GIORNALINO cl. 5 scuola primaria di Bolgare
Transcript
GIORNALINO cl. 5 scuola primaria di Bolgare
1 • ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO – PLESSO DI BOLGARE a.s. 2015/2016 • • • • • • • • PREFAZIONE Durante l’anno scolastico 2015/2016 gli alunni delle classi quinte si sono occupati della redazione del “Giornalino della scuola primaria di Bolgare”. Si tratta di una rivista in un unico numero che raccoglie i progetti di tutte le classi del plesso, varie rubriche su sport, animali, moda, poesie, giochi, ricette e altro ancora. Il materiale che compone il giornalino è stato interamente fornito e creato dagli alunni in collaborazione con i loro insegnanti, accuratamente selezionato e assemblato. Si ringraziano la dirigente dell’istituto, gli insegnanti, gli alunni e tutti coloro che ne hanno reso possibile la realizzazione. • • • INDICE • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Classi prime - La nuvola Olga………………………..p. 3 Classi prime - Leggo e memorizzo bambina….. p. 3 Classi prime - Leggo e memorizzo bambino……p. 4 Classi seconde - Festa del libro al parco Brolo…p.4 Classi terze - Con la nostra fantasia…..le immagini prendono vita………………………………………………p. 5 Classi terze - Speranza di una vita………………….p. 5 Classi terze - La viola odorata………………………..p. 6 Classi quarte - La scuola primaria di Bolgare incontra un’esperta di orti…………………………….p. 7 Classi quinte - Sport - Atletica…………….………….p. 8 Classi quinte - Sport - Tennis..……………….……….p. 9 Classi quinte - Sport - Equitazione………………….p. 9 Classi quinte - Sport - Calcio..……………….…….….p. 9 Classi quinte - Sport - Danza…………………….…..p.10 Classi quinte - Animali - Pesci……………………….p.10 Classi quinte - Animali - La mia cagnolina Vilu………………………………………………………….….p.10 Classi quinte - Animali - I miei cavalli…..……….p.11 Classi quinte - Animali - Sceda………………….….p. 11 Classi quinte - Animali – Il mio cane…………….p. 11 Classi quinte - Ricette - Le rose di zia Samantha..……………………………………….…….….p. 11 Classi quinte - Ricette - Il tè indiano…….……….p. 12 Classi quinte - Ricette - I Muffins………………….p. 12 Classi quinte - Ricette - Rotolo di Primavera...p. 12 Classi quinte - Ricette - Salame al cioccolato..p. 12 Classi quinte - Ricette - Tiramisù………………….p. 12 Classi quinte - Poesie - La mia piccola cagnolina…………………………………………………...p. 13 Classi quinte - Poesia - Il cielo vive..……………..p. 13 Classi quinte - Poesia - Farfalle……..……………..p. 13 Classi quinte - Poesia - La poesia delle stelle..p. 14 • • • • • • • 2 Classi quinte - Poesia - Nuvole nel mare sopra di noi…………………………………………………………….p. 14 Classi quinte - Moda - La moda in Marocco….p. 14 Classi quinte - Moda - Lo stile moderno……….p. 14 Classi quinte - Moda - La sposa indiana…….….p. 14 Classi quinte - Moda - La moda di Melody..….p. 15 Classi quinte - Moda - La moda nel mondo…..p. 15 Classi terze - Giochi - I quadrati magici………..p. 15 Classi quinte - Giochi - Giochiamo……..………..p. 16 Classi quinte - Cronaca - Il cibo che piace a Rebecca esiste ancora? Miracolo a Schilpario…………………………………………………..p. 16 Classi quinte - Cronaca - La miniera di Schilpario!!! Le classi quinte vanno in gita a Schilpario per tornare indietro nel tempo………………..………..p. 16 Classi quinte - Cronaca - Gita scolastica a Schilpario………………………………………...………..p. 17 Classi quinte Cronaca Gita a Schilpario………………………………………...………..p. 17 Classi quinte - Cronaca - Dopo chilometri di strada nei boschi, finalmente in miniera….………………………………………...………..p. 17 Classi quinte - Cronaca - Gita in montagna: camminata di 4 km …………………………...………..p. 17 Classi quinte - Cronaca - Giochi pazzi….………..p. 17 Classi quinte - Cronaca - La splendida gita alle miniere. Le quinte di Bolgare in gita a Schilpario………………………………………………….. p. 17 Classi quinte - Cronaca - Finalmente, dopo tanto tempo, pronti per Schilpario: a conclusione del ciclo della scuola primaria, ecco la nostra gita………………………………………………....………..p. 17 Classi quinte - Cronaca - Eccezionale imprevisto a Schilpario: le classi quinte perdono la retta via!..........………………………………………...………..p. 18 Classi quinte - Cronaca - Le miniere in Val di Scalve …..………………………………………...………..p. 18 Classi quinte - Care maestre………………………..p. 19 QUESTA È LA NUVOLETTA CHE HA Ma INSEGNATO AI BAMBINI DI PRIMA A la gallina le dice: “Non far cadere nessuna gocciolina”. LEGGERE E A SCRIVER E. Olga va sopra un campo di girasoli. Ma il campo dei girasoli le dice di no. Ecco la nuvola Olga. È bianca e Olga incontra l’ uccello Gino che le indica il morbida come la posto dove ci sono altre nuvole. panna montata. Poi Gino torna nel suo nido. Viaggia nel cielo sola soletta. La nuvola Olga vuole dormire Finalmente Olga può fare la pioggia insieme sulla alle sue amiche. luna, ma la luna la manda via. La nuvola Olga non sa dove andare a LEGGO E MEMORIZZO BAMBINA dormire. A Olga scappa la pipì. Ciao sono Laura Olga si ferma sopra un gatto. La maestra che vive in aula Ma il gatto la manda via. Ciao sono Delia Allora la nuvola Olga gallina Giacomina e i si ferma sopra La maestra che da la sveglia la suoi pulcini. Ciao sono Eleonora 3 La maestra con la voce sonora Ciao sono Monica La maestra supersonica Ciao sono Clara La maestra golosa di spaghetti alla marinara Ciao sono Martina “ FESTA DEL LIBRO AL PARCO BROLO” la maestra precisina Ciao sono…………………………una bambina Giovedì scorso tutti noi bambini delle classi seconde siamo Che canta una canzoncina. andati al Parco Brolo per festeggiare la Giornata Mondiale del Libro. C’era un bellissimo sole e la giornata era calda e luminosa. Appena arrivati ci siamo seduti in un’aiuola del cortile del Comune e tre mamme ci hanno letto delle LEGGO E MEMORIZZO BAMBINO bellissime e piacevoli storie. Dopo ci siamo divisi in tre squadre e abbiamo fatto delle gare: chi rispondeva