Irrigazione della patata - RM Irrigation Equipment

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Irrigazione della patata - RM Irrigation Equipment
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19-02-2007
16:44
Pagina 80
[ AGRONOMIA ]
Irrigazione della patata,
il rotolone è competitivo
Una prova condotta nella Sila ha evidenziato che i costi di gestione
dell’attrezzatura sono compatibili con la produzione della coltura
■ di Giuseppe Taglioli
ell’impiego del rotolone
è fondamentale conoscere bene le prestazioni e i costi d’esercizio dell’attrezzatura, che ci permettono d’impostare una pianificazione irrigua corretta e, soprattutto,
economicamente sostenibile.
Il contenuto di questo articolo riguarda proprio lo studio
delle prestazioni di un semovente irriguo ad ala avvolgibile (rotolone), nella fattispecie utilizzato per l’irrigazione
della patata, con la valutazione dei costi d’esercizio che esso comporta. Queste osservazioni, pur non avendo il conforto della significatività statistica delle prove che le hanno originate, derivando dalle
indicazioni fornite direttamente sul campo nell’uso concreto e reale e su vaste superfici, possono consentire di trarre comunque indicazioni utili sia tecniche sia economiche
relative a questo semovente
che, come noto, è molto diffuso in tutte le zone geografiche.
Il fondo rustico di 42 ha presso il quale sono state effettuate le prove tecnologiche nel
2006 è sito in provincia di Cosenza, nel comune di Spezzano della Sila. La superficie è
articolata in diversi corpi alcuni anche molto distanti tra
loro: questo fatto giustifica ap-
N
L’autore è dell’Istituto di Economia e ingegneria agrarie dell’Università di Bologna.
80 - TERRA E VITA n. 3/2007
Il rotolone è uno dei sistemi irrigui più flessibili.
pieno il ricorso al semovente
(rotolone) per le sue note caratteristiche di trasferibilità.
L’approvvigionamento idrico
viene in parte garantito dall’Arssa “Agenzia regionale per
lo sviluppo e per i servizi in
agricoltura” (che si occupa della gestione degli impianti irrigui sull’altopiano Silano) attraverso un impianto idrico che
serve un comprensorio di 5.000
ha. La consegna dell’acqua alle aziende del comprensorio
non segue il sistema a domanda ma quello turnato; l’acqua
arriva in pressione alle aziende con un turno stabilito dal
consorzio a seguito delle prenotazioni fatte dagli agricoltori e delle esigenze idriche delle colture. L’ordinamento colturale effettuato prevede l’avvicendamento della patata con
frumento e prato pascolo, scel-
te condizionate anche dalle
condizioni climatiche. L’azienda dispone di 4 rotoloni,
dal modello 90 al 110. Il terreno presenta le seguenti caratteristiche: sabbia 51%, limo
25,4% , argilla 23,6%.
Il clima si può considerare di
tipo continentale, caratterizzato da inverni rigidi con temperature minime che raggiungono in alcune annate anche i
–20/-25 °C e estati asciutte con
escursioni termiche nelle 24
ore anche di 20 °C. Le precipitazioni sono abbondanti e
concentrate soprattutto nei
periodi che vanno dall’autunno alla primavera, mentre l’estate, per lo più decorre asciutta (media annuale di 1.050
millimetri di pioggia, con riferimento 1950-1991).
L’area interessata alla coltivazione sull’altopiano Silano
si riferisce ad una fascia di territorio compresa fra i 1.000 e
i 1.400 metri sul livello del mare. La parte della Sila più interessata alla coltura della patata è la Sila Grande.
L’irrigazione viene eseguita a
pioggia (sono finora assenti
casi di irrigazione con sistemi
a microportate), soprattutto
con semoventi irrigui, con un
numero medio di interventi
variabili da 4 a 6 e un turno di
7-10 giorni. Secondo ricerche
condotte sul luogo sarebbe opportuno intensificare le irrigazioni a partire dall’epoca di
tuberizzazione adottando singoli volumi d’adacquamento
non superiori ai 40-45 mm per
un volume d’adacquamento
stagionale mediamente di
2.000-2.500 m3/ha.
