Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca
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Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca
Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca n.4/2016 MALNUTRIZIONE E FARMACOVIGILANZA: anticipare le reazioni avverse? ASST Bergamo Est INTERVISTA al Responsabile Medicina del Lavoro e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASST Bergamo Ovest pag 5 pag 7 ASST Papa Giovanni XXIII ASST Bergamo Est ASST Bergamo Ovest anno V - ott/nov/dic16 Trimestrale gratuito d´Informazione di Farmacovigilanza EDITORIALE Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca Editore: Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo 24121 Bergamo - via Gallicciolli, 4 Coordinamento Editoriale: Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Istituzionale ATS Bergamo - [email protected] Coordinamento di Redazione: Luciana Gandolfi - Samanta Sonzogni Servizio Farmaceutico Territoriale ATS Bergamo - [email protected] Progetto grafico e impaginazione: Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Istituzionale ATS Bergamo - [email protected] Stampa: Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo 24121 Bergamo - via Gallicciolli, 4 Tiratura: 500 copie stampate su carta FSC proveniente da foreste gestite in conformità ai rigorosi standard ambientali, economici e sociali definiti dal Forest Stewardship Council 3 EDITORIALE Eventi avversi da farmaci ed accessi al Pronto Soccorso: studio condotto negli USA a cura della Dott.ssa Luciana Gandolfi 5 ASST BERGAMO EST Malnutrizione e Farmacovigilanza: anticipare le reazioni avverse? Sospette Reazioni Avverse 7 DOMANDE&RISPOSTE Intervista al Responsabile Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, ASST Bergamo Ovest a cura della Dott.ssa Cinzia Scolari 10 DAL TERRITORIO Sospette ADRs registrate nel 3° Trimestre 2016 Report Rete Bergamasca 13 CASE REPORT Un sospetto caso di neoplasia polmonare ASST Papa Giovanni XXIII 14 APPROFONDIMENTI 15 TOOL Scheda Unica di Segnalazione di Sospetta Reazione Avversa (ADR) a farmaci o vaccini Per Operatori Sanitari Comitato Scientifico Giorgio BARBAGLIO Direttore Sanitario ATS Bergamo Mario CAVALLAZZI Responsabile Farmacia IOB Roberto COSENTINA Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca Direttore Sanitario ASST Bergamo Est n.4/2016 Marco GAMBERA Direttore Servizio Farmaceutico Territoriale ATS Bergamo Luciana GANDOLFI Responsabile Farmacovigilanza ATS Bergamo Giancarlo GONELLA Direttore Sanitario Casa di Cura San Francesco Massimo CASTOLDI Direttore Sanitario Istituto Clinico Humanitas Gavazzeni Monia M.B. LORINI Responsabile Farmacovigilanza ASST Papa Giovanni XXIII Emanuela OGGIONNI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Fabio PEZZOLI Direttore Sanitario ASST Papa Giovanni XXIII Bruna REA Direttore Sanitario Clinica Castelli Cinzia SCOLARI Referente Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Santino SILVA Direttore Sanitario ASST Bergamo Ovest Laura SPOLDI ANNO V Ed. OTT-NOV-DIC 2016 Trimestrale gratuito d'Informazione di Farmacovigilanza MALNUTRIZIONE E FARMACOVIGILANZA: anticipare le reazioni avverse? ASST Bergamo Est INTERVISTA al Responsabile Medicina del Lavoro e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASST Bergamo Ovest pag 5 pag 7 anno V - ott/nov/dic16 Trimestrale gratuito d´Informazione di Farmacovigilanza Tutti i diritti riservati. Distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Based on a work at www.ats-bg.it. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso [email protected]. Farmacista ASST Papa Giovanni XXIII Giovanni TAVEGGIA Direttore Sanitario Habilita Michele TUMIATI Direttore Medico FERB Davide ZENONI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Est 2 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 prossimo numero: aprile 2017 EDITORIALE IL NOSTRO ESPERTO Dott.ssa Luciana GANDOLFI Farmacista Responsabile Farmacovigilanza, ATS Bergamo Eventi avversi da farmaci ed accessi al Pronto Soccorso: studio condotto negli USA ra il 2013 e il 2014 la prevalenza negli Stati Uniti di accessi in Pronto Soccorso (PS) dovuti a eventi avversi da farmaci è stata stimata in 4 casi su 1.000, e i farmaci più spesso parte in causa sono stati gli anticoagulanti, gli antibiotici, gli antidiabetici e gli analgesici oppioidi. Lo studio pubblicato su Jama e coordinato da Nadine Shehab e colleghi dei Centers for Disease Control and Prevention ha esaminato la tipologia di accesso al PS per reazioni avversa da farmaci nel 2013-2014 e ha analizzato le variazioni rispetto al periodo 2005-2006. Sono stati presi in esame i dati relativi a 58 dipartimenti d’emergenza americani, che partecipano al progetto National Electronic Injury Surveillance System-Cooperative Adverse Drug Event Surveillance. Su un totale di oltre 42.500 casi analizzati, i ricercatori hanno evidenziato che gli accessi per reazioni avverse da farmaci rappresentavano il 4 per mille del totale nel periodo 2013-2014 e che il 27% di questi esitava in un ricovero in ospedale. Il 35% di queste visite ha riguardato soggetti dai 65 anni in su nel periodo 2013-2014, rispetto al 26% del periodo 2005-2006. Le persone più anziane erano quelle che più spesso venivano ricoverate (44%). T Nel 2013-2014, le classi di farmaci maggiormente implicate sono gli anticoagulanti (17,6%), gli antibiotici assunti per via orale o iniettabili (16,1%), gli agenti antidiabetici (13.3%), gli analgesici oppioidi (6,8%), gli antiaggreganti piastrinici (6,6%), gli inibitori del sistema renina-angiotensina (3,5%), gli agenti antineoplastici (3,0%) e gli agenti ipnotici sedativi (3,0%). Solo tre classi di farmaci, anticoagulanti, antibiotici e antidiabetici, pesano per il 46,9% sul totale degli accessi al PS per ADRs e comprendendono eventi avversi clinicamente significativi, come l'emorragia (anticoagulanti), reazioni allergiche da moderate a gravi (antibiotici) e l'ipoglicemia con effetti neurologici da moderati a gravi (antidiabetici). Rispetto al periodo tra il 2005 e il 2006, la percentuale di visite in PS per eventi avversi da anticoagulanti e antidiabetici è aumentata, a