Riciclare con successo impiegando HARDOX - 24 Ore System
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Riciclare con successo impiegando HARDOX - 24 Ore System
Settimanale - Anno 1 - N° 10 - Lunedì 3 Novembre 2008 Spedizione con tariffa Posta Target Magazine conv. naz./304/2008 del 01-06-2008 ECOMONDO 2008: a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre la grande rassegna dedicata alla cultura del riuso D al 5 all’8 novembre prossimi a Rimini Fiera si tiene la 12a edizione di ECOMONDO, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile che sarà avviata (mercoledì 5 novembre, alle 11.30 – Sala Neri 1) dall’evento di apertura “Il Sud oltre l’emergenza: modelli tecnici, economici, comportamentali” organizzato da Rimini Fiera e CONAI in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare. Interverranno Lorenzo Cagnoni Presidente Rimini Fiera, Piero Perron Presidente CONAI, Giuliano Poletti Presidente Legacoop Nazionale, Guido Bertolaso Sottosegretario per l’emergenza rifiuti in Campania, Sen. Antonio D’Alì Presidente Commissione Territorio e Ambiente. Intervento conclusivo di Roberto Menia Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. “Ecomondo - ricorda Simone Castelli, direttore della Business Unit 2 di Rimini Fiera – è il più importante evento fieristico italiano dedicato all’ambiente, punto di riferimento sul recupero e riuso di materia ed energia, organizzato in collaborazione con i più alti organismi istituzionali e associativi”. “Nella scorsa edizione - aggiunge il project manager di ECOMON- DO, Alessandra Astolfi - la manifestazione richiamò 57.907 operatori. Questa fiera è un appuntamento straordinario per confrontarsi sulle novità e sulle potenzialità di un settore in continua espansione, con la più alta aspettativa di investimenti e profitto nel prossimo decennio”. Aperta sia agli addetti ai lavori sia al grande pubblico, ECOMONDO 2008 ospita 1.000 aziende su 70.000 metri quadrati articolati in 12 padiglioni (in mostra la più ampia gamma di opportunità tecnologiche, sistemi, attrezzature e servizi che partendo da una vetrina dedicata al tema centrale del recupero e riutilizzo dei rifiuti si allarga ad ampio raggio su tutte le te- matiche ambientali). Nel 2008 ECOMONDO propone inoltre COOPERAMBIENTE uno spazio dedicato all’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, in collaborazione con Legacoop; e poi RECLAIM EXPO il primo salone italiano sulle bonifiche ambientali; e ancora, ORO BLU sul recupero e riu- “Ecomondo è il più importante evento fieristico italiano dedicato all’ambiente, punto di riferimento sul recupero e riuso di materia ed energia, organizzato in collaborazione con i più alti organismi istituzionali e associativi” so delle acque; e INERTECH, l’area espositiva dedicata ai rifiuti inerti dell’edilizia; L’ISOLA DEGLI ACQUISTI SOSTENIBILI, un arcipelago di aziende produttrici di prodotti green per il consumo quotidiano; e ancora, METAL-ECO che tratterà il mondo dei metalli ferrosi e non ferrosi; lo spazio CITTA’ SOSTENIBILE; l’area sui RAEE i rifiuti elettrici ed elettronici; le sezioni ECOMONDO ARIA e RISCHI E SICUREZZA. In programma inoltre un imponente programma di seminari scientifici (‘Verso la cultura della responsabilità Ambiente tra Tecnica ed Etica’ il tema del 2008 con la coordinazione di Luciano Morselli che ha anche ideato la mascotte della manifestazione, l’ape verde, simbolo di “emergenza ambientale”). A latere, eventi (come i Caffè Scienza), mostre tematiche per gli operatori e per il cittadino (citiamo ECOFATTO), percorsi didattici (che vedono quest’anno anche una partnership con la Walt Disney). Fronte internazionale molto ampio per ECOMONDO 2008 che propone tra l’altro Green Ventures, la più grande borsa di cooperazione internazionale per imprese dei settori ambiente ed energia che dopo Germania e Cina approda in Italia. In contemporanea a ECOMONDO si svolgeranno il 3° SALVE, Salone triennale del veicolo per l’ecologia; il 3° RI3 sul recupero dei rifiuti informatici (www.ri3.it) e la 2 a KEY ENERGY sull’energia sostenibile (www.keyenergy.eu). Ricordiamo che ECOMONDO è raggiungibile direttamente in treno grazie alla stazione di linea (Milano – Bari) distante 50 metri dall’ingresso sud della manifestazione (durante ECOMONDO, 16 treni ogni giorno in nord e in sud; info orari www.riminifiera.it/stazione, www.trenitalia.com ) COLPO D’OCCHIO SU ECOMONDO 2008 qualifica: Fiera internazionale periodicità: annuale edizione: 12a ingresso: operatori e grande pubblico orari: 9-18, ultimo giorno 9-17 website: www.ecomondo.com La lamiera antiusura più utilizzata al mondo Riciclare con successo impiegando HARDOX ® La lamiera antiusura prodotta da SSAB Swedish Steel - Plate Division, grazie alle sue caratteristiche straordinarie, garantisce altissime prestazioni SSAB Swedish Steel - Plate Division produce lamiere antiusura HARDOX®, che conferiscono una qualità superiore sia agli impianti completi che alle loro parti accessorie, che vengono esaltati a prestazioni più elevate, anno dopo anno. Ciò incrementa la durata degli impianti ai massimi livelli, minimizzando i rischi di fermi macchina improvvisi ed imprevisti, spingendo la produttività a traguardi notevoli. L’utilizzo dell’HARDOX® nelle lame smussate, nei frantumatori, tranciatori, martelli, coltelli, piastre accessorie, tramogge, compattatori, convogliatori, coclee e nel riciclaggio di vetro, metalli, plastiche, gomma, rifiuti e conglomerati di vario tipo rappresenta una garanzia nella durata e nelle prestazioni. In modo personalizzato l’azienda fornisce assistenza e offre un supporto nella realizzazione dei vostri prodotti. La disponibilità a magazzino assicura consegne veloci e vi permette di mantenere le scorte ad un livello convenientemente più basso. Il supporto tecnico e commerciale vi aggiornerà costan- temente sulle specifiche conoscenze che vi servono nella specializzazione del vostro business. Nella famiglia HARDOX® troverete aziende, tra le più importanti del mercato, che già utilizzano le lamiere antiusura. L’unica ed omogenea lamiera antiusura HARDOX® è totalmente costituita da HARDOX® Martensite Matrix™ (matrice martensica), che si caratterizza per le microdimensioni dei grani, il perfetto irregolare orientamento degli stessi, l’estrema purezza e l’assenza di inclusioni. La natura di HARDOX® Martensite Matrix™ offre l’esclusiva e straordinaria combinazione di snervamento elevato, durezza e resilienza-tenacità. L’avanzata tecnologia del raffreddamento rapido, l’impiego di purissimo minerale proveniente dalle miniere nel nord della Svezia, la costante temperatura dell’acqua di raffreddamento, permettono di ottenere HARDOX® Martensite Matrix™. SSAB Swedish Steel - Plate Division è l’unico produttore di lamiere antiusura HARDOX®. Gamma produttiva HARDOX® Hardox 400 Hardox 450 Hardox 500 Hardox 600 Chiatte Containers Lame smussate Martelli Frantumatori Cassoni Benne Piastre X X X T T B C J U t X X X I B SE P Y J U Plate Division Interporto di Parma - Piazza Europa, 1 - 43010 Loc. Bianconese - Fontevivo (PR) Tel. +39.0521.618.823 - 618.824 - Fax +39.0521.618.816 - [email protected] Strip Products Division Via G. Di Vittorio, 6 - 25016 Ghedi (BS) Tel. +39.030.90.58.811 - Fax +39.030.90.58.930 - [email protected] Hardox HiTuf Demolitori Lame smussate PAGINA 2 Ecocity: a Parma si impennano i numeri della consegna merci ecologica E intanto arriva il Marketplace, servizio innovativo per i professionisti, per acquistare l’ortofrutta on-line l successo di Ecocity Decine di clienti e più di cento destinazioni ormai abituali, oltre 170 consegne al giorno, altri 5 furgoncini tra elettrici e a metano (erano già 6) in arrivo entro fine anno. A sei mesi dal lancio il servizio Ecocity, il primo servizio ecologico di consegne in centro città che comprende anche l’agroalimentare, inaugurato lo scorso aprile a Parma, prende quota e comincia ad entrare nelle abitudini degli operatori. Di Ecocity si parlerà al City Logistics Expo 2008 a Padova, come di “uno dei rari casi di successo a livello europeo”. Un caso ancora più significativo in quanto anticipa con una realizzazione concreta la riflessione comune sulla logistica come nuova frontiera dell’impegno per l’abbattimento delle emissioni inquinanti. Un successo riconosciuto ormai anche dai grandi operatori come Carrefour, Rovagnati, Upim, dai corrieri nazionali e internazionali, dai produttori più conosciuti dell’agroalimentare parmense, di punti vendita di riferimento in città, celebri ristoranti e bar tra i più frequentati da cittadini e turisti. L’adesione dei trasportatori e dei grandi centri distributivi, in particolare, incide positivamente sul numero di furgoni e Tir in città, in forte diminuzione. Chi deve fare grandi consegne, infatti, oggi si ferma al Centro Agroalimentare e Logistica di via dei Mercati, la società a partecipazione pubblico-privata che offre il servizio, e affida le merci per la città ai furgoncini verdi che le smistano alle varie destinazioni finali. Il tutto ottimizzando consegne e percorsi grazie a una piattaforma informatica di nuova generazione che evita viaggi a basso carico e tempi morti. Grazie soprattutto al passaparola di chi già si serve di Ecocity, la città sta cambiando abitudini aderendo al nuovo servizio che, oltre a una grande facilità d’uso, grazie ai percorsi ottimizzati, assicura consegne puntuali a basso impatto ambientale. Un cambiamento che non penalizza i costi e l’operatività a vantaggio invece di I una organizzazione più razionale che coniuga efficienza e bene comune. La novità: il Marketplace Sull’onda del successo di Ecocity e sempre nella scia dell’innovazione dei servizi logistici, sta partendo proprio in questi giorni il Marketplace, una vetrina on-line, aperta 24 ore su 24, a disposizione degli operatori professionali (negozi, ristoranti, bar, alberghi), che consente di visionare e ordinare frutta e verdura fresche e riceverle a domicilio entro poche ore. Il servizio per gestire gli ordini si avvale della stessa piattaforma informatica installata al Cal per Ecocity. Gli ordini verranno poi automaticamente smistati dal carrello on-line alle consegne che avverranno con i furgoncini verdi a metano di Ecocity e secondo il consueto piano dei percorsi a basso impatto ambientale. I listini delle aziende che commerciano ortofrutta presenti al Cal sono già disponibili on-line sul sito del Marketplace presente su www.calparma.eu. I prodotti presenti in ogni listino vanno da un minimo di quindici a un massimo di sessanta e saranno visibili, oltre che attraverso foto, anche grazie a telecamere ad alta definizione posizionate all’interno del deposito del Cal. Semplice e intuitivo il meccanismo di acquisto: accedendo al sito del Cal, in homepage si trova il banner del Marketplace attraverso cui ci si può registrare gratuitamente e acquistare tramite un carrello virtuale. L’ordine viene poi smistato automaticamente al Cal e al concessionario. Il cliente entro pochissimo tempo riceverà, sempre per e-mail, la conferma dell’ordine, con l’orario della consegna. Questa avverrà in tempi brevissimi, per rispondere alle esigenze di utilizzo della merce da parte dei clienti. Il servizio, con relativa consegna, è rivolto a tutti gli esercizi, negozi, hotel, bar ristoranti di Parma. L’acquisto tramite il Marketplace ha gli stessi costi dell’acquisto di persona ma evita di doversi recare al mercato, in orari antelucani e permet- te di acquistare 24 ore su 24, comodamente dal proprio computer ricevendo le merci acquistate a domicilio nel giro di poche ore. Attualmente sono in corso incontri per illustrare agli operatori cittadini l’utilizzo del servizio che nella fase di lancio proporrà incentivi sulle consegne a chi inizierà ad utilizzarlo. Verso una nuova logistica. Col Marketplace il lavoro dei professionisti dell’agroalimentare e della ristorazione si proietta in una nuova era, dove la tecnologia è a servizio dell’efficienza e della qualità del servizio con evidenti vantaggi: praticità, risparmio di tempo, tracciabilità, sicurezza di consegne “just in time”, ovvero quando serve, e senza pensieri. Con in più la garanzia di lavorare con il minimo impatto sull’ambiente. Una modalità che pone Parma all’avanguardia per livello dei servizi, confermandone l’eccellenza sia nell’offerta della filiera agroalimentare sia negli standard generali di lavoro e di vita. Progetti innovativi che rendono il CAL una frontiera avanzata della logistica che sarà. In attesa del nuovo progetto del Centro Direzionale per la Logistica Agroalimentare che vedrà la luce a fine anno per coinvolgere la governance delle varie catene distributive su una dimensione decisamente extraprovinciale, nel segno di un’operatività sempre più intelligente, integrata ed efficiente. Il Nostro obiettivo è quello di proporre servizi personalizzati per lo smaltimento dei rifiuti industriali, collaborando con i clienti per mettere a punto soluzioni efficaci e convenienti che possano ottimizzare la gestione degli scarti di produzione. Vogliamo quindi fornire ai clienti le conoscenze tecniche, logistiche e legislative necessarie per una corretta amministrazione delle diverse tipologie di rifiuti prodotti all’interno dell’azienda. Presso gli uffici è presente personale qualificato ed addestrato in grado di fornire consulenza ai clienti in materia ambientale (compilazione di formulari per il trasporto rifiuti e registri di carico e scarico, redazione della Dichiarazione Annuale (M.U.D.), chiarimenti relativi alle normative che compongono la legislazione vigente). Possiediamo attrezzature che concediamo a noleggio per il deposito temporaneo degli scarti. Siamo dotati di mezzi propri ed autorizzati per il trasporto; abbiamo due impianti dotati di attrezzature e macchinari per effettuare diversi processi di gestione dei rifiuti, tra cui: cernita, vagliatura, triturazione, riduzione volumetrica, recupero. Svolgiamo anche attività di intermediazione commerciale in ambito ambientale. La Solarese S.r.l. Sede operativa: Via E. H. Grieg, 87 21047 Saronno (VA) Tel. +39 (02) 96248461 fax +39 (02) 9622162 Uffici: Via E. H. Grieg, 71 21047 Saronno (VA) Tel. +39 (02) 9607211 fax +39 (02) 9600602 Sede Legale: Via C.na Emanuela, 23 20020 Solaro (MI) e·mail: [email protected] PAGINA 4 Il sistema ambiente in mostra alla kermesse di Rimini Fiera dedicata allo sviluppo sostenibile Fra le novità la sezione Reclaim Expo dedicata alle bonifiche dei siti contaminati e Cooperambiente con le buone pratiche del sistema cooperativo L a 12a edizione di ECOMONDO, in programma dal 5 all’8 novembre a Rimini Foera insieme alle sue tante sezioni speciali e alle manifestazioni contemporanee Ri3 (pad. D5) e Key Energy (pad. D1 e D3), occuperà dodici padiglioni dedicati al sistema delle imprese che operano nel settore ambientale, il cosiddetto ‘business verde’. In totale, sugli oltre 70mila mq. troveranno spazio un migliaio di imprese. LE SEZIONI ESPOSITIVE DI ECOMONDO 2008 Il nucleo espositivo centrale di Ecomondo 2008 sarà come sempre rappresentato da tutto il sistema di imprese che opera nel Ciclo completo del rifiuto, prevenzione , recupero, trattamento, riuso sottolineando la particolarità dei vari materiali. Tecnologie e prodotti attesi dal mercato, oggetto di grande attenzione per gli obiettivi sempre più stringenti in materia di raccolta differenziata e produzione da materia riciclata anche in linea con la recente direttiva europea in tema di rifiuti. L’area interessata è quella dei padiglioni A1, A3 e A5 per il trattamento. Riciclaggio, recupero e prodotti eco-compatibili sono invece ai padiglioni B1, B2, B3, B5, D5. Le novità 2008 riguardano alcune nuove sezioni, accompagnate da contenuti mirati nel calendario convegnistico. Reclaim Expo (pad. C3) sarà l’area dedicata alle bonifiche ambientali di siti contaminati. La sezione verrà inaugurata dal convegno sul ‘Programma straordinario nazionale per il recupero economico di siti industriali inquinati”. Una opportunità per il sistema Italia’ dove si farà il punto sul risanamento ambientale di un territorio che Ispra stima nel 3% del totale Italia, sottolineando la necessità di una nuova strategia nazionale che coinvolga regioni, enti locali, soggetti economici e sociali interessati. Una possibilità resa concreta dalle recenti novità sul piano istituzionale-normativo e dibattuta da autorevoli esponenti del mondo politico e dell’impresa. Nella sezione Oro Blu saranno presenti imprese particolarmente attive e tecnologicamente avanzate in tema di risparmio dell’acqua nell’industria, argomento di sicura attualità nei prossimi anni. Grandi gruppi hanno ottenuto risultati eccezionali grazie all’utilizzo di tecnologie ad hoc, Heineken addirittura ha risparmiato il 20% dell’acqua necessaria alla sua attività industriale. Oro Blu sarà corredata da una serie di convegni di alto profilo, e dal prossimo anno, come afferma Alessandra Astolfi, project manager di Ecomondo, “verrà creato un tavolo tecnico ad hoc per affrontare al meglio le esi- Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiere genze industriali di questo mercato in forte espansione”. Anche le imprese connesse al settore del trattamento acque reflue e trattamento dell’aria troveranno ampio spazio al padiglione C3. L’area Inertech (a cura di Rimini Fiera ed Edizioni PEI, pad. C5) sarà dedicata al mondo delle demolizioni e del riciclaggio nel settore delle costruzioni. Nel corso delle giornate sarà anche presentato il primo rapporto periodico su demolizione e riciclaggio dei materiali edili, realizzato in collaborazione con Prometeia Bologna. Metal-Eco tratterà il mondo dei metalli ferrosi e non ferrosi. Aal centro di questo importante pro- getto che vedrà la partecipazione delle più importanti associazioni di settore, delle aziende attive nel recupero, riciclo, trattamento e commercio dei rottami, il tema del miglior utilizzo degli scarti di produzione e del reimpiego dei materiali riciclati, della qualità dei sistemi di recupero, della normativa vigente, del confronto con l’UE, con il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati, i produttori, i trasformatori e gli utilizzatori. E ancora, lo spazio Città Sostenibile (pad. C2 e D2), un percorso espositivo di progetti, prodotti, soluzioni, case history e aree dimostrative volte a identificare una serie di metodologie che permettano sia ai professionisti sia agli amministratori pubblici di pianificare, progettare e realizzare interventi ed opere basati sulla tutela del paesaggio, il risparmio energetico e lo sviluppo consapevole. E’ tradizione di Ecomondo stimolare il mercato degli ‘acquisti verdi’ e per questo viene tradizionalmente allestita l’Isola degli Acquisti Sostenibili, un’area dedicata all’esposizione di prodotti da riciclo e certificati, realizzati con materiali ecocompatibili per dare una piattaforma di grande visibilità a tutte le aziende del settore e creare un importante momento di incontro tra l’offerta di acquisti verdi e la domanda da parte della Pubblica Amministrazione e delle aziende private. All’iniziativa se ne affianca un’altra, altrettanto tradizionale, la mostra Ecofatto. Da qualche anno ha preso corpo un nuovo rifiuto, quello derivante dalla dismissione e demolizione di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Ai RAEE (pad. B5), Ecomondo dedica un’area nella quale emergeranno le iniziative e le tecnologie seguite alla direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, uno dei cardini delle politiche ambientali europee. Dopo la presentazione del sistema RAEE ad Ecomondo 2007, quest’anno si espanderanno sia l’esposizione sia i dibattiti coinvolgendo tutti gli operatori del settore, in rilevanza il secondo in ordine di importanza nell’economia del nostro Paese. Il focus sarà puntato sui consorzi costituiti e nascenti, i produttori e importatori e i soggetti attivi nella raccolta selettiva dei RAEE, con la partecipazione attiva dei maggiori player quali CDC, ANCI, Assoraee, Federambiente e altri. Ulteriori sezioni di Ecomondo saranno dedicate al sistema della prevenzione dei disastri ambientali e alle politiche tese a migliorare la qualità della salute del cittadino e del lavoratore. Rischi e Sicurezza (pad. D5 e D7 insieme ad enti ed istituzioni) darà risalto ai dispositivi e alla strumentazione certificati per la prevenzione degli incendi negli ambienti ad uso civile, domestico e industriale. Ecomondo Aria valorizzerà progetti e tecnologie che puntano all’obiettivo di ridurre notevolmente entro il 2020 le malattie correlabili all’inquinamento atmosferico, così come richiesto dall’UE. Ecomondo metterà in mostra i dispositivi per la riduzione delle emissioni, la strumentazione per il monitoraggio dell’aria e i progetti atti a favorire la tutela della salute umana. Al padiglione B7 una grande novità: Cooperambiente. Si tratta dell’esposizione dell’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, realizzata in collaborazione tra Rimini Fiera e Legacoop. Cooperambiente presenterà le eccellenze della cooperazione italiana: dalle case eco-sostenibili, ai servizi e alla gestione del ciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata, alla produzione di energie rinnovabili, ai servizi di mobilità sostenibile, alla gestione delle aree verdi e boschive, alle politiche per il risparmio energetico della grande distribuzione cooperative e per i milioni di soci cooperatori. Completano il lay out espositivo l’area dedicata all’Editoria (pad. A4) e una grande area dedicata all’Educational uno dei più nutriti punti di riferimento in Italia sulla formazione ambientale. 