ANALISI DEL CONTESTO La Repubblica del
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ANALISI DEL CONTESTO La Repubblica del
A STEP FORWARD - Walking together for a better future ANALISI DEL CONTESTO La Repubblica del Senegal è uno stato dell'Africa occidentale con un territorio di circa 200.000 km quadrati, la popolazione ammonta a circa 13 milioni di abitanti, la cui densità è intorno a 68 abitanti/km². La popolazione si addensa dove migliori sono le condizioni ambientali, vale a dire lungo la fascia costiera e nell'immediato entroterra. La città più grande del paese è la capitale Dakar, che conta circa 2,6 milioni di abitanti e concentra una buona parte della popolazione urbana del paese. Si evidenziano differenti etnie, predominante è quello dei Wolof, che costituisce circa il 43% della popolazione (a seguire: Fula 23% e Sérèr 15%). La religione maggiormente praticata è quella islamica (90%). La storia del Senegal è segnata dall’epoca del colonialismo e dal fenomeno della tratta degli schiavi: i navigatori portoghesi arrivarono nel 1444 e si stabilirono nel nord del paese lungo il fiume Senegal. In seguito, verso la fine del 1600, arrivarono gli Olandesi e i Francesi. Nel 1700 l’isola di Goreé, che si trova di fronte a Dakar, divenne il maggior centro di smistamento degli schiavi africani imbarcati verso l’America; per fare ciò i francesi si avvalsero della collaborazione dei Wolof, che li trovarono estremamente affidabili, tanto da assegnare loro compiti rilevanti all'interno della gestione delle colonie nella pubblica amministrazione. Nel 1895 il Senegal divenne ufficialmente uno stato facente parte dell’Africa Occidentale Francese e fu solamente nel 1960 che divenne indipendente come stato membro della confederazione del Mali. Dopo 4 mesi di conflitti interni, il 29 agosto 1960 il Senegal si separò e furono create due repubbliche distinte. Il primo presidente fu Leopold Sedar Senghor che guidò il paese fino al 1981, anno in cui si ritirò volontariamente dopo aver governato attraverso una democrazia multipartitica con un regime autoritario. Quell’anno salì al potere Abdou Diouf che governò il paese per altri 20 anni. Durante il suo mandato promosse una politica liberista che portò anche alla vendita di imprese statali. Nel marzo 2000 Abdulaye Wade, facente parte del partito dell’opposizione, vinse le elezioni. Nel gennaio 2001 fu votata la nuova costituzione che legalizzava i partiti dell’opposizione ed equiparava i diritti delle donne a quelli degli uomini. Da marzo 2012 è Macky Sall il nuovo presidente della Repubblica del Senegal. Grazie alla sua storia, relativamente pacifica soprattutto rispetto ad altre zone del continente, il Senegal, dal punto di vista economico, appare come una delle nazioni africane meno fragili, con un discreto livello di sviluppo del settore industriale (industria manifatturiera ed estrattiva) e dei servizi (nel Senegal hanno la sede numerose istituzioni finanziarie africane). L'agricoltura, che occupa la maggior parte della popolazione attiva, è abbastanza diversificata ed efficiente anche se si osserva ancora un'eccessiva dipendenza dalla coltura dell'arachide, retaggio del passato coloniale. Il sottosuolo fornisce fosfati minerali di titanio e recentemente sono stati trovati importanti giacimenti Via dei castani n. 43, CAP 28922 – Verbania (VB) Codice Fiscale: 93036690035; e-mail [email protected]; sito web: www.astepforward.it Telefono internazionale: +41 779679889 - Telefono italiano: +39 3474090993 Organizzazione Onlus registrata presso l’Ufficio di Verbania il 06/12/2013 al n. 3952 della serie terza A STEP FORWARD - Walking together for a better future petroliferi. Le industrie principali sono quelle alimentari e tessili, ma è in crescita l'industria chimica. Nonostante la sua stabilità politica e il relativo benessere economico, il Paese è affetto da deficit alimentare, aggravato dalla crescita demografica e dalla divergenza tra sistema di produzione e prodotti consumati: i senegalesi non producono ciò che mangiano. La precarietà della vita delle famiglie senegalesi si è tradotta in una diminuzione del potere d'acquisto in virtù di un aumento dei prezzi. Le famiglie che vivono in zone urbane hanno assistito a una modifica della propria alimentazione e della struttura dei consumi. Allo stesso modo, le famiglie rurali consumano meno carne e meno pesce e maggiore quantità di pane. Un fattore strettamente connesso a questa situazione economica è l'emergere di un'economia informale, provocato soprattutto dallo scarso potere d'acquisto e dall'aumento della disoccupazione. Dunque le buone performance dell’economia di questi ultimi anni non hanno avuto effetti significativi sulle condizioni di vita della popolazione; i problemi sociali rimangono largamente irrisolti: gli elevati tassi di disoccupazione continuano ad alimentare l’economia parallela – e spesso illegale – nella quale le donne sono spesso vittime di violenti sfruttamenti e private dei loro diritti inalienabili. Più della metà dei senegalesi vive ancora sotto la soglia di povertà, la disoccupazione è elevata e l’accesso ai servizi resta problematico. Il Senegal è uno dei 20 paesi più poveri del mondo secondo l’indice di sviluppo umano, figura tra i Paesi meno Avanzati (PMA) e, secondo il Rapporto Mondiale sullo Sviluppo umano, occupa il 166° posto su 182. ALTRE STATISTICHE In Senegal l’analfabetismo riguarda il 50% della popolazione. Dagli anni ’80 si sono cominciate a registrare un numero di partenze superiori rispetto al numero di immigranti stranieri in entrata. Questo cambiamento è da considerarsi un’evoluzione drammatica per il Senegal, perché il Paese, e Dakar in particolare, ha avuto da sempre una storia di accoglienza dei migranti africani. Al contrario i senegalesi si spostano raramente. La migrazione, nella maggior parte dei casi clandestina, è stata una risposta alla crisi economica interna, già citata in precedenza. Un terzo della popolazione vive sotto la soglia di povertà, due terzi vive con meno di due dollari al giorno. La mortalità infantile è di 37 su 221, 27 su 183 per mortalità materna. L’aspettativa di vita è di 60 anni, posizionando il Paese al 188° posto su 220. Via dei castani n. 43, CAP 28922 – Verbania (VB) Codice Fiscale: 93036690035; e-mail [email protected]; sito web: www.astepforward.it Telefono internazionale: +41 779679889 - Telefono italiano: +39 3474090993 Organizzazione Onlus registrata presso l’Ufficio di Verbania il 06/12/2013 al n. 3952 della serie terza