correttamente a delle domande riferite Ciao sono Laura alle storie vinceva. Ogni squadra ha vinto una gara. In La maestra che vive in aula seguito ci siamo spostati nel parco e abbiamo fatto merenda Ciao sono Delia seduti nel prato: le mamme ci avevano preparato pane e nutella e per rinfrescarci un bel ghiacciolo! La maestra che da la sveglia Poi ci siamo messi a giocare liberamente: a lupo, a Ciao sono Eleonora nascondino, a lupo mangia frutta, a rincorrerci nel parco… La maestra con la voce sonora Successivamente ci siamo riuniti in un grande cerchio e le Ciao sono Monica maestre ci hanno regalato un bellissimo libro. Infine ci siamo La maestra supersonica messi in fila e siamo ritornati a scuola un po’ stanchi ma felici: è stata proprio una bellissima giornata! Ciao sono Clara La maestra golosa di spaghetti alla marinara (Gli alunni e le alunne di classe seconda) Ciao sono Martina la maestra precisina Ciao sono…………………………un bambino Che mangia un cioccolatino. 4 Premessa In occasione della Giornata della memoria, le classi terze hanno ideato un progetto. La seguente poesia è stata scritta in seguito, in modo spontaneo da un’alunna. “Con la nostra fantasia… le immagini prendono vita” Speranza di un’alba Premessa Quando il sole sorgerà, Noi alunni delle classi terze ci siamo divertiti a lavorare in piccoli gruppi per inventare un breve racconto fantastico con l’utilizzo di immagini. La maestra ad ogni gruppo, ha fatto scegliere fra tante, una busta che conteneva delle immagini con le quali ciascun bambino, a turno, doveva inventare un pezzetto di storia usando ogni ni volta una figura diversa (erano 2 a testa) . Ogni sequenza del racconto doveva essere collegata alla precedente (detta dal compagno) in ordine logico temporale. il 27 Gennaio, Ecco uno dei nostri racconti. Che il sole non dimenticherà. Il pesce detective Bambini, uomini e donne rasati, l’anima si diffonderà e la morte si ricorderà. Quando qualcosa scoppierà Sarà il cuore sapendo la verità. Sacrifici in nome della lealtà per metà uccisi lì, mo cicatrici 1 - Una volta un pesce detective aveva molte dopo aver combattuto contro i criminali degli abissi, era da tanto tempo che non combatteva. brutalmente separati, con un sospiro la loro vita finì. 2 - Un giorno ricevette una lettera, c’era scritto che Pungiglionecriminale era scappato in Brasile, allora si arrabbiò perché tanti anni fa aveva distrutto strutto la sua casa con il suo pungiglione che spara fulmini. Quindi Qui uscì da casa e andò all’aeroporto oporto e prese l’aereo A 5. Ma la vera storia Non è finita qua. Quando il sole sorgerà, 3 - Arrivato in Brasile, il detective pesce iniziò a cercare Pungiglionecriminale con la lente di ingrandimento, andò di fiore in fiore per vedere se c’erano dei fiori spezzati. il 27 gennaio, La vita rivoluzione farà sperando che il mondo migliorerà. 4 - Ad un certo punto trovò l’alveare di Pungiglionecriminale, poi con la sua chiave magica aprì la porta e disse all’ape: - Alza le ali e le zampette! - con la calamita attirò il suo pungiglione di ferro e lo arrestò. Silvia Marchetti (classe 3°) Gruppo di Giada, Luca, Lorenzo e Maguette (cl.C) 5 LA VIOLA ODORATA giunge al termine. FRUTTO NOME SCIENTIFICO Viola odorata NOME COMUNE È conosciuta come violetta, viola mammola o mammoletta ORIGINE DEL NOME Il suo nome deriva dal greco “( f)ion” = viola, violetta Il suo nome è riferito all’intenso e dolce profumo FAMIGLIA Appartiene alla famiglia delle violaceae PROVENIENZA È Originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia HABITAT È diffusa su tutto il territorio italiano; cresce in luoghi erbosi ed incolti, ai margini dei boschi, vicino ai muri e lungo i fossi; spesso è stata coltivata nei giardini ed è inselvatichita. DESCRIZIONE è una piccola capsula che contiene i semi. È una piantina erbacea perenne e tapezzante che predilige posizioni ombreggiate È poco appariscente ma molto graziosa, si espande rapidamente per mezzo di stoloni striscianti e radicanti, da cui si sviluppano nuove piantine. IMPOLLINAZIONE I fiori vengono impollinati dagli insetti. RIPRODUZIONE La riproduzione avviene con i semi, che cadono e germinano vicino alla pianta madre. Inoltre possono essere presenti degli stoloni cioè modificazioni di fusti che danno origine a nuove piante identiche alla pianta madre. LINGUAGGIO DEI FIORI Nel linguaggio dei fiori la viola simboleggia l’onestà e la modestia. Regalare un bouquet di violette a qualcuno significa rivelare di essere segretamente innamorati ma troppo timidi per dichiararsi apertamente a parole. Inviare violette alla persona amata è un modo per dimostrare che si pensa teneramente a lei in ogni momento. Nell'Ottocento, i giovanotti portavano fiori di violetta all'occhiello della giacca per indicare che erano ancora celibi. CURIOSITÀ In Francia, queste piante erano coltivate nel giardino del re fin dai tempi di Enrico IV: la polvere ottenuta dai fiori e dalle foglie veniva cosparsa su tutto il corpo per attenuare i cattivi odori. Napoleone Bonaparte era un grande amante delle violette perché la prima volta che incontrò Giuseppina de Beauharnais lei ne aveva un mazzolino attaccato alla cintura. STELO raggiunge un ‘altezza di 10-15 centimetri FOGLIE possono essere cuoriformi od ovali di colore verde brillante con lunghi piccioli MITO Si racconta che il dio Vulcano, nonostante il suo aspetto alquanto ripugnante, voleva a tutti i costi piacere alla moglie Venere e così si cinse il capo con una corona di violette: la dea, stregata dall’inebriante profumo, non poté resistergli. UTILIZZO Numerosi sono i modi di utilizzare questo piccolo fiore: • i fiori appena colti sono usati come aromatizzanti e FIORI sono solitari e molto profumati con un lungo peduncolo che regge un