Centro Storico: • è malato ma non muore Pietà popolare e Liturgia

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Centro Storico: • è malato ma non muore Pietà popolare e Liturgia
A N N O IV - (XIX) - N. 7 - L U G L I O 1986
In omaggio a Sua Ecc.za
Mons. Giovanni D'Ascenzi,
vescovo di Arezzo,
figlio di questa nostra terra,
dove ha studiato ed esercitato
il suo primo ministero sacerdotale,
come vicerettore del Seminario,
Assistente delle ACLI e dei CC.DD.
Canonico Penitenziere
Padre spirituale dei Seminari
poi chiamato a Roma come
Assistente Nazionale dei Coltivatori
Diretti ecc.,
riportiamo un brano del discorso che il S.
Padre ha rivolto ai vescovi della Toscana venerdì 13 giugno in «visita ad limina».
Salvaguardare
l'unità della famiglia.
Proteggere
la vita nascente
Cari Fratelli nell'episcopato, so che voi
non vivete con la mente e col cuore chiusi
nelle glorie del tempo che fu, anche se la
storia, specie se di gran portata come la
vostra, deve costituire uno stimolo ricorrente per ispirare il presente e preparare
l'avvenire.
La vostra sollecitudine pastorale, preoccupata per la situazione del presente,
spinge le generose forze cattoliche a salvaguardare l'unità della famiglia, che
presso di voi è fortemente radicata per
tradizione, a proteggere la vita nascente,
oggi così insidiata. A tale riguardo esprimo il mio apprezzamento per l'impegno
con cui le forze ecclesiali della Regione,
sotto la vostra guida, si prodigano a tutela
di tali fondamentali valori; e in particolare
desidero incoraggiare l'opera del Movimento per la Vita, che in Toscana è molto
attivo. Non avrebbe senso parlare di promozione umana e di cultura quando fossero compromessi valori primari quali la
famiglia e la vita di ogni essere umano in
ogni stadio della sua esistenza.
Via Trento, 4 - Tel 86050 - Montefiascone
Sped in abb. postale gr. 111 - N. 144 - inf. 70%
Centro Storico: •
è malato ma non muore
Volentieri diamo atto al Sindaco Danti della
attenzione e dell'importanza attribuita ai problemi del Centro Storico.
Al riguardo piace ricordare che:
diversi anni or sono, in occasione del restauro della sede comunale, venne da varie parti
suggerita la opportunità di trasferire la medesima in altra parte della città; fu egli tra i più
convinti ed appassionati sostenitori di mantenerla nella attuale ubicazione;
- il palazzo Renzi, da tempo acquistato dal
Comune, è in fase di recupero (i lavori sono di
prossimo avvio) utilizzando un primo finanziamento ottenuto per suo interessamento.
- la Rocca dei Papi con una serie di interventi
quanto mai indovinati, predisposti e diretti dal
bravo architetto Paolo Mezzetti, sta riacquistando la solidità e lo splendore architettonico dovuti a si grande monumentò; : laVL-wr attualmente sospesi, verranno quanto prima ripresi con il reperimento dei fondi necessari al
completamento dell'opera.
Attualmente risulta che la Amministrazione
Comunale, su proposta del Sindaco, stia cercando di risolvere la problematica viabilità
del Centro Storico tentando di eliminare gli
inconvenienti più evidenti: alleggerimento del
traffico automobilistico e degli attuali insufficienti parcheggi. Pertanto a titolo sperimentale nel pomeriggio del sabato, verrebbe vietata
la circolazione nella parte del Centro compresa tra la Piazza del Popolo, il Corso Cavour e
la immissione sulla Statale Cassia.
Contestualmente verrebbe organizzato un
servizio urbano che partendo dal Piazzale del
mercato trasporterebbe i passeggeri che ne
hanno interesse fino alla predetta piazza.
L'idea a nostro avviso è valida innanzitutto
perché un comodo ed ampio spazio attualmente inutilizzato verrebbe adibito a parcheggio ed inoltre perché all'interno dell'abitato
verrebbe assicurato un comodo e tranquillo
movimento pedonale proficuo anche sotto il
profilo commerciale.
La costituzione di zone centrali chiuse al
traffico è una esigenza sempre più sentita egli
esperimenti già fatti in altre città hanno dato
esito decisamente positivo e di pieno gradimento anche per gli esercenti del commercio.
Anche per la nostra città il provvedimento, dopo ¡a inevitabile fase di assestamento, sortirà
effetti positivi. D'altra parte l'aumento sempre
crescente degli automezzi in movimento ha
già reso insopportabile la circolazione nel
Centro; ed allora quanto prima si attuerà questo programma tanto meglio sarà per tutti,
compresa la nostra salute alla quale certamente non nuoce qualche passo fatto in più.
Infine, da fonte bene informata, viene riferito che con la stesura della rete di distribuzione del metano, di prossima attuazione, le strade interne del Centro Storico verrebbero tutte e definitivamente sistemate:
«FUSSE CHE FUSSE LA VORTA BONA!»
Giuseppe Ferlizzi
IL PAPA ALLA CONFERENZA EPISCOLALE DELL'ABRUZZO E MOLISE - 24-4-1986
Pietà popolare e Liturgia
LA PIETÀ POPOLARE È RICCA DI VALORI
Su di un punto in particolare vorrei attirare la vostra attenzione di Pastori: quello
della pietà popolare e del suo rapporto
con la vita liturgica.
La Costituzione sulla Sacra Liturgia del
Concilio Vaticano II ha un esplicito accenno al problema, quando al n. 13 parla
dei «pii esercizi del popolo cristiano», elogiandoli e raccomandandoli, purché
«conformi alle leggi e alle norme della
Chiesa». Consegue da ciò che non si possono ignorare, né trattare con indifferenza o disprezzo quelle manifestazioni
di pietà e di devozione che sono ancora
vive in mezzo al popolo cristiano, ad esempio le feste patronali, i pellegrinaggi
a Santuari, le varie forme con cui si manifesta la devozione ai Santi.
La pietà popolare o religiosità popolare, infatti, come già accennava Paolo VI
nella Esortazione Apostolica «Evangelii
nuntiandi», è ricca di valori.
«Essa manifesta una sete di Dio che
solo i semplici e i poveri possono conoscere; rende capaci di generosità e di sacrificio fino all'eroismo, quando si tratta
di manifestare la fede; comporta un senso acuto degli attributi profondi di Dìo; la
paternità, la provvidenza, la presenza amorosa e costante; genera atteggiamenti
interiori raramente osservati altrove al
medesimo grado: pazienza, senso della
croce nella vita quotidiana, distacco, apertura agli altri, devozione» (n. 48).
Non tutto certamente è della medesima
elevata qualità in queste manifestazioni
religiose.
Poiché sono umane, le loro motivazioni
possono essere mescolate a sentimenti di
impotenza davanti agli avvenimenti della
vita, ad un semplice desiderio di sicurezza più che a uno slancio di confidenza
nella Provvidenza o di gratitudine e di adorazione.
(segue a pag. 13)
LA VOCE
pag. 2
Supermercato e commercianti
Caro Don Agostino,
faccio parte del commercio e quindi mi è
doveroso, almeno dal mio punto di vista, chiarire alla popolazione certe dichiarazioni, rilasciate da persone commercialmente non competenti e male informate, contro i commercianti locali.
Il suo giornale, con una tiratura così numerosa e sentita, mi sembra la sede adatta'a cui
rivolgermi.
È falso quando si afferma che il commerciante di Montefiascone, attraverso lo sciopero generale, aveva come unico scopo quello
di boicottare l'apertura di questo o quell'esercizio: semmai sull'argomento il commerciante voleva chiarimenti in merito a delle procedure che si ritenevano un po' particolari e poco ortodosse.
Il commerciante di Montefiascone a difesa
del proprio lavoro non ha necessità di andare
contro chicchessia specie di chi fa parte della
stessa categoria e specie quando la novità non
è più novità, in quan.toègiàdatempo che ogni
esercizio commerciale nel territorio di Monte-
Amministrazione
passiva
Comune
disinteressato
Gent.mo Direttore,
i fatti di questi ultimi giorni ci lasciano molto
amareggiati poiché gettano fango sul nostro
paese, Montefiascone.
In tutta la provincia di Viterbo, quindi in tutti
i comuni per iniziativa della Provincia stessa e
r'elle forse dei pendolari, si sono e si stanno
raccogliendo le firme per la non chiusura della linea ferroviaria Viterbo-Attigliano-Orte.
In tutti i comuni interessati si sono organizzati ed hanno già depositato presso la Provincia le firme raccolte: Sipicciano 1.500, Grotte
1.500, Montefiascone ancora nulla.
Questo fatto parla da sé. I nostri amministratori, come al solito, sempre sordi e disattenti
agi eventi e alla loro urgenza stanno dormendo, nulla hanno fatto, cosicché ora in tutta la
Provincia si sa che Montefiascone, il più grande paese che dovrebbe essere la forza trainante è invece il grande assente, il paese indifferente. Il pregio dei nostri amministratori è solo
far promesse in certi periodi, ma poi, al momento di agire tutto tace, ogni potenziale di
attività è neutralizzato.
Lo loro sollecitudine per i nostri problemi è
totalmente negativa. Fino a quando avremo
questi elementi il nostro comune andrà sempre peggio.
A questo punto, quale rappresentante dei
pendolari e di tutti gli utenti la struttura ferroviaria, il sottoscritto Dott. Pietro Brigliozzi,
lancia un appello: INVITO voi tutti cittadini falisci a recarvi presso l'ufficio comunale e porre la vostra firma sull'apposito modulo stampato dalla Provincia.
Dott. Pietro Brigliozzi
Alla vigna...
col motorino!
Gentile Direttore,
il 19 gennaio u.s., mentre camminavo in motorino, venivo investito da una macchina e finivo
in ospedale. Fu un miracolo se non ci lasciai la
pelle e se oggi mi trovo ancora qui a scrivere a
lei. Ora lei dirà: «ma che c'entro io col suo
incidente?», lo invece le rispondo che c'entra
perché se lei pubblicherà quello che io le scrivo, forse le cose andranno presto a posto.
L'Assicurazione mi deve liquidare il danno
subito da me e dal mio motorino ma da oltre
un anno aspetto invano. Il motorino è stato
riparato da un meccanico che, però, se io non
lo pago lui il motorino non me lo da. Anzi mi
fiascone, si è sviluppato e organizzato a vendita da grande magazzino con prezzi il cui
confronto è aperto a tutti, in ogni settore merceologico e sempre e costantemente sotto il
tetto inflazionistico.
Le difficoltà e i problemi della categoria, che
si riflettono negativamente sul consumatore,
permangono e restano gravi per tutti, diversi
da settore e settore.
È un problema, è un male, in seno al commercio, che si spande a macchia d'olio, che
nessuno vuole affrontare o arginare e sarà il
tempo, è legge di mercato, che farà giustizia
da solo, verso chi ha momentaneamente modificato o aggirato tutte le regole del gioco a
proprio ed esclusivo tornaconto.
Speriamo che il sasso da me lanciato cada
in testa a chi di dovere e lo svegli, indipendentemente dal divulgare chiacchiere elusive, che
vogliono il commerciante sparpagliato, in una
veste non propria, di borsaiolo e meschino
boicottatore.
FANALI ADOLFO
PERSONAGGIO DEL MESE
ha minacciato, se non lo ritiro presto, di farmi
pagare gli interessi sul costo della riparazione.
lo i soldi da anticipare per questa spesa non
li ho, allora il motorino rimane fermo e io cammino a piedi, lo, dopo la caduta, sono rimasto
con le ossa un po' sconocchiate e cammino
piano come una lumaca. Siccome ho un pezzetto di terra giù per la Valle da lavorare, ho
provato qualche volta ad andarci a piedi, ma
mi ci vuole mezza giornata per arrivarci e mezza per tornare: mezza più mezza fanno uno e
allora la giornata la passo tutta per la strada.
Chissà che con questa lettera non riesca a
smuovere la-Pretura di Montefiascone che ha
in mano la causa costringendo l'Assicurazione a mettere in pagamento il danno ricevuto.
Potrei così riprendermi il motorino e tornare
alla vigna a lavorare, dato che da quando non
l'ho più lavorata è quasi secca!
Grazie per avermi ospitato e distinti saluti.
MAURIZI ASTOLFO
Giriamo la lettera a chi di dovere nella speranza che possa tornare presto alla vigna
col motorino riparato e con notevole risparmio di tempo e di ossa sconocchiate.
Un ottimo gesto
«Villa S. Margherita» ha visto il grande gesto degli alunni delle Elementari di Montefiascone, le Scuole tenute dalle Maestre Pie Filippini. Una telefonata con l'invito a venire a
ritirare quanto i piccoli delle cinque classi avevano preparato per i ricoverati dell'Istituto,
affetti da handicap.
Una iniziativa quanto mai generosa ed intelligente: un intero pulmino carico di nuovissimi effetti personali che quei cari fanciulli avevano scelto ed acquistato: capi di vestiario e
biancheria nuovissimi e quanto mai necessari
agli assistiti. In più una generosa offerta accompagnava il tutto, con ogni augurio e per
venire incontro a tante altre necessità. I Religiosi Concezionisti e le Suore collaboratrici,
voglioni esprimere ogni ringraziamento a nome di tutta l'Opera e loro personale ed indicare alla Cittadinanza questo magnifico gesto di
cristiana e sociale beneficenza, che sperano
si ripeta e venga imitato.
Grazie per l'ospitalità.
Direzione di «Villa S. Margherita»
Disegno: ZELINDO GIANLORENZO
«LA VOCE»
Mensile di Montefiascone
Direttore
AGOSTINO
BALLAROTTO
Responsabile
ANGELO
GARGIULI
Direzione. Redazione. Amministrazione : 01027 Montefiascone.
Via Trento 4 • Tel. 86050 • c.c.p. 12158010 intestato a: Parrocchia di S. Margherita 01027 Montefiascone • Viterbo.
Autorizz.rw Trfb.k Viterbo n. 272 del 412-H82
Tipografia - Litografìa
«S. Pellico»
di Marroni <6 C.
Via O. Borghesi, 3c - Montefiascone (VT)
Tel. 86297
LEGA ITALIANA
PER LA LOTTA
CONTRO I TUMORI
Il Consiglio Direttivo della Sezione Provinciale della Lega, di cui è Presidente il nostro
illustre concittadino Prof. Antelio Ficari, si è
riunito il 9 giugno u.s. nella sede sociale di
Viterbo per esaminare ed approvare l'attività
svolta e per programmare l'attività futura.
Nello stesso giorno si è riunita anche l'assemblea del Comitato di Sostegno anche per
eleggere le cariche sociali come previsto dallo Statuto. È stato eletto Presidente del Comitato il nostro concittadino Franco Governatori che, con la sua capacità imprenditoriale ed
organizzativa e la sua dinamicità, sarà certamente in grado di dare un prezioso contributo
all'attività della Lega.
Auguriamo ai nostri concittadini: Prot. Antelio Ficari e Franco Governatori di raggiungere gli scopi che si propone la Lega contro i
Tumori.
pag. 3
LA VOCE
VECCHIE
FOTO
FOTO DEL 1921 O 1922
Bambini dell'asilo infantile retto dalle Maestre
Pie, forse in un locale presso le Suore Benedettine.
