L`AngeLO - Comune di Pontebba
Transcript
L`AngeLO - Comune di Pontebba
L’AngeLO di Forni di Sopra Spedizione in abbonamento postale, art. 2, comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale 33100 Udine Tassa riscossa - Taxe perçue - Udine Italia BOLLETTINO PARROCCHIALE N. 70 - PASQUA - 2010 Carissimi, mentre sto scrivendo non so se quest’anno la Pasqua avrà come “sfondo” lo splendore del sole primaverile. Se c’è, bene, altrimenti rimarremo orientati nella contemplazione e meditazione della solennità del giorno che ci fa respirare realtà superiori e ci fa entrare nella grande aspettativa del nostro futuro: nella risurrezione dei nostri corpi e “l’ingresso” per l’eternità nella vita di Dio. Grandioso il fatto della risurrezione di Gesù; ma sarà anche grandioso, alla fine dei tempi, la risurrezione del genere umano e l’entrare in quella nuova vita che “non avrà mai fine”. Dico questo, perché in questa Quaresima, o meglio anche, in questi ultimi mesi, siamo stati spettatori di non pochi cataclismi e sconvolgimenti del nostro pianeta. Terremoti catastrofici; freddi intensi e piogge torrenziali; frane che hanno distrutto varie località e paesi abbandonati; gente provata dalla morte di famigliari e anche amici che vivevano accanto a loro; feriti in conseguenza di tali disastri; gente costretta ad abbandonare le proprie case e vivere in emergenza. Le guerre poi che insanguinano tante parti del mondo, guerre causate dall’egoismo, dalla superbia e dalla cattiveria dell’uomo che si crede “dio” dell’universo! Ma è soprattutto il continuo stillicidio di fratelli e sorelle cristiani presi di mira e tanti di loro uccisi, perché seguaci di Gesù risorto. Ne fanno fede anche la parole di Papa Benedetto, che domenica 28 febbraio 2010 durante la preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro ha detto: “Ho appreso con profonda tristezza le tragiche notizie delle recenti uccisioni di alcuni Cristiani nella città di Mossul e ho seguito con viva preoccupazione gli altri episodi di violenza, perpetrati nella martoriata terra irachena ai danni di persone inermi di diversa appartenenza religiosa. In questi giorni di intenso raccoglimento (leggi:Esercizi spirituali) ho pregato spesso per tutte le vittime di quegli attentati ed oggi desidero unirmi spiritualmente alla preghiera per la pace e per il ripristino della sicurezza, promossa dal Consiglio dei Vescovi di Ninive. Sono affettuosamente vicino alle comunità cristiane dell’intero Paese. Non stancatevi di essere fermento di bene per la patria a cui, da secoli, appartenete a pieno titolo!”. E poi la data del 24 marzo che ogni anno la Chiesa ricorda i suoi martiri missionari: sacerdoti, religiosi, religiose e laici: ben 37 nel 2009! 261 nei dieci ultimi anni! È il nostro cammino di Chiesa, quello vero; quello della Croce; quello che ci avvicina maggiormente all’opera del Signore; quello che ci dà la certezza che siamo in “dirittura d’arrivo”: la Casa del Padre, dove Gesù è andato per preparare a noi un posto. Ma anche qui la parola di Papa Benedetto ci indica un atteggiamento a seguire: “Ricordare e pregare per questi nostri fratelli e sorelle - vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici – caduti mentre svolgevano il loro servizio missionario è un dovere di gratitudine per tutta la Chiesa e uno stimolo per ciascuno di noi a testimoniare in modo sempre più coraggioso la nostra fede e la nostra speranza in Colui che sulla Croce ha vinto per sempre il potere dell’odio e della violenza con l’onnipotenza del suo amore”. Anche se la situazione generale del mondo è complessa, gravida di dolore e prove; anche se il futuro è ancora incerto e non fa sperare in squarci radiosi di vera pace tra i popoli e le nazioni; anche se nella nostra Italia si è lontani da sperare in un avvenire in cui tutte le forze di ogni grado collaborano per il bene, quello vero, del popolo, noi ugualmente la sera del Sabato Santo, canteremo (se è necessario anche a squarcia gola), il nostro Alleluia invocando la benedizione e la forza a Gesù risorto, dicendogli che la nostra certezza è soltanto in Lui e che Lui solo ha parole di “Vita Eterna”. All’augurio che vi presento in occasione della Santa Pasqua vi assicuro la mia preghiera per la vostra vita, ricordando in particolare i fornesi “sparniciâs pal mond”. Mandi e Buine Pasche! Padre Renzo. errori, fingere di non vederli, o peggio condividerli, come se fossero nuove frontiere del progresso umano. L’educazione non può dunque fare a meno di quell’autorevolezza che rende credibile l’esercizio dell’autorità con la coerenza della propria vita e il coinvolgimento personale, espressione dell’amore vero. L’educatore, quindi, é un testimone della verità e del bene: certo anch’egli é fragile e può mancare, ma cercherà sempre di nuovo di mettersi in cammino con la sua missione. (Benedetto XVI) Claudia DA B EN EDET TO XVI A TUTT I I GEN ITORI Educare non é mai stato facile. E’ forte sia tra i genitori che tra gli insegnanti e in genere tra gli educatori, la tentazione di rinunciare, prima ancora di non capire quale sia il ruolo, o meglio la missione, ad essi affidata. In realtà sono in questione non solo le responsabilità degli adulti o dei giovani ma soprattutto un’atmosfera diffusa, una mentalità e una forma di cultura che portano a dubitare del valore della persona umana, del significato stesso della verità, del bene e della bontà della vita. E’ il “pensiero debole” che fa nascere un nuovo individualismo e un conseguente utilitarismo,in cui le coordinate del senso da dare alla vita personale e collettiva vengono identificate prevalentemente in fattori materiali. Diventa difficile, allora, trasmettere da una generazione all’altra qualcosa di valido e di certo, regole di comportamento, obiettivi credibili intorno ai quali costruire la propria vita. Un’autentica educazione ha bisogno anzitutto di quella vicinanza e di quella fiducia che nascono dall’amore: sarebbe dunque una ben povera educazione quella che si limitasse a dare nozioni e informazioni, ma lasciasse da parte la grande domanda riguardo alla verità, soprattutto a quella verità che può essere guida nella vita. Anche la sofferenza fa parte della verità della nostra vita. Perciò tenendo lontano i più giovani da ogni