Riciclare con successo impiegando HARDOX - 24 Ore System

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Riciclare con successo impiegando HARDOX - 24 Ore System
Settimanale - Anno 1 - N° 10 - Lunedì 3 Novembre 2008
Spedizione con tariffa Posta Target Magazine
conv. naz./304/2008 del 01-06-2008
ECOMONDO 2008: a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre
la grande rassegna dedicata alla cultura del riuso
D
al 5 all’8 novembre prossimi a
Rimini Fiera si tiene la 12a edizione di ECOMONDO, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo
sostenibile che sarà avviata (mercoledì 5 novembre, alle 11.30 – Sala Neri
1) dall’evento di apertura “Il Sud oltre l’emergenza: modelli tecnici,
economici, comportamentali” organizzato da Rimini Fiera e CONAI
in collaborazione con il Ministero
dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare.
Interverranno Lorenzo Cagnoni Presidente Rimini Fiera, Piero Perron
Presidente CONAI, Giuliano Poletti
Presidente Legacoop Nazionale, Guido Bertolaso Sottosegretario per
l’emergenza rifiuti in Campania, Sen.
Antonio D’Alì Presidente Commissione Territorio e Ambiente. Intervento conclusivo di Roberto Menia Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e
della tutela del Territorio e del Mare.
“Ecomondo - ricorda Simone Castelli, direttore della Business
Unit 2 di Rimini Fiera – è il più importante evento fieristico italiano dedicato all’ambiente, punto di riferimento sul recupero e riuso di materia
ed energia, organizzato in collaborazione con i più alti organismi istituzionali e associativi”.
“Nella scorsa edizione - aggiunge
il project manager di ECOMON-
DO, Alessandra Astolfi - la manifestazione richiamò 57.907 operatori.
Questa fiera è un appuntamento straordinario per confrontarsi sulle novità e sulle potenzialità di un settore in
continua espansione, con la più alta
aspettativa di investimenti e profitto
nel prossimo decennio”.
Aperta sia agli addetti ai lavori sia al
grande pubblico, ECOMONDO 2008
ospita 1.000 aziende su 70.000
metri quadrati articolati in 12 padiglioni (in mostra la più ampia gamma
di opportunità tecnologiche, sistemi,
attrezzature e servizi che partendo da
una vetrina dedicata al tema centrale del recupero e riutilizzo dei rifiuti si
allarga ad ampio raggio su tutte le te-
matiche ambientali).
Nel 2008 ECOMONDO propone inoltre COOPERAMBIENTE uno spazio dedicato all’offerta cooperativa
di energia e servizi per l’ambiente,
in collaborazione con Legacoop; e
poi RECLAIM EXPO il primo salone
italiano sulle bonifiche ambientali; e
ancora, ORO BLU sul recupero e riu-
“Ecomondo è il più importante
evento fieristico italiano dedicato
all’ambiente, punto di riferimento
sul recupero e riuso di materia
ed energia, organizzato in
collaborazione con i più alti
organismi istituzionali e associativi”
so delle acque; e INERTECH, l’area
espositiva dedicata ai rifiuti inerti
dell’edilizia; L’ISOLA DEGLI ACQUISTI SOSTENIBILI, un arcipelago di
aziende produttrici di prodotti green
per il consumo quotidiano; e ancora,
METAL-ECO che tratterà il mondo
dei metalli ferrosi e non ferrosi; lo spazio CITTA’ SOSTENIBILE; l’area sui
RAEE i rifiuti elettrici ed elettronici; le
sezioni ECOMONDO ARIA e RISCHI
E SICUREZZA.
In programma inoltre un imponente
programma di seminari scientifici
(‘Verso la cultura della responsabilità Ambiente tra Tecnica ed Etica’ il tema
del 2008 con la coordinazione di Luciano Morselli che ha anche ideato
la mascotte della manifestazione,
l’ape verde, simbolo di “emergenza
ambientale”).
A latere, eventi (come i Caffè Scienza), mostre tematiche per gli operatori e per il cittadino (citiamo ECOFATTO), percorsi didattici (che vedono
quest’anno anche una partnership
con la Walt Disney).
Fronte internazionale molto ampio per
ECOMONDO 2008 che propone tra
l’altro Green Ventures, la più grande borsa di cooperazione internazionale per imprese dei settori ambiente
ed energia che dopo Germania e Cina
approda in Italia.
In contemporanea a ECOMONDO
si svolgeranno il 3° SALVE, Salone
triennale del veicolo per l’ecologia; il
3° RI3 sul recupero dei rifiuti informatici (www.ri3.it) e la 2 a KEY ENERGY
sull’energia sostenibile (www.keyenergy.eu).
Ricordiamo che ECOMONDO è raggiungibile direttamente in treno
grazie alla stazione di linea (Milano
– Bari) distante 50 metri dall’ingresso sud della manifestazione (durante
ECOMONDO, 16 treni ogni giorno in
nord e in sud; info orari www.riminifiera.it/stazione, www.trenitalia.com )
COLPO D’OCCHIO SU ECOMONDO 2008
qualifica: Fiera internazionale
periodicità: annuale
edizione: 12a
ingresso: operatori e grande pubblico
orari: 9-18, ultimo giorno 9-17
website: www.ecomondo.com
La lamiera antiusura più utilizzata al mondo
Riciclare con successo impiegando HARDOX
®
La lamiera antiusura prodotta da SSAB Swedish Steel - Plate Division,
grazie alle sue caratteristiche straordinarie, garantisce altissime prestazioni
SSAB Swedish Steel - Plate Division produce lamiere
antiusura HARDOX®, che conferiscono una qualità
superiore sia agli impianti completi che alle loro parti
accessorie, che vengono esaltati a prestazioni più elevate,
anno dopo anno.
Ciò incrementa la durata degli impianti ai massimi livelli,
minimizzando i rischi di fermi macchina improvvisi ed
imprevisti, spingendo la produttività a traguardi notevoli.
L’utilizzo dell’HARDOX® nelle lame smussate, nei
frantumatori, tranciatori, martelli, coltelli, piastre
accessorie, tramogge, compattatori, convogliatori, coclee
e nel riciclaggio di vetro, metalli, plastiche, gomma, rifiuti
e conglomerati di vario tipo rappresenta una garanzia
nella durata e nelle prestazioni.
In modo personalizzato l’azienda fornisce assistenza e
offre un supporto nella realizzazione dei vostri prodotti.
La disponibilità a magazzino assicura consegne veloci
e vi permette di mantenere le scorte ad un livello
convenientemente più basso.
Il supporto tecnico e commerciale vi aggiornerà costan-
temente sulle specifiche conoscenze che vi servono nella
specializzazione del vostro business.
Nella famiglia HARDOX® troverete aziende, tra le più
importanti del mercato, che già utilizzano le lamiere
antiusura. L’unica ed omogenea lamiera antiusura
HARDOX® è totalmente costituita da HARDOX®
Martensite Matrix™ (matrice martensica), che si
caratterizza per le microdimensioni dei grani, il perfetto
irregolare orientamento degli stessi, l’estrema purezza e
l’assenza di inclusioni.
La natura di HARDOX® Martensite Matrix™ offre
l’esclusiva e straordinaria combinazione di snervamento
elevato, durezza e resilienza-tenacità.
L’avanzata tecnologia del raffreddamento rapido,
l’impiego di purissimo minerale proveniente dalle miniere
nel nord della Svezia, la costante temperatura dell’acqua
di raffreddamento, permettono di ottenere HARDOX®
Martensite Matrix™.
SSAB Swedish Steel - Plate Division è l’unico produttore
di lamiere antiusura HARDOX®.
Gamma produttiva HARDOX®
Hardox 400 Hardox 450 Hardox 500 Hardox 600
Chiatte
Containers Lame smussate Martelli
Frantumatori Cassoni
Benne
Piastre
X X X T T B C J U t X X X I B SE P Y J U
Plate Division
Interporto di Parma - Piazza Europa, 1 - 43010 Loc. Bianconese - Fontevivo (PR)
Tel. +39.0521.618.823 - 618.824 - Fax +39.0521.618.816 - [email protected]
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Via G. Di Vittorio, 6 - 25016 Ghedi (BS)
Tel. +39.030.90.58.811 - Fax +39.030.90.58.930 - [email protected]
Hardox HiTuf
Demolitori
Lame smussate
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Ecocity: a Parma si impennano i numeri
della consegna merci ecologica
E intanto arriva il Marketplace, servizio innovativo per i professionisti, per acquistare l’ortofrutta on-line
l successo di Ecocity
Decine di clienti e più di cento destinazioni ormai abituali, oltre 170 consegne al giorno, altri 5
furgoncini tra elettrici e a metano (erano già 6)
in arrivo entro fine anno. A sei mesi dal lancio
il servizio Ecocity, il primo servizio ecologico di
consegne in centro città che comprende anche
l’agroalimentare, inaugurato lo scorso aprile a
Parma, prende quota e comincia ad entrare nelle abitudini degli operatori. Di Ecocity si parlerà
al City Logistics Expo 2008 a Padova, come di
“uno dei rari casi di successo a livello europeo”.
Un caso ancora più significativo in quanto anticipa con una realizzazione concreta la riflessione comune sulla logistica come nuova frontiera
dell’impegno per l’abbattimento delle emissioni
inquinanti.
Un successo riconosciuto ormai anche dai
grandi operatori come Carrefour, Rovagnati,
Upim, dai corrieri nazionali e internazionali, dai
produttori più conosciuti dell’agroalimentare
parmense, di punti vendita di riferimento in città, celebri ristoranti e bar tra i più frequentati da
cittadini e turisti.
L’adesione dei trasportatori e dei grandi centri
distributivi, in particolare, incide positivamente
sul numero di furgoni e Tir in città, in forte diminuzione. Chi deve fare grandi consegne, infatti,
oggi si ferma al Centro Agroalimentare e Logistica di via dei Mercati, la società a partecipazione
pubblico-privata che offre il servizio, e affida le
merci per la città ai furgoncini verdi che le smistano alle varie destinazioni finali. Il tutto ottimizzando consegne e percorsi grazie a una piattaforma informatica di nuova generazione che
evita viaggi a basso carico e tempi morti.
Grazie soprattutto al passaparola di chi già si
serve di Ecocity, la città sta cambiando abitudini aderendo al nuovo servizio che, oltre a una
grande facilità d’uso, grazie ai percorsi ottimizzati, assicura consegne puntuali a basso impatto ambientale. Un cambiamento che non penalizza i costi e l’operatività a vantaggio invece di
I
una organizzazione più razionale che coniuga
efficienza e bene comune.
La novità: il Marketplace
Sull’onda del successo di Ecocity e sempre nella scia dell’innovazione dei servizi logistici, sta
partendo proprio in questi giorni il Marketplace,
una vetrina on-line, aperta 24 ore su 24, a disposizione degli operatori professionali (negozi, ristoranti, bar, alberghi), che consente di visionare
e ordinare frutta e verdura fresche e riceverle a
domicilio entro poche ore.
Il servizio per gestire gli ordini si avvale della
stessa piattaforma informatica installata al Cal
per Ecocity. Gli ordini verranno poi automaticamente smistati dal carrello on-line alle consegne
che avverranno con i furgoncini verdi a metano
di Ecocity e secondo il consueto piano dei percorsi a basso impatto ambientale.
I listini delle aziende che commerciano ortofrutta presenti al Cal sono già disponibili on-line sul
sito del Marketplace presente su www.calparma.eu.
I prodotti presenti in ogni listino vanno da un
minimo di quindici a un massimo di sessanta e
saranno visibili, oltre che attraverso foto, anche
grazie a telecamere ad alta definizione posizionate all’interno del deposito del Cal.
Semplice e intuitivo il meccanismo di acquisto:
accedendo al sito del Cal, in homepage si trova
il banner del Marketplace attraverso cui ci si può
registrare gratuitamente e acquistare tramite un
carrello virtuale. L’ordine viene poi smistato automaticamente al Cal e al concessionario. Il cliente
entro pochissimo tempo riceverà, sempre per
e-mail, la conferma dell’ordine, con l’orario della
consegna. Questa avverrà in tempi brevissimi,
per rispondere alle esigenze di utilizzo della merce da parte dei clienti.
Il servizio, con relativa consegna, è rivolto a tutti
gli esercizi, negozi, hotel, bar ristoranti di Parma.
L’acquisto tramite il Marketplace ha gli stessi costi dell’acquisto di persona ma evita di doversi
recare al mercato, in orari antelucani e permet-
te di acquistare 24 ore su 24, comodamente dal
proprio computer ricevendo le merci acquistate
a domicilio nel giro di poche ore.
Attualmente sono in corso incontri per illustrare
agli operatori cittadini l’utilizzo del servizio che
nella fase di lancio proporrà incentivi sulle consegne a chi inizierà ad utilizzarlo.
Verso una nuova logistica.
Col Marketplace il lavoro dei professionisti
dell’agroalimentare e della ristorazione si proietta in una nuova era, dove la tecnologia è a
servizio dell’efficienza e della qualità del servizio con evidenti vantaggi: praticità, risparmio di
tempo, tracciabilità, sicurezza di consegne “just
in time”, ovvero quando serve, e senza pensieri.
Con in più la garanzia di lavorare con il minimo
impatto sull’ambiente. Una modalità che pone
Parma all’avanguardia per livello dei servizi, confermandone l’eccellenza sia nell’offerta della filiera agroalimentare sia negli standard generali
di lavoro e di vita. Progetti innovativi che rendono il CAL una frontiera avanzata della logistica
che sarà.
In attesa del nuovo progetto del Centro Direzionale per la Logistica Agroalimentare che vedrà la
luce a fine anno per coinvolgere la governance
delle varie catene distributive su una dimensione decisamente extraprovinciale, nel segno di
un’operatività sempre più intelligente, integrata
ed efficiente.
Il Nostro obiettivo è quello di proporre servizi personalizzati per lo smaltimento dei rifiuti industriali, collaborando
con i clienti per mettere a punto soluzioni efficaci e convenienti che possano ottimizzare la gestione degli scarti di
produzione.
Vogliamo quindi fornire ai clienti le conoscenze tecniche, logistiche e legislative necessarie per una corretta
amministrazione delle diverse tipologie di rifiuti prodotti all’interno dell’azienda.
Presso gli uffici è presente personale qualificato ed addestrato in grado di fornire consulenza ai clienti in materia
ambientale (compilazione di formulari per il trasporto rifiuti e registri di carico e scarico, redazione della
Dichiarazione Annuale (M.U.D.), chiarimenti relativi alle normative che compongono la legislazione vigente).
Possiediamo attrezzature che concediamo a noleggio per il deposito temporaneo degli scarti.
Siamo dotati di mezzi propri ed autorizzati per il trasporto; abbiamo due impianti dotati di attrezzature e macchinari
per effettuare diversi processi di gestione dei rifiuti, tra cui: cernita, vagliatura,
triturazione, riduzione volumetrica, recupero.
Svolgiamo anche attività di intermediazione commerciale in ambito ambientale.
La Solarese S.r.l.
Sede operativa:
Via E. H. Grieg, 87
21047 Saronno (VA)
Tel. +39 (02) 96248461
fax +39 (02) 9622162
Uffici:
Via E. H. Grieg, 71
21047 Saronno (VA)
Tel. +39 (02) 9607211
fax +39 (02) 9600602
Sede Legale:
Via C.na Emanuela, 23
20020 Solaro (MI)
e·mail: [email protected]
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Il sistema ambiente in mostra alla kermesse di Rimini Fiera dedicata allo sviluppo sostenibile
Fra le novità la sezione Reclaim Expo dedicata alle bonifiche dei siti contaminati e Cooperambiente con le buone pratiche del sistema cooperativo
L
a 12a edizione di ECOMONDO, in programma dal 5 all’8
novembre a Rimini Foera insieme alle sue tante sezioni speciali e alle manifestazioni contemporanee Ri3 (pad. D5) e Key
Energy (pad. D1 e D3), occuperà
dodici padiglioni dedicati al sistema delle imprese che operano nel
settore ambientale, il cosiddetto
‘business verde’. In totale, sugli oltre 70mila mq. troveranno spazio
un migliaio di imprese.
LE SEZIONI ESPOSITIVE DI
ECOMONDO 2008
Il nucleo espositivo centrale di
Ecomondo 2008 sarà come sempre rappresentato da tutto il sistema di imprese che opera nel Ciclo
completo del rifiuto, prevenzione , recupero, trattamento, riuso
sottolineando la particolarità dei
vari materiali. Tecnologie e prodotti attesi dal mercato, oggetto di
grande attenzione per gli obiettivi
sempre più stringenti in materia di
raccolta differenziata e produzione
da materia riciclata anche in linea
con la recente direttiva europea in
tema di rifiuti. L’area interessata è
quella dei padiglioni A1, A3 e A5
per il trattamento. Riciclaggio, recupero e prodotti eco-compatibili
sono invece ai padiglioni B1, B2,
B3, B5, D5.
Le novità 2008 riguardano alcune nuove sezioni, accompagnate da contenuti mirati nel
calendario convegnistico.
Reclaim Expo (pad. C3) sarà
l’area dedicata alle bonifiche ambientali di siti contaminati. La sezione verrà inaugurata dal convegno sul ‘Programma straordinario
nazionale per il recupero economico di siti industriali inquinati”.
Una opportunità per il sistema Italia’ dove si farà il punto sul risanamento ambientale di un territorio
che Ispra stima nel 3% del totale
Italia, sottolineando la necessità
di una nuova strategia nazionale
che coinvolga regioni, enti locali,
soggetti economici e sociali interessati. Una possibilità resa concreta dalle recenti novità sul piano
istituzionale-normativo e dibattuta
da autorevoli esponenti del mondo politico e dell’impresa.
Nella sezione Oro Blu saranno
presenti imprese particolarmente
attive e tecnologicamente avanzate in tema di risparmio dell’acqua nell’industria, argomento di
sicura attualità nei prossimi anni.
Grandi gruppi hanno ottenuto risultati eccezionali grazie all’utilizzo di tecnologie ad hoc, Heineken
addirittura ha risparmiato il 20%
dell’acqua necessaria alla sua attività industriale. Oro Blu sarà corredata da una serie di convegni di
alto profilo, e dal prossimo anno,
come afferma Alessandra Astolfi,
project manager di Ecomondo,
“verrà creato un tavolo tecnico ad
hoc per affrontare al meglio le esi-
Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiere
genze industriali di questo mercato in forte espansione”. Anche le
imprese connesse al settore del
trattamento acque reflue e trattamento dell’aria troveranno
ampio spazio al padiglione C3.
L’area Inertech (a cura di Rimini Fiera ed Edizioni PEI, pad. C5)
sarà dedicata al mondo delle demolizioni e del riciclaggio nel settore delle costruzioni. Nel corso
delle giornate sarà anche presentato il primo rapporto periodico su
demolizione e riciclaggio dei materiali edili, realizzato in collaborazione con Prometeia Bologna.
Metal-Eco tratterà il mondo dei
metalli ferrosi e non ferrosi. Aal
centro di questo importante pro-
getto che vedrà la partecipazione
delle più importanti associazioni di settore, delle aziende attive
nel recupero, riciclo, trattamento
e commercio dei rottami, il tema
del miglior utilizzo degli scarti di
produzione e del reimpiego dei
materiali riciclati, della qualità dei
sistemi di recupero, della normativa vigente, del confronto con l’UE,
con il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati, i produttori, i
trasformatori e gli utilizzatori.
E ancora, lo spazio Città Sostenibile (pad. C2 e D2), un percorso espositivo di progetti, prodotti,
soluzioni, case history e aree dimostrative volte a identificare una
serie di metodologie che permettano sia ai professionisti sia agli
amministratori pubblici di pianificare, progettare e realizzare interventi ed opere basati sulla tutela
del paesaggio, il risparmio energetico e lo sviluppo consapevole.
E’ tradizione di Ecomondo stimolare il mercato degli ‘acquisti verdi’
e per questo viene tradizionalmente allestita l’Isola degli Acquisti
Sostenibili, un’area dedicata
all’esposizione di prodotti da riciclo e certificati, realizzati con
materiali ecocompatibili per dare
una piattaforma di grande visibilità a tutte le aziende del settore
e creare un importante momento
di incontro tra l’offerta di acquisti
verdi e la domanda da parte della
Pubblica Amministrazione e delle
aziende private.
All’iniziativa se ne affianca un’altra,
altrettanto tradizionale, la mostra
Ecofatto.
Da qualche anno ha preso corpo
un nuovo rifiuto, quello derivante
dalla dismissione e demolizione
di apparecchiature elettriche ed
elettroniche. Ai RAEE (pad. B5),
Ecomondo dedica un’area nella
quale emergeranno le iniziative
e le tecnologie seguite alla direttiva sui rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche, uno dei
cardini delle politiche ambientali
europee. Dopo la presentazione
del sistema RAEE ad Ecomondo
2007, quest’anno si espanderanno sia l’esposizione sia i dibattiti
coinvolgendo tutti gli operatori del
settore, in rilevanza il secondo in
ordine di importanza nell’economia del nostro Paese. Il focus sarà
puntato sui consorzi costituiti e
nascenti, i produttori e importatori e i soggetti attivi nella raccolta
selettiva dei RAEE, con la partecipazione attiva dei maggiori player
quali CDC, ANCI, Assoraee, Federambiente e altri.
Ulteriori sezioni di Ecomondo saranno dedicate al sistema della
prevenzione dei disastri ambientali e alle politiche tese a migliorare
la qualità della salute del cittadino
e del lavoratore.
Rischi e Sicurezza (pad. D5 e
D7 insieme ad enti ed istituzioni) darà risalto ai dispositivi e alla
strumentazione certificati per la
prevenzione degli incendi negli
ambienti ad uso civile, domestico
e industriale.
Ecomondo Aria valorizzerà progetti e tecnologie che puntano
all’obiettivo di ridurre notevolmente entro il 2020 le malattie correlabili all’inquinamento atmosferico, così come richiesto dall’UE.
Ecomondo metterà in mostra i
dispositivi per la riduzione delle
emissioni, la strumentazione per il
monitoraggio dell’aria e i progetti
atti a favorire la tutela della salute
umana.
Al padiglione B7 una grande novità: Cooperambiente. Si tratta
dell’esposizione dell’offerta cooperativa di energia e servizi per
l’ambiente, realizzata in collaborazione tra Rimini Fiera e Legacoop. Cooperambiente presenterà le
eccellenze della cooperazione italiana: dalle case eco-sostenibili, ai
servizi e alla gestione del ciclo dei
rifiuti e della raccolta differenziata,
alla produzione di energie rinnovabili, ai servizi di mobilità sostenibile, alla gestione delle aree verdi e boschive, alle politiche per il
risparmio energetico della grande
distribuzione cooperative e per i
milioni di soci cooperatori.
Completano il lay out espositivo
l’area dedicata all’Editoria (pad.
A4) e una grande area dedicata
all’Educational uno dei più nutriti punti di riferimento in Italia sulla
formazione ambientale. 3000 mq
di laboratori, mostre, spettacoli dibattiti che avranno come target i
giovani dai 6 ai 14 anni.
In contemporanea ad ECOMONDO si svolgerà anche la 3a edizione di SALVE, il Salone triennale
del veicolo per l’ecologia (padiglioni A7 e C7). SALVE propone
agli operatori di settore le innovazioni tecnologiche, i nuovi brevetti e le eccellenze del mercato dei
veicoli per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e liquidi. Completano l’esposizione
le aziende che operano nei settori
dell’allestimento di cassoni ribaltabili, veicoli cisterna per spurgo
pozzi e rifiuti pericolosi e tecnologie per la videoispezione. Saranno anche organizzati convegni sui
temi del trasporto innovativo.
Lavaggio automatico mezzi della nettezza urbana
L’
Azienda Equip Lavaggi Industriali, facente parte del gruppo Autoequip Lavaggi
S.p.A., nel campo degli impianti di lavaggio di
tipo industriale si è sempre distinta per qualità
e caratteristiche tecniche, varietà di gamma.
Lo studio approfondito delle problematiche
progettuali e costruttive che si sono presentate e risolte nel corso degli anni, hanno per-
messo di realizzare prodotti qualificati per
dare una risposta completa e mirata alla soluzione di ogni problema nel campo dei lavaggi
industriali.
Equip lavaggi industriali opera secondo le
norme per la qualità totale UNI EN ISO 9001
che ne garantiscono i criteri della qualità nella
progettazione, sviluppo, fabbricazione ed as-
sistenza.
PIKASSO innovativo ed unico nel suo genere rivoluziona il sistema di lavaggio per tutti i
mezzi del settore della nettezza urbana.
È munito di una cabina mobile traslante con
motorizzazione elettrica, al cui interno è alloggiata una consolle, con tastiera palmare per
le funzioni di controllo e comando nel rispetto
delle procedure di sicurezza.
La movimentazione dei getti acqua avviene per mezzo di testa rotante posizionata su
braccio mobile snodato con sistemi di rotazione (360°), di brandeggio (180°) e di angolazioni diverse con getti ad alta pressione,
programmabili per essere eseguiti manualmente-automaticamente da cabina o da telecomando.
La testa di lavaggio ha la possibilità di muoversi e proiettare i potenti getti ad altezza di
circa 4 metri e la possibilità di inclinarsi (90°).
Con PIKASSO non esistono più punti critici
da lavare manualmente e permette di fare tutte le operazioni senza rischi rispettando tutte
le normative igieniche e di sicurezza.
