GIORNALINO cl. 5 scuola primaria di Bolgare

Transcript

GIORNALINO cl. 5 scuola primaria di Bolgare
1
•
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO –
PLESSO DI BOLGARE a.s. 2015/2016
•
•
•
•
•
•
•
•
PREFAZIONE
Durante l’anno scolastico 2015/2016 gli alunni delle classi
quinte si sono occupati della redazione del “Giornalino della
scuola primaria di Bolgare”. Si tratta di una rivista in un
unico numero che raccoglie i progetti di tutte le classi del
plesso, varie rubriche su sport, animali, moda, poesie, giochi,
ricette e altro ancora. Il materiale che compone il giornalino
è stato interamente fornito e creato dagli alunni in
collaborazione con i loro insegnanti, accuratamente
selezionato e assemblato. Si ringraziano la dirigente
dell’istituto, gli insegnanti, gli alunni e tutti coloro che ne
hanno reso possibile la realizzazione.
•
•
•
INDICE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Classi prime - La nuvola Olga………………………..p. 3
Classi prime - Leggo e memorizzo bambina….. p. 3
Classi prime - Leggo e memorizzo bambino……p. 4
Classi seconde - Festa del libro al parco Brolo…p.4
Classi terze - Con la nostra fantasia…..le immagini
prendono vita………………………………………………p. 5
Classi terze - Speranza di una vita………………….p. 5
Classi terze - La viola odorata………………………..p. 6
Classi quarte - La scuola primaria di Bolgare
incontra un’esperta di orti…………………………….p. 7
Classi quinte - Sport - Atletica…………….………….p. 8
Classi quinte - Sport - Tennis..……………….……….p. 9
Classi quinte - Sport - Equitazione………………….p. 9
Classi quinte - Sport - Calcio..……………….…….….p. 9
Classi quinte - Sport - Danza…………………….…..p.10
Classi quinte - Animali - Pesci……………………….p.10
Classi quinte - Animali - La mia cagnolina
Vilu………………………………………………………….….p.10
Classi quinte - Animali - I miei cavalli…..……….p.11
Classi quinte - Animali - Sceda………………….….p. 11
Classi quinte - Animali – Il mio cane…………….p. 11
Classi quinte - Ricette - Le rose di zia
Samantha..……………………………………….…….….p. 11
Classi quinte - Ricette - Il tè indiano…….……….p. 12
Classi quinte - Ricette - I Muffins………………….p. 12
Classi quinte - Ricette - Rotolo di Primavera...p. 12
Classi quinte - Ricette - Salame al cioccolato..p. 12
Classi quinte - Ricette - Tiramisù………………….p. 12
Classi quinte - Poesie - La mia piccola
cagnolina…………………………………………………...p. 13
Classi quinte - Poesia - Il cielo vive..……………..p. 13
Classi quinte - Poesia - Farfalle……..……………..p. 13
Classi quinte - Poesia - La poesia delle stelle..p. 14
•
•
•
•
•
•
•
2
Classi quinte - Poesia - Nuvole nel mare sopra di
noi…………………………………………………………….p. 14
Classi quinte - Moda - La moda in Marocco….p. 14
Classi quinte - Moda - Lo stile moderno……….p. 14
Classi quinte - Moda - La sposa indiana…….….p. 14
Classi quinte - Moda - La moda di Melody..….p. 15
Classi quinte - Moda - La moda nel mondo…..p. 15
Classi terze - Giochi - I quadrati magici………..p. 15
Classi quinte - Giochi - Giochiamo……..………..p. 16
Classi quinte - Cronaca - Il cibo che piace a
Rebecca
esiste
ancora?
Miracolo
a
Schilpario…………………………………………………..p. 16
Classi quinte - Cronaca - La miniera di Schilpario!!!
Le classi quinte vanno in gita a Schilpario per
tornare indietro nel tempo………………..………..p. 16
Classi quinte - Cronaca - Gita scolastica a
Schilpario………………………………………...………..p. 17
Classi
quinte
Cronaca
Gita
a
Schilpario………………………………………...………..p. 17
Classi quinte - Cronaca - Dopo chilometri di
strada
nei
boschi,
finalmente
in
miniera….………………………………………...………..p. 17
Classi quinte - Cronaca - Gita in montagna:
camminata di 4 km …………………………...………..p. 17
Classi quinte - Cronaca - Giochi pazzi….………..p. 17
Classi quinte - Cronaca - La splendida gita alle
miniere. Le quinte di Bolgare in gita a
Schilpario………………………………………………….. p. 17
Classi quinte - Cronaca - Finalmente, dopo tanto
tempo, pronti per Schilpario: a conclusione del
ciclo della scuola primaria, ecco la nostra
gita………………………………………………....………..p. 17
Classi quinte - Cronaca - Eccezionale imprevisto a
Schilpario: le classi quinte perdono la retta
via!..........………………………………………...………..p. 18
Classi quinte - Cronaca - Le miniere in Val di
Scalve …..………………………………………...………..p. 18
Classi quinte - Care maestre………………………..p. 19
QUESTA
È
LA
NUVOLETTA
CHE
HA
Ma
INSEGNATO AI BAMBINI DI PRIMA A
la
gallina
le
dice: “Non
far
cadere
nessuna gocciolina”.
LEGGERE E A SCRIVER E.
Olga va sopra un campo di girasoli.
Ma il campo dei girasoli le dice di no.
Ecco la nuvola Olga.
È
bianca
e
Olga incontra l’ uccello Gino che le indica il
morbida
come
la
posto dove ci sono altre nuvole.
panna
montata.
Poi Gino torna nel suo nido.
Viaggia nel cielo sola soletta.
La
nuvola
Olga
vuole
dormire
Finalmente Olga può fare la pioggia insieme
sulla
alle sue amiche.
luna,
ma la luna la manda via.
La
nuvola
Olga
non
sa
dove
andare
a
LEGGO E MEMORIZZO BAMBINA
dormire.
A Olga scappa la pipì.
Ciao sono Laura
Olga si ferma sopra un gatto.
La maestra che vive in aula
Ma il gatto la manda via.
Ciao sono Delia
Allora
la
nuvola
Olga
gallina Giacomina e i
si
ferma
sopra
La maestra che da la sveglia
la
suoi pulcini.
Ciao sono Eleonora
3
La maestra con la voce sonora
Ciao sono Monica
La maestra supersonica
Ciao sono Clara
La maestra golosa di spaghetti alla marinara
Ciao sono Martina
“ FESTA DEL LIBRO AL PARCO BROLO”
la maestra precisina
Ciao sono…………………………una bambina
Giovedì scorso tutti noi bambini delle classi seconde siamo
Che canta una canzoncina.
andati al Parco Brolo per festeggiare la Giornata Mondiale
del Libro. C’era un bellissimo sole e la giornata era calda e
luminosa. Appena arrivati ci siamo seduti in un’aiuola del
cortile del Comune e tre mamme ci hanno letto delle
LEGGO E MEMORIZZO BAMBINO
bellissime e piacevoli storie.