difficoltà ed esperienza di dolore, rischiamo di far crescere, nonostante le nostre buone intenzioni, persone fragili e poco generose: la capacità di amare corrisponde infatti alla capacità di soffrire, e di soffrire insieme. Il punto più delicato dell’opera educativa è trovare un giusto equilibrio tra libertà e disciplina. Senza regole di comportamento e di vita, fatte valere giorno per giorno anche nelle piccole cose, non si forma il carattere e non si viene preparati ad affrontare le prove che non mancheranno in futuro. Il rapporto educativo é l’incontro di due libertà, e l’educazione ben riuscita é formazione al retto uso della libertà. Man mano che il banbino cresce, diventa adolescente e poi giovane, dobbiamo accettare il rischio della libertà, rimanendo attenti ad aiutarlo a correggere idee e scelte sbagliate. Quello che non dobbiamo fare é assecondarlo negli Dal Santo Padre a don Mazzi da sempre sensibile al problema dei minori con le sue pubblicazioni l’ultima delle quali é: Regole d’oro per a l le v are un delinquente 1.Dare al bambino fin da piccolo tutto ciò che desidera. Così crescerà convinto che il mondo gli sia debitore di tutto il necessario per vivere. 2.Sorridere divertiti quando ripete le ”parolacce” imparate. Così si convincerà di essere spiritoso ed aumenterà la dose. 3.Non dargli alcuna educazione spirituale e religiosa, almeno finché non sia grande e possa decidere da sé. Con la stessa logica, non si dovrebbe insegnargli l’italiano: da grande preferirà parlare bantù. 4. Lodarlo in presenza di amici e conoscenti; così si convincerà di essere il più intelligente dei suoi compagni. 5. Evitare l’uso del termine “male”: potrebbe sviluppare nel bambino un “complesso di colpa”. Così,da grande, quando sarà giustamente punito per le sue colpe, crederà che la società è contro di lui e che lo perseguita. 6. Raccogliere tutto ciò che lascia in disordine: scarpe, libri, vestiti. Fare per lui ogni cosa, in modo da abituarlo a scaricare sugli altri i propri pesi. 7. Lasciargli leggere, vedere e pensare tutto ciò che desidera. Dargli tazze dorate, senza preoccuparsi di che cosa ci sia dentro da bere. 8. Litigare spesso in sua presenza. Così farà anch’egli nella sua futura famiglia. 9. Dargli sempre tutto il denaro che desidera. 10. Soddisfare sempre ogni suo capriccio in fatto cibi, bevande, divertimenti... 11. Difenderlo sempre, di fronte a maestri, vicini, poliziotti.., dicendo che tutti hanno dei pregiudizi contro di lui. 12. Quando poi, da grande, il bambino si comporterà male veramente, vi difenderete dicendo: “Con lui non siamo mai riusciti ad ottenere nulla”. (Don Mazzi) Claudia ISUDA Quan’ ca tacolee Lagna ai ora da forciaa, cioè, quando fra il manto nevoso sul monte Lagna, m.2011, comparivano le prime chiazze d’erba era giunto il momento di vangare i campi. Ai piedi delle montagne il paese si risvegliava dal torpore invernale. I monti: cinta possente, irrinunciabile baluardo di certezze protettrici per i valligiani che in esse vi si riconoscevano. Dentro la valle i bioritmi degli autoctoni si adattavano e assecondavano quanto proposto o meglio ancora, elargito, da madre natura. Sopra e dentro i solchi concimati che benevoli accoglievano il seme, le donne, formiche laboriose, innaffiavano d’aria le granulometrie terrigene pregne di storia passata. E le voci, voci frizzanti di ragazze spensierate, voci pacate di donne adulte, voci taglienti di vecchie vissute, una miscellanea di parole sovrastata dagli schiamazzi allegri dei bambini che giocavano al lavoro. E poi suoni afoni di acciottolii ricorrenti, originati dal contatto dall’acciaio forgiato delle forche con i ciottoli frammisti alle fertili terre nere. Tutto era connaturato, naturale, tutto era zelo, tutto era sopportazione, tutto era speranza, tutto era Vivere su quella Terra che ancora, anche se ci stiamo dimenticando, ci nutre e ci sostenta: così predicava frate Francesco; purtroppo di questi tempi si tende a svilire il valore di questo immenso bene, origine e condizione imprescindibile della nostra esistenza. Sarebbe sufficiente che ogni famiglia fornese recuperasse e coltivasse un proprio arativo per riportare il fondovalle agli antichi splendori, ovviamente a tutto vantaggio del nutrirsi biologico e senza trascurare la soddisfazione al momento del raccolto. “Proaa par credi”. Mario FAZZOLETTI DI TERRA Primavera che viene Profumo di terra. Ancora, La zolla scalzata di fresco alita alla vita Celebri l’essenziale contadina di montagna. Ultima, fecondi col sudore il seme che ricopri Curva sulla zappa speri nel raccolto. Vecchia, emaciata e dignitosa contempli il sole Passante distratto che osservi apatico. Stolto, discosto dalla terra triste anima bionica. Isuda 2009 Mario Foto: Gaspare D.M. LA CA RIOLA DI LEGN I bulgars i van su e so e’l cialsin di lana di min al sbrisa sot pe, una gambarola su e una so Al sercli di fiar al strepitee sul codalaat a fuma al lidan, la brea su la cort a sclisa al brout lontan, dopo al struoncia la cariola Forsi ai la ultima pusa ca para indavour i ricuars, tu viars i vuolis… Ai dut smariit. Dondrasa, novembre 2000 Mario Andrazza CARITA S: PERCH E’ LA RA CCOLTA ? La Caritas ha il mandato di operare con metodo prevalentemente pedagogico ed educativo senza ridursi ad organizzazione solidaristica. La raccolta che si propone educa le persone e le comunità a guardarsi nello specchio degli ultimi, degli ”scarti sociali”, a verificare il proprio modo di vivere nell’unica casa comune del creato, a servire e liberare gli impoveriti ed emarginati, a dare cose per arrivare al dono di sé, a saper rivelare in ogni gesto ed incontro l’amore appassionato di Dio. La racolta non si limita solo al reperimento di fondi da usare per il progetto di solidarietà verso un’opera e servizio significativi del nostro territorio diocesano, ma propone di educarsi ad un modo diverso di acquistare e consumare finalizzato allo stare accanto a chi é meno fortunato o emarginato. Non vuole ridursi a tacitare le angosce delle nostre coscienze di fronte ai poveri, ma si propone di stare accanto agli ultimi della fila. Claudia LA GRA ZIA N ELLA SANTA MES SA Alla svalutazione della domenica con la parola inglese week-end corrisponde una crisi sociale,culturale e spirituale. Avere la