3000 mq di laboratori, mostre, spettacoli dibattiti che avranno come target i giovani dai 6 ai 14 anni. In contemporanea ad ECOMONDO si svolgerà anche la 3a edizione di SALVE, il Salone triennale del veicolo per l’ecologia (padiglioni A7 e C7). SALVE propone agli operatori di settore le innovazioni tecnologiche, i nuovi brevetti e le eccellenze del mercato dei veicoli per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e liquidi. Completano l’esposizione le aziende che operano nei settori dell’allestimento di cassoni ribaltabili, veicoli cisterna per spurgo pozzi e rifiuti pericolosi e tecnologie per la videoispezione. Saranno anche organizzati convegni sui temi del trasporto innovativo. Lavaggio automatico mezzi della nettezza urbana L’ Azienda Equip Lavaggi Industriali, facente parte del gruppo Autoequip Lavaggi S.p.A., nel campo degli impianti di lavaggio di tipo industriale si è sempre distinta per qualità e caratteristiche tecniche, varietà di gamma. Lo studio approfondito delle problematiche progettuali e costruttive che si sono presentate e risolte nel corso degli anni, hanno per- messo di realizzare prodotti qualificati per dare una risposta completa e mirata alla soluzione di ogni problema nel campo dei lavaggi industriali. Equip lavaggi industriali opera secondo le norme per la qualità totale UNI EN ISO 9001 che ne garantiscono i criteri della qualità nella progettazione, sviluppo, fabbricazione ed as- sistenza. PIKASSO innovativo ed unico nel suo genere rivoluziona il sistema di lavaggio per tutti i mezzi del settore della nettezza urbana. È munito di una cabina mobile traslante con motorizzazione elettrica, al cui interno è alloggiata una consolle, con tastiera palmare per le funzioni di controllo e comando nel rispetto delle procedure di sicurezza. La movimentazione dei getti acqua avviene per mezzo di testa rotante posizionata su braccio mobile snodato con sistemi di rotazione (360°), di brandeggio (180°) e di angolazioni diverse con getti ad alta pressione, programmabili per essere eseguiti manualmente-automaticamente da cabina o da telecomando. La testa di lavaggio ha la possibilità di muoversi e proiettare i potenti getti ad altezza di circa 4 metri e la possibilità di inclinarsi (90°). Con PIKASSO non esistono più punti critici da lavare manualmente e permette di fare tutte le operazioni senza rischi rispettando tutte le normative igieniche e di sicurezza. EquipLavaggi Equip LavaggiIndustriali S.r.L Strada Provinciale n 78 14059 VESIME (Asti) tel + 39 0144 859803 fax + 39 0144 859447 www. equiplavaggi.it e-mail [email protected] PAGINA 5 Riuniti a Rimini Fiera tutti gli attori principali del sistema ambiente Il filo rosso dei seminari è la sensibilizzazione sulla cultura della responsabilità l programma dei seminari di ECOMONDO (Rimini Fiera, 5-8 novembre 2008) ha ormai definito il suo consueto autorevole calendario, coordinato dal Prof. Luciano Morselli, presidente del corso di laurea triennale in “Chimica e Tecnologie per l’Ambiente e per i Materiali” (Facoltà di Chimica Industriale, Università di Bologna, Polo di Rimini), e all’insegna di un messaggio che attraverserà tutta la manifestazione 2008: un ambiente sostenibile, solidale ed etico che prevede l’adozione di modelli innovativi a carattere sociale, giuridico ed economico derivanti da una nuova “cultura della responsabilità” tra ambiente, tecnica ed etica. “E’ intenzione di Ecomondo – spiega il Prof. Luciano Morselli promuovere una nuova cultura della responsabilità che tenga conto dell’ormai vasto processo reattivo che si è nel tempo strutturato per stimolare un generale ripensamento nei modelli di sviluppo, ricorrendo a comportamenti individuali e collettivi con apporti e competenze sempre più indirizzati ad un comune sentire”. Per questo sono previsti appuntamenti che affronteranno anche temi di stretta attualità. Saranno ad Ecomondo i principali esponenti del sistema ambiente, per analizzare progetti e risultati, per definire prospettive nella logica che attraversa tutta la manifestazione e che riguarda la cultura del “riuso” in una visione sempre più emergente di una “Europa del Recupero”. I Dal calendario degli eventi, disponibile sul sito: www.ecomondo.com abbiamo tratto alcuni appuntamenti significativi. ~ Mercoledì 5 novembre, appuntamento di rilievo con un tema di stringente attualità, il convegno “Energia rinnovabile dai rifiuti” a cura del CTI. Uno dei principali fattori che funge da motore allo sviluppo di tale mercato è legato al fatto che oltre al risparmio di risorse è possibile tramite questa via conseguire significativi vantaggi poiché gran parte dei rifiuti, tra cui quelli di origine urbana, rivestono caratteristiche di rinnovabilità, come ufficialmente riconosciuto dalla normativa europea e nazionale ~ Giovedì 6 e venerdì 7 avrà luogo la X Conferenza Nazionale sul Compost a cura di CIC (Conzorzio Italiano Compostatori), APAT e Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, quest’anno dal titolo ‘10 anni di Recupero, 10 anni di Qualità’. Verrà valorizzata un’industria sviluppata, matura, innovativa e sostenibile. Da una scommessa ambientale negli anni ’90, con sue radici nelle Regioni Lombardia e Veneto, ad oggi, c’è stata una continua crescita del compostaggio, arrivando a trattare nel 2007 circa 3.500.000 ton di frazioni organiche. Circa 230 impianti operano sul territorio nazionale e gestiscono oltre 500 ton /giorno di rifiuti organici. Il mercato per il compost di qualità è cresciuto e il prodotto viene collocato con una relativa facilità. ~ Giovedì 6 spazio al tema “I veicoli fuori uso. La svolta per il risultato” a cura del Gruppo di Lavoro Nazionale (FIAT, ANFIA, AIRA, UNRAE, FISE UNIRE, FEDERAICPA, ASSOFERMET, CAR-CNA, APAT con il supporto dell’Università di Bologna-Polo di Rimini). L’argomento centrale è l’accordo di Protocollo Quadro sulla gestione dei veicoli fuori uso siglato a Roma l’8 maggio scorso e che vede protagonisti tutti gli attori sia Industriali che della Pubblica Amministrazione, con lo scopo di lavorare sul miglioramento della operatività del comparto del fine vita vetture in Italia e per il raggiungimento dei target imposti dalla normativa EU che prescrive un recupero al 95% al 2015. E’ una sfida contro il tempo ma soprattutto gestionale legata al territorio ma, di più, scientifica - culturale che impegna diverse discipline ed alcuni gruppi di ricerca. ~ Giovedì 6 a ECOMONDO un altro tema di interesse primario al Forum RAEE Rifiuti elettrici ed elettronici. La direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche è uno dei cardini delle politiche ambientali europee e che si affaccia attualmente a livello nazionale per gli aspetti pianificatori e gestionali per il raggiungimento dei target fissati. Questo Forum prosegue il percorso di presentazione del sistema RAEE in Italia iniziato nelle due ultime edizioni di Ecomondo e che è risultato efficace nell’attuale compimento gestionale soprattutto in questa edizione in quanto la normativa prescrive un recupero a 4Kg/ab/anno al 2008. ~ Venerdì 7, in collaborazione con Clickutility, è in programma un convegno che riguarda una tematica di stretta attualità: On the road: il percorso quotidiano dei rifiuti. Analisi, conseguenze, soluzioni alternative e best practices italiane e europee per trasportare i rifiuti. Ogni giorno e ogni notte, 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, e una quantità pari a tre volte tanto di rifiuti speciali, viaggiano per le strade italiane per raggiungere gli impianti di trattamento, riciclaggio e smaltimento. Si tratta, comprendendo altri trasporti, di diversi milioni di viaggi all’anno che vengono effettuati per lo smaltimento dei soli rifiuti urbani. È necessario analizzare in maniera approfondita questa attività al fine di comprenderne la portata e misurarne l’impatto in termini di occupazione, consumi energetici, inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, inquinamento olfattivo, traffico e indotto economico a monte che va valutato con puntualità in un ecobilancio complessivo ormai richiesto nei vari contesti sia produttivi che sociali. ~ Nell’ambito di RECLAIM EXPO, sezione dedicata alla bonifica dei siti contaminati, è previsto un calendario di seminari che si avvierà mercoledì 5 sul tema Bonifiche dei siti inquinati: le novità per committenti, progettisti ed esecutori. Dall’analisi di rischio alle concentrazioni soglia, tutti i cambiamenti alla luce del decreto correttivo del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. n. 4/2008). A seguire, giovedì 6, un appuntamento dal titolo “Programma straordinario nazionale per il recupero economico produttivo di siti industriali inquinati: un’opportunità per il sistema Italia.” Il territorio italiano è costellato di siti produttivi cresciuti in numero e diffusione territoriale in funzione delle successive fasi di industrializzazione del secolo scorso e oggi. Secondo l’ISPRA (ex APAT) essi rappresentano oltre il 3% dell’intero territorio. Il risanamento ambientale ed il riutilizzo produttivo di questi territori può realizzarsi solo in presenza di una nuova strategia nazionale che coinvolga Regioni, enti locali, soggetti economici e sociali interessati. Sempre giovedì 6, segnaliamo il convegno Bonifica siti ex produttivi e sviluppo della città. Dalla città industriale alla città dei servizi. ~ Venerdì 7 appuntamento con l’argomento ‘acque reflue’ nell’ambito della sezione ORO BLU, col convegno “Strumenti per il controllo e la gestione automatica degli impianti per il trattamento delle acque reflue: tutelare l’ambiente risparmiando acqua ed energia” a cura di ENEA. L’avvento delle nuove tecnologie informatiche ha reso diffuso il controllo remoto che premette di osservare a distanza lo stato di funzionamento dell’impianto, consentendo quindi di intervenire nel tempo più breve possibile per far fronte agli eventuali problemi di mal funzionamento che si possono creare. La prossima frontiera è quella di fornire gli impianti di strumenti che ne permettano la gestione automatica e far fronte in maniera autonoma alle problematiche di conduzione quotidiana. ~ “La prevenzione incendi e la semplificazione delle procedure di innovazione” sarà il convegno di apertura della sezione RISCHI & SICUREZZA in programma Giovedì 6, a cura del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell’Interno, del CNPI – Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati e “Ambiente & Sicurezza” Il Sole 24 Ore. ~ La sezione ECOMONDO ARIA troverà la sua declinazione culturale venerdì 7, con una giornata di appuntamenti introdotti dal tema “Inquinamento atmosferico e rischio di esposizione” a cura di ISS, CNR IIA. Si farà il punto sulle direttive vigenti e saranno proposti progetti attuati sul territorio nazionale e relativi risultati conseguiti. Sono previsti interventi di “casi studio” significativi dall’inquinamento dei grossi centri urbani a Moniter, la rete di controllo ambientale dedicato agli impianti di incenerimento in Emilia Romagna. ~ Il mondo dei rifiuti inerti, presenti nella sezione INERTECH, proporrà tre giornate, a partire da giovedì 6, dedicate all’analisi di un settore strategico del recupero e riuso dei materiali utilizzati nelle costruzioni e negli interventi stradali. Venerdì 7 attenzione ai materiali riciclati per le infrastrutture stradali mentre sabato 8, al convegno “Progettare la demolizione per ottimizzare il riciclaggio” saranno presentate anche case history di interventi svolti con esplosivi, in altezza, selettiva ecc. PAGINA 7 La responsabilità sociale d’impresa, nuova sfida per le aziende Assofermet a supporto delle proprie associate per affiancarle nel processo di adesione ai dettami della sostenibilità gire a favore del rispetto dell’ambiente e della società è oggi doveroso e fa parte di un processo culturale che sta lentamente coinvolgendo quasi tutti gli ambiti imprenditoriali in Europa. Quella che comunemente viene definita la “performance di un’impresa”, infatti, non è più dettata solamente dal risultato economico, ma considera anche il contributo offerto alla qualità del sistema sociale. Negli ultimi mesi, sono stati investiti da questo nuovo modo di gestire l’attività economico/ produttiva alcuni settori in particolare: con 30mila addetti tra diretti e indiretti, le imprese dei commercianti di ferro e acciai, metalli non ferrosi, rottami ferrosi, ferramenta e affini - sempre più strategiche nell’economia italiana -, si trovano oggi a rispondere ai dettami della cosiddetta CSR (Corporate Social Responsibility), verso la quale anche l’associazione di categoria che li rappresenta si sta orientando sempre più. Assofermet, per sua conformazione, è una struttura articolata e complessa, formata, appunto, da quattro sezioni. Può essere definita un’associazione poliedrica perché i soci sono aziende operanti nei vari settori coinvolti a pieno titolo in decisioni il cui impatto ambientale non può certo essere definito irrisorio. Dalla lavorazione e commercializzazione degli acciai, alla raccolta e commercio dei metalli ferrosi e non ferrosi sull’intero territorio italiano, sono tutti elementi sensibili al risvolto “verde” dell’attività imprenditoriale. Proprio in merito a questa eterogeneità, ogni categoria può far sentire la propria voce in modo autorevole e unitario in tutte le sedi in cui vengono prese decisioni che la riguardano. Assofermet, proprio per dare unitarietà ad un panorama tanto vario, supporta le sue associate in ogni fase storica, in particolare quando i cambiamenti sono radicali e profondi come quelli richiesti dal mercato globalizzato. Ad oggi il panorama nazionale A registra una gran diversità di visioni (divergenti, ad esempio, tra piccole, medie e grandi realtà), ma anche per tipologia di segmento, oppure per sede (sud, centro e nord). Questa varietà di modus operandi deve essere considerata non tanto come un limite, ma come una grossa risorsa di arricchimento reciproco. L’unità necessa- volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Sempre secondo l’UE, le imprese hanno un comportamento socialmente responsabile se decidono di andare oltre le prescrizioni minime e gli obblighi giuridici, perseguendo quindi un comporta- ria per far fronte in modo etico alle leggi di un mercato sempre più sporcato dalla concorrenza sleale dei mercato emergenti, riguarda in particolare alcuni “principi morali” dai quali oggi una gestione aziendale accurata e coscienziosa non può prescindere. In Italia il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, mediato proprio dalla grande questione della globalizzazione, ha invaso il sistema solo un paio di anni fa, con grande “ritardo” rispetto ad altri paesi europei. In questi primi anni, Assofermet ha giocato di rimessa, cercando di supportare i propri associati nella fase cruciale dello start up di un processo che, nonostante i dubbi iniziali, era destinato a diventare di primaria importanza. L’Unione Europea fornisce una definizione molto chiara ed esaustiva rispetto alla CSR, intesa come integrazione mento virtuoso. Nonostante per loro natura possano sembrare facilitazioni, le caratteristiche di volontarietà e flessibilità non furono immediatamente capite, così come la vera utilità di agire in modo “sostenibile”. Se inizialmente questo atteggiamento veniva palesato come prudente, oggi non può più essere accettato e la Responsabilità Sociale d’Impresa non può più essere vista come qualcosa di vago e di prescindibile. Ci sono delle motivazioni importanti per le quali operare, oggi cruciali: l’azienda non è più una realtà a sé stante, ma un elemento unito a tutto ciò che la circonda, verso cui ha delle precise responsabilità. La RSI non è solo un “modus” di concepire e gestire l’azienda, ma è l’innesco di un percorso che, attraverso tappe volte verso obiettivi di miglioramento continuo, si susseguono nel tempo. Nono- stante a livello europeo il rispetto per l’ambiente e la società sia un fattore di primaria importanza, non si può ancora prescindere da una certa reticenza che ancora esiste all’interno del mondo delle imprese, in parte per la mancata conoscenza del tema, in parte per motivi ideologici, di dimensione aziendale e, in parte, perché in Italia si è In Italia il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, mediato proprio dalla grande questione della globalizzazione, ha invaso il sistema solo un paio di anni fa, con grande “ritardo” rispetto ad altri paesi europei. spesso adottato un approccio sbagliato, quasi la RSI fosse uno strumento di mera immagine e di marketing. Ma perché il tema della RSI è così importante? Perché fare RSI fa bene alle imprese? Il primo motivo riguarda il contesto di riferimento rispetto agli interlocutori che un’azienda ha (stakeholder). L’attenzione ai bisogni delle comunità locali, il dialogo costante con le Amministrazioni e il contributo allo sviluppo locale sono valori trainanti che l’azienda segue da sempre, grazie ai quali instaura rapporti stabili e consolidati con tutti gli stakeholder. Per comprendere meglio in cosa consista questo profondo mutamento nei rapporti, portiamo l’esempio stesso di Assofermet: il mondo a cui era abituata l’associazione era duale o, al massimo, tripolare: gli interlocutori erano il Governo, gli Enti tecnici, oppure altre associazioni settoriali. Oggi non è più così: il modello duale, pur funzionando in alcuni settori, per la maggior parte delle realtà è oggi obsoleto e non può prescindere dalla nascita ( o forse è meglio dire ri- scoperta) di altri interlocutori. Di fatto è nata a livello istituzionale una dimensione europea che prima non veniva percepita così importante: la società civile. Oggi gli interlocutori fanno capo a una dimensione che si potrebbe definire “federale” e che prima non esisteva come tale: ad esempio, si è resa molto più attiva l’università con la quale le aziende responsabili cercano un legame; c’è la comunità di riferimento; c’è l’ambiente; ci sono le istituzioni e c’è il Terzo Settore, considerato un attore sempre più strategico dell’economia. Oltre alla definizione di nuovo contesto di riferimento verso il quale una realtà deve rendere conto, la RSI è fondamentale per un secondo motivo, correlato a ciò che ci si aspetta dal sistema produttivo italiano. La sfida che ogni giorno viene lanciata alle aziende è di crescere rendendosi fortemente internazionalizzate, facendo sì che si innovi dimostrando il proprio contributo reale nei confronti del sistema Paese. Oggi il vero salto di qualità Assofermet ne è convinta - non è più legato a interessi solo ed esclusivamente commerciali, ma di relazione, interscambio e stima. Non si può non sottolineare che questi tre termini chiave siano oggi considerati ancora come tabù: il modello attuale italiano è infatti ancora molto radicato sul territorio, con imprese piccoli, molto spesso a vocazione familiare. Non di rado capita di fare responsabilità sociale senza nemmeno comunicarlo o, ancor peggio, senza nemmeno saperlo. Non si sente la necessità di comunicare l’impegno sociale e ambientale perché lo si vede come un fattore scisso dalla normale gestione aziendale, quando oggi il trend è nettamente contrario e ciò che viene richiesto ad un’azienda è una responsabilità sempre più organica e palesata. Le nuove strategie devono oggi perseguire una gestione sostenibile trasparente, resa tale attraverso opportune politiche e azioni di comunicazione, finalizzate a potenziare il sistema di relazioni che l’azienda ha con i propri stakeholder. Oggi più che mai è importante coltivare la reputazione di “interlocutore affidabile” che investe, crea lavoro e ricchezza manifestando attenzione verso tutti i diversi portatori d’interesse. PAGINA 8 I grandi eventi collaterali di Ecomondo 2008 La mascotte di quest’anno sarà l’Ape Verde a 12a ECOMONDO, fiera internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile organizzata da Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008 con il patrocinio e la collaborazione di tutti gli attori primari del settore vedrà anche quest’anno, oltre alla parte espositiva, un calendario di grandi eventi ed iniziative tarati per supportare e promuovere i percorsi di ottimizzazione della produzione, gestione della raccolta, organizzazione del trattamento e riutilizzo di materia ed energia. Ecco una piccola selezione dall’imponente programma. La giornata inaugurale (5 novembre, alle 11.30) prevede come evento di apertura, un convegno dal titolo Il Sud oltre l’emergenza: modelli tecnici, economici, comportamentali realizzato in collaborazione con CONAI e Ministero dell’Ambiente L e Tutela del Territorio e del Mare. Tornano anche nel 2008 i Caffè Scienza di Ecomondo, conferenze sull’ambiente dove un autorevole relatore colloquia con i visitatori su temi di attualità. Tra gli argomenti, la cultura della responsabilità, costi e benefici del nucleare, gli edifici sostenibili del futuro, il riciclo della moda, i conflitti ambientali e il ruolo della chimica nella comprensione dei processi ambientali ed alla loro gestione. I Caffè Scienza di Ecomondo dimostrano come la cultura mediata da protagonisti di alto profilo, rappresenti una disseminazione utile delle principali tematiche ambientali. Appuntamenti che vanno anche nella logica della visione “ECOMONDO La Fiera Giovane per i Giovani”: sono attesi 10 mila studenti e migliaia di neo laureati che hanno di fronte un panorama di eventi tecnico-scientifici dai quali attin- gere progetti di natura professionale e confrontarsi con le nuove richieste del mercato. Si terrà venerdì 7 novembre alle ore 9.30 in collaborazione con Osservatorio Nazionale sui Rifiuti il tradizionale e atteso rapporto Fise-Unire su “L’Italia del recupero” che fotografa la situazione economico-ambientale del riciclo in Italia e che giunge alla nona edizione. L’area espositiva di ECOMONDO presenterà una versione ulteriormente potenziata dell’Isola degli Acquisti Sostenibili (pad. D5), che quest’anno ingloberà anche la tradizionale mostra Ecofatto. Inoltre, alla hall Est (pad. D7 e B7) l’EcoStore - Supermarket ecologico: negli scaffali solo prodotti ecologici, acquistabili o ordinabili. Un modo per far conoscere e toccare con mano al consumatore l’ampia gamma di prodotti ecologici di largo consumo presenti sul mercato. ECOMONDO sarà anche teatro di una straordinaria anteprima, la proiezione del primo episodio della quadrilogia della Walt Disney dedicata alla fatina Trilli, in uscita in dvd il 18 novembre. La piccola amica di Peter Pan troverà la parola per vivere nuove avventure nella Radura Incantata. Walt Disney completerà la sua presenza con laboratori dedicati ai più piccoli sul tema dei talenti legati al riciclo. Sempre nell’ambito del padiglione dedicato all’Educational segnaliamo “Plasticamente”, un percorso polisensoriale articolato all’interno di un igloo realizzato con materiali provenienti da riciclo e che potrà ospitare 100 ragazzi. Anche nel 2008 ECOMONDO 2008 sarà “accompagnata” da una mascotte, ideata da Luciano Morselli. Da tre anni c’è infatti la volontà di individuare un “indicatore biologico” del degrado ambientale per “frenare” le attività umane ormai troppo “spregiudicate”. Il testimonial 2008 sarà l’Ape Verde. La scomparsa delle api sta diventando drammatica, con risvolti anche sul fronte economico: dal 3050% in Europa, l’Italia sembra assestarsi sul 50% con la scomparsa di 200mila alveari, negli USA si sale al 60-70% per una sindrome ancora misteriosa la COL-Colony Collapse Disorder, che ha come complici l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Il colore scelto è quello di una specie rara di api che esiste realmente in natura e rappresenta il frutto di quel patrimonio che ci offre con ricchezza la biodiversità. L’Ape Verde appartiene alla famiglia degli Halictidae, che comprende specie sociali e solitarie, più primitive rispetto alle api da miele. Provincia di Reggio Emilia: un territorio di Qualità Certificazioni ambientali e marketing territoriale A cali la Provincia di Reggio Emilia, tra il 2005 e 2008, ha erogato contributi pari a 181.000 euro, mentre altri 194.000 euro sono stati stanziati per le aziende: già certificati i Comuni di Boretto, Correggio e Carpineti, Cavriago, Quattro Castella e Castelnuovo Monti, Latteria Sociale Madonna della Pietra di Bismantova, Ferrarini, Cattini, Modulstampa, Euro Castings, Prati Group, Coopsette e Rondine. Altri Enti e aziende sono in fase di certificazione. “L’impegno della Provincia nella promozione dei sistemi di gestione ambientale volontari non si limita ai soli contributi economici, ma è stato strutturato un vero e proprio percorso innovativo con la costituzione di un apposito staff tecnico che supporterà e accompagnerà gli Enti nel percorso verso la certificazione - spiega l’assessore pro- mbienteQualità è un progetto della Provincia di Reggio Emilia che prevede azioni per lo sviluppo e la diffusione delle certificazioni ambientali presso Enti locali e aziende. Tramite questo progetto la Provincia ha fornito servizi istituzionali e di supporto ai soggetti intenzionati a certificarsi, al fine di promuovere la qualità ambientale a livello locale e nazionale con strumenti innovativi per la gestione ambientale. I soggetti pubblici e privati certificati possono utilizzare in tutte le attività di comunicazione il marchio AmbienteQualità appositamente creato che, grazie alla diffusione delle certificazioni, si prefigge di diventare un marchio di qualità territoriale, in grado di valorizzare i servizi e le produzioni locali e di offrire un vantaggio competitivo a chi lo possiede. Per la certificazione degli Enti Lo- vinciale all’Ambiente Alfredo Gennari - In questo modo intendiamo mettere a sistema e valorizzare le competenze e le conoscenze acquisite in tale campo convogliando in un unico organismo le informazioni e la metodologia necessarie per semplificare e migliorare le procedure”. Il lavoro fin qui svolto ha portato all’istituzione, in collaborazione con l’ Università di Bologna, ARPAER e Regione, di una Scuola Emas per la formazione di professionalità in grado di supportare le aziende nel percorso di registrazione Emas. Gli obiettivi del progetto AmbienteQualità sono diffondere i sistemi di gestione ambientale certificati negli Enti Locali e nel tessuto produttivo della provincia di Reggio Emilia come elementi distintivi di sviluppo sostenibile; connotare la Provincia come centro territoriale per lo sviluppo di innovativi strumenti di gestione ambientale in ambito pubblico e privato; creare l’Agenzia della Qualità, Ente autonomo compartecipato da Provincia e Comuni che fornisce servizi istituzionali e di consulenza ai soggetti che intendono certificarsi, promuove l’immagine di qualità ambientale a livello locale e nazionale, sperimenta e promuove strumenti innovativi per la gestione ambientale; connotare il logo AmbienteQualità come marchio di qualità, una sorta di “carta d’identità” della Provincia di Reggio sui temi della sostenibilità e della qualità ambientale. Diversi i benefici economici, ambientali e organizzativi per gli Enti e le aziende certificati: di tipo economico (l’innovazione e la qualità ambientale diventano volano per lo sviluppo del territorio, creando valore aggiunto per le imprese che operano nell’export, valorizzando le produzioni tipiche locali e promuovendo il turismo sostenibile), ma anche ambientale (le risorse