scheda tecnica 44.15
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scheda tecnica 44.15
Associazione Italiana Trattamenti superficiali Alluminio 28062 Cameri (Novara) – Via Privata Ragni 13/15 – tel. 0321 644195, fax 0321 517937 website: www.aital.eu, E-Mail: [email protected] SCHEDA TECNICA n. 44/2015 Parere sulla necessità di installazione di un impianto di aspirazione sulle vasche di fissaggio a freddo Fonte: ITALTECNO A cura di: Gruppo di Lavoro AITAL “Anodizzazione” (V. Sacchi e J. Scrivani di AHC Italia - L. Rossi di Alufinish - A. Tirapelle di AluK Group - M. Raisi, R. Cadorna e C. De Vecchi di Aluservice - C. Laurita, Monti, B. Lampreda e R. Tosi di Chemetall - F. Franco e A. Vergani di CIE - G. Minotti di Dollmar - L. Palladini e L. Assandri di Henkel Italia - M. Ferrari e Vincenzi di Italtecno - I. Gozzini di L’Anodica - P. Angeli e R. Zoboli di MacDermid Italia - R. Manenti di Metra Color - Monti di Monti Engineering - E. Sacco di Omya - V. Camillotti e M. Durante di Ponzio S.r.l. - L. Cristofoli di Sepal, A. Mangano di Sital - G. Fenzi di Tecno Alluminio - I. Marcolungo e E. Strazzi Esperti QUALITAL - R. Boi di QUALITAL - G. Barbarossa AITAL) Cameri, lì 18/01/2016 Rev. 02 del 18/01/2016 - sostituisce la scheda del 10/07/2015 (correzione da ”fluoruri organici” a “floruri inorganici” pag. 2, 5° capoverso) Premesse sul prodotto È stato preso in considerazione un prodotto di diffusione commerciale utilizzato per il fissaggio a freddo e dichiarato dal produttore appartenente alla categoria di “Prodotti chimici per il trattamento dei metalli. Solo per uso industriale. Vietato al pubblico”. La scheda di sicurezza del prodotto riporta una serie di codici riferiti alla classificazione tra cui i seguenti codici specifici per sostanze/miscele cancerogene/mutagene: • Ai sensi del regolamento (CE) N. 1272/2008 H341 (sospettato di provocare alterazioni genetiche e H350i (può provocare il cancro se inalato) • Ai sensi della Direttiva 1999/45/EC – R49 (può provocare il cancro per inalazione) La soluzione a base di Sali di nichel e di fluoruri inorganici, utilizzata nella vasca di fissaggio a fredFonte: NE.CE. S.p.A do opera, secondo quanto dichiarato da un’anodizzatore che utilizza il prodotto, ad una temperatura di 25-27 °C a pH 5,5÷6,5, nelle cui condizioni il tenore di nichel è attorno a 1,8 g/l. Generalità sul fissaggio a freddo A detta del gruppo di lavoro AITAL “Anodizzazione dell’alluminio”, durante il normale uso, nella soluzione non avvengono reazioni con sviluppo di gas che possa “trasportare” nell’ambiente circostante qualcuno degli ioni presenti in soluzione. Sicuramente può manifestarsi una minima evaporazione, ma senza trascinamento per quanto detto sopra e, comunque, in quantità ben poco significative. Anche nei mesi invernali, quando la temperatura esterna nelle zone adiacenti alla vasca dovesse raggiungere circa 15 °C, un delta T di circa 10° C, rispetto alla temperatura della soluzione di fissaggio, porta sicuramente a volumi evaporati molto bassi. È praticamente impossibile che nell’atmosfera possano entrare ioni nichel o fluoruri (composti del nichel solitamente usati nel fissaggio a freddo). La vasca di fissaggio ha una evaporazione abbastanza paragonabile a quella di un lavaggio, solo leggermente superiore. Fermo restando quanto sopra, si suggerisce comunque agli anodizzatori di rivolgersi ad un laboratorio chimico competente nelle analisi ambientali che certifichi, a fronte di specifichi rilievi strumentali, l’assenza (o, meglio, la presenza al disotto dei limiti massimi di legge consentiti) in atmosfera di nichel e di fluoruri. A titolo esemplificativo, si riportano gli esiti di una valutazione di esposizione agli agenti chimici effettuata presso un impianto di anodizzazione (dotata solo di normali aspiratori ambiente e senza aspirazioni a bordo vasca di fissaggio) da un laboratorio privato. Il rilievo strumentale era stato effettuato in prossimità della vasca di fissaggio a freddo nella postazione fissa dell’operatore. I ri- Scheda Tecnica n. 44/2015 Pag. 2/4 Rev. 02 del 18/01/2016 - sostituisce la scheda del 10/07/2015 (correzione da ”fluoruri organici” a “floruri inorganici” pag. 2, 5° capoverso) sultati delle misurazioni hanno mostrato valori molto inferiori ai limiti di legge di tutti gli elementi misurati, compreso il nichel. Per ovvii motivi di riservatezza non si citano i nomi dell’anodizzatore e del laboratorio. Disposizioni di legge sui trattamenti superficiali Il trattamento di ossidazione anodica dell’alluminio rientra nella categoria di attività previste dalla Direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) noto a livello internazionale come l’acronimo di una delle Direttive UE più importanti in materia ambientale, la direttiva 96/61/CE poi codificata nella direttiva 2008/1/UE. Per facilitarne la comprensione e per semplificarne l’utilizzo