possibilità di fermarsi a pensare per fare un punto sulla propria situazione e per dare un senso alla vita, oggigiorno é un lusso che pochi si prendono, e al richiamo costante ma impegnativo di Gesù é meglio il vuoto nella confusione di una discoteca o di un bar, ma ci si sente ancora soli. Quasi quasi non si vede l’ora che ritorni lunedì così non ci si pensa più. Si é perso di vista il motivo per cui ci si trova a messa la domenica Non é il popolo di Dio che si riunisce attorno al Crocifisso per celebrarlo, ma é Gesù che ci convoca ritmicamente (dalla sera di Pasqua puntualmente ogni 8 giorni) e ci fa sentire fratello e sorella riscaldati ed animati dalla stessa fede. Questo amore é destinato a tutti, proprio a tutti. Gesù, liberamente, é venuto ad abitare in mezzo a noi, ha realizzato le profezie dell’Antico Testamento, ha ridato la vista ai ciechi e la parola ai muti, ha rivelato il volto misericordioso del Padre il quale ci chiama figli, non servi, quindi eredi. Si é offerto alla croce per riparare il peccato (il rifiuto di Dio) e con la sua morte ha meritato il perdono dei nostri peccati. Celebrare la morte e risurrezione del Signore significa morire per rinascere con Lui. La liturgia Eucaristica é il vertice della messa, perché ricevendo Gesù nella celebrazione eucaristica come Parola di Dio e Pane di Vita, Egli fa passare in noi la vita nuova e immortale della risurrezione. La Chiesa é un popolo convocato e radunato che sa darsi tempo e sosta per ascoltare Dio perché é liberato da Dio. La Parola di Dio trasforma la vita, non può essere tenuta dentro di noi ma annunciata a tutti perché tutti possano avere gli stessi benefici. La messa é grazia perché solo durante la stessa si può fare l’incontro decisivo con Gesù e dare un senso alla vita, la gioia del Vangelo é guarigione, é cura per un mondo disperato e senza prospettive, un mondo di compagnia di fronte a un mondo di solitudine. Intanto Gesù continua a bussare alla porta del cuore ed aspetta che gli venga aperto. Dal corso per la formazione dei catechisti con Mons. Angelo Zanello. Claudia Passo Suola I V iaggi di Sa n Paolo Nel 53 A. C. circa [ATTI 16,9] , l’apostolo Paolo si trova a Troade, quando in una visione vede davanti a sé un abitante della Macedonia che lo supplica: “Vieni da noi in Macedonia ad aiutarci”. Così Paolo decide di recarsi a Filippi, colonia romana e capoluogo della Macedonia. Qui incontra Lidia, ricca commerciante in porpora che li riceve : “Se siete convinti che ho accolto sinceramente il Signore, siate miei ospiti”. Da qui, nel bacino Mediterraneo, è evangelizzazione in Europa. Nel cammino quaresimale foraniale, quest’anno abbiamo letto guidati dal Prof. Don Romanello, la lettera ai Filippesi in tre incontri. FILIPPESI 1: Paolo prega per i Filippesi come segno di affetto per il loro impegno nell’evangelizzazione. La preghiera nell’opera di Dio diventa Eucaristia, rendimento di grazie del dono che Dio fa. Per affrontare la persecuzione Paolo propone l’unità nell’amore per gli altri, unità attraverso l’umiltà per precludere eventuali atteggiamenti di potere. Unità generata dall’obbedienza sull’esempio di Cristo obbediente sino alla morte. FILIPPESI 2: Paolo esorta i sentimenti di amore, medesimo sentire di Cristo, stessa carità di Cristo, affinché ciascuno non cerchi il proprio interesse ma anche quello altrui. Questa dedizione agli altri porta alla Salvezza, nel timore di Dio, nella obbedienza a Dio nel quotidiano. Sarà la gioia il sentimento condiviso: il pastore si rallegra dell’opera di Dio nella comunità e la comunità partecipa della sua gioia. FILIPPESI 3: dopo un atteggiamento polemico, Paolo si presenta come modello ed esempio (come da tradizione filosofica dei Greci dell’epoca), per essere credibile. L’autoesempio sottolinea il valore del proprio messaggio; caratteristica della vita cristiana ed unico valore è la comunione con Dio; Gesù è il fondamento, Gesù è l’esempio, l’eccentricità è Gesù al centro oltre la Legge. Il cammino del cristiano è come la corsa per l’agonista: la mèta è Cristo; qualcuno correrà più piano; ognuno al proprio passo, al proprio stile, non per questo occorrerà essere intransigenti; ciascuno il proprio ritmo ma tutti alla stessa mèta: GESU’ CRISTO. Graziella SE CA I ? ( che cos’è ? ) Il mistero dell’antico oggetto fornese suggerito da Annaluigia Anziutti è raffigurato nell’immagine sottostante ( vicino ad una mela per poterne individuare le proporzioni). Come si chiama ? a che cosa serviva? La soluzione sul prossimo numero dell’Angelo. VIA GG IO IN M ISS IO NE INDIA NEPAL NOVEMBRE 2009 Antoniacomi Luigino, Schiaulini Mauro, Sivilotti Rita Come di consueto Luigino Menele, consigliere e responsabile dei progetti della Fondazione Fratelli Dimenticati, si è recato in India e Nepal a verificare l’evolversi dei progetti finanziati a favore dei poveri tra i poveri attraverso i nostri vecchi Missionari di svariate congregazioni religiose cattoliche. Dopo il susseguirsi di diversi fornesi che praticamente quasi ogni anno hanno accompagnato Luigino, quest’anno si sono recati in Missione in India e Nepal per rendersi conto, ma soprattutto per riportare una concreta testimonianza di quello che la Fondazione Fratelli Dimenticati sta veramente facendo in terre di Missione, il nostro dipendente comunale Mauro Schiaulini “Giui” e l’Assistente sociale dell’A.S.L. Rita Sivilotti. Ebbene la meraviglia e la sorpresa di così tante opere ben realizzate e la soddisfazione dimostrata dai Missionari e da quelle popolazioni così provate dalla povertà vera, è stata veramente grande e compiacente di soddisfazione, tanto da chiederci come si possa fare tanto. La risposta sta nella generosità nascosta di tanti italiani, fornesi compresi, i quali senza tante esultanze concedono attraverso lasciti, offerte, adozioni a distanza e naturalmente poi dalla effettiva gestione dei Fondi da parte della Fondazione attraverso i suo staff di consiglieri e volontari che operano in tutta Italia e controllano e verificano in terra di Missione. Venendo al viaggio, la fatica degli spostamenti aerei, in treno ed in “Jeep” è stata a dir poco massacrante, ma quando poi si giungeva nelle Missioni e verificavi che i vari progetti in corso di realizzazione avanzavano nonostante le