fronte di una diminuzione degli eventi avversi da antibiotici. Tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, gli antibiotici sono la classe di farmaci più comunemente implicata in ADR (56,4%). Anche tra bambini e adolescenti di età compresa tra i 6 e i 19 anni, gli antibiotici sono la classe di farmaci più comunemente implicata in accessi al PS per ADR (31,8%), seguiti dagli antipsicotici (4,5%). Tra gli anziani (età ≥65 anni), 3 classi di farmaci (anticoagulanti, antidiabetici e analgesici oppioidi) sono coinvolti nel 59,9% di accessi al PS per ADR; 4 anticoagulanti (warfarin, rivaroxaban, dabigatran e enoxaparina) e 5 antidiabetci (insulina e 4 agenti orali, glipizide, gliburide, glimepiride e metformina) sono tra i 15 farmaci più comunemente implicati. Considerando i 42.585 casi analizzati, relativi agli anni 2013 e 2014 negli Stati Uniti, i farmaci coinvolti nel maggior numero di accessi al PS sono stati il warfarin, l’insulina, il clopidrogrel e l’amoxicillina. Da un confronto con i dati italiani pubblicati nel Rapporto Nazionale anno 2014 “L’uso dei farmaci in Italia” i principi attivi per cui è stato ricevuto il maggior numero di segnalazioni (>1.000 segnalazioni) sono stati il warfarin, l’amoxicillina associata all’acido clavulanico e l’acido acetilsalicilico; nel 2015 il maggior numero di segnalazioni ha riguardato il warfarin, l’amoxicillina associata all’acido clavulanico, l’acido acetilsalicilico e l’insulina. Le più comuni classi di farmaci implicate negli accessi al PS degli USA per eventi avversi sono gli stessi identificati già dieci anni fa. Anche dopo aver considerato la frequenza delle prescrizioni, il tasso di accessi al PS per prescrizione era significativamente più alto per anticoagulanti e antidiabetici rispetto alla maggior parte degli altri farmaci. La percentuale di accessi al PS per eventi avversi da anticoagulanti è aumentata nel corso dell'ultimo decencontinua a pag. 4 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 3 EDITORIALE (continua da pagina 3) nio, come il loro utilizzo. Dal 2009 al 2014, l’uso di farmaci anticoagulanti orali è aumentato di circa il 38%, mentre la percentuale di visite al PS per anticoagulanti è aumentato del 57%. I nuovi anticoagulanti orali ad oggi risultano più maneggevoli e sicuri del warfarin, tuttavia queste molecole sono coinvolte negli accessi al PS soprattutto per persone con età superiore a 65 anni. Per gli antibiotici, il rischio supera i benefici quando indicati per infezioni del tratto respiratorio superiore diagnosticate in ambulatorio. Più della metà delle prescrizioni di antibiotici per i bambini di 14 anni o meno sono per infezioni delle vie respiratorie acute, che sono comunemente virali. Ridurre l'uso inadeguato di antibiotici può contribuire a ridurre il rischio di eventi avversi da farmaci e lo sviluppo di resistenza. Chad Kessler ha scritto un editoriale di commento pubblicato sullo stesso numero di Jama in cui afferma che è fondamentale migliorare la collaborazione tra medici delle cure primarie, ospedalieri, specialisti e farmacisti, per creare una rete di protezione intorno al paziente, soprattutto nel caso di prescrizioni di nuovi farmaci. quella necessaria in quel nuovo momento clinico, sono attività cliniche importanti. L’obiettivo del processo di riconciliazione è scegliere i farmaci corretti, che coprano il quadro patologico nel suo insieme, evitando duplicazioni o interazioni potenzialmente gravi. La nuova prescrizione o le eventuali modifiche dei trattamenti precedenti, conseguenti alla riconciliazione, devono essere documentate e comunicate ai soggetti interessati e coinvolti nel processo di cura. è necessario coinvolgere il medico di famiglia per sensibilizzarlo sull’importanza di una corretta e sistematica revisione della terapia domiciliare di tutti i pazienti, soprattutto degli over 65. è importante sensibilizzare tutti gli operatori sanitari sul problema dell’inappropriatezza prescrittiva e sull’importanza di fare rete per proteggere le popolazioni a rischio, rappresentate soprattutto dalle fasce di età più deboli (bambini e adolescenti e over 65 in politerapia), dalle reazioni indesiderate ai farmaci. ❑ —Luciana Gandolfi Bibliografia è necessario fare rete perché capita spesso che i pazienti ricevano prescrizioni farmacologiche da diversi medici: epatologo, cardiologo, ortopedico, medico di famiglia e magari anche psichiatra. In un sistema assistenziale frammentato spesso il medico di famiglia che viene per ultimo fa fatica a sospendere farmaci introdotti da un collega prima di lui e comunque diventa per tutti difficile coordinare i trattamenti prescritti. Il risultato è che negli USA oltre il 10% della popolazione assume 5 o più farmaci. Questo editoriale richiama l’importanza della raccomandazione n. 17 del Ministero della Salute “Raccomandazione per la riconciliazione della terapia farmacologia”, già trattata nel Bollettino di Farmacovigilanza n. 2/2015. La ricognizione e la riconciliazione, ossia il confronto della terapia in corso con 4 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 US Emergency Department Visits for Outpatient Adverse Drug Events, 2013-2014 - Shehab N, Lovegrove MC, Geller AI, et all. JAMA 2016; 316 (20): 2115-2125 Reducing Adverse Dr ug Events – The Need to Rethink Outpatient prescribing - Kessler C, Ward MJ, McNaughton CD. JAMA 2016, 316 (20): 2092-2093 Rapporto Nazionale anno 2014 e 2015: “L’uso dei farmaci in Italia” Raccomandazione n. 17 del Ministero della Salute: “Raccomandazione per la riconciliazione della terapia farmacologia” Raccomandazione regionale per la sicurezza nella terapia farmacologica n. 2 della Regione Emilia Romagna: “Processo di ricognizione e di riconciliazione farmacologica per una prescrizione corretta e sicura” ASST Bergamo EST IL NOSTRO ESPERTO Dott. Davide ZENONI Farmacista Responsabile Farmacovigilanza, ASST Bergamo EST SOSPETTE REAZIONI AVVERSE Malnutrizione e Farmacovigilanza: anticipare le reazioni avverse? —Testo di Davide Zenoni a malnutrizione è considerata una malattia nella malattia, in quanto è in grado di condizionare significatimente la prognosi della patologia sottostante che ha contribuito a determinarla; affligge tra il 20% ed il 50% dei pazienti ospedalizzati e circa il 43% degli anziani. L Per malnutrizione si intende quella condizione di alterazione funzionale e strutturale dell'organismo conseguente a carenza, eccesso o squilibrio tra fabbisogni, introiti ed utilizzazione. La malnutrizione è in grado di causare effetti avversi misurabili sulla composizione corporea e sui risultati clinici.