calice diviso e una corolla di 5 petali di color viola intenso. La fioritura avviene a fine inverno o nella primavera quando ormai l’inverno 6 • • • • • complemento delle insalate, negli sciroppi e nei gelati, nelle marmellate e nei canditi. i fiori sono usati anche nella produzione di un formaggio pecorino dolce. i fiori trasformati in sciroppo o tisana si utilizzano come rimedio contro la tosse . fiori e foglie si utilizzano per uso esterno in un decotto contro contusioni e scottature . l’olio essenziale ricavato da questa pianta ha proprietà calmanti sul sistema nervoso . nel campo cosmetico si utilizza l’essenza di violetta per la preparazione di profumi. Il documento sopra è il testo che gli alunni hanno ricevuto e manipolato per preparare la pagina del diario del mese di aprile A seguire ci sono alcune foto del prodotto ottenuto. LA SCUOLA PRIMARIA DI BOLGARE INCONTRA UN’ESPERTA DI ORTI. Il 28 gennaio 2016 gli alunni della classe quarta sezione C della scuola Primaria di Bolgare, hanno incontrato la dott.ssa Francesca Gambirasi. La dott.ssa, solare, alta, magra, dai capelli castani, arrivata in leggero ritardo perché trattenuta oltre l’orario previsto in un'altra classe, dopo le iniziali presentazioni, ha risposto alle domande rivoltole dagli alunni, molto bene e con molti particolari. D: - “Quando è nata la tua passione per l’orto e perché è la tua passione? Cosa fa un agronomo?” R: - “Innanzitutto devo dire che questa passione me l’ha trasmessa mia nonna. In realtà io non sono un’agronoma; mi sono laureata in Scienze dell’Educazione e all’inizio della mia carriera ho lavorato in una scuola materna, in seguito ho iniziato a seguire molti corsi sugli orti. Oggi collaboro con l’Orto Botanico di Bergamo.” D: - “Come si realizza l’orto? Come si fa a scegliere il terreno giusto? Quanto spazio serva per una pianta?” R: - “Per realizzare l’orto occorrono tre elementi principali: il terreno, l’acqua e le mani. Serve una fonte d’acqua vicino al terreno che abbiamo scelto, perché l’orto non deve essere un lavoro faticoso ma un passatempo. Serve un terreno impermeabile, misto e fertile che permetta alla pianta di 7 avere la quantità giusta d’acqua. Per capire quanto spazio occorre alla pianta è importante osservare le sue caratteristiche. Ad esempio se è una pianta che si sviluppa in altezza le servirà poco terreno ma sarà utile mettere un bastone per sorreggerla.” R: - “Di solito basta un seme per far nascere una pianta ma a volte più di uno.” D: - “Quali piante si possono coltivare e quali semi si possono seminare in ogni stagione e quale è la stagione migliore?” R: - “In Italia possono essere coltivate tantissime tipologie di piante; la varietà dipende dalla zona. E’pur vero che, qui da noi, la maggior parte degli ortaggi vengono coltivati nelle serre. Questo è il motivo per cui nei supermercati si trova tutto ogni periodo dell’anno. La pianta più facile da coltivare è l’insalata.” D: - “Che tipologie di piante ci sono in Italia? Quale è la pianta più facile da coltivare?” R: - “I piselli si possono seminare a gennaio – febbraio. L’insalata, coste, rosmarino e fragole a marzo. Le stagioni vanno tutte bene dipende dalla pianta”. D: - “In Italia esistono piante di banano?” D: - “Quali attrezzi servono per coltivare e quanto tempo occorre ad una pianta per nascere?” R: - “Credo di no perché questa pianta ha bisogno di climi caldi; comunque mi informerò e vi dirò la prossima volta.” R: - “Innanzitutto servono le mani, la pala e il rastrello; anche il tempo che occorre ad una pianta per crescere dipende dal tipo di pianta. Ad esempio i piselli seminati a fine gennaio sono pronti a fine aprile.” D: - “Come va curato l’orto? Occorre utilizzare del concime e degli antiparassitari?” R: - “I concimi servono a rendere fertile il terreno ed è consigliato il letame essiccato. Per allontanare insetti e parassiti è bene piantare piante che li attirino.” D: - “Quanto scavare prima di seminare, quanta acqua occorre e quanta luce?” ATLETICA R: - “Prima di seminare occorre scavare il terreno 40-50 cm. Anche l’acqua che occorre dipende dal tipo di pianta ad esempio il riso ne richiede tanta. Il terreno scelto deve essere in un punto soleggiato, non esposto a nord.” È l’insieme di discipline sportive che possono essere suddivise in: lancio del disco • lancio del giavellotto • lancio del martello •lancio del vortex • salto in lungo • salto in alto • corsa su strada •corsa in montagna • corsa campestre • marcia •corsa di 800 m – 600 m – 200 m - 100 m – 80 m – 60 m – 50 m. D: - “Quanto tempo vive in genere una pianta e quanti ortaggi può produrre?” R: - “Anche la vita di una pianta dipende da tanti fattori, così come anche la quantità di ortaggi prodotti dipende dalla grandezza della pianta, dal terreno, e dalla cura. Per esempio la pianta di pomodoro ne può produrre 5 – 6 Kg.” Gli eventi sono organizzati su una pista ad anello di 400 m per la corsa, invece per i lanci si svolgono in una piattaforma di solito racchiusa da una rete alta circa 5 m. Il salto in lungo si svolge in una piccola piattaforma ricoperta di sabbia, per il salto in alto serve un materasso sul quale bisognerà saltare. Molte delle discipline atletiche hanno origini antiche e si tenevano in forma competitiva già nell’antica Grecia. L’atletica venne inserita nei giochi olimpici già nella prima edizione, cioè nel 1896. E da all’ora ha sempre fatto parte del programma olimpico. Uno dei più grandi atleti olimpici è USAIN BOLT. MARTINA G. 5°A D: - “Quanto ossigeno può produrre una pianta?” R: - “È difficile rispondere a questa domanda, non ho questa informazione. Chiederò e vi informerò la prossima volta che ci vedremo.” D: - “Le radici delle piante sono tutte uguali? possono essere?” Come