Risotto alla milanese 6 persone 10 minuti 20 minuti Ingredienti 70 gr

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Risotto alla milanese 6 persone 10 minuti 20 minuti Ingredienti 70 gr
Risotto alla milanese
6 persone
10 minuti
20 minuti
Ingredienti
70 gr. di cipolla gialla; 400 gr. di riso " vialone nano"; 1/2 bicchiere di Trebbiano; 1,5
lt. di brodo di carne; un gr. di pistilli di zafferano; 100 gr. di burro; 100 gr. di
parmigiano; 50 gr. di midollo di bue; 1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva; sale e
pepe.
Preparazione
Affettate sottilmente la cipolla e mettetela in una casseruola con 50 gr. di burro e il
midollo di bue sbriciolato. Lasciate rosolare a fuoco basso, mescolando per circa 10
minuti e facendo attenzione a non far colorire la cipolla. Nel frattempo mettete in una
tazza i pistilli di zafferano e versatevi mezzo litro di brodo bollente. Eliminate la cipolla
ed aggiungete il riso: fatelo tostare per qualche minuto rimestando con un cucchiaio di
legno. A questo punto aggiungete il vino e fate sfumare. Unite 2 mestoli di brodo
bollente e mescolate. Coprite con un coperchio e lasciate che il riso assorba il brodo.
Aggiungete il resto del brodo, 2 mestoli alla volta, aspettando man mano che venga
completamente assorbito. Il risotto sarà pronto in circa 20 minuti. Togliete la
casseruola dal fuoco, incorporate il burro rimasto e la metà del formaggio. Mantecate
per un paio di minuti, versate il risotto in un piatto da portata e servitelo con il
restante formaggio a parte.
Abbinamenti
A questo piatto della tradizione italiana possiamo sposarci un Franciacorta bianco.
Come nasce il piatto?
Il risotto giallo non è un'invenzione milanese. Una ricetta quasi identica appare in un
manoscritto francese del 1370 del Cuoco Reale Taillevent. La paternità milanese si
deve, quindi, ad una leggenda. Nel 1574 la figlia di Valerio di Fiandra, il pittore che
lavorava alle vetrate del Duomo di Milano, si sposò con un allievo del padre. Il futuro
sposo era solito servirsi della polvere di zafferano per colorare le artistiche
composizioni delle vetrate. Forse raccogliendo un suggerimento del giovane
decoratore, il cuoco che preparò il banchetto nuziale usò lo zafferano per colorare il
risotto per renderlo simile a piccoli chicchi dorati: un buon augurio per la nuova
coppia! Fu così che nacque, secondo la legenda, il risotto allo zafferano, che divenne
celebre nel mondo e determinò la fortuna dei produttori del famoso fiore: il crocus
sativus.
Copyright by: Carlo Gizzi 2006