Dopo le
presentazioni e gli interventi del caso, la parola va al
vero autore del libro, Lino Veneroni il quale con la
stessa semplicità che usa nel suo libro, spiega il perché di questo volume e cosa ha voluto trasmettere al
lettore. Un autore semplice per raccontare un uomo
semplice, ecco il motivo di tanto successo di questo
libro. A fine serata l’Amministrazione Comunale ha
offerto un ricco buffet di prodotti tipici dell’Oltrepò:
salumi e vini dell’Ardivestra.
il Periodico
LUGLIO 2013
47
IL PRESIDENTE VILLA ILLUSTRA I PROGRAMMI
di Alessandro
Disperati
Sarà un’estate ricca di eventi, di appuntamenti e come
sempre ce ne sarà davvero per tutti i gusti. Rivanazzano Terme rimane punto di riferimento per chi vuole
passare una serata al fresco e allo stesso tempo in allegria con tanti tantissimi appuntamenti messi a punto
dalle varie associazioni della località termale e non
solo. Clou degli eventi è rappresentato, come sempre,
dal calendario messo a punto con grande tenacia dalla
Pro Loco di Rivanazzano Terme, guidata da Maurizio Villa. Si parte il 24 luglio quando alle ore 21,00
è in programma una serata di musica: “Le Quattro
Stagioni di Vivaldi” che si terrà presso la Villa San
Pietro di Nazzano. Per l’occasione sarà messo a disposizione anche un servizio di navetta, grazie alla
collaborazione con le Terme di Rivanazzano, attraverso il quale la gente potrà essere trasportata da Rivanazzano a Nazzano evitando così anche problemi
di parcheggio. Si prosegue il 26 luglio con una serata
di sfilata di bellezza per il concorso “La più bella del
mondo” organizzata dalla Pro Loco di Rivanazzano
Terme in collaborazione con “Monnalisa Management” di Gropello Cairoli. L’evento si terrà presso il
Parco Brugnatelli. Per l’occasione funzionerà un accurato servizio di bar e panini. Il 27 e 28 luglio sarà
la volta della tradizionale ‘Festa Andalusa’, sempre al
Parco Brugnatelli, organizzata dal “Comitato Gemellaggio”: previsti intrattenimenti musicali, danzanti e
ristorazione. Dal 3 al 6 agosto Rivanazzano Terme
sarà in festa. Per quattro giorni si terrà infatti la Festa
Patronale “Vivi Riva” con intrattenimenti musicali,
danzanti e ristorazione. Davvero intenso il programma della festa. Sul palco allestito al Parco Brugnatelli si alterneranno le migliori orchestre danzanti. Il 3
agosto vedremo Ricky Renna, il 4 Bruno D’Andrea,
il 5 Graziano Cianni e il 6 Massimo Della Bianca.
Lunedì 5 agosto sarà dedicato ai prodotti Deco: si potranno assaporare i Malfatti di Giampaolo Monastero
e la Stafforella di Cavanna. Sempre il 5 agosto è previsto il grandioso spettacolo pirotecnico che animerà
la serata rivanazzanese. Ma non finisce qui: il 5 ci
sarà un’edizione straordinaria del mercatino dell’antiquariato ‘Le Temps retrouvè’, che proseguirà anche
per la giornata di martedì 6 agosto. Gli ultimi appuntamenti con la Pro Loco di Rivanazzano Terme sono
in programma dal 20 agosto al 1° settembre con il
Torneo di calcetto “Rivanazzano Terme”, che si terrà
presso il Parco Brugnatelli - Trofeo Riva. Funzionerà
per l’occasione un accurato servizio di bar e ristorazione con panini, salamelle, patatine e tanti altri prelibati piatti. Il primo settembre è prevista l’estrazione
della lotteria. Finale con il botto lunedì 2 settembre
con l’orchestra di Matteo Tarantino. Abbiamo incontrato proprio in questi giorni il presidente della Pro
Loco, Maurizio Villa, per scambiare due chiacchiere
in vista della stagione che è ormai alle porte.
L’estate di Rivanazzano con la Pro Loco sta per
entrare nel vivo. Ci può illustrare i programmi?
“Certamente. Siamo un po’ in ritardo con la partenza viste le condizioni del meteo pessime, però tutto è
pronto per l’inizio della stagione al Parco Brugnatelli. A partire dalla settimana del 29 giugno sono
cominciate ad alternarsi tutte le associazioni a proporre tutti i loro spettacoli, i loro menù e siamo praticamente pieni fino alla finale con la chiusura con la
grande serata con Matteo Tarantino in programma
lunedì 2 settembre”.
Ancora una volta Rivanazzano Terme è una località supergettonata per gli avvenimenti.
“E’ così tanto che purtroppo abbiamo dovuto dire di
no a tante persone e a tante associazioni che volevano organizzare nella nostra località termale eventi e
manifestazioni. Abbiamo ricevuto davvero tantissime
richieste per il Parco Brugnatelli. Il nostro obiettivo
prioritario è quello di dare spazio alle associazioni di
Rivanazzano Terme in modo che possano aumentare
la loro visibilità e autofinanziare le proprie attività
annuali. Nei pochi spazi che rimangono cerchiamo
di dare la possibilità ad altri di inserire le proprie
manifestazioni e comunque cerchiamo di dare una
panoramica molto variegata. In questo verso si cerca
di accontentare la maggior parte della popolazione
possibile, dal ballo liscio, all’opera, alla musica classica, per cui penso che ci siano buone ragioni per frequentare Rivanazzano Terme durante tutta l’estate”.
Tanti eventi a Rivanazzano Terme organizzati anche dalla Pro Loco, tra cui il clou è la festa di Rivanazzano Terme.
“Si, come tutti gli anni gli sforzi maggiori sono concentrati per la festa che andrà in scena il primo fine
settimana di agosto (dal 3 al 6) quando avremo ovviamente le orchestre migliori, i menù più ricercati. Il
lunedì, giornata di chiusura, sarà dedicata alla Deco,
con la promozione di tutti i prodotti a marchio Deco
EVENTI
La Pro Loco di Rivanazzano Terme
prepara un’estate scoppiettante
di Rivanazzano Terme. Nella stessa sera il clou sarà
ovviamente lo spettacolo pirotecnico, che è ormai una
tradizione consolidata che richiama talmente tanta
gente da bloccare regolarmente il traffico nel paese”.
Rivanazzano Terme è a due passi da Voghera, ma
anche a due passi da Pavia e Milano, Piacenza ed
Alessandria, quindi in tanti potranno scegliere di
venire a Rivanazzano Terme per passare una serata in allegria.
“Noi abbiamo una grossissima fortuna della location geografica. Nelle serate calde d’estate chi vuol
cercare refrigerio per andare in collina è obbligato
a passare da Rivanazzano Terme, proveniente dalle
mete appena elencate. È evidente che se c’è una piccola offerta nella nostra amena località, la gente si
ferma molto volentieri”.
Uno slogan?
“In tempi di crisi non è molto semplice però cerchiamo di offrire sempre il meglio cercando di contenere i
costi per la gente e di offrire un livello di divertimento
alla portata di tutti”.
Concludendo?
