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Comunicato stampa
Comparazione
ribaltamento
TCS
sui
sistemi
protettivi dei
cabriolet
in
caso
di
Emmen, 15 maggio 2013. Le statistiche dicono che ogni dieci incidenti c’è un’auto che
si ribalta e, in questo caso, gli occupanti di un cabriolet sono più esposti. Il TCS ha
analizzato i vantaggi dei diversi sistemi protettivi.
I veicoli decappottabili sono di regola cabriolet (4 posti, generalmente basati su una berlina) o
spider (2 posti, generalmente basati su una coupé). Queste auto non sono semplicemente vetture
senza tetto, ma sono equipaggiate dal profilo della sicurezza per rispondere alle proprie esigenze
tecniche. Di conseguenza, i montanti anteriori sono rinforzati e accompagnati da altri sistemi di
protezione attivi o passivi in caso di ribaltamento. Il TCS ha esaminato quattro modelli diffusi: la
BMW Z4, la Mercedes-Benz classe E, la Volvo C70 e la VW Beetle Cabrio.
Montanti rinforzati proteggono soprattutto i posti anteriori
Sulle cabriolet, materiali e geometria dei montanti anteriori sono concepiti in modo da
minimizzare la deformazione verticale e la carrozzeria è rinforzata in altri punti per garantire la
massima sicurezza degli occupanti, anche con la capote aperta. Tutti e quattro i modelli messi a
confronto hanno montanti anteriori rinforzati e la loro funzione protettiva si è dimostrata valida,
soprattutto per gli occupanti dei posti anteriori. Di conseguenza, per i posti posteriori sono
previsti dei sistemi supplementari di protezione, passivi o attivi.
Sistemi passivi e attivi convincono nel test di sicurezza
Il rollbar installato dietro ai poggiatesta è un sistema di protezione passiva molto impiegato.
Questo elemento, che sovrasta l’altezza degli occupanti, garantisce un importante spazio di
sopravvivenza tra la testa e l'asfalto in caso di ribaltamento. Nei crashtest il sistema ha convinto.
Esso è relativamente poco costoso e diffuso, sebbene condizioni il design della vettura.
In alcuni modelli premium, questi elementi sono sostituti con sistemi di sicurezza attivi, più
complessi e costosi; sono sovente integrati nella struttura del veicolo e si attivano
elettronicamente (sensore di ribaltamento, comando dell'airbag, ecc.). Si attivano in una frazione
di secondo grazie ad un comando pirotecnico o con meccanismi a molla e garantiscono ai
passeggeri il necessario spazio di sopravvivenza. Anche questi sistemi hanno convinto nel
crashtest. Integrati discretamente nel design della vettura, essi hanno costi di riparazione elevati,
in particolare se funzionanti con un sistema pirotecnico.
Confrontati i sistemi protettivi attivi di tre modelli
Nella Mercedes-Benz classe E, la protezione in caso di ribaltamento comprende due archi stabili,
ciascuno con un diametro di 35 mm, sistemati in cassette integrate nei poggiatesta posteriori. Un
sensore speciale riconosce il pericolo, in base ai violenti movimenti di sbandamento o alla forte
decelerazione per impatto, e invia un segnale che per via pirotecnica attiva immediatamente le
molle precompresse: gli archi di sicurezza escono di scatto e sovrastano i poggiatesta posteriori.
In frazioni di secondo raggiungono la posizione massima e si bloccano automaticamente. Gli archi
protettivi si posizionano in caso di attivazione di almeno un airbag o se il sensore avverte un
inizio di ribaltamento; restano al loro posto se il sensore registra un semplice sbandamento.
La Volvo C70 ha dei robusti archi metallici che garantiscono lo spazio vitale ai passeggeri del
sedile posteriore. Sono parte integrante della Volvo Rollover Protection Systems (ROPS) e attivati
da un sensore girostatico.
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Il nuovo cabriolet Beetle della VW è dotato di un sistema attivo in caso di ribaltamento, sistemato
dietro ai poggiatesta posteriori. Trattasi di due cassette installate, mediante sei punti di contatto,
nella parete doppia tra i sedili posteriori e il vano del bagagliaio. Grazie all'efficiente struttura di
costruzione e al collegamento a vite continuato, questa protezione assorbe forze notevoli in caso
di ribaltamento. Non appena i sensori d’impatto frontale, posteriore e laterale, determinano un
rischio di ribaltamento o uno scontro, è attivato dalla centralina dell’airbag il sistema di protezione
con lo sblocco dei profili protettivi e lo scatto verso l’alto per circa 260 mm nel giro di 0,25
secondi. I profili sono bloccati in posizione finale e, con il solido quadro dei montanti anteriori,
assicurano tutti e quattro i sedili del cabriolet. Quando la capote è chiusa, il sistema di protezione
si attiva parzialmente. Se la vettura non si capovolge, gli archi possono essere reintrodotti a
mano nelle rispettive cassette. Con questa possibilità si risparmiano importanti costi di
riparazione.
Contatto per i media
Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80, [email protected]
Le foto del TCS sono su Flickr - www.flickr.com/photos/touring_club/collections.
I video del TCS sono su Youtube - www.youtube.com/tcs.
Panoramica dei sistemi di protezione
Modello
Montante
anteriore
rinforzato
Sistema
passivo
Sistema attivo
Pirotecnico
BMW Z4
X
Mercedes-Benz
classe E / Volvo C70
X
VW Beetle Cabrio
X
Vantaggi
Svantaggi
Semplice e
vantaggioso
Influisce sul
design
Attivazione molto
veloce, senza
effetto sul design
Costi in caso di
riparazione,
sistema
dispendioso
Costi di riparazione
contenuti, senza
effetto sul design
Sistema
meccanico,
relativamente
complesso
Meccanico
X
X
X
Prevale la traduzione tedesca del comunicato stampa.
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Con 1,6 milioni di soci, il TCS è il più grande Club della mobilità in Svizzera. Associazione senza scopo di lucro, fondata a Ginevra nel 1896, si compone di 24 sezioni e di un Club
centrale. Interlocutore privilegiato delle autorità cantonali e federali, il TCS difende la libera scelta del mezzo di trasporto. Da oltre un secolo, si impegna per la sicurezza di
tutti gli utenti della strada, attraverso campagne di sensibilizzazione e studi sulla qualità delle infrastrutture stradali. Le 14 piste destinate all’istruzione e i 32 centri per la
formazione in due fasi fanno del TCS il leader in materia di formazione e perfezionamento alla guida. Attivo nella difesa dei consumatori, il TCS realizza ogni anno test di
riferimento e offre, nei suoi 19 centri tecnici, consulenze indipendenti e competenti. I 220 pattugliatori del TCS compiono annualmente all’incirca 280'000 interventi di
soccorso e, in circa 86% dei casi, consentono all'automobilista di riprendere il viaggio immediatamente. Oltre 700'000 persone si affidano al Libretto ETI che ogni anno
rimpatria in Svizzera quasi 800 persone e 2'800 veicoli. Tramite il servizio medico ETI-Med, la Centrale d’intervento ETI offre sia valutazioni che consigli medici e organizza
rimpatri sanitari verso la Svizzera in collaborazione con Alpine Air Ambulance, per aereo sanitario, elicottero o ambulanza. La protezione giuridica TCS, la TCS Mastercard e
l’assicurazione auto TCS sono tra le prestazioni più famose del Club, che dispone inoltre di 37 campeggi e 2 alberghi. Venti volte all'anno, i soci ricevono "Touring", il giornale
del Club che raggiunge 1,3 milioni di copie. Per tutti questi motivi, una famiglia su due si fida del TCS !