EquipLavaggi
Equip LavaggiIndustriali S.r.L
Strada Provinciale n 78
14059 VESIME (Asti)
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Riuniti a Rimini Fiera tutti gli attori principali del sistema ambiente
Il filo rosso dei seminari è la sensibilizzazione sulla cultura della responsabilità
l programma dei seminari di
ECOMONDO (Rimini Fiera, 5-8
novembre 2008) ha ormai definito
il suo consueto autorevole calendario, coordinato dal Prof. Luciano Morselli, presidente del corso
di laurea triennale in “Chimica e
Tecnologie per l’Ambiente e per i
Materiali” (Facoltà di Chimica Industriale, Università di Bologna,
Polo di Rimini), e all’insegna di un
messaggio che attraverserà tutta la
manifestazione 2008: un ambiente sostenibile, solidale ed etico
che prevede l’adozione di modelli innovativi a carattere sociale, giuridico ed economico
derivanti da una nuova “cultura
della responsabilità” tra ambiente, tecnica ed etica.
“E’ intenzione di Ecomondo – spiega il Prof. Luciano Morselli promuovere una nuova cultura della responsabilità che tenga conto
dell’ormai vasto processo reattivo
che si è nel tempo strutturato per
stimolare un generale ripensamento nei modelli di sviluppo, ricorrendo a comportamenti individuali e
collettivi con apporti e competenze
sempre più indirizzati ad un comune sentire”.
Per questo sono previsti appuntamenti che affronteranno anche
temi di stretta attualità. Saranno ad
Ecomondo i principali esponenti del
sistema ambiente, per analizzare
progetti e risultati, per definire prospettive nella logica che attraversa
tutta la manifestazione e che riguarda la cultura del “riuso” in una visione sempre più emergente di una
“Europa del Recupero”.
I
Dal calendario degli eventi,
disponibile sul sito:
www.ecomondo.com abbiamo
tratto alcuni appuntamenti
significativi.
~
Mercoledì 5 novembre, appuntamento di rilievo con un tema di stringente attualità, il convegno “Energia rinnovabile dai rifiuti” a cura
del CTI. Uno dei principali fattori che
funge da motore allo sviluppo di tale
mercato è legato al fatto che oltre
al risparmio di risorse è possibile
tramite questa via conseguire significativi vantaggi poiché gran parte dei rifiuti, tra cui quelli di origine
urbana, rivestono caratteristiche di
rinnovabilità, come ufficialmente riconosciuto dalla normativa europea
e nazionale
~
Giovedì 6 e venerdì 7 avrà luogo
la X Conferenza Nazionale sul
Compost a cura di CIC (Conzorzio Italiano Compostatori), APAT e
Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, quest’anno dal titolo ‘10 anni di
Recupero, 10 anni di Qualità’. Verrà
valorizzata un’industria sviluppata,
matura, innovativa e sostenibile. Da
una scommessa ambientale negli
anni ’90, con sue radici nelle Regioni Lombardia e Veneto, ad oggi,
c’è stata una continua crescita del
compostaggio, arrivando a trattare
nel 2007 circa 3.500.000 ton di frazioni organiche. Circa 230 impianti
operano sul territorio nazionale e
gestiscono oltre 500 ton /giorno di
rifiuti organici. Il mercato per il compost di qualità è cresciuto e il prodotto viene collocato con una relativa facilità.
~
Giovedì 6 spazio al tema “I veicoli
fuori uso. La svolta per il risultato” a cura del Gruppo di Lavoro
Nazionale (FIAT, ANFIA, AIRA, UNRAE, FISE UNIRE, FEDERAICPA,
ASSOFERMET, CAR-CNA, APAT
con il supporto dell’Università di
Bologna-Polo di Rimini). L’argomento centrale è l’accordo di Protocollo
Quadro sulla gestione dei veicoli
fuori uso siglato a Roma l’8 maggio scorso e che vede protagonisti
tutti gli attori sia Industriali che della
Pubblica Amministrazione, con lo
scopo di lavorare sul miglioramento della operatività del comparto
del fine vita vetture in Italia e per il
raggiungimento dei target imposti
dalla normativa EU che prescrive
un recupero al 95% al 2015. E’ una
sfida contro il tempo ma soprattutto gestionale legata al territorio ma,
di più, scientifica - culturale che impegna diverse discipline ed alcuni
gruppi di ricerca.
~
Giovedì 6 a ECOMONDO un altro
tema di interesse primario al Forum RAEE Rifiuti elettrici ed
elettronici. La direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche è uno dei cardini delle
politiche ambientali europee e che
si affaccia attualmente a livello nazionale per gli aspetti pianificatori e
gestionali per il raggiungimento dei
target fissati. Questo Forum prosegue il percorso di presentazione del
sistema RAEE in Italia iniziato nelle
due ultime edizioni di Ecomondo e
che è risultato efficace nell’attuale
compimento gestionale soprattutto in questa edizione in quanto la
normativa prescrive un recupero a
4Kg/ab/anno al 2008.
~
Venerdì 7, in collaborazione con
Clickutility, è in programma un convegno che riguarda una tematica
di stretta attualità: On the road: il
percorso quotidiano dei rifiuti.
Analisi, conseguenze, soluzioni alternative e best practices
italiane e europee per trasportare i rifiuti. Ogni giorno e ogni
notte, 32 milioni di tonnellate di rifiuti
urbani, e una quantità pari a tre volte
tanto di rifiuti speciali, viaggiano per
le strade italiane per raggiungere gli
impianti di trattamento, riciclaggio
e smaltimento. Si tratta, comprendendo altri trasporti, di diversi milioni di viaggi all’anno che vengono
effettuati per lo smaltimento dei soli
rifiuti urbani. È necessario analizzare in maniera approfondita questa attività al fine di comprenderne
la portata e misurarne l’impatto in
termini di occupazione, consumi
energetici, inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, inquinamento olfattivo, traffico e indotto
economico a monte che va valutato con puntualità in un ecobilancio
complessivo ormai richiesto nei vari
contesti sia produttivi che sociali.
~
Nell’ambito di RECLAIM EXPO,
sezione dedicata alla bonifica dei
siti contaminati, è previsto un calendario di seminari che si avvierà mercoledì 5 sul tema Bonifiche dei siti
inquinati: le novità per committenti,
progettisti ed esecutori. Dall’analisi
di rischio alle concentrazioni soglia, tutti i cambiamenti alla luce del
decreto correttivo del Testo Unico
Ambientale (D.Lgs. n. 4/2008).
A seguire, giovedì 6, un appuntamento dal titolo “Programma
straordinario nazionale per il
recupero economico produttivo di siti industriali inquinati:
un’opportunità per il sistema
Italia.” Il territorio italiano è costellato di siti produttivi cresciuti in
numero e diffusione territoriale in
funzione delle successive fasi di industrializzazione del secolo scorso
e oggi. Secondo l’ISPRA (ex APAT)
essi rappresentano oltre il 3%
dell’intero territorio. Il risanamento
ambientale ed il riutilizzo produttivo
di questi territori può realizzarsi solo
in presenza di una nuova strategia
nazionale che coinvolga Regioni,
enti locali, soggetti economici e sociali interessati.
Sempre giovedì 6, segnaliamo il
convegno Bonifica siti ex produttivi e sviluppo della città.
Dalla città industriale alla città
dei servizi.
~
Venerdì 7 appuntamento con l’argomento ‘acque reflue’ nell’ambito
della sezione ORO BLU, col convegno “Strumenti per il controllo
e la gestione automatica degli
impianti per il trattamento delle acque reflue: tutelare l’ambiente risparmiando acqua ed
energia” a cura di ENEA. L’avvento
delle nuove tecnologie informatiche
ha reso diffuso il controllo remoto
che premette di osservare a distanza lo stato di funzionamento dell’impianto, consentendo quindi di intervenire nel tempo più breve possibile
per far fronte agli eventuali problemi
di mal funzionamento che si possono creare. La prossima frontiera è
quella di fornire gli impianti di strumenti che ne permettano la gestione automatica e far fronte in maniera autonoma alle problematiche di
conduzione quotidiana.
~
“La prevenzione incendi e la
semplificazione delle procedure di innovazione” sarà il convegno di apertura della sezione
RISCHI & SICUREZZA in programma Giovedì 6, a cura del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del
soccorso pubblico e della difesa
civile del Ministero dell’Interno, del
CNPI – Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali
Laureati e “Ambiente & Sicurezza”
Il Sole 24 Ore.
~
La sezione ECOMONDO ARIA
troverà la sua declinazione culturale venerdì 7, con una giornata di
appuntamenti introdotti dal tema
“Inquinamento atmosferico e
rischio di esposizione” a cura di
ISS, CNR IIA. Si farà il punto sulle
direttive vigenti e saranno proposti
progetti attuati sul territorio nazionale e relativi risultati conseguiti.
Sono previsti interventi di “casi studio” significativi dall’inquinamento
dei grossi centri urbani a Moniter, la
rete di controllo ambientale dedicato agli impianti di incenerimento in
Emilia Romagna.
~
Il mondo dei rifiuti inerti, presenti
nella sezione INERTECH, proporrà tre giornate, a partire da giovedì
6, dedicate all’analisi di un settore
strategico del recupero e riuso dei
materiali utilizzati nelle costruzioni
e negli interventi stradali. Venerdì 7
attenzione ai materiali riciclati per
le infrastrutture stradali mentre sabato 8, al convegno “Progettare
la demolizione per ottimizzare
il riciclaggio” saranno presentate anche case history di interventi
svolti con esplosivi, in altezza, selettiva ecc.
PAGINA 7
La responsabilità sociale d’impresa, nuova sfida per le aziende
Assofermet a supporto delle proprie associate per affiancarle nel processo di adesione ai dettami della sostenibilità
gire a favore del rispetto
dell’ambiente e della società è oggi doveroso e fa parte di
un processo culturale che sta
lentamente coinvolgendo quasi tutti gli ambiti imprenditoriali
in Europa. Quella che comunemente viene definita la “performance di un’impresa”, infatti,
non è più dettata solamente dal
risultato economico, ma considera anche il contributo offerto
alla qualità del sistema sociale.
Negli ultimi mesi, sono stati investiti da questo nuovo modo
di gestire l’attività economico/
produttiva alcuni settori in particolare: con 30mila addetti tra
diretti e indiretti, le imprese dei
commercianti di ferro e acciai,
metalli non ferrosi, rottami ferrosi, ferramenta e affini - sempre più strategiche nell’economia italiana -, si trovano oggi a
rispondere ai dettami della cosiddetta CSR (Corporate Social
Responsibility), verso la quale
anche l’associazione di categoria che li rappresenta si sta
orientando sempre più.
Assofermet, per sua conformazione, è una struttura articolata
e complessa, formata, appunto,
da quattro sezioni. Può essere
definita un’associazione poliedrica perché i soci sono aziende operanti nei vari settori coinvolti a pieno titolo in decisioni il
cui impatto ambientale non può
certo essere definito irrisorio.
Dalla lavorazione e commercializzazione degli acciai, alla raccolta e commercio dei metalli
ferrosi e non ferrosi sull’intero
territorio italiano, sono tutti elementi sensibili al risvolto “verde” dell’attività imprenditoriale.
Proprio in merito a questa eterogeneità, ogni categoria può
far sentire la propria voce in
modo autorevole e unitario in
tutte le sedi in cui vengono prese decisioni che la riguardano.
Assofermet, proprio per dare
unitarietà ad un panorama tanto
vario, supporta le sue associate
in ogni fase storica, in particolare quando i cambiamenti sono
radicali e profondi come quelli
richiesti dal mercato globalizzato.
Ad oggi il panorama nazionale
A
registra una gran diversità di
visioni (divergenti, ad esempio,
tra piccole, medie e grandi realtà), ma anche per tipologia
di segmento, oppure per sede
(sud, centro e nord). Questa
varietà di modus operandi deve
essere considerata non tanto
come un limite, ma come una
grossa risorsa di arricchimento reciproco. L’unità necessa-
volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle
imprese nelle loro operazioni
commerciali e nei loro rapporti
con le parti interessate. Sempre
secondo l’UE, le imprese hanno
un comportamento socialmente responsabile se decidono di
andare oltre le prescrizioni minime e gli obblighi giuridici, perseguendo quindi un comporta-
ria per far fronte in modo etico
alle leggi di un mercato sempre
più sporcato dalla concorrenza
sleale dei mercato emergenti,
riguarda in particolare alcuni
“principi morali” dai quali oggi
una gestione aziendale accurata e coscienziosa non può prescindere.
In Italia il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, mediato proprio dalla grande questione della globalizzazione, ha
invaso il sistema solo un paio di
anni fa, con grande “ritardo” rispetto ad altri paesi europei. In
questi primi anni, Assofermet
ha giocato di rimessa, cercando di supportare i propri associati nella fase cruciale dello
start up di un processo che, nonostante i dubbi iniziali, era destinato a diventare di primaria
importanza. L’Unione Europea
fornisce una definizione molto
chiara ed esaustiva rispetto alla
CSR, intesa come integrazione
mento virtuoso. Nonostante per
loro natura possano sembrare
facilitazioni, le caratteristiche
di volontarietà e flessibilità non
furono immediatamente capite,
così come la vera utilità di agire
in modo “sostenibile”.
Se inizialmente questo atteggiamento veniva palesato come
prudente, oggi non può più essere accettato e la Responsabilità Sociale d’Impresa non può
più essere vista come qualcosa
di vago e di prescindibile.
Ci sono delle motivazioni importanti per le quali operare,
oggi cruciali: l’azienda non è
più una realtà a sé stante, ma un
elemento unito a tutto ciò che la
circonda, verso cui ha delle precise responsabilità. La RSI non
è solo un “modus” di concepire
e gestire l’azienda, ma è l’innesco di un percorso che, attraverso tappe volte verso obiettivi
di miglioramento continuo, si
susseguono nel tempo. Nono-
stante a livello europeo il rispetto per l’ambiente e la società
sia un fattore di primaria importanza, non si può ancora prescindere da una certa reticenza
che ancora esiste all’interno del
mondo delle imprese, in parte
per la mancata conoscenza del
tema, in parte per motivi ideologici, di dimensione aziendale
e, in parte, perché in Italia si è
In Italia il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa,
mediato proprio dalla grande
questione della globalizzazione, ha invaso il sistema solo
un paio di anni fa, con grande
“ritardo” rispetto ad altri paesi
europei.
spesso adottato un approccio
sbagliato, quasi la RSI fosse
uno strumento di mera immagine e di marketing.
Ma perché il tema della RSI è
così importante? Perché fare
RSI fa bene alle imprese? Il primo motivo riguarda il contesto
di riferimento rispetto agli interlocutori che un’azienda ha
(stakeholder). L’attenzione ai
bisogni delle comunità locali,
il dialogo costante con le Amministrazioni e il contributo allo
sviluppo locale sono valori trainanti che l’azienda segue da
sempre, grazie ai quali instaura rapporti stabili e consolidati con tutti gli stakeholder. Per
comprendere meglio in cosa
consista questo profondo mutamento nei rapporti, portiamo
l’esempio stesso di Assofermet:
il mondo a cui era abituata l’associazione era duale o, al massimo, tripolare: gli interlocutori
erano il Governo, gli Enti tecnici, oppure altre associazioni
settoriali. Oggi non è più così: il
modello duale, pur funzionando
in alcuni settori, per la maggior
parte delle realtà è oggi obsoleto e non può prescindere dalla
nascita ( o forse è meglio dire ri-
scoperta) di altri interlocutori. Di
fatto è nata a livello istituzionale una dimensione europea che
prima non veniva percepita così
importante: la società civile.
Oggi gli interlocutori fanno capo
a una dimensione che si potrebbe definire “federale” e che prima non esisteva come tale: ad
esempio, si è resa molto più
attiva l’università con la quale
le aziende responsabili cercano un legame; c’è la comunità
di riferimento; c’è l’ambiente; ci
sono le istituzioni e c’è il Terzo
Settore, considerato un attore
sempre più strategico dell’economia.
Oltre alla definizione di nuovo
contesto di riferimento verso il
quale una realtà deve rendere
conto, la RSI è fondamentale
per un secondo motivo, correlato a ciò che ci si aspetta dal
sistema produttivo italiano. La
sfida che ogni giorno viene lanciata alle aziende è di crescere
rendendosi fortemente internazionalizzate, facendo sì che si
innovi dimostrando il proprio
contributo reale nei confronti
del sistema Paese.
Oggi il vero salto di qualità Assofermet ne è convinta - non
è più legato a interessi solo ed
esclusivamente
commerciali,
ma di relazione, interscambio e
stima.
Non si può non sottolineare che
questi tre termini chiave siano
oggi considerati ancora come
tabù: il modello attuale italiano
è infatti ancora molto radicato
sul territorio, con imprese piccoli, molto spesso a vocazione
familiare. Non di rado capita di
fare responsabilità sociale senza nemmeno comunicarlo o,
ancor peggio, senza nemmeno
saperlo. Non si sente la necessità di comunicare l’impegno
sociale e ambientale perché lo
si vede come un fattore scisso
dalla normale gestione aziendale, quando oggi il trend è nettamente contrario e ciò che viene
richiesto ad un’azienda è una
responsabilità sempre più organica e palesata.
Le nuove strategie devono oggi
perseguire una gestione sostenibile trasparente, resa tale attraverso opportune politiche e
azioni di comunicazione, finalizzate a potenziare il sistema
di relazioni che l’azienda ha con
i propri stakeholder. Oggi più
che mai è importante coltivare
la reputazione di “interlocutore
affidabile” che investe, crea lavoro e ricchezza manifestando
attenzione verso tutti i diversi
portatori d’interesse.
PAGINA 8
I grandi eventi collaterali di Ecomondo 2008
La mascotte di quest’anno sarà l’Ape Verde
a 12a ECOMONDO, fiera internazionale del recupero
di materie ed energia e dello
sviluppo sostenibile organizzata da Rimini Fiera dal 5 all’8
novembre 2008 con il patrocinio
e la collaborazione di tutti gli attori primari del settore vedrà anche
quest’anno, oltre alla parte espositiva, un calendario di grandi
eventi ed iniziative tarati per
supportare e promuovere i percorsi di ottimizzazione della produzione, gestione della raccolta,
organizzazione del trattamento
e riutilizzo di materia ed energia.
Ecco una piccola selezione
dall’imponente programma.
La giornata inaugurale (5 novembre, alle 11.30) prevede come
evento di apertura, un convegno
dal titolo Il Sud oltre l’emergenza: modelli tecnici, economici, comportamentali realizzato in collaborazione con
CONAI e Ministero dell’Ambiente
L
e Tutela del Territorio e del Mare.
Tornano anche nel 2008 i Caffè
Scienza di Ecomondo, conferenze sull’ambiente dove un autorevole relatore colloquia con i
visitatori su temi di attualità. Tra
gli argomenti, la cultura della responsabilità, costi e benefici del
nucleare, gli edifici sostenibili
del futuro, il riciclo della moda, i
conflitti ambientali e il ruolo della
chimica nella comprensione dei
processi ambientali ed alla loro
gestione. I Caffè Scienza di
Ecomondo dimostrano come la
cultura mediata da protagonisti di
alto profilo, rappresenti una disseminazione utile delle principali
tematiche ambientali. Appuntamenti che vanno anche nella logica della visione “ECOMONDO
La Fiera Giovane per i Giovani”: sono attesi 10 mila studenti e
migliaia di neo laureati che hanno
di fronte un panorama di eventi
tecnico-scientifici dai quali attin-
gere progetti di natura professionale e confrontarsi con le nuove
richieste del mercato.
Si terrà venerdì 7 novembre alle
ore 9.30 in collaborazione con
Osservatorio Nazionale sui Rifiuti il tradizionale e atteso rapporto
Fise-Unire su “L’Italia del recupero” che fotografa la situazione
economico-ambientale del riciclo
in Italia e che giunge alla nona
edizione.
L’area espositiva di ECOMONDO
presenterà una versione ulteriormente potenziata dell’Isola degli
Acquisti Sostenibili (pad. D5),
che quest’anno ingloberà anche
la tradizionale mostra Ecofatto.
Inoltre, alla hall Est (pad. D7 e
B7) l’EcoStore - Supermarket
ecologico: negli scaffali solo
prodotti ecologici, acquistabili o
ordinabili. Un modo per far conoscere e toccare con mano al consumatore l’ampia gamma di prodotti ecologici di largo consumo
presenti sul mercato.
ECOMONDO sarà anche teatro
di una straordinaria anteprima,
la proiezione del primo episodio
della quadrilogia della Walt Disney dedicata alla fatina Trilli, in
uscita in dvd il 18 novembre. La
piccola amica di Peter Pan troverà la parola per vivere nuove avventure nella Radura Incantata.
Walt Disney completerà la sua
presenza con laboratori dedicati
ai più piccoli sul tema dei talenti legati al riciclo.
Sempre nell’ambito del padiglione dedicato all’Educational segnaliamo “Plasticamente”, un
percorso polisensoriale articolato
all’interno di un igloo realizzato
con materiali provenienti da riciclo e che potrà ospitare 100 ragazzi.
Anche nel 2008 ECOMONDO
2008 sarà “accompagnata”
da una mascotte, ideata da
Luciano Morselli. Da tre anni
c’è infatti la volontà di individuare un “indicatore biologico” del
degrado ambientale per “frenare” le attività umane ormai troppo “spregiudicate”. Il testimonial
2008 sarà l’Ape Verde. La scomparsa delle api sta diventando
drammatica, con risvolti anche
sul fronte economico: dal 3050% in Europa, l’Italia sembra assestarsi sul 50% con la scomparsa di 200mila alveari, negli USA si
sale al 60-70% per una sindrome
ancora misteriosa la COL-Colony
Collapse Disorder, che ha come
complici l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Il colore scelto
è quello di una specie rara di api
che esiste realmente in natura e
rappresenta il frutto di quel patrimonio che ci offre con ricchezza
la biodiversità. L’Ape Verde appartiene alla famiglia degli Halictidae, che comprende specie
sociali e solitarie, più primitive rispetto alle api da miele.
Provincia di Reggio Emilia: un territorio di Qualità
Certificazioni ambientali e marketing territoriale
A
cali la Provincia di Reggio Emilia,
tra il 2005 e 2008, ha erogato contributi pari a 181.000 euro, mentre
altri 194.000 euro sono stati stanziati per le aziende: già certificati i
Comuni di Boretto, Correggio e
Carpineti, Cavriago, Quattro
Castella e Castelnuovo Monti,
Latteria Sociale Madonna della Pietra di Bismantova, Ferrarini, Cattini, Modulstampa,
Euro Castings, Prati Group,
Coopsette e Rondine. Altri Enti
e aziende sono in fase di certificazione.
“L’impegno della Provincia nella
promozione dei sistemi di gestione
ambientale volontari non si limita
ai soli contributi economici, ma è
stato strutturato un vero e proprio
percorso innovativo con la costituzione di un apposito staff tecnico
che supporterà e accompagnerà
gli Enti nel percorso verso la certificazione - spiega l’assessore pro-
mbienteQualità è un progetto
della Provincia di Reggio Emilia
che prevede azioni per lo sviluppo
e la diffusione delle certificazioni ambientali presso Enti locali e
aziende. Tramite questo progetto
la Provincia ha fornito servizi istituzionali e di supporto ai soggetti
intenzionati a certificarsi, al fine di
promuovere la qualità ambientale a livello locale e nazionale con
strumenti innovativi per la gestione
ambientale.
I soggetti pubblici e privati certificati possono utilizzare in tutte le
attività di comunicazione il marchio
AmbienteQualità
appositamente creato che, grazie alla diffusione delle certificazioni, si prefigge
di diventare un marchio di qualità
territoriale, in grado di valorizzare i
servizi e le produzioni locali e di offrire un vantaggio competitivo a chi
lo possiede.
Per la certificazione degli Enti Lo-
vinciale all’Ambiente Alfredo Gennari - In questo modo intendiamo
mettere a sistema e valorizzare le
competenze e le conoscenze acquisite in tale campo convogliando
in un unico organismo le informazioni e la metodologia necessarie per semplificare e migliorare le
procedure”.
Il lavoro fin qui svolto ha portato
all’istituzione, in collaborazione con
l’ Università di Bologna, ARPAER e
Regione, di una Scuola Emas per
la formazione di professionalità in
grado di supportare le aziende nel
percorso di registrazione Emas.
Gli obiettivi del progetto AmbienteQualità sono diffondere i
sistemi di gestione ambientale certificati negli Enti Locali e nel tessuto
produttivo della provincia di Reggio Emilia come elementi distintivi
di sviluppo sostenibile; connotare
la Provincia come centro territoriale per lo sviluppo di innovativi
strumenti di gestione ambientale
in ambito pubblico e privato; creare l’Agenzia della Qualità, Ente
autonomo compartecipato da
Provincia e Comuni che fornisce
servizi istituzionali e di consulenza ai soggetti che intendono certificarsi, promuove l’immagine di
qualità ambientale a livello locale e
nazionale, sperimenta e promuove
strumenti innovativi per la gestione ambientale; connotare il logo
AmbienteQualità come marchio di
qualità, una sorta di “carta d’identità” della Provincia di Reggio sui
temi della sostenibilità e della qualità ambientale.
