dove va l`incisione - B2B24

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dove va l`incisione - B2B24
GRAPH CREATIVE - LUGLIO/AGOSTO 2012 - ANNO XXIII - N. 184
LUGLIO/AGOSTO 2012 - Anno XXIII - € 6,00 - Il Sole 24 ORE S.p.A. - Via Carlo Pisacane 1 - 20016 Pero (MI)
184 LUGLIO/AGOSTO
SPECIALE
DOVE VA L’INCISIONE
GIRO D’ITALIA
TAPPA IN UMBRIA
STAMPA DIGITALE
GIOVANE SERVICE
AD ALTA TECNOLOGIA
Organo Ufficiale di
LA PRIMA RIVISTA DI INCISIONE, STAMPA DIGITALE, COMUNICAZIONE E NEW MEDIA
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editoriale
DI Valeria Teruzzi
Uova da
incidere
“L
e anatre depongono le loro uova in silenzio. Le
galline invece schiamazzano come impazzite.
Qual è la conseguenza? Tutto il mondo mangia
uova di gallina”. Con questa semplice e campestre
metafora Henry Ford ha meravigliosamente sintetizzato
l’importanza della comunicazione. E come quello che
sembra banale e scontato, in effetti non lo sia. Come
sembra banale parlare di sé e del proprio lavoro e invece
non lo è. Perché per parlare di sé occorre fermarsi, riflettere,
analizzare e analizzarsi cercare di guardarsi con uno sguardo
obiettivo. E poi dare libero sfogo alla voce, ai pensieri,
alle parole. Ma molte volte non si trovano queste parole.
Forse perché troppe cose si danno per scontate o non si
reputano sufficientemente interessanti o addirittura si credono
insignificanti. Forse perché non si ha tempo di fermarsi o forse
perché, e accade crediamo nella maggior parte dei casi, non
si dà nemmeno importanza alla comunicazione di sé e delle
proprie idee e si preferisce “lavorare davvero, produrre”... e qui
torniamo alle espansive galline versus le silenziose anatre.
Un settore molto ripiegato su se stesso e difficile da smuovere e
far aprire alla comunicazione è proprio quello a cui è dedicato il
mese di luglio/agosto di Graph Creative. L’incisione.
Come tutta l’economia, anche questo mercato sta vivendo
momenti difficili, lungi da noi minimizzare la complessità e la
delicatezza di questa particolare congiuntura economica. E
quindi ci rendiamo perfettamente conto delle contrarietà che
hanno incontrato in questi anni o incontrano oggi gli incisori.
Ma nonostante le difficoltà o anzi proprio perché ci sono delle
difficoltà, è arrivato il tempo di uscire dalla propria torre d’avorio e
mettersi in discussione. Di fermarsi e riflettere sulla propria identità
e sul proprio futuro. Lo hanno fatto per noi alcuni tra i produttori
e incisori che non sono stati in silenzio e hanno comunicato a noi,
ma soprattutto a voi lettori, interessanti spunti di riflessione sui
cambiamenti e sulle opportunità portate dalle nuove condizioni del
mercato e dalle nuove tecnologie, che spesso spingono a ripensare la
propria attività, consentendo ai più intraprendenti, disponibili, creativi
di vincere la sfida.
L’invito nostro, comunicatori di professione, è quello di aprirsi, di
parlare, di comunicare. Di non smettere di raccontare la propria storia.
G
E di gridare al mondo quanto siano buone le proprie uova.
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EDITORIALE
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NEWS
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UNA UGUALE A CINQUE
È un’azienda italiana poliedrica e capace di
esprimersi a tutto tondo nell’ambito della visual
communication. Prova ne è il premio vinto ai Fespa
Awards 2012 e questa galleria di immagini
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DOVE VA L’INCISIONE
È un settore piccolo e dalle dinamiche e
caratteristiche proprie, quello dell’incisione. Tuttavia
non può prescindere dai cambiamenti del mercato
e dalle innovazioni tecnologiche. Ma forse quello
che serve di più è un cambio di mentalità. A
illustrarcelo sono alcuni tra i protagonisti del settore
che si sono confrontati per noi
UN LAVORO
DA SOGNO
La sua azienda è fortemente impegnata nella
ricerca e orientata alla concretezza. Ma si distingue
anche per la capacità di sognare e e per la volontà
di realizzare questi sogni. Come ci racconta Matteo
Redaelli Amministratore Delegato e Responsabile
R&D di Logics, distributore ufficiale dei sistemi
multifunzione per taglio e fresatura Zund per il
mercato italiano del packaging
NEL CUORE
DELLA STORIA
Facciamo tappa nel cuore dell’Italia. L’Umbria è una
regione piccola, ma dalla grande personalità, come
le aziende che qui si sono raccontate
POST DRUPA
Drupa è ormai finita, ma le reazioni del mercato si
faranno sentire ancora per molto. A spiegarci la fiera
tedesca e i trend che ha lanciato per i prossimi anni
Marco Oreste Reggiroli Marketing Manager di Agfa
Graphics
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UN’IDEA TIRA L’ALTRA
Dagli allestimenti temporanei alla classica
pubblicità, passando per sperimentazioni artistiche.
Bananaprint.it è un giovane service di stampa che
ha tanta voglia di fare e di mettersi alla prova
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IMPARA L’ARTE
(DIGITALE)...
In scena a Milano la tecnologia Mimaki, partner
della mostra “Wonderline, il colore del pianeta
intelligente”, una manifestazione in cui le arti si sono
fuse in un’unica espressione multisensoriale
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CAMBIAMO METODO
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Compie vent’anni Lead e noi siamo andati a
intervistare il Titolare Giuseppe Masante, che ci ha
fatto una panoramica delle sua storia e del mercato
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DIGITAL IMAGING:
IL RE DELLA SELVA
COMUNICAZIONE
INTERATTIVA
Il Digital Signage si arricchisce di uno strumento
in più. Si tratta del nuovo monitor multitouch di
Samsung, che può diventare un coinvolgente
mezzo di comunicazione dinamica
VISCOM BOUTIQUE:
LE ECCELLENZE DELLA
COMUNICAZIONE VISIVA
Viscom 2012 è alle porte. Molte le novità tra cui
Viscom Boutique: un temporary shop dove sarà
possibile vedere di tutto
Durante la settimana del salone del mobile di Milano,
Canon ha colto nel segno con una foresta di immagini
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QUANDO LA MAGLIA
È NERA
L’immagine su tessuto nero è la sua specialità. Ma
tutte le tecniche della serigrafia non hanno segreti
per lui. Infatti tra le attività di Angelo Barzaghi c’è
anche quella di fare scuola
BENVENUTA SUITE
Una nuova suite è stata presentata orgogliosamente
da Corel. E la progettazione per lavori di
comunicazione visiva spicca il volo
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Spirito d’iniziativa unito alla passione per il proprio
lavoro e per la serigrafia hanno portato Colorgis
a brevettare un sistema in grado di ottenere
riproduzioni di opere d’arte
TUTTO È POSSIBILE
L’azienda italiana Microvalle è approdata in Giappone
per i Roland Creative Awards e per fare apprezzare
ancora una volta al mondo il nostro Made in Italy
SERIGRAFIA
A REGOLA D’ARTE
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NUOVA VITA
CON IL LASER
Un tecnologia moderna per innovare capi non più
di moda. L’esperienza artigianale e tecnologica di
Soffici Emozioni
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scenari
flashnews
di Valeria Teruzzi
JJMimaki / Bompan
innovazione da
premio
L’innovazione tecnologica di Mimaki
è stata riconosciuta dai professionisti
dell’industria grafica con l’assegnazione dell’ambito European Digital Press
(EDP) Association Award alla nuova
Mimaki TS500-1800 eletta “Best Wide
Format Textile Printer”. Un riconoscimento che si aggiunge all’altro premio EDP conferito alla Latex di nuova concezione Mimaki JV400LX nominata “Best Environmental Printing
Solution”.
Proposta in Italia dall’importatore
esclusivo Bompan, TS500-1800 è
un’inkjet molto veloce. La giuria di
esperti ne ha riconosciuto l’elevato
valore tecnologico con queste parole: “Una vera svolta e una importante innovazione in termini di prezzo e
prestazioni per la stampa a sublimazione su carta transfer alla velocità
di 150 mq/h”. Questa stampante, infatti, assieme ai nuovi inchiostri sublimatici SB300, ideati per l’alta produttività, offre, grazie a funzionalità
avanzate e maggiore efficienza, nuove opportunità al mercato dell’abbigliamento e del soft signage, settori
in cui la tecnologia digitale è in rapida crescita. Mimaki TS500-1800, disponibile da giugno 2012, permetterà
agli operatori attivi in questi ambiti di
capitalizzare la crescente domanda.
JJPixartprinting
Creatività in mostra
Tanti i visitatori, tutti accomunati dalla passione per l’illustrazione e il character design, che hanno partecipato al
Behance Portfolio Reviews di Treviso (Archivio di Stato - 18
maggio), uno dei 423 eventi organizzati da Behance che si
sono svolti nell’arco della stessa settimana in tutto il mondo. La mostra di Treviso, grazie alla qualità degli artisti selezionati, alla location d’eccezione, all’allestimento curato
da Manifactory e alla sponsorizzazione di Pixartprinting, si
è distinto per qualità e carattere museale, tanto che l’Archivio di Stato ha prolungato l’esposizione
sino al 1° giugno.
Per promuovere l’evento sul territorio,
sono stati distribuiti i flyer e i manifesti stampati da Pixartprinting presso
scuole d’arte, istituti grafici e università. Sfruttando i meccanismi di inviti one
to one e gruppi che regolano lo stesso
Behance - la più grande community di
creativi con oltre 8 milioni di utenti attivi - sono stati raggiunti in modo mirato molti professionisti. Dopo il “meet &
greet” e il momento denominato “portfolio reviews” con la presentazione dei singoli artisti e dei
loro lavori, i visitatori sono passati al più conviviale “mingle
& drinks” durante il quale sono stati muniti di badge così
da potersi conoscere.
www.pixartprinting.it
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La giuria di esperti ha anche decretato il successo della nuova Latex
JV400LX, dichiarando: “Grazie alla testa piezo, la viscosità dell’inchiostro è
maggiore per cui i tempi di asciugatura sono più rapidi. Queste caratteristiche combinate all’opzione dell’inchiostro bianco e ai ridotti consumi
di energia fanno di Mimaki JV400LX
la stampante più ecologica del mercato e il degno vincitore di questo riconoscimento”.
www.bompan.it
JJRotoprint
Successo all’estero
e non solo
Quando gli italiani portano all’estero la loro creatività e inventiva è sempre un successo, specialmente quando a essere esportati sono procedimenti unici e il modo tutto nostro di servire il cliente, con soluzioni su misura dal sapore quasi artigianale. È il caso
della Rotoprint Sovrastampa di Lainate (MI), che ha
messo a punto un sistema brevettato di sovrastampa rotocalco a registro che non ha eguali in Europa e
forse anche nel mondo. «Il procedimento da noi messo a punto quarant’anni fa, e costantemente perfezionato, permette di modificare imballaggi già stampati
con precisione millimetrica -spiega Gian Carlo Arici,
titolare di Rotoprint. Il risultato è studiato in maniera
personalizzata per ogni cliente, e ne abbiamo in ogni
parte d’Europa. Il nostro mercato estero più consolidato è la Francia; l’ultimo nel quale siamo sbarcati,
qualche mese fa, quello di Olanda e Belgio». L’unicità
del procedimento, unito alla capacità di concordare
insieme al cliente interventi su misura per qualsiasi
esigenza, ha portato la Rotoprint a farsi un nome anche all’estero. Tanto che l’azienda ha rappresentanti commerciali in Gran Bretagna, Francia, Germania,
Benelux, Spagna e Portogallo. Non male per una piccola impresa a conduzione familiare, con un organico di quindici persone.
www.rotoprint.com
flashnews
JJespo&CaRToTeC/easYCon
JJRoLand dg
Procter & Gamble ha scelto
Espo&Cartotec ed Easycon, primattori rispettivamente nell’in-store marketing e nelle soluzioni interattive POP,
a supporto del nuovo piano promozionale di OralB per il canale elettro.
La combinazione sinergica delle specifiche competenze delle aziende ha
condotto alla progettazione e produzione di innovativi espositori multimediali per l’allestimento dei punti vendita interessati, dando vita a un nuovo modo di interagire con gli shopper.
Roland ha recentemente reso disponibili nel mercato i modelli della serie VersaSTUDIO BN-20 e VersaCAMM
VS equipaggiati con inchiostro bianco. Le nuove combinazioni sono state presentate ufficialmente nell’ultima edizione di Drupa 2012. Per il
modello VersaSTUDIO BN-20, plotter desktop stampa&taglio da 48
cm, alle attuali versioni disponibili in
quadricromia e quadricromia più inchiostro metallico, si affianca oggi la
versione con inchiostro bianco, unitamente alla quadricromia. Alla serie VersaCAMM VS, diffusissima nelle sue quattro versioni e combinazione inchiostri con esacromia, metallico e bianco, viene aggiunta anche la versione esacromia e doppio
bianco. La doppia cartuccia di bianco permette una maggiore copertura e una produttività più elevata.
Il punto di forza dell’inchiostro bianco è sicuramente la possibilità di
produrre vetrofanie e stampe su
trasparente o creare una base bianca per particolari effetti di stampa.
un punto vendita
non ConVenZionale
Nell’arco di tre mesi - con soli 20 totem - sono stati coinvolti a rotazione
più di 200 punti vendita. L’alta qualità dei materiali utilizzati e la puntuale organizzazione logistica hanno infatti permesso di ottimizzare l’impiego degli espositori, coprendo tutto il
territorio nazionale, isole comprese.
Espo&Cartotec ed Easycon hanno dato
vita a una comunicazione non convenzionale, interattiva e multisensoriale, finalizzata ad aumentare il coinvolgimento del consumatore all’interno dei punti vendita. Massima attenzione rivolta allo shopper per catturarne l’attenzione, migliorare la conoscenza e l’attrattività del brand, aiutarlo ad orientarsi nell’affollamento
che spesso caratterizza i negozi e intrattenerlo in maniera ludica.
www.espocartotec.it
incHioStro
Bianco
L’inchiostro bianco può essere anche usato per arricchire la grafica
nella produzione di prototipi grafici e di packaging. L’operatore può
soddisfare la richiesta della clientela di produzioni piccole e medie,
affiancandosi ai metodi di stampa
tradizionali. L’inchiostro bianco è
completamente gestito nel RIP software VersaWorks, in dotazione alle
stampanti Roland. Tute le macchine adottano un sistema di ricircolo dell’inchiostro bianco sviluppato
da Roland, che evita gli sprechi, abbattendo notevolmente il consumo
dell’inchiostro.
www.roLanddg.it
JJoCÉ
3000 unità
installate
Océ ha di recente celebrato il
traguardo delle 3000 unità installate della famiglia di sistemi di stampa flat bed UV Océ Arizona.
“Il contenuto di innovazione di questa
piattaforma di prodotti ha ricevuto numerosissimi consensi dal mercato in
questi ultimi anni,” ha affermato Tom
Egelund, Executive Vice President della
divisione Wide Format Printing Systems
di Océ. “I clienti rimangono subito impressionati dall’eccezionale qualità di
stampa della serie Océ Arizona e dalla sorprendente varietà di applicazioni che è in grado di realizzare”. Il primo sistema – Océ Arizona 250 GT – è
stato lanciato a settembre 2006 alla
convention annuale Specialty Graphic
Imaging Association (SGIA). In quel con-
testo si aggiudicò il Vision Award, che
viene abitualmente attribuito a un produttore il cui nuovo prodotto è considerato dalla giuria come quello che potenzialmente avrà un impatto positivo
sull’industria della stampa digitale. La
serie di sistemi di stampa flatbed UV
Océ Arizona ha meritato ben 28 riconoscimenti assegnati da diverse organizzazioni che fanno capo all’industria
della stampa di tutto il mondo.
www.oce.it
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scenari
flashnews
JJDurst
Business
in galleria
Firma Group, azienda protagonista nella stampa digitale, offset e cartotecnica, in Italia e soprattutto nella regione Veneto, conferma la fiducia a Durst
con l’installazione della flatbed Rho
750 Presto. Tecnologia all’avanguardia, professionalità, poliedricità e servizi personalizzati ad hoc, sono i tratti distintivi dell’azienda veneta, nata
12 anni fa a Pianiga in provincia di
Venezia. Core business dell’azienda,
le divisioni dedicate alla cartotecnica e alla stampa digitale. Proprio su
quest’ultima Firma Group ha puntato
moltissimo, affidandosi alla tecnologia
Durst. L’implementazione di Rho 750
Presto ha contribuito a far crescere ulteriormente il business.
Un esempio tra tutti è rappresentato
dalla prestigiosa richiesta pervenuta
dalla Procuratoria di San Marco nella persona dell’Architetto Ettore Vio,
che ha scelto Firma Group per la realizzazione di una ventina di pannelli
fino a 150x300, a supporto della mostra ‘Ferdinando Ongania. La Basilica
di San Marco 1881 – 1893’. Un progetto molto articolato che, attraverso
una straordinaria galleria di immagini,
mostra ai visitatori l’opera prodotta a
fine Ottocento dall’editore Ferdinando
Ongania relativamente ai suoi studi sulla Basilica di San Marco. Un percorso
iconografico per documentare lo stato del monumento e salvaguardarlo.
Le carte creative
sposano il digital
printing
Secondo i risultati di una ricerca HP, l’ispirazione spesso sopraggiunge quando meno ce l’aspettiamo: un professionista su tre in Europa trova infatti che
il viaggio per e dal luogo di lavoro sia il momento migliore per riflettere e trovare ispirazione, mentre il 28% cita fine settimana e serate fuori dal lavoro.
Per consentire di raccogliere i frutti di questi momenti, HP ha introdotto soluzioni che supportano le soluzioni cloud e mobile di Autodesk e assicurano
che tale ispirazione venga sempre catturata. Grazie all’applicazione mobile
ePrint and Share, gli architetti da ora in avanti potranno accedere e stampare i loro progetti da Autodesk AutoCAD WS attraverso la funzione plot-toprint compatibile con HP ePrint & Share e godere di funzionalità aggiuntive per l’applicazione mobile HP ePrint & Share. “Come testimoniano diversi studi di HP – e la stessa esperienza personale di molti di noi – per i professionisti della creatività i migliori momenti di ispirazione possono capitare sia durante l’arco della giornata lavorativa sia in ambiti diversi, più personali,” ha dichiarato Enzo Tonussi, HP Italiana. “Questo aspetto è particolarmente evidente nell’ambiente dell’architettura, un settore dominato da
realtà medio-piccole e che si basa sulla creatività, un mondo ad alto contenuto di competitività. Migliorare la qualità del proprio lavoro anche in mobilità permette agli architetti di catturare i loro momenti creativi e di mettere
su carta le proprie idee ovunque si trovino. Queste soluzioni mettono insieme cloud, mobile e stampa in strumenti facili da utilizzare per gli architetti.
Arjowiggins Creative Papers rinnova la
gamma di carte di altissima qualità
appositamente studiate per la stampa
digitale. Conqueror, Curious Collection,
Rives, Pop’Set, Keaykolour e Inuit sono
i noti brand della casa francese, che
oggi si arricchiscono fino a comprendere 38 prodotti certificati HP Indigo
(tecnologia “liquid toner”), con l’aggiunta di 8 prodotti in formato SRA3 per il
vasto assortimento di carte compatibili con la tecnologia “dry toner” impiegata da una grande varietà di stampanti (ad es. Canon, Konica Minolta,
Ricoh, Xerox, Kodak). Tutte certificate
FSC, le carte dell’offerta digitale permettono di scegliere tra bianchi d’eccellenza, colori intensi e vivaci, marcature delicate ed eleganti e carte premium colorate riciclate.