Dall'alto e da sinistra:
1. fila: Teresa Monconi poi fattasi Monaca Benedettina con
il nome di Madre Margherita, Sr. Giacomina
Vinciarelli,
Antonio e Peppino Crocetti, fratelli Manzi, Tassoni Angela,
Catasca Tommaso, Sr. Lucia Fronda.
2. fila: Manzi Leila, Leonetti Vittoria, Carelli Luisa e Umberto
Catasca Francesca
3. fila:
Marconi Vincenzo, Manzi Emilia, Manzi Anna,
Rubbi Ida, Menghini Virginia, Giovanna Bartoleschi. Torri
Luigi, Rodolfo Lenti.
4. fila: Alcide e Domenico Lozzi. Manzi Laura. Dora e Adele
Rubbi.
5. fila: (sedutia terra) Piattone, Rosa Sciamannini, Giovanna Ramaglioni, Anna Fumagalli, Giovanna Panichi
Ultimo lavoro per «La Voce» - Roma, dicembre 1985
Associazioni e Circoli d'altri tempi
(dal numero precedente)
BOYS-SCOUT
Erano, d'altro canto, le regole
del gioco della nascente dittatura
e le organizzazioni cattoliche rappresentavano l'unico avversario
importante
da sbaragliare. Va
ricordato, infatti, che vicino ai
circoli giovanili, fioriva in parane 10 la nota e consistente associazione dei Boys-Scout, meglio conosciuta, almeno a Montefiascone, come Associazione di Esploratori e Lupetti che raccoglieva
nelle sue file la stragrande maggioranza dei giovani.
Come non ricordare di questo
periodo la figura e la statura morale del Vice Presidente dell'Azione Cattolica Italiana in persona
dellAvv. Emilio Rossi di Capodimonte che, dopo la «persecuzione politica» cui ho fatto cenno,
orientò il suo apostolato sulla via
del sacerdozio. L'ho
incontrato
vent anni dooo e. auando estrassi dal portafoglio il ricordino della
sua prima Messa, gli si inu mia irono gli occhi e mi abbracciò.
Va, inoltre, degnamente ricordato un altro giovane prete di
Montetiascone, dedicatosi interamente a noi giovani e che
morì
sulla breccia per una polmonite,
proprio per non sapersi mai risparmiare. Mi riferisco a Don Giuseppe Menghini, parroco di S.
Andrea e Padre Spirituale dell'Associazione dei Boys-Scout.
ORGANIZZAZIONI FASCISTE
Più tardi si affermeranno
ovun
que le organizzazioni giovanili fasciste dove quasi tutti affluiremo
spontaneamente o per regola sco Iastica.
Organizzazioni
certamente valide che non permisero
alla gioventù di traviarsi ma avevano una impronta
decisamente
militaristica, dall'O.N.B. al G.U.F.
che aveva come emblema proprio
11 «Libro e moschetto». Erano in
funzione logica del regime e del
suo sistema di penetrazione e
controllo e così tutti coloro che,
della mia epoca, avevano fatto
parte dei boys-scout,
fecero il
confronto e rimpiansero la serena letizia delle associazioni cattoliche. Il fascismo, diventato regime, segnò dunque la fine della
scelta di appartenere a libere associazioni regolarmente
organizzate e ci vorrà l'art. 18 della Costituzione della Repubblica Italiana
per rimuovere
l'ostacolo.
GRUPPI RIMASTI IN VITA
del Littorio». I paesani lo chiamaDi conseguenza, anche a Monvano anche il Circolo dei signori.
tetiascone rimasero in vita solo
In detto Circolo erano ammessi
sporadici gruppi tipicamente relianche gii studenti
universitari
giosi come le Confraternite, la Leche dovevano però essere conoga di Perseveranza, le Dame di
sciuti o presentati e garantiti da
carità, o altre di stampo artigianale come i falegnami che si riconoun socio effettivo, lo che non ero
scevano in S. Giuseppe, i calzoconosciuto
dovetti cercarmi un
lai in S. Crispino, / sarti in S. Ogarante. Vi provvide lo zio Pietro
mobono e / musicanti in Santa
tramite un suo carissimo amico,
Cecilia per i quali tutto si riducesocio
fondatore e fui ammesso
va ad un banchetto nella ricorrensenza difficoltà. Il mio sponsor eza festiva del rispettivo Patrono.
ra stato Umberto Rocchi detto
FIGURA «SUI GENERIS»
Nasino, sarto apprezzato e notoA tal proposito mi affiora alla
riamente socialista il che, mi pormente una figura «sui generis» e
tò a ritenere che il Circolo del Litveramente tutta particolare;
un
torio avesse di fascista poco più
autentico personaggio, legato in
del nome, e non mi sbagliavo.
permanenza a cerimonie e banchetti di tutti i tempi. È un festaioPosso dire per l'appunto che
lo per antonomasia. Avrà press a
proprio lì, in quel Circolo, io per la
poco la mia età ma ora non ricorprima volta in vita mia, scoprii un
do il suo nome né il curioso sofermento, una autentica
fronda
prannome di quando ero ragazantifascista
velata
ma non
zo. Fin d'allora però, costante a
troppo. Come pure notai che, a
tutte le scampagnate degli Esplotorto, era considerato il Circolo
ratori come alle merende degli Adei signori perché, vicino a notavanguardisti del Duce, nonché ai
bili del paese e facoltosi consoci,
pranzi di calzolai e musicanti.
eravamo non pochi
«umili loSempre attivo e indaffarato, non
co nati» e mai avvertimmo il benha mai cambiato il suo modo patetico e cordiale che accattiva la
ché minimo disagio.
simpatia di tutti. Ancora oggi, doIn verità si era già avviata una
ve appare una tavola imbandita
lenta ma inarrestabile
rivoluzione
lui e lì, al suo posto di combatti- sociale tendente a superare invemento. Ma è sempre un posto ben
terati pregiudizi di casta ed all'avmeritato perché «il nostro» uomo,
vicinamento spontaneo di ceti diattaccatissimo al paese, è costanversi.
temente impegnato ad organizzaPochi anni, anche se trascorsi
re ed a migliorarne
festeggiamensulle linee obbligate dal fascismo,
ti e cerimonie.
erano bastati a far prendere coHo voluto ricordarlo perché lo
scienza che il progresso cammiconsidero un esempio per tutti, un
esempio da seguire. Ci si vorreb- . nava per tutti. E. come accennato
in premessa, i Circoli e le Associabe, infatti, più bene e il mondo anzioni ne erano un po' il termomedrebbe meglio, se uno spirito fetro. Quello cbl Littorio era un Cirstaiolo occupasse
maggiormente
colo più che appagabile sotto oi nostri pensieri.
gni riguardo. Allocato nel più
grande appartamento di Palazzo
CIRCOLO DEL LITTORIO
Frigo, si affacciava con più balcoPer alcuni anni, dunque, i cittani sulla Piazza Centrale e dispodini di Montetiascone come gran
neva di impianti e servizi ultra
parte degli italiani, non ebbero domoderni. Era bene arredato e metve incontrarsi.
teva a disposizione dei frequentaAlmeno per me, fu solo nell'etori perfino un
custode-usciere
state del 1939 ed ero laureando,
gallonato: una saletta bar; una vaallorché, villeggiando a Montetiasta sala da giuoco con numerosi
scone, fui informato da qualcuno
tavoli verdi dove si «accanivano»
dei vecchi amici che era in auge
le signore alla canasta e gli uomiun nuovo Circolo, dove alcuni di
essi erano già entrati a far parte.
ni a ramino, essendo questi i giuoSi trattava di un ambiente diprim '
chi allora più in voga. C'era un
ordine e bene accetto al Regime,
n'ari tavolo di ping-pong per i più
tanto che si appellava «Circolo
vivaci ed una ?**la da biliardo do-
di Aldo Ciucci
ve mi sentivo
professore. Un
angolo da lettura per i più colti ed
infine una saletta da ballo sempre
affollata dai giovani d'ambo i sessi alle prese con un autentico giradischi che sfornava a ripetizione le canzoni più languide ed i
primi ballabili sincopati. E qui è il
caso di richiamare il noto romanzo e dire che vi «ho ballato una
sola estate».
BAGLIORI DI GUERRA
A settembre, infatti, si avvertirono i primi bagliori di guerra.
L'estate successiva ero già sottotenente di complemento
mobilitato ed a Montetiascone vi trascorsi solo alcuni giorni di licenza per salutare gli zii.
L'Italia era in guerra dal 10 giugno e quelle poche sere che. per
l'ultima volta, passai al Circolo
del Littorio, mi riempirono di malinconia. C'era un clima diverso:
era il clima dell'Italia del momento, fatto di triste euforia che non è
una «contradditio
in terminis»
perché al'a piacevole illusione di
una guerra-lampo si accoppiava
un senso d'angoscia interiore che
la guerra, qualsiasi guerra, provoca di per sé. È una sensazione
umana da cui non ci si estranea
qualsiasi possa essere il convincimento ideologico e passionale
che ci spinga a ritenere motivato
il barbaro avvenimento di un conflitto armato. Così, nell'intimo di
ogni uomo si innesta, senza volerlo, questa inevitabile,
penosa
sensazione. È quanto provai in
quelle sere di fine estate al Circolo del Littorio che. invàno si sforza va di apparire quello di sempre.
Per me fu sintomatico
l'accesso
in sala da ballo: era ancor più movimentata ma colpiva la stragrande prevalenza di giovani in uniforme.
Erano granatieri del 3. Reggimento di stanza a Viterbo ed ufficiali di aviazione di quell'aeroporto militare. Molti ragazzi del paese erano già sotto le armi e i pochi
rimasti che ritrovai lì, erano in procinto di partire. Con questi ci salutammo e con qualcuno fu per
l'ultima volta perché non è più tornato.
(continua nel prossimo
numero)
LA VOCE
pag. 4
Inaugurato il nuovo Discount
Il n u o v o c e n t r o c o m m e r c i a l e «Discount» è
stato i n a u g u r a t o a M o n t e f i a s c o n e con u n a
c e r i m o n i a d i s e r t a t a d a l l e autorità c o m u n a l i
m a arricchita d a u n ' i m m e n s a folla. Il nuovo
s u p e r m e r c a t o di Via O r e s t e Borghesi, t e n a c e m e n t e voluto dall'imprenditore Franco Gov e r n a t o r i contro la volontà dei c o m m e r c i a n t i
locali c h e , o v v i a m e n t e , v e d o n o c o m p r o m e s sa u n a b u o n a fetta d e i loro g u a d a g n i , p r e n d e l'avvio sull'onda di una polemica mai sopita. La s t e s s a A m m i n i s t r a z i o n e C o m u n a l e o m e g l i o alcuni amministratori - hanno cerc a t o in tutti i modi di boicottare l'apertura d e l
g r a n d e c o m p l e s s o commerciale, pur trattand o s i non già di una n u o v a licenza, ma bensì
di un s e m p l i c e t r a s f e r i m e n t o dalla località
«Porticella» all'attuale sede. In ogni modo il
s u p e r m e r c a t o «Discount» è o r m a i una realtà
o p e r a n t e e si può c o l l o c a r e fra i più moderni,
più a m p i e razionali punti di vendita della
privincia. Tutti i settori m e r c e o l o g i c i v e n g o no trattati: d a g l i alimentari, ai casalinghi, a gli articoli d a regalo, c o n f e z i o n i intime ecc.
N e l n u o v o c o m p l e s s o h a n n o trovato lavoro circa quindici persone e, a l m e n o nella s p e r a n z a di Governatori, questo numero dovrebb e a u m e n t a r e . L'avvio c o m m e r c i a l e del nuovo c e n t r o a v v i e n e a dieci anni di distanza
d a l l a f o n d a z i o n e del primo «Discount» quello c h e s o r s e , q u a s i alla chetichella, in località «Porticella», il cui n o m e mise in g r a n d e
difficoltà di pronuncia i nostri simpatici concittadini più anziani: «Discavite», «Discante», «Disconte»!
Il s u p e r m e r c a t o si sviluppa su d u e piani,
oltre ai s e m i n t e r r a t i e ai p a r c h e g g i . Al pian
t e r r e n o p r e n d o n o posto gli alimentari ( p e s c e
f r e s c o il m a r t e d ì e il venerdì), al piano s u p e -
C A R E N T E IL SERVIZIO DI N.U.
INTERROGAZIONE DI ALDO PAOLINI
Sommersi dai rifiuti
Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Montefiascone lascia molto a desiderare.
Le antiquate e antigieniche gabbie dove si depositano i sacchetti delle immondizie sono sempre stracolme di rifiuti che straripano da tutte le parti. Di
Questa insostenibile situazione che può avere risvolti assai gravi per la salute dei cittadini (senza contare
sull'immagine poco edificante che della città si offre
al turista), abbiamo parlato con il sindaco Vincenzo
Danti che ci è apparso a dir poco furente nei confronti della ditta appaltatrice sulla quale, secondo il
primo cittadino, ricadono tutte le responsabilità di
questo palese e grave disservizio. «Stiamo facendo
del tutto per mettere la ditta di fronte alle proprie
responsabilità - ha affermato il sindaco Danti questa è l'ultima lettera di richiamo ufficiale che se
resterà inascoltata vorrà dire che cacceremo, senza nessun altro indugio, la ditta stessa...» Certo il
termine «cacceremo» è dettato sicuramente dall'
ambascia in cui si trova il sindaco Danti, letteralmente assediato dai cittadini che si lamentano della
sporcizia che invade ormai le zone di deposito delle
immondizie.
che potrebbe aggravare ancor più la già intollerabile
situazione igienica.
Umberto G Ricci
Se la ditta è inadempiente contrattualmente si
dovrà mettere in regola così come dovrà farlo il
Comune se lo fosse a sua volta nei confronti della
ditta. L'essenziale è che le montagne di rifiuti vengano prontamente smaltite, specie in vista dell'estate
Di chi è la colpa di tale situazione?
I nostri amministratori hanno voluto - a discapito
della ditta locale - far largo a ditte provenienti da
fuori, per avere poi i risultati che tutti possono
osservare.
Cosi si presenta
alcune mattine.
P.zza S. Margherita
e Via Trento
La «Salotti» si fa onore
La Scuola Media «Card. Salotti» ha vinto il concorso indetto dal Club Velico di Capodimonte e Boisena. Il tema del concorso era «La Barca del lago di
Bolsena». Hanno partecipato all'interessante iniziativa tutte le scuole medie dell'alto viterbese e, per
quanto riguarda la «Salotti» si sono cimentati nell'
impresagli alunni e le alunne delle classi 1. A, 1. B, 2.
A e 2. B. I lavori presentati sono stati: plastico di
Montefiascone e versante del lago, modellino in
scala della barca dei pescatori, una ricerca sui pesci
del lago di Bolsena, disegni riguardanti le leggende
legate in qualche modo al nostro lago e alla nostra
terra. Oltre al bel trofeo il club velico ha riservato a
tre alunni, scelti fra i vincitori, altrettanti corsi di vela
gratuiti.
orafo
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Polemiche sui lavori
al cimitero
Una interrogazione urgente con richiestadi risposta scritta è stata indirizzata al sindaco di Montefiascone, Vincenzo Danti dal consigliere del PSI, Aldo
Paolini sulle attività di una società appaltatrice di
lavori pubblici comunali. «Il sottoscritto, sempre
attento ai problemi dei cittadini - scrive Paolini - ha
recepito lamentele circa la correttezza nell'onorare il lavoro svolto da alcuni operai e artigiani per
conto della ditta S.I.A. srl, appaltatrice per la costruzione dei loculi cimiteriali e per la ristrutturazione del reparto di radiologia dell'ospedale civile.
