Laici e presbiteri nel pensiero e nell`opera di don Pino Scabini
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Laici e presbiteri nel pensiero e nell`opera di don Pino Scabini
informaMEIC Numero 4/2009 Fatti e commenti sul Meic, sulla Chiesa e sulle istituzioni in Italia e in Europa Laici e presbiteri nel pensiero e nell’opera di don Pino Scabini Una giornata di studio a Roma il 24 ottobre C oscienza, in collaborazione con la Presidenza nazionale del Meic, la Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana, il Centro di orientamento pastorale, il Pontificio seminario lombardo, l’Istituto di scienze religiose “Ecclesia Mater” della Pontificia università lateranense, promuove una giornata di studio in ricordo di monsignor Pino Scabini, dal titolo “Laici e presbiteri nel pensiero e nell’opera di don Pino Scabini” che si terrà alla Domus Mariae, a Roma, sabato 24 ottobre 2009 dalle 9.30 alle 17.30. E M in fo rm a ore 9.30 Santa Messa ore 10.45-13.30 Prima sessione ore 10.45 prof. Renato Balduzzi Introduzione alla Giornata ore 10.55 prof. mons. Nicola Ciola Mons. Pino Scabini: la Chiesa come passione di una vita ore 11.15 prof. Francesco Paolo Casavola Preti che hanno attraversato le nostre vite ore 11.30 prof. don Cataldo Zuccaro Il primato della coscienza morale ore 11.45 S.E. mons. Lorenzo Chiarinelli In un tessuto di relazioni ore 12.00 prof.ssa Laura Rozza Giuntella Un prete per amico ore 12.15 dott.ssa Mariella Enoc Alle origini della formazione sacerdotale: don Pino e mons. Aldo Del Monte ore 12.30 S.E. mons. Carlo Ghidelli Testimonianza di un amico ore 12.45 Interventi ore 13.30 Pranzo ore 14.30-17.30 Seconda sessione ore 14.30 S.E. mons. Fernando Charrier Per una pastorale aperta al civile e al sociale ore 14. 45 prof. Lorenzo Caselli Don Pino e il consolidamento del Meic ore 15.00 prof. Giorgio Campanini Pioniere e maestro del movimento di spiritualità coniugale ore 15.15 S.E. mons. Gaetano Bonicelli Una collaborazione fedele, lucida e coraggiosa IC Programma II ore 15.30 prof.ssa Barbara Viscardi Tra ascolto e proposta: il pensiero di don Pino sul ruolo della donna nella chiesa e nella società ore 15.45 prof.ssa Anna Civran La promozione reale del laicato ore 16.00 avv. Giuseppe Gervasio L’invito alla mediazione culturale ore 16.15 mons. Francesco Giorgi Disponibile verso tutti, radicato in una chiesa particolare ore 16.30 Interventi ore 17.15 prof. Carlo Cirotto Una prima conclusione: don Pino prete del Concilio Interventi programmati dott. Angelo Bertani - mons. Tullio Citrini - avv. Chiara Dore Boschini - prof. ing. Luigi Fusco Girard - prof. Marco Ivaldo - prof. mons. Giuseppe Lorizio - dott. Franco Monaco - prof. Alberto Monticone dott. Romolo Pietrobelli - dott. Paolo Trionfini - mons. Ugo Ughi. Saranno presenti la sorella Maria Scabini e i nipoti di don Pino Per informazioni e adesioni rivolgersi alla segreteria nazionale del Meic - redazione di Coscienza: Costantino Mustacchio, Doriana De Alessandris, Simone Esposito (06-6861867; [email protected]) Relatori Renato Balduzzi, costituzionalista, direttore di Coscienza, presidente nazionale del Meic dal 2002 al 2008 Angelo Bertani, giornalista, già direttore di Coscienza Gaetano Bonicelli, arcivescovo emerito di Siena, già presidente Cop Giorgio Campanini, storico delle dottrine politiche e pastoralista Francesco Paolo Casavola, presidente emerito della Corte costituzionale, presidente nazionale del Meic dal 1980 al 1983 Lorenzo Caselli, economista, già presidente nazionale del Meic Fernando Charrier, vescovo emerito di Alessandria Lorenzo Chiarinelli, vescovo di Viterbo Nicola