in conformità ai vari adempimenti previsti dalla Direttiva IPPC ed ai BREF (documento di riferimento delle migliori tecnologie applicabili) lo Stato Italiano ha emesso una serie di linee guida per ciascuna categoria di attività. Nella fattispecie, per la categoria di attività che annovera anche i trattamenti di ossidazione anodica dell’alluminio, la linea guida di riferimento è stata emessa col DM 1 ottobre 2008. A ulteriore conferma di quanto dichiarato dal gruppo di lavoro, anche queste linee guida attestano l’assenza di evaporazione della soluzione di fissaggio a freddo, nelle normali condizioni di utilizzo. Di seguito si riporta uno stralcio della linea guida ove si indica con una freccia quanto appena asserito. Scheda Tecnica n. 44/2015 Pag. 3/4 Rev. 02 del 18/01/2016 - sostituisce la scheda del 10/07/2015 (correzione da ”fluoruri organici” a “floruri inorganici” pag. 2, 5° capoverso) MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 1 ottobre 2008 “Linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di trattamento di superficie di metalli, per le attivita' elencate nell'allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59.” (GU n. 51 del 3-3-2009 - Suppl. Ordinario n.29) - OMISSIS IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE di concerto con IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO e IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI 3-3-2009 Visto il decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante «Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento» e in particolare l'art. 4, comma 1, che prevede l'emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, nonche' che l'autorizzazione integrata tra l'altro, nel rispetto delle linee - Oambientale M I S S Isia S rilasciata, guida medesime e l'art. 4, comma 2, che prevede che, fino all'istituzione di una nuova commissione integrata secondo le disposizioni dello stesso comma, operi la commissione istituita con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 19 novembre 2002 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 302 del 27 dicembre 2002) ai sensi dell'art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 372/1999; Acquisiti gli elaborati tecnici riportati in allegato al presente decreto, predisposti dalla commissione istituita con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 19 novembre 2002 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 302 del 27 dicembre 2002) ai sensi dell'art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 372/1999; ordinario n. del 29 decreto alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 51 Sentita la Conferenza Supplemento unificata istituita ai sensi legislativo 25 agosto 1997, n. 281, nella seduta del 20 marzo 2008; Decreta: Art. 1. Emanazione delle linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili 1. Ai sensi dell'art. 4, comma 1 e 2 del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, sono emanate linee - OM I S45S I—S - delle migliori tecniche disponibili, per guida recanti i criteri specifici per l'individuazione e—l'utilizzazione gli impianti esistenti che esercitano le attivita' rientranti nelle categorie descritte ai seguenti punti dell'allegato I del medesimo decreto: 2.6. Impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o Conclusioni chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m3. Tali linee guida, che costituiscono parte integrante — del presente decreto, sono riportate in allegato. 44 — Sulla base di quanto precedentemente riportato, è parere condiviso da tutti i componenti del 2. Per criteri di tipo generale e per la definizione dei sistemi di monitoraggio, relativamente alle categorie di gruppo di lavoro stanti le normali condizioni disono lavoro delle soluzioni attivita' citate alche, comma 1, linee guida riportate in allegato da considerarsi unitamentedi allefissaggio linee guida a freddo dell’alluminio, l’assenza diingas e conseguenti vapori di elementi presenti nellerientranti soluzioni generali e alle linee guida materia di sistemi di monitoraggio gia' emanate per le attivita' nellea base di ai punti 1.3, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 e 6.1sistema nell'allegato I del decreto legislativo agosto 1999, Sali dicategorie nichel,descritte sia superflua l’installazione di un di aspirazione a bordo4 vasca. n. 372 con decreto del 31 gennaio 2005, pubblicato nel S.O. n. 107 alla Gazzetta Ufficiale del 13 giugno 2005. Si ravvisa invece la necessità di una valutazione strumentale della presenza di nichel e suoi composti in prossimità della vasca, nella postazione di lavoro dell’operatore del processo di anodizzazione, oltre che negli ambienti di lavoro limitrofi. Scheda Tecnica n. 44/2015 Pag. 4/4 Rev. 02 del 18/01/2016 - sostituisce la scheda del 10/07/2015 (correzione da ”fluoruri organici” a “floruri inorganici” pag. 2, 5° capoverso)