L’introduzione di quest’offerta di carte
deriva dalla crescente diffusione dei
sistemi di stampa digitale, che sempre più spesso vengono utilizzati da
stampatori e creativi sia per la realizzazione di campionature che per la
produzione vera e propria di inviti, brochure, leaflet, mailing personalizzati e
non solo. I vantaggi del digitale, infatti, sono innumerevoli: dalla massima
personalizzazione degli stampati con
una forte targettizzazione del messaggio al risparmio economico sulle basse
tirature. A fronte di questa tendenza,
Arjowiggins Creative Papers ha messo
a punto una gamma dedicata, in grado
di assicurare performance elevate in
termini di resa colore e stampabilità.
www.hp.com
www.arjowigginscreativepapers.com
www.durst.it
JJHP
Creativi sempre
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JJArjowiggins Creative Papers
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SCENARI
flashnews
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LUXORO
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COMBATTERE LA CONTRAFFAZIONE
Luxoro, distributore esclusivo per
l’Italia del Gruppo Kurz, propone
soluzioni e tecnologie esclusive per
la protezione del marchio e per la
tracciabilità dei prodotti.
A Drupa, Kurz ha presentato l’innovativo SecuTrace, un sistema web
in grado di generare e verificare
codici di sicurezza per garantire la
provenienza dei prodotti. Secutrace
è l’ultimo nato in
casa Kurz, e si propone di rivoluzionare la lotta contro la
contraffazione, offrendo ai consumatori l’opportunità di
verificare in tempo reale l’autenticità del prodotto
acquistato e fornendo agli ispettori delle aziende
un ottimo strumen-
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ZUND
SERVIZI E RISPOSTE
ON LINE
È on line www.zundlab.com: non il
classico “sito vetrina” dove mettere
in mostra macchinari e prestazioni, ma un luogo di condivisione e di
esplorazione delle opportunità offerte dal taglio digitale Zund.
La grande novità consiste nell’innovativo sistema di navigazione della
sezione MYCUT, un motore di ricerca costruito tutt’intorno all’utente e
alle sue necessità.
Così chi ha un’esigenza di taglio e
non sa quale strumento Zund usare
può cominciare a navigare selezionando, il settore, l’applicazione o il
materiale richiesto. Da qui verrà indirizzato verso il prodotto Zund più
adatto alla realizzazione del progetto. Chi invece conosce le soluzioni Zund, partendo dalle descrizioni
delle macchine e degli utensili, può
scoprirne tutte le potenzialità appli-
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luglio/agosto2012
to di verifica per tracciarne la filiera logistico-distributiva. Questa soluzione consente di assegnare ad
ogni prodotto un codice univoco
identificativo, il quale viene incorporato nell’ologramma di sicurezza, rendendo così il sistema integrato esclusivo e difficilmente falsificabile e riproducibile.
Questo codice consente di verificare mediante un semplice SMS
o una connessione internet l’originalità di un prodotto e, se trasformato in barcode 2D e in QR code,
può essere verificato con i più diffusi smartphone e telefoni iphone.
Ogni verifica viene registrata ed
analizzata dal sistema, fornendo
al brand owner la possibilità di visionare i movimenti del prodotto
e di scoprire così eventuali vendite parallele.
MAC TAC
FLOTTA
DECORATA
cative, anche quelle a cui non aveva
mai pensato e che possono divenire
spunto per nuovi business. Online da
poche settimane, zundlab.com è già
riconosciuto come un utile strumento al servizio dell’utente, sia esso un
cliente acquisito che vuole aggiornarsi sulle nuove proposte o un operatore curioso che vuole entrare nel mondo Zund e scoprirne tutti i vantaggi.
Il nuovo sito è frutto della volontà di
ZundLab, distributore ufficiale dei sistemi multifunzione Zund per il mercato nazionale della grafica, di essere ancora più vicino ai propri clienti e ai tanti professionisti delle arti
grafiche e dell’industria che vedono
nel taglio digitale un’opportunità per
completare il proprio workflow produttivo, allargare il ventaglio di servizi e applicazioni, acquisire clienti,
generando nuovo fatturato e nuove
marginalità.
MACtac propone al mercato la linea Mobile Concept che comprende tutte le pellicole destinate alla
copertura dei veicoli.
Prodotti di qualità, sia per durata
che per la versatilità, trovano applicazione per la copertura di automezzi per fini pubblicitari, di personalizzazione, di sicurezza e protezione.
Prova tangibile è il caso dei Fratelli
Orsero, azienda di produzione e distribuzione di banane e ananas,
che ha deciso di utilizzare i propri veicoli come mezzo pubblicitario: alla pubblicità sui mezzi tradizionali è seguita anche quella dinamica attraverso il rivestimento
dell’intera flotta aziendale ad opera di Io Stampo in collaborazione
con MACtac e Montplast. è stato un
progetto molto complesso dove Io
Stampo ha fornito la creatività per
la pubblicità dinamica, la creatività e la progettualità per packaging,
espositori, rotair e infine per i corner presso i punti vendita.
Nella fase progettuale e realizzativa Io stampo si è avvalso della collaborazione di MACtac per le fasi
di applicazione e di Montplast per
la consulenza su macchine e scelta dei materiali.
L’operazione ha comportato ad oggi
il rivestimento di 50 semirimorchi
ai quali seguiranno altri 50.
In particolare i semirimorchi sono
stati precedentemente decorati integralmente con pellicola autoadesiva MACtac TuningFilm Black Matt
della durata di 10 anni ed elevata resistenza a detergenti, solventi, oli e grassi.
Successivamente è stato applicato
il film autoadesivo MACtac JT5829P
laminato con il film di protezione
lucido LF3899, stampato e intagliato interamente, per creare un effetto di lucido selettivo in dimensione gigante.
WWW.ZUNDLAB.COM
WWW.MACTAC.IT
WWW.LUXORO.IT
l
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V
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o-M
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quartiere rho - milano
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Oc
4 - 6 Ottobre 2012
24a Mostra Convegno
Internazionale di
Comunicazione Visiva
24th International Trade
Fair and Conference on
Visual Communication
Stampa digitale grande formato
Insegnistica Cartellonistica
Serigrafia Tampografia
Promozione tessile Ricamo
Incisione Premiazione sportiva
Fresatura laser
P.O.P. punto vendita
Servizi per eventi
Digital signage
Stampa offset
Labelling
Packaging
Large format digital printing
Signs & Sign making
Screen printing Pad printing
Textile promotion Embroidery
Engraving Trophies & Awards
Milling Laser
P.O.P point of purchase
Event services
Digital signage
Offset printing
Labelling
Packaging
l’opinione
DI Marco Oreste Reggiroli
Post Drupa
A
nche Drupa è finita! Cosa ci resta di questa
edizione 2012? Indubbiamente sarà ricordata
come la Drupa di Landa e della sua spettacolare
campagna marketing.
La nanotecnologia sarà certamente sotto la lente
d’ingrandimento per i prossimi 18 mesi, tempo nel
quale Landa ha annunciato la commercializzazione delle
sue rivoluzionarie macchine da stampa digitali. Nel
frattempo però non possiamo pensare che il settore
grafico resti congelato per quasi due anni. La crisi che
ha colpito il nostro settore non permette a nessuno
di attendere così tanto per prendere una decisione
strategica. I tempi di reazione devono necessariamente
essere più brevi, almeno per quanto riguarda la
direzione da intraprendere. Il prossimo triennio sarà
fondamentale per l’industria grafica, questo è ciò che
sicuramente emerge da Drupa 2012.
I trend sono tracciati: gestione del dato come prima
base fondamentale. È ormai chiaro che la capacità
di gestire il dato e di utilizzarlo per forme diverse di
comunicazione è la prerogativa con la quale le aziende
di comunicazione saranno in competizione. Qui Agfa
ha presentato Eversify, che proprio in quest’ottica si
inserisce nella delicata fase di gestione e smistamento
delle informazioni.
Efficienza produttiva e distributiva: la possibilità di
eseguire diverse tipologie di lavori in modo efficiente
ed economico sarà sempre più la chiave del successo.
Ogni singola commessa dovrà portare margini di
guadagno all’azienda e i margini non potranno essere
calcolati solo su una fase di lavoro (ad esempio la
stampa), ma per essere reali, dovranno tenere conto
di tutta la struttura aziendale, dalla produzione ai
servizi. Proprio i servizi rappresentano l’altro trend
importante: per poter differenziare la propria offerta
sarà sempre più importante definire il valore aggiunto
che ogni azienda è in grado di fornire ai propri clienti e
valorizzarlo sotto forma di servizi. In questo ambito il
web-to-print ha dato grande impulso e ha stimolato tutte
le aziende a riflettere sulle diverse concezioni di W2P
che si possono offrire. Agfa ha presentato StoreFront,
la soluzione software SaaS basata sul cloud, in grado
di fornire una soluzione efficiente e flessibile alle
aziende grafiche. La crescita economica nel rispetto
dell’ambiente: Drupa ha confermato che la strategia
green è già un fattore basilare per le aziende grafiche.
Il nostro settore è uno di quelli maggiormente attaccati
da ingiusti proclami.
La campagna di diffamazione della stampa, dipinta
come principale responsabile della
deforestazione, ha portato molte
aziende a spostare la propria
comunicazione verso il web,
facendo perdere commesse
di stampa. Diventa quindi
fondamentale mettere
in opera azioni di
tutela e nel contempo
comunicare a tutti che
la stampa può e deve
essere rispettosa nei
confronti dell’ambiente.
Agfa anche in questo
caso ha rafforzato la
sua offerta di servizi
a supporto dei propri
prodotti a basso impatto
ambientale, presentando il
Green Pack, un pacchetto
di servizi per la riduzione
dell’impatto ambientale
dedicato alle aziende del
settore grafico, offerto in
abbinamento alle lastre
Energy Elite Pro, Azura
TS e Amigo TS. G
MARCO ORESTE REGGIROLI,
MARKETING MANAGER AGFA GRAPHICS
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invista
Un lavoro
DI Valeria Teruzzi
da sogno
LE SUE RADICI SONO
NELL’OPEROSITÀ,
NEL SENSO DEL
LAVORO, NELLA CAPACITÀ
DI CERCARE SEMPRE E DI
IMPEGNARSI SENZA RISERVE.
POI PERÒ TI SA ANCHE STUPIRE,
COME QUANDO DEFINISCE LA SUA
AZIENDA SOGNATRICE. E SCOPRI
COME SI PUÒ ESSERE ALLO STESSO
TEMPO SERI E SOGNATORI, CONCRETI
E FIDUCIOSI. COME, APPUNTO, MATTEO
REDAELLI AMMINISTRATORE DELEGATO
DI LOGICS, DISTRIBUTORE
UFFICIALE DEI SISTEMI
MULTIFUNZIONE PER
TAGLIO E FRESATURA
ZUND PER IL MERCATO
ITALIANO DEL
PACKAGING
H
a iniziato a lavorare nel
1986 in una società che
operava nel settore della
fornitura di prodotti per l’industria
del packaging in cartone. Dopo due
mesi era già a Drupa con il ruolo di
dimostratore software. Così con una
full immersion di 15 giorni molto
intensa e degna di questo nome
ha mosso i primi passi, Matteo
16
luglio/agosto2012
Redaelli, oggi Amministratore
Delegato e Responsabile R&D di
Logics, distributore ufficiale dei
sistemi multifunzione per taglio
e fresatura Zund per il mercato
italiano del packaging. “Tenete
conto che i nostri software allora
costavano ‘solo’ 30 milioni di lire - ci
spiega - Da aggiungere all’hardware
che costava altrettanto. Purtroppo
con la crisi dell’inizio degli anni ’90,
l’azienda ha avuto grandi difficoltà
fino a chiudere definitivamente.
Insieme al mio attuale socio, Marco
Visani, nel dicembre 1993 abbiamo
fondato Logics”.
Che cosa l’aveva colpita all’inizio
del mercato? E che cosa la
colpisce oggi?
“Ho imparato a conoscere questo
mercato con l’esperienza sul campo.
Oggi, dopo tanti anni di attività in
questo settore, sono positivamente
impressionato dalla dedizione e dalla
perseveranza di molti imprenditori e
operatori a cui piace fare le cose bene
al di là del puro aspetto economico”.
invista
IL MOTTO
Responsabilità sempre
Oggi tutti parlano di eco
sostenibilità. È una moda o
vede che in concreto si stanno
facendo passi in tal senso?
“Operando nel mercato del
packaging in cartone abbiamo
sviluppato una certa sensibilità
verso il tema. La nostra scelta
di collaborare con il Politecnico
di Milano ha proprio l’obiettivo
di portare innovazione nel
settore anche dal punto di vista
dell’ecosostenibilità e del riciclo
dei materiali. Per me la strada della
sostenibilità è l’unica percorribile.
Devo però ammettere che il mercato,
così come anche i singoli, non ne
hanno ancora compreso appieno
l’importanza. Per ora il green è
Che cosa le piace della sua
azienda e che cosa vorrebbe
migliorare?
“Mi piace il clima di collaborazione
che si respira, l’orientamento alla
concretezza e alla finalizzazione dei
progetti. Aspetti, questi ultimi, che
miriamo a potenziare ulteriormente
con l’impegno quotidiano”.
MATTEO REDAELLI CON MARCO VISANI,
SOCIO DI LOGICS (A SINISTRA)
Il momento più bello e quello più
brutto della sua carriera?
“Ogni volta che un cliente mi
conferma la bontà della scelta fatta
con noi. I momenti brutti tendo a
dimenticarli. Mi piace di più guardare
al futuro per costruire il nuovo”.
Su che cosa si gioca la
concorrenza?
“Per noi è importante far capire
ai clienti che possono fidarsi, che
siamo dei consulenti a 360° e
che, sfruttando il nostro know how,
possano scegliere consapevolmente
le soluzioni più opportune per
potenziare il loro business”.
CARTA D’IDENTITA
NOME MATTEO
COGNOME REDAELLI
PROFESSIONE IMPRENDITORE
AZIENDA
Caratteristiche di un buon
manager? Cosa non deve mai
fare?
“Un buon manager deve essere
capace di delegare alle persone,
dare loro fiducia e avere una ‘visione
di gioco’. Quando le cose non vanno
bene, non deve cercare il colpevole,
piuttosto individuare la strada per
risolvere la situazione”.
LOGICS S.R.L.
SEGNI PARTICOLARI DELLA SUA AZIENDA
SOGNATRICE
IL POSTO PIÙ STRANO DOVE HA PARLATO DI
LAVORO IN UN BAR ALL’APERTO
IN MALESIA INSIEME A MALESI,
CINESI, AUSTRALIANI
IL VIAGGIO DI LAVORO PIÙ BELLO
DA SINGAPORE A KUALA LUMPUR
Qual è l’aspetto più
entusiasmante del suo lavoro
oggi?
“La possibilità di incontrare persone,
costruire con loro dei progetti e
vederli poi realizzarsi”.
PER IL TRASPORTO DI UN MACCHINARIO DI TAGLIO LASER
Quali sono le doti personali che
si sono rivelate più utili nella
professione?
“La mia propensione a vedere le
cose da più punti di vista”.
DA PICCOLO SOGNAVO DI FARE LO SCIENZIATO
LA FIERA PREFERITA DRUPA
PAESE DOVE PIACEREBBE LAVORARE DOPO L’ITALIA, LA FRANCIA
IL LIBRO CHE HA SUL COMODINO DIARIO DI ETTY HILLESUM
STATO D’ANIMO ATTUALE CONSAPEVOLMENTE FIDUCIOSO
IL DONO DI NATURA CHE VORREBBE: FACILITÀ NELL’APPRENDERE LE LINGUE
UN OGGETTO: PENNA E CALAMAIO
LA CANZONE CHE CANTA SOTTO LA DOCCIA: BOCCA DI ROSA DI DE ANDRÈ
luglio/agosto2012
17
invista
ancora soprattutto una questione di
moda”.
Stiamo attraversando periodi
difficili come sta reagendo
il nostro mercato? Che cosa
consiglia di fare e di non fare?
“Il mercato ha reazioni che vanno
dallo sconforto alla recriminazione,
ma non ci sono alternative all’andare
avanti nonostante le difficoltà. Dal
mio punto di vista la strada da
seguire è quella dell’innovazione,
del miglioramento costante,
puntando sul valore aggiunto che
la progettazione può conferire
al prodotto. Ricerca & Sviluppo
sono fondamentali per ottimizzare
processi e prodotti”.
Quali sono le tendenze del
mercato della comunicazione
visiva oggi?
“Si comincia a capire che non basta
avere velocità e potenza. Qualità e
conoscenza diventano sempre più
fattori discriminanti in un mercato
altamente competitivo”.
Il mercato italiano in rapporto a
quello straniero? Di che cosa ha
bisogno?
“Il nostro mercato è fatto
prevalentemente di aziende di
piccole e medie dimensioni, spesso
contraddistinte da quella che amo
definire ‘la proverbiale fantasia
italiana’. Un tessuto che rappresenta
un banco di prova per gli sviluppi in
atto nel resto del mondo. Molti di
questi vanno capiti e messi a frutto
così da poter esportare idee e non
solo lavoro e aziende”.
Se potesse che cosa
cambierebbe di questo mercato?
“La scarsa attenzione alla
progettazione e in generale a tutto
quello che non è immediatamente
remunerativo. La ricerca della qualità
con fantasia è sicuramente un plus
tutto italiano, ma non è attivabile
come l’interruttore di una lampadina.
Al contrario richiede risorse,
specializzazione e tempo”.
Un consiglio agli operatori del
mercato?
“Ricerca di qualità anche a costo di
rinunciare a immediati ritorni e più
fame di futuro”.
Facciamo scherzosamente il
gioco della torre. Che cosa
chiede di più oggi il mercato.
Tecnologia o creatività?
“Tecnologia a supporto della
creatività”.
Qualità o quantità?
“Qualità (spero)”.
Green o tradizionale?
“Green per moda, ma troppo spesso
si opta per il tradizionale quando
costa meno”.
G
Quali sono i problemi maggiori
che le aziende del settore
incontrano?
“L’incertezza generata dall’attuale
congiuntura economica, che al
tempo stesso può rappresentare
una sfida entusiasmante se si è
capaci di cogliere le opportunità”.
Il mercato ha reazioni che vanno dallo sconforto
alla recriminazione, ma non ci sono alternative
all’andare avanti nonostante le difficoltà. Dal
mio punto di vista la strada da seguire è quella
dell’innovazione, del miglioramento costante, puntando
sul valore aggiunto che la progettazione può
conferire al prodotto. Ricerca & Sviluppo sono
fondamentali per ottimizzare processi e prodotti
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luglio/agosto2012
styleup
DI Valeria Teruzzi
Una uguale
a cinque
UNA REALTÀ APPREZZATA IN ITALIA
E ALL’ESTERO, COME DIMOSTRA LA
VITTORIA AI FESPA AWARDS PER LA
MIGLIORE SERIGRAFIA PER DECALS
SU CASCHI. ESANASTRI SPAZIA DALLA
SERIGRAFIA INDUSTRIALE ALLA
STAMPA DIGITALE GRAZIE A CINQUE
DIVISIONI OPERATIVE, CON UN COMUNE
DENOMINATORE: LA QUALITÀ DEL
RISULTATO
EMBLEMA 3D
Emblema in Kromex dall’effetto 3D, che
diventa un tutt’uno con l’oggetto a cui è
applicato, trasformandolo ed esaltandolo allo
stesso tempo. Offrendo soluzioni cromatiche
ed estetiche molto particolari, dal cromo
lucido al cromo satinato, e con la possibilità di
stamparlo in più colori e finiture, ha un’ottima
adattabilità su qualunque superficie
DECALS SU CASCHI
GRANDE FORMATO
Stampe di grandi formati e su differenti supporti,
realizzazioni ad alta definizione con massima cura per
i dettagli, sono l’eccellenza della stampa digitale UV
che si unisce a quella serigrafica, grazie a innovative
tecniche di lavorazione. Esanastri, con la sua prestigiosa
qualifica di Partner ufficiale di 3M e Avery Dennison,
garantisce soluzioni specifiche e elevati standard
qualitativi
20
luglio/agosto2012
L’altissima definizione e la brillantezza
dei colori, il tutto con la garanzia della
durata nel tempo e la possibilità di
personalizzare per rimanere impressi,
hanno aperto la strada a Esanastri
verso i maggiori leader di mercato,
oltre a dare la vittoria al “Fespa Award”
per la migliore serigrafia per decals su
caschi. Le stampe di Esanastri oggi
corrono veloci sui caschi e sulle moto
di grandi campioni
styleup
ESANASTRI
STAMPA SERIGRAFICA
Le tecniche operative e gli impianti
all’avanguardia di Esanastri consentono di
stampare su tutte le superfici e di risolvere
le richieste più complesse, sviluppando
soluzioni e materiali specifici per soddisfare
ogni tipo di esigenza.