Ciola, decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense Carlo Cirotto, biologo, presidente nazionale del Meic Tullio Citrini, rettore del Pontificio Seminario Lombardo Anna Civran, vicepresidente nazionale del Meic dal 1990 al 1996 Chiara Dore Boschini, avvocato, responsabile incontri Meic-famiglie 1987-1999 Mariella Enoc, imprenditrice, vicepresidente della Fondazione Cariplo Luigi Fusco Girard, urbanista, presidente nazionale del Meic dal 1993 al 1996 Giuseppe Gervasio, avvocato, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana dal 1993 al 1999 Carlo Ghidelli, arcivescovo di Lanciano-Ortona Francesco Giorgi, in rappresentanza del Vescovo di Tortona Marco Ivaldo, filosofo morale, presidente nazionale del Meic dal 1983 al 1989 Giuseppe Lorizio, preside dell’Istituto “Ecclesia Mater” della Pontificia Università Lateranense Franco Monaco, già responsabile comunicazione Università Cattolica del Sacro Cuore e parlamentare Alberto Monticone, storico, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana dal 1980 al 1986 Romolo Pietrobelli, presidente del Movimento Laureati di Azione cattolica dal 1970 al 1980 Laura Rozza Giuntella, docente di materie letterarie, segretaria nazionale del Meic dal 1995 al 1997 Paolo Trionfini, storico, vicepresidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana Ugo Ughi, viceassistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana Barbara Viscardi, docente di materie letterarie, presidente del gruppo Meic di Alessandria Cataldo Zuccaro, rettore della Pontificia Università Urbaniana, dal 2007 assistente ecclesiastico nazionale del Meic III Il Progetto Camaldoli consegnato a Vallini I l 21 luglio scorso, il Progetto Camaldoli è stato consegnato al Cardinale Vicario di Roma Agostino Vallini dai Presidenti dei due gruppi romani R. Cipriani e G. Tonnarini. All’incontro hanno partecipato anche il presidente nazionale C. Cirotto e alcuni rappresentanti dei due gruppi. Dal colloquio, improntato a grande cordialità, è emersa la piena aderenza dei programmi del Meic al progetto pastorale della Diocesi di Roma. A conclusione della visita, il cardinale ha ribadito il suo apprezzamento per le iniziative del Meic sia a livello locale che nazionale e ha augurato a tutti un buon lavoro. (c.c.) Scomparso Ruiz-Gimenez, anima di Pax Romana È morto il 27 agosto scorso a 96 anni Joaquin Ruiz-Gimenez, una delle personalità più importanti del cattolicesimo democratico europeo e mondiale. Dal 1939 al 1946 (per gli studenti) e dal 1966 al 1971 era stato presidente internazionale di Pax Romana, l’organizzazione internazionale voluta e promossa da Montini per raccogliere gli universitari e i laureati cattolici, alla quale ancora oggi aderiscono Meic e Fuci. Figlio di un ministro liberale spagnolo, Gimenez era laureato in Giurisprudenza e ha insegnato Filosofia del diritto all’Universidad Complutense di Madrid. Eminente uomo politico, ha dedicato la propria vita politica al cammino di superamento dell’isolamento internazionale, riforma interna e democratizzazione del regime franchista, dando uno tra i contributi più significativi alla pacifica e rapida transizione della Spagna nel novero delle grandi democrazie europee. Dal 1948 al 1951 era stato ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, poi, dal 1951 al 1956, ministro dell’Educazione nazionale: fu infine costretto alle dimissioni a seguito delle pressioni dell’ala più intransigente del regime franchista. Ha lavorato all’interno delle commissioni del Concilio Vaticano II a seguito della nomina ad “esperto di questioni sociali, giuridiche e politiche” da parte di Giovanni XXIII, con