Pertanto intendo conoscere quanto segue: se la
S.I.A. ha chiesto l'autorizzazione alla Giunta per il
subappalto a detti artigiani (movimento terra, pittori edili, elettricisti, idraulici, falegnami, carpentieri ecc.) in base alla legge 646 del 13-9-1982 e
successive modifiche (legge antimafia). Se e
quando sono stati ultimati questi lavori; se è stato
modificato il capitolato di appalto; se e come sono
stati pagati alcuni stati di avanzamento e se è vero
che la S.I.A. ha trasferito l'appalto ad altre società
con l'autorizzazione della Giunta e della direzione
dei lavori».
La Banca Cattolica
e il nostro Ospedale
i cardiologi Dott. Cricco, Dott. Spadaccia e Dott.
Farina con a capo il Primario Dott. Compagnoni
della Divisione Medicina, hanno rivolto un appello
alla Banca Cattolica per avere un contributo di E.
9.500.000 per rendere possibile l'acquisto di un Ecocardiografo, prezioso apparecchio necessario per
la diagnosi e la cura delle malattie del cuore che,
purtroppo, tengono il primo posto nelle cause di
morte.
La Banca Cattolica, fedele al suo tradizionale spirito cristiano ed umanitario, ha prontamente e generosamente concesso la somma richiesta. La Bancn
Cattolica non è nuova a questi gesti di solidarietà
avendo già donato all'Ospedale, Divisione Chirurgia,
altri apparecchi, tra i quali un broncoscopio.
Facciamo seguire una lettera di ringraziamento
indirizzata al Presidente ed al Consiglio di Amministrazione della Banca.
Gent. Presidente,
Le porgo i più sentiti ringraziamenti miei personali e
dei miei collaboratori per il pronto
accoglimento
della richiesta di contributo per acquisto di una attrezzatura
Ecocardiografica.
Con tale decisione la S.V. e gli altri membri del
Consiglio di Amm ne hanno dimostrato una squisita
sensibilità per i problemi della Sanità pubblica e per
le esigenze della popolazione di Montefiascone e
del
Comprensorio.
Posso dare assicurazione alla S.V. e al Consiglio
di Amm.ne che il sottoscritto e gli altri Medici della
Divisione di Medicina non mancheranno di portare
a conoscenza gli utenti di un così chiaro e disinterressato esempio di virtù civili.
Distinti saluti.
IL PRIMARIO MEDICO
Dr. A Compagnoni
pag. 5
LA VOCE
NOTE DI AGRICOLTURA
Grano, farina, pane. Chi ci guadagna di più?
La madre di famiglia, che ogni giorno, nella spesa,
deve usare tutte le sue capacità ed esperienze per
far quadrare il bilancio familiare, ha il pane come
olonna portante della propria economia. Il pane
sazia, contiene tutte le sostanze necessarie ad una
alimentazione razionale e soprattutto
è il cibo
più economico e d l ' u n i c o che si accompagna bene
con tutti i piatti. È vero ed è giusto che la massaia
sbuffa ogni volta che c'è un aumento sul prezzo del
pane, ma gli aumenti sono di cento, centocinquanta
lire al chilogrammo. Aumenti di poco conto rispetto
ad altri cibi, rimanendo il pane sempre il più nutritivo
ed il più economico degli alimenti.
Tale discorso però, non vale per gli agricoltori
Infatti quando un agricoltore, ubbidendo agli ordini
della moglie, si reca al forno a comperare il pane e
viene a sapere che attualmente un chilo di pane
costa 1.400 lire, la rabbia lo fa diventare prima rosso
come un papavero poi. man mano che sale la bile
dive ta paona zo ed incomincia ad imprecare sotto
sotto, mentre cerca di fare un po' di conti a mente.
Egli pensa: io vendo il grano al mugnaio attualmente a 36.000 lire il quintale, il mugnaio vende la farina
al fornaio a 46.000 lire il quintale, il fornaio vende il
pane a me a 140.000 lire il quintale. Il risultato è che
io sono quello che guadagna meno di tutti o addirittura niente. E giù altre-imprecazioni!
Noi de «Lf> Voce», sorpresi dall attegg amento così contrariato dell'agricoltore, vorremmo cerca r e di
cap re questo mistero e cercare di spiegare ai lettori
ome stanno le cose. Abbiamo avvicinato un mugnaio di Mon efiascone e gli abbiamo chiesto
Sig. mugnaio quanto paga attualmente un quintale di grano?
Pago il aranr attualmente 36.000 hre il quintale
A quanto vende attualmente la farina ai fornai?
7 fornai ci pagano la farina, attualmente. 46.000
lire il quintale.
Allora lei guadagna molto!
MagariI Sr cosi fosse, tanti miei colleghi sfortunati della zona non avrebbero chiuso i battenti.
Allora, per favore, ci spieghi come stanno le cose per quanto riguarda i molini.
Con i no tri molini che producono farina super
raffinata e con i grani spo'chi che escono dalle mietitrebbie. si riesce ad avere, per ogni quintale di
grano macinato una resa in farina del 70%. in cri -
scami del 25%. in scarti di recupero del 2%, in scarti
veri del 3%.
Ed ora facciamo i conti: Kg. 70 di farina a 46 000
lire il quintale, più Kg. 25 di cruscami a 30 000 lire il
quintale, più Kg. 2 di scarti di recupero a 25 000 li re il
quintale, ci permettono di ricavare 40.200 lire lorde
per ogni quintale di grano che maciniamo
Poiché
l'importo è lordo ora dobbiamo togliere le spese
generali, cioè: l'energia elettrica, la manutenzione e
le riparazioni del molino, la manutenzione e le riparazioni degli autocarri, degli imballaggi, gli operai
gli ammortamen /', ' li interessi bancari la disinfestazione le imposte e le tasse. Ora sig. Gimberto. mi
risponda lei. quanto rimane al mugnaio?
lo non ho risposto per paura di dire qualche
sciocchezza. Invece, zitto, zitto sono filato vi e
sono andato ad intervista re un fornaio di Montefiascone.
Signor fornaio, quanto paga attualmente la farina al quintale?
I molini ci vendono la farina per panificazione a
circa 46.000 lire'il quintale.
Quanto pane ricava da un quintale di farina?
Con un quintale di farina ricaviamo circa 12 chili
di pane.
A quanto vende il pane?
Vendiamo il pane a circa 140.000 lire il quintale.
Allora guadagna molto!
A prima vista potrebbe sembrare che il nostro
mestiere ci permette guadarmi favolosi, ma la realtà
purtroppo è un altra cosa. Facciamo un po ' di con i:
un quintale di 'arina del costo di 46.000 lire ci dà 120
chili di pane per un incasso lordo di 168.000 lire. Ma
l'incasso è lordo, ora vediamo quanto è il guadagno
netto, cioè i soldi che ci rimangono nel cassetto. Per
panificare e vendere un quintale di farina dobbiamo
spendere: 15.000 lire di gasolio. 10.00 lire di buste
di plastica e carta da pane. 10.000 lire di ammortamento macchinari ed energia elettrica, 30.000 lire
tra imposte e tasse, 20.000 lire di calo peso. 35.000
lire di mano d'opera. Ora mi dica Ir i. sig. Gimberto.
quanto ci imane nel cassetto?
Sentendo la stessa solfa del mugnaio, mi sono
affrettato a ringraziare ed andarmene. Ma il mistero
rimane. Chi ci guadagna di più?
GIMBERTO
Spali'arm!
AVVICINAMENTO ALLA FAMIGLIA
Tra le tante richieste di chiarimenti che ci vengono fatte, quale ultima e minima («... se proprio non si
può fare nipnt'altro...») si evidenzia quella relativa
alla pos< ibilità o meno di ottenere un avvicinarne 1 to
del militare di leva alla propria famiglia.
Premessa la possibile ma molto improbabile prov• idenza del noto S. Giulio o di altro Suo col ; ega,
vediamo dal punto di vista strettamente normativo
quali possono essere i motivi dell accoglimento ella domanda per l'assegnazione in una sede particolare e vicinoria.
Il primo e più rico r rente è quello relativo all'avvicinamento motivato da grave turbamento del nucleo
famigliare laddove il giovane alle armi, conseguentemente alla propria vicinanza, può essere di conforto e parziale supporto, nelle ore in cui è libero dal
servizio, ai propri cari.
Presentiamo ora alcuni casi considerevoli di attenzione: a) ammogliato ma senza prole in quanto quelli con prole hanno generalmente titolo alla dispensa: b) morte di un congiunto: c) malattia grave e
incurabile di uno dei genitori o della moglie; d) nascita, do r o l'incorporazione, di un figlio, laddove non
ricorrano gli estremi per la concessione della licen-
za illimitata senza assegni: e) unico figlio di padre o
madre vedova quando manchino altri figli in grado
di assistere il genitore superstite; f) giovane al quale
la perenzione del termine non ha consentito il riconoscimento del titolo a dispensa, peraltro esistente;
g) studente universitario al quale manchino non più
di due esami e tesi. Un altro motivo molto importante e che non si presta certo a confutazione è quello
relativo all'esercizio di pubbliche funzioni nelle cariche elettive quali, ad esempio, i Consigli comunali,
provinciali, ecc.
Alla domanda ovviamente dovrà essere allegata la
opportuna e comprovante documentazione.
BANDO per l'arruolamento nell'Esercito di Volontari Tecnici e Operatori con ferma minima di due
anni in sostituzione della ferma di leva (71. blocco).
Scadenza presentazione delle domande: 4-8-86; data di incorporazione: 4-11-86; posti disponibili: 3.000;
età: minima16emassima20;titolodistudio: licenza
di scuola media; possibilità di partecipare a corsi di
specializzazione particolarmente accurati per un facile inserimento nel mondo del lavoro.
NO.
or
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KERAMOS
La materia è regolamentata dal D.P.R. n. 915 del
10-9-82 che prevede precise sanzioni per i trasgressori. Le principali attività interessate da tale legge
vengono qui elencate con i relativi rifiuti tossici prodotti:
1) Laboratori di falegnameria, officine metalmeccaniche e per verniciatura: a) recipienti che hanno
contenuto solventi, vernici o colle o, se si procede
alla loro bonifica, i liquidi derivanti dal lavaggio; b)
fanghi prodotti dalle cabine di verniciatura a velo
d'acqua; c) solventi clorurati utilizzati per lo sgrassaggio di superfici metalliche (trielina, ecc.); d) recipienti che hanno contenuto sostanze anti-ruggine
(composti organici del piombo) o liquidi derivanti
dalla bonifica degli stessi.
2) Farmacie e depositi di materiali: prodotti farmaceutici scaduti o comunque da eliminare.
3) Tipografie - Litografie - Serigrafie e simili: a) liquidi derivanti dal lavaggio giornaliero dei cilindri
stampatori, retini serigrafici ecc.; b) liquidi derivanti
dallo sviluppo e dal fissaggio di lastre fotografiche.
4) Smaltatura superfici metalliche: recipienti relativi
a smalti contenenti cadmio, berillio, piombo e relativi composti nonché i fanghi derivanti da cabine di
verniciatura e da impianti di depurazione delle acque industriali.
5) Negozi di fitofarmaci: prodotti da smaltire in
quanto scaduti o non più commerciabili.
6) Laboratori fotografici e di radiologia: liquidi esausti per lo sviluppo e il fissaggio.
7) Laboratori di analisi: a) liquidi derivanti dal lavaggio di contenitori usati per sostanze molto tossiche,
tossiche e nocive; b) sostanze chimiche non identificabili.
8) Orologiai e orafi: cianuri utilizzati per il trattamento superficiale degli oggetti in oro.
9) Elettrauto: batterie al piombo o al cadmio.
10) Stoccaggio prodotti petroliferi: fanghi derivanti
dal deposito e dal lavaggio delle cisterne e delle
autocisterne.
11 ) Installazioni elettriche: condensatori, trasformatori, ecc.
Lo smaltimento di tali rifiuti deve essere affidato a
ditte specializzate autorizzate dalla Regione.
Gli esercenti tali attività e che producono rifiuti
tossici o nocivi sono tenuti ad avere un registro di
carico e scarico, vidimato dall'Ufficio del Registro
ed in esso devono essere annotate le quantità prodotte, la natura, la composizione ed altre caratteristiche dei rifiuti stessi. La Unit'a Sanitaria Locale è
tenuta a vigilare sulla osservanza della citata legge.
Informazioni più dettagliate possono essere acquisite presso il Servizio Igiene Pubblica della USL.
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LA VOCE
pag. 6
Mentre andiamo in vacanza
La nota trasmissione televisiva CHECK UP,
c h e tratta di medicina e che il 14 giugno ha
c o n c l u s o un altro ciclo, proprio nella puntata
f i n a l e è stata q u a n t o mai i n t e r e s s a n t e perc h é tre illustri clinici hanno risposto con rig o r o s a obiettività ad alcune d o m a n d e del
pubblico p r e s e n t e in sala.
Due d o m a n d e mi hanno colpita particolarmente:
1) C o m e a c c e t t a il malato la sua malattia irreversibile?
2) Q u a l e è l ' a t t e g g i a m e n t o dell'uomo di oggi
di fronte alla morte?
C o m e accetta il malato il suo male incurabile? Spesso con dignità,
talora con
rassegnazione,
a volte con disperazione.
L 'accetta
comunque,
perché
non può fare altro ma, e
ciò è più triste, sono gli altri spesso a non
accettare
il malato. Ed è vero, più volte l'ho
constatato!
L'uomo dei nostri tempi è frenetico, preoccupato
per tante, troppe cose, desideroso di benessere, di allegria, di danaro: il
malato ingombra,
dà pensieri, dà tristezza, rallenta il ritmo della nostra vita. Il malato ci angoscia.
In una delle tante scuole in cui ho
insegnato, una collega si ammalò di tumore. Mi colpì
la sua dignità:
faceva il proprio dovere, era
serena , del tutto normale. Negli ultimi tempi si
assentava
spesso e quando ritornava
molti
colleghi
la evitavano
. Eppure le volevano
be
ne, parlavano
sempre di lei, ma quando
la
seppero malata gravemente,
si sentirono
angosciati
dalla sua presenza:
li turbava,
toglieva loro la
serenità.
Non dite: «che egoisti!».
Spesso siamo così, ci comportiamo
allo stesso modo,
perché
la malattia ci spaventa,
talora ci disturba
anche sentirne parlare. Si, ci
disturba!
zitQuante volte siamo stati violentemente
titi, mentre parlavamo
di quel tale
improvvisa-
mente ammalatosi
di cancro.
-La smetti
di
parlare di queste cose? Ti pare questo il momento?» Non ricordate?
C'è poi chi ha addirittura orrore di rivelare che un proprio
congiunto soffra di una malattia grave, quasi
fosse
una colpa o una
vergogna.
Il malato,
quindi,
è spesso solo con due
drammi:
la malattia e l'indifferenza,
se non
addirittura
il rifiuto da parte degli altri,
proprio
quando
avverte maggiormente
il bisogno
di
rispetto
e di amore che, vediamo bene, non
significano
assistenza.
Vi sono anzi malati anche troppo assistiti,
ma siamo proprio
sicuri
che siano sufficienti
le tante cure a farli sentire meno soli, meno
rifiutati?
L ' u o m o di fronte alla morte!