Dopo ci siamo divisi in tre squadre e abbiamo fatto delle
gare: chi rispondeva correttamente a delle domande riferite
Ciao sono Laura
alle storie vinceva. Ogni squadra ha vinto una gara. In
La maestra che vive in aula
seguito ci siamo spostati nel parco e abbiamo fatto merenda
Ciao sono Delia
seduti nel prato: le mamme ci avevano preparato pane e
nutella e per rinfrescarci un bel ghiacciolo!
La maestra che da la sveglia
Poi ci siamo messi a giocare liberamente: a lupo, a
Ciao sono Eleonora
nascondino, a lupo mangia frutta, a rincorrerci nel parco…
La maestra con la voce sonora
Successivamente ci siamo riuniti in un grande cerchio e le
Ciao sono Monica
maestre ci hanno regalato un bellissimo libro. Infine ci siamo
La maestra supersonica
messi in fila e siamo ritornati a scuola un po’ stanchi ma
felici: è stata proprio una bellissima giornata!
Ciao sono Clara
La maestra golosa di spaghetti alla marinara
(Gli alunni e le alunne di classe seconda)
Ciao sono Martina
la maestra precisina
Ciao sono…………………………un bambino
Che mangia un cioccolatino.
4
Premessa
In occasione della Giornata della memoria, le classi terze
hanno ideato un progetto.
La seguente poesia è stata scritta in seguito, in modo
spontaneo da un’alunna.
“Con la nostra fantasia… le immagini prendono
vita”
Speranza di un’alba
Premessa
Quando il sole sorgerà,
Noi alunni delle classi terze ci siamo divertiti a lavorare in
piccoli gruppi per inventare un breve racconto fantastico con
l’utilizzo di immagini. La maestra ad ogni gruppo, ha fatto
scegliere fra tante, una busta che conteneva delle immagini
con le quali ciascun bambino, a turno, doveva inventare un
pezzetto di storia usando ogni
ni volta una figura diversa
(erano 2 a testa) . Ogni sequenza del racconto doveva essere
collegata alla precedente (detta dal compagno) in ordine
logico temporale.
il 27 Gennaio,
Ecco uno dei nostri racconti.
Che il sole non dimenticherà.
Il pesce detective
Bambini, uomini e donne rasati,
l’anima si diffonderà
e la morte si ricorderà.
Quando qualcosa scoppierà
Sarà il cuore sapendo la verità.
Sacrifici in nome della lealtà
per metà uccisi lì,
mo cicatrici
1 - Una volta un pesce detective aveva molte
dopo aver combattuto contro i criminali degli abissi, era
da tanto tempo che non combatteva.
brutalmente separati,
con un sospiro la loro vita finì.
2 - Un giorno ricevette una lettera, c’era scritto che
Pungiglionecriminale era scappato in Brasile, allora si
arrabbiò perché tanti anni fa aveva distrutto
strutto la sua casa
con il suo pungiglione che spara fulmini. Quindi
Qui
uscì da
casa e andò all’aeroporto
oporto e prese l’aereo A 5.
Ma la vera storia
Non è finita qua.
Quando il sole sorgerà,
3 - Arrivato in Brasile, il detective pesce iniziò a cercare
Pungiglionecriminale con la lente di ingrandimento,
andò di fiore in fiore per vedere se c’erano dei fiori
spezzati.
il 27 gennaio,
La vita rivoluzione farà
sperando che il mondo migliorerà.
4 - Ad un certo punto trovò l’alveare di
Pungiglionecriminale, poi con la sua chiave magica aprì
la porta e disse all’ape: - Alza le ali e le zampette! - con
la calamita attirò il suo pungiglione di ferro e lo arrestò.
Silvia Marchetti (classe 3°)
Gruppo di Giada, Luca, Lorenzo e Maguette (cl.C)
5
LA VIOLA ODORATA
giunge al termine.
FRUTTO
NOME SCIENTIFICO
Viola odorata
NOME COMUNE
È conosciuta come violetta, viola
mammola o mammoletta
ORIGINE DEL
NOME
Il suo nome deriva dal greco “( f)ion”
= viola, violetta
Il suo nome è riferito all’intenso e
dolce profumo
FAMIGLIA
Appartiene alla famiglia delle
violaceae
PROVENIENZA
È Originaria dell’Europa meridionale e
dell’Asia
HABITAT
È diffusa su tutto il territorio italiano;
cresce in luoghi erbosi ed incolti, ai
margini dei boschi, vicino ai muri e
lungo i fossi; spesso è stata coltivata
nei giardini ed è inselvatichita.
DESCRIZIONE
è una piccola capsula che
contiene i semi.
È una piantina erbacea
perenne e tapezzante che
predilige posizioni
ombreggiate
È poco appariscente ma
molto graziosa, si
espande rapidamente per
mezzo di stoloni
striscianti e radicanti, da
cui si sviluppano nuove
piantine.
IMPOLLINAZIONE
I fiori vengono impollinati dagli
insetti.
RIPRODUZIONE
La riproduzione avviene con i semi,
che cadono e germinano vicino alla
pianta madre. Inoltre possono essere
presenti degli stoloni cioè
modificazioni di fusti che danno
origine a nuove piante identiche alla
pianta madre.
LINGUAGGIO DEI
FIORI
Nel linguaggio dei fiori la viola
simboleggia l’onestà e la modestia.
Regalare un bouquet di violette a
qualcuno significa rivelare di essere
segretamente innamorati ma troppo
timidi per dichiararsi apertamente a
parole. Inviare violette alla persona
amata è un modo per dimostrare che
si pensa teneramente a lei in ogni
momento. Nell'Ottocento, i giovanotti
portavano fiori di violetta all'occhiello
della giacca per indicare che erano
ancora celibi.
CURIOSITÀ
In Francia, queste piante erano
coltivate nel giardino del re fin dai
tempi di Enrico IV: la polvere ottenuta
dai fiori e dalle foglie veniva cosparsa
su tutto il corpo per attenuare i cattivi
odori.
Napoleone Bonaparte era un grande
amante delle violette perché la prima
volta che incontrò Giuseppina de
Beauharnais lei ne aveva un
mazzolino attaccato alla cintura.
STELO
raggiunge un ‘altezza di
10-15 centimetri
FOGLIE
possono essere
cuoriformi od ovali di
colore verde brillante con
lunghi piccioli
MITO
Si racconta che il dio Vulcano,
nonostante il suo aspetto alquanto
ripugnante, voleva a tutti i costi
piacere alla moglie Venere e così si
cinse il capo con una corona di
violette: la dea, stregata
dall’inebriante profumo, non poté
resistergli.