[1] Tra questi effetti avversi, però, sono ancora quasi sconosciuti in letteratura quelli causati dalla terapia farmacologica nei pazienti malnutriti, che questo articolo intende indagare. Lo stato nutrizionale ed il grado di malnutrizione sono infatti in grado di portare ad un'esacerbazione degli effetti collaterali, ad un aumento della tossicità farmaco-mediata ed addirittura al fallimento della terapia farmacologica. Con uno stato nutrizionale alterato, infatti, l'assorbimento del farmaco, ma anche la sua distribuzione (il passaggio del farmaco dal sangue ai tessuti) e l’eliminazione possono subire alterazioni che possono portare il farmaco a livelli tossici, soprattutto per quei principi attivi con un ridotto indice terapeutico (il rapporto tra la dose tossica e quella terapeutica). Per quanto riguarda l'assorbimento dei farmaci, ossia il passaggio del farmaco dalla sede di somministrazione al sangue, esso potrebbe essere ridotto in casi di abuso di alcol, di carenze di zinco o di vitamina D[2]. Anche un malassorbimento secondario a patologie può portare sia a malnutrizione che ad un inefficace assorbimento del farmaco. Più specificatamente, l'assorbimento di tetracicline e di rifampicina risulta ridotto, mentre viene ritardato l'assorbimento di principi attivi con azione anti-epilettica[3]. continua a pag. 6 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 5 ATS Bergamo Est (continua da pagina 5) La malnutrizione proteico-energetica, che causa un’importante modifica della composizione corporea, porta di conseguenza ad un'alterazione delle proteine dell'organismo. Oltre ad un aumento di alfa-1-glicoproteina acida a causa dello stato infiammatorio [4], la malnutrizione è in grado di causare una riduzione della sintesi di proteine epatiche ed enzimi, portando ad una riduzione dell'albumina fino al 20% [5]. L'ipo-albuminemia conseguente è accompagnata da una riduzione nella capacità di legare i farmaci: ciò porta ad un aumento della quota libera plasmatica di principio attivo, con il rischio di raggiungere concentrazioni tossiche di farmaco [5] . Ciò può rivelarsi grave soprattutto nel caso di farmaci con un ristretto indice terapeutico, quali anticoagulanti orali, ipoglicemizzanti orali, glicosidi digitalici e litio. Un altro parametro che potrebbe variare in caso di malnutrizione è il volume di distribuzione (Vd): si tratta del volume apparente che dovrebbe contenere il farmaco ad una concentrazione uguale a quella plasmatica. Farmaci che tendono ad uscire dal sangue ed accumularsi nei tessuti (ad esempio quello adiposo) avranno un Vd alto, mentre farmaci molto idrosolubili avranno un Vd molto basso, poiché tendono a rimanere nella porzione acquosa del sangue, il plasma. In caso di malnutrizione, il Vd può sia aumentare che diminuire poiché, per esempio, l'ipo-albuminemia può portare ad un aumento del fluido extra-cellulare. La distribuzione di farmaci lipofili, ossia con elevata affinità per il tessuto adiposo, come ad esempio diazepam, lidocaina e amiodarone, risulta alterata; risulta alterata però anche anche quella dei farmaci idrofili come paracetamolo, digossina e morfina [4]. Uno dei fattori principali nell'eliminazione di farmaci assieme alla funzionalità renale è il metabolismo epatico. In pazienti affetti da malnutrizione lieve o moderata si osserva un aumento del metabolismo ossidativo dei farmaci, con un'accelerazione delle reazioni di fase I. Per quanto riguarda invece le reazioni di coniugazione, che rendono il metabolita più solubile e quindi più facilmente eliminabile dai reni, esse sono alterate in caso di malnutrizione severa. La clearance epatica di farmaci quali paracetamolo, doxiciclina e rifampicina è quindi accelerata in pazienti con malnutrizione lieve, mentre c'è il rischio di accumulare il farmaco, che può portare a dosaggi tossici, nel 6 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 caso di malnutrizione grave. Le isoforme di citocromo P450 la cui azione è alterata in casi di malnutrizione sono la 1A2 e la 2E1. C'è inoltre un'interessante differenza per quanto riguarda il metabolismo del paracetamolo a seconda del tipo di malnutrizione: il paziente con malnutrizione proteica, l'eliminazione di paracetamolo è ridotta forse a causa di una riduzione di glutatione, mentre nel paziente con malnutrizione energetica l'eliminazione non subisce variazioni. Vari studi indicano che l’intake di proteine influenza la filtrazione glomerulare renale e la clearance della creatinina. La dieta induce inoltre variazioni per quanto riguarda il pH urinario (certi farmaci sono eliminati preferibilmente in urine basiche, altri in urine acide) e lo stato di ionizzazione di certe molecole, alterandone il riassorbimento tubulare. In casi di malnutrizione si evidenzia una riduzione dell’eliminazione di tobramicina, penicillina e gentamicina, farmaci eliminati preferibilmente dal rene [3]. Per concludere possiamo affermare che lo stato nutrizionale di un paziente risulta quanto mai determinante nel percorso farmacocinetico, farmacodinamico e farmacoterapeutico. Il professionista sanitario non può prescindere da queste considerazioni nel formulare il più adatto approccio terapeutico. Nell’interesse del paziente l’orientamento deve essere multiprofessionale, coinvolgendo tutti i professionisti sanitari attraverso un confronto continuo per il bene del paziente. ❑ Bibliografia [1] Stratton RJ, Green CJ, Elia M. Disease Related Malnutrition: an Evidence Based Approach to Treatment. Oxford: CABI, 2003 [2] Jospeh I Boullata, Vincent T Armenti (2010) Handbook of drug-nutrient interactions (II edition). Humana Press, New York [3] John N Hathcock (1987) Nutritional toxicology, Volume II. Academic