Rapporti Paese Congiunti

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REP. DOMINICANA
2° SEMESTRE 2010
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
1) QUADRO MACROECONOMICO
A) Andamento congiunturale e rischio Paese
Nei cinque anni precedenti la crisi globale del 2008 la Repubblica Dominicana ha conosciuto
tassi di crescita sostenuti, attestatisi in media intorno all'7-8% (con un picco nel 2006 del
10.7%). Tale situazione riflette l'espansione economica che ha interessato, in modo più o
meno marcato, molti paesi dell'America Latina, dimostratasi tra l'altro una delle aree più
resistenti alla crisi mondiale. Nel 2009, ad esempio, la crescita del PIL dominicano si è
attestata sul 3.5%. In termini comparativi, il PIL dominicano si collocava al decimo posto tra
i paesi sud-americani, dietro a Brasile (US$1.573,4 milioni), Messico (US$874.9 milioni),
Venezuela (US$326.1 milioni), e Argentina (US$308.7). Dell'area centro-americana, è
seconda solamente a Cuba e Messico. Guardando sempre a Centro America, se si prende il
PIL pro capite, la Repubblica Dominicana si colloca al dodicesimo posto (US$4.800),
preceduta da Trinidad e Tobago al primo posto con US$18.900 annuali, Messico, Panama,
Costa Rica e Cuba.
Nel novembre del 2009 la Repubblica Dominicana stipula con il Fondo Monetario
Internazionale (FMI) l'Accordo Stand-By, prevedente un finanziamento di US$1.7 miliardi,
l'erogazione dei quali è condizionata all'implementazione di una serie di riforme strutturali.
Queste sono tese al miglioraramento dell'efficienza nell'esazione fiscale, alla riduzione del
carico che il settore elettrico rappresenta per il bilancio statale e alla diminuzione delle spese
correnti in favore di maggiori investimenti fissi e politiche sociali. In occasione della quarta
revisione dell'Accordo, che prevede l'esborso di ulteriori US$168.0 milioni, il Governo ha
confermato l'impegno a continuare le riforme per ridurre il deficit del settore elettrico per il
2011 a US$350 milioni. Ha inoltre ribadito l'impegno a procedere con il consolidamento
delle finanze pubbliche, attraverso miglioramenti nell'efficienza sia dal lato delle entrate che
delle uscite.
A fine dicembre 2010 il Fondo ha approvato la quarta revisione dell'accordo, permettendo
così l'erogazione di ulteriori US$168 milioni (109.5 milioni di diritti speciali di prelievo).
Con la revisione, che ha coperto i dati fino a settembre 2010, si è constatato che l'obiettivo
riguardante il deficit consolidato del settore pubblico non è stato raggiunto, anche se per
poco. Per il 2011, rimangono critici due capitoli: l'aumento degli introiti fiscali e la riduzione
dei sussidi al settore elettrico.
Inoltre, è stato espressa dal comitato di revisione l'importanza di migliorare la flessibilità dei
tassi di cambio al fine di ammortizzare shock esterni e di mantenere sotto controllo le
pressioni inflazionistiche, soprattutto in virtù dei pericolosi rialzi dei prezzi internazionali del
greggio degli ultimi tempi.
Nella nuova lettera di intenzioni del Governo dominicano al FMI è stato reso pubblico un
ambizioso piano di riforme per il 2011, tra i cui obiettivi vi è l'incremento delle entrate fiscali
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del 12%, la riduzione del deficit pubblic consolidato al 3% del PIL (3.8% nel 2010) e del
deficit del Governo centrale all'1.6% (dal 2.3% nel 2010). L'unico modo per migliorare gli
ingressi fiscali è quello di eliminare ulteriori esenzioni, il che susciterà forti reazioni negative
da parte dell'industria e degli investitori.
Il Country Report sulla Repubblica Dominicana di febbraio 2011 dell'Economist Intelligence
Unit (EIU) ribadisce però che l'avanzamento delle riforme sarà probabilmente lento, a causa
della mala gestione del Governo e del clientelismo caratteristici del paese.
Come accennato, relativamente all'Accordo, il Governo Fernandez ha fallito nel
raggiungimento di due obiettivi: ha superato, anche se di poco, il deficit pubblico target e non
è riuscito a chiudere i conti con i generatori privati di elettricità. Gli obiettivi per il 2011
rimangono più o meno inalterati, con il consolidamento fiscale perseguito attraverso
l'introduzione di nuove misure, tra cui maggiori ritorni sulle imposte sui carburanti,
l'eliminazione di alcune esenzioni fiscali e nuove imposte sul gioco d'azzardo.
Relativamente alla performance economica, l'EIU non si trova d'accordo con i dati pubblicati
dalla Banca Centrale dominicana nell'”Informe Preliminar de la Economia dominicana” di
fine 2010. Secondo il primo rapporto, la crescita reale del PIL è stata pari al 6.4%, mentre
secondo il Banco Central avrebbe raggiunto addirittura il 7.8%, collocandosi al di sopra della
media dichiarata dal CEPAL per l'America Latina (6%).
Le previsioni dell'EIU per il 2011 stimano un tasso di crescita medio del PIL al 4.5%, per via
della politica fiscale di contenimento della spesa pubblica e del rallentamento dell'economia
americana a danno delle esportazioni e degli investimenti dominicani. Per il periodo
2012-2015, il tasso di crescita medio stimato è del 4.8%, parallelamente alla ripresa
dell'economia statunitense. Gli Stati Uniti continuano a rimanere la principale fonte di
commercio, investimenti, rimesse e flussi turistici per la Repubblica Dominicana.
Occupazione:
Secondo i dati ufficiali, il PIL pro capite a fine 2010 sarebbe pari a US$5.282,2, il che
costituisce un aumento del 9.7% rispetto al 2009 (US$11.259[1] calcolato secondo la Parità
del Potere d'Acquisto –PPP-). La ripresa dell'espansione sarebbe stata accompagnata dalla
creazione di 160.208 posti di lavoro (+4.5% rispetto al 2009), portando a 589.003 i posti di
lavoro totali generati dal 2004. Il tasso di disoccupazione su base ampliata tra aprile ed
ottobre si è ridotto dello 0.3%, arrivando al 14.1% (13.7% secondo l'EIU per il 2010). L'EIU
conferma che a partire dal 2004, anno della crisi bancaria, il tasso di disoccupazione ha
sperimentato una riduzione costante, sia nel settore formale che in quello informale. Ad aprile
2010 il 56% degli occupati lavorava per l'economia informale. Circa l'economica formale, gli
impiegati pubblici hanno registrato un aumento del 14.8%, venendo a costituire il 4.9% degli
occupati totali. Per i settori commerciale, manifatturiero e bancario, gli aumenti sono stati del
4.3%, del 3.5% e del 10.6% rispettivamente, grazie ad un costo del credito minore e ad una
domanda interna sostenuta. Complessivamente questi tre settori rappresentano il 34% della
creazione di posti di lavoro del periodo. La riapertura della miniera aurifera appartenente alla
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Barrick Canada ha generato 4.000 posti di lavoro, compensando la riduzione di 3.000 posti
causata dalla sospensione delle operazioni della miniera di nickel della Falcondo. La
riapertura della stessa a marzo 2011 al 50% della capacità dovrebbe ulteriormente contribuire
a creare occupazione.
Alle accuse rivoltegli che l'espansione economica non ha giovato alla stragrande maggioranza
della popolazione, il Governo dominicano ha replicato riportando i dati contenuti nel
Rapporto sulla Povertà elaborato dal Ministero dell'Economia, della Pianificazione e dello
Sviluppo. Secondo lo stesso, l'indice di povertà dominicano si è ridotto del 10.2% negli ultimi
sei anni, passando dal 43.4% dell'ottobre 2004 al 33.2% dell'aprile 2010. Nello stesso
periodo, il coefficiente di Gini è invece passato dal 0.542 al 0.505, con una diminuzione
maggiormente accelerata negli ultimi due anni. Tra i fattori responsabili, l'aumento dei salari
minimi, delle pensioni e la maggiore copertura presentata dal Programa Solidaridad, che
attualmente beneficia oltre 850.000 famiglie emarginate.
Inflazione[2]
Il 2010 si è chiuso con un'inflazione pari al 6.2%, segno questo che le autorità monetarie sono
riuscite a contenere le spinte inflazionistiche, nonché a rispettare il target imposto dal FMI.
La Banca Centrale ha affermato che il 45% dell'inflazione è riconducibile alle fluttuazioni dei
prezzi internazionali del petrolio. A settembre 2010 la variazione dell'inflazione è stata
indicizzata alle fluttuazioni del greggio, così che l'inflazione del gruppo "trasporti” è
aumentata negli ultimi mesi dell'anno. All'incremento dell'Indice dei Prezzi al Consumo
(ICP) ha contribuito inoltre l'aumento dell'11% della tariffa elettrica, provvedimento preso al
fine di soddisfare gli obiettivi imposti dal FMI.
Il gruppo "Alimenti, bevande, tabacco” ha contato per il 28.7% dell'inflazione annuale totale
del 2010, specialmente per via delle forti pressioni al rialzo degli alimenti in seguito al
terremoto di Haiti.
Una politica monetaria restrittiva e il minore livello di consumi dovrebbero permettere di
contenere l'inflazione al 5.8% per il prossimo anno. Un nuovo programma di contenimento
dell'inflazione (al 4%) dovrebbe essere implementato nel 2012, sotto la supervisione del FMI.
Tasso di cambio[3]
Il deprezzamento del peso dominicano rispetto al dollaro, avvenuto nonostante il sostegno del
FMI e un'ampia liquidità globale, è indice di un deficit di conto corrente in costante
peggioramento e della necessità di ingenti finanziamenti. Ci si attende che per il 2015 il peso
si sia deprezzato fino a raggiungere il cambio RD$42.3:1US$, dagli attuali RD$37.42:1US$.
In seguito ad un inasprimento nel 2011, l'attuale tendenza al deprezzamento potrebbe
rallentare grazie al consolidamento fiscale, a politiche economiche prudenti, ad un'inflazione
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controllata ed a maggiori riserve internazionali di valuta.
Del resto, una svalutazione del peso pari a quella raggiunta nella crisi bancaria del 2003-04, è
alquanto improbabile.
I dati dell'EIU per marzo 2011 danno un tasso di cambio medio Peso dominicano/dollaro
americano a 36.87 per il 2010 e a 37.42 per la fine dell'anno. Mentre il cambio peso
dominicano / euro medio per il 2010 è a 48.90, per la fine del 2010 a 50.14
Il rapporto della Banca Centrale riporta un deprezzamento della valuta dominicana nei
confronti del dollaro del 3% per il 2010.
Bilancia dei pagamenti
Le previsioni dell'EIU riportano la graduale riduzione del deficit di conto corrente dall'attuale
7.8% del PIL al 4.8% nel 2015, conseguentemente alla riduzione del deficit commerciale per
via dell'aumento delle esportazioni di minerali. Un ulteriore miglioramento sarà improbabile,
a causa dei minori ingressi del turismo e di minori rimesse dall'estero. Grazie alla ripresa
delle operazioni della Falconbridge (estrazione di nickel), il deficit commerciale quale
percentuale del PIL si contrarrà durante il 2011, anche se solo moderatamente, ciò dovuto al
probabile aumento (2%) del prezzo del greggio.
Analizzando la bilancia commerciale, i costi totali delle importazioni sono aumentati del
27.7% nei primi tre trimestri del 2010, facendo peggiorare il deficit commerciale del 58.2%, a
US$6.4 miliardi (12.4% del PIL). Alla situazione ha contribuito anche l'aumento di US$798.7
milioni delle importazioni di benzina. Purtroppo, la buona performance delle esportazioni di
zucchero, tabacco ed esportazioni non tradizionali, per la prima volta dopo due anni in ripresa
(+17.3%), non è neanche lontanamente sufficiente a compensare la crescita delle
importazioni. Il deficit commerciale ha inciso negativamente sul deficit di conto corrente, ora
situato al 6.2% del PIL (US$3.2 miliardi in termini assoluti), ovvero tre volte tanto il livello
di gennaio-settembre 2009. Nonostante le previsioni ufficiali per fine 2010 dessero il deficit
di conto corrente al 7% del PIL (US$3.5 miliardi), per il Country Report dell'EIU è all'8.9%
del PIL.
Le entrate dal settore turismo (US$3.2 miliardi tra gennaio e settembre, +3.1% rispetto
all'anno precedente, ma ancora sotto i livelli del 2007-08) hanno contribuito a sostenere la
bilancia dei servizi. In particolare, 2.9 milioni di turisti hanno visitato il paese in questi 9
mesi. Le rimesse dai dominicani residenti all'estero si mantengono sotto tono (-4.8% rispetto
allo stesso periodo del 2009), a causa degli alti livelli di disoccupazione in Europa e Stati
Uniti.
Considerando il conto capitale, gli investimenti diretti esteri (IDE) non sono stati sufficienti a
finanziare il deficit di conto corrente. I flussi di IDE sono infatti diminuiti del 19.2% rispetto
all'anno precedente, attestandosi sugli US$1.3 miliardi, ovvero il 2.5% del PIL. Il
Governatore della Banca Centrale, Hector Valdez Abizu, ne ha attribuito la responsabilità
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agli IDE minori del previsto nel settore minerario (solamente US$59 milioni tra gennaio e
settembre 2010, rispetto a US$559 milioni nello stesso periodo del 2009). La riapertura della
miniera Barrick Gold (Canada) avrebbe dovuto portare da sola US$2 miliardi di investimenti
nel 2010, ma sembra che all'ultimo sia stato modificato il mix di fonti finanziarie, utilizzando
debito commerciale, invece degli investimenti diretti, per la costruzione della miniera.
In realtà anche gli investimenti in altri settori sono stati deludenti. Gli investimenti
nell'edilizia, uno dei campi più attraenti prima del 2008 per americani ed europei, sono
crollati, da US$461 milioni a US$203 milioni (rispettivamente, gennaio – settembre 2008 e
2010). I grandi investimenti in resort e hotel di lusso sono diminuiti con la crisi del mercato
immobiliare del 2008, ed è improbabile che nei prossimi anni si torni ai livelli pre-crisi (solo
in tale settore, US$900 milioni nel 2007).
Nonostante la moderata ripresa del numero di turisti, gli investimenti nel settore si sono
gradualmente e stabilmente contratti dal 2008 (US$162 milioni), al 2009 (US$ 136 milioni)
al 2010 (US$118 milioni).[4]
Gli unici settori che hanno visto un vero e proprio boom sono quello delle telecomunicazioni
(+107%) e dell'elettricità (+397%). Il primo risultato (US$313 milioni in termini assoluti) si
deve soprattutto alla diffusione della telefonia mobile e dell'utilizzo di Internet. Tre dei
quattro provider di telefonia sono stranieri. Per l'elettricità, l'incredibile espansione di cinque
volte il valore del 2009 (da US$39 milioni a US$193 milioni) è dovuta in gran parte
all'investimento privato negli impianti di generazione elettrica nei pressi della miniera della
Barrick Gold a Pueblo Viejo.
Risultati relativamente positivi sono stati registrati anche dall'industria e dal settore retail
(vendita al dettaglio, +87%), per via delle numerose franchizie aperte in Santo Domingo, e
della costruzione di grossi centri commerciali a proprietà straniera.
Debito pubblico[5] estero
Lo stock di debito pubblico estero stimato per il 2010 è pari a US$13.862 milioni, con un
aumento di oltre US$2.5 milioni rispetto al 2009. Durante il 2010 sono stati rimborsati
US$1.256 milioni, di cui US$786 milioni corrispondenti all'ammortamento della quota e i
restanti US$581 milioni al pagamento degli interessi.
Riserve internazionali
L'EIU stima le riserve internazionali di valuta per il 2010 in US$2.127 milioni.
Politica fiscale e stato delle finanze pubbliche
Per il termine del 2010 il Banco Central comunica che le mete di consolidamento fiscale
stabilite dall'Accordo con il FMI sono state raggiunte, in particolare il deficit del Governo
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centrale sul PIL è pari al 2.3% e il deficit consolidato del settore pubblico sul PIL si attesta
sul 3.8%. Sempre secondo i dati preliminari, il deficit del settore pubblico non finanziario a
novembre 2010 raggiungeva i US$14.405,4 milioni, di cui US$9.309,3 milioni (64.6%) si
riferiscono agli impegni con l'estero, US$5.096,2 milioni al debito domestico. In termini di
debito pubblico consolidato, definito come la somma tra le obbligazioni del Banco Central e
quelle del settore pubblico non finanziario al netto dei buoni del tesoro ricapitalizzati, le cifre
preliminari lo collocano all'interno del margine accordato con il FMI. Alla chiusura
dell'esercizio, il debito pubblico quale frazione del PIL era pari al 37%.