R: - “Le radici delle piante non sono tutte uguali ne esistono: ramificate e a fittone”. D: - “Per far nascere una pianta basta solo un seme o ne occorrono più di uno?” 8 TENNIS È uno sport che vede opposti due giocatori (uno contro uno, incontro singolare) o quattro (due contro due, incontro di doppio) in un campo diviso in due metà da un rete alta circa un metro dal terreno. I giocatori utilizzano una racchetta, come se fosse il prolungamento del braccio, al fine di colpire una pallina. Lo scopo del gioco è colpire la pallina per far sì che l’avversario, posto nell’altra metà del campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo (l’obbligo del primo rimbalzo è solo in risposta alla palla messa in gioco dalla battuta dell’avversario, nelle altre fasi di gioco è consentito ribatterla anche al volo) o che battendola finisca col mandarla fuori dal campo o non riesca a superare la rete posta al centro del campo. Si potrebbe considerare un gioco completo se non fosse per lo sviluppo asimmetrico del corpo. Oltre alla forza fisica, alla precisione, alla destrezza, alla coordinazione e alla resistenza, fondamentale, soprattutto se lo sport è praticato a livello agonistico, è anche l’ aspetto tattico e mentale: la maggior parte di giocatori della “top ten” del mondo sono seguiti infatti da uno staff che comprende uno psicologo, un allenatore che si occupa dei colpi e dell’impostazione tattica in campo, un preparatore atletico ed un manager. Un buon giocatore si distingue per la sua completezza in quattro fattori: fisico, tecnico, tattico e mentale. L'ultimo è probabilmente il più complicato da allenare, in quanto solo giocando tanti match si impara a gestire la tensione, le proprie sensazioni e le proprie emozioni. A livello amatoriale è divertente e crea sempre un po’ di competizione. ANDREA 5°A IL CALCIO Il calcio è un gioco di squadra che consiste nel far gol nella porta avversaria. Ogni partita dura 45 minuti ed è costituita da tre tempi da 15 minuti ciascuno. Ogni squadra è composta da 7 giocatori, tra cui il portiere , i difensori , i centrocampisti e gli attaccanti . Noi di calcio usiamo 2 magliette: una da usare quando fa caldo e una quando fa freddo. Nel calcio ci sono diverse regole : quando la palla supera la riga a lato si dice che è “fuori” quindi si procede con una rimessa laterale , cioè un giocatore si posiziona sulla riga per passare la palla con le mani al proprio compagno di squadra , quando si commette un fallo ad un giocatore nella propria area si dice che è “rigore”, quindi bisogna tirare dal dischetto che dista 11 metri dalla porta, invece quando commetti fallo fuori dall’area si dice che è punizione. Ogni giocatore indossa delle protezioni (parastinchi, cavigliera). I giocatori hanno delle scarpe personali con tacchetti sotto la suola (di plastica per i bambini e di ferro per i grandi). Ogni stagione si svolge un campionato al quale partecipano molte squadre e d‘estate si organizzano molti tornei e uno di questi dura tutto il giorno. Ogni anno si svolge anche un torneo dell’oratorio al quale partecipano solo calciatori che giocano in quella squadra . Anche se si arriva ultimi, si vince lo stesso una coppa, ma più piccola delle altre. BADR, MATTEO, MATTIA, 5°C. EQUITAZIONE LE REGOLE: Questo sport deve essere praticato con molta eleganza nei movimenti, bisogna avere molta calma e non essere agitati perché se il cavallo sente l’agitazione si innervosisce anche lui. Bisogna ascoltare l’istruttore e non avere fretta di imparare. Bisogna saper gestire il cavallo e tenere le mani basse, i talloni puntati verso il basso ed essere molto concentrati, bisogna cominciare con un cavallo calmo che non fa scherzi, poi, mano a mano che si va avanti, cambi il cavallo fino ad arrivare alle gare. UNA LEZIONE COMUNE: Per cominciare bene una lezione bisogna prendere una cavezza e andare nel box del cavallo sempre con un adulto vicino: si prende il cavallo e, dopo averlo tolto, si lega a dei ganci molto resistenti, si spazzola, si striglia, gli si puliscono gli zoccoli. Infine si posiziona sulla groppa del cavallo il sotto sella e sopra la sella, si mette un filotto di gomma o di ferro in bocca al cavallo che è legato alla testiera. La divisa di dressage è molto elegante e seria, mentre quella del salto ad ostacoli è abbastanza sportiva. ALICE 5°B. 9 DANZA CLASSICA Bisogna ricordarsi di dargli sempre da mangiare altrimenti muoiono. REGOLE: Durante gli allenamenti e gli spettacoli è obbligatorio fare lo chignon. Bisogna portare le scarpette e mettere la divisa , cioè il body e le calze . Bisognerebbe ricordarsi di cambiare l’acqua dopo un po’ di tempo. I pesci respirano attraverso le branchie; si muovono grazie alla coda e alle pinne. Possono essere molto colorati o solo di un unico colore. Esistono pesci d’acqua dolce e d’acqua salata. I pesci sono degli animali tranquilli e pacifici. Possono essere: pesci da fondo, pesci pulitori e pesci normali. Possono essere di tutte le dimensioni, di solito quelli che abbiamo nei nostri acquari sono un po’ più piccoli di quelli che ci sono nel mare. I pesci hanno gli occhi piccolini; non si può toglierli dall’acqua per troppo tempo altrimenti muoiono. Si adattano velocemente all’acquario in cui vivono; i pesci piccolini hanno denti così piccoli che quasi non si vedono, invece quelli molto più grandi, tipo i piraña, hanno i denti molto più grandi. GIORGIA 5°A. Durante gli allenamenti bisogna tenere le punte tese. Durante gli spettacoli o le gare bisogna togliere lo smalto, gli orecchini, i braccialetti, i cerchietti … GLI ATTREZZI CHE USIAMO SONO: durante il riscaldamento usiamo la corda che ci serve per saltare, la sbarra alla quale ci appoggiamo e facciamo il pliè . Al centro facciamo