0-019 fessurazione della parete – modo 1

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0-019 fessurazione della parete – modo 1
0-019 fessurazione della parete – modo 1
FESSURAZIONE DEL RIVESTIMENTO ESTERNO A CAUSA DELL’INSUFFICIENTE CONNESSIONE TRA LE PARTI
CHE COSTITUISCONO LA PARETE PERIMETRALE
Quando il rivestimento adottato è del tipo “continuo” (intonaco cementizio o plastico) o del tipo a piccoli elementi (ceramici, in
pietra naturale eccetera) posti in opera con fissaggio continuo al supporto (con malte o adesivi cementizi o plastici), le eventuali discontinuità del supporto, se questo non è sufficientemente stabile, possono concentrare sul rivestimento stati tensionali tali da provocarne la rottura.
Se si eccettua, cioè, il caso dei rivestimenti ad elementi fissati meccanicamente con vincolo opportuno, ovvero quelli che sono posti in opera in maniera che eventuali movimenti del sistema di fissaggio (puntuale o lineare) non possa causare tensioni interne all’elemento stesso, qualsiasi soluzione di continuità del supporto, che si verifichi a seguito della realizzazione del
suo rivestimento, o qualsiasi fessura preesistente che modifichi le proprie dimensioni, per effetto di variazioni termiche, di
contenuto di umidità o del proprio stato tensionale, si trasmette al rivestimento stesso ed al suo sistema di vincolo, con conseguenze che dipendono dalle caratteristiche meccaniche di entrambi.
fessurazione del rivestimento in intonaco martellinato (a sinistra) e del rivestimento in tesserine ceramiche incollate su intonaco (a destra)
in corrispondenza delle soluzioni di continuità tra la parete perimetrale di tamponamento realizzata all’interno dei solai e della struttura verticale in calcestruzzo armato.
Evidente fessurazione verticale del rivestimento, in corrispondenza della discontinuità tra parete e sottofinestra (a sinistra) e del pilastro
d’angolo (a destra)
Difetti e suggerimenti di prevenzione
In linea di principio, la soluzione di rivestimento adottata deve essere compatibile con la mobilità del supporto. Sulla base di
un’analisi qualitativa è possibile prevedere dove le fessure potrebbero aprirsi e, in tali posizioni, prendere opportuni provvedimenti affinché ciò non avvenga o affinché tale evenienza non influenzi il rivestimento soprastante, per esempio:
“cucendo” preventivamente un’eterogeneità o discontinuità di materiale che potrebbe provocare l’apertura di fessure
scollegando il rivestimento dal supporto per un’ampiezza tale da poter trascurare l’effetto dell’apertura della fessura
purché adeguatamente ripartita su di un’abbondante larghezza.