Press, USA [4] Pickering G. (2004) Frail elderly, nutritional status and drugs. Arch Gerontol Geriat 38, 174-180 [5] Ortolani E, Landi F, Martone AM, Onder G, Bernabei R. (2013) J Gerontol Geriat Res 2(2) Domande&Risposte driano Pozzi è il Responsabile della Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’ASST Bergamo Ovest. Precedentemente Medico Internista dell’UO di Medicina dell’Ospedale di San Giovanni Bianco. Specializzato in statistica sanitaria, è esperto in epidemiologia e revisione dei protocolli clinici e di ricerca medica. A Dr. Adriano POZZI Responsabile Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, ASST Bergamo Ovest. In questi giorni non si fa altro che parlare di vaccini, della loro sicurezza e del rischio legato alle vaccinazioni. Che cosa ne pensa Dr. Pozzi? Se con la definizione di “vaccino sicuro” intendiamo un prodotto che è totalmente esente da effetti collaterali allora nessun vaccino è sicuro al 100%, esattamente come nessuna attività umana è sicura, c’è sempre un certo rischio, seppur minimo, poiché il rischio zero non esiste. Se per “sicuro” s’intende invece un vaccino che può provocare effetti collaterali seri ma per il quale è stato calcolato e verificato che il rapporto rischio -beneficio è favorevole (il beneficio supera di gran lunga il rischio perché quel vaccino ci difende dal pericolo più grande rappresentato dalla malattia) allora siamo di fronte ad una definizione più aderente alla realtà. L’efficacia e la sicurezza dei vaccini, come per i farmaci, vengono testate in differenti fasi. Le prime tre si svolgono prima della commercializzazione del vaccino ed è grazie proprio agli studi di fasi I, II e III che abbiamo la possibilità di conoscere, quando un vaccino viene immesso in commercio, la percentuale di reazioni avverse più comuni, previste in termini percentuali a livello di popolazione (anche se non prevedibili nel singolo caso). è perciò necessario che la sorveglianza sulle reazioni avverse da vaccino prosegua anche nella IV fase cosiddetta “post-marketing” attraverso la Farmacovigilanza attiva, o meglio la Vaccinovigilanza. Cosa intende per Vaccinovigilanza? La Vaccinovigilanza è la scienza e le attività relative alla rilevazione, valutazione, comprensione, prevenzione e comunicazione di eventi avversi dopo immunizzazione, o di qualunque altro problema correlato al vaccino o immunizzazione-dipendente. La Vaccinovigilanza vuole identificare il più rapidamente possibile gli effetti indesiderati e quantificar ne la frequenza e l'impatto, scoprire nuove reazione avverse a vaccini, migliorarne ed allargarne le informazioni sulla tollerabilità e la sicurezza garantendo il vantaggio della vaccinazione sul rischio associato all'uso dei vaccino. è importante che la vaccinosorveglianza venga incrementata e dovrebbe tornare obbligatoria per tutti i medici la segnalazione dei sospetti danni vaccinali (per la cui comunicazione non è richiesta la certezza diagnostica). Come vengono segnalate le reazioni avverse a vaccino? L’ a t t u a l e n o r m a t i v a p r e v e d e s i a p e r i f a r m a c i c h e p e r i v a c c i n i , l ’ o b b l i go da parte degli operatori sanitari di segnalare tutte le reazioni gravi e non gravi, attese e non, tramite la scheda di segnalazione di sospetta reazione avversa (ADR). Nella scheda di segnalazione, che è la stessa utilizcontinua a pag. 8 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 7 Domande&Risposte (continua da pagina 7) zata per i farmaci, oltre al numero di lotto del vaccino, è importante, anche se non è obbligatorio, indicare l’ora di somministrazione ed il numero di dose (I, II, III) e/o di richiamo e il sito d’inoculo. Il recente decreto sulla FV introduce inoltre una tempistica ben precisa per la segnalazione delle sospette reazioni avverse: il segnalatore è adesso tenuto a trasmettere la scheda entro 2 giorni, ridotti a 36 ore nel caso di farmaci di origine biologica (vaccini inclusi), al responsabile della farmacovigilanza della struttura sanitaria di competenza. Ricordo che non è necessaria la certezza di un rapporto causa-effetto fra somministrazione del vaccino ed insorgenza della sintomatologia: il semplice sospetto di una reazione avversa a vaccino è di per sé sufficiente a segnalare. Per quali vaccini esiste l’obbligo di legge? In Italia, le vaccinazioni obbligatorie per legge sono 4: antidifterica (Legge 6 giugno 1939, n°891), antipoliomelitica (Legge 4 febbraio 1996, n°51), antitetanica (Legge 5marzo 1968, n°292) e antiepatite B (Legge 27 maggio 1991, n°165). Le vaccinazioni contro pertosse, morbillo, parotite, rosolia e haemophilus Influenza b, sono fortemente raccomandate, ma non sono obbligatorie. L’obbligatorietà è difesa in alcuni Paesi con provvedimenti legislativi molto diversi (conseguenze penali per i genitori, sanzioni pecuniarie, o difficoltà a frequentare le scuole pubbliche) o può essere molto più mite, con sanzioni solo teoriche e mai applicate, permettendo in pratica l’obiezione e l’adozione di calendari vaccinali alternativi. In Italia dapprima i genitori dei bambini non vaccinati, erano segnalati ai Tribunali dei minori per una verifica dell’idoneità genitoriale. Oggi non è più così, molte regioni, dopo la riforma dell’articolo V della Costituzione, hanno emanato propri Decreti e Regolamenti ed è stato deciso di non sanzionare i genitori che rifiutano questa pratica. Tuttavia, nel nostro Paese, si sta diffondendo la tendenza a dilazionare o addirittura a rifiutare la somministrazione 8 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate tanto che la stessa OMS ha richiamato l’Italia a prendere provvedimenti a riguardo. I dati indicano infatti che, per esempio, anche la Regione Lombardia è al limite della soglia di sicurezza rispetto alla quota dei vaccinati, pertanto per contrastare il calo delle vaccinazioni e la ricomparsa di infezioni debellate da tempo, è in atto un progetto di Legge che impone l’obbligo vaccinale come criterio vincolante per la frequenza negli asili nido pubblici e privati accreditati. I casi di cronaca degli ultimi mesi hanno messo sotto gli occhi di tutti la gravità delle infezioni da