Le previsioni dell'EIU includono una graduale contrazione del deficit del governo centrale tra
2011 e 2015, fatta eccezione per il 2012, anno delle elezioni presidenziali. Ciononostante, il
deficit come frazione del PIL viene dato al 2.9% (quindi al di sopra dell'obiettivo concordato
con il FMI, del 2.5%), causa aumento della spesa per le elezioni tenutesi a maggio e necessità
di coprire i persistenti ritardi nei pagamenti ai fornitori di energia. Per il 2011 il governo
potrebbe riuscire a portare il deficit all'1.8% del PIL. Si ricorda inoltre che nel 2012 termina
l'Accordo Stand-By con il FMI. La questione più spinosa per le finanze pubbliche, nonché
per la competitività del paese, continua a rimanere quella dei sussidi al settore elettrico. Ai
US$350 milioni inizialmente previsti, si sono dovuti aggiungere altri US$296 milioni
(RD$11.000 milioni). Per ridurre la dipendenza dall'acquisto di combustibili diretti alla
produzione elettrica, il 2010 ha visto la nascita di alcuni progetti di investimento in energie
alternative, quali quella eolica e il gas naturale. Il presidente Fernandez ha manifestato
l'obiettivo di ridurre della metà il sussidio alle distributrici energetiche, passando da US$640
milioni del 2010 a US$350 milioni nel 2011. L'idea sarebbe quella di introdurre una tariffa
energetica flessibile che rifletta il vero costo di generazione e distribuzione, strategia che
avrebbe dovuto essere operativa già nel 2010, anno in cui, al contrario, le tariffe hanno visto
un incremento dell'11%. In realtà, i problemi di fondo, responsabili in gran parte della
situazione, permangono inalterati: da un lato, furti di elettricità in estese e poverissime aree
urbane, dall'altro, grandi istituzioni governative e municipi che non pagano la bolletta
energetica.
Il fabbisogno finanziario pubblico continuerà ad essere finanziato dai prestiti ufficiali (da
organismi internazionali, in media un miliardo di dollari all'anno), così come dal credito
commerciale domestico ed estero. A gennaio 2011 il Governo ha chiesto al Congresso di
approvare due emissioni di buoni del tesoro per un valore di US$750 milioni (per il mercato
locale) e US$500 milioni (per il mercato internazionale). I fondi così ottenuti saranno
utilizzati per cancellare debiti pubblici nei confronti delle imprese produttrici di energia
risalenti al 2005.
I dati circa il debito pubblico consolidato come frazione del PIL (che comprende il debito
quasi-fiscale del Banco Central) contenuti nel rapporto dell'EIU discordano da quelli ufficiali
dominicani. Secondo il primo, infatti, il debito sarebbe pari al 38.1% del PIL, per arrivare nel
2011 al 39% del PIL e ridursi gradualmente fino al 35.2% per il 2015. Il 60% del debito
pubblico è denominato in valuta straniera, per cui i quozienti potrebbero peggiorare nel caso
di un deprezzamento del peso.
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Politica monetaria e settore finanziario
I dati ufficiali dominicani riportano una buona performance del sistema finanziario al 30
novembre, tenuto conto del contesto internazionale di ripresa economica ancora lenta. La
qualità del portafoglio crediti è misurata attraverso la morosità nel pagamento degli stessi,
pari a un 3.36%, e la percentuale di recupero dei crediti scaduti, pari al 117.33%. Tutto ciò si
è tradotto in un surplus per il sistema finanziario ammontante a RD$13.783,9 milioni
(=US$371.5 milioni[6]), equivalenti a un ritorno sugli attivi (Return On Assets, ROA) del
2.13% e ad un ritorno sul patrimonio netto (Return On Equity, ROE) del 20.13%.
Circa la politica monetaria, le basse pressioni inflazionistiche durante il 2010 hanno permesso
alla Banca Centrale di proseguire una politica di flessibilizzazione ed espansione monetaria,
mantenendo il tasso base di interesse al 4% da agosto 2009 fino a settembre 2010. Il tasso di
interesse attivo medio ponderato si è così collocato a livelli storicamente bassi (11%),
sostenendo la riattivazione economica. L'EIU riporta che la Banca Centrale ha aumentato il
tasso di interesse base portandolo al 4.75% ad ottobre ed al 5% a novembre, a fini di
contenimento dell'inflazione. Il tasso si è mantenuto stabile al 5% per tre mesi consecutivi.
Per quanto riguara il tasso di interesse medio ponderato del mercato, sempre l'EIU lo colloca
al 13.3%.
Nel tentativo di contenere l'inflazione, stabilizzare il tasso di cambio e in generale di
perseguire una politica monetaria più neutrale, il Banco Central della Repubblica Dominicana
ha deciso di ridurre la base monetaria in circolazione attraverso l'emissione di obbligazioni, il
cui acquisto da parte del pubblico è arrivato a RD$221 miliardi (US$9.5 miliardi), per un
incremento annualizzato dell'11.3%. Come risultato, l'offerta monetaria ristretta (M1) è
diminuita tra giugno ed ottobre 2010, per arrivare a RD$154 miliardi ad inizio febbraio 2011.
Tra gennaio e marzo 2011 RD$22.9 miliardi di obbligazioni de Banco Central dovrebbero
scadere (già a gennaio ne sono scaduti RD$8.5 miliard). Per compensare l'aumento
dell'offerta monetaria e le probabili pressioni inflazionistiche, il Banco Central ha emesso
RD$8.6 miliardi di nuove obbligazioni a gennaio. Questa è stata la prima emissione via
elettronica di bond, il che, oltre all'abbassamento dell'investimento minimo (ora a US$267),
ha reso le transazioni maggiormente accessibili e rapide.
In generale, la politica monetaria continua ad essere costretta dalla necessità di gestire
l'ingente stock di certificati del tesoro (pari all'11.6% del PIL), emessi in occasione del
collasso bancario del 2003. Inoltre, se l'inflazione dovesse aumentare, imponendo un
conseguente rialzo dei tassi di interesse, la ripresa economica ne verrebbe danneggiata.
Il nuovo corso della politica monetaria ha comprensibilmente influenzato l'espansione
creditizia, rallentandone la crescita (nel periodo marzo-settembre 2010 aveva totalizzato una
media del 20%). Il tasso d'interesse commerciale medio è infatti passato dall'11.8% del
periodo gennaio-settembre 2010 al 13.6% di fine dicembre (per arrivare al 14.4% nei primi
dieci giorni di febbraio 2011).
Anche la composizione del portafoglio crediti è cambiata: i prestiti al settore pubblico sono
diminuiti da settembre 2010 (a gennaio 2011, -33% in termini annualizzati). Al contrario, i
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prestiti al settore privato hanno visto un leggero incremento, con una crescita annuale tra
ottobre e gennaio di oltre il 20% in ogni mese. Da un punto di vista settoriale, il credito al
settore agricolo è aumentato del 49% in termini annualizzati nel 2010; quello al settore
edilizio del 36.2% e al turismo del 34.5% rispetto all'anno precedente.
Secondo l'ultimo rapporto preliminare della Banca Centrale, di dicembre 2010, il credito al
settore privato (banca multipla, banche di credito e risparmio, corporazioni creditizie e
associazioni di credito e risparmio) al 15 dicembre ha registrato un portafoglio prestiti del
valore di RD$415.943 milioni (=US$11.211 milioni). L'aumento in termini assoluti rispetto
al dato corrispettivo di dicembre 2009 è di RD$71.694 milioni (=US$1.932 milioni, +19.6%).
Tale risultato è in linea con le misure espansive messe in atto dalla Giunta Monetaria nel
2009, tra cui, si ricorda, troviamo la riduzione della riserva legale per gli istituti bancari al
fine di liberare liquidità da destinare a prestiti al settore produttivo. Più specificamente, le
attività commerciali hanno ricevuto crediti per RD$17.467 milioni (=US$470 milioni); il
settore edilizio per RD$14.064 milioni (=US$379 milioni circa); l'acquisto di proprietà
immobiliari RD$12.079 milioni (=US$325 milioni circa); l'agricoltura RD$6.261 milioni
(=US$168 milioni circa); l'attività manifatturiera RD$3.674 milioni (US$99 milioni circa).
Rischio paese
Secondo i dati ufficiali, la buona performance macroeconomica del paese avrebbe fatto sì che
il rischio paese migliorasse, concretamente diminuendo fino a raggiungere i 298 punti base
(la media per l'America Latina è 322 punti base).
Ancora l'EIU riporta degli indici sul business environment: in particolare, per il 2005-2009 la
Repubblica Dominicana ha ricevuto un punteggio di 5.34 su 10; per il 2010-14, di 5.69 su 10.
In termini comparativi, su 82 paesi presi in considerazione si colloca al 64 posto, sia per il
periodo 2005-09 che 2010-14; a livello regionale, al nono posto su 12 paesi.
Nonostante sia previsto un miglioramento della tutela dei diritti della proprietà intellettuale e
un maggiore ruolo nell'economia per gli investitori stranieri, la debolezza del sistema
dominicano sta nella mancanza di un apparato pubblico competente e nel clientelismo
eccessivo, che inficia gli effetti benefici delle pur intraprese riforme.
Lo studio Microscopio Global[7], sul business climate del settore della microfinanza del 2010
ha classificato la Repubblica Dominicana al ventesimo posto di 54 economie analizzate, con
un punteggio di 48.7 su 100, e una variazione positiva rispetto all'anno passato di 1.7. Il paese
si colloca al di sopra di Costa Rica, Brasile, Argentina e Messico, e al di sotto di Ecuador, El
Salvador, Nicaragua, Cile, Bolivia, Guatemala, Perú e Filippine.
Circa il business climate per gli investimenti, il paese caraibico si situa al ventisettesimo
posto, con un punteggio di 43.3 e una variazione positiva rispetto al 2009 di 8.3 punti. Lo
studio è stato stilato sulla base di tre categorie: la cornice di regolazione, il clima per gli
investimenti e lo sviluppo istituzionale. Tra i fattori che queste includono, vi sono le
restrizioni sui tassi di interesse, le distorsioni del mercato, i livelli di capitale minimo e la
capacità di regolazione, gli standard contabili e i requisiti per le imprese di microcredito. Uno
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dei punti di forza della Repubblica Dominicana è la qualità dell'informazione creditizia.
L'ultima scheda paese pubblicata dalla SACE è ancora quella di dicembre 2009, che vede la
Repubblica Dominicana tra i paesi a rischio medio-alto, mentre i rating di Standard and
Poor's, Moody's e Fitch la collocano nella classe B.
Indicatori di Business Climate:
· Doing Business 2010: 86º su 183 (prima: 102º su 181);
· Index of Economic Freedom 2009: 88º su 183 (prima: 87º su 157);
· Corruption Perceptions Index 2009: 102º su 180 (prima: 99º su 180).
Economist Intelligence Unit, Country Report – Dominican Republic, Marzo 2011
[2] Economist Intelligence Unit, Country Report – Dominican Republic, Febbraio 2011
[3] Ibid.
[4] Dati per il periodo gennaio –settembre.
[5] Ibid.
[6] Cambio utilizzato: RD$37.1:1US$
[7] Pubblicato dall'EIU con il sostegno finanziario del Fondo Multilaterale degli Investimenti
(FOMIN), della Banca Interamericana dello Sviluppo (BID), della Corporazione Andina
dello Sviluppo e della Corporazione Finanziaria Internazionale (IFC).
[1]
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Tabella principali indicatori macroeconomici (ad es. EIU Country Report: Annual data &
forecast)
PIL
PIL (PPP) US$ miliardi
PIL nominale US$ miliardi
Tasso di Crescita del PIL
(%)
PIL pro capite (PPP) US$
2007
73,80
41,01
2008
77,71
45,52
2009
79,65
46,59
2010
51,77
2011
55,55
8,50
5,30
3,50
6,80
4,50
10.335,00
10.637,00
11.259,00
11.783,00
7,8
5,2
6,8
5,5
7,7
9,2
-4
4,7
-3,4
-14,8
-7,4
-9,8
7,5
16,5
6,4
11
2
8
4,8
8,2
-3,4
12,5
2,5
3,5
1,3
8,2
-2,5
3,9
1,5
7,9
2,5
4,9
-
11,7
-
-
-
21,6
66,6
4,42
-
-
-
-
-
-
14,10
14,90
13,50
-
-
14,90
-
-
-
6,32
-
-
-
7,92
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-3,8
-3,2
-2,30
-1,80
1,70
1,80
2,00
2,20
-2,10
33,70
4,50
-9,10
7,50
-1,40
36,70
5,80
15,90
15,00
-0,30
37,00
6,20
8,20
12,90
0,40
37,90
6,20
12,10
12,10
17,37
-
-
-
N/A
N/A
N/A
N/A
20,00
18,10
12,10
14,50
11,31
10,26
-
-
6.748,00
-15.993,00
-9.245,00
2.962,00
-1.748,00
3.504,00
5.519,00
-12.260,00
-6.741,00
3.046,00
-1.769,00
3.305,00
6.503,00
########
-8.917,00
3.072,00
-1.781,00
3.248,00
7.562,00
########
-9.872,00
3.326,00
-1.935,00
3.434,00
-4.527,00
-2.159,00
-4.378,00
-5.048,00
2.288,00
2.905,00
3.502,00
2.902,00
10.484,00
1.436,00
11.282,00
1.050,00
13.862,00
1.256,00
15.631,00
1.367,00
9.749,00
Componenti del PIL dal lato della
domanda aggregata (variazione Consumo Privato
8,9
% reale)
Spesa Pubblica
10
Investimenti lordi di capitale 12,5
Esportazioni
3,2
Importazioni
6,8
Origine del PIL (variazione %
Agricoltura
1,2
reale)
Industria
2,4
Servizi
9,3
Composizione PIL per settore
Agricoltura
(%)
Industria
Servizi
Occupazione
Forza lavoro (milioni)
Forza lavoro per settore
Agricoltura
14,60
d'occupazione % (2005)
Industria
22,30
Servizi
63,10
Tasso di disoccupazione (%) 15,60
Investimenti lordi di capitale
Indicatori fiscali
(% pil)
Ingressi fiscali (US$
miliardi)
Spesa pubblica tot. (US$
miliardi)
Ingressi fiscali (% del PIL) Spesa Pubblica tot. (% del
PIL)
Deficit pubblico (% del PIL) 0,6
Pagamenti di interessi (%
1,60
del PIL)
Saldo primario (% del PIL) 2,20
Debito pubblico (% del PIL) 33,50
Prezzi e indicatori finanziari
Inflazione (variazione %)
8,90
Stock M1 (variazione %)
22,90
Stock M2 (variazione %)
18,50
Stock di credito domestico
15,56
(US$ miliardi)
Valore di mercato dei titoli
N/A
quotati
Tasso medio d'interesse (%) 15,80
Tasso medio d'interesse per I
crediti commerciali (%)
Settore Estero
Esportazioni
7.160,00
Importazioni
-13.597,00
Saldo Bilancia Commerciale -6.437,00
Saldo Bilancia dei Servizi
2.994,00
Bilancia delle Rendite
-2.183,00
Trasferimenti correnti netti 3.401,00
Saldo di conto corrente (US$
-2.225,00
milioni)
Riserve Valutarie (US$
2.562,00
milioni)
Debito estero (US$ milioni) 10.431,00
Debito estero pagato
1.335,00
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
13,30
secondo semestre 2010
Pagamento quota
Pagamento interessi
Tasso di cambio RD$/US$
REP. DOMINICANA
899,00
435,00
34,34
876,00
560,00
35,46
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
596,00
454,00
36,21
725,00
531,00
37,54
786,00
581,00
39,00
secondo semestre 2010
1A) Tabella o Grafico 1
Investimenti Diretti Esteri
(IDE)
REP. DOMINICANA
Settore
2008
2009
2010
var. % 2010/09
Turismo
Industria e commercio al dettaglio
Telecomunicazioni
Elettricita'
Finaziario
Zone franche
Minerario
Immobiliare
Trasporti
Totale
162,4
721,3
121,9
122,3
150,9
34,7
310,6
461,3
645,0
2.730,40
135,7
161,2
151,2
38,7
110,4
51,3
559,0
373,6
1.581,10
118,2
301,3
313,1
192,5
58,8
31,5
59,1
202,5
1.277,00
-12,9
86,9
107,1
397,4
-46,7
-38,6
-89,4
-45,8
-19,20
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
1A) Tabella o Grafico 2
RISCHIO
PAESE
Rischio della Struttura Rischio
Economica
Paese
B
B
B
BB
B
B
Il Governo non
Stabile, per via dei
I bassi livelli di reddito,
Stabile. I conti
dovrebbe
avere
Stabile,
un miglioramenti
vulnerabilita' agli shock
pubblici rimangono
problemi
di
miglioramento
nella
solidita'
esterni e dipendenza dal
deboli,
ma
maggioranza
dell'indice
e' finanziaria e della
mercato
USA
l'Accordo
SBA
politica.
impossibile a causa fiducia del mercato
impediscono
un
fornisce
I
L'inefficienza della
del fabbisogno di domestico, oltre a
miglioramento.
D'altra
finanziamenti
macchina
finanziamenti
una
ripresa
parte, la ripresa del PIL e
necessari.
Lento
burocratica e la
esterni e I bassi economica
indici di indebitamento
consolidamento
corruzione
indici di copertura consistente e a un
piu' bassi del previsto
fiscale e livelli di
continueranno ad
delle
riserve basso indice di
hanno
incrementato
riserve
impedire
un
internazionali
insolvenza
l'indicatore negli ultimi
internazionali bassi.
miglioramento
creditizia
mesi
dell'indice.
Rischio sovrano: l'indicatore riflette il miglioramento della capacita' di pagamento e un sostanziale accesso ai
finanziamenti ufficiali. Nel dicembre 2010 sono stati approvati dal FMI US$168 milioni, portando il totale dei
pagamenti esborsati sotto lo SBA a US$840 milioni. L' annuncio della decisione di collocare US$500 milioni in
bond internazionali nella prima meta' del 2011 ha ridotto la preoccupazione circa la capacita' del Governo di
accesso al finanziamento. I pagamenti di interessi sul debito quale frazione del PIL sono molto alti (14.9%),
considerando che la media per i paesi classificati B e' 9%, mentre per i paesi dell'America Latina e' 8,3%.
