Giornale Maggio 2010
Transcript
Giornale Maggio 2010
Maggio 2010 – 181 www.morija.org Rapporto di attività 2009 Portatori di speranza! Editoriale «Mentre resta meno di metà del cammino da percorrere prima della data limite del 2015 per realizzare gli obiettivo del Millennio per lo sviluppo, i grandi progressi nella lotta contro la povertà e la fame cominciano a rallentare,se non addirittura ad invertirsi a causa delle crisi economiche e alimentari mondiali». E’ una delle constatazioni cui è pervenuta la valutazione riguardante i progressi degli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo a fine 2009. Essa sottolinea tragicamente la relazione di interdipendenza tra paesi del Sud e del Nord, in un contesto mondializzato. Una simile constatazione dovrebbe forse demoralizzarci e intaccare la nostra solidarietà verso i più poveri di questo pianeta? O dovremmo piuttosto ribellarci di fronte ad una simile ingiustizia? Non lo penso per almeno due ragioni. La prima è che, sebbene non potessimo non agire sugli eventi e le sfide politiche di questo mondo, siamo in grado di incidere laddove siamo attivi,attraverso azioni improntate alla centralità della persona umana e di giustizia sociale. La Bibbia riassume bene questo pensiero incoraggiandoci a praticare questa giustizia: «Difendete il debole, l’orfano, siate giusti nei confronti dei poveri e degli infelici.» Il secondo motivo di speranza è che dall’inizio dell’azione di Morija 30 anni fa, molti hanno appunto ritrovato questa dignità umana e ripreso coraggio di fronte alle avversità della vita. I cambiamenti sono innegabili e hanno cambiato la vita di varie persone nonostante guerre, drammi e difficoltà economiche succedutesi da 30 anni. Questo rapporto annuale ripercorre tutti i segnali di speranza che hanno caratterizzato il 2009, una vita dopo l’altra. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la solidarietà di ciascuno di voi e il vostro profondo interesse per gli esseri umani. Grazie a voi e ai nostri collaboratori svizzeri e africani , abbiamo potuto raggiungere i nostri obiettivi: siete portatori di speranza agendo ai nostri lati. Roger Jotterand, Presidente SOMMARIO 3 Valori duraturi 4 Accesso all’acqua potabile (Burkina Faso) 5 Salute e handicap (Farendè, Guider e Kaya) 6 Centri nutrizionali (Ouagadougou e Nobéré) 7 Centri PMI e SMI (Koumra e Abéché) 8 Ringraziamenti 10 Scolarizzazione scuole comunitarie (Ciad), scuola Paalga (Ouagadougou), orfanatrofio Eben-Ezer (Ciad) 11 Formazioni, un aiuto per l’emergenza Associazione umanitaria En Reutet D CH-1868 Collombey-le-Grand Tel 024/472.80.70 Fax 024/472.80.93 E-Mail: [email protected] CCP 19-10365-8 Associazione senza scopo di lucro Fondata nel 1979 conformemente agli Articoli 60e seg. del Codice Civile Svizzero MORIJA FRANCE: Jérôme Prékel Les Ecorets F-74410 St Eustache Conto bancario: Crédit Agricole, Annecy 96702605676 CCP 13.875-50 W 029 12 Sviluppo rurale integrato e Sede sociale: Collombey-le-Grand (VS) Revisore dei conti: Fiduciaria Künzle SA – Monthey Redazione: Morija Grafia: Jordi SA, Belp Stampa: Jordi SA, Belp 14 Conti spedizione 13 Morija in Svizzera Volontari – Evènements Morija in Francia 16 Localizzazione dei progetti Valori duraturi «Valori duraturi»: due parole che ricordano di volta in volta il futuro del pianeta, il posto dell’uomo in un ambiente segnato dal cambiamento, o ancora le cicatrici lasciate dalla crisi mondiale, ancora reale per molte persone. Questo ci spinge inoltre ad interrogarci sulle nostre motivazioni e la nostra etica: ciò che vogliamo trasmettere è destinato ad avere un impatto a lungo termine nella vita dei beneficiari dei nostri progetti ? Tra eventi che hanno contraddistinto il 2009 dimostrano a mio avviso il significato di questi valori duraturi per Morija. Le inondazioni del 1 settembre, che hanno duramente colpito vari paesi dell’Africa Occidentale, e in particolare il Burkina Faso, non hanno risparmiato tre dei nostri progetti con base a Ouagadougou. Anche se il CREN di Ouaga ha dovuto chiudere i battenti per 2 settimane prima di poter accogliere nuovi bambini malnutriti; anche se la scuola Paalga ha registrato un calo degli effettivi a causa della partenza delle popolazioni colpite della zona inondata verso i campi profughi, questa catastrofe senza precedenti avrà almeno una conseguenza positiva: mettere