naturali vengono gestite in modo più efficiente e le performance ambientali migliorano progressivamente, comportando una riduzione dei costi legati alla gestione delle emergenze, il rispetto della normativa, la pianificazione integrata delle politiche ambientali) ed organizzativo (i soggetti certificati ottimizzano le procedure di lavoro e riducono i costi di gestione, razionalizzando le attività e attuando una riduzione degli sprechi). Per informazioni: Provincia di Reggio Emilia, Servizio Ambiente, U.O. Governance e Contabilità Ambientale tel. 0522.444262, [email protected] www.ambientequalita.re.it . FERMET Group RICCIARDI & C. s.r.l. Rappresentanze Rappresentanze Industriali Industriali Marco Corbelli 348 7215101 FERMET s.r.l. FERMET Servizi s.r.l. rottami metallici bonifiche ambientali, demolizioni industriali e civili Lorieri Paolo 348 5207977 www.fermet.com Giuseppe Ceraldi 348 4951112 www.fermetservizi.it SiderGas vendita ossigeno e gas tecnici Nicola Lorenzetti 347 2169453 www.sidergas-srl.com SiderGas S.r.l. i vendita ossigeno e gas tecnic SiderGas S.r.l. S.r.l. L’OCCASIONE s.r.l. progettazione e arredamenti per ufficio Federico Iacobelli 340 7821860 www.occasionesrl.com LOGISTICA s.r.l. trasporti Alessandro Giannelli 340 4035755 www.logistica-srl.com Remet SERVIZI ECOLOGICI Apuana Ambiente S.r.l. stoccaggio e smaltimento rifiuti Tommaso Rossi 335 5966886 www.apuanaambiente.com S.r.l. frantumazione cavi e lavorazione metalli EDITORE Simone Briglia 349 7907530 www.remetsrl.com Cristiana Taddei 340 2333485 www.albertoricciardieditore.com PAGINA 10 Rimini Fiera per l’ambiente come Ecomondo Montecchi Pietro. Rottami ferrosi e metallici R imini Fiera ha la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004: tutto il quartiere fieristico è all’insegna del basso impatto ambientale (e premiato con il prestigioso riconoscimento internazionale Elca, “Edilizia e Verde” di Norimberga). Il legno che domina nei tratti architettonici del quartiere proviene dalla Scandinavia dove il ciclo di rimboschimento è continuo. Grandi finestre e lucernai a soffitto consentono un’illuminazione prevalentemente naturale; inoltre nelle aree di ingresso, laddove è richiesta un’illuminazione costante, è utilizzata prevalentemente la tecnologia luminosa a led con l’85% di risparmio di energia elettrica. Sulla copertura dell’ingresso principale, un impianto fotovoltaico, esteso su 400 metri quadrati, fornisce energia alla hall centrale “risparmiando” annualmente a Rimini circa 40 tonnellate di anidride carbonica. Il condizionamento del quartiere è ottenuto con un impianto che produce freddo nelle ore notturne e restituisce il fresco in quelle diurne (una sorta di “banca del ghiaccio” che consente una riduzione dell’impegno di potenza di energia elettrica pari a circa il 50%). Le aree interne ed esterne a verde, si estendono su 160 mila metri quadri, con oltre 1500 piante e 30 mila metri quadri di tappeti erbosi (e gli impianti d’irrigazione utilizzano esclusivamente acque di falde superficiali). Le fontane sono tutte a ricircolo d’acqua e l’acqua dei periodici svuotamenti delle fontane e dei laghetti del quartiere viene trattata e riutilizzata per l’irrigazione delle aree verdi, mentre nelle toilettes del quartiere i gettiti d’acqua sono a pressione controlla- ta (due interventi con un risparmio di 23 milioni di litri d’acqua all’anno). Sull’intero quartiere e sulle aree esterne, sono presenti numerose isole ecologiche per permettere ai visitatori la differenziazione dei rifiuti prodotti. Infine, il quartiere è raggiungibile in treno grazie alla stazione ferroviaria di linea posta sull’ingresso sud che alleggerisce l’impatto del traffico sull’ambiente. Sul fronte dell’attività, Rimini Fiera organizza oltre ad ECOMONDO, RI3, KEY ENERGY e SALVE, anche MONDO NA- TURA e LUOGHI che affrontano le tematiche del turismo all’aria aperta e rinnovabile. Rimini Fiera è inoltre promotrice e sostenitrice del primo corso di laurea italiano dell’Università di Bologna (polo di Rimini) in Tecnologie Chimiche per l’Ambiente e per la Gestione dei Rifiuti, e del master in Tecnologie e Controllo Ambientale nel Ciclo dei Rifiuti. Infine, anche quest’anno ECOMONDO e KEY ENERGY saranno “neutralizzate” in collaborazione con AzzeroCO2. Le emissioni di gas climalteranti associate alle due manifestazioni, grazie all’adesione all’ambizioso progetto di riforestazione Parchi per Kyoto, saranno neutralizzate con la piantumazione di alberi all’interno del Parco del Delta del Po. L a ditta Montecchi Pietro srl di Felegara è un’importante azienda attiva nel commercio dei rottami ferrosi e non ferrosi, che da sempre ha come obiettivo la compatibilità fra sviluppo econo- mico e rispetto dell’ambiente. La ditta affonda le sue radici negli anni ‘50, quando il nonno dell’attuale titolare e presidente Pietro Montecchi, Giuseppe Onelio Guelfi, iniziò nelle zone collinari del Parmense una attività di strassèr, cioé di raccoglitore di stracci, cascami e rottami di ogni genere. Trent’anni dopo entrò nell’attività il nipote – Pietro Montecchi, appunto – che in poco tempo porterà l’azienda alla massima realtà. Recentemente è arrivata la terza generazione nelle persone di Ilaria e Virginia, che affiancano attualmente con grande efficacia e competenza il padre Pietro nella gestione della Montecchi Srl. La sede legale e il magazzino della ditta si trovano a Felegara, in via Dordone 40, dove occupano un’area di 24.000 metri quadrati tra capannone, area coperta, uffici e piazzale attrezzato e modernamente adeguato alle disposizioni provinciali in materia di depositi di rottami ferrosi, a norma dell’art. 33 del Decreto Legislativo 22/97. I rottami vengono raccolti, stoccati e trattati con tecnologie d’avanguardia, poiché l’azienda dispone di attrezzature e di un modernissimo parco automezzi in grado di soddisfare al meglio qualsiasi esigenza delle acciaierie, rispettando nel contempo le esigenze dell’ambiente in cui l’attività si svolge. Dal 2007 inoltre, l’attività è stata integrata con l’autorizzazione al trattamento del RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), una delle prime realtà della provincia di Parma. Si può dunque dire senza tema di smentita che la ditta di Felegara mezzo secolo dopo la sua fondazione prosegue il suo cammino ricco di successi, attenta come sempre a soddisfare con la massima sensibilità e competenza i propri clienti. Guida ai servizi di Ecomondo 2008 11.000 posti auto e una stazione ferroviaria di linea interna alla fiera. Biglietto a 2 euro per gli studenti i anno in anno Rimini Fiera aggiunge interventi nell’area del quartiere fieristico per facilitare arrivo e deflusso delle auto, oltre a promuovere iniziative per agevolare gli spostamenti all’interno dei padiglioni. Subito dopo l’estate sono terminati i lavori di ampliamento del parcheggio già presente all’ingresso Est, per ulteriori 400 posti auto. Da questa edizione (Rimini Fiera, 5-8 novembre 2008), ECOMONDO ha a disposizione tutti e tre gli ingressi a Rimini Fiera. Sono inoltre state intensificate le linee navetta di collegamento con la zona degli alberghi e con l’aeroporto per ridurre il traffico ed è stato introdotto l’utilizzo delle macchine elettriche per i collegamenti con il centro città. Saranno attivi servizi di Bike Sharing e Car Sharing grazie alla partecipazione del Comune di Rimini e dell’agenzia TRAM. • L’INGRESSO AL QUARTIERE FIERISTICO: si accede a ECOMONDO da tutti e tre gli ingressi di Rimini Fiera: sud, est e ovest • GLI ORARI: 9.00 –18.00, ultimo giorno 9.00-17.00 • LA BIGLIETTERIA: biglietto in- D tero 15 Euro; abbonamento intero per 2 giornate 25 Euro; ingresso convegni supplemento 10 Euro al giorno; ingresso gratuito bambini 0-6 anni; ingresso ridotto 5 Euro; ingresso scuole da 6 a 18 anni 2 Euro (Universitari con presentazione libretto). Ulteriori info su www.ecomondo.com • I TRENI SPECIALI ECOMONDO: si può arrivare a ECOMONDO direttamente in treno grazie alla stazione di linea (Milano – Bari) interna alla fiera e distante 50 metri dall’ingresso sud della manifestazione; durante ECOMONDO, 16 treni ogni giorno in nord e in sud; info sugli orari www.riminifiera.it/stazione o www.trenitalia.com (digitando l’esatto giorno di partenza o di arrivo). • TUTTO SU PERCORSI STRADALI, AUTONOLEGGIO E TAXI: il quartiere fieristico è collegato alla A14, la BolognaBari-Taranto. Il quartiere si trova a 4 km sia dal casello di Rimini Sud che da quello di Rimini Nord. Sul sito www.ecomondo. com si può calcolare il percorso automobilistico più breve. Per noleggiare un’auto tariffe agevolate con AVIS Autonoleggio da e per Rimini Fiera: (+39) 199 100 133 www.avisautonoleggio. it ; e per chiamare un taxi (+39) 0541/50.020. • I PARCHEGGI: il quartiere fieristico di Rimini è dotato di 11.000 posti auto. (parcheggi visitatori: auto 8 euro, motocicli fino a 150 cc., 3 euro, moto cilindrata superiore a 150 cc., 8 euro, camper 10 euro, autobus 24 euro). • I MEZZI PUBBLICI: il quartiere fieristico di Rimini è ben servito da un servizio di bus di linea. Dalla stazione ferroviaria Rimini Centrale: Linea 9; da Rimini Sud (Miramare, Rivazzurra, Marebello, Bellariva, Marina Centro): Linea 10; da Rimini Nord (Bellaria, Igea Marina, Torre Pedrera, Viserbella, Viserba): Linea 5. www. tram.rimini.it • PER PRENOTARE ALBERGO E VOLO Travelacx Business Travel Service, Via Sassonia, 30 47900 Rimini Tel. (+39) 0541/305882 Fax. (+39) 0541/305842; E’ inoltre possibile prenotare l’albergo on-line direttamente dal sito www.mondona- tura.it • I VOLI DIRETTI DA E PER ROMA: dall’aeroporto internazionale “Federico Fellini” di Rimini voli di linea quotidiani da e per Roma www.riminiairport.com • ARRIVARE IN ELICOTTERO: nel quartiere fieristico di Rimini, anche un’elisuperficie con servizio, su prenotazione, di elitaxi: Eliadriatica (+39) 0546/26726 (+39) 0546/687371 www.eliadriatica.com [email protected] PAGINA 11 Assofermet, recupero “etico” del rottame ferroso Romano Pezzotti: «Necessaria più etica e sostenibilità nella filiera dei metalli» iciotto milioni di tonnellate l’anno di rottami ferrosi necessitano di buonsenso per essere gestite. E di buonsenso ne serve ancor più quando queste montagne di metallo devono essere trattate per poi essere indirizzate alle bocche dei forni per dare nuova vita all’acciaio. Anche questa è la filosofia operativa sposata da Assofermet che, attraverso Assofermet Rottami, recupera dal territorio nazionale circa l’80% del rottame che viene consumato ogni anno dalle acciaierie e fonderie italiane. Il processo di raccolta del rottame, effettuato attraverso il sistema della raccolta differenziata D così come direttamente da chi di rottame ne produce, significa svolgere un servizio di “pulizia” essenziale non solo per il risvolto economico a vantaggio del tessuto economico italiano (che può reperire materia prima sul suolo nazionale senza rivolgersi all’importazione), ma anche per l’ambiente stesso: evitare che si riempia di rottami per ricavarne, invece, risorse produttive. «Siamo uno dei sistemi portanti dell’intera filiera metalsiderurgica» spiega Romano Pezzotti, presidente di Assofermet Rottami. Alle aziende che entrano a far parte dell’associazione, che nel 2008 ha celebrato i sessant’an- ni di vita, «offriamo - precisa il presidente - assistenza e consulenza in varie aree dell’attività aziendale: da quella normativa a quella legale, da progetti di formazione a note congiunturali di mercato». Cosa non da poco in un mercato, quello del rottame, che proprio quest’anno ha messo in mostra fluttuazioni record. «Eppure – sottolinea Pezzotti – un’attività così ecologicamente importante come la raccolta ed il trattamento del rottame sta zoppicando da anni in ragione di una normativa che mostra molti lati oscuri e che, di fatto, inibisce il nostro lavoro». «Da anni – precisa - il rottame è entrato a Furti di rame, un accordo a tutela della sicurezza Protocollo d’intesa tra Polfer ed Assofermet per prevenire gli illeciti L a rete ferroviaria nazionale è sotto attacco. Da molti mesi le “strade ferrate” sono state oggetto di numerosi furti di fili in rame che hanno minato la normale viabilità causando, oltre a disagi per i viaggiatori, anche un notevole danno economico e – cosa ancor più grave – abbassato la sicurezza dei trasporti su rotaia. E proprio il crescente aumento della domanda di sicurezza è stata una richiesta giunta in breve tempo da parte dalla Rete Ferroviaria Italiana (Rfi ) che si è trovata particolarmente esposta ai ripetuti furti da parte della criminalità comune. Necessario, a questo punto, un fattore in grado di contrastare i furti e di garantire agli utenti un servizio regolare senza interruzioni improvvise e disagi. Per questo motivo è stato firmato, già con ricadute pienamente operative, un protocollo d’intesa tra il Ministro dell’Interno (dipartimento della pubblica sicurezza, direzione centrale) per la Polizia Ferroviaria (Polfer) ed Assofermet, l’associazione nazionale che rappresente le imprese che esercitano l’attività di raccolta, recupero e commercio di rottami ferrosi e non ferrosi. L’obiettivo è quello di evitare che le tali imprese possano incorrere in un acquisto incauto di rottame di provenienza illecita o nella possibile contestazione di delitti di più grave entità e rilevanza sociale. In particolare, le due parti si impegnano a promuovere ogni iniziativa e forma di collaborazione in grado di fornire utili approfondimenti sulle dinamiche tecniche, sociali e ambientali dei furti di fili in rame. Lo scopo congiunto è quello di raggiungere la “sicurezza partecipata”, ovvero la messa in atto di iniziative con cui tutti i soggetti, pubblici o privati, hanno la possibilità d’intervento a fianco delle Forze di Polizia. Assofermet, da sempre attenta alle ricadute sociali dell’attività delle imprese consociate, impegna le aziende stesse alla massima attenzione e diligenza affinché su alcune categorie, come rottami di rame e di sue leghe, controllino attentamente l’ingresso dei carichi, così come la selezione e la cernita per evitare l’afflusso di materiale di provenienza sospetta. Un controllo da approfondire nel caso in cui la cessione di alcuni specifici prodotti (come il rottame di rame elettrolitico, costituito da fili o cavi, proveniente da processi di realizzazione, manutenzione, dismissione e recupero di linee elettriche ferroviarie) venga effettuata da parte di detentori e fornitori che si presume non abbiano rapporti diretti di appalto e subappalto con la Rete Ferroviaria Italiana. Discorso analogo per i casi in cui il rottame provenga da raccolta dubbia o incerta e consegnato da soggetti “privati o ambulanti” o non in possesso di fissa dimora. Da parte sua, Polfer si è impegnata ad intraprendere un’azione di informazione delle aziende associate ad Assofermet dando, al tempo stesso, indicazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche dei materiali oggetto di furto. pieno diritto nella famiglia dei rifiuti. Assofermet Rottami è sempre stato un attore importante nel cercare di fare in modo che la normativa ambientale ben si armonizzasse con il trattamento che svolgiamo a tutela della qualità». «I nostri soci hanno investito pesantemente in tecnologia con strumenti sempre più efficienti ed impianti finalizzati ad un processo controllato di lavorazione. Tuttavia, l’incertezza del diritto pesa come un macigno. Non si opera serenamente senza certezze». Ecco perché «Assofermet, di propria iniziativa, si sta muovendo nei canali istituzionali più opportuni perché la situazione normativa possa tornare chiara e garantire l’operatività nel rispetto delle regole». E dalla norma all’impatto sui mercati il passo è breve. «Ormai – continua il presidente - il paradigma del mercato del rottame è cambiato. I confini geografici diventano sempre più labili». Ma non c’è solo business alle spalle degli operatori di Assofermet. «Il messaggio di cui vogliamo da sempre essere portavoce – sottolinea con for- za Pezzotti – è quello della necessità, oggi più che mai, di sposare tutti i crismi dell’eticità d’impresa. Non si deve guardare alla sola redditività. Rispetto dell’ambiente e politiche votate all’ecosostenibilità sono fattori chiave nella gestione dell’impresa». E’, in sintesi, la necessità di rafforzare le aziende nella professionalità: un cammino che si snoda tanto attraverso una elevata qualità del prodotto quanto attraverso una politica aziendale votata al rispetto del territorio e dell’ambiente. Assofermet Rottami, infatti, incentiva e promuove comportamenti virtuosi e corretti sia all’interno delle singole aziende, sia lungo l’intera filiera dell’acciaio perché «il sistema – ricorda - funziona solo quando nei rapporti tra clienti e fornitori ci si muova lungo il piano comune della correttezza e trasparenza». «E’ il minimo comun denominatore – ribadisce il presidente - senza il quale vengono a mancare i requisiti di base del progetto». E’ questa la filosofia che supporta l’iniziativa “Sistema d’Impresa Assofermet”, un marchio voluto e promosso da Romano Pezzotti Presidente Assofermet Rottami Assofermet Rottami volto a dare visibilità e giusto riconoscimento agli associati che, pur in un mercato eccessivamente frammentato, seguono e rispettano i principi di trasparenza, qualità, correttezza morale e rispetto ambientale. PAGINA 12 Euromec: mezzo secolo di esperienza per la “movimentazione” dei materiali non solo ferrosi Nata dalla fusione di due aziende storiche, è leader europeo nei macchinari per il sollevamento, la movimentazione, la demolizione e il riciclaggio dei materiali M ettere insieme un’esperienza maturata da mezzo secolo nell’ambito della movimentazione e nella gestione dei materiali – a sua volta innestata su una tradizione imprenditoriale che data da molti secoli su un territorio – per venire incontro a uno dei nodi dello sviluppo sostenibile e della gestione ecologica delle attività produttive. È stata questa l’idea di base, in fondo molto semplice (come, del resto, tutte le idee vincenti), che ha fatto nascere, nel 2000, EUROMEC, la prima ditta in Italia, specializzata nella progettazione e nella produzione di macchinari per il sollevamento e la movimentazione dei rifiuti. Il territorio – sarebbe quasi inutile specificarlo – è quello della provincia di Brescia, che vanta un’antica tradizione nella lavorazione del ferro, nella metalmeccanica e nella siderurgia. Le esperienze cinquantennali che si sono fuse in EUROMEC sono quelle di due ditte “storiche” della provincia bresciana: EURO- HYDROMEC e ISOMEC, che si sono sviluppate e letteralmente “fatte le ossa” nella soluzione dei sempre nuovi problemi del sollevamento e della movimentazione dei materiali che si ponevano in un periodo estremamente dinamico come quello del “boom” economico italiano. Il nome scelto per la nuova ditta è stato decisamente di buon auspicio, in quanto in pochi anni EUROMEC ha raggiunto i vertici della produzione europea in un campo di attività che costituisce una sfida cruciale e imprescindibile per il futuro delle attività industriali. EUROMEC è un’azienda a livello industriale e tecnologico avanzatissimo, che ha realizzato grandi e sofisticate macchine e attrezzature per il sollevamento, la movimentazione, la demolizione, il riciclaggio (in sintesi: la gestione completa) dei materiali per primarie aziende italiane e straniere che operano nei più diversi settori: portuale, siderurgico, metallurgico, cementifero, del legname e nel settore ecologico, nelle più imponenti e moderne strutture per l’incenerimento e riciclaggio di rifiuti di ogni genere. EUROMEC vanta un know– how avanzato, che costituisce un’assoluta garanzia di qualità per tutti i suoi prodotti: la ditta offre la gamma più completa in assoluto di prodotti a livello europeo, vantando un catalogo con ben oltre quattrocento prodotti e soluzioni diverse tra loro. Ma EUROMEC non si limita a fornire una gamma di prodotti standard, per quanto essa possa essere completa: l’ufficio tecnico e l’ufficio marketing della società sono continuamente a disposizione della clientela per studiare una specifica soluzione per ogni specifica che si possa presentare. Questa capacità progettuale permette a EUROMEC di seguire un progetto in tutte le complesse fasi del suo sviluppo evolutivo, dalla progettazione alla realizzazione e implementazione: un percorso di collaborazione che permette di impostare un vero e proprio lavoro di squadra, mantenendo uno stretto contatto con la clientela per soddisfare al meglio le sue esigenze. La focalizzazione del progetto generale, la definizione precisa delle specifiche competenze, degli obiettivi e dei fattori di vincolo, l’analisi di dettaglio, la pianificazione delle risorse e dei costi e la definizione delle tappe per la realizzazione, consentono a EUROMEC di fornire un prodotto innovativo molto competitivo sul mercato. Il sistema di qualità EUROMEC è certificato GOST-R (certificazione di qualità per i paesi Cooperambiente a Ecomondo In occasione della 12esima edizione della kermesse, a Rimini Fiera si terrà anche la prima fiera dell’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, realizzata in collaborazione con Legacoop C OOPERAMBIENTE, dal 5 all’8 novembre nel padiglione B7 di ECOMONDO, presenterà i servizi e i prodotti delle cooperative di LEGACOOP: dalle case eco-sostenibili, ai servizi e alla gestione del ciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata, alla produzione di energie rinnovabili, ai servizi di mobilità sostenibile, alla gestione delle aree verdi e boschive, alle politiche per il risparmio energetico della grande distribuzione cooperativa e per i milioni di soci cooperatori. CooperAmbiente consentirà quindi di: - pubblicizzare le iniziative e i prodotti realizzati dalle imprese cooperative; - promuovere e condividere una linea di azione rispettosa dei temi ambientali; - presentare le migliori pratiche ed i casi di successo in campo energetico, prevedendo anche l’istituzione di un Premio Legacoop per la miglior prassi adot- tata e/o per il miglior progetto presentato; - favorire il confronto con l’esterno ed il coinvolgimento dei livelli istituzionali: Governo, Autorità per l’energia, GSE, AU, Autorità regolamentari ecc. Durante Ecomondo sarà inoltre istituito il Premio CooperAmbiente, assegnato alle migliori pratiche ed ai migliori prodotti cooperativi per dare maggior risalto alle eccellenze. Sarà un riconoscimento dato da una giuria interna alle migliori pratiche in atto nelle cooperative in tema energetico, con un particolare rilievo relativamente alla lotta ai cambiamenti climatici, alla efficienza energetica e alle energie rinnovabili. Si tratta, per questa prima edizione, di una ricerca dei casi di eccellenza a livello territoriale e settoriale secondo le seguenti tre categorie: - Innovare: premierà le pratiche che hanno introdotto significative cambiamenti sul piano tecno- logico, impiantistico progettuale nei prodotti e nei processi produttivi - Risparmiare: premierà le esperienze che hanno generato un risparmio energetico - Cooperare: premierà le esperienze che hanno introdotto innovazione di mercato e nuove forme di collaborazione (di sistema, di filiera) finalizzate alla riduzione dei consumi e all’uso di fonti rinnovabili fornendo anche risposte ai bisogni dei consumatori. CooperAmbiente sarà anche un momento di approfondimento e confronto delle politiche di Legacoop per uno sviluppo sostenibile dell’economia italiana attraverso un uso efficiente dell’energia. Legacoop, oltre a evidenziare i risultati ottenuti e le esperienze acquisite dalle cooperative nel settore ambientale/energetico, con CooperAmbiente vuole anche dare il suo contributo al dibattito pubblico, che in questi ultimi anni si sta animando, sul tema dei cambia- menti climatici e sulle azioni che possono essere messe in atto per migliorare la qualità della vita di milioni di persone. Ecco perché, insieme alle cooperative aderenti, vuole socializzare e approfondire alcune riflessioni che ha maturato, cercando di coinvolgere le tante realtà, anche non cooperative, con cui ha collaborato e vuole interloquire su temi di stretta attualità. I convegni riguarderanno, infatti, la mobilità sostenibile, l’abitazione, i rifiuti e l’energia, mettendo il luce come sono stati, o possono essere, declinati in termini cooperativi. Legacoop ritiene che questo impegno sia utile per costruire insieme a tutti gli associati una maggior consapevolezza ambientale e sociale e una maggior competitività e che