Circa il 65% del debito pubblico non finanziario (esclude il debito quasi fiscale della Banca Centrale, e'
esterno. Cio' aumenta la vulnerabilita' alle variazioni dei tassi di cambi. Anche la struttura povera del debito
incide sulla affidabilita' creditizia della Repubblica Dominicana. La maturita' media del debito pubblico
esterno, a Settembre, era di 7,8 anni, con un tasso medio del 4,1% (il che riflette una grande quota di prestiti
ufficiali). Il tasso medio di interesse sul debito domestico e' al 12,8% e la maturita' media e' di circa 2,3 anni. Il
costo annuale del servizio del debito quasi-fiscale (1.3% del PIL) peggiora ulteriormente il rischio sovrano.
Rischio Sovrano
REP. DOMINICANA
Rischio Valutario Rischio Bancario Rischio Politico
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
1A) Tabella o Grafico 3
INDICATORI TRIMESTRALI
2009
STATO DELLE
FINANZE PUBBLICHE 1 QTR
(RD$ milioni)
Entrate fiscali
19.566
Spesa pubblica e prestiti
21.383
netti
Saldo
-1.827
PREZZI
Consumer Prices (Base:
125,20
Gen 2005=100)
Consumer Price Index (%
3,40
Var annuale)
INDICATORI
FINANZIARI
Tasso
di
cambio
35,72
RD$:US$ (media)
Tasso
di
cambio
35,98
RD$:US$ (fine periodo)
Tasso di interesse dei
12,04
depositi (media %)
Tasso di interesse di
23,10
credito (media %)
Tasso di interesse di
11,47
mercato a tre mesi
Tasso di risparmio (media
2,97
%)
M1 (fine periodo, RD$
124.999,00
milioni)
M1 (% var, annuale)
-10,90
M2 (fine periodo, RD$
443.544,00
milioni)
M2 (% var, annuale)
5,30
BILANCIA
DEI
PAGAMENTI
Esportazioni
1.283,80
nazionali
368,50
zone franche
915,30
Importazioni
-2.665,10
nazionali
2.161,90
zone franche
503,20
saldo commerciale
-1.381,30
ricezione turisti
1.255,80
rimesse dall'estero
742,30
saldo di conto corrente
-89,20
riserve di oro monetario
1.965,00
(fine periodo)
REP. DOMINICANA
2010
2 QTR
3 QTR
4 QTR
1 QTR
2 QTR
3 QTR
4 QTR
18.226
17.775
22.435
21.555
23.571
22.656
n/a
22.178
20.322
46.788
23.176
24.011
20.165
n/a
-3.952
-2.547
-24.353
-1.620
-439
2.491
n/a
126,70
129,50
131,20
134,00
135,50
136,60
139,00
0,50
-1,10
3,20
7,00
7,00
5,50
5,90
36,08
36,16
36,15
36,32
36,76
37,08
37,36
36,09
36,23
36,21
36,46
36,90
37,28
37,54
7,85
6,63
4,73
4,44
4,54
4,75
5,70
18,35
16,77
14,33
12,83
11,65
11,06
13,01
7,63
7,58
5,64
5,94
6,07
6,15
6,86
2,94
2,81
2,76
2,73
2,74
2,76
2,73
123.267,00 124.695,00 146.968,00 149.069,00 147.333,00 146.342,00 159.078,00
-5,00
4,30
15,90
20,00
19,50
17,40
8,20
453.739,00 467.690,00 504.315,00 515.509,00 530.221,00 537.438,00 569.399,00
10,00
12,40
15,00
16,20
16,90
14,90
12,90
1.367,60
473,60
894,10
-2.850,40
2.395,40
455,00
-1.482,80
926,30
737,10
718,20
1.444,10
477,20
966,80
-3.232,00
2.538,70
380,30
-1.783,40
963,40
800,50
-467,90
1.367,40
358,50
1.008,90
-3.540,30
2.721,80
818,50
-2.172,90
919,40
761,60
-1.051,50
1.492,70
635,50
857,20
-3.376,10
n/a
654,30
-1.883,40
1.305,50
782,80
-487,00
1.714,50
687,90
1.026,50
-3.899,40
3.376,60
522,80
-2.184,90
918,70
655,50
-1.439,60
1.695,70
590,60
1.105,10
n/a
3.419,20
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
2.061,70
2.475,90
2.885,10
2.382,70
2.627,70
2.345,10
n/a
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
B) Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti esteri
La Repubblica Dominicana da sempre ha attribuito molta importanza al miglioramento delle
relazioni commerciali internazionali, considerandolo come un modo per promuovere lo
sviluppo economico e sociale del paese, attraverso il rafforzamento della capacità produttiva
e della competitività sui mercati esteri.
Dal 1950 fa parte del GATT ed è uno dei Membri fondatori dell'Organizzazione Mondiale del
Commercio (OMC). In seguito all'Uruguay Round, ha adottato il Quarto protocollo dell'
Accordo Generale sul Commercio e i Servizi (GATS) e nel 2006 ha aderito all'Accordo sulle
Tecnologie dell'Informazione (ITA). La Repubblica Dominicana partecipa attivamente ai
lavori dell'OMC.
Il paese ha concluso vari accordi di libero scambio bilaterali e regionali come parte della
strategia di integrazione internazionale.
Nell'agosto 1998 ha firmato un accordo di libero scambio con i paesi della Comunità dei
Caraibi (CARICOM[1]), ratificato nel 2000 dal Congresso ed entrato in vigore nel dicembre
2001. L'accordo stabilisce un impegno comune per l'eliminazione di barriere tariffarie e non,
regole sulla provenienza delle materie prime e dei prodotti, standard tecnici e sanitari
distorsivi del libero commercio. Nello specifico, la Repubblica Dominicana ha accettato di
eliminare i dazi su tutte le importazioni dai paesi del CARICOM, esclusa una lista di 20
prodotti (quali fagioli, cocco, zucchero, prodotti caseari, olio, farina di grano, pesce, carne,
riso, cemento, prodotti del tabacco e dell'acciaio), a partire dal 2001. Gli stati membri, in
cambio, hanno accettato lo stesso trattamento per le importazioni dalla Repubblica
Dominicana a partire dal 2004.
Nel luglio del 1985 firma un accordo con Panama, ratificato dal Congresso nel 1987, entrato
in vigore nel 2003 e avente ad oggetto lo scambio di prodotti tra i due paesi senza dazi (101
prodotti panamesi e 103 prodotti dominicani).
L'accordo Petrocaribe concluso tra il Venezuela e 14 stati dei Caraibi, firmato dalla
Repubblica Dominicana nel 1995, prevede l'acquisto di petrolio dallo stato venezuelano sulla
base di condizioni di pagamento preferenziali, in particolare l'eliminazione di tutti gli
intermediari che intervengono nella compravendita, fino ad arrivare alle sole entità
direttamente gestite dal telefono. Il combustibile (fino a 185.000 barili di petrolio al giorno)
viene comprato a prezzi di mercato e pagato solo in parte, mentre il restante debito può essere
saldato tra i 17 e i 25 anni e a un tasso d'interesse dell'1% se il petrolio supera i US$40 al
barile. . Come parte del pagamento vale anche una serie di prodotti forniti al Venezuela, quali
banane, riso e zucchero. Le transazioni possono però avvenire solamente tra governo e
governo, essendo escluse le società private.
Il 1 marzo 2007 è entrato formalmente in vigore il trattato di libero commercio DR-CAFTA,
firmato dalla Repubblica Dominicana e dagli Stati Uniti il 5 agosto 2004 e addossato dal
Trattato di Libero Commercio per l'America Centrale (CAFTA Central America Free
Agreement) firmato da Costa Rica, Nicaragua, El Salvador, Guatemala e Honduras. Le
disposizioni principali del CAFTA e gli obiettivi che costituiscono il cardine interpretativo di
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
tale trattato, si evincono dalla lettura complessiva dell'accordo e sono riassumibili nella
stimolazione dell'espansione e della diversificazione del commercio tra Stati Uniti e
Repubblica Dominicana, nell'eliminazione degli ostacoli al commercio e nella facilitazione
della circolazione di merci e servizi tra i territori delle Parti. Tale Accordo tra i sette paesi
porterà all'abbattimento dell'80% delle barriere tariffarie, alla creazione del secondo maggiore
mercato di libero scambio per le esportazioni statunitensi, preceduto solo dall'Accordo
NAFTA tra Stati Uniti, Canada e Messico, e a un interscambio commerciale di 32 miliardi di
dollari l'anno.
Per la Repubblica dominicana, l'importanza dell'entrata in vigore di tale trattato è
fondamentale in quanto garantisce al paese un ingresso preferenziale al mercato
nordamericano. Grazie al trattato di libero commercio si potrebbe assistere ad una crescita del
settore delle esportazioni in generale ed alla riduzione del deficit generato dagli interscambi
con gli Stati Uniti. A ciò si aggiunga la posizione strategica dell'isola rispetto agli Stati Uniti
e lo sviluppo di una strategia nazionale di competitività, che favoriranno anche l'incremento
di investimenti stranieri in territorio dominicano con un conseguenziale rilancio
dell'economia del paese.
Nel 1989 la Repubblica Dominicana aderisce alla Convenzione di Lomè, che per 25 anni è
stata lo strumento di gestione dei rapporti politici, economici e di cooperazione allo sviluppo
tra la Comunità Europea e i paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico). Nel 2000 firma la
Convenzione di Cotonou, che sostituisce la Convenzione di Lomè nella regolazione dei
rapporti con l'UE.
Finalmente, il 15 Ottobre 2008 è entrato formalmente in vigore l'Accordo di Associazione
Economica (EPA) tra i paesi del CARIFORUM[2] e l'Unione Europea, negoziato con la
Commissione Europea e gli Stati membri, che sostituisce il regime tarifarrio dell'Accordo di
Cotonou. Entrambe le parti hanno liberalizzato il commercio di beni e servizi e investimenti.
L'EPA comprende norme relative agli scambi di merci, servizi, investimenti, diritti della
proprietà intellettuale e questioni commerciali, così come disposizioni sull'assistenza tecnica
e finanziaria. I suoi obiettivi principali sono la promozione dello sviluppo sostenibile,
l'integrazione regionale e la riduzione e la eventuale eradicazione della povertà dalla regione
caraibica. La parte più sviluppata, l'Europa, attuarà l'accordo completamente e
immediatamente per ciò che riguarda prodotti agricoli e industriali, fatta eccezione per
zucchero e riso, per cui ci saranno dei periodi speciali di transizione. L'altra parte, in via di
sviluppo, rappresentata dai paesi del CARIFORUM, avrà tempo fino a 25 anni (a partire dal
2011) per aprirsi alle esportazioni europee, dopo aver escluso dal libero scambio una serie di
prodotti sensibili. La Repubblica Domincana ha garantito ai paesi del CARICOM lo stesso
trattamento riservato all'UE, e viceversa. Essendo uno dei paesi più avanzati dell'area
caraibica, essa ha inoltre accettato il libero accesso a prestatori di servizi europei per un
valore fino al 75% degli introiti del settore.
L'Unione Europea ha messo a disposizione del settore produttivo nazionale dominicano 33
milioni di euro al fine di sostenere il suo sviluppo, il che conferma che la strategia per
migliorare lo sviluppo e la competitività del paese attravreso l'EPA non è limitato alla sola
componente degli scambi internazionali.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
Inoltre, per il periodo 2008-2013 vi è un fondo di 165 milioni di euro disponibili per i paesi
del CARIFORUM firmatari dell'accordo, avente come obiettivo quello di aiutare la
realizzazione dell'EPA, di creare programmi di sviluppo delle aziende e fornire assistenza
nella riforma dei sistemi di tassazione di tali paesi.
Relativamente al grado di apertura agli investimenti esteri, la Repubblica Dominicana vede
gli IDE come una componente fondamentale della strategia di integrazione competitiva
nell'economia internazionale. La legge del 1995 sugli Investimenti Esteri (No. 16-95)
permette agli stranieri di investire in tutti i settori dell'economia fatta eccezione per: alcune
restrizioni imposte dalla legge e dai regolamenti di alcuni settori "sensibili”; la disposizione
ed eliminazione di scarti tossici e radioattivi non prodotti dalla Repubblica Dominicana; la
produzione di materiali e macchinari relazionati alla difesa e sicurezza nazionali; attività che
incidono sulla salute pubblica e l'equilibrio ambientale del paese (regolate dalla Legge
Generale sull'Ambiente e le Risorse Naturali, No. 64-00).
Tra i settori sensibili soggetti a restrizioni troviamo:
· Minerario: le concessioni relative non sono garantite a nessun governo straniero. In alcuni
casi il Governo, previa approvazione del Congresso Nazionale, può entrare in accordi con
imprese minerarie straniere, parzialmente o integralmente a proprietà statale;
· Estrazione e raffineria del petrolio e altri combustibili: proibita l'acquisizione di qualsiasi
diritto al riguardo (neanche come soci, co-soci o azionisti di imprese che li possiedono);
· Trasporto aereo: lo svolgimento di attività di trasporto aereo commerciale è riservata a
compagnie aeree che per legge devono avere almeno il 51% del capitale o degli attivi
immobilizzati appartenenti a dominicani, i 2/3 del personale dominicano e un controllo
effettivo nazionale sulla flotta aerea;
· Comunicazioni: nel caso di servizi di trasmissione e comunicazione pubblici, vale la regola
della proprietà dominicana ad almeno il 51%;
· Agenzie di stampa: il direttore di qualsiasi giornale o periodico prodotto nel paese deve
essere di nazionalità dominicana.
Gli investitori stranieri non necessitano di un partner locale per investire, nè subiscono
restrizioni circa la partecipazione al capitale di un'impresa (a parte per trasporti aerei e
comunicazioni, appunto). Nel 2003, la Legge No. 98-03 ha istituito il Centro di Esportazione
e Investimento della Repubblica Dominicana (CEI-RD) quale agenzia ufficiale responsabile
della promozione dell'investimento nazionale e internazionale nel paese. I cambiamenti
introdotti da tale legge sono stati integrati alla Legge sugli Investimenti Esteri ed al nuovo
regolamento attuativo No. 214-04. È disposto che entro 180 giorni dall'effettuazione
dell'investimento, l'impresa straniera debba fare domanda di registrazione al CEI-RD e
fornire informazioni sul capitale investito, prova dell'entrata nel paese del capitale straniero o
di beni tangibili e documenti sull'autorizzazione alle operazioni attraverso l'ottenimento del
domicilio legale in Repubblica Dominicana. È permesso riportare nel paese di provenienza
l'intero ammontare del capitale investito, dei profitti e benefici annuali, senza necessaria
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
autorizzazione della Banca Centrale, una volta che le imposte dovute siano state pagate.
La Repubblica Dominicana ha firmato vari accordi di mutua promozione e protezione degli
investimenti, tra cui quelli con Marocco, Argentina, Cile, Taiwan, Ecuador, Finlandia,
Francia, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera. Altri 16 sono in fase di negoziazione attualmente.
Disposizioni sugli investimenti sono contenute nell'ambito del DR-CAFTA e del CARICOM.
Il paese inoltre fa parte dell'Agenzia di Garanzia degli Investimenti Multilaterali (MIGA) e
della Corporazione degli Investimenti Privati d'Oltremare (OPIC); ha firmato la Convenzione
per la Risoluzione delle Dispute tra gli Stati e i Cittadini di Altri Stati e la Convenzione
Inter-Americana sull'Arbitraggio Commerciale Internazionale.
Il CARICOM conta 15 mebri effettivi: Antigua e Barbuda; Bahamas; Barbados; Belize;
Dominica; Grenada; Guyana; Haiti; Giamaica; Montserrat; Saints Kitts e Nevis; Santa Lucia;
Saint Vincent e Grenadine; Suriname; Trinidad e Tobago.Vi sono inoltre 5 membri associati:
Anguilla; Bermuda; Isole Vergini Britanniche; Isole Cayman; Turks e Caicos. La Repubblica
Dominicana fa parte dei Paesi osservatori, assieme a Colombia, Messico, Antille Olandesi,
Porto Rico e Venezuela.
[1]
I membri del CARIFORUM – EPA sono: Antigua e Barbuda, Bahamas; Barbados, Belize,
Dominica, Repubblica Dominicana, Grenada, Guyana, Haiti, Jamaica, Saint Lucia, Saint
Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis, Suriname, Trinidad e Tobago.