in luce non solo un formidabile slancio di solidarietà Nord-Sud, ma soprattutto la solidarietà tra abitanti del Burkina e tra paesi africani. Il governo ha costituito un fondo speciale per il Burkina, invitando gli abitanti a dar prova di generosità nei confronti dei concittadini. Questo valore di solidarietà non è nuovo in Africa, ma è salito alla ribalta in occasione di questa catastrofe e segnerà indubbiamente a lungo il paese. Questa generosità è un valore duraturo cui teniamo molto. Il progetto guida di Morija nel 2009 è stata la costruzione di un blocco operatorio destinato alla chirurgia ortopedico nel Centro per Disabili di Kaya (CHK). Innovatore e inedito nel Burkina Faso, nella sua specializzazione ortopedica, esso ha lo scopo di curare l’handicap e di trattare la persona disabile, permettendole di riprendere le sue attività e ridandole il posto che occupa nella società. Questo aspetto chirurgico rafforza un lavoro di oltre 15 anni sulla modifica delle percezioni dell’handicap nella società africana : l’handicap non è più percepito come una maledizione o una fatalità. Lo sviluppo duraturo passa attraverso la trasmissione di un analogo valore di apertura e tolleranza di fronte alla differenza. Michel e Christiane Raboud, coppia fondatrice e partecipe da 30 anni nell’attività di Morija, lascia una testimonianza duratura nella nostra organizzazione: perseveranza, dedizione e attenzione al prossimo sono valori che hanno saputo inserire nei vari progetti portati avanti da Morija. Questi valori perdureranno all’interno di Morija! I miei ringraziamenti vanno anche ai nostri collaboratori locali, che sono i vettori di questi stessi valori. Ringrazio infine tutti coloro che difendono con noi questi valori attraverso un sostegno fedele e l’incoraggiamento. Mikaël Amsing Direttore Accesso all‘acqua potabile Senza un migliore accesso all’acqua potabile, l’obiettivo primordiale costituito dalla riduzione della povertà, non potrà essere raggiunto. Nel 2009, in Burkina Faso, l’équipe del progetto «L’acqua è vita» ha scavato 26 nuovi pozzi nella provincia della Sissili nel centro-ovest del paese, mentre sono stati risanati tre pozzi. L’acqua è essenziale per la vita. Essa viene utilizzata non solo come bevanda ma anche per la preparazione degli alimenti, l’irrigazione delle culture, l’igiene corporale, le cure ai malati, la pulizia, il lavaggio e l’eliminazione dei rifiuti. L’acqua ha un impatto su tutte le attività familiari. Tuttavia, in Burkina Faso, nella zona rurale, il mancato accesso all’acqua potabile resta una triste realtà per oltre il 50 % della popolazione. La situazione della provincia della Sissili, situata nel centro-ovest del paese, è l’emblema della mancanza di strutture che permettano di beneficiare di un’acqua di qualità. Se la zona è ben irrigata dalle precipitazioni durante la stagione delle piogge, l’acqua consumata è spesso insalubre, contaminata da un ambiente inquinato. I pozzi tradizionali scavati a debole profondità, forniscono un’acqua inadatta al consumo, responsabile di malattie diarroiche le cui prime vittime sono neonati e bambini. Ricordiamo che ogni anno 1,8 milioni di persone, di cui il 90 % sono bambini di età inferiore a 5 anni, che vivono nei paesi in via di sviluppo, muoiono di malattie diarroiche. Quest’anno il progetto pozzo ha potuto costruire 26 nuovi pozzi nella zona del progetto, aumentandone la profondità in tre casi 4 Obiettivo del Millennio n o 7: ridurre di metà, entro il 2015, la percentuale della popolazione che non ha accesso all’acqua potabile né a servizi fognari. Morija raccoglie la sfida. Progetto pozzi Situazione: Burkina Faso, provincia della Sissili Obiettivo: migliorare l’accesso all’acqua potabile nelle zone rurali Personale: 1 direttore 1 assistente 1 capocantiere, 10 operai addetti allo scavo dei pozzi Realizzazioni: 26 pozzi costruiti, 3 pozzi scavati a maggiore profondità Beneficiari: 16 515 persone per un migliore accesso all’acqua potabile per circa 16 500 persone. I principali beneficiari del progetto sono i bambini ma anche le donne che tradizionalmente si occupano dell’approvvigionamento di acqua. Migliorare l’accesso all’acqua potabile, costruire pozzi accessibili e funzionali riduce fortemente le malattie ma permette anche alle donne e alle ragazze di approfittare del tempo guadagnato per svolgere