inoltre sia un aiuto concreto per la miglior qualità della vita delle attuali e future generazioni dei sei milioni di soci abitanti e soci consumatori di Legacoop e, in generale, dei cittadini italiani. russi) e ai sensi della normativa ISO 9001:2000 in campo di progettazione, costruzione, commercializzazione, assistenza di “polipi”, benne, pinze ed attrezzature idrauliche per escavatori e gru da camion e da attrezzature elettroidrauliche, per gru da carroponte. EUROMEC trae linfa vitale dal territorio bresciano in cui ha la sua sede: i suoi fornitori, da oltre mezzo secolo, garantiscono i più qualificati acciai speciali e componentistica di prima qualità, sempre con lo stesso titolo e garantendone l’alta qualità e la tecnologia. Anche questo è un punto di eccellenza, che consente a EUROMEC di intrattenere una collaborazione bilaterale con i più grandi produttori della movimentazione a scala europea e del continente americano. PAGINA 13 A Rimini Fiera Green Ventures, la più grande borsa di cooperazione internazionale per le imprese del settore ambiente ed energia Ecomondo… in tutto il mondo Delegazioni di operatori da tutto il mondo per incontrare il “sistema verde” presente in fiera L a 12a edizione di ECOMONDO (Rimini Fiera, 5-8 novembre 2008) vedrà crescere ulteriormente il suo profi lo internazionale, già di notevole spessore grazie alle iniziative svolte regolarmente in molti Paesi e ai contatti che la manifestazione leader nel settore dell’ambiente ha allacciato in questi anni. Ciò consentirà agli operatori presenti ad ECOMONDO la possibilità di sviluppare contatti, acquisire conoscenze, confrontare esperienze. Un risultato di grande importanza nell’economia della manifestazione, frutto dell’intenso lavoro dello staff organizzativo e dell’uffi cio servizi marketing estero di Rimini Fiera. L’area espositiva proporrà imprese provenienti da oltre venti di Paesi a Rimini Fiera. Sarà organizzata una ‘borsa contatti’ con visite guidate ad impianti del territorio. L’iniziativa è realizzata da Rimini Fiera in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e la Camera di Commercio di Rimini. “GREEN VENTURES” la più grande borsa di cooperazione internazionale La grande novità che sul fronte dell’internazionalità sarà proposta ad ECOMONDO 2008 è Green Ventures. Si tratta di un evento che da undici anni si svolge in Germania, a cura della Camera di Commercio di Potsdam, sostenuto dal Ministero Tedesco dell’Economia e Tecnologia oltre che dalla Commissione Ue. Green Ventures è la più importante borsa di cooperazione internazionale per imprese dei settori ambiente ed energia e sarà realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Potsdam, la Regione Emilia Romagna e la Camera di Commercio Italiana per la Germania. Green Ventures giunge ad ECOMONDO 2008 per sua esplicita richiesta, dal 1998 si svolge annualmente in Germania e due volte (2002 e 2004) è stato organizzato in Cina. La manifestazione di apertura di Green Ventures avrà luogo mercoledì 5 novembre alle 17.30. Energia rinnovabile dai rifiuti Valutazione dei rifiuti come fonti rinnovabili di energia M ercoledì 5 novembre 2008 ore 14.30-18.00 Sala Ravezzi 1 (hall Sud). L’utilizzo dei rifiuti come fonte energetica alternativa sta divenendo sempre più di interesse alla luce dell’aumento ormai inarrestabile del prezzo del petrolio e delle altre fonti fossili di energia. Uno dei principali fattori che funge da motore allo sviluppo di tale mercato è legato proprio al fatto che oltre al risparmio di risorse è possibile tramite questa via conseguire significativi vantaggi in considerazione del fatto che gran parte dei rifiuti, tra cui quelli di origine urbana, rivestono caratteristiche di rinnovabilità, come ufficialmente riconosciuto dalla normativa europea e nazionale. Due sono gli aspetti che rivestono particolare interesse: i possibili vantaggi legati al mercato delle emissioni di gas serra (“emission trading”) e quelli connessi con la fruizione di incentivi nel caso di produzione di energia elettrica quali i certificati verdi (CV) a livello nazionale, il cui meccanismo di applicazione è stato profondamente rivisto dalla legge Finanziaria 2008. Per la determinazione di quello che può essere definito “il grado di rinnovabilità” sono state messe delle metodiche standard a livello europeo, riprese dall’UNI a livello nazionale, che però sono ancora in fase di validazione e risultano oltre tutto di agevole applicazione solo per materiali con caratteristiche piuttosto omogenee e costanti quali i combustibili solidi secondari che derivano da uno specifico processo produttivo, individuati a livello europeo come “Solid Recovered Fuels”. Il problema rimane aperto per rifiuti aventi ca- ratteristiche disomogenee e variabili quali i rifiuti urbani ed alcune tipologie di rifiuti speciali, per i quali occorre individuare tecniche alternative, soprattutto per quanto riguarda la determinazione del contenuto energetico della frazione rinnovabile, alla base della quantificazione dei CV. L’evento vuole fare il punto proprio sulle attività in corso su tali tematiche e che dovrebbero portare all’individuazione di metodiche di più agevole ed idonea applicazione per tutte le tipologie di rifiuti. Presidenti di sessione: Pasquale De Stefanis (ENEA), Giovanni Riva (CTI) 14,30 - Registrazione dei partecipanti 14,45 - Apertura dei lavori 15,00 – 17, 30 - Interventi • Elisabetta Perrotta (FISE Assoambiente) “Gli sviluppi della normativa relativa alle fonte rinnovabili di energia” • Relatore GSE “L’applicazione del meccanismo dei Certificati Verdi al recupero energetico da rifiuti” • Julio Calzoni (CTI) “Le linee guida CTI per gli impianti termoelettrici alimentati con biomasse e rifiuti” • Giovanni Ciceri, Domenico Cipriano (CESI Ricerca) “Campagne sperimentali per la determinazione della frazione biogenica dei rifiuti tramite misure di 14C al camino” 17,30 - Discussione e conclusioni Agli incontri bilaterali Green Ventures parteciperanno aziende e centri specialistici dei settori: acqua, aria e suolo, energia ed edilizia, riciclaggio e materiali rinnovabili, dai paesi: Belgio, Cina, Danimarca, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Israele, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Tunisia, Turchia, Ungheria, exPaesi dell’URSS, USA ecc. Green Ventures pubblica un catalogo ondine (www.greenventures.com) contenente i profili e il tipo di cooperazione desiderata dalle imprese partecipanti, e dunque assicura una partecipazione senza rischi riguardo all’intermediazione di contatti diretti mirati. Riguardo alle forme di cooperazione, non c’è alcun limite: fornitura, distribuzione, transfer tecnologico, cooperazione finalizzata a sviluppare progetti comuni e/o incontri finalizzati solo a scambio di esperienza. L’iniziativa Green Ventures sarà localizzata nel padiglione B5. RUSSIA SOTTO I RIFLETTORI Grazie ai rapporti internazionali costruiti in questi anni, in particolare con ECOMONDO RUSSIA, sarà organizzata una giornata dedicata agli scambi commerciali tra i due paesi. Un appuntamento che rappresenterà l’occasione per consolidare le relazioni avviate e aprirne di nuove, grazie alla presenza in fiera di autorevoli esponenti del sistema ambiente di un Paese in grande sviluppo. La Russia sta pianificando strategie, normative, tecnologie innovative sui diversi problemi ambientali: qualità dell’acqua, siti contaminati, inquinamento atmosferico, ciclo dei rifiuti. DALLA CINA CON OPERATORI ECOMONDO è anche presente dal 2004 con un proprio pro- getto espositivo in Cina, a Shanghai, e nel giugno scorso ha dato vita ad un ulteriore intervento grazie ad una mostra collettiva di aziende italiane organizzata all’interno di Enviro Guangzouh, fiera dedicata alla tutela ambientale, svoltasi a Canton. In conseguenza di questa iniziativa, ad ECOMONDO 2008 sarà presente uno spazio promosso da Enviro Guangzouh con la partecipazione di una rappresentanza di operatori qualificati. Si sta pianificando un accordo con un importante organizzatore fieristico cinese per sbarcare anche nel 2009 a Shanhgai in un contesto ad alto potenziale di business per le imprese italiane ambientali. LE ALTRE INIZIATIVE Sempre più intensi i rapporti con la Camera di Commercio italiana a Tel Aviv, che sta organizzando una mostra collettiva di aziende israeliane. In collaborazione con il dottor Asher Vaturi, della Tel Aviv University e della Millennium Electric, e con l’Israel Export Institute sono previsti business meeting fra imprese ed un convegno dedicato all’integrazione e alla sinergie fra tecnologie ‘pulite’. Il convegno (in lingua inglese) si svolgerà Giovedì 6 novembre alle 14.15 alla presenza di Gila Rosiner, Consigliere per gli Affari Economico dell’Ambasciata di Israele in Italia. Un’altra importante esposizione collettiva, questa volta tedesca, è organizzata dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte. L’ufficio estero di Rimini Fiera sta infine definendo gli ultimi accordi per garantire agli operatori la presenza di delegazioni provenienti anche da Sud America, Area Mediterranea ed Europa. DELEGAZIONI ESTERE AD ECOMONDO Nel corso delle giornate di fiera sono attese delegazioni UNIDO – United Nations Industrial Development Organization, l’organizzazione delle Nazioni Unite che dal 1966 si occupa dello sviluppo industriale delle aree meno progredite. Operatori proverranno da Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia. E’ stata organizzata la visita di delegazioni provenienti anche da Israele, Marocco, Ucraina, Argentina e Grecia. Insieme ad ISWA - International Solid Waste Association, associazione internazionale indipendente, non governativa e senza scopo di lucro nata con lo scopo di creare un’associazione internazionale ca- pace di riunire professionisti enti pubblici e privati dell’igiene ambientale, arriveranno ad ECOMONDO delegazione dal Regno Unito, Grecia, Romania e Turchia. ISWA Italia organizzerà anche un convegno (venerdì 7 novembre con traduzione simultanea) dal titolo L’ottimizzazione del riciclo con a tema la separazione all’origine dei diversi materiali che compongono i rifiuti solidi urbani, il sistema più efficiente di un primo recupero energetico. Il calendario dei seminari scientifici sarà orientato ad una logica che attraversa tutta la manifestazione e che riguarda la cultura del ‘riuso’ in una visione sempre più emergente di “Europa del Recupero”. Un esempio è il corso di formazione sul compostaggio a cura di CIC – Consorzio italiano Compostatori che si concluderà ad ECOMONDO a cura dell’Università di Bologna – Polo di Rimini, Technical University of Braunschweig (Germania), Università Rey Juan Carlos di Madrid (Spagna), Università Cattolica di Leuven (Belgio), Università di Galati (Romania), Università di Modena e Reggio Emilia (Italia), Università di Economia ed Amministrazione dell’Impresa di Vienna (Austria) PAGINA 14 Pile e batterie: produzione, raccolta e smaltimento “verde” Recepita la nuova direttiva. Assofermet: «ok al decreto, ma serve più chiarezza» P ile e batterie sempre più sotto controllo con il divieto di commercializzazione di prodotti ad elevato potere inquinante. Di più: produttori e distributori di batterie dovranno sottostare a vincoli più restrittivi grazie al nuovo impianto normativo previsto dallo schema di Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva comunitaria 2006/66/CE sui rifiuti di pile e accumulatori, approvato dal Governo in via preliminare il 23 settembre e trasmesso al Parlamento. Tra le “strette”, la prossima nascita di un Registro nazionale per il finanziamento della gestione dei prodotti giunti a fine vita, la partecipazione degli operatori coinvolti agli oneri economici relativi a raccolta e recupero, conferimento e ritiro in via differenziata dei rifiuti. E ancora, informazione agli utenti finali sui pericoli per l’ambiente e delle regole di condotta da rispettare. L’ok al decreto del governo sui rifiuti è giunto anche da Assofermet Rottami che associa anche le imprese di raccolta e stoccaggio di batterie al piombo esauste. Secondo l’associazione, infatti, «lo schema di D.Lgs. valorizza l’attività di raccolta e di riciclaggio sino ad ora posta in essere dal COBAT (Consorzio obbligatorio batterie esauste), riconoscendo implicitamente l’alto tasso di recupero raggiunto sull’immesso sul mercato (oltre il 95%), ben al di sopra di quello previsto dalla normativa comunitaria». «Eventuali ostacoli agli scambi e distorsioni alla concorrenza – prosegue la nota - possono essere evitati anche tramite una soluzione non basata su una pluralità di Consorzi, la cui proliferazione in ambito RAEE (rifiuti elettronici) ha creato una serie di inconvenienti e difficoltà di approccio al sistema». «Premesso che il testo licenziato dal Governo necessita ancora di una messa a punto definitiva per evitare futuri dubbi interpretativi – proseguono dalla sede milanese - risulta, tuttavia, poco comprensibile la scelta di far assumere al Comitato di Vigilanza e Controllo istituito per i RAEE, le stesse funzioni nell’ambito della gestione delle pile e degli accumulatori, vista la diversità dei due settori». «Assofermet rimane, come sempre, disponibile al confronto – conclude l’associazione - per individuare le soluzioni migliori nell’ambito dei rispettivi interessi di categoria e settore». Ma cosa prevede, nel dettaglio, la normativa? Per quanto riguarda i sistemi di raccolta dei rifiuti di pile ed accumulatori, il decreto legislativo (ancora in itinere) prevede che spetti a loro assicurare la raccolta differenziata ed il ritiro di rifiuti di pile e accumulatori. Sarà sempre loro compito assicurare il raggiungimento di determinati obiettivi minimi di raccolta differenziata raggiungendo il 25% dei quantitativi di pile e accumulatori immessi sul mercato entro il 26 settembre 2012 ed il 45% entro il 26 settembre 2016. Sempre al sistema di raccolta spetterà l’onere di istituire un sistema di trattamento e riciclaggio dei rifiuti di batterie. Agli operatori di trattamento e riciclaggio dei rifiuti di pile, comprese quelle elettriche ed elettroniche, il compito di procedere alla gestione dei rifiuti nel rispetto delle norme tecniche dettate da dal dlgs in parola utilizzando le migliori tecniche disponibili. Inoltre, non potranno smaltire in discarica o ricorrendo all’incenerimento questi rifiuti, eccezion fatta per i residui sottoposti a trattamento o riciclaggio (come prevede lo stesso dlgs in itinere). Importanti anche le ricadute sull’attività sia dei produttori sia dei distributori. Per i produttori di pile, infatti, il nuovo dlgs prevede limitazioni al commercio di nuove batterie poiché non sarà più consentita l’immissione sul mercato di pile ed accumulatori contenenti più di 0,0005% in mercurio e più dello 0,002% di cadmio in peso. Altre prescrizioni riguardano poi la gestione delle pile giunte a fine vita: ci sarà l’obbligo di iscrizione ad un apposito “Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento del sistema di gestione dei rifiuti in pile e accumulatori”. Inoltre, ci sarà l’obbligo di sostenere, grazie ad un corrispettivo annuale, il finanziamento della filiera del recupero. Toccherà sempre ai produttori prendersi carico anche di campagne di informazione e sensibilizzazione nei confronti degli utilizzatori finali in tema di potenzialità inquinanti delle pile giunte ormai a fine vita, del dovere in capo all’utilizzatore di smaltirle in via differenziata, del sistema di gestione dei rifiuti e del ruolo che ognuno ha nel corretto riciclaggio. I produttori dovranno apporre sul prodotto un marchio (compreso nel dlgs in itinere) indicante l’obbligo di raccolta differenziata. Vincoli aggiuntivi anche per i produttori di apparecchiature destinate a contenere batterie. Sarà loro obbligo, oltre ad informare i clienti del tipo di batterie da utilizzare e delle prassi per la rimozione, progettare le apparecchiature facendo in modo che la rimozione stessa delle batterie sia un’operazione facile da compiere. Discorso molto simile ai produttori anche per i distributori poiché anche sui venditori di pile ed accumulatori calerà il divieto di commercializzare pile che esulino dai limiti previsti dal dlgs. Sul versante della gestione dei prodotti giunti a fine vita, i distributori avranno l’obbligo di installare nei propri punti vendita i contenitori atti alla raccolta differenziata e destinata ai conferimenti di batterie portatili a fine vita da parte degli utilizzatori finali. Per dare maggior peso e diffusione all’informazione, anche i distributori dovranno, nei propri punti vendita ed in vicinanza ai relativi banconi, affiggere un avviso importante sulla possibilità degli utilizzatori di conferire in quel luogo i prodotti a fine vita evidenziandone, al tempo stesso, la pericolosità quando non smaltiti in modo corretto. Roberto Lunardi, Presidente Assofermet Rottami ferrosi, nasce il Sistema Impresa Assofermet L’associazione verso gli obiettivi di maggiore qualità e trasparenza P rofessionalità, trasparenza, qualità e rispetto delle normative. Sono i vertici entro i quali Assofermet Rottami vuole iscrivere l’attività dei propri soci. Per farlo, l’associazione nazionale ha dato vita al progetto “Sistema d’Impresa Assofermet”, un marchio concesso solo alle aziende che aderiscano in pieno a tutti i crismi dettati da una gestione dell’attività imprenditoriale corretta e professionale. E’ un messaggio forte quello lanciato da Assofermet Rottami, un messaggio che vuole aggregare attorno ad un’istituzione storica (nel 2008 Assofermet ha spento sessanta candeline) solo imprese unite in una nuova filosofia d’impresa che si snoda attraverso valori assoluti e condivisi. Nella pratica, i soci Assofermet aderenti al “Sistema d’Impresa” scelgono di operare nel rispetto di principi basilari che valorizzino tutta l’attività di riciclo e di recupero dei metalli nel rispetto delle legislazioni vigenti. E’, in sintesi, un livello più elevato e consapevole dell’attività svolta, anche in relazione all’impatto ambientale dell’operatività stessa. PAGINA 15 Ecofatto: i prodotti da materia riciclata a portata di mano La prima mostra in Italia di oggetti e manufatti in materiale riciclato e riciclabile promossa da Ecomondo E collaborazione dei consorzi Nazionali per il riciclo e il recupero dei materiali: CONAI, CIAL, Comieco, Co.Re.Pla, CO.RE.VE., Rilegno, Consorzio Nazionale Acciaio, ARGO e con la partecipazione di centinaia di aziende dei settori industriali e dell’artigianato. Negli ultimi anni decine di città hanno ospitato la mostra ECOfatto e nel 2008, dopo il recente successo di pubblico ottenuto in occasione dell’ultima esposizione a Bari, il progetto itinerante di ECOfatto fa tappa in molti comuni e capoluoghi di provincia della Campania e della Puglia oltre a Agrigento e Pistoia In occasione di ECOMONDO (Rimini Fiera, 5-8 novembre), ECOfatto quest’anno esce dal concetto di Mostra tradizionale per permeare l’intero quartiere fieristico attraverso una formula nuova e originale: i PUNTI SOSTA ECOFATTO, suddivisi per tipologia di materiale e dislocati in alcuni angoli della fiera, saranno a disposizione degli operatori che ne potranno usufruire per brevi e riservati incontri di lavoro o solo per rilassarsi. Una selezione di prodotti verrà ospitata e sarà parte integrante degli arredi del Caffè Scienza, situato nella hall Sud centrale della fiera, altri saranno invece visibili da tutti i visitatori nell’area Educational e nei pressi della sala convegni dedicata al GPP nel padiglione B5. Un’importante novità sarà rappresentata dal progetto di allestimento previsto nella principale piazza della città dove alcuni dei prodotti più significativi, ottenuti dal riciclo dei materiali, testimonieranno la crescente e positiva contaminazione fra Fiera e territorio, industria e cittadini. Un vero e proprio percorso “verde” dove il “sostenibile” assume un significato nuovo, quotidiano, e la gente può “toccare con mano” oggetti e prodotti realizzati rigorosa- mente con materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai cittadini. L’impegno di tutti viene premiato dalle aziende che stanno investendo impegno e risorse per migliorare l’impatto ambientale dei processi e dei prodotti sempre caratterizzati da una grande ricercatezza nel design. Gli oggetti esposti – rappresentativi delle diverse filiere dei materiali come carta, plastica, alluminio, acciaio, legno, vetro e gomma - dimostrano come oggi accanto agli aspetti tecnici, funzionali e di design, la variabile ambientale entra in gioco in modo sempre più diffuso con l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili. Ecodesign, o design for environment, è il principio su cui si basa una progettazione ‘responsabile’ che tiene in considerazione il ‘fine vita’ del prodotto per facilitare le fasi di disassemblaggio dei diversi componenti e materiali da avviare a riciclo. La centralità del tema dei riprodotti e l’importanza che riveste per l’industria, l’economia e il made in Italy caratterizzerà, ancora, l’isola dedicata agli acquisti verdi. In programma, inoltre, convegni ed eventi di grande interesse sull’ecodesign e, in particolare, la presentazione del secondo rapporto “Riciclo Ecoefficiente, Performance e scenari economici, ambientali ed energetici”. La ricerca a cura di Duccio Bianchi, Istituto di ricerche Ambiente Italia, esamina in modo dettagliato l’economia del riciclo dell’Italia nel mercato globale, aggiornando uno studio pubblicato nel 2006, sempre effettuato da Cial, CNA, Cobat, Comieco, Corepla, Coou, Federambiente, FISE Unire, MP Ambiente S.p.A, nell’ambito del Kyoto Club. KEY ENERGY 2008: verso l’obiettivo Kyoto In pillole la 2a edizione della Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un nuovo Sviluppo K EY ENERGY, la Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un nuovo Sviluppo, si terrà a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008. Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto al centro della manifestazione un’importante rassegna convegnistica (Presidente del Comitato Scientifico è Gianni Silvestrini, direttore del Kyoto club) e, assieme ad ECOMONDO e Ri3 che, ha accolto oltre mille espositori e quasi 58mila visitatori, l’edizione di quest’anno punterà su temi di massima attualità. Gli obbiettivi europei del 2020, occasione di sviluppo delle fonti rinnovabili e di rilancio dell’efficienza energetica, saranno infatti al centro di questa nuova edizione, che si affiancherà, come di consueto, a ECOMONDO, 12esima Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile e a Ri3, 4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti di Stampa, Hardware e Prodotti per Informatica e Telematica. “La ribalta di KEY ENERGY – dice Alessandra Astolfi, project manager della manife- stazione – spetta alle tematiche dell’energia e dell’ambiente, attraverso una ricca esposizione e una focalizzazione sulla normativa, gli incentivi e l’educazione”. Un focus particolare sarà dedicato alle Regioni e al loro ruolo, an- che alla luce delle novità introdotte dalla Finanziaria 2008, assieme alla mobilità sostenibile, con sistemi e tecnologie innovative, e ai meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto. In fiera saranno presenti 140 aziende, distribuite su 6.000 metri quadri. Tra i temi merceologici dell’edizione 2008 di KEY ENERGY ritroveremo le Fonti rinnovabili, come solare termico e fotovoltaico, biomasse, biogas e biocombustibili, eolico, idroelettrico e geotermia, oltre a settori sempre più alla ribalta, come il risparmio e l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e l’idrogeno e i mercati dell’energia (Global Carbon Market, Energy trading, Prodotti finanziari). Ricordiamo che KEY ENERGY è raggiungibile direttamente in treno grazie alla stazione di linea (Milano – Bari) distante 50 metri dall’ingresso sud della manifestazione (durante KEY ENERGY, 16 treni ogni giorno in nord e in sud; info orari www.riminifiera.it/stazione o www.trenitalia.com. COLPO D’OCCHIO SU KEY ENERGY 2008 qualifica: rassegna internazionale periodicità: annuale edizione: 2a ingresso: operatori e grande pubblico orari: 9.00 - 18.00 ultimo giorno 9.00 - 18.00 website: www.keyenergy.eu Alessandra Astolfi, Project manager della manifestazione <;HH7C;DJ7 HEJJ7C? C;J7BB? DED<;HHEI? :_ijh_Xkp_ed[ [Yecc[hY_e Z[bbW\[hhWc[djW H[Ykf[he[Yecc[hY_e Z_hejjWc_\[hhei_ [Z_cWj[h_[fh_c[ f[hbWi_Z[hkh]_W H[Ykf[he[Yecc[hY_e Z_hejjWc_ded\[hhei_" Yecc[hY_eZ_]h[pp_ [i[c_bWlehWj_ 799?7? 