La risposta alla seconda domanda mi ha fatto riflettere anche di più: l'uomo di oggi
rifiuta
la morte, perché non è e d u c a t o alla morte. Ed
anche questo è vero. Tutta la nostra vita, infatti, è basata sull'edonismo,
sul consumismo
ed
il pensiero della morte di infastidisce,
non vogliamo che penetri nelle nostre giornate . Abbiamo paura della morte, una paura
antica
quanto il mondo. Eppure essa esiste e sarebbe saggio,
dico tante volte a me stessa, se
imparassimo
a convivere
con il pensiero
di
lei, se ci abituassimo
a poco a poco ad apprezzare di più la vita anche perché dovrà finire e
non solo per tutto ciò che pretendiamo
ci dia
ancora, a non essere così morbosamente
legati alle nostre cose perché dovremo
lasciarle, ad amare di più il nostro prossimo,
perché
se si amano gli altri s'impara a rinunziare
a se
stessi e ad accettare,
quindi, con
maggiore
serenità il distacco dalla vita.
So di non aver scritto cose allegre e proprio quando l'estate significa vacanze, divertimento, spensieratezza. Mi scuso, ma credo che un po' di riflessione
sia utile per tutti noi. uomini di oggi, perché dai
nostri limiti, dai nostri rifiuti, dalle nostre paure derivino più coraggio e più amore.
Maria Geltrude
Fazi
CONDANNATO:
IMPONEVA I TESTIMONI DI GEOVA
Un anno di reclusione è stato inflitto, dai
giudici ad un o p e r a i o g e n o v e s e troppo sol e r t e n e l f a r p r o s e l i t i p e r i Testi m o n i d i G e o v a
n e l l ' a m b i t o familiare.
Orazio Pulvirenti - c o m p a r s o davanti alla
t e r z a s e z i o n e del T r i b u n a l e di G e n o v a - non
e s i t a v a a ricorrere ai maltrattamenti pur di
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ARGUZIE
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Come ogni buon cristiano
che si
rispetti,
anche Don Sante, da buon sacerdote,
aveva
le sue brave devozioni
e i suoi patroni
personali. Veramente
in forza del suo nome tutti i
Santi rientravano
in qualche modo nella festa
del suo onomastico
e lui stesso, per lo stesso
motivo, si sentiva autorizzato
a far festa con
ogni
santo.
Quindi niente di nuovo se volentieri
prendeva parte alle feste popolari in onore dei Santi Patroni che qua e là, per le singole
contrade,
si celebravano
ogni anno all'apparire
della
buona stagione.
S. Giuseppe a Montedoro,
S.
Pancrazio
alle Coste, S. Flaviano nel
sobborgo, Santa Margherita
in città e cosi via.
Veramente
piacevoli
riuscivano
tali
feste
campagnole
piene di vita e di folclore
e poi
davano
una bella occasione
di passare
una
lieta giornata
di preghiera
e di svago; di fare il
pieno di quello fresco e genuino
e, perché
no?, di gareggiare
con i poeti del luogo
dando
libero sfogo alla musa con brindisi e stornellate di cui Don Sante era abile maestro
estemporaneo.
«Fior d'amaranto!
Scola pure le coppe a
cento a cento,
farai 'na bella festa al nostro
Santo.
Fior d'argento!
Non mi cantar due volte questo
canto;
le sto bevendo già da cento a cento....
Bevi compagno
mio, se no '
t'ammazzerò.
Nu m ammazza compagno
eh 'adesso
bevarò...
Particolarmente
cara gli era a Zepponami
la
festa di S. Felice. Una lunga processione
che
si snodava fra i campi fioriti, lo portava fin dai
Giranesi ricchi di polli e di cantine: e poi quel
Santo gli ricordava
le spettacolari
bevute in
mezzo alle piazze di Roma che S. Felice faceva attaccato ad un barlozzetto
per attirare
l'attenzione dei curiosi e fare un bel
predicozzo:
«a voi che m'ascoltate,
fuggite le peccate:
se
non volete far l'arrosto giù nel foco dell'infer
no, mettete la testa a posto e pace fate con
l'Eterno.»
In questo
faceva il paio con l'altro
Santo
burlone,
S. Filippo Neri, il quale soleva
uscire
per Roma con la barba mezza fatta e mezza da
fare e così in fatto di amenità non era meno
felice di S. Felice: i Santi più allegri del calendario romano e più vicini al carattere
bonario
e allegro di Don Sante, il quale però,
oltretutto, aveva altri Santi con cui simpatizzava:
specialmente
i Santi d'ogni giorno, quelli, per dir
così, a portata di mano e di aiuto, quelli
familiari. Interrogato
su questo punto,
rispondeva
con una certa particolare
compiacenza:
i Santi
d'ogni giorno?
Eccoli, sempre quelli: S. Magno e
Sangiovese.
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LA VOCE
VERO
DA VILLA S. MARGHERITA - di P. Tarcisio Toncini
Seminario di aggiornamento
sui profili assistenziali dei portatori di handicap
L'inizio di questo mese di giugno 1986, ha
visto nuovamente, presso «Villa S. Margherita», l'accolta di una sessantina di persone richiamati da un fortissimo problema: gli handicappati. Purtroppo è argomento di grande
attualità, anche se il nostro mondo clinico è
tanto avanzato e sembrerebbe doversi ritenere immune da certe forme di sofferenza fisica
e morale.
La nostra Villa S. Margherita, già all'avanguardia nel lavóro di continua assistenza, per
l'amore e la dèdizione dei Padri Concezionisti, i Figli di Padre Monti, ora si è messa anche
sulla strada della istruzione e dello studio per
comunicare a tanti la sua decennale esperienza, con il contributo soprattutto dei suoi migliori Sanitari, tutti specializzati.
I convegnisti, superiori ad ogni attesa, hanno potuto seguire le lezioni sui tanti aspetti
del problema degli handicappati, visti nel loro
lato fisico-corporale, didattico-formativo, ed
in quello socio-legale.
Un attestato di partecipazione, rilasciato al
termine del Seminario, fa anche vedere come
le Autorità abbiano compreso l'importanza e
la serietà della iniziativa che si è svolta sotto
l'alto patrocinio dell'Assessorato alla sanità igiene - ambiente dell'Alto Lazio.
Va dunque ringraziata la Direzione di Villa
S. Margherita per questo raduno e lo facciamo con l'augurio che questi incontri possano
al più presto ripetersi in mezzo a noi.
Corpus Domini
Anche quest'anno, come sempre, ma con
maggior concorrenza di fedeli e maggiore
suggestività, abbiamo fatto la Processione,
che ha voluto essere omaggio alla Vergine alla chi 1 sura del suo Mese, ma soprattutto onore, lode e gloria a Cristo Eucaristico.
I viali cosparsi di fiori e di simboli, striscioni
inneggianti a Gesù amico dei sofferenti, tra un
albero e l'altro.
Ogni finestra del grande fabbricato aveva
un drappo dal simbolo diverso.
Gesù vràgodut' di essere accolto da questo apparato esterno; ma soprattutto dall'essere osannato, non da bambini vispi e garruli
come lungo le strade della Palestina, ma da
piccoli che non potevano correre da Lui, perché costretti in carrozzelle, ma che con la loro
sofferenza, sapevano di esserGli vicino ed amati. Fatto commovente, che gli intervenuti
vedendo la carenza di Personale (in parte ammalato ed in parte costretto a rimanere nei
NORCINERIA
G. MENGHINI
reparti per assistere gli altri) ognuno ha preso
una carrozzella, creando una duplice fila che
apriva il passaggio a Gesù.
P. Gerardo al breve fervorino ci ha ricordato
il grande amore di Gesù per i più deboli, ma
che nella Chiesa costituiscono un grande sup-
ORTOPEDIA
-
SANITARIA
MARZETTI AMEDEO
Azienda agricola
«TIFO»
Tempo di mundial: tempo cioè di passione
sportiva, quella che si chiama comunemente
«tifo». Ogni volta che la passione sportiva di
qualunque tipo, si manifesta, nascono discussioni e polemiche, che molto spesso vertono
sulla utilità o meno o addirittura pericolosità
del «tifo». Sulla bellezza e sanità e utilità dello
sport insegnato e praticato, dell'agonismo leale e coraggioso, dell'impegno del corpo e dello spirito per esprimere tutta la potenza fisica
e mentale, su tutto ciò ovviamente nessuno ha
dubbi e noi stessi su queste colonne abbiamo
richiamato l'attenzione sull'importanza dello
sport in tutti i suoi vari aspetti. Ma talvolta
sembra tuttavia che il «tifo» possa sostituire
una incentivazione a forma di aggressività e di
parossismo da combattere.
Convegni, studi, articoli e libri sono stati
scritti sull'aggressività dei tifosi. Non vogliamo certo qui ripercorrere una così vasta letteratura, ma soltanto osservare sommessamente che si dimentica talvolta e direi spesso che
quando, ad esempio, un gruppo di teppisti prende a pretesto il «tifo» per compiere azioni
distruttive, quel «tifo» in realtà è soltanto un
pretesto. Il vero tifoso si appassiona, si infervora, si accanisce talvolta a parole e con l'entusiasmo e la delusione per i suoi beniamini,
per la sua squadra, per le gare della sua città e
del suo paese. Ma mai il vero tifoso travalica i
confini del comportamento civile, dell'atteggiamento sportivo che sa vincere, ma sa anche perdere, della compostezza e del controllo che ogni persona umana e cristiana non
può mai abbandonare. Se ciò avviene non è
certo a causa dello sport, né dell'entusiasmo
agonistico. Le persone che turbano talvolta le
gare, solitamente quelle del calcio, avrebbero
comunque manifestato la loro aggressività in
qualche modo ed hanno preso soltanto lo
spunto da una pretesa e in realtà non vera, in
questo caso, passione sportiva per esprimere
la loro personalità disturbata.
Dunque abbandoniamoci oltre che all'attività sportiva diretta, anche all'entusiasmo che
sostiene coloro che la praticano, giacché anche questo, quando è vero, profondo e sincero crea comunità, crea solidarietà, crea fratellanza.
Lodovico Mocini
porto...
Auguriamoci di avere ogni anno al 31 maggio maggior numero di fedeli, che rendano
felici i nostri piccoli e diano gloria a Dio e alla
Vergine
P. Lodovico
CENTRO AUTO
di Mauro Pelabasto
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pag. 8
LA VOCE
LA FAMIGLIA DEGLI ARROTINI
Marco D'Agostini
di Lamon
La prima volta arrivarono Melchiorre detto Ciòro,
Nino e Giovanni, quest'ultimo chiamato Barba per la
lunga barba color ruggine che gli fluiva sul petto. La
seconda volta al gruppo si aggiunse Marco, il più
giovane dei quattro fratelli, morto in questi giorni.
Rotolarono dalle montagne del Veneto con la lo'ro
ruota di pietra alpina più dura delle lame che andavano ad affilare. Giunsero a Montetiascone e, dopo
una breve sosta, ripresero la strada delle loro terre.
L'anno successivo -1931 - partirono tutti e quattro insieme ma ben presto si separarono per imboccare strade diverse, in cerca di lavoro, verso sud,
con l'accordo che dopo la lunga camminata avrebbero fatto capolinea a Montetiascone, un paese di
cui non avevano dimenticato vino ed ospitalità e per
questo lo avevano eletto a luogo d'incontro dopo i
lunghi mesi di separazione.
Era primavera e l'incontro era già stato fissato per
il 25 ottobre in Piazza Vittorio Emanuele davanti al
ristorante Dante alle 9 del mattino. A quell'ora infatti, provenienti dalle più disparate località del viterbese giunsero contemporaneamente in piazza; poche parole, qualche stretta di mano, qualche sorriso
poi, sotto braccio, via da Teto a farsi cucinare un
coscio di montone che avevano con sé e a tracannare l'uva dell'anno avanti passata per i tini.
Affari d'oro a quei tempi! La ruota ondeggiava
come una «frulla» nel robusto asse di ferro e urlava il
suo grido di rabbia contro l'acciaio accendendo migliaia di favile che si spegnevano sulle facce dei
curiosi richiamati dal grido «arrotinooo!».
Poi Barba, stanco di rotolare tutti gli anni dai monti, si fermò a Montetiascone e fece sapere ai suoi che
10 raggiungessero. Ed i suoi lo raggiunsero. Lo raggiunse la Teresa, la moglie, con le gonne ricamate
come una betulla e il volto roseo come una nuvola
colta dal primo sole sui picchi alpini; lo raggiunsero
Lino e Doro, i due figli, robusti ed agili come camosci. Misero su casa al Poggetto dove, all'infuori di
qualche difficoltà incontrata per la lingua, per il resto si trovarono proprio bene.
Più tardi Melchiorre detto Ciòro, prendendo esempio da Giovanni detto Barba, si stabilì anch'egli nel
viterbese con la famiglia ed a Civitacastellana elesse
11 proprio domicilio. Quindi Nino si fermò a Viterbo e
Marco, da ultimo a Montetiascone.
Immaginate che turbinio di faville in tutta la provincia con quattro arrotini all'opera! I vantaggi? Tantissimi! Tutti i coltelli tagliarono di più specialmente
quelli dei macellai e dei pizzicagnoli che fino ad
allora avevano soltanto segato.
Mentre i primi tre si erano portati moglie e prole da
Lamòn, in provincia di Belluno (donde erano originari), Marco, che non aveva nessuno da portare, si
diede da fare a Montetiascone per trovarsi una moglie, e la moglie arrivò, nostrana, buona, simpatica,
dell'Asinelio. Si chiamava Nelia ed aveva un albero
genealogico rispettabilissimo, dalla quale ebbe tre
figli che sono una ben riuscita mescolanza d'aria di
monte e d'aria di collina. Ormai la famiglia degli
arrotini era tutta ben alluogata nel viterbese. I quattro fratelli si vedevano spesso nelle piazze, si pren-
di Giorgio Zerbini
«LA VOCE» È GRATA Al SUOI
SOSTENITORI: Brozetti Carlo, Napoli Giòvannina,
Corba Cesare, Carelli Alberto, Pallini Gabriella, Pallini Rita, Basili Fumagalli Renata, Sciuga Anna, Pepponi Giuseppina, Bartoli Anita e Anna Vittoria, Menghini Giuseppe, Frallicciardi Marco, Ciutti Gabriele,
Pepponi Ugo, Limiti Attilio, Crocetti Assunta, Piovanelli Anna, De Simone Corona Anna, Fra Bernardo Ronciglione, Scoponi Giorgio, Minciotti Guido, Minciotti Vincenzo, De Simone Corona Anna.
AMICI: Stefanoni Mario, Fioruccì Benito, Moscetti
Mario, Mecali Marisa, Margiotta Maria Antonia, Bartolozzi Guglielmo, Torri Marcello, Manzi Agostino,
Vergari Rosa, Manzi Natale, Marinelli Giuseppe, Antonelli Teodoro, Ciucci Maria, Piferi Mario, Pelecca
Luigi, Loreti Paolo, Savelli Lina, Cicoria Flaviano,
Cicoria Giuseppe, Sterrantino Leonella, Di Pietro
Gino, Piergiovanni Vittorio, Gualdesi Vincenza, Nunziati Gianni, Menghini Eneide, Maiucci Armando,
Andreoni Giuseppe, Durantini Pietro, Zeppieri Anna, Napoli Flaviano, Rosetto Livio, Marenghi Fabio
Massimo, Pascucci Olimpia, Bellacima Antonio, Camicia Alfredo, Venanzini Pietro, Belleggi Angelo,
Camicia Lorenzo, Burla Benito.
