Ecco cosa era successo
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Ecco cosa era successo
Trento 14 sabato 19 aprile 2014 Furibondo don Facchinelli: «Situazione davvero difficile: disturbo continuo, gente sdraiata, cartelloni attaccati sulla facciata, lordume davanti alla porta» IL CASO l'Adige Il sindaco Andreatta, presente alla messa, promette il pugno duro: «Introdurremo un divieto per impedire bivaccamenti davanti a tutti i luoghi di interesse artistico» Tamburi e musica rovinano la messa Santa Maria, celebrazione del giovedì santo rovinata dal sit in rumoroso degli anarchici DANIELE BATTISTEL Ad un certo punto, prima ancora che la celebrazione dell’Ultima cena iniziasse, alcuni fedeli imbufaliti hanno «circondato» il sindaco Alessandro Andreatta e gli hanno detto: «Adesso basta». In realtà Andreatta, ancora prima di entrare in chiesa, di sua iniziativa aveva chiamato con il cellulare il questore Giorgio Iacobone per chiedergli di far intervenire una pattuglia e convincere i manifestanti ad abbassare i toni della protesta. È successo giovedì sera davanti alla basilica di Santa Maria, pronta ad accogliere i fedeli per la messa del giovedì santo. Mentre dentro i bambini che nelle prossime settimane faranno la prima comunione si preparavano alla lavanda dei piedi, fuori un gruppetto di manifestanti aveva trasformato la facciata (appena ristrutturata) della chiesa in una bacheca gigante da coprire con cartelloni e striscioni antifascisti. E la piazza era diventata un’estemporanea discoteca in cui risuonavano le note di chiassosa musica «sparata» dalle casse di uno stereo. «Una situazione assurda - racconta una signora che era entrata in chiesa dietro al sindaco - Ho dovuto schivare la gente seduta sul sagrato per poter accedere alla basilica. E durante la messa è stato un tam tam continuo di tamburi». Ieri mattina don Luigi Facchinelli, parroco del Duomo e di Santa Maria, era decisamente arrabbiato. «Abbiamo avuto davvero Manifestazione degli anarchici di qualche giorno fa davanti a S.Maria per protestare contro l’apertura di Casa Pound A sinistra, la Via Crucis celebrata da don Luigi Facchinelli ieri sera grosse difficoltà a portare a termine la celebrazione, disturbati come eravamo dai rumori che provenivano dall’esterno». Don Facchinelli rivela che ormai le manifestazioni davanti alla chiesa «sono frequentissime». «Non so se si tratti di anarchici o di altra gente - afferma - ma così non si può andare avanti. Per fortuna che celebrazioni alla sera ne facciamo pochissime, ma la situazione è davvero difficile: disturbo continuo, gente che BRESSAN Lunedì vola negli Usa Stasera la veglia in Duomo La Veglia pasquale, culmine delle celebrazioni della Settimana santa, verrà presieduta da monsignor Luigi Bressan questa sera a partire dalle 21.30 in Duomo. Nella notte riceveranno i sacramenti del battesimo, della cresima e dell’eucaristia sette catecumeni adulti. Domani, Pasqua di Risurrezione, Bressan celebrerà la messa solenne alle ore 10, mentre alle 18 ci sarà canto dei Vespri. La Veglia pasquale verrà trasmessa in diretta da Radio Trentino inBlu. Lunedì dell’Angelo, poi, l’arcivescovo Bressan inizierà il suo viaggio di una settimana oltre oceano. La meta della sua trasferta è il Messico e gli Stati Uniti con una delegazione per la causa di beatificazione del missionario noneso padre Eusebio Chini. Monsignor Bressan rientrerà a Trento sabato 26 aprile. bivacca davanti alla porta, cartelloni attaccati sulla facciata che nemmeno leggo perché altrimenti mi prende il magone. Non so contro chi protestano, ma ridurre così le nostre chiese non va bene. Non vi dico il lordume che viene lasciato tutte le sere e che il mio sacrestano ogni mattina deve pulire». Don Facchinelli dice di aver «mandato anche dei fax al questore e al comandante dei carabinieri per segnalare questi ragazzi maleducati». «Io mi domando: come cittadini quali libertà abbiamo in un’epoca in cui chi urla può fare