UTILIZZO
Numerosi sono i modi di utilizzare
questo piccolo fiore:
•
i fiori appena colti sono usati
come aromatizzanti e
FIORI
sono solitari e molto
profumati con un lungo
peduncolo che regge un
calice diviso e una corolla
di 5 petali di color viola
intenso.
La fioritura avviene a fine
inverno o nella primavera
quando ormai l’inverno
6
•
•
•
•
•
complemento delle insalate,
negli sciroppi e nei gelati, nelle
marmellate e nei canditi.
i fiori sono usati anche nella
produzione di un formaggio
pecorino dolce.
i fiori trasformati in sciroppo o
tisana si utilizzano come rimedio
contro la tosse .
fiori e foglie si utilizzano per uso
esterno in un decotto contro
contusioni e scottature .
l’olio essenziale ricavato da
questa pianta ha proprietà
calmanti sul sistema nervoso .
nel campo cosmetico si utilizza
l’essenza di violetta per la
preparazione di profumi.
Il documento sopra è il testo che gli alunni hanno ricevuto e
manipolato per preparare la pagina del diario del mese di
aprile
A seguire ci sono alcune foto del prodotto ottenuto.
LA SCUOLA PRIMARIA DI BOLGARE INCONTRA
UN’ESPERTA DI ORTI.
Il 28 gennaio 2016 gli alunni della classe quarta sezione C
della scuola Primaria di Bolgare, hanno incontrato la dott.ssa
Francesca Gambirasi.
La dott.ssa, solare, alta, magra, dai capelli castani, arrivata in
leggero ritardo perché trattenuta oltre l’orario previsto in
un'altra classe, dopo le iniziali presentazioni, ha risposto alle
domande rivoltole dagli alunni, molto bene e con molti
particolari.
D: - “Quando è nata la tua passione per l’orto e perché è la
tua passione? Cosa fa un agronomo?”
R: - “Innanzitutto devo dire che questa passione me l’ha
trasmessa mia nonna. In realtà io non sono un’agronoma; mi
sono laureata in Scienze dell’Educazione e all’inizio della mia
carriera ho lavorato in una scuola materna, in seguito ho
iniziato a seguire molti corsi sugli orti. Oggi collaboro con
l’Orto Botanico di Bergamo.”
D: - “Come si realizza l’orto? Come si fa a scegliere il
terreno giusto? Quanto spazio serva per una pianta?”
R: - “Per realizzare l’orto occorrono tre elementi principali: il
terreno, l’acqua e le mani. Serve una fonte d’acqua vicino al
terreno che abbiamo scelto, perché l’orto non deve essere
un lavoro faticoso ma un passatempo. Serve un terreno
impermeabile, misto e fertile che permetta alla pianta di
7
avere la quantità giusta d’acqua. Per capire quanto spazio
occorre alla pianta è importante osservare le sue
caratteristiche. Ad esempio se è una pianta che si sviluppa in
altezza le servirà poco terreno ma sarà utile mettere un
bastone per sorreggerla.”
R: - “Di solito basta un seme per far nascere una pianta ma a
volte più di uno.”
D: - “Quali piante si possono coltivare e quali semi si
possono seminare in ogni stagione e quale è la stagione
migliore?”
R: - “In Italia possono essere coltivate tantissime tipologie di
piante; la varietà dipende dalla zona. E’pur vero che, qui da
noi, la maggior parte degli ortaggi vengono coltivati nelle
serre. Questo è il motivo per cui nei supermercati si trova
tutto ogni periodo dell’anno. La pianta più facile da coltivare
è l’insalata.”
D: - “Che tipologie di piante ci sono in Italia? Quale è la
pianta più facile da coltivare?”
R: - “I piselli si possono seminare a gennaio – febbraio.
L’insalata, coste, rosmarino e fragole a marzo. Le stagioni
vanno tutte bene dipende dalla pianta”.
D: - “In Italia esistono piante di banano?”
D: - “Quali attrezzi servono per coltivare e quanto tempo
occorre ad una pianta per nascere?”
R: - “Credo di no perché questa pianta ha bisogno di climi
caldi; comunque mi informerò e vi dirò la prossima volta.”
R: - “Innanzitutto servono le mani, la pala e il rastrello; anche
il tempo che occorre ad una pianta per crescere dipende dal
tipo di pianta. Ad esempio i piselli seminati a fine gennaio
sono pronti a fine aprile.”
D: - “Come va curato l’orto? Occorre utilizzare del concime
e degli antiparassitari?”
R: - “I concimi servono a rendere fertile il terreno ed è
consigliato il letame essiccato. Per allontanare insetti e
parassiti è bene piantare piante che li attirino.”
D: - “Quanto scavare prima di seminare, quanta acqua
occorre e quanta luce?”
ATLETICA
R: - “Prima di seminare occorre scavare il terreno 40-50 cm.
Anche l’acqua che occorre dipende dal tipo di pianta ad
esempio il riso ne richiede tanta. Il terreno scelto deve
essere in un punto soleggiato, non esposto a nord.”
È l’insieme di discipline sportive che possono essere
suddivise in:
lancio del disco • lancio del giavellotto • lancio del martello
•lancio del vortex • salto in lungo • salto in alto • corsa su
strada •corsa in montagna • corsa campestre • marcia
•corsa di 800 m – 600 m – 200 m - 100 m – 80 m – 60 m –
50 m.
D: - “Quanto tempo vive in genere una pianta e quanti
ortaggi può produrre?”
R: - “Anche la vita di una pianta dipende da tanti fattori, così
come anche la quantità di ortaggi prodotti dipende dalla
grandezza della pianta, dal terreno, e dalla cura. Per esempio
la pianta di pomodoro ne può produrre 5 – 6 Kg.”
Gli eventi sono organizzati su una pista ad anello di 400 m
per la corsa, invece per i lanci si svolgono in una piattaforma
di solito racchiusa da una rete alta circa 5 m.
Il salto in lungo si svolge in una piccola piattaforma ricoperta
di sabbia, per il salto in alto serve un materasso sul quale
bisognerà saltare.
Molte delle discipline atletiche hanno origini antiche e si
tenevano in forma competitiva già nell’antica Grecia.
L’atletica venne inserita nei giochi olimpici già nella prima
edizione, cioè nel 1896.
E da all’ora ha sempre fatto parte del programma olimpico.
Uno dei più grandi atleti olimpici è USAIN BOLT.
MARTINA G. 5°A
D: - “Quanto ossigeno può produrre una pianta?”
R: - “È difficile rispondere a questa domanda, non ho questa
informazione. Chiederò e vi informerò la prossima volta che
ci vedremo.”
D: - “Le radici delle piante sono tutte uguali?
possono essere?”
