Diagoon House

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Diagoon House
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POETICA DELL' AUTORE
Hertzberger sostiene che ogni forma e', per sua natura, suscettibile di letture e di
interpretazioni diverse, a seconda dell'ottica e della situazione particolare in cui
viene ad essere percepita. Questa polivalenza, riguarda sia gli usi e le funzioni
cui essa puo' venire destinata, sia le immagini e la associazioni mentali che
riesce ad evocare nell'osservatore-fruitore.
L'architetto infatti si pone il problema della ricerca della "giusta dimensione"
dell'architettura: se e' vero che il massimo della liberta' di espressione, per
l'individuo, potrebbe essere uno spazio assolutamente neutro, da piegare a
seconda delle proprie esigenze, e' altrettanto vero che un tale grado di liberta'
puo' finire per determinare una sorta di paralisi, un' assoluta incapacita' di scelta
fra le infinite alternative disponibili.
Occorre percio' che l'arco delle scelte possibili sia limitato e soprattutto che
1'individuo-utente possa conoscerle appieno e sia in grado di prefigurarsene gli
esiti, rapportandoli alla propria personale esperienza.
Il criterio per valutare la qualita' di uno spazio non risiede quindi, per
Hertzberger, nella definizione dei suoi meri elementi dimensionali, ma nella
capacita' che ad esso puo' essere conferita di evocare il maggior numero di
occasioni nel maggior numero di utenti.
L'opera che piu' di ogni altra si propone di tradurre in pratica queste teorie e' il
prototipo di casa-scheletro che e' stato realizzato in otto esemplari a Delft.
DESCRIZIONE DELL'OPERA
Il progetto, elaborato inizialmente per un ampio comparto di espansione, ha
avuto attuazione soltanto in parte con la costruzione di otto case a schiera. Tre
degli otto elementi costruiti sono ruotati di 180 gradi a testimonianza
dell'estrema versatilita' di questa aggregazione che si presta altrettanto bene al
completo ribaltamento dell'orientamento e quindi anche delle modalita' d'uso
degli spazi interni. Per la sua flessibilita' ed espandibilita', la casa puo' ospitare
variazioni nella composizione del nucleo familiare.
Infatti, nonostante la forte caratterizzazione formale realizzata attraverso
l'articolazione dei volumi, gli spazi di queste abitazioni non hanno delle
connotazioni univoche. Il principio che li informa e ' quello che gli abitanti
possono, scegliendo fra una serie di possibilita', organizzare la propria casa in
maniera autonoma, sulla base delle esigenze individuali e familiari.
Gli ambienti che costituiscono il cuore della composizione sono aperti e
disposti secondo piani sfalsati affacciati uno sull'altro in una ben riuscita
successione di spazi comuni a tutta la famiglia. Questi ultimi determinano uno
spazio centrale a tutta altezza illuminato dall'alto. Ad ogni livello e' possibile
individuare uno spazio isolandolo dagli altri semplicemente attraverso
l'adozione di elementi di chiusura opachi o trasparenti.
Gli spazi a terra possono essere utilizzati come garage, ma anche per ospitare
un laboratorio o uno studio.I1 balcone, sollevato di mezzo piano, sul fronte del
giardino, puo' essere utilizzato come stanza all'aperto, ed il terrazzo di copertura
come solarium, o, come qualcuno ha fatto, come una grande serra. Inoltre i
locali al pianterreno ed il terrazzo di copertura offrono la possibilita' di ampliare
ulteriormente il numero dei vani abitabili dell'alloggio, incrementando la
superficie interna dai circa 100 mq iniziali a circa 140 mq.
Anche la linea di separazione fra le proprieta' confinanti e' appena suggerita da
un muretto basso in blocchi di cemento armato forati che possono essere
utilizzati sia come vasi per i fiori che come fondazione per una recinzione.