difficoltà ambientali e l’accoglienza che questa povera gente ti riservava, sapendo di non poter dare niente in cambio se non i loro sorrisi di contentezza e benvenuto, la fatica si affievoliva come se niente fosse. Le tappe del nostro giro sono state molteplici, ma in particolare vogliamo evidenziare: Missioni di Veloli e Samgau (Mumbai) per visitare il lebbrosario e relativo ricovero dei bambini sieropositivi. Inutile ripetere, ma per dovere dobbiamo dire che la gestione finanziata annualmente dalla Fondazione è come sempre impeccabile e l’accoglienza di Sr. Prya è stata veramente calorosa. Missione di Trisshur (Kerala), anche in questa Missione, sempre finanziata dalla Fondazione, abbiamo potuto constatare l’efficienza e l’efficacia di una corretta gestione della scuola - ospedale per bambini portatori di handicap da parte delle Suore Sanmaritane. L’accoglienza di questi bambini meno fortunati di noi è stata veramente commovente, viste le loro menomazioni psichiche. Giunti a Bangalore siamo stati accolti da Sr. Alphonsa e con lei siamo andati a visitare la nuova casa per postulanti e novizie delle Figlie della Divina Provvidenza, interamente costruita dalla Fondazione. Tutta la costruzione nel suo complesso statico e funzionale risulta ben costruita e sufficientemente praticabile per la sua destinazione d’uso, la struttura è attualmente occupata da tre Suore e undici Novize. Il giorno dopo ci siamo recati a Palamaner in Andra Pradhes a visitare una loro Missione dove accudiscono molti ragazzi non sufficientemente accolti dalle scuole pubbliche, un dispensario per curare i poveri locali, il villaggio dei lebbrosari dove stanno costruendo delle bellissime cassette per i lebbrosi ed un loro complesso scolastico di ben 900 bambini, munito anche di un mini, ma accogliente ostello. Strada facendo e fuori programma, Sr. Alphonsa ci ha fatto vedere un loro terreno di circa 3 acri di superficie (12.120 mq) dove intenderebbero costruire una scuola primaria con relativo ostello, naturalmente finanziamenti permettendo. Il giorno dopo siamo partiti alla volta di Delhi con tappa a Ranchi. Giunti a Ranchi siamo stati accolti dale Suore di S. Anna ed alloggiati presso il loro convento. Il primo giorno utile ci siamo recati alla Missione di Korkuria a verificare la costruzione della nuova scuola. La costruzione si presenta attualmente al rustico, completa di copertura e tramezzatura interna. La struttura portante, dal punto di vista statico è ben distribuita e solidamente costruita con materiali di buona qualità. Sono in corso la realizzazione dei massetti dei pavimenti nei due piani ed alcuni tratti di intonaco interno; mancano impianti, finiture rivestimenti, infissi e sistemazione dell’area esterna. Le previsioni di fine lavori, secondo loro è a gennaio, mentre a nostro parere, se riescono per giugno sono bravi. La vecchia scuola è stata abbandonata per pericoli di crolli imminenti ed i bambini sono stati trasferiti provvisoriamente nelle stanze e corridoi dell’ospedale, tutto costruito dalla Fondazione. Terminata la visita a Kurkuria, siamo partiti per la Missione di Singpur a visitare il progetto in corso di costruzione da parte dei Marianisti. Il cantiere è in piena attività, le costruzioni sono quasi tutte al tetto e viste oggi, rispetto all’anno scorso, abbiamo potuto constatare che si tratta di un vero imponente complesso didattico professionale. Appena entrati nell’area abbiamo visto le varie pichettature del campo sportivo e giochi vari, subito dopo la palazzina su tre piani di parte della scuola, direzione, segreteria e alloggio della comunità religiosa Marianista: attorno a questa palazzina stanno sorgendo ben sei palazzine ad uso laboratori didattici delle varie professioni: muratori, elettricisti, idraulici, falegnami ecc.; proseguendo è in corso di costruzione, quasi al tetto, la palazzina su due piani, finanziata dalla Fondazione ad uso aula magna per tutte le attività culturali - professionali, hall per lo studio e refettorio al piano terra, mentre il piano primo sarà adibito a dormitorio, stanze per lo staff e per la ricreazione. In pratica e’ un ostello multiuso. A fianco alla costruzione vi è la palazzina ad uso toilette e lavanderia. Anche qui le previsioni di fine lavori sono discordanti perchè loro dicono di finire ed inaugurare a giugno, mentre noi diciamo a novembre e oltre. Le strutture sono solide e speriamo che anche le finiture siano decorose. Al ritorno abbiamo visitato il villaggio dei lebbrosari di Indiranagar e alcuni centri REDS e poi a cena ospiti dai Marianisti in Ranchi. Il giorno dopo lunga galoppata con 10 ore di “jeep” a Gangutoli a visitare la costruzione del nuovo dispensario finanziato dalla Fondazione e gestito dale Suore di S. Anna. Trattasi di una piccola costruzione sufficientemente ben fatta e funzionale per l’uso sanitario cui è preposta, ma anche questa e’ in ritardo causa siccità; attualmente stanno eseguendo i massetti dei pavimenti e si pensa come loro che la fine lavori ed inaugurazione possa avvenire a gennaio o febbraio 2010. Oltre il progetto stanno predisponendo delle scale esterne per raggiungere il primo piano che intenderanno realizzare a loro spese. Ultimo giorno visita alla Missione di Harmu per verificare la costruzione di una nuova scuola femminile. Imponente l’accoglienza di piu’ di mille bambini schierati per il loro programma musicale e danzante di benvenuti. La costruzione e’ ultimata al grezzo con strutture solide coadiuvate da armature in acciao veramente mastodontiche che lasciano pensare ad altri futuri piani di elevazione. Ho raccomandato loro di non elemosinare sulle rifiniture e sugli impianti, perchè una corretta e buona funzionalità dell’intero complesso è dato proprio anche da come si curano i lavori di finitura. Lo stesso giorno abbiamo fatto visita a Sua Eminenza il Signor Cardinale Toppo che ci ha accolti con tanta cordialità, promettendoci di venire in visita a Forni di Sopra. La sera partenza in treno per Calcutta (400 Km 10 ore di treno super star) e poi in ”jeep” alla volta di Krisnagar. Strada facendo in ”jeep” per Krisnagar, abbiamo visitato due villaggi per controllare l’effettiva costruzione delle casette in cemento e laterizio che sostituiscono le capanne di paglia e