meningococco e l’importanza di difendersi, visto che oggi è possibile farlo. Il pr oblema è che la situazione è, per così dire, “degenerata” creando un allarmismo trai cittadini e una corsa alla vaccinazione. Qual è la sua opinione a riguardo? Negli ultimi mesi, giornali, televisioni e mass media di ogni genere hanno spesso focalizzato la loro attenzione sui più recenti casi di meningite manifestatisi nel nostro paese, generando così un forte allarmismo tra la popolazione, la quale ha iniziato a domandarsi se in Italia si stia diffondendo una vera e propria epidemia. Cosa sta accadendo realmente? Proviamo a fare un po’ di chiarezza. Non c’è attualmente un’epidemia o emergenza meningite. Nel 2016, i casi di meningite registrati in Regione Lombardia, sono stati 37, dato assolutamente in linea con gli anni precedenti e anche nella nostra ASST, nel 2016, abbiamo registrato un solo caso e non da meningococco. Tra gli agenti eziopatologici responsabili della meningite il batterio più aggressivo è il meningococco sierogruppo C, che insieme al B, è il più frequente in Italia. Il meningoccocco è un diplococco gram negativo che colonizza facilmente nel nasofaringe. La trasmissione avviene attraverso lo scambio di secrezioni respiratorie (colpi di tosse, baci, o scambio di stoviglie) e per prolungati contatti diretti. Il meningococco non vive più di pochi minuti al di fuori dell'organismo, per cui la malattia non si diffonde così facilmente come il comune raffreddore o come l'influenza, tanto per esemplificare: “bastano 2 metri di distanza per essere al sicuro, per cui se lei, che mi sta intervistando, avesse la meningite io, Domande&Risposte qui dietro la scrivania sarei sereno!” Nonostante, come già detto, non ci siano stati picchi d’incidenza, i recenti casi di meningite segnalati in Italia negli ultimi mesi, hanno creato una vera e propria psicosi da meningite ed è scattata la corsa al vaccino antimengococcico con la presa d’assalto dei centri vaccinali. Per far fronte a quest’ondata di richieste da parte della popolazione non coinvolta nell’offerta vaccinale gratuita la Regione Lombardia ha dato la possibilità di accedere alle vaccinazioni contro tutti i ceppi del Meningococco, per protezione individuale, con la formula del co-pagamento. Il costo del vaccino è a carico del cittadino e sarà pari al prezzo di acquisto sostenuto da Regione Lombardia senza ulteriore ricarico. i W ikivaccini.com m è il posto dove andare Wikivaccini.com a cercare le rispo oste degli esperti sui temi risposte della vaccinazione e e dove gli esperti stessi condividono il loro sapere con parole chiare. Dott.ssa Cinzia SCOLARI Farmacista Referente Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Vaccini. Informarsi bene non fa male. Vaccinarsi V accinarsi è inequivocabilmente ineq quivocabilmente la scelta sallute ed è fondamentale giusta per la salute pre endano questa decisione che le famiglie prendano c e serenità. con assoluta convinzione Sull’argomento o, purtroppo, circolano Sull’argomento, infon ndate di controindicazioni spesso notizie infondate i l ià R Reg gione Lombardia per fare o pericolosità. Regione chiarezza ha pensato, pen nsato, quindi, di fornire serviziio, attraverso la creazione un ulteriore servizio, del portale e dell’a app W Wikivaccini, ikivaccini, entrambi dell’app ricchi di informaz zioni e approfondimenti. informazioni A questo andrà aggiunto il costo di somministrazione definito dal Tariffario delle prestazioni. Anche presso la nostra ASST sono stati pertanto attivati gli ambulatori per le vaccinazioni antimeningococco. ❑ Perr saperne di più Pe SULLo SFoNDo wikivaccini.com Campagna di Comunicazione promossa da Regione Lombardia vai sul sito wikivaccini.com w ikivaccini.com chiama chiam ma il numero verde verde 800.318.318 Perché informa arsi bene non fa male. informarsi Giulio Gallera Assessore al W Welfare elfare nde a 10 doma 10 risposte i o i vaccin ? Cosa sono nt n engono ciuti di e cosa co ente riconos 1 d ti universalm stimolando no strumen Agiscono ro c ntro I vaccini so ttie infettive. dersi co ttie e delle malat ismo a difen nata ne ion an nzzio rg en a evve ll’o pr pre de o termi nitario de a mu un im di a nii en ge il sistem comparsa rmi patog e causa la gli stessi ge à citità ac il germe ch capa o costituiti da dono così la vaccini sono Perrdo malattia. I nerarre una laboratorio. ge n in di ati ella ttiv o ina ano qu i erv ific ns ec e co sp che vengon i , ma e anticorp ce uc du e la malattia arre prod ca oc provvo o,, che pro di pro mo ism nis an l nostro org risposta ne infezioni. contro quelle gna sog é bis hé rch Perc ? i? vaccinarsi 2 o, le lo individu re il singo g re ge lattie re a proteg re ne delle ma Perché olt la diffffusio grado o no in ita no so lim : à ni munità: t co a vaccinazio un i di ettamente o rno ’intern etti non dir re infettive all minore anche i sogg , e re er ina ge gg cc teg va ote pr pro di chi si o r ro t e tia lat me pertanto di nu ma il ile della ggiore è o.. responsab no nn an vaccinati. Ma germe res e si ammaler lazione del persone ch lle a alla sarà la circo de zie o r ro llate gra il nume be e r re de no gi mi i og quind e infettive e le malattie Sono divers ini i vaccini. diffusione de o e si posson giie og ollo ini? Quali pato c n i vacc lattie importanti n re co ire prevenir 3 nirire ma en evve pre o pr no on so ter; ccini si poss herpes zoos Grazie ai va A; epatite B; iti, ite; epatite he (mening ric tte ba come: difter e ive vute a lattie invassiv malattie do influenza; ma llo; tumori e illo osolia; rros oniti); morbi poliomielite; e; ss rto sepsi, polm pe e;; te otiite iruss;; parrot ricella. papillomav s;; tetano; va us iru vir av rot e infantili da ee rre diarr 4 Chi deve i? ? vaccinarsi e all’infanzia gran parte e indicate esserre destinate in nii possono e ion Per quanto azzio ina cin le vacc e consigliat , nt za me en sc rte all’adole a. a Sono fo vit tte lla de de età e cosid all i ti nt en ne in qualsiasi ten arrte a in una ovva ggetti appa tr tro a tutti i so cioè a chi si . a rischio”, a debolezza iva etttiv efffffet “categorie e o ef tenziale po di ne condizio e), piie) ap era te,, tter