“Voglio ringraziare l’Amministrazione comunale di
Rivanazzano Terme sempre molto attiva e che ci permette di dar vita a degli eventi che non mancheranno
di richiamare il pubblico delle grandi occasioni nella
nostra amena località termale”.
il Periodico
EVENTI
APPUNTAMENTO A VOGHERA
LUGLIO 2013
48
Danzando sotto le stelle: festa grande nel
centro storico dal 20 giugno al 18 luglio
di Alessandro
Disperati
Sono ripartiti sotto una buona stella i
“Giovedì sera di Voghera”, e portano
nel nome un destino che è certamente
di buon auspicio: ‘Danzando sotto le
Stelle’. Una serie di cinque giovedì
sera dove le esibizioni di danza, proposte dalle scuole di ballo vogheresi,
la fanno veramente da padrone, con
spettacoli molto scenografici e di ottimo livello artistico, che quest’anno abbandonano la centrale piazza
Duomo e diventano itineranti per valorizzare anche
altri luoghi del centro storico vogherese. L’edizione
2013 non è solo danza, ma piuttosto un contenitore
di eventi culturali, sapientemente miscelati ad eventi di intrattenimento, ideati con lo scopo di portare
le famiglie nelle vie e nelle piazze del centro storico
cittadino, per “assaporare” la Voghera che gli appartiene e che è sempre ben disposta ad accoglierle a
braccia aperte. L’Assessore alla Cultura Marina Azzaretti, supportato da tutto lo staff dell’Ufficio Cultura, sfida con molta determinazione ed entusiasmo
questi difficili momenti nei quali sarebbe molto più
facile gettare la spugna, che proseguire nella ricerca
di sinergie che permettano di creare eventi culturali
in modo continuativo, per mantenere la città sempre
viva e movimentata.
Riguardo la prima serata, che ha visto esibirsi con successo la scuola di ballo Tarditi Studio Dance, insieme
ad una moltitudine di artisti e animatori sparsi lungo
le vie del centro storico, l’Assessore commenta: “Un
successo al di sopra di ogni aspettativa che nessuno
auspicava arrivasse già dalla prima serata; questo mi
inorgoglisce e mi sprona a proseguire con maggiore
determinazione e caparbietà, per avvicinarmi maggiormente ai gusti dei concittadini che ci dimostrano
costantemente la loro fiducia in ogni occasione”.
La seconda data, giovedì 27, ha visto ospite il Centro
Studi Danza che ha messo in scena magistralmente
il musical ‘Shrek’, ottenendo un plauso unanime. Le
manifestazioni proseguiranno giovedì 4 luglio: sarà
la volta dell’operetta ‘Cin ci la’, messa in scena dalla
Compagnia Teatro Musica Novecento, sotto la direzione artistica di Angiolina Sensale, nella spaziosa
piazza delle Fontane di viale Montebello. Serata in
ricordo di Benito Matti. L’11 luglio è in programma
il Musical “Together Greases” proposto dalla California Dance Academy, rappresentato in piazza Garibaldi, zona raramente utilizzata per spettacoli.
A chiudere la rassegna provvederanno due personaggi di spicco della Voghera musicale, sulle scene da
molti anni: Massimo Dellabianca affiancato per l’occasione da Ezio Grey. E questa volta sarà la Piazza
Duomo ad ospitare lo spettacolo che si preannuncia
molto dinamico e coinvolgente. Una parte importante
della serata sarà riservata all’esibizione degli allievi
di A.S.D. Passione Danza di Gabriele Gatti.
Grazie anche alla collaborazione dei bar e delle attività commerciali, in ogni serata la città si riempirà
di attività e di artisti, quali musicisti, DJ, animatori,
artisti di strada, raduni storici, astrofili, giochi gonfiabili, laboratori creativi, carrozza con cavalli, e tanti
altri intrattenimenti che renderanno a tutti gli effetti
la città molto animata ed ospitale.
Una novità dedicata ai bambini è la realizzazione della “corte dei giochi di una volta”, ideata dalle sapienti
mani di Luisa Dosseni Spalla, creata per riportare i
bambini a giocare con la semplicità di “un tempo”,
situata ogni giovedì sera in Piazza Duomo.
Rimane invece un punto fermo la mostra di pittura
e di fotografia che ogni sera avrà luogo in piazzetta
Provenzal, con nomi molto importanti del panorama
artistico nazionale, curata come sempre con estrema
maestria dall’instancabile Marisa Marzaduri.
Altra novità “assoluta”... “Voghera’s Got Talent”, uno
“spazio artistico”, dove gli artisti locali possono fare
sfoggio della loro arte, quale essa sia (canto, ballo,
cabaret, poesia, recitazione, ecc…), sotto la competente direzione artistica e organizzativa di Lele Baiardi e Gabriella Draghi. Regolamento ed iscrizioni al
numero 0383-336316.
Con estrema sicurezza l’Assessore Marina Azzaretti afferma: “Crediamo sia importante sostenere tutte
queste iniziative con la massima collaborazione da
parte di tutte le Associazioni, di tutte le attività, di
tutti gli artisti locali, e soprattutto di tutti i cittadini
che sono i veri attori di questa sapiente regia studiata
e ideata con molti sforzi organizzativi ed economici,
per mantenere la città sempre viva e pronta a rallegrare chi la vuole vivere anche di sera, in tutta sicurezza”. Detto questo non ci rimane che abbandonare il
telecomando della TV per qualche sera, e scendere in
centro a far festa...
“TUTTINCENTRO” A SANTA MARIA FINO ALL’8 AGOSTO
“Nonostante le difficoltà abbiamo
organizzato un bell’evento”
di
Oliviero Maggi
Ormai giunto alla sesta edizione, giovedì 27 giugno, dalle ore 20, è ricominciato il tanto atteso “Tuttincentro”, il divertente giovedì sera della ridente cittadina del pinot, promosso dall’amministrazione comunale,
in collaborazione con le attività commerciali locali. Tutti i giovedì sera, fino alla grande chiusura prevista
per l’8 agosto, la zona centrale di Santa Maria della Versa, ospiterà numerose attrazioni a partire dal
mercatino dell’artigianato, antiquariato e curiosità, musica dal vivo, artisti di strada, esposizioni ed aree
divertimento per bambini ed ogni sera il giro con i cavalli pony. Durante ogni serata verrà allestita, presso
l’area eventi del Palazzo Pascoli, una zona ristoro. Mostre di pittura faranno da cornice a tutte le serate.
Non mancheranno le iniziative particolari come la prima Gara “Gelato che passione” dove i golosi di
gelato potranno sfidarsi, il torneo con il “Maxi Calciobalilla 11 contro 11”, la competizione con le “sedie
da ufficio” e tante altre originali iniziative verranno presentate durante tutta la rassegna, per trascorrere
una piacevole serata al fresco di Santa Maria della Versa. È possibile consultare il programma completo
della manifestazione sul sito www.tuttincentro.com. “Le mie considerazioni su questa iniziativa sono più
che positive per il fatto che nonostante tutte le difficoltà, non per ultima quella economica, siamo riusciti
a organizzare una manifestazione di tutto rispetto, con una serie di eventi in tutti i giovedì sera veramente
attraenti. Spero che la gente venga numerosa a Santa Maria della Versa per passare una serata piacevole.
Tra gli altri sforzi fatti dall’amministrazione sarà possibile utilizzare da parte delle bancarelle i nuovi
punti di attacco luce disseminati su tutta l’area interessata alla manifestazione e nell’area mercato” afferma l’assessore al commercio Daniele Maggi. L’iniziativa si concluderà il prossimo 8 agosto.
il Periodico
NELLE GARE IN ITALIA E IN EUROPA
LUGLIO 2013
49
Tre vittorie ed un amaro ritiro sanciscono il mese
di Giugno della United Business. Un giugno che
ha visto i piloti della United Business impegnati
sia in Italia che in Europa; in questo mese i portacolori della società di Salice Terme hanno dovuto affrontare le più svariate condizioni climatiche
dalla pioggia in Belgio, al caldo sole della Croazia, al freddo, decisamente imprevisto, in Italia.