altre attività: andare a scuola, prendersi cura dei bambini, guadagnare un reddito o coltivare prodotti alimentari per la famiglia. Di fatto l’acqua è una delle chiavi dello sviluppo. Dal 1990 sono stati costruiti 476 pozzi mentre 113 sono stati risanati per una popolazione di beneficiari stimata a circa 250 000 persone. Salute e disabilità Malaria, tubercolosi, meningite e aids sono problemi sanitari gravi in tutta l’Africa subsahariana. La prevenzione resta uno dei grandi assi del nostro lavoro. Obiettivo del Millennio n o 6: combattere l’HIV / Aids, la malaria e altre malattie. Morija raccoglie la sfida. Centro medico-sociale di Farendè Situato nel villaggio agricolo di Farendè, nel nord del Togo, il centro medico-sociale (CMS) copre un’area sanitaria di 3 villaggi in un raggio di 10 – 15 km, cioè una popolazione di oltre 6200 persone, assicurando trattamenti essenziali decentralizzati. 1996 pazienti sono stati oggetto di 2363 visite, a 1420 bambini e 145 adulti sono stati sottoposti a 2777 vaccinazioni, sono state registrate 496 visite prenatali (206 donne) e 89 nascite. La malaria resta sempre una delle cause principali delle consultazioni (63 % dei casi). L’insufficienza ponderale dei neonati alla nascita è legata alla mancanza di visite prenatali e al mancato rispetto della prevenzione della malaria in gravidanza. Per quanto riguarda i bambini, sono state effettuate 3278 pesature e controlli della crescita, con la distribuzione di 3540 kg di latte in polvere, medicinali e vestiti. Le attività di laboratorio hanno registrato in tutto 2574 analisi. Le attività del CMS hanno confermato nel 2009 la portata dell’obiettivo e i suoi collaboratori hanno lavorato in stretta collaborazione con le autorità sanitarie del distretto. Centro sanitario integrato di Guider Nel 2009 il prezzo elevato delle derrate alimentari ha colpito duramente la popolazione del Nord Camerun settentrionale, di cui una parte consistente ha dovuto accontentarsi di un’unica razione quotidiana di feculenti e arachidi per nutrirsi. D’altro lato in ottobre una violenta epidemia di colera ha causato la morte di un centinaio di persone e un’emergenza nella rete fognaria e nell’accesso all’acqua potabile. Il centro di salute integrato (CSI) di Guider copre una zona comprendente 7 villaggi, cioè più di 16 000 persone. Nel 2009, il centro ha effettuato 7276 visite curative (contro 7230 nel 2008), di cui circa il 31 % (2991) a bambini di età inferiore a 5 anni, e registra- Località: Nord-Togo Obiettivo: offrire cure mediche ad una popolazione sfavorita Personale: 15 collaboratori Visite: 2363 Vaccinazioni: 2777 Esami di laboratorio: 2574 Parti: 89 Località: Nord-Cameroun to 304 ricoveri in ospedale per 155 pazienti. Il personale ha seguito 431 madri durante la gravidanza mentre 213 di esse hanno partorito nel CSI. Le analisi di laboratorio sono arrivate in totale a 11 904. Per sorvegliare la crescita dei bambini e vaccinarli, sono stati seguiti 392 bambini. Obiettivo: salute preventiva e curativa, visite prenatali e parti Personale: 15 collaboratori Visite: 7276 Esami di laboratorio: 11 904 Parti: 213 Centro per disabili di Kaya Nel 2009 il numero di pazienti è nuovamente aumentato : i collaboratori del centro hanno dispensato 14 263 sedute di kinesiterapia a 460 persone (contro 13 694 a 428 nell’anno precedente). 256 pazienti sono stati seguiti in ambulatorio, 167 sono stati ricoverati per un totale di 15 511 notti. L’officina di protesiologia ha fabbricato 147 nuovi apparecchi ortopedici riparandone 20. Il CHK ha portato avanti una stretta collaborazione con il centro ospedaliero regionale di Kaya, gli ambulatori e i centri sanitari provinciali. Esso resta uno dei migliori centri di recupero funzionale in Burkina Faso e il più grande per capacità di accoglienza finalizzata alle cure a pazienti ricoverati (45 letti). Nel 2009, i lavori di costruzione del blocco operatorio si sono conclusi. Il CHK dispone di un blocco operatorio specializzato nella chirurgia ortopedica, di una struttura di radiologia e di 8 sale di ricovero. L’attrezzatura di chirurgia e anestesia arriva dalla Svizzera ed è stata installata sul posto a fine anno. Nel 2010 il CHK si occuperà della diagnosi iniziale del paziente fino alla sua rieducazione, se necessario passando attraverso l’operazione. Località: Burkina Faso Obiettivo: riabilitazione dei disabili Personale: 17 collaboratori Numero di pazienti: 460 Sedute di kinesiterapia: 14 263 Apparecchi ortopedici: 147 + 20 riparati Centri nutrizionali Come in altre regioni dell’Africa subsahariana, la malnutrizione uccide, è fonte di disabilità e mutilazione in Burkina Faso. Il 38 % dei bambini di età inferiore a 5 anni soffrono di insufficienza ponderale e così muoiono ogni anno 118 000 persone. Obiettivo del Millennio n o 4: ridurre la mortalità infantile. Morija raccoglie la sfida. CREN di Ouagadougou Il 2009 è stato particolarmente difficile per molti abitanti del Burkina in un contesto di crisi socio-economica. In un paese in cui la la sicurezza alimentare è fragile, la produzione agricola è di importanza capitale. I raccolti si sono tuttavia svolti in condizioni difficili nella maggior parte del paese. Sulle 45 province del paese, 11 presentano così una situazione fortemente deficitaria. Le cause sono molteplici ma essenzialmente dovute ad una pluviometria instabile e a periodi in cui le forti siccità si succedono alle inondazioni. La più grave è indubbiamente quella che ha colpito Ouagadougou, la capitale, nel settembre 2009: più di 100 000 persone si sono ritrovate dall’oggi al domani senza un riparo e in una situazione sanitaria difficile. Il CREN situato in una zona soggetta a inondazioni è stato gravemente colpito da questo fenomeno tanto da dover essere evacuato. Tuttavia grazie alla mobilitazione generale è stato possibile evitare il peggio e il CREN ha subito riaperto i battenti dopo la catastrofe. Nel 2009, il CREN ha così portato avanti la sua lotta contro la malnutrizione e ha salvato numerosi bambini malnutriti da una morte certa. Nell’anno sono stati ammessi 356 bambini, di cui 21 ricoverati nuovamente. I collaboratori hanno registrato un totale di 2457 pesate per 424 bambini. Il numero totale delle giornate di ricovero arriva a 7023 con una permanenza media di 20 giorni per ciascun bambino ricoverato. Catherine Sawadogo Località: Burkina Faso, Tanghin, quartiere popoloso e povero della capitale Ouagadougou Personale: 1 responsabile amministrativo, 1 responsabile medico, 5 medici dipendenti, 3 animatrici, 5 addetti alla manutenzione Bambini ricoverati: 356 Grandi pesate: 2457 CREN di Nobéré Il CREN di Nobéré è l’unico centro nutrizionale della regione meridionale del paese che ricovera i bambini per tutta la durata del trattamento. Il suo ruolo è vitale per la sopravvivenza dei bambini e dei neonati malnutriti. Si trova a 100 km a sud di Ouagadougou ed è al servizio della popolazione di tre province. Esso lavora sempre in stretta collaborazione con i responsabili del distretto di Manga e in particolare con i centri sanitari e di promozione sociale (CSPS). Nel 2009 sono stati ricoverati 309 bambini per un totale di 4012 notti. In seguito questi bambini sono tornati ogni due mesi per essere controllati e pesati. A causa dell’aumento dei prezzi alimentari, per i più poveri è stato particolarmente difficile nutrirsi. Molti di loro hanno quindi cercato aiuto al CREN, ricevendo in tutto 4964 kg di latte, cioè 2540 kg di latte intero, 264 kg di latte scremato, 1220 kg di latte 1° età e 940 kg di latte 2° età. Claude Yabré 6 Località: Burkina Faso, Nobéré, villaggio nella savana a 100 km a sud della capitale Ouagadougou Personale: 1 responsabile amministrativo e medico 4 medici dipendenti, 4 addetti alla manutenzione Bambini ricoverati: 309 Grandi pesate ogni due mesi: 850 Una persona su sette non ha abbastanza cibo per essere in buona salute e svolgere una vita attiva. La fame e la malnutrizione sono oggi un rischio più importante dell’aids, della malaria e della tubercolosi considerati assieme. Distribuzione di razioni alimentari e cure ai bambini malnutriti sono le priorità dei nostri centri nutrizionali. Obiettivo del Millennio n o 1: ridurre l’estrema povertà e la fame. Morija raccoglie la sfida. PMI di Koumra In Ciad il 37 % dei bambini soffrono di insufficienza ponderale, il 21 % muore prima dei 5 anni a causa della grave malnutrizione. Nel 2009 il PMI (centro di Protezione materna e infantile) di Koumra ha ricoverato 172 bambini. I collaboratori hanno inoltre realizzato 3210 Visite curative in ambulatorio. Le principali patologie riscontrate sono state diarrea, infezioni respiratorie e malaria. L’HIV / Aids resta ancora un vero problema di salute per la comunità, che diventa letale per certi bambini prima che riesca ad intervenire. I collaboratori del PMI hanno vaccinato 3906 bambini. E’ stato predisposto un aiuto in viveri. 