La Regione finanzia settecento posti per i ricercatori
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La Regione finanzia settecento posti per i ricercatori
12 Cronaca di Martina Stocco L'anno si è chiuso con un segnale positivo per la Regione. Approvati e chiusi due bandi del valore di 66 milioni di euro per sostenere le imprese del territorio, la ricerca e lo sviluppo. I fondi saranno suddivisi in 35 milioni di euro per la ricerca industriale e 31 milioni di euro per lo sviluppo delle imprese. I finanziamenti, messi in campo per fronteggiare la crisi economica e diminuire la disoccupazione, provengono da fondi europei. Si tratta, infatti, del Programma operativo del fondo europeo di sviluppo regionale (Por-Fesr 2014-2020). Le graduatorie usciranno nei primi mesi del 2016. I progetti sono stati presentati pochi giorni fa da Stefano Bonaccini, governatore della Regione e da Palma Costi, assessore alle attività produttive. «Questi due bandi creeranno 700 posti di lavoro per ricercatori e ha spiegato l'assessore Costi – e tanti altri se ne creeranno per le attività collaterali a questi progetti e per gli altri bandi offerti dalla Regione. Ogni bando, finanziato dalla Regione o dai fondi europei, ha come scopo principale l'aumento dell'occupazione: è la clausola essenziale per l'attuazione degli stessi». Il primo dei bandi approvati è finalizzato ai progetti di ricerca e sviluppo realizzati dalle imprese. La partecipazione è stata elevata: 316 partecipanti in totale di cui 108 piccole aziende che hanno fatto domanda, 110 le grandi e 98 le aziende che si piazzano a metà. Il settore con maggiori richieste (163 domande) è stato quello della metalmeccanica e della motoristica. A seguire l'agroalimentare con 49 richieste di partecipazione, gli operatori della salute e del benessere con 38. Pari merito con 33 domande i settori dell'edilizia e delle costruzioni, dell'industria culturale e creativa. Dei settecento ricercatori che sigleranno un contratto, quattrocento rientreranno in questo bando; i trecento rimanenti saranno assunti per mettere a frutto il lavoro delle loro intuizioni nel secondo bando, quello destinato alla ricerca industriale strategica dei laboratori. Nello GAZZETTA SABATO 2 GENNAIO 2016 » La Regione finanzia settecento posti per i ricercatori LAVORO OCCUPAZIONE Due bandi del valore complessivo di 66 milioni di euro per lo sviluppo delle nuove tecnologie nelle imprese I bandi sostengono le imprese che investono nella ricerca specifico sono stati presentati 124 progetti; 114 sono stati ammessi alla valutazione. Prevedono il coinvolgimento di 104 laboratori e centri di ricerca, 446 imprese e di 400 ricercatori. La maggior parte dei progetti, ancora una volta, riguarda il settore della meccatronica-motoristica (38), seguito da salute e benessere (27), agroalimentare (26), edilizia e costruzioni (20), industrie cul- turali e creative (13). L'offerta della Regione non si conclude con questi due progetti. Sono infatti in programma diverse gare sempre con le stesse finalità: la politica come sostentamento alle imprese. A partire da un bando per le start up “innovative” del valore di 6 milioni di euro. La pubblicazione dello stesso è prevista per marzo e la scadenza a settembre. «È molto importante questo settore – ha precisato l'as- sessore - perché siamo la Regione che si piazza subito dopo la Lombardia, che si trova al primo posto, per le start up. E questi sono finanziamenti a fondo perduto». Un ulteriore bando è per “l'attrattività”, il suo valore è di 25 milioni di euro. Saranno premiate le aziende che assicureranno nuove assunzioni e investimenti ad alto contenuto tecnologico. Infine un altro bando, del valore di 10 milioni di euro, è previsto per l'internazionalizzazione. «Significa che vogliamo promuovere l'export, il “made in Italy”- ha ripreso Costi - pianificando delle strategie ad hoc per ogni azienda, per le imprese che vogliono partecipare a fiere internazionali e anche per attrarre investitori esteri nel nostro territorio, sempre con la condizione essenziale di aumentare il valore dell'occupazione». Le risorse ammontano a 107 milioni di euro. Alla cifra vanno aggiunti i 58 milioni che saranno destinati per i lavori di ristrutturazione del Tecnopolo bolognese. L'area dei lavori sull'ex manifattura Tabacchi sarà di 40 mila metri quadrati su una superficie di 100 mila metri quadrati «e i lavori – ha sottolineato Costi - sono a carico della Regione». Un totale di 165 milioni di euro investiti per l'innovazione. «Solo così – ha concluso Bonaccini - si esce dalla crisi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Costi: «Al servizio dello sviluppo» L’assessore alle attività produttive: «È giusto che la politica sostenga il futuro» «Far fronte alla crisi economica e aumentare l'occupazione». Sono questi gli obiettivi prefissati dalla Regione con le risorse destinate all'innovazione. A delineare finalità e dettagli è l'assessore alle Attività produttive, Palma Costi. «Nello specifico cerchiamo di sostenere le grandi aziende e le imprese medio piccole del nostro territorio - ha garantito l'ex presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna che hanno partecipato ai bandi con un'elevata adesione. Ogni bando, sia quelli approvati e chiusi sia quelli che si apriranno nei prossimi mesi, prevede l'assunzione di personale. Non saranno solo ricercatori, ma tante figure professionali differenti. La politica deve essere al servizio della ricerca e dello sviluppo industriale». Cos'è necessario attuare per raggiungere questi obiettivi? «Dobbiamo riuscire a diven- L’assessore regionale Palma Costi tare più competitivi - ha spiegato l'ex consigliere regionale - nei settori per cui siamo conosciuti in tutto il mondo: la ceramica, il tessile, la meccanica, il biomedicale. Anziché abbassare il costo del lavoro, am- bito in cui molti altri Paesi sono più forti perché hanno una manodopera che costa poco, dobbiamo rafforzare le nostre qualità, quello per cui siamo leader mondiali». Com'è possibile farlo? «È necessario mettere in comunicazione le diverse figure professionali - ha proseguito Costi - esistenti in ogni settore. Lo scambio di conoscenze è importantissimo e la velocità di questi scambi lo è altrettanto. Bisogna innovare, ma velocemente». Non è la prima volta che lei sottolinea l'importanza della rete. «Serve imparare a condividere». Quali sono i tempi di realizzazione di questi nuovi progetti della Regione? «I bandi già chiusi - ha rimarcato l’assessore - quelli del Programma operativo del Fondo di sviluppo regionale hanno delle tempistiche brevi. Per quanto riguarda il bando “Ricerca industriale strategica dei laboratori”, le graduatorie usciranno a gennaio, mentre per l'altro, quello inerente ai progetti di sviluppo e ricerca realizzati dalle imprese, si parla di febbraio». (m.s.) TUTTE LE SFIDE DELL’INNOVAZIONE Una terra d’inventori. Modena si conferma una “culla” per l'innovazione. Il 22,2% delle proposte avanzate per il bando regionale sulla ricerca e lo sviluppo delle imprese è stato presentato da realtà del nostro territorio. Sono settanta le imprese ai piedi della Ghirlandina a essersi “fatte avanti” in questo ambito; quelle che si sono presentate per l'accesso ai finanziamenti con progetti inerenti al bando dei “laboratori” sono 74. Numeri che portano Modena al secondo posto solo dietro a Bologna. Altre cifre confermano l'eccellenza del nostro territorio. Come il primato tra le città non capoluogo della Regione (e sesto posto in Italia) per start up innovative. (m.s.) il tecnopolo a mirandola Un incubatore per start up tecnologiche. È l'identikit di Knowbel, il Tecnopolo inaugurato lo scorso 12 dicembre. Gestito dalla Fondazione Democenter-Sipe, s'è classificato al sesto posto in una classifica mondiale stilata da Ubi Global. Il centro rientra nella Rete regionale per l'Alta Tecnologia, di cui fanno parte anche il Tecnopolo dell'area Campus Universitario e il Polo Tecnologico di Mirandola. Altri scopi prefissati sono la raccolta di fondi e l'internazionalizzazione. Il Tecnopolo rientra nel progetto regionale ad hoc. È stato realizzato con il sostegno dell’Unione Terre di Castelli, della Fondazione di Vignola e dell'Università di Modena e Reggio. (m.s.) hub modena r-nord Riqualificare una zona con la tecnologia è possibile? Se la risposta sarà affermativa, parte del merito andrà sicuramente all'Hub Modena R-Nord. La struttura, estesa ottocento metri quadri, è stata inaugurata il 10 ottobre scorso. Può già contare su un laboratorio di fabbricazione (il vero e proprio Fab Lab) e un incubatore per start up. Il terzo spazio, dedicato al lavoro condiviso (o coworking), sarà operativo entro i primi sei mesi del 2016. Il Fab Lab è stato creato per favorire l'accesso alle tecnologie da parte di coloro che hanno delle idee da sviluppare, dei prototipi da realizzare. La Regione ha coperto oltre 400mila euro degli 800mila investiti. (m.s.) PRIMA RIQUALIFICAZIONE ALL’EX AMCM Tre milioni di euro. È la cifra investita per dare “nuova vita” alla palazzina dell'ex Amcm. Il luogo, in via Carlo Sigonio, è stato a lungo conosciuto per il degrado. Grazie alle risorse provenienti dal Por Fesr 2014-2020 saranno costruiti nuovi spazi per chi intende lanciarsi con le nuove tecnologie. In programma attività culturali e laboratori per figure professionali quali attrezzisti, fonici, costumisti. Una forma di teatro nuova perché legata alle nuove tecnologie digitali. I fondi sono stati “liberati” da una variazione di bilancio, passata lo scorso 26 novembre in Consiglio comunale. Il Municipio interviene con il 20% delle risorse. (m.s.) modena, provincia itc Oltre quattro milioni di euro in due anni. È la cifra finanziata dal programma regionale delle attività produttive a Modena. Su dieci euro investiti, quattro sono andati per progetti nati ai piedi della Ghirlandina. Le imprese finanziate nello specifico sono state 147, il 26% di tutte quelle supportate nello stesso periodo dalla Regione. Un altro dato confortante è quello raggiunto dalle imprese digitali. A Modena opera il 17% delle imprese appartenenti all'Itc (Information and communication technologies). Si registra, inoltre, il 9% di redditività rispetto alla media regionale. Quali sono i punti forti del nostro territorio? L'export e le start up. (m.s.)