[2]
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
Tabella Principali Paesi fornitori
PRINCIPALI PAESI DI ORIGINE DELLE IMPORTAZIONI 2010
NOME DEL PAESE
STATI UNITI
VENEZUELA
CINA
MESSICO
PANAMA
COLOMBIA
TRINIDAD E TOBAGO
BAHAMAS
CANADA
BRASILE
GIAMAICA
SPAGNA
GIAPPONE
GERMANIA
COSTA RICA
ANTILLE OLANDESI
ARGENTINA
REGNO UNITO
PORTO RICO
ITALIA
GUATEMALA
PAESI BASSI
ALTRI
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
2010
%
35,171%
8,429%
6,819%
5,784%
4,676%
4,016%
3,513%
2,442%
2,324%
2,165%
2,118%
1,977%
1,704%
1,424%
1,303%
1,153%
1,152%
0,933%
0,917%
0,796%
11,184%
100,000%
2009
%
36,434%
6,836%
7,647%
4,773%
2,895%
5,112%
3,790%
1,435%
1,399%
2,680%
2,548%
1,351%
2,040%
1,897%
1,720%
1,919%
1,340%
14,184%
100,000%
secondo semestre 2010
Tabella Principali Paesi clienti
PRINCIPALI PAESI DI DESTINAZIONE DELLE ESPORTAZIONI
NOME DEL PAESE
HAITI
STATI UNITI
PORTO RICO
REGNO UNITO
SPAGNA
CINA
BELGIO
GIAMAICA
ECUADOR
OLANDA
CUBA
ITALIA
MESSICO
HONDURAS
COSTA RICA
VENEZUELA
COREA DEL SUD
GERMANIA
PANAMA
TAIWAN
FRANCIA
ISOLE CAICOS E TURCAS
GIAPPONE
CANADA
ALTRI
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
2010
%
26,849%
21,145%
5,398%
5,089%
4,782%
3,189%
3,108%
2,539%
2,354%
2,259%
1,781%
1,519%
1,278%
1,186%
1,165%
1,066%
1,027%
1,022%
0,962%
0,790%
11,492%
100,000%
2009
%
12,738%
20,995%
7,769%
3,102%
8,457%
2,789%
6,387%
2,932%
6,338%
2,960%
1,375%
1,500%
1,014%
0,893%
1,941%
1,141%
1,529%
0,873%
1,557%
1,002%
12,709%
100,000%
secondo semestre 2010
Tabella Interscambio UE
INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON L'UNIONE EUROPEA (US$)
PAESE
IMPORTAZIONI
ESPORTAZIONI
GERMANIA
18.702.313,41
ANTILLE OLANDESI
134.394.663,07
AUSTRIA
10.506.504,72
89.634,53
BELGIO
74.861.381,71
56.883.941,27
BULGARIA
320.414,25
28.604,50
CIPRO
4.000,00
23.714,67
CROAZIA
163.036,02
DANIMARCA
62.607.394,85
50.366,02
SLOVACCHIA
256.393,77
SLOVENIA
398.321,00
8.821,17
SPAGNA
230.485.506,52
87.516.688,77
ESTONIA
386.437,47
5.000,00
FINLANDIA
12.507.880,17
12.998,16
FRANCIA
74.578.399,69
4.796.744,68
GRECIA
513.320,17
234.852,19
UNGARIA
609.450,76
26.440,86
IRLANDA
10.871.966,68
597.999,89
ITALIA
92.789.815,99
27.804.029,53
LETTONIA
LITUANIA
221.782,95
LUSSEMBURGO
57.510,81
MALTA
17.784,73
POLONIA
6.241.063,76
21.550,54
PORTOGALLO
4.439.943,59
148.171,17
REGNO UNITO
108.854.030,80
93.151.680,23
REPUBBLICA CECA
1.540.164,67
103.860,48
ROMANIA
3.611.811,90
SVEZIA
31.677.694,02
4.181.439,48
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
SALDO
18.702.313,41
- 134.394.663,07
(10.416.870,19)
(17.977.440,44)
(291.809,75)
19.714,67
(163.036,02)
(62.557.028,83)
(256.393,77)
(389.499,83)
(142.968.817,75)
(381.437,47)
(12.494.882,01)
(69.781.655,01)
(278.467,98)
(583.009,90)
(10.273.966,79)
- 64.985.786,46
(221.782,95)
(57.510,81)
17.784,73
(6.219.513,22)
(4.291.772,42)
(15.702.350,57)
(1.436.304,19)
(3.611.811,90)
(27.496.254,54)
secondo semestre 2010
Tabella Principali Merci/settori Esportate
2008
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
Strumenti e apparecchiature medici
leghe del ferro
articoli di bigiotteria
sigari e sigarette
apparecchiature per il taglio di circuiti elettrici
tessuti di cotone
barre di ferro o acciao
intimo
trasformatori elettrici
calzature
cacao
carta
vestiti, giacche etc
corsetteria
apparecchiature elettriche
telefonia mobile
alcohol etilico
tabacco non lavorato
manifatture della plastica
T-shirt ed abbigliamento
altro
2009
DESCRIPCION PRODUCTO
strumenti ed apparecchiature mediche
tessuti di cotone
sigari e sigarette
articoli di bigiotteria
apparecchiature per il taglio di circuiti elettrici
intimo, maglieria
cacao
manifatture della plastica
calzature
carta
banane
zucchero di canna e barbabietola
alcohol etilico
barre di acciao e ferro senza fusione
vestiti, giacche etc
tabacco non elaborato
trasformatori elettrici
cemento idraulico
T-shirt e maglieria
telefonia mobile
altro
2010
DESCRIPCION PRODUCTO
Strumenti e apparecchiature mediche
sigari e sigarette
tessuti di cotone
articoli di bigiotteria
apparecchiature per circuiti elettrici
calzature
cacao
banane
zucchero di canna e barbabietola
manifatture della plastica
carta
oli derivati dal petrolio e materiali bituminosi
REP. DOMINICANA
cambio medio US$/euro 2008
VALORE US$
585.883.858,12
463.262.915,91
349.560.648,68
305.481.038,97
296.415.485,17
235.812.583,15
160.901.062,08
137.604.143,91
130.790.141,39
113.870.407,78
108.984.254,71
106.839.169,32
104.678.565,07
101.317.291,66
100.353.530,91
95.367.493,24
91.767.986,06
89.100.880,89
87.487.958,21
85.903.417,24
1.859.845.944,78
cambio medio US$/euro 2009
VALORE US$
618.105.893,91
283.233.449,08
251.072.582,30
231.698.046,78
173.490.963,95
145.598.860,19
144.925.723,43
139.643.332,03
127.430.036,34
112.959.809,44
109.426.611,50
93.583.168,06
88.728.990,92
86.521.484,40
83.803.306,23
81.827.888,69
79.136.130,36
77.816.045,51
70.177.864,39
69.409.931,07
1.588.814.641,21
cambio medio US$/euro 2008
VALORE US$
670.168.746,90
290.883.660,83
228.823.550,96
215.176.383,57
211.799.347,27
164.698.860,69
164.533.220,12
154.790.540,83
137.539.650,33
134.548.545,94
114.331.826,39
112.636.273,50
1,4706
%
VALORE EURO
10,441%398.397.836,34
8,256%315.016.262,69
6,230%237.699.339,51
5,444%207.725.444,70
5,283%201.560.917,43
4,203%160.351.273,73
2,867%109.411.846,92
2,452%93.570.069,30
2,331%88.936.584,65
2,029%77.431.257,84
1,942%74.108.700,33
1,904%72.650.053,94
1,866%71.180.854,80
1,806%68.895.207,17
1,788%68.239.855,10
1,700%64.849.376,61
1,635%62.401.731,31
1,588%60.588.114,30
1,559%59.491.335,65
1,531%58.413.856,41
33,145%1.264.685.124,97
%
VALORE EURO
13,271%443.156.550,79
6,081%203.066.755,39
5,391%180.008.734,21
4,975%166.117.987,63
3,725%124.385.898,82
3,126%104.388.405,48
3,112%103.905.794,05
2,998%100.118.536,28
2,736%91.362.104,66
2,425%80.987.546,02
2,350%78.454.388,15
2,009%67.095.289,62
1,905%63.615.043,89
1,858%62.032.352,34
1,799%60.083.530,18
1,757%58.667.236,90
1,699%56.737.356,69
1,671%55.790.910,04
1,507%50.314.647,75
1,490%49.764.071,09
34,114%1.139.114.872,03
1,3948
1,3257
%
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
VALORE EURO
12,479%505.513.039,63
5,417%219.415.608,75
4,261%172.603.227,65
4,007%162.309.072,48
3,944%159.761.750,05
3,067%124.233.518,91
3,064%124.108.575,05
2,882%116.759.602,96
2,561%103.747.133,88
2,505%101.490.922,62
2,129%86.241.307,66
2,097%84.962.340,09
secondo semestre 2010
alcohol etilico
barre di ferro ed acciao
calzoni, pigiami
cementi idraulici
apparecchiature elettriche
vestiti, completi, abbigliamento
bende, garze etc
T-shirt e maglieria
altri
REP. DOMINICANA
108.584.239,87
90.615.260,59
88.028.055,78
79.644.061,71
78.051.467,07
76.201.951,14
72.566.713,39
68.596.895,93
2.108.075.634,55
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
2,022%81.905.862,38
1,687%68.351.733,84
1,639%66.400.186,90
1,490%60.076.080,70
1,483%58.874.775,27
1,453%57.479.672,28
1,419%54.737.586,66
1,351%51.743.125,19
39,042%1.590.136.404,78
secondo semestre 2010
Tabella Principali Merci/settori Importate
cambio medio US$/euro 2008
2008
PRODOTTO
Oli derivati del petrolio
oli crudi derivati del petrolio
gas del petrolio
automobili
ferro e acciao
telefono cellulari
medicinali
mais
autoveicoli per trasporto
grano
farina di semi o frutti oleaginosi
latte e panna
olio di soia
fili, cavi e altri conduttori per elettricita'
batterie elettriche
legno
computer
carta
polimeri di etileno in forme primarie
mobili e cpmponenti
altri
2009
PRODOTTO
Oli derivati del petrolio
oli crudi derivati del petrolio
gas del petrolio
automobili
ferro e acciao
telefono cellulari
medicinali
mais
autoveicoli per trasporto
grano
farina di semi o frutti oleaginosi
latte e panna
olio di soia
fili, cavi e altri conduttori per elettricita'
batterie elettriche
legno
computer
carta
polimeri di etileno in forme primarie
mobili e cpmponenti
altri
2010
PRODOTTO
Oli derivati del petrolio
oli crudi derivati del petrolio
gas del petrolio
automobili
ferro e acciao
telefono cellulari
medicinali
mais
autoveicoli per trasporto
grano
farina di semi o frutti oleaginosi
latte e panna
REP. DOMINICANA
1,4706
VALORE (US$)
2.139.376.345,54
1.246.011.664,35
678.269.522,22
560.188.789,44
403.217.036,34
393.720.704,63
327.913.557,43
257.933.028,09
230.594.295,94
155.720.127,35
147.820.687,17
139.879.997,33
136.553.495,53
114.516.092,96
105.538.665,38
100.953.674,62
97.147.387,85
85.987.733,49
80.762.820,89
76.378.080,62
5.853.733.824,64
cambio medio US$/euro 2009
VALORE (EURO)
1.454.764.276,85
847.281.153,51
461.219.585,35
380.925.329,42
274.185.391,23
267.727.937,32
222.979.435,22
175.393.055,96
156.802.866,82
105.888.839,49
100.517.263,14
95.117.637,24
92.855.634,12
77.870.320,25
71.765.718,33
68.647.949,56
66.059.695,26
58.471.191,00
54.918.278,86
51.936.679,33
3.980.507.156,70
%
VALORE (US$)
1.419.993.159,22
504.356.474,73
435.108.735,93
345.793.530,71
333.482.326,98
275.623.085,54
165.717.940,31
159.546.919,31
139.094.710,69
113.831.609,03
107.165.450,83
105.339.831,44
87.669.266,13
84.591.109,30
79.100.055,25
72.406.691,59
71.275.900,60
68.982.858,19
68.470.599,59
65.637.921,51
4.900.704.248,61
cambio medio US$/euro 2010
VALORE (EURO)
1.018.076.800,08
361.602.887,00
311.955.101,11
247.919.765,63
239.093.137,97
197.610.437,16
118.812.959,97
114.388.591,25
99.725.197,30
81.612.590,54
76.833.228,77
75.524.334,62
62.855.264,72
60.648.352,64
56.711.492,31
51.912.625,35
51.101.894,64
49.457.877,36
49.090.608,98
47.059.695,08
3.513.603.757,30
%
VALORE (US$)
1.985.495.519,38
863.925.149,53
627.598.572,36
567.220.676,21
367.214.825,19
357.291.381,11
236.382.952,28
190.742.057,45
171.828.003,79
168.413.203,89
138.762.842,76
132.888.802,82
VALORE (EURO)
1.497.673.354,39
651.664.868,55
473.402.055,00
427.858.579,65
276.992.747,48
269.507.423,22
178.305.337,69
143.878.086,96
129.611.082,12
127.035.274,33
104.669.796,61
100.238.966,61
16,047%
9,346%
5,087%
4,202%
3,024%
2,953%
2,460%
1,935%
1,730%
1,168%
1,109%
1,049%
1,024%
0,859%
0,792%
0,757%
0,729%
0,645%
0,606%
0,573%
43,907%
1,3948
14,786%
5,252%
4,531%
3,601%
3,472%
2,870%
1,726%
1,661%
1,448%
1,185%
1,116%
1,097%
0,913%
0,881%
0,824%
0,754%
0,742%
0,718%
0,713%
0,683%
51,028%
1,3257
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
%
15,353%
6,680%
4,853%
4,386%
2,839%
2,763%
1,828%
1,475%
1,329%
1,302%
1,073%
1,028%
secondo semestre 2010
olio di soia
fili, cavi e altri conduttori per elettricita'
batterie elettriche
legno
computer
carta
polimeri di etileno in forme primarie
mobili e cpmponenti
altri
REP. DOMINICANA
117.106.523,95
111.008.269,68
110.979.818,35
104.113.331,46
101.322.449,29
96.798.385,10
93.541.543,96
92.803.383,40
6.297.134.453,57
88.334.281,71
83.734.325,26
83.712.864,22
78.533.424,45
76.428.242,23
73.015.708,52
70.559.050,15
70.002.250,40
4.749.973.187,08
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
0,906%
0,858%
0,858%
0,805%
0,783%
0,748%
0,723%
0,718%
48,692%
secondo semestre 2010
1B) Tabella o Grafico 1
INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI PER PAESE 2005-2010 1
PAESE
2005
2006
2007
2008
TOTALE
%
2009/2
2010/2
USA
457,1
662,1
535,5
359,9
455,3
306,8
2.776,7
26,35
CANADA
110,7
142,4
113,2
383,3
773,3
329,2
1.852,1
17,58
SPAGNA
214,5
307,6
604,6
180,9
150,8
299,3
1.757,7
16,68
MESSICO
(1,3)
83,5
(123,8)
1.055,2
273,2
369,2
1.656,0
15,72
GRAN BRETAGNA
94,8
55,4
60,1
590,8
(2,9)
(6,1)
792,1
7,52
RESTO
112,8
63,1
171,5
124,0
147,2
(25,1)
593,5
5,63
FRANCIA
80,9
35,8
110,2
87,8
69,6
26,3
410,6
3,90
PANAMA
15,5
9,9
39,9
33,5
162,4
38,0
299,2
2,84
VENEZUELA
6,2
16,5
52,5
10,9
31,1
140,4
257,6
2,44
OLANDA
41,3
41,1
53,6
(72,9)
96,0
62,1
221,2
2,10
ISOLE VERGINI BRITANNICHE (4,4)
42,7
21,4
59,3
23,1
30,2
172,3
1,64
ITALIA
0,1
2,8
32,0
10,7
15,8
7,6
69,0
0,65
DANIMARCA
11,5
2,4
8,1
8,3
8,6
38,9
0,37
GERMANIA
5,1
10,1
4,0
6,6
3,5
4,7
34,0
0,32
GRAN CAIMAN
(58,7)
(40,8)
4,4
1,0
(44,4)
35,3
- 103,2
-0,98
SVIZZERA
48,1
(359,1)
(14,1)
30,9
3,1
(0,7)
- 291,8
-2,77
TOTALE
1.122,7
1.084,6
1.667,4
2.870,0
2.165,4
1.625,8
10.535,9
100,00
1: dati Banco Centrale della Repubblica Dominicana (le cifre divergono rispetto al totale IDE per anno dell'Economist Intelligence
Unit. In questo caso sono sovraestimate.
2: cifre preliminari
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secondo semestre 2010
2) POLITICA COMMERCIALE E DI ACCESSO AL MERCATO
A) Barriere tariffarie
La OMC ha esaminato lo stato delle politiche di accesso al mercato della Repubblica
Dominicana, pubblicando nel novembre 2008 l'ultima Trade Policy Review. Tutte le
informazioni esposte di seguito sono state ricavate dal suddetto rapporto.
Le principali disposizioni legali attraverso cui è disciplinato l'accesso al mercato e il
commercio internazionale in Repubblica Dominicana sono le seguenti: Legge No. 226-06 e
227-06 che hanno reso autonome la Direzione Generale delle Dogane (DGA) e la Direzione
Generale delle Imposte Interne (DGII); la Legge No.8-90 sulle Zone Franche; la Legge No.
146-00, che disciplina la riforma tariffaria.
In generale, la DGA è l'organo governativo responsabile di facilitare e supervisionare il
commercio internazionale del paese. Da settembre 2007, inoltre, è stato agilizzato il processo
di dichiarazione di importazioni alla dogana attraverso l'introduzione del DUA, modulo che
permetterà ai commercianti di determinare autonomamente le proprie obbligazioni fiscali, di
inviare le relative informazioni alla dogana e di saldare quanto dovuto elettronicamente.
La Repubblica Dominicana non applica alcuna "regola della provenienza” preferenziale,
eccetto che quelle contenute negli accordi commerciali che ha sottoscritto (con il CARICOM,
l'America Centrale, Panama e il DR-CAFTA).
a) Barriere tariffarie
Oltre a quanto disposto con la Legge No. 146-00, il Congresso ha il potere di cambiare i dazi,
così come la Commissione di Analisi sui Dazi ha il compito di fare delle raccomandazioni su
modifiche tariffarie. In generale, il trattamento della Nazione Più Favorita (MFN)[1] è
riservato sia ai membri del WTO che ai non-membri.