Le strade strette e fondi insidiosi non sono riusciti
ad arrestare la marcia di Alessandro Perico, Massimo Marasso e del croato Juraj Sebalj, mentre
l’australiana Molly Maylor è stata costretta al ritiro. Alessandro Perico, navigato per l’occasione
da Nancy Dragonetti è stato l’indiscusso vincitore
del Rally Valli Ossolane, Massimo Marasso in copia con Marco Canuto, dopo aver battagliato tutta
la gara con Elwis Chentre, ha vinto meritatamente
il Rally del Moscato. In Croatia, Juraj Sebalj con il
suo navigatore Toni Klinc, nuovo equipaggio della
MOTORI
Tre vittorie ed un amaro ritiro sanciscono
il mese di Giugno della United Business
Perico
Rally delle
Valli
Ossolane
United Business, hanno vinto il Rally di Novi Vinodolski, con questo risultato il pilota di Zagabria
ha raggiunto la leadership del campionato croato,
mettendosi alle spalle per un solo punto, un altro
pilota della società di management sportivo di Salice Terme, l’istriano Daniel Saskin, per entrambi
un campionato ancora lungo, con altri tre rally da
disputarsi, una battaglia in famiglia per il titolo di
Campione di Croazia. Non altrettanto positiva è
stata invece la gara dell’australiana Molly Taylor,
in Belgio ad Ypres, nel corso della seconda giornata di gara, l’australiana e il suo copilota, l’inglese Seb Marshall hanno ricevuto da Pier Liberali,
team principal di United Business, l’invito a spingere al massimo per cercare di agguantare la prima
posizione nella classifica del campionato europeo
2WD, complice la pioggia battente, un’uscita di
strada in una curva lenta ha però vanificato gli sforzi dell’equipaggio della società salicese. Un vero
peccato perché la vittoria del Campionato Europeo
2WD è ampiamente alla portata della Taylor, che
potrà rifarsi in Bulgaria al Rally di Sibiu, settima
prova del campionato continentale, prevista a fine
luglio nella ridente cittadina turistica rumena.
Marasso - Rally del Moscato
Sebalj - Novi Vinodolski
Taylor - Ypres Rally
il Periodico
50
SPORT
SONO INIZIATI I TORNEI ESTIVI AL TENNIS CLUB VOGHERA
LUGLIO 2013
Valdetara: “In Italia il livello di gioco è
migliorato parecchio negli ultimi anni”
di
Gianluca Giaconia
Con l’inizio della stagione estiva
prendono il via numerosi tornei
che riguardano tutte le discipline
sportive. Presso la struttura di via
Sturla a Voghera, il Tennis Club,
sono iniziati ad esempio i tornei di
tennis e il centro estivo per i bambini. La struttura, che può contare
anche sui campi da calcetto e da
beach volley, è affidata dallo scorso mese ad una nuova gestione con Simone Setti,
Lorenzo Medicina, Riccardo Politi e il tecnico nazionale Andrea Valdetara. Intervistiamo quindi Andrea Valdetara, maestro della Federazione Italiana
di Tennis, per vedere come proseguono le attività
in campo tennistico, e Riccardo Politi per qualche
notizia inerente alla struttura.
Con Riccardo Politi andiamo a descrivere la
struttura che ospita le vostre attività.
“Il Tennis Club può contare su tre campi da tennis
in terra rossa, una tensostruttura in terra rossa e un
palazzetto avente un campo in erba sintetica. Sono
presenti anche due campi da calcetto, una piscina e
due campi da beach volley”.
Ha preso il via il centro estivo?
“Si, il centro estivo si svolge in collaborazione con
gli Anni Verdi, grazie ad alcuni istruttori al segui-
to che svolgono lezioni di calcio, tennis e nuoto.
Il nostro compito è accogliere al meglio i bambini che hanno appena concluso l’attività didattica.
Non dimentichiamo che durante il periodo estivo i
vari campi sono sempre accessibili a tutti gli utenti
interessati”.
Invece durante il periodo invernale come si svolge l’attività?
“Il campo di tennis viene coperto, la piscina non è
ovviamente usufruibile e c’è la possibilità di ospitare le squadre di calcio quando la neve è presente sui
campi di allenamento”.
Passiamo ora al maestro Andrea Valdetara. Quali sono i tornei previsti per il periodo estivo?
“Sono in corso di svolgimento il torneo di 4° categoria maschile e femminile, che fa parte del Circuito Master Crevani, l’over 45 e 55 maschile e il
lady 40 femminile, sempre facenti parte dello stesso
Circuito. Probabilmente verrà organizzato un torneo di 3° categoria maschile e femminile nel mese
di settembre”.
Ci può illustrare l’attività che verrà svolta durante l’anno?
“Possediamo un settore agonistico giovanile di
buon livello e una scuola di addestramento tennis
di base dai 5 ai 18 anni. Io sono il Direttore Tecnico, i collaboratori sono Andrea Bruschi, maestro
di tennis, e Mattia Girani, il preparatore atletico è
Lorenzo Medicina. Inoltre a partire da quest’anno
possiamo contare sulla figura del coach mentale
Paolo Loner”.
Cosa ne pensa del tennis a livello nazionale?
“Il livello di gioco è salito parecchio negli ultimi
anni, sia in età giovanile, dato che abbiamo 2 o 3
tennisti under 18 nei primi 10 al mondo, sia nei professionisti. Anche per quanto riguarda il tennis femminile, il livello è migliorato negli ultimi 5-6 anni.
A mio avviso questo miglioramento si è avuto grazie
alla ristrutturazione del settore tecnico della FIT,
Federazione Italiana di Tennis, che ha svolto un ottimo lavoro negli ultimi anni”.
il Periodico
51
LO ZAVATTARELLO VINCE I PLAYOFF E VOLA IN 1° CATEGORIA
di
Gianluca Giaconia
Dopo aver ottenuto un brillante secondo posto in campionato, alle spalle del favorito Casteggio, lo Zavattarello ha proseguito la sua marcia verso il ritorno in
1° categoria nei playoff. Prima è arrivato il pareggio
col Dorno, che ha premiato i giallorossi per il miglior
piazzamento conseguito in campionato, poi la vittoria
ai danni del Godiasco nella finale e infine il successo
ai supplementari contro la Polisportiva di Nova. Nella
stagione 2013 – 2014 lo Zavattarello sarà quindi impegnato contro molte avversarie locali, come Casteggio, Nord Voghera, Rivanazzanese, Varzi, Bressana,
Torrevillese ecc. A guidare la squadra verso la risalita
è stato Fabio Tondo, che negli ultimi anni si era distinto per ottimi campionati, conclusi poi con i playoff o con il salto di categoria. Assieme a Mister Tondo ripercorriamo la grande annata dello Zavattarello.
Mister, partiamo con un giudizio complessivo su
questa stagione.
“E’ stata una stagione eccezionale, sapevamo di avere una squadra competitiva, ma non ci aspettavamo
di arrivare così in alto. Abbiamo avuto a che fare con
compagini attrezzate per salire di categoria, come
Casteggio, Godiasco, Castelletto, Linarolo e Dorno”.
Un plauso va quindi al gruppo.
“Il gruppo si è mantenuto unito e compatto durante
tutta la stagione; questo termine racchiude non solo i
giocatori, davvero eccezionali quest’anno, ma anche
la società, che ci ha permesso di lavorare con serenità. I giocatori che si sono aggiunti al gruppo “storico” si sono integrati bene. Dopo due anni in cui lo
Zavattarello è stato vicinissimo ai playoff, è arrivata
la volta buona”.