Esanastri adotta le soluzioni tecniche più
adeguate, dalle decorazioni serigrafiche
su ogni tipo di materiale o tessuto fino
alle personalizzazioni di oggetti e gadget
promozionali, anche con incisioni al laser
Una realtà importante nella serigrafia industriale e
nella stampa digitale, dalle decorazioni adesive alle
decalcomanie, dagli emblemi in resina e kromex alle
pellicole antigraffiti per rotabili, fino alle stampe su
pelle e tessuto per l’alta moda.
Ha partecipato quest’anno al “Fespa Digital 2012” di
Barcellona, ottenendo il prestigioso riconoscimento
di miglior “Stampatore Italiano dell’anno”, forte già
del successo riscosso in occasione dell’edizione di
“Fespa 2007” a Berlino, raggiungendo due primi premi mondiali per la decorazione su caschi e la stampa
su pelle. L’azienda è articolata in cinque divisioni: Serigrafia, Resina e Kromex, Stampa Digitale, Rotabili,
Moda. Un’organizzazione che permette di offrire un
completo servizio e supporto al cliente.
PELLE&TESSUTI
La decorazione è
un’arte, un modo per
vestire un oggetto e
renderlo più prezioso.
Attraverso effetti e
disegni sempre nuovi,
con colori brillanti,
Esanastri stampa in
serigrafia e digitale
(direttamente e in
transfer) su tutti i
tipi di pelle e tessuto
utilizzati da grandi brand
di moda per creare
abiti, calzature, borse e
accessori. L’esperienza
e la passione permette
di creare sempre nuove
soluzioni per rispondere
a qualsiasi esigenza
della clientela
RESINA
Grazie alle più evolute tecnologie, con
l’effetto tridimensionale della resina
che esalta l’immagine e aumenta la
sua resistenza nel tempo, Esanastri
si distingue per qualità e accuratezza
di esecuzione anche su piccolissime
superfici. L’azienda pisana dà spessore
al suo lavoro così come ai nomi di
alcune delle più importanti aziende
al mondo, facendo in modo che
ogni prodotto, irremovibile, si adatti
perfettamente anche a superfici curve
PELLICOLE ANTIGRAFFITI PER ROTABILI
Pellicole CAST antigraffiti per la decorazione interna ed esterna
dei rotabili, resistenti all’invecchiamento e all’usura, di elevata
adesività, utilizzate con successo per la decorazione di Trenitalia e
in particolare dei treni ad Alta Velocità. Le immagini stampate sono
la prima parte di un progetto work in progress che si svilupperà
anche con l’applicazione delle pellicole
luglio/agosto2012
luglio/agosto
21
UMBRIA
girod’italia
DI Giuseppe Goglio
Nel cuore
della storia
UNA TERRA RICCA DI STORIA
E DAL FASCINO UNICO, MA
FORSE ANCORA UN PO’ AI
MARGINI DELLE PRINCIPALI
ROTTE STRETTAMENTE
COMMERCIALI. L’UMBRIA
NON INTENDE SUBIRE
QUESTA SITUAZIONE E LASCIA
LIBERO SFOGO A CREATIVITÀ E
FANTASIA NELLA RICERCA DI
NUOVI BUSINESS
22
luglio/agosto2012
A
rte, storia e spiritualità sono
valori non facili da trovare
combinati tutti insieme in
una stessa zona.
Questo succede in Umbria, una
regione decisamente piccola se
rapportata a quelle confinanti,
dove le occasioni per sviluppare
le proprie idee nell’ambito della
comunicazione visiva comunque
non mancano. Priva di sbocchi sul
mare, e quindi oggetto di un turismo
più mirato, e stretta tra due zone
più forti economicamente parlando,
come Lazio e Toscana, questa terra
del Centro Italia sembra risentire
solo in parte di questa influenza,
riuscendo comunque a ricavarne
dei vantaggi, anche se non manca
chi guarda al futuro con grande
preoccupazione.
LA SOLUZIONE È UN
PACCHETTO
Formalmente, Repro si trova
poco oltre il confine umbro, a
Sansepolcro in provincia di Arezzo.
Operativamente parlando però, la
sua storia è nata propri in Umbria,
a Città di Castello ed è qui che
prosegue buona parte della propria
attività di vendita e supporto a un
mercato tutt’altro che ingessato,
grazie all’impegno congiunto del
Fondatore Fabio Leonardo, al quale
successivamente si è affiancato
Luciano Guidi.
girod’italia
maggiore è quello finanziario, in
questo caso senza differenze. Girano
sempre meno solidi e si ha paura
di investire. Sul perugino, dove il
settore della promozione è più forte,
oltre alla crisi si denota anche un
certo sviluppo”.
ALCUNE IMMAGINI DI REPRO,
SOTTO I TITOLARI FABIO LEONARDO
E LUCIANO GUIDI
Signor Guidi, quando avete
iniziato a seguire il settore della
stampa digitale?
“Nei primi anni, l’azienda si
occupava soprattutto di macchine
per ufficio, come concessionaria
Canon. Intorno al 1987 abbiamo
iniziato a introdurre i grandi formati,
prima sempre con Canon poi anche
con Roland, grazie alla quale si è
aperto un mercato interessante
per la stampa e il taglio, dove
una piccola azienda può essere
indipendente per le piccole tirature”.
Come è strutturato il mercato
dell’Umbria?
“In generale, le aziende chiedono
una soluzione e noi cerchiamo di
offrire non solo le macchine, ma
il pacchetto completo di servizio,
assistenza e formazione. In questo
senso, il principio della comunità
di Roland è molto apprezzato.
In dettaglio, vedo tre tipologie di
aziende: tipografie molto attive
nel cartario, chiamate spesso a
reinventarsi, più o meno quanto
succede anche a legatorie e fotolito.
Inoltre, il settore del mobile, molto
attivo”.
Che momento stanno
attraversando queste aziende?
“Sentono anche loro la crisi, forse
un po’ meno rispetto alla Toscana.
È un mondo di piccole realtà,
spesso legate alla tipografia e al
centro stampa. Per tanti, il problema
Come vi organizzate per
garantire pieno supporto anche
in questo periodo?
“Intorno a noi, possiamo contare
su buoni collegamenti e questo
ci permette di muoverci bene per
l’assistenza. Anche gli agenti, se
si fanno vedere sul posto hanno
maggiori possibilità di ascoltare
e seguire i clienti. Inoltre, si fa
sempre meno magazzino, anche
perché con il digitale si stampa solo
l’indispensabile e bisogna essere
pronti a fornire il materiale”.
FUTURO INCERTO
Quando ha iniziato la propria attività,
il materiale sinonimo di stampa era
ancora il piombo. In oltre un secolo
di vita, la Augusto Visconti di Terni
nella propria tipografia ha visto
passare diverse generazioni di lavori
e tecnologie. Situazioni di fronte alle
quali l’azienda è sempre riuscita a
districarsi, mentre attualmente il
futuro risulta più incerto.
luglio/agosto2012
23
UMBRIA
girod’italia
AUGUSTO VISCONTI, TITOLARE
DELLA TIPOLITOGRAFIA VISCONTI
DI TERNI
Signor Visconti, come descrive la
situazione attuale del mercato in
Umbria?
“Tutto è andato bene fino al 2007,
quando ha iniziato a crollare il
mondo offset. Anche il grande
formato sul quale avevamo deciso
di puntare investendo su macchinari
HP si è concentrato sulle grandi
aziende, in grado di praticare prezzi
anche dieci volte più bassi dei nostri
e il Web accentua ulteriormente la
situazione”.
Come vi state organizzando per
contrastare questa situazione?
“È una situazione difficile. Non c’è
più possibilità di recuperare il lavoro
perso, certi prezzi sono impraticabili
per un’azienda piccola come la
nostra, nonostante possa contare su
sette operai qualificati”.
Guardandovi intorno, avete
l’impressione di un malessere
diffuso?
“Il mercato locale ormai non riesce
più ad alimentare la produttività
necessaria. Anch’io, ho una
macchina da stampa splendida,
ma non riesce a produrre a costi
competitivi rispetto a strutture
nazionali con tagli ben diversi. Tanto
per fare un esempio, non riusciamo
a vendere il 6x3 metri a meno di 35
euro, mentre da fuori arrivano offerte
anche di 9 euro. Nel perugino,
dove c’è maggiore concentrazione
industriale di vecchia data, forse se
la cavano un po’ meglio”.
24
luglio/agosto2012
Non esiste qualche forma di
sostegno per l’economia locale?
“Basti dire che se nel 2009
fatturavamo duecentomila euro
di lavori al nostro Comune, oggi
siamo a 850 euro, soprattutto per
la situazione del Comune stesso.
Anche nel settore del turismo, le
nostre risorse sono soprattutto
naturali, dove nessuno investe.
Siamo una regione popolata quanto
un singolo quartiere di Roma, non si
può sprigionare più lavoro di tanto”.
SULL’ONDA DELLA RICERCA
La voglia di sperimentare e trovare
nuovi mercati e nuovi business la
ritroviamo con Renato Perovich,
Amministratore Unico della perugina B-Trade impegnato a valorizzare
risorse ancora da scoprire nell’ambito della comunicazione visiva,
come il settore dei mobili e tutte le
potenzialità legate al trattamento
del cartone ondulato.
Signor Perovich, quali sono gli
spazi della vostra regione dove
trovano spazio creatività e
innovazione?
“Ci concentriamo su un prodotto
RENATO PEROVICH,
AMMINISTRATORE UNICO B-TRADE
E AD MAURO BENEDETTI SPA
considerato di nicchia, apprezzato
per le caratteristiche e forme,
ma ancora poco conosciuto.
Vetrine come Umbria jazz, e altre
manifestazioni collegate alla natura
e salvaguardia dell’ambiente ci
consentono però di farci conoscere
anche al di fuori del territorio
umbro. A questo proposito,
la nostra Regione, attraverso
contributi, ci ha permesso di
investire nella nostra attività e
potenzialità. In quest’ottica, è
importante anche l’adozione di
tecnologie all’avanguardia per la
progettazione, il taglio e la finitura, e
noi ci siamo affidati ai multifunzione
Zund”.
Cosa vi aiuta ad accrescere la
vostra visibilità, soprattutto su
base regionale?
“Oltre a Umbria Jazz, ci sono
altre manifestazioni che la
Regione ha sponsorizzato negli
ultimi anni. Eventi come Green
Day, manifestazioni ecologiste
e connesse alla salvaguardia e
tutela ambientale, ci permettono
di presentare al pubblico il nostro
prodotto al fine di farlo conoscere
e apprezzare. Grazie anche alla
certificazione FSC COC che
abbiamo conseguito nel 2011,
possiamo garantire a clienti e
consumatori che il nostro prodotto
è realizzato nel rispetto delle
normative ambientali”.
Di cosa avreste bisogno per
svolgere al meglio la vostra
attività?
“Probabilmente corsi professionali
di design creativo nel settore
del cartone ondulato ci
consentirebbero di reperire
manodopera già formata e puntare
così alla ricerca e sviluppo di
nuovi prodotti e di ridurre i tempi.
Anche la possibilità di conseguire
finanziamenti per sviluppare il
settore R&D potrebbe aiutarci a
sperimentare nuove creazioni e
ad assumere giovani desiderosi di
entrare in questo settore”.
girod’italia
UNA MATERIA
DA TRATTARE BENE
Per diventare grande, occorre
pensare in grande e questo sembra
il principio che ha ispirato Digital
Point fondata nel 1999 a Ponte
Felcino, in provincia di Perugia,
intenzionata a puntare da subito
su un parco macchine importante
per operare a ciclo completo nella
comunicazione digitale, sia del
piccolo sia del grande formato.
David Pacifici, Socio, Direttore e
Gestione Grandi Clienti, racconta
come sfruttano allo scopo sistemi
Durst, Kongsberg, e HP Indigo.
Signor Pacifici, quali sono i
fattori attraverso i quali puntate
e distinguervi?
“Alla ricerca di nuovi sbocchi, ci
siamo lanciati nel mercato della
cartotecnica, puntando molto sul
Digiboard, per realizzare prodotti
durevoli come espositori, arredo
negozi, totem autoportanti, stand
modulari per aree fieristiche.
Oggi, integriamo anche soluzioni
tecnologiche con display, creando
sistemi di relazione con il cliente
con l’ausilio di monitor touch.
Presentazioni estremamente
impattanti che uniscono la
comunicazione statica - stampata
a livello fotografico con Tecnologie
Durst Rho 800 e Rho 160 - e quella
dinamica”.
Come valutate la collocazione in
Umbria nel contesto della vostra
attività?
“Operare in una piccola regione
con una dimensione media
dell’industria piuttosto piccola, da
una parte è stato un limite alla
crescita, allo stesso tempo però, un
volano allo sviluppo. Siamo sicuri
che se avessimo avuto un mercato
con maggiore domanda, non
avremmo sviluppato i nuovi prodotti
che, insieme a quelli classici, sono
la base del nostro successo”.
In che misura vi sentite colpiti
dalla crisi economica, anche in
confronto al resto d’Italia?
“La crisi ha colpito le aziende umbre
come il resto d’Italia. Molti si sono
organizzati con nuovi prodotti,
processi e servizi, rivolgendosi
all’interno di nicchie; proprio con
questo tipo di aziende che guardano
alle soluzioni e non ai problemi,
stiamo vivendo una grande crescita
nella comunicazione ‘in store’ e
promozionale, dove con budget
mirati e sostenibili si sviluppano i
mercati più interessanti, stimolando
l’attenzione dei clienti”.
DAVID PACIFICI, SOCIO, DIRETTORE
E GESTIONE GRANDI CLIENTI
DIGITAL POINT
Riuscite a tradurre in vantaggi
competitivi alcuni aspetti tipici
della vostra regione?
“Abbiamo molti clienti nelle regioni
confinanti. La vicinanza geografica
è un fattore importante che ci
permette di gestire facilmente i
rapporti, definire le principali attività
in entrata e organizzare consegne
dirette su misura. Un punto di
debolezza sono i trasporti, in quanto
manca un nodo ferroviario veloce da
Perugia e c’è scarsità di voli”. G
luglio/agosto2012
25
SPECIALE
incisione
DI Valeria Teruzzi
dove va
È DA SEMPRE UN SETTORE SUI
GENERIS CON CARATTERISTICHE
LOGICHE PROPRIE. UNA NICCHIA
CHE A CAUSA DELLE COMPLESSE
CONDIZIONI ECONOMICHE
RISCHIA DI CHIUDERSI ANCORA
DI PIÙ IN UN MOMENTO IN CUI AL
CONTRARIO DOVREBBE APRIRSI,
SOPRATTUTTO ALLA COMMISTIONE
CON LE ALTRE TECNOLOGIE, ALLE
SPERIMENTAZIONI CREATIVE E
ALLA COMUNICAZIONE.
È IL MOMENTO, PER L’INCISIONE,
DI METTERSI ALLA PROVA E DI
DARE SPAZIO ALL’IMMAGINAZIONE,
COME CI DICONO ALCUNI TRA
I PROTAGONISTI DEL SETTORE
SCELTI TRA PRODUTTORI E
INCISORI STESSI
26
luglio/agosto2012
2012
incisione
l’incisione
I
n un mondo iperconnesso, dal mercato globalizzato, rivoluzionato dalla Rete e dalle tecnologie anche l’incisione non può essere più la stessa.
I primi a convincersene devono essere però proprio loro, gli incisori perché
è da lì che deve partire una sorta di rinascita. Una rinascita che si deve basare sull’apertura alle nuove tecnologie e
alla creatività. Uscire fuori dagli schemi
vuol dire uscire fuori dalla crisi. È necessario ripensare la propria attività, dimostrarsi intraprendenti e preparati e vincere la sfida di trovare nuove applicazioni, nuove strade, e soprattutto una nuova forma mentis. Abbiamo dato voce in
queste pagine ad alcuni tra i protagonisti che spiccano per creatività e capacità di innovare e innovarsi.
Ne è scaturito uno Speciale che offre
spunti interessanti e che pone l’accento su quanto sia imprescindibile la condivisione delle conoscenze e delle esperienze e su quanto la tecnologia, intesa
come amplificatore di possibilità, possa aiutare.
le domande
 CI FA UNA PANORAMICA DEL MERCATO DELL’INCISIONE
IN UN MOMENTO TANTO DELICATO ECONOMICAMENTE?
 A LIVELLO TECNOLOGICO SONO STATI FATTI CONTINUI PASSI AVANTI.
A CHE PUNTO SIAMO ARRIVATI?
 NESSUNO HA LA MITICA SFERA DI CRISTALLO, CI DICE
UGUALMENTE UN POSSIBILE FUTURO DELL’INCISIONE?
luglio/agosto2012
27
SPECIALE
incisione
re l’esclusività del progetto, e infine perché utilizzare le macchine da
incisione moderne è più facile (soprattutto le macchine laser)”.
 “In effetti sono stati compiuti
notevoli passi avanti. Il progresso
continuo si alimenta anche grazie
cielle
ROBERTO PICCOLI, MANAGER
MARKETING E COMUNICAZIONE CIELLE
cielle
roberto Piccoli, manager
marKeting e comunicaZione
 “Non si tratta solamente del momento delicato, in effetti il settore
dell’incisoria sta vivendo dei profondi mutamenti.
Per quel che riguarda il settore promozionale e della piccola incisoria,
dove si fabbricano o personalizzano gadget, accessori, magliette e altri oggetti vari, sebbene sussistano
alcuni incisori che svolgano questa
professione artigianalmente, ormai
stanno prendendo piede dei service-point in grado di produrre notevoli
qualità di pezzi a prezzi molto competitivi. Ovviamente l’elevata velocità di produzione andrà leggermente
a discapito della qualità.
Per quel che riguarda invece il settore dell’incisoria professionale, dove
è richiesta una qualità molto elevata, abbiamo notato che aziende che
dapprima commissionavano lavori
a terzisti ora si stanno attrezzando
per svolgere ogni fase della produzione internamente. Questa scelta
può essere data da molteplici fattori: per migliorare la qualità, per motivi organizzativi, per salvaguarda-
28
luglio/agosto2012
”L’incisione verrà
utilizzata sempre
più in abbinamento
ad altri processi.