Vi sono 6.752 linee tariffarie a otto cifre per la classificazione e codificazione delle merci (di
cui le prime sei cifre corrispondono alla nomenclatura internazionale sviluppata dalla OMC Sistema Armonizzato -, mentre le ultime due sono state decise dal governo dominicano).
Tutti i dazi sulle importazioni sono ad valorem. Delle quote vengono invece applicate a
importazioni su carne di pollame, mais, fagioli secchi, aglio, cipolle, latte in polvere, riso e
zucchero. In tutto vi sono 12 tariffe che vanno dallo 0 al 99%. Escludendo le quote, ve ne
sono sette comprese tra lo 0% e il 40%. Il duty-free si applica al 55% delle linee tariffarie,
seguito dal tasso del 20%, applicato al 27% delle linee tariffarie. Il dazio medio MFN è sceso
dall'8,6% del 2002 al 7.5% nel 2008. Quello medio sui prodotti agricoli è del 14,2%, per altri
prodotti del 6.3%. I dazi più elevati (tra il 40 e il 99%) vengono applicati a 53 linee tariffarie
riguardanti la carne e prodotti soggetti a quote tariffarie. La riduzione del tasso medio riflette
il passaggio di 2900 linee tariffarie da una tassazione del 3-8% allo 0%, avvenuta a marzo
2007 e concernente essenzialmente le materie prime destinate alla produzione nazionale non
prodotte nel paese. Nello stesso anno sono stati ridotti i dazi per 150 linee tariffarie che erano
soggette a tassi tra il 3 e il 20% e corrispondenti a materie prime e macchinari per i settori
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secondo semestre 2010
calzaturiero, tessile e abbigliamento.Il dazio effettivo medio ha prensentato una caduta ancora
maggiore tra il 2002 e il 2007, dal 9.4% al 5.3%.
Vi sono dei sistemi tariffari preferenziali con gli stati mebri del CARICOM, del Free Trade
Agreement con l'America Centrale, con gli Stati Uniti e Panama. Altre imposizioni incidenti
sulle importazioni sono l'Imposta sulle Transazioni di Beni Industrializzati e Servizi (ITBIS)
e l'Imposta Selettiva al Consumo (ISC). La prima si applica alle vendite domestiche e alle
importazioni di beni e servizi, con alcune eccezioni. Nel 2004 è passato dal 12% al 16%. La
ISC grava essenzialmente su prodotti di lusso, quali tappeti, caviale, orologi di lusso, beni
elettronici, gioielli e profumo, oltre che sui prodotti dell'alcool e del tabacco. Varia dal 15%
al 130% e l'imponibile è calcolato, come nel caso dell'ITBIS, in base al valore di mercato del
bene più i dazi doganali per i beni importati, in base al prezzo netto di vendita comprensivo di
servizi forniti dal rivenditore come trasporto e imballaggio per i prodotti domestici.
Relativamente alle esportazioni, tutte le transazioni, anche quelle procedenti dalle zone
franche, prevedono la presentazione di un modulo per cui sono responsabili il CEI-RD e la
DGA, riportante informazioni quali l'identità dell'esportatore, del ricevente, dei trasportatori e
degli agenti doganali, oltre a una descrizione del carico. Gli esportatori che vogliano
beneficiare degli incentivi offerti devono essere registrati presso la CEI-RD, così come quelli
che vogliano essere rimborsati dell'ITBIS su materie prime incorporate nei prodotti esportati.
In generale non ci sono gravami sulle esportazioni, fatta eccezione per alcuni prodotti
"sensibili”.
La Clausola della nazione più favorita Most Favoured Nation (MFN) è, nell'ambito del
diritto internazionale, la procedura secondo cui i paesi contraenti si impegnano ad accordare ai
prodotti/beni provenienti da un paese estero condizioni doganali e daziarie non meno favorevoli
di quelle già stabilite negli accordi commerciali con un altro paese terzo.
[1]
REP. DOMINICANA
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secondo semestre 2010
B) Barriere non tariffarie
La Repubblica Dominicana proibisce le importazioni di alcuni prodotti, al fine di proteggere
la salute umana e animale e l'ambiente. Non vi sono discriminazioni nell'applicazione di tali
misure. Relativamente alle limitazioni, sono necessarie delle licenze d'importazione a fini di
protezione della sicurezza pubblica, dell'ambiente, di flora e fauna e della salute pubblica. Le
licenze per prodotti di origine vegetale o animale sono rilasciate dalla Segreteria di Stato
dell'Agricoltura (SEA), mentre l'importazione di animali e piante, parti e derivati, richiede un
permesso rilasciato dalla Segreteria di Stato dell'Ambiente e delle Risorse Naturali
(SEMARENA). Altre licenze riguardano l'importazione di prodotti agricoli soggetta a quote
decise nell'ambito della OMC e del DR-CAFTA e di altri accordi preferenziali.
L'adozione di standard e regolamentazioni tecniche è soggetta alla legge dominicana ed è
altresì basata su standard internazionali. La disciplina legale di base è data dalla Legge No.
602-77, su Standardizzazione e Sistemi di Qualità, più una serie di altre leggi settoriali. La
Direzione del Commercio Estero e dell'Amministrazione di Trattati Commerciali
Internazionali (DICOEX) è l'organismo responsabile dell'implementazione e applicazione del
trattato TBT (Technical Barriers to Trade) firmato con la OMC. La Commissione Nazionale
per le Norme e i Sistemi di Qualità (COMMINOR) è invece l'organo responsabile della
definizione della politica di standardizzazione e dell'approvazione e revisione degli standard
tecnici e regolatori della Repubblica Dominicana.
Sia gli standard opzionali che le regolamentazioni tecniche obbligatorie prendono il nome di
Normas Dominicanas (NORDOMs) e devono essere sottoposte a revisione ogni cinque anni
dall'entrata in vigore. A gennaio 2008, 626 NORDOMs erano in effetto, di cui il 27%
corrispondente a regolamentazioni tecniche, il resto a standard. Le autorità dominicane hanno
dichiarato che più della metà di queste norme è basata su o è identica alle norme delle
organizzazioni internazionali. La maggiorparte delle disposizioni riguarda gli alimenti
(prodotti caseari, pesce e molluschi, frutta e verdure); poi, medicinali, prodotti elettrici,
cemento.
Anche le esportazioni di alcuni beni sono proibite per ragioni ambientali, di salute pubblica o
sicurezza alimentare. In generale, le licenze d'esportazione sono state eliminate, eccezione
fatta per alcuni beni (quali sigarette e bevande alcooliche, che richiedono l'autorizzazione
della DGII per beneficiare dell'esenzione dalla ISC; alcuni minerali, che devono essere
sottoposti a controllo e ispezione; cosmetici, prodotti farmaceutici e medicinali contenenti
sostanze controllate; piante orientali e altri prodotti di origine vegetale; specie e prodotti
marini). L'assegnazione delle quote per l'esportazione di zucchero è amministrata dall'Istituto
Nazionale dello Zucchero (INAZUCAR).
La Repubblica Dominicana ha notificato alla OMC che le concessioni fiscali e tariffarie
garantite dalla Legge sulle Zone Franche, No. 8-90 (tra cui i sussidi alle esportazioni),
verranno eliminate entro il 2015 ed entro il 2010 verrà presentato un piano d'azione al
riguardo, sotto l'Accordo sui Sussidi e le Misure di Compensazione (Accordo SCM). Le zone
franche sono infatti lo strumento di promozione delle esportazioni più importante, e tra gli
incentivi e le concessioni fiscali elargiti per un periodo di 20 o 15 anni (rispettivamente per le
zone di frontiera e il resto delle zone franche) vi è la totale esenzione dalle seguenti imposte:
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dazi ed altre imposizioni sull'importazione di materie prime e macchinari tesi allo
stabilimento di imprese e delle loro operazioni; l'ITBIS; l'imposta sull'incorporazione delle
imprese; l'imposta sul trasferimento della proprietà; le tasse municipali. Il Consiglio
Nazionale delle Zone Franche d'Importazione (CNZFE) prevede che le imprese ivi situate
possano: esportare fino al 20% della produzione in Repubblica Dominicana, una volta pagate
le tasse corrispondenti; esportare fino al 100% dell'output nel mercato domestico, posto che
tali beni e servizi abbiano almeno un 25% di contenuto nazionale o siano prodotti nel paese,
una volta pagate le imposte corrispondenti. In realtà, le autorità hanno indicato che le zone
franche vendono meno del 3% del loro output sul mercato domestico. Le imprese in
questione appartengono essenzialmente al settore tessile e abbigliamento (36% del totale),
servizi (11%), società commerciali (10%), prodotti del tabacco (9%), prodotti elettronici
(5%), gioielli (4%), agro-industriale (4%) e prodotti farmaceutici e medicinali (3%).
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C) Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale
Negli ultimi anni la Repubblica Dominicana ha introdotto nuove norme sulla tutela dei diritti
della proprietà intellettuale e ne ha rinforzato l'applicazione, in virtù del suo accesso al
DR-CAFTA. Aderisce all'Accordo sugli Aspetti legati al Commercio dei Diritti della
Proprietà Intellettuale (TRIPS) dell'OMC e in alcuni casi (copyright e proprietà industriale),
la legislazione nazionale va oltre gli impegni presi con l'accordo. L'incorporazione dei
provvedimenti del TRIPS nella legislazione dominicana è avvenuta attraverso la Legge sulla
Proprietà Industriale (No. 20-00) e i regolamenti attuativi (No. 99-01) e la Legge sul
Copyright (No. 65-00) e i regolamenti attuativi (No. 362-01). I cambi necessari per rendere
conforme la disciplina legale agli impegni presi a livello internazionale (in primis
DR-CAFTA), invece, sono stati introdotti con la Legge No. 424-06, sostituita in seguito dalla
Legge No. 93-06 e dalla Legge No. 2-07. Tra questi, vi è l'estensione del periodo di
protezione di un brevetto, se il ritardo nella concessione dello stesso è attiribuibile all'autorità,
l'estensione del periodo di protezione del copyright da 50 a 70 anni e un un sistema di
procedura civile, penale e amministrativa più severo nei confronti della violazioni (ad
esempio, il potere dei giudici competenti di distruggere il macchinario usato per commettere
l'infrazione).
La Repubblica Dominicana è inoltre membro dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà
Intellettuale (WIPO).
La tutela accordata alla proprietà intellettuale è così riassumibile:
· Diritto d'autore: protetto per tutta la vita dell'autore e per 70 anni dopo la morte. Non vi è
infrazione se le opere non sono usate per ottenere benefici finanziari diretti o sono utilizzate a
fini educativi o di ricerca.
· Brevetti: la tutela è accordata per vent'anni dalla domanda, non rinnovabili a meno che il
ritardo nella concessione del brevetto sia dovuto alle autorità. Le licenze d'uso possono essere
concesse obbligatoriamente, se a tre anni dalla registrazione o a quattro dalla compilazione
della domanda il brevetto non è ancora stato utilizzato o il suo sfruttamento è stato interrotto
per un periodo maggiore di un anno senza giustificazione;
· Modelli d'utilità: protetti per 15 anni a partire dalla presentazione della domanda, eccezione
fatta per procedure, sostanze o composti chimici e metallurgici e per i materiali esclusi dalla
tutela brevettuale;
· Disegni industriali: 5 anni dalla presentazione della domanda, rinnovabili altre due volte;
· Marchi: 10 anni dalla data di presentazione della domanda, successivamente rinnovabili per
periodi di 10 anni. Non sono registrabili come marchi: nomi generici, segni suscettibili di
generare confusione circa le caratteristiche dei prodotti o servizi o la loro origine, segni
diffusi nel paese e segni identici o simili ad altri marchi registrati da terzi anteriori;
· Indicazioni geografiche: durata della tutela indefinita. La protezione è negata nel caso di
indicazioni suscettibili di generare confusione circa la provenienza geografica o la qualità,
REP. DOMINICANA
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secondo semestre 2010
l'origine, le caratteristiche del bene o servizio in questione;
· Segreto industriale: protezione indefinita. Per i risultati di test su prodotti farmaceutici, 5
anni; 10 anni per test su prodotti chimici o agricoli.
· Nuove varietà vegetali: 20 anni dall'entrata in vigore della garanzia per le nuove sementi; 25
anni per alberi e vini.
In caso di sospetta violazione di un diritto di proprietà industriale, il tribunale competente può
ordinare misure preventive su richiesta della parte interessata o d'ufficio, se vi è sufficiente
evidenza che l'infrazione avrà luogo. La garanzia della tutela dei suddetti diritti è
responsabilità del Procuratore Generale Delegato per le Offese alla Proprietà Intellettuale e
dei procuratori pubblici dei distretti municipali della Repubblica Dominicana.
Secondo la DGA, tra il 2002 e il 2007 la maggiorparte delle violazioni riguardava
l'importazione di beni contraffatti (soprattutto vestiti e accessori). A livello nazionale, le
infrazioni più comuni concernono la contraffazione di tabacco, abbigliamento e bevande
alcooliche. Frequente la pirateria di musica, video e programmi informatici.
REP. DOMINICANA
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secondo semestre 2010
D) Problematiche relative agli investimenti esteri nel Paese
La Legge No. 16-95, che disciplina gli Investimenti Diretti Esteri in Repubblica Dominicana,
è tesa a dare una maggiore liberalizzazione e apertura all'economia dominicana circa agli
scambi commerciali e investimenti internazionali, al fine di rendere il proprio mercato più
appetibile e penetrabile e di favorire, conseguentemente, lo sviluppo economico del paese. La
normativa sancisce il principio della parità di trattamento per gli investimenti nazionali ed
esteri, principio che permette a cittadini e imprese di registrarsi come agenti o rappresentanti
di società straniere, beneficiando così della protezione concessa dalla stessa. L'investitore
straniero può partecipare a qualsiasi settori dell'economia nazionale, ad eccezione di alcuni
casi previsti dalla disposizione di legge e senza necessità della previa approvazione da parte
della Banca Centrale. La Legge No. 16-95 ha reso inoltre possibile operare in alcuni settori
nei quali prima non era permesso, quali: servizi pubblici, costruzione di infrastrutture, settore
minerario, settore bancario, assicurazioni private (purché il 51% degli azionisti siano
dominicani), mezzi di comunicazione, mezzi di trasporto, agricoltura.
Oltre alla Legge No. 16-95, la costituzione di un'impresa nel paese è disciplinata dal Codice
Commerciale del 1884, dalla Legge sulla Proprietà Industriale (No. 20-00), dalla Legge sulla
Registrazione delle Società (No. 03-02), dal Codice delle Imposte (No. 11-92), dalla Legge
sulla Direzione Generale delle Imposte Interne (No. 227-06) e dalla Legge sulla
Competitività Industriale e sell'Innovazione (No. 392-07). Il modello societario più usato è
quello della società per azioni. Ad eccezione dei settori bancario e assicurativo, le
disposizioni sul capitale sociale sono molto flessibili: non è richiesto un capitale minimo,
anche se le imprese devono essere in grado di finanziarsi sulla base del rapporto di
indebitamento da loro scelto. Da luglio 2003, per costituire una SpA con azionista di
maggioranza straniero, è necessaria la presentazione dei seguenti documenti: un certificato
che attesti l'incorporazione della società in questione emesso dall'autorità competente nel
paese d'origine e legalizzato dal Consolato Dominicano nel paese, oltre ad una copia del
documento che attribuisce all'azionista la legale e responsabile autorità di rappresentare la
società straniera nella Repubblica Dominicana. Le società straniere possono operare nel paese
attraverso un'agenzia, una sussidiaria, una filiale o un consorzio (nel caso di progetti cui
partecipi anche il governo dominicano). Escludendo le imprese bancarie e assicurative, per la
maggioparte delle attività economiche avere il domicilio legale nel paese non è condizione
necessaria per essere operative, anche se in pratica spesso si propende per questa opzione. Le
sussidiarie e le filiali di società straniere ricevono lo stesso trattamento fiscale delle imprese
dominicane, dal momento che il sistema fiscale del paese è essenzialmente territoriale. Tra le
imposte principale a cui si viene sottoposti vi sono: l'Imposta sul Reddito (25% del reddito
netto per le società, 15-25% per le persone fisiche); l'imposta sugli attivi (1%); l'imposta
sull'incorporazione societaria (1% del capitale registrato autorizzato, ma non meno di 30
dollari americani); l'imposta sulla proprietà immobiliare (1% del valore della proprietà).
I passi per lo stabilimento di una società o impresa sono i seguenti:
· registrazione del nome presso l'Ufficio Nazionale della Proprietà Industriale;
· pagamento dell'imposta d'incorporazione;
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secondo semestre 2010
· registrazione della società presso la Camera di Commercio e Produzione competente per
giurisdizione,
· completamento delle formalità presso la DGII ed iscrizione al Registro Nazionale dei
Contribuenti, al fine di ottenere quella che in Italia è la partita IVA;
· registrazione dei dipendenti locali presso il Ministero del Lavoro e il Consiglio Nazionale
dell'Assistenza Sociale;
· nei casi prescritti, registrazione sanitaria presso la SESPAS e ottenimento del permesso
ambientale presso la SEMARENA; nel caso di industria, registrazopme presso il Centro per
lo Sviluppo e la Competitività Industriale.