Diversi i benefici economici,
ambientali e organizzativi per
gli Enti e le aziende certificati: di tipo economico (l’innovazione
e la qualità ambientale diventano
volano per lo sviluppo del territorio, creando valore aggiunto per le
imprese che operano nell’export,
valorizzando le produzioni tipiche
locali e promuovendo il turismo
sostenibile), ma anche ambientale
(le risorse naturali vengono gestite
in modo più efficiente e le performance ambientali migliorano progressivamente, comportando una
riduzione dei costi legati alla gestione delle emergenze, il rispetto
della normativa, la pianificazione
integrata delle politiche ambientali)
ed organizzativo (i soggetti certificati ottimizzano le procedure di lavoro e riducono i costi di gestione,
razionalizzando le attività e attuando una riduzione degli sprechi).
Per informazioni:
Provincia di Reggio Emilia,
Servizio Ambiente,
U.O. Governance e Contabilità Ambientale
tel. 0522.444262,
[email protected]
www.ambientequalita.re.it .
FERMET
Group
RICCIARDI & C. s.r.l.
Rappresentanze
Rappresentanze Industriali
Industriali
Marco Corbelli 348 7215101
FERMET
s.r.l.
FERMET Servizi
s.r.l.
rottami metallici
bonifiche ambientali,
demolizioni industriali e civili
Lorieri Paolo 348 5207977
www.fermet.com
Giuseppe Ceraldi 348 4951112
www.fermetservizi.it
SiderGas
vendita ossigeno e gas tecnici
Nicola Lorenzetti 347 2169453
www.sidergas-srl.com
SiderGas
S.r.l.
i
vendita ossigeno e gas tecnic
SiderGas
S.r.l.
S.r.l.
L’OCCASIONE s.r.l.
progettazione e
arredamenti per ufficio
Federico Iacobelli 340 7821860
www.occasionesrl.com
LOGISTICA s.r.l.
trasporti
Alessandro Giannelli 340 4035755
www.logistica-srl.com
Remet
SERVIZI
ECOLOGICI
Apuana Ambiente
S.r.l.
stoccaggio e smaltimento rifiuti
Tommaso Rossi 335 5966886
www.apuanaambiente.com
S.r.l.
frantumazione cavi e
lavorazione metalli
EDITORE
Simone Briglia 349 7907530
www.remetsrl.com
Cristiana Taddei 340 2333485
www.albertoricciardieditore.com
PAGINA 10
Rimini Fiera per l’ambiente come Ecomondo Montecchi Pietro. Rottami ferrosi e metallici
R
imini Fiera ha la certificazione ambientale UNI
EN ISO 14001:2004: tutto il
quartiere fieristico è all’insegna del basso impatto
ambientale (e premiato con il
prestigioso riconoscimento internazionale Elca, “Edilizia e
Verde” di Norimberga).
Il legno che domina nei tratti
architettonici del quartiere proviene dalla Scandinavia dove il
ciclo di rimboschimento è continuo.
Grandi finestre e lucernai a
soffitto consentono un’illuminazione
prevalentemente
naturale; inoltre nelle aree di ingresso, laddove è richiesta un’illuminazione costante, è utilizzata prevalentemente la tecnologia
luminosa a led con l’85% di risparmio di energia elettrica.
Sulla copertura dell’ingresso
principale, un impianto fotovoltaico, esteso su 400 metri
quadrati, fornisce energia alla
hall centrale “risparmiando”
annualmente a Rimini circa 40 tonnellate di anidride
carbonica.
Il condizionamento del quartiere è ottenuto con un impianto che produce freddo nelle ore
notturne e restituisce il fresco in
quelle diurne (una sorta di “banca del ghiaccio” che consente
una riduzione dell’impegno di
potenza di energia elettrica
pari a circa il 50%).
Le aree interne ed esterne
a verde, si estendono su 160
mila metri quadri, con oltre
1500 piante e 30 mila metri
quadri di tappeti erbosi (e gli
impianti d’irrigazione utilizzano esclusivamente acque
di falde superficiali).
Le fontane sono tutte a ricircolo d’acqua e l’acqua dei
periodici svuotamenti delle fontane e dei laghetti del quartiere
viene trattata e riutilizzata per
l’irrigazione delle aree verdi, mentre nelle toilettes del
quartiere i gettiti d’acqua
sono a pressione controlla-
ta (due interventi con un risparmio di 23 milioni di litri
d’acqua all’anno).
Sull’intero quartiere e sulle aree
esterne, sono presenti numerose isole ecologiche per permettere ai visitatori la differenziazione dei rifiuti prodotti.
Infine, il quartiere è raggiungibile in treno grazie alla stazione ferroviaria di linea
posta sull’ingresso sud che
alleggerisce l’impatto del traffico sull’ambiente.
Sul fronte dell’attività, Rimini
Fiera organizza oltre ad ECOMONDO, RI3, KEY ENERGY
e SALVE, anche MONDO NA-
TURA e LUOGHI che affrontano le tematiche del turismo
all’aria aperta e rinnovabile.
Rimini Fiera è inoltre promotrice
e sostenitrice del primo corso di
laurea italiano dell’Università di
Bologna (polo di Rimini) in Tecnologie Chimiche per l’Ambiente e per la Gestione dei
Rifiuti, e del master in Tecnologie e Controllo Ambientale nel Ciclo dei Rifiuti.
Infine, anche quest’anno ECOMONDO e KEY ENERGY saranno “neutralizzate” in collaborazione con AzzeroCO2. Le
emissioni di gas climalteranti associate alle due manifestazioni,
grazie all’adesione all’ambizioso
progetto di riforestazione Parchi
per Kyoto, saranno neutralizzate con la piantumazione di alberi all’interno del Parco del Delta
del Po.
L
a ditta Montecchi Pietro srl
di Felegara è un’importante
azienda attiva nel commercio dei
rottami ferrosi e non ferrosi, che
da sempre ha come obiettivo la
compatibilità fra sviluppo econo-
mico e rispetto dell’ambiente.
La ditta affonda le sue radici
negli anni ‘50, quando il nonno
dell’attuale titolare e presidente Pietro Montecchi, Giuseppe
Onelio Guelfi, iniziò nelle zone
collinari del Parmense una attività di strassèr, cioé di raccoglitore di stracci, cascami e rottami
di ogni genere. Trent’anni dopo
entrò nell’attività il nipote – Pietro Montecchi, appunto – che in
poco tempo porterà l’azienda alla
massima realtà. Recentemente
è arrivata la terza generazione
nelle persone di Ilaria e Virginia,
che affiancano attualmente con
grande efficacia e competenza il
padre Pietro nella gestione della Montecchi Srl. La sede legale
e il magazzino della ditta si trovano a Felegara, in via Dordone
40, dove occupano un’area di
24.000 metri quadrati tra capannone, area coperta, uffici e piazzale attrezzato e modernamente
adeguato alle disposizioni provinciali in materia di depositi di
rottami ferrosi, a norma dell’art.
33 del Decreto Legislativo 22/97.
I rottami vengono raccolti, stoccati e trattati con tecnologie
d’avanguardia, poiché l’azienda
dispone di attrezzature e di un
modernissimo parco automezzi
in grado di soddisfare al meglio
qualsiasi esigenza delle acciaierie, rispettando nel contempo
le esigenze dell’ambiente in cui
l’attività si svolge. Dal 2007 inoltre, l’attività è stata integrata con
l’autorizzazione al trattamento
del RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche),
una delle prime realtà della provincia di Parma.
Si può dunque dire senza tema
di smentita che la ditta di Felegara mezzo secolo dopo la sua
fondazione prosegue il suo cammino ricco di successi, attenta
come sempre a soddisfare con
la massima sensibilità e competenza i propri clienti.
Guida ai servizi di Ecomondo 2008
11.000 posti auto e una stazione ferroviaria di linea interna alla fiera. Biglietto a 2 euro per gli studenti
i anno in anno Rimini Fiera aggiunge interventi nell’area del
quartiere fieristico per facilitare arrivo e deflusso delle auto, oltre a promuovere iniziative per agevolare gli
spostamenti all’interno dei padiglioni. Subito dopo l’estate sono terminati i lavori di ampliamento del parcheggio già presente all’ingresso
Est, per ulteriori 400 posti auto.
Da questa edizione (Rimini Fiera,
5-8 novembre 2008), ECOMONDO ha a disposizione tutti e tre
gli ingressi a Rimini Fiera. Sono
inoltre state intensificate le linee navetta di collegamento con la zona
degli alberghi e con l’aeroporto per
ridurre il traffico ed è stato introdotto l’utilizzo delle macchine
elettriche per i collegamenti con il centro città. Saranno
attivi servizi di Bike Sharing e
Car Sharing grazie alla partecipazione del Comune di Rimini
e dell’agenzia TRAM.
• L’INGRESSO AL QUARTIERE
FIERISTICO: si accede a ECOMONDO da tutti e tre gli ingressi
di Rimini Fiera: sud, est e ovest
• GLI ORARI: 9.00 –18.00, ultimo
giorno 9.00-17.00
• LA BIGLIETTERIA: biglietto in-
D
tero 15 Euro; abbonamento intero per 2 giornate 25 Euro; ingresso convegni supplemento 10
Euro al giorno; ingresso gratuito
bambini 0-6 anni; ingresso ridotto 5 Euro; ingresso scuole da 6 a
18 anni 2 Euro (Universitari con
presentazione libretto). Ulteriori
info su www.ecomondo.com
• I TRENI SPECIALI ECOMONDO: si può arrivare a ECOMONDO direttamente in treno grazie
alla stazione di linea (Milano –
Bari) interna alla fiera e distante
50 metri dall’ingresso sud della
manifestazione; durante ECOMONDO, 16 treni ogni giorno
in nord e in sud; info sugli orari www.riminifiera.it/stazione o
www.trenitalia.com (digitando
l’esatto giorno di partenza o di
arrivo).
• TUTTO SU PERCORSI STRADALI, AUTONOLEGGIO E
TAXI: il quartiere fieristico è
collegato alla A14, la BolognaBari-Taranto. Il quartiere si trova
a 4 km sia dal casello di Rimini Sud che da quello di Rimini
Nord. Sul sito www.ecomondo.
com si può calcolare il percorso automobilistico più breve. Per
noleggiare un’auto tariffe agevolate con AVIS Autonoleggio
da e per Rimini Fiera: (+39) 199
100 133 www.avisautonoleggio.
it ; e per chiamare un taxi (+39)
0541/50.020.
• I PARCHEGGI: il quartiere fieristico di Rimini è dotato di 11.000
posti auto. (parcheggi visitatori:
auto 8 euro, motocicli fino a 150
cc., 3 euro, moto cilindrata superiore a 150 cc., 8 euro, camper 10
euro, autobus 24 euro).
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PAGINA 11
Assofermet, recupero “etico” del rottame ferroso
Romano Pezzotti: «Necessaria più etica e sostenibilità nella filiera dei metalli»
iciotto milioni di tonnellate
l’anno di rottami ferrosi necessitano di buonsenso per essere gestite. E di buonsenso ne
serve ancor più quando queste
montagne di metallo devono essere trattate per poi essere indirizzate alle bocche dei forni per
dare nuova vita all’acciaio. Anche questa è la filosofia operativa sposata da Assofermet che,
attraverso Assofermet Rottami,
recupera dal territorio nazionale
circa l’80% del rottame che viene consumato ogni anno dalle
acciaierie e fonderie italiane.
Il processo di raccolta del rottame, effettuato attraverso il sistema della raccolta differenziata
D
così come direttamente da chi
di rottame ne produce, significa
svolgere un servizio di “pulizia”
essenziale non solo per il risvolto economico a vantaggio del
tessuto economico italiano (che
può reperire materia prima sul
suolo nazionale senza rivolgersi
all’importazione), ma anche per
l’ambiente stesso: evitare che si
riempia di rottami per ricavarne,
invece, risorse produttive.
«Siamo uno dei sistemi portanti
dell’intera filiera metalsiderurgica» spiega Romano Pezzotti,
presidente di Assofermet Rottami. Alle aziende che entrano a far
parte dell’associazione, che nel
2008 ha celebrato i sessant’an-
ni di vita, «offriamo - precisa il
presidente - assistenza e consulenza in varie aree dell’attività
aziendale: da quella normativa a
quella legale, da progetti di formazione a note congiunturali di
mercato». Cosa non da poco in
un mercato, quello del rottame,
che proprio quest’anno ha messo in mostra fluttuazioni record.
«Eppure – sottolinea Pezzotti –
un’attività così ecologicamente importante come la raccolta
ed il trattamento del rottame sta
zoppicando da anni in ragione di
una normativa che mostra molti
lati oscuri e che, di fatto, inibisce il nostro lavoro». «Da anni –
precisa - il rottame è entrato a
Furti di rame, un accordo a tutela della sicurezza
Protocollo d’intesa tra Polfer ed Assofermet per prevenire gli illeciti
L
a rete ferroviaria nazionale è
sotto attacco. Da molti mesi
le “strade ferrate” sono state
oggetto di numerosi furti di fili in
rame che hanno minato la normale viabilità causando, oltre a
disagi per i viaggiatori, anche un
notevole danno economico e –
cosa ancor più grave – abbassato la sicurezza dei trasporti
su rotaia.
E proprio il crescente aumento della domanda di sicurezza è stata una richiesta giunta
in breve tempo da parte dalla
Rete Ferroviaria Italiana (Rfi )
che si è trovata particolarmente esposta ai ripetuti furti da
parte della criminalità comune.
Necessario, a questo punto, un
fattore in grado di contrastare i
furti e di garantire agli utenti un
servizio regolare senza interruzioni improvvise e disagi. Per
questo motivo è stato firmato,
già con ricadute pienamente
operative, un protocollo d’intesa tra il Ministro dell’Interno
(dipartimento della pubblica sicurezza, direzione centrale) per
la Polizia Ferroviaria (Polfer) ed
Assofermet, l’associazione nazionale che rappresente le imprese che esercitano l’attività di
raccolta, recupero e commercio
di rottami ferrosi e non ferrosi. L’obiettivo è quello di evitare
che le tali imprese possano incorrere in un acquisto incauto di
rottame di provenienza illecita o
nella possibile contestazione di
delitti di più grave entità e rilevanza sociale. In particolare, le
due parti si impegnano a promuovere ogni iniziativa e forma
di collaborazione in grado di
fornire utili approfondimenti sulle dinamiche tecniche, sociali e
ambientali dei furti di fili in rame.
Lo scopo congiunto è quello di
raggiungere la “sicurezza partecipata”, ovvero la messa in atto
di iniziative con cui tutti i soggetti, pubblici o privati, hanno la
possibilità d’intervento a fianco
delle Forze di Polizia.
Assofermet, da sempre attenta alle ricadute sociali dell’attività delle imprese consociate,
impegna le aziende stesse alla
massima attenzione e diligenza affinché su alcune categorie,
come rottami di rame e di sue
leghe, controllino attentamente l’ingresso dei carichi, così
come la selezione e la cernita
per evitare l’afflusso di materiale di provenienza sospetta. Un
controllo da approfondire nel
caso in cui la cessione di alcuni
specifici prodotti (come il rottame di rame elettrolitico, costituito da fili o cavi, proveniente
da processi di realizzazione,
manutenzione,
dismissione
e recupero di linee elettriche
ferroviarie) venga effettuata
da parte di detentori e fornitori che si presume non abbiano
rapporti diretti di appalto e subappalto con la Rete Ferroviaria
Italiana. Discorso analogo per i
casi in cui il rottame provenga
da raccolta dubbia o incerta e
consegnato da soggetti “privati
o ambulanti” o non in possesso
di fissa dimora.
Da parte sua, Polfer si è impegnata ad intraprendere un’azione di informazione delle aziende
associate ad Assofermet dando, al tempo stesso, indicazioni
dettagliate sulle caratteristiche
tecniche dei materiali oggetto
di furto.
pieno diritto nella famiglia dei rifiuti. Assofermet Rottami è sempre stato un attore importante
nel cercare di fare in modo che
la normativa ambientale ben si
armonizzasse con il trattamento che svolgiamo a tutela della
qualità». «I nostri soci hanno
investito pesantemente in tecnologia con strumenti sempre
più efficienti ed impianti finalizzati ad un processo controllato
di lavorazione. Tuttavia, l’incertezza del diritto pesa come un
macigno. Non si opera serenamente senza certezze». Ecco
perché «Assofermet, di propria
iniziativa, si sta muovendo nei
canali istituzionali più opportuni
perché la situazione normativa
possa tornare chiara e garantire l’operatività nel rispetto delle
regole».
E dalla norma all’impatto sui
mercati il passo è breve. «Ormai
– continua il presidente - il paradigma del mercato del rottame
è cambiato. I confini geografici
diventano sempre più labili».
Ma non c’è solo business alle
spalle degli operatori di Assofermet. «Il messaggio di cui
vogliamo da sempre essere
portavoce – sottolinea con for-
za Pezzotti – è quello della necessità, oggi più che mai, di
sposare tutti i crismi dell’eticità
d’impresa. Non si deve guardare alla sola redditività. Rispetto
dell’ambiente e politiche votate
all’ecosostenibilità sono fattori
chiave nella gestione dell’impresa». E’, in sintesi, la necessità di
rafforzare le aziende nella professionalità: un cammino che si
snoda tanto attraverso una elevata qualità del prodotto quanto
attraverso una politica aziendale votata al rispetto del territorio
e dell’ambiente.
Assofermet Rottami, infatti, incentiva e promuove comportamenti virtuosi e corretti sia
all’interno delle singole aziende,
sia lungo l’intera filiera dell’acciaio perché «il sistema – ricorda - funziona solo quando nei
rapporti tra clienti e fornitori ci
si muova lungo il piano comune
della correttezza e trasparenza». «E’ il minimo comun denominatore – ribadisce il presidente - senza il quale vengono
a mancare i requisiti di base del
progetto». E’ questa la filosofia
che supporta l’iniziativa “Sistema d’Impresa Assofermet”, un
marchio voluto e promosso da
Romano Pezzotti
Presidente Assofermet Rottami
Assofermet Rottami volto a dare
visibilità e giusto riconoscimento agli associati che, pur in un
mercato eccessivamente frammentato, seguono e rispettano i
principi di trasparenza, qualità,
correttezza morale e rispetto
ambientale.
PAGINA 12
Euromec: mezzo secolo di esperienza per la “movimentazione” dei materiali non solo ferrosi
Nata dalla fusione di due aziende storiche, è leader europeo nei macchinari per il sollevamento, la movimentazione, la demolizione e il riciclaggio dei materiali
M
ettere insieme un’esperienza maturata da mezzo secolo nell’ambito della
movimentazione e nella gestione dei materiali – a sua
volta innestata su una tradizione imprenditoriale che data
da molti secoli su un territorio
– per venire incontro a uno dei
nodi dello sviluppo sostenibile e della gestione ecologica delle attività produttive. È
stata questa l’idea di base, in
fondo molto semplice (come,
del resto, tutte le idee vincenti), che ha fatto nascere,
nel 2000, EUROMEC, la prima ditta in Italia, specializzata nella progettazione e nella
produzione di macchinari per
il sollevamento e la movimentazione dei rifiuti. Il territorio
– sarebbe quasi inutile specificarlo – è quello della provincia
di Brescia, che vanta un’antica
tradizione nella lavorazione del
ferro, nella metalmeccanica e
nella siderurgia. Le esperienze cinquantennali che si sono
fuse in EUROMEC sono quelle di due ditte “storiche” della
provincia bresciana: EURO-
HYDROMEC e ISOMEC, che
si sono sviluppate e letteralmente “fatte le ossa” nella soluzione dei sempre nuovi problemi del sollevamento e della
movimentazione dei materiali
che si ponevano in un periodo estremamente dinamico
come quello del “boom” economico italiano. Il nome scelto
per la nuova ditta è stato decisamente di buon auspicio,
in quanto in pochi anni EUROMEC ha raggiunto i vertici della produzione europea in un
campo di attività che costituisce una sfida cruciale e imprescindibile per il futuro delle attività industriali. EUROMEC è
un’azienda a livello industriale
e tecnologico avanzatissimo,
che ha realizzato grandi e sofisticate macchine e attrezzature per il sollevamento, la movimentazione, la demolizione,
il riciclaggio (in sintesi: la gestione completa) dei materiali
per primarie aziende italiane
e straniere che operano nei
più diversi settori: portuale,
siderurgico, metallurgico, cementifero, del legname e nel
settore ecologico, nelle più
imponenti e moderne strutture
per l’incenerimento e riciclaggio di rifiuti di ogni genere.
EUROMEC vanta un know–
how avanzato, che costituisce
un’assoluta garanzia di qualità
per tutti i suoi prodotti: la ditta
offre la gamma più completa
in assoluto di prodotti a livello
europeo, vantando un catalogo con ben oltre quattrocento prodotti e soluzioni diverse
tra loro. Ma EUROMEC non si
limita a fornire una gamma di
prodotti standard, per quanto
essa possa essere completa: l’ufficio tecnico e l’ufficio
marketing della società sono
continuamente a disposizione
della clientela per studiare una
specifica soluzione per ogni
specifica che si possa presentare. Questa capacità progettuale permette a EUROMEC di
seguire un progetto in tutte le
complesse fasi del suo sviluppo evolutivo, dalla progettazione alla realizzazione e implementazione: un percorso di
collaborazione che permette
di impostare un vero e proprio
lavoro di squadra, mantenendo uno stretto contatto con
la clientela per soddisfare al
meglio le sue esigenze. La focalizzazione del progetto generale, la definizione precisa
delle specifiche competenze,
degli obiettivi e dei fattori di
vincolo, l’analisi di dettaglio,
la pianificazione delle risorse
e dei costi e la definizione delle tappe per la realizzazione,
consentono a EUROMEC di
fornire un prodotto innovativo
molto competitivo sul mercato.
Il sistema di qualità EUROMEC
è certificato GOST-R (certificazione di qualità per i paesi
Cooperambiente a Ecomondo
In occasione della 12esima edizione della kermesse, a Rimini Fiera si terrà anche la prima fiera
dell’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, realizzata in collaborazione con Legacoop
C
OOPERAMBIENTE, dal 5
all’8 novembre nel padiglione
B7 di ECOMONDO, presenterà
i servizi e i prodotti delle cooperative di LEGACOOP: dalle case
eco-sostenibili, ai servizi e alla
gestione del ciclo dei rifiuti e della
raccolta differenziata, alla produzione di energie rinnovabili, ai servizi di mobilità sostenibile, alla gestione delle aree verdi e boschive,
alle politiche per il risparmio energetico della grande distribuzione
cooperativa e per i milioni di soci
cooperatori.
CooperAmbiente consentirà
quindi di:
- pubblicizzare le iniziative e i prodotti realizzati dalle imprese cooperative;
- promuovere e condividere una linea di azione rispettosa dei temi
ambientali;
- presentare le migliori pratiche
ed i casi di successo in campo
energetico, prevedendo anche
l’istituzione di un Premio Legacoop per la miglior prassi adot-
tata e/o per il miglior progetto
presentato;
- favorire il confronto con l’esterno ed il coinvolgimento dei livelli
istituzionali: Governo, Autorità
per l’energia, GSE, AU, Autorità
regolamentari ecc.
Durante Ecomondo sarà inoltre
istituito il Premio CooperAmbiente, assegnato alle migliori
pratiche ed ai migliori prodotti cooperativi per dare maggior risalto
alle eccellenze. Sarà un riconoscimento dato da una giuria interna alle migliori pratiche in atto nelle cooperative in tema energetico,
con un particolare rilievo relativamente alla lotta ai cambiamenti
climatici, alla efficienza energetica e alle energie rinnovabili.
Si tratta, per questa prima edizione, di una ricerca dei casi di eccellenza a livello territoriale e settoriale secondo le seguenti tre
categorie:
- Innovare: premierà le pratiche
che hanno introdotto significative cambiamenti sul piano tecno-
logico, impiantistico progettuale
nei prodotti e nei processi produttivi
- Risparmiare: premierà le esperienze che hanno generato un
risparmio energetico
- Cooperare: premierà le esperienze che hanno introdotto innovazione di mercato e nuove forme
di collaborazione (di sistema, di
filiera) finalizzate alla riduzione
dei consumi e all’uso di fonti rinnovabili fornendo anche risposte
ai bisogni dei consumatori.
CooperAmbiente sarà anche un
momento di approfondimento e
confronto delle politiche di Legacoop per uno sviluppo sostenibile
dell’economia italiana attraverso
un uso efficiente dell’energia. Legacoop, oltre a evidenziare i risultati ottenuti e le esperienze acquisite dalle cooperative nel settore
ambientale/energetico, con CooperAmbiente vuole anche dare il
suo contributo al dibattito pubblico, che in questi ultimi anni si sta
animando, sul tema dei cambia-
menti climatici e sulle azioni che
possono essere messe in atto per
migliorare la qualità della vita di
milioni di persone.
Ecco perché, insieme alle cooperative aderenti, vuole socializzare
e approfondire alcune riflessioni che ha maturato, cercando di
coinvolgere le tante realtà, anche
non cooperative, con cui ha collaborato e vuole interloquire su temi
di stretta attualità.
I convegni riguarderanno, infatti, la
mobilità sostenibile, l’abitazione, i
rifiuti e l’energia, mettendo il luce
come sono stati, o possono essere, declinati in termini cooperativi.