BENEMERITI: Troccaioli Rosa, Castellani Enrico,
Ranaldi Lina, Sciarra Giuseppe, Cevolo Antonio,
Ceccariglia Francesco, Menichelli.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Nella foto, da sinistra: Giovanni D'Agostini detto
Barba col fratello Marco al lavoro in una piazzetta
del viterbese. La foto risale al 1931.
devano sotto braccio ed andavano a far baldoria
davanti ad un «grappino».
Gente laboriosa, seria, onesta, quella delle montagne, che sa far tesoro dei silenzi offerti dalle vette
e scansa ogni sasso incontrato nel cammino per
tema che vada a far danni nella valle. Ma guai a tirargliene uno: lo respingono fischiante come le ali di
un'aquila...
Con la morte di Marco, avvenuta in questi giorni,
si può ben dire che la razza degli arrotini è ormai
estinta. Non più stridio di pietre fuocaie sulle piazze,
non più capannelli di curiosi a spegnere con lo sguardo le scintille prodotte dalle lame. Gli artigiani del
coltello sono stati soppiantati dalla macchina che
sforna lame senza personalità, senza la firma di Marco, Giovanni, Melchiorre, Nino, che firmavano sempre il coltello o il rasoio dopo arrotato. Sono senza
personalità come i polli, i maiali, le vacche, che
vedono la luce e crescono all'ombra dei motori.
Marco è morto ma per me è sempre vivo. Per me
pedala ancora sulla piazzetta delle mie Gevi dove la
Preta, laChicònta, la Pinza, la Nunziata accorrevano
al suo richiamo con una sinalata di coltelli da arrota-
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Camillo, Presciuttini, lacoponi Margherita, Panichi
Ida, Nardini Margherita, Torri Noemi, Pronti Di Giammarco Irene, Ciucci Maria, Carelli Alberto e Sassara
Cariglia, Bacchiarri Maria, Brachino Alfonso, Frallicciardi Marco, Menichelli Tiziana, Leonardi Carlo e
Pagliaccia Lolita, Tarantello Giuseppe e Piovani Rossana. i familiari in suffragio di: Menghini Ottorino,
Angela Magnani, Francesca Bucci.
PRO VIA CRUCIS
Bartoleschi Ada £. 100.000; B.M. £. 100.000; Danti
Filomena £. 20.000; Giacomi Renato £. 50.000; Bronzetti Giuseppe e Saverio E. 30.000; Catteruccia Rita
£. 50.000; Luzzi Lucia £. 20.000; B.A. e A.V. £. 100.000;
Marenghi Raffaele £. 50.000: Cicoria Riccardo £
10.000; Brachino Nello £. 10.000; N.N. £. 50.000.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Anna Rita Scarino di Fausto e Nappo Maddalena; Edoardo Filippo Mocini di Filippo e Galli Silvia;
Andrea Vittori di Mauro e Pezzato Loredana; Eleonora Lanzi di Vincenzo e Luzzi Silvia; Andrea Piozzo di Corrado e Menichetti Marisa; Francesco Vitiello di Fausto e Carelli Emiliana.
MATRIMONI: Nunziati Fabrizio e Paoletti Giuseppa;
Lombardelli Stefano e Socciarelli Patrizia; Lombardi Angelo e Porroni Renata; Leonardi Carlo e Pagliaccia Lolita; Tarantello Carlo e Paolini Tonina
Bracoloni Angelo e Friggi Ornella; Sestito Luigi A. A.
e Ballarotto Maria Grazia; Bacocco Francesco e Napoli Daniela; Stefanoni Lamberto e Ugolini Donatella; Stefanoni Marco e Carboni Elettra.
•
MORTI: D'Agostini Marco 1913; Magnani Angelina
1913; Mocini Cesare 1936; Costantini Costantino
1893; Menghini Ottorino 1925; Buroni Domenico
1906; Scoponi Americo 1915; Palombo Torquato
1927; Zampetta Rosa 1903; Fini Angelo 1899; Pigliavento Pierina 1895; Fanali Maria 1902; Ferlicca Pietro 1936; Scopare Attilio 1905; Bucci Francesca 1903.
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verranno istituiti corsi sperimentali di Scuola Media
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Coloro che intendono frequentare detti corsi debbono presentare domanda entro l'8 luglio.
Possono essere iscritti coloro che abbiano compiuto o compiano entro il 31-12-1986 il sedicesimo
anno di età e siano in possesso, se minori di 23 anni,
del Diploma di licenza elementare o dell'accertamento del grado di cultura.
Gianfranco Pezzato
pag. 9
LA VOCE
Appunti di sport
scanni
«Entro la fine di luglio il via ai lavori degli impianti sportivi comunali». Questo è quanto
abbiamo appreso dai dirigenti comunali. Se tutto va per il verso giusto, finalmente si darà inizio
ad un'opera molto attesa dalla gente di Montefiascone, che andrà a colmare, si spera, tutte le
lacune lamentate in questo settore. In attesa di tempi migliori le attività sportive locali non
languono. Mentre il calcio si riposa in attesa della ripresa delle attività, altre discipline continuano il loro svolgimento, tra queste il BASEBALL e la COMPAGNIA ARCIERI FALISCI.
Gli «ARCIERI FALISCI» alla Giornata dell'AVIS
La Compagnia Arcieri Falisci di Montefiascone ha , spettivamente 1., 2. e 7. ai recenti campionati Regiopreso parte alla giornata dell'AVIS svoltasi allo Stanali di categoria. Va inoltre segnalata la prestazione
dio della Palazzina di Viterbo. Il numeroso pubblico ' di Chiodo Carlo, un'autentica promessa della Comintervenuto ha molto apprezzato, sottolineando con
pagnia Falisca: il ragazzo pratica la specialità ad
calorosi applausi, le esibizioni dei nostri portacolori.
arco nudo, ha dalla sua tre gare disputate in compeSi sono cimentati: Roncella Renato sui 90 m., Ratizioni nazionali, recentemente, ha vinto a Firenze
naldi Bruno 70 m., Brachino Massimo 30 m., Dini
ed a Gubbio. Non possiamo che plaudire a questa
Irene 90 m..
società che anche in manifestazioni umanitarie porDai 20 m. si sono esibiti i ragazzi Ranaldi Alessio,
ta alto il nome di Montefiascone.
Ceccariglia Stefano e Porta Mauro, classificatisi ri-
FINALMENTE....
«AZZURRA»
Una particolare nota di colore è stata data al Palazzetto dello Sport di Montefiascone il primo giugno
1986 dalle atlete della Ginnastica Artistica «Azzurra».
Con la loro esibizione del tutto degna di apprezzamento esse hanno dimostrato che la Ginnastica Artistica è sport.
Infatti questa disciplina sportiva si compone di
varie specialità: mini trampolino elastico, cavallo,
trave, parallele asimmetriche, corpo libero alle quali
le atlete si impegnano con costanza, dedizione e
notevole spirito di sacrificio.
A conferma dell'impegno che le ginnaste hanno
dimostrato nel corso dell'anno, il Presidente provinciale del CONI prof. Condurelli le ha premiate sottolineando pubblicamente l'ottimo livello di preparazione che le atlete hanno evidenziato grazie anche e
soprattutto alla tenace preparazione dell'istruttrice
prof.ssa Brunella Marconi.
BASEBALL: risultati aitemi per la prima squadra.
Alla vigilia delle due insidiose trasferte in terra
Sarda, l'Etrusca Baseball tira le somme della prima
parte del campionato. Ne parliamo con Fortunati
Massimo, ormai «Mister» per antonomasia della prima squadra. «Il nostro obiettivo, come più volte ribadito è il terzo posto, vista la presenza in questo
torneo di squadre quali Capannelle e Maremmana
che hanno ambizioni superiori.» Le ultime partite
hanno visto l'Etrusca ottenere dei risultati alterni,
vittoria a casa del Roma per 13 a 5 poi due sconfitte
consecutive con la Maremmana per 5 a 2 e il Capannelle per 16 a 11, ne chiediamo la motivazione: «Non
cerchiamo scusanti - ci ha risposto Fortunati - certo,
comunque, che la mancanza di elementi quali Carletti, Fortunati, Mancini nonché di Andrea Bologna
sul monte di lancio, si è fatta sentire, se a questo
aggiungiamo le difficoltà incontrate per sostenere
gli allenamenti, si ha un quadro chiaro della situazione.»
Siamo sicuri che questi handicap verranno presto
risolti, e la squadra ritroverà quelle vittorie a cui ci ha
da tempo abituati.
Se la prima squadra alterna risultati positivi a quelli negativi, il settore giovanile raramente ha conosciuto l'amarezza della sconfitta, infatti i «ragazzini»
di mister Celestino, a due giornate dal termine sono
secondi in classifica con ottime possibilità di puntare al titolo.
Non da meno sono gli «allievi» di mister Mancini,
che stanno disputanto un finale di campionato all'
inseguimento della prestigiosa vittoria finale.
ORGANIZZATO DALLA «LIBERTAS»
SUCCESSO DELLO SPETTACOLO DI DANZA
Lo spettacolo di danza organizzato dalla «Libertas» al Palazzetto dello Sport ha avuto un grande
successo. Siamo lieti di pubblicare i nomi sia di tutti
i ballerini (maschi e femmine) che delle ditte e persone che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, cui ha assistito una folla di oltre mille persone.
Le ballerine: Ester Bartoli, Emanuele Bertuccini,
Federica Cappelloni, Tiziana Chiara, Michela Dainelli, Eleonora Mancini, Emanuela Morichetti, Federica
Merlo, Annalisa Pieretti, Donatella Placidi, Paola Ricci, Giulia Tassoni, Annalisa Santini, Tatiana Baldi,
Monia Di Pietro, Simona La Corte, Tamara Coralloni,
Claudia Cavina, Laura Bellini, Alessia Salucci, Letizia Merlo, Luana Pigliavento, Laura Manzi Nicoletta
Rosati, Annalisa Lozzi, Alessandra Paoletti, Marica
Ciripicchio, Elisa Bastrello, Annarita Castellani, Bar-
GARA DI RUZZOLONE
(V. trofeo V. Crocoli)
Il 14 e il 15 giugno si è svolta la difficile e
interessante gara di ruzzolone nella località
Salto dell'Asinelio, organizzata dai signori Nevi Agostino (Piedone), Stefanoni Angelo e Giraldo Bruno, ai quali va meritato plauso e viva
riconoscenza non solo per l'impegno messo
nella riuscita della competizione, ma anche
per aver voluto devolvere il ricavato alla Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori, dando
così prova di alto senso umanitario e cristiano, nobile esempio da imitare.
Molti sono stati gli esperti nel lancio che
hanno partecipato con successo alla gara, rinnovando così una simpatica manifestazione
sportiva.
La premiazione ha avuto luogo nel Bar Centrale alla presenza del nostro Sindaco e del
Prof. Antelio Ficari, Presidente della Lega contro i Tumori, Sezione di Viterbo.
Nell'occasione della simpatica manifestazione è stato dato il via all'attività del Comitato
locale della Lega degnamente intitotala alla
benemerita Prof.ssa Molinaro Carelli.
A.F.
bara Ramacciani, Luana Napoli, Donatella Trippa,
Eleonora Canulli, Erica Camicia, Antonietta Camicia, Donatella Tofanicchio, Simona Pasquali, Annarita Bernini, Paola Trapè, Michela Celestini, Emanuela Celestini, Francesca Russo, Angela Sensi, Luisa
Sensi, Tiziana Manzi, Monia Ligori, Elena Mezzetti,
Rita Tofi, Carla Nami, Sara Bellacima, Luciana Cannavacciolo, Maria Adele Notazio, Maria Cristina Donati, Alessandra Ceccariglia, Valentina Onofri, Ombretta Napoli, Annalia Russo, Michela Fetoni, Luisella Cicoria, Claudia Persia, Luisella Monnis, Patrizia
Fanelli.
I ballerini: Massimo Pagliaccia, Antonio Antonelli,
Angelo Mocini e Giancarlo Mocini.
La manifestazione si articolata in due tempi e le
danze sono state eseguite su musiche di Gounod,
Strauss, Reverberi, Franco, Ponchielli. Nell'intervallo si è esibito il sosia di Roberto Benigni, il toscano
Mireno Scali che ha ricevuto applausi a scena aperta... non certo quanti li hanno ricevuti i bravissimi
ballerini e le bravissime ballerine che attendiamo
presto in una nuova esibizione.
Questi gli Enti, le Ditte e le persone che hanno
sponsorizzato la manifestazione: Comune, Banca
del Cimino, Banca Cattolica, imprese Armando Bologna, Franco Governatori, Carmelo Danti, Vincenzo Bologna, Angelo Bologna. La soc. VAM, la ditta
Manzi, Franco Menichelli, i fratelli La Corte, l'impresa Francesco Morleschi (che ha gentilmente prestato il materiale per il palco), Vincenzo Costantini,
ditta Gino e Giuseppe lacoponi, impresa Livio Pezzato, cantine Leonardi, Anodica Alto Lazio, Edintar,
Chiricotto Termoidraulica, impresa Domenico Lanzi, Movimento Terra Ferzini, Eros Menchinelli, trattoria Corrado, impresa Secai, mobilificio Nardini,
molino Ovidi, impresa boschiva Placidi, Centro Dolciumi Gianlorenzo, Tuscia Alimenti, Bar Italia.
Gli organizzatori, oltre a rendere un dovuto ringraziamento alle ditte che hanno sponsorizzato la manifestazione, intendono segnalare la collaborazione
di Radio Montefiascone e delle Televisioni private
Telepegaso e T.R.E.. La premiazione delle varie ballerine e ballerini è stata effettuata dal sindaco Danti,
dal vice presidente del CONI prof. Raffaele Beretta,
dal presidente della Libertas Lodovico Mocini, dal
vice presidente Antonio Paoletti e dal responsabile
del settore danza, sig.ra Agata Dainelli. Ma ora dobbiamo rendere omaggio ai protagonisti della magnifica serata, pubblicando i nomi di tutti i danzatori e
danzatrici che si sono esibiti sotto l'esperta guida
della maestra Paola Persia.
Umberto G. Ricci
Alla manifestazione, che ha richiamato un pubblico numeroso e partecipe, sono intervenuti tra l'altro
l'assessore allo sport della cittadina falisca Franco
Ranaldi, il vice presidente del CONI prof. D'Angelo, il
presidente della società sportiva «Azzurra» Mauro
Porroni.