I tempi medi di costituzione variano tra le due e le tre settimane e il costo dipende dal capitale
sociale registrato, usato come base per determinare le imposte sul capitale e la tassa di
registrazione. Uno studio della Banca Mondiale riporta che, se nel 2006 ci volevano 73 giorni
in media per la costituzione di una SpA, nel 2007 si era scesi a 22 e il costo ammontava al
31.1% del Reddito Nazionale Lordo per capita. Il Consiglio Nazionale della Competitività
(CNC) ha introdotto nel 2008 un sistema virtuale comprensivo chiamato "Crea Tu Empresa”,
che permette alle società di realizzare gran parte del processo appena descritto via internet.
Nel 2008 è stata promulgata la Legge Generale sulla Concorrenza (No. 42-08), che
costituisce un ulteriore passo avanti nel rinforzamento della cornice legale e istituzionale tesa
a promuovere gli investimenti e la concorrenza. Il mercato dominicano, infatti, è
caratterizzato da un alto livello di concentrazione, che ne inficia l'efficienza. Gli elevati costi
di entrata, la debolezza delle politiche contro le pratiche lesive della concorrenza, uno scarso
controllo della corruzione e i privilegi dati a specifici settori ed imprese sono tutti fattori che
hanno creato un ambiente imprenditoriale in cui le possibilità di successo sono condizionate
alle conoscenze familiari e personali e non alla bontà dei progetti di investimento.
La Legge No. 42-08 istituisce inoltre la Commissione Nazionale di Difesa della Concorrenza
(CNDC), un organo decentralizzato con autonomia amministrativa, tecnica e finanziaria,
responsabile per l'implementazione della politica della concorrenza. Sono proibite le pratiche
o gli accordi anti-concorrenziali che innalzano ingiustificabilmente barriere di mercato, come
il pricing, la collusione negli appalti pubblici, la spartizione del mercato, il controllo della
produzione e l'abuso di posizione dominante. Non vi sono disposizioni tese al controllo delle
fusioni e acquisizioni, per cui non è nemmeno necessaria l'autorizzazione.
Nonostante la Repubblica Dominicana non abbia accordi di cooperazione internazionali
relativi alla concorrenza, alcune disposizioni ed impegni in tal senso sono contenuti negli
accordi di libero scambio, tra cui quello con il CARICOM e con l'Unione Europea, che
dispone la progressiva incorporazione nella legislazione nazionale di provvedimenti a difesa
della libera concorrenza.
Il controllo dei prezzi è effettuato solo per l'elettricità, alcuni prodotti agricoli e gli
idrocarburi, per cui il prezzo viene calcolato sulla base del Prezzo di Parità di Importazione
(PPI), che a sua volta fa riferimento al livello dei prezzi internazionali.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
La Repubblica Dominicana ha sviluppato una serie di programmi di sostegno per le PMI, la
ricerca e l'innovazione tecnologica, lo sviluppo regionale. Si tratta per lo più di incentivi
fiscali, condizioni di finanziamento preferenziali, assistenza tecnica e sostegno a R&D. Nel
2007 è stata promulgata la Legge sulla Competitività ed Innovazione Industriale (No.
392-07), che ha istituito il Centro di Sviluppo e Competitività Industriale –
PROINDUSTRIA. Da dire che nel 2008 la stesura dei regolamenti attuativi della norma non
era ancora cominciata.
Al fine di promuovere la modernizzazione industriale, alle imprese autorizzate è permessa la
deduzione dal reddito netto ante imposte fino al 50% di qualsiasi investimento in macchinari
e tecnologia. Viene altresì incentivata la creazione di distretti e parchi industriali, attraverso
l'esenzione, per le imprese che vi partecipano, dalle imposte nazionali e municipali relative a
permessi di costruzione, da quelle sulle importazioni e dall'ITBIS su macchinari e materiali
necessaria alla messa in opera del parco industriale. Tra questi e i molti altri incentivi offerti,
in raltà a metà 2008 l'unico veramente applicato era l'esenzione dall'ITBIS su alcuni prodotti
importati.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
3) ANDAMENTO DEI RAPPORTI BILATERALI COMMERCIALI E
INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO
A) Andamento dell´interscambio commerciale con l´Italia e degli investimenti diretti esteri
bilaterali, individuazione delle aree di intervento
L'imprenditoria italiana nel paese è per lo più rappresentata da famiglie di antica
immigrazione che negli ultimi anni hanno costituito per lo più microimprese a conduzione
familiare. A favorire lo sviluppo degli investimenti è stata l'espansione del settore turistico e
dell'economia dominicana in generale, accompagnata dalla modernizzazione del paese e delle
infrastrutture, soprattutto nella capitale Santo Domingo.
Tra le aziende principali e i marchi italiani presenti qui in Repubblica Dominicana, le
principali realtà sono:
· Impregilo (infrastrutture): il colosso delle costruzioni di opere civili conta su circa 70
succursali sparse in tutto il mondo ed è impegnata in circa 700 tra società controllate,
associate e consorzi. Il 36% del portafoglio lavori riguarda infrastrutture e commesse
realizzate in Italia; un altro 5% dei lavori si realizza in Europa e il restante 59% nei Paesi in
"via di sviluppo" nel resto del mondo. Impregilo opera in Repubblica Dominicana da più di
30 anni, dove ha contribuito a realizzare alcune tra le più grandi infrastrutture del Paese
(strade, impianti idroelettrici, acquedotti e sistemi di irrigazione). Nel 2006 ha firmato un
contratto con l'Ente Nazionale per l'utilizzo delle risorse idriche (Indrhi) della Repubblica
Domenicana, del valore complessivo di circa 60 milioni di dollari, per la realizzazione di un
impianto idrico sul fiume Camù, destinato a rifornire di acqua potabile la città di La Vega
(300mila abitanti), e con finalità di controllo delle inondazioni, uso irriguo e produzione di
energia elettrica.
· Ghella (infrastrutture): ha progetti attivi in vari paesi dell'America Latina. In Repubblica
Dominicana ha eseguito tra il 1991 e il 1996 l'impianto idroelettrico "Rio Blanco”. Nella
prima metà del 2006, la società ha ottenuto un importante contratto con l'INAPA, nella
Repubblica Dominicana, per la costruzione di circa 70 km di condutture per la fornitura di
acqua potabile alla costa est dell'isola, tra Higuey e Bavaro, compreso una diga, impianti di
trattamento, strade di accesso.
· Azimut Benetti (Barche): Azimut è un marchio italiano appartenente al gruppo
Azimut-Benetti, uno dei maggiori gruppi industriali nautici del mondo. In Repubblica
Dominicana il distributore esclusivo del gruppo è Inversiones Bastilla Internacional (IBI).
· Riva (Barche): marchio facente capo al Gruppo Ferretti. In Repubblica Dominicana, a
Marina Casa di Campo, ha aperto il primo negozio di Riva Yachts ai Caraibi.
· Selex Communications SpA: facente parte del gruppo Finmeccanica, fornitore mondiale di
soluzioni avanzate nei campi della comunicazione e della navigazione. Offre soluzioni di rete
avanzate, sicure e integrate per applicazioni governative, civili e militari.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
· Colacem (Cemento e calcestruzzo): è la società capofila del Gruppo Financo ed è il terzo
produttore e distributore in Italia di cemento. È presente in Repubblica Dominicana, a Sabana
Grande de Palenque, con la cementeria Domicem, che costituisce il più alto esempio di
modernità tecnologica nel settore dell'industria del cemento in tutta l'area del Centro
America.
· Acea Dominicana SpA (Energia e acqua): leader nazionale italiano nel settore dei servizi
idrici e secondo distributore di energia elettrica. Nel settore idrico è attiva anche in Honduras,
Peru, Colombia e Repubblica Dominicana, servendo attualmente 5,5 milioni di abitanti
distribuiti tra i vari paesi. Le attività sono volte al miglioramento del servizio, in aree in cui
questo è particolarmente carente, nei suoi aspetti tecnici, gestionali, amministrativi e
commerciali. Tramite il supporto alle aziende idriche locali o la gestione diretta, contribuisce
alla formazione del personale e al trasferimento del know-how all'imprenditoria locale;
· Rivenditori di Fiat, Lamborghini, Ducati, Vespa, Ferrari.
Sono inoltre presenti nel territorio grandi società italiane operanti nel settore turistico, quali i
gruppi Viva Resort, Viaggi del Ventaglio e Columbus.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
Tabella ISTAT Import Export Saldi con l´Italia
SALDI (ITALIA - REP. DOM)
MERCI SH2
2-Carni e frattaglie commestibili
3-Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici
4-Latte e derivati del latte; uova di volatili; miele naturale; prodotti commestibili di
origine animale, non nominati nè compresi altrove
5-Altri prodotti di origine animale, non nominati nè compresi altrove
7-Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi mangerecci
8-Frutti commestibili; scorze di agrumi o di meloni
9-Caffè, tè, mate e spezie
10-Cereali
11-Prodotti della macinazione; malto; amidi e fecole; inulina; glutine di frumento
12-Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante industriali o medicinali;
paglie e foraggi
13-Gomme, resine ed altri succhi ed estratti vegetali
14-Materie da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non nominati nè compresi
altrove
15-Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione; grassi alimentari
lavorati; cere di origine animale o vegetale
16-Preparazioni di carni, di pesci o di crostacei, di molluschi o di altri invertebrati
acquatici
17-Zuccheri e prodotti a base di zuccheri
18-Cacao e sue preparazioni
19-Preparazioni a base di cereali, di farine, di amidi, di fecole o di latte; prodotti della
pasticceria
20-Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante
21-Preparazioni alimentari diverse
22-Bevande, liquidi alcolici ed aceti
23-Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali
24-Tabacchi e succedanei del tabacco lavorati
25-Sale; zolfo; terre e pietre; gessi, calce e cementi
27-Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze
bituminose; cere minerali
28-Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di
elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi
29-Prodotti chimici organici
30-Prodotti farmaceutici
31-Concimi
32-Estratti per concia o per tinta; tannini e loro derivati; pigmenti ed altre sostanze
coloranti; pitture e vernici; mastici; inchiostri
33-Oli essenziali e resinoidi; prodotti per profumeria o per toletta preparati e
preparazioni cosmetiche
34-Saponi, agenti organici di superficie, preparazioni per liscivie, preparazioni
lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per pulire e lucidare, candele e
prodotti simili, paste per modelli; "cere per l'odontoiatria" e composizioni per l'
35-Sostanze albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi
37-Prodotti per la fotografia o per la cinematografia
38-Prodotti vari delle industrie chimiche
39-Materie plastiche e lavori di tali materie
40-Gomma e prodotti di gomma
41-Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio
42-Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e finimenti; oggetti da viaggio, borse,
borsette e simili contenitori; lavori di budella
43-Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali
44-Legno, carbone di legna e lavori di legno
45-Sughero e lavori di sughero
46-Lavori di intreccio, da panieraio o da stuoiaio
47-Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o cartone da riciclare
(avanzi o rifiuti)
48-Carta e cartone; lavori di pasta di cellulosa, di carta o di cartone
49-Prodotti dell'editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche; testi manoscritti
o dattiloscritti e piani
50-Seta
51-Lana, peli fini o grossolani, filati e tessuti di crine
REP. DOMINICANA
2008
238.190
-3.787
2009
200.144
0
2010
203.506
1.632
746.883
940.749
791.665
-16.967
-300.862
-1.519.035
-2.033.619
-178.322
1.620
2.865
-683.483
-1.487.521
-2.085.403
45.756
321.676
0
-180.601
-764.306
-2.372.833
23.239
19.310
83.710
28.828
112.529
875
0
4.491
-16.977
-3.740
-4.062
291.931
369.246
423.027
145.189
236.439
252.723
67.538
-17.701.010
44.555
-2.149.741
68.908
-7.032.902
2.327.415
2.244.099
2.082.071
851.077
524.392
-119.766
83.722
-48.613
114.965
866.984
406.407
-895.714
134.140
-167.614
-11.278
817.845
507.249
-994.192
169.756
-56.119
84.872
-11.064.560
166.207
-12.471.533
125.317
62.709
40.114
605.089
645.116
363.683
572.211
130.760
132.417
573.429
1.471.935
252.229
630.478
881.009
1.800.033
3.702.842
3.425.442
3.778.228
269.075
219.885
287.983
93.626
25.759
526.815
7.683.336
169.809
700.184
301.369
26.184
683.859
8.251.456
269.692
55.490
486.352
1.662
728.731
9.541.499
515.423
-316.787
611.338
404.428
527.516
3.368
305.195
0
8.396
1.815
103.178
14.955
2.798
13.654
39.516
2.851
0
-84.843
-21.471
0
2.198.104
1.922.198
3.711.789
44.238
663
64.009
31.853
4.115.612
55.952
2.424.249
48.058
3.426.369
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
52-Cotone
53-Altre fibre tessili vegetali; filati di carta e tessuti di filati di carta
54-Filamenti sintetici o artificiali
55-Fibre sintetiche o artificiali in fiocco
56-Ovatte, feltri e stoffe non tessute; filati speciali; spago, corde e funi; manufatti di
corderia
57-Tappeti ed altri rivestimenti del suolo di materie tessili
58-Tessuti speciali; superfici tessili "tufted"; pizzi; arazzi; passamaneria; ricami
59-Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti o stratificati; manufatti tecnici di materie
tessili
60-Stoffe a maglia
61-Indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia
62-Indumenti ed accessori di abbigliamento, diversi da quelli a maglia
63-Altri manufatti tessili confezionati; assortimenti; oggetti da rigattiere e stracci
64-Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti
65-Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti
66-Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, bastoni-sedile, fruste, frustini
e loro parti
67-Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine; fiori artificiali; lavori
di capelli
68-Lavori di pietre, gesso, cemento, amianto, mica o materie simili
69-Prodotti ceramici
70-Vetro e lavori di vetro
71-Perle fini o coltivate, pietre preziose (gemme), pietre semipreziose (fini) o simili,
metalli preziosi, metalli placcati o ricoperti di metalli preziosi e lavori di queste
materie; minuterie di fantasia; monete
72-Ghisa, ferro e acciaio
73-Lavori di ghisa, ferro o acciaio
74-Rame e lavori di rame
75-Nichel e lavori di nichel
76-Alluminio e lavori di alluminio
78-Piombo e lavori di piombo
79-Zinco e lavori di zinco
80-Stagno e lavori di stagno
81-Altri metalli comuni; cermet; lavori di queste materie
82-Utensili e utensileria; oggetti di coltelleria e posateria da tavola, di metalli comuni;
parti di questi oggetti di metalli comuni
83-Lavori diversi di metalli comuni
84-Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; parti di
queste macchine o apparecchi
85-Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la
registrazione o la riproduzione del suono, apparecchi per la registrazione o la
riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, e parti ed accessori di
questi appare
86-Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti; apparecchi meccanici
(compresi quelli elettromeccanici) di segnalazione per vie di comunicazione
87-Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti
ed accessori
88-Navigazione aerea o spaziale
89-Navigazione marittima o fluviale
90-Strumenti ed apparecchi di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di
controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori
di questi strumenti o apparecchi
91-Orologeria
92-Strumenti musicali; parti ed accessori di questi strumenti
93-Armi, munizioni e loro parti ed accessori
94-Mobili; mobili medico-chirurgici; oggetti letterecci e simili; apparecchi per
l'illuminazione non nominati nè compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne
luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate
95-Giocattoli, giochi, oggetti per divertimenti o sport; loro parti ed accessori
96-Lavori diversi
97-Oggetti d'arte, da collezione o di antichità
99-Merci non classificate altrove
Totale
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
613.994
223.494
154.803
211.547
485.464
3.894
64.046
91.618
348.953
-184.553
47.496
56.341
333.486
58.012
82.800
17.777
167.876
0
46.010
10.892
37.835
55.906
131.191
139.128
187.449
739.660
1.996.789
-107.187
2.281.724
3.169
202.598
981.527
806.580
-66.448
1.519.590
12.156
196.469
993.564
995.168
-145.110
-100.177
14.694
60.395
26.063
17.643
3.622
1.089
5.008
3.663.341
3.735.992
659.042
3.031.102
1.820.849
521.708
5.022.158
2.722.024
628.888
11.168.197
9.897.549
10.894.461
-588.132
2.261.911
-608.385
-24.243
338.678
0
55.380
1.563
0
-210.619
1.251.430
-697.969
-32.686
531.903
0
0
0
0
-134.372
6.023.655
125.268
-74.522
554.491
16.798
0
0
4.065.466
525.329
195.672
422.575
1.797.227
2.301.162
2.177.901
38.366.594
59.393.753
39.709.587
10.734.351
6.404.691
9.535.757
1.141
5.483
168.054
5.597.579
2.966.344
1.988.021
0
5.930.883
156.330
442.665
1.020
65.395
1.417.420
950.572
1.305.298
1.635
0
155.411
0
10.100
187.465
0
25.733
92.674
5.759.369
5.163.317
4.497.078
736.849
115.530
61.485
-33.027
94.024.003
601.019
115.302
65.252
-21.801
117.858.832
309.584
103.791
16.702
-67.844
101.392.660
secondo semestre 2010
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
Tabella ISTAT Principali merci/settori esportate dall´Italia
VALORI IN EURO
SH2
EXP2008
2-Carni e frattaglie commestibili
238.190
3-Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici
0
4-Latte e derivati del latte; uova di volatili; miele naturale; prodotti commestibili di
746.883
origine animale, non nominati nè compresi altrove
5-Altri prodotti di origine animale, non nominati nè compresi altrove
1.050
7-Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi mangerecci
63.675
