LOS ANGELES - NEW MEXICO
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LOS ANGELES - NEW MEXICO
viaggio testo marco minella foto roberto merlo, marco frino 1a parte los angeles - new mexico route 66 ”photography on tour” è il sottotitolo di questo road movie che porta harleysti italiani e ticinesi lungo ciò che resta transitabile della mother road, a bordo di Touring e softail heritage. un corso di fotografia lungo un viaggio. 080 081 viaggio M prima parte: route 66 ain Street d’America, venerata come Mother Road e nota come Will Rogers Highway, Route 66 fu una tra le prime arterie che ridefinirono la rete viaria degli USA all’avvento della motorizzazione di massa. Inaugurata l’11 novembre del 1926 collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica attraverso Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California. Le sue 2.500 miglia furono teatro di bibliche migrazioni verso ovest, dalle regioni rurali verso la terra promessa. Vide nascere piccoli villaggi, alimentati da un traffico crescente di mezzi pesanti che diede linfa a un tessuto di piccole imprese famigliari che si guadagnavano il pane in stazioni di servizio, diner e officine. Tagliata fuori dal più moderno Interstate Highway System cadde ufficialmente in disuso nel 1985. Se ne possono ancora percorre lunghi spezzoni individuabili sulle mappe come Il museo della National Hot Rod Association a Pomona Historic Route 66. Un percorso narrato da letteratura e cinematografia, calcato da migliaia di motociclisti e prima ancora da avventurieri, trucker, fuggitivi e uomini di legge, sognatori e migranti a caccia di fortuna. La destinazione biker per eccellenza viene reinterpretata questa volta in una chiave diversa, coniugando la passione per i viaggi on the road con quella per la fotografia, miscelando l’esperienza di navigati biker col la california ci inebria con la prima vera esperienza nel deserto Shooting all’insegna del ritratto ambientato nel West più vero contagioso entusiasmo di harleyste neofite. La meravigliosa avventura inizia molto prima della vera e propria partenza, in una calda serata di agosto, incontrando i fotografi Marco Frino e Roberto Merlo nei vicoli di Genova. Iniziamo a studiare insieme il ricco road book proposto da AmericaInMoto.it e preparato da Marco Mencaccini. Tra un’eccezionale pasta al pesto e un fresco bianco delle assolate terre liguri mettiamo il Bottle tree ranch di Elmer Long È nella località oro grande Claudio e Alessandro a Kingman, Arizona, presso Hackberry General Store California, deserto del Mojave, un ricordo indimenticabile. Nel polpaccio le spine sono tremende! 082 083 viaggio prima parte: route 66 perdersi nel deserto oppure nella città che non dorme mai: la scelta è solo nostra Marco e Marco in ciò che resta di una stazione di sevizio abbandonata Libertà assoluta lungo la strada che conduce da Las Vegas alla Death Valley Su Ultra, Heritage e Road Glide raggiungiamo il dealer H-D nella ”casino city” del Nevada un safari fotografico in harley lungo la madre delle highway Marco scatta nel Grand Canyon indossando una felpa di H-D Palermo sul tavolo anche i desideri condivisi dagli altri compagni di viaggio. Sulla cartina dei nove stati tracciamo un itinerario che ci porterà in una dimensione di sogno, lontano dal logorio della vita moderna... Il decollo avviene, come consuetudine per i viaggiatori che si affidano a Kanaloa, dall’aeroporto di Fiumicino. Raggiungiamo Roma dalle rispettive città di origine: Vittoria e Ginevra da Genova, Claudio e Alessandro dal Canton Ticino. Roberto, da fotografo esperto qual è, anticipa subito qualche trucco del mestiere, in attesa d’incontrare Marco che ci attende a Los Angeles. Dal primo istante il gruppo inizia ad amalgamarsi e la simpatia si rivela il fil rouge che ci accompagnerà durante il viaggio. Atterriamo e, senza quasi rendercene 084 conto, siamo in sella alle Harley-Davidson fornite da EagleRider: stiamo per goderci la prima sera a LA. Puntiamo le forcelle verso il molo di Santa Monica e, con la foto di rito all’ombra del Route 66 End Signage, inauguriamo il nostro percorso a ritroso, prima di goderci una deliziosa cena in ottima compagnia. Al mattino seguente carichiamo i bagagli sul van di supporto e partiamo. Complice l’entusiasmo stimolato dal cospicuo programma, ci facciamo prendere la mano. Nei primi 4 giorni tritiamo più di 1.300 miglia, avvolti dai caldi colori del deserto. L’illusione, data dai social media e da internet, che il mondo sia piccolo e a portata di click si dissolve davanti alla magnificenza di panorami mozzafiato e alle emozioni che ci attendono dietro a ogni curva. Il nostro appetito non è mai sazio. Attraversiamo distese disabitate pregustando le sfavillanti mille luci di Las Vegas, che ci accoglie come solo la città del peccato sa fare. Poi proseguiamo fino al Grand Canyon. Lungo il percorso alcuni preferiscono rendere omaggio alla Death Valley, altri prediligono una visita più approfondita di Sin City… Questa è l’essenza del Be-Twin, libertà di viaggio per poter scegliere l’esperienza preferita. On Route 66 le meraviglie si susseguono senza tregua. Calati nell’atmosfera del vero West selvaggio visitiamo suggestive città fantasma come Calico. Nel pittoresco villaggio di Oatman gli asini selvatici sono liberi di passeggiare lungo la strada coi cuccioli. Le miglia da fare non mancano, così come la voglia di 085 viaggio prima