Riflessioni sulla Festività di Ognissanti

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Riflessioni sulla Festività di Ognissanti
La riflessione sulla morte, come strumento permanente
di educazione alla vita.
La Festività di Ognissanti, insieme a quella della Commemorazione dei
fratelli defunti, resta, nei miei ricordi di bambina, tra le più intense e le più
attese di tutto l’anno. Il pomeriggio del 1 Novembre, l’intera famiglia, nessuno
escluso, si disponeva in preghiera dinanzi alla tomba del mio nonno materno,
in una logica genuina di continuità tra la vita e la morte che ha lasciato
senz’altro un segno indelebile nella mia formazione umana e morale.
Dopo aver pregato per diverse ore in attesa della benedizione della tomba, noi
piccini deponevamo la nostra letterina in una piccola fessura posta dietro la
stessa e, nella notte tra l’1 e il 2 novembre, ci addormentavamo col pensiero
che di mattina il “nonnino” ci avrebbe accontentato, facendoci trovare i piccoli
doni richiesti, in segno del suo affetto e del ringraziamento per le nostre
preghiere.
Tanti anni sono passati da allora … Molte le persone care che mi hanno lasciato
… Nessun dono ormai al mio risveglio se non quelli della Provvidenza; ma la
”Festa dei morti” resta ineluttabilmente una delle più intense dell’intero
anno.
Quei due giorni rappresentano, nel mio cammino umano e spirituale, una sorta
di sosta dinanzi alla frenesia della vita che conduco, spronandomi a
ricordare il passato vissuto con i miei cari che il tempo e la morte hanno
portato via; il bene che coloro che mi hanno preceduto mi hanno lasciato in
dono; il loro contributo all’aumento della fede, della speranza, della
carità e della grazia nella mia esistenza.
Ed ancora l’1 e il 2 Novembre mi riportano ogni anno alla realtà delle cose,
motivandomi a riflettere non solo sulla caducità della vita terrena, ma anche di
ogni suo piccolo - grande affanno.
Nascondendo la morte, per non impressionare adulti e bambini, non si fa altro
che perdere un tassello imprescindibile nel processo di maturazione umana e
morale di ogni uomo; così come vivere intensamente la Festa di Ognissanti e la
Commemorazione dei fratelli defunti può aiutare ciascuno ad imparare a
confidare nell’assistenza di chi è già in cielo, oltre che ad apprendere
che esiste un modo per amare chi non è più su questa terra, pregando
per loro …
Troverete di seguito il calendario delle mie visite a ciascuna delle
Cappelle Confraternali dei Cimiteri della nostra Arcidiocesi; accoglietemi con
gioia come pellegrina in preghiera sulle tombe dei fratelli che ci hanno
preceduto nella fede e dormono il sonno della pace, nella speranza
della risurrezione della Carne, fondamento, come quella di Gesù, della
nostra fede.
”Nel cuore dell’uomo c’è un vuoto,che ha la forma di Dio … Tu (Dio ) ci hai
creato per te, e il cuore nostro è inquieto finche non trova il suo riposo in Te”
(Agostino d’Ippona).
Vi abbraccio
Giuseppina prof.ssa Fazzio
Presidente