Come
R: - “Le radici delle piante non sono tutte uguali ne esistono:
ramificate e a fittone”.
D: - “Per far nascere una pianta basta solo un seme o ne
occorrono più di uno?”
8
TENNIS
È uno sport che vede opposti due giocatori (uno contro uno,
incontro singolare) o quattro (due contro due, incontro di
doppio) in un campo diviso in due metà da un rete alta circa
un metro dal terreno.
I giocatori utilizzano una racchetta, come se fosse il
prolungamento del braccio, al fine di colpire una pallina. Lo
scopo del gioco è colpire la pallina per far sì che l’avversario,
posto nell’altra metà del campo da gioco, non possa
ribatterla dopo il primo rimbalzo (l’obbligo del primo
rimbalzo è solo in risposta alla palla messa in gioco dalla
battuta dell’avversario, nelle altre fasi di gioco è consentito
ribatterla anche al volo) o che battendola finisca col
mandarla fuori dal campo o non riesca a superare la rete
posta al centro del campo. Si potrebbe considerare un gioco
completo se non fosse per lo sviluppo asimmetrico del
corpo. Oltre alla forza fisica, alla precisione, alla destrezza,
alla coordinazione e alla resistenza, fondamentale,
soprattutto se lo sport è praticato a livello agonistico, è
anche l’ aspetto tattico e mentale: la maggior parte di
giocatori della “top ten” del mondo sono seguiti infatti da
uno staff che comprende uno psicologo, un allenatore che si
occupa dei colpi e dell’impostazione tattica in campo, un
preparatore atletico ed un manager. Un buon giocatore si
distingue per la sua completezza in quattro fattori: fisico,
tecnico, tattico e mentale. L'ultimo è probabilmente il più
complicato da allenare, in quanto solo giocando tanti match
si impara a gestire la tensione, le proprie sensazioni e le
proprie emozioni. A livello amatoriale è divertente e crea
sempre un po’ di competizione. ANDREA 5°A
IL CALCIO
Il calcio è un gioco di squadra che consiste nel far gol nella
porta avversaria. Ogni partita dura 45 minuti ed è costituita
da tre tempi da 15 minuti ciascuno. Ogni squadra è
composta da 7 giocatori, tra cui il portiere , i difensori , i
centrocampisti e gli attaccanti .
Noi di calcio usiamo 2 magliette: una da usare quando fa
caldo e una quando fa freddo.
Nel calcio ci sono diverse regole : quando la palla supera la
riga a lato si dice che è “fuori” quindi si procede con una
rimessa laterale , cioè un giocatore si posiziona sulla riga per
passare la palla con le mani al proprio compagno di squadra ,
quando si commette un fallo ad un giocatore nella propria
area si dice che è “rigore”, quindi bisogna tirare dal
dischetto che dista 11 metri dalla porta, invece quando
commetti fallo fuori dall’area si dice che è punizione. Ogni
giocatore indossa delle protezioni (parastinchi, cavigliera). I
giocatori hanno delle scarpe personali con tacchetti sotto la
suola (di plastica per i bambini e di ferro per i grandi).
Ogni stagione si svolge un campionato al quale partecipano
molte squadre e d‘estate si organizzano molti tornei e uno
di questi dura tutto il giorno. Ogni anno si svolge anche un
torneo dell’oratorio al quale partecipano solo calciatori che
giocano in quella squadra .
Anche se si arriva ultimi, si vince lo stesso una coppa, ma più
piccola delle altre. BADR, MATTEO, MATTIA, 5°C.
EQUITAZIONE
LE REGOLE: Questo sport deve essere praticato con molta
eleganza nei movimenti, bisogna avere molta calma e non
essere agitati perché se il cavallo sente l’agitazione si
innervosisce anche lui. Bisogna ascoltare l’istruttore e non
avere fretta di imparare. Bisogna saper gestire il cavallo e
tenere le mani basse, i talloni puntati verso il basso ed
essere molto concentrati, bisogna cominciare con un cavallo
calmo che non fa scherzi, poi, mano a mano che si va avanti,
cambi il cavallo fino ad arrivare alle gare.
UNA LEZIONE COMUNE: Per cominciare bene una lezione
bisogna prendere una cavezza e andare nel box del cavallo
sempre con un adulto vicino: si prende il cavallo e, dopo
averlo tolto, si lega a dei ganci molto resistenti, si spazzola,
si striglia, gli si puliscono gli zoccoli. Infine si posiziona sulla
groppa del cavallo il sotto sella e sopra la sella, si mette un
filotto di gomma o di ferro in bocca al cavallo che è legato
alla testiera.
La divisa di dressage è molto elegante e seria, mentre quella
del salto ad ostacoli è abbastanza sportiva. ALICE 5°B.
9
DANZA CLASSICA
Bisogna ricordarsi di dargli sempre da mangiare altrimenti
muoiono.
REGOLE:
Durante gli allenamenti e gli spettacoli è obbligatorio fare lo
chignon.
Bisogna portare le scarpette e mettere la divisa , cioè il body
e le calze .
Bisognerebbe ricordarsi di cambiare l’acqua dopo un po’ di
tempo. I pesci respirano attraverso le branchie; si muovono
grazie alla coda e alle pinne.
Possono essere molto colorati o solo di un unico colore.
Esistono pesci d’acqua dolce e d’acqua salata. I pesci sono
degli animali tranquilli e pacifici. Possono essere: pesci da
fondo, pesci pulitori e pesci normali. Possono essere di tutte
le dimensioni, di solito quelli che abbiamo nei nostri acquari
sono un po’ più piccoli di quelli che ci sono nel mare. I pesci
hanno gli occhi piccolini; non si può toglierli dall’acqua per
troppo tempo altrimenti muoiono. Si adattano velocemente
all’acquario in cui vivono; i pesci piccolini hanno denti così
piccoli che quasi non si vedono, invece quelli molto più
grandi, tipo i piraña, hanno i denti molto più grandi.
GIORGIA 5°A.
Durante gli allenamenti bisogna tenere le punte tese.
Durante gli spettacoli o le gare bisogna togliere lo smalto, gli
orecchini, i braccialetti, i cerchietti …
GLI ATTREZZI CHE USIAMO SONO: durante il riscaldamento
usiamo la corda che ci serve per saltare, la sbarra alla quale
ci appoggiamo e facciamo il pliè .
Al centro facciamo sissonnes e
assamblès, fondù, le piroette, il
padebure e il grande allegro.
LA MIA CAGNOLINA VILU
Ciao, mi chiamo Ludovica. Io ho una passione per i cani da
quando ero piccola e da 4 anni (quasi) ho una cagnolina di
nome Vilu. Le voglio un mondo di bene. Pensare che quando
l’ho presa al canile era la più calma di tutte, invece a casa è
davvero
una
piccola
peste.
È di color marrone e nero, adora mangiare … Mangia tutto!