5160 kg di latte intero, 2400 kg di latte scremato, 1280 kg di latte 1° età e 980 kg di latte 2e età, 510 kg di protocereali e 1900 kg di alimenti vari sono stati distribuiti ai bambini malnutriti riuniti nel PMI come pure agli anziani, agli adolescenti orfani alle ragazze madri. maggioranza donne, vecchi e bambini – venuti a cercare in Ciad ciò che hanno perso in Sudan : il diritto di vivere in pace e in sicurezza. En 2009, in questo clima particolare, l’SMI ha portato avanti le sue attività. I nostri collaboratori hanno seguito 154 orfani, di cui 75 nuovi, nonché 11 prematuri dopo il loro ricovero in nursery. 35 donne con problemi di allattamento hanno ricevuto un aiuto sotto forma di latte. L’SMI ha distribuito 1220 kg di latte 1° età, 600 kg di latte 2° età a neonati orfani, come pure 3000 kg di latte intero e 100 kg di latte scremato. I più bisognosi si recano così al centro, una volta al mese, per ricevere un contributo alimentare. Località: Sud del Ciad Personale: 1 direttore amministrativo, 1 responsabile medico, 3 medici dipendenti, 5 addetti alla manutenzione Bambini ricoverati: 172 Visite: 3210 SMI di Abéché Nel nord del Ciad, l’SMI (Salute materna e infantile) di Abéché copre un raggio d’azione di 150 km attorno alla città, capoluogo della provincia di Ouaddaï. Dal 2004, questa regione registra un consistente afflusso di profughi, in grande maggioranza donne e bambini. Oggi l’alto comitato per i profughi (HCR) si occupa di più di 200 000 persone – in Località: Nord-est del Ciad Personale: 2 infermiere, 2 dipendenti, 1 autista Orfani: 154 Un GRAZIE di cuore! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! 8 Scolarizzazione Se da un lato 77 milioni di bambini non vanno ancora a scuola, metà di loro proviene dall’Africa subsahariana. Ebbene, «per lo sviluppo di un popolo è necessario educare la base» secondo le stesse parole di uno dei nostri collaboratori. Obiettivo del Millennio n o 2: assicurare l’istruzione primaria. Obiettivo del Millennio n o 8: mettere i vantaggi delle nuove tecnologie a portata di tutti. Morija raccoglie la sfida. Scuole comunitarie La guerra civile ha devastato a lungo il Ciad, dove ancora oggi regna una grande instabilità. Dal 1995 Morija sostiene una federazione di scuole svizzere, la FECC (Federazione delle scuole comunitarie cristiane) nella regione del Moyen-Chari nel sud del paese. Questa federazione comprende oggi 63 scuole, ovvero 10 785 allievi, tra cui il 42,3 % di ragazze, di cui si occupano 229 insegnanti. Nel 2009, è stato costruito un nuovo edificio in muratura nel villaggio di Kemadja, che porta il numero totale costruiti da Morija a 13. Le Associazioni dei genitori degli alunni (APE) sono il punto di forza delle scuole comunitarie della savana; sono loro a sceglie- re gli istitutori e che li retribuiscono. Se anche queste scuole erano chiamate in passato « scuole selvagge», esse fanno ormai parte del panorama educativo del Ciad e sono riconosciute dal governo allo stesso titolo delle scuole ufficiali. 2009, 880 alunni di cui 416 alla scuola primaria, 170 in college e 294 al liceo. Il successo di questa scuola è il frutto di molteplici sforzi come la modica spesa scolastica richiesta, l’introduzione dell’informatica, l’aumento del salario degli insegnanti. La mensa scolastica è un fattore chiave nella motivazione dei bambini e nel loro rendimento: grazie ad essa hanno almeno un pasto caldo al giorno. Il personale insegnante è composto per la scuola primaria da sei titolari, tre uomini e tre donne. Esso è stato sostenuto nel 2008 dsa quattro stagisti. Quindici insegnanti hanno lavorato nel collegio e 23 Località: Sud del Ciad Nella regione del Moyen Chari Obiettivo: lottare contro l’analfabetismo creando scuole Scuole: 63 Alunni: 10 785 Insegnanti: 229 Scuola Paalga In Burkina Faso, gli effettivi della scuola Paalga, situata nel quartiere povero di Tanghin a Ouagadougou, sono importanti. La struttura contava alla fine del Località: Burkina Faso, Tanghin, quartiere popoloso e povero di Ouagadougou Obiettivo: permettere la scolarizzazione di bambini poveri in buone condizioni Alunni: 880 professori al liceo, La