parte: route 66 Oro Grande, California. Una sosta lungo la National Trails Highway tritarle, e l’efficientissimo GPS di Claudio si rivela strategico, tanto quanto la sua solida esperienza di biker nel programmarlo prima di lasciare il vecchio continente. Tutte le tappe paiono a portata di dito, a noi non resta che il piacere della strada. Il nostro arrivo in notturna al Grand Canyon ci fa sentire cowboy d’altri tempi, quando il deserto si attraversava tutto d’un fiato per poi arrivare stanchi e polverosi in poco raccomandabili saloon. A nostro vantaggio troviamo invece confortevoli alberghi che ci consentono un meritato riposo, così la sera diventa momento ideale per raccontare e brindare agli aneddoti della giornata appena trascorsa. In queste occasioni Alessandro sfodera un’istrionica capacità di intrattenitore, forse inusuale per uno svizzero DOC ma non per un biker navigato come lui, così le serate scorrono piacevoli a ritmo di birra e percorriamo la mother road in senso opposto, da ovest a est risate. Chi sceglie la gita in elicottero condivide il suo elevato punto di vista con chi ha visitato il Grand Canyon on the road; il brindisi è inevitabile, alla salute nostra e dei biker locali che incontriamo lungo il percorso. Con loro non perdiamo occasione di scambiare racconti ed esperienze di vita. Una divertente sfida a biliardo nella Roadhouse di Belemont ci aiuta a decidere chi salderà il conto… Una goliardica 8 & 15 Italy vs USA si trasforma in una succulenta grigliata e placa, solo per il momento, il nostro appetito di emozioni a stelle e strisce. Sono trascorsi appena quattro giorni dalla partenza ma a tutti sembrano almeno il triplo, tanta è l’abbondanza dei ricordi. Dopo una lauta colazione ci prepariamo alla seconda parte del viaggio: ci aspetta un lungo tragitto dall’Arizona fino all’Oklahoma attraverso il New Mexico. La scelta della direzione ”reverse” sulla 66, dalla costa del Pacifico verso l’Illinois, si rivela strategica per consentirci di godere una tale abbondanza di panorami ancora nel pieno delle energie.. Autentici set fotografici, ideali per il Photography on Route66, si alternano a tratti più guidati di rara bellezza attraverso le lussureggianti praterie dell’Oklahoma. La sosta al Wigwam Motel diventa occasione di gioco tra le camere a forma Kingman, Arizona: Harley rider in viaggio tra Golden Valley e le Desert Hills, a sud di Topock memorabili incontri con gli incuriositi biker locali Nei grandi spazi del West si può apprezzare il comfort dei big twin: questa è la loro vera dimensione 086 087 viaggio prima parte: route 66 Sedie a dondolo a Calico, Ghost Town californiana panorami, ritratti, dettagli e campi lunghi: un corso completo Trike con motore da auto V8 incontrato a Santa Fe Kanaloa Fly&Ride col supporto di EagleRider ha una vasta programmazione verso varie destinazioni tropicali con clima favorevole per viaggi in moto. Il tour Baja California tornerà con partenze il 14 gennaio e il 9 marzo. Il tour prevede guida italiana e un furgone di appoggio per garantire un’esperienza comoda, senza imprevisti. di teepee che ricordano un accampamento dei Nativi Americani. L’atmosfera del New Mexico si respira mentre stiamo attraversando ancora la Petrified Forest. In questi luoghi suggestivi la capace mano di un artista sembra essersi lasciata andare all’uso virtuoso del pennello, scegliendo colori caldi in una ricca tavolozza, per lasciarci a bocca aperta. Con la consapevolezza di un cambiamento imminente entriamo nella terra degli Indiani! Dalla terra ai colori, qui tutto evoca la loro cultura. L’atmosfera American Native del nostro hotel alimenta il desiderio di esplorare Albuquerque e Santa Fe. La prima ci regala un’inaspettata esperienza a misura d’uomo. Qui il tempo scorre con un ritmo che consente di assaporare atmosfere native, miste alle variopinte 088 contaminazioni messicane da scovare nei deliziosi negozi e nella piazza del mercato. Un luogo quasi magico dove poter essere in pace coi propri pensieri e, al tempo stesso, godere dell’impagabile allegria dei compagni di viaggio… È amore a prima vista! A Santa Fe incontriamo due veri american biker coi loro trike motorizzati V8 che, dopo un primo approccio diciamo “rude”, si rivelano invece affabili, desiderosi di raccontare le loro storie. Scopriamo così che, con il loro gruppo, hanno partecipato alle riprese di Wild Hogs, film da noi noto come Svalvolati on the Road. Manco a dirlo, finiamo nuovamente a brindare quando mostriamo le T-shirt di El Fuego che indossiamo, prese giusto il giorno prima a Madrid. La prima parte del nostro viaggio termina nel New Mexico. La strada è intensa, ricca di cambiamenti e sorprese. I rettilinei si trasformano in curve, il deserto in immense praterie e i canyon in foreste, tutto mentre i raggi del sole mutano in gocce d’acqua regalandoci un magnifico arcobaleno. L’improvvisa pioggia non ci spaventa, anzi, tira fuori il nostro carattere. Fa emergere l’indomito spirito di Vittoria e Ginevra, ragazze biker di tutto rispetto, inarrestabili quanto la loro allegria che contagia tutti noi: lascerà un segno indelebile nel nostro diario di viaggio... Lasciamo le meraviglie del West; davanti a noi si apre lo sconfinato Texas. Nel cuore cresce il desiderio di viaggiare, proprio come la ricchezza delle nuove amicizie che stanno nascendo… A questo punto non manca proprio nulla per proseguire! Fine della prima parte