C’è stato un momento di questa stagione che ricorda particolarmente?
“Non c’è stato per me un momento particolare, di
sicuro è stata importante la serie di risultati utili
consecutivi che ci ha portato a credere nell’obiettivo
finale. Sono sempre convinto del lavoro che svolgo e
riesco a trasmettere questo modo di fare ai miei giocatori. Ci credo sempre, insomma”.
Vuole citare qualche elemento fondamentale di
questo gruppo?
“Di certo Bruno Ferrari è il miglior portiere di tutte le categorie fino alla promozione; si è dimostrato
fondamentale per raggiungere questo obiettivo importante. Devo dire anche che quest’anno ho potuto
contare su degli ottimi attaccanti: Castagna ha timbrato il cartellino 20 volte, Cannarile 16, Neefzahoui
13 e Zolo 7. Più che un allenatore, mi ritengo un loro
amico e ci si diverte quindi assieme”.
Un commento anche sulle avversarie?
“Il Casteggio era certamente la squadra più organizzata e la classifica finale rispecchia il valore reale
delle compagini presenti. La squadra che mi ha impressionato di più è il Dorno per l’organizzazione di
gioco e le ottime individualità, infatti ha disputato a
mio avviso un buonissimo campionato. Devo fare i
complimenti alla Polisportiva di Nova, compagine di
Milano affrontata in finale play off presente con 200
tifosi sugli spalti del campo di Moline per incitare i
propri ragazzi. Al termine della partita giocatori e
tifosi si sono complimentati con noi: questo fa bene
al calcio”.
Il futuro si chiama 1° categoria: quali saranno i
programmi?
“Il 90% della rosa sarà confermata, dopo l’ottima
stagione di quest’anno. Stiamo vedendo e valutando i
giovani da inserire, dato che in 1° categoria dovranno giocare dall’inizio tre ragazzi del ’92. Dobbiamo
rinforzare il centrocampo e valutare anche il reparto
difensivo. L’obiettivo sarà quello di ottenere il miglior
piazzamento possibile, non penso mai a salvarmi”.
Cosa ne pensa della regola dei giovani?
“Non condivido questa regola perché mette in difficoltà tutte le società non aventi un settore giovanile,
come appunto lo Zavattarello, e ci obbliga quindi a
cercare i ragazzi in giro. Anche in 2° categoria il giovane di 23 anni mi sembra un po’ fuori luogo, come il
ragazzo di 22 anni in 1° categoria. Tutti gli anni le regole vengono cambiate, inoltre il giovane va pagato
e provato durante la preparazione. Avere sei ragazzi
del ’92 in rosa non sarà facile, andremo a sfruttare
l’amicizia col Bressana perché non sappiamo dove
sbattere la testa”.
Cosa chiede alla società?
“Più che altro, mi auguro che il Comune ci dia un
aiuto, dato che la società compie sacrifici immani.
Bisogna ringraziare le persone di Zavattarello che
durante la settimana si recano a Casatisma per presenziare agli allenamenti: questa è pura passione
calcistica. Mi ha fatto parecchio piacere la presenza
del Sindaco, Simone Tiglio, durante le partite decisi-
SPORT
Tondo: “Stagione perfetta del gruppo,
mi diverto assieme ai ragazzi”
LUGLIO 2013
ve della stagione; capisco il momento
generale difficile, ma spero vivamente
in un aiuto proveniente dall’ente. Un
elogio va quindi alle persone del paese, che ci forniscono un ingente aiuto
economico e non”.
Nella prossima stagione ritornerà,
dopo tre anni di assenza, il derby
contro il Varzi: cosa può dire a riguardo?
“Si tratta certamente di una partita
sentitissima, a Varzi ho molti amici,
come il Ds Guidi. Bisogna vedere
come verranno costruite le rose di entrambe le squadre, di sicuro noi non entriamo in campo per perdere”.
Pronostico?
“Pareggio a Varzi e vittoria in casa”.
La 1° categoria, come detto prima, proporrà anche molti incroci con le squadre della zona: come
si inserirà lo Zavattarello in questo campionato?
“Le squadre sono tutte molto competitive, hanno organici validissimi; noi dobbiamo fare i “rompiscatole” e non ci possiamo certamente tirare indietro. Per
le altre compagini non sarà facile venire a giocare a
Zavattarello, siamo pericolosi in casa e andremo a
dare fastidio a tutti il più possibile”.
Fabio Tondo negli ultimi anni si è tolto parecchie
soddisfazioni in queste categorie: quali sono state
le sue precedenti esperienze?
“Ho vinto quattro campionati nel settore giovanile,
tra Pavia, Colline Bronesi e Apos Stradella, ero molto orgoglioso dei miei ragazzi. Per quanto riguarda
le prime squadre ho vinto due campionati di 3° categoria a Broni e a Casteggio e raggiunto la finale playoff quattro volte con Broni, Portalberese, Casteggio
e Zavattarello appunto”.
In conclusione, le chiediamo un giudizio sulla crescita della nostra nazionale, ad un anno dal Mondiale in Brasile.
“La nostra nazionale è una delle prime al mondo in
assoluto; anche la Spagna, vincitore di Mondiali ed
Europei, mostra un leggero calo. Stilare le convocazioni non è facile perché le nostre squadre sono piene di stranieri, quindi il lavoro di Prandelli risulterà
complicato per questo. Potremo dire la nostra anche
in Brasile, personalmente ammiro molto Verratti, un
giovane che sta crescendo molto bene”.
BOCCE, A BRESSANA BOTTARONE
Ferri e Lusardi vincono il
‘Memorial Scagliotti’
Giuseppe Ferri e Giuseppe Lusardi (tesserati per la società Oliveri di Binasco, del comitato di Milano) si sono aggiudicati con
pieno merito l’ottava edizione del “Memorial Scagliotti”, come
di consueto abbinata al “Trofeo Amici Scomparsi”, gara a carattere regionale le cui fasi finali si sono disputate nella serata di
venerdì 7 giugno presso il bocciodromo comunale di Bressana
Bottarone. Al torneo, ben organizzato dal Club Arancione, hanno
partecipato 128 coppie, sotto la direzione di Roberto Vilmercati,
assistito dagli arbitri Celestino Antoninetti e Marco Marchese.
il Periodico
52
SPORT
DECISAMENTE SODDISFATTO IL VICE PRESIDENTE DELLA RIVANAZZANESE
LUGLIO 2013
“Superiori alle altre squadre locali,
puntiamo su un settore baby completo”
di
Gianluca Giaconia
Con la sconfitta subìta in casa dall’Atletica del Po nella penultima giornata
di campionato, sono svanite le speranze playoff per la Rivanazzanese.
Si è trattata comunque di una grande
stagione per i gialloblu, che hanno
occupato per diverse giornate anche
la 2° posizione in campionato, ampiamente vinto dal Bornasco Zeccone.
Per la prossima stagione sono previsti grossi cambiamenti, ci sarà infatti
un cambio di presidenza dopo le dimissioni di Volpi,
mentre in panchina Michele Masneri viene sostituito
da Gianluca Chiellini, l’anno scorso protagonista della salvezza con il Ferrera in Promozione; da segnalare
anche l’arrivo di Raffaele Sisti nel ruolo di responsabile del settore giovanile. Di tutti questi argomenti
abbiamo parlato con il vice presidente della Rivanazzanese, Giampaolo Monastero.
Monastero, avete concluso il campionato di 1° categoria a ridosso della zona playoff. C’è qualche
rimpianto?