Tutti sono stati concordi nel riconoscere più che
positivo il lavoro svolto dalla società sportiva di cui
hanno premiato.le numerose atlete: Porroni Letizia,
Ugolini Valentina, Pescatori Miranda, Mattei Eleonora, Salvatori Cristina, Trapè Alessandra, Bartoleschi Enrica, Sciamannini Sara, Montagnoli Sara, Cevolo Michela, Nunziati Ileana, Ferlizzi Irene, Mocini
Daniela, Ferri Nicoletta, Frilicca Catia, Bucaccio
Chiara, Nami Elisa, Ciorba Enrica, Mezzetti Francesca, Marziali Valeria, Della Casa Stefania, Setten
Alessandra, Bacchiarri Nicoletta, Lozzi Serena, Morano Elisa, Lucarelli Sabina, Fanali Silvia, Silvi Simona, Dominici Regina, Trapè Francesca, Stefanoni Alessandra, La Corte Simona, La Corte Daniela,
Marinelli Adele, Carelli Marina, Marconi Luana, Marsiglioni Annalisa, Marsiglioni Daniela, Del Citto Alessandra, Cesentini Pamela, Paolini Ilaria, De Marchi
Elisa, Bartoleschi M. Angela, Dei Svaldi Stefania,
Pasqualino Paola, Ceccarelli Emanuela, Paoletti Federica, Cevolo Elisa, Ricci Annalisa, Filipponi Debora, Quattranni Cinzia, Ugolini Ivosca, Sermini Paola,
Siragusa Ilenia, Porroni Emiliana, Nami Raffaella,
Cappelloni Barbara, Rosetto Erica, Marziali Manuela, Maccaroni Alessia, Crescenzi Simona, Palombo
Vania.
La manifestazione si è conclusa fra il plauso gene
rale, al quale ci associamo auspicando per la società
«Azzurra» da poco aderente al F.G.I. un futuro ricco
di successi.
l'ORAFO
di
Montefiascone
Corso Cavour n. 65
LA VOCE
pag. 10
NOVITÀ
IN OCULISTICA
Anche a Montefiascone è arrivata l'Ortottica; finalmente non sarà più necessario andare nelle grandi città come Siena, Roma, Perugia ecc. per risolvere problemi di vista ai vostri figli.
Di che cosa si tratta?
Tutti sanno naturalmente che quando una persona, adulta o bambino che sia, ha disturbi agli occhi,
è bene rivolgersi ad un medico oculista; ciò non è
sempre sufficiente perché qualche volta con i normali strumenti a disposizione, più o meno di qualunque studio oculistico, non si riesce a diagnosticare
bene taluni difetti o disturbi oculari.
Perciò, ecco che, il dott. Mocini ha pensato bene
di attrezzare il proprio ambulatorio di nuovi e sofisticati strumenti per effettuare la cosiddetta visita ortottica: tra questi, tanto per fare un esempio, abbiamo il Sinottoforo con il quale si può vedere se il
paziente utilizza i due occhi contemporaneamente:
in effetti, se esiste una possibilità di avere una visione binoculare in presenza di un occhio che vede
meno del normale, migliorando quest'ultimo con un
trattamento specifico, si può ottenere una visione
con entrambi gli occhi anziché con uno solo.
Con questa particolare indagine strumentale sarà, da oggi, reso molto più facile:
- diagnosticare precocemente difetti di vista nei
bambini;
- studiare completamente la loro visione binoculare
(ricordiamo che l'oculista studia un occhio per volta);
- evidenziare casi di strabismo e di ambliopia, cioè di
occhio pigro (che se non stimolato in un'età precoce rischia di atrofizzarsi più o meno completamente);
- ancora esami del Campo Visivo centrale e periferico (molto importante da effettuare in pazienti affetti da glaucoma cronico con o senza aumento della
pressione oculare).
Ricordiamo, inoltre, che grazie a questi nuovi strumenti si potrà effettuare oltre ad una diagnosi precoce ed accurata, anche una fase terapeutica: si
praticheranno esercizi strumentali e tecno-pratici di
percezione simultanea per il recupero dei disturbi
dalla motilità oculare (vedi strabismo) ed ambliopia
(vedi occhio pigro come premesso sopra).
Naturalmente una volta effettuata questa serie di
esercizi in ambulatorio sarà opportuno che anche a
domicilio vengano ripetuti quotidianamente alcuni
tra gli esercizi più semplici onde continuare a stimolare gli occhi: vedi la benda posta su uno dei due
occhi.
Per concludere si precisa, ovviamente, che i miracoli non si potranno fare, ma che si farà del tutto per
risolvere meglio e prima possibile i vari problemi dei
vostri bambini.
Sperando, con questa novità, di aver fatto cosa
gradita alla popolazione locale e viciniora che naturalmente legge il nostro simpatico giornale, vi consiglierei di preoccuparvi in tempo utile della vista dei
vostri figli. Per ulteriori informazioni ed eventuale
appuntamento rivolgersi allo Studio medico oculistico del dott. Filippo Mocini sito in Via Orvietana,
77 - Montefiascone, oppure telefonare allo 076183418 o 86252.
Dott. Filippo Mocini oculista
L'INVALIDO CIVILE
ASSISTENZA SANITARIA
Per gli invalidi civili una serie di norme legislative
disciplinava l'assistenza sanitaria compresa quella
protesica e quella riabilitativa. Con l'intervento della riforma la legge 833 ha unificato gli interventi
sanitari e dettato norme particolari per l'assistenza
specifica agli invalidi. In particolare, l'art. 26 precisa:
«le prestazioni dirette ai recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche e psichiche sono erogate dalle Unità Sanitarie Locali attraverso i propri servizi. L'USL, quando non sia in
grado di fornire il servizio direttamente vi provvede
mediante convenzioni con istituti esistenti. Sono
altresì garantite le prestazioni protesiche nei limiti e
nelle forme stabilite con le modalità dell'art. 3.
Le prestazioni sono dunque assicurate attraverso:
a) interventi riabilitativi; b) interventi protesici, cioè
attraverso la fornitura di apparecchi che permettono la più vasta autonomia personale.
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ASSISTENZA SPECIFICA RIABILITATIVA
Le prestazioni specifiche riabilitative vengono date a tutti i cittadini portatori di handicap congeniti o
acquisiti. Consistono in: interventi sanitari domiciliari; trattamenti sanitari ambulatoriali; assistenza
diurna presso istituzioni specialistiche; assistenza
in istituti specializzati.
PRESTAZIONI PROTESICHE
Sono quelle apparecchiature destinate al recupero ed alla riabilitazione elencate nel «Nomenclatore»
tariffario delle protesi dirette al recupero funzionale
e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche
psichiche o sensoriali dipendenti da qualunque
causa», approvato con Decreto del Ministero della
Sanità.
CHI NE HA DIRITTO
Queste prestazioni protesiche vengono concesse
gratuitamente:
a) agli invalidi civili riconosciuti dalla apposita commissione sanitaria della USL;
b) ai minori di 18 anni per garantire un intervento,
compensativo e riabilitativo, che possa prevenire
l'instaurarsi di una disabilità irreversibile;
c) ai cittadini maggiorenni, in attesa del riconoscimento di invalidità, nei quali le menomazioni invalidanti comportano, a giudizio della USL, una riduzione permanente di capacità lavorativa non inferiore
ad un terzo.
QUALI SONO LE PROTESI
Le protesi previste dal «Nomenclatore» comprendono: plantari - rialzi - calzature ortopediche di
serie - calzature ortopediche su misura - apparecchi ortopedici per arto inferiore, superiore e per
tronco - protesi per amputazione di arto superiore
e inferiore - ausili e presidi per la deambulazione protesi acustiche, fonetiche e presidi per la comunicazione - protesi oculari - accessori per protesi
di arto superiore e inferiore e per vari presidi ortopedici - presidi addominali - presidi per non vedenti e ipovedenti - protesi fisiognomiche - presidi ed
ausili per incontinenti.
FORNITURE STRAORDINARIE
L'USL di residenza potrà autorizzare, secondo direttive regionali presidi e ausili non previsti nel «Nomenclatore tariffario» e comunque legate ad effettive finalità funzionali e relazionali altrimenti non perseguibili ad es. carrozzelle ortopediche, passeggini
TERMINI UTILI
Protesi: dispositivi di materiale vario, che vengono usati per la sostituzione di arti o parte di arti
mancanti o impiegati nella correzione dì malformazioni congenite o acquisite; possono essere estetiche o lavorative.
CENTRO DIAGNOSTICO DI ORTOTTICA
... che si avverino tutte le cose che propongo, co
me si è avverata quella di togliere la siepe che
impediva la visuale panoramica da Borgheriglia! E
poi;
... i negozi di generi alimentari rimanere aperti
(magari a turno) turisticamente, in un paese che si
appella a turistico, i giorni festivi, come è in ogni
luogo turistico!! E poi;
... che alla Porta del Borgo si realizzi un ponte, che
da sotto l'arco vada all'inizio della discesa di S.
Flaviano,.per permettere lo sbassamento e il raddrizzamento della Cassia, creando una circolazione rotatoria, sotto il ponte per l'allaccio delle quattro strade che si convergono e così permettendo
l'uscita libera senza stop delle macchine che scendono dal Corso funge anche da attraversamento
pedonale!!! E poi;
... e poi ricongiungimi pure all'anima del buongu
staio!
C.I.M.: Centro di Igiene Mentale. È la struttura
della USL che provvede alla prevenzione, cura e
riabilitazione
delle
malattie
mentali.
Handicap: termine inglese col quale si indica una
condizione di inferiorità o di svantaggio; dalla terminologia sportiva è passato a quella medica.
Altre attività commerciali convenzionate con l'Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili:
Bar Pizzeria «2001» di Cosimi Ettore - Via Cassia.
Zepponami. Copisteria Fotocopie Eliografie «Boccolini Rosalba» - P.le Roma.
Comunicato importante.
Questa Associazione ANMIC mette in guardia i
propri soci dalle eventuali offerte di acquisto di merci e vestiario esibite a nome degli invalidi civili, poiché nessuna autorizzazione è stata data da parte di
questo Ente.
ANALISI CLINICHE
Dr. RODOLFO MANZI
Dott. Filippo Mocini
Oculista
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LA VOCE
LA PAROLA AGLI SCOUTS
A L o n d r a nel 1908 B a d e n - P o w e l l f o n d a u n
movimento giovanile: i BoysScouts.
pag. 11
S u l l ' e s e m p i o di L o n d r a anche a Montefias c o n e il 7 g i u g n o è n a t o u n g r u p p o s c o u t .
Il s a b a t o s u c c e s s i v o è i n i z i a t a l'attività dei
g i o v a n i c h e h a n n o a d e r i t o a q u e s t a iniziativa.
C o n t i n u e r a n n o a v e d e r s i s a b a t o alle o r e
15,30 n e l l a casa d i S. A n d r e a .
T u t t i i g i o v a n i d a g l i o t t o ai s e d i c i a n n i i n t e ressati a l l ' i n i z i a t i v a s o n o invitati a partecipare.
L a l o r o p r e s e n t a z i o n e alla c o m u n i t à si t e r r à
in o c c a s i o n e d e l l a festa per la M a d o n n a P e l l e g r i n a ( R o c c a ) il 5 a g o s t o . S a r a n n o infatti l o r o
g l i a n i m a t o r i d e l l a festa. ,
Vi a t t e n d i a m o !
IN MEMORIA
DI CATERINA BASILI FUMAGALLI
S c o p o d e l l ' o r g a n i z z a z i o n e è q u e l l o di aiutare i r a g a z z i alla c o n q u i s t a del c a r a t t e r e , d e l l o
s p i r i t o d i g e n e r o s i t à e d i d e c i s i o n e . P o w e l l si
a p p e l l a al g u s t o per l ' e s p l o r a z i o n e e per l'avv e n t u r a d e i ragazzi a v v i a n d o l i a l l ' a c c e t t a z i o ne s p o n t a n e a di u n a l e g g e in d i e c i p u n t i , c h e
c o s t i t u i s c e il p e r n o di u n s i s t e m a di vita p i ù
c r e a t i v o , r e s p o n s a b i l e e a l t r u i s t a . Gli s c o u t s
s o n o o r g a n i z z a t i in g r u p p i s e c o n d o l'età, svolg o n o v a r i e attività in c o m u n e , t r a c u i g i o c h i ,
lavori tendenti all'acquisizione di particolari
abilità, viaggi, celebrazioni religiose e sopratt u t t o . per b r e v i p e r i o d i , v i t a nel c a m p o in t e n da. S i s v i l u p p a così c o n l ' a m o r e per la vita
nata a Montefiascone nel 1869
sepolta a Carrù nel 1939
tanto lontana dal «suo lago»
a l l ' a p e r t o e per l ' a v v e n t u r a , la g i o i a per il s u p e r a m e n t o d e l l e d i f f i c o l t à , per il s e r v i z i o al
p r o s s i m o e d a n c h e per u n a s p o n t a n e a r e l i g i o sità.
Se io fossi un re
Se io fossi un re sarebbero bandite dal mio reame tutte le lotterie, i concorsi a premio, il totocalcio
ed ogni altra forma di vincita legata alla fortuna
perché è certo che questi meccanismi, oltre ad impoverire materialmente la media dei partecipanti,
assai più gravemente la impoveriscono nello spirito,
in quanto la illudono di non dover far conto sulle
proprie energie per ottenere ciò che desiderano e,
confortandoli invece nella speranza di una facile e
immeritata conquista, la abituano a non accettare
l'unica realtà del quotidiano, creando cosi una forte
sensazione di insoddisfazione.
Quanto sia dannoso stimolare ambizioni di facili
guadagni si può comprendere considerando le reazioni di certi soggetti che, di certo non troppo scrupolosi, sicuramente predisposti anche da altri fattori, non resistendo alle continue ed inevitabili frustrazioni dei loro desideri, cercano di ottenerli facendo
ricorso all'unico mezzo che glielo consenta e cioè la
violenza.
Ridurrei poi in maniera drastica le ore di programmazione televisiva, in modo che almeno durante la pausa giornaliera dei pasti la famiglia si
ritrovi più facilmente insieme e, stimolata dal silenzio, si riabitui a colloquiare, ad aprirsi come già
accadeva in passato. Con questo provvedimento si
otterrebbe poi anche il secondo vantaggio di non
dover più subire certi programmi che, scaturiti dalla
necessità di riempire ore ed ore di programmazione,
inevitabilmente rivelano con la loro infima qualità il
livello morale e culturale dei loro teledipendenti.
Vedi ad esempio gli squallidi serials americani e
le non meno umilianti telenovelas, cibo sintetico per
un'umanità d'allevamento, sempre più standardizzata, sempre più piatta, sempre più in balia dei massmedia e della subdola e accattivante pubblicità, arma perfida e ipocrita approntata con gelida efficienza dalla società dei consumi. Ammetterei quindi soltanto della veritiera informazione commerciale e, se
per questo la necessità indotta dei beni superflui
dovesse diminuire, certamente non verserei lacrime
a favore del consumismo e delle multinazionali.
Introdurrei poi l'ecologia come materia principale in tutte le scuole dei regno, perché la cosa più
importante che l'individuo dovrebbe comprenderee
praticare è il rispetto per l'ambiente nel quale vive e
per le risorse che la natura gli offre.
Dalla terrazza del «Caminetto»
nel silenzio magico
dell'ora del tramonto,
il tempo s'è fermato.
L'eterna bellezza, del Creato,
estatica
contemplo.
Lo sguardo scrutatore,
abbraccia.
del lago lo splendore.
Mai, come in questo istante.
nuda, m'appare la verità
che la luce del passato
proietta su quest'angolo di terra
mentre, sale,
dalla profondità del lago
e risuona nella mia mente
la tua voce nonna Caterina.
Un secolo cancello.
Ti vedo, qui, figlia di pescatori.
Filtra il sangue mio,
la tua nostalgia
e piange per Te. l'anima mia.
Da questo «tuo lago»
rendo omaggio
alla Tua memoria.
Nelle radici, che sono
Si mescola il passato
le mie vene,
nell'ora del presente.
nonna sei viva.
