RM_Supporto alla funzione ORM [modalità

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RM_Supporto alla funzione ORM [modalità
SUPPORTO ALLA FUNZIONE OPERATIONAL RISK
MANAGEMENT
Obiettivo della presentazione
La presentazione illustra un approccio progettuale finalizzato a razionalizzare e far
convergere in uno specifico intervento il seguente bisogno:
■ Impostazione di un sistema per la gestione di rischi operativi coerentemente
con il framework del processo ICAAP
NIKE consulting si propone come qualificato partner consulenziale con le seguenti
referenze:
■ Esperienza più che decennale con approfondimenti metodologici e operativi
sulla tematica dei rischi operativi (con prima pubblicazione avvenuta nel 1998);
■ Membro dei comitati scientifici ABI in materia di risk management;
■ Progettista e docente nei corsi ABI sui rischi operativi;
■ Esperienze progettuali su Clienti con dimensione tecnico-operativa eterogenea;
■ Partnership strategica con LIST Group, leader italiano nello sviluppo di
soluzione software per i rischi operativi (tool OpRisk Evolution – piattaforma
GRC; LIST Group gestisce la procedura DIPO dell’ABI).
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Sommario
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Contesto di riferimento
L’approccio NIKE consulting
I benefici del progetto
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Il contesto di riferimento: normativa rilevante in materia di
gestione dei rischi operativi
Disposizioni di vigilanza prudenziale: Circolare n. 263 Bankit
■ Banca d’Italia nel dicembre del 2006 ha recepito le direttive comunitarie in materia di vigilanza
prudenziale emanando la Circolare 263: “Nuove disposizioni di Vigilanza per le Banche”.
■ La Circolare disciplina il ruolo degli Organi Aziendali nel governo e controllo dei rischi e regolamenta i
cd. tre pilastri (primo pilastro – schemi segnalateci prudenziali, secondo pilastro – ICAAP, terzo
pilastro – informativa al pubblico).
■ Relativamente ai rischi operativi, Banca d’Italia ha richiesto agli intermediari vigilati di misurare e
gestire gli stessi in base al principio di proporzionalità e gradualità, prevedendo tre diversi approcci:
Approccio Base (BIA – Basic Indicator Approch);
Approccio Standard (TSA – Standard Approch);
Approccio Avanzato (AMA - Advanced Measurement Approaches).
■ Con riferimento all’approccio Base, Banca d’Italia recentemente ha fornito delle precisazioni
volte richiedere agli intermediari che adottano tale approccio di dotarsi di metodologie e
strumenti per poter prevenire e mitigare il rischio operativo, in particolare anche di strumenti
di raccolta delle perdite operative.
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Sommario
Contesto di riferimento
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L’approccio NIKE consulting
I benefici del progetto
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L’approccio di NIKE consulting
Il progetto rischi operativi
■ Il progetto ha l’obiettivo di supportare il cliente nella definizione dell’impianto per la gestione dei rischi
operativi, fornendogli gli strumenti fisici e metodologici per avviare la misurazione e la gestione dei
rischi operativi.
■ Il progetto ha l’obiettivo di supportare il cliente sia nel fornire gli elementi metodologici per l’ sviluppo di
un sistema di gestione dei rischi operativi, sia nel dotarlo di adeguati strumenti.
■ Il progetto è strutturato per accompagnare il cliente in tutte le fasi necessarie di gestione dei rischi
operativi, quindi sia da un punto di vista organizzativo, andando a strutturare una adeguata mappa dei
processi raccordabile alla business line, sia da un punto di vista quantitativo andando a supportare il
cliente della costruzione di modelli statistici per la determinazione del rischio.
■ Il progetto permette di fornire gli strumenti per il censimento dei dati di perdita attuali (modello di LDC –
Loss Data Collection) oppure potenziali (modello di SRA – Self Risk Assessment).
■
Il progetto permette anche di strutturare modelli di stress testing che potrebbero essere utilizzati
dall’intermediario ai fini ICAAP.
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L’approccio di NIKE consulting
Il progetto rischi operativi
1
IMPIANTO FRAMEWORK ORM
Framework
organizzativo
Framework
metodologico
Processi di
misurazione/
valutazione
Aggiornamento linee guida e
policy
Impostazione modello di gestione
dei rischi
Loss Data Collection
Procedure organizzative
Impostazione modello di stima
del capitale interno
Self Risk Assessment
Stress Testing
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Supporto informatico
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FUNZIONAMENTO
Avvio processi di valutazione
Esecuzione dei processi di
valutazione (SRA, LDC, etc.)
Attuazione del modello di calcolo
di stima del capitale interno
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Reporting interno
L’approccio di NIKE consulting
Il progetto rischi operativi - caratteristiche
Il modello di gestione dei rischi operativi proposto presenta le seguenti caratteristiche:
■ consente di adottare di un modello di attività Standard con cui sviluppare il contenuto delle Business
Line e rende esplicito il legame tra questi ultimi e gli eventi;
■ consente di sviluppare un modello organizzativo basato su attività standard, rendendo più agevole la
gestione dei cambiamenti organizzativi in azienda;
■ consente in contesti altamente dinamici, con cambiamenti organizzativi continui, di legare le statistiche
di perdita alle attività e non solo ai Centri di Responsabilità;
■ consente inoltre di creare standard di rappresentazione che siano uguali sulle diverse società che
compongono il Gruppo;
■ consente infine di raccogliere celermente i dati di perdita e avviare modelli di misurazione del rischio.