fango. Una dopo l’altra in mezzo alla foresta abbiamo constatato il rispetto del progetto che prevedeva la costruzione di 30 casette per l’importo di 39.000 €. Il giorno dopo sempre in ”jeep” (9 ore), grande e calorosa accoglienza della Parrocchia di Fr. Arul Rosario e dalle Suore Carmelitane. Immediatamente abbiamo proceduto a verificare la costruzione dell’ampliamento del dispensario, costruito veramente bene non solo dal punto di vista strutturale, ma anche dal punto di vista delle finiture. Poi, che fanno risaltare le rifiniture, è anche l’accurata pulizia dei locali sempre impeccabili nonostante la massiccia partecipazione di malati. Suor Sneha che dirige l’ospedale ed il dispensario ci ha riferito che l’ampliamento ha provocato subito un incremento dei malati passando dalle 120 – 130 visite al giorno a 180 con punte di 200 pazienti. Visitando i locali e la funzionalità degli stessi abbiamo notato una vera e propria organizzazione delle varie funzioni; dalle prenotazioni, alla visita, alla consegna dei medicinali, alla eventuale degenza “day hospital” in una sala contigua capace di otto letti con servizio igienico. Dopo di ciò abbiamo pure visitato l’ospedale vero e proprio riservato ai malati di TBC (80 ricoverati) che soggiornano per una cura che intercorre da sei a otto mesi circa. Inoltre abbiamo pure verificato la regolare funzionalità dell’impianto solare per l’acqua calda, quello foto-voltaico per l’energia elettrica di emergenza e del generatore, anch’essi finanziati dalla Fondazione. La Suora vorrebbe una macchina per fare le radiografie ai malati TB, ma la situazione precaria dell’energia elettrica che va e viene 30 – 40 volte al giorno con notevoli cali di tensione non permette una buona funzionalità e allora…. Bisognerà aspettare. Nel pomeriggio ci siamo recati a visitare l’ospedale lebbrosario di Barala. Qui la situazione e’ meno florea di Monigram, ma ciò è dovuto alla posizione geografica vera e propria del villaggio. Basti pensare che durante i quattro mesi dei monsoni questo è pressochè irraggiungibile con veicoli normali. Comunque le Suore di S. Anna si stanno prodigando anche loro con le 50 – 60 visite giornaliere curando i lebbrosi a casa loro. La gestione ed il mantenimento della struttura sembra abbastanza buona, salvo qualche mancanza nelle pulizie, ma è anche vero che a Barala le Suore sono solo due. Le opere di straordinaria manutenzione effettuate da circa un anno e mezzo con rattoppi delle crepe e successiva pittura interna ed esterna si sta mantenendo abbastanza bene. Prima di rientrare a Monigram abbiamo visitato le casette costruite da Fr. Arul Rosario, diverse dalle solite, ma si pensa utili. La consistenza delle cassette e’ composta da una struttura povera, miscelata col fango, ma molto compatta. La compattezza è gantita da una enorme copertura in lamiera ben sporgente, la quale garantisce una adeguata protezione dalle piogge ed in particolar modo dai monsoni. Ogni casetta ospita due o tre famiglie con ampio spazio anche per gli animali, naturalmente fuori dalla casa. La disposizione delle prime 20 casette, facente parti di un progetto di 200, poste in fila di tre riunite in circa 40.000 mq hanno formato la costituzione di un vero e proprio nuovo villaggio. La cerimonia di accoglienza da parte di tutti gli assegnatari delle casette, con a capo il Sindaco del nuovo villaggio e Padre Arul Rosario è stata veramente umile e dignitosa con alto significato di ringraziamento, ma purtroppo con nulla da poter offrire in cambio se non tanti sorrisi ed abbracci da parte di tutti. Il giorno dopo siamo partiti per la Missione di Talkola da Fr. Arsivtham per verificare la ristrutturazione dell’ostello, ma la notevole distanza e le pessime condizioni della strada ci ha praticamente bloccati e pertanto lo stesso Parroco ci ha raggiunti a Monigram portandoci le foto della ristrutturazione. L’intervento, dalle foto che rappresentano prima e dopo, sembra un buon intervento. Lo stesso ci ha riferito che i lavori sono completati in ragione del 90% e anche lui ci ha riferito che per Natale ci invierà il rapporto di fine lavori. Il giorno dopo ci siamo recati a Branderpur a visitare la Missione delle Carmelitane che gestiscono una scuola femminile. Anche qui grandi accoglienze, pranzo e partenza per la Missione di Santi Niloy ad Azimganj gestita dalla Suore SCGG, per visitare la costruzione dell’ostello. La costruzione è praticamente al tetto, stanno facendo gli intonaci, mancano impianti, serramenti e pavimenti e loro pensano di ultimare il tutto per gennaio. Abbiamo raccomandato loro di inviare il rapporto di fine lavori con le foto interne ed esterne a dimostrare la completezza dell’opera. Il giudizio sulla struttura e positivo, rimane un dubbio come abbiano potuto fare una struttura cosi grande su due piani con un finanziamento a dir poco limitato, pari a circa 18.000 Euro. La sera siamo partiti per Calcutta. Con l’autista dei Salesiani Ronald, dopo aver visitato l’imponente scuola tecnica di Mirpara, gestita dai salesiani e pranzato con loro, ci siamo dedicati alla visita della città tra cui: l’ospedale dei moribondi, la casa madre e la casa del bambino di Madre Teresa, il tempio della dea Kali’, il ponte sospeso ecc. Il giorno dopo siamo partiti per Bagdogra e entrati in Nepal dove siamo giunti per ora di cena a Bharol dalle Suore “ Piccole apostole di Gesù “. Per quanto riguarda la visita in Nepal si fa presente che il primo giorno, ci siamo recati tutti assieme a Biratnagar per inaugurare un nuovo fabbricato interamente costruito dalla Fondazione da adibire a uffici della Fondazione, ufficio del direttore della scuola e alloggi per la comunità Marianista che gestite la scuola. Nel pomeriggio Luigino si è riunito con i Marianisti per pianificare la gestione della scuola, mentre Mauro e Rita sono rientrati a Bharol. I giorni a seguire, Luigino è sempre stato impegnato in riunioni varie per risolvere alcuni problemi inerenti la gestione delle tre Missioni che ospitano circa 2700 bambini Nepalesi in tre scuole interamente costruite dalla Fondazione, mentre gli altri hanno approfittato di dare una mano alle suore in alcuni utili lavori di riparazione ecc. Nel tempo libero gli stessi, accompagnati dalle Suore si sono recati a visitare