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Information Exchange Group (IEG), Brussels 15/11/2011 L’incontro, ospitato presso la sede della Commissione Europea - DG Clima, si inquadra all’interno del ciclo di incontri periodici promossi dalla UE, al fine di garantire lo scambio di informazioni tra gli Stati Membri, in merito alle attività di recepimento della direttiva 2009/31. Nello specifico, l'incontro è stato finalizzato a valutare lo stato di avanzamento del recepimento e attuazione della direttiva nei 27 Stati Membri, immediatamente dopo la scadenza fissata per la conclusione dell’iter di recepimento, del 25 giugno 2011. L’incontro, articolato in un tavola rotonda dove espressamente esporre lo stato delle attività nei Paesi di competenza, ha visto, durante la prima parte della riunione, l’intervento del rappresentante francese (Mr Lionel Perrette - Direzione generale dell'Energia e dei Cambiamenti Climatici) e di quello tedesco (Ms Almut - Ministero Federale dell'Economia e della Tecnologia), i quali hanno fornito aggiornamenti dettagliati sui recenti sviluppi nei loro paesi. Per quanto concerne la realtà francese è stato annunciato il termine dell’intero iter burocratico sia sul piano legislativo che regolatorio, fornendo specifici dettagli sui contenuti dell’articolato e del testo finale. Sul fronte tedesco, il relatore ha reso noto le difficoltà incontrate a livello parlamentare che hanno arrestato l’iter autorizzativo, in quanto non si è riuscito a raggiunger il consenso minimo fra i vari “lander”. Le presentazioni sono state seguite da un giro del tavolo sul processo di recepimento e implementazione in corso in altri Stati membri. Ciascun rappresentante ha esposto le principali criticità e gli aspetti che ancora risultano in fase di discussione. Ciò che è emerso è una situazione molto frammentata che vede alcuni Stati decisamente in linea con le tempistiche dettate (Spagna, Francia, Italia, Svezia fra tutte), altri in corso di recepimento, mentre altri ancora che denotano un forte ritardo (Ungheria, Grecia, Slovenia etc). I rappresentati della DG-Clima hanno preso atto dello stato di avanzamento dichiarato ed hanno stimolato una discussione tra i presenti al fine di incentivare un confronto che possa portare al superamento delle difficoltà, laddove ancora esse permangono. La riunione si è conclusa con l’intervento del Professor Richard Macrory e Chiara Armeni, dell’University College London (UCL). Tale istituto ha avviato, da tempo, un programma denominato Carbon Capture Legal Programme (CCLP), con l’obiettivo di fornire attività consulenziali e monitorare dal punto di vista legale lo sviluppo della regolamentazione CCS nei vari Sati Membri. Il professore Macrory ha quindi, brevemente, introdotto i contenuti del programma CCLP, le finalità e gli obiettivi dei “case study” dei progetti UE, presi in esame. A seguire, sulla base della discussione sull'attuazione della direttiva CCS, Chiara Armeni ha presentato le lezioni apprese (lesson learnt) a partire dall’analisi dei casi di studio sul Regno Unito, Germania, Polonia, Spagna e Romania, mettendo in evidenza le caratteristiche principali e le similitudini nella loro esperienza di trasposizione. (Antonino Caliri e Liliana Panei, Ministero dello Sviluppo Economico)