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L’approccio di NIKE consulting
Modello di gestione dei rischi operativi
IDENTIFICAZIONE:
Classificazione
MISURAZIONE:
Raccolta dati
MISURAZIONE:
Definizione
modello
MITIGAZIONE:
Gestione dei
rischi operativi
Progettazione e
realizzazione del
modello organizzativo
(Risk Mapping)
CAPITALE
INTERNO
Progettazione e
realizzazione del
modulo statistico
• Eventi
• Business Line
• BPR (Business Process
Reingeenering)
• Catene del valore
• Processi
Self assessment
Reporting
• Perdite attese
• KPI
• Interventi migliorativi
(Sistema dei controlli
interni)
• Capital Budgeting
• Capital Allocation
• Misurazione della
performance corretta
per il rischio
• Risk Mapping Review
• Trasferimento dei rischi
(assicurazioni)
Loss Data Collection
Dati di consorzi
Attivazione di iniziativa
consortile
GESTIONE DEL
CAPITALE
Gross Income
(Basic o
Standardised)
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CAPITALE
DI
VIGILANZA
L’approccio di NIKE consulting – I moduli progettuali
Il progetto Impianto fremework ORM: MODULI PROGETTUALI E OUTPUT
Risultati tangibili (output)
MODULO
Principali attività / contenuti
ORGANIZZATIVO
Stesura /aggiornamento alle policy di gestione dei rischi
operativi.
Definizione del sistema di gestione dei rischi operativi
Policy di gestione dei rischi
Procedure di LDC (loss Data Collection)
Procedure si SRA (Self Risk Assessment)
METODOLOGICO
Stesura della mappa degli eventi.
Definizione delle regole per l’associazione dei processi –
Business line – centri di responsabilità - eventi
Modello metodologico per la gestione dei
rischi operativi
Mappa degli eventi
Definizione di un modello interno
misurazione del rischio operativi
Sviluppo di metriche di stress test
Logiche per la costruzione di un modello di
misurazione dei rischi operativi (fini
gestionali)
Modello di stress test
QUANTITATIVO
IT
PROGRAM
MANAGEMENT
semplificato
di
Rilascio del BDORM e formazione sullo stesso
DBORM
Manuale tecnico del DBORM
Definizione sul piano di lavoro, verbali SAL, gestione
delle criticità, reporting all’Alta Direzione
Project chart
Verbali (a disposizione dell’Alta Direzione e
dell’Autorità di Vigilanza)
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Sommario
Contesto di riferimento
L’approccio NIKE consulting
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I benefici del progetto
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I benefici del progetto
I benefici ed i punti di forza del progetto distintamente per modulo progettuale
MODULO ORGANIZZATIVO
■ Adozione di un sistema normativo interno coerente con le principali best practice.
■ Strutturazione di procedure organizzative che permettono di gestire i rischi operativi in modo più
consapevole ed efficace (procedure per la misurazione dei rischi e stress test, di loss data collection,
self risk assessment).
MODULO METODOLOGICO
■ Definizione approcci efficaci per la gestione dei rischi operativi.
■ Analisi della mappa dei processi aziendali e identificazione anche delle unità organizzative responsabili
per le diverse fasi di processo.
■ Sviluppo di una mappa dei rischi operativi in linea con le best practice di riferimento.
■ Impostazione di un modello organizzativo strutturato che permette di associare le business line, le
unità organizzative e gli eventi di rischio.
■ Definizione di un modello che permette di gestire i rischi operativi derivanti anche dai rapporti di
outsourcing.
■ Acquisizione di ulteriore competenze per la funzione di risk management, in ambito ORM, per mezzo
dell’affiancamento dei consulenti (“education on the job”).
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I benefici del progetto
I benefici ed i punti di forza del progetto distintamente per modulo progettuale
MODULO IT
■ Utilizzare un applicativo user friendly, ché permette di effettuare una adeguata reportistica verso gli
organi di vertice.
■ Lo strumento nella raccolta delle perdite operative è perfettamente raccordato con il tracciato dati del
DB consortile DIPO.
■ Archiviazione strutturata dei dati di perdita.
MODULO QUANTITATIVO
■ Individuazione metriche di misurazione dei rischi operativi a livello gestionale in linea con le principali
best practice.
■ Acquisizione di un appropriato sistema di gestione del rischio finalizzato, in termini gestionali, alla
riduzione delle perdite operative della Banca (maggiore consapevolezza delle perdite, miglioramenti
del C/E).
■ Definizione di specifiche analisi di stress testing che potrebbero anche essere utilizzati ai fini ICAAP.
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00PRE-Presentazione NIKE
Rev. 6 – 01/03/12