i villaggi nei dintorni e qualche particolare luogo significativo su come vivono i Nepalesi veramente poveri. Piacevole la visita alla scuola con l’aula dedicata alla fornese Claudia Corisello che ospita un impressionante numero di bambini che frequentano la IV classe. Il 27 dopo aver visitato il Vescovo a Katmandù e la Chiesa che nel mese di giugno è stata vittima di un attentato con bomba, che ha provocato 5 morti ed una cinquantina di feriti, siamo partiti alla volta di Delhi. A Delhi siamo stati ospitati dai Salesiani che gestiscono l’Asshalayam (casa della speranza) per educare i ragazzi di strada che giungono da chiss’à dove e dare loro un rifugio, del mangiare, una vera e propria educazione scolastica ed una identità personale. Analoga visita alla porta accanto dalle Suore di Maria Ausiliatrice che svolgono lo stesso lavoro con le bambine. Alle ore 23, dopo alcune traversie ed incomprensioni sul passaporto della Suor Victoria che doveva venire con noi in Italia, siamo ripartiti alla volta di Venezia, dove siamo giunti il 28.11.2009 alle ore 10,00 senza ulteriori problemi, ma abbastanza stanchi e soddisfatti di come è andata la nostra Missione in India e Nepal. Luigino Antoniacomi Menele LA UREE CON LOD E! FOTO Le scuole di Forni di Sopra puntano da sempre alla qualità dell’insegnamento, ed i risultati si vedono fin dalle scuole elementari e medie. I dati statistici dell’Istituto Comprensivo indicano che i nostri studenti, al termine del periodo scolastico obbligatorio, vantano una bassa dispersione scolastica rispetto alle realtà di fondovalle. Un plauso va ad insegnanti, famiglie e studenti che riescono ad ottenere risultati come questi: Riceviamo questa bella immagine delle nozze di Federica Ferigo e Giorgio Corte de Checco avvenute il 10 ottobre 2009. Il giorno 19 Dicembre 2009, Maria Antoniacomi ha conseguito la Laurea magistrale in International Management presso l’Università Bocconi di Milano con la votazione di 110 e lode ! In malga Tartoi. Molli Coradazzi dopo aver frequentato il corso di Scenografia e Costume il 17 Febbraio 2010 ha conseguito la Laurea in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l' Accademia di Belle Arti di Venezia con il punteggio di 110 e Lode ! discutendo la tesi su Roberto Capucci dal titolo "Habitat: Linea - Forma - Pieno - Vuoto ". PR E SE P IO NA TA L E 2 0 09 Nelle gelide notti invernali le stelle brillano di porporina spillate su un cielo purpureo, illuminando il paesaggio candido di alberi e fiori. I pastori seguono il loro gregge ascoltando l’invito del mistero della novità del Natale: sono gli angeli a sussurrare attraverso i murales le parole cristiane. Per il presepe, i ragazzi delle scuole materne, primaria e secondaria con la guida delle catechiste hanno riciclato con entusiasmo il polistirolo. Annaluigia VOL ONTARI FORN ESI DAL PAPA Foto del Gruppo Protezione Civile Friuli Venezia Giulia, ricevuto in Udienza dal Santo Padre in data 6 marzo 2010, tra essi il Capostazione di Forni di Sopra Flavio Pezzè con il volontario Giuseppe de Santis “Rocky”. Foto di Roberto Baldovin. E NE R GIA PUL ITA A FORNI DI S OPRA Il comune di Forni di Sopra, da alcuni anni, si sta impegnando ad utilizzare energie pulite volte al risparmio, all’efficienza energetica ed alla salvaguardia ambientale. All’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili/classiche, quali l’acqua, si è aggiunto lo sfruttamento dell’energia solare e dell’ energia ricavata da biomassa. Attraverso la costruzione di micro-centrali idroelettriche presso il rifugio Giaf, lo stallone escursionistico ed il bivacco Giaf è possibile produrre energia elettrica, acqua calda e riscaldamento dell’ambiente. Con la realizzazione del nuovo impianto di teleriscaldamento, entrato in funzione nell’autunno del 2008, la cura del territorio ha ricevuto un nuovo e importante impulso : si è dato il via ad una “filiera corta” che, con il taglio delle piante, assicura il recupero e la riqualificazione a prato di aree rimboschite nel corso degli anni assicurando, nel contempo, la scorta di materiale per il funzionamento dell’impianto stesso, attivo presso il Centro scolastico, il Centro anziani, il complesso coperto piscina/palestra, alcuni capannoni artigianali ed il centro polifunzionale in fase di completamento. Acqua in Val di Brica Lo sfruttamento dell’energia solare è stato avviato attraverso la costruzione di vari impianti fotovoltaici posizionati nelle malghe, in alcuni rifugi presenti sul territorio del Comune e nel Complesso scolastico; inoltre, in alcuni rifugi, sono stati realizzati dei collettori solari per la produzione di acqua calda. Queste scelte valorizzeranno ulteriormente Forni di Sopra determinando un abbattimento delle emissioni nocive in atmosfera grazie ad una drastica riduzione del consumo di combustibili fossili. L’Amministrazione Comunale si sta ulteriormente impegnando affinché le future generazioni comprendano l’utilità derivante dallo sfruttamento di energie pulite e sostenibili nel tempo. Per questo motivo le scuole, presenti sul territorio, sono state invitate a visitare l’impianto a biomassa ed ad utilizzarne il percorso didattico; inoltre, la scuola secondaria di Forni di Sopra, è stata coinvolta in un percorso riguardante l’impianto fotovoltaico installato nell’edificio scolastico. Il progetto denominato “Il sole a scuola” ha come obiettivo principale quello di ottenere proposte dagli alunni per il miglioramento energetico spendibili nell’edificio scolastico e concretamente realizzabili. Comune di Forni di Sopra SUCCEDEVA 50 A NNI FA : Articolo apparso sull’ ANGELO nel marzo 1960 CRONA CA. .. S PORTIV A La stagione agonistica invernale della Società Sportiva Fornese è così piena di eventi che non basterebbe un bollettino intero per contenerne la cronaca. Le discipline agonistiche praticate dai soci sono ben quattro: Sci di Fondo, Sci alpino, Biathlon, Scialpinismo. L’età dei praticanti varia dai 7 anni dei Superbaby agli “...anta” dei Master. Attualmente sono più di 200 i soci portacolori della Fornese provenienti da diversi luoghi della regione. Nel corso dell’inverno sono stati una decina gli eventi sportivi organizzati dalla Fornese (gare di sci naturalmente), in collaborazione con Promotur, Comune e Cosetur. Il