9ecc[hY_e"Z_ijh_Xkp_ed[ [fh[bWlehWp_ed[ Z_fheZejj_i_Z[hkh]_Y_ 10/08 COfatto www.ecofatto.it è un progetto di Rimini Fiera, che organizza la manifestazione fieristica ECOMONDO e che per prima ha individuato l’importanza del tema strategico degli ‘acquisti verdi’, valorizzando i progetti avviati e sostenendo il processo di industrializzazione del sistema. L’impegno di Rimini Fiera e di tutti i partners coinvolti è quello di diffondere la cultura del recupero e del riuso, con l’obiettivo che i prodotti provenienti da materia riciclata siano protagonisti del mercato. Il progetto ECOfatto è realizzato da Rimini Fiera con la F;H B; JK; D;9;II?JÀ GKEJ?:?7D; 8dghdKZcZo^V!),$)."'%&'&B^aVcd IZa#%'#,+%%--')";Vm%'#,-&%', mmm$Wiie\[hc[j$_j Wiie\[hc[j6Wiie\[hc[j$_j 9Va&.)-6hhd[ZgbZiaÉVhhdX^Vo^dcZcVo^dcVaZX]ZgVe" egZhZciVd\c^\^dgcddaigZ-%%^begZhZ^iVa^VcZVii^kZcZa" aVXdbbZgX^Va^ooVo^dcZZY^hig^Wjo^dcZY^egdYdii^h^YZ" gjg\^X^!gdiiVb^[Zggdh^!bZiVaa^cdc[Zggdh^Z[ZggVbZciV# Jc^ciZgZhhZY^[[jhdZXdcY^k^hd!jcdhigjbZcidfjdi^Y^V" cdeZgXgZhXZgZ#HZbegZVaijdÒVcXd#9VhZhhVciÉVcc^# PAGINA 16 Gli eventi collaterali di KEY ENERGY 2008. I principali appuntamenti in Fiera: un percorso sull’idrogeno R imini, 26 settembre 2008 - KEY ENERGY, la Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un nuovo Sviluppo, si terrà a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008. L’evento si tiene in contemporanea a ECOMONDO, 12esima Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile e Ri3, 4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti di Stampa, Hardware e Prodotti per Informatica e Telematica. IL CALENDARIO DI KEY ENERGY Come ogni anno, la parte espositiva di KEY ENERGY sarà affiancata da un ricco carnet collaterale. Le tematiche che saranno affrontate seguono gli aspetti emergenti delineati dalla normativa di riferimento europea e nazionale, nella quale si riscontra un approccio nuovo per quanto riguarda gli obiettivi, le tecnologie dedicate e i nuovi aspetti gestionali, in modo integrato a tutti i vari settori ambientali. In agenda convegni, workshop e seminari sulle più attuali tematiche legate alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica. Ecco i principali appuntamenti. Nella giornata di apertura di mercoledì 5 novembre, dalle ore 14,30 alle 18,00 si terrà il convegno “E’ l’ora della minicogenerazione?”, a cura di Fire e Cogena. Il convegno farà il punto sul nuovo quadro normativo, con focus in particolare sull’allacciamento alla rete e lo scambio sul posto, lo stato delle tecnologie, e le opportunità di crescita ed i nuovi mercati per cogenerazione e microcogenerazione. Sempre mercoledì 5 novembre, dalle ore 14,30 alle 18,00 Edizioni Ambiente e Kyoto Club organizzano il convegno ”L’evoluzione della normativa energetica Nazionale e Regionale” È invece a cura di Coldiretti l’evento “Filiere corte e tracciabilità: opportunità per il settore agricolo” in programma per mercoledì 5 novembre, dalle ore 14,30 alle 18,00. Il tema affronterà il quadro normativo per la definizione delle discipline che regolano la tracciabilità e rin- tracciabilità delle filiere corte. Fornirà spunti ed elementi di valutazione attraverso la rappresentazione di buone pratiche, descrivendo la gestione di impianti a fonte rinnovabile realizzati da imprese agricole. Durante la mattina di giovedì 6 novembre, dalle ore 09:30alle ore 13:00, si terrà il convegno dedicato a “Le Regioni attori del cambiamento”. Diventa sempre più chiaro il fatto che, senza un coinvolgimento attivo di Regioni ed Enti locali, gli obiettivi di Kyoto e quelli per gli anni successivi al 2012 non sono raggiungibili. Occorre quindi responsabilizzare questi attori anche con misure di valorizzazione dei crediti di carbonio ottenuti dalle realtà più attive. La legge finanziaria 2008 prevede che vengano definiti da parte del Governo gli obbiettivi sulle fonti rinnovabili su scala regionale. In maniera analoga si intende procedere sul versante dell’efficienza energetica e delle emissioni dei gas climalteranti. In programma anche il convegno dedicato a “La certificazione energetica degli edifici entra nel vivo”. Il convegno farà il punto sulle modalità con cui le diverse Regioni e Province si stanno attrezzando alla luce delle Linee Guida sulla certificazione definite dal MSE Nel pomeriggio di giovedì 6 novembre si parlerà di “La rivoluzione energetica nell’edilizia”. Accanto alle novità contenute nella legge Finanziaria sulla riqualificazione energetica delle costruzioni, una forte spinta all’innalzamento dell’efficienza energetica verrà dalla revisione del decreto legislativo 311/2007 che prevede consumi energetici progressivamente decrescenti nella nuova edilizia (nel 2010 almeno 40% in meno rispetto al 2005) e l’obbligo delle tecnologie solari. In parallelo si terrà l’evento dedicato a “Fotovoltaico: il mercato è partito, nascerà un’industria solare?”. Il nuovo decreto sul Conto energia apre una fase nuova per il fotovoltaico in Italia, che nei prossimi anni porterà il nostro Paese ai primi posti in Europa. Nel 2007 è stata installata una potenza cinque volte superiore al 2006 e ormai si realizzano un migliaio di impianti al mese. Il meccanismo di incentivazione va inoltre collegato all’obbligo di installare impianti solari in tutte le nuove costruzioni previsto dalla legge Finanziaria 2008. La sfida si sposta ora sul lato della ricerca, da potenziare, e della produzione fotovoltaica. Molte iniziative che riguardano l’intera filiera solare in questi mesi vengono messe in discussione da parte di operatori nazionali e stranieri. Nel 2008 dovrebbero entrare in produzione nuove industrie in grado di produrre alcune decine di MW di celle e di moduli. Sempre al pomeriggio (14,3018,00), il convegno organizzato in collaborazione con Coldiretti dal titolo: “Biocombustibili”. Il settore dei biocombustibili è in rapidissima crescita in alcuni Paesi, anche per la presenza di obiettivi al 2010 e 2020 da parte della UE. Le Finanziarie 2007 e 2008 hanno indicato un percorso, ma servono certezze sulle incentivazioni nei prossimi anni. Iniziano a esserci i primi investimenti anche nei confronti dell’etanolo. Avanza la ricerca sull’etanolo da seconda generazione e sui biocombustibili da alghe. Rimane problematica l’affermazione di una filiera nazionale, pur in presenza di segnali incoraggianti. Va sempre effettuata una valutazione ambientale complessiva delle coltivazioni (incluse le importazioni). Verrà presentato il quadro del possibile sviluppo di una filiera nazionale e delle iniziative internazionali avviate (accordo Eni- Petrobras). Venerdì 7 novembre sarà la volta dell’eolico. Dalle 09,00 alle 13,00 Anev organizza il convegno: “Eolico: dall’impegno delle istituzioni, alla problematica dell’impatto, alle infrastrutture e soluzioni innovative per una vera generazione distribuita”. L’evento è articolato in 3 sessioni. La prima, istituzionale, verterà sulla partecipazione dei pubblici decisori” al fine di fornire un quadro di sviluppo adeguato al raggiungimento degli obiettivi in tema di rinnovabili. La seconda sarà dedicata agli aspetti ambientali e paesaggistici che l’inserimento dell’eolico nel territorio e il suo sviluppo, in linea con gli obiettivi internazionali assunti, può comportare e le soluzioni adottate dalle Associazioni per la loro mitigazione. Infine, la terza sarà dedicata agli aspetti tecnici e alle soluzioni più innovative per le possibili criticità che uno sviluppo dell’eolico importante - e necessario – può comportare sulla rete elettrica e sulle connessioni. E’ previsto anche il coinvolgimento dei principali attori/produttori (e il punto di vista degli operatori del settore). In contemporanea, durante la mattinata, si parlerà di “I fondi europei nello sviluppo applicativo delle energie alternative”, organizzato dalla Regione Puglia. In attuazione di quanto previsto dal QSN 2007-2013, le Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), in sinergia con le Amministrazioni nazionali interessate, hanno elaborato il “Programma Operativo Interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico. Obiettivo generale del Programma è quello di valorizzare il potenziale naturale e socioeconomico dell’area Convergenza collegato all’aumento della quota dell’energia rinnovabile prodotta e al risparmio energetico. Autorità di Gestione,responsabile della gestione e attuazione del Programma Operativo, è la Regione Puglia. Sempre durante la mattinata di venerdì è in programma il convegno: “Tra produzione alimentare ed energetica: il settore agricolo punto di equilibrio per lo sviluppo di un modello di produzione energetica diffusa e sostenibile”, a cura di Agroenergia. Affondo sull’evoluzione ed i risultati nella filiera agroenergetica, a testimonianza che lo sviluppo delle tecnologie di combustione, gassificazione, o digestione anaerobica non sono solo un’ipotesi ma un’opportunità. Durante il pomeriggio si parlerà di “Solare termico: quale futuro dopo il primo milione di metri quadrati?”. Il solare termico sta attraversando un periodo di forte crescita, grazie anche alle incentivazioni previste nella Legge Finanziaria. Nel 2006 sono stati 186.000 i metri quadrati di collettori solari ter- mici installati e alla fine del 2007 si è raggiunta una superficie complessiva di 1 milione di metri quadrati. Alla luce degli obbiettivi del 2020, questa tecnologia vedrà un forte sviluppo anche per le applicazioni a media temperatura. Sempre al pomeriggio si terrà il convegno “Certificati bianchi verso la maturità”. Il meccanismo dei titoli di efficienza energetica, dal suo avvio a oggi, ha permesso di conseguire risparmi energetici pari a circa il doppio degli obiettivi assegnati per il biennio 2005-2006: circa un milione di tep rispetto all’obiettivo di 468.000 tep. I risparmi realizzati equivalgono ai consumi domestici annui di una città con oltre un milione e 300 mila abitanti. Il ruolo delle Esco potrà crescere nei prossimi anni in considerazione del forte incremento degli obiettivi previsto dal Governo (6 Mtep nel 2012) e alla luce del successo delle iniziative che hanno portato a un’offerta di titoli largamente superiore alla domanda. Infine, ci sarà un convegno a cura della Regione Puglia, dedicato a “Il rapporto tra federalismo fiscale e produzione energetica regionale”. La prevista introduzione in Italia dell’istituto del federalismo fiscale impone necessariamente una riflessione sul fatto che la ricchezza prodotta in ogni Regione è strettamente legata all’utilizzo dell’energia effettivamente disponibile nella Regione stessa. Nella maggioranza dei casi, però, la produzione di energia nell’ambito regionale non si rapporta congruentemente con quella utilizzata nello stesso ambito regionale, con la conseguenza che molte Regioni, come la Puglia, seguita da Liguria, Calabria e Molise, sopportano il peso ambientale di una produzione energetica di cui beneficiano altre Regioni. Ecco quindi la necessità che venga riconosciuto, a carico delle Regioni con deficit “di produzione energetica, un rimborso fiscale a beneficio delle Regioni con surplus” di produzione energetica. consapevole e razionale dell’energia. Protagoniste del progetto tutte le aziende leader in Europa per la produzione di energia elettrica e termica da biomasse vegetali ed arboree. Focus particolare sulla tecnologia del biogas e della massificazione e sulle migliori soluzioni per l’utilizzo di pannelli fotovoltaici nelle aziende. Per la prima volta verrà ricostruito in fiera uno spaccato di azienda agricola efficiente/ sostenibile a cura di Agroenergia. Dall’agroenergiaall’idrogeno.Anche quest’anno a KEY ENERGY sarà in mostra la ‘filiera dell’Hydrogeno’. Produzione localizzata del vettore energetico e generazione attraverso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili saranno i temi che caratterizzeranno l’area espositiva, con approfondimenti legati alle applicazioni non solo veicolari, ma anche stazionarie per la produzione di energia in modo efficiente. GLI EVENTI DI KEY ENERGY Venerdì 07 novembre, dalle ore 14:30- alle 18:00, Agroenergia, in collaborazione con KiloverdeConsorzio Biogas e Cogena prganizzano la “II Assemblea Nazionale dei Produttori di Biogas”. L’evento sarà un momento di confronto tra Istituzioni, mondo dell’industria, ricercatori e produttori sulle potenzialità e sulle criticità del settore. Particolare importanza verrà attribuita al dibattito sul corretto utilizzo del digestato, il prodotto derivato dal processo di digestione anaerobica. A KEY ENERGY non può mancare l’efficienza energetica. In collaborazione con lo Studio di Bioedilizia di Verona e ANAB, verranno realizzate delle aree-mostra dedicate al tema e faranno da cornice a un importante convegno sull’efficienza energetica nell’edilizia, momento di confronto tra e gli enti locali, le imprese produttrici di tecnologie, i liberi professionisti che influenzano le scelte delle aziende. In particolare sarà posta attenzione sulla Certificazione, che nel 2008 vedrà un’esplosione sul piano normativo, e sul coinvolgimento degli utenti, quali enti locali, installatori, certificatori, famiglie. I PROGETTI DI KEY ENERGY In particolare, anche quest’anno si svilupperà il progetto ‘Energyae’, realizzato in collaborazione con Agroenergia, l’associazione di riferimento del settore, che punta a promuovere le soluzioni innovative che consentono alle aziende agricole di operare attraverso un uso A KEY ENERGY anche un percorso espositivo per la cogenerazione, realizzato in collaborazione con COGENA, associazione della Federazione Nazionale Ascomac di riferimento per i produttori di macchinari per la cogenerazione. Sarà un’occasione di aggiornamento sulle principali novità del settore, anche attraverso uno specifico percorso di convegni. Proprio in linea con questo tema anche il progetto ‘Città sostenibile 2008’ che presenterà alcuni dei progetti più importanti del panorama internazionale dedicati allo sviluppo sostenibile, dall’Accademia delle Scienze - San Francisco progettata da Renzo Piano, al Masdar Initiative a Abu Dhabi dell’architetto Norman Foster, per arrivare al caso nazionale del Centro delle Professioni e Centro Universitario Kilometro Rosso di Bergamo, progettato dall’architetto Jean Nouvel. L’iniziativa ‘Città Sostenibile’ proporrà, quest’anno, due mostre dislocate in due diversi padiglioni della fiera, della quali una dedicata all’architettura e alla riqualificazione urbana, l’altra all’impiantistica e all’utilizzo di energie rinnovabili. Infine, come di consueto, il percorso dedicato alla mobilità sostenibile con eventi sul territorio, seminari e approfondimenti sulla difficile questione del mobility management in Italia e sul tema del veicolo ecologico, alla luce delle normative in fermento e dei nuovi piani politici regionali. UN PERCORSO SULL’IDROGENO A KEY ENERGY 2008 decolla un percorso sull’idrogeno. L’idrogeno, come si sa, è in una fase di “early market” e le ditte che vi si dedicano non hanno per ora ritorni economici e di norma partecipano solo a fiere specializzate sull’idrogeno. Ma KEY ENERGY è l’unica fiera in Italia e in Europa che presenta l’intera filiera rinnovabiliidrogeno concentrata in un’area unica. Infatti, in una sezione collettiva le aziende presenteranno: Idrogeno prodotto da idroelettrico, idrogeno prodotto da eolico, idrogeno prodotto da fotovoltaico, elettrolizzatori per produrre sul posto l’idrogeno dalle rinnovabili, compressori speciali e innovativi per idrogeno, sistemi di accumulo stazionario e veicolare per idrogeno, stazione di rifornimento di idrogeno completamente ricostruita nello stand che simula il refuelling (il rifornimento) di quattro diversi veicoli a idrogeno a fuel cells (scooter, bici, veicolo per trasporto, veicolo passeggeri nei quali sarà resa visibile la tecnologia a fuel cells), auto ibrida idrogenoelettrica con estensione dell’autonomia mediante stack a idrogeno e fuel cells con batterie innovative ad elevata energia specifica, sistemi di produzione di energia elettrica e termica a idrogeno e fuel cells per impieghi stazionari e civili. PAGINA 17 Tutti i dati delle rinnovabili e dell’efficienza energetica R imini, 24 settembre 2008 KEY ENERGY, la Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un nuovo Sviluppo, si terrà a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008. L’evento si tiene in contemporanea a ECOMONDO, 12esima Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile e Ri3, 4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti di Stampa, Hardware e Prodotti per Informatica e Telematica. GLI INVESTIMENTI NELLE RINNOVABILI Secondo il nuovo rapporto della New Energy Finance, ‘Trend globali sugli investimenti delle energie rinnovabili 2008’, commissionato dall’Unep (Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite) per i lavori del G8 di Hokkaido, nel 2007 si è registrato un aumento di investimenti sulle energie rinnovabili pari al 60% rispetto al 2006, per un totale di 148 miliardi di dollari. Tra le varie installata e incentivata è stata in media di 120 impianti a settimana, per una potenza di 1,3 MW. La regione capofila per potenza installata è la Lombardia: circa 14 MW (1.817 impianti), pari al 12,5% del totale nazionale. Molto buoni anche i risultati in Trentino Alto Adige (10,5 MW), Emilia Romagna (10,1 MW), Toscana (7,8 MW), Piemonte (7,5 MW), Veneto (6,6 MW). Ottimo è il dato della Puglia con 11,7 MW connessi alla rete. L’EFFICIENZA ENERGETICA Dal gennaio 2005 a oggi in Italia sono state risparmiate due milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep) grazie alla migliore efficienza energetica ottenuta con l’utilizzo di uno strumento di mercato: il meccanismo dei certificati bianchi. Secondo le stime dell’Autorità per l’energia, i ri- energie alternative, quella eolica vede i maggior investimenti, con un totale di 50,2 miliardi di dollari, mentre l’energia solare ha attratto gli investitori più velocemente delle altre fonti di energia, crescendo a una media del 254% dal 2004 ad oggi. La maggior parte dei nuovi investimenti arrivano dall’Europa, dove le politiche governative offrono incentivi. Il rapporto della New Energy Finance prevede, per il 2030, investimenti per un totale di 450 miliardi di dollari all’anno a partire dal 2012. LO SVILUPPO TECNOLOGICO Tecnologie in primo piano, proprio come sollecita l’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), secondo cui l’accelerazione dello sviluppo delle tecnologie per l’energia è la chiave per affrontare le sfide della crescente domanda di energia e della riduzione delle emissioni climalteranti. Il dossier, partendo dall’analisi della situazione attuale, traccia le linee guida per assicurare la disponibilità futura di nuove tecnologie che consentano un drastico miglioramento dell’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2. In concreto l’Aie prevede entro il 2050, in assenza di novità, un incremento del 70% della domanda di petrolio e del 130% delle emissioni di CO2. A fronte di questa prospettiva, l’Agenzia propone due possibili scenari per il 2050: quelli Act, che mostrano come le emissioni di CO2 mondiali possano essere riportate nel 2050 ai livelli attuali, e quelli Blue, che hanno l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di CO2. IL FOTOVOLTAICO Secondo i numeri pubblicati dal Gestore dei Servizi Elettrici in Italia è stata superata la soglia dei 100 MW di fotovoltaico in esercizio per l’anno 2008. Gli impianti totali messi in esercizio nell’anno in corso, relativi al primo e al nuovo conto energia, sono 8.383 (7.781 nel nuovo e 602 nel vecchio). Per il nuovo conto energia la potenza in rete è di 59,09 MW, per il vecchio 41,12. La media settimanale della potenza delle installazioni è di circa 2,8 MW, un trend che condurrebbe ad una potenza di 143 MW per il 2008, ma secondo quanto dichiarato da alcuni operatori, moltissimi sono gli impianti, anche di grande taglia, che potrebbero essere connessi alla rete e ricevere l’incentivo entro il 31 dicembre. Nel dettaglio sono 74,8 MW (4.446 impianti) incentivati con il vecchio conto energia e 38,2 MW (6.259 impianti) con il nuovo conto energia. Nel 2007 la potenza fotovoltaica sparmi equivalgono al consumo domestico annuo di una città con 2,7 milioni di abitanti e alla produzione di tre centrali termoelettriche di media grandezza (per una potenza totale di 1.100 megawatt circa), permettendo di evitare l’emissione di circa 5,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica. È quanto emerge dalla verifica sul raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica fissati dal legislatore per l’anno 2007, terzo anno di funzionamento del sistema dei Titoli di efficienza energetica negoziabili (Tee o certificati bianchi), per promuovere l’utilizzo più razionale dell’energia. I risparmi certificati sono stati superiori di circa l’80% a quelli assegnati complessivamente ai distributori energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi di risparmio energetico. RI3, un logo che spinge verso il progresso Dall’Agenzia Unica di San Marino l’immagine pubblicitaria della 4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti di Stampa, Hardware e Prodotti per Informatica e Telematica R imini, 6 ottobre 2008 – E’ affidata all’agenzia UNICA di San Marino l’immagine pubblicitaria della 4a edizione di Ri3, RIgenera, RIcarica Riusa, Rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica che si terrà a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008 assieme ad ECOMONDO, KEY ENERGY e SALVE. La grafica di forte impatto scelta da UNICA è un gioco grafico, una forma dinamica e vorticosa. “Partendo dagli elementi costruttivi del logo – spiega l’art director, Marco Zauli - si è generata una soluzione ricca di colore ma soprattutto di dinamismo, a identificare una caratteristica propria della manifestazione stessa che vede nella rigenerazione un elemento chiave per lo sviluppo di un settore. L’impatto visivo non è solo piacevole alla vista ma contiene, nella forma che si avvolge e continua a roteare su se stessa, un rimando chiaro ai tre concetti base di rigenera, ricarica, riusa. Non una metafora, non un’allegoria visiva ma un’interpretazione diretta del tema espresso e ribadito dalla head line: “Ricarica, risparmia riusa”; i tre termini, di cui uno in comune con il pay off del logo a significare un legame profondo, trovano nella reiterazione (la comparsa più volte del suffisso “ri”) una spinta verbale che si muove in assonanza alla spinta visiva data dalla rotazione verso destra (oraria quindi in progresso) degli elementi ridisegnati del marchio”. QUANDO LA GALVANOSTEGIA DIVENTA TECNOLOGIA D’INNOVAZIONE PAGINA 18 MSD-112: un progetto rivoluzionario D ue aziende Triestine, AcegasAps, azienda leader nella distribuzione dei servizi e nello smaltimento dei rifiuti nelle province di Trieste e Padova ed Elcon Elettronica, attiva struttura di ricerca e sviluppo del consorzio Area Science Park di Trieste, hanno sviluppato un innovativo sistema di rilevamento di livello di riempimento di contenitori ottimizzato per applicazioni connesse alla raccolta dei rifiuti. re, oltre al codice univoco del contenitore, le coordinate geografiche dello stesso, la tipologia del materiale o del rifiuto in esso contenuto oltre ad una serie di altre informazioni. Una prima architettura del sistema prevede che, non appena l’automezzo di raccolta si avvicina al contenitore, dal contenitore sono trasmesse via radio le informazioni necessarie alla sua identificazione MOTIVAZIONI DEL PROGETTO: Le problematiche legate al servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani hanno acquisito nell’ultimo decennio una crescente importanza in relazione alle sempre quantità di rifiuti urbani raccolti: quanto più bassa è tale quantità, tanto maggiore è il costo unitario. Per tali ragioni il vuotamento di cassonetti non completamente pieni si traduce in un’operazione antieconomica ed inquinante. D’altro canto i dati che tutti gli operatori verificano nello svolgimento del servizio denotano che la produzione di rifiuti urbani registra un andamento variabile. È chiaro quin- Schema di funzionamento del sistema MSD-112 Particolare del sistema di alimentazione di MSD-112 Il sistema MSD-112 (Multi Service Device-112), testato tramite un progetto pilota sul territorio comunale di Duino Aurisina (TS), consente, attraverso un sensore a ultrasuoni, la rilevazione del livello di riempimento di un contenitore permettendo così di ottimizzare la frequenza di svuotamento. Il