“Come ho detto più volte ai giocatori, noi come società reputiamo questa appena conclusa una stagione
molto soddisfacente. Certo, essere stati lì a giocarsela per i playoff fino alle ultime giornate potrebbe
provocare un piccolo rammarico, ma in fondo non è
così. Si è creato un gruppo fantastico che intendiamo
riconfermare interamente per l’anno prossimo, ascoltando ovviamente le opinioni e i pensieri dei ragazzi.
Penso che un gruppo di amici come quello che si è
creato a Rivanazzano non esista nelle altre squadre.
Coloro che sono rimasti hanno accettato una piccola
riduzione del rimborso spesa, dimostrando così attaccamento alla maglia”.
Qual è stato il punto di forza della squadra?
“Decisamente il gruppo, che si è dimostrato sempre
unito, anche in occasione delle dimissioni improvvise
di Davide Seveso, il quale ringraziamo per l’ottimo
lavoro svolto. Grazie alla sua impronta importante,
si è creato questo gran bel gruppo”.
Le sue dimissioni restano ancora un mistero…
“Con la società il rapporto è sempre stato ottimo,
non ci sono mai state discussioni e abbiamo deciso
assieme a lui gli obiettivi futuri. A mio avviso si è
trattato di una serie di piccole cose che lui non ha
gradito, come l’atteggiamento di alcune persone. Il
rapporto, in ogni caso, è sempre stato ottimo anche
con i ragazzi; non dimentichiamo che ha lasciato la
panchina mentre eravamo secondi in classifica”.
Con l’arrivo di Masneri, invece, i risultati hanno
fatto fatica ad arrivare. Come giudica il suo operato?
“Stiamo parlando di un ottimo allenatore, con cui ci
siamo subito trovati bene e si è creato quindi un bel
rapporto. E’ arrivato in un gruppo forte, costruito
da Seveso, il miglior allenatore in circolazione, ed
è quindi normale che abbia trovato qualche difficoltà. Ha tenuto unito il gruppo, che poteva avere una
reazione diversa dopo le dimissioni dell’ex Mister, e
quindi possiamo solo ringraziarlo per il lavoro svolto. La squadra ha avuto un calo fisico e psicologico,
inoltre la sfortuna e soprattutto l’ infortunio di qualche elemento fondamentale ha frenato la nostra corsa
verso i playoff”.
Come giudica il campionato di quest’anno?
“Ritengo ci sia una bella differenza tra la 2° e la 1°
categoria, soprattutto per la presenza delle squadre
lomelline e milanesi che possiedono importanti risorse economiche e hanno monopolizzato il campionato.
Non a caso sono salite in Promozione il Bornasco direttamente e il Lomello attraverso i playoff”.
Come si è comportata la squadra nei confronti diretti con le compagini oltrepadane?
“In tutte le partite, a mio avviso, siamo stati superiori
e questo viene testimoniato dalle zero sconfitte subìte.
Abbiamo incontrato qualche difficoltà in trasferta,
dato che i campi non in perfette condizioni ci impedivano di giocare alla nostra maniera”.
Passiamo alla prossima stagione.
“Ci saranno nuovi inserimenti in società, aspettiamo di avere sviluppi sul nome del nuovo presidente,
dopo le dimissioni di Volpi, il quale ringraziamo per
la sincerità mostrata nei nostri confronti e per il la-
voro svolto. In panchina è ufficiale l’arrivo di Gianluca Chiellini, residente a Rivanazzano e protagonista
di ottime stagioni col Ferrera, in 1° categoria e in
Promozione. Arriva in società Enzo Guagnini, figura
importante al Nord Voghera e al Casteggio, e stiamo
valutando nuove figure per dare una nuova immagine
alla nostra realtà, ringraziamo in merito tutte le persone e gli sponsor che contribuiscono al bene della
Rivanazzanese”.
Il settore giovanile ha un nuovo responsabile e si
chiama Raffaele Sisti. L’intento è quello di allestire un settore completo dai primi calci alla juniores: Sisti, come procedono i lavori di avvicinamento alla prossima stagione?
“Sono stato in questa società a fine anni ’80 e ho trovato ancora oggi persone, come Mario Benzoni, al
proprio interno. Rivanazzano è una piazza importante, si può giocare a calcio, certamente l’obiettivo è
quello di recuperare i ragazzi dispersi all’interno del
territorio e riportarli a casa. Per gli allievi e i giovanissimi si tratterà dell’anno zero, stiamo infatti lavorando per formare questi gruppi. Dobbiamo lavorare
sulle annate, 99-2000 in particolare, per far crescere
i ragazzi che in futuro dovranno vestire la maglia della prima squadra. A mio avviso la squadra juniores
può fare un campionato importante, per gli allievi ci
stiamo invece muovendo su Rivanazzano e su Voghera, alla ricerca di ragazzi seri che hanno voglia di
mettersi in mostra. Siamo dilettanti, ma dobbiamo
lavorare come i professionisti. L’idea è di costruire
anche squadre attrezzate per i giovanissimi, esordienti, pulcini e primi calci, coinvolgendo i ragazzi
del paese, nonostante la concorrenza sia comunque
alta. Di certo emerge la serietà e la competenza della
nostra società, che punterà moltissimo sulla propria
struttura, tra le migliori nell’Oltrepo Pavese”.
IN VIA TOGLIATTI A GODIASCO
Inaugurata la sede
del Pedale Godiaschese
Lo scorso 1° giugno è stata inaugurata la sede del
Pedale Godiaschese, situata sopra il Comando
della Polizia Locale, nel capoluogo comunale in
via Togliatti. Il Pedale Godiaschese, rifondato nel
2008 da un gruppo di amici, è stato intitolato a due
atleti che hanno gareggiato per questo gruppo negli
anni ’50, ossia Giuseppe Daglia e Giuseppe Sartore, padre e zio dell’attuale Presidente, Giovanni Daglia. Il gruppo ha voluto ripresentarsi sulla
scena del panorama ciclistico locale con l’intento
di riproporre le gesta degli anni passati e cercare
di avvicinare i giovani al mondo del ciclismo. Il
presidente Giovanni Daglia e il vice presidente
Massimo Albini, assieme a tutto il consiglio direttivo, hanno accolto i presenti, accorsi numerosi per
l’occasione. Era presente all’inaugurazione l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Anna
Corbi, che crede molto in questa realtà e si aspetta
perciò dei risultati. Al termine della presentazione
si è tenuto il consueto rinfresco a base di prodotti
tipici locali.
il Periodico
LUGLIO 2013
53
SI E’ CONCLUSA UNA GRANDE ANNATA PER L’OLYMPIA BOPERS VOGHERA
di
Gianluca Giaconia
Nello scorso mese di maggio si è conclusa una grandissima stagione per l’Olympia Bopers, partita ad inizio stagione con molti cambiamenti, a partire dalla
riduzione del budget per la crisi economica in atto.
La squadra, allenata da Marco Celé, ha disputato un
dignitoso campionato di serie D, arrivando a giocarsi i playoff con la ben più quotata Manerbio. Dopo
aver ceduto ai supplementari a Voghera, i ragazzi di
Celé hanno subìto la forza dell’avversario nel secondo match. Nonostante ciò, si è trattata di una stagione
ben al di sopra delle aspettative, come sottolinea il
Presidente dell’Olympia Bopers, Stefano Barbieri.
Presidente, come analizza la stagione appena conclusa?
“Per noi si è trattato di un vero e proprio successo, in
quanto abbiamo ottenuto lo stesso risultato dell’anno
scorso, con un budget molto ridotto a disposizione.