Le prove tecnologiche si sono
svolte su un rotolone modello
100/250 con telaio a ralla girevole, a turbina con regolarizzatore della velocità tramite tastatore sull’aspo e collegamento con by-pass, contametri che consente una lettura precisa della velocità istantanea in relazione alla corrispondente spira di tubo.
Test in campo
Le due prove tecnologiche
hanno riguardato la rilevazione dei seguenti parametri:
– pluviometria dell’area bagnata (entità, efficienza ed uniformità distributive);
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UN SISTEMA FLESSIBILE
TAB. 1 - Pluviometria prima prova in tre posizioni
Pluviometri
A (mm)
B (mm)
C (mm)
Media
1
2
3
4
5
5-6
6
7
8
9
10
Media
0
9,4
23,1
26
30,1
42,2
54,3
44,6
35,1
23,4
6,7
26,81
0
2
10,57
18,28
27,14
44,71
62,28
51,42
48,57
22,47
10,57
27,09
0
2,87
10,57
21,43
27,43
44,42
61,42
41,43
39
28
11,71
26,20
0
4,76
14,75
21,9
28,22
43,78
59,33
45,82
40,89
24,62
9,66
26,70
– velocità di rientro;
– verifica della corrispondenza dei parametri idraulici dichiarati dalla ditta;
– caratteristiche qualitative
dell’adacquamento (polverizzazione del getto e intensità
oraria di pioggia).
Nella due prove la quantità di
acqua che si voleva distribuire era rispettivamente di 32
mm e 38 mm.
Per la determinazione della
distribuzione dell’acqua si sono utilizzati pluviometri in
plastica, di dimensioni note.
Per ogni prova sono stati valutati il coefficiente di uniformità di Christansen (CU) relativo alla uniformità pluviometrica e l’efficienza distributiva, intesa come rapporto
tra l’altezza media rilevata e
l’altezza teorica.
L’uniformità distributiva fa riferimento a una larghezza di
lavoro da una singola postazione e quindi non tiene conto dell’effetto delle sovrapposizioni dei getti che vengono
consigliate per migliorare l’uniformità distributiva stessa.
Per quanto riguarda la velocità di lavoro sono stati effettuati quattro rilievi lungo il
percorso dell’irrigatore. È stato determinato inoltre l’indice di polverizzazione e l’intensità oraria.
Prima prova. È stata effettuata con le seguenti impo-
stazioni: boccaglio conico Æ26
mm; pressione all’irrigatore =
5 bar; gittata teorica = 52 m;
larghezza bagnata = 104 m,
larghezza consigliata = 88 m;
portata = 15,5 l/s; altezza d’adacquamento = 31,7 mm; velocità di arretramento = 20
m/h.
Pluviometria. Durante la prova idraulico-tecnologica, un
vento sicuramente superiore
ai 2 m/s, ha ostacolato la corretta distribuzione dell’acqua.
L’efficienza distributiva è risultata del 84% mentre l’uniformità distributiva, espressa
attraverso il coefficiente di uniformità Cu, è risultata pari a
42,15%, valore che risente anche dell’effetto del vento.
Volendo verificare l’effetto del
vento sulla uniformità distri-
Il rotolone ha confermato un’ottima validità tecnica riguardo la velocità di avanzamento del carrello porta-irrigatore, e quindi una buona uniformità longitudinale lungo il percorso di lavoro, grazie al corretto funzionamento del dispositivo di regolarizzazione della velocità. I valori delle gittate sono risultate pressoché simili a quelle indicate. L’efficienza irrigua riscontrata è stata dell’84% mentre l’intensità oraria di pioggia è risultata compatibile con il tipo di terreno.
A causa della presenza del vento nelle prove eseguite il valore del
coefficiente di uniformità si è attestato mediamente intorno al 50%
e quindi al disotto del 70% (valore indicativamente considerato come soddisfacente per una buona irrigazione ad aspersione): tali valori sono però riferiti al funzionamento del rotolone senza le necessarie sovrapposizioni dei getti necessarie appunto per migliorare
questo valore.
Specialmente per la patata la polverizzazione del getto potrebbe
essere migliorata aumentando la pressione o riducendo il diametro
del boccaglio. Nel grafico della figura 5 sono riassunte le voci del costo di esercizio.