8-Frutti commestibili; scorze di agrumi o di meloni
19.683
9-Caffè, tè, mate e spezie
61.671
10-Cereali
30.658
11-Prodotti della macinazione; malto; amidi e fecole; inulina; glutine di frumento
1.620
12-Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante industriali o medicinali;
118.166
paglie e foraggi
13-Gomme, resine ed altri succhi ed estratti vegetali
875
14-Materie da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non nominati nè compresi
0
altrove
15-Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione; grassi alimentari
423.098
lavorati; cere di origine animale o vegetale
16-Preparazioni di carni, di pesci o di crostacei, di molluschi o di altri invertebrati
145.189
acquatici
17-Zuccheri e prodotti a base di zuccheri
67.538
18-Cacao e sue preparazioni
218.098
19-Preparazioni a base di cereali, di farine, di amidi, di fecole o di latte; prodotti della
2.327.415
pasticceria
20-Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante
851.077
21-Preparazioni alimentari diverse
552.696
22-Bevande, liquidi alcolici ed aceti
1.747.003
23-Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali
83.722
24-Tabacchi e succedanei del tabacco lavorati
0
25-Sale; zolfo; terre e pietre; gessi, calce e cementi
212.806
27-Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze
351.978
bituminose; cere minerali
28-Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di
127.464
elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi
29-Prodotti chimici organici
605.089
30-Prodotti farmaceutici
1.065.780
31-Concimi
792.234
32-Estratti per concia o per tinta; tannini e loro derivati; pigmenti ed altre sostanze
630.478
coloranti; pitture e vernici; mastici; inchiostri
33-Oli essenziali e resinoidi; prodotti per profumeria o per toletta preparati e
3.704.438
preparazioni cosmetiche
34-Saponi, agenti organici di superficie, preparazioni per liscivie, preparazioni
lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per pulire e lucidare, candele e
269.075
prodotti simili, paste per modelli; "cere per l'odontoiatria" e composizioni per l'
35-Sostanze albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi 93.626
37-Prodotti per la fotografia o per la cinematografia
25.759
38-Prodotti vari delle industrie chimiche
526.815
39-Materie plastiche e lavori di tali materie
7.726.485
40-Gomma e prodotti di gomma
282.303
41-Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio
1.710.075
42-Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e finimenti; oggetti da viaggio, borse,
612.469
borsette e simili contenitori; lavori di budella
43-Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali
3.368
44-Legno, carbone di legna e lavori di legno
307.747
45-Sughero e lavori di sughero
0
46-Lavori di intreccio, da panieraio o da stuoiaio
8.396
47-Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o cartone da riciclare
15.275
(avanzi o rifiuti)
48-Carta e cartone; lavori di pasta di cellulosa, di carta o di cartone
2.370.736
49-Prodotti dell'editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche; testi manoscritti
53.563
o dattiloscritti e piani
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
EXP2009
EXP2010
200.144
0
203.506
1.632
940.749
791.665
2.865
39.393
0
146.564
45.756
321.676
0
29.894
0
132.910
23.239
19.310
106.122
170.660
0
4.491
0
0
417.202
491.965
236.439
252.723
44.555
180.267
68.908
255.168
2.244.099
2.082.071
869.732
412.195
1.718.013
134.140
29.890
48.753
860.009
516.112
2.014.877
169.756
394.588
97.719
205.248
291.242
62.709
40.114
575.045
1.035.148
624.128
576.372
1.750.887
673.867
903.747
1.800.033
3.437.513
3.812.347
219.885
287.983
301.369
26.184
683.859
8.252.874
269.692
993.736
486.352
1.662
728.731
9.563.603
515.423
2.148.801
410.419
530.935
1.815
120.878
14.955
2.798
13.654
43.816
2.851
0
0
0
2.267.392
3.870.814
15.682
66.492
secondo semestre 2010
50-Seta
31.853
51-Lana, peli fini o grossolani, filati e tessuti di crine
4.117.142
52-Cotone
613.994
53-Altre fibre tessili vegetali; filati di carta e tessuti di filati di carta
223.494
54-Filamenti sintetici o artificiali
154.803
55-Fibre sintetiche o artificiali in fiocco
211.547
56-Ovatte, feltri e stoffe non tessute; filati speciali; spago, corde e funi; manufatti di
333.486
corderia
57-Tappeti ed altri rivestimenti del suolo di materie tessili
17.777
58-Tessuti speciali; superfici tessili "tufted"; pizzi; arazzi; passamaneria; ricami
170.036
59-Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti o stratificati; manufatti tecnici di materie
55.906
tessili
60-Stoffe a maglia
187.449
61-Indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia
895.805
62-Indumenti ed accessori di abbigliamento, diversi da quelli a maglia
3.010.944
63-Altri manufatti tessili confezionati; assortimenti; oggetti da rigattiere e stracci
165.591
64-Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti
2.816.655
65-Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti
9.107
66-Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, bastoni-sedile, fruste, frustini
60.395
e loro parti
67-Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine; fiori artificiali; lavori
3.622
di capelli
68-Lavori di pietre, gesso, cemento, amianto, mica o materie simili
3.665.255
69-Prodotti ceramici
3.735.992
70-Vetro e lavori di vetro
659.042
71-Perle fini o coltivate, pietre preziose (gemme), pietre semipreziose (fini) o simili,
metalli preziosi, metalli placcati o ricoperti di metalli preziosi e lavori di queste
11.189.859
materie; minuterie di fantasia; monete
72-Ghisa, ferro e acciaio
182.204
73-Lavori di ghisa, ferro o acciaio
2.328.491
74-Rame e lavori di rame
354.819
75-Nichel e lavori di nichel
0
76-Alluminio e lavori di alluminio
1.250.836
78-Piombo e lavori di piombo
0
79-Zinco e lavori di zinco
70.058
80-Stagno e lavori di stagno
1.563
81-Altri metalli comuni; cermet; lavori di queste materie
0
82-Utensili e utensileria; oggetti di coltelleria e posateria da tavola, di metalli comuni;
525.329
parti di questi oggetti di metalli comuni
83-Lavori diversi di metalli comuni
1.797.227
84-Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; parti di
39.483.070
queste macchine o apparecchi
85-Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la
registrazione o la riproduzione del suono, apparecchi per la registrazione o la
10.886.318
riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, e parti ed accessori di
questi appare
86-Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti; apparecchi meccanici
1.141
(compresi quelli elettromeccanici) di segnalazione per vie di comunicazione
87-Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro
5.616.637
parti ed accessori
88-Navigazione aerea o spaziale
0
89-Navigazione marittima o fluviale
5.930.883
90-Strumenti ed apparecchi di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di
controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed
1.470.364
accessori di questi strumenti o apparecchi
91-Orologeria
1.635
92-Strumenti musicali; parti ed accessori di questi strumenti
0
93-Armi, munizioni e loro parti ed accessori
155.411
94-Mobili; mobili medico-chirurgici; oggetti letterecci e simili; apparecchi per
l'illuminazione non nominati nè compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne
5.811.024
luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate
95-Giocattoli, giochi, oggetti per divertimenti o sport; loro parti ed accessori
746.442
96-Lavori diversi
115.530
97-Oggetti d'arte, da collezione o di antichità
78.502
99-Merci non classificate altrove
0
Totale
138.331.504
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
55.952
2.424.249
487.633
8.316
64.046
91.618
48.058
3.426.369
386.324
91.740
47.496
56.341
58.012
82.800
0
46.010
10.892
60.986
131.191
139.128
204.955
1.085.771
1.784.714
162.348
2.475.279
14.462
196.469
1.086.160
1.841.155
304.660
2.770.818
14.694
26.063
17.643
1.089
5.008
3.031.102
1.822.347
521.708
5.026.502
2.722.024
628.888
9.944.872
11.018.443
30.607
1.307.066
171.301
0
724.807
0
0
0
0
276.828
6.023.655
600.267
0
642.328
16.798
0
0
4.065.466
195.672
422.575
2.302.805
2.181.659
60.500.768
40.928.381
6.526.978
9.856.643
5.483
168.054
2.977.052
1.998.907
156.330
442.665
1.020
65.395
1.049.652
1.663.878
0
10.100
187.465
0
25.733
92.674
5.186.637
4.507.337
609.626
120.871
90.750
0
135.602.002
313.956
103.791
36.200
0
139.761.325
secondo semestre 2010
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
Tabella ISTAT Principali merci/settori importate dall´Italia
(Valori in Euro, dati cumulati)
SH2
IMP2008
2-Carni e frattaglie commestibili
0
3-Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici
3.787
4-Latte e derivati del latte; uova di volatili; miele naturale; prodotti commestibili di
0
origine animale, non nominati nè compresi altrove
5-Altri prodotti di origine animale, non nominati nè compresi altrove
18.017
7-Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi mangerecci
364.537
8-Frutti commestibili; scorze di agrumi o di meloni
1.538.718
9-Caffè, tè, mate e spezie
2.095.290
10-Cereali
208.980
11-Prodotti della macinazione; malto; amidi e fecole; inulina; glutine di frumento
0
12-Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante industriali o medicinali;
34.456
paglie e foraggi
13-Gomme, resine ed altri succhi ed estratti vegetali
0
14-Materie da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non nominati nè compresi
16.977
altrove
15-Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione; grassi alimentari lavorati;
131.167
cere di origine animale o vegetale
16-Preparazioni di carni, di pesci o di crostacei, di molluschi o di altri invertebrati
0
acquatici
17-Zuccheri e prodotti a base di zuccheri
0
18-Cacao e sue preparazioni
17.919.108
19-Preparazioni a base di cereali, di farine, di amidi, di fecole o di latte; prodotti della
0
pasticceria
20-Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante
0
21-Preparazioni alimentari diverse
28.304
22-Bevande, liquidi alcolici ed aceti
1.866.769
23-Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali
0
24-Tabacchi e succedanei del tabacco lavorati
48.613
25-Sale; zolfo; terre e pietre; gessi, calce e cementi
97.841
27-Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze
11.416.538
bituminose; cere minerali
28-Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di
2.147
elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi
29-Prodotti chimici organici
0
30-Prodotti farmaceutici
420.664
31-Concimi
428.551
32-Estratti per concia o per tinta; tannini e loro derivati; pigmenti ed altre sostanze
0
coloranti; pitture e vernici; mastici; inchiostri
33-Oli essenziali e resinoidi; prodotti per profumeria o per toletta preparati e preparazioni
1.596
cosmetiche
34-Saponi, agenti organici di superficie, preparazioni per liscivie, preparazioni
lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per pulire e lucidare, candele e prodotti 0
simili, paste per modelli; "cere per l'odontoiatria" e composizioni per l'
35-Sostanze albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi
0
37-Prodotti per la fotografia o per la cinematografia
0
38-Prodotti vari delle industrie chimiche
0
39-Materie plastiche e lavori di tali materie
43.149
40-Gomma e prodotti di gomma
112.494
41-Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio
1.009.891
42-Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e finimenti; oggetti da viaggio, borse,
1.131
borsette e simili contenitori; lavori di budella
43-Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali
0
44-Legno, carbone di legna e lavori di legno
2.552
45-Sughero e lavori di sughero
0
46-Lavori di intreccio, da panieraio o da stuoiaio
0
47-Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o cartone da riciclare
100.118
(avanzi o rifiuti)
48-Carta e cartone; lavori di pasta di cellulosa, di carta o di cartone
172.632
49-Prodotti dell'editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche; testi manoscritti o
9.325
dattiloscritti e piani
50-Seta
0
51-Lana, peli fini o grossolani, filati e tessuti di crine
1.530
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
IMP2009
0
0
IMP2010
0
0
0
0
0
722.876
1.487.521
2.231.967
0
0
0
210.495
764.306
2.505.743
0
0
77.294
58.131
0
0
3.740
4.062
47.956
68.938
0
0
0
2.330.008
0
7.288.070
0
0
2.748
5.788
2.613.727
0
197.504
60.031
42.164
8.863
3.009.069
0
450.707
12.847
39.041
12.762.775
0
0
2.834
904.388
491.711
2.943
278.952
421.638
22.738
0
12.071
34.119
0
0
0
0
0
1.418
0
938.246
0
0
0
22.104
0
2.465.588
5.991
3.419
0
17.700
0
0
0
4.300
0
0
21.471
0
345.194
159.025
15.019
2.483
0
0
0
0
secondo semestre 2010
52-Cotone
0
53-Altre fibre tessili vegetali; filati di carta e tessuti di filati di carta
0
54-Filamenti sintetici o artificiali
0
55-Fibre sintetiche o artificiali in fiocco
0
56-Ovatte, feltri e stoffe non tessute; filati speciali; spago, corde e funi; manufatti di
0
corderia
57-Tappeti ed altri rivestimenti del suolo di materie tessili
0
58-Tessuti speciali; superfici tessili "tufted"; pizzi; arazzi; passamaneria; ricami
2.160
59-Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti o stratificati; manufatti tecnici di materie tessili 0
60-Stoffe a maglia
0
61-Indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia
156.145
62-Indumenti ed accessori di abbigliamento, diversi da quelli a maglia
1.014.155
63-Altri manufatti tessili confezionati; assortimenti; oggetti da rigattiere e stracci
272.778
64-Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti
534.931
65-Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti
5.938
66-Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, bastoni-sedile, fruste, frustini e
0
loro parti
67-Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine; fiori artificiali; lavori di
0
capelli
68-Lavori di pietre, gesso, cemento, amianto, mica o materie simili
1.914
69-Prodotti ceramici
0
70-Vetro e lavori di vetro
0
71-Perle fini o coltivate, pietre preziose (gemme), pietre semipreziose (fini) o simili,
metalli preziosi, metalli placcati o ricoperti di metalli preziosi e lavori di queste materie; 21.662
minuterie di fantasia; monete
72-Ghisa, ferro e acciaio
770.336
73-Lavori di ghisa, ferro o acciaio
66.580
74-Rame e lavori di rame
963.204
75-Nichel e lavori di nichel
24.243
76-Alluminio e lavori di alluminio
912.158
78-Piombo e lavori di piombo
0
79-Zinco e lavori di zinco
14.678
80-Stagno e lavori di stagno
0
81-Altri metalli comuni; cermet; lavori di queste materie
0
82-Utensili e utensileria; oggetti di coltelleria e posateria da tavola, di metalli comuni;
0
parti di questi oggetti di metalli comuni
83-Lavori diversi di metalli comuni
0
84-Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; parti di queste
1.116.476
macchine o apparecchi
85-Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione
o la riproduzione del suono, apparecchi per la registrazione o la riproduzione delle
151.967
immagini e del suono per la televisione, e parti ed accessori di questi appare
86-Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti; apparecchi meccanici
0
(compresi quelli elettromeccanici) di segnalazione per vie di comunicazione
87-Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed
19.058
accessori
88-Navigazione aerea o spaziale
0
89-Navigazione marittima o fluviale
0
90-Strumenti ed apparecchi di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di
controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori di 52.944
questi strumenti o apparecchi
91-Orologeria
0
92-Strumenti musicali; parti ed accessori di questi strumenti
0
93-Armi, munizioni e loro parti ed accessori
0
94-Mobili; mobili medico-chirurgici; oggetti letterecci e simili; apparecchi per
l'illuminazione non nominati nè compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, 51.655
targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate
95-Giocattoli, giochi, oggetti per divertimenti o sport; loro parti ed accessori
9.593
96-Lavori diversi
0
97-Oggetti d'arte, da collezione o di antichità
17.017
99-Merci non classificate altrove
33.027
Totale
44.307.501
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
2.169
4.422
0
0
37.371
276.293
0
0
0
0
0
0
0
2.357
104.244
978.134
228.796
955.689
2.306
0
23.151
0
0
92.596
845.987
449.770
2.870.995
0
0
0
0
0
0
1.498
0
4.344
0
0
47.323
123.982
241.226
55.636
869.270
32.686
192.904
0
0
0
0
411.200
0
474.999
74.522
87.837
0
0
0
0
0
0
1.643
3.758
1.107.015
1.218.794
122.287
320.886
0
0
10.708
10.886
0
0
0
0
99.080
358.580
0
0
0
0
0
0
23.320
10.259
8.607
5.569
25.498
21.801
17.743.170
4.372
0
19.498
67.844
38.368.665
secondo semestre 2010
Tabella principali Paesi investitori
INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI PER PAESE 2005-2010 1
PAESE
2005
2006
2007
2008
TOTALE
%
2009/2
2010/2
USA
457,1
662,1
535,5
359,9
455,3
306,8
2.776,7
26,35
CANADA
110,7
142,4
113,2
383,3
773,3
329,2
1.852,1
17,58
SPAGNA
214,5
307,6
604,6
180,9
150,8
299,3
1.757,7
16,68
MESSICO
(1,3)
83,5
(123,8)
1.055,2
273,2
369,2
1.656,0
15,72
GRAN BRETAGNA
94,8
55,4
60,1
590,8
(2,9)
(6,1)
792,1
7,52
RESTO
112,8
63,1
171,5
124,0
147,2
(25,1)
593,5
5,63
FRANCIA
80,9
35,8
110,2
87,8
69,6
26,3
410,6
3,90
PANAMA
15,5
9,9
39,9
33,5
162,4
38,0
299,2
2,84
VENEZUELA
6,2
16,5
52,5
10,9
31,1
140,4
257,6
2,44
OLANDA
41,3
41,1
53,6
(72,9)
96,0
62,1
221,2
2,10
ISOLE VERGINI BRITANNICHE (4,4)
42,7
21,4
59,3
23,1
30,2
172,3
1,64
ITALIA
0,1
2,8
32,0
10,7
15,8
7,6
69,0
0,65
DANIMARCA
11,5
2,4
8,1
8,3
8,6
38,9
0,37
GERMANIA
5,1
10,1
4,0
6,6
3,5
4,7
34,0
0,32
GRAN CAIMAN
(58,7)
(40,8)
4,4
1,0
(44,4)
35,3
- 103,2
-0,98
SVIZZERA
48,1
(359,1)
(14,1)
30,9
3,1
(0,7)
- 291,8
-2,77
TOTALE
1.122,7
1.084,6
1.667,4
2.870,0
2.165,4
1.625,8
10.535,9
100,00
1: dati Banco Centrale della Repubblica Dominicana (le cifre divergono rispetto al totale IDE per anno dell'Economist Intelligence
Unit. In questo caso sono sovraestimate.
