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(http://www.catanzaroinforma.it/index.php/category/musicae-spettacolo) / La voce intramontabile di Josè
Carreras incanta il Parco Scolacium
domenica 26, luglio 2015 / 20:59
Secondo appuntamento di Armonied’arte
Non si sono quasi più contate le ovazioni finali, che hanno
puntualmente seguito ciascun ritorno in scena e con lunghi applausi
hanno invitato con altrettanta precisione José Carreras e i suoi
compagni di viaggio a prolungare ancora un po’, il tempo di qualche
brano, una serata piacevolissima. Questo è stato il secondo
appuntamento di Armonied’arte festival al Parco Scolacium ieri sera,
quando in tantissimi sono accorsi all’appuntamento con uno dei più
grandi tenori dei nostri tempi.
E lui, il cantante spagnolo, non ha deluso le aspettative: offrendo un
programma vario, di certo non propriamente operistico, ma popolare,
gradevole ai più, Carreras ha conquistato fin dai primi vocalizzi
supportato dall’accompagnamento al pianoforte di Lorenzo Bavaj e
alternandosi nelle esibizioni, senza disdegnare qualche duetto, con il
soprano Dafne Tian Hui, cui era affidato quel tocco femminile e di beltà
che non guasta mai. Sull’affiatamento tra Carreras e Bavaj c’è ben
poco da dire: come entrambi hanno avuto modo di ricordare nella
conferenza stampa di presentazione del concerto di Scolacium, si
esibiscono insieme da tanto tempo, con all’attivo centinaia di concerti
insieme, al punto che basta davvero un semplice cenno per intendersi.
Se qualche incertezza c’è stata invece con il soprano – giovanissimo,
ci sta pure -, non ce n’è stata per il gradimento tra il pubblico.
Melomani ce n’erano, cantanti pure – i vocalizzi svettavano tra le
poltrone durante la pausa -, ma molti erano fra i tanti curiosi che
Carreras e gli altri due tenori dei “Tre” riuscirono a calamitare
abbracciando le masse, avvicinandole al bel canto, con i loro
famosissimi concerti negli anni ‘90. Ed infatti non è mancato Puccini,
d’accordo – con “O mio babbino caro” della Tian Hui, ma anche con
due canzoni poco note, ma non per questo meno belle come “Terra e
mare” e “Sole e amore” -, e neanche qualche duetto o brano di
operetta, da Lehar, ma per il resto è stato un insieme di Paesi e
melodie, sempre eterne, internazionali, senza dubbio emozionanti, con
una pioggia di canzoni della tradizione napoletana, come “Core ‘ngrato”
e “Era de maggio”, che sì hanno reso omaggio al direttore artistico di
Armonied’arte, Chiara Giordano – cui Carreras ha apertamente
dedicato “A vucchella” tra i bis -, ma hanno anche saputo infiammare i
presenti.
Il tenore catalano ha chiuso la serata letteralmente avvolto dal
pubblico, concedendo autografi e foto a tanti, come solo i grandi sanno
fare. E ha lasciato tutti con la certezza di una voce straordinaria, che
le possibili stanchezze dell’età non riescono a scalfire, definita, dal
carattere deciso. Non ce n’è più di così in giro.
LE FOTO (http://www.catanzaroinforma.it/index.php/photo-albums-5?
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Carmen Loiacono
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