Infatti a pranzo e a cena mangia le sue crocchette, ma anche
un po’ di riso o una bistecchina ai ferri. La sua colazione è
speciale perché mangia un po’ di biscotti immersi nel latte.
FACCIAMO ANCHE DANZA CARATTERE:
Per prima cosa mettiamo
le scarpe con il tacco e la
gonna con tre righe di
colore bianca, azzurra e
blu.
Facciamo il balletto finale
per dimostrare che cosa
facciamo durante gli
allenamenti e dopo lo
spettacolo
ci salutiamo !!!!!!
(Io credo che i cani debbano mangiare non solo crocchette,
ma anche dei cibi più gustosi). Vilu ama giocare, molto
spesso la portiamo a correre al parco, ma si diverte anche a
casa!
GIORGIA BALDELLI, ELISA,
5°C.
I PESCI
I pesci in casa nostra vivono negli acquari ad una
temperatura né troppo fredda né troppo calda.
Si nutrono di mangime per pesci, che è formato da pezzettini
di pesciolini liofilizzati e alcune alghette.
Di solito per abbellire il nostro acquario, si mettono delle
piantine finte o vere, dei sassolini oppure della sabbiolina sul
fondo e tante altre cose per decorarlo ancor di più.
10
Era bianca con le macchie marroni, il naso “bagnato” e la
codina abbastanza lunga.
Ecco la mia Vilu che ha strappato un rametto dall’albero.
Nella sua cuccia ha delle posizioni piuttosto buffe e strane
anche se lei è comoda così … LUDOVICA 5°B.
Adorava le lunghe coccole, ma odiava fare il bagno. Glielo
facevamo in giardino, dentro una bacinella grande grande e,
una volta lavata, le mettevamo il guinzaglio per farla
asciugare al sole, mentre passeggiavamo per il giardino.
I MIEI CAVALLI
Le davo le sue crocchette in una ciotola e nell’altra le
mettevo l’acqua da mettere poi nella sua cuccia.
I miei cavalli sono molto bravi, si lasciano fare di tutto e sono
dei coccoloni, iniziamo a descriverli.
Amava i grattini sotto l’orecchio destro e sulla sua pelosa
schiena.
AZOR: Azor è un cavallo molto bravo con i bambini piccoli e
anche con gli adulti. È alto 1,58 m il suo mantello è baio
(marrone), ha la criniera nera e anche la coda ha una
rosellina (pieghe del pelo), sotto il collo, sul petto, in mezzo
alle gambe posteriori e tra gli occhi. Ha delle fascette del
pelo cioè, pelo bianco dove ci sono gli zoccoli.
Gli animali sono degli amici fedeli che non ti abbandonano
mai!
GIORGIA C. 5°C.
JERESANO: Jeresano è un cavallo molto bravo con i bambini
e con gli adulti, molto raramente lo si trova sdraiato, allora
io entro nel box e mi siedo accanto a lui. È alto 1, 68 m; ha il
mantello bianco con delle macchie di colore sauro è molto
affettuoso.
Quando ero in India avevo un cane che si chiamava Rocky.
IL MIO CANE
Lo avevo preso dal mio amico. Ora vi spiego come mi
prendevo cura di lui. Per prima cosa non devi essere cattivo
con il cane se no ti può attaccare. Devi dargli da mangiare e
da bere la mattina, il pomeriggio e la sera. D’estate puoi
lasciarlo tranquillamente fuori, ma d’inverno devi portarlo
in casa . Puoi lavare il tuo cane una volta alla settimana con
lo shampoo adatto per i cani che puoi trovare al
supermercato. Quando lo porti in giro devi stare attento che
non attacchi qualcuno. Vorrei dire una cosa: dovete essere
sempre bravi e buoni con gli animali, non metterli nella
gabbia e lasciarli sempre liberi. HARJASHAN 5°C.
CONSIGLI
Per avere un cavallo sano e forte bisogna dargli un sano
nutrimento come:
•
•
•
•
Barbabietola,
crock,
fieno,
carote.
LE ROSE DI ZIA SAMANTHA
INGREDIENTI :
•2 rotoli di pasta sfoglia (rettangolari) •marmellata qb •mela
tagliata a fette sottili (3 mele ) •rotella per tagliare la pasta
sfoglia.
Se fa il bravo anche dei biscottini!
Deve fare molto movimento.
Tagliare la pasta sfoglia di alt. 50 cm, sbucciate le mele a
pezzi sottili (spalmateci sopra la marmellata), mettete le
fette di mela sulle strisce ricoperte di marmellata, rivoltate
un lembo all’interno, arrotolate e inserite nei pirottini.
Infornate per 20 minuti a 200°c e servire.
ALICE R. 5°B
SCEDA
Io avevo un cane… si chiamava Sceda, era una femmina, una
meticcia.
LETIZIA, IBITISSAM, 5°A.
11
Procedimento:
IL TÈ INDIANO
In una terrina separare i 2 tuorli dagli albumi, al tuorlo
aggiungere i 150g di zucchero e con una frusta elettrica
montare il tutto. Mettere le fragole nella panna, poi montare
anche gli albumi, mischiare tutto insieme dal basso all’alto,
unire gli 80g di fecola, aggiungere una bustina di vanillina e il
lievito. Stendere sulla carta da forno il tutto. Infornare per 9
minuti a 180°. Infine guarnire con crema pasticcera, panna e
fragole, poi arrotolare tutto. ALICE R. 5°B.
INGREDIENTI:
cardamomo, 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano, 1/2
cucchiaino di zenzero fresco, 1/2 cucchiaino di tè nero in
polvere, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 300ml di latte, 1
bastoncino di cannella, 1/2 cucchiaino di pepe nero in grani,
1/2 cucchiaino.
PREPARAZIONE:
SALAME AL CIOCCOLATO
Mettete tutte le spezie in un pentolino con il latte e lo
zucchero. Portate ad ebollizione poi abbassate la fiamma e
fate cuocere per 20 minuti a pentola scoperta. Rimuovete il
bastoncino di cannella e versate nelle tazze con un mestolo.
E così è pronto da bere!!!
INGREDIENTI:
200g di biscotti secchi •1 barretta di cioccolato fondente da
300g •mezzo bicchiere di marsala •100g di burro
HARPREET, AVNEET, 5°A.
PREPARAZIONE:
I MUFFINS
Per prima cosa bisogna rompere i biscotti secchi , nel
frattempo bisogna spezzare il cioccolato fondente e metterlo
nel microonde per scioglierlo. Dopo aver sciolto il cioccolato
fondente, bisogna mettere i biscotti secchi, intanto sciogliete
il burro in padella. Dopo unite il burro al cioccolato e
mescolate con un cucchiaio di legno. Mentre mischiate
aggiungete mezzo bicchiere di marsala. Dopo aver mischiato
il tutto mettete l’impasto nella carta da forno dandogli la
forma di un salame. Mettetelo in frigorifero per una notte
intera per poi mangiarlo il giorno dopo.