Grazie soprattutto al lavoro di Marco Celé si è creato
un bel gruppo, che ha perso nei playoff contro una
squadra al di fuori della nostra portata. L’unico rammarico è aver perso la prima partita in casa perché
eravamo in vantaggio: in quel frangente è emersa
l’esperienza del Manerbio, compagine in cui militavano giocatori con un passato in serie A. Grazie alla
forza del gruppo siamo arrivati fino ai supplementari, di sicuro sarebbe stato piacevole arrivare sull’1-1
dopo le prime due partite e giocarsi tutto in casa;
in ogni caso onore ai vincitori. Vedendo il modo in
cui siamo partiti all’inizio, arrivare fino ai playoff e
uscire con una squadra del calibro di Manerbio è stato certamente un grandissimo risultato. Usciamo ai
playoff da tre anni consecutivi, ma quest’anno la leggo in modo diverso, anche perché una società come
la nostra avrebbe fatto fatica a reperire sponsor per
affrontare il campionato di C”.
Come sono stati i giorni che hanno preceduto queste importanti partite?
“Ho visto parecchia tensione nei ragazzi, che avevano ottenuto 17 risultati utili consecutivi in casa ed
erano consapevoli di dover affrontare un’avversaria
blasonata. C’era il timore di dover fare. Così, prima
di entrare in campo, ho ringraziato loro per la stagione disputata e il forte gruppo che si era creato, inoltre
ho detto di dare il massimo e di giocare come erano
in grado. Questo ha messo tranquillità ai ragazzi ed
è stata certamente una partita di categoria superiore,
grazie alla nostra forza di gruppo e al valore tecnico
di Manerbio”.
Passiamo ad analizzare il lavoro di Mister Celé.
“Con lui abbiamo vinto la scommessa, come fatto in
precedenza col suo predecessore Paolo Chiappano,
costretto ad abbandonare l’attività per motivi di lavoro. Prendere in mano una squadra di serie D non
è facile, soprattutto per la presenza di giocatori di
esperienza che mettono talvolta in discussione l’operato del Mister. Così non è stato perché Marco Celé
conosceva bene l’ambiente e il suo carisma è stato
subito apprezzato dai ragazzi, che hanno sposato
il progetto societario ad inizio stagione. Questo ha
consentito di costruire un bel gruppo composto da
giocatori che fornivano il proprio contributo, grazie
appunto al Mister, il quale è stato in grado di tirare
fuori il meglio da ognuno di loro. Ho visto quest’anno
dei giovani che sono migliorati in maniera esponenziale, risolvendo delle partite in alcune occasioni. In
quest’ottica Marco è sempre disponibile ad inserire i
Stefano Barbieri
giovani in 1° squadra e per questo speriamo resti con
noi perché è molto ambito in zona”.
Programmi per la prossima stagione?
“Se per la prima squadra dobbiamo valutare un attimo parecchi aspetti, direi per il resto che le nostre
squadre giovanili sono definite. Potremo contare su
tutto il minibasket, stiamo valutando se fare l’Under 13 o 14 e andremo a costruire l’Under 19 con
un gruppo misto; si tratta, quest’ultima, di una scelta
rischiosa perché l’Under 17 era molto affiatata, ma
avrebbe perso quest’anno 5 o 6 elementi, quindi si è
deciso di allestire una squadra di maggiore età. Per
questo è iniziata una collaborazione col Castelnuovo,
dato che qualche Under 19 potrebbe arrivare da noi e
qualche Under 17 passare a loro”.
Passando invece alla Nuova Olympia?
“Stiamo valutando perché a mio avviso si è chiuso un
ciclo, infatti i giocatori cominciano ad avere problemi legati al lavoro o di altro genere. Nel campionato
di quest’anno, dominato da Lungavilla e Cava Manara, l’obiettivo era mantenere la categoria, cosa non
facile per il visibile “scollamento” durante l’anno.
Anche in questo caso abbiamo dovuto chiedere aiuto
a Marco Celé, che ha fornito il proprio contributo
per raggiungere la salvezza finale. La promozione richiede un grande sforzo e un costante inserimento dei
giovani, a mio avviso questo è un bel gruppo di amici
che devono divertirsi, facendo pero’ un campionato
di 1° divisione, non per motivi tecnici, ma proprio per
ragioni legate ai numerosi impegni. Vogliamo mantenere i diritti, vediamo in ogni caso se ci sono società
interessate a disputare la promozione”.
Ci saranno altre novità?
“Partiamo con la squadra femminile grazie al raggruppamento di ragazze aventi età diverse, dopo che
l’anno scorso erano sempre presenti agli allenamen-
SPORT
“Arrivare fino ai playoff è stato
un vero e proprio successo per noi”
ti e hanno creato un ottimo gruppo.
Siamo disponibili a prestare questa
squadra a Castelnuovo, che prenderà delle decisioni in merito alle questioni tecniche. Prima le ragazze che
terminavano l’attività nel minibasket
per i limiti di età erano costrette a
smettere, invece ora per loro è sorta
questa grande opportunità. Parlando
di basket femminile, dovrebbe partire
un camp estivo a Voghera, con la durata di una settimana e la presenza di
Alessandra Tava, giocatrice a La Spezia, accompagnata da un allenatore di
Castelnuovo. Si tratta di un’anticipazione di un camp
che andremo a definire meglio l’anno prossimo”.
Ci saranno dei cambiamenti tra gli allenatori?
“Gli allenatori sono tutti confermati, ad eccezione
del Mister degli Aquilotti, Di Franco, che passerà
a Casteggio. Ci sarà una new entry negli Under 19
con Roberto Castagnetti, che ha giocato con noi in
promozione e ha accettato la nostra proposta di voler potenziare le squadre giovanili. Primo Maresca
aveva voglia di riprendere con i più piccoli e, non
potendo seguire due squadre per motivi di lavoro, ha
lasciato l’Under 17 per passare all’Under 15”.
Sono in atto altre collaborazioni estive?
“Collaboriamo con il Kinder del Golf di Salice Terme, in cui tutti i giorni estivi un nostro istruttore sarà
presente per dirigere attività inerenti al basket all’interno del Grest. Gli organizzatori del Kinder hanno
chiesto a noi la partecipazione e si è creato una sorta
di camp estivo”.
Qual è l’esito conclusivo dei vostri progetti?
“Per quanto riguarda il progetto con borsa di studio
finale, abbiamo ritirato i registri e stiamo valutando
le medie e le presenze agli allenamenti, la cui soglia è
fissata per l’80%, per le premiazioni. Abbiamo inoltre
formato parecchie persone per le manovre di primo
soccorso e per l’utilizzo del defibrillatore automatico”.
In conclusione, due parole sul PalaOltrepo.
“La struttura è stata utilizzata per il 94% delle ore,
quindi direi che c’è soddisfazione per l’ottima gestione. Il PalaOltrepo ha ospitato anche il pattinaggio
e la ginnastica artistica, nell’ottica di diventare il
punto di riferimento per lo sport vogherese. La convenzione tra noi e il palazzetto dura tre anni e ogni
anno viene fissato un incontro per stabilire una valutazione”.
AL CLUB DEL MIGLIO
Bene l’Iriense
Prosegue la partecipazione degli atleti dell’Iriense Voghera alle gare del Club del Miglio, circuito
regionale. Nella categoria maschile F terza piazza
per Tiziano Colnaghi e quarta per Gianni Brega.
Nelle categorie femminili Rosanna Rossi e terza
tra le f50 e Teresa De Pace seconda tra le f65.