sistema consente di memorizza- i contenitori su territorio, con gli evidenti riflessi in termini di ottimizzazione delle risorse e di efficacia del servizio reso. ed il suo livello di saturazione: l’operatore a questo punto può decidere se fermarsi o meno per effettuare lo svuotamento. Successivi sviluppi hanno consentito di implementare una versione che consente di organizzare on-demand il servizio attraverso la comunicazione via GPRS alla sede dei dati di riempimento di tutti maggiori pressioni esercitate dagli utenti del servizio ed alla rilevanza ambientale che il settore dei rifiuti ha assunto La raccolta degli rifiuti urbani è solitamente eseguita da autoveicoli specifici; durante le operazioni di carico e vuotatura dei cassonetti il motore di questi mezzi deve rimanere acceso generando emissioni di gas di scarico nell’aria, provocando rumore e, talvolta, intasamento al traffico. A tale riguardo è significativo notare che, da dati di letteratura e sperimentazioni su campo, solo il 40% delle ore lavorative è impiegato per le operazioni di trasporto rifiuti, mentre il rimanente 60% del tempo è dedicato all’attività di carico e scarico a veicolo fermo. Il costo di raccolta dei rifiuti solidi urbani “differenziati e non” viene tipicamente misurato in termini di costo per tonnellata. Esiste una relazione inversa tra il costo e la w ww . o ec ab ita .it di che il problema di ogni azienda è far corrispondere le forze ed i mezzi messi in campo con le reali necessità rilevate sul territorio nel momento in cui viene effettuato il servizio Le principali difficoltà che si incontrano nella gestione della raccolta dei rifiuti riguardano infatti l’ottimizzazione delle risorse necessarie a garantire un sistema di gestione economicamente efficiente. Peraltro il servizio di raccolta dei rifiuti solidi viene di regola svolto in un contesto di traffico urbano, e le conseguenze ambientali generate dalle code di automezzi in attesa dello svolgimento del servizio appaiono inopportune qualora lo svuotamento venga operato su un cassonetto non completamente pieno. Per quanto esposto e in un’ottica di miglioramento tecnologico ed ambientale del servizio reso si inserisce l’idea del sensore di rileva- zione MSD-112, il cui fine è quello di rilevare l’effettivo stato di riempimento del cassonetto, trasmettere tale informazione agli operatori e promuovere così una azione di raccolta mirata e più efficiente. IL FUNZIONAMENTO DI MSD-112 Il sistema si compone principalmente di tre parti: una parte fissa montata sul contenitore dei rifiuti, una parte mobile che si trova sull’automezzo adibito alla raccolta ed una terza parte costituita dalla centrale operativa per l’elaborazione e l’archiviazione dei dati. La parte fissa è composta da: un microprocessore (MPU) che rappresenta il cuore del sistema e che risulta dotato di memoria interna non volatile con dati di servizio (data, ora, vuotatura avvenuta/non avvenuta, lavaggi, posizione geografica ed altri a richiesta). Lo scarico dati può essere effettuato da una unità mobile o, se richiesto, da una unità individuale. Il microprocessore inoltre gestisce le misure e la comunicazione delle informazioni rilevate alla parte mobile presente sui camion o all’unità operativa centrale; un sensore di rilevazione volumetrica a ultrasuoni connesso al microprocessore; un’unità di trasmissione dati basata sul protocollo proprietario a 2.4 GHz per lo scambio di informazioni con l’unità mobile che, in prossimità dell’unità fissa, trasmette una richiesta per verificare lo stato di riempimento. Un modulo GSM presente solo in uno dei contenitori di un gruppo raccoglie le informazioni dai cassonetti appartenenti allo stesso gruppo e provvede ad inviarli direttamente alla stazione base. Fa ancora parte del sistema un sistema di alimentazione costituito da un accumulatore mantenuto carico da pannelli fotovoltaici grazie ad un innovativo sistema di carica che garantisce ad MSD 112 di funzionare anche in condizioni di prolungata nuvolosità. La vita prevista per l’accumulatore è maggiore di tre anni. La parte mobile comprende: un microprocessore che si connette a un’unità ricetrasmittente a 2.4 GHz con memoria sufficiente per le informazioni da raccogliere trasmesse dall’unità fissa (cassonetto); un modulo GSM per la comunicazione con la stazione centrale; un GPS per il posizionamento cartografico dei contenitori; un palmare quale interfaccia grafica delle informazioni trasmesse dall’unità fissa; Tali informazioni vengono visualizzate sul display permettendo al conducente di decidere se fermarsi per la raccolta o se proseguire. Una ulteriore possibilità è data dalla capacità del sistema di effettuare una interrogazione selettiva per i diversi tipi di rifiuti, la possibilità di interrogare fino a quattro contenitori dello stesso tipo contemporaneamente, l’individuazione del lato destro e sinistro della strada e la Posizionamento di MSD-112su cassonetti di grandi volumetrie possibilità di rilevare tutti i dati storici del contenitore in servizio. La centrale operativa è formata da un PC in grado di connettersi ad un server internet ed una interfaccia per la comunicazione wireless a 2,4GHz con i veicoli usati per il servizio vuotatura. La centrale operativa è dotata di cartografia per la visualizzazione dei cassonetti sul territorio ed il loro stato e da adeguati Data Base per la conservazione ed estrazione dei dati di interesse. Un programma di analisi in grado di visualizzare i dati in forma grafica (torte, istogrammi etc) completa il sistema. Il consorzio e la stretta collaborazione con la società Der Map S.r.l. specializzata nella gestione di Sistemi Informativi Territoriali, ha dato non poca forza al sistema facendo sì che le informazioni raccolte dal campo vengano automaticamente trasferite all’interno di un GIS che, oltre all’ordinamento dei dati, permette la gestione sul territorio dei cassonetti tramite una semplice console geografica (tecnologia Google, ESRI), accessibile via Web e di facile interpretazione. Il sistema può essere ulteriormente sviluppato in virtù dell’estensione della piattaforma che fa capo al microprocessore presente sull’unità fissa grazie alla integrazione di ulteriori o diversi sensori. I VANTAGGI DI MSD-112 MSD 112 significa anche ECOLOGIA ED AMBIENTE. I vantaggi derivanti dall’utilizzo di MSD-112 sono oltre che economici, fortemente ambientali. Riuscire a evitare soste inutili e antieconomiche significa ridurre i consumi, ridurre le emissioni in atmosfera non solo dei mezzi operatori ma anche dei veicoli che si vengono a trovare in coda per alcuni minuti in attesa della fine delle operazioni di svuotamento. La possibilità di pianificare on-demand il numero dei mezzi effettivamente necessari alla raccolta permette una riduzione dell’usura degli automezzi di raccolta e della conseguente loro manutenzione. Da non dimenticare poi che l’accessibilità ai dati da parte di ditte appaltatrici del servizio può rappresentare un efficace sistema di controllo del lavoro eseguito. PAGINA 19 Piattaforma di trattamento di rifiuti pericolosi e non Sita al confine Nord del Comune di Milano, la piattaforma polifunzionale di Ecoltecnica Italiana esegue il pretrattamento di un’amplissima gamma di rifiuti industriali, pericolosi e non, destinati per lo più allo smaltimento in termovalorizzatori italiani od esteri o al recupero e il riciclaggio delle materie prime lle porte di Milano, tra il suo confine Nord e il Comune di Baranzate, Ecoltecnica Italiana ha realizzato una nuova piattaforma polifunzionale per il trattamento di un’amplissima gamma di rifiuti: di tipo speciale, pericoloso e non, dove vengono operati i pretrattamenti necessari alle successive fasi di smaltimento e recupero/riciclaggio. L’azienda, fondata da Adele Marelli nel 1981, si è inizialmente specializzata nel realizzare e gestire impianti di trattamento e recupero degli RSU, mentre dal 1994 con Francesco Fallica, in qualità di Amministratore Delegato, grazie allo studio e alla conoscenza delle realtà più importanti in campo europeo per di trattamento dei rifiuti pericolosi si è spostato il core business dell’azienda verso il trattamento e recupero dei rifiuti di tipo industriale. “Benchè il prodotto inter- A no lordo italiano sia in calo e la produzione interna di rifiuti industriali ne è specchio, i quantitativi in ingresso alla piattaforma sono in costante aumento e soprattutto in Italia la capacità di smaltimento di tali rifiuti per incenerimento è molto al di sotto delle reali necessità, pari a diversi milioni di tonnellate all’anno; la capacità di incenerimento in Italia di questi rifiuti non supera, invece, il mezzo milione di tonnellate all’anno” – illustra il ns. interlocutore - “ che fare allora?” . La soluzione proposta da Ecoltecnica Italiana è quella di pretrattare i rifiuti industriali speciali, omogenizzandoli, neutralizzandoli, stabilizzandoli, per poi smaltirli, dove possibile per incenerimento in Italia e se no direttamente all’estero. Se consideriamo pari a 100% l’ammontare dei rifiuti gestiti da Ecoltecnica, un quota parte pari al 65-70% viene trattata e destinata dall’azienda all’incenerimento (un 20% sul suolo italiano e un 80% in Germania e in Francia), mentre solo il restante 35-30% viene destinata al recupero e riciclaggio. Il trattamento avviene nell’area di circa 19.000 mq della piattaforma polifunzionale di Milano che dispone di cinque linee di trattamento, alcune attive da anni, altre in fase di completamento. In particolare, l’Area 10 è destinata ad attività di addensamento ed omogeneizzazione dei rifiuti industriali: i rifiuti vengo defusfati con pinze meccaniche oppure triturati, versati in due vasche, in cui vengono miscelati e addensati al fine di ottenere un addensamento idoneo al conferimento del rifiuto al termovalorizzatore. E’ in corso di realizzazione una trasformazione della linea in un sistema automatico che con un investimento di 1,5 milioni di euro dovrebbe portare entro il 2010 al completo automatismo del trattamento. Nell’Area 1 i rifiuti solidi fangosi, polverosi vengono trattati (omogeneizzati, neutralizzati in un ambiente controllato) e successivamente stabilizzati e solidificati con cemento e silicati (figura 2). L’area è stata realizzata e il suo start up è previsto per novembre 2008. Nell’Area 4A è previsto il trattamento di neutralizzazione, non ancora attivo, per i rifiuti per lo più liquidi, aventi un pH acido o fortemente basico. Si prevede di terminare la linea per la fine del 2009. L’Area 4C è dedicata al recupero di attrezzature ed apparecchiature obsolete (apparecchiature elettroniche, lampade al neon, tubi fluorescenti, apparecchiature contenenti CFC o sostanze tossiche, ecc…) (entrata in funzione prevista = fine 2009). Infine un impianto separato è stato realizzato per la sterilizzazione dei rifiuti ospedalieri, in cui avviene la triturazione dei contenitori e il trattamento in autoclave con camicia di riscaldamento a circolazione a vapore. L’impianto è terminato ed entrerà in funzione a fine 2008. Nel laboratorio d’analisi di Ecoltecnica ogni partita di rifiuti viene analizzata per valutarne il miglior trattamento possibile, realizzando anche prove di compatibilità, prima della loro miscelazione ed omogeneizzazione finale. Complessivamente le attività aziendali permettono la gestione nella piattaforma polifunzionale di Milano di 60.000 tonn di rifiuti (dato del 2007) e attualmente al settembre 2008 ne sono già state gestite 52.000 tonn, mentre i rifiuti oggetto di intermediazio- Il responsabile del Comitato scientifico, Gianni Silvestrini, spiega le tematiche della seconda edizione A Key Energy il punto sulla sostenibilità energetica italiana Il caso del fotovoltaico: in un mese il doppio della potenza installata annualmente prima del 2007 imini, 26 settembre 2008 KEY ENERGY – spiega il coordinatore e responsabile del Comitato Scientifico, Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, nonché direttore di QualEnergia - affronta per il secondo anno i temi più caldi di uno scenario energetico in rapida evoluzione affiancandosi a ECOMONDO, fiera leader per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”. “Key Energy – continua Silvestrini - intende porre il tema della sostenibilità energetica al centro del dibattito sullo sviluppo industriale del nostro sistema economico e sociale, in linea con il Protocollo di Kyoto e con gli impegni al 2020. Secondo uno studio di McKinsey reso pubblico nei giorni scorsi, l’Europa potrebbe arrivare a stabilizzare i suoi consumi energe- R tici nel prossimo decennio grazie a forti investimenti e con un vantaggio economico netto per la collettività. Analogamente, dover soddisfare un quinto dei consumi energetici europei entro il 2020 rappresenta una sfida impegnativa, ma anche una straordinaria opportunità per l’industria del Continente, come dimostra i 250.000 posti di lavoro creati in pochi anni in Germania”. “Key Energy – conclude il responsabile del Comitato Scientifico - sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione italiana, in forte evoluzione grazie a normative molto incentivanti. Un caso per tutti è quello del fotovoltaico, un settore che vede un incremento della potenza installata in un mese pari al doppio di quanto si installava annualmente in Italia prima del 2007”. ne (rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani - CER 19 o da operazioni di costruzione e demolizione - CER17) ammontano complessivamente a 260.000 tonn nel 2007 e a 246.000 tonn al settembre 2008. La capacità di smaltimento dei rifiuti derivanti da operazioni di costruzione e demolizione è in particolare cresciuta con l’acquisizione da parte di Ecoltecnica della società ENKI che nel dicembre 2004 ha avviato la gestione di una discarica per rifiuti inerti (figura 3) nel Comune di Pozzolo Formigaro (AL) ora terminata e nel 2008 ha avviato nel Comune di Alice Castello (VC) un secondo bacino da 430.000 mc. Un risultato davvero sorprendente che si riflette in un fatturato aziendale in continua crescita: 27 milioni di euro nel 2007, previsioni pari a 33 milioni di euro per il 2008. RI3 RIgenera RIcarica RIusa A Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre 2008 l’esposizione dedicata alla rigenerazione dei supporti di stampa al 5 all’8 novembre 2008 Rimini Fiera organizza la quarta edizione di Ri3 RIgenera, RIcarica RIusa. rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica. Il cuore della manifestazione, in coerenza con le manifestazioni che si svolgono in contemporanea (la 12a edizione di ECOMONDO, la 2a di KEY ENERGY e la 3a di SALVE) si riferisce al mercato della rigenerazione, del riuso, di un rifiuto che ormai rappresenta un fenomeno di grande criticità. Aumenterà in particolare l’integrazione con ECOMONDO, per l’affinità legata a comparti quali il rifiuto elettronico e le connessioni con tutto il nascente sistema dei RAEE. Proprio in contemporanea avver- D rà quindi l’inaugurazione delle tre esposizioni. L’apertura ufficiale è in programma mercoledì 5 novembre (h. 11.30 – Sala Neri 1) con l’evento di apertura “Il Sud oltre l’emergenza: modelli tecnici, economici, comportamentali”, convegno organizzato da Rimini Fiera e CONAI in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare. Interverranno Lorenzo Cagnoni Presidente Rimini Fiera, Piero Perron Presidente CONAI, Giuliano Poletti Presidente Legacoop Nazionale, Guido Bertolaso Sottosegretario per l’emergenza rifiuti in Campania, Sen. Antonio D’Alì Presidente Commissione Territorio e Ambiente. Intervento conclusivo di Roberto Menia Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. A RI3 n esposizione 35 aziende del settore, disposte su circa 1.000 mq al padiglione D5. Con Ri3, Rimini Fiera offre al mercato una fiera europea del settore, una rassegna specializzata in grado di presentare soluzioni ad un’emergenza i cui numeri lasciano intravedere una forte necessità di aggiornamento tecnologico. All’area espositiva si affiancherà un calendario di incontri tecnici e di momenti culturali utili a diffondere il valore dell’efficienza del prodotto rigenerato. Ricordiamo che RI3 è raggiungibile direttamente in treno grazie alla stazione di linea (Milano – Bari) distante 50 metri dall’ingresso sud della manifestazione (durante RI3, 16 treni ogni giorno in nord e in sud; info orari: www.riminifiera.it/stazione www.trenitalia.com.) PAGINA 20 Sogliano Ambiente: soluzioni avanzate di gestione rifiuti e cogenerazione S ogliano Ambiente S.p.A. è una moderna società di servizi, specializzata in gestione dei rifiuti e cogenerazione. Costituita nel dicembre 1996 dal Comune di Sogliano al Rubicone per la gestione della discarica comunale per rifiuti urbani e speciali assimilabili denominata “Ginestreto” (fig.1), Sogliano Ambiente ha acquisito competenze e professionalità specifiche che gli permettono di confrontarsi a livello nazionale nel settore delle tecnologie di smaltimento dei rifiuti che consentano la valorizzazione e il recupero di materia ed energia, a garanzia dei necessari livelli di compatibilità ambientale. È così che a partire dal 1997 la società si è assicurata la gestione degli altri due impianti del territorio provinciale situati a Civitella di Romagna e a San Carlo di Cesena, gestiti per conto della Holding Hera S.p.A. Inoltre, a partire da maggio 2006 Sogliano Ambiente gestisce un impianto di cernita e valorizzazione, ai fini del recupero, dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, progettato e realizzato nei pressi della discarica di Ginestreto (fig.2). Alle attività di gestione e conduzione di impianti, Sogliano Ambiente affianca la produzione di energia dai rifiuti (cogenerazione) e l’attività di progettazione e costruzione di nuovi impianti di trattamento, smaltimento e recupero di rifiuti certificata dall’organismo di qualificazione all’esecuzione dei lavori pubblici (SOA). Sogliano Ambiente spa si occupa inoltre del trasporto dei rifiuti fino agli impianti di smaltimento attraverso società controllata, la Sogliano Ambiente Trasporti e integra i propri servizi con il project financing per impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DI DISCARICHE: Sogliano Ambiente ha tutti i requisiti per gestire e condurre un impianto di discarica secondo i più alti standard di professionalità, in conformità con le specifiche normative più recenti (D.Lgs 36/03). Gli aspetti legati alla gestione sono infatti molteplici e vanno affrontati in modo specialistico, per evitare i problemi ambientali o igienici connessi allo smaltimento dei rifiuti. Le discariche sono oggi progettate e costruite con criteri qualitativi molto alti, in grado di garantire la necessaria sicurezza ambientale, ed è quindi la migliore o peggiore gestione che condiziona i risultati raggiunti. La corretta gestione parte dai numerosi aspetti amministrativi che, affrontati prima del conferimento dei rifiuti in discarica, consentono di risolvere numerosi problemi e costituiscono una prima, fondamentale garanzia per il rispetto della normativa. Già quindi nel momento in cui vengono affrontati i contratti con i clienti, siano essi utenti pubblici o privati, si definiscono e regolano gli aspetti principali che scarica di Ginestreto consente l’utilizzo del 100% del biogas aspirato per la produzione di energia elettrica con una potenza elettrica pari a 4,3 MW (fig.3). L’impianto di produzione di energia elettrica ha attualmente quattro punti di emissione in atmosfera, di cui due preesistenti, due appartenenti ai nuovi gruppi di combustione ed uno appar- nuove istallazioni porteranno il complesso della potenza istallata a 5,3 MW con una previsione di produzione pari a 33.000.000 di kWh. Impianto connesso alla discarica di Tessello – Cesena (FC) gestita per conto di HERA spa L’impianto è attivo dal mese di gna (FC) gestita per conto di HERA spa L’impianto è attivo dal mese di dicembre 2006 ed è costituito da un elettrogeneratore di potenza pari a 630 kW. La produzione rilevata al 30 settembre 2008 risulta pari a 7.288.572 kWh. Impianto connesso alla discarica Cà Lucio in località scarica Tre Monti in località Imola (FC) La gestione dell’impianto è stata acquisita dal mese di luglio 2008; l’impianto è costituito da due elettrogeneratori per una potenza complessiva pari a 2.000 kW. La produzione rilevata al 30 settembre 2008 risulta pari a 1.980.540 kWh. cernita e la valorizzazione delle frazioni riutilizzabili dei rifiuti provenienti da flussi selezionati e da raccolte specifiche realizzato nel sito situato a circa 3 km dalla discarica per rifiuti non pericolosi di Ginestreto e ad essa collegata tramite strada privata. L’impianto è strutturato per una potenzialità nominale di 30.000 tonnellate/anno (in attesa di autorizzazione all’ampliamento fino a 40.000). Il materiale recuperabile selezionato sarà successivamente inviato in impianti finalizzati al recupero mentre il residuo non recuperabile è destinato allo smaltimento presso la vicina discarica. L’impianto è costituito dai comparti di seguito riportati: • stazione di apertura dei sacchi del rifiuto con inclusa triturazione grossolana; • nastro trasportatore che costituisce la linea su cui si sviluppano tutte le lavorazioni dell’impianto; • impalcato di selezione manuale; • impianto di deferizzazione e demetallizzazione, pressa ed impianto di legatura del materiale. Foto:1 riguardano i criteri e i requisiti di accettabilità degli stessi in riferimento alla normativa specifica e successivamente quelli specifici quali tipologia del rifiuto, provenienza, modalità di trasporto, autorizzazioni necessarie e ogni altro aspetto atto a rendere più semplici ed efficaci tutte le successive verifiche di conformità tecnico-amministrative. Già nella fase di progettazione di una discarica vengono affrontati e risolti la maggior parte degli aspetti che consentiranno poi alla gestione di poter operare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. È infatti in fase di progettazione che vengono definiti i criteri e gli accorgimenti in merito alla garanzia di impermeabilità del fondo, di stabilità dei rifiuti e delle scarpate, di estrazione del percolato e del biogas e altri ancora. Vengono inoltre definiti l’assetto finale della discarica esaurita e al contempo il suo reinserimento nell’ambiente circostante. È sempre nel progetto che vengono valutati gli aspetti ambientali della gestione e definiti gli eventuali accorgimenti necessari per ridurre l’impatto delle lavorazioni. Successivamente alla costruzione, ogni componente viene collaudata per verificarne e certificarne la corretta A RI3 le migliori aziende che commercializzano supporti di stampa rigenerati D realizzazione e la rispondenza ai requisiti progettuali. Sogliano ambiente spa attraverso la gestione e conduzione degli impianti di discarica si occupa interamente dello smaltimento dei rifiuti prodotti nelle province di Forlì-Cesena, Rimini e nei bacini extra-provinciali ed extra-regionali. al 5 all’8 novembre a Rimini Fiera la 4° Rassegna della Rigenerazione, Ricarica e Riuso dei Supporti di Stampa, Hardware e Prodotti per Informatica e Telematica Rimini, 6 ottobre 2008 – La quarta edizione di Ri3 RIgenera, RIcarica RIusa - Rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica, organizzata da Rimini Fiera si terrà al padiglione D5. In esposizione 35 aziende per complessivi 1000 mq, un’area a stretto contatto con le presenze istituzionali, le amministrazioni pubbliche e gli enti locali. “Abbiamo fatto questa scelta – spiega Alessandra Astolfi, Project Manager della manifestazione – per agevolare ancor di più gli espositori, vicini in questo modo ad un panorama di potenziali clienti privilegiati. Cartucce rigenerate e supporti di stampa rientrano infatti nella categoria degli acquisti verdi a cui sono orientate le pubbliche amministrazioni, ma anche il mercato dell’impresa privata. La collocazione espositiva consente un ulteriore inserimento nei percorsi di visita di Ecomondo, ciò sempre a vantaggio degli operatori”. L’area espositiva di Ri3 RIgenera, RIcarica RIusa propone un panorama di macchinari e tecnologie utili alla produzione in quella che rappresenta un’ottima opportunità per le imprese e di livello europeo. La fiera svolge un importante ruolo nella promozione dell’aftermarket, promuovendo una sensibilità rivolta al riciclo di materiale per la stampa digitale e di prodotti tecnologici in un’ottica di sviluppo sostenibile e a basso impatto ambientale. Il pubblico di riferimento