Per esempio
nella stampa
digitale per creare
effetti particolari,
nel settore
dell’illuminazione
per realizzare
backlight, nella
segnaletica
indoor/outdoor
per produrre la
scrittura braille
in rilievo, ecc…”
ai fruitori dei prodotti che, richiedendo determinate soluzioni personalizzate, stimolano le aziende
costruttrici a progettare nuove tecnologie per i sistemi di incisione laser e fresa. Le ultime innovazioni,
per quel che riguarda Cielle, sono le
seguenti: sono stati introdotti nuovi tipi di laser a fibra che permettono di fare lavorazioni microscopiche,
impensabili fino a qualche anno fa;
abbiamo realizzato una nuova linea
di macchine Green che combinano
ottime prestazioni a consumi ridotti; abbiamo depositato due brevetti
per i settori della pelle e della ceramica, che si basano sull’utilizzo del
laser CO2 e di un materiale partico-
lare per costruire la matrice.
Anche gli accessori si sono notevolmente evoluti. Qualche esempio: è
possibile disporre del cambio utensili automatico anche sulle macchine più piccole, sono stati progettati
nuovi sistemi di fissaggio che vanno
oltre i classici morsetti, sono stati
messi a punto numerosi automatismi sia meccanici che software”.
 “L’incisione verrà utilizzata sempre più in abbinamento ad altri processi. Per esempio nella stampa
digitale per creare effetti particolari, nel settore dell’illuminazione per
realizzare la backlight, nella segnaletica indoor/outdoor per produrre
la scrittura braille in rilievo, ecc..
Troverà inoltre applicazione nella
realizzazione di oggetti particolari
e unici non adatti a essere prodotti
industrialmente. Ci riferiamo ai seguenti settori: bigiotteria, architettura, arredamento, personalizzazioni e molti altri”.
dps
mauriZio gHioZZi,
titolare
MAURIZIO GHIOZZI, TITOLARE DPS
incisione
NUOVISSIMI!
“La crescita costante della tecnologia
dell’incisione ha dato ossigeno al mercato
consentendo di essere ottimisti per
l’intero settore, anche in questo momento
di stasi del mondo dell’economia
dps
gatto
incisioni
 “Specializzarsi. Fino a ieri la lavo-
te contribuito a innovare tutto il settore
dell’incisione migliorando la produttività e precisione, e ormai ci sono diverse aziende che puntano all’eccellenza
tecnologica per fronteggiare l’arrivo sul
mercato di fasce più economiche di macchine laser. Il mercato italiano da sempre è orientato alla qualità e la ricerca
di questa eccellenza è ancora più evidente in un momento in cui il cliente è
cerca aziende in grado di soddisfare le
sue esigenze”.
razione stereotipo dell’incisore erano
il timbro e la targa. Oggi il mercato è
frazionato, verticalizzato e quanto mai
esigente, la preparazione tecnica e la
creatività sono l’unica chiave per andare avanti e crescere. Il mercato del timbro è rimasto solo in ambiti professionali e la targa è diventata una specialità, un po’ come è successo per i maniscalchi all’avvento dell’automobile.
Oggi essere incisori significa conoscere
tutti i metalli e saperli lavorare, crearsi
gli utensili da sé, conoscere i principali processi di produzione e lavorazione
industriale, spaziare dall’oreficeria alla
comunicazione di pregio passando per
la modellazione 3D, insomma non basta più avere un pantografo per essere incisori, ci vuole passione, curiosità
e inventiva per riuscire a trovare soluzioni nuovi in un mercato saturo. Il futuro è di coloro che sanno incidere un
fondello di orologio come un badge o
come un bicchiere o creare un modello in cera per microfusione, il futuro è
di chi in ogni oggetto che vede la prima cosa che pensa è ‘cosa posso inciderci sopra’ e in ogni blocco di materiale grezzo ci vede dentro imprigionato
un oggetto che deve essere liberato”.
costante della tecnologia dell’incisione
ha comunque dato ossigeno al mercato
consentendo di essere ottimisti per l’intero settore, anche in questo momento
di stasi nel mondo dell’economia. Siamo
fiduciosi per il futuro e siamo convinti
che chi abbraccia questa tecnica di lavorazione ha delle chance per emergere
e affermare il proprio prodotto”.
gatto incisioni
In generale non
servono nuove
macchine quanto
invece nuovi incisori
con nuove idee
fisso
three
fisso
four
fisso
six
ettore maria bar,
titolare
 “La tecnologia laser ha sicuramen-
 “Sicuramente positivo. La crescita
per i suoi fi
 “A buon punto, la curva di innovazione inizia la sua parte ‘piana’ dopo anni
di crescita e sviluppo rampante. Oggi
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n° art. MUF346EL
 “Il mercato dell’incisione è ancora
relativamente forte e ha retto bene alla
crisi, anche perché le aziende che investono sono interessate a tecnologie
che si orientano al futuro e il settore laser ha ancora molto da dare in termini
di tecnologia e applicazione”.
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In ambito incisoria e 3D manca ancora la realizzazione additiva metallo su metallo, ma già i primi prototipi sono in cantiere.
In generale non servono nuove macchine quanto invece nuovi incisori
con nuove idee”.
ETTORE MARIA BAR, TITOLARE GATTO
INCISIONI
“Ci sarà uno split. Lo scenario
si dividerà sempre più in ‘dozzinale’ e ‘specializzato’.
Il primo settore già sta soffrendo
la guerra dei prezzi, il secondo sta
nascendo e avrà un futuro fulgido.
Chi non ha il coraggio di fare il grande salto non credo abbia un futuro
di crescita”.
ML
ENGRAVING
ANDREA LODETTI,
CEO
“Il settore dell’incisione risente naturalmente dalla difficile fase
congiunturale che sta attraversan-
30
luglio/agosto2012
do il nostro Paese, ma l’esperienza
ci insegna che la capacità di garantire ai clienti standard molto elevati in termini sia di tecnologia sia di
servizio consente non solo di difendere la quota di mercato, ma persino di migliorarla. Nel 2011 abbiamo, infatti, registrato un incremento a doppia cifra dei ricavi, migliorando i rapporti con i clienti che già
avevamo in portafoglio e conquistandone di nuovi, in Italia e all’estero,
dove durante la partecipazione alle
fiere internazionali di settore, come
Euromold a Francoforte, riscontriamo
un crescente interesse da parte degli operatori asiatici e di altri Paesi
emergenti. Anche i risultati dei primi
cinque mesi di quest’anno confermano il trend positivo degli ordinativi dei nostri clienti, che sono alla ricerca di soluzioni tecnologiche sempre più avanzate. Come nel settore
auto, dove abbiamo sviluppato ed
elaborato un metodo innovativo di
incisione laser degli stampi per termoformatura. Approfondite analisi
su questa peculiare forma di stampaggio e i numerosi test dei nostri
laboratori di Ricerca&Sviluppo ci hanno infatti portato alla realizzazione
del brevetto Air-Off, che per la prima volta ha reso possibile l’incisione laser di texture 2D e 3D estremamente complesse su stampi di
qualsiasi dimensione e geometria,
ottenendo ottimi risultati”.
“L’esperienza
ci insegna che
la capacità di
garantire ai clienti
standard molto
elevati in termini
sia di tecnologia
sia di servizio
consente non solo
di difendere la
quota di mercato,
ma persino di
migliorarla”
ml engraving
puntano sulla qualità e sull’innovazione dei loro prodotti, dall’industria calzaturiera al packaging, dai
designer di prodotto ai centri stile dei colossi dell’automotive, ML
Engraving è il partner ideale con cui
realizzare idee creative all’avanguardia; per osare e uscire dagli schemi.
L’unione del processo digitale D.R.E
- Design Rendering Engineering, sviluppato dalla Ricerca&Sviluppo, e
della tecnologia laser ha portato ML
“Dal punto di vista della tecnologia, ML Engraving, che è leader
nell’incisione laser degli stampi,
è un caso esemplare dei progressi che sono stati fatti negli ultimi
anni. ML Engraving è nata infatti
nel 2005 dall’idea di voler applicare la tecnologia laser al mondo delle finiture superficiali per realizzare
texture 3D, ottenendo un esclusivo
‘effetto tatto’ (touch&feel), in grado di trasferire le peculiarità della
texture sul materiale: non plastica
o gomma dunque, ma morbida pelle, legno rugoso o soffice stoffa. Un
bel vantaggio per i top brands che
ANDREA LODETTI, CEO ML ENGRAVING
Engraving a incidere texture 3D su superfici molto estese, come gli stampi per interni d’auto o per tavoli e sedute e molto altro ancora. Trasformando l’idea creativa
in un file eseguibile dalla macchina laser, ML Engraving
soddisfa i clienti più esigenti.
 “Credo che il futuro dell’incisione debba svilupparsi
in due direzioni: la tecnologia e il servizio. Il nostro impegno è costante nella realizzazione delle soluzioni più
avanzate, con un occhio molto attento alla sostenibilità
ambientale dei processi produttivi, un elemento da cui
non si può prescindere. Per questo in ML Engraving la
Ricerca&Sviluppo fa piccoli e grandi passi ogni giorno,
non solo per migliorare le prestazioni tecniche, ma anche
per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, bandendo
completamente l’utilizzo degli acidi corrosivi e altamente inquinanti utilizzati nei sistemi tradizionali.
L’incisione è una tecnica molto versatile e adatta a rispondere a tante esigenze, per questo motivo abbiamo
deciso di investire in questa direzione. Gli anni di lavoro
stanno dando ora risultati importanti, ma non basta: ML
Engraving punta ad affinare i suoi servizi e a trovare soluzioni sempre nuove e che rispondano in modo mirato
alle esigenze del mercato”.
roland dg mid
europe
vittorio neri,
communication manager
 “Un momento di svolta. Nel senso che diventa importante non più tanto la caratteristica tecnologica, ma la
capacità di creare, andare oltre le consuetudini, mischiare le tecnologie. Cosa che rappresenta un serio shock
culturale per un mondo ricco di manualità ed esperienza
roland
La formula è old+old=new.
Significa che una tecnologia
matura, insieme a una soluzione
classica, proposta in un nuovo
mercato, rappresenta una novità,
anche se si basa su cose già
fatte. Per questo il passaggio
è più culturale che tecnico
SPECIALE
incisione
 “Mi riaggancio a quanto detto
prima. L’incisione classica oggi sente molto la concorrenza della stampa digitale. Per cui, una delle strade che mi sento di poter indicare è
quella della capacità di andare su
altri campi e di aumentare la professionalità acquisendo nuove idee, informazioni sui materiali e sulle esigenze dei clienti.
L’incisione è un’arte, questo concetto va preservato assolutamente. L’incisore non deve aver paura
di sperimentare e di condividere.
Community, eventi, corsi debbono
diventare prioritari. In più, anche la
VITTORIO NERI, COMMUNICATION
MANAGER ROLAND DG MID EUROPE
come quello dell’incisione, che deve
non solo aprirsi a livello di tecnologie, ma anche a livello di ricettività
di nuove idee e riproposizione alla
clientela di soggetti nuovi. A questo
dobbiamo unire il momento economico complesso.
C’è una formula importante che bisogna prendere in considerazione,
in questo periodo in cui gli investimenti sono centellinati. La formula è
old+old=new. Significa che una tecnologia matura, insieme a una soluzione classica, proposta in un nuovo mercato, rappresenta una novità,
anche se si basa su cose già fatte.
Per questo il passaggio è più culturale che tecnico”.
sei
“Oltre alla
tecnologia in
continua evoluzione
ulteriori passi
avanti saranno
fatti grazie alla
chimica che lavora
sulla costituzione
dei materiali”
32
luglio/agosto2012
sei laser
marco ZamPieri,
reSPonSabile commerciale italia
 “Il mercato dell’incisione, come
lo si intendeva in modo tradizionale,
ha dovuto rinnovarsi per non scomparire. Una delle svolte è sicuramente la tecnologia laser che ha ‘soccorso’ un settore in sofferenza e ha
reso possibile l’estensione dei servizi di incisione non solo al settore
artigianale tradizionale, ma anche
a quello industriale trovando applicazione nei settori elettrico-elettronico, motociclistico, ecc.”
 “Parlando sempre della tecnologia laser applicata al settore dell’incisoria, è in continua evoluzione, ma
sicuramente uno dei miglioramenti
più visibili è quello della riduzione di
energia necessaria e le migliori performance per applicazioni su metalli, leghe e termoplastiche”.
 “Oltre alla tecnologia in continua
evoluzione ulteriori passi avanti saranno fatti grazie alla chimica che
lavora sulla costituzione dei materiali, contribuendo alla semplificazione dei processi di lavorazione e
alla velocizzazione”.
G
 “Parlo di incisione classica. Direi
che oggi gli sviluppi maggiori possono venire dall’accessoristica con
cui attrezzare una macchina, per
fare più cose con un’unica periferica. Un’altra cosa su cui i produttori
hanno mirato è stata la semplificazione nell’uso delle macchine, per
diminuire i tempi di apprendimento
e cercare di portare a profitto l’investimento in maniera veloce. In questo modo, acquisiti i fondamentali,
ci si può anche concentrare nel cercare cose nuove”.
capacità di miscelare l’incisione con
altre tecnologie (ad esempio l’UV).
Oceano blu, coda lunga e mucca viola. Sono concetti sempre validi per
camminare, in un modo o nell’altro.
In più proporsi tramite il web al mercato estero. L’italianità è un grande valore che bisogna spendere
sempre”.
MARCO ZAMPIERI, RESPONSABILE
COMMERCIALE ITALIA SEI LASER
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luglio/agosto2012
33
scenari
stampadigitale
DI Giuseppe Goglio
STUDIO QUASI
MANIACALE DEI
MATERIALI, GRANDE
ATTENZIONE AI TEST E
CAPACITÀ DI COGLIERE
NUOVI SPUNTI DALLE
RICHIESTE DEI CLIENTI,
FANNO DI
BANANAPRINT.IT
UN LABORATORIO
D’AVANGUARDIA DELLA
STAMPA DIGITALE
Un’idea tira
l’altra
34
luglio/agosto2012
stampadigitale
B
rochure, biglietti da visita,
striscioni, manifesti e ogni
altro lavoro riconducibile
alla stampa digitale nel senso
più tradizionale della definizione
restano una componente
importante nei bilanci di
un’attività del settore. Sempre
più però, in prospettiva futura,
limitarsi a questo tipo di offerta
rischia di risultare penalizzate
sotto il profilo della competitività.
Di fronte a società sempre
più grandi e organizzate, con
maggiore possibilità di investire
e capacità di abbattere i confini
geografici grazie al Web, diventa
strategico sperimentare nuove
strade. Una tra le più interessanti,
va in direzione della creatività,
spostando il centro dell’attività
di uno stampatore dai macchinari
alle doti personali e con la
disponibilità a mettersi in gioco.
Una strada intrapresa senza
esitazione da Bananaprint.it
grazie al non comune mix di
entusiasmo e competenza messo
in campo da Federico Ferrario,
i cui risultati non tardano a
concretizzarsi sotto forma di un
campionario particolarmente
variegato e idee originali e al
tempo stesso realizzabili.
Signor Ferrario, come nasce il
progetto Bananaprint.it?
“È un’iniziativa recente, poco
più di un anno, frutto di una
lunga esperienza maturata nel
settore dell’attività tipografica
più in generale, per puntare
maggiormente sulle potenzialità
della stampa digitale.
Lavoriamo molto nel settore
della cartotecnica e un bel
momento, guardandoci intorno,
ci siamo resi conto di avere a
disposizione macchinari che ci
avrebbero consentito di realizzare
qualche cosa di nuovo, capace di
distinguersi”.
Avete quindi deciso di
raccogliere la sfida di
questa nuova generazione di
stampanti. Quali sono state le
vostre scelte?
“Siamo entrati in contatto prima
con Océ; ci hanno mostrato le
applicazioni che potevano nascere
dalla serie Arizona e ci siamo
presto resi conto di come fosse
possibile trattare con successo
materiali difficili da stampare in
altro modo, come per esempio
le carte nere, il polipropilene,
certi tipi di pastiche. Abbiamo
optato quindi per il modello 350XT
ma, oltre alla stampa in piano,
FEDERICO FERRARIO, EFFERVESCENTE
TITOLARE DI BANANAPRINT.IT,
LABORATORIO DI STAMPA DIGITALE
AD ALTA TECNOLOGIA CHE SI TROVA
A MONZA
luglio/agosto2012
35
scenari
stampadigitale
uso per effettuare dei test. Nel
tempo, acquisiamo tutta una
serie di conoscenze sui supporti
e il relativo comportamento nella
stampa latex, UV, laser o offset”.
Tra questi materiali, quali sono
i più particolari, o interessanti
dal vostro punto di vista?
“Oltre a una serie di tessuti e
legnami, abbiamo anche la carta
vetrata. Partiamo sempre dall’idea
che il punto di partenza non sia la
tecnologia di stampa ma proprio
il materiale. È lui quello con cui si
dialoga”.
abbiamo pensato anche al roll-toroll, credendo nelle potenzialità
del latex con una HP L28500”.
Due macchine del genere
rappresentano un investimento
impegnativo…
“Per il nostro mercato, una
macchina Latex ci permette di
realizzare diverse applicazioni
importanti, come il vinile da
applicare in seguito sul cartone
microonda. Ci serviva però anche
la possibilità di stampare in
piano, con maggiore precisione
e il controllo numerico nella
tenuta a registro. Quindi, abbiamo
optato anche per l’Arizona,
perché secondo noi ci consente
di fare qualcosa in più. In effetti,
temevamo di aver fatto il passo
più lungo della gamba, ma
utilizzandola ci siamo presto
resi conto di poter proporre ai
clienti applicazioni sempre nuove.
Corredando il tutto con un plotter
da taglio Zund, siamo veramente
in grado di presentare soluzioni
complete”.
Nessun rimpianto quindi?
“Direi di no. È diventato facile
rispondere affermativamente a
qualsiasi richiesta di un cliente.
36
luglio/agosto2012
Si riesce ad andare oltre i limiti
della tecnologia UV. Inoltre, è uno
stimolo per noi, ci ha aiutato ad
aprire la mente e cercare sempre
nuove opportunità. Abbiamo
potuto così ripensare il modo di
trattare i materiali tradizionali in
ottica di innovazione. In alcuni
casi, abbiamo aumentato anche
la qualità, soprattutto quando
si arriva a trattare materiali
trasparenti o bianchi. Inoltre, è
possibile presentare al cliente test
praticamente identici al prodotto
finale e questa la ritengo un’arma
vincente”.
Come riuscite a tradurre in
ordini queste potenzialità unite
alla vostra abilità?
“Abbiamo sviluppato un
campionario racchiuso in quella
che abbiamo ribattezzato Black
box, una piccola scatola dove
raccogliamo tutti i materiali
incontrati strada facendo e
trattati. È cresciuto con il tempo,
grazie agli ordini ricevuti dai
clienti, ma soprattutto grazie al
desiderio di sperimentare. Per
esempio, se devo sviluppare un
progetto su un Pet riciclato, faccio
un ordine leggermente superiore
alla quantità da stampare e la
Come cercate di proporli ai
vostri interlocutori?
“Attualmente, in genere è il grafico
a occuparsi della fase creativa,
mentre lo stampatore riceve
il materiale pronto da mettere
in macchina. La nostra idea
invece è di sfruttare la black box,
presentare materiali e grafiche per
spiegare cosa si può realizzare.
In questo modo, lo stampatore
esce dal ruolo originale e diventa
un consulente per aiutare a
trovare la giusta direzione e la
collocazione ideale per un’idea.
Ci vorrà un po’ di tempo ma alla
fine il risultato raggiunto è del
tutto diverso. È la nostra filosofia,
cerchiamo di raccogliere proposte
dai creativi, assimilarle e trovare
una soluzione”.
Quanta apertura trovate su tali
argomentazioni?
“Molte agenzie sono ancora
poco esperte sui materiali,
ma si trovano anche diverse
altre disposte a sperimentare.