sissonnes e assamblès, fondù, le piroette, il padebure e il grande allegro. LA MIA CAGNOLINA VILU Ciao, mi chiamo Ludovica. Io ho una passione per i cani da quando ero piccola e da 4 anni (quasi) ho una cagnolina di nome Vilu. Le voglio un mondo di bene. Pensare che quando l’ho presa al canile era la più calma di tutte, invece a casa è davvero una piccola peste. È di color marrone e nero, adora mangiare … Mangia tutto! Infatti a pranzo e a cena mangia le sue crocchette, ma anche un po’ di riso o una bistecchina ai ferri. La sua colazione è speciale perché mangia un po’ di biscotti immersi nel latte. FACCIAMO ANCHE DANZA CARATTERE: Per prima cosa mettiamo le scarpe con il tacco e la gonna con tre righe di colore bianca, azzurra e blu. Facciamo il balletto finale per dimostrare che cosa facciamo durante gli allenamenti e dopo lo spettacolo ci salutiamo !!!!!! (Io credo che i cani debbano mangiare non solo crocchette, ma anche dei cibi più gustosi). Vilu ama giocare, molto spesso la portiamo a correre al parco, ma si diverte anche a casa! GIORGIA BALDELLI, ELISA, 5°C. I PESCI I pesci in casa nostra vivono negli acquari ad una temperatura né troppo fredda né troppo calda. Si nutrono di mangime per pesci, che è formato da pezzettini di pesciolini liofilizzati e alcune alghette. Di solito per abbellire il nostro acquario, si mettono delle piantine finte o vere, dei sassolini oppure della sabbiolina sul fondo e tante altre cose per decorarlo ancor di più. 10 Era bianca con le macchie marroni, il naso “bagnato” e la codina abbastanza lunga. Ecco la mia Vilu che ha strappato un rametto dall’albero. Nella sua cuccia ha delle posizioni piuttosto buffe e strane anche se lei è comoda così … LUDOVICA 5°B. Adorava le lunghe coccole, ma odiava fare il bagno. Glielo facevamo in giardino, dentro una bacinella grande grande e, una volta lavata, le mettevamo il guinzaglio per farla asciugare al sole, mentre passeggiavamo per il giardino. I MIEI CAVALLI Le davo le sue crocchette in una ciotola e nell’altra le mettevo l’acqua da mettere poi nella sua cuccia. I miei cavalli sono molto bravi, si lasciano fare di tutto e sono dei coccoloni, iniziamo a descriverli. Amava i grattini sotto l’orecchio destro e sulla sua pelosa schiena. AZOR: Azor è un cavallo molto bravo con i bambini piccoli e anche con gli adulti. È alto 1,58 m il suo mantello è baio (marrone), ha la criniera nera e anche la coda ha una rosellina (pieghe del pelo), sotto il collo, sul petto, in mezzo alle gambe posteriori e tra gli occhi. Ha delle fascette del pelo cioè, pelo bianco dove ci sono gli zoccoli. Gli animali sono degli amici fedeli che non ti abbandonano mai! GIORGIA C. 5°C. JERESANO: Jeresano è un cavallo molto bravo con i bambini e con gli adulti, molto raramente lo si trova sdraiato, allora io entro nel box e mi siedo accanto a lui. È alto 1, 68 m; ha il mantello bianco con delle macchie di colore sauro è molto affettuoso. Quando ero in India avevo un cane che si chiamava Rocky. IL MIO CANE Lo avevo preso dal mio amico. Ora vi spiego come mi prendevo cura di lui. Per prima cosa non devi essere cattivo con il cane se no ti può attaccare. Devi dargli da mangiare e da bere la mattina, il pomeriggio e la sera. D’estate puoi lasciarlo tranquillamente fuori, ma d’inverno devi portarlo in casa . Puoi lavare il tuo cane una volta alla settimana con lo shampoo adatto per i cani che puoi trovare al supermercato. Quando lo porti in giro devi stare attento che non attacchi qualcuno. Vorrei dire una cosa: dovete essere sempre bravi e buoni con gli animali, non metterli nella gabbia e lasciarli sempre liberi. HARJASHAN 5°C. CONSIGLI Per avere un cavallo sano e forte bisogna dargli un sano nutrimento come: • • • • Barbabietola, crock, fieno, carote. LE ROSE DI ZIA SAMANTHA INGREDIENTI : •2 rotoli di pasta sfoglia (rettangolari) •marmellata qb •mela tagliata a fette sottili (3 mele ) •rotella per tagliare la pasta sfoglia. Se fa il bravo anche dei biscottini! Deve fare molto movimento. Tagliare la pasta sfoglia di alt. 50 cm, sbucciate le mele a pezzi sottili (spalmateci sopra la marmellata), mettete le fette di mela sulle strisce ricoperte di marmellata, rivoltate un lembo all’interno, arrotolate e inserite nei pirottini. Infornate per 20 minuti a 200°c e servire. ALICE R. 5°B SCEDA Io avevo un cane… si chiamava Sceda, era una femmina, una meticcia. LETIZIA, IBITISSAM, 5°A. 11 Procedimento: IL TÈ INDIANO In una terrina separare i 2 tuorli dagli albumi, al tuorlo aggiungere i 150g di zucchero e con una frusta elettrica montare il tutto. Mettere le fragole nella panna, poi montare anche gli albumi, mischiare tutto insieme dal basso all’alto, unire gli 80g di fecola, aggiungere una bustina di vanillina e il lievito. Stendere sulla carta da forno il tutto. Infornare per 9 minuti a 180°. Infine guarnire con crema pasticcera, panna e fragole, poi arrotolare tutto. ALICE R. 5°B. INGREDIENTI: cardamomo, 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano, 1/2 cucchiaino di zenzero fresco, 1/2 cucchiaino di tè nero in polvere, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 300ml di latte, 1 bastoncino di cannella, 1/2 cucchiaino di pepe nero in grani, 1/2 cucchiaino. PREPARAZIONE: SALAME AL CIOCCOLATO Mettete tutte le spezie in un pentolino con il latte e lo zucchero. Portate ad ebollizione poi abbassate la fiamma e fate cuocere per 20 minuti a pentola scoperta. Rimuovete il bastoncino di cannella e versate nelle tazze con un mestolo. E così è pronto da bere!!! INGREDIENTI: 200g di biscotti secchi •1 barretta di cioccolato fondente da 300g •mezzo bicchiere di marsala •100g di burro HARPREET, AVNEET, 5°A. PREPARAZIONE: I MUFFINS Per prima cosa bisogna rompere i biscotti secchi , nel frattempo