RENATA
TRAMONTO SUL LAGO
In questa nostra epoca, in cui ci siamo trovati
improvvisamente possessori di tecnologie dal potenziale enorme, stiamo pagando il prezzo di un'esperienza che non abbiamo avuto il tempo di adeguare alla quantità e alla qualità delle conquiste
scientifiche effettuate, e ci ritroviamo quindi spesso
incauti e colposi responsabili di interventi disastrosi
e di sprechi criminali.
Se l'uomo riuscisse a formarsi una coscienza di
questo tipo, che lo spingesse a sfuggire le speculazioni e a non violentare le perfette leggi egli equilibri
della natura, tenderebbe anche a migliorare i rapporti con i propri simili in quanto parte integrante
dell'ambiente nel quale è immersa la sua realtà.
Se fossi un re avrei tante altre leggi assurde da
promulgare e provvedimenti impopolari da prendere, ma per buona sorte dei più io non sono un re, né
lo sarò mai. Seguitino quindi a far dormire tranquillamente le proprie coscienze, nessuno disturberà
quel loro sonno egoista e così poco cristiano.
UN DON CHISCIOTTE FALISCO
Per i tuoi giorni più belli...
In un fantastico
arcobaleno,
tuffasi il sol nel vulsineo lago.
Tutto intorno è pace silente,
rotta soltanto dall'isciacquio de l'onda
che frangeasi sul litoral sabbioso. .
Là. su l'orizzonte ove le nubi
paion esser tutt'uno con l'acqua,
stagliansi le isole in quest'occaso
pieno di mille e più colori,
resi più vivi dall'astro che cala
Par tutto coprire un alone di magia,
nel momento più sublime del giorno...
Se gli occhi socchiudi, ti par d'udire
inni di guerra, suoni di flauto...
Echi di civiltà ormai lontane
Quale storia passò su queste rive!
Riti misteriosi al temuto Velzna.
vomitante, allora, lava e fuoco...
Ora. calpestiamo quel sacro suolo,
ma. riverenti, in tali istanti
noi ci sentiam tutt'un con il passato...
Intanto rende tutto il Sol rubino,
uno spettacolo unico offrendo.
È come un gioco di luci colorate...
Dal eieI ch'ai blu sempre più ende
al verde scuro della Natura
alle isole che svanendo vanno,
nel buio che tra poco incomberà
Ormai il Sol è del tutto calato,
ed il silenzio si fa più profondo...
Non può in quest'ora la mente pensare
per non turbar la Pace intorno... ed in noi!
PAPARELLI
GIANLUIGI
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«FAMOSI PERCHÉ BUONI - BUONI PERCHÉ SENZA AMIDO»
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pag. 12
LA VOCE
Il diabete si cura anche educando
Scrissi la volta scorsa che il diabete mellito
è upa condizione in cui l'organismo non può
utilizzare gli zuccheri a causa di una mancanza assoluta o relativa di insulina; se tale mancanza è assoluta si ha la forma di diabete insulino-d¡pendente, se invece la mancanza è relativa o modesta si ha la forma di diabete insulino-indipendente.
Ma prima di procedere dissi anche che sarebbe stato opportuno spiegare il significato
di alcuni termini medici che spesso incontreremo.
Pancreas: ghiandola situata nell'addome,
al di sotto e dietro lo stomaco, è necessaria
per la digestione e l'utilizzazione degli alimen- •
ti ed in particolare:
- secerne succhi digestivi: tutti gli alimenti infatti devono essere digeriti, cioè frantumati e
spezzati nei loro singoli costituenti onde poter essere assorbiti nel sangue e bruciati per
produrre energia;
- produce insulina, un ormone che permette
agli zuccheri di entrare nelle cellule dove
vengono utilizzati, e che fa abbassare la
quantità di zucchero nel sangue;
- produce glucagone, un ormone che fa invece aumentare la quantità di zucchero nel sangue (si oppone quindi all'azione dell'insulina).
Insulina: ormone secreto del pancreas, più
precisamente dalle isole (da cui il nome) di
Langerhans, piccole isole formate da nidi o
agglomerati di cellule in un mare di tessuto
pancreatico; la sua azione, come già detto,
consiste nel far penetraregli zuccheri (gluco-
sio) nelle cellule dove vengono bruciati per
produrre energia e calore (è la «chiave» per
entrare nelle cellule).
Glucidi: o zuccheri, o idrati di carbonio, o
amidi; rappresentano la principale sorgente
di energia per il nostro organismo, una energia oltretutto prontamente disponibile; sono
contenuti nel miele, nello zucchero comune,
pasta, pane, patate, frutta, legumi, latte ecc.. I
glucidi, per poter essere utilizzati (cioè bruciati) dalle cellule, devono prima essere digeriti,
cioè frantumati e spezzettati nei singoli costituenti; per meglio comprendere il concetto
dobbiamo immaginarci i glucidi come formati
da catene più o meno lunghe in cui i singoli
anelli sono costituiti da glucosio.
Glicemia: significa concentrazione di glucosio nel sangue; i valori normali a digiuno
sono compresi tra 0,60 e 1,10 g. per It. di sangue (ovvero tra 60 e 110 mg. per 100 millilitri).
Dopo un pasto raramente supera, nell'individuo sano, il valore di 1,40 g. per litro (g./1).
Iperglicemia: significa glicemia elevata, ovvero una quantità eccessiva di glucosio nel
sangue (come avviene nel diabete non ben
compensato).
Ipoglicemia: vuol dire glicemia bassa, ovvero scarsa quantità di glucosio nel sangue
(inferiore a 0,15 - 0,50 g. per litro).
Glicosuria: presenza di glucosio (zucchero)
nelle urine (anche questa situazione si verifica nel diabete non ben compensato).
Acetonuria: o chetonuria; significa presenza di acetone e altri chetoni nelle urine.
Acetone: o chetoni o chetoacidi; sono so-
LA FIERA DEL VINO SI FARA
- La collaborazione tra Pro-Loco e RM Stereo - Il Brunello di Montalcino - La degustazione guidata dall'A.I.S. - Il programma della
RAI «I paesi della domenica» di Savorelli Contatti con Renato Greco ed altri famosi
personaggi. Queste alcune novità.
L'area di Prato Giardino si prepara anche
quest'anno ad ospitare la 28. edizione della
Fiera del Vino, che si svolgerà dal 1. al 17
agosto.
Superate le difficoltà iniziali dovute al reperimento di fondi, è stato dato il via al programma. Programma che prevede numerose novità; siamo riusciti a scucirne alcune al Presidente della Pro-Loco, Franco Marziantonio.
Nel campo prettamente vinicolo, grazie all'interessamento dell'Enoteca «La Torre», da
segnalare la presenza dello stand del Brunello di Montalcino della casa vinicola «Villa Banfi». Il Brunello è uno dei pochi vini ad essere
oltre che a denominazione di origini controllata, come l'Est! Est!! Est!!! per intenderci, anche garantita. (Che sia questa la strada da seguire per giungere ad una Fiera del Vino che
abbia urva risonanza nazionale! n.d.r....)
Il 2 agosto è prevista la «I Giornata dedicata
alla vitivinicoltura» convegno dedicato alla conoscenza tecnica del nostro vino, in collaborazione con l'Università della Tuscia, sembra
che ci siano degli abboccamenti per la sponsorizzazione da parte di una Banca locale.
Il 3 agosto l'Associazione Italiana Sommelier nella persona del delegato provinciale
prof. Giovanni Russo, dirigerà una degustazione guidata dei vini presenti in Fiera.
Ancora il 3 agosto si avrà la &. prova del
Campionato Italiano di motociclismo.
Il 9 - 1 0 agosto come ogni anno ci sarà la
sfilata del Corteo Storico e la rievocazione
della morte del Barone Giovanni Defuk.
1112 sarà la volta del Balletto. La Compagnia
Italiana di Balletto diretta da Bruno Fusco.
Il 16 esibizione di Deltaplano. Il neo-presidente Astorre Caporali ha promesso una mag e s t a z i o n e ad alto livello. La piattaforma di
l & r g h e r i g l i a vedrà al via una quarantina di
partecipanti che si esibiranno in spettacolari
evoluzioni sopra la valle antistante il lago.
Nel pomeriggio del 16 ci sarà la Pattuglia
Acrobatica di paracadutismo della scuola di
Pisa a suscitare emozioni. Inoltre, come ogni
anno, la «Compagnia Dialettale di Zepponami» diretta da G. Zerbini ci porterà nell'atmosfera incantata di quel mondo contadino che
fa parte della nostra storia passata e presente.
I lanciatori di ruzzolone con il nuovo e giovane Presidente, daranno vita ad un torneo,
esibizione per gli amanti di questo sport che
tra breve, si spera, venga riconosciuta dal CONI, alla pari di tutte le altre attività sportive. Il
Circolo Bocciofilo delle Mosse come già fatto
negli anni passati, organizzerà delle gare che
vedranno partecipare i migliori bocciatori del
viterbese.
Finalmente! La Banda cittadina sarà presente alla inaugurazione della Fiera, e avrà a
disposizione una intera giornata, durante la
quale il gruppo bandistico darà prova della
sua bravura.
Nei giorni precedenti la Fiera, la RAI-1 manderà in onda al termine del TG delle 13,30, per
la rubrica di Savorelli «Paesi della Domenica»,
uno scorcio turistico-gastronomico di Montefiascone.
II Presidente Marziantonio ci ha tenuto a
ringraziare il Direttore di RM Stereo Massimo
Ceccarelli che da tre anni collabora con la
Pro-Loco per organizzare serate all'insegna
della musica e del divertimento.
Abbiamo ascoltato Massimo sulle novità di
questo anno, non si è molto sbilanciato: «parecchie cose bollono in pentola, abbiamo contattato numerosi artisti; purtroppo quest'anno ci è venuta a mancare l'area del Campo
Sportivo che ci assicurava un'ampia ricettività
per radunare la quantità di pubblico necessaria ad una manifestazione con un personaggio di grido; si sappia comunque che ci saranno delle grosse novità». Nomi non ne ha fatti,
proviamo ad azzardarne qualcuno noi: Gianni
Morandi, Peppino Di Capri, Renato Greco ed
altri. Chi uscirà fuori dal cilindro magico di
questo intraprendente e dinamico giovane?
Comunque vada una cosa è certa: la Fiera
del Vino si organizza una volta all'anno ed è
aperta ai suggerimento e all'impegno di tutti
anche e soprattutto ai critici che in questa
bella Italia non mancano mai.
Ugo Carini
stanze chimiche che si trovano nel sangue e
nelle urine quando il nostro organismo brucia
pochi glucidi (zuccheri) e troppi grassi; di tali
sostanze chimiche (scorie acide) se ne possono trovare modeste quantità durante il digiuno o durante diete troppo povere di glucidi.
(Situazione non pericolosa), notevole quantità invece quando il diabete è scompensato (ed
in questo caso è bene dirlo subito, l'organismo viene a trovarsi in situazione molto pericolosa che richiede l'immediato intervento
del medico).
Proteine: o protidi, costituenti di base di
tutte le cellule viventi, hanno funzione essenzialmente plastica o costruttiva: il nostro organismo infatti le utilizza per la crescita, quando questa è in atto, e per la sostituzione continua delle cellule che si distruggono. Si trovano principalmente nella carne, pesce, uova,
latte e derivati.
Possiamo raffigurarci le proteine, come già
abbiamo fatto per i glucidi, come catene più o
meno lunghe in cui i singoli anelli sono costituiti da aminoacidi.
Lipidi: o grassi, rappresentano anch'essi una importante fonte di energia per l'organismo, ma meno prontamente utilizzabile rispetto a quella fornita dai glucidi. Si trovano principalmente nell'olio di oliva e di semi, nel lardo, strutto, burro, margarina, ma anche nei
formaggi, latte, carni e pesci grassi, uova.
Prendono parte alla costituzione delle varie
strutture del corpo umano e si ritrovano principalmente nel tessuto adiposo.
Metabolismo: è l'insieme delle reazioni chimiche che un organismo (o una cellula) è in
grado di compiere; reazioni che sono o di demolizione dei principi nutritivi contenuti negli
alimenti e necessarie quindi alla produzione
di energia o di costruzione e pertanto necessarie per la crescita e riparazione dell'organismo.
Calorie: unità di misura dell'energia; esprime la quantità di energia che si sprigiona dalla combustione degli alimenti; ugualmente in
calorie si esprime il fabbisogno in energia del
nostro organismo; in sostanza il nostro corpo
ha necessità di energia (dagli alimenti) per vivere, così come l'automobile ha necessità di
energia (dal carburante) per muoversi. L'energia (consumata o introdotta) si misura in calorie.
(segue nel prossimo numero)
Dr. De Simone Franco
RICORDO
DI UN AMICO
Col cuore in gola'ripenso a te mio caro amico
ad un tempo che ormai è diventato quasi antico,
a bordo della tusDyane gialla ti rivedo ancora
mentre dal Corso scendi al mattino di buonora.
Ti rivedo seduto sulla tua poltrona
mentre batti a macchina o parli con una persona.
Ti piaceva la musica. Tutta.
Non facevi distinzione tra bella e brutta,
con la tua chitarra a tutti facevi scuola
ma ora, anche lei, si sente tanto sola.
Ricordo che per noi scrivesti una canzone
e tutto nella vita hai fatto con passione,
una vita vissuta tanto intensamente
perché trascorsa forse troppo velocemente.
Ricordo la tua allegria, la gioia su quel viso
e per tutti avevi una parola, un gesto, un sorriso.
Ti rivedo in mezzo ad una idea da sviluppare
o allegramente un motivetto
fischiettare,
ti vedo mentre insieme trascorriamo una serata
e l'indomani ricominciar di nuovo la giornata.
Sento ora il motore di quella macchina rombare
poi uno scoppio e tu che smetti di cantare.
Quella falce su di te si è posata
ha preso la tua vita e non l'ha'più lasciata.
La notizia ci arriva col sole del mattino
ma quel raggio non scalda più
neanche il cuore di un bambino,
dentro di noi si insidia solo l'amarezza
e i nostri occhi son colmi di tristezza.
È oggi il primo giorno di primavera
e tu, per sempre, hai varcato la frontiera
una lacrima si fa strada sul nostro cupo viso
ma tu, ormai, ci guardi già dal Paradiso.
G. Nunziati
LA VOCE
pag. 13
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Pietà popolare
e Liturgia
(dalla prima pagina)
Esse inoltre si esprimono in
segni, gesti e formule, che talvolta prendono una importanza eccessiva, fino alla ricerca
dello spettacolare. Tuttavia
nella loro sostanza sono manifestazioni che esprimono il
fondo dell'uomo, e il riconoscimento di una dipendenza
fondamentale dello stesso
uomo come creatura nei riguardi del suo Creatore.
LA PIETÀ POPOLARE
È RICCHEZZA E RISCHIO
Il fatto che la religiosità popolare sia nello stesso tempo
una ricchezza e un rischio, deve stimolare la vigilanza dei
Pastori della Chiesa, i quali dovranno tuttavia svolgere la loro azione di orientamento con
una grande misura di pazienza, perché, come già S. Agostino avvertiva al suo tempo dinanzi ad alcune forme nel culto dei Santi, «Altro è quello che
noi insegnamo, altro quello
che noi siamo costretti a tollerare» (Contra Faustum, 20,21 :
CSEL 25, 263).
Ciò che conta, venerati Fratelli, è prendere coscienza
della permanenza del bisogno
religioso nell'uomo, attraverso la diversità delle sue espressioni, per sforzarsi continuamente di purificarlo e di
elevarlo nella evangelizzazione.