Spesso, la curiosità gioca un
ruolo importante, e in quei casi,
oltre a quanto ci viene richiesto,
riusciamo a mostrare ulteriori
opportunità”.
In quali settori si riesce a
ritagliarsi i maggiori spazi?
“Se parliamo di arredamento,
stampadigitale
di interior design, al momento
si conclude soprattutto per gli
allestimenti temporanei, mentre
in architettura di interni, si
realizzano in prevalenza progetti
specifici, non certo sui volumi.
Sul pubblicitario invece, si trova
un buon livello di ascolto. Mentre
un tema molto di moda, la carta
da parati, la vedo più come una
soluzioni di massa e non a livello
di architettura, senza trascurare
l’aspetto delicato della posa
se non si vuole rovinare tutto il
lavoro”.
Avete qualche punto di forza
nel quale vi riconoscete?
“Più che altro, devo fare in modo
che tutto quanto richiesto dal
mercato diventi un mio punto
di forza. Devo cioè cercare di
trasformare qualsiasi richiesta
in opportunità. Se mi chiedono
qualcosa che non so fare, mi
organizzo, la studio e mi adeguo
fino a quando non ottengo un
risultato all’altezza delle attese.
Dove un altro fa packaging, io
cerco di migliorarmi presentando
prototipi in tutto uguali al
prodotto finale. Se mi chiedono
calpestabili, vado alla ricerca di
prodotti alternativi, più facili da
applicare, magari fluorescenti e
con maggiore durata in esterni.
Mi piace pensare a Bananaprint.
it come a un laboratorio di idee, a
un’attività di ricerca”.
A livello di lavori eseguiti,
quali biglietti da visita potete
presentare?
“Un progetto molto interessante è
stato insieme al fotografo Federico
Comelli Ferrari. Dopo averlo
seguito in alcune sperimentazioni
nelle quali manipolava immagini,
in occasione della fiera AAM Arte Accessibile Milano ideata
e organizzata da Arte Ipse
Dixit, l’abbiamo affiancato
nell’installazione scenografica
Metacittà virtuale sulle facciate
dell’edificio de Il Sole24Ore
progettato da Renzo Piano.
L’INSTALLAZIONE SULLA FACCIATA DEL SOLE
24 ORE A MILANO DELL’OPERA DELL’ARTISTA
FEDERICO COMELLI FERRARI STAMPATA DA
BANANAPRINT.IT CON UNA OCÉ ARIZONA
Con un altro designer, Lorenzo
Damiani, abbiamo realizzato un
piccolo libro, con una fascetta
esterna e una carta speciale di
Fedrigoni. Una tiratura limitata
ma molto distintiva. Ancora, per
Casa Castiglioni, uno spazio alla
Triennale di Milano durante il
Salone del Mobile”.
Dopo il primo anno di attività,
com’è il bilancio?
“È difficile realizzare proposte
innovative, però il mercato ha sete
di vederne. Quando avanziamo
proposte al cliente l’attenzione
c’è, anche se in effetti lui deve
fare i conti con il budget, ma
se uno può appena spendere
qualcosa in più, i nostri stimoli
vengono raccolti e a loro volta
ne forniscono di nuovi. Per ora,
il 90% del nostro fatturato resta
legato a prodotti tradizionali, ma il
restante 10% continua a crescere,
e in questo c’è anche una grande
soddisfazione personale”.
Un’ultima curiosità, come mai
quel nome?
“Certamente, in parte per colpire
l’attenzione. Soprattutto però,
per smitizzare e rendere più
simpatico il concetto di stampa
e tutto quanto gli ruota intorno.
Rispecchia anche la nostra
filosofia di essere professionali
pur dando il giusto peso alle cose.
Un lavoro non solo cupo,
ma anche divertente”.
G
luglio/agosto2012
37
SCENARI
stampadigitale
A CURA della Redazione
IMMAGINI DI GETTY IMAGES SU
PANNELLI STAMPATI CON TECNOLOGIA
DIGITALE MIMAKI
Impara l’arte
(digitale)…
L
a tecnologia si sposa con
l’arte. Un matrimonio felice e
destinato a durare in stile “e
vissero per sempre felici e contenti”.
Grazie al digitale il fascino del
pennello a setole lascia spazio a
nuove forme d’espressione artistica,
dove il contributo tecnologico dà
linfa alla creatività. Ed ecco che
tra i protagonisti della suggestiva
mostra “Wonderline 2012. Il colore
nel pianeta intelligente”, organizzata
da Studio Original Designers 6R5
Network per la cura di Vittorio Sgarbi
e Paolo Fontanesi, appare anche la
tecnologica digitale inkjet Mimaki.
Stampanti di ultima generazione
a servizio della creatività che
attraverso diversi linguaggi e forme
d’arte interpretano i significati e
le emozioni del colore: dipinti di
38
luglio/agosto2012
UNA MANIFESTAZIONE IN CUI LE ARTI SI FONDONO E
CONFONDONO DANDO VITA A UN UNICUM MULTISENSORIALE
DOVE ANCHE LA STAMPA DIGITALE FA LA SUA PARTE. IN SCENA
A MILANO LA TECNOLOGIA MIMAKI PARTNER DELLA MOSTRA
“WONDERLINE 2012. IL COLORE NEL PIANETA INTELLIGENTE”
Francesco Roggero, fotografie di
Getty Images, poesie di Nanni
Balestrini, filmati della 20th
Century Fox Home Entertainment,
videoproiezioni e danza
contemporanea. Per la stampa delle
immagini selezionate dall’agenzia
fotografica americana Getty
Images si punta sulla qualità della
tecnologia inkjet firmata Mimaki.
E il connubio dà vita a una resa
cromatica di grande impatto. Il frutto
di un percorso che, iniziato a metà
degli anni ’90 con la presentazione
della prima stampante inkjet, ha
portato questa nuova tecnica di
stampa ad affermarsi negli anni
nei più disparati ambiti applicativi.
Prima, nei settori del tessile e delle
arti grafiche, dove gli operatori hanno
riconosciuto nel digitale lo strumento
per realizzare dal singolo pezzo
stampadigitale
FOTO ENNEVI - STEFANO VALENTINO
fino a quantitativi industriali, con la
massima personalizzazione e a costi
competitivi rispetto alle tecnologie
tradizionali. Poi, in molti mercati
sempre più verticali, toccando vari
ambiti dell’industria, dove i sostenuti
ritmi richiedono elevata velocità di
esecuzione e massima produttività,
fino a raggiungere i consumatori
finali. Oggi la massima ricerca
della personalizzazione è un must
anche per il singolo in tanti aspetti
della vita quotidiana: dai mobili di
casa alla cover dello smartphone.
È indiscusso: grazie all’innovazione
tecnologica digitale stiamo vivendo
una vera e propria rivoluzione della
stampa, frutto dell’attività di Ricerca
& Sviluppo di quelle aziende che
ne riconoscono il valore strategico
per anticipare le nuove tendenze.
Un concetto che è alla base della
filosofia di Mimaki da sempre
pioniera nell’innovazione.
AL SERVIZIO DELL’ARTE
Dall’auto brandizzata all’arte il
passo è breve, grazie anche alla
qualità Mimaki che raggiunge
livelli Fine Art, aprendosi a nuovi
orizzonti applicativi. Immagini, colori
e sfumature sono riprodotti sin nel
minimo dettaglio, le scritte sono
MISCELA ARTISTICA
Wonderline 2012. Il colore nel pianeta intelligente (8/27 giugno, Spazio Krizia – Milano) è una mostra in
cui pittura moderna, poesia d’avanguardia, musica alternativa, colore
e fotografia si fondono per coinvolgere il visitatore in un’esperienza multisensoriale. L’esposizione si
propone di interpretare e declinare
i significati e le emozioni che il colore comunica attraverso diverse
forme d’arte e scienza, coinvolgendo il mondo dell’arte, della cultura,
della moda, del design e dell’industria. Organizzata dallo Studio Original Designers 6R5 Network di Milano, per la cura di Vittorio Sgarbi
e Paolo Fontanesi, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Regione
Lombardia – Assessorato all’Istruzione, Formazione e Cultura, il patrocinio della Provincia di Milano e
della FLA Federlegno Arredo. Wonderline 2012 si costruisce come un
originale viaggio alla scoperta dei
nove colori che contraddistinguono il percorso espositivo, attraverso un itinerario che affiancherà i
dipinti di Francesco Roggero alle
fotografie dell’agenzia americana
Getty Images, alle poesie di Nanni
Balestrini. Per ogni colore, stimoli uditivi e visivi, da ascoltare, leggere, ammirare, hanno guidato lo
spettatore attraverso nove diverse Emozioni collegate ai nove Colori Wonderline: Creatività (Green
Room), Ispirazione (Blue Room),
Immaginazione (Violet Room), Inventiva (Orange Room),Tecnologia
(Black Room), Sensazione (Turquoise Room), Leggenda (Purple Room),
Passione (Red Room) e Emozione
(Yellow Room).
nettamente leggibili fino a corpo 2,
le gradazioni cromatiche rispondono
a standard di brillantezza realistica.
E così chi sperimenta le avanguardie
dell’arte contemporanea trova
nel digitale lo strumento di lavoro
perfetto per dare vita alle proprie
creazioni. La microprecisione delle
stampanti Mimaki era già nota
agli organizzatori della mostra
“Wonderline 2012. Il colore nel
pianeta intelligente”. Per questo
motivo hanno preso contatti con
Bompan, importatore esclusivo
per l’Italia dei prodotti Mimaki,
proponendo di essere partner
dell’evento. Una collaborazione
accolta dall’azienda con grande
entusiasmo: “Oggi più che mai la
stampa digitale ha tutti i requisiti per
soddisfare ogni esigenza creativa,
divenendo strumento produttivo
al servizio anche dell’artista, del
designer e del consumatore finale”
- commenta Rachele Bompan,
Marketing Manager di Bompan
- “Questa mostra rappresenta
un’importante occasione per dare
il nostro contributo alla diffusione
di una cultura della stampa digitale
inkjet. Intendiamo far conoscere
al grande pubblico le potenzialità
infinite, la qualità e la versatilità
delle stampanti Mimaki applicate a
personalizzazioni e realizzazioni fino
a poco tempo fa impensabili”.
Le fotografie dell’agenzia Getty
Images sono l’esemplificazione
del DNA creativo delle stampanti
Mimaki. Per la stampa delle
immagini i tecnici Bompan hanno
fornito consulenza qualificata. E
infatti, grazie all’esperienza maturata
sul campo e all’approfondita
conoscenza delle tecnologie digitali,
hanno guidato gli organizzatori della
mostra nella scelta dei materiali più
idonei per valorizzare la creatività
delle opere. Un servizio che
conferma il modus operandi con cui
Bompan da oltre 15 anni opera in
Italia in qualità di partner altamente
specializzato in ambito di stampa
digitale.
G
luglio/agosto2012
39
SCENARI
stampadigitale
DI Valentina Guzzardo
È
stata la prima a guardare
il colore in modo numerico
anziché visivo, introducendo
il concetto di linearizzazione.
La prima a parlare di RIP e di
profilatura per il controllo della
stampante digitale. La prima a
creare riferimenti colorimetrici
precisi con la metodologia basata
sui profili ICC.
Dal 1992, anno di nascita, ha
sfidato gli interessi di tante
aziende più grandi; ha precorso
i tempi, ma il tempo le ha
dato ragione e in vent’anni è
diventata il punto di riferimento
nella distribuzione di soluzioni
professionali innovative nel
mercato della grafica e della
comunicazione attraverso
rivenditori specializzati. Come
ha fatto? È una lunga storia
e ce l’ha raccontata – in
occasione dell’anniversario
ventennale - Giuseppe Masante,
Amministratore unico della
Società, che per parlare del
presente apre lunghe parentesi
sul passato.
Signor Masante tutto è
cominciato…
“Il primo cliente fu un fotografo
di Napoli specializzato in foto
di matrimonio. Capì subito le
HA SFIDATO IL SISTEMA. HA CREATO PROFILI DI RIFERIMENTO
QUANDO SI STAMPAVA ANCORA A OCCHIO. È STATA LA PRIMA
AZIENDA IN ITALIA CERTIFICATA ISO FOGRA. E LEAD HA “SOLO”
VENT’ANNI, APPENA COMPIUTI
Cambiamo
metodo
40
luglio/agosto2012
stampadigitale
potenzialità di una stampa di
grande formato per quel tipo di
lavoro. Ricordo che mi telefonò
dopo sei mesi per ringraziarmi in
quanto aveva già ammortizzato il
costo del plotter. La cosa assurda
è che vendemmo direttamente
la stampante in quanto nessuno
dei rivenditori voleva vendere
una stampante di quel genere.
Ancora oggi, in molte situazioni, il
rivenditore d’informatica anziché
essere un promotore è il freno
più grande alla trasformazione
tecnologica”.
Quali le principali innovazioni
del settore?
“Una grande rivoluzione è il
Tablet Computer, con tutti i
possibili sviluppi grafici che offre.
Nella fotografia professionale
sicuramente citerei il dorso
digitale, che consente di realizzare
immagini con una qualità e una
fedeltà colore di gran lunga
superiori ai sistemi analogici.
Lead ha messo a punto una
tecnica che consente di certificare
l’acquisizione di uno scatto
fotografico e cioè di garantire che
il file acquisito sia in grado di
contenere integralmente e in modo
del tutto rispettoso l’intera gamma
di valori cromatici dell’immagine
fotografata. Questa tecnica
potrebbe essere di grande aiuto
nella realizzazione di fotografie
del patrimonio artistico italiano,
al fine di archiviare immagini per
eventuali riproduzioni o restauri. È
presumibile pensare che le uniche
immagini attualmente esistenti di
opere d’arte o beni d’interesse
culturale siano state scattate con
la sola scala Kodac a fianco, che
non può essere considerata un
riferimento valido perché fornisce
informazioni cromatiche troppo
approssimative. Ma qui entrano in
gioco interessi troppo grandi e un
clientelismo contro cui è difficile
avere la meglio. Tutta la storia di
Lead è legata a filo doppio con
questo tipo di difficoltà”.
Come s’intuisce la direzione del
progresso?
“Non abbiamo mai avuto delle
intuizioni ma semplicemente
osservato e ascoltato
attentamente le persone che
lavorano per capire le loro esigenze
e le difficoltà quotidiane. Partendo
LEAD HA COMPIUTO VENTA’NNI. LA SUA
STORIA È LEGATA A FILO DOPPIO CON
LO SVILUPPO TECNOLOGICO
luglio/agosto2012
41
SCENARI
stampadigitale
da questi punti abbiamo cercato
in giro per il mondo le tecnologie
in grado di risolvere i problemi e
migliorare la qualità del lavoro, le
abbiamo messe insieme creando
delle soluzioni e abbiamo cercato
di immaginare nuove applicazioni
fattibili con tecnologie nate per
altri utilizzi. Con l’evoluzione del
digitale, nel mondo della stampa
uno dei problemi principali
era la gestione dei dati che
cresceva in modo esponenziale
rallentando i processi di lavoro,
che al contrario necessitavano
di incrementare la produttività.
Anche in questo campo, quello
della memorizzazione e gestione
dei dati, Lead ha sempre proposto
idee e tecnologie innovatrici
attraverso i marchi IBM, Micropolis,
Fujitsu, Pathlight Technology e
Mercury Computer. È stata la prima
società in Europa, nel 1995, a
introdurre l’architettura Storage
Area Network e la prima in Italia,
nel 1999, a proporre la tecnologia
Network Attached Storage”.
Oltre allo scontro con i grandi
marchi, quali sono state le
principali difficoltà in questo
percorso?
“Creare informazione sul mercato
finale e spiegare ai rivenditori
d’informatica l’esistenza e le
potenzialità di nuove tecnologie,
insegnando loro a profilare le
macchine. Sono stati tempi duri.
A volte abbiamo anticipato troppo
il mercato e questo, per assurdo,
in alcuni casi ci ha penalizzato
anziché tradursi in crescita di
fatturato. Per noi promuovere una
nuova tecnologia rappresenta un
costo elevato in quanto prima
dobbiamo sperimentarla al nostro
interno o ‘gratuitamente’ presso
clienti campione. Questo vuol
dire investimenti importanti di
denaro e tempo che non sempre
vengono ripagati. Dopo la fase
di sperimentazione ci si deve
scontrare con le problematiche
di commercializzazione che,
PRIMI SISTEMI RAID PER
COLLEGAMENTI FIBRE CHANNEL
42
luglio/agosto2012
nel nostro caso, dipendono dal
rivenditore. Infatti, se la soluzione
non trova il consenso presso il
canale, perché magari va a ledere
interessi commerciali di altri vendor
con i quali il rivenditore ha un
rapporto prioritario, la tecnologia
può anche essere rivoluzionaria
ma rimane in un cassetto fino a
quando non saranno i grandi nomi
a presentarla. Oggi fortunatamente
esiste internet e chi vuole
informarsi lo può fare direttamente
senza essere filtrato da interessi
commerciali. Un esempio palese:
la tecnologia Fibre Channel,
utilizzata nello storage. Quando la
proponevamo noi ai rivenditori non
la consideravano minimamente,
appena lo ha fatto Apple (parecchi
anni dopo) sembrava che esistesse
solo il Fibre Channel. Oggi grazie
ai nuovi mezzi di comunicazione,
per noi piccolini, difficilmente
si riesce a essere ‘primi’. Ci si
prova cercando di intuire per primi
l’esigenza del cliente e proporgli
la soluzione giusta al prezzo
più basso, anche se spesso la
stampadigitale
banding anche in caso di
fondi pieni.
L’altezza di stampa dal
supporto (spessore fino
a 4,5 cm) si regola a
mano in pochi secondi.
Grazie alla qualità
dell’immagine ottenuta
con i dorsi digitali Phase
One e a un pizzico
di fantasia si aprono
scenari inimmaginabili
nella personalizzazione
dell’arredamento.
L’unica difficoltà sta
nell’immaginare ciò
che non è mai stato
immaginato prima. Anche
a questo ci pensiamo
noi”.
VERPACK BPXP3D. PRIMO SOFTWARE RIP
DEDICATO AI FOTOGRAFI.
SOTTO SOFTWARE MONACO PROFILER,
PRIMO SOFTWARE PER LA CREAZIONE
PROFILI MULTICANALE
soluzione giusta non
è quella al prezzo più
basso”.
Come si resiste alla
crisi, allora?
“Per il momento il difficile
contesto economico non
ci ha fermato perché abbiamo
sopperito al calo del mercato
grafico tradizionale sviluppando
maggiormente fatturato in nuovi
settori come quello della stampa
digitale e della virtualizzazione
in ambito grafico-informatico. Il
fatturato 2011 si aggira attorno
ai 4,1 milioni di euro. In questi
ultimi anni Lead si è focalizzata
maggiormente sulla proposta di
prodotti dedicati all’ottimizzazione
delle tecnologie già esistenti e
sullo sviluppo di attività specifiche
per nuovi mercati. Un esempio
recente è la nostra ultima attività
che vede coinvolta la fotografia
(con Phase One) e la stampa
digitale UV di grande formato (con
EFI Rastek), finalizzata a creare un
nuovo mondo per l’arredamento
d’interni. Infatti, grazie alla
tecnologia inkjet UV e agli inchiostri
di EFI oggi è possibile stampare su
qualsiasi supporto, su vetro, legno,
metallo, pelle, ecc. In questo
momento il nostro prodotto di
punta dedicato al mercato grafico
è il modello H652 di EFI Rastek,
la stampante UV inkjet di grande
formato che ha cinque teste di
stampa inkjet Toshiba Tec in linea
ma con la possibilità di gestire la
goccia di stampa variabile da 6
a 48 picolitri e inchiostro bianco
stampato in simultanea con la
quadricromia. Le due lampade
UV consentono la gestione
bidirezionale dell’essiccazione e
garantiscono applicazioni prive di
Qual è la lectio che
ha tratto da questi
vent’anni di attività, cos’ha
imparato di utile per reggere il
timone?