più prestigioso è senza dubbio quello che ha visto il ritorno, dopo 25 anni, della Coppa Europa di Sci di Fondo: tre giorni di gare di altissimo livello tecnico, con il coinvolgimento di numerosi volontari che, vista l’ottima riuscita della manifestazione dedicata al Cav. Vito Maresia, si sono meritati il plauso di dirigenti federali e delegazioni estere e l’apprezzamento degli operatori turistici locali. Anche l’attività agonistica svolta dagli associati è stata tanto frenetica quanto soddisfacente dal punto di vista dei risultati ottenuti. Moltissimi sono stati i piazzamenti in tutte le discipline, tra i più importanti meritano una citazione: * Oro mondiale conquistato dall’“eterno ragazzo” Olivo Antoniacomi nella staffetta Master 4x10 km di fondo, medaglia ottenuta sulle nevi svedesi di Falun. Oltre a questo, Olivo ha ottenuto ottimi piazzamenti nelle altre gare del campionato mondiale. * Titolo di Campione Regionale di Fondo per il Cucciolo Martin Coradazzi, ottenuto a Piancavallo. * Medaglia di Bronzo per il “Baby” Paolo Zanier al Trofeo Internazionale “Topolino” di fondo in val di Fiemme ed argento al Campionato Regionale. * Tripletta dei “ragazzi” nel campionato regionale di biathlon con Daniele Cappellari, Luca Cappellari e Luca Zanier ottenuto a Forni Avoltri. * Bronzo al Campionato regionale di Fondo per il Superbaby Lorenzo Colman ottenuto a Piancavallo. * Doppio bronzo regionale per Alessandro Baschiera (Babysprint) nelle finali regionali di Gimkana e Slalom Gigante e Sappada, inoltre oro nel prestigioso trofeo Biberon di Forni di Sopra, e medaglia d’argento anche per la sua sorellina Rebecca. Purtroppo per ragio“più piccoli” alla ni di spazio non è possibile GaraISociale di Fondo 2010 elencare tutti gli altri numerosi posti sul “podio” ottenuti dai nostri giovani sciatori durante le gare di calendario. Qui viene premiato il buon lavoro degli allenatori nelle varie specialità e la costanza ed attenzione dei genitori che credono nello Sport. Società Sportiva Fornese Il Presidente Marino De Santa SO CC O RS O A L PIN O GITE C.A.I. L’inverno 2009-2010 è stato climaticamente quasi perfetto. Dopo un avvio incerto, prima di Natale, la neve è arrivata ottima ed abbondante al punto giusto. Le temperature rigide hanno conservato il manto nevoso intergro ed immacolato per molti mesi per la gioia dei praticanti degli sport invernali. Ma la temperatura rigida e costante nel tempo rallenta l’assestamento naturale degli strati nevosi, aumentando il pericolo di valanghe. Purtroppo l’inverno appena trascorso è stato funestato da una lunga serie di incidenti da valanga su tutto l’arco alpino, tre dei quali solo sul territorio di Forni di Sopra, (uno sul Clap Savon e due nella val di Suola) il più grave dei quali ha causato anche una giovane vittima. Gli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile della locale Sezione del Club Alpino Italiano Massimo Polo e Rolando Nassivera hanno presentato ai genitori il nuovo programma delle escursioni per l’estate 2010. Le novità sono molte e riguardano non solo gli itinerari ma anche l’introduzione di valide ed interessanti attività complementari per i ragazzi da 8 a 17 anni come l’orientamento, la didattica, le regole comportamentali in montagna, nozioni sulla lettura integrata di paesaggio, cultura e tradizioni, lezioni in palestra di roccia, nozioni su flora e fauna, geo trail (morfologia del paesaggio) ed anche un concorso fotografico per i ragazzi. Le escursioni si terranno ogni giovedì a partire dal 24 giugno fino al 26 agosto. Il Presidente del CAI di Foni di Sopra Nicolino De Santa comunica inoltre quali saranno le escursioni dell’ ASCA (Sezioni CAI Carnia) sul territorio fornese: - 20 giugno: Zuviel - Costa Baton - 26 e 27 giugno: Porton di Monfalcon - 18 luglio: Passo Zauf e f.ca di Mont - 22 agosto: Monte Chiarescons - 5 settembre: Punta Urtisiel - Campuross - Lavinâl Informazioni presso la sede CAI di Forni di Sopra e sul nuovo sito web www.caiforni.it curato da Renzo Pavoni “Biorcia”. In sede CAI è anche disponibile il libretto con tutte le gite dell’ASCA. Lo “stacco” della mortale valanga del 14-3-2010 nei pressi del Passo Suola Foto: Mario Cedolin E’ proprio così, contrariamente a quanto si pensi: la neve può essere pericolosa anche se fa troppo freddo (mancato assestamento), non solo mentre si scioglie rotolando a valle in primavera. Questo straordinario elemento naturale presenta una gamma incredibile di situazioni legate al terreno, alla temperatura, all’esposizione del sole, alla direzione del vento, prima, durante e dopo la nevicata. Anche tra gli “esperti” c’è la consapevolezza che non basterebbe una vita intera di esperienze sulla neve per conoscere tutte le possibili situazioni di instabilità del manto. Naturalmente con un minimo di prudenza, timore e studio si possono limitare gli incidenti così come la conoscenza delle tecniche di auto-soccorso possono risolvere i possibili incidenti. La stazione di Soccorso Alpino di Forni di Sopra, ha acquistato recentemente 10 nuovi apparati ARVA per la ricerca di travolti in valanga. Questi strumenti digitali di ultima generazione sono in grado di guidare in pochi minuti il soccorritore sul luogo esatto di seppellimento del disperso o del compagno di escursione. Ogni scialpinista dovrebbe esserne dotato (assieme alla sonda ed alla pala), ma questo non basta ancora! è necessario addestrarsi per il corretto utilizzo dell’ARVA nell’eventuale fase di ricerca del compagno di escursione. Bisogna fare presto e bene: dopo 15 minuti di seppellimento, le probabilità di estrarre una persona viva si dimezzano, dopo mezz’ora sono quasi nulle. Per questo motivo, affinchè la ricerca sia efficace, deve essere effettuata entro 10 minuti dal seppellimento pertanto fuori dai tempi di intervento del Soccorso Alpino per quanto rapidi possano essere. David ARRAMPICATA INDOOR Dalle statistiche nazionali del Club Alpino Italiano si registra una forte ripresa dell'interesse verso l'arrampicata sportiva indoor. Le strutture adibite a questa pratica continuano a crescere dalle località turistiche alle città. Si tratta di un'attività sportiva dai notevoli valori aggiunti, oltre al gesto atletico c’è il coinvolgimento dell'età pre-adulta, la più difficile da