bisogna spezzare il cioccolato fondente e metterlo nel microonde per scioglierlo. Dopo aver sciolto il cioccolato fondente, bisogna mettere i biscotti secchi, intanto sciogliete il burro in padella. Dopo unite il burro al cioccolato e mescolate con un cucchiaio di legno. Mentre mischiate aggiungete mezzo bicchiere di marsala. Dopo aver mischiato il tutto mettete l’impasto nella carta da forno dandogli la forma di un salame. Mettetelo in frigorifero per una notte intera per poi mangiarlo il giorno dopo. Io, la mia mamma e mia sorella, per le feste facciamo quasi sempre i muffins, sono super buoni… !! Ora vi dico come si fanno. Ingredienti per circa 17 muffins: •100 g di gocce di cioccolato •300 g di farina •500 g di latte •3 cucchiaini di lievito •3 uova •20 g burro Procedimento Buon appetito! Prima di tutto prepariamo gli stampini nella teglia poi cominciamo a preparare i muffins. Si mette in una ciotola capiente il latte, la farina e si mescola, poi, dopo aver mescolato, si aggiungono il burro e le uova e si mescola. Dopo aver visto che l’impasto è abbastanza cremoso si aggiunge il lievito e si mescola lentamente, in seguito si aggiungono le gocce di cioccolato . Si mettono negli stampini e si infornano a 180 gradi per 20 / 25 minuti ed eccoli pronti. Poi li potete farcire con quello che volete. ASIA 5°B. MATTEO F. MATTEO B. DENIS 5°C- 5°A TIRAMISÙ Carissimi… per preparare il tiramisù occorre: •caffè •mascarpone una scatoletta da mezzo chilo •savoiardi 2-3 pacchetti •2 cucchiai di zucchero •2 uova •cacao. ROTOLO DI PRIMAVERA: Prima di tutto bisogna separare l’albume dal tuorlo. •3 uova•150g di zucchero •20 fragole •1 bustina di lievito •1 bustina di vanillina •80g di fecola di patate Prendete due bacinelle, in una mettete il tuorlo con lo zucchero e mischiate, nell’altra bacinella bisogna montare a neve l’albume. Con l’aggiunta del mio ingrediente segreto … *265g di crema pasticcera * Poi unite la crema formata da tuorlo e zucchero con il mascarpone e mescolate. Ora… con la crema che avete appena fatto aggiungete l’albume montato a neve e mescolate. 12 Intanto preparate il caffè. Quando è pronto, mettetelo in una ciotola. IL CIELO VIVE Il sole, giallo come il limone Ora inzuppate uno a uno i savoiardi, preparate una teglia e metteteli in senso verticale. e caldo come una fetta di polpettone Quando avete finito lo spazio, ricopriteli con la crema. attorno ai pianeti ruota Continuate ad alternare gli strati finché non finiscono gli ingredienti. come un’acuta nota. All’ultimo strato mettete il cacao in un setaccio e ricoprite la crema. La luna illumina la sera In una calda primavera Mettete in frigorifero e fatelo riposare per 5\6 ore, infine tiratelo fuori e… Rotonda come un bottone Buon appetito! E con l’arrivo del giorno il sole lo sovrappone. ANNA B. GIORGIA C. 5°C. Il vento sbatte sulla costa Senza fare una sosta. L’aquilone fa volare Con il suo forte soffiare. le stelle sono diamanti e fanno sognare gli amanti se cadon d’improvviso il desiderio non va condiviso. PAOLO 5°B LE FARFALLE C’erano due farfalle, che giocavano con le palle. LA MIA PICCOLA CAGNOLINA Una farfalla morì, La mia piccola cagnolina è dolce e birichina, sempre vuol giocare anche se io voglio riposare. Ma quando è molto stanca smette di giocare e fa la nanna. IRENE G. 5°A e l’altra dormì. SOFIA 5°B. 13 nei battesimi. Può essere di vari colori e con vari ricami che di solito si trovano sul petto e scendono in verticale ( spesso al centro) per tutto il vestito. Di solito per avere un kaftan si va dalla sarta che lo confeziona apposta per la cliente. Il kaftan in base all’ altezza della persona che lo veste ha diverse lunghezze, ma deve arrivare fino alle caviglie. LA POESIA DELLE STELLE Se guardi in cielo E vedi le stelle senti Un brivido sulla pelle Djellaba e il kaftan sono abiti raffinati che evocano lo stile lussuoso e orientale di questo paese. Non guardarti in giro Non cercare calore LO STILE MODERNO Perché quello Lo stile moderno è più utilizzato dalle ragazze e dalle donne più giovani, invece le donne di una certa età tendono a vestirsi seguendo la tradizione. È tutto il mio amore. Bsant B. 5°B. Con stile moderno si intende uno stile che comunque rispetta la religione e comprende magliette a maniche lunghe o comunque con coprispalle; se la maglietta non è lunga bisogna abbinarci pantaloni larghi, se invece la maglietta è lunga ci si possono abbinare tranquillamente dei jeans. Le donne marocchine amano molto i gioielli soprattutto quelli in oro, poi non parliamo di borse, scarpe e molti altri accessori. NUVOLE NEL MARE SOPRA DI NOI Nuvole … nuvole di ogni genere, piccole, grandi … quello che sia … questo cielo è una poesia! Topo addormentato, uomo turbato, donna felice, uomo che dice. Si può concludere dunque che lo stile e la moda in Marocco non mancano e non mancheranno mai. Nel mare sopra di noi, batuffoli di cotone volteggiano allegri mentre il sole è geloso, lui se ne va! AYMAN, KAWTAR 5°B. Nuvole nere, come le sere, le vedi arrivare, ma non riesci a scacciare. LA SPOSA INDIANA Pesce che strilla, una favilla, un sorrisino, un fiorellino, una cascata o un pirata. Nere d’inverno, bianche in estate, qui adesso sembran patate. Una scritta, un disegno, quello che vuoi, perché tu… sognare puoi. GIORGIA C. 5°C. Il colore rosso e le sue sfumature sono usati quando ci si sposa. L’abito da sposa si decora con i gioielli, ma si inizia a prepararlo mesi prima del GRANDE GIORNO. Il giorno delle nozze la sposa indossa l’abito e comincia a decorarsi con l’aiuto delle sue amiche: decora la mano con Mehndi mette sei braccialetti, si trucca in modo da essere bella. Quando ha finito di abbellirsi, mette sulla testa una specie di velo lungo di colore rosso con dei piccoli