Io, la mia mamma e mia sorella, per le feste facciamo quasi
sempre i muffins, sono super buoni… !! Ora vi dico come si
fanno.
Ingredienti per circa 17 muffins:
•100 g di gocce di cioccolato •300 g di farina •500 g di latte
•3 cucchiaini di lievito •3 uova •20 g burro
Procedimento
Buon appetito!
Prima di tutto prepariamo gli stampini nella teglia poi
cominciamo a preparare i muffins. Si mette in una ciotola
capiente il latte, la farina e si mescola, poi, dopo aver
mescolato, si aggiungono il burro e le uova e si mescola.
Dopo aver visto che l’impasto è abbastanza cremoso si
aggiunge il lievito e si mescola lentamente, in seguito si
aggiungono le gocce di cioccolato . Si mettono negli stampini
e si infornano a 180 gradi per 20 / 25 minuti ed eccoli
pronti. Poi li potete farcire con quello che volete. ASIA 5°B.
MATTEO F. MATTEO B. DENIS 5°C- 5°A
TIRAMISÙ
Carissimi… per preparare il tiramisù occorre:
•caffè •mascarpone una scatoletta da mezzo chilo
•savoiardi 2-3 pacchetti •2 cucchiai di zucchero •2 uova
•cacao.
ROTOLO DI PRIMAVERA:
Prima di tutto bisogna separare l’albume dal tuorlo.
•3 uova•150g di zucchero •20 fragole •1 bustina di lievito
•1 bustina di vanillina •80g di fecola di patate
Prendete due bacinelle, in una mettete il tuorlo con lo
zucchero e mischiate, nell’altra bacinella bisogna montare a
neve l’albume.
Con l’aggiunta del mio ingrediente segreto …
*265g di crema pasticcera *
Poi unite la crema formata da tuorlo e zucchero con il
mascarpone e mescolate.
Ora… con la crema che avete appena fatto aggiungete
l’albume montato a neve e mescolate.
12
Intanto preparate il caffè. Quando è pronto, mettetelo in
una ciotola.
IL CIELO VIVE
Il sole, giallo come il limone
Ora inzuppate uno a uno i savoiardi, preparate una teglia e
metteteli in senso verticale.
e caldo come una fetta di polpettone
Quando avete finito lo spazio, ricopriteli con la crema.
attorno ai pianeti ruota
Continuate ad alternare gli strati finché non finiscono gli
ingredienti.
come un’acuta nota.
All’ultimo strato mettete il cacao in un setaccio e ricoprite la
crema.
La luna illumina la sera
In una calda primavera
Mettete in frigorifero e fatelo riposare per 5\6 ore, infine
tiratelo fuori e…
Rotonda come un bottone
Buon appetito!
E con l’arrivo del giorno il sole lo sovrappone.
ANNA B. GIORGIA C. 5°C.
Il vento sbatte sulla costa
Senza fare una sosta.
L’aquilone fa volare
Con il suo forte soffiare.
le stelle sono diamanti
e fanno sognare gli amanti
se cadon d’improvviso
il desiderio non va condiviso. PAOLO 5°B
LE FARFALLE
C’erano due farfalle,
che giocavano con
le palle.
LA MIA PICCOLA CAGNOLINA
Una farfalla morì,
La mia piccola cagnolina è dolce e birichina, sempre vuol
giocare anche se io voglio riposare. Ma quando è molto
stanca smette di giocare e fa la nanna. IRENE G. 5°A
e l’altra dormì.
SOFIA 5°B.
13
nei battesimi. Può essere di vari colori e con vari ricami che
di solito si trovano sul petto e scendono in verticale ( spesso
al centro) per tutto il vestito. Di solito per avere un kaftan si
va dalla sarta che lo confeziona apposta per la cliente. Il
kaftan in base all’ altezza della persona che lo veste ha
diverse lunghezze, ma deve arrivare fino alle caviglie.
LA POESIA DELLE STELLE
Se guardi in cielo
E vedi le stelle senti
Un brivido sulla pelle
Djellaba e il kaftan sono abiti raffinati che evocano lo stile
lussuoso e orientale di questo paese.
Non guardarti in giro
Non cercare calore
LO STILE MODERNO
Perché quello
Lo stile moderno è più utilizzato dalle ragazze e dalle donne
più giovani, invece le donne di una certa età tendono a
vestirsi seguendo la tradizione.
È tutto il mio amore.
Bsant B. 5°B.
Con stile moderno si intende uno stile che comunque
rispetta la religione e comprende magliette a maniche
lunghe o comunque con coprispalle; se la maglietta non è
lunga bisogna abbinarci pantaloni larghi, se invece la
maglietta è lunga ci si possono abbinare tranquillamente dei
jeans. Le donne marocchine amano molto i gioielli
soprattutto quelli in oro, poi non parliamo di borse, scarpe e
molti altri accessori.
NUVOLE NEL MARE SOPRA DI NOI
Nuvole … nuvole di ogni genere, piccole, grandi … quello che
sia … questo cielo è una poesia!
Topo addormentato, uomo turbato, donna felice, uomo che
dice.
Si può concludere dunque che lo stile e la moda in Marocco
non mancano e non mancheranno mai.
Nel mare sopra di noi, batuffoli di cotone volteggiano allegri
mentre il sole è geloso, lui se ne va!
AYMAN, KAWTAR 5°B.
Nuvole nere, come le sere, le vedi arrivare, ma non riesci a
scacciare.
LA SPOSA INDIANA
Pesce che strilla, una favilla, un sorrisino, un fiorellino, una
cascata o un pirata.
Nere d’inverno, bianche in estate, qui adesso sembran
patate.
Una scritta, un disegno, quello che vuoi, perché tu… sognare
puoi. GIORGIA C. 5°C.
Il colore rosso e le sue sfumature sono usati quando ci si
sposa. L’abito da sposa si decora con i gioielli, ma si inizia a
prepararlo mesi prima del GRANDE GIORNO. Il giorno delle
nozze la sposa indossa l’abito e comincia a decorarsi con
l’aiuto delle sue amiche: decora la mano con Mehndi mette
sei braccialetti, si trucca in modo da essere bella. Quando ha
finito di abbellirsi, mette sulla testa una specie di velo lungo
di colore rosso con dei piccoli diamanti luccicanti. RIYA 5°B
LA MODA IN MAROCCO
La moda in Marocco è vivace e colorata, infatti ogni vestito
ha la sua storia, i suoi colori e i suoi ricami.