“I momenti più difficili che abbiamo
dovuto superare non sono mai stati
determinati da eventuali crisi di
settore o cambiamenti del mercato
ma purtroppo sempre creati da
azioni sconsiderate di terzi. Quello
più significativo è avvenuto nel
giugno del 2000 dove in una
notte LEAD perdeva quasi 600
Milioni di lire conseguentemente
a un allagamento del magazzino
causato da terzi. Avviata la causa
civile nel 2000 sono trascorsi 12
anni e siamo ancora in attesa
di definizione. Non parliamo poi
delle solite truffe, assegni falsi o
rubati e tante aziende che sono
fallite lasciandosi alle spalle
situazioni debitorie importanti.
In questo paese il vero nemico
per lo sviluppo non è la crisi del
mercato bensì tutto quello che
non viene fatto dalle istituzioni
per aiutare le società sane a
difendersi dai disonesti. In tutto
questo sicuramente qualche cosa
si impara ma non serve a produrre
ricchezza per il Paese”.
G
luglio/agosto2012
43
SCENARI
stampadigitale
DI Valentina Guzzardo
LA CREATIVITÀ ITALIANA,
SI SA, NON HA EGUALI AL
MONDO. E A DIMOSTRARLO
ANCHE NEL NOSTRO CAMPO
LE DITTE MICROVALLE E
LE IDEE DI ARCHIMEDE.
PROTAGONISTE IN
GIAPPONE DEL CONCORSO
MONDIALE CHE ROLAND DG
CORPORATION HA LANCIATO
PER FESTEGGIARE I SUOI
TRENT’ANNI DI STORIA
U
n viaggio nella terra del
Sol Levante. Un Concorso
di eccellenze che porta
fino al Giappone. Per celebrare
il trentesimo anniversario
della fondazione, Roland DG
Corporation ha lanciato il concorso
internazionale Roland Creative
Awards coinvolgendo tutti gli
utilizzatori dei propri prodotti a
livello mondiale.
Le applicazioni in gara provenivano
da 120 nazioni diverse e si
sono differenziate nell’uso di
periferiche per la stampa di grande
formato, per il taglio del vinile, per
l’incisione o per la modellazione.
In cinque mesi, da settembre 2011
a gennaio 2012, sono arrivate sul
sito del concorso 1193 applicazioni
realizzate con i prodotti Roland: ne
sono state scelte sedici finaliste,
le più creative e innovative, che
hanno ricevuto una targa ricordo
44
luglio/agosto2012
Tutto è
possibile
stampadigitale
dal presidente di Roland DG
Corporation e hanno goduto di un
soggiorno in Giappone, visitandone
i luoghi più rappresentativi. La fase
finale del Concorso, infatti, si è
tenuta ad Hamamatsu, in aprile.
Vincitore mondiale del Grand
Prize è stata la Lu Xun Academy
of Fine Arts della Cina del Nord,
rappresentata da Du Haibin e
Jiao Hongwei, professori presso
la facoltà di Disegno Industriale.
L’opera è un mock-up realizzato
dagli studenti per il progetto
Creazione e trasformazione di un
disegno 2D in un prototipo 3D,
relativo appunto al prototipo di una
scavatrice. Ogni singolo pezzo è
stato realizzato con il modellatore
Roland MDX-540, lavorando con
diversi materiali e con la tecnologia
Roland di prototipazione rapida
sottrattiva (SRP).
In Giappone l’Italia è stata
rappresentata dall’Anello
Castello realizzato dalla ditta
MicroValle di Stefano Zanotto,
che era risultata l’applicazione
con il miglior punteggio durante
l’evento Roland Experience Day,
versione italiana del concorso
internazionale: una giornata che
abbiamo seguito a marzo 2011,
dedicata a promuovere lo scambio
di informazioni e di contenuti
tra gli operatori del settore della
comunicazione visiva.
UN TRENO CARICO DI IDEE
IN APERTURA IL CONCEPT DELL’ANELLO
CASTELLO DI MICROVALLE, REALIZZATO
CON LA FRESA MDX-40. A IDEARLO LA
BRAVISSIMA DESIGN ELISA COSARO.
SOTTO UN’IMMAGINE DELL’ANELLO
CASTELLO DI MICROVALLE CHE HA
RAPPRESENTATO L’ITALIA IN GIAPPONE
All’evento in Giappone ha
partecipato come ospite anche
Mauro Chiarillo della ditta Le idee
di Archimede, in qualità di secondo
classificato, con il Treno Fantasy,
al Roland Experience Day, evento
unico nel suo genere focalizzato
sulla presentazione di trenta
applicazioni nuove o particolari
create dagli utenti Roland.
“Il Treno è nato per promuovere
la mia nuova sede: i bambini
che vengono a visitare il negozio
rimangono sempre strabiliati ma
anche i genitori si appassionano
perché gli adulti intuiscono il
lavoro che c’è dietro e ce n’è
tanto. Da vero fan di Leonardo
da Vinci amo inventare giochi
architettonicamente complessi e
Roland mi ha dato la tecnologia
per realizzarli. Quando ho visto
l’incisore EGX-600 l’ho comprato
subito perché ho intuito una
possibilità di sviluppo. Ora sono
in grado di fare cose che prima
potevo solo immaginare, o meglio:
potevo farle manualmente ma ci
IL TRENO FANTASY DI MAURO
CHIARILLO ERA STATO PREMIATO AL
ROLAND EXPERIENCE DAY PER LA
CREATIVITÀ
luglio/agosto2012
45
SCENARI
stampadigitale
manualità serve. Il montaggio è
totalmente manuale, lo fa la testa,
il mestiere, non la macchina.
La mia azienda è a conduzione
familiare, di nicchia: non mi
piace industrializzare troppo il
mio prodotto, non perderei mai
il gusto di essere il primo a far
funzionare una mia creazione.
Anche oggi, devo essere io a
dare l’input iniziale. Alcune delle
mie attrazioni sono pezzi unici,
ma non tutte: la macchina per
fare bolle di sapone, la Bicicletta
Volante, il Treno Fantasy non sono
mai esattamente gli stessi, li
miglioro nel tempo anche grazie
all’evoluzione della tecnologia. Le
attrazioni che ha voluto Roland per
il Creative Center, ad esempio, le
ho personalizzate coi suoi colori - il
blu e il grigio - grazie a un progetto
d’esclusiva condiviso”.
IL TRENO FANTASY DI LE IDEE DI
ARCHIMEDE È STATO REALIZZATO
GRAZIE ALL’INCISORE
ROLAND EGX-600
voleva molto più tempo e c’erano
margini di errore parecchio più
alti. Con questa macchina non
ho confini: le 24 ore del giorno
sono poche perché sperimentando
si possono trovare soluzioni
inimmaginabili. Utilizzo l’incisore
di Roland persino per realizzare
librerie, scrittoi, cose di grandi
dimensioni, fuori dagli schemi
e dalle prerogative standard
della macchina. Il Treno Fantasy
cammina su rotaie vere e proprie
e per farlo funzionare serve
una precisione millimetrica dei
pezzi: in alcuni tracciati ci sono
anche degli scambi, nelle rotaie
alloggiano bacchette di rame
dove le spazzole del treno vanno
a prendere la corrente per farlo
muovere. EGX-600 taglia il pezzo
esattamente come lo disegno con
CAD e mi aiuta a ottimizzare anche
il consumo del materiale. Inoltre,
posso impostare tagli differenziati
e levigare i pezzi ancora sul piano
macchina, prima di tagliarli. Le
attrazioni che costruisco devono
essere estremamente equilibrate
se no non funzionano. Prima,
quando non avevo l’interfaccia che
46
luglio/agosto2012
tagliava i pezzi, dovevo stampare,
sovrapporre il modello al materiale
e usare il seghetto. La macchina
ora è diventata il mio interprete e
traduce molto più velocemente di
me”.
Cosa resta dell’artigianalità di
un tempo?
“Il grosso del lavoro lo fa la EGX600 ma poi devo rifinirlo e la
ROLAND CREATIVE AWARDS.
MAURO CHIARILLO DI LE IDEE DI
ARCHIMEDE IN GIAPPONE
Il nome della prossima
macchina del desiderio?
“Vorrei passare a una nuova
Roland ma bisogna andare coi
piedi di piombo perché sono
tempi economicamente delicati.
Mi piacerebbe un plotter che fa
stampe particolari da applicare
sulle mie creazioni”.
stampadigitale
IL MECCANISMO
CHE EMOZIONA
“Con MDX-40 è stato possibile
realizzare il primo modello, il
master. Manualmente sarebbe
stato quasi impossibile perché
Non solo tecnica ma anche
le misure sono precise e non
emozione. Questo il contributo
ammettono errori. L’anello nasce
dell’Anello Castello di MicroValle,
in tre pezzi e poi viene composto.
tra i sedici finalisti premiati in
Nel complesso mantiene una linea
Giappone. “Il fascino del gioiello
classica ma l’abbiamo chiuso
colpisce sempre - racconta il
mettendo la fascetta di regolazione
titolare Stefano Zanotto - ma a
all’interno, praticamente non si
impressionare particolarmente
vede. Nella gioielleria
in argento di una
volta, per dare la
possibilità di allargare
o restringere l’anello,
veniva aperto e
tagliato il gambo
sotto: estetica e
portabilità perdevano
eleganza e sensibilità.
L’Anello Castello
esiste grazie alla
STEFANO ZANOTTO TITOLARE DI MICROVALLE precisione della fresa
IN GIAPPONE: L’ANELLO CASTELLO DI
a controllo numerico,
MICROVALLE AVEVA OTTENUTO IL MIGLIOR
che evita ogni margine
PUNTEGGIO AL ROLAND EXPERIENCE DAY
d’errore. Una qualità
fondamentale: basta
infatti un solo decimo
d’imprecisione e la
fedina all’interno non
sta più dritta, gli incastri
non sono più incastri.
Una volta realizzato il
master basta fare gli
i giapponesi è stata la fattura:
stampi siliconici per riprodurre in
l’interesse per il meccanismo
serie. La mia azienda, nata nel
fatto con un Principio, una logica,
2001, è prettamente terzista e
un Perché, rientra nella loro
fornisce alle fabbriche il prodotto,
mentalità. Il fatto che l’anello
che arriva ai negozi con grande
fosse invisibilmente regolabile,
valore aggiunto: un solo modello
adattabile fino a quattro tipi di
accontenta una fascia più ampia
mani diverse, ha provocato una
di clienti, in quanto regolabile e
curiosità grandissima”.
garantisce una struttura le cui
Direttamente dal Roland
regolazioni a livello meccanico non
Experience Day, dove aveva vinto
intaccano la stabilità delle pietre
per l’Innovazione, questo anello
né lo stile”.
in argento rodiato con zircone e
pietre naturali aveva già ricevuto
Nel vostro parco macchine c’è
in passato altri premi, come il
anche un’altra Roland, non è
riconoscimento per caratteristiche
vero?
inedite nell’artigianato. Stefano
“Già, da Gennaio abbiamo anche
Zanotto spiega quanto deve alla
una JWX-30 che, a differenza
fresa MDX-40 di Roland.
della MDX-40, lavora su cinque
assi, permette un passaggio in
verticale, offrendo un vantaggio
nella tridimensionalità. Conobbi
Roland nel 2004 attraverso un
rappresentante, Pietro Riva:
da subito si creò un rapporto
solidissimo che, infatti, continua
anche oggi. Il primo incontro fu
con una MDX-15. Io avevo delle
idee in mente ma erano sogni,
qualcosa di visionario e volevo
capire se erano traducibili in pezzi
reali. Con quella prima macchina,
che tra l’altro è più che abordabile
economicamente, ho capito le
potenzialità delle Roland e ne ho
seguito le evoluzioni nel tempo”.
L’artigianalità resta solo un
valore o ha risvolti concreti
ancora apprezzabili?
“Per me è stata una scommessa
riuscita. Io arrivo dall’oreficeria
classica e la tecnologia mi ha
permesso di fare le cose che
prima facevo manualmente
dandomi qualità e precisione.
Tuttavia, il mestiere di artigiano
è una componente irrinunciabile
che fa la differenza: è importante
conoscere il tipo di lavorazione,
le sfaccettature apprezzate dai
clienti e mixare questo know-how
alla precisione della tecnologia
per elevare la qualità. Entrambe
le cose, se ben mescolate, sono
vincenti. Una sola delle due
non basta. La macchina di per
sé fornisce un prodotto preciso
ma empaticamente carente di
quell’amore orafo, di quell’arte che
deve avere comunque un pezzo che
esce da un’oreficeria”.
Per completare la triade dei vincitori
del Roland Experience Day citiamo
anche PowerLaser di Gianluigi
Rodilossi, premiato per l’Esecuzione
grazie a MDX-40 e a MDX-540.
Diversi i settori rappresentati
in Giappone dalle applicazioni
in gara come la Segnaletica,
la Comunicazione visiva, il Car
Wrapping, la Personalizzazione
di accessori o la Tattoo Art. G
luglio/agosto2012
47
SCENARI
focus
DI Laura Luce
Benvenuta
suite
UNA BELLA SORPRESA IN CASA COREL: COREL
DRAW GRAPHICS SUITE X6. E GRAZIE ALLE
ATTRATTIVE E NUMEROSE QUALITÀ CHE QUESTO
NUOVO NATO POSSIEDE, LA PROGETTAZIONE
DI LAVORI DI COMUNICAZIONE VISIVA SU
QUALSIASI SUPPORTO NON HA CONFINI
V
eniamo accolti negli uffici
di Corel e già l’allestimento
della sala dove avverrà
la presentazione di Corel Draw
Graphics Suite X6 mostra in modo
incisivo i punti di forza del nuovo
software. Alle pareti, infatti, sono
state appese immagini realizzate con
questa potente soluzione, ingrandite
in vettoriale. La precisione di stampa
e la brillantezza dei colori, la resa
delle immagini, non farebbero mai
pensare a un’immagine stampata
48
luglio/agosto2012
tramite impiego di macchinari
tecnologici, ma semmai si potrebbe
pensare alla realizzazione di una
sapiente e abile mano di qualche
pittore, per come è alta la qualità
del colore e la resa di ogni minimo
dettaglio.
La presentazione comincia con una
breve carrellata dei prodotti Corel
da parte di Giovanni Ragusa, Sales
Manager per l’Italia e tutta l’area
Est, caratterizzata da un’evidente
nota di orgoglio per la ricchezza di
software proposti ai clienti, ovvero
software per l’illustrazione, la
progettazione e la pittura digitale al
fotoritocco e imaging digitale, per
l’editing video e la riproduzione Dvd
alla suite per l’ufficio e per l’utilità,
intendendo in questo ultimo caso
Winzip. Grande attenzione è stata
riservata al fatto che da adesso
in poi numerose applicazioni sono
scaricabili per I-Phone, Smart- phone
e tablets.
La presentazione di Corel Draw
Graphics Suite X6 è però affidata
al Senior Product Manager, John
Falsetto, giunto dal Canada e carico
di entusiasmo per questo nuovo
focus
prodotto da mille e una notte che
Corel lancia come una sfida sul
mercato, conscio delle attrattive e
numerose qualità che questo nuovo
nato possiede.
“CorelDraw Graphics Suite X6 è
una soluzione completa e affidabile
per la progettazione di lavori di
comunicazione visiva su qualsiasi
supporto – sottolinea Falsetto -. Il
flusso di lavoro diventa più rapido
ed efficiente. La suite contiene
solidi strumenti per l’illustrazione
vettoriale, il layout di pagina, il
fotoritocco, la tracciatura, la grafica
per il web e la creazione di siti web
che permettono un lavoro più veloce.
Con CorelDraw Graphics Suite X6 gli
utenti di ogni livello di esperienza si
possono mettere subito all’opera.
Difatti contiene numerosissimi
strumenti di apprendimento per
cominciare subito a lavorare e a
progettare con sicurezza”.
Sono disponibili migliaia di foto
esenti dai diritti d’autore, clipart
versatili e modelli professionali.
CorelDraw Graphics Suite X6
permette di realizzare qualsiasi tipo
di progetto. Il supporto OpenType
avanzato contiene in sé potenti
funzionalità tipografiche OpenType,
quali alternative contestuali e
stilistiche, legature, ornamenti,
varianti ornate e altro ancora. Tutto
ciò consente di realizzare testi con
grande fantasia. CorelDraw Graphics
Suite X6 ha nuove armonie di
colore personalizzate e integrate:
ciò consente di raggruppare i colori
in un’armonia e di analizzare colori
e tonalità per produrre schermi di
colori complementari.
POTENTE E PER TUTTI
RISULTATI PROFESSIONALI
CON SEMPLICITÀ
CorelDraw Graphics Suite X6 ha
tutte le carte in regola per essere
la scelta di fiducia dei disegnatori
di ogni livello di esperienza. Con
un ambiente ricco di contenuti
e software professionali di
progettazione grafica, fotoritocco e
creazione di siti web, offre tutto il
necessario per esprimere
stile e creatività senza
limitazioni. La guida
integrata, i video
formativi e i modelli
professionali velocizzano
l’apprendimento e
semplificano la creazione
di progetti quali loghi,
insegne, siti web, grafica,
cartelloni, decorazioni
per veicoli e brochure.
L’ultima versione offre
un nuovo potente motore
tipografico, un intuitivo
software di progettazione
di siti web, supporto
OpenType avanzato e
nuovi stili di documenti.
I contenuti digitali
di OpenType sono di
elevato valore. Mettono a
disposizione più di mille
caratteri professionali.
Gli utenti cercano software che
permettano di ottenere risultati
professionali con semplicità.
Questo aspetto è particolarmente
importante per chi utilizza i software
di grafica per lavoro. Pertanto la
suite grafica di CorelDraw è stata
progettata sin dagli inizi proprio per
rispondere a questa esigenza e, con
la nuova versione, conferma in modo
ancor più forte il proprio impegno
in tal senso. Corel ha combinato
nuove funzionalità che mantengono
il software competitivo per i grafici
professionisti e che consentono
al tempo stesso ai nuovi utenti di
mettersi rapidamente all’opera.
La nuova applicazione Corel Website
Creator X6 possiede modelli di
creazione guidata di siti
web, la funzionalità di trascinamento
e la semplice integrazione con i
formati XHTML, CSS,
JavaScript e XML consentono di
creare e gestire i siti web con
facilità. Ora si può parlare di nuovo
Intaglio intelligente: consente di
eliminare facilmente dalle foto
le aree e gli oggetti indesiderati,
conservando al contempo le
proporzioni della foto modificata. G
luglio/agosto2012
49
SCENARI
focus
DI Valentina Guzzardo
Digital
imaging:
il re della selva
IL TEMPORARY MUSEUM
FOR NEW DESIGN
TRASFORMA ORMAI
DA QUATTRO ANNI IL
SALONE DEL MOBILE
IN UN EVENTO
EMOZIONALE. GRAZIE
A SICURE PROMESSE E
GRANDI BRAND. COME
CANON E NEOREAL IN
THE FOREST
I
l potere dei grandi brand: al
Superstudio Più di Via Tortona,
durante la Milan Design
Week, Canon ha portato una
foresta mistica e concettuale: tre
installazioni scenografiche capaci
di coinvolgere tutti i sensi in una
realtà parallela, smaterializzata e
suggestiva, di scenari che solo la
migliore tecnologia può creare. In
questi quattro anni, Neoreal ha
continuato a promuovere espressioni
visive sofisticate e ingegnose
attraverso i prodotti di digital imaging
Canon, che rispondono con fedeltà
alle esigenze dei professionisti
e ai loro impulsi di creatività,
50
luglio/agosto2012
L’ISTALLAZIONE DI NEOREAL 2012,
INTITOLATA IN THE FOREST, AVEVA PER
TEMA LE FORESTE DEL PIANETA
dall’acquisizione alla riproduzione.