diamanti luccicanti. RIYA 5°B LA MODA IN MAROCCO La moda in Marocco è vivace e colorata, infatti ogni vestito ha la sua storia, i suoi colori e i suoi ricami. Uno dei vestiti più indossato in Marocco è il Kaftan, è utilizzato di più nelle feste, nelle cerimonie, nei matrimoni e 14 LA MODA DI MELODY La moda cambia sempre ogni giorno, c’è chi la segue, ma c’è anche chi non lo fa. Le stiliste e gli stilisti hanno il compito di inventare, disegnare e di preparare vestiti nuovi. Io da grande vorrei diventare una di loro perché mi piace la moda, adoro i vestiti nei colori più sgargianti e nei modelli più originali; amo le scarpe e gli accessori più particolari ed appariscenti. Questi sono alcuni dei modelli che ho disegnato, in base ai miei gusti e ad un mix di stili che mi hanno colpito, spero che vi piacciano perché io ci ho messo il cuore. MELODY 5°C. I QUADRATI MAGICI LA MODA NEL MONDO La moda è sviluppata in tutto il mondo, l’Italia è molto conosciuta appunto per la sua moda e il suo stile. Dagli shorts in estate, ai jeans pesanti in inverno. A carnevale, ogni genere di moda si vede per le strade! È famoso il carnevale di Venezia, con le maschere veneziane di mille colori, forme e dimensioni. Maschere con i brillantini, con le piume … al carnevale di Rio de Janeiro, i vestiti piumati abbinati alle cuffiette, ai cerchietti e agli accessori. I vestiti pakistani possono essere sia lunghi che corti. Hanno un foulard dello stesso colore, alcuni vestiti hanno dei pantaloncini corti e alcuni non li hanno proprio. Possono essere abiti oppure magliette. Gli adulti mettono magliette lunghe con maniche corte e con un velo dello stesso colore del loro abito. Durante le feste, le donne si truccano e si acconciano i capelli con pettinature all’ultima moda e se li legano con mollette a fiori e colorate. GIORGIA B. GIORGIA C. MALAIQA 5°C. (CLASSI TERZE) 15 GIOCHIAMO!! B C A M E R E A I E M Z O T A G I S E R C C P A S R E D E L W E I S S I C E S T I N I I M O C N O N C A M M I N A T A O N O H G O P C I Q N R I • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • SCARPONI SCHILPARIO TROLLEY BOSCO CESTINI TRENO EDELWEISS CAMMINATA SOGGIORNO MINIERA QUINTE MONTAGNE ARBORETO VIAGGIO ZAINO PINO PULLMAN AMICI PIANTE MINERALI PARCO LUNCH CAMERE ALBERGO R P I A N T E M U I P L O N L U N C H I I C O A I V P U L L M A N O N R G I A B B O R E T O I E G T R O L L E Y E C P N O O I G G A I V A R A I S M O N T A G N E A G M U A L B E R G O L P N I IL CIBO CHE PIACE A REBECCA ESISTE ANCORA? MIRACOLO A SCHILPARIO Eravamo a Schilpario quando accadde un miracolo: Rebecca mangiò tutto quello che c’era nel piatto! Le classi quinte della scuola primaria di Bolgare il 12 e il 13 maggio andarono in gita a Schilpario, quando accadde un fatto molto strano: ad ogni pasto Rebecca lasciò il piatto completamente vuoto, cosa che non accade mai in mensa. Dopo una lunga mattinata stancante, gli alunni andarono a mangiare: a pranzo c’erano lasagne, cotoletta e patatine. Rebecca dichiarò di aver mangiato quelle lasagne perché erano molto simili a quelle di sua mamma e affermò anche che le patatine erano deliziose. Tutti si stupirono, perfino le maestre! Rebecca M. 5°C LA MINIERA DI SCHILPARIO!!!! Le classi quinte vanno in gita a Schilpario per tornare indietro nel tempo. Il 12 maggio le classi quinte della scuola di Bolgare si sono recate a Schilpario in gita. Il momento più interessante per i ragazzi è stato la visita alla miniera, fatta da un percorso diviso in due tratti. Nel primo tratto hanno potuto conoscere tanti minerali grazie all’aiuto di una guida. Poi la guida ha mostrato il percorso che tanti bambini e uomini erano costretti a fare per poter vivere. Mostrò poi un’enorme salita dove si arrampicavano, portando sulla schiena la cesta piena di minerali. Nel secondo tratto sono saliti su un trenino e hanno provato per una decina di secondi a rimanere nel buio totale, proprio come erano costretti a fare tanto tempo fa. SOLUZIONE: ______________________ In questa esperienza i ragazzi hanno sicuramente compreso l’enorme sacrificio che queste persone hanno fatto. Ludovica G. 5°B. (CLASSI QUINTE) 16 GITA SCOLASTICA A SCHILPARIO LA SPLENDIDA GITA ALLE MINIERE Dai banchi di scuola, alla scoperta della natura. Tutti insieme in miniera, la vita di una volta. LE QUINTE DI BOLGARE IN GITA A SCHILPARIO Due bellissimi giorni trascorsi con gli amici, circondati dalla natura. Giovedì 12 maggio, alle 7.30, le classi quinte della scuola elementare di Bolgare, sono partite per una fantastica gita di due giorni a Schilpario. Sono stati due giorni intensi e ricchi di avventure tra la natura selvaggia e le miniere. Tutto ciò ha riportato alla luce i vecchi lavori che nonni e nonne facevano un tempo: dalla paglia intrecciata alla ricerca di pietre ricche di minerali. È stata una bella esperienza, perché ci ha permesso di conoscere la vita di molti anni fa. Andreea 5°B. Partiti da Bolgare alle 7.30 di giovedì 12 maggio, gli alunni delle classi quinte sono arrivati a Schilpario, dopo un tranquillo viaggio trascorso tra canti, chiacchiere e musica. Dopo aver scaricato e sistemato i bagagli all’hotel “Edelweiss”, i ragazzi sono arrivati alle famose miniere di Schilpario, dopo una camminata di circa un’ora. Gli alunni hanno indossato il casco di sicurezza ed un abbigliamento adeguato e hanno iniziato la loro avventura prima su un trenino e poi a piedi. La guida ha mostrato e spiegato le caratteristiche e la vita che gli uomini conducevano in miniera. La cosa più affascinante è stato vedere le stalattiti e le stalagmiti dal vero. La gita è proseguita con la visita all’arboreto a Vilminore di Scalve il giorno seguente per poi ritornare entusiasti a Bolgare nella tarda serata. Andrea P. 5°A GITA