Uno dei vestiti più indossato in Marocco è il Kaftan, è
utilizzato di più nelle feste, nelle cerimonie, nei matrimoni e
14
LA MODA DI MELODY
La moda cambia sempre ogni giorno, c’è chi la segue, ma c’è
anche chi non lo fa.
Le stiliste e gli stilisti hanno il compito di inventare,
disegnare e di preparare vestiti nuovi.
Io da grande vorrei diventare una di loro perché mi piace la
moda, adoro i vestiti nei colori più sgargianti e nei modelli
più originali; amo le scarpe e gli accessori più particolari ed
appariscenti.
Questi sono alcuni dei modelli che ho disegnato, in base ai
miei gusti e ad un mix di stili che mi hanno colpito, spero che
vi piacciano perché io ci ho messo il cuore. MELODY 5°C.
I QUADRATI MAGICI
LA MODA NEL MONDO
La moda è sviluppata in tutto il mondo, l’Italia è molto
conosciuta appunto per la sua moda e il suo stile.
Dagli shorts in estate, ai jeans pesanti in inverno.
A carnevale, ogni genere di moda si vede per le strade! È
famoso il carnevale di Venezia, con le maschere veneziane di
mille colori, forme e dimensioni.
Maschere con i brillantini, con le piume … al carnevale di Rio
de Janeiro, i vestiti piumati abbinati alle cuffiette, ai
cerchietti e agli accessori.
I vestiti pakistani possono essere sia lunghi che corti.
Hanno un foulard dello stesso colore, alcuni vestiti hanno dei
pantaloncini corti e alcuni non li hanno proprio.
Possono essere abiti oppure magliette. Gli adulti mettono
magliette lunghe con maniche corte e con un velo dello
stesso colore del loro abito. Durante le feste, le donne si
truccano e si acconciano i capelli con pettinature all’ultima
moda e se li legano con mollette a fiori e colorate.
GIORGIA B. GIORGIA C. MALAIQA 5°C.
(CLASSI TERZE)
15
GIOCHIAMO!!
B
C
A
M
E
R
E
A
I
E
M
Z
O
T
A
G
I
S
E
R
C
C
P
A
S
R
E
D
E
L
W
E
I
S
S
I
C
E
S
T
I
N
I
I
M
O
C
N
O
N
C
A
M
M
I
N
A
T
A
O
N
O
H
G
O
P
C
I
Q
N
R
I
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
SCARPONI
SCHILPARIO
TROLLEY
BOSCO
CESTINI
TRENO
EDELWEISS
CAMMINATA
SOGGIORNO
MINIERA
QUINTE
MONTAGNE
ARBORETO
VIAGGIO
ZAINO
PINO
PULLMAN
AMICI
PIANTE
MINERALI
PARCO
LUNCH
CAMERE
ALBERGO
R
P
I
A
N
T
E
M
U
I
P
L
O
N
L
U
N
C
H
I
I
C
O
A
I
V
P
U
L
L
M
A
N
O
N
R
G
I
A
B
B
O
R
E
T
O
I
E
G
T
R
O
L
L
E
Y
E
C
P
N
O
O
I
G
G
A
I
V
A
R
A
I
S
M
O
N
T
A
G
N
E
A
G
M
U
A
L
B
E
R
G
O
L
P
N
I
IL CIBO CHE PIACE A REBECCA ESISTE ANCORA?
MIRACOLO A SCHILPARIO
Eravamo a Schilpario quando accadde un miracolo: Rebecca
mangiò tutto quello che c’era nel piatto!
Le classi quinte della scuola primaria di Bolgare il 12 e il 13
maggio andarono in gita a Schilpario, quando accadde un
fatto molto strano: ad ogni pasto Rebecca lasciò il piatto
completamente vuoto, cosa che non accade mai in mensa.
Dopo una lunga mattinata stancante, gli alunni andarono a
mangiare: a pranzo c’erano lasagne, cotoletta e patatine.
Rebecca dichiarò di aver mangiato quelle lasagne perché
erano molto simili a quelle di sua mamma e affermò anche
che le patatine erano deliziose. Tutti si stupirono, perfino le
maestre! Rebecca M. 5°C
LA MINIERA DI SCHILPARIO!!!!
Le classi quinte vanno in gita a Schilpario per
tornare indietro nel tempo.
Il 12 maggio le classi quinte della scuola di Bolgare si sono
recate a Schilpario in gita. Il momento più interessante per i
ragazzi è stato la visita alla miniera, fatta da un percorso
diviso in due tratti.
Nel primo tratto hanno potuto conoscere tanti minerali
grazie all’aiuto di una guida. Poi la guida ha mostrato il
percorso che tanti bambini e uomini erano costretti a fare
per poter vivere.
Mostrò poi un’enorme salita dove si arrampicavano,
portando sulla schiena la cesta piena di minerali.
Nel secondo tratto sono saliti su un trenino e hanno provato
per una decina di secondi a rimanere nel buio totale, proprio
come erano costretti a fare tanto tempo fa.
SOLUZIONE: ______________________
In questa esperienza i ragazzi hanno sicuramente compreso
l’enorme sacrificio che queste persone hanno fatto.
Ludovica G. 5°B.
(CLASSI QUINTE)
16
GITA SCOLASTICA A SCHILPARIO
LA SPLENDIDA GITA ALLE MINIERE
Dai banchi di scuola, alla scoperta della natura.
Tutti insieme in miniera, la vita di una volta.
LE QUINTE DI BOLGARE IN GITA A SCHILPARIO
Due bellissimi giorni trascorsi con gli amici,
circondati dalla natura.
Giovedì 12 maggio, alle 7.30, le classi quinte della scuola
elementare di Bolgare, sono partite per una fantastica gita di
due giorni a Schilpario. Sono stati due giorni intensi e ricchi
di avventure tra la natura selvaggia e le miniere. Tutto ciò ha
riportato alla luce i vecchi lavori che nonni e nonne facevano
un tempo: dalla paglia intrecciata alla ricerca di pietre ricche
di minerali. È stata una bella esperienza, perché ci ha
permesso di conoscere la vita di molti anni fa. Andreea 5°B.
Partiti da Bolgare alle 7.30 di giovedì 12 maggio, gli alunni
delle classi quinte sono arrivati a Schilpario, dopo un
tranquillo viaggio trascorso tra canti, chiacchiere e musica.
Dopo aver scaricato e sistemato i bagagli all’hotel
“Edelweiss”, i ragazzi sono arrivati alle famose miniere di
Schilpario, dopo una camminata di circa un’ora. Gli alunni
hanno indossato il casco di sicurezza ed un abbigliamento
adeguato e hanno iniziato la loro avventura prima su un
trenino e poi a piedi. La guida ha mostrato e spiegato le
caratteristiche e la vita che gli uomini conducevano in
miniera. La cosa più affascinante è stato vedere le stalattiti e
le stalagmiti dal vero. La gita è proseguita con la visita
all’arboreto a Vilminore di Scalve il giorno seguente per poi
ritornare entusiasti a Bolgare nella tarda serata.