accontentare. Grazie all'impegno degli istruttori Mario Cedolin, Loris Antoniacomi e Stefano Lozza, si è creato anche da noi un nutrito gruppo di praticanti provenienti da tutta l’alta val Tagliamento. La nostra palestra di arrampicata artificiale, che viene utilizzata anche dalle "settimane bianche" è però sotto-dimensionata, serve l'ampliamento che è stato programmato dal Comune ed attualmente è in attesa della conferma di finanziamento dalla Regione. L'avvicinamento dei giovani a questa attività è un valido deterrente contro la noia, permette un buon mantenimento fisico e crea un primo approccio alla verticalità per chi vuole entrare nel Soccorso Alpino o semplicemente andare in montagna in sicurezza. David Thank you , V anc ouv er! Questo è il “motto” adottato dalle nazioni del mondo per ringraziare il Canada delle grandi emozioni regalateci durante le ultime Olimpiadi invernali. Possiamo utilizzarlo anche per la nostra “canadese - fornese” Susan Sherwood di Vancouver che mantiene con entusiasmo il suo impegno nelle importantissime iniziative sociali e culturali: musica - corsi di inglese e volontariato. Qui sotto un’immagine degli studenti di musica durante l’ultimo Saggio - Concerto di Natale 2009. OF FE RTE ALLA PARROCC HIA Qui di seguito, e se ci sono degli errori segnalateceli, troverete le offerte che sono state consegnate dal 30 novembre 2009 al 10 marzo 2010. Un grazie a tutti, grande come la vostra generosità. Manuali / € Piccinin Perissutti Clara 100,00 – Ferigo Maurizio e Franca in occasione del matrimonio della figlia Federica 200,00 – Cella D’Elia Anna in mem. dei suoi cari genitori 100,00 – D’Andrea Antonella 20,00 - 50,00 Coradazzi Pierina “Boarac” e Anziutti Luigino “Boarac” ai defunti familiari. Per il Bollettino / € Cella Elsa Filaferro 20,00 – NN 10,00 – F.L. 20,00 – Famiglia Turrini 30,00 – Magno Maria Cristina un ricordo dei genitori 50,00 – Cossetto Elvino 10,00 – Ferigo Renzo 20,00 – Canu Anna Rita e Nives 30,00 – Pavoni Driussi Nives 20,00 – Pavoni Bruno 20,00 – Vanni Patugo Anziutti 25,00 – Ferigo Anna 30,00 – Bonato Walter 50,00 – Rossi M. Teresa 20,00 – Cella Giovanni Battista 30,00 – Ticò Luigina 30,00 – Tonello Livia 20,00 – La Rosa Alfio 10,00 – Cella Margherita 20,00 – Perissutti Giulia 20,00 – Cappellari Luciana 30,00 – Ticò Adelia 20,00 – De Pauli Onorina 25,00 – Perissutti Elisabetta 25,00 – Martini Elisabetta 30,00 – Ronconi Alberto 20,00 – De Pauli Maria 15,00 – Cella Ofelio 15,00 – De Pauli Jole in Pouchin 30,00 – Colman Elvira 25,00 – Pavoni Elsa 20,00 – Pierazzini Laura 20,00 – Bonato Walter 50,00 – Giongo Augusto 30,00 – De Santa Mara 20,00. Per i nuovi banchi della Chiesa Madonna della Salute I Coscritti classe 1927 in mem. di Cella Maria 45,00 – NN 50,00 – NN 50,00 – NN 20,00 – F.L. 50,00 – D.P.N. 30,00 – NN in mem. dei suoi defunti 100,00 – NN 60,00 – Famiglia Maresia Adelino 50,00 – Coscritti anno 1930 70,00 – NN in mem. di Coradazzi Tommaso 20,00 – Soccorso Alpino di Forni in occasione della “Befana cul Firâl” 217,61 – Fam. Pavoni Franco 100,00 – NN 50,00 – NN 100,00 – Pavoni Bruno 100,00 – Famiglia Catan 100,00 – Cella Margherita 30,00 – Fam. Corisello in mem. di Schiaulini Rita Valentina 100,00 – NN 20,00 – Famiglia Comoretto 50,00 – I familiari in mem. di Concina Atonia 100,00 – I coscritti Classe 1945 in mem. di Concina Clerici Atonia 110,00 – De Santa Rodolfo Rudi 50,00 – Coscritti Classe 1940: 110,00. Per la Chiesa di San Giacomo / € NN 40,00 – Restauro quadro Annunciazione Rossi M. Teresa 50,00 - ANAGRAFE PARROCCHIALE: Ricordiamo i nostri cari defunti Schiaulini Rina Valentina di anni 90 deceduta il 30 gennaio 2010 Lozza Luigia di anni 72 deceduta il 27 agosto 2009 Concina Antonia di anni 64 deceduta il 31 genniao 2010 Morti fuori Parrocchia Cappellari Bruna Mariola di anni 83 deceduta il 28 febbraio 2010 Coradazzi Mario Mondo di anni 92 deceduto il 22 gennaio 2010 E V EN TI 20 10 FOR N I DI SO P R A - Dol o miti Friu la ne 3 0 a p r i l e , 1 e 2 m a g g i o : esercitazione inter-regionale Protezione Civile 1 1 a p r i l e : il Coro Parrocchiale Schola Cantorum si esibisce a Cittadella 7 m a g g i o : arrivo di tappa del Giro del Friuli di ciclismo m a g g i o : gara di pesca sportiva (Pesport) 9 e 1 6 m a g g i o : domeniche di Minigrest Gruppo Ice-Man 3 0 m a g g i o : chiusura del catechismo 6 g i u g n o : giornata del Bambino (Gruppo Ice-Man) d a l 1 3 a l 2 0 g i u g n o : Festa delle Erbe di Primavera (Co.se.tur) 2 0 g i u g n o : escursione Zuviel - Costa Baton Forni di Sotto (CAI - ASCA) 2 6 - 2 7 g i u g n o : escursione Porton di Monfalcon - (CAI - ASCA) 2 7 g i u g n o : festa dei Donatori (AFDS) d a l 2 4 g i u g n o a f i n e a g o s t o , ogni giovedì: Escursioni con il CAI D A G I u G N O A S E T T E M B R E : attività con il parco naturale delle dolomiti friulane u g l i o : marcia dell’Amicizia (GS Stella Alpina) Lu 1 8 l u g l i o : escursione Passo Zauf e Forca di Mont Forni di Sotto (CAI - ASCA) L u g l i o : coppa del Mondo Juniores di Sci d’erba (SS Fornese - Promotur) 2 4 l u g l i o : Festa in malga dal Aip - Mudas (ANA Forni di Sopra) 2 5 l u g l i o : Giornata Alpina in malga Tartoi (ANA Forni di Sopra) 1 a g o s t o : Gara di pesca sportiva (Pesport) 1 a g o s t o : Festa della Montagna al rifugio Giaf 8 a g o s t o : Par i Truois gara di corsa in montagna (GS Stella Alpina) 1 5 a g o s t o : La 37^ Ciaminada (S.S. Fornese) 2 2 a g o s t o : Salita al monte Chiarescons (CAI - ASCA) 2 9 a g o s t o : 6^ Sky-Race delle Dolomiti Friulane (S.S. Fornese - associazioni) 1 2 e 1 9 s e t t e m b r e : Forni Funghi e Gastronomia (Co.se.tur) 1 8 e 1 9 s e t t e m b r e : Raduno Quad 1 9 e 2 6 s e t t e m b r e : domeniche di Minigrest (Gruppo Ice-Man) 2 6 s e t t e m b r e : Festa chiusura stagione escursionistica CAI-ASCA - casera da L’Aip 3 o t t o b r e : Festa del Ringraziamento (Parrocchia - Gruppo Ice-Man) BUONA PASQUA! L’ANGELO - n. 70 B OLLE T T IN O PA R R OC CH IA L E FORNI DI SOPRA Quadrimestrale - Pasqua 2010 Edito dalla Parrocchia Santa Maria Assunta Forni di Sopra (UD) Direttore responsabile : Mons. Dott. Duilio Corgnali Redazione: Parrocchia di S. Maria Assunta - Layout: DK Stampa: Tipografia Moro, Tolmezzo Autorizzazione: Trib. Tolmezzo n. 156 del 15.02.2006