percentuale di successo degli alunni di Paalga è elevata e contribuisce indubbiamente alla sua fama. Orfanatrofio Eben-Ezer Genitori di 5 figli, Samuel e Florence Guedalbaye continuano ad assicurare la direzione di Eben-Ezer, una struttura di accoglienza situata a 20 km dalla città 10 di Koumra, in Ciad. Essi hanno continuato ad occuparsi di 9 orfani, 5 femmine e 4 maschi di cui 2 gemelli di 3 anni. Questi due bambini si recano regolarmente all’asilo, mentre i più grandi vanno alla scuola elementare e al liceo. L’orfanatrofio comprende un edificio in cui alloggiano i bambini e la famiglia Guedalbaye, una struttura per il custode e la sua famiglia, e un pozzo con un gruppo elettrogeno per il pompaggio dell’acqua e dell’elettricità. L’anno 2009 è stato segnato dalle gravi crisi di malaria di cui sono state vittime la maggior parte dei convittori del centro. Località: Sud del Ciad, Bessada a 20 km da Koumra Obiettivo: permettere agli orfani di proseguire i loro studi Convittori: 9 Formazioni Attuare sistemi educativi va bene, ma è necessario assicurarne la continuità e permettere l’autonomia reale degli studenti. Morija si impegna a fornire ai giovani i mezzi per sviluppare competenze adeguate e utili rispetto al mercato del lavoro e al paese di appartenenza. Obiettivo del Millennio n o 8: creare posti di lavoro dignitosi e produttivi per i giovani. Morija raccoglie la sfida. Formazioni della FECC Per il buon funzionamento delle scuole comunitarie, la FECC (Federazione delle scuole comunitarie cristiane) che le supervisiona assicura il controllo nei villaggi e organizza formazioni, in particolare per i docenti. Tutte le formazioni sono attualmente dispensate in un centro adattato a Koumra. Nel 2009, 78 insegnanti in tutto hanno beneficiato delle formazioni proposte e sono arrivati alla conclusione: − la formazione iniziale di 4 settimane in settembre ha riunito 21 insegnanti. Questa formazione dispensa basi pedagogiche; − per il terzo anno consecutivo si è svolta una sessione di 8 settimane in estate. Imperniata in particolare sui metodi di Formazioni varie Formazioni di base o complementari sono indispensabili per un aiuto mirato ed efficace. Nel Burkina Faso, Yvonne Zouétaba ha terminato il terzo anno di formazione e ha ottenuto il diploma di infermiera. Da settembre ha cercato di ritrovare i Obiettivo: rafforzare le competenze dei vari intervenuti Docenti formati: 78 insegnamento e la fabbricazione di materiale didattico, essa ha riunito 27 insegnanti; − la formazione di 6 mesi, avviata nel novembre 2008 con 30 partecipanti è continuata fino a maggio 2009. Questa formazione trasmette un solido bagaglio psicopedagogico ai vari insegnanti. Località: Burkina Faso piccoli pazienti del CREN di Ouagadougou ancora prima di avere superato l’ultimo esame. Désirée Bayoulou ha iniziato il primo anno di formazione per ottenere lo stesso diploma. Allo stesso tempo, alla fine del secondo anno di formazione, Aiuto di emergenza Il Centro di Soccorso agli orfani (CSO) di Kaya è un vero e proprio dono del cielo per ,migliaia di persone in difficoltà. E’ situato ad un centinaio di km da Ouagadougou, nella parte nord del Burkina Faso. Questa regione è una delle più aride del paese, spesso esposta alla carestia e a tutti gli altri problemi legati alla malnutri- Località: Koumra, Ciad zione e alla povertà. Nel 2009 il CSO ha distribuito 2265 razioni di derrate alimentari essenziali a vedove, orfani e altre persone in stato di necessità: 740 razioni di prodotti lattiero-caseari e 1293 razioni di miglio. Queste grandi distribuzioni avvengono in gennaio (3520 kg), aprile (3540 kg), luglio (3240 kg) e agosto (3440 kg). Obiettivo: formazione professionale Numero: 4 Judith Tondé ha brillantemente ottenuto il diploma di Agente Sanitario Itinerante con il massimo dei voti. Essa porta avanti attualmente le sue attività CREN di Nobéré. Françoise Kaboré ha iniziato il secondo anno della stessa formazione: Burkina Faso Posizione: Burkina Faso, Kaya Obiettivo: distribuire viveri agli orfani, alle vedove, ai poveri, scolarizzare gli orfani Numero di persone aiutate : 349 I collaboratori del CSO hanno continuato a sostenere la scolarizzazione degli orfani per consentire loro di proiettarsi verso il futuro. Morija ha collaborato agli sforzi del CSO occupandosi di 38 alunni della scuola elementare e secondaria. 