Legacoop ritiene che questo impegno sia utile per costruire insieme a tutti gli associati una maggior
consapevolezza ambientale e sociale e una maggior competitività
e che inoltre sia un aiuto concreto
per la miglior qualità della vita delle attuali e future generazioni dei
sei milioni di soci abitanti e soci
consumatori di Legacoop e, in
generale, dei cittadini italiani.
russi) e ai sensi della normativa ISO 9001:2000 in campo
di progettazione, costruzione,
commercializzazione,
assistenza di “polipi”, benne, pinze ed attrezzature idrauliche
per escavatori e gru da camion
e da attrezzature elettroidrauliche, per gru da carroponte. EUROMEC trae linfa vitale
dal territorio bresciano in cui
ha la sua sede: i suoi fornitori,
da oltre mezzo secolo, garantiscono i più qualificati acciai
speciali e componentistica di
prima qualità, sempre con lo
stesso titolo e garantendone
l’alta qualità e la tecnologia.
Anche questo è un punto di
eccellenza, che consente a
EUROMEC di intrattenere una
collaborazione bilaterale con i
più grandi produttori della movimentazione a scala europea
e del continente americano.
PAGINA 13
A Rimini Fiera Green Ventures, la più grande borsa di cooperazione internazionale per le imprese del settore ambiente ed energia
Ecomondo… in tutto il mondo
Delegazioni di operatori da tutto il mondo per incontrare il “sistema verde” presente in fiera
L
a 12a edizione di ECOMONDO (Rimini Fiera, 5-8 novembre 2008) vedrà crescere
ulteriormente il suo profi lo internazionale, già di notevole
spessore grazie alle iniziative
svolte regolarmente in molti
Paesi e ai contatti che la manifestazione leader nel settore
dell’ambiente ha allacciato in
questi anni. Ciò consentirà agli
operatori presenti ad ECOMONDO la possibilità di sviluppare
contatti,
acquisire conoscenze, confrontare
esperienze. Un risultato di
grande importanza nell’economia della manifestazione, frutto dell’intenso lavoro dello staff
organizzativo e dell’uffi cio servizi marketing estero di Rimini
Fiera.
L’area espositiva proporrà imprese provenienti da oltre venti di Paesi a Rimini Fiera. Sarà
organizzata una ‘borsa contatti’ con visite guidate ad impianti del territorio. L’iniziativa
è realizzata da Rimini Fiera in
collaborazione con la Regione
Emilia Romagna e la Camera di Commercio di Rimini.
“GREEN VENTURES” la più
grande borsa di cooperazione internazionale
La grande novità che sul fronte
dell’internazionalità sarà proposta ad ECOMONDO 2008 è
Green Ventures. Si tratta di
un evento che da undici anni
si svolge in Germania, a cura
della Camera di Commercio di
Potsdam, sostenuto dal Ministero Tedesco dell’Economia
e Tecnologia oltre che dalla
Commissione Ue. Green Ventures è la più importante borsa
di cooperazione internazionale
per imprese dei settori ambiente ed energia e sarà realizzata
in collaborazione con la Camera di Commercio di Potsdam,
la Regione Emilia Romagna e
la Camera di Commercio Italiana per la Germania. Green
Ventures giunge ad ECOMONDO 2008 per sua esplicita richiesta, dal 1998 si svolge annualmente in Germania e due
volte (2002 e 2004) è stato organizzato in Cina. La manifestazione di apertura di Green
Ventures avrà luogo mercoledì
5 novembre alle 17.30.
Energia rinnovabile dai rifiuti
Valutazione dei rifiuti come fonti rinnovabili di energia
M
ercoledì 5 novembre 2008 ore 14.30-18.00
Sala Ravezzi 1 (hall Sud).
L’utilizzo dei rifiuti come fonte energetica alternativa sta divenendo sempre più di interesse alla
luce dell’aumento ormai inarrestabile del prezzo
del petrolio e delle altre fonti fossili di energia.
Uno dei principali fattori che funge da motore
allo sviluppo di tale mercato è legato proprio al
fatto che oltre al risparmio di risorse è possibile
tramite questa via conseguire significativi vantaggi in considerazione del fatto che gran parte
dei rifiuti, tra cui quelli di origine urbana, rivestono caratteristiche di rinnovabilità, come ufficialmente riconosciuto dalla normativa europea e
nazionale. Due sono gli aspetti che rivestono
particolare interesse: i possibili vantaggi legati
al mercato delle emissioni di gas serra (“emission trading”) e quelli connessi con la fruizione
di incentivi nel caso di produzione di energia
elettrica quali i certificati verdi (CV) a livello nazionale, il cui meccanismo di applicazione è stato profondamente rivisto dalla legge Finanziaria
2008. Per la determinazione di quello che può
essere definito “il grado di rinnovabilità” sono
state messe delle metodiche standard a livello europeo, riprese dall’UNI a livello nazionale,
che però sono ancora in fase di validazione e
risultano oltre tutto di agevole applicazione solo
per materiali con caratteristiche piuttosto omogenee e costanti quali i combustibili solidi secondari che derivano da uno specifico processo produttivo, individuati a livello europeo come
“Solid Recovered Fuels”.
Il problema rimane aperto per rifiuti aventi ca-
ratteristiche disomogenee e variabili quali i rifiuti
urbani ed alcune tipologie di rifiuti speciali, per
i quali occorre individuare tecniche alternative,
soprattutto per quanto riguarda la determinazione del contenuto energetico della frazione
rinnovabile, alla base della quantificazione dei
CV.
L’evento vuole fare il punto proprio sulle attività in corso su tali tematiche e che dovrebbero
portare all’individuazione di metodiche di più
agevole ed idonea applicazione per tutte le tipologie di rifiuti.
Presidenti di sessione:
Pasquale De Stefanis (ENEA), Giovanni Riva
(CTI)
14,30 - Registrazione dei partecipanti
14,45 - Apertura dei lavori
15,00 – 17, 30 - Interventi
• Elisabetta Perrotta (FISE Assoambiente)
“Gli sviluppi della normativa relativa alle fonte
rinnovabili di energia”
• Relatore GSE
“L’applicazione del meccanismo dei Certificati Verdi al recupero energetico da rifiuti”
• Julio Calzoni (CTI)
“Le linee guida CTI per gli impianti termoelettrici alimentati con biomasse e rifiuti”
• Giovanni Ciceri, Domenico Cipriano (CESI
Ricerca)
“Campagne sperimentali per la determinazione della frazione biogenica dei rifiuti
tramite misure di 14C al camino”
17,30 - Discussione e conclusioni
Agli incontri bilaterali Green Ventures parteciperanno
aziende e centri specialistici
dei settori: acqua, aria e suolo, energia ed edilizia, riciclaggio e materiali rinnovabili, dai
paesi: Belgio, Cina, Danimarca, Finlandia, Germania, Gran
Bretagna, Italia, Israele, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna,
Tunisia, Turchia, Ungheria, exPaesi dell’URSS, USA ecc.
Green Ventures pubblica un
catalogo ondine (www.greenventures.com) contenente i
profili e il tipo di cooperazione
desiderata dalle imprese partecipanti, e dunque assicura
una partecipazione senza rischi riguardo all’intermediazione di contatti diretti mirati.
Riguardo alle forme di cooperazione, non c’è alcun limite:
fornitura, distribuzione, transfer tecnologico, cooperazione finalizzata a sviluppare
progetti comuni e/o incontri
finalizzati solo a scambio di
esperienza.
L’iniziativa Green Ventures sarà
localizzata nel padiglione B5.
RUSSIA SOTTO I
RIFLETTORI
Grazie ai rapporti internazionali costruiti in questi anni, in
particolare con ECOMONDO
RUSSIA, sarà organizzata una
giornata dedicata agli scambi
commerciali tra i due paesi. Un
appuntamento che rappresenterà l’occasione per consolidare le relazioni avviate e aprirne
di nuove, grazie alla presenza
in fiera di autorevoli esponenti del sistema ambiente di un
Paese in grande sviluppo. La
Russia sta pianificando strategie, normative, tecnologie
innovative sui diversi problemi
ambientali: qualità dell’acqua,
siti contaminati, inquinamento
atmosferico, ciclo dei rifiuti.
DALLA CINA CON
OPERATORI
ECOMONDO è anche presente
dal 2004 con un proprio pro-
getto espositivo in Cina, a
Shanghai, e nel giugno scorso
ha dato vita ad un ulteriore intervento grazie ad una mostra
collettiva di aziende italiane
organizzata all’interno di Enviro Guangzouh, fiera dedicata
alla tutela ambientale, svoltasi a Canton. In conseguenza
di questa iniziativa, ad ECOMONDO 2008 sarà presente
uno spazio promosso da Enviro Guangzouh con la partecipazione di una rappresentanza
di operatori qualificati. Si sta
pianificando un accordo con
un importante organizzatore
fieristico cinese per sbarcare
anche nel 2009 a Shanhgai in
un contesto ad alto potenziale
di business per le imprese italiane ambientali.
LE ALTRE INIZIATIVE
Sempre più intensi i rapporti
con la Camera di Commercio italiana a Tel Aviv, che
sta organizzando una mostra
collettiva di aziende israeliane.
In collaborazione con il dottor
Asher Vaturi, della Tel Aviv
University e della Millennium
Electric, e con l’Israel Export
Institute sono previsti business meeting fra imprese ed
un convegno dedicato all’integrazione e alla sinergie fra tecnologie ‘pulite’. Il convegno (in
lingua inglese) si svolgerà Giovedì 6 novembre alle 14.15 alla
presenza di Gila Rosiner, Consigliere per gli Affari Economico dell’Ambasciata di Israele in
Italia.
Un’altra importante esposizione collettiva, questa volta
tedesca, è organizzata dalla
Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte. L’ufficio estero di Rimini
Fiera sta infine definendo gli
ultimi accordi per garantire agli
operatori la presenza di delegazioni provenienti anche da
Sud America, Area Mediterranea ed Europa.
DELEGAZIONI ESTERE AD
ECOMONDO
Nel corso delle giornate di fiera
sono attese delegazioni UNIDO – United Nations Industrial Development Organization, l’organizzazione delle
Nazioni Unite che dal 1966 si
occupa dello sviluppo industriale delle aree meno progredite. Operatori proverranno da
Egitto, Giordania, Marocco e
Tunisia. E’ stata organizzata la
visita di delegazioni provenienti anche da Israele, Marocco,
Ucraina, Argentina e Grecia.
Insieme ad ISWA - International Solid Waste Association,
associazione
internazionale
indipendente, non governativa e senza scopo di lucro nata
con lo scopo di creare un’associazione internazionale ca-
pace di riunire professionisti
enti pubblici e privati dell’igiene ambientale, arriveranno ad
ECOMONDO delegazione dal
Regno Unito, Grecia, Romania
e Turchia.
ISWA Italia organizzerà anche
un convegno (venerdì 7 novembre con traduzione simultanea)
dal titolo L’ottimizzazione
del riciclo con a tema la separazione all’origine dei diversi
materiali che compongono i rifiuti solidi urbani, il sistema più
efficiente di un primo recupero
energetico.
Il calendario dei seminari scientifici sarà orientato ad
una logica che attraversa tutta
la manifestazione e che riguarda la cultura del ‘riuso’ in una
visione sempre più emergente
di “Europa del Recupero”.
Un esempio è il corso di formazione sul compostaggio a
cura di CIC – Consorzio italiano Compostatori che si concluderà ad ECOMONDO a cura
dell’Università di Bologna –
Polo di Rimini, Technical University of Braunschweig (Germania), Università Rey Juan
Carlos di Madrid (Spagna),
Università Cattolica di Leuven
(Belgio), Università di Galati
(Romania), Università di Modena e Reggio Emilia (Italia),
Università di Economia ed Amministrazione dell’Impresa di
Vienna (Austria)
PAGINA 14
Pile e batterie: produzione, raccolta e smaltimento “verde”
Recepita la nuova direttiva. Assofermet: «ok al decreto, ma serve più chiarezza»
P
ile e batterie sempre più sotto
controllo con il divieto di commercializzazione di prodotti ad
elevato potere inquinante. Di più:
produttori e distributori di batterie
dovranno sottostare a vincoli più
restrittivi grazie al nuovo impianto
normativo previsto dallo schema
di Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva comunitaria
2006/66/CE sui rifiuti di pile e accumulatori, approvato dal Governo in via preliminare il 23 settembre e trasmesso al Parlamento.
Tra le “strette”, la prossima nascita di un Registro nazionale per il
finanziamento della gestione dei
prodotti giunti a fine vita, la partecipazione degli operatori coinvolti
agli oneri economici relativi a raccolta e recupero, conferimento e
ritiro in via differenziata dei rifiuti.
E ancora, informazione agli utenti
finali sui pericoli per l’ambiente e
delle regole di condotta da rispettare.
L’ok al decreto del governo sui
rifiuti è giunto anche da Assofermet Rottami che associa anche le
imprese di raccolta e stoccaggio
di batterie al piombo esauste. Secondo l’associazione, infatti, «lo
schema di D.Lgs. valorizza l’attività di raccolta e di riciclaggio sino
ad ora posta in essere dal COBAT
(Consorzio obbligatorio batterie
esauste), riconoscendo implicitamente l’alto tasso di recupero
raggiunto sull’immesso sul mercato (oltre il 95%), ben al di sopra
di quello previsto dalla normativa
comunitaria». «Eventuali ostacoli agli scambi e distorsioni alla
concorrenza – prosegue la nota
- possono essere evitati anche
tramite una soluzione non basata
su una pluralità di Consorzi, la cui
proliferazione in ambito RAEE (rifiuti elettronici) ha creato una serie di inconvenienti e difficoltà di
approccio al sistema».
«Premesso che il testo licenziato
dal Governo necessita ancora di
una messa a punto definitiva per
evitare futuri dubbi interpretativi –
proseguono dalla sede milanese
- risulta, tuttavia, poco comprensibile la scelta di far assumere al
Comitato di Vigilanza e Controllo
istituito per i RAEE, le stesse funzioni nell’ambito della gestione
delle pile e degli accumulatori,
vista la diversità dei due settori». «Assofermet rimane, come
sempre, disponibile al confronto
– conclude l’associazione - per
individuare le soluzioni migliori
nell’ambito dei rispettivi interessi
di categoria e settore».
Ma cosa prevede, nel dettaglio, la
normativa? Per quanto riguarda i
sistemi di raccolta dei rifiuti di pile
ed accumulatori, il decreto legislativo (ancora in itinere) prevede che spetti a loro assicurare la
raccolta differenziata ed il ritiro di
rifiuti di pile e accumulatori. Sarà
sempre loro compito assicurare
il raggiungimento di determinati
obiettivi minimi di raccolta differenziata raggiungendo il 25% dei
quantitativi di pile e accumulatori
immessi sul mercato entro il 26
settembre 2012 ed il 45% entro il
26 settembre 2016. Sempre al sistema di raccolta spetterà l’onere di istituire un sistema di trattamento e riciclaggio dei rifiuti di
batterie.
Agli operatori di trattamento e
riciclaggio dei rifiuti di pile, comprese quelle elettriche ed elettroniche, il compito di procedere alla
gestione dei rifiuti nel rispetto delle norme tecniche dettate da dal
dlgs in parola utilizzando le migliori tecniche disponibili. Inoltre,
non potranno smaltire in discarica o ricorrendo all’incenerimento
questi rifiuti, eccezion fatta per i
residui sottoposti a trattamento o
riciclaggio (come prevede lo stesso dlgs in itinere).
Importanti anche le ricadute
sull’attività sia dei produttori sia
dei distributori. Per i produttori di
pile, infatti, il nuovo dlgs prevede
limitazioni al commercio di nuove
batterie poiché non sarà più consentita l’immissione sul mercato
di pile ed accumulatori contenenti più di 0,0005% in mercurio
e più dello 0,002% di cadmio in
peso. Altre prescrizioni riguardano poi la gestione delle pile giunte a fine vita: ci sarà l’obbligo di
iscrizione ad un apposito “Registro nazionale dei soggetti tenuti
al finanziamento del sistema di
gestione dei rifiuti in pile e accumulatori”. Inoltre, ci sarà l’obbligo
di sostenere, grazie ad un corrispettivo annuale, il finanziamento
della filiera del recupero. Toccherà sempre ai produttori prendersi carico anche di campagne di
informazione e sensibilizzazione
nei confronti degli utilizzatori finali
in tema di potenzialità inquinanti
delle pile giunte ormai a fine vita,
del dovere in capo all’utilizzatore
di smaltirle in via differenziata, del
sistema di gestione dei rifiuti e del
ruolo che ognuno ha nel corretto
riciclaggio. I produttori dovranno
apporre sul prodotto un marchio
(compreso nel dlgs in itinere) indicante l’obbligo di raccolta differenziata.
Vincoli aggiuntivi anche per i produttori di apparecchiature destinate a contenere batterie. Sarà
loro obbligo, oltre ad informare i
clienti del tipo di batterie da utilizzare e delle prassi per la rimozione, progettare le apparecchiature
facendo in modo che la rimozione
stessa delle batterie sia un’operazione facile da compiere.
Discorso molto simile ai produttori anche per i distributori poiché anche sui venditori di pile ed
accumulatori calerà il divieto di
commercializzare pile che esulino dai limiti previsti dal dlgs. Sul
versante della gestione dei prodotti giunti a fine vita, i distributori
avranno l’obbligo di installare nei
propri punti vendita i contenitori atti alla raccolta differenziata e
destinata ai conferimenti di batterie portatili a fine vita da parte
degli utilizzatori finali. Per dare
maggior peso e diffusione all’informazione, anche i distributori
dovranno, nei propri punti vendita
ed in vicinanza ai relativi banconi, affiggere un avviso importante
sulla possibilità degli utilizzatori di
conferire in quel luogo i prodotti a
fine vita evidenziandone, al tempo stesso, la pericolosità quando
non smaltiti in modo corretto.
Roberto Lunardi, Presidente Assofermet
Rottami ferrosi, nasce il Sistema Impresa Assofermet
L’associazione verso gli obiettivi di maggiore qualità e trasparenza
P
rofessionalità, trasparenza, qualità e rispetto
delle normative. Sono i vertici entro i quali Assofermet Rottami vuole iscrivere l’attività dei propri soci. Per farlo, l’associazione nazionale ha dato
vita al progetto “Sistema d’Impresa Assofermet”,
un marchio concesso solo alle aziende che aderiscano in pieno a tutti i crismi dettati da una gestione dell’attività imprenditoriale corretta e professionale.
E’ un messaggio forte quello lanciato da Assofermet Rottami, un messaggio che vuole aggregare
attorno ad un’istituzione storica (nel 2008 Assofermet ha spento sessanta candeline) solo imprese
unite in una nuova filosofia d’impresa che si snoda
attraverso valori assoluti e condivisi. Nella pratica,
i soci Assofermet aderenti al “Sistema d’Impresa”
scelgono di operare nel rispetto di principi basilari
che valorizzino tutta l’attività di riciclo e di recupero dei metalli nel rispetto delle legislazioni vigenti.
E’, in sintesi, un livello più elevato e consapevole
dell’attività svolta, anche in relazione all’impatto
ambientale dell’operatività stessa.
PAGINA 15
Ecofatto: i prodotti da materia riciclata a portata di mano
La prima mostra in Italia di oggetti e manufatti in materiale riciclato e riciclabile promossa da Ecomondo
E
collaborazione dei consorzi
Nazionali per il riciclo e il recupero dei materiali: CONAI,
CIAL, Comieco, Co.Re.Pla,
CO.RE.VE., Rilegno, Consorzio Nazionale Acciaio, ARGO
e con la partecipazione di
centinaia di aziende dei settori industriali e dell’artigianato.
Negli ultimi anni decine di città hanno ospitato la mostra
ECOfatto e nel 2008, dopo il
recente successo di pubblico
ottenuto in occasione dell’ultima esposizione a Bari, il
progetto itinerante di ECOfatto fa tappa in molti comuni e
capoluoghi di provincia della
Campania e della Puglia oltre
a Agrigento e Pistoia
In occasione di ECOMONDO
(Rimini Fiera, 5-8 novembre),
ECOfatto quest’anno esce
dal concetto di Mostra tradizionale per permeare l’intero quartiere fieristico
attraverso una formula nuova
e originale: i PUNTI SOSTA
ECOFATTO, suddivisi per tipologia di materiale e dislocati in alcuni angoli della fiera,
saranno a disposizione degli
operatori che ne potranno
usufruire per brevi e riservati incontri di lavoro o solo per
rilassarsi. Una selezione di
prodotti verrà ospitata e sarà
parte integrante degli arredi
del Caffè Scienza, situato nella hall Sud centrale della fiera,
altri saranno invece visibili da
tutti i visitatori nell’area Educational e nei pressi della sala
convegni dedicata al GPP nel
padiglione B5.
Un’importante novità sarà
rappresentata dal progetto
di allestimento previsto nella
principale piazza della città
dove alcuni dei prodotti più
significativi, ottenuti dal riciclo dei materiali, testimonieranno la crescente e positiva
contaminazione fra Fiera e
territorio, industria e cittadini.
Un vero e proprio percorso
“verde” dove il “sostenibile”
assume un significato nuovo, quotidiano, e la gente può
“toccare con mano” oggetti
e prodotti realizzati rigorosa-
mente con materiali riciclati
provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai cittadini.
L’impegno di tutti viene premiato dalle aziende che stanno investendo impegno e risorse per migliorare l’impatto
ambientale dei processi e dei
prodotti sempre caratterizzati da una grande ricercatezza
nel design.
Gli oggetti esposti – rappresentativi delle diverse filiere dei materiali come carta,
plastica, alluminio, acciaio, legno, vetro e gomma
- dimostrano come oggi accanto agli aspetti tecnici, funzionali e di design, la variabile
ambientale entra in gioco in
modo sempre più diffuso con
l’utilizzo di materiali riciclati
e riciclabili. Ecodesign, o design for environment, è il principio su cui si basa una progettazione ‘responsabile’ che
tiene in considerazione il ‘fine
vita’ del prodotto per facilitare le fasi di disassemblaggio
dei diversi componenti e materiali da avviare a riciclo.
La centralità del tema dei riprodotti e l’importanza che
riveste per l’industria, l’economia e il made in Italy caratterizzerà, ancora, l’isola dedicata agli acquisti verdi.
In programma, inoltre, convegni ed eventi di grande interesse sull’ecodesign e, in particolare, la presentazione del
secondo rapporto “Riciclo
Ecoefficiente, Performance e scenari economici,
ambientali ed energetici”.
La ricerca a cura di Duccio
Bianchi, Istituto di ricerche
Ambiente Italia, esamina
in modo dettagliato l’economia del riciclo dell’Italia nel
mercato globale, aggiornando uno studio pubblicato nel
2006, sempre effettuato da
Cial, CNA, Cobat, Comieco, Corepla, Coou, Federambiente, FISE Unire, MP
Ambiente S.p.A, nell’ambito del Kyoto Club.
KEY ENERGY 2008: verso l’obiettivo Kyoto
In pillole la 2a edizione della Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un nuovo Sviluppo
K
EY ENERGY, la Fiera Internazionale per
l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima
e le Risorse per un nuovo Sviluppo, si terrà a
Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008.
Dopo il successo dello scorso anno, che ha
visto al centro della manifestazione un’importante rassegna convegnistica (Presidente
del Comitato Scientifico è Gianni Silvestrini, direttore del Kyoto club) e, assieme ad
ECOMONDO e Ri3 che, ha accolto oltre mille
espositori e quasi 58mila visitatori, l’edizione di quest’anno punterà su temi di massima
attualità. Gli obbiettivi europei del 2020, occasione di sviluppo delle fonti rinnovabili e di
rilancio dell’efficienza energetica, saranno infatti al centro di questa nuova edizione, che si
affiancherà, come di consueto, a ECOMONDO, 12esima Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo
Sostenibile e a Ri3, 4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti di
Stampa, Hardware e Prodotti per Informatica
e Telematica.
“La ribalta di KEY ENERGY – dice Alessandra
Astolfi, project manager della manife-
stazione – spetta alle tematiche dell’energia
e dell’ambiente, attraverso una ricca esposizione e una focalizzazione sulla normativa, gli
incentivi e l’educazione”. Un focus particolare
sarà dedicato alle Regioni e al loro ruolo, an-
che alla luce delle novità introdotte dalla Finanziaria 2008, assieme alla mobilità sostenibile, con sistemi e tecnologie innovative, e
ai meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto.
In fiera saranno presenti 140 aziende, distribuite su 6.000 metri quadri. Tra i temi merceologici dell’edizione 2008 di KEY ENERGY
ritroveremo le Fonti rinnovabili, come solare
termico e fotovoltaico, biomasse, biogas e
biocombustibili, eolico, idroelettrico e geotermia, oltre a settori sempre più alla ribalta,
come il risparmio e l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e l’idrogeno e i
mercati dell’energia (Global Carbon Market,
Energy trading, Prodotti finanziari).
Ricordiamo che KEY ENERGY è raggiungibile direttamente in treno grazie alla stazione di linea (Milano – Bari) distante 50 metri
dall’ingresso sud della manifestazione (durante KEY ENERGY, 16 treni ogni giorno in nord e
in sud; info orari www.riminifiera.it/stazione o
www.trenitalia.com.