In the Forest, l’installazione di
quest’anno, ha avuto per tema
le foreste del Pianeta: gli alberi e
l’acqua, importanti elementi vitali
dell’eco-sistema globale, maestoso
ma fragile come la vita che vi si
svolge, la nostra. Un contrasto
concettualizzato da tre gruppi di
architetti, designer e artisti che
sono riusciti a integrare elementi
contrastanti in un’unica concezione
spaziale. Vediamo come.
FALL IN POP. SU UNA STRUTTURA DI
TESSUTO A BASE DI POLIESTERE È
STATA PROIETTATA UNA CASCATA DI
COLORI
focus
MILANO HA OSPITATO ANCHE QUEST’ANNO LE
INSTALLAZIONI AVVENIRISTICHE DI GRANDI
BRAND COME CANON
SUPER NATURE. PER L’EFFETTO
VISIVO DATO DALLO SCHERMO
INCLINATO È STATA NECESSARIA
UNA CORREZIONE DEL TRAPEZIO
SPRING. LE IMMAGINI
VENGONO PROIETTATE DA
XEED WUX5000 DOTATO DI
TECNOLOGIA LCOS
UNA FORESTA DI IMMAGINI
Su una struttura tridimensionale
fatta da migliaia di corde di
pianoforte intrecciate a reticolo
vengono proiettate immagini che
raccontano la storia degli alberi. “Ci
sono voluti cinque mesi per arrivare
alla soluzione finale - racconta il
producer Toshiki Kiriyama - Abbiamo
provato con l’acciaio, con il rame
e infine con le corde di pianoforte,
sperimentandone alcune che si
differenziavano di solo 0,1 mml,
fino a trovare il modo di riprodurre
la luce della foschia mattutina della
foresta. E’ stato utilizzato il nuovo
videoproiettore XEED WUX5000
dotato di tecnologia LCOS che,
grazie all’ottica intercambiabile,
è l’unico modello in grado di
proiettare alla massima dimensione
in uno spazio limitato, con elevata
luminosità e precisione”. Un’opera
è costituita da una struttura di
tessuto a base di poliestere sulla
quale viene proiettata una cascata di
colori che riempie lo spazio in modo
abbagliante: Fall in Pop.
Super Nature: grazie a uno schermo
inclinato verso lo spettatore e a uno
specchio che riflette le immagini
proiettate è possibile sentirsi
circondati dalla maestosità della
natura. “Come se la luce filtrasse tra
gli alberi o comparisse dallo scintillio
del cielo stellato - commenta
Kiriyama - Proiettare un’immagine
su di uno schermo inclinato che
necessita una correzione del
trapezio ha richiesto una valutazione
approfondita.
G
luglio/agosto2012
51
SCENARI
focus
DI Veronica Buratti
U
n nuovo mondo di applicazioni
multi-utente. Si tratta di
Samsung Sur 40 per Microsoft
Surface, frutto dell’incontro tra
l’eccellenza tecnologica di Samsung,
e l’esperienza Microsoft in ambito
software. Un nuovo display multitouch, creato per il settore business.
Costituito da un ampio pannello LCD
da 40”, il nuovo monitor proposto
da Samsung può essere utilizzato
in modo verticale, appeso al muro
come un tradizionale schermo,
oppure in modo orizzontale, grazie
all’alloggiamento su una struttura a
quattro gambe che, all’occorrenza,
lo trasforma in un pratico tavolo di
lavoro interattivo.
Caratterizzato da funzionalità multitouch all’avanguardia (è in grado
di interagire contemporaneamente
con ben 52 punti di contatto
differenti), Samsung SUR 40
consente all’utente di svolgere
più attività e di interagire con
molteplici contenuti multimediali
contemporaneamente e su diverse
aree del display, attraverso il
semplice tocco delle dita. Inoltre,
grazie all’implementazione della
rivoluzionaria tecnologia PixelSense,
questo monitor è in grado di
“vedere” e riconoscere gli oggetti
che sono appoggiati sulla sua
superficie. Attraverso l’attribuzione
agli oggetti di tag di superficie
unici e inconfondibili,
Samsung
52
luglio/agosto2012
LE POTENZIALITÀ APPLICATIVE ED ESPRESSIVE DEL DIGITAL
SIGNAGE SI AMPLIANO GRAZIE A SAMSUNG. IL NUOVO DISPLAY
MULTI-TOUCH DÀ VALORE AGGIUNTO ALLA COMUNICAZIONE,
CREANDO UN RAPPORTO PIÙ COINVOLGENTE E INTERATTIVO
CON L’UTENTE E INDIRIZZANDO IN MODO PUNTUALE GLI
OBIETTIVI STRATEGICI DI BUSINESS
La comun
interattiva
focus
NEL SETTORE RETAIL SAMSUNG SUR 40
È UN COINVOLGENTE STRUMENTO DI
COMUNICAZIONE VISIVA ATTRAVERSO
IL QUALE CATTURARE L’ATTENZIONE DEI
CLIENTI AD ESEMPIO MENTRE FANNO LA
SPESA O TRASMETTERE INFORMAZIONI
COME OFFERTE SPECIALI O CONFRONTI
TRA PRODOTTI DISPONIBILI IN MANIERA
DINAMICA E INTERATTIVA
icazione
SUR 40 è in grado di identificarli
in maniera wireless, fornendo
nello stesso istante informazioni
dettagliate su ciascuno di essi.
Tutto ciò è stato reso possibile dalla
capacità di ogni singolo pixel di
funzionare come una videocamera,
che va a illuminare gli oggetti
collocati sul display identificandone
le immagini riflesse.
L’integrazione del Software
Development Kit di Microsoft
contribuisce, inoltre, a fare di
Samsung SUR 40 uno strumento
dalle numerose potenzialità,
una soluzione configurabile per
diversi settori merceologici o aree
geografiche, con la quale creare
applicazioni personalizzate per le
esigenze del singolo business, che
garantiscono un’esperienza d’uso
mirata, in grado di colpire al cuore
della singola strategia di mercato.
AMPIO VENTAGLIO
DI APPLICAZIONI
Il nuovo nato in casa Samsung
consente alle aziende operanti
nei più svariati settori di fornire
informazioni ai propri clienti
secondo nuove e coinvolgenti
modalità, apportando così valore
aggiunto al proprio business. In
ambito Hospitality, per esempio,
questo particolare dispositivo
potrebbe essere utilizzato dagli
ospiti della struttura alberghiera
per verificare i servizi offerti o le
attrazioni turistiche presenti in zona,
contemporaneamente e sullo stesso
monitor. Nel settore Retail, invece,
Samsung SUR 40 potrebbe diventare
un innovativo e coinvolgente
strumento di comunicazione
visiva attraverso il quale catturare
l’attenzione dei clienti, mentre fanno
la spesa, e trasmettere informazioni
come offerte speciali o confronti
tra prodotti disponibili in maniera
dinamica e interattiva.
Il nuovo display Samsung si
presta inoltre a un uso strategico
in ambiente scolastico e
universitario, dove può trovare
impiego per incentivare un
approccio collaborativo e altamente
interattivo, stimolando la curiosità
degli studenti e alimentando il
desiderio di conoscenza. Infine
anche il settore Finanziario potrebbe
beneficiare dei vantaggi offerti da
Samsung SUR 40. Questo monitor
potrebbe infatti essere impiegato,
ad esempio, per mostrare ai
clienti presenti in filiale in modo
del tutto nuovo e interessante le
opportunità di investimento e le
modalità di gestione dei propri conti,
aumentando la trasparenza della
comunicazione e, di conseguenza, la
soddisfazione degli utenti.
G
luglio/agosto2012
53
scenari
serigrafia
DI Giuseppe Goglio
Serigrafia a
d’arte
TANTA PASSIONE E IL DESIDERIO DI GUARDARE SEMPRE
OLTRE HANNO PORTATO LA TOSCANA COLORGIS A BREVETTARE
UN SISTEMA IN GRADO DI OTTENERE RIPRODUZIONI
PARTICOLARMENTE FEDELI DI OPERE D’ARTE
S
arà forse per quella
buona dose di manualità
ed esperienza ancora
indispensabile a ottenere il
meglio in termini di qualità da una
lavorazione in serigrafia.
Oppure, l’età media degli addetti
quasi sempre superiore a chi si
occupa degli altri settori inclusi
nella comunicazione visiva. O,
ancora, uno di quei mestieri
dove non bisogna aver paura di
sporcarsi le mani o procedere a
una serie di esperimenti prima
di arrivare a un prodotto finito.
Tutti fattori dai quali non fa fatica
a scaturire un’immagine della
serigrafia come un qualcosa di
molto vicino a un’arte esercitata
dai meno giovani. E qualcosa di
molto vicino al mondo dell’arte è
54
luglio/agosto2012
ESEMPI DI RICOSTRUZIONE SU TELA
CON PROCEDIMENTO ARTEVERA
BY COLORGIS, APPLICATA ALLA
MANIFATTURA DI MOBILI E POLTRONE.
uno dei punti di forza di Colorgis,
capace di mettere a frutto la lunga
esperienza maturata dal Titolare
Gino Francini per individuare
una procedura esclusiva grazie
alla quale offrire riproduzioni di
capolavori con standard qualitativi
particolarmente elevati, nel
contesto di un’offerta comunque
particolarmente variegata e attenta
alle esigenze territoriali. Una realtà
frutto di un percorso impegnativo e
non privo di ostacoli, raccontatoci
da raccontataci da Gino Francini.
Signor Francini quando avete
pensato di concentrare la
vostra attività di serigrafia
verso la riproduzione d’arte?
“In questo momento, rispetto
alle altre possibilità di stampa,
la serigrafia tradizionale sta
diventando marginale, con il
serigrafia
regola
Milano nel 1969, partendo proprio
dalla serigrafia professionale e
seguendo un percorso costante
di ricerca e sviluppo. Grazie a
questo, abbiamo messo a punto
un sistema unico ed esclusivo
che non a caso è valso il brevetto
e un premio europeo come
miglior progetto innovativo per la
ricostruzione di dipinti e affreschi.
oggi associato a artevera un
marchio registrato.”.
Quando vi siete accorti di
essere sulla strada giusta?
“In Toscana, la regione nella
quale operiamo, in tutta Italia
e all’estero, abbiamo un gran
numero di collaborazioni proprio
grazie alla nostra capacità di
riprodurre un dipinto. Questo
sistema, frutto di anni di ricerca,
ci permette di offrire una buona
immagine professionale. Spesso i
clienti rimangono stupiti di fronte al
livello di fedeltà raggiunto. Inoltre,
interveniamo anche con ulteriori
elementi, come per esempio la
personalizzazione della cornice”.
Quale tipo di cliente è attento a
queste proposte?
“Un insieme decisamente
variegato. Non sono produzioni
destinate solo ad ambienti o
esposizioni. Più in generale,
mercato sempre più spesso
orientato verso i sistemi di
produzione più veloci, come la
stampa digitale, al tempo stesso
sempre più perfezionati. Per
questo abbiamo deciso di puntare
su lavorazioni serigrafiche e digitali
di alta qualità”.
Come era iniziato il tutto?
“Ho iniziato ha iniziato l’attività a
luglio/agosto2012
55
scenari
serigrafia
parliamo anche di servizi
commerciali e catene di
distribuzione. Spesso inoltre, le
nostre stampe finiscono all’interno
degli alberghi e degli appartamenti,
come finiture o complementi
d’arredo”.
Ci illustra questo processo
esclusivo, e le relative
caratteristiche?
“Siamo partiti da un’idea fissa:
ricostruire opere d’arte il più
possibile fedeli all’originale e a
costo accessibile, così da renderle
alla portata di tutti. Grazie a tanti
sforzi e a una sperimentazione
incessante, siamo arrivati addirittura
a intravvedere un obiettivo anche
superiore alle nostre attese e il
risultato è il Procedimento per la
Ricostruzione di Immagini e Opere
d’Arte Tridimensionali, al quale è
stato dato il nome di artevera”.
Cosa presenta di così
particolare?
“La parola chiave è il termine
ricostruzione al posto del più
comune riproduzione. Invece di
utilizzare metodi tradizionali legati a
tecniche quali per esempio serigrafia
e litografia, il nostro procedimento
è un tipo di lavorazione dove il 90%
del lavoro viene svolto manualmente,
mentre solo il 10% è affidato all’alta
tecnologia. Questo ci consente di
ottenere una buona produttività
in termine di numeri e può essere
applicata indistintamente a
opere classiche, quadri di pittori
impressionisti, opere d’arte
moderne, fino alla realizzazione
singola o multipla di maestri e pittori
contemporanei, firmate e numerate”.
Quali sono i punti di forza?
“Prima di tutto, si tratta di un
prodotto unico e garantito in quanto
coperto da brevetto, con una
ricostruzione del colore originale
dell’opera. Inoltre, riusciamo
a offrire anche l’effetto tattile
e visivo dei tratti lasciati delle
56
luglio/agosto2012
pennellate originali. Questo, grazie
anche all’utilizzo di materie prime
naturali tra cui tele di cotone, lino
o juta, legno, affreschi su tela
con intonaco toscano e inchiostri
ecologici all’acqua. Si tratta di colori
resistenti nel tempo, se trattati
come vere opere d’arte. Alla fine, le
differenze con l’originale sono visibili
solo dal retro della tela: nuova
nella ricostruzione, invecchiata
nell’originale. Naturalmente,
tutte le ricostruzioni vengono
progettate, prodotte e distribuite
nel rispetto delle norme in materia
di diritto d’autore, brevetti e tutela
dell’ambiente”.
Quali sono i soggetti più
richiesti?
“Sono molto variegati. Mettiamo
a disposizione un nostro catalogo
di opere d’arte, ma molto spesso
seguiamo direttamente richieste
degli utenti. È un ambiente molto
eterogeneo, dove si passa da
quadri famosi a immagini di grandi
fotografi”.
Oltre a queste lavorazioni, di
cosa vi occupate?
“Sul fronte più commerciale, più
legato alla stampa digitale, ci viene
richiesto di tutto. Dalla busta,
al gadget, la possibilità di poter
contare anche su dimensioni di
stampa di grande formato, possiamo
spingerci fino all’arredamento di
negozi. Ultimamente riceviamo
molta richiesta per la realizzazione
della carta da parati, soprattutto per
ambienti commerciali e abitazioni
private”.
Capita spesso di trovarsi a
combinare la serigrafia con altre
tecniche di stampa?
“Sì, ci è stato chiesto parecchie
volte e ritengo sia una buona cosa.
Capita infatti di realizzare con la
serigrafia finiture che con la stampa
digitale non potrebbero raggiungere
lo stesso effetto. Per esempio, per
serigrafia
aggiungere un elemento in glitter
oppure per quel tocco particolare
che la stampa digitale non consente
ancora di raggiungere”.
grande flessione. In ogni caso si
è rivelato utile offrire una grande
diversificazione nella lavorazione.
Proprio perché grazie a questa
varietà non siamo mai rimasti
fermi”.
Quali criteri seguite per la scelta
dei materiali e dei supporti?
“Ci affidiamo a fornitori di
riferimento, persone con le quali
abbiamo sempre lavorato bene
e grazie ai quali sappiamo con
certezza cosa otterremo in fase di
produzione. Crediamo poco a chi
arriva promettendo cose innovative,
anche se nel momento in cui un
prodotto ci incuriosisce lo seguiamo
con attenzione e cautela, sempre
con l’obiettivo di arrivare al meglio.
Non dimentichiamo che dobbiamo
garantire un prodotto finale di
eccellenza”.
Come si regola un cliente di
fronte alla possibilità di scegliere
tra serigrafia e stampa digitale,
quando questo è possibile?
“I nostri clienti non sono certo degli
sprovveduti e cercano di capire
dove possono ottenere il prezzo
migliore in rapporto alla qualità
desiderata. La maggior parte delle
persone arriva da noi sapendo già
cosa vuole, anche se questo non
ci impedisce di presentare loro
soluzioni alternative”.
Quali sono i vostri orientamenti
per i prossimi anni?
“Negli ultimi tempi, anche
in occasione del Visual
Communication, abbiamo visto
Come è distribuito il vostro
mercato a livello geografico?
“Abbiamo raggiunto diversi
clienti all’estero, ma il grosso
rimane in Italia, dove possiamo
vantare collaborazioni anche con
grossi gruppi museali. D’altra
parte, il nostro livello elevato di
specializzazione ci permette da
una parte di soddisfare anche
i clienti più esigenti e dall’altra
possiamo permetterci quel minimo
di selezione”.
Come avete affrontato gli ultimi
anni?
“Devo dire che ce la siamo cavata
abbastanza bene. Possiamo
vantare un portafoglio clienti vasto
e non abbiamo registrato una
poche novità. Non vorrei si andasse
verso una situazione dove tutti
stampano e offrono le stesse
cose, senza la ricerca di prodotti
innovativi. Invece, la vera abilità sta
nello sfruttare le tecnologie attuali
per offrire prodotti più rifiniti e
accattivanti”.
Avete individuato qualcosa in
particolare?
“UV e sublimazione sono
commercialmente le sfide più
interessanti, ci aiutano a proporre
prodotti in grado di soddisfare le più
svariate domande sui mercati. Gli
investimenti per il futuro saranno
basati su attrezzature con nuove
tecnologie per essere sempre più
G
competitivi”.
luglio/agosto2012
57
SCENARI
serigrafia
DI Giuseppe Goglio
Quando
la maglia
è nera
UNA MAGLIA NERA DA
PRIMATO. QUELLO CHE PER
TANTE SERIGRAFIE È UN
INCUBO, L’IMMAGINE SULLA
T-SHIRT NERA, HA FATTO
INVECE LA FORTUNA DI
ANGELO BARZAGHI, PRONTO
ANCHE A OFFRIRE A TUTTI LA
PROPRIA ABILITÀ CON UNA
SCUOLA DI SERIGRAFIA
58
luglio/agosto2012
S
otto l’incalzare delle
tecnologie digitali, anche la
serigrafia spesso si trova in
difficoltà, arrivando addirittura a
mettere in dubbio il proprio futuro.
Questo genere di previsione poco
orientata all’ottimismo arriva spesso
da artigiani in difficoltà nel reperire
forze nuove ai quali tramandare
la propria attività o da chi invece
concentra l’attività sulle lavorazioni
per conto terzi. Le prospettive si
rivelano del tutto diverse quando
entrano in gioco inventiva e spirito di
iniziativa. In questo caso, lo scenario
quasi si ribalta, con la tecnica
serigrafica capace non solo di
imporsi alle più moderne soluzioni di
stampa, ma anche di dettare il ritmo
della produzione e dello sviluppo di
nuove applicazioni. Una situazione
che in alcuni casi può andare ancora
oltre, arrivando letteralmente a fare
scuola, come insegna la storia di
Angelo Barzaghi.
Signor Barzaghi, quando
ha scoperto il mondo della
serigrafia?
“È successo quasi per sbaglio.
Ero appassionato di fotografia e
mi piaceva seguire tutti i passaggi
dello sviluppo e della stampa. Per
esigenze familiari però, avevo iniziato
a lavorare in banca, dove giravo
spesso per fiere e in una di queste
occasioni ho visto i primi strumenti
per la serigrafia. Ho iniziato a
serigrafia
pensare cosa avrei potuto farci, mi
sono portato alcuni macchinari in
casa e ho iniziato a darmi da fare”.