11 Sviluppo rurale integrato Tutti i nostri progetti di sviluppo cercano di tenere conto delle specificità locali e permettere una reale autonomia degli interessati. Obiettivo del Millennio n o 7: Dimezzare la percentuale di popolazione che non ha accesso stabile ad un approvvigionamento di acqua potabile. Morija raccoglie la sfida. Progetto 63 villaggi Assicurare il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti poveri e isolati nel sud del paese (circa 60 000 persone interessate) è lo scopo del «Progetto 63 villaggi» iniziato 6 anni fa. I suoi strumenti sono: la costruzione di pozzi, di banche di cereali, di scuole e di farmacie nei villaggi. Dal 2004, Morija porta avanti un progetto di sviluppo integrato in Ciad denominato «Progetto 63 villaggi». Si tratta di permettere a regioni della savana di accedervi e di gestirle: – l’acqua potabile – la sicurezza alimentare, – l’istruzione – la salute della comunità Nel 2009, il villaggio di Kemadja ha beneficiato dell’aiuto di Morija per realizzare questi 4 obiettivi con successo. In questo villaggio è stata costruita una scuola comprendente 3 aule, assieme ad una farmacia del villaggio, una biblioteca e una banca di cereali. E’ stato formato personale locale per gestire la farmacia e la banca dei cereali. Una popolazione di circa 900 abitanti è interessata dalle nuove infrastrutture in loco. A livello scolastico 170 alunni hanno potuto usufruire delle nuove aule. tonnellate in tutto. Hanno percorso il Reno da Basilea ad Anversa, poi sono stati caricati su nave fino ai porti di Lomé e de Douala. Per il Ciad , una nuova strada asfaltata che collega Ngaoundéré a Moundou, ha evitato una grande deviazione per N’Djaména. A Moundou, il convoglio si è separato: un container era diretto a N’Djaména, gli altri hanno continuato per Koumra nel sud del Ciad. Ecco alcuni esempi di materiale spedito: − 47 tonnellate di latte (per 4 centri nutrizionali e di salute e 4 orfanatrofi), manna preziosa per numerosi orfani e persone in stato di necessità; − materiale medico e di laboratorio, medicinali, protesi, ortesi, piedi mobili, sedie a rotelle, grucce; − materiale in dotazione il blocco operatoriospecializzato in chirurgia ortopedica a Kayab in Burkinba Faso; − libri e pallet di blocchi di carta – fuori prezzo in loco – per le scuole del sud del Ciad − coperte, vestiti. Località: Sud del Ciad, Moyen Chari Personale: 1 imprenditore, 10 dipendenti Realizzazione: 1 scuola con edifici annessi Beneficiari: 937 persone Spedizione L’Africa non deve diventare uno sbocco per il nostro materiale usato. Tuttavia alcune spedizioni sono ancora indispensabili per il buon funzionamento dei nostri progetti. La nostra iniziativa risponde a 4 criteri di qualità: la verifica di un possibile acquisto sul posto, l’adattamento dei materiali alle esigenze locali, l’impatto economico della spedizione, la qualità del materiale. Nel 2009 7 container sono stati spediti dalla Svizzera, tre destinati in Ciad e in Camerun e 4 verso il Burkina Faso, ovvero circa 75 12 Obiettivo: inviare dalla Svizzera derrate e materiale di prima necessità Morija in Svizzera Nel settembre 2009, Michel Raboud, fondatore e direttore Morija da 30 anni, ha lasciato prematuramente il suo incarico per motivi di salute. Sua moglie, che lo ha sostenuto fedelmente durante tutti questi anni e che dal 2001 si occupava del giornale mensile, ha deciso di accompagnarlo. Mikaël Amsing, fino ad allora responsabile delle partnership istituzionali e dei programmi, ha ripreso la guida di Morija. Cinque persone sono dunque attive oggi nei locali Morija di Collombey (VS). Si tratta di Mikaël Amsing, Benjamin Gasse, Jean-Pierre Desarzens, Christine Paccaud e Alexandra Jacquiard. Gli incarichi sono molteplici: – contatto con i donatori e i volontari delle varie regioni linguistiche svizzere; – ricerche di fondi presso donatori privati e istituzionali e di materiale presso varie imprese; – elaborazione di progetti, rapporti, mailing, giornali, gestione del file indirizzi, aggiornamento del sito internet, comunicati stampa, ecc.; – controllo dei progetti in Africa e relazioni con i nostri collaboratori sul campo. Volontariato – Eventi Nel 2009, numerosi volontari hanno offerto il loro tempo per sostenere i beneficiari dei nostri progetti con le azioni seguenti : serata di racconti, vendite di