Gioco e dipendenza: Gameover
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Gioco e dipendenza: Gameover
Home » In prima » Gioco e dipendenza: Gameover Gioco e dipendenza: Gameover Direttore | 1 febbraio 2012 | 0 Comments Intervista a Marco Polizzi, Presidente di Primo Consumo Presidente che cos’è Primo Consumo? E’ un’associazione di consumatori giovane perché è nata da un’idea di professionisti che si sono riuniti nel 2006 e hanno pensato che un’associazione dei consumatori che non fosse legata a logiche politiche- partitiche, di confederazioni sindacali e quant’altro potesse avere un suo spazio, una sua vita. La nostra associazione é stata realizzata nel 2007 e nel 2008 è stata riconosciuta con un decreto del Presidente della Regione. Primo Consumo tutela gli associati e, in caso di interessi diffusi, i cittadini e gli utenti in generale. Lotterie, Gratta e Vinci, gioco d’azzardo. Giocare può diventare talvolta una vera e propria malattia:la ludopatia. Di cosa si tratta e come si può prevenire? La legislazione italiana sul gioco d’azzardo ha avuto un’evoluzione in questi ultimi anni che ha consentito un aumento dell’offerta dei giochi, ma questo é passato sostanzialmente attraverso la legalizzazione del gioco d’azzardo che è stato dato in concessione a pochi concessionari dello Stato. Quindi l’Aams (Ndr Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) che attraverso i monopoli di Stato ha un po’ il controllo su tutte le concessioni e sui concessionari, vigila affinché si eserciti un gioco responsabile. Il gioco in sé può essere un divertimento. La ludopatia è la distorsione di questo divertimento. Quindi, quando una persona arriva alla ludopatia ha un tipo di sofferenza psicologica e questo può essere indotto da un’aggressività commerciale dei concessionari che tentano a far giocare attraverso delle pubblicità che possono essere ingannevoli, attraverso un sistema di messaggi che possono essere subliminali di induzione al gioco perché ti convince che il giocare ti fa diventare ricco. Tutto questo in qualche modo deve essere contrastato. I monopoli di Stato hanno cercato di porre in essere delle pratiche di gioco responsabile e i concessionari si stanno a fatica adeguando, però ci sono delle pratiche aggressive, delle zone d’ombra nel sistema in cui viene pubblicizzato il gioco, si parla sempre di vincite e mai di percentuali delle vincite. Quanto viene restituito al giocatore in vincite? Che possibilità di vincita ci sono con un Gratta e Vinci; ogni concorso di Gratta e Vinci ha una percentuale di vincita che varia, ma chi lo stabilisce?Viene delegato dal concessionario sulla base dei parametri che dovrebbero essere mediamente del 75%. Si compra, dunque, un biglietto che non si sa a quale media appartenga. C’è bisogno di una trasparenza maggiore, di maggiore tutela. Noi abbiamo realizzato un progetto che si chiama “La dipendenza dal gioco non è un gioco – Game Over” con cui abbiamo cercato di dare uno strumento a chi ama giocare per non rovinarsi. Quindi se ci sono persone che pensano di avere in famiglia parenti che giocano tanto, o loro stessi, possono rivolgersi agli psicologi che rispondono al numero verde completamente gratuito che abbiamo istituito e possono chiamare anche dai cellulari. Il numero VERDE 800185453 é attivo dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì, gli utenti potranno avere consigli e suggerimenti. Invitiamo tutti a telefonare,una chiacchierata con gli esperti può far accendere degli allert su una possibile tendenza alla ludopatia. Parliamo di attualità. La tragedia della Costa Concordia poteva essere evitata, il diritto a una navigazione sicura va sicuramente tutelato. Primo Consumo oggi supporta i passeggeri che erano a bordo e le loro famiglie in che modo? Abbiamo avuto tre passeggeri argentini che si sono rivolti a noi e per i quali chiederemo, secondo legge e secondo diritto, il risarcimento. Alcuni giorni fa, in Astoi(ndr Associazione di categoria dei Tour Operator Italiani) c’ è stata una riunione con alcune associazioni di consumatori che si è tenuta a porte chiuse, a cui non ha partecipato neanche la stampa. Noi non partecipiamo a tavoli a porte chiuse, parteciperemo con i codici alla mano per cercare di fare avere tutto il risarcimento a cui hanno diritto questi passeggeri argentini che hanno vissuto la Costa Crociere come un incubo piuttosto che come un viaggio da sogno. Tra le tante battaglie di Primo Consumo ce ne vuole raccontare una che per lei è motivo di orgoglio? Sono tantissime e spesso personali, mi concentro più su qualche interesse diffuso. Una che ricordo è legata ai mondiali di nuoto. Ci siamo arrabbiati tantissimo perché in quell’occasione molte risorse sono state utilizzate su impianti privati e non pubblici. Abbiamo scritto al presidente del Coni chiedendo che la piscina della struttura dell’Acqua Acetosa venisse riaperta dopo che era stata chiusa per parecchi anni. Il presidente del Coni ci rispose che le dinamiche che avevano portato al rifacimento degli impianti per i mondiali di nuoto erano diverse, e non poteva darci una risposta precisa sul punto, ma sulla piscina dell’Acqua Acetosa ci disse che sarebbe stata aperta a breve. In effetti, oggi la piscina dell’Acqua Acetosa è attiva e molti atleti italiani hanno una struttura importante dove allenarsi. Angela Francesca D’Atri http://www.consolidiamo.org/wordpress/2012/02/01/gioco-e-dipendenza-gameover/ ndenza