di RI3 è formato da rigeneratori, collettori e traders di toner, cartucce ink-jet e nastri; rivenditori di cartucce compatibili; distributori di componentistica e parti di ricambio per la rigenerazione; rivenditori di prodotti rigenerati, fornituristi ufficio e negozi di informatica; pubbliche amministrazioni; riciclatori di hardware e telefonia mobile; brokers e commercianti di cartucce vuote; produttori, distributori e consumatori di rifiuti elettrici ed elettronici; enti locali, imprese del recupero ed organismi pubblici, tecnici e di controllo interessati al sistema dei RAEE e RHOS. Foto:2 PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA ALIMENTATI A BIOGAS Il biogas è il prodotto finale della degradazione della materia organica biodegradabile che si verifica all’interno della massa di rifiuti di una discarica controllata. L’estrazione del biogas, unitamente al successivo impiego, accelera il processo di degradazione del rifiuto e di conseguenza accorcia il periodo di gestione post-chiusura della discarica. Gestione e utilizzo del biogas prodotto rappresentano un elemento di mitigazione degli impatti connessi sui diversi fattori ambientali interessati, tra cui in primo luogo la riduzione delle emissioni di biogas dalla superficie discarica e quindi della diffusione di cattivi odori, nonché dei fenomeni legati all’emissione di gas serra e inoltre la disponibilità di una fonte di energia di qualità a ridotto impatto ambientale. Impianto connesso alle discariche di Ginestreto – Sogliano al Rubicone (FC) La configurazione attuale dell’impianto connesso alla di- tenente al motore di riserva. La produzione annua di energia è di 27.800.000 kWh, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di circa 20.000 famiglie; una frazione dell’energia prodotta pari a circa il 6% è utilizzata per la gestione dell’impianto di discarica, tutta la rimanente è ceduta in rete ad ENEL distribuzione. Soltanto in caso di interruzione del funzionamento dell’intero impianto, il biogas viene distrutto per combustione in torce ad alta temperatura. La produzione totale di energia elettrica dell’impianto di Ginestreto, al 3° settembre 2008, assomma a 204.486.538 kWh, con un risparmio complessivo in termini di tonnellate equivalenti di petrolio pari a 47.000 tep. L’impianto è dotato inoltre di un sistema di post-combustione dei fumi per l’abbattimento di alcuni tra gli inquinanti emessi e di centraline per il monitoraggio in continuo delle emissioni che consentono la regolazione istantanea dei parametri di processo. A completamento dell’impianto è in fase di avviamento un elettrogenertatore che recupera il calore dai fumi di emissione dell’impianto. Si tratta di una delle prime istallazioni in Italia di questo tipo di tecnologia. Le Foto:3 ottobre del 2005 con una potenza complessiva istallata pari a 1.150 kW. La produzione rilevata al 30 settembre 2008 risulta pari a 26.338.590 kWh. Impianto connesso alla discarica di Civitella di Roma- Urbino (PU) L’impianto è attivo dal 01/10/2008 ed è costituito da un elettrogeneratore di potenza pari a 526 kW. La previsione di produzione al 31/12/2008 ammonta a 3.200.000 kWh. Impianto connesso alla di- PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO DI CERNITA E VALORIZZAZIONE RIFIUTI PROVENIENTI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA Dal 02 maggio 2006 è entrato in funzione l’impianto per la RISPETTO DELL’AMBIENTE ATTRAVERSO UN SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE CERTIFICATO Gli importanti risultati raggiunti sono accompagnati da un concreto impegno per il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali e gestionali. In quest’ottica, Sogliano Ambiente spa ha certificato la propria attività di progettazione, costruzione, gestione e conduzione di impianti di smaltimento, trattamento e recupero rifiuti secondo le norme UNI ISO 14001:2004 e UNI ISO 9001:2000. Inoltre, dal 2001 ha ottenuto la registrazione secondo il Regolamento europeo 761/01 (EMAS II) della gestione della discarica di Ginestreto e dell’impianto connesso per la produzione di energia elettrica alimentato a biogas. La pubblicazione della Dichiarazione Ambientale, redatta conformemente al Regolamento EMAS II relativa alla Discarica di Ginestreto, è una prova dell’impegno della società verso l’ambiente e la trasparenza di comunicazione (per visionarla si veda il sito www.soglianoambiente.it). Cartoplastica: impresa, qualità e ambiente comondo, manifestazione internazionale sulla sostenibilità ambientale, consente di entrare in un comparto industriale, tecnologicamente avanzato, che punta alla salvaguardia ecologica per la gestione di una corretta politica ambientale. Merita attenzione la capacità di rispondere ad una sfida che attualmente assume dimensioni considerevoli, coinvolgendo gran parte dei soggetti e delle organizzazioni dedite ai problemi ambientali. L’ambiente, risultando essenziale per la vita dell’uomo, deve essere conservato come patrimonio dell’umanità e non può essere oggetto di situazioni soggettive di tipo deturpativo. Per questo la consape- E volezza di deteriorare il “bene” comune, chiamato “mondo”, ha scosso le coscienze focalizzando l’attenzione dei comparti inseriti in queste realtà. Con tali convinzioni, per l’undicesimo anno consecutivo, CP Cartoplastica ritorna ad Ecomondo come azienda protagonista e portatrice di politiche di sviluppo sostenibili per l’ambiente. Da sempre la Cartoplastica ha messo al centro della propria attività un customer service che abbraccia tutte le fasi di produzione e commercializzazione del prodotto, restando saldamente legata alla tutela dell’eco-sostenibilità, ma soprattutto considerando congiuntamente “la salute e l’ambiente” necessità primarie da preservare. Con standard internazionali in grado di garantire trasparenza e ottimizzazione del processo e mitigazione degli impatti ambientali, Cartoplastica, azienda specializzata nella produzione e distribuzione di contenitori per rifiuti ospedalieri e raccolta differenziata, si pone come obiettivo tale orientamento. Garantendo una produzione qualitativamente superiore, soddisfando esigenze e tempistiche diversissime tra loro ha ampliato il campo d’azione connotandosi come azienda Environmental friend. I contenitori prodotti sono tutti tecnologicamente avanzati, con caratteristiche che li rendono unici. Nel settore medico, per esempio, i contenitori si completano con una porta basculante per la raccolta di strumenti potenzialmente infettivi come aghi da siringhe, ovatte etc. Nel settore della differenziata, i cartoni assumono oltre alla valenza della sicurezza, un aspetto di efficienza inusuale: aprendo il contenitore, si trova già inserito un sacco con una chiusura ermetica per racchiudere i rifiuti. Il tutto si completa con un aspetto piacevole a sopperire i toni dei grigi della spazzatura. L’insight che da sempre ha contraddistinto l’azienda è “la forma che tutela ambiente e salute”: per questo sono attivamente presenti sul territorio nazionale ed internazionale con iniziative, eventi e momenti a garanzia della formazione e della salvaguardia ambientale. Ecomondo, come contenitore di realtà aziendali eterogenee, accomunate dalla stessa reason why, consente alla Car- toplastica di mostrarsi in una vetrina privilegiata per il sostegno dei propri valori. Valori che l’azienda ha intenzione di consolidare in territori nuovi e culturalmente fertili a recepire l’importanza della sostenibilità ambientale. Per questo, oltre alle nazioni estere già coinvolte nella mission aziendale, Cartoplastica pone nuovi obiettivi in realtà quali Dubai, Cina, Russia, e Sud America per consolidare la leadership all’interno di questo comparto. Ecco perché ogni anno il team sceglie di essere presente ad Ecomondo, sceglie di parlare da protagonista in un settore non facile ed in continua trasformazione, sceglie di proporre prodotti in continua evoluzione tecnologica e conformi alle norme vigenti in materia di raccolta rifiuti con contenitori omologati e certificati. per info: www.cpcartoplastica.it PAGINA 21 Le prospettive del prodotto rigenerato Nell’ambito di RI3 una giornata dedicata agli scenari di mercato D al 5 all’8 novembre 2008 il Padiglione D5 di Rimini Fiera ospiterà la quarta edizione di Ri3 RIgenera, RIcarica RIusa - Rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica. Con RI3, Rimini Fiera offre al mercato una fi era europea del settore, una rassegna specializzata in grado di presentare soluzioni ad un’emergenza i cui numeri lasciano intravedere una forte necessità di aggiornamento tecnologico. All’area espositiva si affi ancheranno confronti scientifi ci coordinati dal comitato responsabile dei contenuti della manifestazione. In particolare venerdì 7 novembre, dalle 10.30, sarà affrontata la questione rifi uti, sempre più centrale nell’agenda politica ed industriale. La rigenerazione dei consumabili (Cartucce toner e ink-jet) può essere una strada per ridurre il problema ed è necessario interrompere la spirale dell’usa e getta, offrendo concrete possibilità di mercato. La giornata, dal titolo ‘Rigenerato VS nuovo - Emergenze ambientali e prospettive di mercato’ metterà a confronto i produttori, gli utilizzatori, le aziende e la politica alla ricerca di opportunità e sinergie. Saranno presentati casi virtuosi, come ad esempio quello di Unicredit, produttori e utilizzatori si confronteranno sulle problematiche del settore con contributi da DVT, Refactory, Poste Italiane, Coop Emilia-Romagna. Nel pomeriggio (h.14.30), la ripresa dei lavori vedrà la presenza di amministratori pubblici che descriveranno il loro approccio al mercato dei prodotti eco compatibili. Sono attesi contributi dalla regione Lombardia, EmiliaRomagna, da Intercent-ER (Agenzia acquisti per la Pubbliche Amministrazioni della Regione Emilia Romagna) e Assoritech. Tema che interessa la manifestazione è ovviamente anche quello dei rifi uti elettrici ed elettronici e per questo sarà proposto, nel contesto di ECOMONDO, il ‘Forum RAEE’, appuntamento per approfondire le conoscenze della direttiva sui rifi uti, uno dei cardini delle politiche ambientali europee, che si affaccia attualmente alla ribalta nazionale per gli aspetti pianifi catori e gestionali legati al raggiungimento dei target fi ssati. Il Forum RAEE è in programma giovedì 6 novembre alle 9.30 e tratterà temi quali il programma di attività del Comitato di Vigilanza, lo stato di attuazione della normativa, la creazione di una rete di raccolta a servizio del cittadino, la responsabilità e il ruolo dei produttori in base alla normativa attuale e in divenire, le problematiche della distribuzione, il ruolo dei gestori nella raccolta differenziata dei RAEE, la qualifi cazione degli operatori del trattamento a garanzia degli obiettivi ambientali e delle regole di mercato, La modifi ca del D.Lgs. 151/05 secondo la delega prevista nella legge comunitaria, il processo di revisione europeo della direttiva Raee. Un mondo, quello dei RAEE, nel quale s’intrecciano importanti temi di interesse generale. Ad esempio, la costante crescita delle attività di esportazione di prodotti tecnologici da parte di paesi come la Cina, con la necessità che anche i produttori orientali adempiano con rigore al nuovo sistema di gestione delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Supporti di stampa, mercato in crescita Per assecondare l’espansione servono norme che liberalizzino maggiormente il mercato D a ormai tre decenni il settore svolge la sua attività e negli ultimi anni s’è fatta largo una diffusa cultura del recupero e del riuso. Ciò ha condotto alla commercializzazione di prodotti, in particolare cartucce, frutto di un processo di rigenerazione e la grande concorrenza sviluppatasi ha dato ulteriore impulso alle attività di tutela dell’ambiente per attirare la domanda del mercato. IL MERCATO DI TONER E CARTUCCE Il mercato del toner è in continuo sviluppo, attualmente si stima che nel mondo siano operative circa 110 milioni di stampanti monocromatiche, altre 20 milioni entreranno sul mercato entro il 2010. Anche il mercato delle cartucce rigenerate cresce costantemente e le prerogative affinché ciò avvenga anche in futuro sono la costante qualità del prodotto LabService Analytica per la Qualità dell’Aria L abService Analytica Srl dal 1984 commercializza consumabili e strumentazione da banco dedicata per laboratori chimici in ambito analitico, alimentare, ambientale e nella caratterizzazione di polimeri. Grazie ad una costante collaborazione con i principali laboratori sia pubblici che privati, LabService detiene importanti esperienze nell’analisi dei residui di fitofarmaci e dei microcontaminanti organici persistenti (POPs: es. diossine e PCB) e fornisce soluzioni specifiche secondo le principali metodiche di riferimento Da sempre attenta alle problematiche ambientali, LabService è l’unica azienda italiana del settore ad impegnarsi nella costante ricerca dei prodotti migliori per risolvere le necessità analitiche e di monitoraggio. Ed è in quest’ottica che LabService ha dedicato la propria esperienza di chimici industriali al problema dei POPs realizzando Campionatori Passivi non presidiati DEPOBULK® per il monitoraggio di Organici e Inorganici a livello di ultratracce. Nel corso degli ultimi anni è sta- to ampiamente dimostrato che l’atmosfera costituisce un importante veicolo di trasporto di molti materiali naturali ed inquinanti a breve e lunga distanza con ricadute sui vari comparti ambientali causando degrado e potenziale minaccia alla salute. Considerando le specie chimiche inquinanti, raccolte ed analizzate, come traccianti di contaminazione ed indicatori ambientali utili alla comprensione di meccanismi di migrazione, il sistema di Raccolta Passivo DEPOBULK® è stato progettato e realizzato secondo i metodi previsti dal Rapporto Istisan 06/38 dell’Istituto Superiore di Sanità per il campionamento e l’analisi dei tassi di deposizione in riferimento al DLgs 152/07 (attuazione direttiva 2004/107/CE) concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policicilici nell’aria ambiente. Inoltre, grazie al partner austriaco DioxinMonitoringSystem ®, LabService propone (fornendo inoltre assistenza tecnica ed operativa diretta) sistemi FISSI di Campionamento in continuo delle emissioni per brevi o lunghi pe- riodi, da termovalorizzatori, acciaierie e impianti industriali con potenziale contenuto di Diossine, Furani e PCBs DioxinMonitoringSystem ® è il sistema in continuo per il campionamento di diossine TOTALMENTE RISPONDENTE a quanto previsto dalla Direttiva 76/2000/EC (con Limiti di 0,1 ng/m3) e CONFORME a quanto specificato nella Metodica UNI EN1948/96-parte 1. DioxinMonitoringSystem® soddisfa ANCHE i principi previsti dalla Metodica USA EPA23, grazie a: Campionamento ISOCINETICO del flusso gassoso (2 sonde) Utilizzo di filtri in fibra di vetro per la raccolta delle polveri Colonna a due stadi con materiale per l’assorbimento delle Diossine in fase gassosa (filtri PUF) La principale differenza con gli altri sistemi consiste nell’utilizzo di aria di diluizione e nella speciale realizzazione dell’unità filtrante, che consente di lavorare SENZA LA FORMAZIONE DI CONDENSA, quindi il laboratorio di analisi dovrà trattare solo un campione secco con grandi vantaggi operativi. Per monitorare le Diossine in emissione, DioxinMonitoringSystem ® può campionare il flusso gassoso dal camino ad esempio per periodi da 8 ore ad alcuni giorni (anche 28 giorni), consentendo il calcolo del reale valore medio annuale delle Diossine in emissione e permettendo di determinare la tendenza all’aumento o alla riduzione sulla base di statistiche ottenute da dati reali. Inoltre il sistema WINDSELECT+ riproduce la filosofia di campionamento del DioxinMonitoringSystem ® per controllare l’impatto sull’ambiente da fonti di emissioni puntiformi e/o diffusive di diossine e altri microinquinanti, anche in funzione della direzione del vento, consentendo il campionamento separato di particelle di polveri (PM10PM2,5-PM1) e dei POPs LABSERVICE ANALYTICA Srl Via Emilia 51/c 40011 Anzola Emilia -BO Tel +39051732351 Fax +39051732759 E-mail: [email protected] www.labservice.it e la differenza di prezzo attualmente esistente sul mercato rispetto a quelle originali. Attualmente sono richieste particolarmente le stampanti a colori, grazie all’aumento dell’uso del Multifunzionale. Nel 2006 c’erano circa 10 milioni di esemplari in circolazione, nel 2010 si stima diventeranno 30 milioni. Anche il mercato delle ink-jet è in crescita: nel 2006 c’erano circa 350 milioni di stampanti installate in tutto il mondo e si stima diventeranno 400 milioni nel 2010. Un aumento quindi pari al 14%. In un lasso temporale di 3 anni, le stampanti multifunzionali rappresenteranno allora i due terzi di questo mercato. Oltre a consentire una panoramica di prodotto, RI3 affronterà anche i temi di attualità del settore, come la necessità di incoraggiare l’Unione Europea ad indirizzare i Paesi membri verso comportamenti orientati all’utilizzo di prodotti riutilizzati e rigenerati. Altro problema sono le politiche ostruzionistiche da parte dei costruttori di stampanti rispetto all’utilizzo di cartucce provenienti da attività di rigenerazione, impedendo spesso ai prodotti un corretto funzionamento. Tutto ciò procede, fra l’altro, un danno per l’ambiente. I produttori di cartucce chiedono l’introduzione di una politica di competizione e insieme d’innovazione aggiungendo l’imperativo della salvaguardia ambientale verso la quale si sentono davvero competitivi e tecnologicamente adeguati. Con RI3, Rimini Fiera offre al mercato una fiera capace di far risaltare queste tematiche, fra l’altro contestualizzata in un calendario di manifestazioni che nel quartiere si svolgono contemporaneamente: ECOMONDO, fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile e KEY ENERGY, fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppo. PAGINA 22 MG Recycling: l’arte del recupero del rame con la separazione ad aria Azienda leader in un campo indispensabile per lo sviluppo sostenibile delle produzioni industriali Q uello del riciclo – ossia il riutilizzo del materiale “di scarto” all’interno di un processo produttivo di qualsiasi genere – è un concetto che sta alla base dell’ecologia, prima ancora che dell’economia. Applicato in natura in tutti i “cicli” biologici, il “riciclo” permette di razionalizzare lo sfruttamento dei materiali e l’utilizzo dell’energia. Anche i cicli produttivi dell’uomo, intesi a qualsiasi scala, da quelli connessi allo stesso modo di vivere nell’ambito della società alle produzioni agricole e industriali, non sfuggono a questa ferrea regola, nonostante quello che si poteva e si può pensare a livello di singoli individui ma anche di intere società nell’ebbrezza consumistica dei vari “boom” economici che si sono susseguiti e continuano a susseguirsi – almeno fino a ieri – nelle varie parti del mondo. Una legge naturale – quella del riciclo – istintivamente applicata nelle società umane fino a non molti anni fa e ben conosciuta, per esempio, dai nostri nonni, alle prese con un mondo rurale in cui la plastica era pressoché assente e di materiali, senza alcuna eccezione, ce n’erano pochi (soprattutto i metalli, ma anche il legno e i tessuti) e per questo diventavano invariabilmente pregiati. Allora era normale che uno stesso oggetto – o un suo pezzo – passasse attraverso innumerevoli utilizzi e riutilizzi, magari accompagnando una famiglia attraverso le generazioni, applicando in pratica quello che adesso è diventato un messaggio nelle campagne promozionali della raccolta differenziata. Se l’“uomo della strada” se ne sta accorgendo ora della necessità di recuperare almeno in parte questa antica saggezza, l’arte del riciclo nel mondo della produzione industriale evoluta è una realtà da diversi anni e continua ad evolversi in forme sempre più efficienti e specialistiche con il progresso della ricerca e della tecnologia. Un campo di attività che diventa sempre più indispensabile per uno sviluppo sostenibile delle produzioni industriali, che ha visto sorgere e svilupparsi aziende specializzate all’avanguardia. Ne è un esempio significativo MG RECYCLING S.r.l., con sede italiana a Bondeno, presso Ferrara (info@mgblo. it - www.mgrecycling.it), che è diventata nel mondo sinonimo di qualità e affidabilità per il recupero del rame. La MG RECYCLING grazie all’esperienza maturata nel campo della separazione ad aria, realizza macchine e impianti applicabili in diversi settori dove necessita il recupero degli scarti di lavorazione. Azienda dotata di grande flessibilità, il suo punto di forza è la capacità di studiare e proporre “soluzioni personalizzate” adatte alle specifiche esigenze di ogni cliente, producendo macchinari “su misura” che possono essere inseriti anche singolarmente in impianti già esistenti. Per consentire questa flessibilità l’azienda è dotata di uno studio tecnico interno all’avanguardia, che analizza le specifiche problematiche e realizza i progetti, e di una capacità produttiva che le consente di costruire i macchinari direttamente in Italia con materiali di elevata qualità, utilizzando personale altamente specializzato. L’azienda garantisce ai clienti qualità e affidabilità in ogni fase del rapporto, a cominciare dalla consulenza fornita da esperti in grado di rispondere ad ogni esigenza per il recupero di scarti differenziati. Su istruzioni di MG RECYCLING il cliente è in grado di provvedere personalmente all’installazione e alla semplice manutenzione da effettuare per il buon funzionamento delle macchine, ma in ogni caso l’azienda è sempre disponibile ad inviare propri tecnici specializzati e garantisce ovunque una pronta assistenza. I prodotti MG RECYCLING possono essere combinati in diverse tipologie di impianti che variano a secondo del materiale da trattare e delle esigenze del cliente. Fiori all’occhiello della produzione di MG RECYCLING sono COMPACT 150T e COMPACT 220T. Si tratta di impianti tecnologici compatti e completi per il recupero del rame dai cavi elettrici e altri scarti differenziati con peso specifico diverso tra loro. Il punto di forza di questi impianti, che li rende unici nel loro genere, è la possibilità di ottenere un efficace separazione sia trattando cavo capillare, grazie alla presenza del granulatore a celle “polverizzatore” tra mulino a lame e separatore ad aria, che cavo rigido, grazie alla possibilità di escludere lo stesso polverizzatore dall’impianto tramite un by-pass. Altri dispositivi, come l’inverter applicato al motore del polverizzatore e la predisposizione per il raffreddamento della camera di taglio del mulino a lame ampliano la potenzialità di trattamento e recupero di materiali dell’impianto. Segnaliamo il nuovo impianto MONSTER presentato alla fiera EXPORECICLA di Zaragoza che ha riscosso un grande successo. MG RECYCLING è un marchio noto nel mondo per la sicura affidabilità, garanzia e serietà. Una posizione leader nel mercato mondiale del recupero degli scarti di lavorazione raggiunta grazie al costante impegno delle persone che vi lavorano e alla fiducia che ha saputo riscuotere presso i clienti. L’evoluzione del Consorzio CARIIEE: dall’elettrico al fotovoltaico, dalla cogenerazione al risparmio energetico Tante imprese che hanno investito nella ricerca industriale e nell’innovazione Il Consorzio CARIIEE nasce a Bologna, nel 1964, dall’iniziativa di un gruppo di installatori elettrici ed elettronici che, creando sistema fra le imprese, realizzarono un modello industriale che ha saputo coniugare l’esigenza della flessibilità aziendale con la necessità di operare con un unico brand ottimizzando tutti i vari processi della filiera: dall’acquisizione, all’approvvigionamento, alla formazione e ad uno spiccato senso di appartenenza. La coesione di tante imprese che costantemente attribuivano al consorzio ri- sorse destinate all’innovazione ha permesso un continuo posizionamento nel mercato, coerente con le sue continue mutazioni. Oggi il Consorzio associa oltre 160 imprese operanti su tutto il territorio nazionale, prevalentemente in Emilia-Romagna, con altre due sedi operative in Veneto (Padova) e Friuli-Venezia Giulia (Trieste). Il Consorzio, da tempo, ha effettuato investimenti nella ricerca industriale e nella formazione mirata delle maestranze delle imprese socie, adottando i più rigorosi model- li di sicurezza ed ambiente, adeguatamente coniugati ad elevati standard prestazionali e di