Padre Eraldo Cacchione SJ

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Padre Eraldo Cacchione SJ
Padre Eraldo Cacchione SJ
Nato a Milano il 27 maggio 1970, incontra i gesuiti molto presto: studia all’Istituto Leone XIII dalle
elementari al liceo, ottenendo la maturità classica nel 1989. Sceglie Giurisprudenza, si laurea a
Milano in Diritto Penale e poi inizia la carriera universitaria, come assistente a Genova (Diritto
penale e Diritto penale comparato) dal 1996 al 1998. In quegli anni si iscrive anche all’Ordine degli
avvocati, come praticante, ma la sua vita cambia nell’autunno 1998, con l’ingresso nella
Compagnia di Gesù: studi di filosofia a Padova, teologia a Napoli, master nel 2009 a Berkeley con
tesi sulla teologia dell’educazione. Quattro anni dopo, sempre in California, ottiene un secondo
master: è quello in Catholic Educational Leadership, presso l’Università di San Francisco, con una
tesi di riflessione pedagogica sull’esperienza della quarta ginnasio digitale al Leone XIII di Milano.
Teologia dell’educazione e didattica nel mondo digitale, oggetto di diverse sue pubblicazioni, sono
anche i due pilastri della sua esperienza da gesuita, costantemente impegnato nel mondo della
scuola. Sul primo fronte, nel 2010 p. Cacchione viene chiamato ad insegnare all’International
Jesuit Education Leadership Program a Gdynia, in Polonia, dove tiene un corso sui fondamenti
spirituali dell’educazione ignaziana e sulla teologia dell’educazione. Sul secondo, quello della
didattica digitale, le esperienze sono molteplici, sia all’interno delle scuole dei gesuiti (dove tra il
2011 e il 2012 è referente nazionale per l’introduzione della tecnologia nella pedagogia e nella
didattica ignaziane), sia all’esterno. Nel 2012, infatti, è tra i fondatori del Centro Studi
ImparaDigitale, un network nazionale nato con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di una modalità
didattica innovativa, che permetta alla scuola di beneficiare significativamente del potenziale
offerto dall’introduzione delle nuove tecnologie.
Negli anni da gesuita p. Cacchione lavora nelle scuole come animatore spirituale ed insegnante,
con una spiccata vocazione alla ricerca dell’integrazione tra le attività didattiche e quelle
comunitarie-pastorali. P. Cacchione opera in diversi collegi della rete ignaziana in Italia: dal 2002
al 2004 è docente di Religione all’Istituto Massimo di Roma, dal 2004 al 2007 (negli anni degli studi
di teologia) è animatore spirituale presso l’Istituto Pontano di Napoli. Torna al Massimo nel 2009,
dopo la prima parentesi californiana, come insegnante di religione e animatore spirituale fino al
2011; poi, dal 2011 alla primavera 2014 (quando parte per l’Australia, per completare la propria
formazione di gesuita) è insegnante di religione, responsabile dell’insegnamento dell’IRC e
responsabile della pastorale scolastica dell’Istituto Leone XIII. Nell’animazione spirituale introduce
alcune proposte poi diffuse a livello nazionale come il ritiro Kairòs, dedicato agli studenti del quarto
anno dei licei, che p. Cacchione sperimenta a San Francisco e importa in Italia.
Con gli studenti condivide, nel corso degli anni, moltissime esperienze educative durante l’anno
scolastico e nei tempi di vacanza: fine settimana formativi, settimane bianche, esperienze di studio
comunitario, esperienze di volontariato, campi estivi… in particolare, per nove anni consecutivi
partecipa durante l’estate ai campi di condivisione organizzati dalla Lega Missionaria Studenti a
Sighet (Romania) per il recupero, la crescita e l’educazione dei bambini meno abbienti. Attinge,
per l’animazione, anche a progetti artistici: produce un musical (“Jesus Christ Superstar”) con gli
studenti del Massimo, un’opera inedita su San Francesco Saverio (“Xavier dreaming China”), e
dirige una pièce teatrale (“La vita è sogno”, di Pedro Calderón de La Barca) che vede protagonisti
gli alunni del Leone XIII. All’Istituto Massimo coordina diversi spettacoli musicali e una serie di
videoproduzioni per la scuola.
Oltre che di musica (suona la chitarra), p. Cacchione è appassionato di neuroscienza, fotografia,
videoproduzione, arte, architettura, scialpinismo e vela. Ma soprattutto di educazione cattolica,
come il suo curriculum dimostra, e naturalmente di scuola: “un luogo – così lo definisce – per la
crescita umana, culturale e spirituale della persona in una comunità di fede”.