COLPO D’OCCHIO SU
KEY ENERGY 2008
qualifica: rassegna
internazionale
periodicità: annuale
edizione: 2a
ingresso: operatori e grande
pubblico
orari: 9.00 - 18.00
ultimo giorno 9.00 - 18.00
website: www.keyenergy.eu
Alessandra Astolfi, Project manager della manifestazione
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10/08
COfatto
www.ecofatto.it
è un progetto di Rimini
Fiera, che organizza la manifestazione fieristica ECOMONDO e che per prima ha
individuato l’importanza del
tema strategico degli ‘acquisti verdi’, valorizzando i progetti avviati e sostenendo il
processo di industrializzazione del sistema. L’impegno di
Rimini Fiera e di tutti i partners coinvolti è quello di diffondere la cultura del recupero e del riuso, con l’obiettivo
che i prodotti provenienti da
materia riciclata siano protagonisti del mercato.
Il progetto ECOfatto è realizzato da Rimini Fiera con la
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PAGINA 16
Gli eventi collaterali di KEY ENERGY 2008. I principali appuntamenti in Fiera: un percorso sull’idrogeno
R
imini, 26 settembre 2008 - KEY
ENERGY, la Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per
un nuovo Sviluppo, si terrà a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008.
L’evento si tiene in contemporanea
a ECOMONDO, 12esima Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo
Sostenibile e Ri3, 4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso
dei Supporti di Stampa, Hardware
e Prodotti per Informatica e Telematica.
IL CALENDARIO DI KEY ENERGY
Come ogni anno, la parte espositiva
di KEY ENERGY sarà affiancata da
un ricco carnet collaterale. Le
tematiche che saranno affrontate
seguono gli aspetti emergenti delineati dalla normativa di riferimento
europea e nazionale, nella quale si
riscontra un approccio nuovo per
quanto riguarda gli obiettivi, le tecnologie dedicate e i nuovi aspetti
gestionali, in modo integrato a tutti i
vari settori ambientali.
In agenda convegni, workshop e
seminari sulle più attuali tematiche
legate alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica.
Ecco i principali appuntamenti.
Nella giornata di apertura di mercoledì 5 novembre, dalle ore
14,30 alle 18,00 si terrà il convegno
“E’ l’ora della minicogenerazione?”, a cura di Fire e Cogena.
Il convegno farà il punto sul nuovo quadro normativo, con focus in
particolare sull’allacciamento alla
rete e lo scambio sul posto, lo stato delle tecnologie, e le opportunità
di crescita ed i nuovi mercati per
cogenerazione e microcogenerazione.
Sempre mercoledì 5 novembre,
dalle ore 14,30 alle 18,00 Edizioni
Ambiente e Kyoto Club organizzano il convegno ”L’evoluzione della normativa energetica Nazionale e Regionale”
È invece a cura di Coldiretti l’evento “Filiere corte e tracciabilità: opportunità per il settore agricolo” in
programma per mercoledì 5 novembre, dalle ore 14,30 alle 18,00.
Il tema affronterà il quadro normativo per la definizione delle discipline
che regolano la tracciabilità e rin-
tracciabilità delle filiere corte. Fornirà spunti ed elementi di valutazione
attraverso la rappresentazione di
buone pratiche, descrivendo la gestione di impianti a fonte rinnovabile
realizzati da imprese agricole.
Durante la mattina di giovedì 6
novembre, dalle ore 09:30alle ore
13:00, si terrà il convegno dedicato
a “Le Regioni attori del cambiamento”. Diventa sempre più
chiaro il fatto che, senza un coinvolgimento attivo di Regioni ed Enti
locali, gli obiettivi di Kyoto e quelli
per gli anni successivi al 2012 non
sono raggiungibili. Occorre quindi
responsabilizzare questi attori anche con misure di valorizzazione
dei crediti di carbonio ottenuti dalle
realtà più attive. La legge finanziaria
2008 prevede che vengano definiti
da parte del Governo gli obbiettivi
sulle fonti rinnovabili su scala regionale. In maniera analoga si intende
procedere sul versante dell’efficienza energetica e delle emissioni
dei gas climalteranti.
In programma anche il convegno
dedicato a “La certificazione
energetica degli edifici entra
nel vivo”. Il convegno farà il punto sulle modalità con cui le diverse Regioni e Province si stanno
attrezzando alla luce delle Linee
Guida sulla certificazione definite
dal MSE
Nel pomeriggio di giovedì 6 novembre si parlerà di “La rivoluzione
energetica nell’edilizia”.
Accanto alle novità contenute nella
legge Finanziaria sulla riqualificazione energetica delle costruzioni,
una forte spinta all’innalzamento
dell’efficienza energetica verrà dalla revisione del decreto legislativo
311/2007 che prevede consumi
energetici progressivamente decrescenti nella nuova edilizia (nel
2010 almeno 40% in meno rispetto
al 2005) e l’obbligo delle tecnologie
solari.
In parallelo si terrà l’evento dedicato a “Fotovoltaico: il mercato è
partito, nascerà un’industria
solare?”. Il nuovo decreto sul Conto energia apre una fase nuova per
il fotovoltaico in Italia, che nei prossimi anni porterà il nostro Paese ai
primi posti in Europa. Nel 2007 è
stata installata una potenza cinque
volte superiore al 2006 e ormai si
realizzano un migliaio di impianti al
mese. Il meccanismo di incentivazione va inoltre collegato all’obbligo
di installare impianti solari in tutte
le nuove costruzioni previsto dalla
legge Finanziaria 2008. La sfida si
sposta ora sul lato della ricerca, da
potenziare, e della produzione fotovoltaica. Molte iniziative che riguardano l’intera filiera solare in questi
mesi vengono messe in discussione da parte di operatori nazionali e
stranieri. Nel 2008 dovrebbero entrare in produzione nuove industrie
in grado di produrre alcune decine
di MW di celle e di moduli.
Sempre al pomeriggio (14,3018,00), il convegno organizzato in
collaborazione con Coldiretti dal titolo: “Biocombustibili”. Il settore
dei biocombustibili è in rapidissima
crescita in alcuni Paesi, anche per
la presenza di obiettivi al 2010 e
2020 da parte della UE. Le Finanziarie 2007 e 2008 hanno indicato
un percorso, ma servono certezze sulle incentivazioni nei prossimi
anni. Iniziano a esserci i primi investimenti anche nei confronti dell’etanolo. Avanza la ricerca sull’etanolo da seconda generazione e sui
biocombustibili da alghe. Rimane
problematica l’affermazione di una
filiera nazionale, pur in presenza di
segnali incoraggianti. Va sempre
effettuata una valutazione ambientale complessiva delle coltivazioni
(incluse le importazioni). Verrà presentato il quadro del possibile sviluppo di una filiera nazionale e delle
iniziative internazionali avviate (accordo Eni- Petrobras).
Venerdì 7 novembre sarà la volta
dell’eolico. Dalle 09,00 alle 13,00
Anev organizza il convegno: “Eolico: dall’impegno delle istituzioni,
alla
problematica
dell’impatto, alle infrastrutture
e soluzioni innovative per una
vera generazione distribuita”.
L’evento è articolato in 3 sessioni.
La prima, istituzionale, verterà sulla
partecipazione dei pubblici decisori” al fine di fornire un quadro di sviluppo adeguato al raggiungimento
degli obiettivi in tema di rinnovabili. La seconda sarà dedicata agli
aspetti ambientali e paesaggistici
che l’inserimento dell’eolico nel territorio e il suo sviluppo, in linea con
gli obiettivi internazionali assunti,
può comportare e le soluzioni adottate dalle Associazioni per la loro
mitigazione. Infine, la terza sarà dedicata agli aspetti tecnici e alle soluzioni più innovative per le possibili
criticità che uno sviluppo dell’eolico
importante - e necessario – può
comportare sulla rete elettrica e
sulle connessioni. E’ previsto anche il coinvolgimento dei principali
attori/produttori (e il punto di vista
degli operatori del settore).
In contemporanea, durante la
mattinata, si parlerà di “I fondi
europei nello sviluppo applicativo delle energie alternative”, organizzato dalla Regione
Puglia. In attuazione di quanto previsto dal QSN 2007-2013, le Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), in
sinergia con le Amministrazioni nazionali interessate, hanno elaborato
il “Programma Operativo Interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico. Obiettivo generale
del Programma è quello di valorizzare il potenziale naturale e socioeconomico dell’area Convergenza
collegato all’aumento della quota
dell’energia rinnovabile prodotta
e al risparmio energetico. Autorità
di Gestione,responsabile della gestione e attuazione del Programma
Operativo, è la Regione Puglia.
Sempre durante la mattinata di venerdì è in programma il convegno:
“Tra produzione alimentare
ed energetica: il settore agricolo punto di equilibrio per lo
sviluppo di un modello di produzione energetica diffusa e
sostenibile”, a cura di Agroenergia. Affondo sull’evoluzione ed i risultati nella filiera agroenergetica, a
testimonianza che lo sviluppo delle
tecnologie di combustione, gassificazione, o digestione anaerobica
non sono solo un’ipotesi ma un’opportunità.
Durante il pomeriggio si parlerà di
“Solare termico: quale futuro
dopo il primo milione di metri
quadrati?”. Il solare termico sta
attraversando un periodo di forte
crescita, grazie anche alle incentivazioni previste nella Legge Finanziaria. Nel 2006 sono stati 186.000 i
metri quadrati di collettori solari ter-
mici installati e alla fine del 2007 si è
raggiunta una superficie complessiva di 1 milione di metri quadrati.
Alla luce degli obbiettivi del 2020,
questa tecnologia vedrà un forte
sviluppo anche per le applicazioni
a media temperatura.
Sempre al pomeriggio si terrà il convegno “Certificati bianchi verso
la maturità”. Il meccanismo dei
titoli di efficienza energetica, dal
suo avvio a oggi, ha permesso di
conseguire risparmi energetici pari
a circa il doppio degli obiettivi assegnati per il biennio 2005-2006:
circa un milione di tep rispetto
all’obiettivo di 468.000 tep. I risparmi realizzati equivalgono ai consumi domestici annui di una città con
oltre un milione e 300 mila abitanti.
Il ruolo delle Esco potrà crescere
nei prossimi anni in considerazione
del forte incremento degli obiettivi
previsto dal Governo (6 Mtep nel
2012) e alla luce del successo delle
iniziative che hanno portato a un’offerta di titoli largamente superiore
alla domanda.
Infine, ci sarà un convegno a cura
della Regione Puglia, dedicato a “Il
rapporto tra federalismo fiscale e produzione energetica regionale”. La prevista introduzione
in Italia dell’istituto del federalismo
fiscale impone necessariamente
una riflessione sul fatto che la ricchezza prodotta in ogni Regione
è strettamente legata all’utilizzo
dell’energia effettivamente disponibile nella Regione stessa. Nella maggioranza dei casi, però, la
produzione di energia nell’ambito regionale non si rapporta congruentemente con quella utilizzata
nello stesso ambito regionale, con
la conseguenza che molte Regioni,
come la Puglia, seguita da Liguria,
Calabria e Molise, sopportano il
peso ambientale di una produzione
energetica di cui beneficiano altre
Regioni. Ecco quindi la necessità
che venga riconosciuto, a carico
delle Regioni con deficit “di produzione energetica, un rimborso fiscale a beneficio delle Regioni con
surplus” di produzione energetica.
consapevole e razionale dell’energia. Protagoniste del progetto tutte le aziende leader in Europa per
la produzione di energia elettrica
e termica da biomasse vegetali ed
arboree. Focus particolare sulla
tecnologia del biogas e della massificazione e sulle migliori soluzioni
per l’utilizzo di pannelli fotovoltaici nelle aziende. Per la prima volta
verrà ricostruito in fiera uno spaccato di azienda agricola efficiente/
sostenibile a cura di Agroenergia.
Dall’agroenergiaall’idrogeno.Anche
quest’anno a KEY ENERGY sarà
in mostra la ‘filiera dell’Hydrogeno’. Produzione localizzata del
vettore energetico e generazione
attraverso lo sfruttamento delle
fonti rinnovabili saranno i temi che
caratterizzeranno l’area espositiva,
con approfondimenti legati alle applicazioni non solo veicolari, ma anche stazionarie per la produzione di
energia in modo efficiente.
GLI EVENTI DI KEY ENERGY
Venerdì 07 novembre, dalle ore
14:30- alle 18:00, Agroenergia,
in collaborazione con KiloverdeConsorzio Biogas e Cogena prganizzano la “II Assemblea Nazionale dei Produttori di Biogas”.
L’evento sarà un momento di confronto tra Istituzioni, mondo dell’industria, ricercatori e produttori sulle
potenzialità e sulle criticità del settore. Particolare importanza verrà
attribuita al dibattito sul corretto
utilizzo del digestato, il prodotto
derivato dal processo di digestione
anaerobica.
A KEY ENERGY non può mancare l’efficienza energetica. In
collaborazione con lo Studio di
Bioedilizia di Verona e ANAB,
verranno realizzate delle aree-mostra dedicate al tema e faranno da
cornice a un importante convegno
sull’efficienza energetica nell’edilizia, momento di confronto tra e gli
enti locali, le imprese produttrici di
tecnologie, i liberi professionisti che
influenzano le scelte delle aziende.
In particolare sarà posta attenzione
sulla Certificazione, che nel 2008
vedrà un’esplosione sul piano normativo, e sul coinvolgimento degli
utenti, quali enti locali, installatori,
certificatori, famiglie.
I PROGETTI DI KEY ENERGY
In particolare, anche quest’anno si
svilupperà il progetto ‘Energyae’,
realizzato in collaborazione con
Agroenergia, l’associazione di riferimento del settore, che punta a
promuovere le soluzioni innovative
che consentono alle aziende agricole di operare attraverso un uso
A KEY ENERGY anche un percorso espositivo per la cogenerazione, realizzato in collaborazione
con COGENA, associazione della
Federazione Nazionale Ascomac
di riferimento per i produttori di
macchinari per la cogenerazione.
Sarà un’occasione di aggiornamento sulle principali novità del
settore, anche attraverso uno specifico percorso di convegni.
Proprio in linea con questo tema
anche il progetto ‘Città sostenibile 2008’ che presenterà alcuni
dei progetti più importanti del panorama internazionale dedicati allo
sviluppo sostenibile, dall’Accademia delle Scienze - San Francisco
progettata da Renzo Piano, al Masdar Initiative a Abu Dhabi dell’architetto Norman Foster, per arrivare
al caso nazionale del Centro delle
Professioni e Centro Universitario Kilometro Rosso di Bergamo, progettato dall’architetto Jean Nouvel. L’iniziativa ‘Città Sostenibile’
proporrà, quest’anno, due mostre
dislocate in due diversi padiglioni
della fiera, della quali una dedicata
all’architettura e alla riqualificazione urbana, l’altra all’impiantistica e
all’utilizzo di energie rinnovabili.
Infine, come di consueto, il percorso dedicato alla mobilità sostenibile con eventi sul territorio,
seminari e approfondimenti sulla
difficile questione del mobility management in Italia e sul tema del
veicolo ecologico, alla luce delle
normative in fermento e dei nuovi
piani politici regionali.
UN PERCORSO SULL’IDROGENO A KEY ENERGY 2008
decolla un percorso sull’idrogeno.
L’idrogeno, come si sa, è in una
fase di “early market” e le ditte che
vi si dedicano non hanno per ora
ritorni economici e di norma partecipano solo a fiere specializzate
sull’idrogeno. Ma KEY ENERGY è
l’unica fiera in Italia e in Europa che
presenta l’intera filiera rinnovabiliidrogeno concentrata in un’area
unica.
Infatti, in una sezione collettiva le
aziende presenteranno: Idrogeno
prodotto da idroelettrico, idrogeno prodotto da eolico, idrogeno
prodotto da fotovoltaico, elettrolizzatori per produrre sul posto l’idrogeno dalle rinnovabili, compressori
speciali e innovativi per idrogeno,
sistemi di accumulo stazionario e
veicolare per idrogeno, stazione di
rifornimento di idrogeno completamente ricostruita nello stand che
simula il refuelling (il rifornimento) di
quattro diversi veicoli a idrogeno a
fuel cells (scooter, bici, veicolo per
trasporto, veicolo passeggeri nei
quali sarà resa visibile la tecnologia
a fuel cells), auto ibrida idrogenoelettrica con estensione dell’autonomia
mediante stack a idrogeno e fuel
cells con batterie innovative ad
elevata energia specifica, sistemi
di produzione di energia elettrica e
termica a idrogeno e fuel cells per
impieghi stazionari e civili.
PAGINA 17
Tutti i dati delle rinnovabili e dell’efficienza energetica
R
imini, 24 settembre 2008
KEY ENERGY, la Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un nuovo Sviluppo, si
terrà a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008. L’evento si tiene in
contemporanea a ECOMONDO,
12esima Fiera Internazionale del
Recupero di Materia ed Energia e
dello Sviluppo Sostenibile e Ri3,
4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti
di Stampa, Hardware e Prodotti
per Informatica e Telematica.
GLI INVESTIMENTI NELLE
RINNOVABILI
Secondo il nuovo rapporto della New Energy Finance, ‘Trend
globali sugli investimenti delle
energie rinnovabili 2008’, commissionato dall’Unep (Programma per l’ambiente delle Nazioni
Unite) per i lavori del G8 di Hokkaido, nel 2007 si è registrato
un aumento di investimenti sulle
energie rinnovabili pari al 60%
rispetto al 2006, per un totale di
148 miliardi di dollari. Tra le varie
installata e incentivata è stata in
media di 120 impianti a settimana, per una potenza di 1,3 MW.
La regione capofila per potenza
installata è la Lombardia: circa
14 MW (1.817 impianti), pari al
12,5% del totale nazionale. Molto
buoni anche i risultati in Trentino
Alto Adige (10,5 MW), Emilia Romagna (10,1 MW), Toscana (7,8
MW), Piemonte (7,5 MW), Veneto
(6,6 MW). Ottimo è il dato della
Puglia con 11,7 MW connessi alla
rete.
L’EFFICIENZA ENERGETICA
Dal gennaio 2005 a oggi in Italia
sono state risparmiate due milioni di tonnellate equivalenti di
petrolio (tep) grazie alla migliore efficienza energetica ottenuta
con l’utilizzo di uno strumento di
mercato: il meccanismo dei certificati bianchi. Secondo le stime
dell’Autorità per l’energia, i ri-
energie alternative, quella eolica
vede i maggior investimenti, con
un totale di 50,2 miliardi di dollari,
mentre l’energia solare ha attratto gli investitori più velocemente
delle altre fonti di energia, crescendo a una media del 254%
dal 2004 ad oggi. La maggior
parte dei nuovi investimenti arrivano dall’Europa, dove le politiche governative offrono incentivi. Il rapporto della New Energy
Finance prevede, per il 2030,
investimenti per un totale di 450
miliardi di dollari all’anno a partire
dal 2012.
LO SVILUPPO
TECNOLOGICO
Tecnologie in primo piano, proprio come sollecita l’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale
dell’energia (Iea), secondo cui
l’accelerazione dello sviluppo
delle tecnologie per l’energia è la
chiave per affrontare le sfide della crescente domanda di energia
e della riduzione delle emissioni
climalteranti.
Il dossier, partendo dall’analisi
della situazione attuale, traccia
le linee guida per assicurare la
disponibilità futura di nuove tecnologie che consentano un drastico miglioramento dell’efficienza energetica e la riduzione delle
emissioni di CO2. In concreto l’Aie
prevede entro il 2050, in assenza
di novità, un incremento del 70%
della domanda di petrolio e del
130% delle emissioni di CO2.
A fronte di questa prospettiva,
l’Agenzia propone due possibili scenari per il 2050: quelli Act,
che mostrano come le emissioni
di CO2 mondiali possano essere
riportate nel 2050 ai livelli attuali,
e quelli Blue, che hanno l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni
di CO2.
IL FOTOVOLTAICO
Secondo i numeri pubblicati dal
Gestore dei Servizi Elettrici in Italia è stata superata la soglia dei
100 MW di fotovoltaico in esercizio per l’anno 2008. Gli impianti
totali messi in esercizio nell’anno in corso, relativi al primo e al
nuovo conto energia, sono 8.383
(7.781 nel nuovo e 602 nel vecchio). Per il nuovo conto energia
la potenza in rete è di 59,09 MW,
per il vecchio 41,12.
La media settimanale della potenza delle installazioni è di circa
2,8 MW, un trend che condurrebbe ad una potenza di 143 MW
per il 2008, ma secondo quanto
dichiarato da alcuni operatori,
moltissimi sono gli impianti, anche di grande taglia, che potrebbero essere connessi alla rete e
ricevere l’incentivo entro il 31 dicembre.
Nel dettaglio sono 74,8 MW
(4.446 impianti) incentivati con il
vecchio conto energia e 38,2 MW
(6.259 impianti) con il nuovo conto energia.
Nel 2007 la potenza fotovoltaica
sparmi equivalgono al consumo
domestico annuo di una città con
2,7 milioni di abitanti e alla produzione di tre centrali termoelettriche di media grandezza (per una
potenza totale di 1.100 megawatt
circa), permettendo di evitare
l’emissione di circa 5,3 milioni di
tonnellate di anidride carbonica.
È quanto emerge dalla verifica
sul raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica fissati
dal legislatore per l’anno 2007,
terzo anno di funzionamento del
sistema dei Titoli di efficienza
energetica negoziabili (Tee o certificati bianchi), per promuovere
l’utilizzo più razionale dell’energia. I risparmi certificati sono stati superiori di circa l’80% a quelli
assegnati complessivamente ai
distributori energia elettrica e di
gas naturale soggetti agli obblighi di risparmio energetico.
RI3, un logo che spinge
verso il progresso
Dall’Agenzia Unica di San Marino l’immagine pubblicitaria della
4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti
di Stampa, Hardware e Prodotti per Informatica e Telematica
R
imini, 6 ottobre 2008 – E’
affidata all’agenzia UNICA di San Marino l’immagine
pubblicitaria della 4a edizione
di Ri3, RIgenera, RIcarica
Riusa, Rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei
supporti di stampa, hardware
e prodotti per informatica e
telematica che si terrà a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008 assieme ad
ECOMONDO, KEY ENERGY
e SALVE.
La grafica di forte impatto
scelta da UNICA è un gioco
grafico, una forma dinamica
e vorticosa. “Partendo dagli
elementi costruttivi del logo
– spiega l’art director, Marco Zauli - si è generata una
soluzione ricca di colore ma
soprattutto di dinamismo, a
identificare una caratteristica
propria della manifestazione
stessa che vede nella rigenerazione un elemento chiave
per lo sviluppo di un settore.
L’impatto visivo non è solo
piacevole alla vista ma contiene, nella forma che si avvolge e continua a roteare su se
stessa, un rimando chiaro ai
tre concetti base di rigenera,
ricarica, riusa. Non una metafora, non un’allegoria visiva
ma un’interpretazione diretta
del tema espresso e ribadito
dalla head line: “Ricarica, risparmia riusa”; i tre termini, di
cui uno in comune con il pay
off del logo a significare un legame profondo, trovano nella
reiterazione (la comparsa più
volte del suffisso “ri”) una
spinta verbale che si muove
in assonanza alla spinta visiva
data dalla rotazione verso destra (oraria quindi in progresso) degli elementi ridisegnati
del marchio”.
QUANDO LA GALVANOSTEGIA DIVENTA TECNOLOGIA D’INNOVAZIONE
PAGINA 18
MSD-112: un progetto rivoluzionario
D
ue aziende Triestine, AcegasAps, azienda leader nella distribuzione dei servizi e nello smaltimento dei rifiuti nelle province di
Trieste e Padova ed Elcon Elettronica, attiva struttura di ricerca e sviluppo del consorzio Area Science
Park di Trieste, hanno sviluppato un
innovativo sistema di rilevamento di
livello di riempimento di contenitori
ottimizzato per applicazioni connesse alla raccolta dei rifiuti.
re, oltre al codice univoco del contenitore, le coordinate geografiche
dello stesso, la tipologia del materiale o del rifiuto in esso contenuto
oltre ad una serie di altre informazioni.
Una prima architettura del sistema prevede che, non appena l’automezzo di raccolta si avvicina al
contenitore, dal contenitore sono
trasmesse via radio le informazioni
necessarie alla sua identificazione
MOTIVAZIONI DEL
PROGETTO:
Le problematiche legate al servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani hanno acquisito
nell’ultimo decennio una crescente
importanza in relazione alle sempre
quantità di rifiuti urbani raccolti:
quanto più bassa è tale quantità,
tanto maggiore è il costo unitario.
Per tali ragioni il vuotamento di cassonetti non completamente pieni si
traduce in un’operazione antieconomica ed inquinante.
D’altro canto i dati che tutti gli operatori verificano nello svolgimento
del servizio denotano che la produzione di rifiuti urbani registra un
andamento variabile. È chiaro quin-
Schema di funzionamento del sistema MSD-112
Particolare del sistema di alimentazione di MSD-112
Il sistema MSD-112 (Multi Service
Device-112), testato tramite un progetto pilota sul territorio comunale
di Duino Aurisina (TS), consente,
attraverso un sensore a ultrasuoni,
la rilevazione del livello di riempimento di un contenitore permettendo così di ottimizzare la frequenza
di svuotamento.
Il sistema consente di memorizza-
i contenitori su territorio, con gli evidenti riflessi in termini di ottimizzazione delle risorse e di efficacia del
servizio reso.
ed il suo livello di saturazione: l’operatore a questo punto può decidere
se fermarsi o meno per effettuare lo
svuotamento.