Nella graduatoria parziale con sei prove fin qui
disputate Gianni Brega e Rosanna Rossi comandano le rispettive categorie. Teresa De Pace è attualmente seconda e ben piazzati sono anche Tiziano Colnaghi (quarto m60) e Andrea Pasquino
(terzo m50).
il Periodico
54
LUGLIO 2013
SPORT
AL LIDO DI SALICE IL PRESIDENTE FRANCHINI DA IL VIA ALLA NUOVA STAGIONE
Ecco l’AdoRiva Volley: presentate le
squadre pronte a regalare soddisfazioni
di
Sonia Di Liberto
Nei giorni scorsi, presso la piscina
Lido di Salice, si è svolta una spumeggiante festa per le ragazze della
Riva - Adolescere Volley. La squadra al completo si è meritata, anche
quest’anno, il plauso dei suoi numerosi sostenitori guadagnando il 5°
posto in classifica, nonostante diverse situazioni difficili che la stessa ha
dovuto affrontare. Prime fra tutte gli
infortuni che hanno penalizzato alcune giocatrici importanti, come il capitano della squadra Tine Pavione,
e l’unione delle due storiche antagoniste, La Rivanazzano Volley e la Voghera Adolescere (oggi Adolescere Rivanazzano – AdoRiva). Per questa fusione vi
erano non poche preoccupazioni, ma in realtà è stata
affrontata e condivisa sapientemente dalle ragazze
che sono riuscite a generare una tale sinergia fra di
loro al punto da diventare un gruppo unito, affiatato e
pronto ad affrontare nuove sfide insieme. Mercoledì
sera dunque, una festa per le ragazze e per la dirigenza che si è prodigata tanto per dare i giusti meriti ad
una formazione che sta crescendo e dando ottimi risultati nella sua categoria. Ora con i due nuovi acquisti, presentati durante la serata, Francesca Garbarini e
Francesca Fontana, si cerca di assicurare la squadra
all’arrivo ai play off per il prossimo anno, anche se
fra le altre squadre si vocifera che si punti alla serie B.
Il Mister Ugo Ferrari non commenta e va oltre: “Le
ragazze hanno dato molto quest’anno, nessuna esclu-
NEL WEEK END
Tigo al Rally
di Cremona
Nei giorni 5 e 6 luglio Andrea “Tigo” Salviotti sarà al via al Rally Città di Cremona
su Suzuki Swift in categoria R2B affiancato
da Lele Corollo. “E’ un rally che a me piace
molto sia per il percorso che per tutto l’ambiente che fa da contorno. Spero di fare bene,
al momento la vettura è in fase di aggiornamento, quindi la speranza è di ottenere un
buon risultato”. La prossima gara per il Tigo
sarà a fine Agosto al Rally del Giarolo su Fiat
Punto Super 1600.
sa, e si sono impegnate affrontando sfide difficili e
crescendo notevolmente. Il merito è loro se siamo
riusciti ad ottenere un buon risultato, e loro sarà il
merito dei prossimi traguardi che con il solito duro
lavoro alle quali io le sottopongo, spero riusciremo
ad ottenere”. Prosegue l’allenatore: “Lo stimolo migliore per le nostre giocatrici è la palestra gremita
coi tifosi pronti a dar loro costante incitamento e forza, per questo invitiamo tutti a seguirci ancora più
numerosi il prossimo anno, e ringraziamo la nostra
dirigenza nelle persone di Adriano Milan, del presidente Giancarlo Franchini e del suo vice Roberto
Sala, per quanto ci mette a disposizione nel corso
della nostra crescita”. Il presidente Franchini, orgoglioso delle sue ragazze spiega: “Abbiamo fatto due
importanti acquisti che sicuramente saranno un valido supplemento alle nostre ragazze, e siamo pronti
ad affrontare il prossimo campionato con lo spirito
che le giocatrici ci hanno dimostrato. Tenacia, grinta
e voglia di vincere insieme, sono gli ingredienti che
rendono il gruppo una squadra che avrà sicuramente
molti altri traguardi da raggiungere. Ringrazio per
questi importanti risultati, il nostro allenatore Ugo
Ferrari che sprona le nostre ragazze a dare sempre
il massimo, anche in modo un po’ duro a volte, ma
sicuramente di grande partecipazione. E non di meno
volgo un saluto al Sindaco Romano Ferrari e all’assessore allo sport Marco Poggi, per la loro costante
presenza in ogni nostra manifestazione con una partecipazione che ci rende fieri di rappresentarli”.
nel Memorial Venturini
Bocce: il piacentino Stefano
Mancin vince a Broni
Il piacentino Stefano Mancin, tesserato per la società Valtrebbia (comitato di Piacenza), si è aggiudicato il
“Memorial Venturini Presotto”, le cui fasi finali si sono disputate nella serata di domenica 30 giugno sulle
corsie scoperte del bocciodromo di Broni, il cui gruppo bocciofilo ha ben organizzato la manifestazione,
ormai divenuta un classico del calendario provinciale. Al torneo hanno partecipato 64 individualisti, sotto
la supervisione di Giuseppe Filippini che, assistito dall’arbitro Roberto Roccato, ha magistralmente diretto
l’evento agonistico. Nella finalissima, Mancin ha sconfitto per 12 a 9 Ilario Finotti, portacolori del gruppo
bocciofilo Nuova Bronese. Da sottolineare, nell’occasione, l’ottima prova dei due finalisti, che hanno deliziato la platea con giocate pregevoli sotto il profilo tecnico. Sul terzo gradino del podio sono saliti, a pari
merito: Marco Magrotti (Nuova Bronese) e Antonio Tassi, alfiere della società Casanova, del comitato di
Pavia.
il Periodico
LUGLIO 2013
55
IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE ANPI DI VOGHERA REPLICA
La lettera pubblicata sullo scorso numero de “Il Periodico” con il titolo “Quei giovani ingiustamente
fucilati” rende necessarie alcune precisazioni, vista
la ricostruzione apologetica verso gli esponenti repubblichini, per il rispetto dovuto ai lettori. La scelta
di apporre una targa commemorativa a lato del Castello visconteo di Voghera, in piazza Liberazione, a
sei appartenenti a formazioni armate della Repubblica di Salò non è espressione di un omaggio privato
ad opera di familiari – cosa che sarebbe stata (ed è)
assolutamente comprensibile all’interno dell’area cimiteriale - ma un evidente riconoscimento pubblico
(promosso da una associazione che rivendica apertamente l’eredità del fascismo di Salò) che mette sullo
stesso piano i due schieramenti che si contrapposero
durante la Resistenza. Tale riconoscimento è inaccettabile perché stravolge e rovescia i principi della
nostra Repubblica e della nostra Carta costituzionale,
nate dalla lotta di Liberazione. Costituzione che deve
essere rispettata anche dagli amministratori locali
che hanno approvato e apposto la targa, per meschini
calcoli elettorali. Così come è inaccettabile anche la
collocazione a ridosso di una struttura che fu carcere
durante il ventennio fascista e nei giorni bui della Repubblica di Salò, per antifascisti, partigiani e cittadini
ebrei, alcuni dei quali deportati nei lager vi trovarono
la morte. Usare il dato dell’età di alcuni dei fascisti
fucilati è strumentale. La guerra che si è combattuta
dal ’43 al ’45 ha avuto molto spesso per protagonisti
giovani e giovanissimi: è così per i fascisti come per
i partigiani e le partigiane, che non erano certo gli
anziani testimoni di oggi. Qualcuno ricorda Mustafa
Abdalla, un bambino nomade di dieci anni, ucciso a
Casteggio il 19 novembre ’44 da militi della Brigata
nera che lo usano come bersaglio per le loro armi?