ate ntiti o passat en esse pr pre e d esserre e (patologie e ad lutte arre alu ovva tro tr di sa i to att sta inf , ò età lat pu Per natta ma tia o tiva, ci si à lavora una determi e di ltre tipo di attivit esp i ltr ino a contrarre mplicata. È nte posti co me ior ma vidanza gg for ma ne una arrne pa pp rante una gra itarre svilup prima e du ev e e r ch infettiva o a pe a e, le le, nz porta vaccina ra le imp rtu nta pe me co da a priria fon op pro chi la pr verific li. ogni donna fig ri pri op pro a sé e ai pr gravi rischi 5 e già re é vaccinar vita? hé ch Perrc mi mesi di ndo mese secon dai prim imento del contro 8 tor nti di labora uenti rsse conseg o accertame no verse on sto ist Non esis reazioni av te ire rea rante nir en curan prevve dico cu e o pre medic erre . IlIl me ede ed ini are cc prevve ficare va di pre i ione de o però identi no on m inistraz ccinali poss alla somm va i o ntr an ce i dic o le de ale na controin on e ch ni e il perso ne zio le situa nistrazio miinis ntitivvamente re la somm re en evve pr pre o per semp e richiedono he aneamente ra situazioni ch temporan munque le co inazione. o , c cc o, va ino cin la are are del vacc re o continu re a nell’inizia prudenzza mp e ce oc eco ec pre m ini dal co e e più pr i bamb ore e miglior ne ion allora Si vaccinano tezzio ote pro re la pr io è fin da tire rantir immunitar a ia al cia di vita per ga ive ac tem ca fic sis effi e con ere infett e.. Il nder zioni le malattie ro per rispo delle vvaccina e maturo ente do nell’inizio rrdo rita sufficientem ari ni og i. ntra o, co ion ez Al . inf ino di io vacc zione al risch izio sposiz aumenta l’e ie gator i obblig e!! ni atte on da ziio nd az na n ciin oman cc Vac ? …raccga f oltative i e? 6 Va ie e fac tativ olllta o faco in obbli tor d ni ente zio ec ina r rec cc di più lle va elle odotte ione de intrrod o. istto. La suddivis evis ev pre to;; per quelle ato assssa non è pr del pa te.. ate da nd ligo di legge an è un’eredità ma om co ccinale l’obb vac zioni racc rio ina da cc len va nel ca re di no n rlare so pa e un c ce alc ris efe ponibili zazione dis niz ni Oggi si prre ga rga zio Or ll’O ina v cc te le va icazioni de a con le ind Infatti, tra tut n quanto nzza en ere Salute, in ate, in coer nistero della raccomand singolo n à e del Mi Sanit sia per il si o lla vo tiv de nti en ve iale ev Pi no pre Mond t il Pia ento valore pr i e if rim f rife ciuto ll’alto i nii fa i diicazio t ind ne è riconos diia. ard tà. A queste tà. Lombar ttitivitità lla ll llet de co le l la ale r ina cin cc i pe ac sia Va eV ne ion en enzzio evve Pre Pr Regionale di 7 eventuali prevedere c ini? È possibile verse ai vacc nii av on ziio az e ea rre i in grado io possono ccinazionillaterali? Le vac tivi co i tt fe ff ef e l significa e terali aver effetti colla rano ano, tan isttra gis eg si manifesta non sii rre o tro tr ni;; quando Di norma uni casi, en u ccinazioni a vac nsitori. In alc ito gu e bre se in o febbr etttii lievi e tra pr no efffet ef tan nta di en se ù es più pre lo si r zione e durata, si tratta pe evve bre br e di b dalla vaccina ie, in generre ni d giorrni e.. tor ne ion uno o due iezzio nie nii infiamma on ticata l’in eazio rrea i è stata pra o) cu moderata e gic in e er all nto pu i tipo del p (d o i ità im av sim ss gr os am pro pr più iattamente in dia ed imme di sintomi rio o di solito no tan sorgenza nta ns en ’in L’i L esse ccino. Prop c pre e ti si pr ione del va a. Ques lla az ne str sim rsi ini ris ma ra mm è e fer rre nutit dalla so ne occorr le o pochi mi vaccinazio tro entr titi.i. Il persona o, dopo la motivo ca 20 minu cir to r es pe ni qu o io r ori pe eazio lattor ula bu o di rrea mb ’am ll’a sa dell’ re re questo tip te. nte sala d’atte ro n vi ffro to per gesti farrvi ato sttra addestr cessarie a sanitario è rez rezzature ne att le e te tut di e dispone 9 orso co tiva il perrc Come si atinazioni? cc ori delle va o glii ambulat esssso pr pre eseguite e. Per le le nale. i zioni sono Le vaccina a nitario Regio p r la prim l Sistema Sa to pe tera vaccinalii de ppuntamen en l’a tili, orrii con let ito an ai genit z ni inf ato nic vaccinazio a mu o che riport e viene co ne colo ion zio az rio vaccina da un opus da ta len na ca ag al zioni e le,, accomp postale e alle vaccina o un uitito atitivve gu eg rela nii rel ion azzio ma e viene esse erre de ed le inform ce oc pro pr o, a seguito e.. Prima di nitario sa esssse le na . delle ste rso ccinazione rte del pe va pa alla da o ne io sio colloqu io” sono e firma l’ade ore orie a risch e il genitor teg “ca o alle del quale ss stinate e dallo ste i zioni de eseguitte Le vaccina o curante ed lili,, come ad e dal medic te osste po ori vaccina op pro pr gli ambulat o so tinfluenzale. ss es an a pre pr o na mpag medico ne della ca o in occasio esempio 10 i: inii: ciin cc a ac Va V arsi? dove inform nte ni è importa ccinazion che ioni sulle va ittuzionali e istitu re informaz ere e ur sic Per aver i a font c mente. tifica e imento re rifer fare validati scien an o su studi sano o contenuti no on co e non si ba garantissc e fonti ch errato. all o e od on m io ion Attenz ano in et pr ile er nib int p cii o li fic ili è dispo scientifi internet ut n o di siti Un elenc .com ini cc va s Wiki online su è la scelta Vaccinarsi salute: la giusta per ne non fa male! be i rs a inforrm BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 9 Dal Territorio REPORT RETE BERGAMASCA I NOSTRI ESPERTI Sospette ADRs registrate nel 3° Trimestre 2016 Dott.ssa Luciana GANDOLFI Responsabile Farmacovigilanza ATS Bergamo Dott.ssa Monia M.B. LORINI Responsabile Farmacovigilanza ASST Papa Giovanni XXIII Dott. Davide ZENONI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Est Dott.ssa Emanuela OGGIONNI Responsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest —Testo di Luciana Gandolfi, Monia M.B. Lorini, Davide Zenoni, Emanuela Oggionni, Cinzia Scolari e Samanta Sonzogni Dott.ssa Cinzia SCOLARI Referente Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest Numero delle segnalazioni Dott.ssa Samanta SONZOGNI Coordinamento Redazione BFV ATS Bergamo 21,1 % 69,7 % urante il 3°Trimestre 2016 sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) da parte delle 3 ASST e dall’ATS appartenenti alla Rete Bergamasca 185 segnalazioni di Sospette ADRs. D 8,3 7,6 % 1,6 % A SINISTRA ATS ASST ASST Bergamo Papa Giovanni Bergamo XXIII Est n°39 n°129 Rete Bergamasca: Sospette ADRs registrate nel 3° Trimestre anno 2016 ASST Bergamo Ovest n°14 Analisi dei SOC (Classi Organo Sistemiche) n°3 30 20 Traumatismo, avvelenamento e complicazioni delle procedura (1) Procedure mediche e chirurgiche (1) Esami diagnostici (31) Patologie renali e urinarie (6) Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella (1) Patologie congenite, familiare e genetiche (1) Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministraz. (11) Pat. sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo (6) (23) Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo (43) (41) Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche (22) Patologie gastrointestinali Patologie vascolari Patologie cardiache (2) (5) Patologie del sistema nervoso (24) Patologie dell'occhio Patologie endocrine (1) Patologie del sistema emolinfopoietico (8) Infezioni e infestazioni (4) 10 CLASSI oRGANo SISTEMIChE N° SEGNALAZIoNI 40 IN ALTo Classi organo Sistemiche (SoC) 3° Trimestre anno 2016 LEGENDA: ATS Bergamo ASST Papa Giovanni XXIII 10 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 ASST Bergamo Est ASST Bergamo ovest Dal Territorio Analisi dei farmaci sospetti e della gravità delle reazioni 13 0 2 CLASSE FARMACoLoGICA 0 100 90 80 70 16 8 14 30 8 2 1 Il primo livello del codice ATC contiene il Gruppo Anatomico principale (contraddistinto da una lettera dell'alfabeto). In totale ve ne sono 14 A: Tratto alimentare e metabolismo B: Sangue e organi eritropoietici C: Apparato cardiovascolare D: Farmaci dermatologici G: Apparato genito-urinario e ormoni sessuali H: Preparazioni ormonali sistemiche, esclusi ormoni sessuali e insulina J: Anti-infettivi per uso sistemico L: Antineoplastici e immunomodulatori M: Apparato muscolo-scheletrico N: Sistema nervoso P: Prodotti antiparassitari, insetticidi e repellenti R: Apparato respiratorio S: Organi sensori V: Vari 105 60 10 50 25 50 40 100 IN ALTo 30 Distribuzione delle Sospette ADRs suddivise per classe farmacologica (ATC) 3° Trimestre anno 2016 20 IN BASSo ATS Bergamo ASST Papa Giovanni XXIII ASST Bergamo Est Tramadolo (2) Sulfametoxazolo e Trim. (2) Sofosbuvir e Ledipasvir (2) Simvastatina (2) Rivaroxaban (2) Ranolazina (2) Petidina (2) Esomeprazolo (2) Diclofenac (2) Denosumab (2) Colecalciferolo (2) Bisoprololo (2) Azitromicinia (2) Acido Gadobenico (2) Amoxicillina e inibitori (3) Acenocumarolo (3) Levofloxacina (4) Teriparatide (5) Alemtuzumab (5) Paracetamolo (7) Iomeprolo (11) Warfarin (97) LEGENDA: Ceftriaxone (2) Distribuzione delle più numerose Sospette ADRs suddivise per principio attivo del farmaco 3° Trimestre anno 2016 10 PRINCIPIo ATTIVo 75 N° SEGNALAZIoNI Carboplatino (2) N° SEGNALAZIoNI 9 ASST Bergamo ovest Non grave (133) Non definito (16) Grave: invalidità (1) Grave: decesso (0) Grave: ospedalizzazione o prolungamento osped. (18) Grave: pericolo di vita (0) Grave: altra condizione clinicamente rilevante (17) 0 IN ALTo: Gravità delle ADRs 3° Trimestre anno 2016 25 50 75 N° SEGNALAZIoNI 100 125 continua a pag. 12 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 11 Dal Territorio (continua da pagina 11) Analisi degli esiti degli eventi Risoluzione completa (45) Decesso (0) Miglioramento (28) Non ancora guarito (5) Non disponibile (107) Risoluzione con postumi (0) 0 25 50 75 100 125 IN ALTo Situazione attuale delle ADRs segnalate 3° Trimestre anno 2016 Analisi per sesso fasce e d’età e per sesso N° N° N° N° ADRs ADRs ADRs ADRs SESSO A DESTRA Segnalazioni suddivise per sesso 3° Trimestre anno 2016 IN BASSo Segnalazioni suddivise per fasce d’età 3° Trimestre anno 2016 Femmine 22 69 10 2 Maschi TOTALE 17 39 60 129 4 14 1 3 ADRs ADRs Non N° ADRs ADRs Non N° ADRs ADRs N° ADRs ADRs N° GRAVI NON GRAVI Disponibili ADRs GRAVI NON GRAVI Disponibili ADRs GRAVI NON GRAVI ADRs GRAVI NON GRAVI ADRs <1 mese 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 mese-< 2 anni 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2-11 anni 1 1 0 2 0 1 0 1 0 1 1 0 0 0 12-17 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 1 18-64 anni 2 10 4 16 9 21 1 31 1 3 4 0 2 2 >65 anni 4 13 3 20 17 72 8 97 1 7 8 0 0 0 TOTALE 7 25 7 39 26 94 9 129 2 12 14 1 2 3 FASCE ETà Analisi dei segnalatori SEGNALATORI A DESTRA I segnalatori 3° Trimestre anno 2016 LEGENDA: ATS Bergamo 12 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 Farmacista Infermiere Medico ospedaliero Specialista Paziente Medico di Assistenza Primaria Pediatra di Famiglia Azienda Farmaceutica Altro TOTALE ASST Papa Giovanni XXIII ASST Bergamo Est N° N° N° N° ADRs ADRs ADRs ADRs 2 0 0 0 3 1 0 0 11 29 13 2 2 0 0 1 0 0 0 0 4 0 0 0 2 0 0 0 15 0 0 0 0 99 1 1 39 129 14 3 ASST Bergamo ovest Case Report I NOSTRI ESPERTI Dott.ssa Monia M.B. LORINI Farmacista Responsabile Farmacovigilanza ASST Papa Giovanni XXIII Dott. Flavio BERETTA Farmacista Specializzando in Farmacia Ospedaliera UniMi ASST PAPA GIOVANNI XXIII Un sospetto caso di neoplasia polmonare —Testo di Monia M.B. Lorini e Flavio Beretta el mese di maggio 2016, al Servizio di Farmacovig i l a n z a d e l l ’ A S S T Pa p a Giovanni XXIII, giunge la segnalazione di una sospetta reazione avversa che desta da subito notevole interesse, sia per la gravità sia per l’esito finale. N Vi e n e s e g n a l a t a u n a s o s p e t t a neoplasia polmonare in una donna di trentanove anni in trattamento con Tecfidera® (Dimetilfumarato) per la cura della sclerosi multipla Recidivante-Remittente (SM-RR), patologia che le era stata diagnosticata vent’anni prima. A settembre 2015 infatti, su prescrizione specialistica, la paziente inizia il trattamento farmacologico con il medicinale Dimetilfumarato, al dosaggio di 120 mg due volte al giorno nella prima settimana e successivamente, di 240 mg due volte al giorno così come indicato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. Tale terapia prosegue per circa otto mesi ossia fino a maggio 