Successivi sviluppi hanno consentito di implementare una versione che consente di organizzare
on-demand il servizio attraverso
la comunicazione via GPRS alla
sede dei dati di riempimento di tutti
maggiori pressioni esercitate dagli
utenti del servizio ed alla rilevanza
ambientale che il settore dei rifiuti
ha assunto
La raccolta degli rifiuti urbani è solitamente eseguita da autoveicoli
specifici; durante le operazioni di
carico e vuotatura dei cassonetti il
motore di questi mezzi deve rimanere acceso generando emissioni
di gas di scarico nell’aria, provocando rumore e, talvolta, intasamento al traffico. A tale riguardo
è significativo notare che, da dati
di letteratura e sperimentazioni su
campo, solo il 40% delle ore lavorative è impiegato per le operazioni
di trasporto rifiuti, mentre il rimanente 60% del tempo è dedicato
all’attività di carico e scarico a veicolo fermo.
Il costo di raccolta dei rifiuti solidi
urbani “differenziati e non” viene
tipicamente misurato in termini di
costo per tonnellata. Esiste una
relazione inversa tra il costo e la
w
ww
.
o
ec
ab
ita
.it
di che il problema di ogni azienda
è far corrispondere le forze ed i
mezzi messi in campo con le reali
necessità rilevate sul territorio nel
momento in cui viene effettuato il
servizio
Le principali difficoltà che si incontrano nella gestione della raccolta
dei rifiuti riguardano infatti l’ottimizzazione delle risorse necessarie
a garantire un sistema di gestione
economicamente efficiente.
Peraltro il servizio di raccolta dei rifiuti solidi viene di regola svolto in
un contesto di traffico urbano, e
le conseguenze ambientali generate dalle code di automezzi in attesa dello svolgimento del servizio
appaiono inopportune qualora lo
svuotamento venga operato su un
cassonetto non completamente
pieno.
Per quanto esposto e in un’ottica
di miglioramento tecnologico ed
ambientale del servizio reso si inserisce l’idea del sensore di rileva-
zione MSD-112, il cui fine è quello
di rilevare l’effettivo stato di riempimento del cassonetto, trasmettere
tale informazione agli operatori e
promuovere così una azione di raccolta mirata e più efficiente.
IL FUNZIONAMENTO DI
MSD-112
Il sistema si compone principalmente di tre parti: una parte fissa
montata sul contenitore dei rifiuti, una parte mobile che si trova
sull’automezzo adibito alla raccolta
ed una terza parte costituita dalla
centrale operativa per l’elaborazione e l’archiviazione dei dati.
La parte fissa è composta da: un
microprocessore (MPU) che rappresenta il cuore del sistema e che
risulta dotato di memoria interna non volatile con dati di servizio
(data, ora, vuotatura avvenuta/non
avvenuta, lavaggi, posizione geografica ed altri a richiesta). Lo scarico dati può essere effettuato da
una unità mobile o, se richiesto, da
una unità individuale.
Il microprocessore inoltre gestisce
le misure e la comunicazione delle
informazioni rilevate alla parte mobile presente sui camion o all’unità
operativa centrale; un sensore di
rilevazione volumetrica a ultrasuoni connesso al microprocessore;
un’unità di trasmissione dati basata sul protocollo proprietario a 2.4
GHz per lo scambio di informazioni
con l’unità mobile che, in prossimità dell’unità fissa, trasmette una
richiesta per verificare lo stato di
riempimento.
Un modulo GSM presente solo in
uno dei contenitori di un gruppo
raccoglie le informazioni dai cassonetti appartenenti allo stesso
gruppo e provvede ad inviarli direttamente alla stazione base.
Fa ancora parte del sistema un sistema di alimentazione costituito
da un accumulatore mantenuto carico da pannelli fotovoltaici grazie
ad un innovativo sistema di carica
che garantisce ad MSD 112 di funzionare anche in condizioni di prolungata nuvolosità. La vita prevista
per l’accumulatore è maggiore di
tre anni.
La parte mobile comprende: un
microprocessore che si connette a
un’unità ricetrasmittente a 2.4 GHz
con memoria sufficiente per le informazioni da raccogliere trasmesse dall’unità fissa (cassonetto); un
modulo GSM per la comunicazione con la stazione centrale; un GPS
per il posizionamento cartografico
dei contenitori; un palmare quale
interfaccia grafica delle informazioni trasmesse dall’unità fissa;
Tali informazioni vengono visualizzate sul display permettendo al
conducente di decidere se fermarsi
per la raccolta o se proseguire.
Una ulteriore possibilità è data dalla capacità del sistema di effettuare una interrogazione selettiva per i
diversi tipi di rifiuti, la possibilità di
interrogare fino a quattro contenitori dello stesso tipo contemporaneamente, l’individuazione del lato
destro e sinistro della strada e la
Posizionamento di MSD-112su cassonetti di
grandi volumetrie
possibilità di rilevare tutti i dati storici del contenitore in servizio.
La centrale operativa è formata da
un PC in grado di connettersi ad un
server internet ed una interfaccia
per la comunicazione wireless a
2,4GHz con i veicoli usati per il servizio vuotatura.
La centrale operativa è dotata di
cartografia per la visualizzazione
dei cassonetti sul territorio ed il loro
stato e da adeguati Data Base per
la conservazione ed estrazione dei
dati di interesse. Un programma di
analisi in grado di visualizzare i dati
in forma grafica (torte, istogrammi
etc) completa il sistema. Il consorzio e la stretta collaborazione con la
società Der Map S.r.l. specializzata
nella gestione di Sistemi Informativi
Territoriali, ha dato non poca forza
al sistema facendo sì che le informazioni raccolte dal campo vengano automaticamente trasferite
all’interno di un GIS che, oltre all’ordinamento dei dati, permette la gestione sul territorio dei cassonetti
tramite una semplice console geografica (tecnologia Google, ESRI),
accessibile via Web e di facile interpretazione.
Il sistema può essere ulteriormente
sviluppato in virtù dell’estensione
della piattaforma che fa capo al microprocessore presente sull’unità
fissa grazie alla integrazione di ulteriori o diversi sensori.
I VANTAGGI DI MSD-112
MSD 112 significa anche ECOLOGIA ED AMBIENTE. I vantaggi derivanti dall’utilizzo di MSD-112 sono
oltre che economici, fortemente
ambientali.
Riuscire a evitare soste inutili e
antieconomiche significa ridurre
i consumi, ridurre le emissioni in
atmosfera non solo dei mezzi operatori ma anche dei veicoli che si
vengono a trovare in coda per alcuni minuti in attesa della fine delle
operazioni di svuotamento.
La possibilità di pianificare on-demand il numero dei mezzi effettivamente necessari alla raccolta
permette una riduzione dell’usura
degli automezzi di raccolta e della
conseguente loro manutenzione.
Da non dimenticare poi che l’accessibilità ai dati da parte di ditte
appaltatrici del servizio può rappresentare un efficace sistema di
controllo del lavoro eseguito.
PAGINA 19
Piattaforma di trattamento di rifiuti pericolosi e non
Sita al confine Nord del Comune di Milano, la piattaforma polifunzionale di Ecoltecnica Italiana esegue il pretrattamento di un’amplissima gamma di rifiuti
industriali, pericolosi e non, destinati per lo più allo smaltimento in termovalorizzatori italiani od esteri o al recupero e il riciclaggio delle materie prime
lle porte di Milano, tra il suo
confine Nord e il Comune di
Baranzate, Ecoltecnica Italiana
ha realizzato una nuova piattaforma polifunzionale per il trattamento di un’amplissima gamma
di rifiuti: di tipo speciale, pericoloso e non, dove vengono operati i pretrattamenti necessari alle
successive fasi di smaltimento e
recupero/riciclaggio.
L’azienda, fondata da Adele
Marelli nel 1981, si è inizialmente specializzata nel realizzare e
gestire impianti di trattamento
e recupero degli RSU, mentre
dal 1994 con Francesco Fallica,
in qualità di Amministratore Delegato, grazie allo studio e alla
conoscenza delle realtà più importanti in campo europeo per
di trattamento dei rifiuti pericolosi si è spostato il core business
dell’azienda verso il trattamento
e recupero dei rifiuti di tipo industriale. “Benchè il prodotto inter-
A
no lordo italiano sia in calo e la
produzione interna di rifiuti industriali ne è specchio, i quantitativi
in ingresso alla piattaforma sono
in costante aumento e soprattutto in Italia la capacità di smaltimento di tali rifiuti per incenerimento è molto al di sotto delle
reali necessità, pari a diversi milioni di tonnellate all’anno; la capacità di incenerimento in Italia
di questi rifiuti non supera, invece, il mezzo milione di tonnellate
all’anno” – illustra il ns. interlocutore - “ che fare allora?” .
La soluzione proposta da Ecoltecnica Italiana è quella di
pretrattare i rifiuti industriali
speciali, omogenizzandoli, neutralizzandoli, stabilizzandoli, per
poi smaltirli, dove possibile per
incenerimento in Italia e se no
direttamente all’estero. Se consideriamo pari a 100% l’ammontare dei rifiuti gestiti da Ecoltecnica, un quota parte pari al
65-70% viene trattata e destinata dall’azienda all’incenerimento
(un 20% sul suolo italiano e un
80% in Germania e in Francia),
mentre solo il restante 35-30%
viene destinata al recupero e riciclaggio.
Il trattamento avviene nell’area di
circa 19.000 mq della piattaforma polifunzionale di Milano che
dispone di cinque linee di trattamento, alcune attive da anni, altre in fase di completamento.
In particolare, l’Area 10 è destinata ad attività di addensamento
ed omogeneizzazione dei rifiuti
industriali: i rifiuti vengo defusfati con pinze meccaniche oppure
triturati, versati in due vasche, in
cui vengono miscelati e addensati al fine di ottenere un addensamento idoneo al conferimento
del rifiuto al termovalorizzatore.
E’ in corso di realizzazione una
trasformazione della linea in un
sistema automatico che con un
investimento di 1,5 milioni di euro
dovrebbe portare entro il 2010 al
completo automatismo del trattamento.
Nell’Area 1 i rifiuti solidi fangosi,
polverosi vengono trattati (omogeneizzati, neutralizzati in un
ambiente controllato) e successivamente stabilizzati e solidificati con cemento e silicati (figura
2). L’area è stata realizzata e il
suo start up è previsto per novembre 2008.
Nell’Area 4A è previsto il trattamento di neutralizzazione, non
ancora attivo, per i rifiuti per lo
più liquidi, aventi un pH acido o
fortemente basico. Si prevede di
terminare la linea per la fine del
2009.
L’Area 4C è dedicata al recupero
di attrezzature ed apparecchiature obsolete (apparecchiature
elettroniche, lampade al neon,
tubi fluorescenti, apparecchiature contenenti CFC o sostanze
tossiche, ecc…) (entrata in funzione prevista = fine 2009).
Infine un impianto separato è
stato realizzato per la sterilizzazione dei rifiuti ospedalieri, in cui
avviene la triturazione dei contenitori e il trattamento in autoclave
con camicia di riscaldamento a
circolazione a vapore. L’impianto
è terminato ed entrerà in funzione a fine 2008.
Nel laboratorio d’analisi di Ecoltecnica ogni partita di rifiuti viene
analizzata per valutarne il miglior
trattamento possibile, realizzando anche prove di compatibilità,
prima della loro miscelazione ed
omogeneizzazione finale.
Complessivamente le attività
aziendali permettono la gestione
nella piattaforma polifunzionale
di Milano di 60.000 tonn di rifiuti
(dato del 2007) e attualmente al
settembre 2008 ne sono già state gestite 52.000 tonn, mentre i
rifiuti oggetto di intermediazio-
Il responsabile del Comitato scientifico, Gianni Silvestrini, spiega le tematiche della seconda edizione
A Key Energy il punto sulla sostenibilità energetica italiana
Il caso del fotovoltaico: in un mese il doppio della potenza installata annualmente prima del 2007
imini, 26 settembre 2008 KEY
ENERGY – spiega il coordinatore e responsabile del Comitato Scientifico, Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto
Club, nonché direttore di QualEnergia - affronta per il secondo
anno i temi più caldi di uno scenario energetico in rapida evoluzione affiancandosi a ECOMONDO, fiera leader per l’ambiente e
lo sviluppo sostenibile”.
“Key Energy – continua Silvestrini - intende porre il tema della
sostenibilità energetica al centro
del dibattito sullo sviluppo industriale del nostro sistema economico e sociale, in linea con il Protocollo di Kyoto e con gli impegni
al 2020.
Secondo uno studio di McKinsey
reso pubblico nei giorni scorsi,
l’Europa potrebbe arrivare a stabilizzare i suoi consumi energe-
R
tici nel prossimo decennio grazie a forti investimenti e con un
vantaggio economico netto per
la collettività.
Analogamente, dover soddisfare
un quinto dei consumi energetici
europei entro il 2020 rappresenta
una sfida impegnativa, ma anche
una straordinaria opportunità per
l’industria del Continente, come
dimostra i 250.000 posti di lavoro
creati in pochi anni in Germania”.
“Key Energy – conclude il responsabile del Comitato Scientifico - sarà l’occasione per fare il
punto sulla situazione italiana, in
forte evoluzione grazie a normative molto incentivanti. Un caso
per tutti è quello del fotovoltaico, un settore che vede un incremento della potenza installata in
un mese pari al doppio di quanto
si installava annualmente in Italia
prima del 2007”.
ne (rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani - CER 19
o da operazioni di costruzione e
demolizione - CER17) ammontano complessivamente a 260.000
tonn nel 2007 e a 246.000 tonn
al settembre 2008. La capacità
di smaltimento dei rifiuti derivanti da operazioni di costruzione e
demolizione è in particolare cresciuta con l’acquisizione da parte di Ecoltecnica della società
ENKI che nel dicembre 2004 ha
avviato la gestione di una discarica per rifiuti inerti (figura 3) nel
Comune di Pozzolo Formigaro
(AL) ora terminata e nel 2008 ha
avviato nel Comune di Alice Castello (VC) un secondo bacino da
430.000 mc.
Un risultato davvero sorprendente che si riflette in un fatturato aziendale in continua crescita:
27 milioni di euro nel 2007, previsioni pari a 33 milioni di euro per
il 2008.
RI3 RIgenera RIcarica RIusa
A Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008 l’esposizione
dedicata alla rigenerazione dei supporti di stampa
al 5 all’8 novembre 2008
Rimini Fiera organizza la
quarta edizione di Ri3 RIgenera,
RIcarica RIusa. rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei
supporti di stampa, hardware e
prodotti per informatica e telematica.
Il cuore della manifestazione, in
coerenza con le manifestazioni
che si svolgono in contemporanea (la 12a edizione di ECOMONDO, la 2a di KEY ENERGY e la 3a
di SALVE) si riferisce al mercato
della rigenerazione, del riuso, di
un rifiuto che ormai rappresenta
un fenomeno di grande criticità.
Aumenterà in particolare l’integrazione con ECOMONDO, per
l’affinità legata a comparti quali il
rifiuto elettronico e le connessioni con tutto il nascente sistema
dei RAEE.
Proprio in contemporanea avver-
D
rà quindi l’inaugurazione delle tre
esposizioni. L’apertura ufficiale è
in programma mercoledì 5 novembre (h. 11.30 – Sala Neri 1)
con l’evento di apertura “Il Sud
oltre l’emergenza: modelli tecnici, economici, comportamentali”,
convegno organizzato da Rimini
Fiera e CONAI in collaborazione
con il Ministero dell’Ambiente e
Tutela del Territorio e del Mare.
Interverranno Lorenzo Cagnoni Presidente Rimini Fiera, Piero
Perron Presidente CONAI, Giuliano Poletti Presidente Legacoop Nazionale, Guido Bertolaso
Sottosegretario per l’emergenza
rifiuti in Campania, Sen. Antonio D’Alì Presidente Commissione Territorio e Ambiente. Intervento conclusivo di Roberto
Menia Sottosegretario Ministero
dell’Ambiente e della tutela del
Territorio e del Mare.
A RI3 n esposizione 35 aziende
del settore, disposte su circa
1.000 mq al padiglione D5.
Con Ri3, Rimini Fiera offre al mercato una fiera europea del settore, una rassegna specializzata in
grado di presentare soluzioni ad
un’emergenza i cui numeri lasciano intravedere una forte necessità di aggiornamento tecnologico.
All’area espositiva si affiancherà
un calendario di incontri tecnici e
di momenti culturali utili a diffondere il valore dell’efficienza del
prodotto rigenerato.
Ricordiamo che RI3 è raggiungibile direttamente in treno grazie alla stazione di linea (Milano
– Bari) distante 50 metri dall’ingresso sud della manifestazione
(durante RI3, 16 treni ogni giorno
in nord e in sud; info orari:
www.riminifiera.it/stazione
www.trenitalia.com.)
PAGINA 20
Sogliano Ambiente: soluzioni avanzate di gestione rifiuti e cogenerazione
S
ogliano Ambiente S.p.A. è
una moderna società di servizi, specializzata in gestione dei
rifiuti e cogenerazione. Costituita nel dicembre 1996 dal Comune di Sogliano al Rubicone per la
gestione della discarica comunale per rifiuti urbani e speciali
assimilabili denominata “Ginestreto” (fig.1), Sogliano Ambiente ha acquisito competenze e
professionalità specifiche che
gli permettono di confrontarsi a livello nazionale nel settore
delle tecnologie di smaltimento
dei rifiuti che consentano la valorizzazione e il recupero di materia ed energia, a garanzia dei
necessari livelli di compatibilità
ambientale. È così che a partire
dal 1997 la società si è assicurata la gestione degli altri due
impianti del territorio provinciale
situati a Civitella di Romagna e a
San Carlo di Cesena, gestiti per
conto della Holding Hera S.p.A.
Inoltre, a partire da maggio 2006
Sogliano Ambiente gestisce un
impianto di cernita e valorizzazione, ai fini del recupero, dei
rifiuti provenienti dalla raccolta
differenziata, progettato e realizzato nei pressi della discarica
di Ginestreto (fig.2).
Alle attività di gestione e conduzione di impianti, Sogliano Ambiente affianca la produzione di
energia dai rifiuti (cogenerazione) e l’attività di progettazione
e costruzione di nuovi impianti di trattamento, smaltimento
e recupero di rifiuti certificata
dall’organismo di qualificazione
all’esecuzione dei lavori pubblici
(SOA). Sogliano Ambiente spa si
occupa inoltre del trasporto dei
rifiuti fino agli impianti di smaltimento attraverso società controllata, la Sogliano Ambiente
Trasporti e integra i propri servizi con il project financing per
impianti di trattamento e smaltimento rifiuti.
PROGETTAZIONE,
COSTRUZIONE E GESTIONE
DI DISCARICHE:
Sogliano Ambiente ha tutti i requisiti per gestire e condurre un
impianto di discarica secondo i
più alti standard di professionalità, in conformità con le specifiche normative più recenti (D.Lgs
36/03). Gli aspetti legati alla
gestione sono infatti molteplici
e vanno affrontati in modo specialistico, per evitare i problemi
ambientali o igienici connessi
allo smaltimento dei rifiuti. Le
discariche sono oggi progettate
e costruite con criteri qualitativi
molto alti, in grado di garantire la
necessaria sicurezza ambientale, ed è quindi la migliore o peggiore gestione che condiziona i
risultati raggiunti.
La corretta gestione parte dai
numerosi aspetti amministrativi
che, affrontati prima del conferimento dei rifiuti in discarica,
consentono di risolvere numerosi problemi e costituiscono una
prima, fondamentale garanzia
per il rispetto della normativa.
Già quindi nel momento in cui
vengono affrontati i contratti con
i clienti, siano essi utenti pubblici o privati, si definiscono e regolano gli aspetti principali che
scarica di Ginestreto consente
l’utilizzo del 100% del biogas
aspirato per la produzione di
energia elettrica con una potenza elettrica pari a 4,3 MW (fig.3).
L’impianto di produzione di
energia elettrica ha attualmente
quattro punti di emissione in atmosfera, di cui due preesistenti,
due appartenenti ai nuovi gruppi
di combustione ed uno appar-
nuove istallazioni porteranno il
complesso della potenza istallata a 5,3 MW con una previsione
di produzione pari a 33.000.000
di kWh.
Impianto connesso alla discarica di Tessello – Cesena (FC) gestita per conto di
HERA spa
L’impianto è attivo dal mese di
gna (FC) gestita per conto di
HERA spa
L’impianto è attivo dal mese di
dicembre 2006 ed è costituito da
un elettrogeneratore di potenza
pari a 630 kW. La produzione rilevata al 30 settembre 2008 risulta pari a 7.288.572 kWh.
Impianto connesso alla discarica Cà Lucio in località
scarica Tre Monti in località
Imola (FC)
La gestione dell’impianto è stata acquisita dal mese di luglio
2008; l’impianto è costituito da
due elettrogeneratori per una
potenza complessiva pari a
2.000 kW. La produzione rilevata al 30 settembre 2008 risulta
pari a 1.980.540 kWh.
cernita e la valorizzazione delle frazioni riutilizzabili dei rifiuti
provenienti da flussi selezionati
e da raccolte specifiche realizzato nel sito situato a circa 3 km
dalla discarica per rifiuti non pericolosi di Ginestreto e ad essa
collegata tramite strada privata.
L’impianto è strutturato per una
potenzialità nominale di 30.000
tonnellate/anno (in attesa di
autorizzazione all’ampliamento
fino a 40.000). Il materiale recuperabile selezionato sarà successivamente inviato in impianti
finalizzati al recupero mentre il
residuo non recuperabile è destinato allo smaltimento presso
la vicina discarica. L’impianto è
costituito dai comparti di seguito riportati:
• stazione di apertura dei sacchi del rifiuto con inclusa triturazione grossolana;
• nastro trasportatore che costituisce la linea su cui si sviluppano tutte le lavorazioni
dell’impianto;
• impalcato di selezione manuale;
• impianto di deferizzazione e
demetallizzazione, pressa ed
impianto di legatura del materiale.
Foto:1
riguardano i criteri e i requisiti di
accettabilità degli stessi in riferimento alla normativa specifica e
successivamente quelli specifici
quali tipologia del rifiuto, provenienza, modalità di trasporto,
autorizzazioni necessarie e ogni
altro aspetto atto a rendere più
semplici ed efficaci tutte le successive verifiche di conformità tecnico-amministrative. Già
nella fase di progettazione di
una discarica vengono affrontati e risolti la maggior parte degli
aspetti che consentiranno poi
alla gestione di poter operare in
sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. È infatti in fase di progettazione che vengono definiti i
criteri e gli accorgimenti in merito alla garanzia di impermeabilità del fondo, di stabilità dei rifiuti
e delle scarpate, di estrazione
del percolato e del biogas e altri
ancora. Vengono inoltre definiti
l’assetto finale della discarica
esaurita e al contempo il suo
reinserimento nell’ambiente circostante. È sempre nel progetto
che vengono valutati gli aspetti
ambientali della gestione e definiti gli eventuali accorgimenti necessari per ridurre l’impatto delle lavorazioni. Successivamente
alla costruzione, ogni componente viene collaudata per verificarne e certificarne la corretta
A RI3 le migliori aziende che
commercializzano supporti
di stampa rigenerati
D
realizzazione e la rispondenza ai
requisiti progettuali.
Sogliano ambiente spa attraverso la gestione e conduzione
degli impianti di discarica si occupa interamente dello smaltimento dei rifiuti prodotti nelle
province di Forlì-Cesena, Rimini
e nei bacini extra-provinciali ed
extra-regionali.
al 5 all’8 novembre a Rimini Fiera la 4° Rassegna della Rigenerazione,
Ricarica e Riuso dei Supporti di Stampa, Hardware e Prodotti per
Informatica e Telematica
Rimini, 6 ottobre 2008 – La quarta edizione di Ri3 RIgenera, RIcarica RIusa - Rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica,
organizzata da Rimini Fiera si terrà al padiglione D5.
In esposizione 35 aziende per complessivi 1000 mq, un’area a
stretto contatto con le presenze istituzionali, le amministrazioni
pubbliche e gli enti locali.
“Abbiamo fatto questa scelta – spiega Alessandra Astolfi, Project
Manager della manifestazione – per agevolare ancor di più gli
espositori, vicini in questo modo ad un panorama di potenziali
clienti privilegiati. Cartucce rigenerate e supporti di stampa rientrano infatti nella categoria degli acquisti verdi a cui sono orientate le pubbliche amministrazioni, ma anche il mercato dell’impresa
privata. La collocazione espositiva consente un ulteriore inserimento nei percorsi di visita di Ecomondo, ciò sempre a vantaggio
degli operatori”.
L’area espositiva di Ri3 RIgenera, RIcarica RIusa propone un panorama di macchinari e tecnologie utili alla produzione in quella
che rappresenta un’ottima opportunità per le imprese e di livello
europeo.
La fiera svolge un importante ruolo nella promozione dell’aftermarket, promuovendo una sensibilità rivolta al riciclo di materiale
per la stampa digitale e di prodotti tecnologici in un’ottica di sviluppo sostenibile e a basso impatto ambientale.
Il pubblico di riferimento di RI3 è formato da rigeneratori, collettori
e traders di toner, cartucce ink-jet e nastri; rivenditori di cartucce
compatibili; distributori di componentistica e parti di ricambio per
la rigenerazione; rivenditori di prodotti rigenerati, fornituristi ufficio e negozi di informatica; pubbliche amministrazioni; riciclatori
di hardware e telefonia mobile; brokers e commercianti di cartucce vuote; produttori, distributori e consumatori di rifiuti elettrici ed
elettronici; enti locali, imprese del recupero ed organismi pubblici,
tecnici e di controllo interessati al sistema dei RAEE e RHOS.