pasticceria e artigianato, confezione di tricot, collette realizzate da privati, comuni o chiese, presentazioni di Morija, podisti ai 20 km di Losanna, ecc. Da notare l’iniziativa di un comune, che ha chiesto ai suoi servizi industriali di versare a Morija 1centesimo per m3 d’acqua sul proprio consumo per il 2009. O l’iniziativa di un padre di famiglia che ha offerto1 pozzo a ciascuno dei 3 figli adulti come regalo di Natale o ancora il pozzo costruito in memoria di un figlio deceduto. Morija in Francia Non possiamo riferire qui tutte le azioni benefiche o spontanee, ma desideriamo ringraziare di cuore tutti voi che avete sostenuto Morija tutto l’anno organizzando un’iniziativa o ad un evento di Morija. Per quanto riguarda le manifestazioni, citiamo la festa dei 30 anni di Morija, che ha mobilitato grandi e piccini, i 20 km di Losanna e la Convenzione dei Diritti del Bambino a Martigny. In novembre abbiamo vissuto la nostra tradizionale giornata Solidarie Sahel. L’antenna Morija France ha sede ad Annecy. Jérôme Prékel se ne occupa come volontario ricevendo le donazioni, ringraziando i donatori e rispondendo ad eventuali domande. Ogni mese vengono spediti quasi 500 giornali. 13 Entrate Donazioni private designate Sponsorizzazioni non nominative CHF EUR 487 800.41 328 928.13 487 800.41 Donazioni private libere Donazioni giornali Donazioni varie Donazioni mailing Successioni e lasciti 968 733.50 108 075.17 127 144.65 162 300.00 328 928.13 653 225.56 72 876.04 85 734.76 109 440.32 1 366 253.32 Contributions institutions publiques e fondazioni Fondazioni Istituzioni pubbliche 93 324.30 380 251.20 921 276.68 62 929.40 256 406.74 473 575.50 Donazioni in natura Prodotti lattiero-caseari DDC Materiale 408 204.20 822 535.60 319 336.14 275 255.70 554 643.02 1 230 739.80 Introiti vari 22 481.34 Totale degli introiti Spese Spese dirette Acqua e fognature Malnutrizione Salute Istruzione e formazione Sviluppo rurale Aiuti specifici 829 898.72 15 159.37 22 481.34 15 159.37 3 580 850.37 2 414 599.04 CHF EUR 102 484.44 479 596.62 1 089 908.79 305 404.31 291 094.05 418 447.07 69 106.16 323 396.24 734 935.13 205 936.82 196 287.29 282 162.56 2 686 935.28 Spese indirette Amministrazione Raccolta di fondi Totale delle spese Variazione dei fondi Prelevamenti/conferimenti di capitale libero Risultato 366 007.60 602 909.17 1 811 824.20 246 802.16 406 546.98 968 916.77 653 349.14 3 655 852.05 2 465 173.33 - 75 001.68 75 001.68 - 50 574.30 50 574.30 0.00 0.00 Fondata nel 1979, Morija è un’associazione umanitaria senza scopo di lucro, regolata da un proprio statuto e dagli articoli 60ss del Codice Civile svizzero. L’obiettivo di Morija è aiutare i poveri principalmente in Africa e in particolare nel Sahel. Essa offre il suo aiuto sul piano sociale, senza distinzione di razza o religione. I tre pilastri dell’aiuto offerto da Morija sono: • l’intervento di emergenza • Il miglioramento delle condizioni di vita • i progetti di sviluppo Conti dettagliati I conti dettagliati secondo le norme Swiss GAAP RPC 21 verificati dalla fiduciaria Künzle SA a Monthey sono disponibili inviando il tagliando risposta di pagina 16 Animata da valori cristiani, Morija persegue i suoi obiettivi attraverso la prevenzione, la salute e l’istruzione. Distribuzione di spese dirette 16% 4% 18% 11% 11% 40% Acqua e risanamento Malnutrizione Salute Istruzione e formazione Sviluppo rurale Aiuti specifiche L’associazione è formata da membri dell’assemblea generale (39) e da un consiglio amministrativo di 6 persone: Membri dopo Presidente Roger JOTTERAND 1999 Segretario Jérôme PRÉKEL 2006 Tesoriere Joël KÖHLI 2001 Membro Pierre CAVIN 1999 Membro Gaston GENTIZON 2001 Membro Gérald TURIN 2009 Morija è membro di Interaction, gruppo di lavoro Nord-Sud dell’Alleanza evangelica svizzera (AES), nonché Valais Solidaire (Federazione delle ONG del Vallese). Morija detiene il label di qualità della ZEWO. 15 Localizzazione dei progetti " Conti dettagliati Vogliate cortesemente inviarmi i conti dettagliati: Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Via e no . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NPA-Località. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-mail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tagliando di risposta da rispedire a Morija, En Reutet D, 1868 Collombey-le-Grand o via fax al 024 472 80 93