2016. Dalla storia clinica si rileva che la paziente è fumatrice e che consuma circa un pacchetto di sigarette al giorno. Tra i vari accertamenti clinici eseguiti prima di iniziare il trattamento farmacologico, un RX al torace dà esito negativo, inoltre, dalla storia clinica non si evidenziano eventi clinici particolari. Alla fine di aprile 2016, dopo circa sette mesi dall’inizio del trattamento con Tecfidera, la paziente giunge al Pronto Soccorso poiché lamenta un intenso dolore toracico esacerbato dalla respirazione, tosse con espettorato non purulento e febbre. La radiografia al torace mostra una lesione nodulare di 34 mm nella regione periilare destra, mentre qualche gior no dopo, la TAC evidenzia un altro nodulo di 19 mm nella regione omolaterale costofrenica. Il polmone sinistro non risulta essere interessato infatti non ci sono lesioni e segnali di tromboembolismo. La TAC al cervello ha mostrato invece un dato ancora del tutto sconosciuto, 11 mm circondati da una regione ipodensa con bordi amor fi sul piano assiale al livello della corona radiale sinistra. Alla luce di queste informazioni, si decide, in accordo con lo specialista, di sospendere il trattamento con Tecfidera e di ricoverare la paziente al fine di svolgere nuove valutazioni. La diagnosi, al momento della dimissione, è di tumore polmonare primario e l’evento è stato valutato dal medico segnalatore come “possibilmente correlato al medicinale”. continua a pag. 14 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 13 Case Report Nel mese di luglio viene comunicato il decesso della paziente a seguito della progressione della patologia oncologica. Nel data-base della Rete Nazionale di Farmacovigilanza sono presenti un totale di 352 segnalazioni di sospetta reazione avversa di qualsiasi genere a Tecfidera di cui nove riguardano la segnalazione di “tumori benigni, maligni e non specificati (fibromi dell’utero, carcinoma a cellule renali, carcinoma mammario, adenocarcinoma dell’endometrio, melanoma a diffusione superficiale, epitelioma e carcinoma del colon). Nel data-base della rete Europea di EudraVigilance, le segnalazioni totali di sospetta reazione avversa a Tecfidera sono 5077 di cui 336 riguardano l’insorgenza di una generica neoplasia e di queste tre sono relative a neoplasia polmonare. Te c f i d e r a ® è i n c o m m e r c i o i n I t a l i a d a gennaio 2015 per il trattamento della sclerosi multipla, recidivante-remittente, la più comune forma di sclerosi multipla che colpisce circa l’80-90% dei pazienti. Numerosi dati clinici disponibili hanno dimostrato l’efficacia del trattamento orale con dimetilfumarato nel ridurre le recidive della malattia, la progressione della disabilità e le lesioni cerebrali dovute alla patologia, mantenendo nello stesso tempo un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole. I principali effetti collaterali del trattamento sono quelli che comunemente sono inclusi con il termine flushing, in altre parole arrossamento del viso e del corpo, vampate di calore, sensazione di bruciore o di prurito, che in generale si verificano nelle prime settimane di trattamento. Altri effetti collaterali sono, ma con una frequenza ridotta, la riduzione del numero di linfociti e disturbi epatici e renali. Riteniamo allo stato attuale, tenuto anche conto dei dati di letteratura, sia l’uso del medicinale sia le abitudini della paziente che è stata descritta come “un’attiva fumatrice”, potrebbero aver in qualche modo contribuito all’evento avverso. ❑ PER SAPERNE DI PIÙ! Il Dimetilfumarato è l’estere metilico dell’acido fumarico originalmente impiegato come essiccante antimuffa per i prodotti in pelle, noto quindi per la sua tossicità. Se utilizzato invece con dosaggi particolari, può avere un ruolo terapeutico e un impiego clinico importante. Introdotto per la prima volta nel 1959 per la cura della psoriasi, il composto vede oggi un utilizzo principale nella sclerosi multipla Recidivante-Remittente. Il meccanismo d’azione con cui migliora il profilo clinico nella sclerosi multipla non è del tutto noto: è ipotizzabile un’azione sia a livello del sistema immunitario che antiinfiammatorio e un’attività neuroprotettiva (contrastando l’azione macrofagica a livello della mielina). Il Dimetilfumarato modula l’attività del sistema immunitario attivando la via del Nrf2 (fattore di trascrizione nucleare 2 eritroide 2 correlato) normalmente aumentato a causa di stress ossidativo. ❑ Approfondimenti n questo spazio indichiamo alcuni articoli pubblicati su riviste specializzate in tutela della salute o nella letteratura scientifica, di particolare interesse in Itema di buon uso del farmaco e di Farmacovigilanza. ❑ LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIoNE CLINICA E IL TRATTAMENTo DEI PAZIENTI CoN MULTIMoRBIDITà http://www.evidence.it/articolodettaglio/209/it/505/linee-guida-per-la-valutazione-clinica-e-il-trattamento-dei-pazi/articolo TowARDS BETTER PATIENT CARE: DRUGS To AVoID IN 2017 http://english.prescrire.org/Docu/DownloadDocu/PDFs/DrugsToAvoid_2017update.pdf PoTENZIALI INTERAZIoNI FARMACo-FARMACo E FARMACo-MALATTIA NEGLI ANZIANI http://www.sefap.it/web/index.php?class=Comp&className=Content&op=show¶m=CID,2598,preview,0 L’EMA AVVIA UNA REVISIoNE SUGLI ANTIBIoTICI FLUoRoChINoLoNI E ChINoLoNI http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/l%E2%80%99ema-avvia-una-revisione-sugli-antibiotici-fluorochinoloni-e-chinoloni 14 BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 Tool BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016 15 Tool Le Schede una volta compilate, devono essere inviate: - vai e-mail a [email protected] da parte degli Operatori del territorio dell’ATS Bergamo (Medici, Pediatrici, Farmacisti operanti in Farmacia convenzionata e Parafarmacia, Operatori Sanitari operanti in Case di cura, RSA, RSD, Specialistici e singoli cittadini); - ai Responsabili di Farmacovigilanza di ogni Azienda Socio Sanitaria Territoriale, presso il rispettivo Servizio di Farmacia Interna, quando le Sospette ADRs sono raccolte dagli Operatori Sanitari in servizio nelle stesse. 16 BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016