quello che vuole e gli altri devono subire una prepotenza inaudita?». Dopo la messa in chiesa c’è stato un animato «vertice» tra parroco, sindaco e alcuni coristi. «Non credo che fossero qui per una provocazione - ha spiegato il sindaco Andreatta - Si tratta di gruppi che cercano di farsi vivi una volta in settimana». Il sindaco ieri pomeriggio raccontava che, appena arrivato in piazza ha visto una bella con- centrazione di gente, oltre cento persone. «Così ho pensato di chiamare il questore. Effettivamente la messa è stata parecchio disturbata. Finché parlava il parroco che ha una voce possente o cantava il coro il disturbo era sopportabile, ma quando parlavano bambini o c’erano momenti di silenzio il rumore dava veramente fastidio». Visto che non è la prima volta che succedono situazioni come quella di giovedì sera, la giunta comunale ha deciso di correre ai ripari. «A breve - spiega Andreatta - proporrò al Consiglio di inserire nel regolamento di polizia urbana un articolo che sostanzialmente vieti bivaccamenti e manifestazioni nelle pertinenze di edifici di valore storico-artistico e culturale. Non è una questione che riguarda solo le chiese, ma vale per tutti i monumenti, in modo da introdurre sanzioni e prevedere interventi anche massicci per far rispettare i divieti». Ieri sera invece c’è stata la manifestazione silenziosa degli animalisti. Ha colpito proprio nei giorni a ridosso della Settimana santa, il vandalo che ha preso di mira uno dei capitelli della via crucis che adornano la scalinata di accesso del convento di san Bernardino, in cima a via Grazioli. Da qualche giorno, infatti, l’ultima delle edicole sacre decorate con antichi affreschi, a ridosso del sagrato della chiesa, è coperta da un telo, che la mano pietosa dei francescani ha posto sulla serie di improperi e oscenità che, con un pennarello blu, ricopre ora gran parte dell’opera, a incattivire un lungo attacco alla chiesa cattolica, sempre vergato pitelli, se la prenderanno direttamente con noi», sorride amaramente il religioso. Al di là dell’attacco religioso, a preoccupare padre Patton sono anche le conseguenze all’opera: «Sarà necessario provvedere all’ennesimo restauro: l’ultimo era stato ultimato appena alla fine dell’anno scorso, sempre dopo altri vandalismi. Oltre a comportare spese non da poco, saranno lavori che alla lunga non potranno che lasciare il segno sull’affresco. Proprio per questo stiamo pensando anche all’installazione di telecamere. Perché almeno questa possa essere l’ultima volta». Le. Po. Deturpato gravemente un antico affresco davanti al sagrato con il pennarello su gran parte della superficie decorata. Una copertura a cui si è dovuto ricorrere non solo per non urtare la sensibilità dei tanti fedeli che frequentano il convento, ma anche per «preparare il terreno» all’intervento di restauro che dovrà ora essere messo in campo. L’ennesimo, purtroppo. Non è, infatti, la prima volta che i capitelli della via crucis finiscono nel mirino di persone che, oltre a non dimostrare il minimo rispetto per la sensibilità religiosa, mostrano soprattutto di non possedere la benché minima decenza, accanendosi contro quella che, al di là dei significati che ha per chi crede, è innanzitutto un’opera d’arte, parte del patrimonio storico e culturale di tutta la città. «Purtroppo i capitelli della via crucis sono spesso oggetto di vandalismi e danneggiamenti - spiega amareggiato padre Francesco Patton, provinciale dei francescani - ed è un brutto segnale. Episodi che dimostrano uno scarso rispetto per il credo religioso di una comunità, sono il segno di una profonda mancanza di sensibilità che non può che portare ad un imbarbarimento. Chissà, magari a questi soggetti quando non basterà più prendersela contro i ca- Il capitello, ora coperto da un telo (foto A. COSER) G4021301 S. Bernardino, vandali contro la via crucis L’opera ricoperta di offese con un pennarello. I frati ora installeranno telecamere VIA GRAZIOLI