Cosa attirava in particolare la
sua attenzione?
“All’inizio, mi sono fatto le ossa
grazie a diversi ombrellifici presenti
in zona, la Brianza. Il mio vero
pallino però, erano già da allora le
t-shirt, in particolare quelle nere. Ho
pensato di sfruttare anche le buone
conoscenze che nel frattempo avevo
maturato sugli inchiostri”.
ad altri, partire con le informazioni
giuste e poi passare alla pratica,
tanta pratica. Ho trascorso
tantissime notti a fare prove di ogni
tipo su pellicole inchiostri e telai.
Forse, la mia fortuna è stata anche
partire completamente a digiuno
della materia, senza pregiudizi o
metodologie acquisite in modo
automatico. Invece di fare come si e
era sempre fatto in precedenza, ho
voluto essere pioniere”.
Dove ha incontrato le maggiori
difficoltà?
“Nella parte imprenditoriale, dove
proprio non sono portato. Ho sempre
fatto fatica a gestire il rapporto con
le persone che lavoravano insieme
a me. Non sono mai riuscito a
trasmettere bene quanto avevo
in testa, anche se nel periodo
migliore ci siamo trovati a lavorare
in otto persone fisse più altrettante
periodiche”.
Per tanti serigrafi, la maglietta
nera è un vero e proprio incubo,
come mai quella scelta?
“In effetti, ho attraversato anch’io
diversi anni di calvario cercando di
ottenere risultati decenti, provando e
riprovando praticamente ogni giorno,
fino a quando, grazie anche all’aiuto
di un amico chimico di mestiere
conosciuto grazie a un fornitore,
sono entrato in contatto con le
persone giuste, produttori americani
con i quali scambiare opinioni e
consigli. Da lì, ho ingranato”.
Come prosegue la storia?
“Ho iniziato a usare anche i primi
computer, a cimentarmi nelle
selezioni dei materiali e degli
inchiostri e a lavorare con le
quadricromie. Ho imparato le stesse
cose che oggi cerco di trasmettere
ANGELO BARZAGHI AL LAVORO
NELLA SUA SERIGRAFIA
Se parliamo di trasmettere
conoscenza però, oggi lei è una
delle poche persone capaci di
proporre un modello anche in
questo campo, giusto?
“In effetti, sì. Da qualche tempo
ho creato anche una Scuola di
serigrafia. Ormai è quasi la parte
prevalente della mia attività e cerco
di trasmettere prima di tutto proprio
la voglia di imparare, di provare
e andare alla ricerca di tutte le
informazioni utili”.
Torniamo per un momento alla
sua attività, come è organizzata
la produzione?
“Tranne la tessitura dei telai,
tendevamo a seguire tutto il
procedimento interno, con giostre
luglio/agosto2012
59
SCENARI
serigrafia
automatiche a sei colori e altre
manuali, macchine piane e anche
tampografia. Ho sempre cercato
sodalizi, con aziende anche piccole
purchè molto specializzate e in linea
di stampa, sull’elaborazione per
arrivare a ottenere qualcosa di
indossabile, capace di colpire
l’attenzione per la qualità
fotografica anche partendo dalla
stesso ricco di dettagli. Il segreto
è la fase di prestampa, perché
fatta bene l’elaborazione e la
preparazione del telaio, il 90% del
lavoro è concluso”.
Come mai questa sfida, quasi
maniacale, al nero?
“Perché è un non colore, un colore
che in natura non esiste. La sfida
è proprio valorizzarlo e io sono uno
di quei fotografi a cui piace molto il
bianco e nero. Ricavare un’immagine
indossabile su sfondo nero per me è
sempre stata una sfida”.
ALCUNE MACCHINE DELLA
SERIGRAFIA BARZAGHI, SPECIALIZZATA
NELLA REALIZZAZIONE DI IMMAGINI
SU T-SHIRT NERE
È soddisfatto dei risultati
raggiunti?
“Decisamente sì. Ormai riesco
praticamente a stampare
con le nostre esigenze. Oggi però,
in Italia la serigrafia è comunque
sempre di più piccole dimensioni”.
È un effetto della crisi?
“Non necessariamente. Per me,
crisi è sinonimo di cambiamento,
un cambiamento necessario. Non
potevamo certo andare avanti a
vivere con la produzione per conto
terzi. Quello che secondo me conta è
invece l’idea, svilupparla e lasciarla
crescere, Una serigrafia piccola ma
autosufficiente sono convinto abbia
davanti a sé ancora tanta strada”.
La sua idea è stata la t-shirt
nera. Come si è sviluppata?
“Nascono anche dalla passione per
la fotografia, con l’idea di riprodurre
un’immagine fotografica su una
maglietta, soprattutto nera, come
massimo traguardo. Un obiettivo
inconcepibile fino a pochi anni fa,
ma posso dire di avercela fatta. Ho
effettuato lunghi studi sul metodo
60
luglio/agosto2012
bassa definizione concessa dalla
serigrafia”.
Dove ha incontrato gli ostacoli
maggiori?
“Far capire agli studi grafici che
non mi servivano immagini in alta
definizione. Il vero problema è
riuscire a semplificare l’immagine
abbastanza da ottenere un risultato
efficace in stampa, ma al tempo
esattamente quello che mi prefiggo
e ottenere effetti particolari in
grado di fare la differenza. Ho un
campionario di magliette tutte
originali, capaci sempre di colpire
l’attenzione”.
Veniamo invece alla scuola.
Come è nata l’idea di dedicarsi
anche alla formazione?
“Era un desiderio mio, anche se
serigrafia
si tratta di un altro caso fortuito.
Era un periodo che stampavo
spessori ed ero alla ricerca di un
forno particolare. Mi sono rivolto
a Chiossi e Cavazzuti, hanno visto
le mie stampe e, eravamo vicini di
stand a VisCom, mi hanno chiesto
se ero disposto a partecipare
insieme a loro per effettuare delle
dimostrazioni. Così, mi è venuta
l’idea della scuola. Era il 2008 e
dopo pochi mesi abbiamo tenuto il
primo corso con dei loro dipendenti.
Ricordo quanto fosse quasi
imbarazzante, con me poco capace
di parlare a un pubblico”.
Fabrika, grazie alla spinta per la
diffusione. Nel frattempo, io ho
scritto un manuale e così la scuola è
decollata”.
Come è arrivata a diventare una
vera e propria scuola?
“Subito dopo, con un corso rivolto a
serigrafi dell’Emilia Romagna, vicino
alla loro sede di Correggio, anche
se oggi stiamo rendendo l’iniziativa
itinerante. Molti fornitori e partner
hanno infatti iniziato a interessarsi
e con qualcuno ho iniziato a
collaborare, con altri no perché
volevano solo farmi promuovere
prodotti. In aula, non ne parlo
mai, semmai posso dare qualche
consiglio personale in privato, su
richiesta. L’iniziativa è però esplosa
quando abbiamo conosciuto CPL
Come è organizzato il
programma?
“Fino a oggi è tutto condensato in
una giornata, ma stiamo iniziando
a estenderlo su due giornate, con
il primo dedicato alla teoria, alla
preparazione del telaio e alla messa
in stampa e un secondo interamente
rivolto alla pratica”.
Come funziona attualmente?
“Ormai arriva gente da tuta Italia
e anche dalla Svizzera, dal Canton
Ticino. Abbiamo un’aula a Cuneo
e una nelle Marche presso RAM
System. Presto, inizieremo a
tenere corsi anche in Sicilia. Solo
nella sede di Correggio, dall’inizio
dell’anno abbiamo formato un
centinaio di persone, in gruppi di
circa quindici unità”.
Come pensa di sviluppare
ulteriormente il progetto?
“Tendo sempre a cercare formule
diverse. Prossimamente, penso
di introdurre anche corsi a tema,
su argomenti al momento trattati
superficialmente, come effetti
speciali, transfer, inchiostri ad
acqua. Poi, tenere corsi differenziati
in base alla zona. Per esempio, nelle
Marche pensiamo a focalizzarci sul
pellame”.
Cosa cerca una persona
che partecipa a un corso di
serigrafia?
“Per tanti, sta diventando un rifugio,
una possibilità in più nel campo
della grafica. Una forma di stampa
comunque economica, visto che
si può proporre soluzioni da poche
centinaia di euro. Ma ci sono anche
aziende interessate ad allargare
la propria visione, alla ricerca di
nuove tecnologie. Io comunque,
cerco di fare in modo che ciascuno
possa sfruttare i miei consigli per
raggiungere un risultato a modo
proprio, non come lo farei io, perché
altrimenti sarebbe inutile”.
In Italia, manca una formazione
specifica per il settore.
Questa situazione vi aiuta o vi
penalizza?
“Per quanto mi riguarda, non ho
problemi ad aprire il mio laboratorio,
gratis, alle scuole di grafica. L’ho
anche proposto diverse volte ma
senza risposta. Certo, l’obiettivo
è un riconoscimento ufficiale, ma
siamo ancora alla fase dei contatti.
C’è qualche buona prospettiva
con l’Accademia di Brera a Milano
o nell’ambito della Formazione
Professionale in Piemonte. Se ci
riusciamo, sono convinto che altri
seguiranno”.
Lei quindi immagino sia convinto
di un futuro ancora lungo per la
serigrafia?
“Sicuramente. È un po’ come
produrre televisori: nel tempo si
fanno salti impressionanti, ma
l’apparecchio continua a esistere.
Le stampe attuali hanno una qualità
impensabile fino a pochi anni fa
e per quanto riguarda la stampa
digitale, sarebbe molto utile lavorare
insieme, fare tante prove pratiche”.G
luglio/agosto2012
61
filodiretto
A CURA DELLA Segreteria Operativa Reed Exhibitions Italia
Viscom
Boutique:
le eccellenze della
comunicazione
visiva
“M
olte le novità in
cantiere - dichiara
Paola Sarco Exhibition Manager. Le iniziative
che proporremo quest’anno
sono nate raccogliendo i preziosi
suggerimenti arrivati sia dagli
espositori che dai visitatori
per programmare attività che
62
luglio/agosto2012
FERVONO I PREPARATIVI PER LA PROSSIMA EDIZIONE DI
VISCOM ITALIA. IL NUOVO LAYOUT ESPOSITIVO È PRONTO PER
OSPITARE I PLAYER INTERNAZIONALI CHE PRESENTERANNO
PRODOTTI INNOVATIVI IN MOSTRA PER OFFRIRE AGLI
OPERATORI PROFESSIONALI UNA PANORAMICA COMPLETA
DELL’INTERO COMPARTO
costituiscano un supporto concreto
per il mercato e che favoriscano
sempre di più e sempre più
efficacemente il contatto tra
la domanda e l’offerta. La
REED EXHIBITIONS ITALIA SRL
Via Marostica, 1 - 20146 Milano, Italy
Tel. +39 02 4351.701 - Fax +39 02 4351.7065
e-mail: [email protected]
www.viscomitalia.it
filodiretto
vivacità di questa fiera, nasce
dall’atteggiamento propositivo
delle migliaia di persone che
davvero vivono Viscom Italia non
come una semplice vetrina di
prodotti ma come l’opportunità
di incontrarsi per sviluppare
business. E con il contributo di
tutti possiamo crescere anno dopo
anno e raccontare il futuro della
comunicazione visiva”.
IL MEGLIO
NEL TEMPORARY SHOP
Nel ricco calendario di eventi come
forum, laboratori live, concorsi,
Viscom Italia lancia Viscom
Boutique. Si tratta del primo
temporary shop dove sarà possibile
esplorare tutte le potenzialità
dei nuovi supporti e delle più
recenti tecnologie, dove verranno
mostrate le eccellenze in campo
di applicazioni, prodotti e soluzioni
completamente al servizio dalla
comunicazione visiva.
Ogni idea non nasce mai per caso,
così è accaduto anche per Viscom
Boutique. Lo spunto, infatti, è partito
dal concetto secondo il quale i punti
vendita possono essere considerati
una delle evoluzioni più attuali della
capacità di comunicare al pubblico
e di valorizzare il proprio brand
emozionando. Partendo dal progetto
e passando attraverso messaggi,
valori e multisensorialità si
raggiungono atmosfere esperienziali
e nuove forme di entertainment.
Valutazione assolutamente centrata,
visto che oggi - lo sappiamo bene
- ogni esperienza d’acquisto deve
essere coinvolgente, avvolgente e
seducente, sul piano estetico ed
emotivo, al punto di catalizzare
l’attenzione su ciò che si osserva
per giungere a desiderare ciò che si
guarda. Queste valutazioni devono
essere riportate in tutti gli ambiti
produttivi e distributivi, dall’industria
manifatturiera, all’arredamento
fino ad arrivare al mondo del retail,
al punto vendita, ai franchisor e
ai cosiddetti temporary shop che
hanno bisogno di trovare sempre
nuove e veloci soluzioni trendy per
comunicare il loro punto vendita.
Ed è proprio in un’epoca in cui
i format tradizionali non sono
più sufficienti, che Viscom Italia
ha pensato di realizzare primo
tailored store per esplorare
tutte le potenzialità dei nuovi
media. Una sorta di «glam
boutique» indispensabile per
stampatori, serigrafi, insegnisti
ma Direttori commerciali, retail
e marketing manager, agenzie di
comunicazione, shop designer,
architetti e imprenditori che
desiderano avvicinarsi a questo
nuovo strumento al confine tra
comunicazione e distribuzione.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUL PROGRAMMA
DEGLI EVENTI E LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE
VISITATE IL SITO:
WWW.VISCOMITALIA.IT
E SEGUITE LA FANPAGE:
WWW.FACEBOOK.COM/VISCOMITALIA
luglio/agosto2012
63
cna
P
rendendo anche a prestito
tecnologie nate e cresciute
nel mondo della stampa
digitale e della serigrafia, la
pellicceria artigiana si è affacciata
al terzo millennio con un nuovo
spirito e una grande voglia di
riaffermare la qualità del prodotto
e di tecniche di lavorazione
tramandate da generazioni.
Tra i nuovi protagonisti di questo
settore c’è il torinese Alberto
Campra che a Chieri, nel 2009,
ha aperto il laboratorio “Soffici
Emozioni” dove nascono pellicce
di nuova generazione, leggere e
portabili, destinate a un pubblico
Nuova vita
con il laser
molto ampio, ma anche accessori
moda raffinati come sciarpe,
guanti e cappelli in pelliccia o con
componenti in pelliccia.
Campra ha superato in modo
definitivo la pelliccia tradizionale,
pesante e lunga, per andare
incontro alle esigenze di una donna
moderna e dinamica che preferisce
la praticità e l’eleganza sbarazzina,
ma anche i colori e l’originalità
delle creazioni su misura, non
standardizzate. La tecnologia
consente di effettuare lavorazioni
molto intriganti che hanno
letteralmente cambiato l’approccio
del consumatore alla pelliccia. Il
trattamento laser, in particolare,
permette di modificare l’aspetto
superficiale della pelliccia quasi
come una serigrafia: di tracciare
solchi, creare interessanti motivi
geometrici o casuali, alterare in
64
luglio/agosto2012
LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA TRADIZIONE PER
INNOVARE UN’ARTE AFFASCINANTE E ANCORA ALLA MODA. IL
TRATTAMENTO AL LASER DELLE PELLI E LE TINTURE NEI COLORI
MODA HANNO RIVOLUZIONATO L’USO DEL PRODOTTO
alcuni tratti i toni di colore naturali.
“Si lavora sul singolo capo già
confezionato o sulla singola pelle”,
racconta Campra, “e questo
consente di creare capi unici,
adatti al cliente più esigente e con
costi ragionevoli”. Interessante è
anche l’effetto della nappatura del
cuoio della pelle che permette di
creare un capo double face, senza
fodera.
Attraverso il metodo più
tradizionale della tintura per
immersione in vasca, le pellicce
possono infine assumere le
colorazioni moda più intriganti, dal
rosso al celeste, rendendo il capo
più portabile, meno appariscente,
pur mantenendo tutte le
caratteristiche della pelliccia: la
sua morbidezza, la sua leggerezza,
il suo calore naturale.
cna
QUALITÀ E SERVIZIO
Classe 1968, Alberto Campra è un artigiano della
vecchia scuola che ha imparato il mestiere in
bottega proprio quando ormai questa tradizione di
trasmissione dei saperi stava iniziando a perdersi.
“Ho iniziato a 16 anni a lavorare da apprendista
alla Pellicceria Scirelli di corso Vittorio Emanuele
II a Torino”, spiega. “Avevo una grande voglia di
indipendenza e volevo imparare un mestiere”.
Era il 1984 e la pelliccia, vero e proprio status
simbol di un’Italia affamata di benessere e di
voglia di vivere, esercita un grande fascino sul
giovane Campra che sin dalle prime settimane
di lavoro scopre di avere un talento naturale
nell’abbinamento delle pelli per la creazione dei
capi. “Il lavoro era molto faticoso, soprattutto
per il fatto di rimanere in piedi per tante ore di
seguito, ma avevo una grande voglia di imparare
e ci ho fatto presto l’abitudine”. Campra diventa
in particolare un esperto di dressatura, la
complessa operazione tutta manuale che consente
l’allungamento di una pelle intera apportando
dei tagli e delle successive cuciture poi spianate
con una dressa: uno strumento simile a una
spatola che dà il nome a questa lavorazione che
permette di raddoppiare la lunghezza della pelle
originaria. Esperto di dressatura, Campra è anche
abilissimo, sin da giovane, nell’assortimento: “Si
tratta di andare ad abbinare pelli diverse tra loro
ALBERTO CAMPRA
DI SOFFICI EMOZIONI
per le differenti parti del capo da
confezionare come collo, maniche,
corpo”. Tecniche di lavorazione
a parte, il mestiere è cambiato
moltissimo da quando Campra
ha iniziato a confrontarsi con la
pellicceria: al boom degli anni ’80
è seguita la grande crisi degli anni
’90 che ha ridotto la domanda del
prodotto e portato alla cessazione
molte attività. Per restare sul
mercato bisognava innovare,
“per esempio creando capi in
pelliccia con inserti in maglia,
camoscio oppure cashmere. E
poi bisognava riuscire a ridurre il
costo dei capi, mantenendo alta
la qualità, lavorando soprattutto
con pelli meno pregiate ma
abilmente nobilitate: “Non
c’è più tanto visone nel mio
laboratorio, quanto piuttosto
scoiattolo e lapin, persiano e petit
gris, tutte pelli provenienti da
abbattimenti controllati secondo
la Convenzione di Washington”.
Regole ancora valide oggi, il cui
rispetto consente a Campra di
condurre con significativi risultati
il laboratorio di Chieri, nella
centralissima via Marconi, aperto
per un vero e proprio ritorno
di fiamma verso l’arte della
pellicceria seguito ad una breve
parentesi da rappresentante nel
settore farmaceutico. Oltre alle
creazioni su misura di capi nuovi,
Campra è un grande esperto
nella trasformazione delle vecchie
pellicce: quelle che molte famiglie
hanno nell’armadio e non usano
più. Campra riesce a dare nuova
vita a questi capi, facendoli
diventare eleganti giubbotti alla
moda, mantelle in pelliccia,
sciarpe e cappelli. “La forza di
un laboratorio artigiano come il
mio risiede nel rapporto fiduciario
che si riesce a instaurare con il
cliente, rapporto che prosegue,
dopo l’acquisto, con le riparazioni
e la custodia nel nostro caveau
climatizzato per far durare il capo
nel tempo”.
luglio/agosto2012
ComuNicAzione
65
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ANNO XXIII NUMERO 184 LUGLIO/AGOSTO 2012
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REDAZIONE: Valeria Teruzzi
Collaboratori: Veronica Buratti, Giuseppe Goglio,
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33
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PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A.
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AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu
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