il quale intratteneva un rapporto diretto. Dal 1967 al 1972 è stato membro del Consilium de Laicis della Santa Sede, nominato da Paolo VI, con il quale aveva un risalente rapporto di amicizia. Alle elezioni della neonata democrazia spagnola nel 1977 presentò una lista democristiana (di caratterizzazione laica e di sinistra; il suo gruppo all’interno della lista si chiamava “Sinistra democratica”) con scarso successo, addebitabile anche alla scelta della Chiesa spagnola di non supportare la nascita di un partito democristiano sul modello italiano (durante la campagna elettorale, la lista di Ruiz Gimenez ebbe l’appoggio in vari comizi di Moro e Zaccagnini). Tra le ultime assemblee di Pax Romana cui ha partecipato c’è quella di Assisi 1997 (per i cinquant’anni del MIIC) e di Parigi 2000. IV Addio a don Giulio Tavallini, prete fraterno di Luca Rolandi D on Giulio Tavallini ha salutato questo mondo in punta di piedi, silenzioso e pensoso, nella preghiera al Signore, il Cristo morto e Risorto, che ha amato e testimoniato ai tanti amici sparsi in tutta Italia per una vita intera, intesa e spesa alla sua sequela. Se c’è una caratteristica nel momento del distacco che di don Giulio si può affermare, questa è la fraternità, spesso accompagnata da un umorismo discreto e contagioso, sempre condiviso e apprezzato da tutti. La sua «Lettera agli amici» è stato qualcosa di più di un semplice foglio di collegamento tra generazioni, uomini e donne di ceti sociali differenti, intellettuali, e professionisti, operai e casalinghe, religiosi e laici, credenti e non credenti, persone di idee e filosofie a volte in contrasto, spesso a confronto tra di loro. Don Giulio, nella sua ultima “Lettera”, mai spedita ma distribuita nel giorno del suo funerale il 7 settembre 2009 a Genova, scrive: «Vivo la notte e tutta la giornata in una stanza (con telefono e campanello per quando ho bisogno di chiamare qualcuno del personale. Accanto alla stanza cioè un bagno. Non posso muovermi senza aiuto: cadrei per terra..». E da quel letto per tre lunghi anni non ha potuto più parlare e comunicare, ma è stato misteriosamente in preghiera e in contatto con tutti. Il mistero della vita e della morte, il martirio della sofferenza della età adulta. Così, a 86 anni, ci ha lasciato per entrare nella pace di Dio. È stato un grande prete, ma prima un giovane cattolico antifascista, uno studente, fucino, e poi un ingegnere apprezzato. Sacerdote dal 1952, fu fedele e instancabile costruttore di ponti nella perseveranza della fede e in dialogo costante, coraggioso e penetrante con il mondo, la cultura, la scienza, la filosofia, la vita tout court. È stato a Roma nella grande famiglia dell’Azione cattolica e poi a Livorno, segretario del suo maestro e pastore monsignor Emilio Guano. Don Giulio ha guidato i movimenti intellettuali di Azione Cattolica, Fuci e Laureati nella primavera del Concilio e nelle temperie del post-Concilio. Dal 1970, dopo la morte di Don Guano, del quale è stato fedele curatore e conservatore delle preziose carte, è stato assistente ecclesiastico del Movimento Laureati di AC. Ha fatto parte, con il originale contributo, del gruppo dei più significativi e fecondi sacerdoti fucini nella Chiesa genovese e italiana. Negli anni Ottanta e Novanta si è spesso confrontato con don Angelo Bagnasco, oggi cardinale arcivescovo di Genova e presidente della Cei, allora giovane assistente della Fuci diocesana, ed ha convocato nella sua casa accogliente in via Byron gli amici di sempre, da tutta Italia, una volta l’anno, per pregare e discutere, confrontarsi e progettare un mondo più umano, e quindi cristiano.