Foto:2
PROGETTAZIONE,
COSTRUZIONE E
GESTIONE DI IMPIANTI DI
PRODUZIONE DI ENERGIA
ELETTRICA ALIMENTATI A
BIOGAS
Il biogas è il prodotto finale della degradazione della materia
organica biodegradabile che si
verifica all’interno della massa
di rifiuti di una discarica controllata. L’estrazione del biogas,
unitamente al successivo impiego, accelera il processo di degradazione del rifiuto e di conseguenza accorcia il periodo
di gestione post-chiusura della
discarica. Gestione e utilizzo del
biogas prodotto rappresentano
un elemento di mitigazione degli
impatti connessi sui diversi fattori ambientali interessati, tra cui
in primo luogo la riduzione delle
emissioni di biogas dalla superficie discarica e quindi della diffusione di cattivi odori, nonché
dei fenomeni legati all’emissione
di gas serra e inoltre la disponibilità di una fonte di energia di
qualità a ridotto impatto ambientale.
Impianto connesso alle discariche di Ginestreto – Sogliano al Rubicone (FC)
La
configurazione
attuale
dell’impianto connesso alla di-
tenente al motore di riserva. La
produzione annua di energia è
di 27.800.000 kWh, sufficiente
a soddisfare il fabbisogno di circa 20.000 famiglie; una frazione
dell’energia prodotta pari a circa
il 6% è utilizzata per la gestione
dell’impianto di discarica, tutta
la rimanente è ceduta in rete ad
ENEL distribuzione. Soltanto in
caso di interruzione del funzionamento dell’intero impianto, il
biogas viene distrutto per combustione in torce ad alta temperatura. La produzione totale di
energia elettrica dell’impianto
di Ginestreto, al 3° settembre
2008, assomma a 204.486.538
kWh, con un risparmio complessivo in termini di tonnellate equivalenti di petrolio pari a 47.000
tep.
L’impianto è dotato inoltre di un
sistema di post-combustione
dei fumi per l’abbattimento di
alcuni tra gli inquinanti emessi e
di centraline per il monitoraggio
in continuo delle emissioni che
consentono la regolazione istantanea dei parametri di processo.
A completamento dell’impianto è in fase di avviamento un
elettrogenertatore che recupera il calore dai fumi di emissione dell’impianto. Si tratta di una
delle prime istallazioni in Italia
di questo tipo di tecnologia. Le
Foto:3
ottobre del 2005 con una potenza complessiva istallata pari
a 1.150 kW.
La produzione rilevata al 30
settembre 2008 risulta pari a
26.338.590 kWh.
Impianto connesso alla discarica di Civitella di Roma-
Urbino (PU)
L’impianto
è
attivo
dal
01/10/2008 ed è costituito da
un elettrogeneratore di potenza
pari a 526 kW. La previsione di
produzione al 31/12/2008 ammonta a 3.200.000 kWh.
Impianto connesso alla di-
PROGETTAZIONE,
COSTRUZIONE E
GESTIONE DI UN
IMPIANTO DI CERNITA
E VALORIZZAZIONE
RIFIUTI PROVENIENTI DA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Dal 02 maggio 2006 è entrato in funzione l’impianto per la
RISPETTO DELL’AMBIENTE
ATTRAVERSO UN SISTEMA
DI GESTIONE AZIENDALE
CERTIFICATO
Gli importanti risultati raggiunti
sono accompagnati da un concreto impegno per il miglioramento continuo delle proprie
prestazioni ambientali e gestionali. In quest’ottica, Sogliano Ambiente spa ha certificato
la propria attività di progettazione, costruzione, gestione e
conduzione di impianti di smaltimento, trattamento e recupero rifiuti secondo le norme
UNI ISO 14001:2004 e UNI ISO
9001:2000. Inoltre, dal 2001 ha
ottenuto la registrazione secondo il Regolamento europeo
761/01 (EMAS II) della gestione della discarica di Ginestreto
e dell’impianto connesso per la
produzione di energia elettrica
alimentato a biogas. La pubblicazione della Dichiarazione
Ambientale, redatta conformemente al Regolamento EMAS II
relativa alla Discarica di Ginestreto, è una prova dell’impegno
della società verso l’ambiente e
la trasparenza di comunicazione (per visionarla si veda il sito
www.soglianoambiente.it).
Cartoplastica: impresa, qualità e ambiente
comondo, manifestazione
internazionale sulla sostenibilità ambientale, consente
di entrare in un comparto industriale,
tecnologicamente
avanzato, che punta alla salvaguardia ecologica per la gestione di una corretta politica
ambientale.
Merita attenzione la capacità
di rispondere ad una sfida che
attualmente assume dimensioni considerevoli, coinvolgendo gran parte dei soggetti
e delle organizzazioni dedite ai
problemi ambientali.
L’ambiente, risultando essenziale per la vita dell’uomo,
deve essere conservato come
patrimonio dell’umanità e non
può essere oggetto di situazioni soggettive di tipo deturpativo. Per questo la consape-
E
volezza di deteriorare il “bene”
comune, chiamato “mondo”,
ha scosso le coscienze focalizzando l’attenzione dei comparti inseriti in queste realtà.
Con tali convinzioni, per l’undicesimo anno consecutivo,
CP Cartoplastica ritorna ad
Ecomondo come azienda protagonista e portatrice di politiche di sviluppo sostenibili per
l’ambiente.
Da sempre la Cartoplastica ha
messo al centro della propria
attività un customer service
che abbraccia tutte le fasi di
produzione e commercializzazione del prodotto, restando
saldamente legata alla tutela
dell’eco-sostenibilità, ma soprattutto considerando congiuntamente “la salute e l’ambiente” necessità primarie da
preservare.
Con standard internazionali in
grado di garantire trasparenza
e ottimizzazione del processo
e mitigazione degli impatti ambientali, Cartoplastica, azienda
specializzata nella produzione
e distribuzione di contenitori
per rifiuti ospedalieri e raccolta differenziata, si pone come
obiettivo tale orientamento.
Garantendo una produzione
qualitativamente
superiore,
soddisfando esigenze e tempistiche diversissime tra loro
ha ampliato il campo d’azione
connotandosi come azienda
Environmental friend.
I contenitori prodotti sono tutti tecnologicamente avanzati,
con caratteristiche che li rendono unici.
Nel settore medico, per esempio, i contenitori si completano
con una porta basculante per
la raccolta di strumenti potenzialmente infettivi come aghi
da siringhe, ovatte etc.
Nel settore della differenziata, i cartoni assumono oltre
alla valenza della sicurezza, un
aspetto di efficienza inusuale:
aprendo il contenitore, si trova
già inserito un sacco con una
chiusura ermetica per racchiudere i rifiuti. Il tutto si completa con un aspetto piacevole a
sopperire i toni dei grigi della
spazzatura.
L’insight che da sempre ha
contraddistinto l’azienda è “la
forma che tutela ambiente e
salute”: per questo sono attivamente presenti sul territorio
nazionale ed internazionale
con iniziative, eventi e momenti a garanzia della formazione
e della salvaguardia ambientale.
Ecomondo, come contenitore
di realtà aziendali eterogenee,
accomunate dalla stessa reason why, consente alla Car-
toplastica di mostrarsi in una
vetrina privilegiata per il sostegno dei propri valori.
Valori che l’azienda ha intenzione di consolidare in territori nuovi e culturalmente fertili
a recepire l’importanza della
sostenibilità ambientale. Per
questo, oltre alle nazioni estere già coinvolte nella mission
aziendale, Cartoplastica pone
nuovi obiettivi in realtà quali Dubai, Cina, Russia, e Sud
America per consolidare la leadership all’interno di questo
comparto.
Ecco perché ogni anno il team
sceglie di essere presente ad
Ecomondo, sceglie di parlare
da protagonista in un settore
non facile ed in continua trasformazione, sceglie di proporre prodotti in continua evoluzione tecnologica e conformi
alle norme vigenti in materia di
raccolta rifiuti con contenitori
omologati e certificati.
per info:
www.cpcartoplastica.it
PAGINA 21
Le prospettive del prodotto rigenerato
Nell’ambito di RI3 una giornata dedicata agli scenari di mercato
D
al 5 all’8 novembre 2008
il Padiglione D5 di Rimini
Fiera ospiterà la quarta edizione di Ri3 RIgenera, RIcarica
RIusa - Rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa,
hardware e prodotti per informatica e telematica.
Con RI3, Rimini Fiera offre al
mercato una fi era europea del
settore, una rassegna specializzata in grado di presentare
soluzioni ad un’emergenza i
cui numeri lasciano intravedere
una forte necessità di aggiornamento tecnologico. All’area
espositiva si affi ancheranno
confronti scientifi ci coordinati
dal comitato responsabile dei
contenuti della manifestazione.
In particolare venerdì 7 novembre, dalle 10.30, sarà
affrontata la questione rifi uti,
sempre più centrale nell’agenda politica ed industriale. La
rigenerazione dei consumabili
(Cartucce toner e ink-jet) può
essere una strada per ridurre
il problema ed è necessario interrompere la spirale dell’usa e
getta, offrendo concrete possibilità di mercato.
La giornata, dal titolo ‘Rigenerato VS nuovo - Emergenze
ambientali e prospettive di
mercato’ metterà a confronto
i produttori, gli utilizzatori, le
aziende e la politica alla ricerca
di opportunità e sinergie.
Saranno presentati casi
virtuosi, come ad esempio quello di Unicredit,
produttori e utilizzatori si
confronteranno sulle problematiche del settore con
contributi da DVT, Refactory, Poste Italiane, Coop
Emilia-Romagna. Nel pomeriggio (h.14.30), la ripresa
dei lavori vedrà la presenza
di amministratori pubblici
che descriveranno il loro
approccio al mercato dei
prodotti eco compatibili.
Sono attesi contributi dalla
regione Lombardia, EmiliaRomagna, da Intercent-ER
(Agenzia acquisti per la Pubbliche Amministrazioni della
Regione Emilia Romagna) e
Assoritech.
Tema che interessa la manifestazione è ovviamente anche
quello dei rifi uti elettrici ed
elettronici e per questo sarà
proposto, nel contesto di ECOMONDO, il ‘Forum RAEE’, appuntamento per approfondire
le conoscenze della direttiva
sui rifi uti, uno dei cardini delle
politiche ambientali europee,
che si affaccia attualmente alla
ribalta nazionale per gli aspetti
pianifi catori e gestionali legati
al raggiungimento dei target
fi ssati.
Il Forum RAEE è in programma giovedì 6 novembre alle 9.30
e tratterà temi quali il programma di attività del Comitato di
Vigilanza, lo stato di attuazione
della normativa, la creazione di
una rete di raccolta a servizio
del cittadino, la responsabilità
e il ruolo dei produttori in base
alla normativa attuale e in divenire, le problematiche della distribuzione, il ruolo dei gestori
nella raccolta differenziata dei
RAEE, la qualifi cazione degli
operatori del trattamento a garanzia degli obiettivi ambientali e delle regole di mercato, La
modifi ca del D.Lgs. 151/05 secondo la delega prevista nella
legge comunitaria, il processo
di revisione europeo della direttiva Raee.
Un mondo, quello dei RAEE,
nel quale s’intrecciano importanti temi di interesse generale. Ad esempio, la costante
crescita delle attività di esportazione di prodotti tecnologici
da parte di paesi come la Cina,
con la necessità che anche i
produttori orientali adempiano
con rigore al nuovo sistema di
gestione delle Apparecchiature
Elettriche ed Elettroniche.
Supporti di stampa, mercato in crescita
Per assecondare l’espansione servono norme che liberalizzino maggiormente il mercato
D
a ormai tre decenni il settore svolge la sua attività e
negli ultimi anni s’è fatta largo
una diffusa cultura del recupero e del riuso. Ciò ha condotto alla commercializzazione di
prodotti, in particolare cartucce, frutto di un processo di rigenerazione e la grande concorrenza sviluppatasi ha dato
ulteriore impulso alle attività di
tutela dell’ambiente per attirare
la domanda del mercato.
IL MERCATO DI TONER E
CARTUCCE
Il mercato del toner è in continuo sviluppo, attualmente
si stima che nel mondo siano
operative circa 110 milioni di
stampanti
monocromatiche,
altre 20 milioni entreranno sul
mercato entro il 2010.
Anche il mercato delle cartucce
rigenerate cresce costantemente e le prerogative affinché ciò
avvenga anche in futuro sono
la costante qualità del prodotto
LabService Analytica per la Qualità dell’Aria
L
abService Analytica Srl dal 1984
commercializza consumabili e strumentazione da banco dedicata per
laboratori chimici in ambito analitico,
alimentare, ambientale e nella caratterizzazione di polimeri.
Grazie ad una costante collaborazione
con i principali laboratori sia pubblici
che privati, LabService detiene importanti esperienze nell’analisi dei residui
di fitofarmaci e dei microcontaminanti
organici persistenti (POPs: es. diossine
e PCB) e fornisce soluzioni specifiche
secondo le principali metodiche di riferimento
Da sempre attenta alle problematiche ambientali, LabService è l’unica
azienda italiana del settore ad impegnarsi nella costante ricerca dei prodotti migliori per risolvere le necessità
analitiche e di monitoraggio. Ed è in
quest’ottica che LabService ha dedicato la propria esperienza di chimici
industriali al problema dei POPs realizzando Campionatori Passivi non presidiati DEPOBULK® per il monitoraggio
di Organici e Inorganici a livello di ultratracce. Nel corso degli ultimi anni è sta-
to ampiamente dimostrato che l’atmosfera costituisce un importante veicolo
di trasporto di molti materiali naturali
ed inquinanti a breve e lunga distanza con ricadute sui vari comparti ambientali causando degrado e potenziale minaccia alla salute. Considerando
le specie chimiche inquinanti, raccolte
ed analizzate, come traccianti di contaminazione ed indicatori ambientali utili alla comprensione di meccanismi di
migrazione, il sistema di Raccolta Passivo DEPOBULK® è stato progettato e
realizzato secondo i metodi previsti dal
Rapporto Istisan 06/38 dell’Istituto Superiore di Sanità per il campionamento e l’analisi dei tassi di deposizione in
riferimento al DLgs 152/07 (attuazione
direttiva 2004/107/CE) concernente
l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policicilici nell’aria
ambiente.
Inoltre, grazie al partner austriaco DioxinMonitoringSystem ®, LabService
propone (fornendo inoltre assistenza
tecnica ed operativa diretta) sistemi
FISSI di Campionamento in continuo
delle emissioni per brevi o lunghi pe-
riodi, da termovalorizzatori, acciaierie e
impianti industriali con potenziale contenuto di Diossine, Furani e PCBs
DioxinMonitoringSystem ® è il sistema in continuo per il campionamento
di diossine TOTALMENTE RISPONDENTE a quanto previsto dalla Direttiva
76/2000/EC (con Limiti di 0,1 ng/m3) e
CONFORME a quanto specificato nella
Metodica UNI EN1948/96-parte 1. DioxinMonitoringSystem® soddisfa ANCHE i principi previsti dalla Metodica
USA EPA23, grazie a:
Campionamento ISOCINETICO del
flusso gassoso (2 sonde)
Utilizzo di filtri in fibra di vetro per la
raccolta delle polveri
Colonna a due stadi con materiale per
l’assorbimento delle Diossine in fase
gassosa (filtri PUF)
La principale differenza con gli altri
sistemi consiste nell’utilizzo di aria di
diluizione e nella speciale realizzazione dell’unità filtrante, che consente di
lavorare SENZA LA FORMAZIONE DI
CONDENSA, quindi il laboratorio di
analisi dovrà trattare solo un campione
secco con grandi vantaggi operativi.
Per monitorare le Diossine in emissione,
DioxinMonitoringSystem ® può campionare il flusso gassoso dal camino ad
esempio per periodi da 8 ore ad alcuni
giorni (anche 28 giorni), consentendo
il calcolo del reale valore medio annuale delle Diossine in emissione e permettendo di determinare la tendenza
all’aumento o alla riduzione sulla base
di statistiche ottenute da dati reali.
Inoltre il sistema WINDSELECT+ riproduce la filosofia di campionamento del
DioxinMonitoringSystem ® per controllare l’impatto sull’ambiente da fonti
di emissioni puntiformi e/o diffusive di
diossine e altri microinquinanti, anche
in funzione della direzione del vento,
consentendo il campionamento separato di particelle di polveri (PM10PM2,5-PM1) e dei POPs
LABSERVICE ANALYTICA Srl
Via Emilia 51/c
40011 Anzola Emilia -BO
Tel +39051732351
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e la differenza di prezzo attualmente esistente sul mercato rispetto a quelle originali.
Attualmente sono richieste
particolarmente le stampanti a colori, grazie all’aumento
dell’uso del Multifunzionale.
Nel 2006 c’erano circa 10 milioni di esemplari in circolazione,
nel 2010 si stima diventeranno
30 milioni.
Anche il mercato delle ink-jet
è in crescita: nel 2006 c’erano
circa 350 milioni di stampanti
installate in tutto il mondo e si
stima diventeranno 400 milioni
nel 2010. Un aumento quindi
pari al 14%. In un lasso temporale di 3 anni, le stampanti
multifunzionali rappresenteranno allora i due terzi di questo
mercato.
Oltre a consentire una panoramica di prodotto, RI3 affronterà anche i temi di attualità del
settore, come la necessità di
incoraggiare l’Unione Europea
ad indirizzare i Paesi membri
verso comportamenti orientati
all’utilizzo di prodotti riutilizzati
e rigenerati.
Altro problema sono le politiche ostruzionistiche da parte
dei costruttori di stampanti rispetto all’utilizzo di cartucce
provenienti da attività di rigenerazione, impedendo spesso
ai prodotti un corretto funzionamento. Tutto ciò procede, fra
l’altro, un danno per l’ambiente.
I produttori di cartucce chiedono l’introduzione di una politica di competizione e insieme d’innovazione aggiungendo
l’imperativo della salvaguardia
ambientale verso la quale si
sentono davvero competitivi e
tecnologicamente adeguati.
Con RI3, Rimini Fiera offre al
mercato una fiera capace di far
risaltare queste tematiche, fra
l’altro contestualizzata in un calendario di manifestazioni che
nel quartiere si svolgono contemporaneamente: ECOMONDO, fiera internazionale del recupero di materia ed energia
e dello sviluppo sostenibile e
KEY ENERGY, fiera internazionale per l’energia e la mobilità
sostenibile, il clima e le risorse
per un nuovo sviluppo.
PAGINA 22
MG Recycling: l’arte del recupero del rame con la separazione ad aria
Azienda leader in un campo indispensabile per lo sviluppo sostenibile delle produzioni industriali
Q
uello del riciclo – ossia il riutilizzo del materiale “di
scarto” all’interno di un processo produttivo di qualsiasi genere – è un concetto che sta alla
base dell’ecologia, prima ancora
che dell’economia. Applicato in
natura in tutti i “cicli” biologici, il
“riciclo” permette di razionalizzare lo sfruttamento dei materiali e l’utilizzo dell’energia. Anche i
cicli produttivi dell’uomo, intesi
a qualsiasi scala, da quelli connessi allo stesso modo di vivere
nell’ambito della società alle produzioni agricole e industriali, non
sfuggono a questa ferrea regola,
nonostante quello che si poteva e
si può pensare a livello di singoli
individui ma anche di intere società nell’ebbrezza consumistica
dei vari “boom” economici che
si sono susseguiti e continuano a susseguirsi – almeno fino a
ieri – nelle varie parti del mondo.
Una legge naturale – quella del
riciclo – istintivamente applicata
nelle società umane fino a non
molti anni fa e ben conosciuta,
per esempio, dai nostri nonni, alle
prese con un mondo rurale in cui
la plastica era pressoché assente
e di materiali, senza alcuna eccezione, ce n’erano pochi (soprattutto i metalli, ma anche il legno e
i tessuti) e per questo diventavano invariabilmente pregiati. Allora
era normale che uno stesso oggetto – o un suo pezzo – passasse attraverso innumerevoli utilizzi
e riutilizzi, magari accompagnando una famiglia attraverso le generazioni, applicando in pratica
quello che adesso è diventato
un messaggio nelle campagne
promozionali della raccolta differenziata. Se l’“uomo della strada”
se ne sta accorgendo ora della
necessità di recuperare almeno
in parte questa antica saggezza,
l’arte del riciclo nel mondo della
produzione industriale evoluta è
una realtà da diversi anni e continua ad evolversi in forme sempre più efficienti e specialistiche
con il progresso della ricerca e
della tecnologia. Un campo di
attività che diventa sempre più
indispensabile per uno sviluppo
sostenibile delle produzioni industriali, che ha visto sorgere e
svilupparsi aziende specializzate
all’avanguardia. Ne è un esempio significativo MG RECYCLING
S.r.l., con sede italiana a Bondeno, presso Ferrara (info@mgblo.
it - www.mgrecycling.it), che è
diventata nel mondo sinonimo di
qualità e affidabilità per il recupero del rame. La MG RECYCLING
grazie all’esperienza maturata
nel campo della separazione ad
aria, realizza macchine e impianti
applicabili in diversi settori dove
necessita il recupero degli scarti di lavorazione. Azienda dotata
di grande flessibilità, il suo punto
di forza è la capacità di studiare e
proporre “soluzioni personalizzate” adatte alle specifiche esigenze di ogni cliente, producendo
macchinari “su misura” che possono essere inseriti anche singolarmente in impianti già esistenti.
Per consentire questa flessibilità
l’azienda è dotata di uno studio
tecnico interno all’avanguardia,
che analizza le specifiche problematiche e realizza i progetti, e
di una capacità produttiva che le
consente di costruire i macchinari direttamente in Italia con materiali di elevata qualità, utilizzando
personale altamente specializzato. L’azienda garantisce ai clienti
qualità e affidabilità in ogni fase
del rapporto, a cominciare dalla
consulenza fornita da esperti in
grado di rispondere ad ogni esigenza per il recupero di scarti differenziati. Su istruzioni di MG RECYCLING il cliente è in grado di
provvedere personalmente all’installazione e alla semplice manutenzione da effettuare per il buon
funzionamento delle macchine,
ma in ogni caso l’azienda è sempre disponibile ad inviare propri
tecnici specializzati e garantisce
ovunque una pronta assistenza.
I prodotti MG RECYCLING possono essere combinati in diverse
tipologie di impianti che variano a
secondo del materiale da trattare
e delle esigenze del cliente. Fiori all’occhiello della produzione
di MG RECYCLING sono COMPACT 150T e COMPACT 220T. Si
tratta di impianti tecnologici compatti e completi per il recupero del
rame dai cavi elettrici e altri scarti
differenziati con peso specifico
diverso tra loro. Il punto di forza di
questi impianti, che li rende unici
nel loro genere, è la possibilità di
ottenere un efficace separazione
sia trattando cavo capillare, grazie alla presenza del granulatore
a celle “polverizzatore” tra mulino
a lame e separatore ad aria, che
cavo rigido, grazie alla possibilità di escludere lo stesso polverizzatore dall’impianto tramite un
by-pass. Altri dispositivi, come
l’inverter applicato al motore del
polverizzatore e la predisposizione per il raffreddamento della camera di taglio del mulino a lame
ampliano la potenzialità di trattamento e recupero di materiali
dell’impianto.
Segnaliamo il nuovo impianto
MONSTER presentato alla fiera
EXPORECICLA di Zaragoza che
ha riscosso un grande successo.
MG RECYCLING è un marchio
noto nel mondo per la sicura affidabilità, garanzia e serietà. Una
posizione leader nel mercato
mondiale del recupero degli scarti di lavorazione raggiunta grazie
al costante impegno delle persone che vi lavorano e alla fiducia
che ha saputo riscuotere presso
i clienti.
L’evoluzione del Consorzio CARIIEE:
dall’elettrico al fotovoltaico,
dalla cogenerazione al risparmio energetico
Tante imprese che hanno investito nella ricerca industriale e nell’innovazione
Il Consorzio CARIIEE nasce a Bologna, nel 1964,
dall’iniziativa di un gruppo di installatori elettrici
ed elettronici che, creando
sistema fra le imprese, realizzarono un modello industriale che ha saputo
coniugare l’esigenza della flessibilità aziendale con
la necessità di operare con
un unico brand ottimizzando tutti i vari processi della filiera: dall’acquisizione,
all’approvvigionamento,
alla formazione e ad uno
spiccato senso di appartenenza.
La coesione di tante imprese che costantemente attribuivano al consorzio ri-
sorse destinate all’innovazione ha permesso un continuo posizionamento nel
mercato, coerente con le
sue continue mutazioni.
Oggi il Consorzio associa
oltre 160 imprese operanti su tutto il territorio nazionale, prevalentemente in
Emilia-Romagna, con altre
due sedi operative in Veneto (Padova) e Friuli-Venezia Giulia (Trieste).
Il Consorzio, da tempo,
ha effettuato investimenti nella ricerca industriale e nella formazione mirata delle maestranze delle imprese socie, adottando i più rigorosi model-
li di sicurezza ed ambiente, adeguatamente coniugati ad elevati standard
prestazionali e di garanzia
nell’esecuzione dei lavori
e sul funzionamento degli
impianti.