In questo caso aziendale il costo d’esercizio si è dimostrato superiore rispetto a quello mediamente riscontrabile in bibliografia a
causa sopratutto della limitata estensione della superficie realmente irrigata dalla macchina.
Tale costo d’esercizio è comunque compatibile con la produttività della coltura della patata (l’incidenza sulla plv è infatti solo del 10%
circa) mentre potrebbe essere problematico per altre colture a minore plv.
Il rotolone conferma comunque la sua validità tecnico-economica e, se ben gestito, può rappresentare, anche in questa zona geografica, un sistema competitivo rispetto ad altri metodi irrigui. In
questo caso particolare la policentricità dell’azienda rappresenta un
fattore determinante per la scelta di questo sistema irriguo.
butiva si è proceduto alla mediazione dei dati simmetrici rispetto all’asse di lavoro del rotolone ottenendo un nuovo andamento che tende a mediare
appunto l’effetto del vento.
TAB. 2 - Pluviometria teorica (media)
prima prova in tre posizioni
Pluviometri
A (mm)
B (mm)
C (mm)
Media
1
2
3
4
5
5-6
6
7
8
9
10
Media
3,35
16,4
29,1
35,3
42,2
42,2
42,2
35,3
29,1
16,4
3,35
26,81
5,28
12,23
29,57
34,85
44,71
44,71
44,71
34,85
29,57
12,23
5,28
27,09
5,85
15,43
24,78
31,43
44,42
44,42
44,42
31,43
24,78
15,43
5,85
26,20
4,83
14,69
27,82
33,86
43,78
43,78
43,78
33,86
27,82
14,69
4,83
26,70
Velocità di rientro e corrispondenza dati tecnici. È stata evidenziata una piccolissima variazione (circa –1%) della velocità media (tab. 3) rispetto al valore di velocità impostato all’inizio (20 m/h) tramite il regolatore: molto efficace è risultato quindi il regolarizzatore di velocità (bypass azionato da tastatore) di
cui è dotata la macchina. La
gittata rilevata di 50 metri è
risultata circa la stessa di quella prevista dalle tabelle della
Ditta (52) alla prevista pressione d’esercizio di 5 bar all’irrigatore che si è mantenuta costante durante tutte le
prove.
Polverizzazione del getto. L’indice di polverizzazione è risultato 1,92 valore corrispondente a una “pioggia grosTERRA E VITA n. 3/2007 - 81
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sa”che sarebbe adatta solo per
butiva. Il nuovo coefficiente di
erbai o terreni sabbiosi: in
uniformità migliora passando
questo caso andrebbe quindi
al 67,73%, nettamente supemigliorato con aumento della
riore rispetto alla prova prepressione e/o riduzione del
cedente verosimilmente a modiametro del boccaglio.
tivo del ridotto effetto negatiIntensità oraria. Questo valovo del vento.
re, che non dovrebbe eccedeLa gittata riscontrata è pratire il coefficiente di permeabicamente identica a quella talità del terreno per non creabellare.
re ulteriori perdite idriche, è
Polverizzazione del getto. L’inrisultato pari a circa 11
dice di polverizzazione di 2,1
mm/ora (media intensità di
corrisponde a una pioggia meprecipitazione) e quindi abdia che sarebbe adatta per colbastanza compatibile con la
ture erbacee e terreni medio
natura del terreno irrigato.
argillosi.
Seconda prova. È stata eseIntensità oraria. Questo valoguita impostando dei parare è risultato pari a circa 10,2
metri diversi rispetto alla premm/ora (media intensità di
cedente: boccaglio conico ∅ 24
precipitazione) e quindi commm; pressione all’irrigatore =
patibile con la natura del ter5 bar; gittata teorica R = 49 m;
reno irrigato.
larghezza bagnata l = 98 m,
La valutazione
larghezza consigliata = 83 m;
La valutazione agro-econoportata = 13,6 l/min; altezza
mica è stata fatta con lo scod’adacquamento = 39,1 mm;
po di analizzare l’incidenza dei
velocità di arretramento = 15
costi del sistema irriguo sulla
m/h; lunghezza dell’appezzaproduzione lorda vendibile
mento 138 m; durata di avdella patata. La varietà sogvolgimento del tubo = 9h e 11
getta a valutazione è la “Meminuti.