Andrea P. 5°A
GITA A SCHILPARIO
Dopo chilometri di strada nei boschi, finalmente
in miniera.
Il giorno 12 maggio 2016 le classi quinte della scuola
primaria di Bolgare partono per visitare le miniere di
Schilpario. Un anno di lunga attesa e finalmente il giorno
della gita è arrivato. Dopo un lungo viaggio in pullman, alle
classi quinte aspetta un percorso di quattro chilometri nei
boschi per raggiungere le miniere. Appena arrivati,
emozionatissimi, ascoltando con grande interesse le
spiegazioni della guida, scoprono quanto fosse dura la vita in
miniera.
Un’esperienza
che
sicuramente
non
dimenticheranno mai. Paolo L. 5°B.
FINALMENTE DOPO TANTO TEMPO, PRONTI PER
SCHILPARIO: A CONCLUSIONE DEL CICLO DELLA
SCUOLA PRIMARIA, ECCO LA NOSTRA GITA.
I giorni 13 e 14 maggio siamo andati a visitare la Val di
Scalve, precisamente il piccolo paesino di Schilpario. Noi
ragazzi delle quinte eravamo molto agitati per il viaggiosoggiorno che dovevamo fare. Abbiamo raggiunto Schilpario
con il pullman. Abbiamo visitato il museo etnografico dove ci
hanno spiegato come vivevano gli antenati del paese. Poi ci
siamo avviati verso la miniera e, il signor Lanfranco, il
direttore dell’albergo dove alloggiavamo, al ritorno, ha
portato in macchina i ragazzi che non ce la facevano a
camminare, caricandoli persino nel baule! Arrivati in hotel ci
siamo fatti la doccia e abbiamo cenato, la giornata però non
era ancora terminata, infatti abbiamo anche costruito un
cestino di vimini. Il giorno seguente lo abbiamo trascorso
all’arboreto dove era stata organizzata la “caccia alle
piante”, il gioco consisteva nel trovare la pianta che ci era
stata assegnata. Poi abbiamo fatto una passeggiata nel
bosco e siamo ripartiti per Bolgare. Quando siamo arrivati
c’erano tantissime mamme che, entusiaste, chiedevano ai
loro figli come fosse andata la gita. Posso solo dire che è
stato SUPER BELLO!! Letizia 5°A.
GITA IN MONTAGNA: CAMMINATA DI 4 KM.
4 km percorsi a piedi da ragazzi
Il giorno 12 maggio 2016 le classi quinte della scuola
elementare di Bolgare, si trovavano a Schilpario e per
raggiungere una miniera, fecero 4 km a piedi sotto la
pioggia. Dopo 2 km già erano stanchissimi, alla fine
arrivarono alla miniera senza fiato, però felici di poter
entrare. Valeria C. 5°B.
GIOCHI PAZZI
Una giornata in mezzo al verde.
Le quinte elementari di Bolgare si divertono
nell’arboreto della Val di Scalve.
Il 13 maggio, durante la gita scolastica, alcuni ragazzi delle
quinte di Bolgare hanno organizzato un gioco nell’arboreto.
In particolare Alice ed Elisabetta si sono distinte nella corsa e
nella ricerca dell’albero corretto. La loro squadra è risultata
la vincente, ricevendo in regalo ghiaccioli gratis!!! Alice R.
5°B.
17
parlando delle stalattiti e delle stalagmiti raccomandando di
non toccarle perché, a causa di una sostanza contenuta nelle
mani, la loro crescita si sarebbe bloccata per moltissimi anni.
“È stata davvero una bella esperienza!” hanno concluso gli
alunni, mentre si avviavano verso la mostra mineraria
insieme alle maestre, soddisfatte per aver scelto questa gita.
Alessandro D. 5°C.
ECCEZIONALE IMPREVISTO A SCHILPARIO: LE
CLASSI QUINTE PERDONO LA RETTA VIA!
Al ritorno in albergo gli studenti in gita sbagliano
strada.
La sera di giovedì 12 maggio, i ragazzi delle classi quinte della
scuola primaria di Bolgare e le loro insegnanti, stavano
terminando la loro prima giornata della gita a Schilpario
nell’oratorio del paese. Alle ore 23 circa, il gruppo si è
incamminato per fare ritorno all’albergo Edelweiss. La
maestra Sofia guidava il gruppo, ma ha iniziato ad avviarsi
lungo la strada sbagliata, ben presto però la maestra
Valentina si è accorta che la strada non era quella giusta.
Fortunatamente la maestra Sofia ha notato degli scalini che
conducevano alla strada sottostante, che era quella esatta.
Alle 23.30 il gruppo è finalmente giunto in albergo senza
gravi conseguenze. Malaiqa 5°C
LE MINIERE IN VAL DI SCALVE
A qualcuno sono piaciute, a qualcun altro no.
Guida alle miniere di Schilpario.
Arrivate a Schilpario, le classi quinte hanno visitato il museo
etnografico. Dopo il pranzo si sono avviate verso le miniere
su un percorso di quattro chilometri. Giunte a destinazione,
hanno vissuto un’esperienza indimenticabile! Inizialmente
sono saliti su un vagoncino che trasportava minerali e si
sono avventurati nella miniera fino a quando si sono ritrovati
nel punto “principale” dove si ritrovavano i minatori per
tornare a casa. Dopo un breve racconto sulla miniera, la
guida ha spento le luci facendo provare agli alunni
l’esperienza del buio totale. Infatti, ogni minatore, aveva una
lampada che durava quanto le ore di lavoro e, quando si
consumava, il minatore poteva tornare a casa. Senza
neanche una piccola lucina, il minatore avrebbe avuto
enormi difficoltà ad uscire dalla miniera. La guida ha inoltre
spiegato che, fin dai tempi dei Celti, la miniera è sempre
stata ricca di siderite (carbonato di ferro). Dopo aver fatto
un tratto di strada con il trenino, hanno iniziato il percorso a
piedi, per qualche chilometro. Molte persone hanno avuto
paura delle discese ripide, anche quando si trovavano sul
trenino. La guida ha spiegato perché c’erano tanti pilastri di
legno e quali sostenevano il muro dove lavoravano i
minatori. Poi ha parlato dei pericoli che si potevano
incontrare, come la caduta delle pietre, lo scivolamento dei
minatori a causa della mancanza di strumenti di sicurezza e
della “silicosi” (una malattia che i minatori, per
sdrammatizzarla, chiamavano “la ragazza”) che intaccava i
polmoni e li pietrificava. Raccontò anche che i ragazzi di quel
tempo, finita la quinta elementare, dovevano lavorare in
miniera e trasportare gerli carichi di siderite. Concluse
18
19