A SCHILPARIO Dopo chilometri di strada nei boschi, finalmente in miniera. Il giorno 12 maggio 2016 le classi quinte della scuola primaria di Bolgare partono per visitare le miniere di Schilpario. Un anno di lunga attesa e finalmente il giorno della gita è arrivato. Dopo un lungo viaggio in pullman, alle classi quinte aspetta un percorso di quattro chilometri nei boschi per raggiungere le miniere. Appena arrivati, emozionatissimi, ascoltando con grande interesse le spiegazioni della guida, scoprono quanto fosse dura la vita in miniera. Un’esperienza che sicuramente non dimenticheranno mai. Paolo L. 5°B. FINALMENTE DOPO TANTO TEMPO, PRONTI PER SCHILPARIO: A CONCLUSIONE DEL CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA, ECCO LA NOSTRA GITA. I giorni 13 e 14 maggio siamo andati a visitare la Val di Scalve, precisamente il piccolo paesino di Schilpario. Noi ragazzi delle quinte eravamo molto agitati per il viaggiosoggiorno che dovevamo fare. Abbiamo raggiunto Schilpario con il pullman. Abbiamo visitato il museo etnografico dove ci hanno spiegato come vivevano gli antenati del paese. Poi ci siamo avviati verso la miniera e, il signor Lanfranco, il direttore dell’albergo dove alloggiavamo, al ritorno, ha portato in macchina i ragazzi che non ce la facevano a camminare, caricandoli persino nel baule! Arrivati in hotel ci siamo fatti la doccia e abbiamo cenato, la giornata però non era ancora terminata, infatti abbiamo anche costruito un cestino di vimini. Il giorno seguente lo abbiamo trascorso all’arboreto dove era stata organizzata la “caccia alle piante”, il gioco consisteva nel trovare la pianta che ci era stata assegnata. Poi abbiamo fatto una passeggiata nel bosco e siamo ripartiti per Bolgare. Quando siamo arrivati c’erano tantissime mamme che, entusiaste, chiedevano ai loro figli come fosse andata la gita. Posso solo dire che è stato SUPER BELLO!! Letizia 5°A. GITA IN MONTAGNA: CAMMINATA DI 4 KM. 4 km percorsi a piedi da ragazzi Il giorno 12 maggio 2016 le classi quinte della scuola elementare di Bolgare, si trovavano a Schilpario e per raggiungere una miniera, fecero 4 km a piedi sotto la pioggia. Dopo 2 km già erano stanchissimi, alla fine arrivarono alla miniera senza fiato, però felici di poter entrare. Valeria C. 5°B. GIOCHI PAZZI Una giornata in mezzo al verde. Le quinte elementari di Bolgare si divertono nell’arboreto della Val di Scalve. Il 13 maggio, durante la gita scolastica, alcuni ragazzi delle quinte di Bolgare hanno organizzato un gioco nell’arboreto. In particolare Alice ed Elisabetta si sono distinte nella corsa e nella ricerca dell’albero corretto. La loro squadra è risultata la vincente, ricevendo in regalo ghiaccioli gratis!!! Alice R. 5°B. 17 parlando delle stalattiti e delle stalagmiti raccomandando di non toccarle perché, a causa di una sostanza contenuta nelle mani, la loro crescita si sarebbe bloccata per moltissimi anni. “È stata davvero una bella esperienza!” hanno concluso gli alunni, mentre si avviavano verso la mostra mineraria insieme alle maestre, soddisfatte per aver scelto questa gita. Alessandro D. 5°C. ECCEZIONALE IMPREVISTO A SCHILPARIO: LE CLASSI QUINTE PERDONO LA RETTA VIA! Al ritorno in albergo gli studenti in gita sbagliano strada. La sera di giovedì 12 maggio, i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria di Bolgare e le loro insegnanti, stavano terminando la loro prima giornata della gita a Schilpario nell’oratorio del paese. Alle ore 23 circa, il gruppo si è incamminato per fare ritorno all’albergo Edelweiss. La maestra Sofia guidava il gruppo, ma ha iniziato ad avviarsi lungo la strada sbagliata, ben presto però la maestra Valentina si è accorta che la strada non era quella giusta. Fortunatamente la maestra Sofia ha notato degli scalini che conducevano alla strada sottostante, che era quella esatta. Alle 23.30 il gruppo è finalmente giunto in albergo senza gravi conseguenze. Malaiqa 5°C LE MINIERE IN VAL DI SCALVE A qualcuno sono piaciute, a qualcun altro no. Guida alle miniere di Schilpario. Arrivate a Schilpario, le classi quinte hanno visitato il museo etnografico. Dopo il pranzo si sono avviate verso le miniere su un percorso di quattro chilometri. Giunte a destinazione, hanno vissuto un’esperienza indimenticabile! Inizialmente sono saliti su un vagoncino che trasportava minerali e si sono avventurati nella miniera fino a quando si sono ritrovati nel punto “principale” dove si ritrovavano i minatori per tornare a casa. Dopo un breve racconto sulla miniera, la guida ha spento le luci facendo provare agli alunni l’esperienza del buio totale. Infatti, ogni minatore, aveva una lampada che durava quanto le ore di lavoro e, quando si consumava, il minatore poteva tornare a casa. Senza neanche una piccola lucina, il minatore avrebbe avuto enormi difficoltà ad uscire dalla miniera. La guida ha inoltre spiegato che, fin dai tempi dei Celti, la miniera è sempre stata ricca di siderite (carbonato di ferro). Dopo aver fatto un tratto di strada con il trenino, hanno iniziato il percorso a piedi, per qualche chilometro. Molte persone hanno avuto paura delle discese ripide, anche quando si trovavano sul trenino. La guida ha spiegato perché c’erano tanti pilastri di legno e quali sostenevano il muro dove lavoravano i minatori. Poi ha parlato dei pericoli che si potevano incontrare, come la caduta delle pietre, lo scivolamento dei minatori a causa della mancanza di strumenti di sicurezza e della “silicosi” (una malattia che i minatori, per sdrammatizzarla, chiamavano “la ragazza”) che intaccava i polmoni e li pietrificava. Raccontò anche che i ragazzi di quel tempo, finita la quinta elementare, dovevano lavorare in miniera e trasportare gerli carichi di siderite. Concluse 18 19