2: cifre preliminari
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
B) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale,
individuazione delle aree di intervento
Come si evince dall'analisi delle esportazioni italiane nel paese, i primi dieci prodotti aventi
maggiore penetrazione commerciale nel periodo gennaio-dicembre 2010 corrispondono alle
voci: "Prodotti ceramici” per un totale di 40.928.381 euro;” Paste di legno o di altre materie
fibrose cellulosiche; carta o cartone da riciclare (avanzi o rifiuti)” per un ammontare di
11.018.443 euro; "Vetro e lavori di vetro”(9.856.643 euro); "Sale; zolfo; terre e pietre; gessi,
calce e cementi” (9.563.603 euro); "Lana, peli fini o grossolani, filati e tessuti di crine”
(6.023.655 euro); "Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali”(5.026.502 euro);
"Navigazione marittima o fluviale”(4.507.337 euro);"Cappelli, copricapo ed altre
acconciature; loro parti”(4.065.466 euro); "Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e
finimenti; oggetti da viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella”
(3.870.814 euro); "Cotone”(3.812.347 euro).
Si ribadiscono buone opportunita' commerciali nei settori delle ceramiche, marmo, granito,
telecomunicazioni, prodotti agroalimentari e macchinari agricoli ed industriali.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
C) Valutazione degli investimenti diretti da e verso l´Italia, individuazione delle aree di
intervento
Il turismo, le telecomunicazioni, il commercio e le zone franche sono i settori più attrattivi
per gli investitori stranieri e hanno riscontrato negli ultimi anni una rapida crescita. I benefici
che possono trarre gli investitori stranieri nelle zone franche riguardano le infrastrutture,
accessi facilitati ai mercati e soprattutto dei regimi particolari in materia di legislazione
fiscale e del lavoro come l'esenzione totale delle imposte di importazione di macchine e altri
beni necessari al processo di produzione nonché l'esenzione totale dal pagamento delle
imposte per periodi che vanno dai 15 ai 20 anni e libertà di rimpatrio degli utili ottenuti. Tra i
settori che hanno riscontrato una crescita sostenuta si distingue senza dubbio il turismo, su
cui si fonda l'economia locale. Negli ultimi anni il Governo ha emanato una legge che
garantisce ad imprese domiciliate nel Paese l'esenzione fiscale per 10 anni per investimenti
nel settore. Negli ultimi due decenni lo sviluppo del turismo nella Repubblica Dominicana
non ha praticamente conosciuto soste con tassi di crescita annui importanti che ne hanno fatto
il vero e proprio motore della ripresa economica generale. Il settore è caratterizzato da
massicci investimenti da parte di operatori esteri, tra cui l'Italia. La tipologia di strutture
ricettive di gran lunga più comune è quella dei resort "all inclusive” sostanzialmente separati
dalle aree più problematiche del paese, il quadro è tuttavia in continua evoluzione e si registra
una forte crescita della domanda verso un tipo di turismo più flessibile ed aperto alla
conoscenza degli aspetti culturali locali.
Data la problematica situazione energetica in cui versa la Repubblica Dominicana e
l'attivismo ultimamente dimostrato dal Governo e dalle istituzioni pubbliche nell'incentivare
investimenti diretti esteri nell'energia, si segnalano ottime opportunita' di investimento in
questo settore e nel campo delle energie rinnovabili.
Gli investimenti diretti esteri in Repubblica Dominicana sono disciplinati dalla Legge No.
16-95, di cui si tratterà nella terza sezione del presente rapporto.
Per quanto riguarda i rapporti di investimento con l'Italia in particolare, nel 2006 è stato
stipulato tra i due paesi l'Accordo di Promozione e Protezione Bilaterale degli Investimenti,
avente la finalità di "[.....] creare condizioni favorevoli per una maggiore cooperazione
economica tra i due paesi ed in particolare [...] per stimolare i movimenti di capitale privato,
il trasferimento di tecnologia e le iniziative in quei campi che favoriranno la prosperità delle
due nazioni”. Con tale accordo si vuole favorire la protezione reciproca degli investimenti
che contribuiranno ad intensificare le relazioni economiche tra le parti contraenti. Tra i
comportamenti espressamente esplicitati abbiamo la fornitura della garanzia, ai cittadini di
entrambi i paesi che investano nei territori considerati, di adeguate condizioni di lavoro per lo
svolgimento delle proprie attività professionali. Inoltre, è prevista la condizione che tutti i
pagamenti relativi all'investimento nel proprio paese effettuati da un investitore dell'altra
parte contraente, possano essere liberamente trasferiti all'interno e al di fuori del proprio
territorio senza indebito ritardo e previo assolvimento degli obblighi fiscali. Tale accordo
rappresenta il primo passo nella stipula di un successivo trattato, in discussione, per evitare la
duplice imposizione fiscale tra i due paesi.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
D) Valutazione delle potenzialità di cooperazione commerciale ed industriale nei settori ad
alto contenuto tecnologico
Il commercio estero rappresenta oggi circa il 25% del PIL italiano e nel 2011 la ancora
limitata crescita del prodotto interno lordo, stimata attorno all'1%, sarà trainata dalla forza
delle esportazioni che dovrebbero ulteriormente aumentare. I settori produttivi in cui si
prospettano le migliori opportunita' per le imprese italiane e che garantiscono al sistema di
produttivo una posizione di eccellenza sui mercati mondiali sono innanzitutto i beni
strumentali, settore in cui l'Italia è all'avanguardia. Si va dall'impiantistica, alle macchine per
l'agricoltura, per la chimica sino alle macchine utensili. Il paese è primo al mondo nella
esportazione di beni per la precisione e di prodotti per lo sport. L'industria italiana della
meccanica strumentale vanta competenze eccezionali che ne fanno il partner tecnologico
preferito da utilizzatori in tutto il mondo. L'Italia è al quarto posto per produzione nel mondo
e terzo per esportazioni. Insomma la meccanica si conferma settore traino del nostro export
con una quota del 18% scalzando l'abbigliamento tessile (11%), anche se i quattro settori
simbolo del made in Italy, le cosiddette 4 A (abbigliamento, agroalimentare, automotive,
arredo-casa) continuano a svoglere un ruolo guida. In particolare le imprese esportatrici che
operano in questi settori si sono riposizionate nei segmneti di clientela medio alti e hanno
innovato i propri prodotti puntando su qualita', design, tecnologia e customer care.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
E) Suggerimenti per l´attivazione degli strumenti di sostegno finanziario e assicurativo
pubblico per SACE e SIMEST
La Società Italiana per le Imprese all'Estero (SIMEST) offre finanziamenti per programmi di
penetrazione commerciale in Repubblica Dominicana, al fine di favorire la realizzazione di
una struttura permanente e di attività di supporto promozionale da parte di imprese italiane.
Sono finanziabili fino all'85% del costo totale del programma e per un importo comunque
non superiore a 2.065.000.00 euro: le spese relative alla costituzione ed al funzionamento
all'estero di una filiale dell'impresa, spese per studi di mercato, promozione, partecipazione a
gare internazionali, dimostrazioni, pubblicità, nonché spese per la prestazione di servizi di
assistenza pre e post-vendita. Il tasso d'interesse per tutta la durata del finanziamento è pari al
40% del tasso di riferimento per le operazioni di credito all'esportazione. È inoltre possibile
richiedere studi di prefattibilità, fattibilità e programmi di assistenza tecnica per meglio
rendersi conto delle possibilità di penetrazione commerciale di un dato prodotto o progetto. In
aggiunta, da quest'anno SIMEST gestisce un nuovo strumento destinato alle PMI per
rafforzare la solidita' patrimoniale. La riforma degli strumenti di agevolazione finanziaria
all'internazionalizzazione del Fondo 394/81, di circa 300 milioni di euro, prevede tassi
scontati dal 40 al 15%, un aumento delle quote erogabili, scoperto di garanzia fino al 50% del
finanziamento agevolato per le piccole medie imprese particolarmente "meritevoli”; inoltre,
rende possibile sostenere la patrimonializazione delle aziende che hanno esportato nell'ultimo
decennio il 20% delle loro produzioni, capitalizzando fino a 500 mila euro.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
4) POLITICA PROMOZIONALE
INTERVENTO CONGIUNTO
E
PROPOSTE
OPERATIVE
DI
A) Mappatura delle iniziative di sostegno all´internazionalizzazione del sistema produttivo che
la rappresentanza diplomatico-consolare e l´ICE intendono realizzare nel corso del primo
semestre del 2011
Questa rappresentanza diplomatico-consolare ha realizzato, senza la collaborazione
dell'Ufficio ICE di competenza, le seguenti attività:
- continua segnalazione degli appalti più significativi lanciati in Repubblica Dominicana, sia
dalle istituzioni pubbliche nazionali, sia dagli organismi di finanziamento bilaterali e
multilaterali (BID, Banca Mondiale, UNDP, Unione Europea, Agenzie di cooperazione
bilaterali), tramite inserimento nel sistema Extender;
- analisi di mercato, reperimento di informazioni sulla normativa commerciali e per gli
investimenti, ricerca e segnalazione di possibili partner commerciali in risposta a richieste di
informazioni commerciali;
- sostegno e coordinamento nell'organizzazione di incontri degli Operatori Economici e
Finanziari con le Autorità locali;
- in seguito alla visita del Presidente della Repubblica Dominicana, Leonel Fernandez, in
Italia, abbiamo contattato le imprese da lui visitate, che avevano espresso interesse ad
investire nel paese, al fine di verificare se tale interesse persistesse, con dei riscontri positivi;
- In seguito alla ricezione del Repertorio dei costruttori associati al COMACOMP, Prima
Edizione 2011- 2012, abbiamo contattato tutte le imprese ivi presenti, offrendo la nostra
disponibilità nella ricerca di partner commerciali in Repubblica Dominicana;
- Recente avvio di una collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Dominicana, volta
alla mutua assistenza all'internazionalizzazione delle imprese.
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
4A) Tabella o Grafico 1
Interscambio commerciale dell'Italia per settori valori in migliaia di euro
Periodo riferimento : Gennaio - Dicembre 2010
Area/Paese Partner: Aggregato Costa Rica, Cuba,Repubblica Dominicana,Messico, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua
Saldi
Esportazioni
Importazioni
Saldi
normalizzati %
2009
2010
2010
2010
2009 2010
Var 2009
Var 2009
%
%
gen-dic
gen-dic
gen-dic
gen-dic
gen-dic
gen-dic
gen-dic gen-dic
AA - Prodotti dell'agricoltura,
29.615
39.018
31,8 1.483.075 1.567.672 5,7 -1.453.460 -1.528.654 -96,1 -95,1
pesca e silvicoltura
BB - Prodotti delle miniere e
8.539
12.298
44,0 634.068 1.185.369 86,9 -625.529 -1.173.071 -97,3 -97,9
delle cave
CA10 - Prodotti alimentari
191.837 229.470
19,6 1.429.433 1.519.080 6,3 -1.237.595 -1.289.611 -76,3 -73,8
CA11 - Bevande
54.684
78.510
43,6 50.165
61.196
22,0 4.519
17.314
4,3
12,4
CA12 - Tabacco
210
510
143,1 3.209
3.718
15,9 -2.999
-3.208
-87,7 -75,9
CB13 - Prodotti tessili
123.175 150.403
22,1 60.502
88.788
46,8 62.673
61.615
34,1
25,8
CB14 - Articoli di
abbigliamento (anche in pelle e 122.753 133.953
9,1 55.732
59.409
6,6 67.021
74.543
37,6
38,6
in pelliccia)
CB15 - Articoli in pelle
(escluso abbigliamento) e
80.683
91.421
13,3 347.745 543.368 56,3 -267.061 -451.947 -62,3 -71,2
simili
CC16 - Legno e prodotti in
14.743
16.355
10,9 70.684
70.749
0,1 -55.941
-54.394
-65,5 -62,4
legno e sughero (esclusi i
mobili); articoli in paglia e
materiali da intreccio
CC17 - Carta e prodotti di carta 98.770
164.519
66,6 411.665 658.965 60,1 -312.895 -494.446 -61,3 -60,0
CC18 - Prodotti della stampa e
della riproduzione di supporti 2.278
2.179
-4,3 13
92
591,4 2.264
2.087
98,8
91,9
registrati
CD19 - Coke e prodotti
derivanti dalla raffinazione del 136.576 412.620
202,1 157.145 150.805 -4,0 -20.569
261.814
-7,0
46,5
petrolio
CE20 - Prodotti chimici
542.560 778.513
43,5 299.735 479.971 60,1 242.825
298.543
28,8
23,7
CF21 - Prodotti farmaceutici di
295.815 443.526
49,9 40.184
56.041
39,5 255.631
387.485
76,1
77,6
base e preparati farmaceutici
CG22 - Articoli in gomma e
195.196 288.037
47,6 33.978
33.164
-2,4 161.218
254.872
70,3
79,3
materie plastiche
CG23 - Altri prodotti della
lavorazione di minerali non
150.513 204.344
35,8 18.804
15.935
-15,3 131.709
188.409
77,8
85,5
metalliferi
CH24 - Prodotti della
386.113 630.483
63,3 1.628.020 2.666.554 63,8 -1.241.906 -2.036.071 -61,7 -61,8
metallurgia
CH25 - Prodotti in metallo,
esclusi macchinari e
416.636 483.597
16,1 27.276
28.553
4,7 389.360
455.044
87,7
88,8
attrezzature
CI26 - Computer e prodotti di
24,7 58.096
63.860
9,9 238.135
305.551
67,2
70,5
elettronica e ottica; apparecchi 296.230 369.411
elettromedicali, apparecchi di
misurazione e orologi
CJ27 - Apparecchiature
457.845 547.988
19,7 59.196
61.242
3,5 398.649
486.746
77,1
79,9
elettriche e apparecchiature per
uso domestico non elettriche
CK28 - Macchinari e
3.015.369 4.025.440 33,5 138.812 211.128 52,1 2.876.557 3.814.313 91,2
90,0
apparecchiature nca
CL29 - Autoveicoli, rimorchi e
534.511 924.720
73,0 91.255
104.660 14,7 443.255
820.060
70,8
79,7
semirimorchi
CL30 - Altri mezzi di trasporto 1.365.148 484.840
-64,5 65.192
50.060
-23,2 1.299.957 434.780
90,9
81,3
CM31 - Mobili
99.222
111.492
12,4 3.368
3.921
16,4 95.855
107.571
93,4
93,2
CM32 - Prodotti delle altre
389.117 446.444
14,7 112.698 98.212
-12,9 276.419
348.232
55,1
63,9
industrie manifatturiere
DD35 - Energia elettrica, gas,
.
.
.
.
.
.
..
.
.
.
vapore e aria condizionata
ZZ - Altri prodotti e attività
16.943
38.239
125,7 20.370
72.323
255,0 -3.428
-34.084
-9,2
-30,8
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
Totale:
9.025.081 11.108.330 23,1 7.300.419 9.854.839 35,0 1.724.662 1.253.491 10,6
6,0
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
Mese - Anno di riferimento: Gennaio - Dicembre 2010
Area/Paese Partner: America centro-meridionale, Costa Rica, Cuba, Dominicana, repubblica, El Salvador, Guatemala, Honduras,
Messico, Nicaragua
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
B) Individuazione di eventi congiunti da svolgere con il concorso degli Uffici
economico-commerciali, degli Uffici ICE, degli Addetti Scientifici ,degli Istituti di Cultura e
delle Camere di Commercio Italiane all´estero
Non vi sono state iniziative od eventi realizzati congiuntamente da questo Ufficio
economico-commerciale con l'Ufficio ICE di competenza per l'area. REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
C) Progetti delle rappresentanze diplomatico-consolari e degli Uffici ICE per iniziative
promozionali successivi al primo semestre 2011
Per il 2011 sono stato proposte, dall'Ufficio ICE di Cittá del Messico (responsabile anche per
il Centro America) tre iniziative itineranti per il Centro America e i Caraibi, per i macchinari
del settore del legno, del settore tessile e agricolo aree che come anticipato suscitano forte
interesse nei confronti del "Made in Italy”. Potrebbero altresí essere sviluppati interessanti
contatti nel settore dell'industria turistica, particolarmente sostenuta da questo Governo, e nel
settore dell'energia (geotermia ed eolica) e dell'ambiente. E', inoltre, prevista per il secondo
semestre dell'anno una missione istituzionale dell'ufficio ICE di Città del Messico a Santo
Domingo per avviare contatti istituzionali tesi ad una maggiore presenza dell'istituto nel
mercato centroamericano e caraibico. Per concludere si segnala che, visti i buoni risultati
delle prime due edizioni, si ripropone la realizzazione del Festival Italiano. REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010
REP. DOMINICANA
Rapporti Paese Congiunti - Ambasciate/Uffici ICE estero
secondo semestre 2010