Questa metodologia è sempre stata seguita dalla Chiesa
in tutti i secoli, sia per i problemi dell'inculturazione, che
per i problemi della religiosità
popolare e delle devozioni popolari. Così ha fatto la Chiesa
quando dovette accogliere una folla di nuovi convertiti dopo l'editto costantiniano; così
avvenne nel caso dei popoli
barbari dell'Europa; così avvenne ancora con i popoli del
nuovo mondo a cui occorreva
annunziare l'Evangelo; così
avviene anche oggi, nel necessario adattamento all'indole e
alle tradizioni dei vari popoli
(cfr. Cost. Sacrosanctum Concilium, 37-40). Non bisogna
mai dimenticare la consegna
che Papa Gregorio Magno dava all'Apostolo dell'Inghilterra, S. Agostino di Canterbury:
non si dovevano distruggere,
ma si dovevano purificare e
consacrare a Dio i templi pagani, come anche i costumi religiosi con cui i popoli erano
abituati a festeggiare le ricorrenze religiose della vita (cfr.
Gregorio Magno: Jaffè, Regesta Pontificum, n. 1848, lettera
del 10 luglio, 601).
In un paese di antiche tradizioni cristiane come l'Italia, le
manifestazioni religiose popolari hanno un carattere cristiano che non si può negare. Molti costumi di questo Paese sono nati dalle feste della Chiesa
e sono ancora legati ad esse.
Bisogna avvertirne le origini, e
nel caso che essi tendessero
ad allontanarsene, bisogna impegnarsi nello sforzo di riportarli alle loro origini antiche.
È nostro compito di Pastori
vegliare perché questi atti di
devozione siano rettificati nel
caso in cui fosse necessario e
perché, comunque, non abbiano a degenerare in una pietà falsa, in superstizione, o in
pratica magica. Così la devozione ai Santi che si esprime
nelle feste patronali, nei pellegrinaggi, nelle processioni e in
tante altre forme di pietà, non
deve ridursi alla sola ricerca di
una protezione per i beni materiali o per la salute corporale, ma i Santi devono essere
presentati anzitutto ai fedeli
come modelli di vita e di imitazione del Cristo, come via
sicura per arrivare a Lui.
PERMEARE
LA PIETÀ POPOLARE
CON LA PAROLA
DEL VANGELO
Il rimedio migliore contro deviazioni sempre possibili è di
permeare queste manifestazioni in pietà popolare con la
parola del Vangelo, portando
coloro che vivono di queste
forme di religiosità popolare da
un movimento di fede iniziale
e qualche volta balbettante ad
un atto di fede cristiana autentica.
—
(
L'evangelizzazione della pietà popolare la libererà progressivamente dai suoi difetti; purificandola, la consoliderà, facendo sì che ciò che è ambiguo acquisti una fisionomia
più chiara nei contenuti di fede, speranza e carità. Non bisognerà in nessuna maniera
sottovalutare il valore di questa parola di catechesi. Il popolo generalmente è denutrito per ciò che riguarda la dottrina cristiana: bisognerà dargli la Parola specialmente in
queste occasioni, nelle quali
sono presenti anche quelli che
abitualmente non partecipano mai o quasi mai alla vita
della Chiesa.
7 Q f l
» ) V U
C a t t e d r a l e S. M a r g h e r i t a
S Giuseppe
s . Maria delle Grazie
V i l l a S. M a r g h e r i t a
8
S. P i e t r o ( B è n e d e t t i n e )
C o n v e n t o Padri C a p p u c c i n i
_
9
_ _
3 0
S. F l a v i a n o
Corpus Domini
S. M a r i a d e l G i g l i o
11 luglio:
S. Benedetto Patrono d'Europa
Festa dalle Benedettine.
12 luglio:
Madonna dell'Arco - Festa dei rioni:
Bixio, Garibaldi, Barone e Butinale.
15 luglio:
S. Bonaventura Patrono della città
di Bagnoregio.
16 luglio:
Festa della B.V Maria del Monte Carmelo.
1 6 - 1 7 - 1 8 luglio:
Triduo di preparazione alla festa di S.
Margherita.
19 luglio:
Primi Vespri e S. Messa.
20 luglio:
S. MARGHERITA
Patrona della città di Monetfiascone
Vedi programma a parte.
22 luglio:
S. Maria Maddalena - Festa a Gradoli.
24 luglio:
S. Cristina - Festa a Bolsena.
26 luglio:
S. Gioacchino e S. Anna - S. Messe
nella chiesa di S. Andrea.
29 luglio:
S. Marta - Festa a Marta.
1 agosto:
Primo venerdì del mese
Dal mezzogiorno di oggi alla mezzanotte di domani e possibile lucrare I'
indulgenza plenaria del «Perdono di
Assisi».
2 agosto:
Prima domenica del mese
Lega di Perseveranza alle ore 10.
4 agosto:
S. Giovanni Maria Vianney - Patrono
dei Parroci.
5 agosto:
Festa della Madonna della Rocca.
6 agosto:
Trasfigurazione del Signore.
8 agosto:
S. Domenico.
Auguri ai nostri due Canonici: D. Cruciani e D. Stefanoni.
Concludendo, si può affermare che nella vita dei fedeli
e delle comunità cristiane c'è
e ci deve essere un posto per
forme di pietà che non si riducano alle sole celebrazioni liturgiche. Ciò implica una esigenza: queste forme di pietà
non debbono sovrapporsi ai
tempi liturgici, non debbono
mettersi in concorrenza con le
solennità più significative dell'
anno liturgico. Se c'è una devozione che ha un valore superiore a tutte le altre è la devozione della Chiesa, cioè il culto che essa rende a Dio, la sua
vita liturgica, nei misteri e nei
tempi che si succedono nel
corso dell'anno del Signore.
Pro defunctis
12
18
25
26
luglio:
luglio:
luglio:
luglio:
Ottorino Menghini;
Angelina Magnani:
Cesare Mocini;
Francesca Bucci;
S Maria del Giglio
Corpus Domini
Divino Amore
S. F r a n c e s c o
V i l l a S. M a r g h e r i t a
Calendario
parrocchiale
C a t t e d r a l e S. M a r g h e r i t a
S. G i u s e p p e
V i l l a S. M a r g h e r i t a
Q
1 0 , 3 0
C a t t e d r a l e S. M a r g h e r i t a
ORARIO FESTIVO
SANTE MESSE
ESTIVO
S. F l a v i a n o
I I 30
S. Messa Vespertina
valevole
per il precetto festivo
SABATO
C o n v e n t o Padri C a p p u c c i n i
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S
Maria del Gi9 i0
Corpus Domini
C a t t e d r a l e S. M a r g h e r i t a
Cattedrale S. Margherita
ORE
19
"19
19,30
'
F nl advr ieaan o
SS. A
LA VOCE
pag. 14
Nella pace di Dio
Fiocchetti
rosa e azzurri
Edoardo Filippo è nato il 3 giugno
dal dott. Filippo Mocini e prof.ssa Silvia Galli.
Il Dott. Filippo sembrava fuori di sé
dalla gioia, tanto è vero che si era dimenticato perfino di farsi la barba...
La mamma Silvia protagonista principale, ha dovuto tenere buoni, oltre il
marito, i nonni del piccolo Edoardo
Filippo e cioè il prof. Secondo e Maria
Santa, i nonni Ermenegildo e Anita.
SCIUGA GIUSEPPE
nf"W
FESTA Sì O FESTA NO?
Tiziana Menichelli l'8 maggio è venuta a portare immensa gioia al fratellino, alla mamma Laura Mantovani e a
papà Adriano. Essendo la secondogenita ha trovato un ambiente preparato
ed accogliente.
Nell'ultima riunione del Comitato Festeggiamenti di S. Margherita,
dove per le ben note ragioni non tirava aria di ottimismo e di entusiasmo
(il pesante disavanzo dello scorso anno è motivo di seria preoccupazione), si è abbozzato un programma di massima così concepito:
Serena Zampilli è la piansanese,
che però ha voluto vedere la luce a
Montef iascone, città natale di mamma
Dalida Ceccarelli; il papà Olimpio voleva nascondere la gioia ma non c'è
riuscito... tanto è vero che appena incontrato lo abbiamo smascherato!
19 luglio:
16 - 1 7 - 1 8 luglio:
ore 19 - triduo di preparazione.
spettacolo all'aperto
19 luglio:
Primi Vespri e Santa Messa.
20 luglio:
20 luglio:
S. Messe secondo l'orario festivo;
trattenimento della Banda Cittaore 11 - Solenne Pontificale;
dina diretta dal M.Bossone.
ore 18 - Secondi Vespri e Processione con la S. Testa per le vie: S.
TOMBOLA
Lucia - Nazionale - O. Borghesi FUOCHI
Cassia - Cavour - S. Lucia.
La spesa prevista supera i 10 milioni. Il Comitato, opportunamente
ampliato per la organizzazione della festività è disponibile per iniziare
la propria attività; T'esito della raccolta, già in corso, dirà se il programma è realizzabile e suscettibile di ampliamento o di riduzione.
Eleonora è la secondogenita di Vincenzo Lanzi e Silvia Luzzi, ed ha voluto accrescere gioia ai genitori ed ai
nonni, anche se con qualche strilletto
giornaliero e notturno vuole attirare
l'attenzione su di sé.
Sposi
di primo canto
Nel silenzio e nello splendido
panorama agricolo di S. Maria
delle Colonne a Grotte di Castro,
hanno voluto giurarsi amore Fabio Fabene e Emanuela Petrella,
circondati dai loro parenti ed amici.
Quando uscirà questa notizia,
gli sposi avranno già effettuato la
loro luna di miele ed avranno iniziato il loro tran-tran quotidiano,
sempre bello e nuovo con il loro
amore.
Nella suggestiva cornice della
basilica di S. Flaviano il parroco
don Biagio Governatori, ha benedetto le nozze di Carlo Tarantelle, figlio del popolare Gino con
Tonina Paolini.
Dopo una signorile colazione,
gli sposi sono partiti per un lungo
viaggio di nozze in Cina, Giappone ed altre interessanti località
dell'Asia.
Auguri!
CIVILE
RELIGIOSO
Gita sulle Dolomiti (18 - 23 agosto)
Dato che i russi ci hanno messo paura con la nube di Chernobyl, il viaggio a
Mosca e Leningrado verrà organizzato il prossimo ?nno; quest'anno trascorreremo una settimana incantevole sulle Dolomiti.
Avrà inizio lunedì 18 agosto con tappa a Ravenna e Padova.
1119 agosto ci fermeremo a contemplare le bellezze di Venezia, poi dal 19 al
22 agosto faremo sosta a Cortina D'Ampezzo, centro delle varie escursioni
sulle Dolomiti.
L'ultimo giorno - 23 agosto - al rientro, visiteremo il lago di Garda, Sirmione
e Verona, la più bella città d'arte del Veneto.
Chi ha interesse si prenoti presso: Don Agostino Ballarotto - Tel. 86050
Gita - Pellegrinaggio a Medjugorj
10-13
settembre
La gita pellegrinaggio doveva essere appannaggio della classe d'argento
1932, ma siccome molti di loro avvertono la fatica dell'età, la proposta viene
aperta a tutti, fino all'esaurimento dei posti.
Il 10 settembre si visita Barletta e Bari, da dove ci si imbarcherà per la Iugoslavia.
Arrivo a Dubrovnik alle ore 7 del mattino, visita alla ridente cittadina e nel pomeriggio si giungerà a Medjugorje, dove - si dice - è apparsa e appare tuttora la
Madonna. Devozioni personali e comunitarie.
Il 12 pomeriggio visiteremo Spalato e alle ore 23 ci imbarcheremo per Ancona.
1113 settembre sarà la volta della graziosa cittadina di Urbino, dove pranzeremo. Quindi, ritorno a casa.
Anche per questo viaggio - pellegrinaggio, rivolgersi a D. Agostino Ballarotto
Tel. 86050
Entrambi i viaggi sono organizzati dalla locale Agenzia «Il Viandante»
Festa della Famiglia
Nozze
d'argento
Il 26 luglio del 1961, nella chiesa parrocchiale di Marta si univano in matrimonio Alberto Carelli
e Cariglia Sassara.
Ora dopo 25 anni hanno voluto
rinnovarsi amore, alla presenza di
amici e soprattutto dei loro quattro figli, nella penombra della
chiesetta di S. Pietro, celebrante
D. Agostino che aveva assistito alla loro prima unione.
Passa il tempo, ma il loro amore
è sempre bello e giovane come
giovani sono ancora le loro vite.
Complimenti Alberto e Cariglia,
e speriamo di rivederci ancora per
l'invidiabile mèta del cinquantesimo!
Te ne sei andato, sor Giuseppe,
silenziosamente e in fretta, senza
dare il tempo di rendersi conto né
alla tua sposa né ai tuoi famigliari
e tantomeno agli amici.
Ti sei unito a tuo figlio e ai tuoi
genitori ed ora dal cielo assisti la
tua sposa, che ha dimostrato e dimostra tanto coraggio e tanta fede.
Il Signore ti abbia nella sua pace.
OTTORINO MENGHINI
Se n'è andato quasi improvvisamente all'età di 61 anni. Faceva
il coltivatore ed era l'amico di tutti
tanto è vero che gli amici del Bar
Centrale oltre al tributo di fiori
hanno voluto far celebrare per lui
più sante Messe, mentre una verrà celebrata la vigilia di S. Margherita alle ore 13.
Esprimiamo il nostro cordoglio
alla sorella, al fratello, ai parenti
tutti.
FRANCESCA BUCCI
Aveva la sua età, anche se non
la dimostrava, ma la ricordiamo
per il coraggio con cui ha affrontato la vita e soprattutto per la serenità cristiana con cui ha accettato di unirsi al Signore. Brava signora Francesca, e prega per noi
dal cielo.
Novità
in campo
ecclesiastico
Cambiamento di Direzione al
Seminario di Montefiascone: il
prò Rettore Don Alfredo Cento è
stato nominato parroco di S. Michele e Castiglione in Teverina al
posto del nostro Don Mario Lozzi, nominato Rettore del Seminario Minore di Montefiascone.
Così Don Mario ritorna a Montefiascone ricco di esperienza e
sarà circondato sicuramente dall
affetto e dalla stima dei suoi concittadini che sperano di vedere il
Seminario Minore di nuovo al
centro della loro stima e della loro
generosità.
Nuovo coadiutore
a S. Andrea
Dal primo luglio la casa di S.
Andrea sarà di nuovo abitata da
un titolare: D. Maurizio Pirola, che
per più di un anno ha servito saltuariamente la parrocchia di S.
Margherita. D. Maurizio, giovane,
sarà incaricato soprattutto per i
giovani di Montefiascone e noi gli
auguriamo buon lavoro e felici risultati.
Per comodità
dei lettori de «La Voce»
Il 2 giugno 1986 gli alunni della Scuola Elementare parificata «S. Lucia
Filippini» hanno offerto ai loro genitori un momento di gioia con l'esecuzione di
canti e recite. I piccoli attori sono stati veramente bravi.
Se avete intenzione di contribuire per il giornale, potete versare
sul cónto corrente n. 1853-76 presso la Banca Coop.va Cattolica,
preoccupandovi di lasciare il vostro nome, per essere inserito tra i
benemeriti de «La Voce».