lodi” coltura medio-tardiva a
Pluviometria. Anche in quepasta gialla con una produsto caso, come già accaduto
zione media di circa 38 t/ha.
per la prima prova, la presenGli interventi irrigui sono staza del vento ha ostacolato la
ti 5 con un turno variabile da
normale distribuzione del7 a 10 giorni e con un apporl’acqua, anche se in maniera
to idrico medio per intervenmolto minore, concentrandoto di 40 mm, per un utilizzo
la da un lato dell’appezzastagionale di 2.000 m3/ha.
mento. L’efficienza distributiUna volta individuata la prova è risultata pari all’ 84% ,
duzione dell’appezzamento di
l’uniformità distributiva al
terreno sul quale sono state ef62,40%.
fettuate le prove si è proceduIl grafico ottenuto attraverso
la mediazione dei dati
Costi di esercizio (totale 654 €/ha)
simmetrici rispetto all’asse di lavoro
del rotolone
quota consorzio
costi fissi;
120 euro
presenta an159 euro
18%
24%
che in questo
caso un nuovo andamencosti variabili; 375 euro
to che tende a
58%
mediare l’effetto del vento sull’uniformità distri82 - TERRA E VITA n. 3/2007
TAB. 3 - Velocità di rientro del rotolone
Da-a
Distanza (m)
Tempo (m)
Velocità (m/s)
V0-V1
40
2h
20
V1-V2
42
2h
21
V2-V3
26
1 h 20 min.
19,5
V3-V4
34
1 h 45 min.
19,4
Totale
Velocità media
142 m
7 h 5 min.
–
19,98
TAB. 4 - Pluviometria seconda prova in tre posizioni
Pluviometri
A (mm)
B (mm)
C (mm)
Media
1
2
3
4
5
56
6
7
8
9
10
Media
2,50
22,30
29,00
34,80
40,10
45,45
50,80
51,00
39,56
36,80
9,00
32,69
1,80
18,70
27,67
33,10
38,40
4,40
52,40
51,78
41,45
38,78
14,00
32,04
3,00
23,50
28,00
34,40
37,35
43,90
50,44
49,70
40,32
38,00
11,00
32,85
2,56
23,40
28,22
34,10
37,87
43,07
50,81
49,90
40,44
37,86
14,43
32,86
to alla valutazione dei costi
d’esercizio (somma dei costi
fissi e variabili) imputabili all’irrigazione, per determinare, l’incidenza che questi hanno sulla plv. La produzione
commerciale (totale meno
scarto) ottenuta è stata di 28,5
t/ha a cui ha corrisposto una
plv di 6.270 €/ha.
I costi
Tenendo conto che il prezzo
della risorsa idrica per l’azienda è computato a superficie (circa 180 €/ha irrigato), i
costi d’esercizio annui determinati dall’utilizzo del rotolone utilizzato sono i seguenti (superficie irrigata dal rotolone = 12 ha):
Fissi. Comprendono ammortamento e interessi anche sul
sistema di pompaggio e sono
dati da:
– quota di ammortamento e
interessi + manutenzione/ha =
159 €.
Variabili. Sono dati da:
– manodopera (2 ore) + tratto-
re (1ora) per spostamenti, rifornimenti, piazzamenti, sorveglianza = € 300/1,5 ha = 200
€/ha,
– consumo energetico = 175
€/ha.
Totale costi variabili = 375
€/ha all’anno.
Totale costi di esercizio = 534
€/ha all’anno
Il costo di esercizio del sistema irriguo incide sulla produzione lorda vendibile in misura del 8,5%.
Aggiungendo poi una parte dei
180 €/ha richiesti dal Consorzio (corrispondenti alla
quota per l’irrigazione), pari
circa a 120 €/ha, il costo totale per l’azienda sale a 654 €/ha
con una incidenza totale sulla produzione lorda vendibile
del 10,5% .
Il dato ottenuto per questa annata sostanzialmente media
varia ovviamente in funzione
dell’andamento climatico
(quindi dal numero di interventi irrigui) e del prezzo di
■
mercato della coltura.