garanzia nell’esecuzione dei lavori e sul funzionamento degli impianti. Il comparto dell’energia pulita tramite l’installazione chiavi in mano di impianti fotovoltaici, sia nel segmento privato che in quello corporate unitamente ad impianti di cogenerazione e trigenerazione, è un fattore competitivo di successo del Consorzio in quanto gli interventi sono coniugati a soluzioni manutentive che di fatto limitano al massimo il rischio degli investimenti dei vari committenti. Il Cariiee ha ricercato, fin dall’inizio, la garanzia di filiera: dalla progettazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria, consapevole che solo con tale impostazione strategica fosse possibile garantire l’efficacia e l’efficienza degli impianti. Per fare ciò ha ricercato solide alleanze, creato unità operative specifiche e proceduto alla sua certificazione, sia secondo la norma di Qualità che Ambientale. La tipologia delle commesse acquisite sotto l’aspetto quali-quantitativo è la risposta concreta di quanto l’innovazione di processo e di prodotto sia pregnante. L’esperienza acquisita ha prodotto una risultante di filiera che armonizzando gli aspetti progettuali, quelli economico-finanziari, quelli installativi e quelli manutentivi, ha creato valore anche in termini di soluzioni integrate mediante l’adozione installativa sia di impianti fotovoltaici cristallini che amorfi con soluzioni modulari in termini dimensionali per utilizzatori privati e imprese. Oggi il Consorzio CARIIEE si è posizionato per soluzioni globali chiavi in mano e interviene: – con sopralluoghi per rilevare le caratteristiche e le potenzialità di realizzazione degli impianti fotovoltaici, di cogenerazione o di trigenerazione; – nella elaborazione dei relativi piani economico finanziari; – nella proceduralizzazzione tecnico-amministrativa verso le autorità o gli enti preposti; – nella manutenzione ordinaria e straordinaria ventennale agli impianti. Sempre garantendo la producibilità dell’impianto e la scelta di soluzioni tecnologiche d’avanguardia. Soc. coop. dal 1964 Via Persicetana Vecchia, 26 40132 Bologna Tel. 051•4143811 Fax 051•4143838 e-mail: [email protected] www.cariiee.it Sede VENETO Via Tezzon, 37 35020 Pozzonovo (Pd) Tel. 0429•773954 Fax 0429•772351 Sede FRIULI VENEZIA GIULIA Via Carducci, 22 34125 Trieste Tel. 040•3721908 Fax 040•3477301 Tutte le foto sono relative a realizzazioni eseguite dal Cariiee PAGINA 23 L’impegno di SPES nella depurazione delle acque S PES operativa dal 1997, fornisce servizi specialistici di progettazione e consulenza nel settore dell’elettronica e dell’information technology, rivolti principalmente ad imprese del comparto industriale. Le partnership instaurate con importanti gruppi industriali hanno portato alla costituzione di un “centro di ricerca altamente qualificato”, con connotati di eccellenza nelle seguenti aree di intervento: automazione industriale, building & home automation, tutela ambientale, gestione di processi industriali e risparmio energetico. La riduzione dell’inquinamento generato dalla rete diffusa di scarichi civili ed industriali rappresenta uno degli obiettivi principali per le politiche di salvaguardia dell’ambiente e conservazione del territorio. La maggior parte di questi scarichi vengono trattati da impianti di dimensioni medio piccole e rappresentano una fonte più che potenziale di inquinamento. Nell’ambito del trattamento delle acque di scarico, questa esigenza si rispecchia in parte nell’adeguamento e nell’ammodernamento delle tecnologie oramai considerate inadatte e obsolete per il raggiungimento dei principali obiettivi. Se da una parte i grandi impianti di trattamento presenti in alcune aree geografiche hanno già risposto a questa marcata richiesta, dall’altra si evidenza una realtà costituita da un elevato numero di piccoli-medi impianti distribuiti sul territorio che non hanno ancora la possibilità di recepire e di attuare queste spe- cifiche. Inoltre attualmente, una corretta progettazione di un impianto di trattamento delle acque reflue non è sufficiente a garantire la costante e soddisfacente qualità dell’acqua allo scarico: ciò vale anche per impianti che trattano esclusivamente reflui civili ma soprattutto per impianti che trattano reflui misti industriali/civili. A seguito di questo contesto, nasce l’idea di SPES di realizzare una serie di tecnologie atte a superare le problematiche di quelle tipologie di impianti spesso localizzati in aree isolate, che non hanno un economia di scala in grado di giustificare investimenti considerevoli. SPES ha focalizzato la sua attenzione in due principali direzioni, proponendo sul mercato nuovi prodotti e soluzioni innovative sia per l’analisi di Piattaforma elettronica digitale PLT_line laboratorio (biosensori) che per il monitoraggio ed il controllo locale e remoto degli impianti industriali (sistemi di telecontrollo) con particolare riferimento agli impianti per il trattamento e la depurazione delle acque reflue. Nel contesto specifico SPES è in grado di svolgere il ruolo di integratore di sistema, progettando e fornendo l’intera architettura hardware e software per la gestione integrata dell’impianto, dei componenti necessari per realizzare il controllo e la supervisione, nonché del network di comunicazione locale e remoto necessario all’implementazione di una strategia di telecontrollo basata su tecniche evolute di datamining. PLT_LINE per il telecontrollo locale e remoto di una rete di impianti di trattamento e non solo…. La PLT_line Piattaforma Elettronica Digitale è stata sviluppata per il monitoraggio e controllo di impianti per la depurazione delle acque reflue industriali e civili, come un insieme di strumenti integrati in un sistema modulare, scalabile, customizzabile e per questo particolarmente adatto ad impianti di dimensioni medio-piccole, con l’obiettivo di migliorare il grado di qualità dei processi di depurazione e ridurne i costi di gestione e trattamento. L’innovativa architettura garantisce un’estrema flessibilità di utilizzo ed assicura una semplice gestione delle configurazioni di impianto e delle eventuali modifiche successive. La completa modularità di tutti i dispositivi hardware e software rende interessante l’applicazione anche nei casi di upgrading di opere preesistenti, equipaggiate con diversi PLC non integrati tra loro e deputati all’applicazione di semplici logiche di controllo. Sia nelle configurazioni di impianto più elementari che in quelle più particolari, la forte interconnessione con il database interno permette un controllo puntuale dello stato attuale d’impianto e dello storico di tutti i dati acquisiti e delle operazioni impartite dagli utenti, garantendo elevati standard di qualità e di sicurezza. Questa possibilità si concretizza nello scambio di informazioni in tempo reale tra i diversi soggetti interessati, laboratorio analitico, operatore di impianto, consulente di processo. Una semplice ed intuitiva interfaccia grafica rende facile l’utilizzo anche a personale non esperto. Le sue peculiari caratteristiche rendono quindi la PLT_ Line adatta a chiunque voglia adottare un sistema di controllo snello, ma allo stesso tempo robusto e performante, applicabile su impianti di diversa natura e di configurazione. MARTINA : l’innovazione nel monitoraggio della depurazione biologica MARTINA è un analizzatore da laboratorio multiparametrico, realizzato espressamente per l’esecuzione di test biologici su fanghi di depurazione con tecniche di titolazione a setpoint e di respirometria. Martina è ideale per le applicazioni in ambito di tutela ambientale, sia per il monitoraggio in termini cinetici, dei principali processi biologici degli impianti a fanghi attivi (nitrificazione, denitrificazione, biodegradazione aerobica della sostanza organica, metanogenesi) che per caratterizzare dettagliatamente i Alcuni esempi dell’utilizzo di TITAAN per il controllo automatizzato dei processi: attivazione by-pass per stoccaggio temporaneo reflui (1), dosaggio reagenti (2), regolazione aerazione (3), gestione ricircolo fanghi (4). reflui (sostanza organica biodegradabile, azoto nitrificabile, potenziale di denitrificazione, potere inibente, ecc...) effettuando una valutazione eco-tossicologica e “risk assessment” di suoli e acque contaminati. Lo strumento è dotato di applicativi SW user-friendly realizzati appositamente per fornire informazioni immediatamente utilizzabili per la gestione dei processi in esame. TITA AN : misure biologiche online per il monitoraggio e il controllo in tempo reale dei processi Nel campo degli analizzatori da campo, infine, TITA AN è in grado di offre al gestore dell’impianto, un esauriente quadro delle “condizioni di salute” del comparto a fanghi attivi sia di tipo continuo che discontinuo, il tutto in completo automatismo. L’utilizzo di questo sistema di monitoraggio avanzato ed automatico secondo un preciso programma stabilito dall’operatore, consente l’ottimizzazione dei trattamenti, in termini di resa depurativa e di risparmio energetico, una tempestiva segnalazione di eventi potenzialmente dannosi per l’efficienza dei processi biologici, quali l’ingresso al trattamento di reflui estremamente concentrati o contenenti composti inibenti o recalcitranti e l’ attuazione di misure correttive in tempo reale per evitare l’innalzamento delle concentrazioni nell’effluente e la non conformità con i limiti consentiti allo scarico. Le tecniche di misura implementate sono caratterizzate dall’utilizzo di sensori semplici e robusti, quali sonde di pH e ossigeno disciolto e si basano fondamentalmente sulla stima del tasso di rimozione dei substrati. Lo strumento è perfettamente integrato con la piattaforma di acquisizione PLT line, da cui il TITA AN può essere visto come un sensore multiparametrico evoluto. Brain Tech: tra automazione industriale e impegno ecologico–ambientale L’azienda forlivese realizza ECOTOTEM per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti RAIN TECH S.a.s. è un’azienda forlivese che opera da oltre dieci anni nel settore dell’automazione industriale, realizzando sistemi hardware e software per il controllo di processo e acquisizione dati da impianti e linee di produzione. In questa attività ha maturato un’esperienza unica nella progettazione e realizzazione di soluzioni per il controllo di produzione, tracciabilità, pesatura ed etichettatura, ricette e dosaggio, identificazione automatica e gestione logistica delle produzioni più varie, soprattutto nel settore dell’agroalimentare. La filosofia che ha guidato BRAIN TECH S.a.s. è sempre stata quella di inquadrare ogni singola realtà produttiva in una visione totale, finalizzando questa capacità alla crescita e all’affermazione delle aziende. I sistemi messi a punto da BRAIN TECH S.a.s. attraverso la propria tecnologia GENESYS, raccolgono informazioni direttamente “sul campo”, interfacciandosi e gestendo dispositivi, sistemi automatici e strumentazioni esistenti, consentendo una visualizzazione rapida e intuitiva dell’intero processo produttivo. A questo punto, perché non utilizzare questa esperienza consolidata e la collaudata tecnologia industriale messa a punto al servizio dell’ambiente e della comunità, gestendo una delle maggiori emergenze ecologiche che coinvolgono la società italiana? Nasce così l’impegno nel settore ecologia–ambiente, che grazie a un’esperienza di successo con uno dei più importanti fornitori di servizi ambientali, il Gruppo HERA S.p.A., ha consentito a BRAIN TECH S.a.s. di realizzare una soluzione dedicata alle aree di raccolta differenziata dei rifiuti. Il “prodotto” di questa felice collaborazione è il sistema ECOTOTEM (www.ecototem.it), una soluzione completa e funzionale per la gestione della stazione ecologica di raccolta differenziata dei rifiuti. ECOTOTEM è costituito da un dispositivo informatico interattivo che guida l’utente durante la fase di conferimento dei rifiuti, a partire da quella iniziale di identificazione personale fino alla pesatura del rifiuto e la stampa dello scontrino. L’interfaccia multimediale ECOTOTEM funziona attraverso il “lavoro” coordinato di numerosi applicativi software che permettono l’analisi e la visualizzazione dei risultati delle attività di con- ferimento per ogni stazione ecologica. Tutte le informazioni sono fornite in tempo reale. ECOTOTEM è in realtà un sistema multifunzione che, al di là della gestione delle isole di raccolta differenziata, può essere impiegato anche per le postazioni informative self–service, per interrogazioni e richieste di certificati, per prenotazioni e biglietteria, B per consultazioni di informazioni turistiche e territoriali. Fisicamente si presenta come un “chiosco” telematico dotato di tecnologia d’avanguardia multimediale, con struttura in acciaio inox e schermo a colori da 17 pollici sensibile al tatto. Il sistema, con istruzioni multilingue e sintetizzatore vocale stereofonico, dispone di un lettore di codice a barre o smart card e di stampante per scontrini o biglietti. Il software di bordo permette il riconoscimento degli utenti mediante tessera personale, di visualizzare comunicati e note informative, riconoscere l’utente autorizzato, selezionare il rifiuto da conferire, pesarlo, trasmetterne i dati al centro di elaborazione. Il sistema ECOTOTEM viene fornito come soluzione completa “chiavi in mano”, dall’analisi dei requisiti alla messa in servizio in stazione ecologica, passando per l’integrazione con i software gestionali dell’azienda o dell’amministrazione comunale. Sono disponibili funzioni e moduli aggiuntivi per la gestione della “raccolta porta a porta”, conferimento rifiuti speciali R.A.E.E., gestione del “bilancio di massa”. L’esperienza ultradecennale maturata nella conoscenza del ciclo produttivo finalizzata al miglioramento della produzione delle aziende, alla razionalizzazione delle risorse per aumentare il livello qualitativo del prodotto, alla ricerca del massimo rendimento ed efficienza, a trasformare le informazioni nel formato più idoneo per realizzare una economia di scala a supporto delle attività di controllo e gestione, ha permesso a BRAIN TECH S.a.s. di sviluppare numerosi sistemi integrati hardware–software– applicativi per il controllo, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti, per venire incontro alla gestione di una problematica sempre più pressante per le aziende e per i cittadini, presentati alla fiera ECOMONDO di Rimini. Sani Rino: la tecnologia del recupero dei materiali al servizio di tutti La gestione e il recupero dei materiali costituisce la sfida cruciale per il futuro del pianeta U no dei nodi dello sviluppo sostenibile e della gestione ecologica delle attività sul nostro pianeta riguarda le tecniche di recupero e di riciclag- gio dei materiali, il cui sfruttamento sta procedendo ormai a ritmi tali da superare quelli assai più “slow” concessi dalla natura alla sua rinnovabilità. Il recupero dei materiali e la loro trasformazione in risorse primarie e secondarie per l’edilizia, e non solo, rappresenta un settore in continua evolu- zione, che richiede un elevato grado di specializzazione tecnologica. In questo campo di attività, che costituisce una sfida cru- ciale e imprescindibile per il nostro futuro, Sani Rino, affermata azienda nelle demolizioni e nel recupero di materiali, sta portando la propria esperienza oltre la cerchia della provincia di Parma con l’obiettivo di affacciarsi su tutto il territorio nazionale. L’azienda Sani Rino si rapporta con una vasta tipologia di attrezzature adatte a ogni tipo di clientela, che va dalle grandi imprese di costruzioni edili alle esigenze dei privati. Sani Rino per tenere il ritmo dei cambiamenti dei mercati si avvale di un’equipe tecnica altamente specializzata, in grado di soddisfare ogni esigenza della propria clientela. L’azienda non si limita ad applicare ai massimi livelli tecnologie già disponibili sul mercato, ma collabora anche con importanti partners per lo studio e l’applicazione di nuovi sistemi avanzati nel campo ambientale. Quella dell’azienda Sani Rino è una professionalità che affonda le sue radici nel knowhow dell’industria parmense del dopoguerra che negli anni, dopo aver attraversato il difficile periodo della ricostruzione, quello più felice del boom economico, e l’affermazione nei mercati, in un nuovo concetto di globalizzazione, è approdata con successo ai tempi moderni: più veloci nel cambiamento che esigono flessibilità e scelte imprenditoriali strategiche per rimanere al passo con i tempi. L’azienda Sani Rino, infatti, nasce nel 1954 occupandosi di lavori di scavi e movimentazioni di terreno. Nel corso degli anni ha potenziato il proprio parco mezzi con nuovi macchinari e nel 1976 ha iniziato una nuova attività che è quella della produzione di calcestruzzo. Da oltre dieci anni si occupa anche di demolizioni, un settore in espansione anche per l’attenzione che oggi c’è per il recupero delle aree industriali dismesse e la loro riqualificazione. Fra i prodotti principalmente recuperati e riutilizzati per nuovi impieghi ci sono mattoni, coppi, ma anche legno e ferro. L’azienda Sani Rino, nella fase che precede la demolizione, opera secondo un criterio selettivo del materiale recuperabile che viene suddiviso e stoccato per tipologia, garantendo alti standards di mantenimento per il suo perfetto riutilizzo. Quindi, procede alla demolizione vera e propria dei fabbricati con mezzi e attrezzature all’avanguardia, recuperando anche le macerie che, dopo le opportune analisi, vengono trattate tramite un frantoio, ulteriormente ripulite e “deferrizzate” per diventare materia prima secondaria per l’edilizia, il cui impiego è particolarmente adatto per progetti legati alla realizzazione di rilevati stradali e sottofondi. Oggi, con il progressivo esaurimento delle risorse, l’orientamento è di sfruttare l’energia nelle sue varie forme e riciclare i materiali esistenti in un’ottica di sviluppo sostenibile e l’azienda Sani Rino è pronta a raccogliere la sfida e a misurarsi con questa importante scommessa di valenza ambientale. PAGINA 24 X Conferenza Nazionale sul Compost 10 anni di Recupero, 10 anni di Qualità R icorre quest’anno il DECENNALE della Conferenza Nazionale sul Compostaggio. Si tratta di un importante anniversario per il CIC e per Ecomondo che ci ha finora ospitati, testimonianza di una crescita progressiva per l’intero settore, diventato ora un “sistema industriale sviluppato, maturo, innovativo e sostenibile”. Nato nelle Regioni Lombardia e Veneto da una scommessa ambientale negli anni ’90, il compostaggio continua costantemente a crescere: si stima che nel 2008 in Italia saranno raccolte, trattate e recuperate circa 3.500.000 ton di frazioni organiche. Oltre 230 impianti operano sul territorio nazionale, dalle piccole piattaforme, a veri e propri poli tecnologici che gestiscono oltre 500 ton/giorno di rifiuti organici. E il sogno si è realizzato: ilmercato e la valorizzazione del compost di qualità sono cresciuti e il prodotto viene collocato con maggiore facilità. Dieci anni fa ci si preoccupava di poter trovare un mercato per circa 200.000 ton/anno di compost, mentre i dati provenienti dalla gestione 2007 dimostrano che oltre 1.400.000 ton di compost di qualità sono state assorbite dai settori convenzionali e biologici dell’agricoltura di qualità. Il CIC ha contribuito all’espansione e alla definizione di un mercato per il prodotto, soprattutto grazie al suo costante im- pegno e dialogo con le istituzioni e con le imprese associate, ma anche grazie alla stretta collaborazione con importanti enti come l’APAT, l’ISS, ENEA, alcune Regioni, i Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura. Nel 2003 il CIC ha contribuito a rilanciare le opportunità di mercato con l’introduzione del Marchio di Qualità sugli ammendanti compostati, mentre, più recentemente, di fronte all’im- PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 Ore Business Media S.r.l. Settimanale - Anno 1 - Numero 10 - Lunedì 3 novembre 2008 portanza e alla diffusione dei materiali “biodegradabili” utilizzati per produrre imballaggi, contenitori, oggetti per il catering, ecc, il Consorzio ha creato il marchio “Compostabile CIC”, un nuovo sistema di certificazione sulla compostabilità allo scopo di garantire a questi manufatti il corretto recupero attraverso il compostaggio. Durante la Conferenza saranno discussi questi passaggi storici con alcuni dei protagonisti che hanno contribuito alla crescita del settore (politici, funzionari della pubblica amministrazione, ricercatori e scienziati) e, alcuni di loro saranno premiati in segno di riconoscenza. Durante le premiazioni saranno conferiti riconoscimenti alle prime imprese Italiane ad aver ricevuto la Certificazione della Compostabilità di materiali e manufatti prodotti in materiali “compostabile”, inoltre, saranno premiate le altre imprese che nel corso del 2008 hanno ottenuto il Marchio di Qualità CIC per il l’ammendante compostato prodotto. La Conferenza sarà anche un momento di aggiornamento tecnico e scientifico, e tra l’amarcord del passato e le premiazioni delle imprese virtuose, ci sarà ampio spazio anche per le relazioni tecniche provenienti dalle imprese associate, dal mondo accademico, e dai ricercatori. La Conferenza si svolgerà in due sessioni: nella prima parte intitolata “Risolvendo le negatività”, si intende focalizzare l’attenzione sugli aspetti normativi, tecnici, scientifici e operativi della raccolta e del trattamento delle frazioni organiche al fine di attestare l’importanza del compostaggio nell’intera filiera del recupero; la seconda parte invece, “Creando positività” si occuperà della qualità del compost, del suo mercato, delle tecniche di commercializzazione, di valorizzazione e del ruolo del compost nel ciclo del carbonio. Presiede la prima sessione: Presiede la seconda sessione Alessandro Canovai - Vice Presidente CIC Flavio Bizzoni - Vice Presidente CIC Risolvendo le Negatività Portano i loro saluti: Daniele Fortini - Presidente di Federambiente Pietro Colucci - Presidente dell’Assoambiente Carlo Noto La Diega -Vice Presidente FEAD Antonio Cavaliere - Presidente Osservatorio Nazionale sui Rifiuti • 09.30 Leonardo Ghermandi, Presidente del CIC • 09.50 Rosanna Laraia, ISPRA “Le questioni aperte nella normativa nazionale” • 10.15 Loredana Musmeci, ISS “Elementi di novità dalla ricerca” • 10.45 Il Ministro dell’Ambiente, On Stefania Prestigiacomo (è stata invitata) Le politiche del Governo per il recupero e il riciclaggio dei rifiuti • 11.15 Prima Premiazione: Il Presidente del CIC premia i Pionieri del Compostaggio. • 11.30 Presentazione dell’Accordo di Programma tra la Regione Veneto e il CIC Fabio Fior Regione Veneto, Lorena Franz Osservatorio Veneto sul Compostaggio • 11.50 Relazione tecnica: sistemi di raccolta a confronto, la sfida del centro – sud Franco Gerardini, Dirigente Regione Abruzzo • 12.15 Presentazione del Marchio della Compostabilità a cura di Massimo Centemero. • 12.30 Seconda premiazione: Il Presidente del CIC premia le imprese che hanno ottenuto la Certificazione della Compostabilità Creando le Positività • 14.00 Narciso Salvo, Presidente Assofertilizzanti “La riforma della normativa sui fertilizzanti, a che punto siamo ?” • 14.20 Stefano Masini, Coldiretti“Il mercato degli ammendanti in agricoltura- scenari di sviluppo” • 14.50 Paolo Sequi “La difesa del suolo come politica ambientale nell’era di Kyoto” • 15.20 Massimo Centemero “Il Marchio di Qualità CIC, e la Tracciabilità degli Ammendanti” • 15.45 Terza Premiazione: Il Presidente del CIC premia le imprese che hanno ottenuto il Marchio di Qualità CIC nel 2008. • 16.00 Enzo Favoino, Scuola Parco di Monza “Carbon Sink: il ruolo del compost di qualità” • 16.20 Sergio Piccinini, CRPA “Materia o energia? Compostaggio e la Digestione Anaerobica” • 16.45 Angela Massaglia assessore all’ambiente della Provincia di Torino “Il Compost negli Acquisti pubblici verdi” • 17.10 Vincenzo Bellini, Consorzio Toscana Ricicla “I Piani di Sviluppi Rurali, gli incentivi al recupero della sostanza organica nei suoli” • 17.30 Federico Valentini, Gesenu SpA, Cecilia Binello Gaia SpA “Nuove forme di commercializzazione del compost” • 18.00 Chiusura Lavori DIN NEWSLETTER DIRETTORE RESPONSABILE: Pierantonio Palerma Il Sole 24 Ore Business Media S.r.l. Via Patecchio, 2 20141 - Milano Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 STAMPATORE: Centrostampaeditoriale S.r.l. Via del Lavoro, 18 36040 - Grisignano di Zocco (VI)