Il comparto dell’energia
pulita tramite l’installazione chiavi in mano di impianti fotovoltaici, sia nel
segmento privato che in
quello corporate unitamente ad impianti di cogenerazione e trigenerazione, è un fattore competitivo di successo del Consorzio in quanto gli interventi sono coniugati a soluzioni manutentive che di
fatto limitano al massimo
il rischio degli investimenti
dei vari committenti.
Il Cariiee ha ricercato, fin
dall’inizio, la garanzia di
filiera: dalla progettazione
alla manutenzione ordinaria e straordinaria, consapevole che solo con tale
impostazione strategica
fosse possibile garantire l’efficacia e l’efficienza
degli impianti. Per fare ciò
ha ricercato solide alleanze, creato unità operative specifiche e proceduto
alla sua certificazione, sia
secondo la norma di Qualità che Ambientale.
La tipologia delle commesse acquisite sotto
l’aspetto quali-quantitativo è la risposta concreta
di quanto l’innovazione di
processo e di prodotto sia
pregnante.
L’esperienza acquisita ha
prodotto una risultante di filiera che armonizzando gli aspetti progettuali, quelli economico-finanziari, quelli installativi e quelli manutentivi, ha
creato valore anche in termini di soluzioni integrate mediante l’adozione installativa sia di impianti
fotovoltaici cristallini che
amorfi con soluzioni modulari in termini dimensionali per utilizzatori privati
e imprese.
Oggi il Consorzio CARIIEE
si è posizionato per soluzioni globali chiavi in mano
e interviene:
– con sopralluoghi per rilevare le caratteristiche
e le potenzialità di realizzazione degli impianti
fotovoltaici, di cogenerazione o di trigenerazione;
– nella elaborazione dei
relativi piani economico
finanziari;
– nella proceduralizzazzione tecnico-amministrativa verso le autorità o gli enti preposti;
– nella manutenzione ordinaria e straordinaria
ventennale agli impianti.
Sempre garantendo la producibilità dell’impianto e la
scelta di soluzioni tecnologiche d’avanguardia.
Soc. coop. dal 1964
Via Persicetana Vecchia, 26
40132 Bologna
Tel. 051•4143811
Fax 051•4143838
e-mail: [email protected]
www.cariiee.it
Sede VENETO
Via Tezzon, 37
35020 Pozzonovo (Pd)
Tel. 0429•773954
Fax 0429•772351
Sede FRIULI VENEZIA GIULIA
Via Carducci, 22
34125 Trieste
Tel. 040•3721908
Fax 040•3477301
Tutte le foto sono relative a realizzazioni eseguite dal Cariiee
PAGINA 23
L’impegno di SPES nella depurazione delle acque
S
PES
operativa
dal
1997, fornisce servizi specialistici di progettazione e consulenza nel
settore dell’elettronica e
dell’information technology, rivolti principalmente
ad imprese del comparto
industriale. Le partnership instaurate con importanti gruppi industriali
hanno portato alla costituzione di un “centro di
ricerca altamente qualificato”, con connotati di
eccellenza nelle seguenti
aree di intervento: automazione industriale, building & home automation,
tutela ambientale, gestione di processi industriali e
risparmio energetico.
La riduzione dell’inquinamento generato dalla rete diffusa
di scarichi civili ed industriali
rappresenta uno degli obiettivi principali per le politiche
di salvaguardia dell’ambiente
e conservazione del territorio.
La maggior parte di questi
scarichi vengono trattati da
impianti di dimensioni medio
piccole e rappresentano una
fonte più che potenziale di inquinamento.
Nell’ambito del trattamento
delle acque di scarico, questa esigenza si rispecchia
in parte nell’adeguamento e
nell’ammodernamento delle
tecnologie oramai considerate inadatte e obsolete per il
raggiungimento dei principali
obiettivi.
Se da una parte i grandi impianti di trattamento presenti in alcune aree geografiche
hanno già risposto a questa
marcata richiesta, dall’altra si
evidenza una realtà costituita
da un elevato numero di piccoli-medi impianti distribuiti
sul territorio che non hanno
ancora la possibilità di recepire e di attuare queste spe-
cifiche.
Inoltre attualmente, una corretta progettazione di un impianto di trattamento delle
acque reflue non è sufficiente a garantire la costante e
soddisfacente qualità dell’acqua allo scarico: ciò vale anche per impianti che trattano
esclusivamente reflui civili ma
soprattutto per impianti che
trattano reflui misti industriali/civili.
A seguito di questo contesto,
nasce l’idea di SPES di realizzare una serie di tecnologie atte a superare le problematiche di quelle tipologie di
impianti spesso localizzati in
aree isolate, che non hanno
un economia di scala in grado di giustificare investimenti
considerevoli.
SPES ha focalizzato la sua attenzione in due principali direzioni, proponendo sul mercato nuovi prodotti e soluzioni
innovative sia per l’analisi di
Piattaforma elettronica digitale PLT_line
laboratorio (biosensori) che
per il monitoraggio ed il controllo locale e remoto degli
impianti industriali (sistemi di
telecontrollo) con particolare
riferimento agli impianti per il
trattamento e la depurazione
delle acque reflue.
Nel contesto specifico SPES
è in grado di svolgere il ruolo
di integratore di sistema, progettando e fornendo l’intera
architettura hardware e software per la gestione integrata dell’impianto, dei componenti necessari per realizzare
il controllo e la supervisione,
nonché del network di comunicazione locale e remoto necessario all’implementazione
di una strategia di telecontrollo basata su tecniche evolute
di datamining.
PLT_LINE per il telecontrollo locale e remoto di
una rete di impianti di trattamento e non solo….
La PLT_line Piattaforma Elettronica Digitale è stata sviluppata per il monitoraggio e
controllo di impianti per la depurazione delle acque reflue
industriali e civili, come un
insieme di strumenti integrati
in un sistema modulare, scalabile, customizzabile e per
questo particolarmente adatto ad impianti di dimensioni
medio-piccole, con l’obiettivo
di migliorare il grado di qualità dei processi di depurazione e ridurne i costi di gestione
e trattamento.
L’innovativa architettura garantisce un’estrema flessibilità di utilizzo ed assicura una
semplice gestione delle configurazioni di impianto e delle
eventuali modifiche successive. La completa modularità
di tutti i dispositivi hardware
e software rende interessante
l’applicazione anche nei casi
di upgrading di opere preesistenti, equipaggiate con
diversi PLC non integrati tra
loro e deputati all’applicazione di semplici logiche di controllo.
Sia nelle configurazioni di impianto più elementari che in
quelle più particolari, la forte
interconnessione con il database interno permette un
controllo puntuale dello stato attuale d’impianto e dello
storico di tutti i dati acquisiti e delle operazioni impartite
dagli utenti, garantendo elevati standard di qualità e di
sicurezza. Questa possibilità
si concretizza nello scambio
di informazioni in tempo reale tra i diversi soggetti interessati, laboratorio analitico,
operatore di impianto, consulente di processo. Una semplice ed intuitiva interfaccia
grafica rende facile l’utilizzo
anche a personale non esperto. Le sue peculiari caratteristiche rendono quindi la PLT_
Line adatta a chiunque voglia
adottare un sistema di controllo snello, ma allo stesso
tempo robusto e performante,
applicabile su impianti di diversa natura e di configurazione.
MARTINA :
l’innovazione
nel monitoraggio della depurazione biologica
MARTINA è un analizzatore da
laboratorio multiparametrico,
realizzato espressamente per
l’esecuzione di test biologici
su fanghi di depurazione con
tecniche di titolazione a setpoint e di respirometria.
Martina è ideale per le applicazioni in ambito di tutela
ambientale, sia per il monitoraggio in termini cinetici, dei
principali processi biologici
degli impianti a fanghi attivi
(nitrificazione, denitrificazione, biodegradazione aerobica della sostanza organica,
metanogenesi) che per caratterizzare dettagliatamente i
Alcuni esempi dell’utilizzo di TITAAN per il controllo automatizzato dei processi: attivazione by-pass per stoccaggio temporaneo reflui
(1), dosaggio reagenti (2), regolazione aerazione (3), gestione ricircolo fanghi (4).
reflui (sostanza organica biodegradabile, azoto nitrificabile, potenziale di denitrificazione, potere inibente, ecc...)
effettuando una valutazione
eco-tossicologica e “risk assessment” di suoli e acque
contaminati.
Lo strumento è dotato di applicativi SW user-friendly realizzati appositamente per
fornire informazioni immediatamente utilizzabili per la gestione dei processi in esame.
TITA AN : misure biologiche
online per il monitoraggio
e il controllo in tempo reale dei processi
Nel campo degli analizzatori da campo, infine, TITA AN
è in grado di offre al gestore
dell’impianto, un esauriente
quadro delle “condizioni di
salute” del comparto a fanghi
attivi sia di tipo continuo che
discontinuo, il tutto in completo automatismo.
L’utilizzo di questo sistema
di monitoraggio avanzato ed
automatico secondo un preciso
programma
stabilito
dall’operatore, consente l’ottimizzazione dei trattamenti,
in termini di resa depurativa e di risparmio energetico,
una tempestiva segnalazione di eventi potenzialmente
dannosi per l’efficienza dei
processi biologici, quali l’ingresso al trattamento di reflui
estremamente concentrati o
contenenti composti inibenti
o recalcitranti e l’ attuazione
di misure correttive in tempo reale per evitare l’innalzamento delle concentrazioni
nell’effluente e la non conformità con i limiti consentiti allo
scarico.
Le tecniche di misura implementate sono caratterizzate
dall’utilizzo di sensori semplici e robusti, quali sonde di pH
e ossigeno disciolto e si basano fondamentalmente sulla
stima del tasso di rimozione
dei substrati. Lo strumento è
perfettamente integrato con
la piattaforma di acquisizione
PLT line, da cui il TITA AN può
essere visto come un sensore
multiparametrico evoluto.
Brain Tech: tra automazione industriale e impegno ecologico–ambientale
L’azienda forlivese realizza ECOTOTEM per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti
RAIN TECH S.a.s. è un’azienda forlivese che opera da oltre dieci anni nel settore dell’automazione industriale, realizzando
sistemi hardware e software per
il controllo di processo e acquisizione dati da impianti e linee di
produzione.
In questa attività ha maturato
un’esperienza unica nella progettazione e realizzazione di soluzioni per il controllo di produzione, tracciabilità, pesatura ed
etichettatura, ricette e dosaggio,
identificazione automatica e gestione logistica delle produzioni
più varie, soprattutto nel settore
dell’agroalimentare.
La filosofia che ha guidato BRAIN
TECH S.a.s. è sempre stata
quella di inquadrare ogni singola realtà produttiva in una visione
totale, finalizzando questa capacità alla crescita e all’affermazione delle aziende. I sistemi messi
a punto da BRAIN TECH S.a.s.
attraverso la propria tecnologia
GENESYS, raccolgono informazioni direttamente “sul campo”,
interfacciandosi e gestendo dispositivi, sistemi automatici e
strumentazioni esistenti, consentendo una visualizzazione
rapida e intuitiva dell’intero processo produttivo.
A questo punto, perché non utilizzare questa esperienza consolidata e la collaudata tecnologia industriale messa a punto al
servizio dell’ambiente e della comunità, gestendo una delle maggiori emergenze ecologiche che
coinvolgono la società italiana?
Nasce così l’impegno nel settore
ecologia–ambiente, che grazie a
un’esperienza di successo con
uno dei più importanti fornitori
di servizi ambientali, il Gruppo
HERA S.p.A., ha consentito a
BRAIN TECH S.a.s. di realizzare una soluzione dedicata alle
aree di raccolta differenziata dei
rifiuti.
Il “prodotto” di questa felice collaborazione è il sistema ECOTOTEM (www.ecototem.it), una
soluzione completa e funzionale per la gestione della stazione
ecologica di raccolta differenziata dei rifiuti.
ECOTOTEM è costituito da un
dispositivo informatico interattivo che guida l’utente durante la
fase di conferimento dei rifiuti, a
partire da quella iniziale di identificazione personale fino alla
pesatura del rifiuto e la stampa
dello scontrino.
L’interfaccia multimediale ECOTOTEM funziona attraverso il
“lavoro” coordinato di numerosi
applicativi software che permettono l’analisi e la visualizzazione
dei risultati delle attività di con-
ferimento per ogni stazione ecologica.
Tutte le informazioni sono fornite
in tempo reale.
ECOTOTEM è in realtà un sistema multifunzione che, al di là della gestione delle isole di raccolta
differenziata, può essere impiegato anche per le postazioni informative self–service, per interrogazioni e richieste di certificati,
per prenotazioni e biglietteria,
B
per consultazioni di informazioni
turistiche e territoriali.
Fisicamente si presenta come
un “chiosco” telematico dotato
di tecnologia d’avanguardia multimediale, con struttura in acciaio inox e schermo a colori da 17
pollici sensibile al tatto.
Il sistema, con istruzioni multilingue e sintetizzatore vocale stereofonico, dispone di un lettore
di codice a barre o smart card e
di stampante per scontrini o biglietti.
Il software di bordo permette il
riconoscimento degli utenti mediante tessera personale, di visualizzare comunicati e note informative, riconoscere l’utente
autorizzato, selezionare il rifiuto
da conferire, pesarlo, trasmetterne i dati al centro di elaborazione.
Il sistema ECOTOTEM viene fornito come soluzione completa
“chiavi in mano”, dall’analisi dei
requisiti alla messa in servizio in
stazione ecologica, passando
per l’integrazione con i software
gestionali dell’azienda o dell’amministrazione comunale.
Sono disponibili funzioni e moduli aggiuntivi per la gestione della “raccolta porta a porta”, conferimento rifiuti speciali
R.A.E.E., gestione del “bilancio
di massa”.
L’esperienza ultradecennale maturata nella conoscenza del ciclo
produttivo finalizzata al miglioramento della produzione delle
aziende, alla razionalizzazione
delle risorse per aumentare il livello qualitativo del prodotto, alla
ricerca del massimo rendimento ed efficienza, a trasformare
le informazioni nel formato più
idoneo per realizzare una economia di scala a supporto delle
attività di controllo e gestione, ha
permesso a BRAIN TECH S.a.s.
di sviluppare numerosi sistemi
integrati
hardware–software–
applicativi per il controllo, lo
stoccaggio e lo smaltimento dei
rifiuti, per venire incontro alla gestione di una problematica sempre più pressante per le aziende
e per i cittadini, presentati alla
fiera ECOMONDO di Rimini.
Sani Rino: la tecnologia del recupero dei materiali al servizio di tutti
La gestione e il recupero dei materiali costituisce la sfida cruciale per il futuro del pianeta
U
no dei nodi dello sviluppo
sostenibile e della gestione ecologica delle attività sul
nostro pianeta riguarda le tecniche di recupero e di riciclag-
gio dei materiali, il cui sfruttamento sta procedendo ormai
a ritmi tali da superare quelli
assai più “slow” concessi dalla
natura alla sua rinnovabilità.
Il recupero dei materiali e la
loro trasformazione in risorse
primarie e secondarie per l’edilizia, e non solo, rappresenta
un settore in continua evolu-
zione, che richiede un elevato
grado di specializzazione tecnologica.
In questo campo di attività,
che costituisce una sfida cru-
ciale e imprescindibile per il
nostro futuro, Sani Rino, affermata azienda nelle demolizioni
e nel recupero di materiali, sta
portando la propria esperienza
oltre la cerchia della provincia di Parma con l’obiettivo di
affacciarsi su tutto il territorio
nazionale.
L’azienda Sani Rino si rapporta
con una vasta tipologia di attrezzature adatte a ogni tipo di
clientela, che va dalle grandi
imprese di costruzioni edili alle
esigenze dei privati.
Sani Rino per tenere il ritmo
dei cambiamenti dei mercati si
avvale di un’equipe tecnica altamente specializzata, in grado di soddisfare ogni esigenza
della propria clientela.
L’azienda non si limita ad applicare ai massimi livelli tecnologie già disponibili sul mercato, ma collabora anche con
importanti partners per lo studio e l’applicazione di nuovi sistemi avanzati nel campo ambientale.
Quella dell’azienda Sani Rino
è una professionalità che affonda le sue radici nel knowhow dell’industria parmense
del dopoguerra che negli anni,
dopo aver attraversato il difficile periodo della ricostruzione,
quello più felice del boom economico, e l’affermazione nei
mercati, in un nuovo concetto
di globalizzazione, è approdata
con successo ai tempi moderni: più veloci nel cambiamento
che esigono flessibilità e scelte
imprenditoriali strategiche per
rimanere al passo con i tempi.
L’azienda Sani Rino, infatti, nasce nel 1954 occupandosi di
lavori di scavi e movimentazioni di terreno.
Nel corso degli anni ha potenziato il proprio parco mezzi con
nuovi macchinari e nel 1976 ha
iniziato una nuova attività che
è quella della produzione di
calcestruzzo.
Da oltre dieci anni si occupa
anche di demolizioni, un settore in espansione anche per
l’attenzione che oggi c’è per il
recupero delle aree industriali
dismesse e la loro riqualificazione. Fra i prodotti principalmente recuperati e riutilizzati per nuovi impieghi ci sono
mattoni, coppi, ma anche legno e ferro.
L’azienda Sani Rino, nella fase
che precede la demolizione,
opera secondo un criterio selettivo del materiale recuperabile che viene suddiviso e stoccato per tipologia, garantendo
alti standards di mantenimento
per il suo perfetto riutilizzo.
Quindi, procede alla demolizione vera e propria dei fabbricati con mezzi e attrezzature
all’avanguardia, recuperando
anche le macerie che, dopo
le opportune analisi, vengono
trattate tramite un frantoio, ulteriormente ripulite e “deferrizzate” per diventare materia prima secondaria per l’edilizia, il
cui impiego è particolarmente
adatto per progetti legati alla
realizzazione di rilevati stradali
e sottofondi.
Oggi, con il progressivo esaurimento delle risorse, l’orientamento è di sfruttare l’energia
nelle sue varie forme e riciclare i materiali esistenti in un’ottica di sviluppo sostenibile e
l’azienda Sani Rino è pronta
a raccogliere la sfida e a misurarsi con questa importante scommessa di valenza ambientale.
PAGINA 24
X Conferenza Nazionale sul Compost 10 anni di Recupero, 10 anni di Qualità
R
icorre quest’anno il DECENNALE della Conferenza
Nazionale sul Compostaggio.
Si tratta di un importante anniversario per il CIC e per Ecomondo che ci ha finora ospitati,
testimonianza di una crescita
progressiva per l’intero settore,
diventato ora un “sistema industriale sviluppato, maturo, innovativo e sostenibile”.
Nato nelle Regioni Lombardia e
Veneto da una scommessa ambientale negli anni ’90, il compostaggio continua costantemente a crescere: si stima che
nel 2008 in Italia saranno raccolte, trattate e recuperate circa 3.500.000 ton di frazioni organiche.
Oltre 230 impianti operano sul
territorio nazionale, dalle piccole piattaforme, a veri e propri
poli tecnologici che gestiscono
oltre 500 ton/giorno di rifiuti organici. E il sogno si è realizzato:
ilmercato e la valorizzazione del
compost di qualità sono cresciuti e il prodotto viene collocato con maggiore facilità. Dieci
anni fa ci si preoccupava di poter trovare un mercato per circa
200.000 ton/anno di compost,
mentre i dati provenienti dalla
gestione 2007 dimostrano che
oltre 1.400.000 ton di compost
di qualità sono state assorbite
dai settori convenzionali e biologici dell’agricoltura di qualità.
Il CIC ha contribuito all’espansione e alla definizione di un
mercato per il prodotto, soprattutto grazie al suo costante im-
pegno e dialogo con le istituzioni e con le imprese associate,
ma anche grazie alla stretta collaborazione con importanti enti
come l’APAT, l’ISS, ENEA, alcune Regioni, i Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura.
Nel 2003 il CIC ha contribuito a
rilanciare le opportunità di mercato con l’introduzione del Marchio di Qualità sugli ammendanti compostati, mentre, più
recentemente, di fronte all’im-
PROPRIETARIO ED EDITORE:
Il Sole 24 Ore Business Media S.r.l.
Settimanale - Anno 1 - Numero 10 - Lunedì 3 novembre 2008
portanza e alla diffusione dei
materiali “biodegradabili” utilizzati per produrre imballaggi,
contenitori, oggetti per il catering, ecc, il Consorzio ha creato
il marchio “Compostabile CIC”,
un nuovo sistema di certificazione sulla compostabilità allo
scopo di garantire a questi manufatti il corretto recupero attraverso il compostaggio.
Durante la Conferenza saranno
discussi questi passaggi storici
con alcuni dei protagonisti che
hanno contribuito alla crescita
del settore (politici, funzionari
della pubblica amministrazione,
ricercatori e scienziati) e, alcuni
di loro saranno premiati in segno di riconoscenza.
Durante le premiazioni saranno conferiti riconoscimenti alle
prime imprese Italiane ad aver
ricevuto la Certificazione della
Compostabilità di materiali e
manufatti prodotti in materiali
“compostabile”, inoltre, saranno premiate le altre imprese che
nel corso del 2008 hanno ottenuto il Marchio di Qualità CIC
per il l’ammendante compostato prodotto.
La Conferenza sarà anche un
momento di aggiornamento tecnico e scientifico, e tra l’amarcord del passato e le premiazioni delle imprese virtuose, ci
sarà ampio spazio anche per
le relazioni tecniche provenienti dalle imprese associate, dal
mondo accademico, e dai ricercatori.
La Conferenza si svolgerà in
due sessioni: nella prima parte
intitolata “Risolvendo le negatività”, si intende focalizzare
l’attenzione sugli aspetti normativi, tecnici, scientifici e operativi della raccolta e del trattamento delle frazioni organiche
al fine di attestare l’importanza
del compostaggio nell’intera filiera del recupero; la seconda
parte invece, “Creando positività” si occuperà della qualità
del compost, del suo mercato,
delle tecniche di commercializzazione, di valorizzazione e del
ruolo del compost nel ciclo del
carbonio.
Presiede la prima sessione:
Presiede la seconda sessione
Alessandro Canovai - Vice Presidente CIC
Flavio Bizzoni - Vice Presidente CIC
Risolvendo le Negatività
Portano i loro saluti:
Daniele Fortini - Presidente di Federambiente
Pietro Colucci - Presidente dell’Assoambiente
Carlo Noto La Diega -Vice Presidente FEAD
Antonio Cavaliere - Presidente Osservatorio Nazionale sui Rifiuti
• 09.30 Leonardo Ghermandi, Presidente del CIC
• 09.50 Rosanna Laraia, ISPRA “Le questioni aperte nella normativa nazionale”
• 10.15 Loredana Musmeci, ISS “Elementi di novità dalla ricerca”
• 10.45 Il Ministro dell’Ambiente, On Stefania Prestigiacomo (è stata invitata) Le politiche del Governo per il recupero e il riciclaggio dei rifiuti
• 11.15 Prima Premiazione: Il Presidente del CIC premia i Pionieri del Compostaggio.
• 11.30 Presentazione dell’Accordo di Programma tra la Regione Veneto e il CIC Fabio
Fior Regione Veneto, Lorena Franz Osservatorio Veneto sul Compostaggio
• 11.50 Relazione tecnica: sistemi di raccolta a confronto, la sfida del centro – sud
Franco Gerardini, Dirigente Regione Abruzzo
• 12.15 Presentazione del Marchio della Compostabilità a cura di Massimo Centemero.
• 12.30 Seconda premiazione: Il Presidente del CIC premia le imprese che hanno
ottenuto la Certificazione della Compostabilità
Creando le Positività
• 14.00 Narciso Salvo, Presidente Assofertilizzanti “La riforma della normativa sui fertilizzanti, a che punto siamo ?”
• 14.20 Stefano Masini, Coldiretti“Il mercato degli ammendanti in agricoltura- scenari
di sviluppo”
• 14.50 Paolo Sequi “La difesa del suolo come politica ambientale nell’era di Kyoto”
• 15.20 Massimo Centemero “Il Marchio di Qualità CIC, e la Tracciabilità degli Ammendanti”
• 15.45 Terza Premiazione: Il Presidente del CIC premia le imprese che hanno ottenuto il Marchio di Qualità CIC nel 2008.
• 16.00 Enzo Favoino, Scuola Parco di Monza “Carbon Sink: il ruolo del compost di
qualità”
• 16.20 Sergio Piccinini, CRPA “Materia o energia? Compostaggio e la Digestione
Anaerobica”
• 16.45 Angela Massaglia assessore all’ambiente della Provincia di Torino “Il Compost
negli Acquisti pubblici verdi”
• 17.10 Vincenzo Bellini, Consorzio Toscana Ricicla “I Piani di Sviluppi Rurali, gli incentivi al recupero della sostanza organica nei suoli”
• 17.30 Federico Valentini, Gesenu SpA, Cecilia Binello Gaia SpA “Nuove forme di
commercializzazione del compost”
• 18.00 Chiusura Lavori
DIN NEWSLETTER
DIRETTORE RESPONSABILE:
Pierantonio Palerma
Il Sole 24 Ore Business Media S.r.l.
Via Patecchio, 2
20141 - Milano
Registrazione Tribunale di Milano
numero 208 del 21 marzo 2005
STAMPATORE:
Centrostampaeditoriale S.r.l.
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36040 - Grisignano di Zocco (VI)