Aldo Casotti (Monello) ha 15 anni quando cade nello scontro dell’Aronchio, nel luglio ’44. Se rileggo
i nomi ricordati nel Sacrario partigiano del cimitero
vogherese trovo Carlo Longa di 18 anni, Angelo Cignoli di 20, Franco Furini e Anna Mascherini di 21
(tutti e tre uccisi dalla Sichereits), Giuseppe Dabusti
di 22, e l’elenco potrebbe continuare. Con la nascita del governo di Salò, si riorganizza l’ONB (Opera
Nazionale Balilla) per opera di Renato Ricci. Alla
metà del 1944 diverse centinaia di migliaia di bambine e bambini, oltre che adolescenti, sono ancora
inquadrati nei Balilla, Figli della lupa, Piccole italiane, ecc..Di questi circa 4.600 cosidetti Avanguardisti
moschettieri (età tra i 14/17 anni) sono avviati, dopo
un rapido addestramento, ai reparti armati della RSI.
Dalle “Fiamme bianche” alle formazioni più feroci
(come la “Muti”, che accoglie i minorenni nelle sue
file, contandone ben 165 inferiori ai 17 anni) sono
centinaia, secondo lo storico Antonio Gibelli ne “Il
popolo bambino”, i “...ragazzi arrivati all’ultimo appuntamento disarmati nella coscienza e armati nelle
braccia”. Anche nell’Oltrepo pavese accade questo.
E’ così nella famigerata e criminale Sichereits di Fiorentini, una formazione che si dedica ad una vera e
propria “guerra ai civili” e che può vantare il maggior
numero di uccisioni di partigiani dopo la cattura, non
in combattimento. “Colpisce in questa polizia, anche
tra i più feroci torturatori, la presenza di un numero
considerevole di giovani, molti dei quali esenti da obblighi di leva. Dai dati raccolti durante i processi del
dopoguerra si riesce a ricostruire un quadro, seppur
incompleto della banda. I nativi dell’Oltrepo sarebbero pari al 60%, l’età media complessiva risulterebbe
di circa 23 anni e il 1928 l’anno di nascita più rappresentato con venti effettivi” (Marco Savini “Il contributo fascista alla repressione antipartigiana: il caso
dell’Oltrepo pavese” presente nel II° volume del Libro dei Deportati “Deportati, deportatori, tempi e luoghi” Milano, Mursia 2010). Albini - quello ricordato
nella targa, membro della Sichereits, che “riscuoteva
la paga di 125 lire al giorno oltre vitto e alloggio” –
convince il fratello ad arruolarsi. Mentre per Vanutelli
(già in servizio presso la GNR di Alessandria) il suo
ruolo è segnalato dal comandante della GNR vogherese, Antonio Bruschi, perché “attraverso le notizie
da lui fornite è stato possibile portare a compimento
importanti operazioni contro i ribelli e prima fra tutte
quella in località Pozzol Groppo..” (dove sono assassinati Carlo Covini, Anna Mascherini, Lucio Martinelli, Fulvio Sala, Giovanni Torlasco).
Infine gli altri nomi richiamati sulla targa: non sono
ignari passanti. Arnaldo Romanzi è il comandante
della Brigata nera locale e segretario del PFR, responsabile delle attività di rastrellamento nella zona
del vogherese che vede i suoi uomini partecipare
all’eccidio di Verretto dove vengono uccisi i partigiani Ermanno Gabetta (medaglia d’oro vogherese), Giovanni Mussini, Pietro Rota, Ferruccio Luini
e quando sta fuggendo da Voghera il 25 aprile è la
sua colonna che uccide il partigiano Franco Quarleri
(medaglia d’oro vogherese) ed il civile Luigi Barbieri. Piccinini è indicato in diverse pubblicazioni come
uno dei primi componenti la Sichereits, Andreoni è
un vecchio squadrista noto per aggressioni e violenze
e cosi via… La Sichereits lascia una lunghissima scia
di sangue e violenze nell’intero Oltrepo che alimenta
le richieste di punizione verso tutti i suoi appartenenti, capi e gregari, senza distinzioni anagrafiche. Cosa
che avverrà solo in parte, nei diversi centri del pavese,
con le sentenze dei cosidetti “Tribunali del popolo”
e con le condanne comminate dalla Corte d’Assise
straordinaria (CAS), istituita con decreto legislativo
luogotenenziale 22 aprile 1945 n. 142 intitolato “Istituzioni delle Corti straordinarie di assise per i reati
di collaborazione con i tedeschi”, nei capoluoghi di
provincia e con sezioni distaccate in località diverse
dal capoluogo. La seconda sezione allestita a Voghera
vedrà 77 processi contro 132 imputati con l’esito di
sei condanne a morte, eseguite tra l’autunno del 1945
e la primavera del ’46, mentre gli anni di reclusione
DAI LETTORI
Targa di piazza Castello: “Un
riconoscimento inaccettabile”
comminati a diversi esponenti repubblichini vedranno i condannati
uscire dopo brevi periodi di detenzione (sedici minorenni, tra l’altro,
verranno fatti rientrare in famiglia
nel settembre 1946). Ultima questione. L’episodio della fucilazione
del 13 maggio è sicuramente grave
e rientra in quella fase di violenza
definita “forza d’inerzia” dal Decreto di amnistia del 22 giugno 1946
(provvedimento discusso e di cui
usufruiscono soprattutto molti fascisti accusati di
gravissimi reati) e che “racchiude la compresenza
di situazioni particolari: il trauma partigiano per la
rapida smobilitazione delle formazioni, l’ansia di
giustizia e l’incertezza del percorso della giustizia “ufficiale”, le forti tensioni rimaste all’interno
delle singole comunità” (Mirco Dondi – “La lunga
liberazione” ed. Riuniti 2008). Di certo è uno dei
drammatici passaggi finali di una vicenda durata
vent’anni, dove violenza e risentimento accumulati
nel tempo non si spengono come premendo un interruttore della luce. Per questo motivo, visto che
la storia non ci spaventa e non ci preoccupa ed è
necessario mettere un punto fermo sulla lunga e penosa sequenza di strumentalizzazioni che accompagnano da troppo tempo la vicenda della “targa della
vergogna”, abbiamo chiesto al Sindaco di Voghera
con una lettera del marzo 2012, siglata da ANPI
e FIVL, la costituzione di una Commissione congiunta di storici, studiosi, operatori della Memoria
di riconosciuta autorevolezza in grado di approfondire con rigore e scientificità i precedenti accadimenti e le circostanze che portano alla fucilazione.
Ci sembra un contributo essenziale ad una migliore e consapevole conoscenza storica, con i risultati
delle ricerche a disposizione dell’intera cittadinanza, ricercatori, studenti. Per dare una risposta anche
alle molte proteste e prese di posizione a livello
nazionale contro la targa, da parte di associazioni,
cittadini ed enti locali, compresi diversi comuni oltrepadani che hanno memoria delle violenze naziste e fasciste. Di fronte ai silenzi ed agli imbarazzi
degli amministratori la questione resta aperta.
Antonio Corbeletti
Presidente sezione ANPI Voghera
LETTERE AL DIRETTORE
Questa pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti o per intervenire sulle
questioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete a: “Il Periodico News” Via delle Terme, 97,
27052 Salice Terme. È anche possibile inviare una mail scrivendo a: info@ilperiodiconews.
it. Le lettere non devono superare le 1500 battute! Mi raccomando le 1500 battute e non
5 mila come spesso vengono recapitate in redazione. E devono contenere nome, cognome,
indirizzo e numero di telefono che non saranno pubblicati sul giornale ma che ci permetteranno di riconoscere la veridicità del mittente.
il Periodico
56
LUGLIO 2013